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Elementi di riflessione sulla valutazione degli apprendimenti a.s.2012/13<br />

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale del Lazio<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE "HEINRICH HERTZ"<br />

Via Walter Procaccini, 70 - 00173 ROMA<br />

Distretto XVIII - Codice Scuola RMTF260001 www.itishertz.it<br />

TEL: 067213158-067212240 - Fax 067211555 e-mail: rmtf260001@istruzione.it segreteria.alunni@itishertz.it<br />

RIFLESSIONI SULLA VALUTAZIONE<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE<br />

"HEINRICH HERTZ"<br />

VIA WALTER PROCACCINI, 70 - 00173 ROMA<br />

Area Didattica – Gestire la valutazione disciplinare<br />

Aspetti di ricerca educativa, giuridici e negoziali<br />

Strategia didattica - Studio di caso<br />

Attività: La Valutazione degli Apprendimenti<br />

di L.M.I.<br />

Valutazione<br />

Alcuni elementi di riflessione, normativi e procedurali approvati dal<br />

collegio di Docenti. “Questi … non sanno niente!”., Rosenthal e Jacobson<br />

La ricerca in campo educativo: Mario Castoldi - Griglie di valutazione<br />

<strong>ITIS</strong> “Heinrich Hertz” | - Roma


Elementi di riflessione sulla valutazione degli apprendimenti a.s.2012/13<br />

Elementi di<br />

riflessione<br />

“Questi … non sanno niente”<br />

“L’effetto Pigmalione” di Rosenthal<br />

La ricerca in campo educativo: Mario Castoldi<br />

<strong>ITIS</strong> “Heinrich Hertz” | - Roma


Elementi di riflessione sulla valutazione degli apprendimenti a.s.2012/13<br />

“Questi … non sanno niente!”.<br />

L’albero azzurro (Asmara - Jacaranda tree) è anche il titolo di una trasmissione Tv. L’albero<br />

azzurro è l’albero delle storie. E’ seguendo le emozioni e suggestioni di quelle storie che il giovane<br />

può trovare ispirazione per un proprio progetto di vita e realizzare le proprie ambizioni.<br />

La valutazione è uno degli ambiti in cui la discrezionalità del Docente è alta espressione<br />

dell'autonomia professionale propria della funzione docente e della libertà d’insegnamento.<br />

Poiché la valutazione scaturisce da un’attività del pensiero umano (che è bene ricordarlo, è<br />

soggetto ad errori, dovuti a pregiudizio o ad inganno dei sensi (*)) è sempre meglio controllare<br />

continuamente gli effetti delle nostre teorie e, in questo caso, azioni valutative.<br />

Mi sembra di ricordare che Galileo Galilei lo chiamasse “Metodo Sperimentale” e Karl<br />

Popper “Principio di falsificabilità”. (unici contorni alla libertà d’insegnamento).<br />

Se le nostre azioni scaturiscono da una teoria che non accetta di essere soggetta ai metodi<br />

menzionati, non è scientifica e non si può applicare ai nostri studenti.<br />

(*) Edgar Morin – I sette saperi necessari all'educazione del futuro - (Raffaello Cortina<br />

Editore, 2000)<br />

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Elementi di riflessione sulla valutazione degli apprendimenti a.s.2012/13<br />

L’effetto Pigmalione di Rosenthal e Jacobson (1968)<br />

Ovidio racconta nelle sue Metamorfosi che a Cipro viveva un re-scultore di nome<br />

Pigmalione.<br />

Giunto all’età di sposarsi, dopo lunghe riflessioni e osservazioni aveva concluso<br />

che una donna, come lui la sognava, non esisteva e che quindi tanto valeva<br />

rassegnarsi a una vita di solitudine.<br />

Ma il desiderio era troppo forte.<br />

Cercò allora, come spesso accade, una gratificazione immaginaria.<br />

Lo fece scolpendo nell’avorio una statua di fanciulla così vera da sembrare un<br />

prodotto della natura invece che dell’arte e così bella da meritare un nome: Galatea.<br />

Era così bella e così vera che se ne innamorò.<br />

Il giorno della festa di Afrodite, la preghiera di Pigmalione alla dea fu di dare la vita alla sua statua per consentirgli<br />

di farne la sua sposa.<br />

La dea ascoltò la preghiera di Pigmalione che, tornato a casa, poté coronare il suo sogno.<br />

Il mito di Pigmalione è la metafora dell’onnipotenza del desiderio e dell’amore.<br />

Il mito, come sempre, enfatizza un’idea forzando i limiti della realtà fino a cancellarli.<br />

Nella realtà però, i desideri e le aspettative non sono onnipotenti: se lo fossero, il<br />

mondo sarebbe un paradiso.<br />

I desideri e le aspettative sono però fermenti capaci di migliorare le relazioni sociali e<br />

di stimolare le persone a dare il meglio di sé.<br />

Desideri e aspettative sono profezie che tendono ad autorealizzarsi.<br />

L'équipe guidata dal ricercatore americano Robert Rosenthal ideò un<br />

esperimento nell'ambito della psicologia sociale, sottoponendo un gruppo di alunni di<br />

una scuola elementare californiana ad un test di intelligenza. Successivamente<br />

selezionò, in modo casuale e senza rispettare l'esito e la graduatoria del test, un<br />

numero ristretto di bambini e informò gli insegnanti che si trattava di alunni molto<br />

intelligenti.<br />

Rosenthal, dopo un anno, ripassò nella scuola, e verificò che i suoi<br />

selezionati, seppur scelti casualmente, avevano confermato in pieno le sue previsioni<br />

migliorando notevolmente il proprio rendimento scolastico fino a divenire i migliori<br />

della classe.<br />

Questo effetto, in questo caso benefico, si avverò grazie all'influenza positiva<br />

degli insegnanti che riuscirono a stimolare negli alunni segnalati da Rosenthal una<br />

viva passione e un forte interesse per gli studi.<br />

"L'effetto Pigmalione" può manifestarsi non solamente nell'ambito scolastico,<br />

ma anche in altri contesti, come in quello lavorativo nel rapporto fra capi e dipendenti<br />

oppure in quello familiare nelle relazioni fra genitori e figli e in tutti quei contesti dove<br />

si sviluppino rapporti sociali.<br />

Quindi le aspettative possono condizionare la qualità delle relazioni<br />

interpersonali e il rendimento dei soggetti.<br />

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Elementi di riflessione sulla valutazione degli apprendimenti a.s.2012/13<br />

E’ il famoso “effetto Pigmalione” studiato nei suoi importanti risvolti educativi nel saggio<br />

di Rosenthal e Jacobson (1968).<br />

Che cosa era successo nella Oack School?<br />

Semplicemente che gli insegnanti, suggestionati dalla rinomanza dello psicologo,<br />

si erano convinti che quegli alunni erano molto dotati e che quindi eventuali insuccessi<br />

formativi sarebbero dipesi solo dai loro limiti professionali.<br />

In tal modo si erano responsabilizzati dei risultati educativi dei loro allievi al<br />

punto di adottare le strategie educative e psicologiche più produttive in termini di<br />

apprendimento.<br />

La morale del mito di Pigmalione e dell’esperimento di Rosenthal è che …<br />

… il bravo insegnante è uno che vola alto,<br />

… molto alto… Volare alto significa seminare speranza, rispetto, empatia, ambizione,<br />

valori;<br />

essere convinti che una scuola all’altezza di una società democratica desidera per<br />

ciascuno dei suoi alunni ciò che i migliori genitori desiderano per i propri figli.<br />

