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Atti Convegno Nazionale Giungla - Fabrizio Coccetti

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“… i giovani lupi volevano solo imparare quel tanto della legge della <strong>Giungla</strong> che<br />

riguarda il loro singolo branco o la tribù… invece Mowgli, come cucciolo di uomo,<br />

doveva imparare ben di più”…”c’è nella <strong>Giungla</strong> qualche cosa di tanto piccolo che<br />

non possa essere ucciso?” (La caccia di Kaa, versetti 1 e 4).<br />

Bisogna conoscere le regole che governano questo mondo- primo sopravvivere- ma<br />

per vivere bene ed essere felici è necessario vivere secondo lo spirito della legge e<br />

secondo gli esempi ricevuti dai buoni Maestri.<br />

L’uomo in fuga da se stesso, per riuscire a conoscersi e ritrovarsi dovrà eludere<br />

l’inseguitore, provare a ricominciare da capo e riscoprire le proprie origini<br />

affidandosi a nuovi Maestri.<br />

A quale scopo? Con le tue migliori energie “Cerca prima il Regno, il resto ti sarà<br />

dato in più” (Mt 6,33 ; Lc 12,31).<br />

Cerca prima il regno. Disunito dalla propria realtà interiore, che la caduta gli ha fatto<br />

dimenticare. L’uomo stenta a riconoscere la realtà esteriore che gli era familiare,<br />

paterna e materna: questa realtà gli è divenuta ostile e si getta su di essa solo con<br />

desiderio di possesso e di dominio.<br />

I rapporto e le relazioni non sono più orientati dall’amore sono mutati in rapporti di<br />

forza.<br />

Bisognerebbe volgersi di nuovo alle virtù interiori capaci di assimilare le virtù<br />

esteriori. Allora ne scaturirebbero gesti giusti, parole giuste.<br />

E non importa se nel dire parole giuste o compiere gesti giusti si è incompresi da chi<br />

ci circonda e si rischia di passare per vili, impostori e, persino, folli.<br />

E’ il crepuscolo quando Mowgli si affretta verso la Rupe del Consiglio dopo aver<br />

ascoltato il “Pheeal”, ed è notte quando Won-Tolla termina il suo terribile racconto di<br />

morte. Pensate, adesso, agli inviti pressanti rivolti a Mowgli perché salvi la propria<br />

vita, abbandoni la <strong>Giungla</strong> e si ritiri davanti ai Cani Rossi. Pensate alla sua veemente<br />

invettiva, frutto non di calcoli, né d’interessi o vantaggi da conseguire -Antonio in<br />

morte di Cesare- ma permeata solo di un ardente amore per la giustizia, in difesa<br />

del Branco e della Legge (cioè di tutta la <strong>Giungla</strong>).<br />

C. Gustaf Jung esprime questo dicendo che chi obbedisce alla sua anima “può allora<br />

far a meno delle ingiurie come delle lodi”, perché le lodi non sono una trappola<br />

minore- chiedere a Babbo Lupo. Mowgli trova finalmente tutto se stesso, in se<br />

stesso, trova l’autorità di agire nel senso etimologico del termine: dal latino<br />

“augere”, far crescere. L’autorità che fa crescere contribuisce alla crescita collettiva<br />

perché è frutto di sforzi individuali bene indirizzati insieme ad altri.<br />

Ogni autorità esterna esercitata sugli altri, o subita dagli altri, è solo potere. L’adulto<br />

autorevole è autore dei suoi atti e ne è autenticamente responsabile. Per questo è in<br />

pace con se stesso; egli ha saputo indirizzare il suo agire secondo le pulsioni<br />

interiori indirizzate verso alti obiettivi.<br />

Solo così una qualsiasi comunità, per esempio il Branco, o uno stato qualsiasi, per<br />

esempio la <strong>Giungla</strong>, potranno tendere verso la vera pace o la vera giustizia: quando<br />

il complesso delle leggi dell’una e dell’altro “sorgeranno dalla realtà percepita e<br />

riconosciuta dalla coscienza collettiva, cioè dell’uguaglianza di valore tra le singole<br />

persone e la società intera (Annick de Souzenelle, il simbolismo del corpo umano,<br />

pag. 175). I sistemi e gli ideali politici che privilegiano l’uno o l’altro dei due poli, la<br />

persona o la collettività, non produrranno altro che errori , potere e conflitti.<br />

Interventi per i quadri – <strong>Atti</strong> del <strong>Convegno</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Giungla</strong> – Agesci – Branca L/C 22

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