34 il territorio S E M I D A Arte natura ambiente per il progetto nato <strong>in</strong> collaborazione con il Comune di Berchidda e l’Ente Foreste Sardegna Bruno Petretto Carta da musica note di sana “goduria” gastronomica Pane carasau “Carta da musica” Quando la mia generazione, quasi quarantac<strong>in</strong>que anni fa, faceva i primi viaggi verso il cosiddetto “cont<strong>in</strong>ente” per i più disparati motivi (compresi quelli per <strong>in</strong>contri con la buona musica jazz o, più semplicemente, per comprare l’ultima camicia di moda), non mancava mai un amico che non ti chiedesse di mettere <strong>in</strong> valigia un pezzo di pecor<strong>in</strong>o, un pacco di malloreddus e una busta di pane carasau. Diversamente non sarebbe venuto a prenderti al term<strong>in</strong>al di L<strong>in</strong>ate. <strong>Il</strong> pane, quel bel tipo di amico, lo chiamava “carta da musica”, così come ancora oggi, molto probabilmente, cont<strong>in</strong>uerà a chiamarlo. Non è dato di sapere chi e per quale strano motivo questo meraviglioso prodotto <strong>del</strong>la cuc<strong>in</strong>a barbaric<strong>in</strong>a sia f<strong>in</strong>ito per entrare <strong>in</strong> uno spartito. Mille e una le ipo- In un’epoca dove la vita virtuale, divisa sapientemente tra fiction e reality show, diventa paurosamente più reale <strong>del</strong>la realtà, l’arte, pur così <strong>in</strong>negabilmente figlia <strong>del</strong>le nuove tecnologie, osa ancora una volta un’<strong>in</strong>versione di rotta rivolgendo la sua attenzione all’ambiente circostante come già faceva, a partire dalla f<strong>in</strong>e degli anni Settanta, quel movimento artistico conosciuto come Land Art o Earth Art: una nuova volontà di <strong>in</strong>tervento sull’ambiente che, concependo opere <strong>in</strong> grado di dare nuova dignità ad un territorio ignorato, <strong>in</strong>terviene direttamente sulla natura, “<strong>in</strong>s<strong>in</strong>uandosi” <strong>in</strong> essa, per recuperare il senso profondo <strong>del</strong> silenzio e <strong>del</strong> contatto con le radici, fisiche e metaforiche. In questo contesto, all’<strong>in</strong>terno dei grandi progetti visivi <strong>del</strong> <strong>Time</strong> <strong>in</strong> <strong>Jazz</strong> e <strong>in</strong> collaborazione con l’Ente Foreste Demaniale <strong>del</strong>la Sardegna, nasce Semida museo di arte e natura realizzato sul Monte Limbara. Importanti i nomi che f<strong>in</strong>ora si sono cimentati <strong>in</strong> questo seducente <strong>in</strong>contro con il Limbara: Clara Bonfiglio con Attraverso, una porta <strong>in</strong> metallo con <strong>in</strong>tagliato il titolo stesso, <strong>in</strong>vito ad andare oltre un limite divenuto soglia, <strong>in</strong>gresso verso una dimensione altra, spazio <strong>in</strong>tagliato, negato, da un foglio di metallo nero da cui emerge il nulla che prende i mutevoli colori <strong>del</strong>la natura; simile il lavoro di Monica Sol<strong>in</strong>as, una f<strong>in</strong>estra, soglia che non contempla alcun tipo di attraversamento se non quello ottico-mentale; una sorta di stop obbligato, cornice che esalta la bellezza <strong>del</strong>la natura e ce ne ricorda l’<strong>in</strong>soluto mistero, ricordo <strong>del</strong>la nostra estraneità; P<strong>in</strong>uccio Sciola ha trattenuto la forza di una roccia congiungendola con una catena di ferro a due grandi massi di tesi: forse perché sembra cantare quando viene spezzato <strong>in</strong> piccoli bocconi sotto con il serrare dei denti, forse ancora perché emette un suono particolare oppure la sua bontà sprigiona note di sana “goduria” gastronomica. A quel bel tipo di amico di Milano, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, non ho mai voluto raccontare <strong>del</strong> “pani frattau”, altro pezzo