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Un Congresso per lo sviluppo della Podologia nel Mondo - AIP

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il PODOLOGO<br />

in medicina<br />

N.171<br />

RIVISTA TRIMESTRALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA PODOLOGI<br />

<strong>Un</strong> <strong>Congresso</strong> <strong>per</strong> <strong>lo</strong> <strong>sviluppo</strong><br />

<strong>della</strong> Podo<strong>lo</strong>gia <strong>nel</strong> <strong>Mondo</strong><br />

luglio/agosto/settembre 2012


il PODOLOGO<br />

in medicina<br />

RIVISTA TRIMESTRALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA PODOLOGI<br />

DIRETTORE RESPONSABILE<br />

Mauro Montesi, Presidente A.I.P.<br />

VICE DIRETTORE<br />

Giovanni Pepè, Presidente Onorario A.I.P.<br />

DIRETTORE SCIENTIFICO<br />

Arcange<strong>lo</strong> Marseglia, Vice Presidente A.I.P.<br />

VICE DIRETTORE SCIENTIFICO<br />

Marco Cavallini, Presidente del corso di laurea in Podo<strong>lo</strong>gia,<br />

Facoltà di Medicina e Psico<strong>lo</strong>gia <strong>Un</strong>iversità Sapienza di Roma<br />

VICE DIRETTORE SCIENTIFICO<br />

Antonio D’Amico, Podo<strong>lo</strong>go A.I.P.<br />

DIRETTORE EDITORIALE<br />

Benedetto Leone, Responsabile Comunicazione A.I.P.<br />

COORDINAMENTO EDITORIALE<br />

Rocco Menechella, Coordinatore Editoriale A.I.P.<br />

COMITATO SCIENTIFICO<br />

Joseph B. Addante, Alberto D’Ari, Arcange<strong>lo</strong> Marseglia, Fabio Moro,<br />

Francesco Papa, Guglielmo Pranteda, Anto<strong>nel</strong>la Tammaro.<br />

Abbonamento annuo: Euro 3,00 <strong>per</strong> gli associati Aip. I versamenti vanno effettuati tramite vaglia postale o assegno<br />

bancario non trasferibile, intestato all’Istituto Podo<strong>lo</strong>gico Italiano - Via dei Berio, 91 - 00155 Roma. Prezzo di<br />

co<strong>per</strong>tina: Euro 0,60. E’ vietata la riproduzione anche parziale degli articoli senza autorizzazione. La responsabilità<br />

di quanto espresso negli articoli firmati è esclusivamente degli autori. Manoscritti e foto, anche se non pubblicati,<br />

non si restituiscono. Autorizzazione del tribunale di roma n. 17397 del 26 settembre 1978. Iscrizione al R.O.C. n.<br />

10606/2004.<br />

Editore: Associazione Italiana Podo<strong>lo</strong>gi<br />

Direzione e Redazione: Via F. Tovaglieri, 17 - 00155 Roma - Tel. 06/2282023<br />

E-mail: aip@tin.it - Internet: www.associazionepodo<strong>lo</strong>gi.it<br />

Impaginazione e stampa: Gemmagraf 2007 srl tipolitografia - www.gemmagraf.it<br />

Distribuzione: Istituto Podo<strong>lo</strong>gico Italiano<br />

associato all’Uspi (<strong>Un</strong>ione Stampa Periodica Italiana)<br />

INSERZIONISTI<br />

BTC Srl. tel. (0542) 643664 - Podopiù Service. tel. 800949516, (06) 7822386<br />

Sponsor. tel. (0423) 301771 - Roberto Mariani Medical Solution. tel. (06)68891598<br />

ProSystem Div. Medestetica. tel. (06)97276557<br />

PRESIDENTE<br />

Mauro Montesi<br />

VICE PRESIDENTE<br />

Arcange<strong>lo</strong> Marseglia<br />

CONSIGLIO DIRETTIVO<br />

Giovanni Antonacci<br />

Bruno Cordazzu<br />

Marco Costantini<br />

Erica Forti<br />

Mauro Montesi<br />

Arcange<strong>lo</strong> Marseglia<br />

Linda Passaro<br />

Caterina Vajani<br />

Edoardo Zucchi (Rapp. studenti)<br />

COLLEGIO DEI PROBIVIRI<br />

Isabella Bianco<br />

Car<strong>lo</strong> Bruziches<br />

Katia Filippi<br />

Stefano Mella<br />

Gerardo Russo<br />

COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI<br />

Renzo Renzi<br />

Alessandra Pausania<br />

Magdalena Skorupska<br />

Ferruccio Montesi<br />

COMUNICAZIONE E<br />

RAPPORTI ISTITUZIONALI<br />

Benedetto Leone<br />

INDIRIZZO SITO <strong>AIP</strong><br />

www.associazionepodo<strong>lo</strong>gi.it<br />

email: aip@tin.it


SOMMARIO<br />

6<br />

Editoriale ........................................................................................................................5<br />

<strong>Congresso</strong> Mondiale 2013<br />

Relatori e delegati da ogni ango<strong>lo</strong> del pianeta <strong>per</strong> confrontarsi sulla podoiatria ..................................6<br />

A.I.P.<br />

L’<strong>AIP</strong> in coro: facciamo circolare le idee!!! .......................................................................................9<br />

L’<strong>AIP</strong> ai Congressi Medici ............................................................................................................22<br />

Forum e Convegni<br />

Tante novità dall’edizione 2012 <strong>della</strong> Conferenza Permanente delle Professioni Sanitarie ................12<br />

<strong>Un</strong>iversità<br />

PODOche?? ................................................................................................................................13<br />

News<br />

Nasce a Roma il Tribunale dei Diritti e dei Doveri del Medico (TDMe) ..............................................18<br />

Podo<strong>lo</strong>gia<br />

“We Are Back”: 10 anni di fit-feet! ...............................................................................................24<br />

Cultura<br />

La seconda edizione de “Il premio letterario sulla salute” ...............................................................26<br />

L’Ango<strong>lo</strong> Dermo-Podo<strong>lo</strong>gico<br />

Caso clinico: acrodermatite di Hal<strong>lo</strong>peau, una pato<strong>lo</strong>gia insidiosa ...................................................27<br />

Medicina<br />

Il Polipropilene ............................................................................................................................29<br />

24<br />

9<br />

26<br />

18<br />

29


Editoriale<br />

Siamo ormai alle fasi più impegnative dell’organizzazione del <strong>Congresso</strong> Mondiale del 17-19 Ottobre<br />

2013. Fin’ora erano stati presi so<strong>lo</strong> gli accordi di fondo tra la FIP e l’<strong>AIP</strong> <strong>per</strong> delimitare i rispettivi<br />

spazi di intervento, con riferimento soprattutto ai costi dell’o<strong>per</strong>azione. Ora invece si entra <strong>nel</strong> vivo<br />

dei lavori. Per questo <strong>nel</strong> prossimo Ottobre si terrà un meeting a Glasgow, <strong>nel</strong> corso del quale il Presidente<br />

Montesi concorderà le iniziative da prendere tra Ottobre 2012 e Ottobre 2013. Si tratta di un evento di<br />

portata storica <strong>per</strong> la Podo<strong>lo</strong>gia Mondiale e Roma vedrà la presenza di oltre 1200 Podo<strong>lo</strong>gi provenienti da<br />

tutti i Paesi al fine di partecipare al “<strong>Congresso</strong> <strong>per</strong> <strong>lo</strong> <strong>sviluppo</strong> <strong>della</strong> Podo<strong>lo</strong>gia <strong>nel</strong> <strong>Mondo</strong>”, come recita il<br />

testo inserito in co<strong>per</strong>tina dove si può vedere <strong>per</strong> la prima volta proprio il <strong>lo</strong>go ufficiale del <strong>Congresso</strong>. (Per<br />

ulteriore informazioni basta cliccare su www.fip-ifp.org oppure su www.fipworldcongress.com)<br />

Ci siamo soffermati su ciò, in quanto è ora, ormai, che i Podo<strong>lo</strong>gi Italiani si preparino all’evento e anche<br />

programmino un <strong>lo</strong>ro eventuale contributo, tenuto conto del programma scientifico che abbiamo pubblicato<br />

in questa rivista.<br />

Ma a proposito di Congressi, dobbiamo registrare con grande soddisfazione un rinnovato interesse delle<br />

Associazioni Scientifiche alla Podo<strong>lo</strong>gia. Lo testimoniano i numerosi Congressi (<strong>per</strong> la precisione, sette) ai<br />

quali la nostra Associazione ha dato il suo contributo negli ultimi tre mesi. Possiamo quindi registrare un<br />

salto di qualità non indifferente e soprattutto l’opportunità di far meglio conoscere alla classe medica l’attività<br />

del Podo<strong>lo</strong>go, fin’ora non sempre nota o pochissimo conosciuta, come fanno notare due studentesse<br />

di Podo<strong>lo</strong>gia che hanno fatto un’indagine statistica sul campo.<br />

La rivista dà spazio anche all’incontro-dibattito sulla “Podo<strong>lo</strong>gia oggi e le sfide che ci attendono” <strong>nel</strong> corso<br />

del quale sono state avanzate alcune proposte o<strong>per</strong>ative di grande interesse, sulle quali <strong>per</strong>ò non riteniamo<br />

al momento di soffermarci in questo editoriale in quanto ancora nulla è stato fatto da quanti, anche fuori<br />

dall’Associazione, dovevano attivarsi <strong>nel</strong> breve <strong>per</strong>iodo. n<br />

il PODOLOGO in medicina<br />

EDITORIALE<br />

n.171 luglio/agosto/settembre 2012<br />

5


6<br />

CONGRESSO MONDIALE 2013<br />

Rocco<br />

Menechella<br />

Coordinatore<br />

Editoriale A.I.P.<br />

Ormai ci siamo. Anche se manca più di anno alla<br />

data, la macchina o<strong>per</strong>ativa <strong>per</strong> l’organizzazione<br />

del <strong>Congresso</strong> Mondiale FIP di Roma è partita.<br />

<strong>Un</strong> appuntamento che radunerà oltre 1200 delegati da<br />

ogni parte del mondo <strong>per</strong> discutere e confrontarsi sugli<br />

innumerevoli aspetti delle discipline podoiatriche. E’ già<br />

stato definito, infatti, un programma preliminare, consultabile<br />

all’interno di questo artico<strong>lo</strong>, dove si può prendere<br />

visione delle letture e dei workshop che si alterneranno<br />

<strong>nel</strong> corso dell’impegnativo appuntamento mondiale. Anche<br />

il primo annuncio è stato messo a punto e pronto<br />

ad essere inviato a quanti vorranno contribuire e partecipare<br />

all’edizione numero 21 del congresso mondiale.<br />

Nell’appuntamento del prossimo ottobre a Glasgow, in<br />

occasione dell’incontro annuale <strong>della</strong> FIP, verrà mostrata<br />

proprio una presentazione a riguardo.<br />

A tal proposito, in collaborazione con l’ufficio Turismo<br />

del Comune di Roma Capitale verranno predisposte<br />

circa 1000 brochure e materiale promozionale vario<br />

in inglese, da inviare all’incontro stesso di Glasgow ed<br />

agli ulteriori appuntamenti che ci saranno <strong>nel</strong> <strong>per</strong>corso<br />

di avvicinamento all’evento. Sono poi state individuate<br />

le Istituzioni alle quali confermare la notizia, in modo<br />

PROGRAMMA<br />

GIOVEDÌ 17 - OTTOBRE<br />

8:00 AM Registrazione<br />

09:00-10:00 Cerimonia Inaugurale<br />

10.00-10:30 Sessione plenaria<br />

10:30 -11:00 coffee break<br />

11:00-12:30 Sessione plenaria- sessione generale 1<br />

n.171 luglio/agosto/settembre 2012<br />

Relatori e delegati da ogni<br />

ango<strong>lo</strong> del pianeta <strong>per</strong><br />

confrontarsi sulla podoiatria<br />

da facilitarne il patrocinio e sollecitarne la presenza.<br />

Sta anche <strong>per</strong> essere disegnato il programma sociale<br />

riferito sia ai podo<strong>lo</strong>gi presenti che ai <strong>lo</strong>ro accompagnatori.<br />

Inoltre <strong>per</strong> dare risonanza all’evento in tutto il<br />

Paese, sono state prese le prime iniziative affinché le<br />

Poste italiane producano e distribuiscano un apposito<br />

francobol<strong>lo</strong> commemorativo o, in alternativa, concedano<br />

l’annullamento postale.<br />

Altre ancora sono le idee, altre le iniziative in cantiere, alcune<br />

delle quali potrebbero vedere la luce proprio entro<br />

la fine dell’anno.<br />

Quanto al programma scientifico, l’<strong>AIP</strong> ha nominato un<br />

gruppo ristretto di podo<strong>lo</strong>gi che, in contatto con la FIP,<br />

ha messo a punto un elaborato elenco degli argomenti<br />

che verranno affrontati in quel<strong>lo</strong> che, ci auguriamo,<br />

sarà ricordato come uno dei migliori congressi <strong>della</strong><br />

storia podo<strong>lo</strong>gica. Servirà <strong>per</strong> verificare e confrontare<br />

le più importanti es<strong>per</strong>ienze realizzate nei vari paesi<br />

<strong>per</strong> la prevenzione e cura delle pato<strong>lo</strong>gie podaliche<br />

nonché <strong>per</strong> sottolineare il va<strong>lo</strong>re che bisogna dare alla<br />

possibilità di incontrare oltre mille colleghi ed amici,<br />

quanti cioè svolgono la stessa professione in altri paesi<br />

vicini e <strong>lo</strong>ntani. n<br />

il PODOLOGO in medicina


12:30-14:00 Pranzo e spazio espositori - sessione poster<br />

14:00 Sessioni letture e workshop<br />

L1<br />

biomeccanica<br />

L2<br />

radio<strong>lo</strong>gia ed<br />

immagini<br />

podoiatriche<br />

15:30 break con gli espositori- sessione poster<br />

16:30 Sessioni letture e workshop<br />

L4<br />

complicanze del<br />

piede diabetico e<br />

sua gestione<br />

VENERDÌ 18 - OTTOBRE<br />

L5<br />

analisi del<br />

passo<br />

09:00 Sessione plenaria- sessione generale 2<br />

10:00 Sessione plenaria- sessione generale 3<br />

11:00-12:00 Break con gli espositori- sessione poster<br />

12:00 Sessione plenaria- sessione generale 4<br />

13:00 Pranzo con gli espositori- sessione poster<br />

14:30 Sessioni letture e workshop<br />

L7<br />

gestione<br />

delle lesioni<br />

L8<br />

medicina<br />

del<strong>lo</strong> sport<br />

16:00 break con gli espositori- sessione poster<br />

16:30 Sessioni letture e workshop<br />

L10<br />

chirurgia<br />

podoiatrica<br />

L11<br />

dermato<strong>lo</strong>gia<br />

18:00 Fine delle sessioni scientifiche<br />

20:00 Cena congressuale<br />

SABATO 19 - OTTOBRE<br />

09:00 AM Sessioni letture e workshop<br />

L13<br />

medicina podoiatrica<br />

preventiva<br />

L14<br />

gestione<br />

delle<br />

onicopatie<br />

L3<br />

piede<br />

pediatrico<br />

L6<br />

podoiatria<br />

generale<br />

L9<br />

piede<br />

artritico<br />

L12<br />

problemi<br />

del piede<br />

geriatrico<br />

L15<br />

chirurgia<br />

del<br />

retropiede<br />

10:30 Break con gli espositori e sessione poster<br />

W1<br />

anestesia<br />

<strong>lo</strong>cale<br />

W1<br />

anestesia<br />

<strong>lo</strong>cale<br />

W4<br />

biomeccanica ed<br />

analisi del passo -<br />

Tekscan<br />

W4<br />

biomeccanica ed<br />

analisi del passo -<br />

Tekscan<br />

W7<br />

iopsia cutanea<br />

<strong>nel</strong>la pratica<br />

podoiatrica<br />

CONGRESSO MONDIALE 2013<br />

W2<br />

esame obiettivo<br />

dell’arto<br />

inferiore<br />

W2<br />

esame obiettivo<br />

dell’arto<br />

inferiore<br />

W5<br />

esame del paziente<br />

diabetico<br />

W5<br />

esame del paziente<br />

diabetico<br />

W8<br />

Workshop sui<br />

feltraggi<br />

11:30<br />

Sessione plenaria<br />

Dermato<strong>lo</strong>gia e dermatopato<strong>lo</strong>gia- Bradley Bakotic<br />

