IL TERRITORIO Aspetti geologici su Ginosa e la sua gravina Gli ...

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Verde attrezzato Un discorso analogo è stato condotto per quanto riguarda il verde attrezzato: nelle zone A+B esistono attrezzature per 23.860 mq., da sommare ai 26.648 mq. esistenti nelle ex zone C. In totale si hanno 50.508 mq., che non sono sufficienti a soddisfare la domanda di verde al 2006, pari a 184.968 mq Pertanto il fabbisogno da soddisfare nelle zone A e B è di: mq.(184.968-50.508) = mq.134.460, così suddivisi: Zona A+B Abusiva Zona C Parco di quartiere 36.112 mq. 14.648 mq Gioco libero 23.164 mq. 5.859 mq Gioco 0-11 anni 15.201 mq. 3.296 mq Sport oltre li anni 27.255 mq. 9.155 mq TOTALE 101.502 mq 32.958 mq Attualmente lo standards di verde attrezzato è pari a 3,0 mq/ab
da via Matera a via Montescaglioso: la zona presenta anch’essa situazioni di abusivismo che interessano in prevalenza la parte alta in prossimità dell’incrocio delle via Matera e via del Cignano con qualche propaggine isolata lungo la via del Cignano al di là del torrente Gravinella. Gli insediamenti sparsi vanno pertanto recuperati e collegati con lo sviluppo urbano della zona Orti; da via Matera alla strada di Roccavetere: è una ampia fascia che, ad eccezione del primo e dell’ultimo tratto (già edificati abusivamente) risulta sostanzialmente inedificata e non urbanizzata, interessata da forti dislivelli altimetrici e da una situazione geologica che impone in alcune zone una serie di opere preliminari di consolidamento dei terreni. Nella formulazione del progetto di massima del P.R.G., dopo una prima indicazione che escludeva quest’ultima fascia per le problematiche geomorfologiche esistenti, l’Amministrazione Comunale ha indicato una ipotesi di sviluppo che compattasse maggiormente l’espansione intorno al centro urbano esistente riconsiderando tutte e tre i settori disponibili per l’espansione, anche per la presenza di una nuova viabilità in fase di realizzazione da parte della Amministrazione Provinciale che potrebbe costituire il supporto alla nuova espansione. Sulla base di queste analisi preliminari sono state prese in considerazione tutte le aree libere comprese nella fascia che va da via Pescarella, via Matera, via Montescaglioso fino alla statale per Ginosa Marina. Questa fascia sarà servita dalla nuova tangenziale in costruzione e dai tronchi idrico-fognanti già previsti che correranno in parallelo al torrente Gravinella; la strada avrà funzione di collegamento veloce di tutta l’attuale viabilità di accesso al paese a sud-ovest e a nord, raccordando trasversalmente il sistema viario esistente. Tale strada è evidentemente, per le situazioni di acclività, di complessa realizzazione, dovendo prevedere tratti in trincea e rilevato. Tuttavia appare indispensabile per consentire un alleggerimento del traffico nella zona centrale che, in proiezione, risulterà ancora più intenso per l’incremento dovuto alla nuova popolazione insediata lungo la dorsale di espansione nord-sud. L’ipotesi di scavalcamento della Gravina con un viadotto per ricollegarsi a1la 580 Laterza, appare opportuno, ma non indispensabile; tale possibilità, individuata dal PRG, va valutata in sede esecutiva con studi di fattibilità tecnico-economico e ambientale (analisi costi¬benefici e valutazione di impatto ambientale). La realizzazione della tangenziale riveste un ruolo fondamentale nella futura organizzazione funzionale della città, consentendo di alleggerire dal traffico esterno e dal traffico locale l’attuale via Basilicata, via Roma e via Matteotti; con la nuova arteria sarà infatti possibile raggiungere la zona Orti o del Cignano dalla zona di via Martiri d’Ungheria e dalla zona di Cavese senza attraversare il centro urbano. La circonvallazione per il traffico pesante prevista dall’ANAS ad est del paese che raccorda la SS 580 (dalla Cavecon alla statale per Marina di Ginosa) libererà invece il centro urbano dal passaggio del traffico veloce di attraversamento restituendo finalmente una maggiore vivibilità a via Roma e via Matteotti. In sostanza il modello di crescita proposto media l’attuale concentricità con una articolazione lineare del nuovo sviluppo, connettendo fra di loro tutte le zone periferiche esistenti e le zone di futura espansione; realizzando così un maggiore equilibrio fra le varie parti della Città ed un migliore funzionamento dei sistema dei trasporti. In particolare alle nuove zone di espansione lungo la fascia ad ovest dell’abitato sono state attribuite differenti caratterizzazioni in rapporto alle tipologie insediative in atto e alle caratteristiche vocazionali e ambientali. In genere per l’area perimetrata lo studio del Genio Civile suggerisce, ai fini delle possibilità edificatorie, un preventivo intervento “di stabilizzazione e consolidamento in grande del terreno e poi, localmente, effettuare approfondite indagini geotecniche, verifiche di stabilità del pendio su cui insisteranno gli edifici ed eventualmente congrue opere di sostegno. Per le aree ad alto rischio, che presentano segni attuali di instabilità, si suggeriscono massicci interventi di consolidamento
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