l'editoriale - Webdiocesi
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Insieme - Bollettino parrocchiale di Pagnacco | Direttore responsabile Grazia Fuccaro | Aut. trib n.14 del 01-04-2006 | Stampa: Tipografia Bassi | Grafica: Sonia Cuzzolin<br />
l’editoriale<br />
aprile 2012<br />
AllA rICerCA DeI SeGnI Del rISorTo<br />
«P<br />
erché cercate tra i morti colui che è vivo?<br />
Non è qui è risorto.” Lc 24,5<br />
E’ l’annuncio che risuonerà il giorno di<br />
Pasqua nelle nostre chiese, ma è, allo<br />
stesso tempo, una “sfida” che si rinnova.<br />
Il credente è, infatti, colui che continuamente<br />
è alla ricerca dei segni del Risorto.<br />
Mi sento anch’io, dopo un anno e mezzo<br />
di permanenza in mezzo a voi, come un<br />
pellegrino alla ricerca dei segni del Ri-<br />
sorto nella nostra comunità. Penso che<br />
essere pastore secondo il cuore di Dio<br />
sia essenzialmente cercar di cogliere<br />
questi segni ed aiutare una comunità a<br />
fare altrettanto.<br />
C’è da una parte la certezza che questi<br />
segni sono continui, piccoli miracoli<br />
nella nostra quotidianità, ma anche la<br />
continua a pag. 2 ><br />
Buona Pasqua!
2<br />
consapevolezza che spesso i nostri<br />
occhi sono incapaci di scorgere<br />
tra le pieghe degli<br />
avvenimenti di ogni giorno i segni<br />
di una presenza.<br />
Spesso si dice che i cristiani sono<br />
fortunati perché hanno una speranza<br />
di fronte al male e a quel<br />
male radicale che chiamiamo<br />
morte. E’ certamente vero, ma è<br />
altrettanto vero che non è una<br />
speranza scontata e nemmeno a<br />
buon mercato.<br />
Ne sono testimoni proprio i testi<br />
evangelici che ci ricordano come,<br />
nonostante le parole di Gesù, il<br />
sepolcro vuoto per i discepoli<br />
non è stato un segno di speranza,<br />
ma di angoscia e che ci raccontano<br />
di diverse apparizioni del Risorto<br />
in cui però si sottolinea che<br />
“i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo”<br />
(Lc 24,16).<br />
Ci sono situazioni umane che<br />
percorriamo ed incontriamo che<br />
rendono difficile riconoscere i<br />
segni del Risorto.<br />
Ci sono momenti di prova in cui il<br />
cuore è ferito dalla sofferenza e<br />
segnato dal senso di vuoto. E’<br />
l’esperienza di Maria di Magdala<br />
che piange, inconsolabile al sepolcro.<br />
Sconvolta dalla mancanza<br />
di Gesù, non lo riconosce vivo e<br />
lo scambia per il custode del giardino.<br />
E’ il mistero di una parola, il<br />
suo nome “Maria” pronunciato<br />
con infinito amore che fa ripartire<br />
Una poesia per la Pasqua<br />
Ama<br />
saluta la gente<br />
dona<br />
perdona<br />
ama ancora e saluta<br />
(nessuno saluta<br />
del condominio,<br />
ma neppure per via).<br />
Dai la mano<br />
aiuta<br />
comprendi<br />
dimentica<br />
e ricorda<br />
la sua vita.<br />
Ci sono momenti in cui la delusione<br />
e la tristezza si impossessano<br />
della vita dell’uomo e fanno<br />
sembrare tutto inutile. E’ la vicenda<br />
dei due di Emmaus che se<br />
ne ritornano verso il loro passato.<br />
Anche loro, in quel momento,<br />
non riconoscono nel viandante<br />
che cammina con loro il Signore<br />
che gli fa ardere il cuore. Anche<br />
qui un segno semplice, lo “spezzare<br />
il pane”, come in quell’ultima<br />
cena fa ripartire il circuito<br />
della gioia.<br />
Ci sono momenti in cui la fatica e<br />
l’impegno sembrano sterili ed<br />
inutili, come per Pietro e i suoi<br />
amici, che in una notte di pesca<br />
non prendono nulla. Anche qui,<br />
in quell’alba fredda, essi non riconoscono<br />
il Risorto che li incontra.<br />
Ma sulla riva, un fuoco di<br />
brace, un po’ di pane e un po’ di<br />
pesce, ridanno il coraggio della<br />
vita.<br />
Ed infine ci sono momenti in cui<br />
il bisogno di certezze, la fatica di<br />
fidarsi ed affidarsi, chiude il<br />
cuore. E’ quel Tommaso, che ci<br />
assomiglia così tanto, che nell’incontro<br />
con chi gli annunciava<br />
la presenza del Risorto pronuncia<br />
quelle parole così nette: “Se non<br />
vedo nelle sue mani il segno dei<br />
chiodi e non metto la mia mano<br />
nel suo fianco, io non credo” (Gv<br />
20, 25) a cui Gesù risponderà con<br />
CAnTA Il SoGno Del monDo<br />
di David Maria Turoldo<br />
solo il bene.<br />
E del bene degli altri<br />
godi e fai<br />
godere.<br />
Godi del nulla che hai<br />
del poco che basta<br />
giorno dopo giorno:<br />
e pure quel poco<br />
se, necessario<br />
dividi.<br />
E vai,<br />
vai leggero<br />
dietro il vento<br />
quell’espressione così piena di<br />
speranza anche per noi: “beati<br />
quelli che pur non avendo visto<br />
crederanno” (Gv 20 29).<br />
E’ proprio qui che cogliamo come<br />
la speranza cristiana non sia una<br />
fuga dalla realtà. Il Risorto porta<br />
in sé ancora i segni della passione.<br />
Cercare i segni del Risorto<br />
ed accogliere il suo annuncio,<br />
non è così il far crescere in noi un<br />
vago senso di ottimismo, ma il<br />
penetrare più in profondità, con<br />
la forza dell’amore, proprio<br />
quelle stesse sofferenze, delusioni<br />
e fatiche ed intuire una presenza<br />
che le abita con noi e fa<br />
fiorire l’eternità. Frère Roger di<br />
Taizé, uomo ricco di spiritualità in<br />
una sua lettera ai giovani così si<br />
esprimeva: “Quando sei deluso<br />
nelle tue attese, ti lascerai sommergere<br />
dallo scoraggiamento e<br />
dal dubbio? Il Risorto è presente.<br />
Brucia le tue prove interiori, le<br />
tue spine. E perfino le pietre del<br />
tuo cuore possono, tramite lui,<br />
diventare incandescenti, luce nell'oscurità.<br />
L’augurio è che questa Pasqua<br />
possa essere per tutti voi, carissimi<br />
parrocchiani, e per tutta la<br />
nostra comunità una Pasqua di<br />
speranza che ci aiuti a scoprire<br />
insieme, ogni giorno, i segni del<br />
Risorto.<br />
don Sergio, parroco<br />
e il sole<br />
e canta.<br />
Vai di paese in paese<br />
e saluta<br />
saluta tutti<br />
il nero, l'olivastro<br />
e perfino il bianco .<br />
Canta il sogno del mondo:<br />
che tutti i paesi<br />
si contendano<br />
d'averti generato.
eDuCAre:<br />
unA reSPonSABIlITà DI TuTTI<br />
Fermiamoci a riflettere. non sarà tempo perso.<br />
Tre schede per rispondere alla sfida educativa<br />
Dopo la serata di presentazione a collaboratori<br />
e catechisti del tema pastorale “Educare alla<br />
vita buona del Vangelo nella Chiesa di Udine”<br />
che nelle intenzioni dell’arcivescovo Andrea Bruno<br />
Mazzoccato vedrà impegnata la Chiesa della nostra<br />
diocesi nei prossimi anni, e lo “speciale” con<br />
cui questo é stato portato all’attenzione di tutti i<br />
parrocchiani nel numero del bollettino di Natale,<br />
continua la riflessione all'interno della Comunità.<br />
Si é per questo predisposto un programma<br />
di incontri, che nei pomeriggi delle domeniche<br />
di marzo ha visto riunirsi<br />
nei locali messi a disposizione<br />
dal Seminario di Castellerio<br />
tutti i collaboratori parrocchiali,<br />
dai catechisti ai sacrestani,<br />
dai ministri<br />
straordinari dell'Eucaristia<br />
ai coristi e così via.<br />
Lo scopo, in questo momento,<br />
non é tanto quello di<br />
individuare possibili soluzioni<br />
al problema dell’“emergenza<br />
educativa”, quanto<br />
quello di verificare la sensibilità<br />
dei fedeli verso questo tema ed il<br />
grado di attenzione/condivisione che<br />
esso riesce a suscitare.<br />
Proprio per questo, nell'ultimo appuntamento, l'invito<br />
a partecipare è stato esteso a tutte le famiglie,<br />
in particolare a quelle giovani, che nel compito di<br />
accompagnare i figli nel mondo della scuola, dello<br />
sport, ecc., si trovano più di frequente ad incontrare<br />
situazioni di complessità sociale che fino a pochi<br />
anni fa sembravano inimmaginabili.<br />
La scristianizzazione della società, la globalizzazione,<br />
l’arrivo di lavoratori stranieri, lo sviluppo dei<br />
nuovi mezzi di comunicazione sociale, accanto a<br />
tanti altri elementi, contribuiscono a rendere il<br />
mondo sempre più piccolo. A ciascuno di noi può<br />
capitare di incontrare religioni, stili di vita, abitu-<br />
Claudio Fogale, direttore del Consiglio pastorale parrocchiale<br />
dini sociali, fondate su principi o sensibilità diversi<br />
da quelli nei quali siamo stati cresciuti ed educati<br />
e con i quali dobbiamo essere preparati a confrontarci<br />
ed a convivere.<br />
Un dato é subito emerso: il continuo bombardamento<br />
di messaggi a cui le giovani generazioni<br />
sono sottoposte da parte di media, pubblicità, internet,<br />
telefonini, ecc. spesso contrastanti con i<br />
principi religiosi e morali che si vorrebero trasmettere,<br />
rende particolarmente complesso il<br />
compito di genitori ed educatori i quali<br />
rischiano di sentirsi inadeguati al<br />
compito cui sono chiamati.<br />
Per questo, riteniamo sia importante<br />
riscoprire il fondamentale<br />
ruolo educativo<br />
della comunità, famiglia allargata,<br />
luogo dove le giovani<br />
generazioni possano<br />
maturare esperienze che li<br />
aiutino a crescere anche al di<br />
fuori della famiglia di origine<br />
in un ambiente che condivida i<br />
principi educativi cui i genitori li<br />
hanno avviati.<br />
Perché questo si possa realizzare,<br />
però, sono necessarie alcune condizioni.<br />
Innanzitutto che tutti, o almeno molti, ci si senta<br />
investiti di questa responsabilità.<br />
Poi, che la Comunità diventi vero luogo di incontro<br />
e scambio, di opinioni, esperienze, sentimenti, solidarietà<br />
ed ogni altra cosa possa contribuire a farci<br />
sentire fratelli fra di noi.<br />
Per questo, per aiutarci a riflettere sull'argomento,<br />
da soli o in gruppi, senza escludere alcuno dalla<br />
possibilità di portare le proprie esperienze o opinioni,<br />
vi proponiamo le tre schede utilizzate come<br />
guida negli incontri degli operatori parrocchiali,<br />
nella speranza che molti vogliano dare il loro contributo<br />
alla discussione scrivendo al parroco o alla<br />
mail della parrocchia. (parr.pagnacco@gmail.com)<br />
3
4<br />
1. Per PArTIre<br />
Alcuni spunti di riflessione<br />
Partiamo da quattro punti di riflessione sui quali discutere per capire la scelta del cammino diocesano<br />
proposto.<br />
1) La generazione si compie nell’educazione<br />
“Generare-educare” i figli è uno dei più grandi atti di amore e una delle più serie responsabilità che<br />
hanno i genitori e tutti gli adulti di una società e della Chiesa.<br />
2) Il bellissimo ruolo dell’educatore<br />
Col tempo altri volti si affiancano ai genitori per<br />
collaborare nella cura del piccolo che cresce.<br />
Egli si fida anche di loro perché si vede affidato<br />
ad essi dai genitori stessi. Si crea in<br />
questo modo la comunità educativa che si<br />
fa carico dei propri figli per educarli ad<br />
una “vita buona”.<br />
3) L’alleanza<br />
La prospettiva nella quale collocarci è<br />
quella di trasformare l’“emergenza educativa”<br />
in “sfida”. Per vincerla sarebbe necessaria<br />
una grande “alleanza educativa”<br />
tra tutti quelli che incontrano piccoli, adolescenti<br />
e giovani per educarli ad affrontare<br />
la vita nel modo migliore.<br />
4) Libertà dei genitori e degli educatori<br />
L’educazione è possibile solo dentro un clima di libertà, di<br />
apertura mentale nel cogliere e recepire la varietà di situazioni, le eterogeneità familiari e della società.<br />
Ciò non significa mancanza di regole o di coerenza con i principi e valori che si vuole trasmettere,<br />
ma capacità di impostare un’educazione che sia a misura del bambino, della sua<br />
individualità e che accolga il suo mondo e le sue esperienze.<br />
CHIeDIAmoCI<br />
> Condividiamo queste osservazioni, quale ci sembra più importante?<br />
> Quali sono le motivazioni che spingono ad essere degli educatori e come ci si pone<br />
di fronte a questo importante compito?<br />
> Cosa significa lasciarsi coinvolgere nell’avventura educativa?<br />
> Condividiamo la scelta della diocesi di dedicarsi al tema dell’educazione o le tematiche<br />
più urgenti da affrontare sono diverse?