12:30<br />

Sessione plenaria- sessione generale 5<br />

un approccio multidisciplinare al piede diabetico - commissione FIP del piede diabetico<br />

13:30 Sessione di chiusura<br />

W3<br />

scarico del piede<br />

diabetico ed altre<br />

tecniche<br />

W3<br />

esame obiettivo<br />

dell’arto inferiore<br />

W6<br />

Special Olympic<br />

Athletes Special<br />

Problems<br />

W6<br />

Special Olympic<br />

Athletes Special<br />

Problems<br />

W9<br />

FIP International Academy<br />

of Podiatric Medical<br />

Educators Meeting<br />

il PODOLOGO in medicina<br />

n.171 luglio/agosto/settembre 2012<br />

7


8<br />

CONGRESSO MONDIALE 2013<br />

RICORDIAMO CHE TUTTI I SOCI <strong>AIP</strong> SONO DI DIRITTO MEMBRI DELLA FIP<br />

n.171 luglio/agosto/settembre 2012<br />

il PODOLOGO in medicina


Dall’incontro-dibattico di sabato 7 luglio a Roma un messaggio forte e chiaro di a<strong>per</strong>tura e dia<strong>lo</strong>go<br />

L’<strong>AIP</strong> in coro:<br />

facciamo circolare le idee!!!<br />

<strong>Un</strong> importante primo passo verso l’istituzione di un vero e proprio tavo<strong>lo</strong> di lavoro <strong>per</strong> <strong>lo</strong><br />

scambio di idee attraverso un confronto leale con tutte le sigle che si riconoscono <strong>nel</strong>la podo<strong>lo</strong>gia<br />

Facciamo circolare le idee! E’ stato questo <strong>lo</strong> s<strong>lo</strong>gan<br />

coniato <strong>nel</strong>l’incontro-dibattito promosso dall’<strong>AIP</strong><br />

del<strong>lo</strong> scorso 7 luglio presso l’elegante sala congressi<br />

dell’Hotel Palatino di Roma. <strong>Un</strong> invito ed un’a<strong>per</strong>tura<br />

verso tutte le sigle che ruotano <strong>nel</strong>l’orbita<br />

<strong>della</strong> podo<strong>lo</strong>gia italiana con l’obiettivo di provare<br />

ad intraprendere un <strong>per</strong>corso comune<br />

<strong>nel</strong>l’unico interesse generale <strong>della</strong> tutela <strong>della</strong><br />

professione e dei cittadini. Oltre 60 i podo<strong>lo</strong>gi<br />

presenti, quasi tutti associati <strong>AIP</strong>, che sono intervenuti<br />

all’incontro che ha visto come moderatori<br />

il dott. Antonio D’Amico ed il Dott. Daniele<br />

Palla.<br />

Nella <strong>lo</strong>ro corposa introduzione sono state illustrate<br />

le sfide che attendono oggi la Podo<strong>lo</strong>gia:<br />

a cominciare dall’aggiornamento del<br />

profi<strong>lo</strong> professionale, agli standard qualitativi di<br />

erogazione delle prestazioni, passando <strong>per</strong> le<br />

normative e le procedure <strong>nel</strong>l’a<strong>per</strong>tura di uno<br />

studio podo<strong>lo</strong>gico senza tralasciare l’importante<br />

aspetto <strong>della</strong> formazione universitaria e la formazione<br />

continua ECM e la <strong>lo</strong>ro adeguatezza<br />

ed appropriatezza in un <strong>per</strong>corso serio, utile ed<br />

orientato al sa<strong>per</strong>e fare. Non sono mancati poi<br />

spunti di interesse generale legati all’opinione<br />

pubblica, alla comunicazione, al rapporto con<br />

i medici di medicina generale, alla previdenza,<br />

al fisco ed alla <strong>lo</strong>tta contro l’abusivismo. Particolare<br />

attenzione è stata poi dedicata alle nuove<br />

generazioni, alle <strong>lo</strong>ro prospettive quali futuri<br />

dirigenti <strong>della</strong> rappresentanza professionale dei<br />

podo<strong>lo</strong>gi. Su ognuno di questi aspetti è stato<br />

a<strong>per</strong>to un dibattito a cui hanno fatto da pro<strong>lo</strong>go<br />

gli interventi del vicepresidente <strong>AIP</strong>, Arcange<strong>lo</strong><br />

Marseglia, sopratutto in qualità di membro del MIUR <strong>per</strong><br />

quanto riguarda la formazione e gli aspetti strettamente<br />

legati all’istruzione e alla ricerca. Così come sono state<br />

particolarmente apprezzate ed esplicative le informa-<br />

Il tavo<strong>lo</strong> dei relatori<br />

L’intervento del Presidente <strong>AIP</strong><br />

il PODOLOGO in medicina<br />

n.171 luglio/agosto/settembre 2012<br />

<strong>AIP</strong><br />

Rocco<br />

Menechella<br />

Coordinatore<br />

Editoriale A.I.P.<br />

9


<strong>AIP</strong><br />

10<br />

zioni fornite dalla dott.ssa Linda Passaro, membro del<br />

direttivo <strong>AIP</strong>, con delega alla formazione continua ECM.<br />

Numerose in questo caso le richieste dei partecipanti<br />

che hanno voluto sa<strong>per</strong>ne di più <strong>per</strong> quanto riguarda<br />

il proprio bagaglio professionale di crediti ECM, in una<br />

materia in continua evoluzione soprattutto a seguito delle<br />

recenti novità e <strong>nel</strong><strong>lo</strong> specifico <strong>per</strong> quanto riguarda la<br />

formazione a distanza, che è stata avviata da pochissimo<br />

dall’<strong>AIP</strong> e che rappresenta un aspetto sicuramente<br />

da tenere in considerazione <strong>nel</strong>l’immediato futuro.<br />

Le problematiche giuridiche sono state, come sempre,<br />

illustrate del legale dell’<strong>AIP</strong>, avv. Marco Croce anch’esso<br />

favorevole ad un discorso di ampio raggio che possa<br />

coinvolgere tutti i podo<strong>lo</strong>gi italiani così come avviene<br />

con le professioni sanitarie più numerose che marciano<br />

unite senza divisioni verso gli obiettivi prefissati. Ultimo<br />

ma non <strong>per</strong> questo meno importante, l’intervento <strong>della</strong><br />

fiscalista Antonietta Co<strong>della</strong> che ha reso noto quanto<br />

<strong>Un</strong>ità: riconoscere l’impegno trentennale dell’A.I.P<br />

n.171 luglio/agosto/settembre 2012<br />

chiarito una volta <strong>per</strong> tutte dall’Agenzia delle Entrate<br />

circa la detrazione delle spese podo<strong>lo</strong>giche che, così<br />

come da sempre sostenuto dall’<strong>AIP</strong>, può essere riconosciuta<br />

senza l’obbligo <strong>della</strong> prescrizione medica ma con<br />

la semplice indicazione <strong>della</strong> prestazione e del tito<strong>lo</strong> del<br />

professionista che l’ha effettuata.<br />

Senza dubbio una grande vittoria, resa pubblica <strong>lo</strong> scorso<br />

1 giugno 2012 dall’Agenzia dell’Entrate attraverso la<br />

circolare 19/E, che ha definitivamente fatto chiarezza su<br />

un aspetto su cui l’<strong>AIP</strong> si è sempre battuta fin da subito<br />

portando avanti una battaglia che oggi può dirsi vinta,<br />

premiando gli sforzi e la costante attenzione prestata al<br />

caso. Nei vari interventi che si sono alternati ha preso la<br />

parola anche il Presidente <strong>AIP</strong>, Mauro Montesi che ha ribadito<br />

i meriti dell’<strong>AIP</strong> <strong>per</strong> quanto fatto fino ad oggi e si è<br />

reso, inoltre, disponibile ad un dia<strong>lo</strong>go leale e propositivo<br />

con <strong>per</strong>sone che veramente hanno a cuore le sorti <strong>della</strong><br />

podo<strong>lo</strong>gia e non con avventurieri o facili vincitori pronti<br />

Non disconoscere quanto l’A.I.P ha fatto in 30 anni di attività <strong>per</strong> va<strong>lo</strong>rizzare la professione. E’ questo<br />

il paletto che il Presidente Montesi ha posto con forza quale condizione <strong>per</strong> impegnarsi in un dia<strong>lo</strong>go<br />

con i rappresentanti delle alte sigle. Dia<strong>lo</strong>go,appunto,che può essere costruttivo so<strong>lo</strong> se si basa sul<br />

pensiero forte di una professione che è nata,cresciuta,stimata in Italia e all’estero grazie all’impegno<br />

dell’unica Associazione riconosciuta e soprattutto del suo Presidente che ha creduto <strong>nel</strong>la professione<br />

e che è tutt’ora convinto di un possibile futuro <strong>sviluppo</strong>,purché non si snaturi quanto realizzato fin’ora<br />

e si prosegua sulla linea di rigore e di etica che ha caratterizzato ogni iniziativa ed ogni intervento.<br />

In effetti, esistono tutte le condizioni <strong>per</strong> una riflessione che coinvolga i colleghi <strong>nel</strong>la <strong>lo</strong>ro totalità. Si vuol<br />

dire cioè che oltre al coinvolgimento dei rappresentanti di altre sigle,occorre che tutti i Podo<strong>lo</strong>gi italiani si<br />

rendano conto del va<strong>lo</strong>re dell’unità di intenti e vadano al cuore dei problemi oltre a condividere gli impegni<br />

<strong>per</strong> la crescita <strong>della</strong> professione. Sarà possibile? Per la verità, la partecipazione non certo massiccia<br />

all’iniziativa dell’A.I.P non lascia molto spazio all’ottimismo. Sorprende, in particolare la presenza davvero<br />

limitata dei giovani, i quali avrebbero dovuto meglio capire che le “sfide che ci attendono” (così recita il tito<strong>lo</strong><br />

dell’incontro) riguardano soprattutto il <strong>lo</strong>ro futuro <strong>nel</strong>l’esercizio di una meravigliosa professione, ma certamente<br />

non facile proprio in relazione ai vari problemi affrontati <strong>nel</strong>l’occasione. Peccato,dovrebbero sa<strong>per</strong>e<br />

i mille e più podo<strong>lo</strong>gi e studenti invitati che oltre a verificare le opportunità strategiche,sono state fornite<br />

informazioni preziose su ogni tema affrontato (vedi artico<strong>lo</strong> a fianco). Bastava essere presenti <strong>per</strong> venire a<br />

conoscenza di indicazioni preziose <strong>per</strong> la professione. Peccato davvero! Ci auguriamo,in ogni caso,che in<br />

un’altra occasione ana<strong>lo</strong>ga, tutti comprendano il va<strong>lo</strong>re dell’unità e si rendano conto che anche in queste<br />

occasioni “gli assenti hanno sempre torto”.<br />

B. L.<br />

il PODOLOGO in medicina


L’elegante sala che ha ospitato l’incontro<br />

I due moderatori<br />

a salire sul carro so<strong>lo</strong> in occasione di conquiste altrui.<br />

Più attenzione alla comunicazione è quanto stato chiesto<br />

e sottolineato dal Presidente onorario Gianni Pepè che,<br />

prendendo la parola, ha ribadito la necessità di una comunicazione<br />

fattiva ed innovativa ma soprattutto proiettata<br />

al futuro, aprendo una strada che porti la Podo<strong>lo</strong>gia<br />

verso altrettanti traguardi attraverso una futura e nuova<br />

classe dirigente. E’ stato <strong>lo</strong> stesso moderatore Daniele<br />

Palla ad intervenire nuovamente ed a rassicurare tutti<br />

sull’impegno e la vicinanza che <strong>lo</strong> lega all’<strong>AIP</strong>, così come<br />

sulla vo<strong>lo</strong>ntà di farsi portavoce presso altri di progetti<br />

seri. Ciò senza dimenticare quanto è stato fatto e soprattutto<br />

da chi, in modo che tutti possano apprendere<br />

cose che al<strong>lo</strong> stato attuale non sanno o vedono<br />

in maniera distorta o interpretano in modo unilaterale.<br />

Lo scopo e l’obiettivo è proprio questo:<br />

aprire un tavo<strong>lo</strong> di lavoro programmatico con<br />

tutti i referenti <strong>della</strong> podo<strong>lo</strong>gia in Italia, anche<br />

attraverso la mediazione del<strong>lo</strong> stesso Daniele<br />

Palla, una sorta di “ministro degli esteri” <strong>della</strong><br />

podo<strong>lo</strong>gia, sfruttando il suo ruo<strong>lo</strong> di battitore<br />

