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Il Tabloid del festival Time in Jazz 2006

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34<br />

il territorio<br />

S E M I D A<br />

Arte natura ambiente per il progetto nato <strong>in</strong> collaborazione<br />

con il Comune di Berchidda e l’Ente Foreste Sardegna<br />

Bruno Petretto<br />

Carta da musica<br />

note di sana “goduria” gastronomica<br />

Pane carasau “Carta da musica”<br />

Quando la mia generazione, quasi quarantac<strong>in</strong>que<br />

anni fa, faceva i primi viaggi verso il cosiddetto<br />

“cont<strong>in</strong>ente” per i più disparati motivi<br />

(compresi quelli per <strong>in</strong>contri con la buona musica<br />

jazz o, più semplicemente, per comprare l’ultima<br />

camicia di moda), non mancava mai un amico<br />

che non ti chiedesse di mettere <strong>in</strong> valigia un pezzo<br />

di pecor<strong>in</strong>o, un pacco di malloreddus e una busta<br />

di pane carasau. Diversamente non sarebbe venuto<br />

a prenderti al term<strong>in</strong>al di L<strong>in</strong>ate.<br />

<strong>Il</strong> pane, quel bel tipo di amico, lo chiamava “carta<br />

da musica”, così come ancora oggi, molto probabilmente,<br />

cont<strong>in</strong>uerà a chiamarlo. Non è dato di<br />

sapere chi e per quale strano motivo questo meraviglioso<br />

prodotto <strong>del</strong>la cuc<strong>in</strong>a barbaric<strong>in</strong>a sia f<strong>in</strong>ito<br />

per entrare <strong>in</strong> uno spartito. Mille e una le ipo-<br />

In un’epoca dove la vita virtuale, divisa sapientemente tra fiction<br />

e reality show, diventa paurosamente più reale <strong>del</strong>la realtà,<br />

l’arte, pur così <strong>in</strong>negabilmente figlia <strong>del</strong>le nuove tecnologie, osa<br />

ancora una volta un’<strong>in</strong>versione di rotta rivolgendo la sua attenzione<br />

all’ambiente circostante come già faceva, a partire dalla<br />

f<strong>in</strong>e degli anni Settanta, quel movimento artistico conosciuto<br />

come Land Art o Earth Art: una nuova volontà di <strong>in</strong>tervento sull’ambiente<br />

che, concependo opere <strong>in</strong> grado di dare nuova dignità<br />

ad un territorio ignorato, <strong>in</strong>terviene direttamente sulla natura,<br />

“<strong>in</strong>s<strong>in</strong>uandosi” <strong>in</strong> essa, per recuperare il senso profondo <strong>del</strong><br />

silenzio e <strong>del</strong> contatto con le radici, fisiche e metaforiche.<br />

In questo contesto, all’<strong>in</strong>terno dei grandi progetti visivi <strong>del</strong> <strong>Time</strong><br />

<strong>in</strong> <strong>Jazz</strong> e <strong>in</strong> collaborazione con l’Ente Foreste Demaniale <strong>del</strong>la<br />

Sardegna, nasce Semida museo di arte e natura realizzato sul<br />

Monte Limbara.<br />

Importanti i nomi che f<strong>in</strong>ora si sono cimentati <strong>in</strong> questo seducente<br />

<strong>in</strong>contro con il Limbara: Clara Bonfiglio con Attraverso,<br />

una porta <strong>in</strong> metallo con <strong>in</strong>tagliato il titolo stesso, <strong>in</strong>vito ad andare<br />

oltre un limite divenuto soglia, <strong>in</strong>gresso verso una dimensione<br />

altra, spazio <strong>in</strong>tagliato, negato, da un foglio di metallo nero da cui<br />

emerge il nulla che prende i mutevoli colori <strong>del</strong>la natura; simile<br />

il lavoro di Monica Sol<strong>in</strong>as, una f<strong>in</strong>estra, soglia che non contempla<br />

alcun tipo di attraversamento se non quello ottico-mentale;<br />

una sorta di stop obbligato, cornice che esalta la bellezza <strong>del</strong>la<br />

natura e ce ne ricorda l’<strong>in</strong>soluto mistero, ricordo <strong>del</strong>la nostra<br />

estraneità; P<strong>in</strong>uccio Sciola ha trattenuto la forza di una roccia<br />

congiungendola con una catena di ferro a due grandi massi di<br />

tesi: forse perché sembra cantare quando viene<br />

spezzato <strong>in</strong> piccoli bocconi sotto con il serrare dei<br />

denti, forse ancora perché emette un suono particolare<br />

oppure la sua bontà sprigiona note di sana<br />

“goduria” gastronomica.<br />

A quel bel tipo di amico di Milano, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, non ho<br />

mai voluto raccontare <strong>del</strong> “pani frattau”, altro<br />

pezzo forte <strong>del</strong>la cuc<strong>in</strong>a dei pastori. La paura,<br />

