anche in parrocchia impazza il carnevale - Chiesa Cattolica Italiana
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13 febbraio 2010 - n. 6 - anno 58° – Poste Italiane s.p.a. - sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. <strong>in</strong> L.27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB Reggio Em<strong>il</strong>ia – Euro 0,78<br />
ANNO EUROPEO<br />
DI LOTTA ALLA POVERTÀ<br />
La campagna “Povertà zero”<br />
L<br />
’Europa è un cont<strong>in</strong>ente ricco? Certo<br />
che sì, se lo paragoniamo ad altre aree<br />
del mondo. Siamo più ricchi degli africani,<br />
<strong>in</strong>diani, c<strong>in</strong>esi, lat<strong>in</strong>oamericani... Tanto<br />
è vero che, negli ultimi decenni, migliaia<br />
di persone e famiglie hanno abbandonato<br />
proprio quei territori per cercare <strong>in</strong> Europa<br />
condizioni di vita più favorevoli.<br />
La povertà, dunque, non ci riguarda? In realtà,<br />
sebbene all’<strong>in</strong>terno dei conf<strong>in</strong>i dell’Unione<br />
Europea nessuno più muoia di fame,<br />
ciò non significa che la povertà sia scomparsa.<br />
Anzi. È ut<strong>il</strong>e sapere, ad esempio, che<br />
23,5 m<strong>il</strong>ioni di europei vivono con meno di<br />
dieci euro al giorno, che un europeo su c<strong>in</strong>que<br />
non ha un’abitazione adeguata, che<br />
quasi un europeo su dieci appartiene a una<br />
famiglia priva di lavoro. In totale, sono 79<br />
m<strong>il</strong>ioni (dato del 2007) i cittad<strong>in</strong>i Ue a rischio<br />
di povertà, cioè <strong>il</strong> 16% della popolazione<br />
totale, percentuale che non è affatto dim<strong>in</strong>uita<br />
nell’ultimo decennio (anzi è aumentata<br />
al 17% nel 2008). E molti altri m<strong>il</strong>ioni<br />
di persone vanno aggiunti, considerando<br />
i Paesi europei non comunitari.<br />
Il 2010 è stato proclamato dall’Unione Europea<br />
“Anno europeo della lotta alla povertà<br />
e all’esclusione sociale”. In questo quadro,<br />
che vede impegnate le istituzioni di tutto<br />
<strong>il</strong> cont<strong>in</strong>ente, a partire dall’Unione stessa<br />
e dai governi nazionali, <strong>anche</strong> le realtà ecclesiali<br />
sono chiamate a offrire un contributo<br />
di riflessione e sensib<strong>il</strong>izzazione.<br />
Caritas Europa, <strong>in</strong> collaborazione con le Caritas<br />
nazionali, ha promosso un’articolata<br />
campagna, <strong>in</strong>titolata “Zero poverty – Povertà<br />
zero”, alla quale Caritas <strong>Italiana</strong> <strong>in</strong>vita ad<br />
aderire. Siamo chiamati a rafforzare la conoscenza<br />
dei fenomeni e delle storie di povertà<br />
e, nel contempo, a diffondere la consapevolezza<br />
che l’esclusione sociale non è<br />
un dest<strong>in</strong>o <strong>in</strong>eluttab<strong>il</strong>e, bensì un effetto di<br />
certi meccanismi sociali, economici e politici,<br />
che ogni uomo e ogni cristiano hanno <strong>il</strong><br />
dovere di modificare.<br />
Lo spirito con <strong>il</strong> quale la Caritas affronta l’Anno<br />
europeo 2010 è quello di ritenere la povertà<br />
come scandalo della miseria e piaga<br />
della società da combattere, ma <strong>anche</strong> come<br />
via maestra per la realizzazione dell’uomo,<br />
così come ci <strong>in</strong>dica <strong>il</strong> Vangelo.<br />
L’impegno della <strong>Chiesa</strong> italiana per l’Anno<br />
europeo della lotta alla povertà e all’esclusione<br />
sociale è stato presentato <strong>in</strong> conferenza<br />
stampa a Roma giovedì 11 febbraio.<br />
Papa Benedetto XVI darà <strong>il</strong> suo autorevole<br />
contributo al lancio dell’<strong>in</strong>iziativa europea,<br />
con un gesto di elevato valore pastorale e<br />
simbolico: visiterà, domenica 14 febbraio<br />
2010 (memoria dei santi Cir<strong>il</strong>lo e Metodio,<br />
patroni d’Europa), l’ostello Caritas “Don Luigi<br />
Di Liegro”, <strong>in</strong> via Marsala, a Roma. I vescovi<br />
di tutta Europa sono stati <strong>in</strong>vitati a visitare<br />
a loro volta un servizio per i poveri<br />
nelle rispettive diocesi.<br />
Sarà uno dei momenti <strong>in</strong>iziali dell’azione<br />
delle Chiese europee e della rete Caritas,<br />
la quale si protrarrà per l’<strong>in</strong>tero anno, con<br />
strumenti ed eventi messi a disposizione<br />
delle Caritas diocesane per la mob<strong>il</strong>itazione<br />
nei territori.<br />
Gianmarco Marzocch<strong>in</strong>i<br />
direttore Caritas diocesana<br />
La festa di grandi e picc<strong>in</strong>i, <strong>in</strong> spirito di gioia <strong>in</strong>sieme. Poi da mercoledì (le Ceneri) cambia tutto...<br />
U<br />
ANCHE IN PARROCCHIA<br />
IMPAZZA IL CARNEVALE<br />
ltimi giorni di Carnevale: varie parrocchie<br />
organizzano feste e sf<strong>il</strong>ate <strong>in</strong> maschera<br />
(nella foto, <strong>il</strong> Carnevale <strong>parrocchia</strong>le di Rubiera<br />
di qualche anno fa). È un modo per aggregare<br />
ragazzi e bamb<strong>in</strong>i, educatori e famiglie, <strong>in</strong> un<br />
progetto di divertimento sano, dentro ad un<br />
camm<strong>in</strong>o che sa restituire al tempo i suoi<br />
significati: <strong>il</strong> Carnevale precede la Quaresima<br />
e prende senso dalla stessa, come percorso di<br />
primavera dello spirito, di avvic<strong>in</strong>amento alla<br />
Pasqua e all’<strong>in</strong>contro col Signore Risorto. Altro<br />
che le zucche vuote di Halloween e d<strong>in</strong>torni...<br />
Anno sacerdotale Gruppi biblici Educazione alimentare<br />
Diversi sacerdoti<br />
del passato (<strong>il</strong> Curato<br />
d’Ars, don Prandi, don<br />
Caraffi, don Altana)<br />
e del presente (don<br />
Ru<strong>in</strong>a) ci raccontano<br />
la figura del prete<br />
pagg. 2, 3, 5 e 10<br />
Per i gruppi biblici<br />
e del Vangelo, che <strong>in</strong><br />
Quaresima terranno<br />
<strong>in</strong>contri nelle case<br />
e nelle parrocchie,<br />
don Dossetti presenta<br />
la Lettera ai Romani<br />
pag. 4<br />
Pensionate Cisl, Enìa<br />
e studenti del “Motti”:<br />
progetto di riciclo degli<br />
avanzi della cuc<strong>in</strong>a per<br />
vivere con sobrietà e<br />
recuperare la buona<br />
economia domestica<br />
pag. 13
2<br />
13 febbraio 2010<br />
ASSEMBLEA PRESBITERALE<br />
GLI INTERVENTI DEL<br />
VESCOVO ADRIANO<br />
E DEL PRETE MILANESE<br />
DON GIUSEPPE COMO<br />
Erano più di 130 fra sacerdoti<br />
e diaconi - non<br />
pochi davvero - i partecipanti<br />
all'assemblea del clero,<br />
giovedì 4 febbraio scorso,<br />
all'Oratorio Don Bosco di via<br />
Adua, a Reggio. È stata una riflessione<br />
sulla figura del Santo<br />
Curato d’Ars, promossa<br />
nell’Anno sacerdotale (aperto<br />
da Benedetto XVI <strong>il</strong> 19 giugno<br />
scorso, nel 150° anniversario<br />
della morte del santo<br />
parroco francese).<br />
Il Vescovo Adriano ha <strong>in</strong>trodotto<br />
la matt<strong>in</strong>ata ispirandosi<br />
ad un discorso che <strong>il</strong> card.<br />
Giovan Battista Mont<strong>in</strong>i, allora<br />
arcivescovo di M<strong>il</strong>ano, rivolse<br />
ai giovani preti <strong>il</strong> 19 novembre<br />
1959, nel centenario<br />
della nascita del Curato<br />
d'Ars. Del testo del futuro papa<br />
Paolo VI <strong>il</strong> Vescovo ha riportato<br />
queste parole, a conclusione<br />
del suo <strong>in</strong>tervento:<br />
“Soprattutto occorre, confratelli<br />
carissimi, e ce lo <strong>in</strong>segna<br />
<strong>in</strong> maniera superlativa <strong>il</strong> santo<br />
Curato d'Ars, una grande,<br />
una temeraria fiducia nei<br />
mezzi soprannaturali. Li abbiamo<br />
<strong>in</strong> mano, ma ci crediamo<br />
davvero? Siamo davvero<br />
conv<strong>in</strong>ti che la preghiera può<br />
modificare le cose del mondo<br />
e le cose delle anime? È sostenuto<br />
da questa anima <strong>il</strong> nostro<br />
m<strong>in</strong>istero, di spiritualità,<br />
di colloquio con lo Spirito<br />
Santo, perché diventi davvero<br />
efficace?”.<br />
Èseguita l’ampia relazione<br />
di don Giuseppe<br />
Como, sacerdote m<strong>il</strong>anese,<br />
docente di spiritualità,<br />
<strong>il</strong> quale ha presentato aspetti<br />
fondamentali del patrono dei<br />
parroci: la situazione storica<br />
(<strong>il</strong> tempo della Rivoluzione<br />
francese), la “ignoranza” del<br />
Curato d’Ars, la predicazione,<br />
lo st<strong>il</strong>e pastorale, la lotta contro<br />
i vizi, la dedizione al confessionale,<br />
la mortificazione<br />
e l’amore per le croci, la tentazione<br />
della disperazione e<br />
<strong>il</strong> fasc<strong>in</strong>o irresistib<strong>il</strong>e dell’amore<br />
di Dio, l’attualità di<br />
questa figura spirituale.<br />
A lui faceva difetto la cultura,<br />
non l’<strong>in</strong>telligenza. Aveva una<br />
forte volontà. La sua biblioteca<br />
aveva più di 400 volumi<br />
(un numero importante, per<br />
quei tempi).<br />
Un accenno alla predicazione.<br />
Le prediche avevano la<br />
durata di un’ora. Non erano<br />
tanto i contenuti a colpire i<br />
BREVI DIOCESANE<br />
Le "Settimane comunitarie" <strong>in</strong> sem<strong>in</strong>ario<br />
e al Cenacolo, per giovani e ragazze 18-30enni<br />
La Comunità dei sem<strong>in</strong>aristi e le sorelle del Cenacolo<br />
Francescano ripropongono <strong>anche</strong> quest'anno l'esperienza<br />
delle "Settimane comunitarie", per giovani che<br />
accett<strong>in</strong>o di prendersi un po' di tempo per riflettere su di<br />
sé, sulle proprie scelte, sul proprio camm<strong>in</strong>o vocazionale.<br />
Sono rivolte a ragazzi e ragazze <strong>in</strong> due turni: dal 21 al<br />
27 febbraio per giovani universitari e lavoratori (20-30enni...),<br />
dal 7 al 13 marzo per ragazzi e ragazze di 5 a superiore.<br />
Per i maschi la settimana sarà <strong>in</strong> sem<strong>in</strong>ario (viale Timavo,<br />
Reggio); per le ragazze <strong>in</strong>vece presso <strong>il</strong> Cenacolo<br />
Francescano (via Ferrari Bon<strong>in</strong>i, Reggio).<br />
Nella settimana ciascuno mantiene <strong>in</strong>alterati si suoi impegni<br />
di lavoro o di studio, mentre si condividono con i<br />
sem<strong>in</strong>aristi o con le sorelle del Cenacolo (e con i bamb<strong>in</strong>i<br />
loro ospiti) i vari momenti della giornata (la preghiera,<br />
i pasti, i tempi dello svago, della riflessione, del sonno...).<br />
Info: per la settimana <strong>in</strong> sem<strong>in</strong>ario, Andrea (340.6914394)<br />
e Gionatan (339.1341321); per la settimana al Cenacolo,<br />
suor Paola e suor Daniela (0522.434800).<br />
Anniversari da ricordare nella preghiera:<br />
monsignor Ghizzoni e <strong>il</strong> card<strong>in</strong>ale Ru<strong>in</strong>i<br />
Le comunità <strong>parrocchia</strong>li e religiose<br />
sono <strong>in</strong>vitate a ricordare<br />
nella preghiera due significativi<br />
anniversari:<br />
• mercoledì 17 febbraio <strong>il</strong> 4° anniversario<br />
dell'elezione di monsignor<br />
Lorenzo Ghizzoni a nostro<br />
Vescovo Aus<strong>il</strong>iare;<br />
• venerdì 19 febbraio, <strong>il</strong> 79° compleanno<br />
del card<strong>in</strong>ale Cam<strong>il</strong>lo<br />
Ru<strong>in</strong>i, che nacque a Sassuolo <strong>il</strong><br />
19 febbraio 1931.<br />
Azione <strong>Cattolica</strong>. Ritiri quaresimali<br />
Due gli appuntamenti di spiritualità dell'Azione <strong>Cattolica</strong><br />
<strong>in</strong> questo <strong>in</strong>izio di Quaresima:<br />
• domenica 21 febbraio, ritiro quaresimale dei ragazzi<br />
Acr (dalla 5 a elementare alla 3 a media), all'Oratorio Don<br />
Bosco di via Adua, a Reggio, dalle 9.15 alle 17;<br />
• domenica 28 febbraio, ritiro di Quaresima degli adulti<br />
di Ac e dei Progetti "Tobia e Sara" e Famiglia, <strong>in</strong> sem<strong>in</strong>ario,<br />
dalle 9 alle 13. Il ritiro sarà predicato dal Vescovo<br />
Adriano; alle 12 la S. Messa.<br />
Vita diocesana<br />
Curato d'Ars: una santità sempre attuale<br />
Presentata ai preti reggiani la figura del santo parroco francese<br />
Reggio, Oratorio Don Bosco, giovedì 4 febbraio: a s<strong>in</strong>istra, <strong>il</strong> tavolo dei relatori (<strong>il</strong> prete m<strong>il</strong>anese don Giuseppe Como, <strong>il</strong> Vescovo<br />
mons. Adriano Caprioli, l'Aus<strong>il</strong>iare mons. Lorenzo Ghizzoni); a destra, una parte dei 130 fra sacerdoti e diaconi convenuti.<br />
presenti, quanto la forza della<br />
sua persona. Predicava urlando,<br />
con un tono acuto. Il<br />
grande predicatore domenicano<br />
Jean-Baptiste Henri Lacordaire<br />
rimase annoiato da<br />
una predica del Curato d’Ars.<br />
Però alla f<strong>in</strong>e gli disse: “Oggi<br />
mi avete <strong>in</strong>segnato che cosa è<br />
lo Spirito Santo”.<br />
Nei primi dieci – qu<strong>in</strong>dici anni<br />
i toni della predicazione<br />
sono piuttosto apocalittici. Il<br />
tema dell’<strong>in</strong>ferno è <strong>in</strong>sisten-<br />
te. Poi prevale <strong>il</strong> tema dell’amore<br />
di Dio. Spesso le om<strong>il</strong>ie<br />
sono <strong>in</strong>terrotte dalla commozione,<br />
come quando ripeteva:<br />
“Vedremo Dio faccia a<br />
faccia. Sì lo vedremo”. È un<br />
Nei primi 10-15 anni i toni di predicazione<br />
sono piuttosto apocalittici.Il tema<br />
dell’<strong>in</strong>ferno è <strong>in</strong>sistente.Poi prevale l’amore<br />
di Dio.Spesso le om<strong>il</strong>ie sono <strong>in</strong>terrotte dalla<br />
commozione,come quando ripeteva:<br />
«Vedremo Dio faccia a faccia.Sì lo vedremo»<br />
modo di predicare sorpassato,<br />
ma che tocca <strong>il</strong> cuore con<br />
la forza della testimonianza<br />
di vita.<br />
Come confessore all’<strong>in</strong>izio<br />
era molto severo.<br />
Con <strong>il</strong> trascorrere degli<br />
anni diventò uomo di misericordia,<br />
al punto da essere<br />
ritenuto troppo remissivo. Le<br />
mortificazioni quasi disumane,<br />
come quando si flagellava,<br />
furono da lui def<strong>in</strong>ite “follie<br />
giovan<strong>il</strong>i” (ma i confratelli<br />
che andavano a pranzo da lui<br />
sperimentavano che si mangiava<br />
meglio nella sua canonica<br />
<strong>in</strong> tante altre). Queste<br />
mortificazioni, oggi <strong>in</strong>accettab<strong>il</strong>i,<br />
dicono la passione di<br />
un prete che si faceva carico<br />
dei peccati altrui. I sacrifici<br />
sono fatti per i peccatori,<br />
quasi per una sostituzione vicaria.<br />
Il Curato d’Ars aveva poi un<br />
senso fortissimo della propria<br />
<strong>in</strong>degnità e al tempo<br />
stesso un'acuta percezione<br />
della grande dignità del sacerdote.<br />
La sua libertà dall’o-<br />
p<strong>in</strong>ione altrui emerge <strong>anche</strong><br />
da un piccolo episodio da lui<br />
raccontato: “Un giorno ho ricevuto<br />
una lettera nella quale<br />
mi trattavano come un<br />
santo e ne ho ricevuta contemporaneamente<br />
un'altra<br />
di <strong>in</strong>sulti. Se avessi avuto solo<br />
la prima mi sarei <strong>in</strong>orgoglito,<br />
e la seconda mi avrebbe<br />
gettato nella disperazione.<br />
Non bisogna far caso né all'una<br />
né all'altra. Si è ciò che<br />
si è agli occhi di Dio”.<br />
Le sue fughe dalla <strong>parrocchia</strong>,<br />
e la richiesta di trasferimento<br />
non <strong>in</strong> parrocchie più<br />
importanti, derivano da questo<br />
senso di <strong>in</strong>degnità nell’esercizio<br />
di un m<strong>in</strong>istero così<br />
elevato.<br />
La relazione di don Como<br />
si è conclusa con la<br />
spiegazione dello slogan<br />
posto come titolo all’<strong>in</strong>tervento:<br />
“Si è ciò che si è davanti<br />
a Dio”.<br />
Il dibattito è stato molto partecipato:<br />
quasi tutti i convenuti<br />
si sono trattenuti a lungo,<br />
molti sono <strong>in</strong>tervenuti<br />
con riflessioni e domande, a<br />
testimonianza di un <strong>in</strong>teresse<br />
che è andato oltre la figura<br />
del santo Curato d’Ars.<br />
Inf<strong>in</strong>e, <strong>il</strong> pranzo ha concluso<br />
la matt<strong>in</strong>ata: che più di 50 sacerdoti<br />
e diaconi siano rimasti<br />
a mangiare <strong>in</strong>sieme, cont<strong>in</strong>uando<br />
<strong>in</strong> forma più distesa<br />
e cordiale la conversazione<br />
sul tema proposto, rappresenta<br />
un fatto <strong>in</strong>consueto, segno<br />
di un <strong>in</strong>teresse vivo, da<br />
condividere f<strong>in</strong> da subito fra<br />
confratelli.<br />
Nell’Anno europeo di lotta alla povertà e all’esclusione sociale<br />
CAMPAGNA CARITAS PER IL 2010: “POVERTÀ ZERO”<br />
La povertà è uno<br />
scandalo <strong>in</strong>accettab<strong>il</strong>e<br />
per <strong>il</strong> 21° secolo.<br />
È questo <strong>il</strong> messaggio centrale<br />
che Caritas Europa<br />
ha lanciato <strong>il</strong> 27 gennaio<br />
scorso, presentando al<br />
Parlamento europeo a<br />
Bruxelles la campagna<br />
"Zero Poverty" <strong>in</strong> occasione<br />
dell'Anno europeo di<br />
lotta alla povertà e all'esclusione<br />
sociale, proclamato<br />
dall'Unione Europea<br />
per <strong>il</strong> 2010.<br />
In questo quadro, che vede<br />
impegnate le istituzioni<br />
di tutto <strong>il</strong> cont<strong>in</strong>ente, a<br />
partire dall'Unione europea<br />
e dai governi nazionali,<br />
<strong>anche</strong> le realtà ecclesiali<br />
sono chiamate a offrire<br />
un contributo di riflessione<br />
e sensib<strong>il</strong>izzazione.<br />
L'impegno della <strong>Chiesa</strong> italiana per<br />
l'Anno europeo della lotta alla povertà<br />
e all'esclusione sociale è stato presentato<br />
<strong>in</strong> conferenza stampa a Roma<br />
giovedì 11 febbraio,alle 12.30, presso<br />
la Sala Marconi di Radio Vaticana<br />
(piazza Pia 3).<br />
La Campagna "Povertà Zero"<br />
Caritas Europa, <strong>in</strong> collaborazione<br />
con le Caritas nazionali, ha<br />
promosso, allo scopo, un'articolata<br />
campagna, <strong>in</strong>titolata "Zero poverty<br />
– Povertà zero", alla quale Caritas<br />
<strong>Italiana</strong> <strong>in</strong>vita ad aderire.<br />
Siamo chiamati a rafforzare la conoscenza<br />
dei fenomeni e delle storie di<br />
povertà e, nel contempo, a diffondere<br />
consapevolezza circa <strong>il</strong> fatto che l’esclusione<br />
sociale non è un dest<strong>in</strong>o <strong>in</strong>eluttab<strong>il</strong>e,<br />
bensì un effetto di certi meccanismi<br />
sociali, economici e politici,<br />
che ogni uomo e ogni cristiano hanno<br />
<strong>il</strong> dovere di modificare.<br />
Per questa campagna è stato prepara-<br />
LA POVERTÀ IN EUROPA<br />
Nell'Unione europea 78 m<strong>il</strong>ioni di<br />
persone (<strong>il</strong> 16% della popolazione e<br />
<strong>il</strong> 19% dei bamb<strong>in</strong>i) sono attualmente<br />
esposte al rischio di povertà, ovvero<br />
vivono, sulla base della def<strong>in</strong>izione<br />
concordata a livello Ue, con un<br />
reddito <strong>in</strong>feriore al 60% del reddito<br />
medio fam<strong>il</strong>iare registrato nel loro<br />
Paese. In ogni caso nel 2004 (ultime<br />
cifre disponib<strong>il</strong>i), circa 23,5 m<strong>il</strong>ioni di<br />
cittad<strong>in</strong>i si trovavano a dover tirare<br />
avanti con meno di 10 euro al giorno.<br />
Da quando l'Unione europea ha<br />
avviato, nel 2000, <strong>il</strong> suo metodo di<br />
coord<strong>in</strong>amento delle politiche nazionali,<br />
tutti i 27 Stati membri hanno sv<strong>il</strong>uppato<br />
piani d'azione nazionali pluriennali;<br />
prima del 2000 soltanto tre<br />
di essi avevano attivato strategie del<br />
genere: l'Ue <strong>in</strong>coraggia standard<br />
elevati, basati su obiettivi fissati di<br />
comune accordo, mentre ciascun<br />
Paese può attuare politiche adattate<br />
al contesto nazionale.<br />
to dell'apposito materiale:<br />
• i poster, le sp<strong>il</strong>le, le magliette,<br />
stampate dai detenuti<br />
del carcere di Genova<br />
(nell'immag<strong>in</strong>e, <strong>il</strong> poster<br />
- nel quale è raffigurata<br />
la sp<strong>il</strong>la - e la maglietta);<br />
• un kit per l'animazione<br />
nelle scuole e nei gruppi,<br />
che sarà pronto per maggio<br />
2010 e ut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>e nel<br />
prossimo anno scolastico;<br />
• <strong>il</strong> sussidio "La povertà <strong>in</strong><br />
mezzo a noi": Poverty Paper,<br />
con elementi di analisi<br />
teorica e testimonianze<br />
sulla povertà <strong>in</strong> Europa.<br />
Caritas <strong>Italiana</strong> ha <strong>in</strong>oltre<br />
preparato un <strong>in</strong>serto speciale<br />
di 16 pag<strong>in</strong>e, pubblicato<br />
nel numero di febbraio<br />
2010 delle riviste<br />
"Italia Caritas" e "Scarp de' tenis"<br />
(giornale di strada sostenuto da Caritas<br />
<strong>Italiana</strong> e diffuso da persone senza<br />
dimora o gravemente emarg<strong>in</strong>ate <strong>in</strong><br />
dieci diocesi italiane).<br />
Il gesto del Santo Padre<br />
Papa Benedetto XVI darà <strong>il</strong> suo<br />
autorevole contributo al lancio<br />
dell'<strong>in</strong>iziativa europea con un<br />
gesto di elevato valore pastorale e simbolico:<br />
visiterà, domenica 14 febbraio<br />
(memoria di Cir<strong>il</strong>lo e Metodio, santi<br />
patroni d'Europa), l'ostello Caritas<br />
"Don Luigi Di Liegro", <strong>in</strong> via Marsala,<br />
a Roma.<br />
I vescovi di tutta Europa saranno <strong>in</strong>vitati<br />
a visitare a loro volta un servizio<br />
per i poveri nelle rispettive diocesi.<br />
Sarà uno dei momenti <strong>in</strong>iziali dell'azione<br />
delle Chiese europee e della rete<br />
Caritas, la quale si protrarrà per l'<strong>in</strong>tero<br />
anno, grazie a una pluralità di<br />
strumenti ed eventi messi a disposizione<br />
delle Caritas diocesane per la<br />
mob<strong>il</strong>itazione nei territori.