libero e non appartenente a nessuna associazione,<br />

<strong>per</strong> poter coinvolgere quanti intendono<br />

portare un contributo utile alla professione.<br />

Si tratterebbe quindi di dettare delle linee guida<br />

e creare una vera e propria “costituente”,<br />

ascoltando e raggruppando tutte le correnti di<br />

pensiero <strong>per</strong> poter poi elaborare un discorso<br />

comune con prospettive nuove e raccogliendo<br />

il buono da ognuno.<br />

Bisogna dunque far circolare le idee, rivendicando<br />

l’identità associativa e politica di ogni parte<br />

ma aprirsi al dia<strong>lo</strong>go ed al confronto, tenendo<br />

fuori quanti non intendono prendere parte a<br />

questo ambizioso progetto. Gli stessi studenti<br />

non saranno tenuti fuori da tutto questo, anzi<br />

<strong>lo</strong>ro saranno i primi a confrontarsi così come<br />

suggerito dal rappresentante degli studenti di<br />

Podo<strong>lo</strong>gia <strong>della</strong> Sapienza, Edoardo Zucchi e<br />

che ha trovato tutti d’accordo a cominciare dal<strong>lo</strong><br />

stesso Daniele Palla che si farà promotore di<br />

un primo incontro tra gli studenti <strong>della</strong> Sapienza<br />

e quelli di podo<strong>lo</strong>gia dell’università di Pisa entro<br />

la fine dell’anno.<br />

Sicuramente sono state gettate le basi <strong>per</strong> qualcosa<br />

di veramente interessante ed affascinante a cui <strong>per</strong>ò<br />

bisognerà far seguire i fatti affinché non restino carta<br />

morta ma si possa cominciare davvero a collaborare ed<br />

a remare tutti <strong>nel</strong>la stessa direzione. <strong>Un</strong> tavo<strong>lo</strong> di lavoro<br />

tecnico tra esponenti delle varie sigle è un importante<br />

quanto difficile impegno a cui si cercherà di dare vita<br />

nei mesi a seguire <strong>per</strong> poi magari organizzare un nuovo<br />

appuntamento, come questo del<strong>lo</strong> scorso 7 luglio, dove<br />

si possano davvero coinvolgere tutti i podo<strong>lo</strong>gi italiani.<br />

La sfida è lanciata. Non resta che cogliere l’invito. n<br />

il PODOLOGO in medicina<br />

n.171 luglio/agosto/settembre 2012<br />

<strong>AIP</strong><br />

11


FORUM E CONVEGNI<br />

Arcange<strong>lo</strong><br />

Marseglia<br />

Podo<strong>lo</strong>go e Vice<br />

Presidente A.I.P.<br />

12<br />

Anche quest’anno la Conferenza Permanente delle<br />

Professioni Sanitarie si è incontrata <strong>nel</strong> consueto<br />

scenario di Portonovo di Ancona dal 13 al 15 settembre<br />

<strong>nel</strong>l’occasione del 15° anno d’istituzione <strong>della</strong> conferenza.<br />

Dal prossimo anno la Conferenza verrà organizzata<br />

<strong>nel</strong> mese di Marzo ed in sede diversa da quella difficilmente<br />

raggiungibile di Portonovo d’Ancona. Tutto questo con la<br />

s<strong>per</strong>anza di facilitare l’accesso dei rappresentanti dei diversi<br />

corsi di laurea delle professioni sanitarie ad una conferenza<br />

che ha la finalità di stimolare e consentire il confronto fra<br />

corsi e di omogeneizzare e migliorare l’offerta formativa.<br />

Come al solito la rappresentatività <strong>della</strong> nostra categoria<br />

spetta a colui che redige l’artico<strong>lo</strong>, unitamente al prof. Marco<br />

Cavallini, Presidente <strong>della</strong> Commissione Nazionale <strong>per</strong> la<br />

podo<strong>lo</strong>gia, ed al collega dott. Giovanni Antonacci, membro<br />

del consiglio direttivo dell’<strong>AIP</strong>, in rappresentanza <strong>della</strong> stessa<br />

<strong>AIP</strong>, dell’<strong>Un</strong>iversità la Sapienza di Roma e dell’<strong>Un</strong>iversità<br />

Magna Graecia di Catanzaro, oltre che <strong>della</strong> podo<strong>lo</strong>gia italiana.<br />

Devo rammentare che ormai sono circa 4 anni che<br />

i colleghi sia degli altri atenei che delle altre associazione<br />

sono assenti in questi tavoli e vorrei ricordare che se non ci<br />

fossimo noi ci sarebbe qualcuno che prenderebbe decisioni<br />

<strong>per</strong> noi. A tal proposito è bene sottolineare che se non<br />

fossimo stati presenti <strong>lo</strong> scorso anno, ad esempio, la giunta<br />

avrebbe d’ufficio trasferito il corso di Laurea in Podo<strong>lo</strong>gia<br />

dall’area riabilitativa a quella tecnica insieme con i tecnici<br />

ortopedici! Fortuna che, come al solito, l’<strong>AIP</strong> ed il Prof. Cavallini<br />

erano e sono sempre presenti. Il tema ampiamente<br />

discusso è stato: “Pratica e formazione interprofessionale”.<br />

La criticità in merito alla discussione si è concentrata soprattutto<br />

sull’abbandono da parte degli studenti a partire<br />

già dal secondo semestre del primo anno. Da ricerche<br />

effettuate grazie all’ausilio di Almalaurea pare che contribuiscano<br />

fattori come il voto di maturità, la riduzione delle<br />

ore di lezione frontale previsto nei CFU addirittura il 50%<br />

di queste è destinato al<strong>lo</strong> studio individuale ed in parte la<br />

distanza dalla sede universitaria. Il pomeriggio di giovedì 13<br />

si è riunita la giunta <strong>della</strong> conferenza <strong>per</strong> tracciare, tra l’altro,<br />

n.171 luglio/agosto/settembre 2012<br />

Ancora una volta l’A.I.P. presente in rappresentanza <strong>della</strong> Podo<strong>lo</strong>gia Italiana<br />

Tante novità dall’edizione 2012<br />

<strong>della</strong> Conferenza Permanente<br />

delle Professioni Sanitarie<br />

delle linee guida <strong>per</strong> il MIUR relative alla seduta di laurea, di<br />

seguito i punti discussi ed approvati:<br />

• Nella somma del punteggio finale la commissione di laurea<br />

può attribuire un massimo di 10 punti di cui 5 relativi<br />

esclusivamente al risultato <strong>della</strong> prova pratica aggiungendo<br />

un bonus di 2 punti <strong>per</strong> gli studenti Erasmus. Il voto di<br />

<strong>lo</strong>de, <strong>per</strong> chi raggiunge il 110, viene attribuito sulla base<br />

delle <strong>lo</strong>di ottenute negli esami di profitto del candidato<br />

• I rappresentanti delle associazioni di categoria non devono<br />

essere anche docenti universitari.<br />

• La nomina dei rappresentati delle associazione di categoria<br />

deve avvenire tra quelle riconosciute e maggiormente<br />

rappresentative sul territorio italiano <strong>per</strong> un massimo di 2<br />

come sancito dalla Gazzetta Ufficiale n°162 del 14 luglio<br />

2006 pagina 49. E’ stato altresì ricordato come presso<br />

il Ministero sia attualmente in corso una revisione degli<br />

elenchi delle associazioni professionali realmente rappresentative<br />

che verrà pubblicato a breve<br />

• L’esame pratico può essere svolto con differenti modalità<br />

tra cui la discussione di casi clinici presentati con mezzi<br />

audio/visivi, quiz a risposte multiple (non meno di 60 domande),<br />

esame clinico sul paziente, ecc.<br />

• Infine, è stata confermata l’opportunità di svolgere le due<br />

sessioni di esame (esame pratico e discussione <strong>della</strong><br />

tesi) in due giornate separate.<br />

L’interprofessionalità sulla quale la conferenza si è soffermata<br />

ha sottolineato la possibilità di intraprendere lezioni<br />

combinate tra studenti di medicina e studenti delle professioni<br />

sanitarie, quindi creare degli ordinamenti didattici<br />

con alcuni segmenti similari che abbiano <strong>lo</strong> stesso numero<br />

di CFU e seduta d’esame. Si è avanzata, infine, l’ipotesi di<br />

cambiare le condizioni di accesso alla scelta del Corso di<br />

Laurea delle professioni sanitarie. Attualmente il candidato<br />

può scegliere 3 opzioni ed entrare tanto <strong>per</strong> idoneità quanto<br />

<strong>per</strong> numero di posti relativo a quel Corso di Laurea. La<br />

giunta proporrebbe una graduatoria generale unica in ordine<br />

di merito, dando al<strong>lo</strong> studente il diritto di scelta in base al<br />

numero di posti disponibili. n<br />

il PODOLOGO in medicina


<strong>Un</strong>’interessante ricerca che fa capire quanto ancora non sia<br />

del tutto conosciuta la figura del Podo<strong>lo</strong>go<br />

PODOche??<br />

Siamo entrate <strong>nel</strong>le sale d’aspetto di studi<br />

medici, studi dentistici e ci siamo anche<br />

messe in coda in alcune farmacie; tutti posti<br />

in cui, mentre aspetti che arrivi il tuo turno, parli e<br />

scambi le soluzioni più insolite e strane <strong>per</strong> le più<br />

disparate pato<strong>lo</strong>gie: dalla tazza di latte e miele <strong>per</strong> il<br />

mal di gola al più bravo onco<strong>lo</strong>go del mondo che ti<br />

ha salvato la vita MA…..<br />

In tutto il brusio di poso<strong>lo</strong>gie e medici non abbiamo<br />

quasi mai sentito risuonare il nome “PODOLOGO”.<br />

APPROFONDIMENTO<br />

Al<strong>lo</strong>ra ci è venuta la bella idea di fare un breve e semplice<br />

“test conoscitivo sulla figura del podo<strong>lo</strong>go”,In<br />

primis <strong>lo</strong> abbiamo fatto ai pazienti che, sconsolati,<br />

attendevano sulle scomode sedie del “dottore di<br />

famiglia” e poi a Loro, ai Medici di medicina generale<br />

che sono e potrebbero essere ancor più nostri<br />

alleati.<br />

Dalle domande poste ai MMG,<strong>nel</strong>la maggior parte<br />

dei casi, ammettono di conoscere e apprezzare il<br />

ruo<strong>lo</strong> del podo<strong>lo</strong>go e di aver collaborato con tale<br />

Anto<strong>nel</strong>la Ricci e Federica Ferraro sono due studentesse del primo anno del corso di laurea in podo<strong>lo</strong>gia<br />

<strong>della</strong> Sapienza. Hanno voluto capire se la professione scelta fosse sufficientemente nota al grande pubblico<br />

e ai medici di medicina generale.<br />

Certo, i risultati ottenuti non sono davvero incoraggianti; siamo sicuri, <strong>per</strong> altro, che le due studentesse non<br />

si scoraggeranno ed anzi rinnoveranno il <strong>lo</strong>ro impegno in una ricerca più ampia e metodo<strong>lo</strong>gicamente più<br />

corretta. Ciò che più ci ha colpito è che, secondo <strong>lo</strong> studio, quasi mai i medici consiglierebbero a un <strong>lo</strong>ro<br />

paziente, di ricorrere al podo<strong>lo</strong>go; ma ciò che più sorprende è che il motivo è quel<strong>lo</strong> di non essere a conoscenza<br />

delle competenze del podo<strong>lo</strong>go e dei suoi limiti in ambito sanitario. Bene, quindi, ha fatto l’Aip ad<br />

affrontare il problema quando <strong>nel</strong> XXVI <strong>Congresso</strong> Nazionale ha organizzato una tavola rotonda “Medicina<br />

generale e Podo<strong>lo</strong>gia. Quale collaborazione?”.<br />

Basta ricordare gli interventi del Preside Vincenzo Ziparo e soprattutto di Mario Falconi <strong>per</strong> capire quanto<br />

siano urgenti e necessarie iniziative volte alla sensibilizzazione dei medici.<br />

Fortunatamente in questi ultimi mesi l’Aip è stata più volte invitata ad importanti Congressi medici (vedi<br />

artico<strong>lo</strong> <strong>nel</strong>le pagine precendenti), <strong>nel</strong> corso del quale è stata con forza richiamata la necessità di una reciproca<br />

collaborazione con i medici e con gli altri specialisti.<br />

Si tratta di un lento processo di sensibilizzazione, informazione e conoscenza che <strong>nel</strong> medio termine dovrebbe<br />

dare i suoi frutti.<br />

Quanto alla gente, poco o <strong>per</strong> nulla informata sulla nostra professione, riteniamo che il campione al centro<br />

<strong>della</strong> ricerca sia da considerare non sufficiente <strong>per</strong> dare risultati riferibili all’universo.<br />

Non possiamo che concludere, sollecitando le due studentesse a studiare un altro metodo più corretto sotto<br />

l’aspetto statistico, dal quale trarre dati più affidabili e quindi preziosi <strong>per</strong> le iniziative dell’Aip.<br />

B. L.<br />

UNIVERSITÀ<br />

Federica<br />

Ferraro<br />

Anto<strong>nel</strong>la<br />

Ricci<br />

Studentesse I° anno<br />

Cdl in Podo<strong>lo</strong>gia,<br />

<strong>Un</strong>iversità “Sapienza”,<br />

Roma<br />

il PODOLOGO in medicina<br />

n.171 luglio/agosto/settembre 2012<br />

13


UNIVERSITÀ<br />

14<br />

figura in diverse occasioni ma, la questione che più<br />

salta agli occhi leggendo i test è che, in quasi mai<br />

nessun caso, consiglierebbero a un <strong>lo</strong>ro paziente,<br />

come prima scelta, la figura del podo<strong>lo</strong>go.<br />

n.171 luglio/agosto/settembre 2012<br />

DOMANDE RIVOLTE A 23 PAZIENTI<br />

Domande Risposta 1 Risposta 2 Risposta 3 Risposta 4<br />

Conosce la figura del podo<strong>lo</strong>go? Si 10 No 13 Ne ho sentito parlare<br />

Ogni quanto fa una visita podo<strong>lo</strong>gica? Ogni mese Ogni anno 5 So<strong>lo</strong> <strong>nel</strong> bisogno 18<br />

A quale figura si rivolgerebbe <strong>per</strong> un problema cutaneo<br />

ai piedi?<br />

Podo<strong>lo</strong>go 3 Estetista 5 Dermato<strong>lo</strong>go 15 Reumato<strong>lo</strong>go<br />