2.noTe Sull’eDuCAzIone<br />
Alcuni spunti di riflessione<br />
Si sono individuati cinque argomenti sui quali riflettere<br />
1) La complessità sociale e l’educatore<br />
Il rapporto tra educatore ed educando è disturbato da numerose interferenze e da un’enorme quantità<br />
di stimoli esterni che indeboliscono la credibilità ed autorevolezza dell’adulto di riferimento.<br />
A causa della forte mobilità delle relazioni e dei rapporti degli adulti il bambino, l’adolescente e il<br />
giovane non sono messi in condizione di sviluppare appartenenze solide e di saper far proprio il patrimonio<br />
di conoscenze, legami ed esperienze.<br />
2) Il disorientamento interiore e la ricerca di un’identità educativa.<br />
Gli adulti faticano ad essere educatori perché si sentono essi stessi disorientati. Proviamo a pensare<br />
ad alcune cause?<br />
a) Lo smarrimento interiore – la difficoltà a trasmettere e testimoniare con forza gli orientamenti fondamentali<br />
della vita dipende, con buona probabilità, dal fatto che gli adulti stessi non hanno più la<br />
certezza interiore che ci sono orientamenti buoni da trasmettere.<br />
b) La rottura con la tradizione – una società che perde la memoria del suo passato, tende ad orientare<br />
le scelte di vita secondo criteri deboli e improvvisati.<br />
c) L’instabilità affettiva – i legami affettivi tra adulti sono frequentemente caratterizzati da una accentuata<br />
inconsistenza che li rende instabili e poco duraturi nel tempo.<br />
d) L’incertezza del futuro – è diffusa, tra gli adulti, l’impressione che i figli dovranno vivere, probabilmente,<br />
in condizioni meno favorevoli di quelle toccate a loro.<br />
e) La mancanza di raffronto con famiglie che cercano di portare avanti gli stessi valori per un supporto/confronto<br />
su scelte educative omogenee, confrontabili.<br />
3) La testimonianza dell’educatore e la coerenza tra il dire e il fare.<br />
I bambini e i giovani chiedono agli adulti di essere testimoni affidabili di verità certe sul senso della<br />
vita, d’ideali sicuri per i quali impegnare se stessi. Essi sono come dei giudici che stanno di fronte ai<br />
genitori, agli insegnanti, ai catechisti, ai sacerdoti, richiedono agli adulti la coerenza, nelle azioni, di<br />
ciò che trasmettono verbalmente. Non aspettano educatori perfetti, ma educatori che credono veramente<br />
a ciò che insegnano e che cercano, per primi, di viverlo, pur con le loro debolezze.<br />
4) La responsabilità degli adulti<br />
I piccoli – con le parole e con i loro comportamenti – chiedono questa coerenza. Non sempre i genitori<br />
e gli altri educatori accettano di farsi un serio esame di coscienza per poter dire, con onestà, ai<br />
figli: “Ti insegno ciò a cui credo e su cui cerco di impostare la vita mia e della nostra famiglia”.<br />
5) Le tentazioni di fuga della responsabilità,<br />
La responsabilità sta alla base dell’educazione ma a volte c’è la tentazione di:<br />
> ridurre l’educazione all’insegnamento<br />
> limitare l’educazione del bambino ad un affiancamento libero da imposizioni e vincoli<br />
CHIeDIAmoCI<br />
> Nella propria esperienza di educatori si riscontra quanto detto e ciò cosa determina nel nostro<br />
operare?<br />
> Riusciamo ad individuare altri fattori esterni che partecipano in modo positivo o negativo<br />
all’educazione di un bambino o di un giovane?<br />
5
6<br />
3.elemenTI eSSenzIAlI<br />
Alcuni spunti di riflessione<br />
In questa sezione si offrono degli spunti che aiutano a riflettere sugli obiettivi finali di un percorso<br />
educativo.<br />
1) Una doverosa premessa<br />
Si diventa genitori ed educatori per scelta, si accoglie un impegno con responsabilità e consapevolezza.<br />
E’ importante:<br />
>assumere l’impegno con responsabilità<br />
>approfondire le proprie motivazioni<br />
(e ogni tanto prendersi il tempo di ripensare alle motivazioni)<br />
>avere chiari gli obiettivi da raggiungere<br />
ed anche<br />
>cercare continuamente la “sintonia” tra genitori ed educatori.<br />
2) In questo impegno, con un cammino solidale, possiamo individuare gli elementi essenziali di<br />
ogni azione educativa<br />
a) Figli generati ad un’esistenza aperta alla felicità eterna.<br />
Ogni bambino nasce portando in sé il desiderio di una felicità che riempia tutto il suo cuore e che<br />
non lo abbandoni mai.<br />
Tocca ai cristiani, in questa società secolarizzata, riscoprire loro per primi e, poi, testimoniare che<br />
l’esistenza di un uomo ha un senso grande – anzi, eterno – perché è un irripetibile e gratuito atto<br />
d’amore che viene da Dio, unico vero Padre.<br />
b) Ci si realizza come figli dentro una relazione d’amore.<br />
La felicità sta in una relazione d’amore che gratuitamente accoglie.<br />
Il piccolo è nato dentro una relazione d’amore che abbraccia anche i genitori: la relazione personale<br />
con Dio Padre. I genitori e gli altri educatori umani hanno la grande missione di collaborare con<br />
l’opera dello Spirito Santo.<br />
c) Le comunità educanti: ambienti favorevoli a custodire la tradizione e favorire le relazioni educative.<br />
Il primo ambiente educativo è la famiglia che possiede una sua casa in cui si vivono relazioni e tradizioni<br />
stabili e affidabili.<br />
La famiglia lo conduce, fin da piccolo, a scoprire la comunità più vasta e fondativa che è la Chiesa.<br />
Nella Chiesa egli si trova inserito in un popolo in cammino.<br />
d) L’azione educativa deve aiutare a realizzare armonicamente tutte le dimensioni della persona.<br />
Ogni bambino è uno splendido e irripetibile progetto che chiede di essere sviluppato in pienezza e<br />
armonia. Per maturare i talenti che ha ricevuto ogni figlio ha bisogno di avere con sé una grande<br />
forza vitale: essa si chiama “Amore”.<br />
e) Il compimento dell’educazione è la realizzazione della propria vocazione.<br />
Un’opera educativa può dirsi riuscita quando conduce il minore ad essere adulto.<br />
Essere adulti significa arrivare alla capacità di fare scelte definitive sulle quali impegnare tutta la vita.<br />
Per il cristiano questo modo di vivere da adulti significa aderire alla propria vocazione.<br />
CHIeDIAmoCI<br />
> Quali sono a vostro avviso gli obiettivi e i compiti dell’educazione? Quali sono le dinamiche<br />
e i valori che rendono un’educazione buona?