E tutto questo l’insegnante desidera del desiderio fecondo di Pigmalione, capace di<br />

creare dal nulla stimoli, motivazioni, vita.<br />

e che quindi<br />

Conosce la forza miracolosa di un atteggiamento rassicurante e incoraggiante<br />

(effetto Pigmalione).<br />

Agisce sempre come se i risultati dei suoi allievi dipendessero soltanto da lui.<br />

Di fronte a insuccessi e ritardi di apprendimento non cerca scusanti negli allievi,<br />

ma si chiede innanzitutto come migliorare la comunicazione educativa.<br />

Sa che suscitare motivazioni e destare le capacità degli allievi è il primo dei suoi<br />

compiti.<br />

Conosce la forza miracolosa di un atteggiamento rassicurante e incoraggiante<br />

(effetto Pigmalione).<br />

E’ cosciente del fatto che il vero educatore è efficace prima per quello che è che per quello che sa o che fa.<br />

E’ consapevole per primo della preziosità del tempo didattico, ne fa tesoro e in tal modo induce gli alunni ad<br />

apprezzarlo.<br />

E’ operoso, preciso, puntuale: sa di dover essere un modello: non gli accade mai di entrare in classe senza<br />

aver meditato su quello che farà.<br />

Nel proprio lavoro con gli alunni persegue obiettivi ambiziosi.<br />

Le sue valutazioni possono essere negative, ma non sono mai mortificanti, anzi lasciano sempre la porta<br />

aperta alla speranza.<br />

Sa che ogni abbandono della scuola da parte di un giovane è un danno per lui e per la società ed è anche un<br />

suo fallimento professionale.<br />

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Elementi di riflessione sulla valutazione degli apprendimenti a.s.2012/13<br />

La ricerca in campo educativo<br />

E’ notevole il contributo che i ricercatori nel campo della valutazione degli<br />

apprendimenti possono dare. A tal proposito è interessante il riferimento al libro:<br />

“Valutare la scuola” di Mario Castoldi, Carocci editore 2012<br />

da cui ho tratto alcune definizioni e osservazioni, in particolare:<br />

parte seconda; valutare l’apprendimento; Cap. 6; Lessico di base<br />

……………..<br />

Sull’oggettività della valutazione<br />

Il processo valutativo non può che fondarsi su una rappresentazione della realtà da parte di chi valuta,<br />

riconoscibile sia nel momento della rilevazione dei dati, quando l’insegnante osserva l’allievo che ha di fronte ed il suo<br />

apprendimento attraverso i suoi occhi e le sue categorie di lettura, sia nel momento del giudizio, quando il docente<br />

apprezza l’esperienza scolastica del suo studente sulla base del suo sistema di valori. La mediazione del soggetto che<br />

valuta nel giudicare l’evento o il soggetto che sta valutando è inevitabile, non può essere eliminata; è curioso che un<br />

postulato, da ottant’anni acquisito nelle scienze sperimentali in rapporto all’osservazione dei fenomeni naturali<br />

(Heisenberg), sia messo in dubbio nelle scienze umane, riguardo all’apprezzamento di un fenomeno così complesso e<br />

articolato come l’apprendimento.<br />

La qualità del processo di valutazione degli apprendimenti non si gioca tanto sulla sua presunta oggettività,<br />

chimera tanto spesso vagheggiata nel dibattito scolastico, quanto nella presenza di un insieme di condizioni:<br />

la validità e l’attendibilità degli strumenti di rilevazione degli apprendimenti;<br />

la trasparenza dei criteri e delle modalità di attribuzione del giudizio;<br />

l’utilità del processo valutativo in relazione al compito formativo della scuola;<br />

la condivisione dei modi del valutare tra i diversi docenti che operano con i medesimi allievi.<br />

Rilevazione dei dati<br />

Possiamo pensare ad una prova di verifica come alla somministrazione di un determinato stimolo all’allievo<br />

(una domanda, una consegna, uno spunto di lavoro ecc.) orientato a sollecitare una prestazione in grado di manifestare<br />

gli apprendimenti che ci interessa accertare; tale prestazione richiede di essere successivamente analizzata e valutata<br />

dall’insegnante.<br />

Si possono classificare le diverse prove in base alle caratteristiche dello stimolo proposto, (distinguendo tra<br />

stimoli aperti e chiusi in funzione dei gradi di libertà consentiti al soggetto), e della risposta ottenuta, (distinguendo tra<br />

risposte aperte e chiuse in funzione della possibilità di predeterminare in anticipo da parte dell’insegnante la risposta<br />

fornita dall’allievo.<br />

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Elementi di riflessione sulla valutazione degli apprendimenti a.s.2012/13<br />

Tabella 2: tipologia di prove di verifica<br />

Risposta<br />

Aperta<br />

Chiusa<br />

Stimolo<br />

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Aperto Chiuso<br />

Temi<br />

Interrogazioni<br />

Relazioni<br />

Testo libero<br />

Domande implicite<br />

(nei colloqui orali)<br />

Pseudo prove<br />

Saggio breve<br />

Problemi a più soluzioni<br />

Mappe concettuali<br />

Riassunti<br />

Test<br />

Esercizi<br />

Problemi a percorso obbligatorio<br />

Testo da completare<br />

Prove non-strutturate, caratterizzate da uno stimolo avente molti gradi di libertà e da una risposta non<br />

predeterminabile: ad esempio “parla di …”;<br />

prove strutturate, caratterizzate da uno stimolo che riduce i gradi di libertà e da una risposta predeterminabile<br />

da parte dell’insegnante: ad esempio un item a scelta multipla;<br />

prove semi-strutturate, caratterizzate da uno stimolo che presenta un numero limitato di gradi di libertà, e da<br />

una risposta non predeterminabile da parte dell’insegnante: ad esempio un saggio breve, in cui produrre un elaborato<br />

rispettando alcuni vincoli qualitativi e qualitativi.<br />

La validità (che attiene alle caratteristiche dello stimolo proposto) è la corrispondenza tra la prestazione<br />

rilevata e l’apprendimento che si intende accertare.<br />

L’attendibilità (che richiama le modalità di interpretazione della prestazione) è la costanza nella lettura della<br />

prestazione del soggetto, indipendentemente dal momento in cui la si valuta o da chi la valuta.<br />

In termini generali, le prove non-strutturate tendono a manifestare criticità in ordine alla attendibilità,<br />

mentre le prove-strutturate presentano problemi in ordine alla loro validità.<br />

Le prove semi strutturate rappresentano la ricerca di un punto di equilibrio tra pregi e difetti delle altre due<br />

tipologie.