ANNO SACERDOTALE/1<br />
Primo Piano - Anno sacerdotale 13 febbraio 2010 3<br />
A cent'anni dalla nascita, due ricordi del parroco di Montecchio. Il suo amore per i preti, per i quali sognò una Casa di riposo<br />
Don Ennio Caraffi: prete dei giovani, dei poveri e dei lavoratori<br />
Coetaneo di mons.Prandi,si occupò di emarg<strong>in</strong>ati e di operai <strong>in</strong> cerca di lavoro<br />
L’11 febbraio don Ennio<br />
Caraffi, nato a Casola<br />
Querciola nel 1910,<br />
avrebbe compiuto 100 anni.<br />
Dal 1944 al 1970 fu parroco di<br />
Montecchio Em<strong>il</strong>ia.<br />
Chi, come <strong>il</strong> sottoscritto, ha<br />
avuto la fortuna di conoscerlo<br />
e di ammirarne lo zelo sacerdotale,<br />
godendo della sua<br />
fiducia f<strong>in</strong>o ad essere <strong>il</strong> suo<br />
esecutore testamentario, osa<br />
rivolgere un appello a tutti i<br />
montecchiesi e ai confratelli<br />
sacerdoti della diocesi: prima<br />
che f<strong>in</strong>isca l’Anno sacerdotale,<br />
ritroviamoci un giorno per<br />
ricordarlo; chi non può recarsi<br />
<strong>in</strong> pellegr<strong>in</strong>aggio ad Ars,<br />
venga a Montecchio a venerare<br />
un campione di parroco,<br />
che si ispirò a Santo Curato<br />
d'Ars. Sono certo che condividono<br />
questo desiderio i<br />
tanti beneficati e i sacerdoti<br />
che hanno esercitato <strong>il</strong> loro<br />
m<strong>in</strong>istero sotto la sua guida<br />
di vero pastore d’anime.<br />
Negli anni ’50, fra i sem<strong>in</strong>aristi<br />
teologi si diceva: "Chi va<br />
curato con don Caraffi, <strong>in</strong> poco<br />
tempo impara a fare <strong>il</strong> parroco".<br />
Il 4 ottobre 1954, con evidente<br />
trepidazione arrivo<br />
a Montecchio come "curato"<br />
di fresca nom<strong>in</strong>a. Don<br />
Caraffi, fermo sulla porta della<br />
canonica, non mi fa entrare,<br />
ma con un largo sorriso di<br />
benvenuto mi <strong>in</strong>dica <strong>il</strong> campo<br />
sportivo con un bel gruppo<br />
di ragazzi e giovani: “Vai,<br />
sono là che ti aspettano”.<br />
Ero arrivato <strong>in</strong> una <strong>parrocchia</strong><br />
di 8.000 abitanti, ampia<br />
quanto <strong>il</strong> territorio del Comune,<br />
un paese con tutti i<br />
servizi istituzionali e sociali:<br />
ospedale, carceri, procura del<br />
Tribunale, uffici f<strong>in</strong>anziari e<br />
del registro, ufficio postale,<br />
caserma..., un paese punto di<br />
riferimento per tutta la Val<br />
d’Enza, compresa la zona<br />
parmense, <strong>in</strong> un tempo dalle<br />
forti tensioni socio-politiche,<br />
che portavano quasi al rischio<br />
della vita.<br />
Ben presto ho imparato che<br />
con altri due confratelli avrei<br />
dovuto condividere <strong>il</strong> servizio<br />
pastorale, comprese le quattro<br />
congregazioni di religiose<br />
presenti nel territorio <strong>parrocchia</strong>le<br />
(le monache di clausura<br />
"Serve di Maria", le maestre<br />
Suore Dorotee, le Ancelle<br />
della Carità e <strong>in</strong> seguito le<br />
Carmelitane della Casa della<br />
Carità); celebrare l’Eucaristia<br />
nelle tre chiese del<br />
centro, ma <strong>anche</strong> <strong>in</strong> Aiola;<br />
occuparmi di pastorale giovan<strong>il</strong>e,<br />
Oratorio e Circolo<br />
Sulla figura del prete e sui suoi<br />
compiti, <strong>in</strong> quest’Anno sacerdotale,<br />
abbiamo <strong>in</strong>tervistato <strong>il</strong><br />
guastallese don Edoardo Ru<strong>in</strong>a, docente<br />
di Liturgia e di Teologia sacramentaria<br />
presso lo Studio Teologico<br />
Interdiocesano e presso l’Istituto Superiore<br />
di Scienze Religiose di Reggio<br />
Em<strong>il</strong>ia. Ord<strong>in</strong>ato sacerdote nel 1987,<br />
don Edoardo fa <strong>anche</strong> parte del gruppo<br />
diocesano di formatori per la preparazione<br />
al diaconato permanente.<br />
Dell’<strong>in</strong>tervista presentiamo la prima<br />
parte (la seconda al prossimo numero)<br />
Don Ru<strong>in</strong>a, com’è nata la sua vocazione?<br />
Ci sono due cose che hanno fatto nascere<br />
la mia vocazione. La prima è <strong>il</strong><br />
fasc<strong>in</strong>o che ha avuto su di me, soprattutto<br />
dall’adolescenza <strong>in</strong> poi, <strong>il</strong> pensiero<br />
di Dio come Padre: se c’è qualcuno<br />
più grande di noi, da cui possiamo<br />
sentirci accettati, apprezzati e<br />
Foto 1: L'<strong>in</strong>gresso di don Antenore Vezzosi, autore dell'articolo, come parroco di Aiola,<br />
accompagnato da don Ennio Caraffi, con cui era stato “curato” a Montecchio. Foto 2: don Ennio<br />
Caraffi celebra la S. Messa del suo 50° di sacerdozio (fra i sacerdoti amici don Alfredo Bartoli e<br />
mons. Mario Prandi). Foto 3: don Ennio fra i ragazzi dell'Oratorio S. Rocco, a Reggio, anni '30.<br />
CHI ERA DON ENNIO CARAFFI<br />
Nato a San Giovanni di Querciola l’11 febbraio 1910 e ord<strong>in</strong>ato<br />
sacerdote <strong>il</strong> 15 luglio 1934, don Ennio Caraffi ebbe subito<br />
l’<strong>in</strong>carico di seguire i sem<strong>in</strong>aristi del Collegio San Rocco,<br />
<strong>in</strong> centro a Reggio, e i ragazzi dell’annesso Oratorio cittad<strong>in</strong>o<br />
Don Bosco, a fianco di don D<strong>in</strong>o Torreggiani; vi rimase<br />
f<strong>in</strong>o al 1943.<br />
Dopo un anno come cappellano m<strong>il</strong>itare, nel 1944 fu chiamato<br />
dal vescovo Brettoni a succedere a mons. Att<strong>il</strong>io Alai<br />
come parroco di Montecchio Em<strong>il</strong>ia, <strong>in</strong>carico che mantenne<br />
f<strong>in</strong>o al 1970. Costretto a lasciare la <strong>parrocchia</strong> per motivi di<br />
salute, don Caraffi si ritirò nella Casa di riposo “San Giuseppe”,<br />
da lui stesso fondata nel 1945 per gli anziani ed<br />
emarg<strong>in</strong>ati, sullo st<strong>il</strong>e ed esempio delle Case della Carità dell’amico<br />
don Mario Prandi. Proprio su domanda dello stesso<br />
don Caraffi, <strong>il</strong> 15 dicembre 1986 <strong>il</strong> vescovo Baroni predisponeva<br />
che la Casa di riposo “San Giuseppe” fosse annoverata<br />
fra le Case della Carità (del resto, f<strong>in</strong> dal 1958 nella Casa operavano<br />
la Carmelitane M<strong>in</strong>ori della Carità di mons. Prandi).<br />
Qui don Ennio morì <strong>il</strong> 14 novembre 1991.<br />
Acli, banda e la corale <strong>parrocchia</strong>le,<br />
c<strong>in</strong>ema, teatro,<br />
sport, <strong>in</strong>segnamento di Religione<br />
nelle scuole elementari<br />
e medie; curare la pastorale<br />
degli adulti con le adunanze<br />
di Azione <strong>Cattolica</strong>, la pastorale<br />
del lavoro - <strong>in</strong> particolare<br />
la "Capolo" e la scuola<br />
professionale istituita <strong>in</strong> <strong>parrocchia</strong><br />
-, la pastorale dei malati<br />
come cappellano dell’ospedale<br />
e la visita alle famiglie...<br />
Ai poveri e ai disagiati<br />
avrebbe provveduto diretta-<br />
mente <strong>il</strong> parroco, mentre<br />
giorno dopo giorno andava<br />
preparando la Casa della Carità.<br />
Ma dove trovava la<br />
forza <strong>il</strong> nostro don<br />
Caraffi, piccolo di<br />
statura, di salute cagionevole,<br />
Noi "curati" conoscevamo <strong>il</strong> suo segreto:<br />
l'<strong>in</strong>tensa comunione col Padrone della vigna,<br />
la f<strong>il</strong>iale devozione alla Madonna,<br />
la vic<strong>in</strong>anza a don D<strong>in</strong>o Torreggiani<br />
e all'amico e coetaneo don Mario Prandi...<br />
1 2<br />
per <strong>in</strong>teressarsi di tutto e di<br />
tutti, dove trovava la capacità<br />
di dare a noi curati la sp<strong>in</strong>ta<br />
quotidiana per un servizio<br />
gioioso ed entusiasta? Dove<br />
ha trovato i mezzi per creare<br />
una nuova <strong>parrocchia</strong> <strong>in</strong> Aiola,<br />
suddividendo <strong>il</strong> vasto territorio<br />
comunale?<br />
Alla sua morte i giornali scrivevano<br />
di lui: un personaggio<br />
nella <strong>Chiesa</strong> di Dio, un Curato<br />
d’Ars del nostro tempo, un<br />
gigante della fede, un temerario<br />
della carità, <strong>il</strong> don Bosco<br />
di oggi, <strong>il</strong> padre e <strong>il</strong> pastore<br />
che dà la vita per le anime...<br />
Noi "curati", che potevamo<br />
fare esperienza di una vera<br />
comunità sacerdotale, conoscevamo<br />
<strong>il</strong> suo segreto: l'<strong>in</strong>tensa<br />
comunione con <strong>il</strong> Padrone<br />
della vigna, la f<strong>il</strong>iale<br />
devozione alla Madonna, la<br />
vic<strong>in</strong>anza a don D<strong>in</strong>o Torreggiani,<br />
alla cui scuola era cresciuto<br />
soprattutto nell'Oratorio<br />
di San Rocco, a Reggio, e<br />
all'amico e coetaneo don<br />
Mario Prandi, di cui condivideva<br />
la passione caritatevole.<br />
Attentissimo alla cultura del<br />
tempo, <strong>in</strong>vitava <strong>in</strong> <strong>parrocchia</strong><br />
i personaggi più <strong>in</strong> vista, i<br />
predicatori più ricchi di idee<br />
e di spiritualità.<br />
Inf<strong>in</strong>e, voleva bene ai preti:<br />
era un vero suscitatore<br />
di vocazioni. Il suo sogno<br />
quotidiano fu quello di accogliere<br />
nella Casa della Carità i<br />
sacerdoti anziani o ammalati.<br />
Ora che la Casa del Clero è<br />
una provvidenziale realtà, ditemi<br />
voi se don Ennio Caraffi<br />
non è una perla del clero reggiano,<br />
un santo sacerdote da<br />
ricordare e da imitare, mentre<br />
ancora siamo <strong>in</strong> viaggio<br />
per <strong>in</strong>contrarlo.<br />
mons. Antenore Vezzosi<br />
ANNO SACERDOTALE/2 - Intervista a don Edoardo Ru<strong>in</strong>a, guastallese, 48 anni, prete da 22<br />
ESSERE PRETE DI PREGHIERA E DI RELAZIONI<br />
amati <strong>in</strong> modo <strong>in</strong>condizionato, vale<br />
assolutamente la pena di dedicare tutta<br />
la vita a Lui; soprattutto se questo<br />
amore è più forte di ciò che temiamo<br />
di più, cioè della morte. La seconda è<br />
l’impegno <strong>in</strong> <strong>parrocchia</strong>: mi è sempre<br />
piaciuto fare <strong>il</strong> catechista, l’educatore<br />
e l’animatore della liturgia, tanto che<br />
desideravo farlo sempre, a tempo pieno…<br />
A quali figure di santi e sacerdoti si<br />
ispira?<br />
Posso dire di avere sempre avuto accanto,<br />
da bamb<strong>in</strong>o e da ragazzo, delle<br />
figure di sacerdoti molto significative.<br />
Questo mi ha aiutato a credere che<br />
la vita del prete poteva esser qualcosa<br />
di molto bello, qualcosa che aveva<br />
uno st<strong>il</strong>e e una dignità… Non ho mai<br />
pensato, da ragazzo, che <strong>il</strong> prete fa-<br />
Don Edoardo Ru<strong>in</strong>a<br />
PER I FUTURI OPERAI<br />
FONDÒ IL CENTRO DI FORMAZIONE<br />
PROFESSIONALE “SAN DONNINO”<br />
V<br />
erso la f<strong>in</strong>e degli anni '50 del secolo scorso si avvertiva<br />
a Montecchio, <strong>in</strong> maniera sempre più urgente,<br />
la necessità di trovare manodopera e tecnici<br />
specializzati per far fronte alle richieste delle aziende<br />
<strong>in</strong> cont<strong>in</strong>ua crescita. Don Ennio Caraffi, particolarmente<br />
sensib<strong>il</strong>e alle necessità dei giovani e dei poveri, partì<br />
decisamente con <strong>il</strong> suo st<strong>il</strong>e immediato e pratico. A seguito<br />
di <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i e di proficui contatti, riuscì a<br />
concretizzare l’idea di un percorso di addestramento professionale<br />
per i futuri operai, con le attrezzature necessarie.<br />
Fu così che, nei locali della <strong>parrocchia</strong> - nella casa<br />
dell'Azione <strong>Cattolica</strong> - ebbe <strong>in</strong>izio nel dicembre 1957, con<br />
docenti qualificati, <strong>il</strong> Corso di addestramento professionale<br />
“ San Donn<strong>in</strong>o”.Non gli bastava però dare ai giovani<br />
una preparazione tecnica. Ritenendo <strong>in</strong>dispensab<strong>il</strong>e<br />
una formazione umana di ispirazione cristiana, ne affidò<br />
l’<strong>in</strong>carico ai tre “curati” che si sono succeduti nella <strong>parrocchia</strong><br />
di Montecchio: don Antenore Vezzosi, don Domenico<br />
Felici e don Gianfranco Gazzotti.<br />
3<br />
Il Centro San Donn<strong>in</strong>o, <strong>in</strong>iziato con 17 iscritti, negli<br />
anni successivi arrivò a punte di 100 allievi, provenienti<br />
da tutte le parti della prov<strong>in</strong>cia. Con l’aiuto<br />
del sagrestano Rodriguez Tagliav<strong>in</strong>i, don Caraffi provvedeva<br />
<strong>anche</strong> ad offrire ai più bisognosi una specie di pensione,<br />
con tanto di vitto e alloggio. L’<strong>in</strong>iziativa si sv<strong>il</strong>uppò<br />
velocemente e don Ennio acquistò i locali dell’ex Ospedale,<br />
trasferitosi nella nuova sede, garantendo alle attività<br />
del centro spazi più ampi e più funzionali. Chi usciva<br />
dal Centro di addestramento non faticava a trovare immediatamente<br />
un’occupazione e un impiego, <strong>in</strong>iziando<br />
così un percorso professionale che nel tempo ha portato<br />
grandi frutti.<br />
Nel 1967, dopo l'<strong>in</strong>troduzione nel sistema scolastico italiano<br />
della Scuola Media unificata, <strong>il</strong> Centro di addestramento<br />
professionale San Donn<strong>in</strong>o dovette <strong>in</strong>terrompere<br />
la sua attività.<br />
Il parroco di Montecchio, allora, volendo tutelare operatori<br />
e collaboratori del Centro, fondò con loro una piccola<br />
società, chiamata "<strong>Cattolica</strong> Artigiana Lavorazione<br />
Ferro" (CALF), che, dopo varie trasformazioni nel corso<br />
dei tempi e con un diverso assetto societario, è tuttora presente<br />
con produzioni di altissimo livello e di grande contenuto<br />
tecnologico ed opera <strong>in</strong> più sedi con un organico<br />
complessivo di circa 220 dipendenti.<br />
Don Ennio Caraffi è ricordato come un prete di una modernità<br />
sconcertante, un pastore di <strong>in</strong>tensa spiritualità,<br />
sempre a fianco dei più deboli con una carità operosa e<br />
fattiva. La sua testimonianza appare più che mai attuale<br />
e stimolante, <strong>in</strong> questi tempi di crisi occupazionale e di<br />
difficoltà nell’avvio dei giovani alle scelte di vita.<br />
cesse una vita brutta o poco dignitosa;<br />
se mai mi chiedevo se sarei stato capace<br />
di fare anch’io ciò che vedevo.<br />
Quali doni e, eventualmente, limiti<br />
pastorali le dà l’<strong>in</strong>segnamento?<br />
Non f<strong>in</strong>irò mai di r<strong>in</strong>graziare <strong>il</strong> Signore<br />
di essere <strong>in</strong>segnante. Per me l’<strong>in</strong>segnamento<br />
della liturgia è uno dei modi<br />
che mi sono dati (qualche volta<br />
penso che sia <strong>il</strong> più significativo!) di<br />
parlare della bellezza di Dio, e del nostro<br />
rapporto con Lui. C’è <strong>anche</strong> da<br />
aggiungere che un <strong>in</strong>segnante di uno<br />
studio teologico, <strong>in</strong> genere, ha la fortuna<br />
di trovarsi di fronte degli studenti<br />
<strong>in</strong>teressati e motivati, e questo è un<br />
grande stimolo. Non mi è ancora capitato<br />
(<strong>in</strong> 19 anni) di andare a fare lezione<br />
malvolentieri o di tornare malcontento,<br />
dopo una matt<strong>in</strong>a di scuola.<br />
Mario Bronzoni<br />
È una bella fortuna!<br />
Poi l’<strong>in</strong>segnamento mi obbliga a studiare.<br />
Tutti i preti dovrebbero dedicare<br />
una parte del loro tempo allo studio<br />
e alla lettura (e tanti preti significativi<br />
che ho conosciuto da ragazzo lo facevano,<br />
e li apprezzavo <strong>anche</strong> per<br />
questo); ma a volte mi viene <strong>il</strong> dubbio<br />
che se non fossi <strong>in</strong>segnante, sarei tentato<br />
di trascurare lo studio (cosa che di<br />
solito provoca grossi danni <strong>anche</strong> nella<br />
vita pastorale).<br />
L’unico problema è <strong>il</strong> tempo: f<strong>in</strong> dall’<strong>in</strong>izio<br />
ho sempre svolto <strong>anche</strong> attività<br />
pastorali che mi appassionavano<br />
molto. Fare due cose, <strong>anche</strong> se si arricchiscono<br />
a vicenda, è più complicato<br />
che farne una, per cui a volte<br />
avrei desiderato avere delle giornate<br />
di 48 ore, per fare tutto al meglio. Ma<br />
bisogna imparare ad accettare i limiti.<br />
Edoardo T<strong>in</strong>cani<br />
(1 - cont<strong>in</strong>ua)
4<br />
13 febbraio 2010<br />
Istituto Diocesano<br />
di Musica e Liturgia<br />
Phos h<strong>il</strong>arón. Domenica 21 febbraio, ore 17.30:<br />
l'omaggio a Chop<strong>in</strong> a 200 anni dalla nascita<br />
Il 1° marzo di quest’anno segna <strong>il</strong> 2° centenario della nascita<br />
di Frédéric Chop<strong>in</strong> (1810-1849), <strong>il</strong> grande musicista<br />
polacco-francese che ha legato <strong>in</strong>dissolub<strong>il</strong>mente <strong>il</strong> suo<br />
nome alla musica per pianoforte, di cui fu esecutore e soprattutto<br />
compositore notissimo e celebrato già al suo<br />
tempo e poi, senza <strong>in</strong>terruzioni, s<strong>in</strong>o a oggi.<br />
Phos h<strong>il</strong>arón, la stagione di concerti, teatro e <strong>in</strong>contri<br />
proposta dalla<br />
Casa "Madonnadell’Uliveto"(Montericco)<br />
e dall’Istituto<br />
Diocesano<br />
di Musica e Liturgia<br />
(Idml),<br />
come ha già<br />
fatto <strong>in</strong> altre ricorrenzeanaloghe,<br />
non ha<br />
voluto lasciar<br />
cadere questo<br />
anniversario, e<br />
lo celebrerà<br />
con un concer-<br />
Fryderyk Chop<strong>in</strong><br />
to s<strong>in</strong>golare, <strong>in</strong><br />
programma<br />
domenica 21<br />
febbraio: concerto "a dodici mani", perché vedrà la presenza<br />
e l’esibizione di sei pianisti. Tutti e sei – Mariagrazia<br />
Baroni, Ioana Carauso, Marco Pedrazz<strong>in</strong>i, Armando<br />
Saielli, Nadia Torreggiani e Kumi Uchimoto – hanno già<br />
avuto modo di suonare, <strong>in</strong> diverse circostanze, nelle stagioni<br />
precedenti di Phos h<strong>il</strong>arón. Per l’occasione, tornano<br />
<strong>in</strong> forze, con l’esecuzione di uno o due brani di Chop<strong>in</strong><br />
ciascuno, quasi a rendere omaggio a un musicista<br />
che è punto di confronto obbligato (e di studio arduo e<br />
impegnativo) per chiunque si accosti al pianoforte.<br />
Concerto (quasi) <strong>in</strong>tegralmente chop<strong>in</strong>iano, dunque: <strong>in</strong><br />
programma <strong>il</strong> Valzer op. 34 n. 3 e la Fantasia-Improvviso<br />
n. 4 op. 66 (Nadia Torreggiani), <strong>il</strong> Bolero op. 19 (Ioana<br />
Carausu), i Notturni op. 72 n. 1 e op. 48 n. 1 (Mariagrazia<br />
Baroni), lo Scherzo op. 31 (Armando Saielli) e <strong>il</strong> Notturno<br />
op. 9 n. 2 (Kumi Uchimoto): ma poi una trasvolata<br />
nella musica contemporanea, con alcuni brani di G.<br />
Crumb che rielabora temi di Chop<strong>in</strong> (Marco Pedrazz<strong>in</strong>i);<br />
e un f<strong>in</strong>ale a quattro mani, con la proposta delle giovan<strong>il</strong>i<br />
Variazioni <strong>in</strong> Re magg su un’Aria di Moore (Uchimoto<br />
e Pedrazz<strong>in</strong>i), una delle pochissime composizioni<br />
chop<strong>in</strong>iane a quattro mani che siano rimaste.<br />
Un’occasione importante, <strong>in</strong>somma, per onorare e ricordare<br />
uno dei musicisti ancora oggi più amati e ascoltati.<br />
Il concerto <strong>in</strong>izia alle 17.30 ed è a <strong>in</strong>gresso libero: è<br />
gradita un’offerta per la Casa "Madonna dell’Uliveto".<br />
Corso di liturgia e catechesi<br />
per i vicariati e le zone pastorali<br />
Lunedì 25 gennaio si è concluso <strong>il</strong> corso su Liturgia e Catechesi<br />
promosso dall’Istituto Diocesano di Musica e Liturgia<br />
(Idml), l’Ufficio Liturgico e l’Ufficio Catechistico<br />
diocesani. Ha visto la partecipazione di 18 animatori e<br />
catechisti, provenienti da varie parrocchie della diocesi,<br />
che si sono riuniti per approfondire e confrontarsi sul<br />
comune impegno <strong>in</strong>dirizzato a bamb<strong>in</strong>i e ragazzi delle<br />
nostre comunità.<br />
Partendo da una r<strong>il</strong>ettura degli Orientamenti per una<br />
prassi r<strong>in</strong>novata della Iniziazione cristiana, emanati dal<br />
Vescovo Adriano (ottobre 2005), si sono esam<strong>in</strong>ate più<br />
nel dettaglio le celebrazioni previste nel camm<strong>in</strong>o per <strong>il</strong><br />
completamento dell’Iniziazione cristiana dei bamb<strong>in</strong>i e<br />
ragazzi. Osservando le differenze e i punti di <strong>in</strong>tegrazione<br />
tra la liturgia e la catechesi, ciascuna con le proprie<br />
metodologie e l<strong>in</strong>guaggi nella trasmissione e celebrazione<br />
della fede, ci si è poi <strong>in</strong>oltrati nello studio di alcuni<br />
percorsi che conducono alla realizzazione di celebrazioni<br />
della Parola preparate ed animate dai bamb<strong>in</strong>i e<br />
ragazzi stessi. In particolare sono state prese <strong>in</strong> esame le<br />
modalità per preparare le celebrazioni di Consegna del<br />
Padre nostro e del Credo, le presentazioni alla comunità,<br />
le Celebrazioni penitenziali, s<strong>in</strong>o alla Celebrazione<br />
dei Sacramenti nell’Eucaristia con attenzione all’anno<br />
liturgico.<br />
Il corso è stato occasione per confrontare le differenti<br />
realtà presenti nella nostra diocesi, condividere alcune<br />
esperienze e soluzioni, ma soprattutto rimotivare animatori<br />
