Periodico di matematiche - Mathesis
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Bruno carBonaro<br />
61<br />
Bruno Carbonaro 61<br />
si sa che esse produrranno certi comportamenti del veicolo; educare qualcuno alla<br />
guida significa fame una persona capace <strong>di</strong> capire la necessità e l’importanza della<br />
segnaletica, e <strong>di</strong> decidere consapevolmente e responsabilmente <strong>di</strong> osservare le regole<br />
ma, se necessario, decidere cosa fare in circostanze non esplicitamente co<strong>di</strong>ficate. 6<br />
E, tanto per concludere con un esempio molto specifico, l’addestramento alla matematica<br />
produce eccellenti solutori <strong>di</strong> esercizi, ma solo l’educazione alla matematica<br />
può produrre — in con<strong>di</strong>zioni favorevoli — persone capaci <strong>di</strong> trovarne applicazioni<br />
insospettate, e fondatori <strong>di</strong> teorie <strong>matematiche</strong>.<br />
Ciò premesso, l’educazione linguistica, intesa come sviluppo della capacità <strong>di</strong><br />
interpretare gli scopi delle regole della lingua, e <strong>di</strong> sottoporre ad esame critico la<br />
loro coerenza, deve superare i limiti dell’insegnamento scolastico, ed essere ripresa<br />
nella scuola secondaria e, se necessario, anche all’università (per coloro che vogliano<br />
de<strong>di</strong>carsi a una professione nella quale l’uso della lingua abbia un ruolo centrale). In<br />
tal modo, si otterranno non solo utenti abili, ma utenti consapevoli, capaci <strong>di</strong> trovare<br />
motivi razionali per accettare o rifiutare occasionali trasgressioni delle regole, siano<br />
esse derivanti da limitata conoscenza dell’adattabilità della lingua a circostanze nuove<br />
e inaspettate, o dettate da situazioni a descriver le quali la lingua risulti effettivamente<br />
inadeguata.<br />
4 Coerenza normativa ed “evoluzionismo linguistico”<br />
In questa Sezione conclusiva, allo scopo <strong>di</strong> evidenziare le motivazioni della proposta<br />
elaborata nelle Sezioni precedenti, e <strong>di</strong> illustrarne il significato pratico, delineeremo<br />
l’applicazione della ricerca della coerenza normativa al problema dell’ “evoluzionismo<br />
linguistico”. Con questo nome si può in<strong>di</strong>care una posizione filosofica (o, se si vuole,<br />
un atteggiamento culturale) secondo la quale ogni violazione <strong>di</strong> una regola <strong>di</strong> qualcuno<br />
dei sistemi normativi sui quali si basa l’uso della lingua va accettata come segno<br />
del suo carattere storico e della sua <strong>di</strong>pendenza dai tempi. “La lingua si evolve” è<br />
il principio unico <strong>di</strong> questa corrente <strong>di</strong> pensiero, ripetuto ogni volta che si constati<br />
un’alterazione del co<strong>di</strong>ce linguistico riconosciuto, accettato e proposto in fase <strong>di</strong> addestramento.<br />
Ora, riconosciuta l’innegabilità del carattere storico <strong>di</strong> tutti gli strumenti<br />
<strong>di</strong> comunicazione, e quin<strong>di</strong> in particolare <strong>di</strong> ogni linguaggio verbale scritto e parlato,<br />
vogliamo però esaminare questo principio alla luce della prospettiva descritta nella<br />
Sezione 2.<br />
Preliminarmente, non si può far a meno <strong>di</strong> osservare che il principio evoluzionista<br />
non è del tutto onesto. L’uso del verbo “evolversi” sembra pensato apposta per contrabbandare<br />
un giu<strong>di</strong>zio positivo: poiché, nelle nostre abitu<strong>di</strong>ni mentali e linguistiche, un<br />
in<strong>di</strong>viduo o un popolo o uno strumento evoluto (anche e soprattutto se questa parola è<br />
6 Esistono forme <strong>di</strong> addestramento alla decisione. Ma in tal caso sono co<strong>di</strong>ficati i tipi <strong>di</strong> circostanze<br />
inaspettate, in base alle classi <strong>di</strong> informazioni mancanti.