Atti Convegno Nazionale Giungla - Fabrizio Coccetti
Atti Convegno Nazionale Giungla - Fabrizio Coccetti
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Per giungere al commiato finale dai suoi Maestri, Mowgli passa attraverso un rito di<br />
iniziazione collocato all’inizio delle Storie; con questo rito viene accettato come<br />
nuovo membro della Comunità ed è contestualmente avviata la sua formazione<br />
personale. Le caratteristiche di tale formazione sono finalizzate al suo inserimento<br />
attivo e consapevole nella società secondo valori etici e morali ritenuti fondativi<br />
della persona umana e condivisi dalla comunità che li propone ai suoi adepti.<br />
L’analisi simbolica del primo racconto ci offrirà un’interpretazione suggestiva delle<br />
storie di Mowgli.<br />
La <strong>Giungla</strong> pianeta sociale multietnico<br />
La scena si apre sulla <strong>Giungla</strong>, pianeta sociale multietnico, ove razze e popoli diversi<br />
convivono con difficoltà vicini e, a volte mescolati tra loro, ma senza giungere a<br />
confondersi; nel mantenimento della propria identità si trova la chiave della loro<br />
esistenza e continuità ma nello stesso tempo il motivo della intrinseca fragilità del<br />
sistema sempre sul punto di deflagrare in conflitti devastanti.<br />
Difatti:<br />
_ L’uomo caccia le belve della <strong>Giungla</strong>;<br />
_ Le tigri cacciano l’uomo;<br />
_ Il Bandar Log rapisce Mowgli al Branco dei lupi; (sarà interessante in<br />
un’altra occasione notare che i lupi non intervengono per liberare<br />
Mowgli e analizzare il significato di tale comportamento);<br />
_ Kaa stermina le Bandar;<br />
_ Lupi e Bufali uccidono la tigre;<br />
_ L’uomo caccia l’uomo;<br />
_ La <strong>Giungla</strong> distrugge il villaggio degli uomini;<br />
_ I cani rossi invadono la <strong>Giungla</strong>;<br />
_ Le Api e i lupi distruggono i Dhole.<br />
Non c’è pace tra i popoli del pianeta <strong>Giungla</strong>, la legge protegge e sintetizza ciò che è<br />
prezioso ed essenziale alla sopravvivenza ma niente di più. Da sola non è in grado<br />
di assicurare l’esistenza a nessuno dei popoli che la abitano. Anche gli uomini, che si<br />
ritengono il popolo più civilizzato e più forte- ma le belve sanno che non è vero-<br />
saranno spazzati via e la legge non basterà a proteggerli.<br />
Solo il branco dei lupi sembra possedere un’organizzazione migliore, più efficiente,<br />
più evoluta e tesa alla protezione del più debole. E’ una società che tollera forme<br />
diverse di organizzazione interna perché ammette l’esistenza autonoma della cellula<br />
monofamiliare costituita dai lupi solitari accanto alla struttura collettiva del Branco.<br />
E’ una società tollerante e più aperta delle altre, infatti accoglie nel suo seno un<br />
uomo, un orso e una pantera. Ma questo valore può mutarsi in limite: essa<br />
accoglierà, più tardi, anche una tigre e il suo sciacallo. La rovina è ad un passo. Fin<br />
dove, fin quando l’accoglienza può essere estesa? Opportunismo e paura non<br />
Interventi per i quadri – <strong>Atti</strong> del <strong>Convegno</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Giungla</strong> – Agesci – Branca L/C 12