il chimico italiano - Consiglio Nazionale dei Chimici
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Il Chimico Italiano • n. 2 mar/apr 2007<br />
RECENSIONI<br />
“Energia oggi e domani. Prospettive, sfide, speranze.”<br />
Alberto Zanelli<br />
di Nicola Armaroli e Vincenzo Balzani<br />
Bononia University Press (http://www.buponline.it)<br />
ISBN 88-7395-093-0,<br />
2004, cm 14 x 21 pagine 188.<br />
Il 2 febbraio 2007, a Parigi, si sono chiusi i lavori della Commissione Intergovernativa sui<br />
Cambiamenti Climatici e la relazione che ne è sortita forse ha definitivamente convinto l’opinione<br />
pubblica che <strong>il</strong> riscaldamento della Terra è un problema da affrontare. In Italia poi, un inverno particolarmente<br />
mite (2 o 3 gradi sopra la media stagionale) ha convinto più che la relazione <strong>dei</strong> delegati<br />
Unesco. Non a caso, la legge finanziaria per l’anno 2007 prevede numerosi incentivi per <strong>il</strong><br />
risparmio energetico e per le energie rinnovab<strong>il</strong>i. Chi volesse farsi un quadro complessivo del “problema<br />
energia” deve affrettarsi a leggere <strong>il</strong> libro intitolato Energia oggi e domani. Prospettive, sfide,<br />
speranze di Nicola Armaroli e Vincenzo Balzani.<br />
Il libro è stato scritto alla fine del 2004 ma i suoi contenuti sono ancora attuali, anzi c’è oggi la<br />
possib<strong>il</strong>ità di provare a verificarne alcune previsioni. Il linguaggio ut<strong>il</strong>izzato è semplice (dieci tra<br />
schemi e figure aiutano <strong>il</strong> lettore) ma ogni affermazione è supportata da dati (otto pagine di tabelle)<br />
e da moltissime bibliografie (oltre trecento) che consentono ai più esperti di approfondire i<br />
numerosi argomenti trattati. Come scrivono gli autori nell’introduzione, <strong>il</strong> libro può essere letto a<br />
due livelli: uno divulgativo e uno specialistico.<br />
Energia oggi e domani esordisce <strong>il</strong>lustrando <strong>il</strong> concetto della terra come un’astronave, cioè un<br />
sistema chiuso, quasi isolato, che riceve energia esclusivamente dal sole e <strong>il</strong> cui equipaggio è in<br />
costante crescita per di più con squ<strong>il</strong>ibri nella distribuzione delle risorse. Dopo una breve infarinata<br />
sulle leggi che regolano l’energia, e dopo averla personificata in paradossali “schiavi energetici”,<br />
gli autori passano in rassegna le diverse fonti di energia disponib<strong>il</strong>i sulla terra, risparmio incluso.<br />
Del petrolio descrivono la crescita <strong>dei</strong> consumi (soprattutto a oriente) e le incertezze sulle scorte<br />
realmente disponib<strong>il</strong>i, sottolineando anche la loro importanza come materie prime per l’industria<br />
chimica. L’imminente picco di richiesta di petrolio si intreccia con <strong>il</strong> problema del suo prezzo, con<br />
la frag<strong>il</strong>ità dell’economia di mercato e con l’eventuale convenienza di sfruttare i giacimenti di<br />
petrolio “non convenzionale”. Nel panorama <strong>dei</strong> combustib<strong>il</strong>i foss<strong>il</strong>i si prof<strong>il</strong>a anche la prevedib<strong>il</strong>e<br />
fine del gas naturale e la ricomparsa del carbone nella sua versione “pulita”. Dodici pagine del libro<br />
sono dedicate ai danni alla salute e all’ambiente imputab<strong>il</strong>i al consumo <strong>dei</strong> combustib<strong>il</strong>i foss<strong>il</strong>i.<br />
Delle risorse alternative a questi combustib<strong>il</strong>i (idroelettrico, fotovoltaico, eolico, biomasse, ecc.)<br />
sono riportati i pro e i contro, lo stato dell’arte e le prospettive future. Molto interessanti sono le<br />
considerazioni sul pay back energetico, sull’efficienza di conversione e sugli aspetti economici<br />
comparativi delle varie fonti di energia. Vale la pena soffermarsi sulle pagine dedicate alla fissione<br />
nucleare visto che si ricomincia a sentirne parlare anche in Italia. Alle considerazioni degli autori si<br />
dovrebbe aggiungere una riflessione sulla distribuzione geografica <strong>dei</strong> giacimenti di minerali uraniferi<br />
e sui rischi derivanti dalla coltivazione di miniere in paesi come, ad esempio, la Nigeria.<br />
Nel libro trovano largo spazio l’energia solare come fonte rinnovab<strong>il</strong>e e “democratica” (<strong>il</strong> sole splende<br />
su tutti) e l’idrogeno come vettore di energia. Gli autori tuttavia non omettono i problemi che<br />
si devono ancora risolvere prima di approdare alla così detta “economia dell’idrogeno”. Un breve<br />
capitolo è dedicato all’Italia che, come tutti sanno, è energeticamente dipendente dall’estero. Non<br />
si devono infine trascurare le massime che introducono ogni capitolo e i numerosi interrogativi di<br />
tipo etico che si intervallano all’esauriente trattazione scientifica comunque scevra da falsi trionfalismi<br />
o da inut<strong>il</strong>i catastrofismi.<br />
RECENSIONI<br />
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