Pasqua di sangue a Saracena Anziana uccisa in casa - Il Diario di ...

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Consueto messaggio di auguri a tutta la comunità dei fedeli, di Don Carmine De Franco, sacerdote della parrocchia dei Sacri Cuori di Castrovillari E’ la Pasqua dell’Anno della Fede indetto da Papa Benedetto XVI, non solo per ricordare i cinquanta anni dall’inizio del Concilio Vaticano II e i venti anni dalla promulgazione del Catechismo della Chiesa Cattolica, ma specialmente a partire da queste ricorrenze per suscitare nella mente e nel cuore di ogni uomo, cercatore sincero della Verità, un nuovo interesse e approfondimento circa il fondamento della fede, il centro di essa, ossia, Gesù Cristo, la sua persona, la sua parola, la sua morte e la sua risurrezione, la sua Pasqua. La società estremamente complessa in cui ci troviamo a vivere, il continuo cambiamento dell’ambito culturale, le contraddizioni e le ingiustizie a cui siamo esposti, l’insicurezza economica e politica che si estende a livello globale, la crisi dei valori e delle tradizioni, l’individualismo esasperato e il relativismo spinto all’eccesso, rendono la testimonianza della fede, nel contesto contemporaneo, molto più arduo e impegnativo che non in epoche precedenti. Ecco allora l’importanza di interrogarsi, ancora una volta, sul dono e sulla ricchezza della fede. Abbiamo vissuto un periodo storico intenso, affascinante, sorprendente e stimolante; la rinunzia di Papa Benedetto XVI al ministero pietrino, ci ha provocato all’inizio stupore e dolore, poi tanta preghiera e attesa obbediente alla volontà divina. Abbiamo compreso, con l’aiuto illuminato e umile del Papa, che la Chiesa è di Cristo, sommo Pastore, e che noi siamo solo “operai nella sua vigna” chiamati a lavorare con docilità e fiducia sotto la sua guida. Siamo stati tutti con il fiato sospeso supplicando lo Spirito Santo, poi, Dio ci ha donato “dalla fine del mondo” Papa Francesco, che ha chiesto preghiere su di lui al popolo credente. Un Pater, un’Ave e un Gloria, le preghiere basilari della giornata cristiana, recitate di solito in casa, sul lavoro, in chiesa, con Francesco recitate in piazza S. Pietro. Il nostro Papa Francesco ci ha offerto parole di consolazione, di preparazione alla Pasqua perché sia ancorata saldamente in Cristo. Ci ha caldamente esortati a non aver paura della bontà e della te- IL DIARIO anno XI n. 12 PAG. 4 Pasqua nell’Anno della Fede nerezza, ma a coltivarla con apertura di cuore nella nostra vita, quella bontà e tenerezza che si scorge eloquentemente in Gesù. La Chiesa nostra Madre, con l’aiuto di Papa Benedetto e di Papa Francesco, ci ha quasi “costretti”, in questa Quaresima appena trascorsa e ora in questa Pasqua 2013, a fare esodo, cioè a uscire dalle nostre abitudini, dai nostri pregiudizi, dalle nostre false sicurezze, dai nostri idoli, per attraversare il mar Rosso, per affrontare il deserto, per incontrare il Signore e la sua Parola sul monte dell’Alleanza e quindi entrare nella terra promessa. E’ tempo della Pasqua, è tempo del “passaggio”, è tempo del Vangelo, è tempo di una nuova conversione, è tempo dei poveri, cioè di coloro che confidano nell’amore misericordioso del Signore. L’ultima parola pubblica di Papa Benedetto XVI è stata nel definirsi “pellegrino nell’ultimo tratto di strada” che lo separa dal Signore e quindi il desiderio di prepararsi bene a quell’incontro nel silenzio, nel nascondimento e nella preghiera: non dovrebbe essere il pensiero di tutti noi, credenti e persone di buona volontà, considerarci tutti in pellegrinaggio verso la luce di Dio? E allora perché cedere continuamente alla menzogna, alla violenza e all’odio? Perché non accoglierci reciprocamente come fratelli nella pace e nella mansuetudine? E’ finito il tempo della tristezza: Cristo Gesù è risorto, è vivo, alleluia !!!. Sac. Carmine De Franco La benedizione delle Palme fra due ali di fedeli Si è svolto a Castrovillari, in una giornata primaverile, il consueto rito religioso che precede la S. Pasqua: la benedizione delle palme lungo la storica via Roma. I fedeli, in seguito, hanno accompagnato, innalzando i simboli di pace e regalità, alloro, palme ed ulivo, il SS. Crocifisso in processione verso la chiesa di S. Francesco, gremita, per la celebrazione della S. Messa di mezzogiorno. Mimmo Filomia
