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il chimico italiano - Consiglio Nazionale dei Chimici

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Il Chimico Italiano • n. 2 mar/apr 2007<br />

iniziali: Professore Ordinario in Chimica analitica<br />

(dal 1980) prima ed in Chimica dell’Ambiente e<br />

<strong>dei</strong> Beni Culturali poi,Nel 1970 la Libera Docenza<br />

(in Elettrochimica)un traguardo allora importante,<strong>il</strong><br />

primo vero momento di grande selezione.<br />

Ma è troppo eclettico per limitarsi ad una disciplina:così<br />

si estende con successo ad altre discipline,<br />

a mano che le contingenze ne propongono<br />

la loro cruda urgenza e drammatica attualità:<br />

Chimica agraria, del suolo, del restauro; posso<br />

immaginare l’interesse degli studenti per argomenti<br />

che coinvolgono l’avvenire del pianeta.<br />

Una docenza in linea con i tempi.<br />

Gli anni 2000 vedono incrementarsi tutta una<br />

serie di iniziative sul corretto uso del cibo. Luigi<br />

Campanella sembra avvertire questo nuovo connotato<br />

della scienza nel nascente m<strong>il</strong>lennio; non<br />

a caso nel 2003-2004 cura l’insegnamento della<br />

Chimica degli alimenti presso la Facoltà di<br />

Farmacia.<br />

Una attività accademica intensa e frenetica che<br />

non gli impedisce comunque di rivestire con successo<br />

cariche istituzionali: Presidente del<br />

<strong>Consiglio</strong> del Corso di Laurea in Chimica industriale<br />

nel 1981 (per due anni), quindi Direttore<br />

del Dipartimento di Chimica in due mandati successivi<br />

e Coordinatore del Dottorato di Ricerca in<br />

Scienze Chimiche. Il premio forse più prestigioso<br />

a coronare questi sforzi arriva nel 1988 con la<br />

carica di Preside della Facoltà di Scienze matematiche,<br />

fisiche e naturali de La Sapienza.<br />

Nel mentre mi avventuro in questo excursus mi<br />

viene fatto di domandarmi se possa riuscire, in<br />

queste poche righe ed in quelle successive, a raccontare<br />

ag<strong>il</strong>mente sia una carriera, una scalata<br />

didattica, sia <strong>il</strong> carattere di un uomo sesquipedale,<br />

senza cadere nel freddo ed arido resoconto<br />

pedissequo di un curriculum, per quanto prestigioso<br />

e br<strong>il</strong>lante.<br />

Non va sottaciuta la contemporanea redazione<br />

di opere: ben 500 lavori, che svariano su più<br />

campi del nostro scib<strong>il</strong>e, nei diversi argomenti<br />

sopra ricordati, di cui aveva curato la puntuale<br />

docenza. Da questi lavori a stampa cogli ancora<br />

una volta <strong>il</strong> carattere del ricercatore moderno<br />

(chi parla bene direbbe a tutto tondo).<br />

Poliedrico, aperto alla attualità ed al dibattito,<br />

rigoroso e documentato nella valutazione degli<br />

impatti sull’ambiente, nella definizione analitica<br />

delle ricadute, nella datazione <strong>dei</strong> reperti<br />

archeologici, nella descrizione scientifica e<br />

nella denuncia appassionata del degrado irreversib<strong>il</strong>e<br />

del nostro patrimonio storico-monumentale,<br />

offeso dalla natura, dallo smog, dalla<br />

nostra miopia ed insensib<strong>il</strong>ità, dal disamore per<br />

l’arte, e per la storia.<br />

Non si tratta di aride argomentazioni didattiche,<br />

fatte solo di numeri, formule, asciutte elucubrazioni;<br />

fedele al suo giovan<strong>il</strong>e amore per la br<strong>il</strong>lantezza<br />

linguistica puoi avvertire la cura per i<br />

particolari e per la esposizione, la aderenza ai<br />

tempi ed alle esigenze del lettore, <strong>il</strong> disdegno per<br />

una chimica paludata, già troppo e per troppo<br />

tempo ingessata nel chiuso <strong>dei</strong> laboratori.<br />

Mentre parla di sé avverto sempre più questa<br />

golosità di moderno, questa peculiare necessità<br />

di confronto, di continuo aggiornamento. Mi<br />

racconta infatti <strong>dei</strong> suoi viaggi, un globe-trotter<br />

della chimica. Partecipa a circa 500 Congressi:<br />

ascolta, propone, dibatte, si confronta, <strong>il</strong>lustra i<br />

suoi risultati, contrasta, attacca o concorda, con<br />

quella irruenza giovan<strong>il</strong>e che avevamo sperimentato<br />

sui campetti di calcio. Sempre rispettoso<br />

della Scienza altrui.<br />

Come abbia potuto concentrare, seppure in 40<br />

anni, una mole così imponente di lavoro, rimane<br />

per me un mistero.<br />

Non fatico ad immaginarlo organizzatore preciso,<br />

metodico programmatore, pronto a coniugare<br />

al meglio lavoro, famiglia, svaghi, viaggi, pubbliche<br />

relazioni. Infatti l’elenco delle prestigiose<br />

cariche pubbliche non si esaurisce al ricco medagliere<br />

già descritto. Segue dal 1990 ad oggi tutta<br />

una serie di incarichi, poltrone, nomine. Data in<br />

quel periodo l’affidamento della Presidenza del<br />

MUSIS, iniziativa descritta in breve più avanti<br />

E’ eletto Presidente della Divisione di Chimica<br />

Analitica della Società Chimica Italiana prima e<br />

successivamente di Chimica dell’Ambiente e <strong>dei</strong><br />

Beni culturali nel triennio 2004-2006.<br />

Anche la vita politica lo coinvolge: è Consigliere<br />

scientifico del Sindaco di Roma dal 1993 al 1997.<br />

Non vanno dimenticate le numerose<br />

Commissioni di Studio di cui è membro: CNR -<br />

Ministero Ricerca - ENEA. Di recente, desiderata<br />

ed ambita, la carica di Presidente dell’Ordine<br />

Interregionale <strong>dei</strong> <strong>Chimici</strong> Lazio-Umbria-<br />

Abruzzo.<br />

E, dulcis in fundo, proprio di questi giorni,<br />

Presidente della S.C.I.<br />

Docente, consigliere, presidente; i titoli che<br />

ricorrono nella rievocazione del suo “cursus<br />

honorum”. Sembra mancare l’appellativo di vincitore,<br />

di detentore di coppe. Vogliamo introdurlo<br />

nel suo medagliere? Eccolo riassunto nella Sua<br />

rievocazione. Cito fra tutti, non so bene se sia <strong>il</strong><br />

più prestigioso, <strong>il</strong> titolo recente di vincitore del<br />

“premio “Science for peace” - 2005.<br />

Ora uno sguardo al futuro. Cosa intende fare <strong>il</strong><br />

neo-Presidente? La risposta non è inattesa.<br />

Ovviamente introdurre nella politica della SCI<br />

elementi di novità. Questo ha detto a chiare note<br />

ai colleghi e ribadito agli iscritti del suo Ordine.<br />

Un impegno da attuare su due fronti. Uno inter-<br />

INTERVISTA<br />

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