Elementi di riflessione sulla valutazione degli apprendimenti a.s.2012/13<br />

Definizione dei criteri di valutazione<br />

Ci sono tre diversi modi attraverso cui<br />

arrivare a formulare un giudizio scolastico:<br />

il primo fa riferimento ad un standard<br />

assoluto o di riferimento ovvero ad una<br />

prestazione ritenuta ottimale in base alla quale<br />

confrontare la prestazione dell’allievo.<br />

(giudizio elevato-scarto minimo; giudizio<br />

insufficiente- scarto massimo);<br />

il secondo fa riferimento alla posizione del<br />

soggetto rispetto al gruppo, ovvero al<br />

confronto tra la prestazione del singolo<br />

soggetto e l’insieme delle prestazioni ottenute da quel gruppo di allievi (la classe). (giudizio elevato-collocazione<br />

nella fascia alta; giudizio intermedio- fascia mediana; giudizio insufficiente- fascia bassa);<br />

il terzo fa riferimento al progresso dell’allievo. (giudizio elevato-progresso massimo; giudizio insufficiente-<br />

progresso minimo o regresso);<br />

Il requisito essenziale cui deve soddisfare la valutazione degli apprendimenti scolastica è quello della<br />

trasparenza, ovvero della esplicitazione delle scelte compiute dall’insegnante in ordine alla formulazione dei giudizi<br />

valutativi. La valutazione scolastica è di tipo pubblico avente una rilevanza sociale, pertanto presuppone una<br />

trasparenza del giudizio espresso e dei criteri su cui si fonda; (si tratta della linea di demarcazione che distingue una<br />

valutazione di tipo professionale da una valutazione oscura e arbitraria).<br />

In un contesto di scuola e di collegialità docente, il requisito della trasparenza si intreccia con quello della<br />

condivisione, in quanto non viene messa in gioco soltanto la discrezionalità individuale, ma anche la presenza di linee<br />

guida comuni!<br />

In relazione al problema dell’utilità del processo valutativo in relazione al compito formativo della scuola, si<br />

può osservare che il giudizio sul singolo e la totalità degli allievi rappresentano un feed-back per l’insegnate, utile a<br />

ripercorrere il processo didattico realizzato e a riconoscerne l’efficacia; inoltre, il giudizio può divenire la base su cui<br />

stabilire quale percorso prevedere per l’allievo, in termini di recupero delle lacune, potenziamento, miglioramento<br />

dell’apprendimento.<br />

La comunicazione del giudizio non è equiparabile alla comunicazione di una sentenza, bensì ricade sulla<br />

relazione formativa. Ciò evidenzia la necessità di tenere conto dei destinatari (allievi, genitori, docenti) in modo da<br />

fornire le chiavi di lettura necessarie per utilizzare il giudizio stesso come risorsa per trovare il percorso al successo<br />

formativo.<br />

Per quanto riguarda la relazione tra valutazione individuale, affidata al singolo docente e valutazione<br />

collegiale, affidata al Consiglio di Classe, questa stabilisce un principio di condivisione, che ha lo scopo di privilegiare<br />

un punto di vista intersoggettivo in merito ad alcune decisioni cruciali nel percorso scolastico dell’allievo per ridurre<br />

l’inevitabile soggettività.<br />

Anziché inseguire il mito di una valutazione oggettiva risulterebbe utile lavorare sulla dimensione della<br />

collegialità e valorizzare un approccio valutativo per l’apprendimento e non solo dell’apprendimento.<br />

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Elementi di riflessione sulla valutazione degli apprendimenti a.s.2012/13<br />

Elementi<br />

Normativi<br />

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Elementi di riflessione sulla valutazione degli apprendimenti a.s.2012/13<br />

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA<br />

REPUBBLICA 22 giugno 2009, n. 122<br />

Art. 1. Oggetto del regolamento - finalità e caratteri della<br />

valutazione<br />

1. Il presente regolamento provvede al coordinamento delle<br />

disposizioni concernenti la valutazione degli alunni, tenendo<br />

conto anche dei disturbi specifici di apprendimento e della<br />

disabilità degli alunni, ed enuclea le modalità applicative della<br />

disciplina regolante la materia secondo quanto previsto<br />

dall'articolo 3, comma 5, del decreto-legge 1° settembre 2008,<br />

n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre<br />

2008, n. 169, di seguito indicato: «decreto-legge».<br />

2. La valutazione è espressione dell'autonomia professionale<br />

propria della funzione docente,nella sua dimensione sia<br />

individuale che collegiale, nonché dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad<br />

una valutazione trasparente e tempestiva, secondo quanto previsto dall'articolo 2, comma 4, terzo periodo, del<br />

decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni.<br />

3. La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico<br />

complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso<br />

l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni<br />

medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con l'obiettivo<br />

dell'apprendimento permanente di cui alla «Strategia di Lisbona nel settore dell'istruzione e della formazione»,<br />

adottata dal Consiglio europeo con raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000.<br />

4. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti<br />

con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell'offerta formativa, definito dalle istituzioni scolastiche ai<br />

sensi degli articoli 3 e 8 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275.<br />

5. Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della<br />

valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Detti criteri e modalità fanno parte integrante<br />

del piano dell'offerta formativa.<br />

6. Al termine dell'anno conclusivo della scuola primaria, della scuola secondaria di primo grado,<br />

dell'adempimento dell'obbligo di istruzione ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n.<br />

296, e successive modificazioni, nonché al termine del secondo ciclo dell'istruzione, la scuola certifica i livelli di<br />

apprendimento raggiunti da ciascun alunno, al fine di sostenere i processi di apprendimento, di favorire<br />

l'orientamento per la prosecuzione degli studi, di consentire gli eventuali passaggi tra i diversi percorsi e sistemi<br />

formativi e l'inserimento nel mondo del lavoro.<br />

7. Le istituzioni scolastiche assicurano alle famiglie una informazione tempestiva circa il processo di<br />

apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico, avvalendosi, nel<br />

rispetto delle vigenti disposizioni in materia di riservatezza, anche degli strumenti offerti dalle moderne tecnologie.<br />

8. La valutazione nel primo ciclo dell'istruzione è effettuata secondo quanto previsto dagli articoli 8 e 11 del<br />

decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59, e successive modificazioni, dagli articoli 2 e 3 del decreto-legge,<br />

nonché dalle disposizioni del presente regolamento.<br />

9. I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all'obbligo<br />

d'istruzione ai sensi dell'articolo 45 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, sono<br />

valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani.<br />

Ogni docente dell’<strong>ITIS</strong> “H.HERTZ”, dopo aver stabilito un parametro di riferimento, per rilevare i<br />

livelli di partenza dell’alunno e fissato il “minimo di esigenze” (i contenuti minimi, le attitudini, gli<br />

automatismi) di cui l’alunno deve impadronirsi, attraverso le verifiche (prove soggettive e oggettive) rileverà<br />

il risultato raggiunto sia dal punto di vista operativo-didattico che dal punto di vista formativo.<br />

I contenuti minimi sono stabiliti dal Collegio dei Docenti in base alle indicazioni dei dipartimenti<br />

disciplinari. Molto importanti sono gli obiettivi minimi disciplinari per essere promossi.<br />

