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Il Tabloid del festival Time in Jazz 2006

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Suoni di-v<strong>in</strong>i<br />

<strong>Il</strong> duo di scena a Pattada, “new entry” nel circuito di <strong>Time</strong> <strong>in</strong> <strong>Jazz</strong><br />

Bebo Ferrara e Paol<strong>in</strong>o Dalla Porta (Foto Roberto Cifarelli)<br />

E’ la prima volta che <strong>Time</strong> <strong>in</strong> <strong>Jazz</strong> arriva a<br />

Pattada, piccolo e suggestivo centro <strong>del</strong><br />

Logudoro situato a una trent<strong>in</strong>a di chilometri da<br />

Berchidda, e famoso soprattutto per il pregiato<br />

artigianato locale (fiore all’occhiello la produzione<br />

<strong>del</strong> tipico coltello, sa leppa). <strong>Il</strong> cartellone prevede<br />

l’<strong>in</strong>trigante duo composto da Bebo Ferra<br />

(alle chitarre acustica e classica) e Paol<strong>in</strong>o Dalla<br />

Porta (al contrabbasso): venerdì 11, alle 18, nella<br />

Chiesa di San Michele.<br />

Si tratta di due protagonisti <strong>del</strong> jazz italiano degli<br />

ultimi anni. Bebo Ferra, cagliaritano, studia la<br />

chitarra dai nove anni e dal 1979 ha <strong>in</strong>trapreso<br />

una brillante carriera professionale, <strong>in</strong> Sardegna<br />

(già nel Qu<strong>in</strong>tetto col fratello Massimo) e poi<br />

nella penisola, dove ha <strong>in</strong>iziato ad affermarsi<br />

dopo la vittoria, nel 1991, <strong>del</strong> concorso nazionale<br />

“<strong>Jazz</strong> Contest”, con il gruppo Sard<strong>in</strong>ia Quartet.<br />

Dopo due anni, nel 1993, arriva il suo primo<br />

disco, Once upon a time, con Franco D’Andrea.<br />

Da allora Ferra è diventato uno dei chitarristi più<br />

ambiti nell’ambito <strong>del</strong> jazz nazionale, <strong>in</strong>traprendendo<br />

alcuni importanti progetti (con Paolo<br />

Fresu, Mauro Negri, Gianni Cazzola, Pietro<br />

Tonolo) e numerose altre collaborazioni, tra cui<br />

quella con Paol<strong>in</strong>o Dalla Porta, già nel 1995, <strong>in</strong><br />

varie formazioni. Dalla Porta, nato a Mantova, è<br />

attivo sulla scena jazzistica italiana s<strong>in</strong> dal 1978.<br />

Le sue collaborazioni sono numerose e di grande<br />

prestigio (basti citare Dave Liebman, Michel<br />

Petrucciani, Kenny Wheeler, Billy Cobham, Aldo<br />

Romano, Lee Konitz, Enrico Rava, Fresu, e<br />

numerosi altri), e testimoniano il suo straord<strong>in</strong>ario<br />

talento, con partecipazioni a <strong>festival</strong> <strong>in</strong> tutto il<br />

mondo. Oltre a un’<strong>in</strong>tesa attività di free-lance, e<br />

all’attività didattica (a Siena), è anche leader di<br />

vari progetti musicali e ha partecipato alla realizzazione<br />

di una sessant<strong>in</strong>a di produzioni discografiche,<br />

di cui quattro come leader.<br />

Al pubblico di Pattada, Ferra e Dalla Porta propongono<br />

“Suoni di-v<strong>in</strong>i”, progetto <strong>in</strong>tonato a questa<br />

edizione di <strong>Time</strong> <strong>in</strong> <strong>Jazz</strong>. <strong>Il</strong> duo è attivo ormai<br />

da nove anni, avendo esordito nel 1997 a Bologna,<br />

e ha anche firmato una pregevole <strong>in</strong>cisione,<br />

Bagatelle (2001). Comune denom<strong>in</strong>atore <strong>del</strong> progetto<br />

è il jazz <strong>in</strong>teso come “pensiero” e l<strong>in</strong>guaggio<br />

<strong>in</strong> cont<strong>in</strong>ua trasformazione e costante ricerca di<br />

nuove <strong>in</strong>tese. La ricerca e lo scambio di ruoli fra i<br />

due strumenti sono gli elementi portanti di un’idea<br />

musicale che cerca di trasformare la dimensione<br />

cameristica <strong>del</strong> duo acustico <strong>in</strong> una proposta ricca<br />

di soluzioni ritmiche. Dimensione poetica, colore e<br />

creatività sono dunque gli <strong>in</strong>gredienti pr<strong>in</strong>cipali di<br />

questo progetto, che aprirà con la giusta energia la<br />

serie di concerti campestri di questa edizione di<br />

<strong>Time</strong> <strong>in</strong> <strong>Jazz</strong>. <strong>Il</strong> giorno successivo Paol<strong>in</strong>o Dalla<br />

