Il Trottatore Agosto 2007 - Associazione Nazionale Allevatori del ...

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6 VITA SOCIALE ISCRIZIONI A PAGAMENTO Il Commissario Unire Guido Melzi deve iniziare a valutare l’Ippica nell’interesse generale, rendendosi conto che Allevatori, Proprietari e Allenatori non sono i fiori del suo giardino Vorrei, anche in questo numero, intervenire per evidenziare un paio di argomenti che a mio avviso dovrebbero ricevere una maggiore attenzione da parte di tutto il sistema ippico nazionale. ISCRIZIONI, PARTENTI E RIQUALIFICAZIONE DELLE CORSE Si tratta di un antico problema, che è bene riesaminare dalla sua origine: tutto nasce dall’abbandono delle iscrizioni a pagamento, diversi anni fa: un atto, a suo tempo, demagogico ed irresponsabile che nessuno ha saputo o voluto correggere, malgrado le promesse fatte da tutti quanti si sono succeduti alla guida dell’Ente. Ora invece dobbiamo registrare la fattispecie di cavalli iscritti benchè risultino morti, o nel caso delle femmine, di cavalle iscritte seppur già destinate all’attività riproduttiva, o ancora la circostanza di cavalli doppi. Recentemente si è registrato il caso del cavallo Amico GB con un “accorgimento opportunistico” che altro non serviva se non per conseguire un numero. Francamente non si capisce perché non ci sia volontà da parte dell’Ente nell’intervenire per risolvere, una volta per sempre, il problema. Basterebbe riproporre le iscrizioni a per partecipare ad una corsa con cavalli che non avrebbero la possibilità di essere all’altezza del resto dei partecipanti. All’Unire esiste un regolamento recente, già approvato, sulla reintroduzione delle iscrizioni a pagamento, la cui entrata in funzione era stata procrastinata per risolvere alcuni problemi di ordine pratico, in particolare chi avrebbe gestito le somme derivanti da queste iscrizioni. La verità è che non è mai entrato in funzione per le resistenze delle categorie degli allenatori/guidatori e proprietari: anche se a parole tutti sostengono di volere migliorare le corse, i fatti pagamento in modo che tutti que- sono noti e sono questi. sti furbi non utilizzino più questi Sentirsi dire che è complicato per l’En- indegni “mezzucci”. te o per le Società di Corse attuare tale Le corse riguadagnerebbero molto sistema, sembra una leggenda, ricor- dal punto di vista tecnico dal modando che quanto proponiamo veniva, mento che nessuno provvederebbe lo ripetiamo, già messo in atto alcuni più a corrispondere un’iscrizione Festa Allevatori 2006: Sandro Moscati consegna la medaglia a Francesco Cioccoloni anni fa.
GIOCO IN DIMINUZIONE Vorrei premettere: malgrado l’evidente miglioramento tecnico delle corse Tris, si è verificato un calo continuo di scommesse. Il problema si è fortemente accentuato con l’avvento delle corse in notturna, la prima causa è da addebitare sicuramente agli orari di effettuazione delle corse ed anche ai ritardi delle stesse rispetto ai programmi ufficiali. Ma non è solo questo ovviamente: alcuni Ippodromi si ostinano ad effettuare nove corse, a scapito dello spettacolo tecnico. È come annacquare il vino, si avrà una maggiore quantità di liquido ma una qualità ben peggiore. Malgrado nove corse in programma alcuni Ippodromi non arrivano a totalizzare complessivamente somme superiori a 320mila Euro; viceversa con sole sei corse un Ippodromo al pomeriggio generalmente arriva ad oltre 700mila Euro. Certamente qualcosa non funziona, sembra sorprendente che il nostro Commissario e il suo fido aiutante non si rendano conto di ciò che sta accadendo o quanto meno non pare abbiano adottato, fino ad ora preso, alcun provvedimento. Molte volte ci siamo sentiti rimproverare dal Commissario Unire che l’ippica non era andata bene perché ognuno di noi guardava esclusivamente il proprio giardinetto, per coerenza gradiremmo che questa esortazione possa valere anche per gli Ippodromi. Con la certezza che il Commissario non voglia dimenticare che il suo giardino, fino a poco tempo fa, era rappresentato proprio dagli Ippodromi. Si fatica un po’ a comprendere come mai negli Ippodromi, in particolare sugli stessi del giardinetto del Commissario, si effettuino sempre 9 corse. Di conseguenza sorge una domanda, alla quale non sappiamo rispondere. Come fanno a diminuire le corse se da 2080 giornate si passa a 1930 convegni ma poi si aumenta una corsa a riunione? Sembra quasi un gioco di bussolotti, con tutto il rispetto. Sulla base di queste semplici e francamente obiettive osservazioni, sarebbe forse il caso di invitare il Commissario ad osser- vare scrupolosamente, lui per primo, la regola dell’abbandono del proprio giardinetto ed iniziare a valutare l’Ippica a 360 gradi, nell’interesse generale. Rendendosi conto una volta per tutte, che Allevatori, Proprietari e Allenatori, non saranno i fiori del suo giardino ne tanto meno il concime. Aumentando il numero delle corse per ogni riunione, è fatale che il montepremi di ciascuna corsa debba diminuire in maniera esponenziale. Per far pesare di meno la riduzione del montepremi per singola corsa, dovremmo effettuare sette corse per riunione, ma ciò indubbiamente porterebbe un danno agli ippodromi e forse è questo che il Commissario vuole evitare. Un’ulteriore considerazione: per togliere le qualifiche ai proprietari nessuno si è fatto degli scrupoli, mentre invece vi sono Ippodromi che hanno difficoltà a “raffazzonare” (questo è il termine esatto) 8 partenti per corsa, pur programmando egualmente nove corse a riunione. Avevamo riposto sul Commissario notevoli speranze, si disse che finalmente tornava un ippico ai vertici dell’Ente, si pensò da più parti che con la sua esperienza e la sua buona volontà avrebbe potuto risanare l’Ente, anche perché i “giardinetti”, compresi quelli politici, hanno soltanto creato solo danni. Purtroppo ci stiamo rendendo conto che, al posto di tutto ciò che speravamo, abbiamo trovato il giardiniere; d’altronde è noto che il nostro Commissario è dedito alla coltura delle rose. Vorrei infine rammentare che, in occasione della presentazione dell’Anact dello studio di “Nomisma”, il 17 gennaio scorso, il Commissario Unire Guido Melzi affermò che ove non avesse sistemato l’ippica sarebbe ritornato a dedicarsi al nipotino e alle sue rose... Pertanto notiamo in lui una certa predisposizione verso il giardinaggio. È passato un bel po’ di tempo ed i problemi sono ancora, peggiorati, al loro posto. SANDRO MOSCATI 7
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