Per un control<strong>lo</strong> a suo figlio, <strong>per</strong> vedere se cammina<br />

correttamente a chi si rivolgerebbe?<br />

Podo<strong>lo</strong>go 1 Ortopedico 18 Pediatra 4 Tecnico ortopedico<br />

In caso di cal<strong>lo</strong>sità da chi se le farebbe curare? Podo<strong>lo</strong>go 4 Estetista 9 Dermato<strong>lo</strong>go<br />

Callifugo o<br />

“fai da te” 10<br />

Ha una verruca come la cura? Podo<strong>lo</strong>go 2 Dermato<strong>lo</strong>go 10<br />

N, <strong>per</strong>ché non so cosa<br />

Compra farmaci<br />

pubblicizzati in Tv 11<br />

Ha il diabete andrebbe da un podo<strong>lo</strong>go? si può fare un podo<strong>lo</strong>go <strong>per</strong> i<br />

diabetici 23<br />

In caso di do<strong>lo</strong>re ai piedi mentre cammina o semplicemente<br />

da fermo a chi si rivolge?<br />

Podo<strong>lo</strong>go 5 Ortopedico 5 Reumato<strong>lo</strong>go 13<br />

DOMANDE RIVOLTE A 11 MEDICI DI BASE E SPECIALISTI<br />

Ai MMG che ci hanno dato la possibilità di svolgere<br />

il test insieme a <strong>lo</strong>ro abbiamo chiesto: “ <strong>per</strong>ché invia<br />

un paziente, <strong>per</strong> una pato<strong>lo</strong>gia podalica, più volentieri<br />

da un dermato<strong>lo</strong>go o da un ortopedico piutto-<br />

Domande Risposta 1 Risposta 2 Risposta 3 Risposta 4<br />

Conosce la figura del podo<strong>lo</strong>go? Si 11 No Ne ho sentito parlare<br />

Durante la sua carriera gli è capitato di collaborare con un<br />

podo<strong>lo</strong>go?<br />

Si 6 No 5<br />

Generalmente ha contatti con un podo<strong>lo</strong>go di fiducia? Si 2 No 9<br />

Ha mai ricevuto una lettera di un Podo<strong>lo</strong>go, che chiedeva<br />

delucidazioni su una pato<strong>lo</strong>gia?<br />

Si 1 No 10 Pediatra 4 Tecnico ortopedico<br />

Ha un paziente con problemi ai piedi, da chi <strong>lo</strong> indirizzerebbe?<br />

Podo<strong>lo</strong>go 2 Ortopedico 9 Fisioterapista Reumato<strong>lo</strong>go<br />

Ha un paziente diabetico, gli consiglia una visita dal podo<strong>lo</strong>go?<br />

Si 3 No 8<br />

Pensa che la professione del Podo<strong>lo</strong>go sia conosciuta dai<br />

pazienti e dai suoi colleghi?<br />

Si 3 No 8<br />

Se gli capitasse un paziente con un ulcera al piede da chi <strong>lo</strong><br />

indirizzerebbe?<br />

(Inserire varie soluzioni di intervento )<br />

Podo<strong>lo</strong>go 1 Dermato<strong>lo</strong>go 9 Ortopedico 1<br />

il PODOLOGO in medicina


sto che da un podo<strong>lo</strong>go? La risposta è stata quasi<br />

sempre di non essere a conoscenza precisamente<br />

di quel<strong>lo</strong> che può o non può fare un podo<strong>lo</strong>go e i<br />

suoi limiti in ambito sanitario.<br />

Ai cari pazienti a cui abbiamo chiesto collaborazione<br />

e che ci hanno risposto “tanto devo aspettare,<br />

dammi qua….” Alcuni conoscevano la figura del<br />

podo<strong>lo</strong>go ed altri no; non è stato di grande stupore<br />

riscontrare questo , in quanto, gli intervistati erano<br />

<strong>per</strong> la maggior parte pazienti anziani, <strong>per</strong><strong>lo</strong>più propensi<br />

al “faidate” sui propri piedi.<br />

Successivamente leggendo i test dei pazienti abbiamo<br />

riscontrato che, praticamente mai, si sarebbero<br />

rivolti a un podo<strong>lo</strong>go <strong>per</strong> prendersi cura dei <strong>lo</strong>ro piedi<br />

in caso di pato<strong>lo</strong>gie ad altissimo rischio quale il<br />

diabete.<br />

A teoria contraria,dopo aver svolto il test, molti<br />

pazienti ci hanno chiesto delucidazioni riguardo la<br />

figura del podo<strong>lo</strong>go e su quali pato<strong>lo</strong>gie potesse intervenire,<br />

rimanendo sinceramente contenti e stupiti<br />

delle libertà terapeutiche che ha in ambito delle<br />

pato<strong>lo</strong>gie podaliche. Per concludere questo picco<strong>lo</strong><br />

excursus conoscitivo sulla figura professionale del<br />

podo<strong>lo</strong>go.<br />

A malincuore possiamo dire che, nonostante le<br />

continue <strong>lo</strong>tte che l’<strong>AIP</strong> ha sostenuto e che ancora<br />

sostiene, <strong>per</strong> rendere la nostra professione, una<br />

professione acclarata sotto tutti i punti di vista, il<br />

Podo<strong>lo</strong>go non è ancora molto conosciuto.<br />

Il fatto più preoccupante è che i pazienti, non sapendo<br />

nulla di ciò che può fare un podo<strong>lo</strong>go, preferiscono<br />

o sono costretti, (non credendo di avere<br />

tanta scelta), a farsi “curare” da estetisti o simili<br />

che non possiedono le conoscenze adatte <strong>per</strong> poter<br />

trattare determinate pato<strong>lo</strong>gie.<br />

Molti altri paragonando il trattamento podo<strong>lo</strong>gico<br />

con il “!!!!! pedicure curativo!!!!!!”, sostengono<br />

che le prestazioni podo<strong>lo</strong>giche sono troppo costose,<br />

senza conoscere la REALE differenza tra le<br />

due prestazioni. In tutto questo i pazienti non sono<br />

consigliati da nessuno a rivolgersi ad un podo<strong>lo</strong>go<br />

<strong>per</strong> affrontare alcuni <strong>lo</strong>ro problemi, ecco <strong>per</strong>ché<br />

molto spesso ci ritroviamo a trattare pazienti che<br />

hanno pato<strong>lo</strong>gie da anni senza essere mai stati trattati<br />

adeguatamente o <strong>per</strong>ché non hanno trovato <strong>lo</strong><br />

specialista adatto.<br />

La soluzione, quindi più confacente è sicuramente la<br />

comunicazione esplicativa e continuata con i medici<br />

di medicina generale <strong>per</strong>ché sono i primi professionisti<br />

sanitari che entrano in contatto con il paziente,<br />

spiegando <strong>lo</strong>ro il nostro ruo<strong>lo</strong> e trovando quel punto<br />

di incontro-collaborazione tra le due professioni<br />

<strong>per</strong> arrivare al<strong>lo</strong> scopo comune di tutelare la salute<br />

del cittadino tramite prevenzione e cure adeguate.<br />

Ripetiamo che Abbiamo voluto svolgere questa<br />

piccola ricerca, <strong>per</strong>ché so<strong>lo</strong> adesso che facciamo<br />

parte dell’ambiente ci rendiamo conto di quanta<br />

disinformazione ci sia ancora su questa professione<br />

e <strong>per</strong>ché soprattutto è davvero brutto sentirsi dire<br />

dalle <strong>per</strong>sone alle quali si dice cosa si vuol diventare<br />

da grandi: Podo…che?<br />

L’obiettivo?: che in breve tempo le cose cambino<br />

grazie al costante e caparbio lavoro dell’ <strong>AIP</strong> e anche<br />

grazie a noi nuove leve che saremo attivi già<br />

adesso come studenti e domani come futuri podo<strong>lo</strong>gi<br />

affinchè la nostra amata professione venga<br />

riconosciuta <strong>nel</strong>la salvaguardia <strong>della</strong> salute del<br />

cittadino.<br />

A tal proposito, al presidente <strong>AIP</strong> va il sostegno<br />

nostro e dei futuri studenti <strong>della</strong> seconda facoltà<br />

di medicina e chirurgia in Podo<strong>lo</strong>gia e di tutti<br />

co<strong>lo</strong>ro che credono <strong>nel</strong>la realizzazione del progetto<br />

comune chiamato “podo<strong>lo</strong>go” in un servizio sanitario<br />

nazionale in grado di elargire risposte concrete<br />

sul territorio.<br />

Ci auguriamo inoltre che si crei una maggiore collaborazione<br />

con i medici di base, dando <strong>lo</strong>ro l’opportunità<br />

di conoscere il nostro ruo<strong>lo</strong> <strong>nel</strong> progetto<br />

salute cosi che le <strong>per</strong>sone siano indirizzate dal<strong>lo</strong><br />

specialista adatto <strong>per</strong> eventuali pato<strong>lo</strong>gie podaliche.<br />

Non vogliamo più sentirci rispondere:<br />

PODOche??? n<br />

UNIVERSITÀ<br />

il PODOLOGO in medicina<br />

n.171 luglio/agosto/settembre 2012<br />

15


UNIVERSITÀ<br />

16<br />

Giuramento Professionale del Podo<strong>lo</strong>go<br />

- di esercitare la Podo<strong>lo</strong>gia e di erogare tutte le prestazioni previste in libertà e indipendenza<br />

di giudizio e di comportamento;<br />

- di <strong>per</strong>seguire come scopi esclusivi la tutela <strong>della</strong> salute fisica e psichica <strong>della</strong> <strong>per</strong>sona umana<br />

e il sollievo <strong>della</strong> sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico,<br />

culturale e sociale, ogni mio atto professionale;<br />

- di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la lesione dell’integrità psicofisica<br />

di un paziente;<br />

- di attenermi <strong>nel</strong>la mia attività ai principi etici <strong>della</strong> solidarietà umana, contro i quali, <strong>nel</strong><br />

rispetto assoluto <strong>della</strong> <strong>per</strong>sona, non utilizzerò mai le mie conoscenze;<br />

- di prestare la mia o<strong>per</strong>a con diligenza, <strong>per</strong>izia e prudenza secondo scienza e coscienza e<br />

osservando le norme deonto<strong>lo</strong>giche che regolano l'esercizio <strong>della</strong> Professione del Podo<strong>lo</strong>go<br />

e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi <strong>della</strong> mia attività sanitaria;<br />

- di affidare la mia reputazione esclusivamente alla mia capacità professionale e alle mie<br />

doti morali;<br />

- di evitare, anche al di fuori dell'esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano<br />

ledere il prestigio e la dignità <strong>della</strong> categoria;<br />

- di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni;<br />

- di curare tutti i miei pazienti con eguale scrupo<strong>lo</strong> e impegno indipendentemente dai sentimenti<br />

che essi mi ispirano e prescindendo da ogni differenza di sesso, etnia, religione,<br />

nazionalità, condizione sociale e ideo<strong>lo</strong>gia politica;<br />

n.171 luglio/agosto/settembre 2012<br />

Consapevole dell'importanza e <strong>della</strong> solennità dell'atto<br />

che compio e dell'impegno che assumo, giuro:<br />

- di prestare assistenza d'urgenza a qualsiasi infermo che ne abbisogni e di mettermi, in caso<br />

di pubblica necessità, a disposizione dell'Autorità competente;<br />

- di rispettare e facilitare in ogni caso il diritto del paziente alla libera scelta del Podo<strong>lo</strong>go,<br />

tenuto conto del fatto che il rapporto tra professionista sanitario e paziente è fondato sulla<br />

fiducia e in ogni caso sul reciproco rispetto.<br />

- di osservare il segreto su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito<br />

<strong>nel</strong>l'esercizio <strong>della</strong> mia Professione o in ragione del mio stato.<br />

il PODOLOGO in medicina


NEWS<br />

Rocco<br />

Menechella<br />

Coordinatore<br />

Editoriale A.I.P.<br />

18<br />

E’ attivo il Tribunale dei Diritti e dei Doveri del Medico<br />

(TDMe), con <strong>lo</strong> scopo di curare la tutela degli<br />

interessi professionali, morali e giuridici di tutti i<br />

medici ed il confronto con le parti politiche e sociali,<br />

anche ai fini del rafforzamento del Servizio Sanitario<br />

Nazionale e dell’educazione sanitaria, in piena aderenza<br />

con quanto normato dall’artico<strong>lo</strong> 32 <strong>della</strong> Costituzione<br />

Italiana.<br />

Il progetto, presentato <strong>lo</strong> scorso 25 luglio all’Auditorium<br />

del Ministero <strong>della</strong> Salute alla presenza di Mario<br />

Falconi, consigliere e past-Presidente dell’Ordine dei<br />

medici Chirurghi e odontoiatri di Roma e presidente del<br />

“TDMe” insieme a tutto il Direttivo nazionale composto<br />

da professionisti di diverse discipline, nasce a seguito di<br />

una ricerca condotta dall’Ordine Provinciale dei Medici-<br />

Chirurghi ed Odontoiatri del 2010 sulla “Medicina Difensiva”,<br />

la quale ha dimostrato che, circa l’80% dei medici,<br />

si sente a rischio di ricevere un esposto o una denuncia,<br />

e che il 65% di essi ritiene che la causa principale sia da<br />

ricercare <strong>nel</strong> clima di esas<strong>per</strong>azione che esiste presso la<br />

pubblica opinione.<br />

La ricerca di soluzioni e le proposte attuative condivise<br />

tra gli associati, il riscontro delle criticità oggettive e <strong>lo</strong><br />

<strong>sviluppo</strong> di progettualità politicamente sostenibili, costituiranno<br />

le fondamenta del “TDMe”, orientato al rinnovo<br />

qualitativo del sistema sociale attualmente sempre<br />

più inadeguato a tutelare i cittadini e soprattutto co<strong>lo</strong>ro<br />

che vivono in condizioni di particolare fragilità.<br />

«Non dimentichiamo che i medici fanno un lavoro fondamentale<br />

pur sentendosi, costantemente, a rischio di<br />

denunce», ha dichiarato Mario Falconi, che ha sottolineato:<br />

«Con il “TDMe” non intendiamo parlare so<strong>lo</strong> dei<br />

diritti dei medici ma anche dei doveri.<br />

Per questo abbiamo voluto un Comitato etico di alto<br />

profi<strong>lo</strong>, affinchè vigili sul nostro o<strong>per</strong>ato».<br />