Sulle pagine di questo bollettino<br />
parrocchiale è stato più<br />
volte messa in evidenza l’importanza<br />
di promuovere la continuità<br />
educativa tra le diverse<br />
esperienze formative e le molteplici<br />
agenzie che concorrono allo<br />
sviluppo culturale e sociale dei<br />
minori: ente locale, scuola, famiglia,<br />
associazioni, utilizzando gli<br />
strumenti giuridici previsti dall’autonomia.<br />
Partendo dal principio dell'unicità<br />
del bambino o dell’adolescente,<br />
stringere un Patto<br />
educativo tra scuola e territorio,<br />
significa impegnare<br />
l’intera Comunità<br />
a ricercare coordinamento<br />
e integrazione<br />
nella sua azione di<br />
sostegno alla crescita<br />
della persona.<br />
La Comunità diventa<br />
in tal modo “educante”<br />
perché fondata<br />
su un Patto Educativo<br />
che dà continuità, senso e<br />
valore unitario alle proposte<br />
delle varie agenzie. Ciò significa<br />
far convergere le azioni e<br />
i contributi che ciascuna agenzia<br />
formativa assicura verso obiettivi<br />
comuni e condivisi che, intenzionalmente,<br />
conducano i ragazzi al<br />
“successo formativo”, concetto<br />
che va ben oltre il “successo scolastico”,<br />
“l'andar bene a scuola”.<br />
Proprio in quest’ottica l’Istituto<br />
Comprensivo di Pagnacco ha attivato<br />
da molti anni diversi progetti,<br />
inseriti all’interno del<br />
P.O.F., legati alla conoscenza e<br />
valorizzazione del territorio comunale<br />
e delle diverse realtà del<br />
paese di Pagnacco. Questi progetti<br />
prevedono inoltre la collaborazione<br />
con diverse<br />
associazioni del territorio e<br />
SCuolA + TerrITorIo =<br />
ComunITA’ eDuCAnTe<br />
Carla Guerra<br />
agenzie educative. Citiamo fra le<br />
tante l’Associazione Arte Pagnacco<br />
e il Gruppo Folkloristico<br />
Lis Primulis che, durante il presente<br />
anno scolastico, stanno<br />
realizzando dei laboratori di ceramica<br />
e dei percorsi di avvicinamento<br />
alle danze friulane. Le tre<br />
lezioni di laboratorio di ceramica<br />
realizzate nelle classi prime sono<br />
state un vero arricchimento del<br />
curricolo scolastico.<br />
I bambini hanno seguito una lezione<br />
introduttiva fatta dalle insegnanti<br />
su che cos’è la<br />
ceramica, da dove viene ricavata<br />
e come viene preparata per essere<br />
utilizzata dai vari artigiani o<br />
dall’industria.<br />
Le animatrici di Arte Pagnacco<br />
sono state capaci di attivare la<br />
motivazione e la creatività degli<br />
alunni proponendo la realizzazione<br />
di piccoli manufatti cotti<br />
nel forno di una delle animatrici.<br />
L’attività è stata significativa<br />
anche per molteplici ragioni:<br />
> è stata un’occasione per attivare<br />
un rapporto, si spera duraturo,<br />
con una’associazione che<br />
opera nel territorio e raccoglie<br />
persone con competenze nell’ambito<br />
artistico;<br />
> il laboratorio è stato fatto<br />
rientrare nel curricolo dell’educazione<br />
all’arte e nella disciplina<br />
di studio relativa alla storia.<br />
È altresì significativo per la<br />
scuola e per le famiglie il<br />
fatto che tutte le spese per<br />
i vari materiali siano<br />
state a carico dell’associazione.<br />
Le stesse animatrici<br />
hanno operato nelle<br />
classi quarte realizzando<br />
una piastrella<br />
di ceramica con soggetti<br />
ispirati dai quadri<br />
di Marc Chagall. I<br />
risultati ottenuti<br />
hanno indotto a continuare<br />
l’esperienza<br />
anche nel prossimo anno<br />
scolastico.<br />
I bambini delle classi seconde,<br />
terze e quinte sono stati guidati<br />
da alcuni rappresentanti del<br />
Gruppo Folkloristico Lis Primulis<br />
nella preparazione di danze popolari<br />
friulane. E’ stata un’occasione<br />
preziosa per arricchire il<br />
curricolo di musica e di storia<br />
della cultura friulana.<br />
L’intenzione dei docenti dell’Istituto<br />
Comprensivo di Pagnacco è<br />
di caratterizzare sempre di più il<br />
Piano dell’Offerta Formativa con<br />
la valorizzazione dei diversi<br />
aspetti del territorio comunale,<br />
la condivisione e la collaborazione<br />
con le diverse associazione<br />
e agenzie educative che fanno<br />
parte della comunità locale.<br />
7
8<br />
CronACA PArroCCHIAle A cura di loretta Dolso<br />
la cronaca riprende da dove ci eravamo lasciati, nel bollettino di natale 2011, giusto alla vigilia del Tempo di Avvento,<br />
in vista di quel dicembre da percorrere con consapevolezza e impegno per camminare verso il nostro natale.<br />
Con l’ultima nota delle cronache ci eravamo lasciati alla Scuola materna, alla grotta della madonna, nella giornata in<br />
cui la comunità intera ripensa alla grande fortuna di avere al proprio interno una Scuola dell’Infanzia Parrocchiale<br />
oltre ad una piccola ed amatissima comunità di suore.<br />
Da quella celebrazione di metà novembre riprende il nostro, sia pur didascalico, racconto.<br />
> Sabato 19 novembre 2011<br />
SAlA TeATro Dell’orATorIo<br />
“Il PrInCIPe rAnoCCHIo”<br />
La sala parrocchiale si presta ad<br />
accogliere iniziative varie, aprendosi<br />
non solo ad occasioni di riflessione<br />
e di dibattito.<br />
In questa serata di novembre accoglie<br />
il gruppo “Wild Generation”<br />
della parrocchia dei Rizzi<br />
che propone un musical “Il Principe<br />
Ranocchio”, un momento di<br />
svago per riscoprire la gioia di<br />
sorridere insieme e di applaudire<br />
chi sa donare una serata di serenità<br />
ed allegria.<br />
> Martedì 22 novembre 2011<br />
VeGlIA PreSSo lA PArroCCHIA<br />
DI SAn mArCo In CHIAVrIS<br />
E’ una proposta della Fraternità<br />
dell’Abbazia di Romena. Un bel<br />
gruppo di giovani di Pagnacco<br />
s’incontra nella piazzetta dell’Oratorio<br />
per scendere insieme<br />
verso la Parrocchia di San Marco<br />
ad Udine e partecipare ad una<br />
serata in cui si alternano momenti<br />
di riflessione, musica, parole<br />
e gesti ma anche momenti di<br />
preghiera e di silenzio. Il tema<br />
dell’incontro “Mendicanti di<br />
luce” ci mette in sintonia con<br />
quell’Avvento che sta per iniziare,<br />
con quel clima di attesa<br />
che siamo chiamati a vivere fino<br />
in fondo.<br />
> Giovedì 24 novembre 2011<br />
InConTro Per GenITorI DeI BAmBInI e<br />
rAGAzzI Delle elemenTArI e Delle<br />
meDIe<br />
Il tema dell’anno pastorale ci<br />
porta a riflettere ed a interrogarci<br />
sul grande tema dell’educazione.<br />
L’incontro dal titolo<br />
“Educare alla fede” è una proposta<br />
per i genitori, ma coinvolge<br />
anche tutte quelle persone che<br />
si affiancano ai genitori stessi<br />
nel grande progetto dell’educare.<br />
Don Francesco Rossi, responsabile<br />
diocesano del<br />
Servizio del catecumenato, propone<br />
la riflessione e guida la discussione<br />
ed il confronto.<br />
> Domenica 27 novembre 2011<br />
Prima domenica di Avvento<br />
BeneDIzIone Del PreSePe DI moDoleTTo<br />
Finalmente comincia l’Avvento,<br />
finalmente l’aria comincia a profumare<br />
di Natale. La comunità di<br />
Pagnacco riprende il percorso<br />
verso Natale, scandito dalla realizzazione<br />
di presepi nei vari borghi.<br />
Il primo ad accendere le sue<br />
luci è quello di Modoletto, realizzato<br />
in un prato accanto alla<br />
provinciale: un messaggio di<br />
luce e di speranza per tutte le<br />
persone che gli passano davanti,<br />
ogni giorno.<br />
… e BAnCHeTTI Del merCATo equo e<br />
SolIDAle<br />
Un paio di volte, ogni anno,<br />
viene riproposto dai nostri giovani<br />
il banchetto del Mercato<br />
Equo e Solidale. Per molti è l’occasione<br />
per acquistare spezie o<br />
the, per altri le buonissime cioccolate<br />
o il riso integrale, per tanti<br />
diventa l’occasione per informarsi,<br />
parlare di terre lontane o<br />
di un canale di vendita che propone<br />
alimenti ed oggetti di alta<br />
qualità con un’attenzione particolare<br />
a chi li ha prodotti.<br />
> Martedì 29 novembre 2011<br />
PreSenTAzIone Del TemA PASTorAle<br />
Dell’Anno<br />
Nella sala parrocchiale si incontrano<br />
tutti gli operatori pastorali<br />
della Parrocchia per prendere<br />
contatto con il tema pastorale<br />
proposto dall’Arcidiocesi per<br />
l’anno pastorale “Educare alla<br />
vita buona del Vangelo”. Ad ogni<br />
gruppo viene chiesto di interrogarsi,<br />
di riflettere, di dedicare<br />
tempo per approfondire la proposta.<br />
Il tema dell’educazione è<br />
un tema impegnativo che interpella<br />
ciascuno di noi; è importante<br />
che gli operatori pastorali<br />
in genere e gli educatori in particolare<br />
si sentano impegnati.<br />
Questo incontro diventa quindi<br />
l’introduzione a un cammino che<br />
vedrà la comunità di Pagnacco<br />
mettersi in sintonia con tutte le<br />
altre parrocchie, con le foranie,<br />
con l’intera Arcidiocesi di Udine<br />
per maturare una visione condivisa<br />
di ciò che significa fare educazione<br />
cristiana.
Presepe di Marolins<br />
> Il mercatino<br />
> Venerdì 2 dicembre 2011<br />
VeGlIA ForAnIAle DeI GIoVAnI<br />
All’inizio del tempo di avvento<br />
tutti i giovani della Forania s’incontrano<br />
nella chiesa di Colugna<br />
per una veglia organizzata dai referenti<br />
foraniali della Pastorale<br />
Giovanile.<br />
Partecipa un bel gruppo di giovani<br />
di Pagnacco che scendono<br />
verso la vicina Parrocchia di Colugna<br />
partendo tutti insieme dal<br />
parcheggio della canonica.<br />
> Domenica 4 novembre 2011<br />
Al mATTIno ……ProCeSSIone FIno Al<br />
monumenTo DI S. BArBArA<br />
Dopo la Santa Messa Parrocchiale<br />
delle ore 10.30 si snoda<br />
> Presepe di via Rizzani<br />
una processione che<br />
raggiunge il monumento<br />
dedicato a<br />
Santa Barbara,<br />
eretto qualche anno<br />
fa sulle pendici del<br />
Colle di San Maurizio.<br />
e Al PomerIGGIo…<br />
VeGlIA DIoCeSAnA<br />
DeI rAGAzzI<br />
Con l’ArCIVeSCoVo<br />
in cattedrale, ad<br />
Udine. Anche in<br />
questa occasione ci<br />
si ritrova in canonica<br />
per scendere tutti<br />
insieme verso un<br />
appuntamento di<br />
preghiera guidato<br />
dall’Arcivescovo.<br />
Sono occasioni importanti<br />
di incontro,<br />
rese ancora più significative<br />
dal fatto<br />
di viverle insieme<br />
con i ragazzi che<br />
fanno lo stesso cammino<br />
di catechesi in<br />
parrocchia.<br />
> Giovedì 8 dicembre<br />
2011<br />
InAuGurAzIone<br />
Del PreSePe A mArolInS<br />
Un altro degli appuntamenti che<br />
segnano l’Avvento in parrocchia.<br />