La valutazione sarà intesa ad accertare la crescita dell’alunno da un punto di partenza ad un punto di<br />

arrivo. Si considereranno, dunque, la situazione iniziale e i progressi compiuti da ogni singolo alunno, in<br />

modo il più possibile individualizzato.<br />

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Elementi di riflessione sulla valutazione degli apprendimenti a.s.2012/13<br />

La valutazione degli alunni contribuirà alla<br />

verifica e adeguamento sia della progettazione<br />

disciplinare<br />

didattica.<br />

che della efficacia dell’attività<br />

La valutazione consisterà nell’espressione<br />

di un voto globale nel quale si farà riferimento non<br />

solo alle competenze acquisite nelle diverse<br />

discipline ma anche al punto di arrivo dello<br />

sviluppo dell’allievo, tenendo conto dei vari aspetti<br />

della persona.<br />

La valutazione così intesa non intenderà<br />

essere un giudizio definitivo ma una “fotografia<br />

dell’allievo” in un determinato momento del suo<br />

sviluppo personale e culturale; ogni docente avrà<br />

cura di sottolineare le qualità dimostrate e gli<br />

aspetti da migliorare o sviluppare.<br />

La valutazione si realizzerà in diversi<br />

momenti del percorso formativo:<br />

(Asmara) Jacaranda tree<br />

Diagnostica, che accerterà il possesso dei<br />

prerequisiti con tecniche diversificate;<br />

Intermedia, per bilanci intermedi sugli esiti (pagella e pagellini).<br />

Scaturirà dalle verifiche formative - sommative e dall’osservazione del processo di apprendimento;<br />

Finale, o di fine percorso, prenderà in considerazione non solo le misurazioni intermedie ma l’intero<br />

vissuto scolastico dell’alunno. Si differenzia dalle altre perché attesterà o meno il raggiungimento<br />

delle abilità minime stabilite dai dipartimenti, permettendo il passaggio all’anno successivo.<br />

Contribuiranno alla determinazione della valutazione intermedia e finale la frequenza, la<br />

partecipazione, la progressione e la situazione personale dell’allievo.<br />

La verifica formativa mirerà, durante il percorso di apprendimento, al controllo del percorso stesso<br />

ed al recupero degli allievi in difficoltà.<br />

La verifica sommativa al termine delle U.A., tramite prove oggettive scritte e orali, misurerà<br />

i risultati dell’apprendimento ed accerterà il raggiungimento degli obiettivi. Comporterà<br />

l’assegnazione di un voto secondo il criterio approvato dal collegio dei docenti.<br />

Le verifiche consisteranno in una rilevazione degli apprendimenti e del grado di<br />

acquisizione delle competenze trasversali e di cittadinanza. Più le modalità di somministrazione<br />

delle prove verranno strutturate e definite, meglio si potranno determinare i risultati, in riferimento<br />

ad una scala di valori predefinita.<br />

Gli strumenti<br />

Per accertare il grado di interiorizzazione degli<br />

obiettivi proposti e valutare la crescita intellettuale di<br />

ogni singolo allievo si useranno tecniche e strumenti<br />

diversificati: lavori di ricerca e di gruppo, progetti, stage,<br />

discussione, confronto, partecipazione all’attività<br />

didattica, autonomia di lavoro, capacità di<br />

autovalutazione e di supporto agli altri.<br />

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(Varde – Denmark) Classroom !


Elementi di riflessione sulla valutazione degli apprendimenti a.s.2012/13<br />

Criteri di<br />

valutazione<br />

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Elementi di riflessione sulla valutazione degli apprendimenti a.s.2012/13<br />

SCRUTINI DI PRIMO PERIODO<br />

Criteri per l’attribuzione del voto relativo a conoscenze ed abilità:<br />

media dei livelli di misurazione che scaturiscono:<br />

dall’insieme di prove di verifica sommativa, svolte anche in tempi diversi;<br />

dall’osservazione del processo di apprendimento;<br />

Criteri per l’attribuzione del voto nella pagella di primo periodo.<br />

Media dei voti attribuiti nel primo periodo.<br />

Criteri di aggiustamento della media: la media sarà arrotondata all’unità inferiore se i<br />

decimali sono inferiori a 0.5, all’unità superiore se i decimali sono superiori o uguali a 0.5<br />

La proposta di voto potrà essere inferiore alla media se:<br />

• sono state acquisite solo la metà delle conoscenze/abilità o quelle non raggiunte<br />

afferiscono ai nuclei fondanti della disciplina<br />

desunti dagli assi culturali;<br />

• l’alunno non si è attivato in nessun modo per il<br />

recupero;<br />

Misurazione<br />

La misurazione di conoscenze e abilità viene<br />

fatta attraverso un insieme di tipologie diverse e<br />

attraverso l’osservazione del processo di<br />

apprendimento.<br />

1. L’insieme di prove può includere, tutte o in parte,<br />

le seguenti tipologie:<br />

a) Verifiche scritte strutturate e semistrutturate<br />

Dopo aver assegnato un punteggio ad ogni domanda, il punteggio ottenuto dall’alunno<br />

viene diviso per il punteggio totale e trasformato in percentuale.<br />

La percentuale viene trasformata in voto secondo la seguente scala punti-voto che non<br />

prevede voti intermedi (SOLO VOTI INTERI):<br />

Percentuale 0-35 36-45 46-58 59-67 68-77 78-87 88-98 99-100<br />

voto 3 4 5 6 7 8 9 10<br />

b) Verifiche scritte non strutturate;<br />

c) Verifiche orali;<br />

d) Prodotti del lavoro di gruppo;<br />

e) Interventi in dibattiti pubblici o occasioni particolari;<br />

f) Uscite sul territorio;<br />

g) Stage lavorativi;<br />

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(Ethiopia) Math lesson


Elementi di riflessione sulla valutazione degli apprendimenti a.s.2012/13<br />

2. Il processo di apprendimento può includere, tutte o in<br />

parte, le seguenti osservazioni<br />

a) Da parte degli alunni:<br />

interazioni ed attività di gruppo;<br />

lavoro individuale;<br />

Quaderno personale degli alunni;<br />

Pertinenza degli interventi in classe;<br />

b) Da parte del docente: attività di gruppo e attività<br />

individuali nel gruppo;<br />

c) Capacita di dialogo disciplinare e pertinenza del<br />

linguaggio;<br />

d) Dialogo formativo;<br />

Criteri per la valutazione della condotta:<br />

il voto di condotta è proposto dal coordinatore sulla base dei seguenti indicatori:<br />

• rispetto delle regole, di sé e degli altri;<br />

• partecipazione al dialogo educativo;<br />

• frequenza e note disciplinari;<br />

• impegno (svolge i compiti con regolarità e non si sottrae alle verifiche, partecipa alle<br />

attività culturali proposte nel POF, porta il materiale didattico, si attiva per il recupero delle<br />

competenze) griglia di valutazione della condotta in allegato;<br />

Valutazione delle conoscenze/abilità recuperate:<br />

Alla conoscenze/abilità recuperate verrà assegnato sempre e solo il voto sei che sostituirà la<br />

valutazione precedente. La media delle misurazione non include il voto negativo precedente.<br />