e catechisti ad una azione comune che <strong>in</strong>troduca<br />
gradualmente i piccoli alla celebrazione dei misteri di<br />
Cristo e co<strong>in</strong>volga le famiglie.<br />
È possib<strong>il</strong>e organizzare <strong>il</strong> corso di 4 serate (come sotto<br />
riportato) nei prossimi mesi, nei vicariati e unità pastorale<br />
che lo richiedono. Per maggiori <strong>in</strong>formazioni contattare<br />
la segreteria dell’Idml telefonando al numero<br />
0522437959 (lunedì 9–12.30 e 15–18.30; giovedì 15–18.30)<br />
oppure <strong>in</strong>viando una ma<strong>il</strong> a idml@diocesi.re.it.<br />
Temi delle serate:<br />
• It<strong>in</strong>erario ord<strong>in</strong>ario per <strong>il</strong> completamento dell’Iniziazione<br />
cristiana dei fanciulli e dei ragazzi (don Ach<strong>il</strong>le Melegari);<br />
• Celebrare e/o spiegare? Integrare e diversificare la liturgia<br />
e la catechesi (Mariagrazia Baroni);<br />
• Celebrare la penitenza con bamb<strong>in</strong>i e ragazzi (don Daniele<br />
Gianotti);<br />
• Anno liturgico, Eucaristia e tappe dell’Iniziazione cristiana<br />
(don Daniele Cas<strong>in</strong>i).<br />
APOSTOLATO BIBLICO<br />
Vita di <strong>Chiesa</strong><br />
Questo testo (Rm 3,21-<br />
30) esprime <strong>in</strong> modo<br />
particolarmente denso<br />
<strong>il</strong> “vangelo” di Paolo,<br />
cioè l’essenza del suo annunzio.<br />
Dopo aver mostrato<br />
<strong>il</strong> peccato dei pagani (cap.1) e<br />
quello degli ebrei (cap.2,1-<br />
3,20), conclude (v. 23): “Tutti<br />
hanno peccato e sono privi<br />
della gloria di Dio”. Questa<br />
<strong>in</strong>sistenza sulla totalità e universalità<br />
della condizione di<br />
peccato è caratteristica della<br />
Lettera ai Romani: la conclusione<br />
della parte “dottr<strong>in</strong>ale”,<br />
al cap. 11, dice: “Dio <strong>in</strong>fatti<br />
ha r<strong>in</strong>chiuso tutti nella disobbedienza,<br />
per essere misericordioso<br />
verso tutti”. Questa<br />
conv<strong>in</strong>zione, Paolo l’esprime<br />
<strong>anche</strong> altrove: tutta l’umanità<br />
è co<strong>in</strong>volta nell’universale<br />
disegno di Dio, che “vuole che<br />
tutti gli uom<strong>in</strong>i siano salvati e<br />
giungano alla conoscenza<br />
della verità” (1Tim 2,4). Questo<br />
disegno si attua attraverso<br />
la croce di Gesù: “Uno è<br />
morto per tutti, dunque tutti<br />
sono morti” (2Cor 5,14).<br />
"Giustizia" e<br />
"giustificazione"<br />
Ci troviamo di fronte,<br />
però, a un testo diffic<strong>il</strong>e,<br />
soprattutto perché<br />
alcune parole si comprendono<br />
solo se si tiene presente <strong>il</strong><br />
retroterra "anticotestamentario"<br />
e giudaico della cultura<br />
di Paolo. Questo vale soprattutto<br />
per le parole “giustizia”,<br />
”giustificazione”.<br />
Per noi, la giustizia è dare a<br />
ciascuno ciò che merita, o fare<br />
le parti uguali; giustificazione<br />
è <strong>il</strong> riconoscimento che<br />
qualcuno è giusto, cioè non<br />
colpevole, e che ha ragione. Il<br />
l<strong>in</strong>guaggio della Bibbia, <strong>in</strong>vece,<br />
prende costantemente le<br />
mosse dal concetto di Alleanza:<br />
la “giustizia” è la giusta<br />
posizione nell’alleanza, nel<br />
rapporto con l’altro; per questo,<br />
<strong>il</strong> term<strong>in</strong>e è spesso unito<br />
a “fedeltà”. Di conseguenza, <strong>il</strong><br />
peccato è l’atto che pone <strong>in</strong><br />
una situazione di “<strong>in</strong>giustizia”,<br />
cioè di separazione, di<br />
assenza di rapporto.<br />
Da questa condizione l’uomo<br />
non può risollevarsi con le<br />
proprie forze: egli può separarsi<br />
da Dio, ma non è <strong>in</strong> grado<br />
di riprist<strong>in</strong>are la relazione;<br />
solo un sovrano atto del Dio<br />
creatore può ricostituire l’alleanza.<br />
In questa condizione<br />
di separatezza, l’uomo si corrompe,<br />
diviene schiavo del<br />
“peccato”, <strong>in</strong>teso come una<br />
dimensione spirituale, che<br />
ut<strong>il</strong>izza pers<strong>in</strong>o le cose buone,<br />
come la Legge di Mosè,<br />
per ottenere <strong>il</strong> suo scopo, la<br />
morte dell’uomo. Il dramma<br />
è che l’uomo rimane responsab<strong>il</strong>e<br />
della sua schiavitù:<br />
l’<strong>in</strong>giustizia si manifesta nell’empietà,<br />
cioè nell’orgogliosa<br />
ribellione verso Dio.<br />
La "giustificazione",<br />
cioè l'<strong>in</strong>tervento di Dio<br />
Soltanto Dio può dunque<br />
“giustificare”, cioè riprist<strong>in</strong>are<br />
<strong>il</strong> rapporto dell’uomo<br />
con <strong>il</strong> suo Creatore.<br />
Questo avviene appunto<br />
“gratuitamente per la sua<br />
grazia” (notiamo <strong>il</strong> carattere<br />
Il primo di tre contributi di don Giuseppe Dossetti sulla Lettera ai Romani<br />
"Giustificati" per fede<br />
nella croce di Cristo (Rm 3, 21-30)<br />
L'analisi dei term<strong>in</strong>i orig<strong>in</strong>ali,per una migliore comprensione<br />
Su richiesta del Servizio diocesano per l’Apostolato biblico,<br />
don Giuseppe Dossetti presenta alcuni spunti di lettura per una<br />
migliore comprensione, personale e nei gruppi biblici, della<br />
Lettera ai Romani, <strong>il</strong> libro biblico di riferimento per questo<br />
anno pastorale. Lo scopo è pr<strong>in</strong>cipalmente quello di fornire un<br />
sussidio ai gruppi biblici che si riuniranno, <strong>in</strong> diverse realtà<br />
<strong>parrocchia</strong>li e vicariali, durante la Quaresima.<br />
I contributi di don Dossetti riguardano alcuni punti nodali della<br />
lettera paol<strong>in</strong>a. Questo primo testo - a partire da Rm 3, 21-30<br />
- affronta <strong>il</strong> tema della “giustizia di Dio” (i titoli nel testo sono<br />
della nostra redazione). Seguiranno, a cadenza qu<strong>in</strong>dic<strong>in</strong>ale,<br />
sui numeri del 27 febbraio e del 13 marzo, altri due contributi,<br />
sul rapporto fra “carne e spirito” e sul “culto spirituale”.<br />
“La Libertà” r<strong>in</strong>grazia sentitamente l’autore per la collaborazione<br />
e per <strong>il</strong> prezioso servizio ai lettori.<br />
vvvvvvAlbrecht Durer, La crocifissione (1489 ca., x<strong>il</strong>ografia)vvvvvv<br />
vvvv vvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvv<br />
Per <strong>il</strong> l<strong>in</strong>guaggio biblico, «la “giustizia” è la giusta posizione<br />
nell’alleanza, nel rapporto con l’altro; per questo, <strong>il</strong> term<strong>in</strong>e è<br />
spesso unito a “fedeltà”. Di conseguenza, <strong>il</strong> peccato è l’atto che<br />
pone <strong>in</strong> una situazione di “<strong>in</strong>giustizia”, cioè di separazione, di<br />
assenza di rapporto. Da questa condizione l’uomo non può<br />
risollevarsi con le proprie forze: egli può separarsi da Dio, ma<br />
non è <strong>in</strong> grado di riprist<strong>in</strong>are la relazione; solo un sovrano atto<br />
del Dio creatore può ricostituire l’alleanza».<br />
volutamente ridondante dell’espressione)<br />
e questa “grazia”<br />
manifesta la “giustizia” di<br />
Dio, che risulta essere “giustificatore”.<br />
Il concetto appare un po’<br />
strano, perché noi siamo abituati<br />
a vedere <strong>in</strong> alternativa<br />
giustizia e gratuità. Ma qui,<br />
appunto, la giustizia è l’opera<br />
di Dio, che ricostruisce <strong>il</strong><br />
“ponte” tra Sé e l’uomo. A Dio<br />
non <strong>in</strong>teressa “aver ragione”:<br />
Egli non può essere sottoposto<br />
a una norma superiore a<br />
Lui, come la Dike ("giustizia")<br />
dei greci. La sua giustizia<br />
sta proprio nella sua capacità<br />
di ricostruire <strong>il</strong> rapporto<br />
con l’uomo. Ecco perché<br />
non è sufficiente la “tol-<br />
leranza”, usata nel tempo<br />
passato (va riprist<strong>in</strong>ata la<br />
vecchia traduzione, perché la<br />
nuova porta completamente<br />
fuori bersaglio. Invece di “per<br />
la remissione dei peccati passati<br />
mediante la clemenza di<br />
Dio”, va letto: “dopo la tolleranza<br />
usata verso i peccati<br />
passati, nel tempo della divi-<br />
«Il perdono non può essere <strong>il</strong> passar sopra alla<br />
colpa e tanto meno la pacca sulla spalla,con<br />
l’esortazione a non peccare più.Qualcuno<br />
deve farsi carico del peso enorme del male:<br />
e Dio lo fa,mettendosi al posto dell’uomo<br />
(leggere 2Cor 5,21) e costruendo da lì,dalla<br />
massima distanza da Se stesso,<strong>il</strong> camm<strong>in</strong>o del<br />
ritorno.Questo spiega la necessità della Croce»<br />
na pazienza”). C’è <strong>il</strong> tempo<br />
della pazienza, che provvede<br />
a ridurre gli effetti mortiferi<br />
del peccato; e c’è <strong>il</strong> tempo<br />
della giustizia, nel quale l’uomo<br />
viene rimesso nella relazione<br />
vivificante con <strong>il</strong> suo<br />
Dio. Il prolungarsi della pazienza<br />
accrediterebbe l’idea<br />
che Dio sia impotente o non<br />
voglia ricuperare l’alleanza<br />
con l’uomo, che le sue promesse<br />
siano vane.<br />
Su Cristo <strong>il</strong> "peso"<br />
della "giustizia"<br />
Tuttavia, questa “giustificazione”<br />
(<strong>in</strong> 2Cor<br />
5,16-20) Paolo usa “riconc<strong>il</strong>iazione”)<br />
è onerosa. Si<br />
tratta ora di spiegare l’altro<br />
term<strong>in</strong>e che viene dall’AT,<br />
“strumento di espiazione”:<br />
esso non è un term<strong>in</strong>e generico,<br />
ma <strong>in</strong>dica l’h<strong>il</strong>astérion,<br />
<strong>il</strong> coperchio d’oro posto sull’arca<br />
dell’alleanza nel Santo<br />
dei Santi, al di là del Velo che<br />
lo separava dal resto del santuario.<br />
In questo luogo santissimo<br />
nessuno poteva entrare,<br />
se non <strong>il</strong> sommo sacerdote,<br />
una volta all’anno, nel<br />
grande Giorno dell’Espiazione,<br />
portando <strong>il</strong> sangue delle<br />
vittime: quel sangue, sparso<br />
sul coperchio, che era considerato<br />
<strong>il</strong> luogo della presenza<br />
di Dio, r<strong>in</strong>novava l’alleanza.<br />
Gesù viene dunque identificato<br />
da Paolo sia come <strong>il</strong> luogo<br />
nel quale Dio si fa presente<br />
sia come la vittima, che assume<br />
su di sé <strong>il</strong> peso delle<br />
conseguenze della separazione<br />
da Dio e restaura così la<br />
“giustizia”.<br />
Nella croce la salvezza<br />
Non è dunque da favorire<br />
l’<strong>in</strong>terpretazione<br />
secondo la quale Gesù<br />
paga <strong>il</strong> prezzo delle nostre<br />
colpe (fra l’altro, a chi?). Il<br />
peccato ha delle conseguenze<br />
oggettive: chi si separa da<br />
Dio muore, non per un castigo,<br />
ma per la natura stessa<br />
delle cose. Il perdono non<br />
può essere <strong>il</strong> passar sopra alla<br />
colpa e tanto meno la pacca<br />
sulla spalla, con l’esortazione<br />
a non peccare più.<br />
Qualcuno deve farsi carico<br />
del peso enorme del male: e<br />
Dio lo fa, mettendosi al posto<br />
dell’uomo (leggere 2Cor 5,21)<br />
e costruendo da lì, dalla massima<br />
distanza da Se stesso, <strong>il</strong><br />
camm<strong>in</strong>o del ritorno. Questo<br />
spiega la necessità della Croce:<br />
l’ultimo degli uom<strong>in</strong>i,<br />
guardando <strong>il</strong> Crocifisso, <strong>anche</strong><br />
se è gravato dalle colpe<br />
più atroci, comprende che<br />
per lui c’è un perdono, poiché<br />
Dio lo ha raggiunto nell’abisso<br />
della sua colpa e della<br />
sua disperazione.<br />
"Giustificazione per fede"<br />
Ci sono delle condizioni,<br />
perché questo accada<br />
per me? Evidentemente,<br />
una sola: la fede, <strong>in</strong>tesa<br />
come riconoscimento<br />
dell’opera di Dio e come affidamento<br />
ad essa di se stessi.<br />
Le opere dell’uomo sono<br />
escluse: esse sono <strong>in</strong>efficaci,<br />
anzi, determ<strong>in</strong>ano nell’uomo<br />
la presunzione dell’autosufficienza,<br />
qu<strong>in</strong>di una più grave<br />
separazione. Le “opere<br />
buone” saranno una conseguenza<br />
della “giustificazione”,<br />
cioè della nuova realtà<br />
nella quale l’uomo è potuto<br />
entrare e saranno <strong>il</strong> frutto<br />
dello Spirito (leggere Efes<strong>in</strong>i<br />
2,1-10 e Galati 5,19-23).<br />
don Giuseppe Dossetti
CONVEGNO MISSIONARIO<br />
L'educazione alla mondialità al centro della matt<strong>in</strong>ata del 7 febbraio<br />
Mondialità, uno dei nomi della missione<br />
Nel pomeriggio letture e testimonianze su don Mario Prandi<br />
“ L<br />
’educazione alla<br />
mondialità è un<br />
servizio alla Parola<br />
di Dio”. È a partire da questa<br />
consapevolezza che Claudio<br />
Treccani, del Centro Missionario<br />
di Brescia, ha tenuto la<br />
relazione, domenica 7 febbraio<br />
al convegno missionario<br />
diocesano, sul tema dell’educazione<br />
alla mondialità e<br />
dell’animazione missionaria.<br />
Oggi, <strong>in</strong>fatti, c’è una stretta<br />
<strong>in</strong>terconnessione tra le due<br />
voci: i giovani soprattutto si<br />
sentono co<strong>in</strong>volti da tematiche<br />
<strong>in</strong>erenti la mondialità. La<br />
sfida lanciata dal relatore agli<br />
animatori e ai gruppi missionari<br />
è quella di coniugare l’attivismo<br />
e la voglia di fare dei<br />
giovani con la “sapienza” del<br />
Vangelo, per essere attente<br />
“sent<strong>in</strong>elle sul territorio”, capaci<br />
di scrutare i “segni dei<br />
tempi”.<br />
“Fare per gli altri è una perifrasi<br />
molto usata oggi, fare<br />
con gli altri è un atteggiamento<br />
missionario”, ha osservato<br />
Claudio, sottol<strong>in</strong>eando<br />
come, oggi più che mai,<br />
occorra costruire relazioni<br />
con le persone. Per missione<br />
s’<strong>in</strong>tende anzitutto “un’attenzione<br />
prioritaria alle persone,<br />
di qualsiasi ceto, l<strong>in</strong>gua, popolo,<br />
nazione. La <strong>Chiesa</strong> è l’unica<br />
realtà al mondo che esiste<br />
per coloro che non ne fanno<br />
parte”. La <strong>Chiesa</strong> esiste per<br />
quelli “di fuori”: questa consapevolezza<br />
richiede una<br />
preparazione e un approfondimento<br />
a partire dalla Parola<br />
di Dio e del suo discernimento,<br />
necessariamente comunitario.<br />
Per questo i lavori del<br />
convegno si sono conclusi<br />
nella matt<strong>in</strong>a con<br />
un “esercizio” sulla parabola<br />
Oratorio Don Bosco, domenica 7 febbraio, convegno missionario:<br />
al centro, <strong>in</strong> piedi, Claudio Treccani, del Centro Missionario di Brescia<br />
del buon Samaritano. Ne sono<br />
scaturiti diversi <strong>in</strong>terventi,<br />
volti a sottol<strong>in</strong>eare come <strong>il</strong><br />
malcapitato, aiutato da uno<br />
straniero, rappresenti <strong>il</strong> volto<br />
di un'umanità aggredita e<br />
saccheggiata da un Nord ricco,<br />
che da solo consuma<br />
l’87% di risorse del pianeta e<br />
che non si cura affatto delle<br />
conseguenze provocate dal<br />
suo comportamento, tanto<br />
sulle persone che sull’ambiente.<br />
Guardando alle <strong>in</strong>iziative che<br />
un gruppo missionario deve<br />
curare, <strong>il</strong> relatore ha così suggerito<br />
di "contestualizzare",<br />
facendo esercizio di coniugazione<br />
tra vangelo, economia,<br />
politica e ambiente; di essere<br />
corresponsab<strong>il</strong>i, accoglienti,<br />
entrando <strong>in</strong> rete con quanti<br />
sono impegnati nel cambiamento<br />
degli st<strong>il</strong>i di vita. Così,<br />
guardando la realtà dal punto<br />
di vista di chi opera per la<br />
missione e da quello di chi la-<br />
Vita di <strong>Chiesa</strong> 13 febbraio 2010 5<br />
vora per la mondialità, l’uno<br />
chiama comunione quello<br />
che l’altro chiama collaborazione,<br />
l’uno def<strong>in</strong>isce sobrietà<br />
ciò che per l’altro è decrescita,<br />
l’uno parla di solidarietà e<br />
l’altro di cooperazione, l’uno<br />
di condivisione dei beni e l’altro<br />
di tutela dei beni comuni,<br />
per l’uno dare la giusta mercede<br />
agli operai, per l’altro significa<br />
commercio equo e solidale,<br />
per l’uno l’avevo sete e<br />
mi avete dato da bere diventa<br />
per l’altro impegno e lotta per<br />
l’acqua pubblica... Cambia <strong>il</strong><br />
l<strong>in</strong>guaggio, ma gli obiettivi restano<br />
comuni.<br />
Dopo la S. Messa, <strong>il</strong> pomeriggio<br />
è stato caratterizzato<br />
dalla tavola<br />
rotonda, presieduta da<br />
don Emanuele Benatti, sulla<br />
figura di “don Mario Prandi<br />
missionario”, fondatore della<br />
Congregazione Mariana delle<br />
Case della Carità, di cui ricor-<br />
re <strong>il</strong> centenario della nascita.<br />
L’accento è stato posto <strong>in</strong><br />
particolare sul suo rapporto<br />
con le missioni diocesane.<br />
Dopo la lettura di alcuni suoi<br />
testi (dalla voce di Sandro Panizzi),<br />
don Giovanni Caselli,<br />
fratello della Carità, da poco<br />
rientrato dal Madagascar, ha<br />
descritto la formazione e partenza<br />
della prima “Équipe”<br />
per <strong>il</strong> Madagascar nel 1967<br />
(formata da sacerdoti, religiose<br />
e laici e benedetta dal<br />
Vescovo Baroni).<br />
Suor Augusta, superiora delle<br />
Carmelitane M<strong>in</strong>ori, ha poi<br />
ricordato l’impegno diocesano<br />
per l’Ospedale di Ampasimanjeva,<br />
all’epoca unico<br />
ospedale cattolico <strong>in</strong> tutta l’Isola,<br />
<strong>in</strong> territorio di foresta,<br />
“tre centimetri fuori dalla carta<br />
geografica”, direbbe don<br />
Rugger<strong>in</strong>i.<br />
La costituzione di Reggio Terzo<br />
Mondo nel 1973, con la<br />
possib<strong>il</strong>ità di usufruire di aiuti<br />
statali e offrire l'opportunità<br />
di <strong>in</strong>vio dei giovani laici <strong>in</strong><br />
sostituzione alla leva m<strong>il</strong>itare,<br />
è stata descritta da Ach<strong>il</strong>le<br />
Vezzosi e da Claudio Goll<strong>in</strong>i.<br />
Inf<strong>in</strong>e, a tratteggiare la diffusione<br />
delle Case di Carità<br />
nei territori missionari<br />
diocesani (oltre al Madagascar,<br />
<strong>anche</strong> <strong>in</strong> India e Bras<strong>il</strong>e)<br />
è stato don Romano<br />
Zanni, superiore della Congregazione.<br />
La dottoressa<br />
Bianca Morelli ha raccontato<br />
la sua esperienza, soprattutto<br />
nel passaggio dalla missione<br />
<strong>in</strong> India a quella <strong>in</strong> Madagascar.<br />
Don Amedeo Vacondio<br />
ha riportato alcuni episodi<br />
salienti della nascita delle<br />
missioni diocesane.<br />
Gabriele Novelli<br />
Enrica Bedeschi<br />
Ricordi e testimonianze raccolte al convegno del 16 gennaio scorso. Quarta puntata<br />
DON ALBERTO ALTANA, TRA UNIVERSITÀ E PROLETARIATO<br />
Don Alberto è stato un uomo estremamente<br />
colto e preparato. Nato<br />
nel 1921 da famiglia borghese<br />
e avviato agli studi classici, secondo i piani<br />
della famiglia avrebbe dovuto succedere<br />
allo zio paterno, avvocato, nella direzione<br />
dello studio legale di M<strong>il</strong>ano. Per<br />
questo conseguì la laurea <strong>in</strong> Giurisprudenza<br />
a Bologna…<br />
Don Alberto non fece <strong>il</strong> m<strong>il</strong>itare, pare per<br />
la grac<strong>il</strong>ità della sua costituzione fisica, forse<br />
<strong>anche</strong> per la sua impermeab<strong>il</strong>ità alle<br />
suggestioni della propaganda fascista.<br />
“Catturato”, come scrisse lui stesso, <strong>in</strong>sieme<br />
a G<strong>in</strong>o Colombo, Giuseppe Dossetti,<br />
Osvaldo Piacent<strong>in</strong>i, Gian Paolo Cigar<strong>in</strong>i e<br />
altri, da don D<strong>in</strong>o Torreggiani, dal ’36 al<br />
’45 parroco di Santa Teresa, <strong>il</strong> giovane Altana<br />
ne fu magnetizzato, poi convertito,<br />
lasciandosi poi ispirare attraverso una formazione<br />
spirituale rigorosa, orientata all’amore<br />
e al servizio dei più deboli e lontani,<br />
<strong>in</strong>centrata sulla liturgia e le pratiche<br />
di pietà di impronta cristocentrica. È stato<br />
lo storico Paolo Trionf<strong>in</strong>i a scandagliare <strong>il</strong><br />
sostrato sociale e religioso di quel gruppo<br />
di giovani <strong>parrocchia</strong>ni di don D<strong>in</strong>o, esposti<br />
all’ideologia fascista e attratti dall’impegno<br />
con l’Azione <strong>Cattolica</strong>, durante <strong>il</strong><br />
papato di Pio XI: anni di passione sociale<br />
ed ecclesiale, di impegno <strong>in</strong>tellettuale e<br />
dottr<strong>in</strong>ale, di <strong>in</strong>carnazione evangelica e<br />
missionaria, duramente verificate nel confronto<br />
con la realtà del proletariato e del<br />
sottoproletariato pre e post-bellico della<br />
periferia reggiana.<br />
In quegli stessi anni, Altana, pur cont<strong>in</strong>uando<br />
gli studi classici e universitari,<br />
si allontanò <strong>in</strong>esorab<strong>il</strong>mente dal<br />
progetto paterno, scegliendo una immedesimazione<br />
profonda e permanente, non<br />
emotiva, con i più poveri, i più lontani, gli<br />
ultimi della società.<br />
Il conflitto con <strong>il</strong> padre Giuseppe, cardio-<br />
logo di fama <strong>in</strong>ternazionale, fu aspro, violento,<br />
duraturo… Non meno travagliato,<br />
secondo la ricostruzione del Trionf<strong>in</strong>i, è<br />
stato <strong>il</strong> periodo della sua nitida resistenza<br />
prima al fascismo e poi allo slittamento di<br />
natura partitica dell’impegno ecclesiale e<br />
sacerdotale, per la ricostruzione del paese,<br />
