scarica pdf - Collegio dei Geometri

I geometri sfidano la recessione
Il mercato immobiliare rallenta ma non
tutti gli addetti ai lavori si preoccupano.
È il caso dei geometri. “Il nostro successo
- afferma Enzo Balbi, Presidente del Collegio
milanese dei Geometri - non è legato soltanto
all’immobiliare e anche se si costruisce di
meno ci sarà sempre qualcuno che ristruttura
o ha bisogno di una perizia. Non ragioniamo sui volumi degli
studi di architettura e ingegneria. Noi siamo dei tecnici e lavoriamo
con i piccoli privati”. È con queste prospettive che circa
1.500 geometri lombardi hanno recentemente affrontato l’Esame
di Stato necessario per accedere all’Albo ed esercitare una
professione “polivalente”, come la definisce Balbi. La prova di
abilitazione, a sessione annuale, consiste in un accertamento
tecnico, e la media di successo varia tra il 30 e 40 per cento.
“Il numero dei candidati è regolare negli anni - aggiunge Balbi
- e la professione è in crescita costante perché il numero di cancellazioni
dall’Albo è inferiore ai nuovi iscritti”.
In Lombardia i geometri abilitati sono circa 14mila, divisi per
Collegio e Albo provinciale. L’attività spazia dagli aggiornamenti
catastali in seguito a passaggi di proprietà, divisione di terreni
e qualsiasi variazione immobiliare, a perizie e consulenze.
L’accesso alla professione prevede il superamento dell’Esame
di Stato, per sostenere il quale chi è in possesso del diploma
Editoriale
di Enzo Balbi » presidente del Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Milano
superiore di geometra deve effettuare un tirocinio di due anni
presso uno studio. In alternativa, può frequentare specifici corsi
biennali di formazione superiore. Anche l’esperienza, 5 anni
di rapporto di dipendenza con incarichi tecnici presso un’impresa,
abilita all’Esame. Recentemente poi alcune lauree triennali
di primo livello (Scienza dell’Architettura, Urbanistica e
Ingegneria civile), permettono l’iscrizione all’Esame di Stato.
“Concorrenza tra ingegneri e geometri? Assolutamente no
- chiarisce Balbi - noi seguiamo piccoli lavori che per loro costituirebbero
un ripiego”. Di fatto, la norma stabilisce che i geometri
possano firmare progetti “di modesta entità”, e per quanto
riguarda il fatturato medio del settore, per Balbi “varia molto a
seconda del numero e della tipologia delle commesse, e il ricavo
può oscillare tra i 15 e 35mila euro l’anno”.
La Lombardia è al primo posto per numero di professionisti
e contribuisce per circa il 20% alla Cassa Italiana Geometri.
In merito alla discussione sull’Albo unico tra tecnici laureati
(lauree tecniche di primo livello) e diplomati (periti industriali,
agrari e geometri), “i geometri non hanno paura - conclude Balbi
- anzi, l’albo unico potrebbe aumentare la forza del settore.
Noi non spingiamo, perché stiamo bene così, ma certo non ci
saranno barricate da parte nostra”. •
Intervista già pubblicata su “Il Sole 24 Ore” del 5.11.2008
Settembre - Ottobre
N. 05.2008
NoiGeometri
07