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Elementi di riflessione sulla valutazione degli apprendimenti a.s.2012/13<br />

Approvato dal Collegio dei Docenti dell’<strong>ITIS</strong><br />

HERTZ<br />

GLI STRUMENTI DELLA VALUTAZIONE<br />

Le proprietà degli strumenti di valutazione<br />

devono essere: l’affidabilità, ossia una misurazione<br />

indipendente dalla valutazione personale<br />

dell’insegnante, e l’individuazione degli obiettivi<br />

specifici che si vogliono misurare.<br />

Nel nostro istituto si utilizzano le seguenti prove di<br />

verifica:<br />

1) per l’attribuzione del voto scritto: svolgimento di temi o compiti relativi alla disciplina tipo:<br />

analisi del testo; saggi brevi; riassunti; recensioni; articoli di giornale, temi, trattazione<br />

sintetica di argomenti, traduzioni, problemi, stesura di progetti, esercizi, ideazione di<br />

algoritmi, quesiti a risposta semplice, multipla e quesiti vero/falso, quesiti a trattazione<br />

sintetica di argomenti;<br />

2) per l’attribuzione del voto orale: interrogazioni o interventi in discussioni su argomenti<br />

proposti dal docente o da studenti; quesiti a risposta semplice, multipla, quesiti<br />

vero/falso,quesiti a trattazione sintetica di argomenti corrispondenze, completamento di<br />

frasi, soluzione di problemi (anche sotto forma di prove scritte); presentazioni di progetti o<br />

temi di ricerca;<br />

3) per l’attribuzione del voto pratico (prove eseguite in laboratorio): relazioni sui lavori<br />

effettuati in laboratorio, prove grafiche, prove pratiche, realizzazione di progetti ed<br />

algoritmi, ricerche e produzione di documenti multimediali.<br />

I CRITERI DI VALUTAZIONE<br />

La seguente tabella illustra gli elementi che si ritengono essenziali nella valutazione. Tra<br />

tutti i possibili indicatori ne sono stati scelti tre che si riferiscono strettamente al raggiungimento di<br />

obiettivi didattici (Conoscenze, Competenze, Capacità) e due che tengono conto di obiettivi<br />

educativi (Partecipazione e Impegno).<br />

Tabella degli indicatori<br />

Indicatore Descrizione<br />

Conoscenze Livelli di acquisizione, relativi alla completezza, all’articolazione,<br />

Competenze<br />

all’organizzazione, agli approfondimenti, ai collegamenti e all’ampliamento<br />

personale degli argomenti e dei contenuti disciplinari appresi.<br />

Livelli di padronanza ed applicazione delle conoscenze<br />

Capacità Livelli di comprensione e interpretazione, uso del linguaggio, analisi, sintesi,<br />

capacità di rielaborazione critica delle conoscenze<br />

Partecipazione Disponibilità e interesse dello studente a relazionarsi all'interno della vita di<br />

classe e a contribuire allo sviluppo delle attività<br />

Impegno Comportamento dello studente nei confronti dello studio e della volontà di<br />

migliorarsi<br />

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Elementi di riflessione sulla valutazione degli apprendimenti a.s.2012/13<br />

La seguente tabella riporta invece la corrispondenza tra voto numerico, descrittori e giudizio<br />

sintetico.<br />

Tabella di corrispondenza tra voto e descrittori<br />

Voto Indicatori Livelli<br />

1 Conoscenze Non espresse<br />

Competenze Non evidenziate<br />

Capacità Non attivate<br />

Partecipazione La partecipazione alle lezioni è passiva e non risponde alle sollecitazioni<br />

dell’insegnante<br />

Impegno Dimostra atteggiamenti di rifiuto per qualunque attività<br />

2 Conoscenze Non conosce gli argomenti né il lessico specifico delle discipline<br />

Competenze Non sa svolgere esercizi e argomenti assegnati<br />

Capacità Anche se guidato non sa individuare i concetti fondamentali o li interpreta in<br />

modo gravemente errato; si esprime in maniera confusa e frammentaria<br />

Partecipazione Partecipa alle lezioni in modo disinteressato<br />

Impegno Non svolge i compiti assegnati impegnandosi in modo estremamente limitato<br />

sia a scuola che a casa<br />

3 Conoscenze Le conoscenze sono frammentarie, errate ed gravemente lacunose<br />

Competenze Anche se guidato compie errori gravi in applicazioni ed esercizi<br />

Capacità La comprensione degli argomenti è estremamente limitata e caratterizzata da<br />

errori sostanziali. Usa un linguaggio non corretto e improprio<br />

Partecipazione Partecipa alle lezioni con superficialità o sporadicamente<br />

Impegno Lavora in modo scarso e opportunistico<br />

4 Conoscenze Le conoscenze sono frammentarie e lacunose<br />

Competenze Svolge esercizi ed argomenti assegnati in maniera scorretta e confusa<br />

Capacità Se guidato riesce ad individuare alcuni dei concetti fondamentali ma non<br />

riesce a collegarli organicamente, compie analisi errate e/o sintesi scorrette. Si<br />

esprime in maniera difficoltosa e impropria.<br />

Partecipazione Partecipa al dialogo educativo occasionalmente e si distrae spesso<br />

Impegno Lavora in modo saltuario e superficiale<br />

5 Conoscenze Le conoscenze sono limitate e superficiali<br />

Competenze Svolge gli esercizi assegnati in maniera generica e approssimativa ed<br />

elabora testi in modo poco coerente e talvolta impreciso<br />

Capacità Mostra qualche difficoltà nell'individuare i concetti fondamentali e nel<br />

collegarli organicamente, apprende in maniera mnemonica e non mostra<br />

adeguate capacità di rielaborazione autonoma delle conoscenze<br />

Partecipazione Partecipa alle lezioni in modo discontinuo ed evidenzia un interesse alterno.<br />

Impegno Nel lavoro a casa o in classe talvolta è discontinuo e non sempre riesce ad<br />

organizzare lo studio in modo autonomo ed efficace<br />

6 Conoscenze Le conoscenze sono complete anche se poco approfondite, con qualche<br />

imprecisione, collegate negli aspetti fondamentali<br />

Competenze Svolge esercizi e argomenti assegnati in maniera sostanzialmente corretta, sia<br />

pure con qualche imprecisione ed elabora testi in modo coerente ma poco<br />

articolato<br />

Capacità Sa individuare i concetti fondamentali ma non sempre li collega<br />

organicamente, si esprime in maniera sostanzialmente corretta, con qualche<br />

lieve imprecisione, rielabora parzialmente le conoscenze acquisite<br />

Partecipazione Partecipa in modo interessato, ma poco attivo.<br />

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Impegno Studia in modo abbastanza regolare e possiede un metodo di studio<br />

organizzato ma poco flessibile<br />

7 Conoscenze Le conoscenze sono complete, precise, articolate se guidato sa approfondire e<br />

collegare<br />

Competenze Svolge esercizi e argomenti assegnati in maniera sostanzialmente corretta ed<br />

elabora testi in modo coerente e relativamente articolato<br />

Capacità Sa individuare i concetti fondamentali e collegarli abbastanza organicamente;<br />

