Sicurezza - Coisp

libertà. Chiederò chiarimenti a Berlusconi e
se intende reintrodurre la norma al Senato.
Se non ci saranno queste garanzie, mi regolerò
di conseguenza”.
“Sono indignato, l’allungamento dei
tempi di permanenza nei Centri di identificazione
ed espulsione era funzionale a
realizzare i rimpatri. Chi ha votato per la
soppressione di questo articolo ci dia l’indirizzo
che gli mandiamo sotto casa i clandestini”.
Il sottosegretario all’Interno, Alfredo
Mantovano, non usa giri di parole nel commentare
lo scivolone in aula alla Camera
della maggioranza sull’articolo 5 del decreto
sicurezza. Mantovano se la prende con chi
ha deciso a favore dell’emendamento soppressivo:
“Ci troviamo di fonte ad un atto di
irresponsabilità. Non entro nella dialettica
interna alla maggioranza, sono preoccupato
da esponente di governo degli effetti
fortemente negativi che l’eliminazione di
una norma del genere potrebbe provocare
se fosse confermata in termini di effettività
delle espulsioni. Eliminare queste disposizioni
significa andare in contrasto con le
norme Ue e contro il buon senso perché
vengono rimessi in circolazione centinaia di
clandestini per i quali non ci sono i tempi
tecnici di riaccompagna mento”.
SICUREZZA E POLIZIA
Ronde e vedette
La sicurezza a tara lucci e vino
Grandi e piccole testate giornalistiche
ne hanno parlato per settimane, prima e
dopo la votazione. E se ne continua a parlare
in maniera sconvolgente! Magari in
seconda di copertina o in fondo alla pagina
dell’attualità. Resta il fatto che sulla scelta
di questo Governo di istituire le “RONDE”
per “elevare il senso di sicurezza nei cittadini”
se ne sono dette di cotte e di crude.
Addirittura da un sondaggio effettuato in
modo casereccio sembra che tra gli amici,
al bar, davanti al caffè, si discuta più di ronde
che di calcio … Beh, finchè se ne parla
tra amici e, soprattutto, finchè si fa ironia,
nulla di preoccupante. Bisogna invece
preoccuparsi quando chi rappresenta le
istituzioni a Napoli si dice fortemente interessato
a che ci si organizzi perché le cosiddette
“RONDE” siano operative al più presto
possibile. E’ un problema serio, perché
evidentemente questi rappresentanti delle
istituzioni non hanno ben chiara la visione
della realtà napoletana. E, soprattutto,
non riescono a fare esperienza degli errori
commessi!!! La presenza dell’esercito è
stato un mega flop! Un buco abnorme nel
mare dell’incoscienza! Poliziotti che fanno
da balia a militari armati (e automontati)
come se si trovassero nell’area rossa di
Bagdad… e che tutto sommato non fanno
altro che intralciare sia il traffico cittadino
che l’operatività delle pattuglie di polizia e
carabinieri che della sicurezza sono i veri
professionisti! Si, perché per essere professionisti
della sicurezza non basta essere
armati di tutto punto (come i militari)
o indossare una pettorina fluorescente
(come le ronde). Per essere professionisti
della sicurezza non basta aver frequentato
un corso accelerato di 15 giorni… magari
per corrispondenza (ricordate Scuola Radio
Elettra???). Questo forse i nostri rappresentanti
istituzionali non lo sanno. Sono
impegnati ad “apparire”…sono impegnati
ad “organizzare”. Ma loro lo sanno che non
è una “perfetta pianificazione” a far crescere
il senso di sicurezza? Il senso di sicurezza
cresce se i delinquenti scontano seriamente
la pena! Le ronde potrebbero anche
andar bene… Ma dove? Certamente non
a Napoli! A Napoli siamo certi che l’istituzione
delle ronde creerebbe ancor più
confusione … Già immaginiamo la scena:
quegli onesti cittadini che per amor patrio
hanno scelto di dedicare il loro tempo libe-
ro a dare la caccia ai delinquentelli, che per
puro caso s’ imbattono nelle “vedette” della
camorra. Provate a farvi un’idea su cosa
può scaturire da un simile incontro. Nella
migliore delle ipotesi un invito in osteria
dove tutto finirà a tarallucci e vino...mentre
le forze dell’ordine sono impegnate a
rincorrere a destra e a manca quegli stessi
onesti cittadini che, indossando una pettorina
fluorescente, andranno a imbattersi
in pericoli di ogni genere! No, non è così
che si accresce il senso di sicurezza! Il cittadino
si sente sicuro in uno Stato dove
vi è certezza della pena!! E per questo si
dovrebbe “lavorare” sulla magistratura…
E poi magari se c’è qualche magistrato che
interpreta molto ma molto “liberamente”
la Legge, lo si potrebbe mandare per qualche
mesetto a fare la ronda in un quartiere
a rischio…
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