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SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 (pdf) - OFM

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Cardia. Quest’ultimo e padre Lombardi hanno<br />

donato al Pontefice l’opera in due volumi Ottant’anni<br />

della Radio del Papa.<br />

Durante il viaggio, durato circa un paio<br />

d’ore, ai passeggeri, assistiti da sette steward<br />

di Trenitalia, sono stati donati un biglietto<br />

ricordo in argento e una copia dell’edizione<br />

dell’«Osservatore Romano» con la data di<br />

giovedì 27 ottobre, in gran parte dedicata al<br />

pellegrinaggio. Lungo il percorso, durante il<br />

quale sugli schermi delle carrozze scorrevano<br />

le immagini di viaggi di Giovanni XXIII e di<br />

Giovanni Paolo II in treno, uno speaker per<br />

interfono, salutando Benedetto XVi anche a<br />

nome delle autorità presenti, ha assicurato che<br />

oggi tutti i ferrovieri lo hanno accompagnato<br />

idealmente in questo pellegrinaggio.<br />

Il passaggio del convoglio lungo il percorso<br />

è stato salutato da diversi gruppi di fedeli che<br />

esponevano striscioni e improvvisavano cori.<br />

Qualche opportunità in più per quelli riuniti<br />

lungo le banchine delle stazioni di Terni, Spoleto<br />

e Foligno in prossimità delle quali il treno<br />

ha rallentato. Imponente la folla accorsa a Terni,<br />

tanto che il Papa si è alzato per raggiungere<br />

il lato opposto della carrozza e rispondere al<br />

saluto dal finestrino. Stesse scene a Spoleto,<br />

dov’è stato salutato da un reparto di militari<br />

in divisa, e a Foligno, dov’erano tantissimi<br />

bambini delle scuole elementari e medie con<br />

palloncini colorati. Poco prima di quest’ultima<br />

cittadina, il Patriarca ecumenico e il Primate<br />

della Comunione anglicana avevano lasciato<br />

i loro posti per un breve incontro con il Pontefice.<br />

Ad Assisi il convoglio è giunto intorno alle<br />

9.50. Benedetto XVi è stato accolto dall’arcivescovo<br />

Domenico Sorrentino, vescovo di<br />

Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino, e in<br />

rappresentanza del Governo italiano dal sottosegretario<br />

alla presidenza del Consiglio dei<br />

ministri Gianni Letta, con l’ambasciatore presso<br />

la Santa Sede, Francesco Maria Greco. Tra<br />

le autorità locali, il presidente della Regione<br />

Umbria, Catiuscia Marini, il prefetto di Perugia,<br />

Enrico Laudanna, il sindaco di Assisi,<br />

Claudio Ricci, il presidente della provincia di<br />

Perugia Marco Vinicio Guasticchi.<br />

<strong>–</strong> L’incontro nella basilica di Santa Maria<br />

degli Angeli<br />

«La speranza della pace corre sui binari<br />

della storia». Forse l’autore di quello striscione,<br />

appeso alle transenne sulla banchina della<br />

stazione ferroviaria di Terni, mentre questa<br />

XXV «SPIRITO DI ASSISI» 347<br />

mattina, giovedì 27 ottobre, il «treno della<br />

pace» rallentava la sua corsa verso Assisi, ha<br />

colto il senso vero di un avvenimento destinato,<br />

ancora una volta, a lasciare un solco profondo.<br />

A bordo di quel treno Benedetto XVi, con i<br />

rappresentanti delle religioni di tutto il mondo,<br />

si dirigeva verso la città di san Francesco.<br />

Tornava sui passi di Giovanni Paolo II per<br />

rilanciare un messaggio che, nonostante siano<br />

trascorsi venticinque anni da quando fu per la<br />

prima volta trasmesso, non ha perso d’attualità,<br />

anzi sembra più che mai necessario: «Nessuna<br />

violenza in nome di Dio».<br />

Un colpo d’occhio straordinario quello<br />

offerto stamani dall’assemblea raccolta nella<br />

casa del Poverello d’Assisi, quasi a riproporre<br />

in tutta la sua concretezza l’immagine di quel<br />

«mosaico della pace» evocato da Benedetto<br />

XVi mentre ieri in Vaticano guidava la<br />

preghiera della diocesi di Roma alla vigilia di<br />

questo appuntamento.<br />

Nella basilica di Santa Maria degli Angeli,<br />

quattrocento uomini si sono uniti al di là di<br />

ogni credo religioso, e anche a prescindere<br />

dalla fede. Hanno accettato l’invito a farsi<br />

pellegrini alla ricerca della verità. E in questa<br />

ottica rientra anche la scelta di usare il treno<br />

per raggiungere Assisi. Nessuna concessione<br />

alla spettacolo ma volontà di rimarcare la<br />

dimensione del pellegrinaggio. Partito alle<br />

8 del mattino il convoglio ha attraversato<br />

lentamente le stazioni romane di San Pietro,<br />

Ostiense e Trastevere suscitando la curiosità<br />

tra i molti pendolari in attesa sulle banchine.<br />

Più preparati a Terni, Foligno e Spoleto, dove<br />

era previsto che il convoglio rallentasse per<br />

consentire alla gente di manifestare al Papa<br />

affetto e vicinanza.<br />

Mancava qualche minuto alle 10 quando<br />

il Pontefice è giunto alla stazione di Assisi.<br />

Giusto il tempo per rispondere alla calorosa<br />

accoglienza di quanti lo hanno ricevuto, e<br />

poi subito in macchina diretto a Santa Maria<br />

degli Angeli. Tutta una festa lungo i pochi<br />

metri percorsi per giungere alla grande<br />

basilica costruita da frate Elia sull’antico colle<br />

dell’inferno, ribattezzato poi del paradiso, da<br />

quando vi è collocata la tomba di Francesco.<br />

Ad accoglierlo erano i ministri generali degli<br />

ordini francescani: José Rodríguez Carballo,<br />

frati minori; Marco Tasca, conventuali;<br />

Mauro Jöhri, cappuccini; Michael J. Higgins,<br />

terz’ordine regolare. Poi lo hanno salutato i<br />

cardinali Turkson, Tauran, Koch e Ravasi con<br />

i presuli Toso, Celata e Farrell e monsignor

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