Quindi Mario Falconi ha concluso: «Non è nostra in-<br />

n.171 luglio/agosto/settembre 2012<br />

Il presidente A.I.P. scelto a far parte di un Comitato Etico di alto profi<strong>lo</strong><br />

Nasce a Roma il Tribunale dei Diritti<br />

e dei Doveri del Medico (TDMe)<br />

tenzione, dunque, difendere<br />

i medici in maniera<br />

“corporativa” ma, bensì,<br />

assicurarci che lavorino in<br />

condizioni dignitose; <strong>nel</strong><br />

pieno rispetto <strong>della</strong> propria<br />

sicurezza e di quella dei<br />

pazienti con i quali intendiamo mantenere un dia<strong>lo</strong>go<br />

sempre a<strong>per</strong>to».<br />

Tutelare gli interessi professionali, morali e giuridici dei<br />

medici italiani, ma anche aprire un ponte di dia<strong>lo</strong>go con<br />

i cittadini e stigmatizzare comportamenti professionali<br />

negativi: sono le finalita' con cui nasce il Tribunale dei<br />

diritti e dei doveri del medico (TDMe). n<br />

Il Direttivo del TDMe<br />

DIRETTIVO<br />

Mario Falconi<br />

Medico di Famiglia<br />

Debora Giannini<br />

Specialista Ambulatoriale<br />

Annna Maria Cipirani<br />

Dirigente U.O.C. Neuro<strong>lo</strong>gia Osp <strong>per</strong>tini<br />

Enzo Nunnari<br />

Medico di Famiglia<br />

Caterina Pizzutelli<br />

Medico di Famiglia,<br />

Presidente <strong>della</strong> Scuola Regionale di Formazione<br />

Alessandro Petrolati<br />

Dirigente Cardio<strong>lo</strong>go S. Camil<strong>lo</strong><br />

Donato Anto<strong>nel</strong>lis<br />

Primario Chirurgo S. Camil<strong>lo</strong><br />

il PODOLOGO in medicina


Maria Maddalena Matarazzo<br />

Medico di Famiglia<br />

Hassan Sabri Shamsan<br />

Primario Nefro<strong>lo</strong>go Clinica Accreditata<br />

Giuseppe Im<strong>per</strong>oli<br />

Primario Internista San Filippo<br />

Maria Corongiu<br />

Medico di Famiglia<br />

COORDINATORE SOCIETÀ SCIENTIFICHE<br />

Carla Bruschelli<br />

Medico di Famiglia<br />

COORDINATORE SETTORE LEGALE<br />

Antonio Siliscavalli<br />

Ricercatore <strong>Un</strong>iversità la Sapienza di Roma<br />

COORDINATRICI DEI REFERENTI<br />

REGIONALI E PROVINCIALI<br />

Maria Maddalena Matarazzo<br />

Medico di Famiglia<br />

Caterina Pizzutelli<br />

Medico di Famiglia, Presidente <strong>della</strong><br />

Scuola Regionale di Formazione<br />

Comitato Etico<br />

Onder Luciano<br />

Cesare Fassari<br />

Manuela Falcetti<br />

Giuliano Crisalli<br />

Mauro Montesi<br />

Mario Stagliano<br />

Lanfranco Romaldi<br />

Corrado de Rossi Re<br />

Giuseppe Novelli<br />

Responsabile Segreteria<br />

Rossella Barigelli<br />

DECALOGO<br />

1.<br />

Diritto di essere valutati esclusivamente secondo<br />

criteri meritocratici<br />

2.<br />

Diritto inalienabile di esercizio <strong>della</strong> Medicina libero<br />

da condizionamenti<br />

3.<br />

Diritto ai rapporti professionali con i pazienti basati<br />

pariteticamente su reciproca fiducia e rispetto<br />

4.<br />

Dovere di esercitare l’attività medico legale fondata<br />

esclusivamente su correttezza morale, rifuggendo<br />

sempre da indebite suggestioni o condizionamenti<br />

5.<br />

Diritto di critica costruttiva a tutela <strong>della</strong> salute dei<br />

cittadini senza dover correre rischi di penalizzazioni<br />

nei rapporti di lavoro dipendente e parasubordinato<br />

6.<br />

Diritto di esercitare la professione in<br />

condizione di sicurezza<br />

7.<br />

Dovere di <strong>per</strong>seguire come scopi esclusivi la difesa<br />

<strong>della</strong> vita, la tutela <strong>della</strong> salute fisica e psichica <strong>della</strong><br />

<strong>per</strong>sona ed il sollievo dalla sofferenza<br />

8.<br />

Dovere di curare tutti i pazienti con uguale scrupo<strong>lo</strong><br />

ed impegno, prescindendo da ogni differenza di<br />

razza, religione, nazionalità, condizione sociale<br />

e ideo<strong>lo</strong>gia politica.<br />

9.<br />

Dovere di <strong>per</strong>seguire l’efficacia delle cure attraverso<br />

l’uso appropriato delle risorse ed ostacolare ogni<br />

forma di discriminazione nei confronti del cittadino.<br />

10.<br />

Dovere di astenersi dall’accanimento terapeutico,<br />

privilegiando sempre la vo<strong>lo</strong>ntà del paziente<br />

NEWS<br />

il PODOLOGO in medicina<br />

n.171 luglio/agosto/settembre 2012<br />

19


<strong>AIP</strong><br />

Benedetto<br />

Leone<br />

Responsabile<br />

Comunicazione A.I.P.<br />

22<br />

n.171 luglio/agosto/settembre 2012<br />

L’Associazione è stata ripetutamente invitata a tenere relazioni in alcuni importanti<br />

Congressi Medici a testimonianza che l’impegno dell’<strong>AIP</strong> ha<br />

portato alla definitiva affermazione <strong>della</strong> Podo<strong>lo</strong>gia.<br />

“<strong>Un</strong>’amputazione è una sconfitta <strong>per</strong> tutti”. Questa<br />

riflessione sarà fondamentale <strong>per</strong> l’intervento che<br />

Mauro Montesi terrà all’ XI <strong>Congresso</strong> Nazionale<br />

AIUC, intitolato “La ferita difficile resa facile. Il paziente,<br />

i professionisti e il mondo <strong>della</strong> ricerca insieme.”<br />

Questa nota viene scritta pochi giorni prima dell’inizio<br />

dei lavori, che si terranno dal 26 al 29 Settembre a<br />

Rimini. I pochi giorni che ci separano dall’evento, ci<br />

consentono alcune riflessioni sulla presenza dell’<strong>AIP</strong> in<br />

varie sessioni congressuali.<br />

Al centro, ovviamente, la relazione del Presidente Montesi<br />

il quale tratterà “Il ruo<strong>lo</strong> del Podo<strong>lo</strong>go sul Territorio”,<br />

tema di grande interesse, soprattutto in questo<br />

momento <strong>nel</strong> quale la Sanità Italiana è fortemente<br />

impegnata <strong>nel</strong>la territorializzazione dei servizi. In tale<br />

contesto la relazione di Montesi parte dall’esame delle<br />

cifre delle amputazioni negli ultimi 8 anni, mettendo<br />

in evidenza quanto sia drammatico che in un Paese<br />

civile come l’Italia si siano verificati in quel <strong>per</strong>iodo<br />

ben 55.872 amputazioni con 1.097.562 giornate di<br />

degenza <strong>per</strong> una degenza media di 19,6 giorni <strong>per</strong><br />

paziente.<br />

Montesi proporrà alcune iniziative volte a dare sostanza<br />

alla prevenzione sul Territorio, proponendo un ruo<strong>lo</strong><br />

diverso degli studi podo<strong>lo</strong>gici, in collegamento con il<br />

Medico di Medicina Generale e con i Centri Diabeto<strong>lo</strong>gici.<br />

Sono ben 5 i casi clinici che verranno esaminati<br />

<strong>nel</strong>l’occasione, casi che testimoniano l’efficacia dell’assistenza<br />

podo<strong>lo</strong>gica in presenza <strong>della</strong> complicanza del<br />

Piede Diabetico.<br />

La relazione di Montesi si concluderà con un appel<strong>lo</strong><br />

alla collaborazione con le altre Associazioni, collaborazione<br />

spesso non attuata proprio dalle Associazioni<br />

che si occupano di malattia diabetica.<br />

Il prossimo convegno AIUC di Settembre, <strong>per</strong> altro,<br />

viene dopo una serie di eventi nei quali alla Podo<strong>lo</strong>gia<br />

L’A.I.P. ai Congressi Medici<br />

sono stati riservati spazi importanti. Ci riferiamo innanzitutto<br />

alla “Giornata di studio sulla Chirurgia Mininvasiva<br />

del Piede e il ruo<strong>lo</strong> del Podo<strong>lo</strong>go” che si è tenuta a<br />

Milano (Casa di cura S. Pio X). Al centro dell’incontro<br />

una tecnica chirurgica rivoluzionaria che grazie alla<br />

sua scarsa invasività si sta rapidamente diffondendo<br />

<strong>nel</strong>l’ambito <strong>della</strong> chirurgia del piede, sostituendo sempre<br />

di più le tecniche tradizionali a cie<strong>lo</strong> a<strong>per</strong>to, anche<br />

in virtù dei risultati sba<strong>lo</strong>rditivi e <strong>per</strong> la rapidità di<br />

esecuzione. In tale contesto il ruo<strong>lo</strong> del Podo<strong>lo</strong>go è<br />

fondamentale in quanto deve indirizzare il paziente al<br />

medico chirurgo che poi, in base alla pato<strong>lo</strong>gia, saprà<br />

che tipo d’intervento effettuare.<br />

Dopo l’esame del trattamento chirurgico effettuato da<br />

M. Pozzolini e da S. Montesi e degli aspetti giuridici<br />

<strong>della</strong> professione( M. Croce), Montesi ha tracciato<br />

quale sia “Il ruo<strong>lo</strong> del Podo<strong>lo</strong>go <strong>nel</strong>la cura del Piede<br />

Diabetico”. La giornata si è conclusa con un ampio<br />

dibattito dei numerosi intervenuti.<br />

Di grande rilievo, poi, il XXXII <strong>Congresso</strong> Nazionale <strong>della</strong><br />

Società Italiana <strong>della</strong> Caviglia e del Piede,tenuto a<br />

Latina dal 7 al 9 Giugno, che ha affrontato il tema “Le<br />

pato<strong>lo</strong>gie cartilaginee e legamentose <strong>della</strong> caviglia”. Ai<br />

Podo<strong>lo</strong>gi è stata riservata un’ intera sessione coordinata<br />

da Montesi e Senzameno. Del “Piede Diabetico:<br />

il ruo<strong>lo</strong> del Podo<strong>lo</strong>go”, insieme a Mauro Montesi ha<br />

parlato Giovanni Antonacci del Consiglio Direttivo <strong>AIP</strong>.<br />

“Il trattamento delle pato<strong>lo</strong>gie ungueali” è stato invece<br />

trattato da Valerio Ponti, dell’Istituto Podo<strong>lo</strong>gico Italiano,<br />

sempre in collaborazione con Montesi. La sessione<br />

si è chiusa con un corso “Il Piede <strong>nel</strong><strong>lo</strong> Sport”, tenuto<br />

da Andrea Billi, Ferruccio Montesi, Valerio Ponti, Alessandro<br />

Russo e Alessandra Pausania.<br />

“Diabete oggi e sue complicanze”. Questo il tito<strong>lo</strong> del<br />

Convegno che il Prof. Piergiorgio Pastore ha organizzato<br />

al Policlinico di Roma <strong>lo</strong> scorso mese di Giugno.<br />

il PODOLOGO in medicina


Lo stesso Pastore ha messo in evidenza il rilievo che<br />

assume la prevenzione <strong>nel</strong>la <strong>lo</strong>tta alle complicanze.<br />

Quanto alla complicanza del Piede Diabetico, Mauro<br />

Montesi ha svolto la relazione concernente il Ruo<strong>lo</strong><br />

del Podo<strong>lo</strong>go. Sia <strong>nel</strong> dibattito che ne è seguito, sia<br />

nei commenti durante il break e alla fine dei lavori è<br />

stato ampiamente riconosciuto quanto possa essere<br />

utile l’intervento del Podo<strong>lo</strong>go, soprattutto in fase di<br />

prevenzione <strong>della</strong> complicanza.<br />

Abbiamo iniziato ricordando il <strong>Congresso</strong> AIUC che<br />

si apre il 26 Settembre; vorremmo sottolineare che<br />

ai podo<strong>lo</strong>gi è stato riservato ampio spazio anche <strong>nel</strong><br />

Convegno Nazionale che la SIGG sta organizzando<br />

a Milano <strong>nel</strong> prossimo Novembre. Accogliendo con<br />

piacere l’invito del Presidente Giuseppe Paolisso, <strong>nel</strong><br />

pomeriggio di venerdì 24 Novembre, si terrà un mini<br />

simposio dal tito<strong>lo</strong>: “Geriatria e Podo<strong>lo</strong>gia. L’integrazione<br />

come risorsa alla prevenzione e alla cura”. Moderatori<br />

saranno proprio il Presidente <strong>della</strong> SIGG ed il<br />

Presidente dell’<strong>AIP</strong>. Il punto di vista dei geriatri verrà<br />

illustrato dal Prof. Pao<strong>lo</strong> Falaschi, che già aveva brillantemente<br />

partecipato all’ultima edizione del congresso<br />

nazionale <strong>AIP</strong>, mentre il nostro Presidente si occu<strong>per</strong>à<br />

ovviamente del punto di vista in merito del podo<strong>lo</strong>go.<br />

L’<strong>AIP</strong>, ancora <strong>nel</strong>la <strong>per</strong>sona del proprio Presidente sarà<br />

inoltre presente alla Quarta Conferenza Nazionale sulla<br />

Formazione Continua in Medicina che si terrà <strong>nel</strong>la<br />

consueta e suggestiva cornice di Villa Erba a Cernobbio<br />

<strong>nel</strong>le giornate del prossimo 15 e 16 ottobre sotto<br />

la direzione scientifica <strong>della</strong> Commissione Nazionale<br />

<strong>per</strong> la Formazione Continua e del Ministero <strong>della</strong> Salute<br />

ed in collaborazione con l’Agenzia nazionale <strong>per</strong> i<br />

servizi sanitari regionali (Agenas). I lavori congressuali<br />

NECROLOGIO<br />

si apriranno con l’intervento del Ministro <strong>della</strong> Salute,<br />

Prof. Renato Balduzzi. Altro appuntamento fisso è<br />

quel<strong>lo</strong> di Arezzo dove si terrà il 7° Forum Risk Management<br />

in Sanità e dove anche la nostra associazione<br />

è stata accredita in una delle giornate dei lavori che<br />

si apriranno il prossimo 20 novembre <strong>per</strong> concludersi<br />

il 23 novembre. Si arriva poi al mese di dicembre<br />

quando proprio <strong>nel</strong> primo giorno del<strong>lo</strong> stesso mese il<br />