Gentilissima Dora, ci permetta anzitutto di continuare a rivolgersi a Lei con l’amicizia che, assieme alla stima ed alla riconoscenza, abbiamo maturato nei suoi confronti. Al termine del suo secondo mandato da Presidente dell’Associazione dei Volontari ospedalieri – in qualità di Direttori delle Unità Operative in cui l’AVO ha così meritoriamente operato in questi anni – vogliamo esprimerLe i più sentiti ringraziamenti per l’opera svolta da lei personalmente e dai Volontari che Lei rappresenta. L’attività dell’AVO ha continuato ad essere, in questi anni, nel solco della tradizione che già caratterizzava la Sua Associazione, un punto di riferimento certo e prezioso per tutte quelle persone che si sono trovate nelle delicate condizioni – sia sotto il profilo fisico che psicologico – che uno stato di malattia sempre comporta. La Sua sollecitudine, la Sua serena operosità, sempre accompagnati dal Suo inconfondi- bile e confortante sorriso, sono state di valido sostegno a chi ne avesse bisogno e, nel contempo, hanno rappresentato uno sprone per gli operatori sanitari ad impegnarsi sempre di più, nell’esclusivo interesse dei pazienti. Né ci è sfuggito come, in questi anni, la Sua Associazione si sia ampliata nei numeri dei componenti e rafforzata nella considerazione di cui giustamente gode sia in ambito ospedaliero che cittadino – anche in questo fruttuosamente proseguendo sulla via intrapresa fin dalla fondazione – se- IL DIARIO anno XI n. 12 PAG. 5 I primari ospedalieri ringraziano Dora Parrotta Per anni Presidente dell’Associazione Volontari Ospedalieri gnalando con ciò la validità del Suo operato anche sotto l’aspetto programmatico e organizzativo. Siamo certi che la Sua attività in ambito ospedaliero continuerà proficuamente anche con le diverse responsabilità che Lei andrà ad assumere ed auguriamo a chi va a ricoprire la carica di Presidente di ottenere i Suoi stessi successi, nell’interesse del buon funzionamento del nostro Ospedale e della comunità tutta. Ancora Grazie. Seguono firme primari ospedalieri Salumeria Enoteca Wine bar CaetteriA produzione pasta fresca & prodotti tipici Viale del Lavoro, 61 - Tel. 0981.480344 CASTROVILLARI “L’uomo ed il cosmo” Dal 28 marzo al 28 aprile mostra di pittura nella sala museale del Castello Aragonese di Salvatore Doni e Franco Prantera “Abituato a vivere nella bolgia materialistica di tutti i giorni, l’uomo moderno dimentica molto spesso che fa parte di uno straordinario sistema astrale nel quale è in perenne viaggio.” Con quest’immagine surreale, ma profondamente veritiera, è stata concepita “L’uomo e il cosmo”, mostra di pittura di Salvatore Doni e Franco Prantera, allestita nella Sala Museale del Castello Aragonese di Castrovillari e aperta al pubblico ogni sabato e domenica dal 28 marzo al 28 aprile. Patrocinata dall’Amministrazione Comunale della città di Castrovillari e fortemente voluta dal consigliere comunale, Lucio Rende al quale il Sindaco Domenico Lo Polito ha affidato la delega alla Cultura, la singolare e piacevolissima esposizione che i due artisti del Pollino hanno sognato e realizzato come una visione onirica, ha proprio l’obiettivo di riportare all’attenzione del fruitore quel sistema astrale a cui anch’egli appartiene e quel rapporto basilare che lo lega all’universo non solo nel suo aspetto scientifico ma anche e soprattutto in quello spirituale. Le tele, di Salvatori Doni e Franco Prantera, noti artisti calabresi, sono un’esplosione di colore e luce e investono - affermano chi le ha già ammirate - in maniera inconsueta e suggestiva, vari aspetti delle nature sia dell’uomo che del cosmo. La mostra, inaugurata giovedi 28 marzo, alla presenza della stampa e delle autorità, pone l’attenzione anche su quella “XV Settimana della Cultura” che purtroppo quest’anno è stata cancellata dal calendario degli eventi a causa della grave crisi economica in cui versa il nostro paese, come reso noto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Si sa, il supporto pubblico ai beni culturali italiani è sempre più carente e a farne le spese sono soprattutto le realtà museali più piccole. Anche se il MiBAC sta valutando di rinviare la XV Settimana della Cultura a novembre. Si mangia a piu’ non posso!!! Vieni a sfidarci e paghi solo €€€ 20,00 Via Terranova da Sibari, 5 - Castrovillari C.da Pietrapiana (vico Femotet) Tel. 0981.386062
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