si orienta con una certa razionalità in situazioni e contesti non predeterminati;<br />

si esprime in maniera lineare e corretta con qualche incertezza<br />

Partecipazione Partecipa alle lezioni con impegno costante e regolare<br />

Impegno Studia in modo razionale ed organizzato; si impegna in modo regolare e i<br />

compiti sono svolti con una discreta precisione<br />

8 Conoscenze Le conoscenze sono complete, approfondite, organizzate e collegate<br />

Competenze Sa elaborare testi delle tipologie richieste in modo coerente, rigoroso ed<br />

articolato<br />

Capacità Sa individuare i concetti fondamentali e collegarli in una sintesi coerente ed<br />

organica; sa elaborare soluzioni concrete in situazioni e contesti non<br />

predeterminati; si esprime in maniera efficace e corretta<br />

Partecipazione Partecipa al lavoro in modo attivo ed efficace<br />

Impegno Possiede un metodo di studio organizzato ed efficace e svolge esercizi e<br />

argomenti assegnati in maniera corretta e articolata<br />

9 Conoscenze Le conoscenze sono complete, approfondite, ben articolate ed organizzate,<br />

autonomamente collegate<br />

Competenze Sa elaborare testi delle tipologie richieste in maniera coerente, ben strutturata<br />

e talvolta con le migliori soluzioni.<br />

Capacità Sa individuare i concetti fondamentali e collegarli organicamente in una<br />

sintesi personale; si orienta in maniera pienamente autonoma in contesti non<br />

predeterminati,; si esprime in maniera fluida, chiara e rigorosa.<br />

Partecipazione Partecipa in modo costruttivo e vivace<br />

Impegno Nello studio è costante, autonomo, responsabile; svolge esercizi ed argomenti<br />

assegnati in modo ottimale producendo talvolta soluzioni originali<br />

10 Conoscenze Le conoscenze sono complete, approfondite, ben articolate ed organizzate,<br />

arricchite ed ampliate a livello personale<br />

Competenze Sa elaborare qualunque compito in modo coerente, articolato e originale<br />

producendo spesso ottime soluzioni.<br />

Capacità Approfondisce in modo organico e critico i concetti appresi. Rielabora in<br />

modo autonomo e originale le conoscenze assimilate. L’esposizione è fluida e<br />

appropriata, lessicalmente ricca e articolata<br />

Partecipazione Partecipa in modo costruttivo e critico<br />

Impegno Possiede un metodo di studio efficace e personale. Nell’interesse per la<br />

disciplina è guidato dalla curiosità e approfondisce autonomamente gli<br />

argomenti producendo spesso soluzioni originali.<br />

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CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO IN CONDOTTA<br />

Gli indicatori sotto riportati costituiscono un punto di partenza sulla base del quale il Consiglio di Classe pone<br />

in discussione il voto di condotta da assegnare al singolo studente.<br />

MOTIVAZIONE VOTO<br />

Frequenza assidua, puntualità in classe, partecipazione attiva e collaborativa alle lezioni e alle<br />

attività proposte in orario curricolare, puntuale rispetto delle consegne;<br />

rispetto di tutti coloro che operano nella scuola; rispetto degli spazi (aule, laboratori, palestre,<br />

spazi comuni,servizi), degli arredi scolastici e dei beni altrui;<br />

disponibilità a collaborare costruttivamente con insegnanti e compagni al raggiungimento degli<br />

obiettivi formativi;<br />

comportamento sempre corretto e responsabile, non solo in classe, ma anche durante tutto il<br />

periodo di permanenza nella sede scolastica (intervallo, cambi dell’ora), durante le attività svolte<br />

fuori dall’aula (conferenze e simili) e durante attività svolte fuori sede (viaggi di istruzione,<br />

conferenze).<br />

Frequenza assidua, puntualità in classe, partecipazione attiva e collaborativa alle lezioni e alle<br />

attività proposte in orario curricolare, puntuale rispetto delle consegne, lievi e sporadici episodi di<br />

disturbo e/o distrazione durante le lezioni;<br />

Rispetto di tutti coloro che operano nella scuola; rispetto degli spazi (aule, laboratori, palestre,<br />

spazi comuni, servizi), degli arredi scolastici e dei beni altrui;<br />

Disponibilità a collaborare costruttivamente con insegnanti e compagni al raggiungimento degli<br />

obiettivi formativi;<br />

Comportamento sempre corretto e responsabile, non solo in classe, ma anche durante tutto il<br />

periodo di permanenza nella sede scolastica (intervallo, cambi dell’ora), durante le attività svolte<br />

fuori dall’aula (conferenze e simili) e durante attività svolte fuori sede (viaggi di istruzione,<br />

conferenze).<br />

Frequenza e/o puntualità in classe non sempre regolare; qualche richiesta calcolata di permessi di<br />

entrata/uscita e/o assenza “strategica”in concomitanza di verifiche scritte/orali e/o di attività<br />

proposte dalla scuola; rispetto non sempre puntuale delle consegne e del regolamento di istituto;<br />

qualche episodio di disturbo e/o distrazione durante le lezioni;<br />

Rispetto di tutti coloro che operano nella scuola; rispetto degli spazi (aule, laboratori, palestre,<br />

spazi comuni, servizi), degli arredi scolastici e dei beni altrui;<br />

Selettiva disponibilità a collaborare costruttivamente con insegnanti e compagni al<br />

raggiungimento degli obiettivi formativi;<br />

Comportamento complessivamente corretto e responsabile non solo in classe, ma anche durante<br />

tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica (intervallo, cambi dell’ora), durante le attività<br />

svolte fuori dall’aula (conferenze e simili) e durante attività svolte fuori sede (viaggi di istruzione,<br />

conferenze).<br />

Frequenza irregolare e/o scarsa puntualità in classe; numerose richieste calcolate di permessi di<br />

entrata/uscita e/o numerose assenze strategiche” in concomitanza di verifiche scritte/orali e/o di<br />

attività proposte dalla scuola; frequenti inadempienze nel rispetto delle consegne e del<br />

regolamento di istituto;<br />

Episodica mancanza di rispetto nei confronti di coloro che operano nella scuola; episodica<br />

mancanza di rispetto o uso non conforme alle finalità proprie delle strutture (aule, laboratori,<br />

palestre, spazi comuni, servizi) e degli arredi scolastici e dei beni altrui;<br />

Resistenza a collaborare costruttivamente con insegnanti e compagni al raggiungimento degli<br />

obiettivi formativi;<br />

Comportamento occasionale non corretto e responsabile, non solo in classe, ma anche durante<br />

tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica (intervallo, cambi dell’ora), durante le attività<br />

svolte fuori dall’aula (conferenze e simili) e durante attività svolte fuori sede (viaggi di istruzione,<br />

conferenze).<br />

Presenza di richiami scritti e/o orali per reiterate infrazioni disciplinari, sospensioni dalle lezioni,<br />

derivanti da anche uno solo dei seguenti elementi:<br />

Continua inosservanza delle consegne e/o dispregio del regolamento di istituto; comportamenti<br />

episodici che violino la dignita ed il rispetto della persona (offese verbali, sottrazioni di beni<br />

altrui, utilizzo improprio e/o doloso di spazi, attrezzature, strumenti elettronici e informatici e<br />