Il secondo presepe che accende<br />
le sue luci è quello di Marolins,<br />
una realizzazione che ha visto<br />
coinvolte tutte le famiglie del<br />
borgo, un’idea nata timidamente<br />
qualche anno fa che sta diventando<br />
sempre più significativa.<br />
> Domenica 11 dicembre 2011<br />
Al mATTIno: merCATIno DeI GenITorI<br />
DellA SCuolA mATernA<br />
La scuola materna sta diventando<br />
sempre di più un luogo di<br />
accoglienza, di integrazione, di<br />
conoscenza e di gioia di stare insieme.<br />
Tante sono le iniziative<br />
che si ripropongono nel corso<br />
dell’anno, finalizzate a sostenere<br />
l’attività della scuola ma anche<br />
scusa per lavorare insieme, genitori<br />
e bambini. Sul sagrato della<br />
chiesa si ripropone il mercatino<br />
di Natale: sui tavoli oggetti bellissimi<br />
realizzati con fantasia e<br />
buonissimi dolci molto apprezzati,<br />
accanto alle bancarelle il<br />
mondo della scuola dell’infanzia<br />
s’incontra con l’intera comunità<br />
parrocchiale sotto il segno del<br />
sorriso e della gioia.<br />
Al PomerIGGIo: InConTro<br />
Al PICColo CoTTolenGo<br />
Un appuntamento importante:<br />
tutti insieme si parte dalla piazzetta<br />
dell’Oratorio e si scende<br />
verso Santa Maria La Longa per<br />
festeggiare il Natale con gli<br />
ospiti del Piccolo Cottolengo.<br />
e AllA SerA: InAuGurAzIone<br />
Del PreSePe DI BorGo rIzzAnI<br />
Ancora un presepe che si accende,<br />
ancora un borgo che<br />
mette insieme fantasia e capacità<br />
artigianale per proporre un<br />
presepe.<br />
> Martedì 13 dicembre 2011<br />
InConTro DI FormAzIone<br />
Per lA ComunITà<br />
Riprendono gli incontri di riflessione<br />
sulla Parola, sfogliando le<br />
pagine del Vangelo di Marco. Un<br />
bel gruppo di persone s’incontra<br />
presso la Casa della Gioventù per<br />
mettersi in ascolto di una pagina<br />
del Vangelo, per una riflessione<br />
guidata da don Sergio, per un<br />
momento di preghiera e di silenzio.<br />
Sono incontri molto importanti<br />
per chi desidera avere un riferimento<br />
preciso e sicuro nel proprio<br />
percorso di fede.<br />
> Sabato 17 dicembre 2011<br />
TArDo PomerIGGIo: InAuGurAzIone<br />
Del PreSePIo A zAmPIS<br />
Tardo pomeriggio, appena si fa<br />
buio ci si incontra a Zampis per<br />
inaugurare l’ultimo presepio che<br />
accende le sue luci nella parrocchia<br />
di Pagnacco.<br />
9
10<br />
e A SerA: ACCoGlIenzA DellA luCe<br />
DellA PACe DI BeTlemme<br />
….quella luce che abbiamo cominciato<br />
a conoscere. Accesa a<br />
Betlemme nella basilica della<br />
Natività viene portata in tutte le<br />
chiese, in tutte le case..<br />
>Domenica 18 dicembre<br />
2011<br />
PomerIGGIo - SAnTA meSSA<br />
Con l’ASSoCIAzIone “SemI<br />
DI SPerAnzA”<br />
Da anni ormai l’associazione<br />
invita ad una Santa<br />
Messa, la domenica<br />
prima di Natale, le famiglie<br />
che hanno vissuto il<br />
dolore della perdita di un<br />
figlio.<br />
e A SerA – SuonI<br />
e VoCI DI nATAle<br />
E’ il tradizionale concerto<br />
organizzato dal coro parrocchiale.<br />
Tradizionale eppure sempre<br />
nuovo, con la freschezza<br />
di brani natalizi<br />
proposti da bambini, ragazzi<br />
e giovani, con il coro<br />
parrocchiale che si trasforma<br />
in “padrone di<br />
casa” accogliente e gioioso.<br />
Un incontro sereno<br />
ed intenso, un momento<br />
molto bello per tutta la<br />
comunità.<br />
>Venerdì 23 dicembre<br />
AuGurI DI nATAle<br />
Catechisti, animatori, 10<br />
capi scout e collaboratori<br />
della parrocchia: tutti<br />
sono invitati per un breve<br />
scambio di auguri presso<br />
la sala parrocchiale.<br />
Ci si incontra spesso per<br />
organizzare attività, per<br />
momenti di formazione,<br />
per pregare e riflettere insieme:<br />
ogni tanto serve<br />
anche incontrarsi per un<br />
augurio e un abbraccio,<br />
semplicemente per la<br />
gioia di stare insieme.<br />
> Sabato 31 dicembre 2011<br />
San Silvestro<br />
Alle 10, Santa Messa nella chiesetta<br />
di Castellerio dedicata a<br />
San Silvestro.<br />
> Luce di Betlemme<br />
> Semi di speranza<br />
> Suoni e voci del Natale<br />
> Suoni e voci del Natale<br />
A questo punto anche la cronaca<br />
parrocchiale cambia calendario. Si<br />
toglie dalla parete il 2011, si<br />
appende al chiodo il calendario<br />
2012 e … il cammino della<br />
comunità riprende, con la continuità<br />
di riti e segni che si ripetono,<br />
con la novità di<br />
una fede e un’appartenenza<br />
ecclesiale che è<br />
importante confermare e<br />
rifondare ogni giorno.<br />
>Giovedì 5 gennaio<br />
2012<br />
BeneDIzIone Dell’ACquA e<br />
Del SAle<br />
Vigilia dell’Epifania: è<br />
sera e c’è quel tavolino<br />
carico di cestini ai piedi<br />
della gradinata, davanti<br />
ai banchi. Acqua<br />
e sale non possono<br />
mancare, per essere<br />
benedetti dal sacerdote<br />
secondo un rito<br />
che si ripete da tantissimi<br />
anni, che risale<br />
alla tradizione aquileiese.<br />
Ma i cestini contengono<br />
anche frutta,<br />
zucchero e dolci che<br />
verranno divisi tra i<br />
bambini e i golosi di<br />
casa.<br />
> Venerdì 6 gennaio<br />
2012<br />
BeneDIzIone DeI BAmBInI<br />
Un appuntamento importante:<br />
una celebrazione<br />
dedicata ai<br />
bambini, una benedizione<br />
tutta per loro,<br />
segno di accoglienza,<br />
di gioia, di speranza<br />
nel futuro. La chiesa si<br />
riempie di voci, di<br />
sguardi meravigliati<br />
verso quell’ambiente<br />
così grande, quel presepe<br />
bellissimo e quel<br />
Gesù, bambino tra i<br />
bambini, si lascia ba-
ciare ed accarezzare da tutti.<br />
I grandi lasciano affiorare i ricordi<br />
di quando, qualche anno<br />
fa, hanno portato i loro bambini<br />
alla benedizione, vestitissimi<br />
perché non prendessero freddo.<br />
I nonni lasciano correre la memoria<br />
ancora più lontano,<br />
quando c’era un parroco che offriva<br />
i biscotti “savoiardi” ai<br />
bimbi che andavano a baciare<br />
Gesù. E quel semplice biscotto<br />
diventava il dolce più buono del<br />
mondo, magia e tenerezza del<br />
celebrare insieme con i bimbi.<br />
>Martedì 17<br />
gennaio 2012<br />
SAnTA meSSA In<br />
SuFFrAGIo DI monSIGnor<br />
BATTISTI<br />
A Tricesimo viene ricordato<br />
l’Arcivescovo<br />
Monsignor Alfredo<br />
Battisti, mancato da<br />
poco, in una Santa<br />
Messa celebrata nel<br />
giorno in cui avrebbe<br />
compiuto gli anni. Diverse<br />
persone di Pagnacco<br />
partecipano<br />
alla celebrazione eucaristica<br />
nel ricordo<br />
di un Vescovo che ha<br />
guidato la Diocesi per<br />
tanti anni, che ha lasciato<br />
un segno importante<br />
nelle nostre<br />
comunità parrocchiali<br />
e nella vita di molti di<br />
noi.<br />
> Domenica 29<br />
gennaio 2012<br />
unA DomenICA SPeCIAle<br />
Per I BAmBInI DI 1ª e 2ª<br />
elemenTAre<br />
Un’esperienza simile<br />
a quella vissuta lo<br />
scorso anno: la Santa<br />
Messa delle ore 10.30<br />
diventa il luogo in cui<br />
i bambini delle prime<br />
classi del catechismo<br />
ed i loro genitori scoprono<br />
la gioia di vi-<br />
> Benedizione dei bambini<br />
> I e II elementare<br />
> Progetto Bolivia<br />
vere insieme la celebrazione eucaristica,<br />
animandola e proponendo<br />
spunti di riflessione a<br />
tutta la comunità.<br />
I genitori si incontrano poi con il<br />
Parroco, un momento di conoscenza,<br />
uno scambio di idee,<br />
l’occasione per un approfondimento<br />
e, speriamo, per un progetto<br />
di co-educazione nella vita<br />
cristiana.<br />
L’incontro si conclude con il<br />
pranzo condiviso.<br />
… E, al pomeriggio<br />
InConTro DI TuTTI I GenITorI DeI<br />
BAmBInI BATTezzATI neGlI ulTImI<br />
Tre AnnI<br />
…perché il momento del battesimo<br />
non deve restare un episodio<br />
isolato nella vita del<br />
bambino e della sua famiglia,<br />
una giornata tenera, da ricordare<br />
con piacere, da riporre in<br />
un angolo della memoria come<br />
un episodio significativo ma<br />
ormai concluso.<br />
E’ importante che i genitori di<br />
bimbi anche piccolissimi continuino<br />
ad incontrarsi,<br />
per confrontarsi con<br />
una fede cristiana da<br />
proporre con costanza<br />
ai figli e da riscoprire<br />
con passione all’interno<br />
della coppia.<br />
Così si cresce, insieme,<br />
con la consapevolezza<br />
di possedere un dono<br />
grande, quello della<br />
fede, appunto, e di volerlo<br />
trasmettere alle<br />
nuove generazioni.<br />
> Giovedì 2<br />
febbraio 2012<br />
PreSenTAzIone DI GeSù<br />
Al TemPIo<br />
Sicuramente conosciuta<br />
di più come<br />
“Candelora”<br />
Nella chiesa parrocchiale,<br />
alla Santa<br />
Messa delle ore 19, benedizione<br />
delle candele,<br />
rito dell’illuminazione<br />
e processione<br />
interna.<br />
> Domenica 5<br />
febbraio 2012<br />
unA DomenICA SPeCIAle…<br />
queSTA VolTA Per I BAmBInI<br />
DI 3ª elemenTAre<br />
e per i loro genitori, naturalmente.<br />
Come la volta precedente,<br />
anche questa<br />
volta i genitori si sono<br />
incontrati con il par-<br />
11
12<br />
roco per progettare la celebrazione.<br />
Lo schema è lo stesso, in<br />
fondo, anche se le tematiche<br />
trattate e i segni proposti per la<br />
riflessione sono necessariamente<br />
diversi. Intensa la gioia<br />
del celebrare insieme, del ritrovarsi<br />
a riflettere e pregare, del<br />
condividere il pranzo e l’allegria.<br />
> Giovedì 9 febbraio 2012<br />
ProGeTTo BolIVIA<br />
La sala parrocchiale si riempie<br />
di persone ansiose di ascoltare<br />
il racconto di Eliano, Maria, Sergio<br />
e Flavia che sono tornati<br />
dalla Bolivia dopo aver realizzato<br />
il progetto di cui ormai parlavamo<br />
da anni.<br />
E’ un progetto nato dalla solidarietà<br />
di molti ma anche dalla<br />
fantasia, dalla voglia di donarsi<br />
e di investire nel futuro di terre<br />
lontane di questi nostri amici,<br />
persone dal cuore<br />
grande che sono<br />
stati sostenuti dal<br />
grande cuore di<br />
questa nostra comunitàparrocchiale.<br />
> Domenica 12<br />
febbraio 2012<br />
unA DomenICA<br />
SPeCIAle.. InFIne, Per<br />
I BAmBInI<br />
DI 4ª elemenTAre<br />
Si chiude il breve<br />
percorso di domeniche<br />
animate dai<br />
bambini delle elementari.<br />
E’ un’iniziativa<br />
che vede la<br />
collaborazione di<br />
catechisti, genitori,<br />
bambini con la<br />
guida di don Sergio,<br />
una proposta<br />
accolta con piacere<br />
