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Atti Convegno Nazionale Giungla - Fabrizio Coccetti

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* La fusione AGI – ASCI nell’Agesci ( siamo negli anni 1975 – 1980) creò situazioni<br />

e problemi nuovi. Ovvio. In particolare, per le due Branche Lupetti e Coccinelle,<br />

ormai a braccetto,si andò alla ricerca di una “parlata nuova”.<br />

Ma gli anni ’70 erano già teatro di grandi e dirompenti esigenze di rinnovamento,<br />

dentro e fuori lo scoutismo.<br />

* Si viveva in un momento culturale assai particolare: cambiamento, innovazione,<br />

protesta giovanile, contestazione delle tradizioni del passato. Tutto il contesto<br />

culturale, sociale e politico italiano ne era pervaso. Era anche bello, ed era anche<br />

impossibile starne fuori.<br />

Oltre a tante cosette, in associazione furono sottoposti a critica il Simbolismo del<br />

Coccinellismo e la <strong>Giungla</strong> della tradizione del Lupettismo italiano. Per lungo tempo<br />

essi si erano identificati nel metodo delle due Branche.<br />

L’AGI, a dire il vero, era (stata) ancor più scalmanata dell’ASCI e già da sola e per<br />

conto suo aveva buttato dalla finestra vasetti di mughetti e genziane, Lanterne e<br />

rami di Quercia…..il Simbolismo del Cerchio: perché ritenuto poco adeguato ai tempi<br />

nuovi…<br />

Anche l’ASCI di allora era pervasa di fermenti, anche la Branca Lupetti. Ma – come<br />

sempre accade – i maschietti arrivarono più tardi e maturarono successivamente<br />

alcune idee critiche sul metodo.<br />

* Varie erano le tensioni ideali e ideologiche del tempo: non che non ci siano anche<br />

oggi, ma allora venivano proposte e vissute in modo dirompente:<br />

Rifiuto dell’ “autorità”;<br />

Attenzione alla socializzazione più che all’ educazione;<br />

Creatività<br />

Non direttività<br />

Superamento dei ruoli fissi uomo/donna ( in certe assemblee di Capi si votava con<br />

in mano un libretto molto in voga all’epoca: “Dalla parte delle bambine” di E. G.<br />

Belotti. Era il must di quell’epoca……)<br />

Erano problematiche, però, del nostro mondo adulto e di tipo adulto. problemi non<br />

dei bambini, ma dei Capi e poi inevitabilmente riversati su di loro. Tensioni e<br />

problemi che si stavano facendo strada soprattutto fuori dell’Associazione. Pensiamo<br />

al mondo della scuola.<br />

Di veramente reale e ineludibile c’era però, nella neo-nata Agesci, il problema della<br />

nascente coeducazione e delle Unità Miste: inutile nasconderselo.<br />

* Occorre riconoscere e dare atto che, anche se certe cose lasciavano adito a seri<br />

dubbi di autenticità e di reali esigenze pedagogiche, occorreva pazienza, anche una<br />

pazienza associativa. Come al gioco del Monopoli:sarebbe stato impossibile e<br />

sicuramente negativo e superficiale “andare a Parco della Vittoria” cioè alla <strong>Giungla</strong><br />

per tutti, senza passare per il VIA” . Non si intravedevano scorciatoie e occorreva<br />

gettare i dadi e fare tutto il giro del tabellone……Di questo realismo e di questa<br />

pazienza educativa occorre dare atto a chi ha governato la Branca e l’Associazione<br />

in quegli anni.<br />

Interventi per i quadri – <strong>Atti</strong> del <strong>Convegno</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Giungla</strong> – Agesci – Branca L/C 4

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