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10<br />

(dieci)<br />

9<br />

(nove)<br />

8<br />

(otto)<br />

7<br />

(sette)


Elementi di riflessione sulla valutazione degli apprendimenti a.s.2012/13<br />

cellulari);<br />

Grave mancanza di rispetto nei confronti delle strutture, degli arredi e delle dotazioni scolastiche<br />

(sottrazione e/o danneggiamento), sottrazione di beni altrui;<br />

Comportamento spesso non corretto e responsabile, non solo in classe, ma anche durante tutto il<br />

periodo di permanenza nella sede scolastica (intervallo, cambi dell’ora), durante le attività svolte<br />

fuori dall’aula (conferenze e simili) e durante attività svolte fuori sede (viaggi di istruzione,<br />

conferenze).<br />

Presenza di più e gravi richiami scritti per reiterate infrazioni disciplinari, sospensioni dalle<br />

lezioni, derivanti da “comportamenti di particolare gravita riconducibili alle fattispecie per le quali<br />

lo Statuto delle studentesse e degli studenti (DPR 249/1998, come modificato dal D.PR. 235/2007<br />

e chiarito con nota 3602/PO del 31 luglio 2008) prevedano l’irrogazione di sanzioni disciplinari<br />

che comportino l’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a<br />

quindici giorni” e, dopo tali sanzioni, “non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti<br />

nel comportamento …”. Le infrazioni di particolare gravita possono cosi esplicitarsi:<br />

azioni gravi che violino la dignità e il rispetto della persona umana (violenza privata, minacce, uso<br />

o spaccio di sostanze stupefacenti, ingiurie, reati di natura sessuale o che creino una concreta<br />

situazione di pericolo per l’incolumità delle persone, ecc… (allagamenti, incendi, ecc..) e ogni<br />

altro atto penalmente perseguibile e sanzionabile come atti di bullismo; trasgressione legge sulla<br />

violazione del trattamento dei dati personali …;<br />

comportamento irresponsabile e scorretto durante la permanenza a scuola e in occasione di attività<br />

didattiche svolte fuori sede (conferenze e simili, viaggi di istruzione).<br />

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6<br />

(sei)<br />

5<br />

(cinque)


Elementi di riflessione sulla valutazione degli apprendimenti a.s.2012/13<br />

Certificazione delle competenze di primo<br />

biennio: Il livello delle competenze di biennio<br />

viene esplicitato secondo le seguenti griglie di<br />

misurazione in relazione al Quadro Europeo delle<br />

Qualifiche – in allegato<br />

ASSE DEI LINGUAGGI<br />

C1. Padroneggiare gli strumenti espressivi ed<br />

argomentativi indispensabili per gestire<br />

l’interazione comunicativa<br />

C2. Leggere, comprendere e interpretare testi<br />

scritti di vario tipo<br />

C3. Produrre testi di vario tipo in relazione ai diversi scopi comunicativi<br />

C4. Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi<br />

C5. Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico<br />

C6. Utilizzare e produrre testi multimediali<br />

ASSE MATEMATICO<br />

C1. Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole<br />

anche sotto forma grafica<br />

C2. Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni<br />

C3. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi<br />

C4. Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni, appartenenti alla realtà naturale e artificiale e<br />

riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità<br />

ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO<br />

C1. Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni, appartenenti alla realtà naturale e artificiale e<br />

riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità<br />

C2. Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di<br />

energia a partire dall’esperienza<br />

C3. Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie rispetto al contesto<br />

culturale e sociale in cui vengono applicate<br />

ASSE STORICO-SOCIALE<br />

C1. Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica<br />

attraverso il confronto tra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree<br />

geografiche e culturali<br />

C2. Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole<br />

fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti della<br />

Costituzione, della persona, della collettività, dell’ambiente<br />

C3. Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema<br />

socio-economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio<br />

territorio;<br />

MODELLO DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE<br />

DI BIENNIO in allegato<br />

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Elementi di riflessione sulla valutazione degli apprendimenti a.s.2012/13<br />

Attribuzione del credito scolastico - triennio:<br />

media dei voti<br />

conseguita allo scrutinio finale, compresi il voto di<br />

educazione fisica e condotta<br />

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Credito scolastico (punti)<br />

3° anno 4° anno 5° anno<br />

media = 6 3 - 4 3 - 4 4 - 5<br />

6 < media ≤ 7 4 - 5 4 - 5 5 - 6<br />

7 < media ≤ 8 5 - 6 5 - 6 6 - 7<br />

8 < media ≤ 9 6 - 7 6 - 7 7 - 8<br />

9 < media ≤ 10 7 - 8 7 - 8 8 - 9<br />

Criteri:<br />

Decimale inferiore a 0.5: limite inferiore;<br />

Decimale ≥ 0.5: limite superiore;<br />

In presenza di crediti: limite superiore;<br />

Con sospensione di giudizio: limite inferiore se la media agli scrutini finali non rientrava<br />

nel limite superiore.<br />

Crediti formativi:<br />

• Sono assegnati per attività culturali, artistiche, sportive, lavorative o di volontariato certificate da<br />

Enti esterni:<br />

Stage linguistici e di scuola-lavoro – scheda di misurazione all. 17<br />

ECDL, EBCL, Certificazioni linguistiche<br />

Attività sportiva agonistica<br />

Volontariato<br />

• Sono assegnati per attività culturali, artistiche, sportive, lavorative o di volontariato certificate dal<br />

nostro Istituto:<br />

teatro, laboratorio di musica e di fotografia<br />

gruppi sportivi<br />

giornale scolastico<br />

olimpiadi della matematica<br />

religione, materia alternativa, studio individuale documentato<br />

• La documentazione deve pervenire entro la data del 15 maggio dell’anno scolastico in corso;<br />

• E’ ammessa autocertificazione per attività svolte presso Pubbliche Amministrazioni;<br />

• L’assiduità e la partecipazione al dialogo educativo concorrono all’attribuzione del voto di<br />

condotta;<br />

• La progressione è calcolata nella scheda di valutazione della singola disciplina;<br />

• I CdC delle classi quinte possono motivatamente integrare, entro massimo di 25, i punteggi dei<br />

crediti degli anni precedenti per esistenza di situazioni oggettivamente rilevanti ed idoneamente<br />

documentate.