e simpatia dalla comunitàparrocchiale<br />
e con<br />
consapevolezza dai<br />
bambini e dai loro<br />
> IV elementare<br />
> I Geniattori<br />
genitori che diventano protagonisti<br />
di una celebrazione liturgica<br />
scoprendosi capaci di<br />
offrire occasioni di riflessione e<br />
di preghiera.<br />
> Sabato 18 febbraio 2012<br />
FeSTA DI CArneVAle In orATorIo<br />
L’oratorio è una proposta validissima<br />
e molto apprezzata da<br />
bambini e famiglie. Le occasioni<br />
particolari, “solenni”, di festa e<br />
di allegria sono ancora più apprezzate.<br />
Un grazie di cuore agli<br />
animatori ed a quanti sostengono<br />
questa attività di aggregazione,<br />
di gioco, di serenità e di<br />
crescita.<br />
> Domenica 19 febbraio 2012<br />
CArneVAle A SAnTA mArIA lA lonGA<br />
Maschere, coriandoli, musica e<br />
allegria: gli ingredienti sono<br />
sempre gli stessi, quando si<br />
scende al Piccolo Cottolengo per<br />
fare festa insieme con gli ospiti.<br />
Ma l’emozione e la gioia di stare<br />
insieme sono sempre diverse e<br />
danno un profumo sempre<br />
nuovo a questa semplice e bellissima<br />
iniziativa.<br />
> Sabato 18 e domenica<br />
19 febbraio 2012<br />
muSICAl Con I GenIATTorI<br />
Musica e tanta, tanta allegria:<br />
questa la proposta di un gruppo<br />
di genitori dei bambini dell’asilo<br />
che hanno scoperto la gioia di<br />
recitare insieme e hanno continuato<br />
a proporre le loro recite<br />
anche quando i bambini sono<br />
cresciuti.<br />
Sono state numerose le persone<br />
che hanno assistito alla proposta<br />
dal titolo “Una Favola.. un<br />
gioco – uno spettacolo pensato<br />
per divertire e per divertirsi”<br />
> Mercoledì<br />
22 febbraio 2012<br />
le CenerI<br />
Comincia la Quaresima<br />
…. Il cammino<br />
di preparazione<br />
alla Pasqua,<br />
anche nella<br />
comunità di Pagnacco<br />
inizia con<br />
l ’ i m p o s i z i o n e<br />
delle Ceneri durante<br />
la Santa<br />
Messa celebrata<br />
il mercoledì sera<br />
nella chiesa parrocchiale.<br />
Sono tante le<br />
persone presenti<br />
a questa celebrazione,<br />
con intensità<br />
e consapevolezza<br />
di un<br />
ritmo che cambia,<br />
di un impegno<br />
che ci viene<br />
chiesto.<br />
Alla fine della<br />
Santa Messa<br />
viene distribuito
il solito salvadanaio di cartone,<br />
segno di una sobrietà che si trasforma<br />
in un gesto concreto di<br />
solidarietà per i fratelli.<br />
Il salvadanaio verrà riportato in<br />
chiesa il Venerdì Santo.<br />
> Venerdì 24 febbraio 2012<br />
VIA CruCIS<br />
I gruppi parrocchiali di Pagnacco<br />
propongono, ogni Quaresima,<br />
percorsi di Via Crucis che diventano<br />
provocazione, preghiera e<br />
riflessione. Alcune persone chiedevano,<br />
però, anche una Via Crucis<br />
secondo la tradizione,<br />
seguendo il percorso delle 14<br />
stazioni collocate sui pilastri<br />
delle nostre chiese.<br />
La prima delle Via Crucis di Quaresima<br />
è stata celebrata secondo<br />
questo schema, guidata<br />
da don Francesco, con testi di<br />
meditazione di don Tonino Bello.<br />
> Venerdì 2 marzo 2012<br />
VIA CruCIS<br />
Come consuetudine, il gruppo<br />
Caritas apre la serie delle Via<br />
Crucis proposte dai gruppi di attività<br />
parrocchiali. Il tema è<br />
quello delle tentazioni e questo<br />
primo appuntamento prende<br />
spunto dalle parole “Se sei il figlio<br />
di Dio, scendi dalla Croce”.<br />
> Sabato 3 marzo 2012<br />
PrImA ConFeSSIone<br />
per i bambini di 4ª<br />
elementare che<br />
Domenica 4 marzo<br />
2012 partecipano<br />
tutti insieme alla<br />
Santa Messa delle<br />
ore 10.30.<br />
La comunità accoglie,<br />
con gioia e<br />
profonda commozione,<br />
i bambini<br />
che hanno sperimentato<br />
la gioia di<br />
riconciliarsi con<br />
Dio.<br />
> Prima Confessione<br />
> Domenica 4 marzo 2012<br />
PomerIGGIo DI SPIrITuAlITà<br />
E’ il primo dei quattro pomeriggi<br />
che, nel tempo di Quaresima, vedranno<br />
gli operatori pastorali e<br />
tutte le persone sensibili interrogarsi,<br />
pregare e riflettere alla<br />
luce della proposta diocesana<br />
“Educare alla vita buona del<br />
Vangelo”.<br />
Gli incontri si tengono presso il<br />
Seminario di Castellerio.<br />
In questa prima domenica sono<br />
inviatati gli animatori ed i catechisti<br />
delle medie, delle superiori<br />
e dell’oratorio.<br />
> Venerdì 9 marzo 2012<br />
VIA CruCIS<br />
Proposta dagli animatori delle<br />
medie, ci invita a riflettere sulla<br />
“tentazione dell’apparire” prendendo<br />
spunto dall’invito rivolto<br />
a Gesù dal tentatore:<br />
“Lo condusse a Gerusalemme, lo<br />
pose sul punto più alto del tempio<br />
e gli disse: «Se tu sei Figlio<br />
di Dio, gèttati giù di qui”<br />
> Sabato 10 marzo<br />
ProPoSTA TeATrAle<br />
La sala teatro ospita la compagnia<br />
“La Classe (V) non è acqua”<br />
che presenta una commedia in<br />
lingua friulana “Ridadis in canoniche”.<br />
L’ingresso è libero e le offerte<br />
servono per sostenere l’attività<br />
dell’Associazione Fabiola.<br />
> Domenica 11 marzo 2012<br />
PomerIGGIo DI SPIrITuAlITà<br />
A questo incontro sono invitati i<br />
catechisti delle elementari, il<br />
gruppo Caritas e il Consiglio Pastorale.<br />
L’incontro si tiene ancora<br />
presso il Seminario di<br />
Castellerio ed è comunque<br />
aperto a tutte le persone sensibili<br />
ed interessate che vogliano<br />
interrogarsi e riflettere sul tema<br />
dell’educazione.<br />
> Venerdì 16 marzo 2012<br />
VIA CruCIS<br />
Proposta dal gruppo Scout e dai<br />
giovani animatori dell’Oratorio:<br />
una riflessione sulla via della<br />
croce che non lascia indifferenti.<br />
Il tema proposto è la “tentazione<br />
del potere” e la celebrazione<br />
prende spunto dalle parole “…<br />
se ti prostrerai davanti a me,<br />
tutto sarà tuo”.<br />
> Domenica 18 marzo 2012<br />
PomerIGGIo DI SPIrITuAlITà<br />
… questa volta rivolto al gruppo<br />
liturgico, a cantori e lettori, a organisti<br />
e ministri straordinari<br />
dell’Eucaristia.<br />
Tutti sono chiamati a confrontarsi<br />
sul tema dell’educazione,<br />
anche quelli che non sono tecnicamente<br />
“addetti<br />
ai lavori” perché<br />
uno dei valori importanti<br />
ed irrinunciabili<br />
di un<br />
percorso educativo<br />
è che questo<br />
si svolga all’interno<br />
di una comunità<br />
educante.<br />
Sono pomeriggi<br />
intensi, che danno<br />
spessore al cammino<br />
quaresimale.<br />
13
14<br />
Il BIlAnCIo PArroCCHIAle<br />
non è In roSSo<br />
la relazione al bilancio dell’anno<br />
2010 e i relativi commenti<br />
erano stati fatti dal<br />
Direttore del Consiglio Pastorale,<br />
Claudio Fogale, sul Bollettino<br />
n.1 dell’aprile 2011;<br />
quest’anno l’onere e l’onore di<br />
illustrare il rendiconto economico<br />
è ritornato nelle mani del<br />
referente della contabilità parrocchiale<br />
e, con la fredda esposizione<br />
di numeri e risultanze<br />
che abitualmente distinguono il<br />
mio operato, mi accingo ad illustrare<br />
il rendiconto economico<br />
dell’anno appena concluso.<br />
Il bilancio, quest’anno, presenta<br />
una nuova veste che mi<br />
auguro faciliti la lettura e le considerazioni<br />
di chi si appresta ad<br />
esaminarlo.<br />
Potete immediatamente notare<br />
che le colonne, relative alle singole<br />
voci, sono raddoppiate:<br />
viene esposto l’anno in discussione<br />
e anche l’anno precedente,<br />
questo per facilitare<br />
l’analisi delle variazioni relative<br />
alle singole partite. Ciò per dimostrare,<br />
meglio che non con le<br />
sole parole quanto la generosità<br />
dei fedeli sia cresciuta in considerazione<br />
dei bisogni della parrocchia,<br />
famiglia di famiglie.<br />
Le voci relative alle offerte in<br />
chiesa sono aumentate del<br />
20%, le offerte per servizi del<br />
45%, le offerte da enti e privati<br />
del 57%.<br />
Mi voglio soffermare su quest’ultima<br />
voce che, a prima vista,<br />
ha subito un incremento vertiginoso.<br />
Questa voce ( 17.000 euro) comprende<br />
le due raccolte annuali<br />
che si possono definire “buste<br />
Nella foto: l’effetto delle intemperie sulla facciata della parrocchiale<br />
famiglia” e le offerte spontanee,<br />
da parte di anonimi parrocchiani,<br />
che vengono fatte nel<br />
corso dell’anno.<br />
La voce che ha subito l’incremento<br />
evidenziato non sono le<br />
“buste famiglia” - che ormai da<br />
qualche anno si attestano in non<br />
più di 5.000 euro a raccolta, con<br />
un rientro di buste numericamente<br />
molto basso - ma le offerte<br />
fatte durante tutto il corso<br />
dell’anno da anonimi che intendono<br />
venire incontro alle giornaliere<br />
necessità della<br />
parrocchia.<br />
Siamo ancora lontani dai 38.000<br />
euro del 2006 o dai 24.000 del<br />
2007, ma siamo sulla buona<br />
strada.<br />
Faccio presente, e lo si legge<br />
chiaramente dal bilancio, che le<br />
rendiconto economico 2011:<br />
aumenta la generosità<br />
dei fedeli della parrocchia<br />
considerata famiglia<br />
di famiglie<br />
roberto nardini<br />
sole spese per riscaldamento,<br />
luce ed acqua ammontano a<br />
18.000 euro l’anno.<br />
In linea di massima le uscite ordinarie<br />
non si discostano di<br />
molto da quelle dell’anno precedente,<br />
con esclusione delle<br />
manutenzioni ordinarie, il che<br />
dimostra, nonostante gli aumenti,<br />
che le strutture vengono<br />
utilizzate con la massima oculatezza.<br />
Come è noto, sono stati portati<br />
a termine i lavori di restauro dell’organo<br />
De Corte e della relativa<br />
cantoria con la preziosa<br />
balaustra che sovrasta l’entrata<br />
della Chiesa.<br />
Il totale delle spese relative all’opera<br />
ammonta a circa 140.000<br />
euro coperti in parte dai contributi<br />
Regionali, circa il 40% della
spesa, parte da contributi di privati,<br />
della C.E.I. e della Fondazione<br />
CRUP per il 30% ed il resto<br />
con l‘accensione di un mutuo decennale<br />
presso la Friulcassa, filiale<br />
di Pagnacco.<br />
Il bilancio chiude con un risultato<br />
positivo pari a 5.478 euro<br />
soprattutto grazie ad un contributo<br />
della Fondazione CRUP,<br />
specificatamente per i lavori di<br />
restauro dell’organo e relativa<br />
balaustra, di cui siamo venuti a<br />
conoscenza in questi giorni .<br />
Come d’abitudine un plauso alla<br />
enTrATe<br />
enTrATe orDInArIe<br />
oFFerTe In CHIeSA<br />
(DurAnTe le CeleBrAzIonI)<br />
