Crediti Formativi - Avis Vignola
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Gratuità<br />
e Costituzione<br />
L’indipendenza<br />
e la solidarietà di<br />
diversa “lunghezza”<br />
53<br />
CONTRIBUTI DEGLI ESPERTI<br />
Nella ricerca etimologica si è trovato che il latino gratis verrebbe da una voce indoeuropea di carattere<br />
religioso che signifi ca “cantare inni”: e corrisponde al greco chàris, donde il latino chàritas, che signifi ca<br />
amore, distinto sia dalla fi lìa, sia dall’èros.<br />
Anche riferiti alle accezioni deboli o negative prima ricordate, i termini in questione hanno a che fare<br />
con l’educazione e col sistema educativo. Basti pensare, in negativo, al bullismo e a tutte le forme di<br />
violenza “gratuita”, e cioè sgraziata, che affl iggono le nostre scuole; e in positivo a quanto sia desiderabile<br />
una vita familiare, scolastica, associativa, pubblica in cui si faccia bene il bene, con grazia e cortesia, senza<br />
imposizioni e ribellioni e senza mercanteggiamenti e sotterfugi.<br />
Come si può prima identifi care e poi incentivare la pratica di un’azione gratuita, non mercantile, in una<br />
società e in un apparato normativo che, al di là delle nobili e innocue affermazioni di principio, sembra<br />
apprezzare solo la mentalità aziendale, tesa all’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del<br />
lavoro? Come si può sviluppare la mentalità dell’azione gratuita non solo, cosa già pregevole, nelle<br />
attività di volontariato che occupano parte del tempo scolastico e del tempo libero in funzione di<br />
obiettivi “aggiuntivi” nei riguardi dei propri doveri quotidiani, ma anche nel concreto esercizio di questi<br />
doveri?<br />
Questa mentalità è ben precisata nell’art. 4 della Costituzione, che recita con chiarezza: “Ogni cittadino<br />
ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che<br />
concorra al progresso materiale o spirituale della società”. È questa la condizione perché si realizzino<br />
il pieno sviluppo della persona umana e la partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica<br />
economica e sociale del paese: in altri termini perché si realizzi il progetto di democrazia repubblicana<br />
delineato nei primi tre articoli. L’alternativa è la ricaduta nella barbarie totalitaria.<br />
Lavorare con questo spirito e con questa fi nalità signifi ca esercitare diritti e doveri vivendoli come<br />
valori, con senso di gratuità, che in questo caso signifi ca grazia sovrana, non obbedienza ad altri, per<br />
timore, per necessità o per convenienza. Naturalmente non si pretende - non sarebbe realistico né<br />
ragionevole - che le motivazioni al proprio lavoro siano solo quelle relative al progresso materiale o<br />
spirituale della società.<br />
Si vuol dire che se si perde di vista questa fi nalità, se ci si ripiega solo sul proprio tornaconto, nella<br />
ricerca del particulare di cui parlava Guicciardini nel ‘500, come emerge da recenti ricerche sui giovani,<br />
i valori della convivenza civile e la coesione sociale progressivamente si liquefano come i ghiacciai e le<br />
calotte polari, e infi ne l’apparato istituzionale collassa. Quello che è successo nello scorso decennio in<br />
Ruanda e nell’ex Jugoslavia e quello che sta ancora succedendo in molti paesi africani come il Darfur,<br />
mostra tutta la gravità del crollo delle istituzioni politiche e sociali.<br />
Preoccupa la miopia dei giovani, ma preoccupa ancor più quella di noi anziani, che abbiamo perduto la<br />
chiarezza della visione dei padri fondatori della Repubblica, della costruzione europea e delle Nazioni<br />
Unite e che rischiano di lasciare questo mondo senza aver assicurato agli eredi il possesso delle<br />
“istruzioni per l’uso” e soprattutto dei criteri di manutenzione delle istituzioni democratiche.<br />
La sociologia mette in luce l’esistenza di solidarietà brevi, medie e lunghe. Solidarietà breve è quella<br />
della famiglia: una istituzione che veniva solo pochi anni fa squalifi cata e considerata defunta e che va<br />
manifestando invece non solo resistenza e vitalità, ma anche capacità di svolgere insostituibili funzioni,<br />
che le pubbliche istituzioni non sono assolutamente in grado di svolgere.