Elementi di riflessione sulla valutazione degli apprendimenti a.s.2012/13<br />

Elementi e<br />

Dati Statistici<br />

<strong>ITIS</strong> “Heinrich Hertz” | - Roma


Elementi di riflessione sulla valutazione degli apprendimenti a.s.2012/13<br />

promossi %<br />

non promossi %<br />

100,0%<br />

90,0%<br />

80,0%<br />

70,0%<br />

60,0%<br />

50,0%<br />

40,0%<br />

30,0%<br />

20,0%<br />

10,0%<br />

0,0%<br />

30,0%<br />

25,0%<br />

20,0%<br />

15,0%<br />

10,0%<br />

5,0%<br />

0,0%<br />

alunni promossi 2011/2012 (media 83%)<br />

Istituto <strong>ITIS</strong><br />

alunni non promossi 2011/2012 (media 17%)<br />

Istituto <strong>ITIS</strong><br />

<strong>ITIS</strong> “Heinrich Hertz” | - Roma


Elementi di riflessione sulla valutazione degli apprendimenti a.s.2012/13<br />

60<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

0<br />

120<br />

100<br />

80<br />

60<br />

40<br />

20<br />

0<br />

Recupero Biennio<br />

Recupero Triennio<br />

<strong>ITIS</strong> “Heinrich Hertz” | - Roma<br />

Recuper…<br />

Non …<br />

Recuper…<br />

Non …


Elementi di riflessione sulla valutazione degli apprendimenti a.s.2012/13<br />

Recupero Biennio<br />

64%<br />

Recupero Triennio<br />

53%<br />

Recuperato<br />

Non Recuperato<br />

47%<br />

<strong>ITIS</strong> “Heinrich Hertz” | - Roma<br />

36%<br />

Recuperato<br />

Non Recuperato


Elementi di riflessione sulla valutazione degli apprendimenti a.s.2012/13<br />

<strong>ITIS</strong> “Heinrich Hertz” | - Roma<br />

Strumenti di<br />

misurazione


Elementi di riflessione sulla valutazione degli apprendimenti a.s.2012/13<br />

QUADRO EUROPEO DELLE QUALIFICHE<br />

Quadro<br />

Europeo<br />

delle<br />

Qualifiche<br />

Le conoscenze sono<br />

descritte come teoriche<br />

e/o<br />

pratiche<br />

LIVELLO CONOSCENZE<br />

E.Q.F.<br />

1 Generali di base<br />

2<br />

Primo<br />

biennio<br />

3<br />

Secondo<br />

biennio<br />

4<br />

quinto<br />

5<br />

6<br />

7<br />

8<br />

Pratiche di base in un<br />

ambito<br />

di lavoro o di studio<br />

Di fatti, principi, processi<br />

e<br />

concetti generali, in un<br />

ambito<br />

di lavoro o di studio<br />

Pratiche e teoriche in<br />

ampi<br />

contesti in ambito di<br />

lavoro o<br />

di studio<br />

Pratiche e teoriche<br />

esaurienti<br />

e specializzate in un<br />

ambito di lavoro o di<br />

studio con la<br />

consapevolezza dei limiti<br />

di tale conoscenza<br />

Avanzate in ambito di<br />

lavoro o di studio, che<br />

presuppongono<br />

una comprensione critica<br />

di teorie e principi<br />

Altamente specializzate,<br />

parte<br />

delle quali<br />

all’avanguardia in<br />

un ambito di lavoro o di<br />

studio con<br />

consapevolezza critica di<br />

questioni legate<br />

all’interfaccia<br />

tra ambiti diversi<br />

All’avanguardia in un<br />

ambito di lavoro o di<br />

studio e rispetto<br />

all’interfaccia tra settori<br />

diversi<br />

Le abilità sono descritte come<br />

cognitive (uso del pensiero<br />

logico, induttivo, creativo) e<br />

pratiche (abilità manuale e uso<br />

di strumenti)<br />

ABILITA’<br />

di base necessarie a svolgere<br />

mansioni/compiti semplici<br />

cognitive e pratiche di base<br />

necessarie all’uso di informazioni pertinenti<br />

per svolgere compiti e risolvere problemi<br />

ricorrenti usando strumenti e regole<br />

semplici<br />

cognitive e pratiche di base<br />

necessarie per svolgere compiti e<br />

risolvere problemi scegliendo e<br />

applicando metodi di base,<br />

strumenti, materiali ed<br />

informazioni<br />

cognitive e pratiche necessarie<br />

per risolvere problemi specifici in un<br />

campo di lavoro o di studio<br />

cognitive e pratiche necessarie<br />

per dare soluzioni creative a<br />

problemi astratti<br />

avanzate che dimostrino padronanza e<br />

innovazione<br />

necessarie a risolvere problemi<br />

complessi non prevedibili in un<br />

ambito specializzato di lavoro o di<br />

studio<br />

Avanzate e specializzate<br />

orientate alla soluzioni di<br />

problemi, necessarie alla ricerca<br />

e/o all’innovazione ai fini di<br />

sviluppare conoscenze e<br />

procedure nuove integrandole in<br />

ambiti diversi<br />

avanzate, specializzate con<br />

capacita di sintesi e valutazione<br />

necessarie a risolvere problemi<br />

complessi della ricerca e/o<br />

dell’innovazione e ad estendere e ridefinire<br />

le conoscenze e le<br />

pratiche professionali esistenti<br />

<strong>ITIS</strong> “Heinrich Hertz” | - Roma<br />

Le competenze sono descritte in<br />

termini di responsabilità ed<br />

autonomia<br />

COMPETENZE<br />

di studio o di lavoro sotto la diretta<br />

supervisione, in un contesto<br />

strutturato<br />

di studio o di lavoro sotto la<br />

supervisione<br />

con un certo grado di autonomia<br />

di studio o di lavoro con la<br />

responsabilità di portare a termine i<br />

compiti ed adeguare il<br />

comportamento alle circostanze nella<br />

soluzione dei problemi<br />

di studio o di lavoro (prevedibile ma<br />

soggetto a cambiamenti) autonomo,<br />

nel quadro delle istruzioni ricevute ,<br />

con attenzione al lavoro degli altri e<br />

la responsabilità di valutare e<br />

migliorare le attività di studio o<br />

lavoro<br />

di studio o di lavoro esposti a<br />

cambiamenti non prevedibili,<br />

esaminando<br />

e sviluppando le prestazioni proprie<br />

e altrui<br />

di studio o di lavoro<br />

tecnico/professionali<br />

complessi, esposti a cambiamenti<br />

non prevedibili, con assunzione di<br />

responsabilità nella gestione e lo<br />

sviluppo professionale di persone o<br />

gruppi<br />

di studio o di lavoro complessi,<br />

esposti a cambiamenti non<br />

prevedibili, con assunzione di<br />

responsabilità nell’innovare<br />

e sviluppare conoscenze e prassi<br />

professionale<br />

di studio o lavoro molto complessi,<br />

in piena autonomia, con assunzione<br />

di responsabilità di innovazione e<br />

sviluppo di idee o processi<br />

all’avanguardia


Elementi di riflessione sulla valutazione degli apprendimenti a.s.2012/13<br />

Tabelle varie<br />

Ringraziamenti<br />

Desidero ringraziare i docenti:<br />

Stanato Lorenzo, Antonietta Caramanico, Gianfranca Tangianu, Antonella Di Capua, Cristina<br />

Mancini dell’Istituto “Lombardo Radice” di Roma<br />

che hanno costituito un gruppo di ricerca e documentazione in campo educativo ed hanno elaborato<br />

un documento “Protocollo di Valutazione” contenente delle osservazioni e dati molto interessanti da<br />

cui ho attinto.<br />

<strong>ITIS</strong> “Heinrich Hertz” | - Roma

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