Il Trottatore Agosto 2007 - Associazione Nazionale Allevatori del ...

la storia ad esser il più bravo a guidare.
In passato infatti neppure un grandissimo
come Jean Renè Guogeon o il più moderno
Dubois è mai riuscito a convincere
per le doti in sulky. Troppo semplice vincere
con Ourasi o Roquépine, ma anche
con Coktail Jet, basta mettersi di fuori e
spingere.
Poi è arrivata l’epoca moderna, e il cambio
del millennio ha vissuto sulla classe
cristallina e la grinta di un belga, ovvero
Jos Verbeeck. Il diavolo ci aveva messo
poco a diventare il Re di Vincennes, ma
anche a costruirsi un mito fuori dalla
Gallia con le sue vittorie in tutto il continente.
Bravo, quasi francese ma pur
sempre belga.
Ora da qualche anno è arrivato Jean-Michel
Bazire. Il driver perfetto.
Perfetto perché atleta
prima che guidatore, Bazire
è davvero meticoloso
nella cura del proprio fisico,
con rigore alimentare
e tanto allenamento che
gli permettono di essere
fenomeno anche in sella.
Una vita moderata,
riservata e interamente
dedicata al lavoro, con la
scuderia prima di tutto per
continuare il lavoro di una
famiglia di allenatori.
Bazire è perfetto perché
Il bravo professionista di Le Mans oltre ad essere il leader in Francia ha vinto Lotteria, Elitlopp, Cophenagen Cup
Il successo del driver francese nel Lotteria con Exploit Caf
Jean-Michel Bazire trionfalmente in Roll Royce, ricambia l’applauso del pubblico di Solvalla dopo il successo nell’Elitlopp
studia ogni cosa prima di salire in sulky,
il proprio cavallo, gli avversari e le proprie
possibilità. Non guida mai senza
darsi un obiettivo e non rinuncia a rischiare
per raggiungerlo.
Ama la tattica anche se il suo forte è assecondare
i cavalli e farli impegnare al
massimo. Specializzato con i soggetti
ardenti, tempestivo nelle mosse e carismatico,
non concede nulla al caso.
Bravo nei rapporti con il pubblico e con
la stampa, ha la stima dei colleghi ed ha
surclassato Verbeeck nelle stime degli
scommettitori.
“Se lo guida Bazire sarà favorito”, questa
la voce che gira a Vincennes durante
le corse. Se lo guida Bazire spesso vince,
questo quello che succede.
Qualità che il trentaseienne ha fatto conoscere
al mondo quando nel 1999 fu
scelto da Jimmy Takter per interpretare
Moni Maker nel vittorioso Prix d’Amérique,
qualità che sono diventate internazionali
nel 2007.
Era tutto scritto nel suo DNA, partendo
dalla Francia conquisterò il mondo, avrà
pensato quando a cinque anni cominciò
in sulky ai Pony o quando a sedici vinse
la prima corsa a Parigi. Un Napoleone
del trotto, per ora al riparo da brutte
sorprese. Se poi si trasferirà in Italia vi
avviseremo.
MATTEO MUCCICHINI
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