J - Comune di Sarno

noi chi? Fammi finire, io non interrompo mai nessuno, perché ho la voglia di
ascoltare, per apprendere e capire se qualcuno mi insegna qualcosa, però ho il
dovere di replicare quando non condivido! Ed allora, questa non è né una lotta
intestina né un qualcosa che è al di fuori di noi. Signori miei, qua siamo
Consiglieri Comunali, siamo stati scelti dalla cittadinanza per amministrare un
paese, per amministrare un paese, voglio ribadirlo questo concetto! Quelle che
possono essere le alchimie politiche romane e non solo romane di una politica
in cui probabilmente molti di noi oggi fanno fatica a raccapezzarsi, perché è così
veloce e così molte volte insensata che finisce col mettere effettivamente (come
diceva il Consigliere Annunziata) in difficoltà quella che è la scelta di coscienza
di ognuno di noi. Detto questo, noi siamo qui per amministrare un paese, Enrico,
non abbiamo un problema con qualcuno o con qualcosa o con una formazione
politica, noi abbiamo il problema di amministrare e di dare risposte alla città.
Allora, se il neo Gruppo del Popolo delle Libertà viene a portarmi delle
problematiche che sono collegate alla miglior .. , perché io ritengo che gli amici
siano amici di Maggioranza, perché sennò dovrei prendere atto che sono
Minoranza, come diceva l'amico Lucio Annunziata, in uno dei discorsi l'amico
Lucio Annunziata diceva: "lo non sono di Minoranza, non sono di Maggioranza",
allora probabilmente quello è stato il limite e non vorrei che anche il nascente
Gruppo del Popolo delle Libertà non è né di Maggioranza e né di Minoranza ed
allo stesso tempo finisce per limitare quello che potrebbe essere un apporto
necessario e giusto a questo Consiglio Comunale. Quello che vorrei capire, è se
il problema è un problema di uomini, è un problema di numeri o è un problema,
come io credo e spero, di sostanza di azione politica, di quello che
probabilmente non si è fatto, o di quello che c'è da migliorare. lo ritengo che ci
sia da migliorare, ma ritengo che ci siano anche tante cose che abbiamo fatto,
sennò, ripeto, dovrei prendere l'invito del Consigliere Annunziata e dire: 'Vado
al Protocollo e mi dimetto" e con me tutti gli amici! lo non ho nemmeno paura di
parlare di quelle che sono le poltrone, la politica è fatta di confronti e di numeri,
me l'hanno insegnato da giovanotto, ricordo sempre una parola di un
personaggio storico della politica Salernitana dell'epoca, degli anni '80, che era
il Segretario Amministrativo della Democrazia Cristiana di Salerno, i Segretari
Amministrativi all'epoca erano importanti, per intenderei Severino Citaristi, a
livello nazionale, erano persone che gestivano non propriamente il potere
politico ma forse anche di più e Salvino Garavagna mi disse (io avevo 18 - 19
anni): "Guarda, non c'è violenza peggiore dei numeri, ma è l'unico strumento
democratico, è l'unico strumento democratico! l numeri sono violenti (disse),
imparalo subito, i numeri sono violenti, ma è l'unico strumento che garantisce la
democrazia!", perché allorquando si esce da una logica di ecumenismo, che è
proprio delle confessioni religiose, qualunque esse siano, e si arriva a un
confronto che è dialettico, inevitabilmente questo è un confronto che è fatto sulle
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