Prof. Montesi è stato invitato a tenere una relazione sul<br />

ruo<strong>lo</strong> del podo<strong>lo</strong>go <strong>nel</strong> paziente diabetico al convegno<br />

dal tito<strong>lo</strong> “L’approccio multidisciplinare al paziente con<br />

piede diabetico”.<br />

L’evento promosso ed organizzato dell’Associazione<br />

Diabetici Basso Piave si terrà dunque proprio in Veneto,<br />

precisamente a Noventa di Piave, alle porte di Venezia<br />

e vedrà la partecipazione di molti medici di base<br />

<strong>della</strong> zona nonché del <strong>per</strong>sonale medico e paramedico<br />

di tre importanti ospedali veneti.<br />

Sempre a dicembre, il 4 si terrà la VII edizione del Convegno<br />

di Dermato<strong>lo</strong>gia Militare presso il Celio a Roma<br />

dove l’<strong>AIP</strong> sarà presente con una specifica relazione<br />

dal tito<strong>lo</strong> “La Podo<strong>lo</strong>gia <strong>nel</strong> Sistema Sanitario Italiano.<br />

Le opportunità <strong>per</strong> la Sanità Militare”.<br />

Si chiuderà così l’anno 2012 ma anche <strong>nel</strong> 2013<br />

possiamo già segnalare un evento che vedrà la partecipazione<br />

dell’<strong>AIP</strong>, accettando l’invito a partecipare<br />

al <strong>Congresso</strong> Nazionale dell’Associazione Geriatri Extraospedalieri<br />

che si terrà a Napoli dal 6 al 9 Marzo<br />

2013.<br />

Tutto ciò, ad ulteriore conferma che l’impegno profuso<br />

dall’<strong>AIP</strong> <strong>per</strong> la va<strong>lo</strong>rizzazione <strong>della</strong> professione sta conseguendo<br />

importanti risultati <strong>nel</strong> campo <strong>della</strong> ricerca e<br />

dei rapporti che le altre organizzazioni scientifiche. n<br />

Licio Cappelletti non è più con noi. Il 22 Settembre 2012 è venuto a mancare un caro Collega che lascia un<br />

ricordo indelebile a noi tutti <strong>per</strong> la sua professionalità e umanità. Anche se non c’era accordo con l’<strong>AIP</strong>, ricordiamo<br />

la sua grande signorilità anche <strong>nel</strong>la polemica e soprattutto il suo impegno professionale. Ciao, Licio.<br />

Il Presidente Mauro Montesi, il Consiglio Direttivo dell’<strong>AIP</strong>,<br />

la Redazione <strong>della</strong> rivista, i colleghi tutti sono vicini alla Sua famiglia.<br />

il PODOLOGO in medicina<br />

n.171 luglio/agosto/settembre 2012<br />

<strong>AIP</strong><br />

23


PODOLOGIA<br />

Chiara Barreca<br />

Chiara Bucci<br />

Martina Frau<br />

Studentesse III° anno<br />

CdL in Podo<strong>lo</strong>gia,<br />

<strong>Un</strong>iversità “Sapienza”<br />

- Roma<br />

24<br />

2002-2012. Come ogni anno a giugno si<br />

celebrano le Special Olympics, e come ogni<br />

anno risulta indispensabile la presenza ed il<br />

consulto dei podo<strong>lo</strong>gi. Quest'anno ha risposto alla<br />

chiamata un team di studenti del III anno del Corso<br />

di laurea in podo<strong>lo</strong>gia dell'università ''Sapienza''<br />

di Roma, affiancati da neolaureati in podo<strong>lo</strong>gia<br />

unitamente alla dott.ssa Teresa Sessa, alla<br />

dott.ssa Caterina Vajani ed al dott. Valerio Ponti.<br />

Dal 19 giugno e fino al 22 giugno ha avuto inizio<br />

<strong>per</strong> i podo<strong>lo</strong>gi una quattro giorni di lavoro intenso<br />

(circa 200 visite effettuate) contraddistinta da<br />

grande dedizione e entusiasmo. Il programma<br />

Fit-Feet, realizzato in collaborazione con l’Associazione<br />

Italiana Podo<strong>lo</strong>gi, ha riguardato: screening completo del<br />

piede, utilizzo di una pedana <strong>per</strong> testare l'appoggio del<br />

piede e le zone di i<strong>per</strong>carico, interventi sanitari urgenti<br />

<strong>per</strong> la ripresa dell'attività sportiva e sociale. Infatti il programma<br />

Healthy Athletes offre la possibilità agli atleti<br />

Special Olympics di sottoporsi gratuitamente a screening<br />

medici, <strong>per</strong> migliorarne <strong>lo</strong> stato di salute e, quindi,<br />

RINGRAZIAMENTI<br />

n.171 luglio/agosto/settembre 2012<br />

La partecipazione dell’<strong>AIP</strong> al 10° anniversario di Special Olympics<br />

assume un significato del tutto particolare<br />

“We Are Back’’:<br />

10 anni di fit-feet!<br />

Vo<strong>lo</strong>ntari special olympics<br />

le proprie prestazioni sportive. I programmi hanno anche<br />

l’obiettivo di sensibilizzare le categorie mediche a diffondere<br />

nuove modalità di approccio ed accoglienza.<br />

Atletica, bocce, bowling, calcio, canottaggio, equitazione,<br />

ginnastica, golf, nuoto, pallacanestro, tennis e tante<br />

altre sono state le discipline che hanno animato i Giochi,<br />

all'insegna del tradizionale giuramento dell’Atleta Special<br />

Olympics, vale a dire: «Che io possa vincere, ma se non<br />

Anche quest’anno alcune importanti Aziende hanno contribuito al successo <strong>della</strong> presenza dell’<strong>AIP</strong>. Insieme ai<br />

colleghi e agli studenti che si sono impegnati al massimo <strong>per</strong> essere effettivamente utili alla manifestazione, non<br />

possiamo non ringraziare: BTC, che ha fornito tutto il materiale di consumo, DIFACOOPER ed SVR che hanno<br />

fornito campioni di creme regalate poi agli atleti in gara e BAT Buratto Advanced Tecno<strong>lo</strong>gy che ha messo a<br />

disposizione la pedana baropodometrica. Tutto ciò è risultato fondamentale <strong>per</strong> garantire la giusta e necessaria<br />

assistenza podo<strong>lo</strong>gica agli atleti di Special Olympics. Nel rinnovare il più vivo apprezzamento <strong>per</strong> quanto hanno<br />

fatto, ci auguriamo che anche <strong>nel</strong> prossimo anno contribuiscano al successo dell’iniziativa. Al<strong>lo</strong> stesso modo ci<br />

auguriamo che sempre più studenti universitari e colleghi vogliano partecipare a questo evento che <strong>per</strong> primi in<br />

Europa ci ha visti collaborare ai programmi salute di Special Olympics.<br />

Valerio Ponti, Responsabile del programma Fit-Feet<br />

<strong>per</strong> l’Associazione Italiana Podo<strong>lo</strong>gi<br />

il PODOLOGO in medicina


Riprese degli spazi dedicati alla podo<strong>lo</strong>gia durante gli orari di visite<br />

Premiazione <strong>per</strong> i 10 anni di attività fit feet<br />

Vo<strong>lo</strong>ntari dei programmi salute durante la cerimonia di a<strong>per</strong>tura<br />

riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze!».<br />

Quest'anno la XXVIII edizione dei Giochi estivi Special<br />

Olympics Italia 2012, è stata accolta dalla città di Biella;<br />

si è trattato di un meraviglioso ritorno vista la felice<br />

es<strong>per</strong>ienza vissuta già <strong>nel</strong> 2008. ''We are Back'' è così<br />

diventato <strong>lo</strong> s<strong>lo</strong>gan dell'evento. Biella, vestita di bianco<br />

e di rosso, ha accolto con una <strong>per</strong>fetta organizzazione<br />

atleti, accompagnatori e vo<strong>lo</strong>ntari <strong>per</strong><br />

trascorrere una settimana all'insegna dell’intensa<br />

collaborazione e <strong>della</strong> più sana competizione<br />

all'interno di una campagna di prevenzione,<br />

abbinando l'utilità del lavoro alla gioia di una<br />

competizione sportiva. Hanno contribuito a creare<br />

un'atmosfera serena e amichevole le feste<br />

organizzate <strong>per</strong> tutti i partecipanti. Rimane infatti<br />

impresso <strong>nel</strong>la memoria di tutti i presenti il ca<strong>lo</strong>roso<br />

messaggio di benvenuto, che ha accolto i<br />

vo<strong>lo</strong>ntari con una splendida sfilata di a<strong>per</strong>tura.<br />

Special Olympics offre, dunque, la possibilità di<br />

conoscere le disabilità in modo gioioso, proprio<br />

<strong>per</strong>chè gli atleti ed i vo<strong>lo</strong>ntari si trovano a condividere<br />

al<strong>lo</strong> stesso tempo momenti emozionanti<br />

e divertenti. Queste “Olimpiadi speciali” hanno<br />

dato tanto a noi studenti in quanto, oltre ad essere<br />

un'es<strong>per</strong>ienza che ha aggiunto qualcosa al<br />

bagaglio <strong>per</strong>sonale di ciascuno, è stata, anche,<br />

un'occasione di crescita a livel<strong>lo</strong> professionale,<br />

avendo avuto un contatto diretto con il paziente,<br />

ed anche educativo poiché si è rafforzato in noi<br />

studenti il giusto spirito di aiuto verso chi ne ha bisogno.<br />

Niente è stato fatto unicamente <strong>per</strong> dovere<br />

ma semplicemente <strong>per</strong> piacere. Il nostro compito<br />

consisteva <strong>nel</strong> seguire il paziente dall'esame<br />

obiettivo al trattamento sanitario, <strong>per</strong> alcuni di noi<br />

quest'ultimo è stato il momento più emozionante<br />

e al<strong>lo</strong> stesso tempo il più trepidante data la nostra<br />

poca es<strong>per</strong>ienza che non coincideva con l'entità<br />

dell'evento e quindi con le aspettative riversate<br />

su di noi. La scena risultava essere quasi comica,<br />

tremolio e tensione sono stati i protagonisti in<br />

un primo momento. Nonostante il caldo e la gran<br />

mole di lavoro è stata un'es<strong>per</strong>ienza appassionante<br />

e proficua. L'entusiasmo provato <strong>nel</strong><strong>lo</strong><br />

stare a contatto con <strong>per</strong>sone piene di vitalità e capaci di<br />

raggiungere i propri traguardi grazie alla grande forza di<br />

vo<strong>lo</strong>ntà, ci fa comprendere quanto sia importante la tenacia<br />

<strong>nel</strong>la vita e come niente sia impossibile. Tant'è vero<br />

che, come diceva Niccolò Machiavelli, “dove c'è una<br />

grande vo<strong>lo</strong>ntà non possono esserci grandi difficoltà”. n<br />

PODOLOGIA<br />

il PODOLOGO in medicina<br />

n.171 luglio/agosto/settembre 2012<br />

25


CULTURA<br />

Benedetto<br />

Leone<br />

Responsabile<br />

Comunicazione A.I.P.<br />

26<br />

n.171 luglio/agosto/settembre 2012<br />

L’Osservatorio Sanità e Salute ha nuovamente organizzato un evento di grande<br />

spessore e soprattutto di sicura utilità<br />

La seconda edizione de<br />

“Il premio letterario sulla salute”<br />

“Io sono qui” del Prof. Mario Melazzini, edita da<br />

San Pao<strong>lo</strong>, è l’o<strong>per</strong>a che ha vinto la seconda<br />

edizione del premio letterario sulla salute. Il libro,<br />

accompagnato da un documentario del regista Emmanuel<br />

Exitu, racconta come giorno <strong>per</strong> giorno, ora dopo<br />

ora, Mario Melazzini convive con la sua condizione di<br />

Il senatore Cesare Cursi premia il vincitore <strong>della</strong> seconda edizione<br />

malato di SLA, affrontando con coraggio le difficoltà e<br />

senza mai <strong>per</strong>dere la gioia di vivere.<br />

Ancora una volta, quindi, l’idea dell’Osservatorio Sanità<br />

e Salute, presieduto dal Senatore Cesare Cursi, è risultata<br />

vincente e soprattutto di grande interesse sotto l’aspetto<br />

sanitario <strong>nel</strong>l’interesse dei cittadini, considerati<br />

sempre al centro dell’attenzione. Hanno concorso al<br />

premio o<strong>per</strong>e letterarie di argomento sanitario in lingua<br />

italiana di autore italiano e straniero, pubblicate in prima<br />

edizione <strong>nel</strong>l’anno antecedente l’assegnazione del<br />

premio. Di grande rilievo anche il parterre di es<strong>per</strong>ti,<br />

composto da dirigenti del settore imprenditoriale <strong>della</strong><br />

Sanità, così come da dirigenti e medici <strong>nel</strong>l’ambito<br />

<strong>della</strong> Sanità pubblica, da estimatori di chiaro spessore<br />

delle buone letture.<br />

Anche il Presidente Prof Mauro Montesi e chi scrive<br />

questa nota sono stati chiamati, in rappresentanza<br />

dell’A.I.P., a far parte <strong>della</strong> giuria che doveva assegnare<br />

un punteggio da 1 a 9 agli undici lavori selezionati.<br />

Ma ecco i testi giunti alla fase finale di valutazione:<br />

• Sul limite. Malattia, società e decisione di<br />

fine vita - Armando Editore;<br />

• Come affrontare il diabete - Editoriale Programma<br />

• Verso la scelta vegetariana. Il tumore si previene<br />

anche a tavola - Giunti<br />

• Controvento: i malati raccontano solitudine e<br />

coraggio - Health Communication<br />

• La vista umana - Marsilio Editore<br />

• Le diete <strong>della</strong> Salute - Mondadori<br />

• Ricucire la vita - Piemme Voci<br />

• Io sono qui - San Pao<strong>lo</strong><br />

• Le cellule <strong>della</strong> s<strong>per</strong>anza - S<strong>per</strong>ling & Kupfer<br />

