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Il Tabloid del festival Time in Jazz 2006

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A LoVe SUPReMe<br />

Realizzazione:Nilesh Patel - Produzione: Les<br />

Beauchistes [2001 - 9’11”]<br />

Questo film vuole essere un omaggio <strong>del</strong>l’autore a<br />

sua madre, malata di artrite reumatoide. Un saggio<br />

audiovisuale sulla preparazione <strong>del</strong>le samosa dest<strong>in</strong>ato<br />

a diventare una memoria <strong>del</strong>la sapienza <strong>del</strong>le<br />

mani <strong>del</strong>la donna, nel caso che vengano colpite<br />

dalla malattia.<br />

Girato nel corso di due giorni nell’appartamento <strong>del</strong><br />

regista, il film si ispira alle sequenze di combattimento<br />

<strong>del</strong> film Toro scatenato <strong>del</strong>la United<br />

Artist/MGM. La preparazione <strong>del</strong>le samosa è rappresentata<br />

come un’arte marziale o una danza, ma<br />

eseguita con le mani piuttosto che con i piedi.<br />

L’autore ha preso <strong>in</strong> prestito la tecnica c<strong>in</strong>ematografica<br />

riutilizzandola per mostrare la competenza e<br />

l’abilità femm<strong>in</strong>ili, che sono frequentemente<br />

misconosciute. <strong>Il</strong> titolo è tratto dall’album più<br />

famoso <strong>del</strong>la leggenda <strong>del</strong> jazz, John Coltrane: A<br />

Love Supreme, considerato unanimemente una<br />

composizione musicale di alta spiritualità.<br />

Nilesh Patel è nato nel 1967, ha conseguito la laurea<br />

<strong>in</strong> Architettura nel 1989 e nel 1992 una laurea di<br />

secondo grado, entrambe presso la University of<br />

Central England.<br />

Attualmente lavora a Londra come progettista e<br />

assistente <strong>del</strong> direttore per le pubbliche relazioni e<br />

il market<strong>in</strong>g presso una società di architettura.<br />

Ha frequentato due corsi di c<strong>in</strong>ematografia, uno<br />

sulla Produzione <strong>in</strong> 16 mm (1998-1999) e il secondo<br />

su Storia e Teoria <strong>del</strong> c<strong>in</strong>ema(1996-1997) presso<br />

due college di Londra. A Love Supreme è il suo<br />

secondo film breve.<br />

c<strong>in</strong>ema<br />

yUM,yUM, yUM!<br />

Realizzazione: Les Blank - Produzione: Flower Films [1990 - 31’]<br />

C’è sempre qualcosa sul fuoco quando si tratta <strong>del</strong>l’etnologo-c<strong>in</strong>easta – bon vivant Les<br />

Blank. In questo film ritroviamo Les Blank e la sua camera nel cuore <strong>del</strong>la Louisiana, nel<br />

Cajun, dove conduce una piroga carica di ricette <strong>del</strong> musicista Marc Savoy, così come di<br />

Margaret Chenier e<br />

<strong>del</strong>la “Queen Ida” Guillory. Come sempre la musica (viol<strong>in</strong>o primitivo e “reel” zydeco)<br />

è gustosa come gli stufati. Paul Prudhomme, che appare nel film, è soltanto uno dei grandi<br />

cuochi <strong>del</strong>la Louisiana che svelano la loro saggezza mentre mostrano come cuc<strong>in</strong>are<br />

(e mangiare) <strong>del</strong>iziosi piatti come le crêpes con granchi e gamberi, il riso non raff<strong>in</strong>ato,<br />

le gambe di rana, okra etouffè con gamberi, l<strong>in</strong>gua di bue, goo courtbouillon, boud<strong>in</strong>,<br />

patate dolci candite… Ma Prudhomme è anche quello che risponde ad una <strong>del</strong>le domande<br />

scottanti: perché Dio ha benedetto gli chef Cajun con un talento cul<strong>in</strong>ario così notevole?<br />

Paul risponde: “Dio è Cajun”.<br />

Altro protagonista <strong>del</strong> film è il musicista e cuoco cajun Marc Savoy; di quest’uomo complicato,<br />

capriccioso e pieno di vitalità viene offerto un ritratto mentre prepara la sua<br />

zuppa cajun, apparentemente semplice, e le sue salse piccanti. Uno sguardo da vic<strong>in</strong>o su<br />

una cultura non omologata.<br />

Nato nel 1935 a Tampa <strong>in</strong> Florida. Nel 1967, Les Blank è un pluripremiato c<strong>in</strong>easta <strong>in</strong>dipendente.<br />

