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PDF - 229 Kb - Facoltà di Agraria

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infestanti è <strong>di</strong>pendente dalla specie e dallo sviluppo delle stesse (Fergedal, 1993). I<br />

migliori risultati si ottengono con piante poco sviluppate.<br />

Diversamente da quanto avviene con il trattamento <strong>di</strong> piro<strong>di</strong>serbo i maggiori danni<br />

alla vegetazione si registrano nella parte basale della pianta, probabilmente perchè il gas<br />

freddo tende a rimanere in prossimità del terreno. I risultati <strong>di</strong> alcune prove effettuate in<br />

Svezia (Fergedal, 1993) hanno fatto rilevare che per un controllo <strong>di</strong> oltre il 90% della flora<br />

infestante richiesti elevati consumi energetici. Ciò comporta costi <strong>di</strong> circa 5.000.000 <strong>di</strong> lire<br />

ad ettaro e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>fficilmente sostenibili dall’agricoltore.<br />

3. MEZZI BIOLOGICI<br />

3.1 ASPETTI GENERALI<br />

La lotta biologica in senso generale, è un metodo atto a contenere i nemici delle<br />

colture entro limiti <strong>di</strong> densità <strong>di</strong> popolazione tali da non arrecare sensibili danni; il<br />

presupposto teorico <strong>di</strong> tale meto<strong>di</strong>ca si riferisce al para<strong>di</strong>gma che collega la complessità<br />

della biocenosi alla stabilità delle popolazioni (Celli, 1985).<br />

Questo tecnica, che ha trovato le sue prime applicazioni nel settore entomologico<br />

verso la fine del 1800 in California, si basa sull'utilizzazione <strong>di</strong> alcuni gruppi <strong>di</strong> organismi,<br />

quali gli insetti predatori e/o parassiti ed alcuni patogeni come virus, crittogame, batteri,<br />

protozoi ed anche nemato<strong>di</strong>. I requisiti fondamentali su cui si basa la ricerca <strong>di</strong> questi<br />

organismi, sono l'efficacia nel ridurre la popolazione del bersaglio e la loro specificità <strong>di</strong><br />

azione, in modo da non creare problemi collaterali sia dal punto <strong>di</strong> vista ambientale che<br />

socioeconomico (Tisdell, 1987).<br />

In taluni casi il controllo biologico delle infestanti si perpetua nel tempo senza ulteriori<br />

interventi da parte dell’uomo, aggiungendo al vantaggio ambientale derivante dall’assenza<br />

<strong>di</strong> residui chimici anche la profittabilità economica rispetto ad altre tecniche convenzionali.<br />

I principali limiti della lotta biologica, soprattutto quella classica, sono legati agli elevati<br />

investimenti necessari all’in<strong>di</strong>viduazione dell’agente biologico ed alla precisa valutazione<br />

della sua specificità <strong>di</strong> bersaglio nell’ambiente <strong>di</strong> rilascio. Inoltre, gli effetti, non sono<br />

sempre rapi<strong>di</strong> e possono quin<strong>di</strong> conciliarsi male con l’esigenza <strong>di</strong> intervenire nel periodo<br />

critico <strong>di</strong> competizione come nel caso del controllo delle infestanti nelle colture agrarie.<br />

Altro limite non secondario è talvolta legato alla scarsa bio<strong>di</strong>versità offerta dall’ambiente <strong>di</strong><br />

coltivazione, che può pregiu<strong>di</strong>care il successo nell’introduzione dell’agente biologico. È<br />

inoltre rara la presenza <strong>di</strong> fitocenosi monospecifiche nelle colture annuali e questo riduce o<br />

limita la possibilità <strong>di</strong> impiego <strong>di</strong> tale metodo nella maggior parte delle colture annuali.<br />

Nel settore che riguarda il controllo delle infestanti, si possono riconoscere quattro tipi<br />

fondamentali <strong>di</strong> lotta biologica (Wapshere et al., 1987), ovvero: la lotta biologica classica o<br />

inoculativa, quella aumentativa o inondativa, quella conservativa e quella a largo spettro.<br />

Sia pure nei limiti dettati dalla loro estrema specificità <strong>di</strong> applicazione e dalla scarsa<br />

<strong>di</strong>vulgazione dei risultati, i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> lotta biologica possono essere in vario modo inseriti<br />

all’interno <strong>di</strong> più articolati sistemi per la gestione integrata delle infestanti, soprattutto in<br />

considerazione degli attuali orientamenti delle politiche <strong>di</strong> settore (Sistemi <strong>di</strong> Qualità,<br />

Ecolabel, Au<strong>di</strong>t ambientale, Marchi <strong>di</strong> Qualità), più attente alle problematiche legate alla<br />

qualità dell’acqua, dei prodotti e alla salute degli operatori e dei consumatori, e delle<br />

mutate con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> mercato dei prodotti chimici e agricoli in generale (accor<strong>di</strong> GATT e<br />

nuova PAC).<br />

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