• 100 risposte sul Parkinson - S<strong>per</strong>ling & Kupfer<br />

<strong>Un</strong> cenno merita anche la cerimonia di premiazione.<br />

Essa si è tenuta il 3 Luglio in un posto di incomparabile<br />

bellezza come la “terrazza Caffarelli” in Campidoglio ed<br />

è stata condotta da Attilio Romita, noto giornalista del<br />

TG1. Ma quel<strong>lo</strong> che occorre mettere in evidenza è che<br />

l’evento non è apparso affatto come un avvenimento<br />

mondano simile a tanti altri, ma una sorta di riunione di<br />

un gruppo di amici, di alto livel<strong>lo</strong> e grande professionalità,<br />

che ha voluto dare il suo contributo scientifico e<br />

culturale a un’idea che, ognuno si augura, sarà portata<br />

avanti con forza nei prossimi anni.<br />

Al Senatore Cesare Cursi, un sincero ringraziamento e<br />

i più vivi complimenti <strong>per</strong> una grande iniziativa, utile alla<br />

Sanità italiana, ma soprattutto alla gente. n<br />

il PODOLOGO in medicina


Caso clinico: acrodermatite<br />

di Hal<strong>lo</strong>peau, una pato<strong>lo</strong>gia<br />

insidiosa<br />

Riportiamo il caso di una donna di anni 70<br />

giunta alla nostra osservazione <strong>per</strong> un’ importante<br />

onicopatia di entrambi gli alluci, a carattere<br />

destruente.<br />

L’insorgenza di tale pato<strong>lo</strong>gia risale a circa 3 anni<br />

prima <strong>della</strong> visita specialistica, inoltre la paziente riferisce<br />

di aver effettuato molteplici terapie (antibio-<br />

Fig 1: Al momento <strong>della</strong> visita la paziente presentava onicodistrofia<br />

importante e <strong>per</strong>ionissi bilaterale. A livel<strong>lo</strong> dell’eponichio<br />

si può apprezzare la fuoriuscita di materiale purulento.<br />

tiche, antimicotiche, cortisoniche etc. ) con modesti<br />

miglioramenti, ma senza mai giungere ad una reale<br />

guarigione.<br />

La paziente, in buone condizioni generali, non risultava<br />

essere affetta da nessuna pato<strong>lo</strong>gia sistemica<br />

eccetto un’ i<strong>per</strong>tensione arteriosa, <strong>per</strong> la quale assumeva<br />

regolare terapia farmaco<strong>lo</strong>gica. Sono risultati<br />

<strong>nel</strong>la norma anche gli esami di laboratorio ematici di<br />

routine.<br />

All’esame obiettivo cutaneo era apprezzabile un’ onicopatia<br />

dell’alluce bilaterale, caratterizzata da <strong>per</strong>ionissi<br />

con fuoriuscita di materiale purulento alla pressione.<br />

Le lamine ungueali apparivano distrofiche a<br />

L’ANGOLO DERMO-PODOLOGICO<br />

Guglielmo Pranteda<br />

Professore aggregato, ricercatore<br />

<strong>Un</strong>iversità “La Sapienza”<br />

- Az. Osp. Sant’Andrea<br />

Anto<strong>nel</strong>la Tammaro<br />

Professore aggregato, ricercatore<br />

<strong>Un</strong>iversità “La Sapienza”<br />

- Az. Osp. Sant’Andrea<br />

Marta Muscianese<br />

Dott.ssa in Medicina e Chirurgia<br />

tal punto da configurare un quadro di onicolisi a tutto<br />

spessore (Fig 1) . È bene evidenziare che tale stato<br />

di infiammazione arrecava alla paziente sono un lieve<br />

do<strong>lo</strong>re.<br />

Inoltre in sede palmo plantare erano presenti lesioni<br />

pusto<strong>lo</strong>se sparse (Fig 2).<br />

È stato quindi effettuato un esame colturale del materiale<br />

purulento <strong>per</strong> ricerca germi comuni e miceti, il<br />

quale ha dato esito negativo.<br />

Successivamente è stato eseguito l’esame isto<strong>lo</strong>gico,<br />

previa biopsia cutanea, di un elemento pusto<strong>lo</strong>so<br />

prelevato in sede plantare sinistra, il quale metteva<br />

in evidenza una tipica psoriasi pusto<strong>lo</strong>sa.<br />

DISCUSSIONE:<br />

Il caso in questione è importante segnalar<strong>lo</strong> poiché<br />

pone problemi di diagnosi differenziali non sempre<br />

facilmente risolvibili.<br />

Fig 2 : Coesistenza di onicopatia e di pustole plantari.<br />

Hal<strong>lo</strong>peau, <strong>nel</strong> 1890, descrisse un’affezione denominandola<br />

“polidattilite suppurativa cronica” (“Sur<br />

une nouvelle forme de dermatite pustuleuse chroni-<br />

Mauro Montesi<br />

Docente CdL In Podo<strong>lo</strong>gia<br />

<strong>Un</strong>iversità “La Sapienza” e<br />

Presidente <strong>AIP</strong><br />

Giulia Pranteda<br />

Medico Chirurgo, Specializzando<br />

in dermato<strong>lo</strong>gia, policlinico<br />

“Umberto I”<br />

Sabrina De Micco<br />

Dott.ssa in Podo<strong>lo</strong>gia<br />

il PODOLOGO in medicina<br />

n.171 luglio/agosto/settembre 2012<br />

27


L’ANGOLO DERMO-PODOLOGICO<br />

28<br />

que en foyers à progression excentrique”(1) e “Sur<br />

une asphyxie <strong>lo</strong>cale des extrémités avec polydactylie<br />

suppurative chronique et poussées éphémères de<br />

dermatite pustuleuse disséminée et symétrique”(2)) .<br />

Successivamente diversi autori hanno descritto altri<br />

Fig 3: Durante il trattamento podo<strong>lo</strong>gico si è cercato di<br />

liberare il più possibile la plica prossimale<br />

ed il letto ungueale.<br />

casi sotto differenti denominazioni.<br />

Kogoj, <strong>nel</strong> 1927, fu il primo a descrivere la “pustola<br />

spongiforme” in questa malattia, lesione in seguito ri-<br />

Fig 4: Visione clinica post trattamento podo<strong>lo</strong>gico.<br />

conosciuta come segno isto<strong>lo</strong>gico di molte pato<strong>lo</strong>gie,<br />

ma essenzialmente <strong>della</strong> psoriasi pusto<strong>lo</strong>sa.<br />

Il caso da noi riportato mostra la coesistenza di onicopatia<br />

e di pustole asettiche palmo plantari, confermando<br />

l’acrodermatite di Hal<strong>lo</strong>peau come una forma<br />

n.171 luglio/agosto/settembre 2012<br />

clinica di psoriasi acroposta.<br />

L’eziopatogenesi di questa malattia a tutt’oggi è sconosciuta,<br />

anche se l’onicopatia sembrerebbe essere<br />

scatenata da fattori traumatici (fenomeno di Koebner?).<br />

Clinicamente ne sono descritte diverse forme: vescicolare,<br />

suppurativa, eritemato desquamativa secca.<br />

La diagnosi, spesso controversa, si avvale <strong>della</strong> negatività<br />

degli esami batterio<strong>lo</strong>gici e mico<strong>lo</strong>gici (anche<br />

se non è possibile escludere una sovra infezione),<br />

<strong>della</strong> resistenza ai trattamenti, <strong>della</strong> coesistenza di<br />

manifestazioni psoriasiche in altre sedi ed infine dell’<br />

accertamento isto<strong>lo</strong>gico.<br />

Il riconoscimento di tale pato<strong>lo</strong>gia è fondamentale da<br />

parte di tutti gli o<strong>per</strong>atori sanitari (medici specialisti<br />

e non, podo<strong>lo</strong>gi, infermieri etc.), onde evitare terapie<br />

inutili e potenzialmente dannose.<br />

La terapia è sintomatica e si avvale di antiinfiammatori,<br />

cheratolitici ed emollienti.<br />

<strong>Un</strong> ruo<strong>lo</strong> fondamentale può aver<strong>lo</strong> il podo<strong>lo</strong>go, come<br />

<strong>nel</strong> caso da noi riportato, il quale ha eseguito <strong>lo</strong> scollamento<br />

dell’eponichio, in modo da poter drenare e<br />

medicare la raccolta purulenta venutasi a creare (Fig<br />

3) , tale da indurre un miglioramento (Fig 4).<br />

L’ efficacia terapeutica di farmaci impegnativi (bio<strong>lo</strong>gici,<br />

derivati dell’acido retinoico, etc.), di <strong>per</strong>tinenza<br />

medico specialistica, non è stata totalmente confermata.<br />

n<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

1. Hal<strong>lo</strong>peau F., “Sur une nouvelle forme de dermatite<br />

pustuleuse chronique en foyers à progression<br />

excentrique”. Congrès international de dermato<strong>lo</strong>gie<br />

et de syphiligraphie Paris 1889: 344–62.<br />

2. Hal<strong>lo</strong>peau F., “Sur une asphyxie <strong>lo</strong>cale des extrémités<br />

avec polydactylie suppurative chronique<br />

et poussées éphémères de dermatite pustuleuse<br />

disséminée et symétrique”. Bulletin de la Société<br />

française de dermato<strong>lo</strong>gie et de syphiligraphie 1890<br />

: 39–45.<br />

il PODOLOGO in medicina


Il Polipropilene<br />

Cos’è un ortesi plantare<br />

L’ortesi plantare è un presidio medico realizzato interamente<br />

su misura (<strong>per</strong> anatomia, problematica, peso, età,<br />

sudorazione e così via) che, in generale, deve rispondere<br />

a più necessità:<br />

- da un lato correggere e/o compensare alterazioni<br />

strutturali e biomeccaniche del piede e dall’altro essere<br />

ben tollerato dal paziente<br />

- capace di migliorare la qualità <strong>della</strong> vita.<br />

Nella nostra es<strong>per</strong>ienza spagnola abbiamo rilevato un<br />

utilizzo notevole, <strong>nel</strong>la realizzazione delle ortesi plantari,<br />

di un materiale come supporto che in Italia, almeno<br />

da quanto ne possiamo sa<strong>per</strong>e, non viene utilizzato, e<br />

quindi, è stato motivo di un nostro approfondimento: il<br />

Polipropilene.<br />

Introduzione<br />

Il Polipropilene è un termoplastico duro con caratteristiche<br />

molto simili a quelli in polietilene, <strong>per</strong>ò più flessibile<br />

di quest’ultimo. Ha molta resistenza alla trazione e al<strong>lo</strong><br />

shock, molto leggero e abbastanza duro. Le caratteristiche<br />

meccaniche assomigliano molto a quelle dei tendini<br />

articolari. Buona resistenza chimica all’umidità e al ca<strong>lo</strong>re.<br />

A tem<strong>per</strong>atura ambiente presenta un co<strong>lo</strong>r bianco<br />

opaco, ma quando viene sottoposto ad alte tem<strong>per</strong>ature<br />

e viene riscaldato diventa di co<strong>lo</strong>r vetro trasparente.<br />

Come il polietilene è radiotrasparente. I vantaggi sono<br />

caratterizzati dalla flessibilità del materiale, <strong>per</strong>mettendo<br />

così la possibilità di contenere senza atrofizzare. Materiale<br />

plastico che si distingue dagli altri <strong>per</strong> la sua durezza<br />

associata alla sua elasticità.<br />

Il lavoro di questo materiale si complica <strong>per</strong> il suo interval<strong>lo</strong><br />

ristretto di tem<strong>per</strong>atura di mo<strong>della</strong>mento e <strong>per</strong><br />

la delicatezza <strong>della</strong> sua su<strong>per</strong>ficie <strong>nel</strong><strong>lo</strong> stato termoplastico,<br />

dove possono comparire rughe e bolle con molta<br />

facilità.<br />

Esso <strong>per</strong>ò, <strong>per</strong>mette la realizzazione di ortesi plantari<br />

fine,leggere e stabili.<br />

Messo <strong>nel</strong> forno,ammorbidisce a 95-100 gradi, e diventa<br />

mo<strong>della</strong>bile a 180-200 gradi (secondo il forno<br />

Figura 1 - Plantare realizzato in polipropilene da 3 mm<br />

utilizzato può essere richiesta una tem<strong>per</strong>atura anche<br />

maggiore). I fabbricanti raccomandano una tem<strong>per</strong>atura<br />

di almeno 180 gradi con 3 minuti di riscaldamento <strong>per</strong><br />

millimetro di spessore.<br />

Si utilizzano <strong>nel</strong>la realizzazione delle ortesi fogli da 2-3-4<br />

mm.<br />

Composizione chimica<br />

Esiste in tre forme: atattico, sindiotattico e isotattico. L’atattico<br />

è amorfo a causa <strong>della</strong> distribuzione casuale dei<br />

gruppi metilici (CH3). Il sindiotattico e l’atattico risultano<br />

Figura 2 - composizione chimica<br />

MEDICINA<br />

Fabrizio Carrino<br />

Sabino Gril<strong>lo</strong><br />

Genni Mandò<br />

Lucia Micheli<br />

Podo<strong>lo</strong>gi <strong>AIP</strong><br />

il PODOLOGO in medicina<br />

n.171 luglio/agosto/settembre 2012<br />

29


MEDICINA<br />

30<br />

generalmente cristallini. Le proprietà del propilene dipendono<br />

dal grado di cristallinità e dal peso molecolare:<br />

aumentando il primo aumentano anche densità, tem<strong>per</strong>atura<br />

di rammollimento e resistenza chimica.<br />

A causa del metile comunque l’indice di cristallinità non<br />

su<strong>per</strong>a mai il 50-70%. Le poliolefine vengono usate in<br />

modo estensivo <strong>per</strong> le su<strong>per</strong>fici sottoposte a forti carichi.<br />