Porta sarà impegnato nel Santuario di San Paolo, a<br />

Monti, alle 11, con Furio Di Castri, Ares Tavolazzi<br />

e Salvatore Maltana. Bebo Ferra è <strong>in</strong>vece atteso a<br />

Nuchis, alle 18, <strong>in</strong> duo col fratello Massimo.<br />

venerdì 11 agosto <strong>2006</strong><br />

Bebo Ferra e Paol<strong>in</strong>o Dalla Porta Chiaroscuri nordici<br />

nella Chiesa di Monserrato<br />

In occasione <strong>del</strong> concerto di Arve Henriksen e Jan Bang nella Chiesa <strong>del</strong>la Madonna<br />

di Monserrato (punto N.3 nella piant<strong>in</strong>a), non essendo possibile arrivare alla chiesa con mezzi propri,<br />

onde evitare disagi ai partecipanti, l’Assessorato alla Cultura <strong>del</strong> Comune di Ozieri ha predisposto un<br />

servizio di bus navetta. <strong>Il</strong> punto di partenza è al N.1 (parcheggi <strong>del</strong> campo sportivo San Michele, adiacenti<br />

l’ospedale civile), con transito e facoltà di salita al punto N.2 (piazzale <strong>del</strong>la Madonn<strong>in</strong>a di via<br />

Monserrato). <strong>Il</strong> servizio sarà attivo a partire dalle ore 19:30.<br />

A Ozieri i paesaggi musicali di Arve Henriksen e Jan Bang<br />

Da qualche anno<br />

ricercatore di suoni,<br />

<strong>Time</strong> <strong>in</strong> jazz mostra<br />

ha <strong>in</strong>trapreso la car-<br />

un particolare <strong>in</strong>teriera<br />

nel 1989. Conta<br />

resse per la scena<br />

numerose e prestigio-<br />

jazzistica <strong>del</strong> Nord<br />

se collaborazioni <strong>in</strong><br />

Europa, norvegese <strong>in</strong><br />

ambito jazzistico<br />

particolare; anche <strong>in</strong><br />

(con Jon Balke,<br />

questa edizione, il<br />

Marilyn Mazur, Nils<br />

direttore artistico<br />

Petter Molvaer, Marc<br />

Paolo Fresu <strong>in</strong>tende<br />

Ducret, il Cogada<br />

proseguire su questi<br />

Str<strong>in</strong>g Quartet…),<br />

percorsi di ricerca<br />

ma la sua ricerca<br />

musicale, come<br />

Jan Bang e Arve Henriksen<br />

musicale si è sp<strong>in</strong>ta<br />

dimostra il duo composto da Arve Henriksen molto oltre, <strong>in</strong> particolare verso l’utilizzo di<br />

(tromba, voce, elettronica) e Jan Bang (sam- strumenti orientali, dal Giappone (lo shakuhapler).<br />

L’11 agosto, nella Chiesa di N. S. di chi, flauto di bambù, è all’orig<strong>in</strong>e <strong>del</strong> suo primo<br />

Monserrato di Ozieri (a una trent<strong>in</strong>a di chilo- album, Sakuteiki, <strong>del</strong> 2001) all’Armenia,<br />

metri da Berchidda), i due artisti avranno l’o- dall’Indonesia all’India. <strong>Il</strong> musicista norvegese<br />

nore e l’onere di aprire la serie dei concerti è attualmente il primo artista a beneficiare <strong>del</strong><br />

serali di questa edizione, come già era tocca- “Norwegian <strong>Jazz</strong> Launch Europe 2004-<strong>2006</strong>”,<br />

to l’anno scorso ai loro connazionali Bugge progetto volto alla promozione <strong>del</strong> jazz norve-<br />

Wesseltoft e Sidsel Endresen, che a gese <strong>in</strong> Europa.<br />

Sant’Antioco di Bisarcio avevano <strong>in</strong>cantato il Nato a Denver (Colorado), Jan Bang è norve-<br />

pubblico <strong>del</strong> <strong>festival</strong>.<br />

gese d’adozione, come dimostrano <strong>in</strong> parte<br />

I due protagonisti <strong>del</strong>la serata hanno da poco anche le sue rilevanti collaborazioni artisti-<br />

realizzato un album di grande successo che. Ha <strong>in</strong>iziato la carriera fondando nel 1986<br />

(Chiaroscuro, Rune Grammofon 2004, <strong>in</strong> trio la Pan M Records, con Erik Honoré, ma deci-<br />

col batterista Audun Kleive), def<strong>in</strong>ito dalla critisivo è stato per lui l’<strong>in</strong>contro, nel 1997, con<br />

ca “qualcosa di rara bellezza, dove creare musi- Bugge Wesseltoft, grazie al quale viene <strong>in</strong>troca<br />

risulta altrettanto naturale ed essenziale che dotto nel mondo <strong>del</strong>l’improvvisazione free<br />

respirare”. <strong>Il</strong> richiamo alla tecnica pittorica <strong>del</strong> norvegese, a fianco di musicisti <strong>del</strong>la levatura<br />

chiaroscuro, col sapiente alternarsi di luci e di Audun Kleive, Nils Petter Molvaer e Sidsel<br />

ombre, rimanda a un senso di profondità dato Endresen. La sua poliedricità musicale allarga<br />

dall’alternarsi <strong>del</strong>le composizioni <strong>in</strong>dividuali; il suo raggio d’azione al mondo <strong>del</strong>la musica<br />

un richiamo che sarà ulteriormente evocato classica, dove collabora con diversi musicisti,<br />

dalla cornice <strong>del</strong>la Chiesa di N. S. di Monserrato orchestre e cantanti d’opera. Attualmente<br />

e <strong>del</strong> panorama circostante.<br />

lavora ad un progetto di remix di musica di<br />

Arve Henriksen è uno dei maggiori strumentisti Wagner, commissionatogli dal violoncellista<br />

norvegesi. Maestro <strong>del</strong>la tromba e <strong>in</strong>stancabile lituano Vytautas Sondeckis.<br />

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