Meminisse Iuvabit - Sarà bene ricordare - descrittiva
Meminisse Iuvabit - Sarà bene ricordare - descrittiva
Meminisse Iuvabit - Sarà bene ricordare - descrittiva
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Meraviglioso dialogo! Mi avvicinai con allegra curiosità ed appresi la notizia.<br />
Non era un fattarello licenzioso, stavano parlando di Claudio Marcello.<br />
- Agrippa non lo vedeva neanche! - urlò un uomo spenzolandosi dalla finestrella di una soffitta.<br />
- Per questo si è levato di mezzo per andare dai Parti, perché è un signore.<br />
- Fu a lui che l'Augusto infilò al dito l'anello imperiale prima che il medico greco si accorgesse che<br />
lo stavano avvelenando.<br />
- Agrippa è a Lesbo, aspetta. E noi con lui. Ho conosciuto una puttana che ha avvelenato una<br />
intera famiglia con un'erba che si può trovare persino tra i mattoni delle terme. Per l'Augusto<br />
forse stanno utilizzando la stessa pozione.<br />
- E chi lo starebbe avvelenando, malalingua?<br />
- La stessa che adesso ha fatto avvelenare Marcello a Baia 3 località famosa della<br />
dolce vita romana, a nord della baia di Napoli nella zona vulcanica dei Campi Flegrei. !<br />
Era morto Marco Claudio Marcello.<br />
Figlio di Ottavia, nipote e genero del Principe, suo successore designato, secondo le chiacchiere di<br />
molti. Un sudor freddo mi si ghiacciò addosso. Non era una morte qualsiasi.<br />
- Pensa a come ne sarà felice!<br />
- Ma chi per gli dei!<br />
- Livia. Era il nipote dell'Augusto. Stesso sangue. Tiberio o Druso, certo, non avrebbero mai<br />
potuto gareggiare con lui. . .<br />
Oltre alla cupidigia del pettegolezzo vedevo in quei occhi una malcelata preoccupazione. Agrippa<br />
era lontano, forse in disgrazia, il principe malato, i repubblicani che si muovevano, congiuravano e<br />
rialzavano la testa. . . Poteva ripresentarsi l'aborrito spettro della guerra.<br />
- Non era un mistero per nessuno che il Principe l'aveva designato come suo successore. Per<br />
questo aveva sposato Giulia.<br />
Giulia, l'esuberante figlia che Scribonia aveva dato ad Ottaviano pochi giorni dopo il suo ripudio,<br />
gli era stata destinata a quindici anni. Dovevano essere non più di due anni che s'erano sposati.<br />
Tra le vecchie cose che il Principe amava c'era il bieco costume di far sposare le donne a questo e<br />
a quello per cementare alleanze. A sette anni l'aveva promessa ad Antillo, figlio del triumviro<br />
Marco Antonio. Quando il triumviro fu sconfitto ed Antillo si rifugiò in un tempio consacrato a<br />
Giulio Cesare, non ci pensò due volte a farlo eliminare. Un anno prima la povera Giulia era stata<br />
perfino promessa in isposa a Cotiso, re dei Geti, necessario ad Ottaviano come alleato contro<br />
Antonio nella campagna d'Epiro.<br />
Ora Giulia era vedova e senza figli e Roma piangeva con lei, perché la malattia dell'Augusto<br />
gettava un'ombra tragica sulle sorti della cosa pubblica. Se fosse scomparso anche lui, e molti<br />
sospettavano addirittura che ciò fosse già accaduto, poteva avvenire un terremoto nello Stato.<br />
La plebe continuava a formare capannelli. Mi mossi barcollando leggermente, la testa di nuovo<br />
serrata in un cerchio di ferro.<br />
Tutti mi parvero confusi, perplessi, inquieti. Lo ero anch'io. Mi fermai un attimo e poggiai la<br />
schiena ad un muro.<br />
36