alla f<strong>in</strong>e della guerra. Conformemente<br />
alla posizione di don Torreggiani, Altana,<br />
che stava maturando l’idea di farsi prete,<br />
anziché gettarsi direttamente nella Resistenza<br />
armata o nella politica di partito,<br />
come Dossetti e alcuni vecchi amici di<br />
Santa Teresa, optò con altri dell’Azione<br />
<strong>Cattolica</strong> per una “fattiva opera di assistenza<br />
a favore di tutte le vittime del conflitto”.<br />
Così, agli <strong>in</strong>izi del ’44 <strong>in</strong>traprese gli studi<br />
di f<strong>il</strong>osofia alla <strong>Cattolica</strong> di M<strong>il</strong>ano e nel<br />
’46, a Roma, quelli di teologia. La scelta fu<br />
concordata con <strong>il</strong> Vescovo Socche, che<br />
non mancò di <strong>in</strong>vitarlo a contenere gli<br />
slanci… e a prepararsi al sacerdozio nel<br />
modo migliore possib<strong>il</strong>e “nella grazia e<br />
nella santità, maturando la cosa ai piedi<br />
del Tabernacolo con molta, <strong>in</strong>cessante<br />
preghiera” (lettera del 12 giugno 1946).<br />
Durante i quattro anni di studio alla Gregoriana<br />
e di permanenza nel prestigioso,<br />
austero Collegio Capranica, don Alberto<br />
visse <strong>in</strong>tense e feconde amicizie ecclesiali:<br />
esemplare e duratura quella con l’eclettico<br />
<strong>in</strong>tellettuale Ivan Illich, come quella<br />
con Giulio Salimei, futuro Vescovo Aus<strong>il</strong>iare<br />
di Roma.<br />
Lo studio della teologia non lo allontanò<br />
dalle masse operaie, proletarie<br />
e comuniste, verso le quali nutriva<br />
rispetto e di cui raccoglieva certe istanze,<br />
come scrisse lui stesso: “La carità cristiana,<br />
e prima ancora l’amore per la giustizia, ci<br />
impongono di andare noi, cristiani cattolici,<br />
<strong>in</strong>contro a queste esigenze del proletariato,<br />
<strong>anche</strong> se ciò sarà – apparentemente<br />
almeno – <strong>in</strong> contrasto con i personali<br />
<strong>in</strong>teressi di qualcuno e ci porterà <strong>in</strong>evitab<strong>il</strong>mente<br />
a perdere l’adesione di certe<br />
sfere borghesi, anticipatamente decise a<br />
ignorare i bisogni di chi sta peggio di loro.<br />
Solamente <strong>in</strong> tal modo, con un’opera paziente<br />
di comprensione e di amore, potremo<br />
lentamente riguadagnare a Cristo<br />
quel proletariato che <strong>in</strong> gran parte se ne è<br />
allontanato, attratto dai falsi miraggi del<br />
marxismo” (A. Altana, “C’è modo e modo<br />
nell’anticomunismo”, <strong>in</strong> “L’era nuova”, 1°<br />
dicembre 1946).<br />
“Riguadagnare a Cristo”, ecco un’altra<br />
espressione emblematica e programmatica<br />
di don Alberto, unitamente a quella<br />
scelta - si veda lo slogan del Convegno del<br />
16 gennaio scorso, “…per la salvezza di<br />
ogni persona”.<br />
In Cristo, con la <strong>Chiesa</strong>, per l’umanità, una<br />
umanità fatta di persone concrete da amare<br />
e da servire, ai f<strong>in</strong>i della loro salvezza<br />
temporanea ed eterna. Per questa don Alberto<br />
si è totalmente offerto e immolato<br />
ed è questa, <strong>in</strong> def<strong>in</strong>itiva, l’eredità lasciata<br />
a tutti ancora oggi. Con la stessa radicalità,<br />
la stessa trasparenza!<br />
don Emanuele Benatti<br />
CaritasInforma<br />
Emergenza terremoto Haiti<br />
Già all’<strong>in</strong>domani del terremoto che ha colpito Haiti la<br />
Caritas ha portato aiuti alla popolazione. Caritas Haiti,<br />
grazie al coord<strong>in</strong>amento con 58 sacerdoti e responsab<strong>il</strong>i<br />
di comunità attivi <strong>in</strong> 32 parrocchie, al sostegno dell’<strong>in</strong>tera<br />
rete Caritas, di un team giunto appositamente a<br />
Port-au-Pr<strong>in</strong>ce e di migliaia di volontari, è riuscita a distribuire<br />
<strong>in</strong> modo mirato quanto era già nei diversi centri<br />
Caritas e a far arrivare generi di prima necessità soprattutto<br />
dalla Repubblica Dom<strong>in</strong>icana, evitando così <strong>il</strong><br />
congestionamento di porto e aeroporto. L’obiettivo per<br />
i prossimi due mesi resta quello di raggiungere 200.000<br />
persone, 40.000 famiglie, con aiuti alimentari, acqua e<br />
materiale igienico, <strong>in</strong>dumenti e coperte, medic<strong>in</strong>ali e<br />
servizi sanitari di prima necessità, sostegno psicologico.<br />
La Caritas Diocesana di Reggio Em<strong>il</strong>ia e Guastalla, grazie<br />
alla colletta tra le parrocchie del 17 gennaio e alla generosità<br />
di comunità e privati, ha raccolto la somma di<br />
210.000 euro, già <strong>in</strong>viati a Caritas <strong>Italiana</strong>. Da segnalare<br />
fra tante, la donazione di 348 euro da parte dei detenuti<br />
della Casa Circondariale di Reggio Em<strong>il</strong>ia.<br />
Per motivi logistici, tecnici e di sicurezza, <strong>in</strong> questa prima<br />
fase non è opportuno <strong>in</strong>viare ulteriori operatori/volontari<br />
con competenze generiche (sul posto sono attivi<br />
più di 500 operatori di Caritas Haiti, oltre a migliaia di<br />
suoi volontari). Per coloro che offrono accoglienza ai<br />
bamb<strong>in</strong>i, si precisa che Caritas non si occupa di adozioni<br />
<strong>in</strong>ternazionali e che comunque <strong>il</strong> governo di Haiti rimane<br />
l’unico organo deputato a stab<strong>il</strong>ire tempi e modalità<br />
dell’adozione <strong>in</strong>ternazionale e di altre forme di<br />
sostegno ai m<strong>in</strong>ori, come l’affido temporaneo. Quanto<br />
alle adozioni a distanza, attualmente non sembra lo<br />
strumento più idoneo per rispondere ai bisogni di una<br />
popolazione colpita dal terremoto. Questa apertura alla<br />
solidarietà <strong>in</strong>ternazionale da parte di molti può essere,<br />
comunque, ut<strong>il</strong>e strumento di animazione nelle nostre<br />
comunità ecclesiali e civ<strong>il</strong>i per promuovere percorsi<br />
di sensib<strong>il</strong>izzazione ed educazione alla mondialità.<br />
Quaresima: sussidi Caritas<br />
In questo it<strong>in</strong>erario quaresimale,<br />
Caritas <strong>Italiana</strong><br />
propone alle famiglie<br />
spunti di riflessione, esperienze<br />
di vita e occasioni<br />
di preghiera, alla luce dello<br />
slogan "Condivisione:<br />
la scelta di Gesù", che s<strong>in</strong>tetizza<br />
quanto San Paolo<br />
scrive ai F<strong>il</strong>ippesi: "Cristo<br />
Gesù, pur essendo nella<br />
condizione di Dio, non ritenne<br />
un priv<strong>il</strong>egio l'essere<br />
come Dio, ma svuotò se<br />
stesso… divenendo sim<strong>il</strong>e<br />
agli uom<strong>in</strong>i… um<strong>il</strong>iò se<br />
stesso, facendosi obbediente<br />
f<strong>in</strong>o alla morte di croce" (F<strong>il</strong> 2,6-8).<br />
L'opuscolo – per vivere la Quaresima e la Pasqua 2010 <strong>in</strong><br />
famiglia – riprende come titolo lo stesso slogan. A un<br />
anno dalla tragedia che ha colpito l'Abruzzo, propone di<br />
vivere <strong>in</strong> comunione con la gente di quella terra e con le<br />
migliaia di volontari provenienti dalle Chiese d'Italia.<br />
Tutti i sussidi (opuscolo, poster, album per bamb<strong>in</strong>i, salvadanaio)<br />
sono studiati per essere accessib<strong>il</strong>i <strong>anche</strong> a<br />
chi è meno abituato al l<strong>in</strong>guaggio liturgico, per proporre<br />
un camm<strong>in</strong>o a chi si riaffaccia alla fede o desidera <strong>in</strong>iziare<br />
una riflessione su se stesso e su Dio. I sussidi Quaresima-Pasqua<br />
2010 possono essere ord<strong>in</strong>ati solo attraverso<br />
la casa editrice Città Nuova attraverso i Centri di<br />
diffusione, Librerie cattoliche, sito <strong>in</strong>ternet.<br />
Corso formativo nel vicariato di Guastalla<br />
Avrà <strong>in</strong>izio martedì 23 febbraio <strong>il</strong> corso di formazione<br />
per <strong>il</strong> vicariato di Guastalla. Calendario (le prime due<br />
serate sono aperte a tutti, le altre due sono riservate a chi<br />
opera nei Centri di ascolto <strong>parrocchia</strong>li):<br />
• martedì 23 febbraio: "La Carità nella Parola di Dio. Fondamenti<br />
biblico/teologici della Caritas" (don R. Zanni);<br />
• martedì 2 marzo: "Caritas e pastorale della carità.<br />
Identità e costituzione della Caritas nella comunità <strong>parrocchia</strong>le"<br />
(Gianmarco Marzocch<strong>in</strong>i);<br />
• martedì 9 marzo: "L’abc del Centro di Ascolto" (Centro<br />
di Ascolto diocesano);<br />
• martedì 16 marzo: "La condivisione del servizio nell’equipe<br />
del Centro di Ascolto <strong>parrocchia</strong>le" (Caritas).<br />
Gli <strong>in</strong>contri saranno alle 20.30 all’Oratorio Don Bosco<br />
di Guastalla. Le iscrizioni si accettano presso la Caritas<br />
di Reggio (Matteo, 0522.922520). È possib<strong>il</strong>e richiedere<br />
uno stage presso <strong>il</strong> Centro di Ascolto diocesano.<br />
Turni Mensa Caritas<br />
Sabato 13 feb. Proteo dip. Credito Em<strong>il</strong>iano<br />
Domenica 14 feb. Comunione e Liberazione<br />
Domenica sera 14 feb. Chiozza<br />
Sabato 20 feb. Pieve, Cella, S.Pio X, Roncocesi<br />
Domenica 21 feb. Pieve S. Mart<strong>in</strong>o di Guastalla<br />
Domenica sera 21 feb. Sant’Antonio R.E.<br />
Sabato 27 feb. Istituto Don Zeffir<strong>in</strong>o Iodi<br />
Domenica 28 feb. Bibbiano<br />
Domenica sera 28 feb. U.p. Madonna della Neve
6<br />
13 febbraio 2010<br />
Campagna di sensib<strong>il</strong>izzazione
VISITA PASTORALE<br />
Fra giovedi 4 e domenica<br />
7 febbraio <strong>il</strong> Vescovo<br />
Adriano ha percorso le<br />
strade dell’unità pastorale di<br />
Bagnolo <strong>in</strong> Piano, Pieve Rossa,<br />
San Michele e San Tomaso<br />
della Fossa.<br />
È stata una visita pastorale a<br />
360 gradi, dove nessun ambito<br />
pastorale e sociale è stato<br />
trascurato:<br />
• ha <strong>in</strong>contrato i bamb<strong>in</strong>i, gli<br />
<strong>in</strong>segnanti e i genitori delle<br />
due scuole dell’<strong>in</strong>fanzia <strong>parrocchia</strong>li<br />
- “Maria Immacolata”<br />
di Bagnolo e “Aimone<br />
Land<strong>in</strong>i” di Pieve Rossa - con<br />
la simpatia di un nonno ricco<br />
di tante cose belle da raccontare;<br />
• ha visitato gli ospiti della<br />
Casa di riposo “Casa<strong>in</strong>sieme”<br />
e un ragazzo ammalato con<br />
la premura e la grazia di un<br />
L'unità pastorale di Bagnolo, Pieve Rossa, S. Michele e S. Tomaso della Fossa<br />
Il Vescovo <strong>in</strong>dica la via della comunione<br />
Monsignor Caprioli: "Mettete al primo posto le persone"<br />
1 2<br />
Foto 1:<br />
a Pieve Rossa,<br />
la scuola materna.<br />
Foto 2 e 3:<br />
a Pieve Rossa:<br />
coi bamb<strong>in</strong>i<br />
del catechismo.<br />
Foto 4:<br />
a Bagnolo<br />
coi giovani.<br />
Foto 5:<br />
con gli anziani<br />
della Casa<strong>in</strong>sieme.<br />
Foto 6:<br />
con una famiglia.<br />
Foto 7:<br />
con don Giovanni<br />
Rossi, parroco<br />
di Bagnolo<br />
e moderatore<br />
dell’unità pastorale.<br />
Foto 8:<br />
con la Scuola di<br />
musica di Bagnolo<br />
(a destra <strong>il</strong> maestro<br />
Primo Iotti).<br />
Foto 9:<br />
con un piccolo<br />
allievo della<br />
Scuola di musica.<br />
Foto 10:<br />
l’<strong>in</strong>contro coi<br />
chierichetti prima<br />
della Messa<br />
delle comunità<br />
riunite dell’unità<br />
pastorale.<br />
Foto 11:<br />
<strong>il</strong> saluto<br />
del parroco prima<br />
della Messa.<br />
Foto 12:<br />
la consegna della<br />
lampada della<br />
Visita pastorale.<br />
3 4<br />
consolatore che non vive nella<br />
disperazione, ma nella<br />
speranza che nella vita tutto<br />
ha significato, <strong>anche</strong> la malattia<br />
e la sofferenza;<br />
• ha <strong>in</strong>contrato i volontari dei<br />
vari ambiti della solidarietà,<br />
ribadendo l’importanza di vi-<br />
vere nell’atteggiamento del<br />
dono;<br />
• ha ascoltato non solo le parole,<br />
ma <strong>anche</strong> la musica degli<br />
allievi della Scuola di musica<br />
“Non solo note”, con l’attenzione<br />
di chi vuole <strong>in</strong>contrare<br />
e conoscere;<br />
• ha pregato per i vivi e per i<br />
morti, <strong>in</strong> particolar modo per<br />
Vita di <strong>Chiesa</strong> 13 febbraio 2010 7<br />
i sacerdoti defunti, rendendo<br />
grazie della loro opera;<br />
• ha parlato con i bamb<strong>in</strong>i, i<br />
ragazzi, i giovani del catechismo<br />
con la volontà di svelare<br />
sempre più <strong>il</strong> volto di Cristo,<br />
che li chiama a seguirlo;<br />
• ha <strong>in</strong>contrato, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, le fa-<br />
Una visita a trecentosessanta gradi,<br />
dove non è stato trascurato alcun ambito<br />
pastorale né alcun aspetto sociale<br />
5<br />
6<br />
miglie come un capo famiglia<br />
che raduna tutti e vuole consegnare<br />
a ciascuno quelle ricchezze<br />
che la vita gli ha donato<br />
e la fede gli ha rivelato.<br />
Questa è stata l’impressione<br />
che ha lasciato<br />
nelle comunità: <strong>il</strong> pastore<br />
che viene a por-<br />
10 11<br />
tare le gioie e le speranze di<br />
una vita vissuta alla sequela<br />
di Gesù, che apre la sua bisaccia<br />
e distribuisce ricordi,<br />
esperienze, desideri... facendoci<br />
sorridere, pensare, pregare,<br />
convertendoci al Signore<br />
del quale lui è um<strong>il</strong>e servo.<br />
Il Vescovo Adriano è venuto<br />
<strong>in</strong> mezzo a noi con tanta paternità<br />
e letizia. Il suo sguardo<br />
si è rivolto <strong>in</strong> particolar<br />
modo alle famiglie, <strong>in</strong>dicando<br />
loro un camm<strong>in</strong>o ben preciso:<br />
non stancarsi mai di<br />
educare, perché questo è <strong>il</strong><br />
compito e <strong>il</strong> valore della famiglia,<br />
e da ciò trae beneficio<br />
tutta la società. Per questo<br />
occorre cont<strong>in</strong>uare a credere<br />
nella famiglia, mettendola ai<br />
primi posti dell’attività pastorale:<br />
dalle scuole materne<br />
agli oratori, dalla catechesi<br />
alla liturgia, nella speranza di<br />
far nascere vocazioni al sacerdozio,<br />
alla vita consacrata,<br />
al diaconato, al matrimonio.<br />
Il Vescovo ci ha <strong>in</strong>dicato un<br />
camm<strong>in</strong>o ben preciso: la<br />
comunione. Comunione<br />
di famiglie che <strong>in</strong>sieme promuovono<br />
st<strong>il</strong>i di vita coerenti<br />
al Vangelo, comunione di<br />
parrocchie che <strong>in</strong>sieme attuano<br />
l’<strong>in</strong>vito di Gesù a gettare<br />
le reti con <strong>il</strong> desiderio di<br />
diventare pescatori di uom<strong>in</strong>i,<br />
unica vera missione di<br />
ciascuno di noi. Ci ha <strong>in</strong>coraggiato<br />
a costruire una <strong>Chiesa</strong><br />
che mette al primo posto<br />
le persone e poi i valori, perché<br />
solo così si prende <strong>il</strong> largo<br />
e si possono gettare le reti<br />
della fratellanza.<br />
Noi <strong>in</strong> questo cercheremo di<br />
crescere e maturare, mantenendo<br />
viva la luce delle lampade<br />
che <strong>il</strong> Vescovo ha donato<br />
ad ogni <strong>parrocchia</strong>, simbolo<br />
di unità nello Spirito e nella<br />
comunione.<br />
Marzia Spaggiari<br />
8 9<br />
7<br />
12<br />
ACCADRÀ A REGGIO<br />
Museo Diocesano. Guerc<strong>in</strong>o, "Martirio di S. Pietro"<br />
Venerdì 12 febbraio, ore 16.30, Sala conferenze del Museo<br />
Diocesano, via Vittorio Veneto 6: <strong>in</strong>augurazione della mostra<br />
del quadro del Guerc<strong>in</strong>o, Martirio di San Pietro; domenica<br />
21 febbraio, ore 17, <strong>il</strong> prof. Pietro Zander, della<br />
Fabbrica di S. Pietro <strong>in</strong> Vaticano, <strong>in</strong>terverrà su Il colle Vaticano:<br />
la scena del martirio e della sepoltura di Pietro <strong>il</strong> pescatore.<br />
Si veda <strong>anche</strong> a pag. 11.<br />
S. Anselmo. Veglia di preghiera per i fidanzati<br />
Venerdì 12 febbraio, ore 21, chiesa di S. Anselmo: <strong>in</strong> prossimità<br />
della Festa di S. Valent<strong>in</strong>o, l'Ufficio di Pastorale Fam<strong>il</strong>iare<br />
<strong>in</strong> collaborazione con Ac propone una Veglia di<br />
preghiera per fidanzati, presieduta dal Vescovo Adriano.<br />
Ospizio. Giovani & Riconc<strong>il</strong>iazione: festa del Perdono<br />
Sabato 13 febbraio, ore 16-23, <strong>parrocchia</strong> dell'Ospizio: festa<br />
del Perdono di "Giovani & Riconc<strong>il</strong>iazione", con numerosi<br />
sacerdoti per le confessioni (ore 18.30: S. Messa).<br />
Museo Diocesano. Bach: sonate per viol<strong>in</strong>o e cembalo<br />
Domenica 14 febbraio, ore17, Sala conferenze del Museo<br />
Diocesano (via Vittorio Veneto 6): per "Soli Deo Gloria",<br />
concerto per viol<strong>in</strong>o e clavicembalo (1 a parte delle Sonate<br />
per viol<strong>in</strong>o e clavicembalo di J.S. Bach, BWV 1014-1019).<br />
Centro Giovanni XXIII. Romanzi del Novecento<br />
Lunedì 15 febbraio, ore 16, Centro Giovanni XXIII (via Prevostura<br />
4): per "Quattro romanzi del '900", <strong>il</strong> prof. Massimo<br />
Carloni parlerà di "Giorgio Bassani: Il giard<strong>in</strong>o dei F<strong>in</strong>zi-Cont<strong>in</strong>i"<br />
(lunedì 22 febbraio: "Lucent<strong>in</strong>i, La donna della<br />
domenica").<br />
S. Anselmo. Corso per genitori, educatori e catechisti<br />
Lunedì 15 febbraio, ore 20.30, <strong>parrocchia</strong> di S. Anselmo:<br />
nel 1° <strong>in</strong>contro del corso di formazione per genitori, educatori<br />
e catechisti, la psicoterapeuta Anna Oliviero Ferrari<br />
parlerà di "Nuovi adolescenti: la difficoltà di educare"<br />
(lunedì 22: "Affettività e sessualità fra adolescenti").<br />
Teatro S. Prospero. Carnevale dei bamb<strong>in</strong>i<br />
Lunedì 15 febbraio, ore 21, Teatro S. Prospero: recita di<br />
Carnevale Hercules (ad <strong>in</strong>gresso gratuito) di bamb<strong>in</strong>i e ragazzi<br />
delle parrocchie Duomo-San Prospero-Santa Teresa-<br />
Santo Stefano città.<br />
San Girolamo. Messa missionaria pro missioni <strong>in</strong> India<br />
Giovedì 18 febbraio, ore 21, Casa della Carità di S. Girolamo:<br />
S. Messa missionaria a favore della missione diocesana<br />
<strong>in</strong> India, presieduta da don Romano Zanni.<br />
Reg<strong>in</strong>a Pacis. Serata su "L'amore di Dio guarisce"<br />
Giovedì 18 febbraio, dalle 21, presso la <strong>parrocchia</strong> di Reg<strong>in</strong>a<br />
Pacis (via Gorizia 19): serata di lode, adorazione eucaristica<br />
e preghiera di guarigione con padre Ronald La<br />
Barrera (dal Perù). Info: 340.5347341.<br />
Ctg. A Padova per l'Ostensione di S. Antonio<br />
Sabato 20 febbraio, ore 14-21, Centro Turistico Giovan<strong>il</strong>e:<br />
pellegr<strong>in</strong>aggio a Padova per l'Ostensione del Corpo di S.<br />
Antonio. Info: Ctg 0522.511576, Laura 328.6570717.<br />
S. Stefano. Incontro della M<strong>il</strong>izia dell'Immacolata<br />
Sabato 20 febbraio, ore 15, chiesa di S. Stefano <strong>in</strong> città:<br />
<strong>in</strong>contro di "M<strong>il</strong>izia dell'Immacolata", con Rosario e catechesi<br />
mariana.<br />
Oratorio. Ritiro di Quaresima dei ragazzi dell'Acr<br />
Domenica 21 febbraio, ore 9.15-17, Oratorio Don Bosco di<br />
via Adua: ritiro di Quaresima dell'Acr (si veda a pag. 8).<br />
Coviolo. Costruire la pace e combattere la povertà<br />
Domenica 21 febbraio, ore 15.30, <strong>parrocchia</strong> di Coviolo<br />
(ciclo "Costruire la pace e combattere la povertà"): giochi<br />
di ruolo col "Granello di Senapa" su diseguaglianze e povertà<br />
nel mondo.<br />
Csi (via Agosti). Corso per dirigenti di società sportiva<br />
Lunedì 22 febbraio, ore 21, presso la sede del Centro Sportivo<br />
Italiano (Csi), <strong>in</strong> via Agosti 6: corso di aggiornamento<br />
per dirigenti su "La gestione fiscale e amm<strong>in</strong>istrativa di<br />
una società sportiva" con relatore Andrea Smiraglio di<br />
Unioncoop; iscrizione gratuita. Si veda <strong>anche</strong> a pag. 16.<br />
Amici della Ghiara. Gita culturale-religiosa a Busseto<br />
Aperte le iscrizioni alla gita culturale-religiosa promossa<br />
dagli "Amici della Ghiara" per domenica 21 marzo, a V<strong>il</strong>la<br />
Pallavic<strong>in</strong>o di Busseto e chiesa di S. Maria degli Angeli.<br />
Info e prenotazioni: tel. 0522.439809, cell. 338.3691812.<br />
Sem<strong>in</strong>ario. Scuola di preghiera per 19-30enni<br />
Mercoledì 24 febbraio, ore 20.45, <strong>in</strong> sem<strong>in</strong>ario: Scuola di<br />
preghiera per 19-30enni, su "Geremia. Aprire <strong>il</strong> cuore".<br />
Aimc-Uciim. Pasqua: viaggio a Salisburgo e Vienna<br />
Aimc e Uciim organizzano un viaggio <strong>in</strong> Austria (Salisburgo<br />
e Vienna) dal 1° al 5 apr<strong>il</strong>e. Info e iscrizioni: Aimc<br />
0522.437773/434144, maestra Braglia 0522.303656.<br />
Coviolo. Viaggio a L<strong>in</strong>z-Mauthausen (16-18 apr<strong>il</strong>e)<br />
L'unità pastorale Coviolo - S. Giuseppe organizza un viaggio<br />
a L<strong>in</strong>z e Mauthausen (16-18 apr<strong>il</strong>e). Iscrizioni: Paola<br />
Boccardi 0522.300386, G. Tagliaferri 0522.322074.<br />
S. Agost<strong>in</strong>o. Viaggio <strong>in</strong> Germania (1-8 maggio)<br />
La <strong>parrocchia</strong> di S. Agost<strong>in</strong>o <strong>in</strong> città organizza un viaggio<br />
<strong>in</strong> Germania (1-8 maggio: Friburgo, Heidelberg, Worms,<br />
Ma<strong>in</strong>z, Reno, Colonia, Strasburgo). Per <strong>in</strong>formazioni: tel.<br />
0522.455896, tel. 0522.439925.