Hanno una buona biocompatibilità e vengono usate o in<br />

forma compatta o, quando sia necessaria la <strong>per</strong>meabilità<br />

ai gas e ai liquidi, porosa. Il polipropilene, in particolare,<br />

presenta una straordinaria resistenza alle pressioni ripetute<br />

e agli agenti ambientali.<br />

Caratteristiche fisiche<br />

Proprieta fisiche<br />

Proprietà <strong>Un</strong>ità<br />

Metodo<br />

ASTM<br />

Va<strong>lo</strong>re<br />

Densità (peso speci- kg/dm³ D792 0.90 -<br />

fico a 23°C)<br />

0.91<br />

Assorbimento Acqua % D570 0.01 -<br />

(24 ore,23°C,<br />

3mm.)<br />

0.03<br />

Abrasione mgr D1044 18 – 28<br />

Resistenza Termica<br />

Proprietà <strong>Un</strong>ità<br />

Limite di impiego<br />

alle tem<strong>per</strong>ature<br />

Punto di fusione (o<br />

rammollimento)<br />

Tem<strong>per</strong>atura di<br />

distorsione - 18.6<br />

kg/cm²<br />

Tem<strong>per</strong>atura di<br />

distorsione - 4.6<br />

kg/cm²<br />

Coeff. di espansione<br />

termica lineare<br />

Conducibilità termica<br />

n.171 luglio/agosto/settembre 2012<br />

C°<br />

C°<br />

Metodo<br />

ASTM<br />

Va<strong>lo</strong>re<br />

-10° a<br />

+110°<br />

165 -<br />

170 (p.f.)<br />

C° D648 55 - 60<br />

C° D648 95 - 120<br />

10-5cm/<br />

cm °C<br />

10-4cal/<br />

sec/ cm²/°<br />

C/cm<br />

D696 11<br />

C177 2.8<br />

Ca<strong>lo</strong>re specifico cal/° C/gr 0.46<br />

Resistenza Meccanica<br />

Proprietà <strong>Un</strong>ità<br />

Metodo<br />

ASTM<br />

Durezza Rockwell scala D795<br />

Resistenza a<br />

trazione<br />

Allungamento alla<br />

rottura<br />

Modu<strong>lo</strong> elastico a<br />

trazione<br />

Resistenza alla<br />

flessione<br />

Modu<strong>lo</strong> elastico a<br />

flessione<br />

Resistenza alla compressione<br />

Modu<strong>lo</strong> elastico a<br />

compressione<br />

Resistenza all’urto<br />

IZOD con intaglio a<br />

23° C<br />

kg/cm² D638<br />

% D638<br />

kg/cm² D638<br />

kg/cm² D790<br />

kg/cm² D790<br />

kg/cm² D695<br />

kg/cm² D695<br />

Va<strong>lo</strong>re<br />

R60 -<br />

70<br />

300 -<br />

390<br />

200 -<br />

700<br />

10000 -<br />

15500<br />

420 -<br />

560<br />

12000 -<br />

18000<br />

390 -<br />

560<br />

10500 -<br />

21000<br />

kgcm/cm² D256 2.5 - 11<br />

Il polipropilene presenta diversi vantaggi:<br />

• è atossico<br />

• è inodore<br />

• è leggerissimo<br />

• può essere lavato<br />

• è resistente al ca<strong>lo</strong>re (punto di fusione a 180°C)<br />

• è resistente all’umidità e non assorbe acqua<br />

• è resistente ai solventi<br />

• è resistente all’usura<br />

• è economico<br />

Tipo<strong>lo</strong>gia di plantari in polipropilene<br />

Questo tipo di materiale può essere utilizzato sia nei<br />

bambini che negli adulti.<br />

Nei bambini ha la capacità di stimolare una correzione<br />

del retropiede ed un aumento <strong>della</strong> volta plantare in<br />

quanto stimolano i muscoli cavizzanti.<br />

Per gli adulti invece, data la probabile presenza di alterazioni<br />

scheletriche irreversibili o parzialmente irreversibili,<br />

è capace di guidare in modo preciso e istantaneo verso<br />

il PODOLOGO in medicina


una postura più funzionale (la rigidità del materiale consente<br />

una risposta del sistema d’equilibrio più rapida e<br />

precisa rispetto a un materiale morbido).<br />

In particolare, questo tipo di plantare controlla in maniera<br />

precisa l’appoggio del retropiede e il riavvolgimento<br />

dell’elica podalica durante la deambulazione lasciando<br />

indisturbato l’avampiede.<br />

Utilizzo del polipropilene <strong>nel</strong>le varie<br />

pato<strong>lo</strong>gie podaliche<br />

1. Aletta laterale<br />

Morfo<strong>lo</strong>gia: si tratta di un prolungamento situato <strong>nel</strong>la<br />

zona laterale del supporto dell’ortesi plantare, e<br />

serve a ridurre la supinazione del piede. Si situa lateralemente<br />

all’arco esterno o all’elemento centrale<br />

stabilizzatore.<br />

Può estendersi dalla zona calcaneo-cuboidea all’apofisi<br />

sti<strong>lo</strong>idea del quinto metatarso o <strong>per</strong> tutta la diafisi<br />

di quest’ultimo.Il suo spessore a livel<strong>lo</strong> postero-laterale-plantare<br />

deve essere minimo <strong>per</strong> un facile e<br />

corretto adattamento e deve creare un ango<strong>lo</strong> retto<br />

con il bordo esterno.<br />

Nella realizzazione di questa, si deve evitare una<br />

compressione eccessiva sull’articolazione calcaneo-cuboidea<br />

<strong>per</strong> evitare sia edema,ischemia e<br />

punti do<strong>lo</strong>rosi ecc., che un’eccessiva pronazione<br />

Figura 3 - aletta laterale<br />

del primo raggio provocandone cosi un’insufficienza<br />

con conseguente sovraccarico o una sesamoidite<br />

traumatica. Va utilizzata con elementi compensatori<br />

(cunei pronatori).<br />

Altezza: non deve su<strong>per</strong>are 1 cm a livel<strong>lo</strong> sub-malleolare,<br />

l’altura massima si trova <strong>nel</strong>la zona calcaneocuboidea,<br />

va decrescendo <strong>per</strong> tutto il bordo esterno<br />

fino a scomparire.<br />

Funzione: controlla gli stress in varo contenendo le<br />

forze laterali evitando <strong>lo</strong> spostamento delle strutture<br />

musco<strong>lo</strong>-scheletriche esterne.<br />

Si utilizza <strong>per</strong>: avampiede varo, piede equino varo,<br />

supinazione eccessiva e insufficienza dei raggi<br />

esterni.<br />

2. Aletta mediale<br />

Morfo<strong>lo</strong>gia: questo tipo di aggiunta non viene utilizzata<br />

abitualmente <strong>per</strong>ché è integrata già <strong>nel</strong>le<br />

suolette. Come morfo<strong>lo</strong>gia è simile a quella laterale,<br />

essa include calcagno, astraga<strong>lo</strong> e scafoide.<br />

Altezza: la massima tollerata è sempre uguale o inferiore<br />

a 1 cm submalleolare.<br />

Funzione: i<strong>per</strong>pronazione, control<strong>lo</strong> del valgismo,<br />

piede ta<strong>lo</strong>-valgo.<br />

Figura 4 - aletta mediale<br />

3. Cuneo pronatore dell’avampiede<br />

Morfo<strong>lo</strong>gia: inizia <strong>nel</strong>l’apofisi sti<strong>lo</strong>idea del quinto metatarso<br />

<strong>per</strong> il bordo esterno,comprendendo gli ultimi<br />

tre raggi, e include distalmente terzo,quarto e<br />

quinto dito.<br />

Altezza: è a livel<strong>lo</strong> dell’apofisi sti<strong>lo</strong>idea del quinto me-<br />

MEDICINA<br />

il PODOLOGO in medicina<br />

n.171 luglio/agosto/settembre 2012<br />

31


MEDICINA<br />

32<br />

tatarso decrescendo da mediale a laterale fino a<br />

morire a zero.<br />

Funzione: ha un effetto compensatore che provoca<br />

pronazione dell’avampiede. Questo effetto si utilizza<br />

<strong>per</strong> vari fini teraupetici, tra cui i fondamentali: piede<br />

supinato, piede varo, o <strong>per</strong> compensare il piano inclinato<br />

che può originare da una correzione eccessiva<br />

del piede piatto-valgo.<br />

4. Post del retro piede<br />

Questa tecnica è simile a quella dei cunei del retro piede<br />

<strong>per</strong>ò con modifiche biomeccaniche differenti. Il termine<br />

‘post’ fa riferimento all’aggiunta di materiale che avvicina<br />

il suo<strong>lo</strong> al retro piede <strong>per</strong> conseguire la neutra biomeccanica.<br />

Questa aggiunta serve <strong>per</strong> invertire/evertire<br />

l’articolazione subastragalica fino al punto <strong>nel</strong> quale la<br />

bisettrice del calcagno si situa <strong>per</strong>pendicolare al suo<strong>lo</strong><br />

e all’avampiede conseguendo un b<strong>lo</strong>cco calcaneocuboideo<br />

che stabilizza il piede.<br />

Morfo<strong>lo</strong>gia: questa tecnica ha 2 varianti:<br />

- Post-intrinseco: stabilità realizzata direttamente<br />

<strong>nel</strong> calco positivo che imprime la modificazione<br />

<strong>nel</strong>l’ortesi plantare conformata sopra il calco.<br />

- Post-estrinseco: stabilità realizzata mediante aggiunta<br />

del materiale sull’ortesi plantare, simile ad<br />

un cuneo o una tal<strong>lo</strong>netta, in base ai casi.<br />

Funzione: compensazione <strong>della</strong> posizione anomala<br />

dell’avampiede e retro piede con origine <strong>nel</strong> segmento<br />

sub- talare.<br />

Si utilizza <strong>per</strong>: retropiede varo e valgo.<br />

Figura 5 - post del retropiede<br />

n.171 luglio/agosto/settembre 2012<br />

5. Post dell’avampiede<br />

Ha <strong>lo</strong> stesso obiettivo di quel<strong>lo</strong> del retro piede <strong>per</strong>ò si<br />

<strong>lo</strong>calizza <strong>della</strong> parte anteriore del piede.<br />

Morfo<strong>lo</strong>gia: una barra anteriore laterale o mediale <strong>per</strong><br />

riempire <strong>lo</strong> spazio che separa il suo<strong>lo</strong> dall’avampiede.<br />

Si elevano medialmente o prossimalmente tanti<br />

gradi quanti servono <strong>per</strong> neutralizzare il retropiede.<br />

Quest’elevazione si limita <strong>per</strong> la capacità <strong>della</strong> calzatura<br />

fino a 9 gradi di inclinazione <strong>nel</strong> post-estrinseco<br />

<strong>per</strong> avampiede varo, e 6 gradi <strong>nel</strong> valgo.<br />

Funzioni: compensazione di posizione anomala<br />

dell’avampiede e retro piede con origine <strong>nel</strong> segmento<br />

del metatarso.<br />

Viene utilizzato <strong>per</strong>: avampiede varo, valgo, flessione<br />

plantare del primo e quinto metatarso.<br />

Elementi di appoggio strutturali<br />

Figura 6 - post dell’avampiede<br />

1. Arco <strong>lo</strong>ngitudinale interno<br />

Morfo<strong>lo</strong>gia: si utilizza a livel<strong>lo</strong> mediale del piede<br />

dal medio-distale dell’articolazione subastragalicasustentaculum,<br />

articolazione astarga<strong>lo</strong>-scafoidea<br />

fino ad arrivare al punto<br />

distale del terzo medio<br />

<strong>della</strong> diafisi del primo metatarso.<br />

Esiste la possibilità<br />

di estender<strong>lo</strong> fino a livel<strong>lo</strong><br />

retrosesamoideo <strong>per</strong> dare<br />

un effetto di scarico del<br />

primo raggio. È una componente<br />

fondamentale di<br />

tutte le ortesi plantari, può<br />

presentare <strong>per</strong>ò come<br />

inconveniente un effetto<br />

il PODOLOGO in medicina


di i<strong>per</strong>correzione che provoca i<strong>per</strong>pressione dando<br />

punti di do<strong>lo</strong>re, ischemia,rossore,eccesso di un<br />

piano inclinato che supina il medio-retro piede che<br />

può varizzare l’avampiede.<br />

Altezza: è molto variabile in funzione all’obiettivo teraupetico.<br />

Può essere utilizzato come elemento fisio<strong>lo</strong>gico<br />

o può dare una correzione di vari mm in<br />

base alla pato<strong>lo</strong>gia che il paziente presenta.<br />

Funzione: supporta la volta plantare , raccogliendo le<br />

principali strutture ossee mediali che la compongono.<br />

In funzione del problema del paziente, viene usato<br />

con fine di contenzione, scarico e/o correzione.<br />

Figura 7 - arco <strong>lo</strong>ngitudinale interno<br />

2. Estensione di morton/prolunga funzionale<br />

del primo raggio<br />

Morfo<strong>lo</strong>gia: questo sostegno inizia alla fine dell’arco<br />

<strong>lo</strong>ngitudinale interno e si allarga fino alla zona subcapitale<br />

del primo metatarso. Può prolungarsi fino<br />

alla falange prossimale dell’alluce e, incluso, fino<br />

alla fine del primo dito immobilizzando<strong>lo</strong> completamente.<br />

Funzioni: utilizzato principalmente in pazienti con alluce<br />

rigido.<br />

Realizzazione<br />

L’ortesi plantare in polipropilene viene realizzata come<br />

qualsiasi altra ortesi termoformabile. Dopo la realizzazione<br />

del calco, si pone il materiale in un forno fino a<br />

render<strong>lo</strong> mo<strong>della</strong>bile (180°) e, in seguito, viene posto<br />

sul calco <strong>nel</strong>l’estrusore. <strong>Un</strong>a volta raffreddato, si elimina<br />

il materiale in eccesso con un macchinario adeguato,<br />

e successivamente sgrossato alla mola. Infine,<br />

vengono applicati i sostegni in base alle pato<strong>lo</strong>gie del<br />

paziente. Bisogna ricordare che l’ortesi plantare in polipropilene<br />

viene sempre realizzata in ¾ in quanto deve<br />

lasciare indisturbato l’avampiede durante la deambulazione<br />

<strong>per</strong> <strong>per</strong>mettere la libertà d’azione delle dita <strong>nel</strong>la<br />

fase propulsiva.<br />

Conclusioni<br />

Dopo aver testato e valutato <strong>per</strong>sonalmente la realizzazione<br />

di questo tipo di ortesi plantare, possiamo<br />

affermare che la lavorazione è facile e ve<strong>lo</strong>ce, mentre<br />

dal punto di vista biomeniccanico è in grado di correggere<br />

le diverse pato<strong>lo</strong>gie podaliche, oltre ad essere<br />

un plantare leggero e flessibile in grado di distribuire<br />

uniformemente le forze agenti sul piede. n<br />

SITOGRAFIA<br />

www.wikipedia.it<br />

www.footclinic.it<br />

pslc.ws/italian/pp.htm<br />

Figura 8 - estensione di Morton<br />

MEDICINA<br />

il PODOLOGO in medicina<br />

n.171 luglio/agosto/settembre 2012<br />

33

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