<strong>in</strong>fatti, è sempre stata quella di vedere attribuire<br />

all’uovo <strong>in</strong> camicia, alla salsa di pomodoro e al<br />

pecor<strong>in</strong>o posti sopra alcuni pezzi di carasau<br />

bagnato con il brodo di carne, un altro appellativo<br />

“cont<strong>in</strong>entale”. I miei amici di Orgosolo,<br />

Mamoiada, Oliena, Dorgali e via dicendo, non<br />

me lo avrebbero mai perdonato.<br />

V<strong>in</strong>cenzo Frigo<br />

granito; Sciola imbriglia la natura e paradossalmente, attraverso<br />

le catene, ne restituisce l’<strong>in</strong>domita libertà; Bruno Petretto racchiudendo<br />

un enorme masso dentro una gabbia di ferro, usa il<br />

rigore <strong>del</strong>le l<strong>in</strong>ee metalliche per esaltare la plasticità di quelle<br />

naturalistiche e la gabbia diventa teca protettrice attraverso la<br />

quale ammirare la potenza e la sacralità <strong>del</strong> luogo.<br />

Ultima, ma solo <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e cronologico, è l’opera di Giovanni<br />

Campus, artista che s<strong>in</strong> dagli anni ’70 concretizza il suo “fare<br />

arte” <strong>in</strong> un rapporto dialettico con l’ambiente <strong>del</strong> quale <strong>in</strong>dividua<br />

l’<strong>in</strong>credibile forza energetica e ne assapora il cont<strong>in</strong>uo divenire.<br />

<strong>Il</strong> rigore formale e la profonda attenzione per i materiali,<br />

tratti dist<strong>in</strong>tivi di tutta la sua ricerca, sono particolarmente evidenti<br />

nell’opera realizzata appositamente per Semida,<br />

Coord<strong>in</strong>ate <strong>del</strong> tempo.<br />

L’artista tende nel paesaggio una grossa corda organizzando percettivamente<br />

e emotivamente lo spazio. La corda-segno svela<br />

significati antichi e ne crea di nuovi attraverso una tensione che<br />

non è solo puramente fisica ma, anzi, fortemente allegorica nella<br />

primaria volontà di affrontare l’<strong>in</strong>cognita <strong>del</strong> vissuto quotidiano<br />

attraverso rapporti geometrici di spazio determ<strong>in</strong>ati da regole<br />

non ancora codificate.<br />

Arte dunque che sa sfidare convenzioni e consuetud<strong>in</strong>i per<br />

osare, per creare percorsi nuovi, misteriose Semidas – sentieri –<br />

<strong>in</strong> un cont<strong>in</strong>uo divenire che non si oppone alla natura ma ne<br />

svela le suggestioni: sentieri <strong>in</strong> cui perdersi per poi, f<strong>in</strong>almente,<br />

trovarsi.<br />

Sonia Borsato<br />

i MoMeNTi DeL GUSTo<br />

DeGUSTAZioNi eNoGASTRoNoMiChe<br />

a cura <strong>del</strong>le aziende sponsor di Berchidda<br />

Cant<strong>in</strong>a Giogant<strong>in</strong>u • Lucrezio R • Rau Dolciaria • Nuova Casearia<br />

Stazione di Chilivani, 11 agosto ore 11.08<br />

Assaggi e benvenuto<br />

Berchidda, Piazza <strong>del</strong> Popolo, 11 > 15 agosto<br />

nell’<strong>in</strong>tervallo tra i concerti:<br />

Degustazioni Giogant<strong>in</strong>u e Nuova Casearia – 13 e 14 agosto<br />

Degustazioni Lucrezio R. e Rau – 12 e 15 agosto<br />

Berchidda, Distilleria Lucrezio R. – 15 agosto ore 16.00<br />

il Distillato <strong>del</strong>la Musica<br />

visita guidata – prenotazione obbligatoria (079 703056)<br />

Berchidda, Museo <strong>del</strong> V<strong>in</strong>o – 15 agosto ore 13.00<br />

Degustazione Giogant<strong>in</strong>u per Antonio Caldonazzi “V<strong>in</strong>o dentro”<br />

eDUCAZioNe AL GUSTo<br />

a cura <strong>del</strong>l’eRSAT<br />

Stazione di Chilivani – 11 agosto ore 11.08<br />

degustazione guidata dei pani tradizionali di Sardegna<br />

Berchidda, Cortili di Casa Sanna Meloni – 12 > 14 ore 19.00<br />

Degustazione guidata dei salumi, formaggi e v<strong>in</strong>i tipici <strong>del</strong>la Sardegna<br />

a esaurimento posti<br />

CookiN’JAZZ CLUB<br />

a cura <strong>del</strong>la cooperativa La Memoria Storica<br />

Berchidda, Museo <strong>del</strong> V<strong>in</strong>o – 11 > 15 agosto, dopo i concerti serali<br />

con eight Caught Play<strong>in</strong>g selezioni di v<strong>in</strong>i, grappe, distillati e birre

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