Respiri sotto le bombe (18.6 MB)

Nel 1945 vi furono altri tre bombardamenti con ordigni che
colpirono numerosi edifici in tutta la città. Alla fine, dopo l'ultimo
episodio del 28 febbraio, Bolzano sembrava distrutta da un tremendo
terremoto. Rovine ovunque, macerie che ingombravano strade, resti
scheletrici di costruzioni davano il senso del pericolo di imminenti
crolli. Ma la tragedia più grande era nel cuore della gente. Più di 200
morti fra italiani e tedeschi, diverse migliaia di persone senza più una
casa, senza un concreto futuro.
Da ricordare anche l'esplosione della polveriera di Castel Firmiano
avvenuta il 27 febbraio 1945. Vi furono diverse vittime tra cui alcuni
prigionieri di guerra di origine polacca di notte rinchiusi nel campo
di concentramento di via Resia. La deflagrazione fu tremenda ed il
suono dell'esplosione percorse più volte la plaga bolzanina
rimbalzando tra le montagne.
Parlando con persone che hanno vissuto quel periodo ciò che
colpisce di più è il senso di paura che è rimasto impresso nel loro
animo anche a distanza di tanti anni. Le testimonianze raccolte da
alcuni scrittori lasciano un segno indelebile in chi le legge 4 . Una
realtà per le giovani generazioni inconcepibile, lontana,
apparentemente silenziosa. Una realtà vissuta nell'angoscia, nel
dolore, nell'incertezza della vita. Una realtà che sembra leggenda
dove non contavano solo le bombe ma anche le situazioni personali,
le tragedie individuali, vissute in un momento dove l'intero mondo
era in guerra, dove i giornali riportavano continuamente gli annunci
di morte di soldati italiani e tedeschi sui diversi fronti di guerra.
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4 M. Ferrandi, G. Pacher, L. Sardi, Gli anni delle bombe, Trento-Bolzano
1943-1945, Bolzano, 1973.