forte <strong>del</strong>la cuc<strong>in</strong>a dei pastori. La paura, <strong>in</strong>fatti, è sempre stata quella di vedere attribuire all’uovo <strong>in</strong> camicia, alla salsa di pomodoro e al pecor<strong>in</strong>o posti sopra alcuni pezzi di carasau bagnato con il brodo di carne, un altro appellativo “cont<strong>in</strong>entale”. I miei amici di Orgosolo, Mamoiada, Oliena, Dorgali e via dicendo, non me lo avrebbero mai perdonato. V<strong>in</strong>cenzo Frigo granito; Sciola imbriglia la natura e paradossalmente, attraverso le catene, ne restituisce l’<strong>in</strong>domita libertà; Bruno Petretto racchiudendo un enorme masso dentro una gabbia di ferro, usa il rigore <strong>del</strong>le l<strong>in</strong>ee metalliche per esaltare la plasticità di quelle naturalistiche e la gabbia diventa teca protettrice attraverso la quale ammirare la potenza e la sacralità <strong>del</strong> luogo. Ultima, ma solo <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e cronologico, è l’opera di Giovanni Campus, artista che s<strong>in</strong> dagli anni ’70 concretizza il suo “fare arte” <strong>in</strong> un rapporto dialettico con l’ambiente <strong>del</strong> quale <strong>in</strong>dividua l’<strong>in</strong>credibile forza energetica e ne assapora il cont<strong>in</strong>uo divenire. <strong>Il</strong> rigore formale e la profonda attenzione per i materiali, tratti dist<strong>in</strong>tivi di tutta la sua ricerca, sono particolarmente evidenti nell’opera realizzata appositamente per Semida, Coord<strong>in</strong>ate <strong>del</strong> tempo. L’artista tende nel paesaggio una grossa corda organizzando percettivamente e emotivamente lo spazio. La corda-segno svela significati antichi e ne crea di nuovi attraverso una tensione che non è solo puramente fisica ma, anzi, fortemente allegorica nella primaria volontà di affrontare l’<strong>in</strong>cognita <strong>del</strong> vissuto quotidiano attraverso rapporti geometrici di spazio determ<strong>in</strong>ati da regole non ancora codificate. Arte dunque che sa sfidare convenzioni e consuetud<strong>in</strong>i per osare, per creare percorsi nuovi, misteriose Semidas – sentieri – <strong>in</strong> un cont<strong>in</strong>uo divenire che non si oppone alla natura ma ne svela le suggestioni: sentieri <strong>in</strong> cui perdersi per poi, f<strong>in</strong>almente, trovarsi. Sonia Borsato i MoMeNTi DeL GUSTo DeGUSTAZioNi eNoGASTRoNoMiChe a cura <strong>del</strong>le aziende sponsor di Berchidda Cant<strong>in</strong>a Giogant<strong>in</strong>u • Lucrezio R • Rau Dolciaria • Nuova Casearia Stazione di Chilivani, 11 agosto ore 11.08 Assaggi e benvenuto Berchidda, Piazza <strong>del</strong> Popolo, 11 > 15 agosto nell’<strong>in</strong>tervallo tra i concerti: Degustazioni Giogant<strong>in</strong>u e Nuova Casearia – 13 e 14 agosto Degustazioni Lucrezio R. e Rau – 12 e 15 agosto Berchidda, Distilleria Lucrezio R. – 15 agosto ore 16.00 il Distillato <strong>del</strong>la Musica visita guidata – prenotazione obbligatoria (079 703056) Berchidda, Museo <strong>del</strong> V<strong>in</strong>o – 15 agosto ore 13.00 Degustazione Giogant<strong>in</strong>u per Antonio Caldonazzi “V<strong>in</strong>o dentro” eDUCAZioNe AL GUSTo a cura <strong>del</strong>l’eRSAT Stazione di Chilivani – 11 agosto ore 11.08 degustazione guidata dei pani tradizionali di Sardegna Berchidda, Cortili di Casa Sanna Meloni – 12 > 14 ore 19.00 Degustazione guidata dei salumi, formaggi e v<strong>in</strong>i tipici <strong>del</strong>la Sardegna a esaurimento posti CookiN’JAZZ CLUB a cura <strong>del</strong>la cooperativa La Memoria Storica Berchidda, Museo <strong>del</strong> V<strong>in</strong>o – 11 > 15 agosto, dopo i concerti serali con eight Caught Play<strong>in</strong>g selezioni di v<strong>in</strong>i, grappe, distillati e birre
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