CAnDele VoTIVe<br />
oFFerTe Per SerVIzI<br />
(battesimi, matrimoni,funerali…)<br />
enTrATe Per ATTIVITA' PArroCCHIAlI<br />
(oratorio,centri vacanze)<br />
oFFerTe DA enTI e PrIVATI<br />
(offerte in busta<br />
e tramite bollettino postale)<br />
AFFITTI ATTIVI<br />
ConTr.CenTrI GIoV.e CenTrI<br />
VACAnze (contr. Provinciali e Comunali)<br />
enTrATe DIVerSe<br />
(int.attivi su c.c.b.rimborsi e varie)<br />
ConTrIBuTIo orATorIo-CAmPo PolIF<br />
ToTAle enTrATe orDInArIe<br />
enTrATe STrAorDInArIe<br />
*contr.da privati-c.e.i. e fond.crup<br />
*contr.regionali (restauro organo<br />
balaustra)<br />
ToTAle enTrATe STrAorDInArIe<br />
ToTAle GenerAle enTrATe<br />
a pareggio<br />
fattiva collaborazione di decine<br />
e decine di persone che si dedicano,<br />
da sempre, alle numerose<br />
attività della Parrocchia: dalla<br />
gestione dell’oratorio ai campi<br />
scuola, dalle pulizie alla cura del<br />
giardino e, non ultimo, all’allestimento<br />
dei fiori sull’altare.<br />
Anche quest’anno, grazie alla<br />
enorme mole di lavoro svolta da<br />
tutti, si sono potuti organizzare<br />
un centro vacanze invernale e i<br />
campi scuola estivi per bambini<br />
e ragazzi.<br />
Quest’anno si è rinnovata l’abi-<br />
A raffronto il 2011 con il 2010<br />
27.637<br />
2.715<br />
5.865<br />
36.257<br />
17.124<br />
13.137<br />
4.000<br />
1.678<br />
40.715<br />
149.128<br />
39.169<br />
36.185<br />
75.354<br />
224.483<br />
224.483<br />
23.321<br />
2.634<br />
4.025<br />
28.417<br />
10.907<br />
12.946<br />
4.233<br />
998<br />
43.297<br />
130.778<br />
1.864<br />
7.284<br />
9.148<br />
139.926<br />
139.926<br />
uSCITe<br />
2011 2010 2011 2010<br />
13.343 13.168<br />
uSCITe orDInArIe<br />
ImPoSTe-TASSe e ASSICurAzIonI<br />
SPeSe DI CulTo<br />
(candele, particole, arredo, fiori, libri...)<br />
SPeSe GeSTIonAlI PArroCCHIA<br />
(luce, telefono, riscaldamento…)<br />
SPeSe Per ATTIVITà PArroCCHIAlI<br />
(oratorio, centri vacanze)<br />
BolleTTIno PArroCCHIAle<br />
mAnuTenzIonI orDInArIe<br />
ConTrIBuTo ATTIVITà DIoCeSAne<br />
SPeSe VArIe<br />
(pulizie, cancell. bollati e spese diverse)<br />
InTereSSI Su muTuI In eSSere<br />
ToTAle uSCITe orDInArIe<br />
uSCITe STrAorDInArIe<br />
*manutenzioni straordinarie<br />
*soppalco e balaustra - organo<br />
ToTAle uSCITe STrAorDInArIe<br />
ToTAle GenerAle uSCITe<br />
tuale “ Festa delle Famiglie” con<br />
una buona partecipazione e l’ormai<br />
collaudata festa “ dei lustri<br />
matrimoniali”. Tutte le attività<br />
stanno proseguendo come da<br />
consuetudine e si è già realizzato<br />
un campo invernale e programmato<br />
il campo estivo oltre<br />
le normali attività in oratorio gestite<br />
con l’abituale capacità organizzativa<br />
dei nostri animatori.<br />
Concludiamo questa relazione<br />
con una speranza di poter continuare,<br />
tutti insieme, a essere<br />
“Comunità Cristiana”.<br />
3.678<br />
18.031<br />
30.440<br />
4.748<br />
7.284<br />
2.388<br />
6.108<br />
31.097<br />
117.117<br />
7.250<br />
94.638<br />
101.888<br />
219.005<br />
5.478<br />
224.483<br />
5.175<br />
17.598<br />
27.356<br />
4.605<br />
5.512<br />
2.388<br />
7.305<br />
28.946<br />
117.1z<br />
112.053<br />
24.785<br />
24.785<br />
136.838<br />
3.088<br />
139.926<br />
15
16<br />
lonTAnI mA FrATellI<br />
lonTAnS mA FrADIS<br />
èquel “MA” al centro della proposta<br />
quaresimale di quest’anno<br />
che fa la differenza.<br />
Se la nostra attenzione si fissa sui<br />
“lontani” possiamo anche pensare<br />
che, in fondo in fondo, la cosa non<br />
ci riguarda.<br />
Se fermiamo lo sguardo sui “fratelli”<br />
rischiamo di farlo passare<br />
come il solito predicozzo di Quaresima:<br />
bisogna fare sacrifici, pensare<br />
al nostro prossimo, fare un po’ di<br />
elemosina altrimenti arriviamo a<br />
Pasqua sentendoci un po’ in colpa.<br />
E in mezzo c’è un “MA” che fissa la<br />
nostra attenzione su quello che<br />
lega la lontananza dei luoghi alla vicinanza<br />
dell’essere fratelli, quel<br />
“ma” che rende speciale l’essere<br />
fratelli perché in questo caso quello<br />
che ci unisce è l’essere “fratelli in<br />
Cristo”.<br />
Cambia la prospettiva, cambia lo<br />
stile, cambia lo spessore e il significato…<br />
In quel “MA” ritroviamo i sacerdoti<br />
Fidei Donum, uomini che hanno frequentato<br />
il seminario a Castellerio<br />
ed Udine, che hanno maturato la<br />
loro vocazione a due passi da noi,<br />
che si sono impegnati nella chiesa<br />
friulana e che, per un periodo della<br />
loro vita, si impegnano in in terre<br />
lontane, oltre l’orizzonte, portando<br />
con sé la gioia e la vitalità di quella<br />
chiesa friulana che li sostiene e li<br />
accompagna.<br />
Torneranno, ogni tanto, a rinsaldare<br />
i legami con la terra friulana, a parlarne<br />
la lingua, a raccontare la loro<br />
esperienza cercando di condividere<br />
progetti e sogni, cercando di costruire<br />
un ponte tra due modi diversi<br />
di vivere la fede nello stesso<br />
Cristo.<br />
Ma sono veramente così diversi?<br />
Pensiamoci in questa Quaresima,<br />
mentre siamo chiamati a tra-<br />
la nostra solidarietà<br />
a sostegno dei missionari<br />
friulani in servizio nella<br />
diocesi gemellata<br />
di San martÍn in Argentina<br />
loretta Dolso<br />
sformare le nostre scelte di sobrietà<br />
in un gesto concreto di solidarietà.<br />
Pensiamoci mentre preghiamo o<br />
cerchiamo di vivere intensamente<br />
la nostra preparazione alla Pasqua,<br />
pensiamoci e chiediamoci come<br />
possiamo essere, concretamente e<br />
spiritualmente vicini, a quelli che<br />
senza retorica o buonismo possiamo<br />
chiamare fratelli.<br />
Quest’anno la comunità di Pagnacco<br />
si unisce a tutta la Diocesi<br />
nel sostenere i sacerdoti friulani<br />
fidei donum che guidano tre parrocchie<br />
della diocesi di San Martin,<br />
in Argentina.<br />
Non serve dire che sono parrocchie<br />
povere, che l’impegno è rivolto ai<br />
più piccoli e fragili, che la loro presenza<br />
diventa un punto di riferimento<br />
importante.<br />
All’inizio della Quaresima<br />
avete portato a casa un salvadanaio<br />
di cartone e un<br />
piccolo dépliant con la presentazione<br />
dei progetti che<br />
siamo chiamati a sostenere.<br />
Restituiremo il salvadanaio<br />
il giorno di venerdì<br />
santo, come ogni anno, e<br />
lo restituiremo silenziosamente<br />
come silenziosamente<br />
lo abbiamo<br />
riempito, perché i nostri<br />
fratelli oltre l’orizzonte<br />
non hanno bisogno di<br />
discorsi, ma hanno bisogno<br />
di sentire che<br />
siamo vicini ai sacerdoti<br />
che, con tutto il<br />
cuore, gli abbiamo affidato.
quAnTo SuPerFluo<br />
neI noSTrI ArmADI!<br />
Anche quest’anno<br />
si ripropone<br />
il<br />
solito appuntamento.<br />
Nella seconda<br />
metà di<br />
aprile verranno distribuiti<br />
in tutte le<br />
case i sacchetti<br />
gialli della Caritas,<br />
troveremo un<br />
foglietto con indicati<br />
orario e<br />
modalità di raccolta,<br />
verrà chiarito<br />
che cosa viene raccolto<br />
e, soprattutto, verrà richiamato il<br />
perché di una raccolta di indumenti<br />
usati.<br />
In fondo se ci sono persone che si<br />
mettono in movimento in un sabato<br />
mattina di tarda primavera,<br />
se le strade di Pagnacco si riempiono<br />
di sacchetti gialli, se c’è<br />
gente che cerca in fondo agli armadi<br />
qualcosa da mettere a disposizione<br />
di chi ha meno… se c’è<br />
questo significa che si intuisce il<br />
“perché” di una raccolta che ha il<br />
sapore di altri tempi e che tuttavia<br />
ha una motivazione quanto<br />
mai attuale:<br />
>reperire fondi da utilizzare per<br />
finanziare interventi a favore<br />
dei più deboli e bisognosi<br />
>diffondere il valore della solidarietà<br />
>promuovere un migliore utilizzo<br />
delle risorse e il rispetto<br />
per l’ambiente<br />
Anche quest’anno il ricavato della<br />
raccolta sarà destinato a sostenere<br />
la realizzazione del Progetto<br />
“PAN E GABAN” che prevede la<br />
riqualificazione e l’ampliamento<br />
dei locali presso l’Istituto San Vincenzo<br />
De’ Paoli in via Marangoni<br />
ad Udine che ospita un centro di<br />
ascolto e di distribuzione di beni<br />
di prima necessità.<br />
Perché la raccolta?<br />
La raccolta annuale di indumenti<br />
è un momento di riflessione per le<br />
comunità cristiane sulla qualità<br />
degli stili di vita e sul valore della<br />
sobrietà dei consumi che in questo<br />
tempo di così forte crisi economica<br />
e lavorativa diventano<br />
necessarie per ritrovare la strada<br />
che porti a coniugare sviluppo<br />
economico, solidarietà sociale e<br />
rispetto per l’ambiente.<br />
Organizzare la raccolta significa<br />
quindi anche parlare della realtà<br />
presente all’interno delle nostre<br />
comunità dove un crescente numero<br />
di persone e famiglie vive in<br />
condizione di povertà. Generata<br />
da molteplici cause e aggravata<br />
da una situazione di generale<br />
Sabato 5 maggio ritorna la<br />
raccolta di indumenti usati.<br />
Per il progetto<br />
“Pan e Gaban”.<br />
Il Gruppo Caritas parrocchiale<br />
crisi, in questi anni<br />
la povertà – anche<br />
di beni primari – si<br />
fa sempre più sentire.<br />
Rispondere con attenzione<br />
e sensibilità<br />
significa essere<br />
pronti nel dare un<br />
aiuto concreto alle<br />
persone e nello<br />
stesso tempo entrare<br />
in relazione<br />
profonda con loro,<br />
per sostenere un percorso<br />
di comprensione<br />
e soluzione<br />
delle cause che tale povertà<br />
hanno generato.<br />
Alcune indicazioni pratiche:<br />
>Gli indumenti usati verranno<br />
raccolti sabato 5 maggio<br />
>Si chiede di mettere il sacchetto<br />
con gli indumenti sulla<br />
strada principale prima delle<br />
ore 8 del mattino per il ritiro<br />
che avverrà durante le prime<br />
ore della mattinata<br />
Si raccolgono abiti, maglieria,<br />
biancheria, coperte, scarpe e<br />
borse, giocattoli e pelouches<br />
Pro memoria<br />
Ricordiamo che presso la Canonica<br />
di Pagnacco è attivo un<br />
punto di raccolta di indumenti<br />
usati purché “preparati e donati<br />
con amore”<br />
Li potete consegnare ogni secondo<br />
lunedì del mese dalle ore<br />
10 alle ore 11 e ogni domenica<br />
alle ore 9 (dopo la Santa Messa<br />
delle ore 8)<br />
17
18<br />
unA FAVolA...<br />
un GIoCo!!<br />
ogni favola è un gioco ed è vera<br />
soltanto a metà!<br />
E’ questo lo slogan che un nutrito<br />