8<br />
13 febbraio 2010<br />
Progetti "Tobia e Sara" e "Famiglie".<br />
Il vescovo Sigal<strong>in</strong>i: educarsi alla relazione<br />
L’<strong>in</strong>contro con monsignor Domenico Sigal<strong>in</strong>i, assistente<br />
nazionale di Azione <strong>Cattolica</strong> (Ac), <strong>il</strong> 1° febbraio scorso,<br />
ha avuto come tema “Educarsi alla relazione”. Negli<br />
ultimi tempi, ha osservato <strong>il</strong> relatore, si è giunti a considerare<br />
la “relazione positiva” come chiave di volta per la<br />
r<strong>il</strong>ettura di tutto <strong>il</strong> tessuto sociale, dei cambiamenti culturali<br />
e della strutturazione della coppia. Da qui è partita<br />
la riflessione della serata: un percorso di riscoperta<br />
sul tempo del fidanzamento, come tempo di attesa e di<br />
attrazione che conduce al dono di sé.<br />
La coppia di fidanzati si prepara per costituire un legame<br />
che parli sempre più concretamente del rapporto<br />
con l’Altro, con Dio, <strong>in</strong> un camm<strong>in</strong>o che ha la caratteristica<br />
peculiare di educare alla gratuità. Si scopre così l’<strong>in</strong>tervento<br />
di Cristo, si sperimenta la sua opera creativa<br />
nello stupore di vedersi cambiati, di sentirsi migliori accanto<br />
alla persona amata, si contempla la bellezza di una<br />
storia che porta i due al Vero e al Bene.<br />
Monsignor Sigal<strong>in</strong>i ha poi affrontato alcuni temi tipici<br />
del rapporto fra fidanzati:<br />
• <strong>il</strong> sentimento di “tenerezza”, come capacità del cuore<br />
s<strong>in</strong>cero e retto di offrire all’altro la propria attenzione, la<br />
propria accoglienza, <strong>il</strong> proprio calore, attraverso gesti<br />
che prendono forma e significato alla luce della Verità;<br />
• <strong>il</strong> rapporto tra “spontaneità” e “norma”, dove l’armonia<br />
tra l’una e l’altra consente agli <strong>in</strong>namorati cristiani di<br />
amarsi <strong>in</strong> un modo sempre fresco e audace; così, se per<br />
i fidanzati la spontaneità è costituita dalla libertà di amare<br />
con novità e positiva imprevedib<strong>il</strong>ità, la norma non si<br />
configura <strong>in</strong> legge esterna, imposta a priori, ma emerge<br />
a partire dalla sostanza <strong>in</strong>tima della coppia stessa;<br />
• la “capacità di ascolto”, come sentimento tenue da coltivare<br />
e maturare <strong>in</strong>sieme: nella misura <strong>in</strong> cui i fidanzati<br />
si educano ad ascoltarsi, giungono a quel profondo rispetto<br />
necessario e paradigmatico per ogni genere di<br />
dialogo che i due avranno nella vita;<br />
• la “stima della corporeità”: poiché <strong>il</strong> corpo è <strong>in</strong>tr<strong>in</strong>secamente<br />
unito alla parte spirituale e <strong>in</strong>tima della persona,<br />
alla luce di Cristo <strong>il</strong> rapporto degli amanti prende<br />
forma da un rispetto profondo, che considera l’altro come<br />
unione armoniosa ed equ<strong>il</strong>ibrata di tutti i suoi aspetti<br />
umani e spirituali.<br />
“L’esperienza cristiana”, ha concluso Sigal<strong>in</strong>i, “amplia e<br />
fonda la relazione di coppia. I due <strong>in</strong>namorati sbalzano<br />
dal letto <strong>il</strong> buon Dio, perché lo stanno <strong>in</strong>carnando un’altra<br />
volta sulla terra, gli stanno facendo un ritratto, <strong>il</strong> più<br />
bello, perché quello più vic<strong>in</strong>o al Vero”. (Valeria Voli)<br />
Acr. Ritiro di Quaresima<br />
Domenica 21 febbraio, 1 a di Quaresima, si terrà all’Oratorio<br />
Don Bosco di via Adua, dalle 9.15, <strong>il</strong> ritiro di Quaresima<br />
per i ragazzi dell’Acr. I ragazzi saranno divisi <strong>in</strong><br />
base all’età <strong>in</strong> otto gruppi per seguire nel modo più adatto<br />
le riflessioni che verranno proposte. Il pranzo al sacco,<br />
la cioccolata calda, qualche gioco nel parco se <strong>il</strong> tempo<br />
lo permetterà... poi, alla ripresa, ci sarà la consegna<br />
del libretto di Quaresima e la Messa alla sala ReGiò.<br />
Agenda Azione <strong>Cattolica</strong><br />
• venerdì 12 febbraio: <strong>in</strong> prossimità della festa di S. Valent<strong>in</strong>o,<br />
l’Ufficio di Pastorale Fam<strong>il</strong>iare e l’Azione <strong>Cattolica</strong><br />
propongono, alle 21 nella chiesa di S. Anselmo, una<br />
veglia di preghiera per fidanzati presieduta dal Vescovo;<br />
• venerdì 12 - sabato 13 febbraio: l’Ac nazionale a Roma,<br />
presso l'Università La Sapienza e la Domus Mariae, organizza<br />
l'annuale convegno dal titolo: “Vittorio Bachelet<br />
testimone della speranza” (<strong>il</strong> 12 sarà presente <strong>il</strong> presidente<br />
della Repubblica Giorgio Napolitano);<br />
• lunedì 15 febbraio: <strong>il</strong> Consiglio diocesano <strong>in</strong>contra <strong>il</strong><br />
Vescovo alle 21, <strong>in</strong> Vescovado, per presentare l’attività Ac<br />
e avere da lui impegni e osservazioni;<br />
• giovedi 18 febbraio: alle 20.45, nella <strong>parrocchia</strong> di Gavassa,<br />
<strong>il</strong> circolo culturale “G. Toniolo”, <strong>in</strong> collaborazione<br />
con Ac diocesana, organizza l’<strong>in</strong>contro con la prof. Simona<br />
Beretta, della <strong>Cattolica</strong> di M<strong>il</strong>ano e del Comitato<br />
Scientifico delle Settimane sociali dei cattolici italiani",<br />
su: “La crisi che viviamo. L’<strong>in</strong>segnamento dell’enciclica<br />
Caritas <strong>in</strong> veritate per ripensare a uno sv<strong>il</strong>uppo solidale”;<br />
• sabato 20 - domenica 21 febbraio: la presidenza diocesana<br />
parteciperà, alle 16, al convegno e <strong>in</strong>contro della<br />
Presidenza nazionale con <strong>il</strong> Consiglio regionale Em<strong>il</strong>ia<br />
Romagna che si terrà a Rim<strong>in</strong>i su “Territorio solidale.<br />
Costruire la speranza tra sicurezza e marg<strong>in</strong>alità”;<br />
• domenica 21 febbraio: ritiro dell’Acr (si veda sopra);<br />
• domenica 28 febbraio: ritiro di Quaresima degli adulti<br />
di Ac e dei Progetti Famiglia, <strong>in</strong> sem<strong>in</strong>ario, dalle 9 alle<br />
13 (predicato dal Vescovo Adriano; alle 12 la S. Messa).<br />
BRASILE<br />
Vita di <strong>Chiesa</strong><br />
Parla Stefania Guatteri, <strong>in</strong>fermiera. Ha partecipato al Campo missionario estivo <strong>in</strong> Bras<strong>il</strong>e<br />
Povertà materiale e ricchezza di umanità,<br />
terreno fert<strong>il</strong>e per l'annuncio cristiano<br />
I campisti del Campo missionario <strong>in</strong> Bras<strong>il</strong>e, estate 2009. Dall'alto a s<strong>in</strong>istra: Domma (don Mario Gazzotti),<br />
Sara, Stefania (<strong>in</strong>dicata dalla freccia), Agnese, don Luigi (Gibell<strong>in</strong>i), Angela, Enrica, Mirko, Gianni e Rita.<br />
Stefania Guatteri, 45<br />
anni, <strong>in</strong>fermiera professionale<br />
dell'Ospedale “E.<br />
Franch<strong>in</strong>i” di Montecchio<br />
Em<strong>il</strong>ia, è riuscita a realizzare,<br />
l'estate scorsa, un sogno che<br />
nutriva da tempo, quello di effettuare<br />
un'esperienza “missionaria”<br />
<strong>in</strong> terra bras<strong>il</strong>iana.<br />
L'opportunità le è stata offerta<br />
dal Centro Missionario Diocesano,<br />
che da anni propone<br />
“campi estivi”, e così dall'ambiente<br />
di lavoro della sala<br />
operatoria e dell'Endoscopia<br />
Digestiva della prov<strong>in</strong>cia reggiana<br />
- dove ho <strong>il</strong> piacere di<br />
trovarmela come valido aiuto<br />
quando sono di turno - alla<br />
Diocesi di Ruy Barbosa, <strong>il</strong><br />
passo è breve. Riesco, non senza<br />
reticenze, a strapparle<br />
un'<strong>in</strong>tervista di questo mese<br />
estivo di permanenza, dal 29<br />
luglio al 29 agosto 2009, dove<br />
tra l'altro è impegnato da anni<br />
don Marco Ferrari, già vicario<br />
<strong>parrocchia</strong>le a Castelnovo<br />
ne' Monti.<br />
Come è andata <strong>in</strong>nanzittutto<br />
?<br />
È andata molto bene. Sono<br />
partita con tanti punti <strong>in</strong>terrogativi,<br />
non avendo le idee<br />
molto chiare su come si sarebbe<br />
svolto “<strong>il</strong> campo”. Avevo<br />
paura di non essere all'altezza<br />
della situazione. Temevo<br />
la convivenza <strong>in</strong> un gruppo<br />
di otto persone diverse di<br />
età, esigenze, ed esperienze.<br />
Nello stesso tempo, avevo la<br />
curiosità e l'entusiasmo necessari<br />
per fare quest'esperienza.<br />
Tutto, là, si è semplificato<br />
ed è andata alla grande.<br />
Cosa avete fatto <strong>in</strong> missione?<br />
Non si è trattato di un campo<br />
di lavoro, ma di un campo di<br />
formazione, proposto dal<br />
Centro Missionario Diocesano<br />
ma organizzato direttamente<br />
dai missionari <strong>in</strong> Bras<strong>il</strong>e,<br />
per far conoscere i progetti<br />
di sv<strong>il</strong>uppo, la realtà<br />
bras<strong>il</strong>iana e la missione diocesana.<br />
Che realtà di <strong>Chiesa</strong> avete<br />
trovato <strong>in</strong> Bras<strong>il</strong>e?<br />
La Diocesi di Ruy Barbosa,<br />
dove operano i nostri missionari,<br />
è molto estesa ed è suddivisa<br />
<strong>in</strong> vaste zone <strong>parrocchia</strong>li:<br />
Ipirà, Ut<strong>in</strong>ga, Wagner,<br />
Tapiramutà. La diocesi è costituita<br />
da una rete di piccole<br />
comunità. Le comunità di<br />
base sono animate da un leader,<br />
un laico, che dopo un<br />
corso di formazione,ha <strong>il</strong><br />
compito di guidare la comunità<br />
attraverso la catechesi e<br />
la liturgia della Parola. Gli <strong>in</strong>contri<br />
vertono sulla lettura<br />
della Bibbia con la successiva<br />
riflessione, condivisione e<br />
confronto con la quotidianità.<br />
Qual è l'attività ord<strong>in</strong>aria<br />
dei nostri sacerdoti “fidei<br />
donum”?<br />
I sacerdoti si occupano della<br />
formazione dei laici, della catechesi,<br />
dell'animazione vocazionale,<br />
della celebrazione<br />
dei sacramenti e della Santa<br />
Messa; ma ovviamente <strong>anche</strong><br />
dei problemi sociali, come <strong>il</strong><br />
sostegno dei progetti a favore<br />
dello sv<strong>il</strong>uppo e dell'educazione<br />
dei bimbi e dei ra-<br />
gazzi, la raccolta dell'acqua<br />
piovana <strong>in</strong> cisterne, la conquista<br />
di un appezzamento<br />
di terreno da parte dei più<br />
poveri, seguendo la riforma<br />
agraria, facendo valere i loro<br />
diritti. Le comunità distano<br />
tra di loro. Il Bras<strong>il</strong>e è immenso.<br />
I sacerdoti raggiun-<br />
È un'esperienza che consiglio a tutti,<br />
giovani e adulti.Ho apprezzato la ricchezza<br />
della gente comune:l'accoglienza dell'ospite,<br />
la gioia <strong>anche</strong> nelle condizioni più disagiate,<br />
la dignità e <strong>il</strong> senso di socialità,<br />
l'importanza delle relazioni umane...<br />
gono le comunità sperdute<br />
nelle campagne dopo tanti<br />
ch<strong>il</strong>ometri di strada sterrata<br />
con solchi e buche profonde.<br />
Spesso accade che riescono a<br />
celebrare la S. Messa solo<br />
ogni 3-4 mesi. Quando accade<br />
è una grande festa! Spesso<br />
sono poi ospiti di una famiglia<br />
per condividere <strong>il</strong> pranzo.<br />
Eri alla tua prima espe-<br />
rienza? Che preparazione<br />
hai fatto?<br />
Nel 2001 sono stata <strong>in</strong> Madagascar<br />
con Reggio Terzo<br />
Mondo. Mi è piaciuta la formula<br />
adottata. Mi sono poi<br />
<strong>in</strong>formata riguardo al Bras<strong>il</strong>e<br />
e successivamente iscritta al<br />
Cmd (Centro Missionario<br />
Diocesano). In preparazione<br />
a questo viaggio sono stati<br />
necessari sia un corso di l<strong>in</strong>gua<br />
portoghese che <strong>in</strong>contri<br />
formativi, con sacerdoti e<br />
suore missionari, che ci hanno<br />
<strong>il</strong>lustrato <strong>il</strong> Bras<strong>il</strong>e sia dal<br />
punto di vista storico che da<br />
quello della storia della <strong>Chiesa</strong>.<br />
Torneresti ?<br />
Il campo è durato un mese,<br />
sarei rimasta ancora...<br />
Un appello, una parola f<strong>in</strong>ale...<br />
È un'esperienza che consiglio<br />
e che, penso, tutti i giovani<br />
e adulti dovrebbero fare.<br />
È un'esperienza che apre la<br />
mente e arricchisce <strong>il</strong> cuore.<br />
Ho scoperto e apprezzato la<br />
ricchezza della gente comune:<br />
l'accoglienza nei confronti<br />
dell'ospite, la gioia di<br />
vivere <strong>anche</strong> <strong>in</strong> condizioni<br />
più disagiate delle nostre, la<br />
loro dignità e <strong>il</strong> senso di socialità...<br />
tutto ciò porta naturalmente<br />
a rivalutare l'importanza<br />
delle relazioni<br />
umane. Lo spirito di servizio<br />
dei missionari, gli aiuti che<br />
portano sono encomiab<strong>il</strong>i. Ci<br />
vuole tempo e pazienza perché<br />
la popolazione di un paese<br />
cambi mentalità e prenda<br />
coscienza dei propri mezzi<br />
migliorando le condizioni di<br />
vita. Le difficoltà e i disagi dovuti<br />
a una cultura diversa<br />
dalla nostra sono tanti, ma<br />
aiutano a pensare e a riflettere<br />
sul nostro st<strong>il</strong>e di vita.<br />
Non so cosa riuscirò a trasmettere<br />
agli altri, perché<br />
non è fac<strong>il</strong>e: certo, <strong>il</strong> primo<br />
messaggio è quello dell'impegno<br />
ad adottare uno st<strong>il</strong>e<br />
di vita più sobrio, a fare scelte<br />
più consapevoli e responsab<strong>il</strong>i<br />
r<strong>in</strong>unciando al “superfluo”.<br />
Mi auguro che <strong>anche</strong><br />
altri possano vivere un'esperienza<br />
così <strong>in</strong>tensa.<br />
Lorenzo Calabrese<br />
Il libro delle storie estive dell’Oratorio di Sant’Ilario d’Enza<br />
SANT’ILARIO - L’AQUILA: STORIE DI ANIMALI<br />
E DI BIMBI SALITI INSIEME SULL’ARCA DI NOÈ<br />
“<br />
C<br />
hi ti sta guardando?” Forse un lupo<br />
o un canguro o un alce… “Chi<br />
ti sta guardando?” è <strong>il</strong> titolo del libro<br />
presentato <strong>in</strong> occasione della visita di Bertolaso<br />
ai giovani dell’Oratorio di S. Ilario.<br />
L’«anima» di<br />
questo libro<br />
è <strong>il</strong> tempo<br />
dell’estate,<br />
giocato e<br />
vissuto <strong>in</strong><br />
Oratorio.<br />
Un tempo<br />
scandito, di<br />
settimana <strong>in</strong><br />
settimana,<br />
da racconti<br />
pensati e<br />
scritti appositamente<br />
da<br />
St<strong>il</strong>la Stadera,<br />
giovane<br />
autrice, per<br />
dar vita agli<br />
animali di cartapesta che via via “sbarcavano”<br />
dall’Arca di Noè sul sagrato e che si sono scambiati<br />
sguardi di complicità con i numerosi bamb<strong>in</strong>i<br />
che li hanno <strong>in</strong>contrati. Il libro - che si presenta<br />
<strong>in</strong> forma di «diario di mezza estate» - raccoglie<br />
le storie ed i caratteri degli animali che<br />
le hanno ispirate, racchiusi <strong>in</strong> un accurato progetto<br />
grafico.<br />
L’esperienza a L’Aqu<strong>il</strong>a (si veda "La Libertà" del<br />
numero scorso, 6 febbraio 2010, pag. 11) ha arricchito<br />
ulteriormente <strong>il</strong> lavoro. Il racconto ispirato<br />
all’orso<br />
marsicano<br />
chiude <strong>il</strong><br />
cerchio delle<br />
narrazioni<br />
e, <strong>in</strong>sieme,<br />
<strong>in</strong>vita a riprendere<br />
<strong>il</strong><br />
libro dall’<strong>in</strong>izio.Insomma,<br />
è<br />
un circolo<br />
cont<strong>in</strong>uo<br />
che suscita <strong>il</strong><br />
piacere di<br />
leggere e r<strong>il</strong>eggere<br />
le<br />
storie e di<br />
godersi le<br />
immag<strong>in</strong>i dei simpatici animali che hanno animato<br />
la piazza dell’Oratorio <strong>parrocchia</strong>le così<br />
come, <strong>in</strong> novembre, le aule di una Scuola elementare<br />
dell'Aqu<strong>il</strong>a. Il libro (nella foto la copert<strong>in</strong>a)<br />
è <strong>in</strong> vendita a S. Ilario e nelle librerie S.<br />
Paolo e «All’Arco» di Reggio Em<strong>il</strong>ia.
