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Podium: Il nuovo programma informatico - AIP

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Al 57° Congresso Nazionale SIGG si è parlato di:<br />

“Geriatria e Podologia.<br />

L’integrazione come risorsa<br />

alla prevenzione e alla cura”<br />

<strong>Il</strong> mini simposio è stato moderato dal Presidente SIGG, Prof. Giuseppe Paolisso<br />

ed ha visto gli interventi del Prof. Paolo Falaschi e del Prof. Mauro Montesi<br />

È<br />

noto che in quest’ultimo decennio il numero<br />

degli anziani ha registrato una crescita<br />

esponenziale, cosicché nel 2010,<br />

secondo le rilevazioni ISTAT, gli ultrasessantacinquenni<br />

ammontavano a ben 12.206.470, di cui<br />

3.477.727 di ultraottantenni, questi ultimi più<br />

che quadruplicati rispetto a 10 anni fa.<br />

Se poi si tiene conto che, secondo stime attendibili,<br />

il 70% degli anziani soffre di patologie podaliche,<br />

si può facilmente rilevare che ammontano a<br />

8 milioni e mezzo gli anziani ai quali deve essere<br />

prestata l’assistenza podologica.<br />

Tale quadro evidenzia che il problema della terza<br />

e quarta età deve essere affrontato in maniera<br />

integrata tra geriatria e podologia, come risorsa<br />

alla prevenzione e alla cura, tema appunto del<br />

mini simposio che si è tenuto venerdì 23 novembre<br />

scorso nel corso del 57° Congresso Nazionale<br />

della SIGG (Società Italiana di Gerontologia<br />

e Geriatria).<br />

E’ stato lo stesso Presidente della SIGG, Prof.<br />

Giuseppe Paolisso a moderare i lavori che hanno<br />

visto l’intervento, per quanto riguarda il punto di<br />

vista del geriatra, del Prof. Paolo Falaschi, Direttore<br />

del reparto di Geriatria dell’Azienda Ospedaliera<br />

Sant’Andrea di Roma e del Prof. Mauro<br />

Montesi, docente del corso di Laurea in Podologia<br />

dell’Università Sapienza di Roma, per quanto<br />

riguarda quello del podologo.<br />

L’A.I.P. sollecita da tempo una riflessione sulla<br />

notevole capacità e conoscenza acquisite dai Po-<br />

FORUM E CONVEGNI<br />

dologi derivanti sia dagli studi effettuati durante il<br />

corso di laurea (per geriatria e gerontologia sono<br />

previsti 7 cfu), sia dal severo tirocinio praticato<br />

dagli studenti, i quali nella scelta dell’argomento<br />

della tesi prendono sempre più spesso in considerazione<br />

il piede dell’anziano.<br />

Oggi si può dire che la Podologia, negli ambiti<br />

di sua competenza e sempre in collaborazione<br />

con il Medico di base e con il Geriatra fornisce<br />

una risposta alla domanda di assistenza assolutamente<br />

soddisfacente e adeguata alla tipologia<br />

complessa delle affezioni dell’anziano.<br />

Quanto riportato nei paragrafi precedenti consente<br />

agevolmente di indicare gli obiettivi generali<br />

che si ripropone l’assistenza podologica agli anziani.<br />

In sintesi essi sono:<br />

• <strong>Il</strong> mantenimento dell’attività motoria e conseguentemente<br />

del benessere psico-fisico<br />

della persona;<br />

• L’autonomia dell’anziano;<br />

• <strong>Il</strong> recupero di un ruolo forte della figura<br />

dell’anziano nel contesto sociale;<br />

• Un’accettabile qualità della vita.<br />

Per conseguire questo e altro occorre stimolare:<br />

• La preparazione di protocolli di approccio<br />

all’anziano che prevedano il ruolo del podologo;<br />

• Un’adeguata progettazione, sperimentazione,<br />

studio e valutazione dei risultati;<br />

Rocco<br />

Menechella<br />

Coordinatore<br />

Editoriale A.I.P.<br />

il PODOLOGO in medicina<br />

n.172 ottobre/novembre/dicembre 2012<br />

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