gruppo di genitori della scuola dell’infanzia<br />
“Elena Bettini” della parrocchia<br />
di Pagnacco ha voluto far<br />
rivivere nello spettacolo “Una favola…<br />
un gioco” andato in scena<br />
nell’ultima settimana di carnevale.<br />
Pensato e dedicato ai più piccoli, è<br />
stato un’occasione per allargare le<br />
esperienze di questo gruppo di genitori.<br />
Non più solo fugaci saluti<br />
sulla porta dell’asilo, ma serate intense<br />
di prove, balli, canti, tanto impegno<br />
ma anche tanto<br />
divertimento. Con un solo obbiettivo:<br />
divertirsi e far divertire.<br />
A dirla tutta la preparazione dello<br />
spettacolo ha avuto anche un altro<br />
merito, quello di dare ad ogni attore<br />
la possibilità di conoscere altre persone,<br />
di affrontare le proprie paure,<br />
di mettersi in gioco in attività che<br />
pochi, o nessuno, pensavano di riuscire<br />
a fare.<br />
Recitare, ballare, cantare su un palcoscenico<br />
per molti era motivo<br />
d’ansia. Ma il gruppo ha saputo trasformarli<br />
in uno spettacolo che ha<br />
riscosso il favore del numeroso<br />
pubblico accorso alle<br />
due rappresentazioni.<br />
La storia è quella nota dell’eterno<br />
bambino Peter<br />
Pan, con la fatina Trilly, e<br />
del viaggio sull’Isola che<br />
non c’è dei tre fratelli<br />
Wendy, John e Mike. Un<br />
viaggio nella fantasia alla<br />
scoperta di un mondo popolato<br />
di fate, pirati, indiani,<br />
bimbi sperduti.<br />
Il grosso Capitan Uncino,<br />
nonostante la<br />
mole, ha conquistato i<br />
bimbi presenti, coinvolgendoli<br />
in uno scatenato<br />
rock, prima di<br />
cadere in mare inseguito<br />
dal simpatico<br />
Coccodrillo. Spugna, il<br />
pirata a capo di una<br />
sgangherata ciurma<br />
di allegri pirati, ha scorrazzato in<br />
lungo e in largo per l’isola cercando<br />
invano di catturare Peter Pan, finendo<br />
poi per giocare assieme ai<br />
bimbi sperduti.<br />
Proprio loro, Pennino, Fuochino,<br />
Bombolone e i Gemelli, tra salti, ca-<br />
la fantastica compagnia<br />
dei GenIatTorI della scuola<br />
dell’infanzia “e. Bettini”.<br />
un’esperienza da esportare<br />
di marco Birri<br />
p r i o l e ,<br />
acrobazie funamboliche, hanno<br />
creato uno dei momenti più divertenti<br />
dello spettacolo.<br />
Per non parlare degli indiani, accampati<br />
attorno al totem, con il<br />
grande capo Toro In Piedi e la principessa<br />
Giglio Tigrato, rapita da Capitan<br />
Uncino e liberata da Peter e<br />
Wendy con astuti stratagemmi.<br />
Nella storia, come nella realtà, i genitori<br />
dei tre fratelli riscoprono la<br />
parte di bambino che è in loro, ricordando<br />
con piacere il fantastico<br />
galeone che, volando nel cielo di<br />
Londra, riporta a casa Wendy, John<br />
e Mike dall’Isola che non c’è, con la<br />
promessa di poterci tornare, ogni<br />
volta che il bambino che è in noi<br />
torna ad affacciarsi alla finestra<br />
della nostra camera, chiedendo an
cora favole, avventure, giochi!<br />
E questa stravagante compagnia di<br />
Geniattori, così hanno voluto chiamarsi,<br />
ha voluto ascoltare questo<br />
bambino, divertendosi<br />
a ricreare un mondo<br />
fantastico in cui<br />
ognuno, almeno per<br />
qualche ora alla settimana,<br />
ha avuto il piacere<br />
di rifugiarsi per<br />
ricaricare un po’ le batterie<br />
ed affrontare con<br />
il sorriso gli impegni<br />
quotidiani delle proprie<br />
famiglie, del lavoro<br />
e degli altri mille<br />
impegni di mamme e<br />
papà.<br />
Lo spettacolo, sapientemente diretto<br />
da Elena Tranchina, ha avuto il<br />
prezioso supporto di molte persone,<br />
tra cui anche alcuni nonni, che<br />
hanno donato il proprio tempo per<br />
allestire scenografie, costumi, trucchi,<br />
coreografie, luci, musiche e sipario.<br />
Senza contare chi restava a<br />
casa a badare ai bimbi.<br />
Dopo il successo avuto nell’ultimo<br />
weekend di carnevale, i Geniattori<br />
torneranno a calcare il palcoscenico,<br />
riproponendo lo spettacolo<br />
presso l’Auditorium comunale di<br />
Pagnacco il 15 aprile assieme alla<br />
“Improbabile Compagnia” di Nogaredo<br />
di Prato in una rassegna di favole<br />
(inizio alle ore 16, incasso<br />
devoluto al nostro asilo parrocchiale)<br />
e il 26 maggio presso il teatro<br />
dell’Istituto Bearzi di Udine, in<br />
occasione dell’annuale rassegna<br />
teatrale organizzata dalla scuola salesiana.<br />
Anche in questo caso l’incasso<br />
dello spettacolo sarà<br />
destinato alla scuola dell’infanzia<br />
“Elena Bettini”, inizio ore 20.30.<br />
un ConCerTo Per l’InFAnzIA:<br />
grazie!<br />
Un grande amore per le nuove generazioni.<br />
Lo ha dimostrato il baritono<br />
Domenico Balzani che è stato<br />
protagonista il 3 marzo scorso<br />
presso l’Auditorium di Pagnacco<br />
del “CONCERTO PER L’INFANZIA”.<br />
Accompagnato al pianoforte da Ferdinando<br />
Mossutto, il maestro Balzani<br />
ha regalato una serata<br />
emozionante interpretando brani<br />
di Mozart, Donizetti, Verdi, Puccini<br />
e Rossini nonché famose arie popolari<br />
come A vucchella, Tu can u<br />
chiange, La strada nel bosco, O surdato<br />
innamorato e O sole mio.<br />
Il Concerto organizzato dal Comune<br />
e dalla Pro loco di Pagnacco era finalizzato,<br />
per scelta dello stesso<br />
maestro Balzani, a raccogliere<br />
fondi a sostegno dei progetti della<br />
scuola per l’infanzia di Pagnacco<br />
“Elena Bettini”.<br />
Balzani, ora nostro concittadino,<br />
è originario di Alghero si<br />
è laureato presso l’Università<br />
degli Studi di Sassari in<br />
Scienze Politiche ed Economiche<br />
e contemporaneamente<br />
diplomato in Canto presso il<br />
Conservatorio di Musica di Verona.<br />
Sotto la guida del M° Angelo Capobianco,<br />
con il quale tutt’ora si perfeziona,<br />
dal 1999 ha intrapreso una<br />
brillante carriera che lo vede vincitore<br />
di numerosi concorsi tra cui il<br />
“Basiola” di Cremona, il “Tagliavini”<br />
di Deutschlandsberg (Austria),<br />
il”Belli di Spoleto, il “Placido Domingo<br />
Operalia”di Amburgo e il<br />
“Rosetum” di Milano.<br />
L’esperienza, naturalmente, non si<br />
esaurirà con la fine della scuola,<br />
anzi, già si pensa a quale mondo<br />
fantastico esplorare da settembre in<br />
poi. L’invito è esteso a<br />
tutti i genitori dei<br />
bimbi della scuola<br />
materna parrocchiale,<br />
vecchi e nuovi.<br />
Volutamente in questo<br />
articolo, come<br />
nelle presentazioni<br />
alla fine dello spettacolo<br />
dedicato ai bimbi<br />
dell’asilo, non appaiono<br />
i nomi degli attori.<br />
Prima di tutto<br />
vogliono essere ricordati<br />
come le mamme e i papà di<br />
Alice e Elisabetta, Alice e Valentina,<br />
Silvia e Matteo, Enrico e Giulia, Sara<br />
e Alice, Tommaso, Mathias e Asia,<br />
Jacopo e Lucrezia, Caterina e Marco,<br />
Subhi, Elisa e Gloria, Francesco, Lorenzo,<br />
Adele, Carlo e Linda, Diego,<br />
Alessio, Daniele e Davide, Betta,<br />
Sofia, Gabriele e Matteo, Marta e<br />
Anna, Elia e Sofia, Azzurra, Mathias<br />
e Pietro, Annachiara e Francesco a<br />
cui era dedicato lo spettacolo.<br />
Il baritono<br />
Domenico<br />
Balzani<br />
Ha collaborato<br />
con<br />
prestigiosi<br />
d i r e t t o r i<br />
d’orchestra.<br />
Nel 2002 ha<br />
inciso per la Decca sotto la direzione<br />
di Riccardo Chailly, il ruolo di<br />
Ping nella prima mondiale di Turandot<br />
con il finale di Luciano Berio. Ha<br />
inciso per la Bongiovanni in prima<br />
assoluta la Zaza’ di Leoncavallo ed<br />
è di prossima pubblicazione un CD<br />
di arie napoletane con accompagnamento<br />
di accordeon e pianoforte<br />
edito da Phaedra (Belgio).<br />
Interpreta il Figaro del Barbiere di<br />
Siviglia in numerosi teatri.<br />
19
20<br />
1<br />
4<br />
5<br />
un SABATo quAlunque,<br />
un SABATo In orATorIo…<br />
a cura di linda Freschi e martina Corrado<br />
Ore 15:30 Rappresentazione teatrale di una puntata della<br />
storia “Le Quattro Lune e la Sinfonia della Luce” interpretata<br />
dai talentuosi giovani animatori con il coinvolgimento<br />
dei bambini nelle scene e nella realizzazione dei fondali.<br />
La puntata finisce ogni sabato con una briosa e movimentata<br />
sigla: momento atteso tutta la settimana dai bambini,<br />
ma soprattutto dagli animatori più vecchietti. (foto 4)<br />
6<br />
1) Ore 14:30 Inizia il nostro pomeriggio.<br />
I giovani animatori<br />
dell’Oratorio accolgono i bambini<br />
giocando con loro. Le<br />
prime e le seconde elementari<br />
attendono l’inizio del Catechismo<br />
mentre i più grandi improvvisano<br />
partite a calcio,<br />
basket e pallavolo nel campetto<br />
parrocchiale. (foto 1)<br />
2<br />
3<br />
Ore 14:45 Iniziano, per i più<br />
grandi, le attività manuali che variano<br />
dalla costruzione di oggetti<br />
come il caleidoscopio, alla tintura<br />
di tessuti utilizzando la tecnica<br />
del batik. Le opere, risultato del<br />
lavoro dei nostri artisti, faranno<br />
anche parte dei prodotti che sarà<br />
possibile acquistare al tradizionale<br />
mercatino delle Palme della<br />
Parrocchia di Pagnacco, che quest’anno<br />
permetterà di raccogliere<br />
fondi per il progetto<br />
“Lontani ma fratelli” (foto2-3)<br />
Ore 15:45 Iniziano le attività dedicate<br />
ai più piccoli: giochi di<br />
gruppo organizzati, gioco libero<br />
e attività manuali. Ogni sabato<br />
questo è il momento del puro<br />
svago: divertente, ma anche faticoso<br />
per tutti. Per risollevare<br />
anima e corpo, il pomeriggio in<br />
Oratorio si conclude alle 16:30<br />
con una merenda in compagnia.<br />
(foto 5-6)
Il “CATAPAn”<br />
DI PAGnACCo<br />
storico italiano per il<br />
Medioevo sta per pubblicare il<br />
l’Istituto<br />
Catapan di Pagnacco, un testo<br />
trascritto e commentato da Emanuela<br />
Beltramini con un’ampia introduzione<br />
storica di Flavia De Vitt.<br />
È la più antica raccolta di documenti<br />
relativi al territorio di Pagnacco,<br />
che, oltre al capoluogo,<br />
comprendeva anche i villaggi di<br />
Plaino, Fontanabona, Castellerio,<br />
Zampis, Lazzacco e Colle Griglions.<br />
Si tratta di due grandi agende in<br />
pergamena, conservate nell’Archivio<br />
parrocchiale di Pagnacco, disposte<br />
secondo i giorni dell’anno<br />
solare dal 1 gennaio al 31 dicembre,<br />
nelle quali sono registrati i nomi dei<br />
defunti che, nel corso del medioevo<br />
e agli inizi dell’Età moderna, hanno<br />
disposto dei lasciti o anche delle<br />
