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Sicurezza - Coisp

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2222 INTERVISTA<br />

Cosa ne pensa dei maggiori poteri<br />

attribuiti ai sindaci?<br />

“Per quanto riguarda le istanze del<br />

territorio e delle autonomie locali, dal<br />

mio punto di vista; la Corte Costituzionale<br />

dopo la riforma del titolo V della Costituzione<br />

ha voluto in qualche modo rimediare<br />

agli ‘eccessi’ del potere legato ai<br />

localismi, pur se legittimamente concesso<br />

dalla riforma (si chiama principio di sussidiarietà<br />

ascendente quello che la Corte<br />

Costituzionale ha sancito, per far rientrare<br />

la competenza dello Stato su certe materie)<br />

forse c’è da chiedersi se in tema di<br />

sicurezza un organo elettivo come il sindaco<br />

ce la faccia a governare un settore<br />

così delicato come l’ordine e la sicurezza<br />

pubblica urbana, senza dover cedere alle<br />

spinte emotive dei suoi cittadini o peggio<br />

alla ‘pancia’ del suo elettorato. Ma poi nel<br />

titolo V non si afferma che queste materie<br />

– sicurezza e ordine pubblico – sono<br />

appannaggio dello Stato e non degli enti<br />

territoriali? Le riforme di attribuzione<br />

dell’azione amministrativa ai poteri locali<br />

in tema di sicurezza, definibile ‘movimento<br />

per la localizzazione della sicurezza<br />

pubblica’, sono state tradotte in fatti<br />

concreti con le modifiche all’art. 6 e 7 del<br />

decreto 23 maggio 2008, n. 92 convertito<br />

nella legge n. 175 del 25 luglio 2008,<br />

riguardanti entrambi le ‘ … attribuzioni<br />

del sindaco nelle funzioni di competenza<br />

statale’. Questi due soli articoli bastano a<br />

stravolgere un sistema; ogni sindaco avrà<br />

la sua piccola o grande polizia locale, vi<br />

sarà una sorta di corsa agli armamenti da<br />

parte dei comuni d’Italia, probabilmente<br />

seguiranno le province e le regioni. Appare<br />

del tutto evidente che, l’assenza di una<br />

filosofia unitaria di impiego sul territorio<br />

non può essere sostituita dalle particolari<br />

dotazioni di cui si stanno munendo i<br />

vigili urbani pardon polizie locali dimenticavo<br />

la riforma per un attimo. Ciò posto,<br />

emerge chiaramente dai primi dati<br />

la diversità di impiego rispetto alla missione<br />

loro affidata. Sarà problematico il<br />

posizionamento delle nuove polizie locali<br />

nel sistema polizia, ma soprattutto sarà<br />

difficile interpretare la funzione pubblica<br />

all’interno dei territori in cui prevale<br />

la logica delle autonomie. Inoltre i poteri<br />

concessi sono ambigui, ma permettetemi<br />

di dire che la vera debolezza del nuovo<br />

sistema, sta nelle forme di reclutamento<br />

del personale, che ovviamente risentirà,<br />

di un’evidente influenza del potere politi-<br />

co locale se si considera il contesto il cui<br />

dovrà operare e da cui dovrà dipendere.<br />

Un pluralismo di polizie e localismi vari,<br />

che ha già aperto scenari inquietanti non<br />

certamente incoraggianti.<br />

Quanto sono utili le ronde?<br />

“Le cosiddette ronde a mio avviso non<br />

sono assolutamente utili. Le squadre, gli<br />

assembramenti, le associazioni, i gruppi<br />

di privati cittadini (ognuno scelga l’appellativo<br />

che più gli piace, la sostanza non<br />

cambia) sono il segnale inequivocabile,<br />

e per certi versi, della resa del Governo,<br />

nell’avere delegato anche se in maniera<br />

residuale compiti di prevenzione di una<br />

delle sue funzioni più importante: la sicurezza<br />

pubblica. Organismi al di fuori del<br />

controllo diretto da parte dell’Autorità<br />

di Pubblica <strong>Sicurezza</strong>, in rapporto privilegiato<br />

con gli organi di polizia locale si<br />

possono tradurre in un modello che sarà<br />

un boomerang per la stessa sicurezza dei<br />

cittadini. Oltre a mandare dei dilettanti in<br />

una corrida, la norma corre il rischio di<br />

essere un vero e proprio cavallo di Troia<br />

per legittimare sul territorio azioni incontrollabili,<br />

pericolose e disgreganti di<br />

associazioni che potrebbero diventare<br />

come ‘squadracce di esaltati’. Esporre a<br />

rischi persone non preparate ed adeguatamente<br />

qualificate significa solo doversi<br />

rassegnare a nuove occasioni per fatti<br />

di violenza. Per ritrovarci poi a dover

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