Rubiera. La festa di San Biagio<br />
Mercoledì 3 febbraio,<br />
festività di San<br />
Biagio - uno dei patroni<br />
- a Rubiera<br />
hanno concelebrato<br />
con <strong>il</strong> parroco (don<br />
Claudio Gonzaga),<br />
don Luigi Giansoldati<br />
(ex curato), don<br />
Andrea Contrasti,<br />
don Francesco Alberi,<br />
don Darmetko<br />
Wojciech, frate Carlo<br />
Folloni, <strong>il</strong> vicario<br />
don Piergiorgio Torreggiani,<br />
i diaconi (nella foto: don Giansoldati <strong>in</strong>sieme al sig.<br />
G<strong>il</strong>ioli). Non mancavano le autorità civ<strong>il</strong>i, presenti <strong>in</strong> questo<br />
momento di festa per <strong>il</strong> quale sono state promosse alcune<br />
<strong>in</strong>iziative: pranzo e proiezione per i bamb<strong>in</strong>i <strong>in</strong> oratorio, concerto<br />
per organo di Primo Iotti, uno spettacolo comico.<br />
Don Claudio, nella sua omelia, ha ricordato le famiglie colpite<br />
dall'attuale crisi economica ed <strong>il</strong> Consiglio pastorale da<br />
poco eletto, <strong>in</strong>vitando tutti alla corresponsab<strong>il</strong>ità. Ha parlato<br />
del "lavorare <strong>in</strong>sieme". Il nuovo Consiglio pastorale comprende<br />
una buona percentuale di rappresentanti del gruppo<br />
famiglie, con uno stimolante ricambio generazionale. La<br />
Messa è stata animata dal Coro «San Biagio», diretto da Pier-<br />
Giorgio Folloni. (Mary Pagani)<br />
Reggio. Dall'Uciim la proposta di una lapide<br />
sulla casa dove nacque monsignor Mario Prandi<br />
Con la celebrazione <strong>in</strong><br />
Duomo presieduta lo<br />
scorso sabato pomeriggio<br />
dal vescovo Luciano<br />
Monari si è aperto<br />
l'anno centenario<br />
della nascita di mons.<br />
Mario Prandi, <strong>il</strong> fondatore<br />
delle Case della<br />
Carità: “una vita spesa<br />
<strong>in</strong>teramente a servizio dei sofferenti e dei poveri!”, affermava<br />
<strong>il</strong> vescovo G<strong>il</strong>berto Baroni nell'omelia della Messa esequiale<br />
celebrata <strong>il</strong> 13 ottobre 1986. Lo spirito che ha uniformato<br />
la vita sacerdotale di don Mario - a quando l'apertura<br />
del processo di beatificazione?! - ben emerge nel suo testamento<br />
spirituale, <strong>in</strong> cui scriveva: “Grazie per questa strana<br />
tua scelta nel rendermi strumento, non so quale, per avviare<br />
la famiglia delle Carmelitane m<strong>in</strong>ori e dei Fratelli della Carità,<br />
e di averli seguiti poveramente, ma con s<strong>in</strong>cero affetto<br />
e dedizione f<strong>in</strong>o ad oggi”.<br />
Sarebbe veramente auspicab<strong>il</strong>e che una lapide ricordasse <strong>il</strong><br />
luogo natale di don Mario: la sua nascita avvenne a Reggio<br />
Em<strong>il</strong>ia <strong>il</strong> 6 febbraio 1910 <strong>in</strong> un'abitazione modesta, al n. 8 di<br />
via Casone a Porta Castello, <strong>il</strong> tratto, oggi, di viale Monte<br />
Grappa compreso tra via Ariosto e via Guazzatoio (foto).<br />
(Giuseppe Adriano Rossi, presidente Uciim Reggio Em<strong>il</strong>ia)<br />
Correggio. Frassati, Oropa, la S<strong>in</strong>done<br />
Sono aperte le iscrizioni al pellegr<strong>in</strong>aggio<br />
di sabato 22 maggio promosso dal Circolo<br />
"P. G. Frassati" di Correggio. Ricco e<br />
<strong>in</strong>teressante <strong>il</strong> programma: visita a Pollone<br />
(Biella) e a V<strong>il</strong>la Frassati; sosta al bellissimo<br />
Santuario di Oropa; a Tor<strong>in</strong>o per<br />
l’Ostensione della S<strong>in</strong>done.<br />
Quota a persona 25 euro. Info: Correggio<br />
0522.692609, 340.7021232; Rio Saliceto<br />
339.7385484.<br />
Brevi di cronaca e appuntamenti<br />
Vita di <strong>Chiesa</strong> 13 febbraio 2010 9<br />
Castelfranco Veneto. Convegno promosso dall'Uciim<br />
sul tema "Cittad<strong>in</strong>anza e Costituzione"<br />
Si terrà sabato 20 febbraio, dalle 9 del matt<strong>in</strong>o, a Castelfranco<br />
Veneto (nell'auditorium Centro «Don E. Bordignon»), <strong>il</strong><br />
convegno regionale "Cittad<strong>in</strong>anza e Costituzione" promosso<br />
da Uciim, associazione professionale cattolica di <strong>in</strong>segnanti,<br />
dirigenti e formatori. Al term<strong>in</strong>e dei lavori congressuali<br />
veri e propri, dopo la pausa pranzo, alle 14.30 si terrà<br />
una visita guidata alla mostra «Giorgione». Per motivi organizzativi<br />
è necessario prenotarsi (costo 11 euro) scrivendo<br />
a Chiara (<strong>in</strong>dirizzo e-ma<strong>il</strong> chiara.tarri@libero.it) o a Maria<br />
Chiara (mcbazan@libero.it).<br />
Massenzatico. Rappresentazione sacra "Maria, con noi"<br />
Sabato 20 febbraio, alle 20.30,<br />
presso la chiesa <strong>parrocchia</strong>le di<br />
Massenzatico, la <strong>parrocchia</strong> di<br />
V<strong>il</strong>lalunga di Casalgrande presenterà<br />
lo spettacolo su tema sacro<br />
Maria, con noi. Si parlerà di<br />
Maria - e parlerà Maria - attraverso<br />
una raccolta di testi che<br />
vanno dai Vangeli a R<strong>il</strong>ke, da<br />
Dante a Testori, da Gandhi a Ungaretti.<br />
Le parole saranno f<strong>il</strong>o<br />
conduttore di una vera e propria<br />
rappresentazione scenica. Realizzato<br />
da oltre 50 persone, questo<br />
"laboratorio di preghiera" vuol essere un <strong>in</strong>vito che accomuna<br />
tutti <strong>in</strong> una grande Ave Maria. Info: 333.3631064.<br />
Guastalla. Spettacoli dell'Istituto Sant'Orsola<br />
A cura dell'Istituto comprensivo S. Orsola di Guastalla, al<br />
Teatro Ruggeri, gent<strong>il</strong>mente concesso dal Comune, andranno<br />
<strong>in</strong> scena i seguenti spettacoli: giovedì 25 febbraio, alle<br />
20.30, Molìere. Il malato immag<strong>in</strong>ario - La pr<strong>in</strong>cipessa d'Elide<br />
(esito del laboratorio teatrale condotto da Antonella Pan<strong>in</strong>i<br />
con gli allievi della scuola secondaria di primo grado);<br />
venerdì 26 e sabato<br />
27 febbraio, ore<br />
20.30, L'uccello di<br />
fuoco, dal balletto di<br />
Igor Strav<strong>in</strong>sky, esito<br />
del laboratorio teatrale<br />
condotto da Antonella<br />
Pan<strong>in</strong>i, <strong>in</strong> collaborazione<br />
con gli<br />
<strong>in</strong>segnanti e gli allievi<br />
della scuola primaria.<br />
Il mercoledì<br />
delle Ceneri (17 febbraio)<br />
com<strong>in</strong>ceremo<br />
la Quaresima con la preghiera e un <strong>in</strong>vito al risparmio, all'aiuto<br />
dei più poveri e deboli. (suor Anna Coser)<br />
Montericco. Al via <strong>il</strong> ciclo d'<strong>in</strong>contri "P<strong>il</strong>lole di F<strong>il</strong>osofia"<br />
L'Hospice Casa Madonna dell'Uliveto di Montericco organizza<br />
un ciclo di <strong>in</strong>contri <strong>in</strong>titolato P<strong>il</strong>lole di F<strong>il</strong>osofia e tenuto<br />
dal prof. Paolo Dordoni. Gli <strong>in</strong>contri sono aperti a tutti<br />
gli <strong>in</strong>teressati; avranno luogo nel Centro di formazione di<br />
via Oliveto 37 a Montericco dalle 17.30 alle 19.30.<br />
Di seguito <strong>il</strong> programma degli eventi: venerdì 26 febbraio<br />
"Una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta" (Socrate);<br />
giovedì 25 marzo "L'impossib<strong>il</strong>ità di non potersi confrontare<br />
con le domande di fondo" (Platone); giovedì 29<br />
apr<strong>il</strong>e "La saggezza via di perfezionamento e di completezza<br />
per l'uomo" (Aristotele).<br />
Per maggiori <strong>in</strong>formazioni: Alessandra Iori e collaboratori,<br />
tel. 0522.597718, <strong>in</strong>fo@ madonna-uliveto.org.<br />
GUASTALLA. Il vescovo emerito di Pavia ha presieduto la tradizionale Messa nella Festa del «Primo Miracolo»<br />
MONSIGNOR VOLTA AL SANTUARIO, NEL SEGNO DI MARIA<br />
Si è rivestita di un significato<br />
speciale, quest'anno, la<br />
Festa del «Primo Miracolo»<br />
della Madonna della Porta,<br />
un anniversario che si celebra <strong>il</strong><br />
7 febbraio, nel ricordo della guarigione<br />
(correva l'anno 1693) di<br />
un <strong>in</strong>fermo agli occhi. Dalla data<br />
di quel prodigioso evento non<br />
trascorse poi molto tempo, prima<br />
che la chiesa - <strong>in</strong>titolata alla<br />
Beata Verg<strong>in</strong>e della Porta - venisse<br />
elevata al rango di Santuario<br />
nella cerimonia di «Dedicazione»;<br />
era <strong>il</strong> 1° novembre 1709, tre<br />
secoli fa. Ricordati pochi mesi orsono,<br />
nella Festa di Tutti i Santi.<br />
Per solennizzare la tradizionale Messa<br />
che vede accorrere al Santuario -<br />
nel tardo pomeriggio del 7 febbraio<br />
- molti fedeli dal Guastallese e dal circondario,<br />
<strong>il</strong> rettore - mons. Luigi Brioni - ed <strong>il</strong><br />
parroco don Alberto Nicelli hanno chiamato<br />
a presiedere la liturgia <strong>il</strong> Vescovo<br />
emerito di Pavia mons. Giovanni Volta. Nato<br />
e tutt'ora residente a Gazoldo degli Ippoliti<br />
(<strong>in</strong> diocesi e prov<strong>in</strong>cia di Mantova), <strong>il</strong><br />
presule - che guidò la diocesi pavese dal<br />
giugno 1986 al dicembre 2003 - è legato a<br />
don Alberto da un'antica amicizia, che li<br />
unisce dai tempi <strong>in</strong> cui l'attuale parroco di<br />
Guastalla, orig<strong>in</strong>ario della comunità di Medole,<br />
faceva parte della <strong>Chiesa</strong> mantovana.<br />
Con uno st<strong>il</strong>e estremamente semplice,<br />
ma al tempo stesso <strong>il</strong>lum<strong>in</strong>ante,<br />
e di grande sapienza spirituale,<br />
monsignor Volta - dotato di <strong>in</strong>nata 'simpatia'<br />
comunicativa - ha offerto ai presenti<br />
una meditazione sulla Verg<strong>in</strong>e, evidenziando<br />
<strong>il</strong> suo st<strong>il</strong>e di sequela. "La Madonna",<br />
ha spiegato, "è colei che è sempre pro-<br />
fondamente co<strong>in</strong>volta nell'amore<br />
del Figlio, <strong>anche</strong> quando non<br />
riesce a capire f<strong>in</strong>o <strong>in</strong> fondo".<br />
E, prendendo spunto dal brano<br />
di Vangelo delle nozze di Cana:<br />
"Giovanni, quando parla dei miracoli<br />
di Gesù, usa sempre l'espressione<br />
«segno». Perché <strong>il</strong><br />
miracolo non è semplicemente<br />
un beneficio per qualcuno, ma<br />
un gesto che deve <strong>il</strong>lustrare <strong>il</strong><br />
progetto di salvezza... Mentre<br />
tutti b<strong>anche</strong>ttano allegri, Maria<br />
si rende conto che è venuto meno<br />
<strong>il</strong> v<strong>in</strong>o, per gli ebrei simbolo<br />
di gioia, di speranza, immag<strong>in</strong>e<br />
della vita futura... La Madonna<br />
si rende conto. E 'fa presente'. Questo episodio<br />
la def<strong>in</strong>irà sempre nel suo compito.<br />
Lei <strong>in</strong>tercede, presenta la domanda al Figlio,<br />
ma non pretende di dirgli 'come' dovrà<br />
agire. Dice semplicemente: «fate tutto<br />
quello che vi dirà». Tutta la vita della<br />
Madonna è <strong>in</strong> questo atteggiamento di accoglienza<br />
dell'oscurità della fede. Le parole<br />
di Maria mostrano al Signore l'attesa<br />
e la povertà dell'uomo. La Madonna camm<strong>in</strong>a<br />
con l'uomo, e nella sua esperienza<br />
di fede d<strong>in</strong>anzi al Mistero diventa una guida<br />
per i nostri passi". (Matteo Gelm<strong>in</strong>i)<br />
ACCADRÀ IN DIOCESI<br />
Bagnolo. In ricordo dei martiri delle foibe<br />
Venerdì 12 febbraio, ore 21, Teatro Gonzaga di Bagnolo:<br />
l'Associazione Corale S. Francesco da Paola, per <strong>il</strong> Giorno<br />
del Ricordo, presenta "... quell'enorme Lapide Bianca", <strong>in</strong> ricordo<br />
dei martiri delle foibe.<br />
Luzzara. Testimonianze e immag<strong>in</strong>i sul Madagascar<br />
Venerdì 12 febbraio, ore 21, Oratorio di Luzzara: <strong>in</strong>contro<br />
sul Madagascar, con testimonianze di Elisabetta Sott<strong>il</strong>i, Simone<br />
Govi ed Elisa Rossi e proiezione di immag<strong>in</strong>i.<br />
Salvaterra. Serata antimafia verso <strong>il</strong> 1° marzo<br />
Sabato 13 febbraio, alle 20.30, nel Salone dell'Oratorio "Giovanni<br />
Paolo II" di Salvaterra: "Tigella antimafia"... Cena nostrana<br />
contro la mafia italiana. Il ricavato dalla cena (menu<br />
a base di gnocco fritto, tigelle e affettato) sarà devoluto<br />
<strong>in</strong> favore della Manifestazione nazionale del 1° marzo a Reggio<br />
Em<strong>il</strong>ia (v. La Libertà del 6 febbraio 2010, pag. 13). Alla serata<br />
sarà presente <strong>il</strong> giornalista Alberto Spamp<strong>in</strong>ato, <strong>il</strong> cui<br />
fratello rimase vittima di un attentato di mafia <strong>in</strong> Sic<strong>il</strong>ia. Per<br />
prenotarsi: 333.3844954 (Andrea), 333.1495444 (Mart<strong>in</strong>a).<br />
Alb<strong>in</strong>ea. Lettera ai Romani: <strong>in</strong>contro delle famiglie<br />
Sabato 13 febbraio, ore 18, Casa Betania (Alb<strong>in</strong>ea): l'unità pastorale<br />
Alb<strong>in</strong>ea-Montericco propone l'<strong>in</strong>contro famiglie su<br />
"La nuova condizione dell'uomo giustificato (Rm 5,1-8,39)".<br />
SMS Solidale. Campagna Aifo contro la lebbra <strong>in</strong> India<br />
F<strong>in</strong>o al 13 febbraio (per la 57 a Giornata mondiale dei malati<br />
di lebbra), <strong>in</strong>viando un sms al 48582 da tutti gli operatori<br />
di telefonia mob<strong>il</strong>e si dona 1 euro ai progetti Aifo (Associazione<br />
Amici di Raoul Follereau) pro malati di lebbra <strong>in</strong> India.<br />
Correggio. Tre voci autorevoli contro la 'ndrangheta<br />
Giovedì 18 febbraio alle 18, a Correggio, nella Sala Bellelli<br />
Contarelli (corso Mazz<strong>in</strong>i 44): <strong>in</strong>contro pubblico sulla Lotta<br />
alla 'ndrangheta, con Nicola Gratteri (procuratore aggiunto<br />
Dda Reggio Calabria), Antonio Nicaso (giornalista e scrittore)<br />
e Stefania Pellegr<strong>in</strong>i (docente Sociologia del diritto) <strong>in</strong>tervistati<br />
da Edoardo T<strong>in</strong>cani de La Libertà (v. <strong>anche</strong> pag. 15).<br />
Gavassa. Circolo Toniolo sulla "Caritas <strong>in</strong> veritate"<br />
Giovedì 18 febbraio, ore 20.45, <strong>parrocchia</strong> di Gavassa: per <strong>il</strong><br />
ciclo "Fede e cultura" del Circolo "G. Toniolo", la prof. Simona<br />
Beretta (della <strong>Cattolica</strong> di M<strong>il</strong>ano e Comitato Scientifico<br />
«Settimane Sociali dei Cattolici italiani») <strong>in</strong>terviene su<br />
"La crisi che viviamo, per ripensare a uno sv<strong>il</strong>uppo solidale:<br />
l'<strong>in</strong>segnamento della Caritas <strong>in</strong> veritate"(v. <strong>anche</strong> a pag. 15).<br />
Sassuolo. Si conclude <strong>il</strong> corso sulla preghiera<br />
Giovedì 18 febbraio, ore 21, <strong>parrocchia</strong> S. Antonio <strong>in</strong> Sassuolo:<br />
ultimo <strong>in</strong>contro del Corso sulla preghiera con suor<br />
Catia (Case della Carità), su "La preghiera devozionale".<br />
Guastalla. Oratorio: Università del Tempo libero<br />
Venerdì 19 febbraio, ore 15.30, Oratorio Don Bosco di Guastalla:<br />
si svolgono le <strong>in</strong>iziative dell'Università del Tempo libero<br />
(ogni venerdì f<strong>in</strong>o al 26 marzo; tel. 0522.824243).<br />
Salvaterra. Serata missionaria sul Bras<strong>il</strong>e<br />
Sabato 20 febbraio, alle 19.30, nell'aula grande (1° piano)<br />
dell'Oratorio Giovanni Paolo II di Salvaterra: <strong>in</strong>contro di solidarietà<br />
missionaria con suor Alice delle Figlie di Maria Missionarie<br />
(che <strong>il</strong> 2 marzo ripartirà per <strong>il</strong> Bras<strong>il</strong>e), la religiosa<br />
bras<strong>il</strong>iana suor Giovanna e i volontari che hanno servito,<br />
l'estate scorsa, nell'«Educandário São José»; scopo della serata:<br />
sensib<strong>il</strong>izzare sulle opere <strong>in</strong> favore di bamb<strong>in</strong>i e adolescenti<br />
assistiti nella struttura. Info: suor Alice, 334.9483829.<br />
Massenzatico. Spettacolo sacro "Maria, con noi"<br />
Sabato 20 febbraio, ore 20.30, chiesa di Massenzatico: la<br />
<strong>parrocchia</strong> di V<strong>il</strong>lalunga (Casalgrande) presenta lo spettacolo<br />
sacro "Maria, con noi" (si veda <strong>anche</strong> qui a fianco).<br />
Novellara. Preghiera di Taizé e adorazione eucaristica<br />
Sabato 20 febbraio, alle ore 21, presso la Casa della Carità<br />
di Novellara, preghiera di Taizé; seguirà l'adorazione notturna.<br />
Per <strong>in</strong>formazioni: Massimo, tel. 349.2863863.<br />
V<strong>il</strong>la Arg<strong>in</strong>e. Casa della Carità: ritiro di Quaresima<br />
Domenica 21 febbraio, ore 9.30-18.30, Casa della Carità di<br />
V<strong>il</strong>la Arg<strong>in</strong>e: ritiro di Quaresima sul tema "Mettersi al servizio<br />
della Carità" (9.30, Lodi; 10.15, S. Messa; 11.15, pranzo<br />
degli ospiti; 12.30, pranzo 0522.911676; 14.30, <strong>in</strong>contro;<br />
16.30, condivisione; 17.10, cena degli ospiti; 18, Vespri).<br />
Correggio. Lectio magistralis di monsignor Luigi Negri<br />
Martedì 23 febbraio, ore 11, Teatro Asioli di Correggio, <strong>il</strong> vescovo<br />
di San Mar<strong>in</strong>o-Montefeltro Luigi Negri terrà una lectio<br />
magistralis su "Un uomo colto, un europeo dei nostri giorni,<br />
può credere alla div<strong>in</strong>ità del Figlio di Dio, Gesù Cristo?"<br />
(Dostoevskij). Info: Istituto S. Tomaso, tel. 0522.692782.<br />
Guastalla. Parte <strong>il</strong> corso per animatori Caritas<br />
Martedì 23 febbraio, ore 20.30, Centro giovan<strong>il</strong>e Don Bosco<br />
di Guastalla: 1° <strong>in</strong>contro del corso per aspiranti animatori<br />
Caritas su La Carità nella parola di Dio. Fondamenti biblico-teologici<br />
della Carità. Relatore: don Romano Zanni.<br />
Bibbiano. Il mistero della S<strong>in</strong>done<br />
Martedì 23 febbraio, ore 21, Casa della Carità di Bibbiano:<br />
la prof. Emanuela Mar<strong>in</strong>elli, s<strong>in</strong>donologa, parlerà di La S<strong>in</strong>done,<br />
<strong>il</strong> mistero di un'immag<strong>in</strong>e.<br />
Correggio. Visita alla S<strong>in</strong>done e ai luoghi di Frassati<br />
Iscrizioni aperte al pellegr<strong>in</strong>aggio di sabato 22 maggio, sui<br />
luoghi di vita del Beato Pier Giorgio Frassati, al Santuario di<br />
Oropa e a Tor<strong>in</strong>o (Sacra S<strong>in</strong>done). Quota a testa: 25 euro.<br />
Info: 0522.692609 (Nanda), 340.7021232, 339.7385484.
