marzo 2010 - Anno 2 Numero 1 - Regione Autonoma Friuli Venezia ...
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Gianfranco ELLERO<br />
Il moraro e la<br />
maclura nel <strong>Friuli</strong><br />
occidentale<br />
P ro secoli, dal<br />
ovecento, il<br />
uli fu caratte- caratte-<br />
enza dei gelsi,<br />
mente a filari<br />
mpi, talvolta<br />
raggruppati accanto alle chiesette<br />
di campagna o in terreni<br />
inadatti ad altre colture (di solito<br />
per le ridotte dimensioni), ma<br />
erano spesso presenti, con il fico<br />
e qualche altra pianta da frutto,<br />
nei cortili delle case rustiche.<br />
Il gelso (Morus alba), chiamato<br />
in friulano morâr, era considerato<br />
talmente importante e prezioso<br />
che nel linguaggio comune<br />
divenne l’albero per antonomasia,<br />
così come il nemâl, ovvero il<br />
bue, nel campo animale, e la<br />
rose in quello floreale.<br />
Ma perché era considerato una<br />
pianta sacra?<br />
Possiamo ottenere la risposta più<br />
convincente da una pagina de<br />
L’anno della fame (il 1817) di<br />
Caterina Percoto.<br />
In una famiglia che non sapeva<br />
più “dove dare di capo” per<br />
sopravvivere, Maria, la moglie,<br />
suggerì a Pietro, suo marito, di<br />
chiedere un prestito.<br />
“Accertati – disse – sono buoni<br />
signori. Mi volevano bene…<br />
E poi non si tratta che di farci<br />
credenza pochi mesi. Pagheremo<br />
colla galletta”.<br />
“E se i bachi andassero a male?”<br />
rispose Pietro.<br />
“Ne abbiamo pur fatto quest’an-<br />
• 49<br />
no colla sola foglia del cortiletto<br />
quasi trenta libbre. Possibile che<br />
il Signore e la Vergine Santissima<br />
non ci aiutino anche in avvenire?”.<br />
Un albero miracoloso L’arbul<br />
dai miracui<br />
L’allevamento del baco e la<br />
produzione della seta sono ormai<br />
ricordi storici, e i gelsi, ritenuti<br />
miracolosi fino a pochi anni fa,<br />
vengono progressivamente estirpati<br />
e bruciati, perché considerati<br />
inutili o addirittura dannosi,<br />
e il paesaggio agrario del <strong>Friuli</strong><br />
perde così uno dei suoi tratti più<br />
caratteristici.<br />
Rari sono ormai i gelsi sulla pianura<br />
occidentale, mentre ci sono<br />
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