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Rivalutare il terziario: - Unione Commercianti di Piacenza

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Notte blu:<br />

quando arte e commercio<br />

si incontrano la città si<br />

tinge <strong>di</strong> blu<br />

Ritorna la Notte Blu a <strong>Piacenza</strong>,<br />

all’interno della “settimana della<br />

cultura” dal 14 al 21 <strong>di</strong> apr<strong>il</strong>e con <strong>il</strong><br />

patrocinio del Comune <strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong> – Assessorato<br />

alla Cultura.<br />

La terza e<strong>di</strong>zione si svolgerà sabato 21<br />

apr<strong>il</strong>e, giornata conclusiva degli eventi , in<br />

centro storico a <strong>Piacenza</strong>.<br />

La Notte Blu nasce da un’idea <strong>di</strong> Loretta Molinari,<br />

Maria Schioppi (commercianti <strong>di</strong> Via<br />

Calzolai) e Manuela Zaia (commerciante <strong>di</strong><br />

Via Sopramuro), <strong>il</strong> colore blu viene scelto<br />

perché evoca la notte, atmosfera che si crea<br />

<strong>di</strong> sera nella città è misteriosa e affascinante,<br />

<strong>il</strong> ritmo rallenta e si è più pre<strong>di</strong>sposti<br />

all’ascolto e all’attenzione <strong>di</strong> quello ce ci circonda<br />

e cosi si possono scoprire luoghi che<br />

<strong>di</strong> giorno nella fretta non vengono notate.<br />

Per questo motivo è stata scelta la notte<br />

per l’appuntamento con l’arte.. non poteva<br />

essere <strong>di</strong>versamente. La Notte Blu è una<br />

grande esperienza collettiva urbana che<br />

snoda in un arco temporale <strong>di</strong> una giornata<br />

e <strong>di</strong> una serata, un itinerario fuori orario<br />

per stupirci con nuove emozioni. Diverse<br />

attività commerciali legate all’arte saranno<br />

aperte al pubblico fino alle 24.00 e verrà creato<br />

un percorso che attraversa la nostra città<br />

dall’antiche origine romaniche <strong>di</strong> Barriera<br />

Roma alla più moderna Barriera Torino.<br />

Ogni Galleria d’Arte, Negozio <strong>di</strong> Antiquariato,<br />

Museo e le attività commerciali che<br />

aderiranno agli eventi collaterali esporranno<br />

sulla propria vetrina <strong>il</strong> punto blu.<br />

Non deve essere persa l’occasione <strong>di</strong> vedere<br />

la nostra città trasformata da un’atmosfera<br />

contagiosa, con <strong>il</strong> monumento simbolo della<br />

città, Palazzo Gotico <strong>di</strong> colore Blu. I frequentatori<br />

del centro potrebbero sorseggiare un<br />

aperitivo blu, gustare una cena con menu<br />

blu e continuare la serata visitando gli spazi<br />

che più incuriosiscono o che ancora non si<br />

conoscono. Saranno presentate nuove mostre,<br />

nuovi incontri, nuove esperienze.<br />

Come accennato verranno stu<strong>di</strong>ati dei<br />

percorsi, delle visite guidate attraverso un<br />

itinerario insolito tra monumenti storici e<br />

realtà artistiche che per l’occasione verranno<br />

colorate <strong>di</strong> blu. Ai partecipanti, ai<br />

visitatori del centro verranno regalati occhialini<br />

e palloncini <strong>di</strong> colore blu.<br />

Per informazioni è possib<strong>il</strong>e contattare<br />

<strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong> <strong>Piacenza</strong><br />

allo # 0523 461811.<br />

16 apr<strong>il</strong>e 2012<br />

T U T TRO U AB SR SI CO AC<br />

I A T I<br />

Baia <strong>di</strong> San Sisto<br />

Finalmente <strong>Piacenza</strong> comincia a capire<br />

che <strong>il</strong> proprio futuro <strong>di</strong>penderà<br />

ineluttab<strong>il</strong>mente dalla capacità<br />

<strong>di</strong> fare squadra per presentare progetti<br />

cre<strong>di</strong>b<strong>il</strong>i e perciò capaci d’intercettare i<br />

finanziamenti (regionali, statali e soprattutto<br />

europei) in grado <strong>di</strong> tradurli davvero<br />

in realtà, con positive ricadute per l’intera<br />

città. Lo si evince dai decisivi passi<br />

in avanti che sta compiendo “Una baia<br />

sul Po”, <strong>il</strong> progetto volto a realizzare una<br />

cittadella della cultura e dell’arte – ideale<br />

volano economico ed occupazionale<br />

– nel Comparto Nord della città, d<strong>il</strong>atato<br />

tra Palazzo Farnese, Caserma Nicolai<br />

(che comprende i chiostri <strong>di</strong> San Sisto)<br />

e Laboratorio Pontieri, con la chiesa del<br />

Carmine sul limitare del perimetro e la<br />

via Francigena a due passi.<br />

“Una baia sul Po”: la storia<br />

La ‘preistoria’ del progetto è in una produttiva<br />

chiacchierata <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi anni fa<br />

tra l’architetto Marcello Spigaroli e l’allora<br />

<strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> Cna Giovanni Ambroggi.<br />