Centenario di don Mario Prandi<br />
10 13 febbraio 2010<br />
Vita di <strong>Chiesa</strong> 13 febbraio 2010 11<br />
A 100 ANNI DALLA NASCITA<br />
DI DON MARIO PRANDI,<br />
IL FONDATORE DELLE<br />
CASE DELLA CARITÀ<br />
Riportiamo buona parte dell'omelia<br />
che monsignor Luciano<br />
Monari,vescovo di Brescia,<br />
ha pronunciato nella<br />
Cattedrale di Reggio Em<strong>il</strong>ia la<br />
sera di sabato 6 febbraio, durante<br />
la celebrazione <strong>in</strong> ricordo<br />
del centesimo anniversario<br />
della nascita di monsignor<br />
Mario Prandi, fondatore delle<br />
Case della Carità.<br />
R<strong>in</strong>grazio <strong>il</strong> Signore di<br />
poter celebrare questa<br />
eucaristia <strong>in</strong> memoria<br />
di don Mario Prandi qui, nella<br />
chiesa cattedrale di Reggio.<br />
Per me è come pagare - o perlomeno<br />
- riconoscere un debito<br />
che ho verso don Mario e<br />
verso le Case della Carità. (...)<br />
Naturalmente non ho <strong>in</strong>tenzione<br />
di fare un panegirico di<br />
don Mario; mi tirerebbe dietro<br />
una delle sue parolacce<br />
fulm<strong>in</strong>anti. Ma se parlo delle<br />
Case con gli ospiti e le suore,<br />
non può dirmi nulla; se parlo<br />
del Signore che è presente e<br />
che opera nelle Case, può solo<br />
dirsi d'accordo; mi fermo<br />
perciò a questo, a cercare di<br />
capire <strong>il</strong> mistero di fede e di<br />
amore che le Case contengono<br />
e trasmettono.<br />
Partiamo naturalmente<br />
dal Vangelo che abbiamo<br />
ascoltato. Pietro e<br />
compagni hanno lavorato<br />
tutta la notte per pescare e la<br />
loro lunga fatica si è rivelata<br />
<strong>in</strong>ut<strong>il</strong>e. Al matt<strong>in</strong>o mettono a<br />
disposizione la barca perchè<br />
Gesù se ne serva per predicare,<br />
poi, <strong>in</strong> obbedienza a lui,<br />
gettano le reti. Il "nulla" della<br />
notte diventa <strong>il</strong> "pieno" del<br />
giorno; la barca è piena colma<br />
di pesci, <strong>anche</strong> una seconda<br />
barca viene riempita.<br />
(...)<br />
Mi piace vedere, <strong>in</strong> questa<br />
narrazione, <strong>il</strong> senso di ogni<br />
vocazione al discepolato, <strong>il</strong><br />
senso della vocazione di don<br />
Mario, così come quella delle<br />
Suore e dei Fratelli della<br />
Carità, degli aus<strong>il</strong>iari, di tutti<br />
quelli che frequentano le Case.<br />
Si lascia tutto; per che cosa?<br />
Per gli ospiti, per poterli<br />
servire: ma sono così importanti,<br />
gli ospiti? Che cos'hanno<br />
di speciale? Sì, sono davvero<br />
importanti e non per i<br />
valori del mondo - ricchezza<br />
o bellezza o cultura o posizione<br />
sociale - ma davanti a<br />
Cristo, secondo i valori del<br />
Regno. Sono così importanti<br />
che costituiscono un "pieno"<br />
di fronte al quale le più grandi<br />
promesse di successo o di<br />
ricchezza, di piacere o di autorealizzazione<br />
sono un<br />
"vuoto". Don Mario ha capito<br />
questo. Per questo ha fatto<br />
<strong>il</strong> prete e per questo, come<br />
parroco, ha voluto la Casa<br />
della Carità, per sperimentare<br />
la verità della promessa di<br />
Gesù: “Sarai pescatore di uom<strong>in</strong>i”.<br />
Che vorrei parafrasare<br />
così: "Ti guadagni da vivere<br />
pescando <strong>in</strong> questo magnifico<br />
lago. Ma c’è di più: puoi<br />
procurarti e procurare agli<br />
uom<strong>in</strong>i non solo <strong>il</strong> cibo ma<br />
<strong>anche</strong> la giustizia, la bontà, la<br />
saggezza, la speranza; puoi<br />
sanare un cuore triste e <strong>il</strong>lum<strong>in</strong>are<br />
una mente disorientata,<br />
annebbiata; puoi disarmare<br />
gli animi <strong>in</strong>aspriti dall’odio<br />
e creare legami di fraternità<br />
e di pace, di riconc<strong>il</strong>iazione;<br />
vieni e seguimi".<br />
Don Mario ha creduto<br />
al Signore ed è stato<br />
capace di mettere <strong>in</strong><br />
gioco tutto scommettendo su<br />
di Lui, sulla sua promessa.<br />
Don Prandi, una corrente di carità<br />
Il vescovo di Brescia Monari ha dato <strong>in</strong>izio alle celebrazioni<br />
ANNO SACERDOTALE BASILICA DELLA GHIARA Anticipata a martedì 16 febbraio la festa dei Sette Santi Fondatori (<strong>il</strong> 17, data della Festa, quest'anno è <strong>il</strong> Mercoledì delle Ceneri)<br />
Foto 1 e 2: monsignor Luciano Monari durante l'omelia. Foto 3: don Romano Zanni, superiore della Congregazione Mariana delle<br />
Case della Carità, durante <strong>il</strong> saluto f<strong>in</strong>ale. Foto 4: Monari porta la Comunione ad alcuni ospiti delle Case presenti <strong>in</strong> Cattedrale.<br />
“Da monsignor Mario<br />
Prandi è partita una<br />
corrente di carità<br />
che si è diffusa da Reggio <strong>in</strong> Italia,<br />
Madagascar, India e Bras<strong>il</strong>e!”. Così ha<br />
<strong>in</strong>quadrato la figura del fondatore delle<br />
Case della Carità, di cui ricorreva sabato<br />
6 febbraio <strong>il</strong> centenario della nascita, <strong>il</strong><br />
vescovo “reggiano” Luciano Monari nell’omelia<br />
della concelebrazione presieduta<br />
<strong>in</strong> Duomo la sera dello stesso giorno. In<br />
prima f<strong>il</strong>a erano gli ospiti delle Case, che<br />
per vocazione don Mario, le suore carmelitane<br />
m<strong>in</strong>ori, i fratelli della Carità, i<br />
volontari, gli aus<strong>il</strong>iari e le famiglie hanno<br />
scelto di servire.<br />
Perché proprio la Cattedrale come sede<br />
dell’apertura dell’anno centenario della<br />
nascita di mons. Prandi? Perché - lo ha<br />
Ha fatto bene? Ciascuno può<br />
dare una sua valutazione. Ma<br />
<strong>il</strong> dato è questo: che da don<br />
Mario è partita una corrente<br />
di carità che si è diffusa a<br />
Reggio, <strong>in</strong> Italia, <strong>in</strong> Madagascar,<br />
<strong>in</strong> India e <strong>in</strong> Bras<strong>il</strong>e. Non<br />
m'<strong>in</strong>teressa la dimensione<br />
geografica dell’impresa; non<br />
è importante. M'<strong>in</strong>teressa la<br />
qualità di vita che le Case<br />
hanno prodotto: m'<strong>in</strong>teressa<br />
la speranza che hanno donato,<br />
la dignità della persona<br />
umana che hanno difeso, l'amore<br />
che hanno suscitato;<br />
m'<strong>in</strong>teressa l'Eucaristia posta<br />
al centro delle case e vissuta<br />
come missione: "Va' e fa <strong>anche</strong><br />
tu lo stesso". E se qualcuno<br />
avesse, nonostante tutto<br />
dei dubbi, bisognerebbe dirgli:<br />
"Prova. Fai un mese <strong>in</strong><br />
una Casa della Carità, vivi a<br />
contatto diretto con l'altro,<br />
senza sovrastrutture, senza<br />
ruoli predef<strong>in</strong>iti, senza strumenti<br />
sofisticati, usando la<br />
parola, <strong>il</strong> sorriso, le mani...<br />
Poi valuta se questo modo di<br />
vivere ti ha arricchito o impoverito,<br />
se i poveri hanno<br />
d<strong>il</strong>atato la tua umanità o se<br />
l'hanno coartata, soffocata.<br />
"Quello che avete fatto al più<br />
1 2<br />
L’avvio delle celebrazioni<br />
IL VESCOVO: CHIESA DELLA CARITÀ, CIOÈ MISSIONARIA<br />
spiegato don Romano Zanni, superiore<br />
della congregazione - nell’attiguo battistero<br />
don Mario fu battezzato <strong>il</strong> 17 febbraio<br />
1910 e <strong>in</strong> Duomo fu consacrato<br />
sacerdote <strong>il</strong> 15 luglio 1934; ma soprattutto<br />
per sottol<strong>in</strong>eare <strong>il</strong> legame profondissimo<br />
e fedele di mons. Prandi con i suoi<br />
vescovi e con la sua <strong>Chiesa</strong> reggiana.<br />
Il messaggio del vescovo Adriano, letto<br />
dall’Aus<strong>il</strong>iare Lorenzo, ha posto l’accento<br />
sul servizio al povero come atto di culto<br />
all’uomo nella sua dignità e sulla grande<br />
<strong>in</strong>tuizione donata da don Mario: le Case<br />
della Carità: “Il servizio al povero è atto di<br />
culto all’uomo riconosciuto nella sua più<br />
profonda e autentica dignità di amato da<br />
piccolo di questi miei fratelli<br />
l'avete fatto a me". L'affermazione<br />
è chiarissima, ma<br />
non c'è modo di dimostrarla<br />
vera. A meno che uno non<br />
provi a viverla e, vivendola,<br />
non si accorga di aver visto <strong>il</strong><br />
volto lum<strong>in</strong>oso del Signore.<br />
Non voglio dire che, fatto un<br />
mese nelle Case della Carità,<br />
uno debba capire che quella<br />
è la sua strada: le vocazioni<br />
sono molte e diverse. Ma uno<br />
deve poter capire di aver <strong>in</strong>contrato<br />
Cristo e di aver sperimentato<br />
<strong>in</strong> Lui qualcosa di<br />
umanamente vero e arricchente.<br />
Il profeta Isaia ha ricevuto la<br />
sua chiamata nel Tempio di<br />
Gerusalemme, di fronte alla<br />
visione impressionante della<br />
gloria di Dio, mentre udiva <strong>il</strong><br />
coro celeste dei seraf<strong>in</strong>i. Pietro<br />
ha percepito la gloria di<br />
Dio nella figura umana di Gesù<br />
a motivo della verità delle<br />
sue parole, della bontà delle<br />
sue opere. Anche per noi, come<br />
per lui, tutto si gioca nella<br />
percezione della gloria di<br />
Dio e <strong>anche</strong> per noi, come<br />
per Pietro, la gloria di Dio ci<br />
raggiunge attraverso l'umanità<br />
di Gesù. Ma questa umanità<br />
di Gesù è offerta nella<br />
carte umana dei fratelli, e <strong>in</strong><br />
particolare dei fratelli più deboli.<br />
Potessimo avere questa<br />
"La Casa de la Carità esprime questa logica di<br />
pensiero e di azione: è la <strong>parrocchia</strong> che, riconoscendosi<br />
<strong>Chiesa</strong>, si prende cura de le sue membra<br />
socialmente deboli ma immensamente preziose"<br />
3 4<br />
percezione, la nostra esistenza<br />
ne sarebbe r<strong>in</strong>novata e rigenerata.<br />
L'immag<strong>in</strong>e di don Mario<br />
si identifica con<br />
quella delle Case della<br />
Carità se le Case vengono <strong>in</strong>tese<br />
per quello che davvero<br />
sono: non come istituzioni<br />
sociali che rispondono a situazioni<br />
di bisogno, ma come<br />
funzioni della comunità cristiana<br />
<strong>in</strong>dispensab<strong>il</strong>i perché<br />
la <strong>parrocchia</strong> risponda alla<br />
Dio, e così riconosciuto<br />
nella sua vera<br />
dignità di uomo”.<br />
“Don Mario Prandi”, prosegue mons.<br />
Caprioli, “è partito proprio da questa<br />
<strong>in</strong>tuizione, anticipando una ecclesiologia<br />
della <strong>parrocchia</strong> e, prima ancora, della<br />
<strong>Chiesa</strong> particolare come comunità eucaristica,<br />
sancita dal Conc<strong>il</strong>io. E, grazie a<br />
Dio, la sua <strong>in</strong>tuizione è diventata dono<br />
alla <strong>Chiesa</strong>, chiamata evangelica, consacrazione<br />
di vita, spiritualità fam<strong>il</strong>iare, <strong>in</strong><br />
una parola «culto, liturgia», non solo di<br />
un’ora, ma di tutta una vita, e scelta di<br />
amore f<strong>in</strong>o alla f<strong>in</strong>e, f<strong>in</strong> nelle nostre terre<br />
di missione. Non è un caso che don<br />
Mario, con <strong>il</strong> vescovo G<strong>il</strong>berto Baroni,<br />
abbia tra i primi colto l’urgenza di diventare<br />
una <strong>Chiesa</strong> missionaria”.<br />
sua vocazione.<br />
Scriveva San Paolo ai Cor<strong>in</strong>zi:<br />
"Voi siete corpo di Cristo e,<br />
ognuno secondo la propria<br />
parte, sue memebra". Il corpo<br />
è la presenza visib<strong>il</strong>e, concreta,<br />
socialmente r<strong>il</strong>evante<br />
della persona; ciascuno di<br />
noi è parte del mondo attraverso<br />
<strong>il</strong> suo corpo, nel suo<br />
corpo partecipa alla vita sociale<br />
e ne diventa protagonista<br />
<strong>in</strong>sieme agli altri. Bene,<br />
questo vale <strong>anche</strong> per Cristo:<br />
nel corpo assunto da Maria,<br />
Gesù era presente al mondo<br />
e alla società del suo tempo:<br />
ha parlato, camm<strong>in</strong>ato, lavorato,<br />
ha guarito i malati e liberato<br />
gli <strong>in</strong>demoniati, ha<br />
sofferto e ha donato se stesso<br />
patendo nel suo corpo la<br />
morte di croce. Oggi <strong>il</strong> Signore<br />
risorto, attraverso quel<br />
corpo che è la <strong>Chiesa</strong>, è ancora<br />
presente al mondo e alla<br />
società attuale: parla, opera,<br />
soffre, ama. La <strong>Chiesa</strong>,<br />
presa nella sua <strong>in</strong>terezza - attraverso<br />
la varietà dei m<strong>in</strong>isteri,<br />
delle vocazioni, delle<br />
responsab<strong>il</strong>ità - permette a<br />
Cristo di operare <strong>in</strong> modo visib<strong>il</strong>e<br />
e concreto.<br />
A dire <strong>il</strong> vero, verrebbe da ar-<br />
rossire, se pensiamo a quale<br />
immag<strong>in</strong>e di Cristo noi offriamo<br />
al mondo attraverso<br />
la nostra vita - quante nostre<br />
mesch<strong>in</strong>ità, quanti compromessi<br />
offuscano la verità della<br />
<strong>Chiesa</strong>! Ma la povertà del<br />
nostro impegno non cancella<br />
la bellezza dell'azione del<br />
Signore: se Cristo - come abbiamo<br />
ascoltato nella II lettura<br />
- è morto per i nostri<br />
peccati, allora siamo davvero<br />
perdonati e rigenerati. Se<br />
Cristo è risorto ed è apparso<br />
più volte ai suoi discepoli, allora<br />
vuole dire che la sua<br />
azione non è term<strong>in</strong>ata, che<br />
le sue parole non appartengono<br />
al passato, che Egli appartiene<br />
<strong>anche</strong> al nostro<br />
mondo.<br />
Cristo è presente oggi<br />
nel Vangelo predicato<br />
che è la Parola vera del<br />
Signore; attraverso l’Eucarestia<br />
celebrata, perché l’Eucarestia<br />
- fatta <strong>in</strong> obbedienza al<br />
Signore - contiene <strong>il</strong> dono di<br />
sé compiuto da Gesù una<br />
volta per tutte sulla croce. Ma<br />
<strong>anche</strong> attraverso l'amore fraterno,<br />
perché questo amore<br />
ha <strong>in</strong> Cristo la sua sorgente,<br />
la sua forma, <strong>il</strong> suo f<strong>in</strong>e. "Tutti<br />
conosceranno che siete<br />
miei discepoli se avrete amore<br />
gli uni per gli altri", ha detto<br />
<strong>il</strong> Signore nell'ultima cena.<br />
La frase va <strong>in</strong>tesa con un senso<br />
forte. Non vuol dire soltanto<br />
che l'amore fraterno è<br />
un dist<strong>in</strong>tivo dei discepoli di<br />
Gesù, una specie di logo posto<br />
sulle loro azioni. Vuol dire<br />
che l'amore dei discepoli è<br />
la presenza stessa dell'amore<br />
di Gesù. È Lui, Gesù, che<br />
ha <strong>in</strong>trodotto nel mondo l'amore<br />
che viene da Dio; è<br />
questo amore, <strong>in</strong>trodotto da<br />
Gesù, che cont<strong>in</strong>ua a operare<br />
nella storia e del quale i discepoli<br />
si fanno attori quando<br />
praticano l'amore fraterno.<br />
Tutta la vita di una comunità<br />
cristiana deve essere <strong>in</strong>timamente<br />
animata dall'amore:<br />
l'esercizio del m<strong>in</strong>istero,<br />
la responsab<strong>il</strong>ità sociale,<br />
la vita fam<strong>il</strong>iare, l'impegno<br />
culturale... tutto.<br />
Ma allora, si potrebbe dimenticare<br />
l'attenzione verso<br />
le situazioni di solitud<strong>in</strong>e o di<br />
debolezza? È sempre San<br />
Paolo a dire che nella <strong>Chiesa</strong><br />
"le membra del corpo che<br />
sembrano più deboli sono le<br />
più necessarie; e le parti del<br />
corpo che riteniamo meno<br />
onorevoli le circondiamo di<br />
maggiore rispetto". E conclude:<br />
"Se un membro soffre,<br />
tutte le membra soffrono <strong>in</strong>sieme;<br />
e se un membro è<br />
onorato, tutte le membra<br />
gioiscono con lui". La Casa<br />
della Carità esprime questa<br />
logica di pensiero e di azione:<br />
è la <strong>parrocchia</strong> che, riconoscendosi<br />
<strong>Chiesa</strong>, si prende<br />
cura delle sue membra socialmente<br />
deboli ma immensamente<br />
preziose.<br />
Don Mario ha fatto<br />
questo stupendo dono<br />
alla <strong>Chiesa</strong>. Bisognerebbe<br />
dire: <strong>il</strong> Signore ha<br />
acceso nella <strong>Chiesa</strong> questa<br />
consapevolezza attraverso la<br />
vita e l'opera di don Mario. A<br />
noi tocca non disperdere <strong>il</strong><br />
tesoro. Per questo facciamo<br />
memoria questa sera: non<br />
per don Mario, che non ne ha<br />
bisogno, ma di don Mario,<br />
perché la sua eredità rimanga<br />
viva e operante <strong>in</strong> noi.<br />
+ Luciano Monari<br />
Vescovo di Brescia<br />
La Festa dei Servi di Maria: i 777 anni dalla fondazione<br />
Ricorre <strong>anche</strong> <strong>il</strong> 700° anno dalla morte di Sant'Alessio Falconieri,morto all'età di 110 anni<br />
Il Mercoledì delle Ceneri,<br />
che quest'anno cade <strong>il</strong> 17<br />
febbraio, fa anticipare a<br />
martedì 16 la festa dei Sette<br />
Santi Fondatori dell'Ord<strong>in</strong>e<br />
dei Servi di Maria. Tuttavia, <strong>il</strong><br />
loro ricordo nella Bas<strong>il</strong>ica<br />
della Ghiara, a Reggio, verrà<br />
celebrato con particolare solennità<br />
<strong>anche</strong> domenica 14<br />
febbraio, nella Giornata Vocazionale<br />
dei Servi. L'Eucaristia<br />
della Famiglia Servitana<br />
sarà quella delle ore 12, con<br />
la partecipazione delle Fraternità<br />
dell'Ord<strong>in</strong>e Secolare<br />
presenti <strong>in</strong> terra reggiana e<br />
modenese. Eseguirà i canti <strong>il</strong><br />
Coro polifonico della Bas<strong>il</strong>ica,<br />
diretto da Paola Tognetti.<br />
La celebrazione di quest'anno<br />
è caratterizzata<br />
da una <strong>in</strong>teressante serie<br />
del numero 7. Infatti quest'anno<br />
l'Ord<strong>in</strong>e dei Servi di<br />
Maria compie 777 anni, poiché<br />
l' <strong>in</strong>izio della vita comune<br />
dei Sette fiorent<strong>in</strong>i è tradizionalmente<br />
fissato nell'anno<br />
1233. Inoltre ricorre <strong>il</strong><br />
700° anniversario della morte<br />
di Sant'Alessio Falconieri,<br />
l'ultimo dei Sette a concludere<br />
la vita terrena nel 1310, a<br />
110 anni di età, dopo aver vissuto<br />
nell'Ord<strong>in</strong>e 77 anni. La<br />
sua morte è stata <strong>il</strong> coronamento<br />
di una vita esemplare.<br />
Nella "Cronaca" di fra Pietro<br />
da Todi, scritta circa sette anni<br />
dopo la morte di fra Alessio,<br />
è riportato <strong>il</strong> racconto di<br />
alcuni frati presenti al suo<br />
transito. Egli, prima di morire,<br />
ebbe una visione di ange-<br />
A s<strong>in</strong>istra: Anonimo Toscano (secolo XVII), "Apparizione della Madonna ai Primi Sette Santi Padri" (Siena, S. Maria dei Servi, refettorio). A destra: Sant'Alessio Falconieri,<br />
di cui ricorre quest'anno <strong>il</strong> 700° della morte (visse 110 anni, dal 1200 al 1310; fu l'ultimo a morire dei Sette Santi Fondatori).<br />
li che gli venivano <strong>in</strong>contro<br />
sotto forma di uccelli bianchi<br />
e bellissimi; <strong>in</strong> mezzo era Cristo,<br />
nelle sembianze di uno<br />
splendido bimbo, con una<br />
corona d'oro sul capo. Gridando<br />
a gran voce, fra Alessio<br />
<strong>in</strong>dicò ai frati quello che<br />
vedeva.<br />
Un aspetto particolare<br />
della vita di frate<br />
Alessio, fratello laico<br />
come la maggior parte dei<br />
primi <strong>in</strong>iziatori dell'Ord<strong>in</strong>e,<br />
era la partecipazione all'attività<br />
di elemos<strong>in</strong>a, che <strong>in</strong><br />
buona parte sosteneva la vita<br />
economica della comunità di<br />
Firenze. Con grande um<strong>il</strong>tà,<br />
lui che era della nob<strong>il</strong>e famiglia<br />
dei Falconieri, ha svolto<br />
<strong>il</strong> servizio della questua e dei<br />
lavori manuali f<strong>in</strong>o ad età<br />
molto avanzata, con grande<br />
edificazione di tutti i frati.<br />
Un altro aspetto da ricordare<br />
è <strong>il</strong> suo paterno amore per i<br />
giovani frati studenti, a Parigi,<br />
presso l'Università della<br />
Sorbona, <strong>il</strong> più famoso centro<br />
di studi teologici, r<strong>in</strong>omato<br />
<strong>in</strong> tutta Europa e fondato<br />
È anticipata al 16 febbraio (quest'anno <strong>il</strong> 17 è Mercoledì delle Ceneri) la Festa dei Sette Santi Fondatori<br />
dei Servi di Maria.Il loro ricordo nella Bas<strong>il</strong>ica della Ghiara,a Reggio,sarà celebrato con particolare<br />
solennità già domenica 14 febbraio,Giornata vocazionale dei Servi,nella Santa Messa delle 12<br />
In mostra al Museo Diocesano di Reggio Em<strong>il</strong>ia dal 12 febbraio al 21 marzo<br />
“IL MARTIRIO DI SAN PIETRO” DEL GUERCINO<br />
ESPOSIZIONE STRAORDINARIA<br />
12 febbraio - 21 marzo 2010<br />
• venerdì 12 febbraio, ore 16.30<br />
<strong>in</strong>augurazione della mostra<br />
• domenica 14 febbraio, ore 17<br />
concerto “Soli Deo Gloria”<br />
• domenica 21 febbraio, ore 17<br />
Pietro Zander<br />
Fabbrica di S. Pietro <strong>in</strong> Vaticano<br />
“Il colle Vaticano: la scena<br />
del martirio e della sepoltura<br />
di Pietro <strong>il</strong> pescatore”<br />
• lunedì 22 febbraio, ore 9<br />
Nazzareno Gabrielli<br />
Fabbrica di S. Pietro <strong>in</strong> Vaticano<br />
“La Cappella Sist<strong>in</strong>a <strong>in</strong> Vaticano:<br />
<strong>il</strong> restauro degli affreschi<br />
di Michelangelo”<br />
<strong>in</strong> collaborazione con<br />
l’Istituto d’Arte “G. Chierici”<br />
• martedì 22 febbraio, ore 18<br />
Nazzareno Gabrielli<br />
Fabbrica di S. Pietro <strong>in</strong> Vaticano<br />
“La Cappella Sist<strong>in</strong>a <strong>in</strong> Vaticano:<br />
<strong>il</strong> restauro degli affreschi<br />
di Michelangelo”<br />
<strong>in</strong> collaborazione con l’Ord<strong>in</strong>e<br />
degli Architetti di Reggio Em<strong>il</strong>ia<br />
• domenica 7 marzo, ore 17<br />
Angelo Mazza, Sopr<strong>in</strong>tendenza<br />
Beni Storici Artistici Ecclesiastici<br />
di Modena e Reggio Em<strong>il</strong>ia<br />
“Guerc<strong>in</strong>o a Reggio”<br />
• domenica 21 marzo, ore 17<br />
concerto “Soli Deo Gloria”<br />
Orari della visita al Museo<br />
(<strong>in</strong>gresso libero)<br />
lunedì, mercoledì e domenica,<br />
ore 16 - 19<br />
martedì e venerdì, ore 9 - 12.30<br />
sabato, ore 9 - 12.30 e 16 - 19<br />
nel 1257 dal teologo francese<br />
Robert de Sorbon.<br />
Da antichi documenti storici<br />
risulta che nel 1307 <strong>il</strong> Priore<br />
generale dei Servi di Maria<br />
restituì a fra Alessio quattro<br />
fior<strong>in</strong>i d'oro da lui precedentemente<br />
imprestati per gli<br />
studenti di Parigi. Per questo<br />
S. Alessio è stato proclamato<br />
protettore degli studenti dell'Ord<strong>in</strong>e<br />
dei Servi di Maria e a<br />
lui è stato <strong>in</strong>titolato <strong>il</strong> Collegio<br />
<strong>in</strong>ternazionale dell'Ord<strong>in</strong>e<br />
dei Servi <strong>in</strong> Roma, dove ha<br />
sede la Pontificia Facoltà Teologica<br />
"Marianum".<br />
p. Anacleto Maria Tommasi<br />
Nella Giornata per la Vita, per gestanti <strong>in</strong> difficoltà<br />
INAUGURATA CASA ESTER<br />
Alla presenza di numerose autorità cittad<strong>in</strong>e si è svolta sabato<br />
6 febbraio, vig<strong>il</strong>ia della 32 a Giornata nazionale per la Vita, l’<strong>in</strong>augurazione<br />
di Casa Ester, l'appartamento per donne <strong>in</strong> gravidanza<br />
gestito, e fortemente voluto, dalla cooperativa Madre<br />
Teresa e dal Centro Aiuto alla Vita di Reggio Em<strong>il</strong>ia. La struttura<br />
accoglie donne che stanno vivendo un momento di difficoltà<br />
a causa della gravidanza e che necessitano di un luogo sereno<br />
<strong>in</strong> cui vivere questo importante momento della loro vita.<br />
Hanno aperto la giornata i bamb<strong>in</strong>i della scuola dell'<strong>in</strong>fanzia<br />
<strong>parrocchia</strong>le “E. Barchi” di Ronc<strong>in</strong>a, che hanno cantato, con le<br />
loro <strong>in</strong>segnanti, alcuni <strong>in</strong>ni alla vita e alla gioia di vivere (si veda<br />
la foto sopra). Sono seguiti alcuni <strong>in</strong>terventi delle autorità,<br />
della presidente della cooperativa Maria Iotti e del Cav Anna<br />
Bizzarri, che hanno ricordato l’importanza di accogliere la vita,<br />
soprattutto quella nascente. Tutti hanno espresso appoggio<br />
e riconoscenza per lo sforzo che la cooperativa e <strong>il</strong> Cav stanno<br />
facendo <strong>in</strong> terra reggiana da 10 anni per accogliere e sostenere<br />
donne e madri che vivono una situazione per una gravidanza<br />
<strong>in</strong>attesa. Leit motiv della giornata è stata la frase di Madre Teresa<br />
di Calcutta: “Auguriamoci che nella nostra città nessuna<br />
donna possa dire di essere stata costretta ad abortire”.<br />
L’appartamento Ester - la quarta casa d’accoglienza che la cooperativa<br />
apre a Reggio Em<strong>il</strong>ia - è stato benedetto dal Vescovo<br />
Aus<strong>il</strong>iare Ghizzoni (foto sotto) ed è stato visitato dai partecipanti<br />
a l'<strong>in</strong>augurazione. Info: cooperativa Madre Teresa (0522.272108,<br />
<strong>in</strong>fo@coopmadreteresa.it; www.coopmadreteresa.it).
