Il Trottatore Agosto 2007 - Associazione Nazionale Allevatori del ...

FINTO TESTO
cervello. L’impresa, la fabbrica, i suo collaboratori conoscevano
il Lombardini capitano coraggioso e di successo. L’ippica
conosceva però il cuore di Atos Lombardini.
Aveva cominciato da giovane, troppo forte il richiamo di una
notte all’Ippodromo per un mondano come lui. Un richiamo
che lo ha portato a comprare i primi cavalli affidandoli presto
ad Enrico Dall’Olio, un collaboratore ed amico con il quale Atos
ha condiviso l’espansione di scuderia, legando i nomi a grandi
cavalli come Peace Kronos, Divine Spirit, Petit Victory, ma anche
Jazzy Jane e tanti altri.
Alla fine degli anni ottanta ed all’inizio degli anni novanta
la giubba di Lombardini divenne un punto fisso nelle corse
nazionali e anche nei Grandi Premi. Qualche vittoria e la grande
arrabbiatura di un Gran Premio Continentale in cui Peace Kronos
venne retrocessa d’ufficio dal primo al secondo
posto. Decisione che al vulcanico Atos non andò
mai giù.
Dopo l’epoca Dall’Olio, in Romagna arrivò Heikki
Il centro di allevamento e allenamento di Longiano
Korpi, prima in collaborazione con la scuderia
Trio e poi in esclusiva nel centro di allenamento
e allevamento di Longiano (sulla strada che da
Cesena porta a Rimini).
Tanti i successi, a partire da Turno Gas vincitore del Palio dei
Comuni di Montegiorgio, secondo del Campionato Europeo,
Valentin Blak secondo di Varenne nell’Europa, Zolengo Jet e
molti altri.
Da alcuni anni poi il sodalizio con Andrea Farolfi e Massimo
Inverardi, progetto che continuerà anche in sua assenza.
Atos Lombardini è stato anche allevatore, sempre di grandissima
qualità, con la voglia matta di creare il campione è nata la sigla
Blak e da una società con l’Allevamento Toniatti la sigla “Blak
Jet”.
I migliori stalloni e le fattrici di casa, questa la regola
dell’allevatore, che aveva l’America in testa, mercato dove
aveva sempre comprato cercando il campione, trovandolo anche
in Bulville Victory di cui fu comproprietario.
Ma ripetere in ordine di importanza e cronologica i cavalli, i
successi e le corse di un uomo come Atos Lombardini sarebbe
superfluo e inutile.
Di Atos Lombardini dovremo sempre ricordare ciò che ha dato
all’Ippica, ovvero l’entusiasmo e l’irrazionalità. Ricordarlo al
tavolo del ristorante all’Ippodromo, del suo Savio, vedere un
suo cavallo che vince e urlare di gioia, o vederne uno non suo e
aver subito voglia di comprarlo.
Questo è il Lombardini che ci mancherà, e anche se la morte
è giusta e democratica, possiamo solo dire che stavolta ha
sicuramente sbagliato i tempi.
UN MEMORIAL AL SAVIO
MATTEO MUCCICHINI
In occasione della serata gentlemen, imperniata sul Federnat, di venerdì
sera 6 luglio all’ippodromo del Savio di Cesena, la Società Cesenate ha voluto
ricordare Atos Lombardini intitolandogli la settima corsa. Il Memorial se lo
è aggiudicato Nicola Del Rosso (nell’immagine riceve dalla signora Silvana
Lombardini, che ha accanto le figlie Elena e Alessandra, la targa) con il suo
Gastone Nencini, precedendo a fil di palo Nicolò Venturi e Ginger.
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