30.04.2013 Views

Clausura e santità femminile in contesto cattolico - Sei

Clausura e santità femminile in contesto cattolico - Sei

Clausura e santità femminile in contesto cattolico - Sei

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

stessa. Ma la vittoria porta all’autodistruzione,<br />

e questo viola la conv<strong>in</strong>zione propria<br />

della cultura che tutti i suoi membri sani<br />

debbano dimostrare voglia di vivere. Nel<br />

secolo XX questi casi devianti sono rimessi<br />

alle cure dei medici, dèi della razionalità<br />

scientifica, con risultati molto vari. Nei<br />

tempi antichi comportamenti simili richiedevano<br />

l’<strong>in</strong>tervento dei preti o guardiani<br />

maschi, praticanti una teologia patriarcale<br />

che vedeva nella donna Eva <strong>in</strong> tutta la sua<br />

malvagità, anche qui con risultati molto<br />

vari. Molte erano le streghe, poche le<br />

sante, un numero <strong>in</strong>def<strong>in</strong>ito le curate che r<strong>in</strong>unciavano<br />

alla loro autonomia distruttiva e<br />

si sottomettevano a un marito, oppure languivano<br />

vivendo una vita squallida; <strong>in</strong> quantità<br />

sconosciuta erano quelle che, anonime,<br />

si affamarono f<strong>in</strong>o a morire.<br />

Nelle vitae dei santi accade spesso di <strong>in</strong>contrare<br />

la giovane che si accorge presto<br />

che il convento è il miglior posto dove realizzare<br />

il suo bisogno di autosufficienza. Un<br />

modello di santa anoressia guarita si può<br />

riassumere <strong>in</strong> breve: una bamb<strong>in</strong>a dall’apparenza<br />

ubbidiente, ma di carattere fortemente<br />

volitivo, viene educata nella religione,<br />

generalmente dalla madre. Compiuti i dieci<br />

anni, il padre prende il sopravvento e la costr<strong>in</strong>ge<br />

a sposarsi; lei resiste e giunge a mostrare<br />

i s<strong>in</strong>tomi classici dell’anoressia; alla<br />

f<strong>in</strong>e si rifugia <strong>in</strong> un convento, o il padre<br />

muore, o <strong>in</strong> qualche modo la sua volontà [il<br />

volere del genitore, contrario alla monacazione,<br />

n.d.r.] viene drammaticamente spezzata;<br />

durante il noviziato, e per molti anni<br />

seguenti, è profondamente depressa, tormentata<br />

da visioni demoniache, e sempre <strong>in</strong>capace di mangiare; gradualmente, <strong>in</strong> genere<br />

verso la trent<strong>in</strong>a, guarisce, e i diavoli scompaiono per dar luogo a sentimenti più rassicuranti;<br />

nel frattempo i suoi rapporti con i confessori sono ambigui e talvolta pers<strong>in</strong>o ostili, perché<br />

questi uom<strong>in</strong>i <strong>in</strong>terferiscono con il suo desiderio di sperimentare Dio direttamente e personalmente<br />

come <strong>in</strong>dividuo del tutto autonomo; col tempo le altre suore, che all’<strong>in</strong>izio erano<br />

antagoniste, diventano la sua pr<strong>in</strong>cipale fonte di consolazione terrena. […]<br />

[Il confessore di Veronica Giuliani] più e più volte le impedì di ricevere la comunione,<br />

non perché avesse commesso qualche peccato, ma soltanto per farle ben <strong>in</strong>tendere chi<br />

aveva il potere di dispensare le grazie salvifiche di Dio, chi poteva negarle a proprio piacimento<br />

il corpo del suo sposo. Verso i trentac<strong>in</strong>que anni Veronica ricevette sulle mani, sui<br />

piedi e sul petto le stimmate di Cristo. Questo squisito segno del favore di Dio, che per<br />

Veronica significò il coronamento della sua vita, fu trattato dalla Chiesa, durante i successivi<br />

vent<strong>in</strong>ove anni e f<strong>in</strong>o alla sua autopsia, come una difficoltà e un possibile e pers<strong>in</strong>o probabile<br />

falso. Da Roma giunsero ord<strong>in</strong>i che non scrivesse o parlasse delle piaghe a nessuno,<br />

ad eccezione del suo confessore, del vescovo e, per lettera, delle sorelle carnali al<br />

convento di Mercatello. In breve, non le fu concesso di confidarsi con nessuna delle donne<br />

con le quali doveva vivere giornalmente per altri tre decenni. I confessori, sospettando che<br />

le ferite fossero autoprovocate, le ord<strong>in</strong>arono di <strong>in</strong>dossare grosse manopole strettamente<br />

legate e sigillate ai polsi. E questo seguitò per anni, con cont<strong>in</strong>ue applicazioni di unguenti<br />

che le davano dolori e bruciature strazianti, f<strong>in</strong>ché fu chiaro che niente poteva cicatrizzare<br />

le ferite e fermare le emorragie. In vita sua Veronica non ebbe mai la soddisfazione di essere<br />

riconosciuta dai suoi fratelli e sorelle terrene come una creatura <strong>in</strong> grazia di Dio e non<br />

come un agente di Satana.<br />

r.M. BeLL, La santa anoressia. Digiuno e misticismo dal Medioevo a oggi,<br />

Laterza, roma-Bari 2002, pp. 66-68, 92-93, trad. it. A. CAsiNi pAszkowski<br />

F.M. Feltri, Chiaroscuro © SEI, 2010<br />

Michele Fanolli,<br />

Veronica Giuliani<br />

circondata da angeli<br />

(particolare), 1832<br />

(Cittadella, Duomo).<br />

Spiega l’espressione<br />

«La risposta<br />

anoressica è senza<br />

tempo».<br />

Perché irapporti<br />

delle sante<br />

anoressiche con<br />

ipropriconfessori<br />

sono stati, <strong>in</strong> genere,<br />

tesi, e talvolta<br />

pers<strong>in</strong>o ostili?<br />

Il caso di Veronica<br />

Giuliani conferma<br />

o smentisce la<br />

tendenza generale?<br />

ipertesto<br />

IPERTESTO A<br />

9<br />

<strong>Clausura</strong> e <strong>santità</strong> <strong>femm<strong>in</strong>ile</strong> <strong>in</strong> <strong>contesto</strong> <strong>cattolico</strong>

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!