Vita Diocesana luglio-dicembre 2012.pdf - Webdiocesi
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Atti<br />
del Vescovo<br />
732 vita diocesana<br />
UN cUORE cHE AScOLTA<br />
Presentazione del Rapporto 2011 della Caritas <strong>Diocesana</strong><br />
Scorrendo le pagine di questo «Rapporto 2011» e vedendo ricorrere<br />
l’espressione «centro d’ascolto» mi sono tornate spontanee alla memoria le<br />
parole con cui il re Salomone risponde al Signore che gli era apparso in sogno<br />
e gli aveva detto: «Chiedimi ciò che vuoi che io ti conceda». Salomone gli<br />
rispose: «Concedi al tuo servo lébh shoméá» (1Re 3,9).<br />
La traduzione CEI della Bibbia, come fa già la traduzione latina della «Vulgata»,<br />
sceglie di volgere con un cuore docile. Non è, effettivamente, un’espressione<br />
facile da tradurre. Letteralmente si dovrebbe rendere con un cuore che<br />
ascolta. Ma come fa ad ascoltare, il cuore? Non è, forse, l’orecchio l’organo a<br />
ciò deputato? Cosa sarebbe, poi, un cuore che ascolta?<br />
Non c’è dubbio che Iddio gradì la richiesta di Salomone e, perciò, gli<br />
fece dono di un «cuore saggio e intelligente» (1Re 3,12). L’ascolto è, dunque,<br />
sinonimo di saggezza e di intelligenza. È il dono che Dio concede al re che<br />
dovrà governare e guidare il popolo. In questo senso si tratta di un dono<br />
«politico», o «sociale».<br />
Non è forse questo che si aspettano quanti bussano alle porte delle nostre<br />
Caritas? Un ascolto, prima ancora che medicine, o pane, o qualsiasi altra<br />
cosa. E non sono proprio saggezza e intelligenza le doti che si richiedono<br />
ai nostri operatori pastorali? Essere capaci di ascolto è la qualità che rende<br />
possibili la relazione e il dialogo, che permette di sviluppare relazioni calde,<br />
ricche di fiducia e informate dal rispetto. L’altro, quando si sente ascoltato,<br />
si sente anche riconosciuto, accolto; avverte l’autenticità del nostro interesse<br />
nei suoi riguardi e si dispone a parlare con maggiore apertura e fiducia.<br />
Ecco, allora, donde provengono le «conoscenze», che ci è dato di apprezzare<br />
in questo «rapporto».<br />
Quando penso alla nostra Caritas e alle sue ramificazioni sul territorio diocesano<br />
penso davvero al cuore che ascolta. La Bibbia conclude così il suo<br />
racconto: «Salomone si svegliò; ecco era stato un sogno» (1Re 3,15). Io, al<br />
contrario, so di poter dire: «Ecco, è una realtà».