Speciale Indicazioni Nazionali - IRRE Emilia Romagna
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<strong>Speciale</strong> <strong>Indicazioni</strong> <strong>Nazionali</strong><br />
Il nucleo che ha destato meno perplessità nella sua presentazione sembra essere Dati e previsioni.<br />
Infatti la sua articolazione appare più organica dei programmi precedenti e sottolinea gli aspetti di strumento<br />
di analisi e interpretazione della realtà sia per particolari indagini intraprese dalla scuola, sia per<br />
una lettura critica di dati e grafici realizzati da altre fonti. Inoltre sono altrettanto chiari ed espliciti i<br />
contenuti per la probabilità: si tratta di affrontare un approccio al concetto di probabilità attraverso la<br />
valutazione di probabilità in casi semplici e la comprensione di quando e come utilizzare le diverse<br />
misure di probabilità (classica, frequentista, soggettiva), rimandando a studi successivi lo sviluppo della<br />
teoria della probabilità. Non dovrebbe quindi più verificarsi ciò che è accaduto in passato, che alcuni libri<br />
di testo presentassero tutto lo sviluppo della teoria della probabilità in forma sintetica (e non sempre<br />
facilmente comprensibile per un alunno di quel livello scolare!).<br />
Diverse perplessità hanno invece sollevato i nuclei: Misura, Introduzione al pensiero razionale e la<br />
scomparsa del nucleo relativo a Problemi. Per quanto riguarda i primi due la formulazione degli OSA non<br />
è sempre chiara, ad esempio Introduzione al pensiero razionale fa pensare ad un avvio un po’ precoce alla<br />
formalizzazione , e diversi insegnanti hanno interpretato il nucleo come un modo diverso di introdurre<br />
“elementi di logica”, venendo così a cadere l’elemento innovativo presente nel nucleo Argomentare e<br />
congetturare previsto nei curricoli UMI. Non sembra un caso che gli elementi di perplessità esplicitati<br />
dagli insegnanti riguardino proprio quei nuclei che erano stati definiti di processo, la loro “trasformazione”<br />
in nuclei tematici ha generato confusione e a volte incoerenze. Inoltre il nucleo Relazioni, relegato<br />
all’ultimo anno della scuola secondaria di I grado, sembra far riferimento esclusivamente ad attività<br />
legate a funzioni ed equazioni, quando invece è importante iniziare precocemente a trattare questo nucleo<br />
se si vuole che poi, ad esempio, il passaggio dall’aritmetica all’algebra avvenga in modo significativo e<br />
senza traumi.<br />
Molte di queste perplessità avrebbero potuto essere risolte fornendo suggerimenti metodologiche o<br />
orientamenti per la “lettura” degli OSA. Non va inoltre dimenticato che la genesi delle <strong>Indicazioni</strong>, seppure<br />
riviste e parzialmente modificate, sono le proposte UMI, in cui vi era stato uno sforzo di chiarezza attraverso<br />
la distinzione fra nuclei di contenuto e nuclei di processo l’ esplicitazione di indicazioni metodologiche<br />
e la presenza di“sconsigli”, in genere molto utili nella dialettica scolastica. Ricordiamo quanta importanza<br />
ebbero, nel tempo, alcune indicazioni su cosa sarebbe stato meglio non fare in classe presenti nei<br />
Programmi per la scuola media del ’79 5 .<br />
Alcune considerazioni conclusive<br />
Dopo questa disamina che vuole inquadrare, anche “storicamente”, i curricola di matematica per il<br />
primo ciclo di istruzione ci sembra necessario soffermarci su alcuni punti che a nostro avviso renderebbero<br />
più coerenti e coesi gli OSA di Matematica nella attuale Riforma degli Ordinamenti.<br />
Il primo punto è che in qualche modo sarebbe opportuno fornire ai docenti una sorta di “guida” alla<br />
lettura che, senza nulla togliere alla autonomia didattica delle scuole, possa aiutare i docenti nella<br />
individuazione degli elementi di novità didattica e metodologica presenti nei nuovi curricola . A nostro<br />
avviso sarebbe importante ripristinare la distinzione fra nuclei di processo e nuclei di contenuto o, in<br />
alternativa, rivedere almeno i nuclei meno chiari (Misura, Introduzione al pensiero razionale e Relazioni).<br />
Diffondere il più possibile nelle scuole il materiale prodotto da UMI-CIIM, del resto in convenzione<br />
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5 “...va sconsigliata l’insistenza su aspetti puramente meccanici e mnemonici [...]ad esempio argomenti come la scomposizione in fattori primi, la<br />
ricerca del massimo comune divisore e del minimo comune multipli, il calcolo di grosse espressioni aritmetiche, l’algoritmo di estrazione di radice<br />
quadrata, il calcolo letterale avulso da riferimenti concreti, non dovranno avere valore preponderante nell’insegnamento e tanto meno nella valutazione.”<br />
36 INNOVAZIONE EDUCATIVA