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marzo 2010 - Anno 2 Numero 1 - Regione Autonoma Friuli Venezia ...

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sulle fortificazioni, oltre che da<br />

Udine, ci provengono da Variano,<br />

presso Basiliano, un piccolo<br />

abitato su altura (circa 1,5<br />

ettari) in cui gli scavi dell’Ateneo<br />

udinese (1997-2004) hanno dato<br />

risultati di grande rilevanza. Del<br />

tutto inattesa è stata la scoperta<br />

di un terrapieno sotto il piano di<br />

calpestio attuale: questa prima<br />

opera di difesa, databile al<br />

Bronzo Medio-Bronzo Recente, fu<br />

disattivata e obliterata nel Bronzo<br />

Finale mediante un’imponente<br />

attività di spostamento di terra.<br />

Tra Bronzo Finale e prima età del<br />

ferro l’apprestamento di un ripiano<br />

regolare di forma ovale ampliò<br />

notevolmente lo spazio disponibile<br />

per le abitazioni del villaggio,<br />

che fu cinto da un nuovo terrapieno<br />

ancora in parte visibile (v.<br />

infra, § 10).<br />

In questo ciclo di popolamento,<br />

d’importanza cruciale per la protostoria<br />

della regione, si delineano<br />

delle zone soggette ad influssi<br />

diversi: il <strong>Friuli</strong> orientale appare<br />

legato soprattutto alle cerchie<br />

culturali dell’odierna Slovenia; la<br />

Destra Tagliamento è aperta al<br />

Veneto e di qui all’Italia peninsulare;<br />

la pianura tra Tagliamento<br />

e Isonzo è ricca di stimoli provenienti<br />

sia da nord che da sud;<br />

l’arco delle colline e la fascia<br />

pedemontana sono orientati più<br />

nettamente verso le culture transalpine<br />

(nella Pedemontana pordenonese<br />

si profila già nel Bronzo<br />

Recente l’importanza di Montereale,<br />

allo sbocco del Cellina in<br />

pianura: v. §§ 7 e 12). In questo<br />

quadro complesso, come abbiamo<br />

visto, l’intera fascia di bassa pianura<br />

e costa, grazie alle risorse<br />

naturali e alle ottime vie di transito,<br />

riveste uno speciale ruolo<br />

di collegamento: in senso<br />

nord-sud, tra il mare e<br />

l’alta pianura; in senso<br />

ovest-est, tra il Veneto<br />

orientale da una parte,<br />

la valle dell’Isonzo, il<br />

Carso e l’Istria dall’altra<br />

(per questi rapporti<br />

si sfrutta soprattutto il<br />

percorso che si snoda lungo<br />

la linea delle risorgive).<br />

7. L’offerta della spada<br />

Molti i singoli oggetti metallici e<br />

i “ripostigli” (depositi di bronzi<br />

accumulati per varie finalità) riferibili<br />

a questo periodo, rinvenuti<br />

soprattutto nella bassa pianura<br />

tra Tagliamento e Isonzo. I primi<br />

consistono per lo più in armi recuperate<br />

dagli alvei dei maggiori<br />

fiumi di risorgiva, offerte votive<br />

che, secondo un uso ben noto in<br />

Italia settentrionale e in Europa,<br />

venivano gettate nelle acque. I<br />

ripostigli contengono per lo più<br />

materiale grezzo (“panelle” o<br />

lingotti di metallo), armi e attrezzi<br />

fuori uso destinati ad essere<br />

rifusi: in questo caso si tratta<br />

di scorte messe da parte da un<br />

bronzista o da un’intera comunità<br />

di villaggio. Altri sono accumuli<br />

di doni offerti alla divinità per<br />

riceverne protezione. Questi depositi<br />

contengono talora quantità<br />

imponenti di oggetti di bronzo la<br />

cui tipologia attesta una straordinaria<br />

ampiezza di contatti.<br />

Il rito dell’offerta della spada nel<br />

letto di un fiume è documentato<br />

ad esempio dai ritrovamenti nelle<br />

ghiaie del fiume Cellina presso<br />

Montereale, sito-chiave tra i<br />

monti e la pianura: le armi sono<br />

di tipi propri dell’Italia padana<br />

oppure di fogge “internazionali”,<br />

diffuse dall’Europa centrale<br />

• 19<br />

Ripostiglio di bronzi da Castions di<br />

Strada sepolto alla fine del secondo<br />

millennio a.C.<br />

all’Oriente mediterraneo, dove<br />

l’isola di Cipro sta assumendo un<br />

ruolo di primo piano nelle attività<br />

di scambio. I bronzi, gli indicatori<br />

più significativi dei contatti a medio<br />

e a lungo raggio del Bronzo<br />

Recente, consentono di inserire<br />

le regioni italiane del Nord-Est,<br />

e il <strong>Friuli</strong> in particolare, in una<br />

sorta di “cultura comune” estesa<br />

dall’Europa all’Italia e al mondo<br />

egeo, della quale i principali<br />

responsabili furono i mercanti<br />

micenei, che intraprendevano<br />

lunghi viaggi per mare onde<br />

soddisfare le esigenze di approvvigionamento<br />

di materie prime e<br />

di prodotti finiti dei loro capi (i<br />

principi guerrieri delle acropoli<br />

di Micene, Tirinto, Pilo, ecc.).<br />

Dalla prosperità<br />

alla recessione<br />

8. Una congiuntura negativa<br />

e un pronto recupero<br />

Questa lunga fase di stabilità e<br />

di fervore culturale dura fino al<br />

passaggio dal Bronzo Recente al<br />

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