Ha <strong>in</strong>iziato a realizzare i suoi primi film, sul cantante blues texano Lightn<strong>in</strong>’<br />

Hopk<strong>in</strong>s ( The Blues Accord<strong>in</strong>’ to Light<strong>in</strong>’ Hopk<strong>in</strong>s) e la allora nascente cultura dei “figli<br />

dei fiori” (God Respects Us When We Work, But Loves Us When We Dance).<br />

I primi film di Blank <strong>in</strong>augurano una serie di confidenziali e rapide apparizioni nella vita<br />

e nella musica di persone travolgenti che vivono alla periferia <strong>del</strong>la società americana;<br />

una serie che <strong>in</strong>clude i musicisti <strong>del</strong>la Louisiana francese rurale: i<br />

cuochi (Yum, Yum, Yum!; J’aiEte Au Bal – I Went to the Dance; Dry Wood; Hot Pepper;<br />

Spend It Alle Marc and Ann); i Messicani Americani ( Chulas Fronteras; Del Mero<br />

Corazon); la musica di New Orleans e <strong>del</strong> Mardi Gras ( Always For Pleasure); lo chef<br />

Alice Walters e altri fanatici <strong>del</strong>l’aglio <strong>del</strong>la Baia di San Francisco ( Garlic Is As Good<br />

As Ten Mothers) ecc. Del suo lavoro sono state realizzate alcune importanti retrospettive<br />

<strong>in</strong> <strong>festival</strong>, c<strong>in</strong>eteche e musei americani ed europei.<br />

Nel 1990 Les Blank ha ricevuto dall’American Film Institute il Maya Deren Award per<br />

l’em<strong>in</strong>ente risultato raggiunto durante la sua vita di c<strong>in</strong>easta <strong>in</strong>dipendente.<br />

FiUMARoLi<br />

Realizzazione: Angelo Loy - Produzione:<br />

Acquario Film [2000 - 37’]<br />

31<br />

I l degrado <strong>del</strong> fiume che attraversa Roma è<br />

un fatto noto a tutti. Da gran parte dei cittad<strong>in</strong>i<br />

<strong>del</strong>la capitale il Tevere è considerato una<br />

fogna. Al contrario, non così evidente è il<br />

fatto che il tratto urbano <strong>del</strong> Tevere offre<br />

lavoro a gruppi di persone che nel fiume<br />

pescano, eredi di una antichissima tradizione<br />

fiumarola. Una tradizionale cultura ambientale<br />

permette loro di <strong>in</strong>terpretare, di stabilire<br />

rimedi, di cercare attività che valorizz<strong>in</strong>o<br />

l’ambiente <strong>in</strong> cui operano. Nascoste sotto uno<br />

dei ponti <strong>del</strong> Grande Raccordo Anulare, due<br />

famiglie di pescatori di anguille svolgono la<br />

loro attività quotidiana. <strong>Il</strong> documentario tenta<br />

di raccontare la loro storia.<br />

Angelo Loy (1966) è biologo. Negli ultimi anni<br />

si è <strong>in</strong>teressato di pesca e di gestione <strong>del</strong>le risorse<br />

acquatiche presso l’Università di Roma - Tor<br />

Vergata. Si occupa di c<strong>in</strong>ema e di documentari<br />

dal 1996.<br />

1997 – Regia e produzione: One Long<br />

Day(video, 26 m<strong>in</strong>). 1998 – Regia: Sundance<br />

Strangers (video, 22 m<strong>in</strong>). 1998 – Produzione e<br />

montaggio: Naana – Wild M<strong>in</strong>t, un documentario<br />

<strong>del</strong>la regista israeliana Danae Elon (video, 52<br />

m<strong>in</strong>). 2000 – Regia e produzione: Fiumaroli(16<br />

mm, 37 m<strong>in</strong>). 2001 – Regia e montaggio: Una<br />

pesca responsabile (video, 30 m<strong>in</strong>). 2002 –<br />

Regia e montaggio: Un’isola nell’isola (video,<br />

30 m<strong>in</strong>).

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