piccole offerte a favore della chiesa<br />
di San Giorgio per essere ricordati<br />
nella preghiera. La prima di queste<br />
agende fu usata per oltre due secoli<br />
a partire dagli inizi del Trecento; la<br />
seconda entrò in uso nel corso del<br />
Cinquecento. Come si può capire,<br />
l’interesse del Catapan (che le fonti<br />
indicano anche con i nomi di Libro<br />
degli anniversari o Necrologio oppure<br />
Obituario) dipende innanzitutto<br />
dalla sua antichità: fu scritto<br />
e usato infatti in un periodo nei<br />
quale non esisteva né l’anagrafe civile,<br />
né i registri ecclesiastici dei<br />
battesimi, dei matrimoni e dei defunti,<br />
che furono imposti dalla<br />
Chiesa solo a partire dal concilio di<br />
Trento (1545-1563). Il Catapan<br />
nasce da motivazioni soprattutto<br />
religiose e amministrative: registra<br />
infatti i nomi dei fedeli defunti che<br />
devono essere ricordati dalla<br />
chiesa nel giorno del loro anniversario<br />
e le relative rendite che la<br />
chiesa percepisce sulla base delle<br />
disposizioni testamentarie. Questi<br />
Sarà pubblicata la più antica<br />
raccolta di documenti<br />
relativi al nostro territorio,<br />
custodita nell’archivio parrocchiale<br />
di Cesare Scalon<br />
dati raccolti a scopo eminentemente<br />
religioso e amministrativo,<br />
sono anche una miniera di informazioni<br />
sulla popolazione e sugli antichi<br />
toponimi. Fatte le debite<br />
proporzioni con quella che poteva<br />
essere la realtà demografica dei<br />
paesi friulani durante il medioevo,<br />
nel Catapan di Pagnacco i nomi ricordati<br />
sono numerosi. È possibile<br />
in diversi casi indagare sullo sviluppo<br />
genealogico di famiglie tuttora<br />
esistenti risalendo fino al<br />
Trecento o al Quattrocento. Le persone<br />
sono menzionate con un riferimento<br />
alla parentela più stretta,<br />
solitamente la paternità o il nome<br />
del coniuge; in molti casi ci sono indicazioni<br />
sulla provenienza geografica<br />
o sul mestiere. Nel<br />
Quattrocento si intravedono le<br />
prove di trasformazione di alcuni<br />
nomi in cognome, che diventano<br />
più solide verso la fine del secolo e<br />
nel Cinquecento, con cognomi tendenti<br />
alla stabilità. Mettendo insieme<br />
i nomi delle persone si<br />
possono cogliere robuste reti di parentele,<br />
che costituivano una sorta<br />
di élite locale, contraddistinta da<br />
un radicamento territoriale di lunga<br />
durata. In questo libro, intriso di significati,<br />
confluiscono i rivoli interni<br />
delle solidarietà biologiche e la<br />
tempo stesso le trame che legavano<br />
le famiglie alle istituzioni, alla<br />
chiesa innanzitutto, e al resto della<br />
comunità locale. Non vi è dubbio<br />
che la pubblicazione di questa<br />
fonte, promossa e sostenuta dall’Istituto<br />
“Pio Paschini” di Udine,<br />
getterà nuova luce sulla storia di<br />
questa comunità contribuendo in<br />
particolare alla conoscenza delle<br />
sue radici.<br />
21
22<br />
L’agenda degli appuntamenti<br />
Con la parrocchia<br />
PelleGrInI nellA TerrA DI GeSù<br />
dal 6 al 13 settembre<br />
Il desiderio di molti di fare un pellegrinaggio<br />
parrocchiale in Terra<br />
Santa è diventato realtà. Così per<br />
una settimana, dal 6 al 13 settembre,<br />
guidati dal parroco, i partecipanti<br />
ripercorreranno luoghi e<br />
momenti della vicenda terrena del<br />
Salvatore, di Maria e della prima<br />
Chiesa. Per informazioni rivolgersi<br />
in parrocchia. Ed<br />
ecco una riflessione di un<br />
iscritto... della prima ora!<br />
Entrare nel merito di questo<br />
particolare pellegrinaggio<br />
non è impresa facile. E<br />
ciò per vari motivi. Andiamo<br />
pellegrini nella terra<br />
di Gesù, come recita la locandina<br />
che ci è stata consegnata<br />
e la cui valenza<br />
sarà la più importante per<br />
tutti i pellegrini della Parrocchia,<br />
ma non si può dimenticare l’incommensurabile<br />
apporto che la<br />
storia di Israele ci consegna tramite<br />
l’Ebraismo ed il testo biblico.<br />
Apporto allo sviluppo della storia<br />
del vicino oriente, mediterranea,<br />
europea ed in ultima analisi globale.<br />
Ed è proprio grazie alla Bibbia<br />
che siamo meglio informati su<br />
questo minuscolo territorio rispetto<br />
a quello di regni ed imperi<br />
di gran lunga più importanti e geograficamente<br />
estesi.<br />
L’Israelita, nella Bibbia, trovava la<br />
spiegazione del suo destino. E<br />
non solo risposte a questioni che<br />
si pone ogni uomo di questo<br />
mondo e che riguardano l’esistenza<br />
della vita, ma anche la risposta<br />
al suo problema<br />
particolare: perché Jahvè è Dio<br />
d’Israele? La risposta è: perché<br />
Israele ha ricevuto la Promessa. La<br />
Promessa ad Adamo ed Eva dopo<br />
la caduta; a Noè dopo il diluvio; ad<br />
Abramo e così via. E questa pro-<br />
QUOTA DI PARTECIPAZIONE A PERSONA:<br />
In camera doppia: con 40 partecipanti euro 1.270,00<br />
con 30 partecipanti euro 1.370,00<br />
Camera singola Supplemento: euro 290,00<br />
PRENOTAZIONE ed ISCRIZIONE<br />
Per informazioni rivolgersi a:<br />
don Sergio 340.3837984, Dolores 0432 660961 , Raffaella 339 1551690<br />
messa è garantita da una Alleanza<br />
voluta da Dio con il suo popolo dal<br />
quale però pretende fedeltà. Ed è<br />
Cristo, nel Nuovo Testamento, che<br />
completa la nuova Alleanza facendovi<br />
entrare i cristiani eredi di<br />
Abramo, per la Fede. Il nuovo testamento<br />
non si oppone al vecchio<br />
testamento, lo prolunga.<br />
Nel suo cammino verso Dio<br />
ogni uomo percorre le stesse<br />
tappe di prove, di purificazione<br />
attraverso le quali passò il popolo<br />
eletto e viene istruito<br />
dalle lezioni ricevute a suo<br />
tempo da quel popolo.<br />
Ecco, questi sono alcuni dei<br />
concetti fondamentali che devono<br />
essere approfonditi durante<br />
le varie tappe del nostro<br />
pellegrinaggio in Terra Santa e<br />
che affidiamo al nostro Pastore.<br />
Lì anche le pietre parlano, e guardando<br />
le acque del Giordano,<br />
ormai trasformato in un rigagnolo,<br />
ci torneranno alla mente vari episodi<br />
che ci hanno permeato fin<br />
dalla nascita e che hanno, volenti<br />
o nolenti, formato e consolidato la<br />
nostra cultura. Per chi è fortunato<br />
la Fede farà il resto!<br />
Eliano Angeli
meSe DI mAGGIo:<br />
omaggio alla madonna<br />
con il restauro dell’ancona<br />
votiva di via Colombatti<br />
Domenica 6 maggio<br />
alle ore 18.00 sarà<br />
inaugurato il restauro<br />
dell’ancona votiva<br />
in via Colombatti -<br />
che si trova tra villa Colombatti<br />
(Bruni ) e casa<br />
Barborini - con una<br />
nuova immagine della<br />
Madonna.<br />
Infatti, quella finora contenuta<br />
– una rappresentazione<br />
su cartone della<br />
Madonna del Lippi –<br />
verrà sostituita da<br />
un’opera di Graziella<br />
Paron, artista associata<br />
ad “Arte Pagnacco”, che<br />
ha fissato l’immagine di<br />
Campi scuola<br />
Maria, la Madre di Dio<br />
su lamina in rame con la<br />
tecnica della pittura ad<br />
olio.<br />
Si conclude, con questo<br />
dono alla comunità, il<br />
progetto che “Arte Pagnacco”<br />
aveva intrapreso<br />
nel 2008, ossia il<br />
censimento, la catalogazione<br />
e il restauro delle<br />
ancone sul territorio del<br />
nostro Comune.<br />
La benedizione da parte<br />
del parroco dell’ancona<br />
restaurata con la nuova<br />
opera d’arte sarà preceduta<br />
dalla recita del<br />
Santo Rosario.<br />
INIZIATIVE ESTIVE DELLA PARROCCHIA 2012<br />
> Dal 2 al 7 luglio<br />
PIEMONTE - VALLE D’AOSTA 2012 – Per i giovani delle superiori<br />
> Dal 20 al 27 agosto<br />
COLLINA DI FORNI AVOLTRI – Per i ragazzi dalla 5ª elem – 3ª media<br />
Campi scout<br />
> Dal 29 luglio al 5 agosto<br />
Branca L/C - Branco “Occhio di Primavera<br />
> Dal 27 luglio all’8 agosto<br />
Branca E/G - Reparto “Giglio Martagone<br />
> Dal 16 al 24 giugno<br />
Branca R/S - Clan “Cristina e Roberta”<br />
GruPPo<br />
DI reDAzIone<br />
Angeli Eliano, Bernardis Dionilla,<br />
don Sergio De Cecco,<br />
Dolso Loretta, Fogale Claudio,<br />
Gallo Annamaria, Guerra Carla,<br />
Fuccaro Grazia (coordinatrice),<br />
Zampa Flavia,<br />
foto di Adriano Mizza<br />
e Sergio Gerussi<br />
23
Pasqua<br />
CeleBrAzIonI lITurGICHe<br />
nellA SeTTImAnA SAnTA<br />
Domenica<br />
1 aprile<br />
le Palme<br />
lunedì<br />
martedì<br />
mercoledì<br />
martedì<br />
3 aprile<br />
TrIDuo<br />
PASquAle<br />
GIoVeDì<br />
SAnTo<br />
5 APrIle<br />
Ore 10.30 - Piazzetta dell’Oratorio:<br />
> Benedizione dell’ulivo, delle<br />
palme e S. Messa solenne.<br />
Ore 18.00<br />
> Canto del Vespro<br />
> visita e Comunione agli<br />
anziani e agli ammalati.<br />
Le famiglie prendano contatti<br />
con la parrocchia: 0432 660078<br />
Ore 20.00<br />
> Celebrazione comunitaria<br />
della confessione.<br />
la Pasqua significa “passaggio” e celebra il<br />
percorso doloroso di Gesù dall’ultima cena alla<br />
resurrezione dalla morte. un cristiano la celebra<br />
pienamente partecipando ai riti dei tre giorni.<br />
Ore 20.00<br />
> Solenne S. Messa “In coena Domini”<br />
Lavanda dei piedi e memoria<br />
dell’istituzione dell’Eucarestia.<br />
Ore 21.00<br />
> Ora santa di adorazione.<br />
VenerDì<br />
SAnTo<br />
6 APrIle<br />
SABATo<br />
SAnTo<br />
7 APrIle<br />
DomenICA<br />
DI PASquA<br />
8 APrIle<br />
luneDì<br />
Dell’AnGelo<br />
9 APrIle<br />
Ore 15.00<br />
> Azione liturgica<br />
“In passione Domini”<br />
Ore 20.00<br />
> Via Crucis. Si snoderà per le vie<br />
del paese con partenza dalla<br />
chiesa di Plaino e conclusione<br />
a Pagnacco<br />
(dalle ore 19.30 sarà attivato un servizio<br />
bus-navetta con partenza dal parcheggio<br />
antistante la canonica. In caso di pioggia<br />
il rito si svolgerà nella chiesa di Pagnacco)<br />
Ore 16.00-18.00<br />
> Confessioni<br />
Ore 21.00<br />
> SOLENNE VEGLIA PASQUALE<br />
Liturgia della luce; Liturgia della<br />
Parola; Liturgia dell’acqua;<br />
Liturgia dell’Eucarestia<br />
È questa la grande Liturgia di<br />
Pasqua e la più importante<br />
Eucarestia dell’anno.<br />
La Comunità tutta intera è<br />
invitata a partecipare.<br />
Ore 08.00<br />
> S. Messa<br />
Ore 10.30<br />
> S. Messa solenne cantata<br />
Ore 18.00<br />
> Vespro Solenne e pellegrinaggio<br />
al fonte Battesimale.<br />
Ore 09.o0<br />
> S. Messa in Liola<br />
Ore 10.30<br />
> S. Messa in chiesa parrocchiale