In quell’incontro maturano riflessioni<br />

che conducono, nell’apr<strong>il</strong>e 2006, al<br />

convegno dal titolo “Una baia sul Po per<br />

la città che vogliamo” promosso dall’allora<br />

gruppo cooperativo formato da<br />

<strong>Piacenza</strong> 74 e da Coop Valdarda, due realtà<br />

piacentine <strong>di</strong> spicco, oggi fuse nella<br />

supercooperativa Indacoo. Data quin<strong>di</strong><br />

a sei anni fa <strong>il</strong> lancio della primissima<br />

versione – sintetizzata in una brochure<br />

– dello stu<strong>di</strong>o, <strong>il</strong> cui nome deriva da<br />

un’intuizione <strong>di</strong> Fabio Salotti, allora presidente<br />

<strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong> 74 e oggi <strong>di</strong> Indacoo.<br />

Nel 2008 “Una baia sul Po” viene inserito<br />

fra i progetti-ban<strong>di</strong>era del piano strategico<br />

Vision 2020 promosso dal Comune<br />

<strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong>, e l’evoluzione delle varie<br />

ipotesi <strong>di</strong> fattib<strong>il</strong>ità ad esso riferiti prosegue<br />

nella costante interlocuzione con<br />

le associazioni <strong>di</strong> categoria e l’amministrazione<br />

comunale, soprattutto nel<br />

confronto con gli assessori alla Mob<strong>il</strong>ità<br />

e all’Urbanistica, Pierangelo Carbone<br />

e Francesco Cacciatore (regista del<br />

nascente Psc, chiamato a tener conto<br />

dei “progetti-ban<strong>di</strong>era” stessi). Un interessamento<br />

<strong>il</strong>lustre al progetto è, dalla<br />

prima ora, anche quello della Curia: don<br />

Giuseppe Lusignani, responsab<strong>il</strong>e dei<br />

beni culturali della Diocesi, ha infatti<br />

presenziato a <strong>di</strong>versi momenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione<br />

per ragionare sulla possib<strong>il</strong>e desti-<br />

nazione del futuro Museo Diocesano<br />

proprio nel comparto da riqualificare.<br />

Tra 2009 e 2010 <strong>il</strong> testimone per lo sv<strong>il</strong>uppo<br />

del progranuna viene raccolto<br />

dall’<strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong>, promotrice<br />

<strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> incontri sfociati in un “protocollo<br />

d’intesa”, elaborato dal <strong>di</strong>rettore<br />

dott. Giovanni Struzzola e sottoscritto<br />

nel maggio 2009 da tutte le associazioni<br />

<strong>di</strong> categoria: <strong>Unione</strong> Conunercianti,<br />

Confesercenti, Lega Cooperative, Confcooperative,<br />

Cna, Confartigianato, Laa,<br />

Upa, Col<strong>di</strong>retti, Confagricoltura, e l’Associazione<br />

degli Industriali. Ed è proprio<br />

quest’ultima, con <strong>il</strong> suo Presidente Em<strong>il</strong>io<br />

Bolzoni, ad imprimere un’accelerazione<br />

alla più recente fase del progetto, con<br />

una riunione nella propria sede <strong>il</strong> 30 gennaio<br />

scorso. In questa circostanza – presenti<br />

i rappresentanti delle associazioni<br />

sopra ricordate e l’assessore vice sindaco<br />

Cacciatore – si è concordata un’azione<br />

congiunta pubblico/privato attraverso la<br />

quale associazioni ed enti citta<strong>di</strong>ni, con <strong>il</strong><br />

coor<strong>di</strong>namento del Comune, compiano<br />

alcune preliminari e fondamentali verifiche<br />

<strong>di</strong> fattib<strong>il</strong>ità sull’intero sistema del<br />

Comparto Nord, anzitutto con gli Organi<br />

istituzionalmente preposti alla tutela dei<br />

beni storici e ambientali.<br />

Scenari ine<strong>di</strong>ti<br />

Intorno alla “Baia sul Po” si verificano<br />

quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi fatti per molti aspetti ine<strong>di</strong>ti<br />

a <strong>Piacenza</strong>, e tutti positivi: all’atteggiamento<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo – non scontato – tra<br />

le associazioni <strong>di</strong> categoria si aggiunge la<br />

collaborazione tra le stesse forze economiche<br />

e l’amministrazione comunale, più<br />

la sintonia con la Curia. Decisiva anche la<br />

sinergia con i Musei Civici <strong>di</strong> Palazzo Farnese,<br />

grazie alla <strong>di</strong>rettrice Antonella Gigli<br />

e alla responsab<strong>il</strong>e della Sezione Archeologica<br />

Annamaria Carini. Proprio con i<br />

Musei Civici si è avviato un ragionamento<br />

su “cosa mettere dove”, che ha ad esempio<br />

portato ad ipotizzare (anche con <strong>il</strong> contributo<br />

<strong>di</strong> alcune stimolanti tesi <strong>di</strong> laurea) la<br />

creazione <strong>di</strong> una sezione del Museo Civico<br />

interamente destinata a Jacopo Baruzzi da<br />

Vignola – che non esiste altrove, in Italia –<br />

ovvero la collocazione del museo archeologico<br />

negli spazi delle antiche scuderie<br />

ducali e delle loro rimesse (oggi magazzini<br />

del 2° Reggimento Genio Pontieri).<br />

Davvero fondamentale è la con<strong>di</strong>visione<br />

degli assunti base del progetto-ban<strong>di</strong>e-

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