1 GIACOMO DA LENTINI [Meravigliosa-mente] Meravigliosa-mente ...

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Sovra gli occhi trascorri, e ne dilegua Quel che riman de la Cimmeria nebbia; Poi de' labbri formando un picciol arco Dolce a vedersi tacito sbadiglia. Ahi se te in sì vezzoso atto mirasse Il duro capitan quando tra l'arme Sgangherando la bocca un grido innalza Lacerator di ben costrutti orecchi, S'ei te mirasse allor, certo vergogna Avria di sè più che Minerva il giorno Che di flauto sonando al fonte scorse Il turpe aspetto de le guance enfiate.
22 Or giunta è alfin del dotto pettin l'opra: E il maestro elegante intorno spande Da la man scossa polveroso nembo, Onde a te innanzi tempo il crine imbianchi. D'orribil piato risonar s'udìo Già la corte d'Amore. I tardi vegli Grinzuti osàr co' giovani nipoti Contendere di grado in faccia al soglio Del comune lor dio. Rise la fresca Gioventude animosa; e d'agri motti Libera punse la senil baldanza. Gran tumulto nascea, se non che Amore Ch'ogni diseguaglianza odia in sua corte A spegner mosse i perigliosi sdegni: E a quei che militando incanutìro Suoi servi apprese a simular con arte I duo bei fior che in giovanile gota Educa e nudre di sua man natura: Indi fe' cenno; e in un balen fur visti Mille alati ministri alto volando Scoter lor piume, onde fioccò leggera Candida polve che a posar poi venne Su le giovani chiome; e in bianco volse E il biondo e il nero e l'odiato rosso. L'occhio così nell'amorosa reggi Più non distinse le due opposte etadi: E solo vi restò giudice il tatto. Tu pertanto o signor tu che se' il primo Fregio ed onor dell'Acidalio regno I sacri usi ne serba. Ecco che sparsa Già da provvida man la bianca polve In piccolo stanzin con l'aere pugna, E de gli atomi suoi tutto riempie Egual<strong>mente</strong> divisa. Or ti fa core, E in seno a quella vorticosa nebbia PARINI IL GIORNO [L'INVENZIONE DELLA CIPRIA, vv. 760-810]
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1 Meravigliosa-mente un amor mi dis
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Page 15 and 16: li vivi tuoi, e l'un l'altro si rod
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Page 19 and 20: Scalzasi Egidio, scalzasi Silvestro
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Page 29 and 30: che nei monti Rifei vengon, ma rari
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Page 35 and 36: che molta quantità n'era in quel l
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Page 39 and 40: veggon lucer di ferro in ogni parte
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Page 51 and 52: E ciò dicendo, solo Lascio il mio
Page 53: Precipitose rote e il calpestio Di
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Page 65 and 66: in qual ora, in qual parte del suol
Page 67 and 68: serve, pensando al regno; e il giun
Page 69 and 70: 30 Dagli atrii muscosi, dai fori ca
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Page 75 and 76: 34 GIACOMO LEOPARDI LA QUIETE DOPO
Page 77: 35 Or poserai per sempre, Stanco mi
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