J - Comune di Sarno

idee, sulle proposte, ma necessariamente la sintesi va fatta sui numeri. E allora,
giustamente diceva l'amico Pino Mancusi: "Prima eravamo tre a ballare l'alligalli,
adesso siamo sei a ballare l'AIIigalli", il concetto impoverito è un poco questo
qua, io dico, se è una proposta di sostanza e non un'imposizione, io sono pronto
al confronto, ma se è una mera imposizione, in quanto tale è intollerabile e
inaccettabile, ma non perché non mi voglio confrontare, perché voglio capire
cos'è che non va e in cosa dobbiamo migliorare, perché poi l'amico Pino stava
seduto fino a due giorni fa vicino a me e allora se c'era qualcosa che non
andava (e probabilmente lui era uno di quelli che diceva che non andava),
aveva il diritto - dovere di dirlo, ma di ribadirlo anche oggi e, se è possibile, di
convincermi, di farmi capire e di indicarmi quali sono state le mie
manchevolezza (metto in discussione me e non gli altri), questo è il confronto
che io chiedo. lo sono rimasto anche molto perplesso dall'ordine del giorno e
cioè: "Situazione politico - amministrativa. Prowedimenti" ma, perdonatemi,
prowedimenti intesi in cosa?
INTERVENTO DEL PRESIDENTE - "Eventuali prowedimenti"!
REGA - Eventuali in cosa? Cioè noi dovremmo uscire con un Deliberato?
Questo è quello che vorrei capire! Questo è un Consiglio Comunale, qui si va a
proporre e ad approvare Delibere, se poi questo è un Consiglio Comunale
come si faceva .. , e forse qui c'è Antonio che, mi permetto di dirlo, è anziano non
di età, ma io me lo ricordo che ero ragazzo e lui era Consigliere Comunale
dell'Opposizione, questa Sala aveva un tavolo a ferro di cavallo, me lo ricordo,
dove tutti sedevano uno a fianco all'altro e si facevano dibattiti che erano forti,
ma forti nella sostanza, forti nel confronto ideologico, accesi in quella che era la
dialettica, ma che avevano anche la capacità di dire cosa si faceva per il paese.
lo credo che se questo è lo spirito, io lo accetto, è una sfida che volevo da 4
anni e cioè quella di poter venire qui e dibattere su che cosa fare e come farlo,
ribadendo quella che è la mia diversità. Poi quelle che possono essere,
Sindaco, le scelte di andare con Fratelli d'Italia piuttosto che con il Popolo delle
Libertà, non cambia la sostanza, perché se siamo Maggioranza e abbiamo
scelto te come Capo dell'Amministrazione, io a questo patto tra uomini e politica
non vengo meno, se qualcun altro vuole venire meno a quello che era un patto
politico fatto con l'uomo e non con il Partito, perché sfido tutti a dire per quanto
ci sia appartenenza (e forse io sono uno di quelli che ha maggiore
appartenenza, provo a dire questa cosa), non viene meno rispetto a quella che
può essere una diversificazione del momento elettorale e non. Per me, per
esempio, tengo a dirlo visto che questo è un Consiglio Comunale e dicevo
(come dicevo prima) che amo che qui si faccia il confronto e si dicano anche le
proprie idee, per me non è nemmeno una cosa non voluta, cioè io sono uno di
31