PDF - 229 Kb - Facoltà di Agraria
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Questo sistema quin<strong>di</strong> non è ancora impiegato regolarmente in situazioni <strong>di</strong> pieno<br />
campo, anche se potenzialmente le crittogame, per la facilità <strong>di</strong> manipolazione, la capacità<br />
<strong>di</strong> moltiplicazione e la buona conoscenza tassonomica, rappresentano una futuribile<br />
risorsa per il controllo <strong>di</strong> alcune infestanti.<br />
Il loro spettro <strong>di</strong> azione e la loro virulenza potrebbero infatti essere ampliati attraverso<br />
la preparazione <strong>di</strong> formulati misti, cioè composti plurispecifici <strong>di</strong> crittogame, e la loro<br />
efficacia <strong>di</strong> azione migliorata tramite l'abbinamento con microdosi <strong>di</strong> erbici<strong>di</strong>, come nel<br />
caso dei preparati a base <strong>di</strong> Cochliobolus lunatus (endemico su giavone) ad<strong>di</strong>zionati a<br />
microdosi <strong>di</strong> un principio attivo per il controllo <strong>di</strong> Echinochloa crus-galli (L.) Beauv. in<br />
colture sarchiate come fagiolo, mais o pomodoro (Tabella 3). Lo stesso “Collego”,<br />
precedentemente citato, migliora la sua prontezza <strong>di</strong> efficacia quando ad<strong>di</strong>zionato con<br />
piccole dosi <strong>di</strong> Acifluorfen e in questa formulazione è ad esempio utilizzato negli USA per il<br />
controllo della Aeschynomene virginica (L.) B.S.P. che interessa anche la coltura <strong>di</strong> soia.<br />
Tabella 3 - Effetto erbicida della crittogama Cochliobolus lunatus e <strong>di</strong> microdosi <strong>di</strong> atrazina su<br />
piantine <strong>di</strong> giavone allevate in serra in <strong>di</strong>versi sta<strong>di</strong> <strong>di</strong> sviluppo (da Scheepens, 1987).<br />
Necrosi % sulle foglie dopo 9 giorni dall’applicazione<br />
Trattamento plantule <strong>di</strong> 22 giorni plantule <strong>di</strong> 30 giorni plantule <strong>di</strong> 47<br />
giorni<br />
Testimone non trattato 0 0 0<br />
C. lunatus 60 ± 21 60 ± 18 15 ± 9<br />
Atrazina 40 g/A 60 ± 19 60 ± 19 3 ± 3<br />
C. lunatus + Atrazina 40<br />
g/A<br />
100 100 75 ± 13<br />
3. 4 LOTTA BIOLOGICA CONSERVATIVA<br />
Si tratta <strong>di</strong> controllare le infestanti autoctone tramite la conservazione e l'incremento<br />
della popolazione naturale dei rispettivi agenti predatori, parassiti o patogeni. Per<br />
raggiungere questo obiettivo si interviene in<strong>di</strong>rettamente cercando <strong>di</strong> limitare la<br />
popolazione degli organismi che in natura controllano la popolazione dell’agente biologico,<br />
ovvero che in con<strong>di</strong>zioni normali concorrono all'omeostasi coevolutiva del sistema. È più<br />
un aspetto teorico che <strong>di</strong> pratica applicazione, che tenta <strong>di</strong> ricostituire le con<strong>di</strong>zioni che si<br />
hanno quando s'introduce un bio-agente in un nuovo ecosistema dove, non avendo i<br />
propri nemici naturali, risulta molto più efficace nel controllare il bersaglio. Anche se<br />
questo sistema non ha avuto per ora applicazioni pratiche, negli Stati Uniti si stu<strong>di</strong>a la<br />
possibilità offerta dal fitofago Aroga websteri per il controllo <strong>di</strong> Artemisia tridentata Nutt.<br />
(Zimdahl, 1993).<br />
3.5 LOTTA BIOLOGICA A LARGO SPETTRO<br />
È un metodo <strong>di</strong> controllo non selettivo, che trae le sue origini in tempi molto lontani,<br />
quando ovini, bovini ed equini, venivano impiegati per controllare la vegetazione ai margini<br />
dei campi coltivati o per brucare le stoppie dopo la raccolta del cereale. Anche gli animali<br />
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