12<br />
13 febbraio 2010<br />
<strong>Chiesa</strong> & Società<br />
TRIGESIMO<br />
Mario Crotti, l'amicizia sopra ogni cosa<br />
UN NITIDO RICORDO<br />
TRACCIATO DA DON<br />
ELEUTERIO AGOSTINI<br />
l 14 gennaio 2010, nell'Arcispedale<br />
Santa Maria<br />
Nuova di Reggio Em<strong>il</strong>ia,<br />
dopo otto mesi di degenza, è<br />
spirato Mario Crotti. Era nato<br />
ad Alb<strong>in</strong>ea - dove <strong>anche</strong> risiedeva<br />
- e aveva 79 anni.<br />
Contad<strong>in</strong>o, operaio metalmeccanico,<br />
tecnico di radiologia,<br />
fotografo e, con la 5a I<br />
elementare, uomo di cultura<br />
e di strenuo impegno religioso,<br />
politico e sociale. La rete<br />
delle sue relazioni era sterm<strong>in</strong>ata.<br />
Conosceva tutti, e tutti<br />
lo conoscevano, al di qua e al<br />
di là del "Tevere". L'amicizia<br />
è stata una componente fondamentale<br />
della sua vita. L'ha<br />
vissuta con partecipazione<br />
viva, con fedeltà s<strong>in</strong>cera, senza<br />
calcoli e secondi f<strong>in</strong>i: sorridere<br />
a chi si <strong>in</strong>contra e godere<br />
di sentirsi corrisposto, è<br />
la sostanza della dignità<br />
umana. Com'è bello un uomo,<br />
un amico!<br />
Viaggiare <strong>in</strong> compagnia di<br />
Mario era piacevolissimo, ma<br />
bisognava mettere <strong>in</strong> conto le<br />
visite ai suoi amici, e ne aveva<br />
dappertutto. Del resto, chi<br />
non è stato ospite <strong>in</strong> casa di<br />
Mario? Il culto e la professione<br />
dell'amicizia <strong>in</strong> lui vanno<br />
rimarcati perché segno di<br />
una mente aperta che conosce,<br />
scopre, apprezza non gli<br />
smeraldi e ne<strong>anche</strong> le opere<br />
d'arte, ma <strong>il</strong> fasc<strong>in</strong>o delle persone<br />
vive. In questo Mario<br />
abb<strong>in</strong>ava penetrante <strong>in</strong>tuizione<br />
e sentimento cristiano.<br />
Egli si è sempre onorato<br />
di s<strong>in</strong>golare amicizia<br />
con <strong>il</strong> venerato card<strong>in</strong>ale<br />
Sergio Pignedoli del quale<br />
si è detto che fu amico dell'umanità.<br />
Per Mario, dunque,<br />
un maestro. Essere amici<br />
vuol dire sempre e comunque<br />
andare oltre le disparità<br />
di professione, di censo, di r<strong>il</strong>evanza<br />
sociale che caratterizzano<br />
le persone, e che<br />
troppo spesso <strong>anche</strong> le dividono;<br />
vuoI dire accogliersi alla<br />
pari, da uomo a uomo. Pochi<br />
ne sono capaci; non tutti<br />
accettano di svestirsi della loro<br />
apparenza ufficiale.<br />
L'amicizia <strong>in</strong>fatti è <strong>anche</strong><br />
ascesi e verità. Mario ha saputo<br />
essere amico.<br />
Tutto questo però non vuol<br />
dire che a Mario tutto e tutti<br />
andassero bene. Egli era<br />
ben più esigente di quanto<br />
potesse sembrare. Diventava<br />
<strong>anche</strong> ombroso e perf<strong>in</strong>o<br />
diffidente qualora si sentisse<br />
non corrisposto, ma adoperato.<br />
Èstato un uomo schierato.<br />
Aveva fatto, ancora<br />
giovane, le sue scelte<br />
religiose e politiche e tutti sapevano<br />
da che parte stava:<br />
Azione <strong>Cattolica</strong>, Democra-<br />
Èmorto sereno ma ha sofferto nel sentirsi spesso non ricambiato<br />
zia Cristiana, Partigiani Cristiani.<br />
Sapeva <strong>anche</strong> polemizzare,<br />
non si tirava <strong>in</strong>dietro,<br />
e a volte le sue parole<br />
avevano la punta. Ma <strong>anche</strong><br />
gli "altri" apprezzavano le sue<br />
s<strong>in</strong>cerità e capivano che Mario<br />
non <strong>in</strong>tendeva mortificare<br />
o zittire nessuno.<br />
Aveva amici, <strong>anche</strong> di r<strong>il</strong>ievo<br />
nazionale, fra le più disparate<br />
appartenenze politiche.<br />
Arguto, <strong>in</strong>capace di r<strong>in</strong>unciare<br />
alla battuta, Mario non era<br />
- non è mai stato - un fazioso.<br />
Al di là delle estrazioni culturali<br />
religiose o politiche, apprezzava<br />
l'autenticità della<br />
persona e offriva la propria:<br />
si può e si deve essere amici<br />
sempre.<br />
Mario è stato un uomo<br />
di grande cultura.<br />
Però non uomo<br />
di studi e ne<strong>anche</strong> autodidatta.<br />
Il suo italiano e i suoi congiuntivi<br />
barcollavano. Dipanare<br />
la sua personalità non è<br />
fac<strong>il</strong>e. Egli per primo <strong>in</strong>duceva<br />
<strong>in</strong> errore. Esuberante,<br />
scherzoso, diretto nell'approccio,<br />
non sempre sublime<br />
nelle sue battute, <strong>in</strong>cl<strong>in</strong>e alla<br />
barzelletta, sempre <strong>in</strong> dialetto,<br />
non alieno dalla pacca sulle<br />
spalle... non dava l'impressione<br />
di un uomo f<strong>in</strong>e e vig<strong>il</strong>e.<br />
A settanta e quasi ottant'anni<br />
esibiva ancora un piglio giovan<strong>il</strong>e<br />
e confidenziale che<br />
non <strong>in</strong>cuteva certo soggezione.<br />
Ma proprio tale apparenza<br />
<strong>in</strong>gannava, e dietro di essa<br />
<strong>in</strong> lui fervevano pensieri e <strong>anche</strong><br />
ambizioni del tutto <strong>in</strong>sospettab<strong>il</strong>i,<br />
ma ben più complessi<br />
ed elevati.<br />
Mario aveva della vita<br />
una visione "storiografica",<br />
capiva che<br />
<strong>in</strong> ogni modo, vivendo, si fa la<br />
storia. Gli avvenimenti e le<br />
persone, piacevoli o no, vanno<br />
r<strong>il</strong>evati e documentati<br />
perché sono storia. I fatti e i<br />
personaggi straord<strong>in</strong>ari tanto<br />
più <strong>in</strong>teressavano e sollecitavano<br />
Mario. C'erano <strong>in</strong> lui<br />
la sensib<strong>il</strong>ità e l'attitud<strong>in</strong>e del<br />
grande giornalista che sa e<br />
"L'amicizia è stata una componente<br />
fondamentale della sua vita. L'ha vissuta<br />
con partecipazione viva, con fedeltà s<strong>in</strong>cera,<br />
senza calcoli e secondi f<strong>in</strong>i: sorridere a chi si<br />
<strong>in</strong>contra e godere di sentirsi corrisposto"<br />
sente la responsab<strong>il</strong>ità di testimoniare<br />
e di assicurare la<br />
documentazione che poi<br />
consente di fare storia. Da<br />
qui l'impulso <strong>in</strong>contenib<strong>il</strong>e<br />
di esserci, di vedere, di sapere...<br />
e fotografare.<br />
Certo, perché la risorsa a sua<br />
disposizione e misura era la<br />
macch<strong>in</strong>a fotografica, ma<br />
specialmente perché capiva<br />
l'apporto fondamentale che<br />
la fotografia reca al mondo<br />
dell'<strong>in</strong>formazione, della comunicazione<br />
e della documentazione<br />
storica. In questo<br />
- e per questo - Mario, ad<br />
onta della sua qu<strong>in</strong>ta ele-<br />
mentare e del suo italiano approssimativo,<br />
era un uomo<br />
colto.<br />
AReggio Em<strong>il</strong>ia Mario,<br />
per lunghi anni, è stato<br />
presente a tutto e sempre,<br />
fotografando. Celebrazioni<br />
e commemorazioni civ<strong>il</strong>i<br />
e religiose, <strong>in</strong>contri culturali<br />
e folkloristici, congressi di<br />
partito, Associazioni, Ord<strong>in</strong>i<br />
Professionali, Cooperative,<br />
Fondazioni; con amici o parrocchie<br />
viaggi e pellegr<strong>in</strong>aggi<br />
(Lourdes, Fatima, Medjugorje,<br />
Madre Teresa di Calcutta,<br />
Padre Pio, Loreto, Roma e<br />
Montericco); personaggi politici,<br />
prefetti, questori, Capitani<br />
delle Forze Armate e<br />
Monsignori, Vescovi, Card<strong>in</strong>ali<br />
e Papa Giovanni Paolo II.<br />
Nell'archivio fotografico lasciato<br />
da Mario c'è tutta la<br />
Reggio degli ultimi c<strong>in</strong>quant'anni.<br />
Qualche volta rimediando<br />
le spese, ma spesso rimediando<br />
di tasca sua. Non<br />
gli sarebbe stato possib<strong>il</strong>e e<br />
non disponeva di supporti<br />
adeguati per esondare oltre<br />
Reggio. Ma di fronte all'alluvione<br />
del Po (1951), all'<strong>in</strong>surrezione<br />
dell'Ungheria (1956),<br />
alle vittime del luglio Sessanta<br />
a Reggio, alla frana del Vajont<br />
(1963), all'allagamento<br />
di Firenze (1966), al terremoto<br />
del Friuli (1976), dell'lrp<strong>in</strong>ia<br />
(1980), di Assisi (1997),<br />
come di tanti altri avvenimenti,<br />
Mario sentiva <strong>il</strong> bisogno<br />
e quasi la responsab<strong>il</strong>ità<br />
di partecipare e di fissare nella<br />
sua pellicola uom<strong>in</strong>i e cose.<br />
Mario però ha dato la<br />
dimostrazione del<br />
suo acume e della<br />
sua <strong>in</strong>tuizione storiografica<br />
occupandosi di Berl<strong>in</strong>o con<br />
una cont<strong>in</strong>uità impressionante.<br />
Ha fotografato Berl<strong>in</strong>o<br />
prima della costruzione del<br />
Muro, quando è <strong>in</strong>iziata la<br />
collocazione dei giganteschi<br />
moduli <strong>in</strong> cemento armato<br />
(1961), la gestione del Muro e<br />
f<strong>in</strong>almente la sua caduta<br />
(1989); come se un angelo <strong>in</strong><br />
sogno gli avesse rivelato che<br />
quel Muro sarebbe diventato<br />
<strong>il</strong> simbolo della storia contemporanea.<br />
Giustamente Mario considerava<br />
la Mostra storico-documentaria<br />
da lui allestita su<br />
"La città che fu murata" come<br />
<strong>il</strong> suo capolavoro e ne era<br />
orgoglioso. Ma <strong>il</strong> suo scrupolo<br />
di documentazione e la<br />
sua attenta sensib<strong>il</strong>ità, <strong>in</strong> un<br />
contesto ben più modesto<br />
ma pur sempre di umanissimo<br />
r<strong>il</strong>ievo, si sono confermati<br />
nella mostra fotografica dedicata<br />
a tutte le lapidi, i cippi,<br />
i monumenti dissem<strong>in</strong>ati nei<br />
cimiteri ma <strong>anche</strong> lungo le<br />
strade della nostra Prov<strong>in</strong>cia,<br />
ed eretti <strong>in</strong> memoria di vittime<br />
e caduti dell'una e dell'altra<br />
parte, durante i mesi della<br />
lotta di Liberazione.<br />
Ad Alb<strong>in</strong>ea, dopo la f<strong>in</strong>e<br />
della guerra, si è tenuta<br />
ogni anno la celebrazione<br />
dell'audacissimo attacco<br />
dei partigiani a V<strong>il</strong>la Rossi,<br />
dove risiedeva <strong>il</strong> Comando<br />
Generale delle truppe tedesche<br />
del Nord Italia e <strong>in</strong>sieme<br />
si commemoravano i Caduti.<br />
Non solo Mario ha sempre<br />
partecipato, ma poi, sulla base<br />
della Cronaca redatta dall'allora<br />
arciprete di Alb<strong>in</strong>ea,<br />
don Alberto Ugoletti, ha rievocato<br />
la fuc<strong>il</strong>azione di c<strong>in</strong>que<br />
m<strong>il</strong>itari tedeschi ord<strong>in</strong>ata,<br />
dopo processo sommario,<br />
dal loro stesso comando per<br />
<strong>in</strong>telligenza con reparti partigiani.<br />
Passati per le armi nella stessa<br />
V<strong>il</strong>la Rossi, i loro corpi erano<br />
stati <strong>in</strong>umati nel cimitero<br />
di Alb<strong>in</strong>ea. Un comm<strong>il</strong>itone,<br />
<strong>in</strong> segreto, aveva poi trasmesso<br />
alI'Arciprete le loro gene-<br />
ralità. Mario è riuscito a ritrovare<br />
e contattare i fam<strong>il</strong>iari<br />
dei soldati fuc<strong>il</strong>ati, e si è adoperato<br />
perché <strong>in</strong> Germania se<br />
ne desse adeguata <strong>in</strong>formazione<br />
nella stampa nazionale<br />
e se ne riab<strong>il</strong>itasse la memoria.<br />
Da questi contatti - gestiti<br />
da Mario con la generosità<br />
di sempre - sono qu<strong>in</strong>di derivate<br />
le visite reciproche tra<br />
Alb<strong>in</strong>ea e Treptow (Berl<strong>in</strong>o),<br />
<strong>il</strong> Gemellaggio fra i due Comuni<br />
f<strong>in</strong>o all'<strong>in</strong>testazione di<br />
una piazza di Treptow al nome<br />
dell'Arciprete don Alberto<br />
Ugoletti.<br />
Anche questa vicenda<br />
Mario non solo l'ha <strong>in</strong><br />
parte gestita <strong>in</strong> prima<br />
persona, ma ne ha lasciato<br />
adeguata <strong>il</strong>lustrazione fotografica.<br />
Mario frequentava e usava<br />
confidenza con numerose<br />
personalità politiche (Prodi,<br />
De Mita, Castagnetti, Mar<strong>in</strong>i<br />
e l'on. Iotti) ed ecclesiastiche.<br />
Già si è parlato del card. Pignedoli,<br />
ma era suo amico<br />
<strong>anche</strong> mons. Loris Capov<strong>il</strong>la,<br />
Segretario particolare di Papa<br />
Giovanni XXIII, e parla da<br />
sola la venuta del card<strong>in</strong>ale<br />
Giovanni Coppa - da Roma<br />
alla Fola di Alb<strong>in</strong>ea - per presiedere,<br />
nella chiesa di San<br />
Gaetano, le sue esequie.<br />
Queste frequentazioni<br />
confermano - ma <strong>anche</strong><br />
spiegano - come<br />
mai Mario avesse maturato<br />
quella mentalità ampia,<br />
e <strong>in</strong>sieme penetrante,<br />
che lo portava oltre i luoghi<br />
comuni e le mesch<strong>in</strong>ità. Ogni<br />
giorno, immancab<strong>il</strong>mente,<br />
leggeva i giornali, non perdeva<br />
mai i notiziari televisivi e<br />
delle vicende reggiane sapeva<br />
sempre tutto. Però cont<strong>in</strong>uava<br />
a parlare <strong>in</strong> dialetto, a<br />
sparare le sue battute e - a<br />
questo punto - non si può<br />
non dire di un disagio che si<br />
portava dentro. Mario era<br />
ben consapevole della r<strong>il</strong>evanza<br />
culturale, civ<strong>il</strong>e e politica<br />
delle sue <strong>in</strong>iziative. Aveva<br />
una percezione nitida ed<br />
equ<strong>il</strong>ibrata della laicità e di-<br />
gnità dello Stato, delle Istituzioni,<br />
e qu<strong>in</strong>di dell'impegno<br />
politico.<br />
A suo parere la <strong>Chiesa</strong> reggiana<br />
non riserva adeguato riconoscimento<br />
e patecipazione<br />
alle celebrazioni civ<strong>il</strong>i, e se ne<br />
rammaricava. Però cont<strong>in</strong>uava.<br />
Veniva dalla gavetta e<br />
dai campi, era estraneo<br />
alle aule universitarie,<br />
ma proprio queste così um<strong>il</strong>i<br />
orig<strong>in</strong>i, mai r<strong>in</strong>negate, avrebbero<br />
dovuto propiziargli un<br />
riconoscimento maggiore.<br />
In verità non gli è mancata la<br />
stima e l'ammirazione di tanti.<br />
È stato fatto Cavaliere della<br />
Repubblica, poi Commendatore.<br />
Ma pensava che molti,<br />
<strong>in</strong>torno a lui, gli riservassero<br />
<strong>il</strong> paziente compatimento<br />
che si usa per un troppo<br />
agitato povero untorello. Ne<br />
soffriva; proprio - e molto più<br />
- perché a Mario certe persone<br />
premevano e avrebbe<br />
gioito del loro riconoscimento.<br />
Ancora qualche mese addietro,<br />
come l'anno scorso di<br />
questi giorni, a morire Mario<br />
proprio non pensava. Aveva<br />
<strong>in</strong> mente altri progetti, <strong>in</strong> calendario<br />
numerosi <strong>in</strong>contri e<br />
specialmente si riprometteva<br />
di riord<strong>in</strong>are <strong>il</strong> suo sterm<strong>in</strong>ato<br />
archivio fotografico.<br />
Poi la famiglia, la moglie Pia,<br />
i figli Corrado e Maria, i nipot<strong>in</strong>i,<br />
la nuova casa con l'ampia<br />
f<strong>in</strong>estra spalancata sulla<br />
coll<strong>in</strong>a e la chiesa di Alb<strong>in</strong>ea...<br />
Ma giorno dopo giorno,<br />
mese dopo mese,<br />
da una delusione<br />
all'altra quanto al suo ristab<strong>il</strong>imento...<br />
i trasferimenti ai<br />
diversi reparti dell'Ospedale,<br />
i medici tanto sorridenti<br />
quanto elusivi, <strong>il</strong> progressivo<br />
<strong>in</strong>debolimento, ormai senza<br />
voce, pur se lucidissimo e<br />
presente... Mario ha dovuto<br />
arrendersi ed ha capito che<br />
moriva. Con sofferenza si è<br />
affidato al Mistero Santo di<br />
Dio. Ogni giorno don Claudio<br />
lori gli portava la Comunione.<br />
Invitato a pregare, ha<br />
sempre risposto con la doc<strong>il</strong>ità<br />
di un bamb<strong>in</strong>o. Come ci<br />
auguriamo <strong>anche</strong> per noi<br />
stessi, Mario ha saputo fare<br />
della sua morte l'atto religioso<br />
supremo: "Nelle tue mani<br />
consegno la mia vita".<br />
Mario non è morto risentito.<br />
Ha mostrato che si può morire<br />
riconc<strong>il</strong>iati; che alla f<strong>in</strong>e <strong>il</strong><br />
morire diventa cosa secondaria<br />
quando ci si sente amati.<br />
Mario ha visto accanto a sé<br />
ogni giorno la moglie, i figli e<br />
tanti amici. Ogni giorno <strong>il</strong> suo<br />
volto, sempre più estenuato,<br />
è stato accarezzato, baciato<br />
"Pensava che molti, <strong>in</strong>torno a lui, gli<br />
riservassero <strong>il</strong> paziente compatimento che si<br />
usa per un troppo agitato povero untorello.<br />
Ne soffriva; proprio - e molto più - perché<br />
a Mario certe persone premevano"<br />
con affetto <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ito. Franco<br />
Fontani, non un parente ma<br />
appunto un amico, per mesi,<br />
ogni matt<strong>in</strong>a, immancab<strong>il</strong>mente,<br />
si è fatto trovare al suo<br />
capezzale per dargli <strong>il</strong> buon<br />
giorno. Poi tante, <strong>in</strong>numerevoli<br />
visite, telefonate, cartol<strong>in</strong>e.<br />
Mario vedeva bene l'imbarazzo<br />
degli amici che si accostavano<br />
al suo letto, ma<br />
gradiva, perché si confermava<br />
l'amicizia. Quando è così -<br />
giacché a quei term<strong>in</strong>i bisogna<br />
arrivare - si può morire<br />
sereni.<br />
don Eleuterio Agost<strong>in</strong>i
STILI DI VITA<br />
RICICLARE IL CIBO<br />
RISPARMIANDO.<br />
STUDENTI IN CATTEDRA<br />
Massaie all'ascolto,<br />
prendete nota. Se<br />
conoscete ricette cul<strong>in</strong>arie<br />
a base di... scarti, speditele<br />
per posta elettronica a<br />
ricetteavanzi@eniaspa.it: potrebbero<br />
entrare a far parte della<br />
seconda edizione de "Il ricettario<br />
degli avanzi". La prima -<br />
tra "polpette del giorno dopo"<br />
e "pizzette di polenta" - è stata<br />
un successo.<br />
E questo è soltanto un risvolto<br />
di un progetto di educazione<br />
alimentare che oltre a Enìa co<strong>in</strong>volge<br />
<strong>il</strong> Coord<strong>in</strong>amento Donne<br />
della Federazione nazionale<br />
dei pensionati Cisl e l'Istituto<br />
professionale per i Servizi alberghieri<br />
e della Ristorazione<br />
"A. Motti" di Reggio Em<strong>il</strong>ia.<br />
Amaggior ragione <strong>in</strong> tempi<br />
di crisi, la quantità di<br />
cibo che va quotidianamente<br />
sprecata, passando dalla<br />
tavola al bidone della spazzatura,<br />
costituisce un vero scandalo.<br />
Da limitare <strong>il</strong> più possib<strong>il</strong>e. Talvolta<br />
lo scialo <strong>in</strong>izia dal frigo,<br />
dove si lasciano scadere prodotti<br />
ancora confezionati. C'è<br />
<strong>in</strong>somma tutta una serie di<br />
aspetti a cui chi fa la spesa e chi<br />
lavora abitualmente ai fornelli<br />
deve prestare attenzione. Se poi<br />
la sensib<strong>il</strong>izzazione tocca i ragazzi,<br />
magari proprio quelli che<br />
saranno i ristoratori di domani,<br />
tanto meglio.<br />
"<br />
All'istituto Motti -<br />
spiega Giovanni<br />
Mori, <strong>in</strong>segnante di<br />
Cuc<strong>in</strong>a - attuiamo già da due<br />
anni <strong>il</strong> progetto «Io riciclo», che<br />
ha come obiettivo l'organizzazione<br />
e la promozione della raccolta<br />
differenziata dei rifiuti all'<strong>in</strong>terno<br />
della scuola. Poi da cosa<br />
è nata cosa: ora, <strong>in</strong>sieme ad<br />
Enìa e alle donne della Fnp-<br />
Cisl, presentiamo questo nuovo<br />
progetto <strong>in</strong>titolato «Il riut<strong>il</strong>izzo<br />
degli alimenti <strong>in</strong> cuc<strong>in</strong>a»".<br />
E così <strong>il</strong> 9, 16, 23 e 30 marzo,<br />
presso la sede di via Fratelli Rosselli<br />
41 a Reggio, <strong>il</strong> professor<br />
Mori e una classe dell'istituto<br />
alberghiero terranno quattro lezioni<br />
aperte di "cuc<strong>in</strong>a leggera e<br />
uso creativo degli avanzi" <strong>in</strong>sieme<br />
alle iscritte del Coord<strong>in</strong>amento<br />
donne Fnp-Cisl.<br />
Le adesioni superano già la<br />
trent<strong>in</strong>a e si prevedono almeno<br />
due gruppi. Il tema della cuc<strong>in</strong>a<br />
per gli anziani, <strong>in</strong>oltre, sarà<br />
affrontato <strong>in</strong> un <strong>in</strong>contro pubblico<br />
<strong>il</strong> prossimo martedì 23<br />
Società & Cultura 13 febbraio 2010 13<br />
Tutti a scuola di economia domestica<br />
Pensionate Cisl,Enìa e "Motti":progetto di educazione alimentare<br />
febbraio alle 15.30 nella "Sala<br />
Europa" del Centro servizi Cisl<br />
(<strong>in</strong> via Turri 55/a, a Reggio). Interverranno<br />
Marta Poli, l'altra<br />
docente dell'istituto "Motti" referente<br />
del progetto, e la dietologa<br />
Loredana Radeghieri.<br />
Evidentemente <strong>il</strong> menù<br />
studiato dal "Motti" avrà<br />
un occhio di riguardo alle<br />
esigenze nutrizionali della<br />
terza età. Durante le lezioni,<br />
con tanto di grembiuli e berretti<br />
prescritti dalla Asl, avverrà<br />
qu<strong>in</strong>di un "passaggio di competenze"<br />
<strong>in</strong>tergenerazionale.<br />
Ma gli studenti come vedono<br />
quest'<strong>in</strong>edita collaborazione?<br />
"La proposta di riut<strong>il</strong>izzare gli<br />
avanzi per produrre nuove ricette<br />
è stimolante. Sappiamo<br />
che i problemi più comuni a<br />
una certa età sono diabete, colesterolo,<br />
osteoporosi. Perciò<br />
cercheremo di preparare piatti<br />
con meno calorie e zuccheri,<br />
più fac<strong>il</strong>i da consumare e da digerire",<br />
risponde Car<strong>in</strong>e Far<strong>in</strong>a.<br />
"Saper riciclare le derrate che la<br />
L'<br />
ultima crisi delle Reggiane <strong>in</strong>izia nella primavera del<br />
2004 con l'<strong>in</strong>solvenza del "bond" di 125 m<strong>il</strong>ioni di euro,<br />
contratto dalla proprietà per f<strong>in</strong>anziare le proprie<br />
attività produttive.<br />
Da allora la situazione f<strong>in</strong>anziaria del Gruppo Fantuzzi-Reggiane<br />
è sempre peggiorata, avendo ricadute ancora più negative sugli<br />
aspetti produttivi, che di fatto hanno portato l'azienda tutta alla<br />
paralisi. In questo contesto di "default" tecnico (l'azienda di fatto<br />
era fallita) si è <strong>in</strong>serito l'acquisto del Gruppo da parte di Terex.<br />
Percorso travagliato, controverso, <strong>in</strong> quanto, a sentire Terex, i documenti<br />
che hanno portato alla vendita non rispecchiavano la<br />
realtà che, <strong>in</strong>vece, è stata toccata con mano dopo <strong>il</strong> prelim<strong>in</strong>are<br />
d'acquisto.<br />
Da qui <strong>il</strong> tentativo di Terex di tirarsene fuori, che ha prodotto solo<br />
uno sconto di 40 m<strong>il</strong>ioni di euro sul prezzo f<strong>in</strong>ale d'acquisto.<br />
I<br />
n questi lunghi anni, ben sei, come s<strong>in</strong>dacato abbiamo cercato<br />
attraverso l'ut<strong>il</strong>izzo di ammortizzatori sociali, attraverso<br />
accordi <strong>anche</strong> con le istituzioni che v<strong>in</strong>colavano l'area su<br />
cui sorgeva <strong>il</strong> sito di Reggio, di tenere accesa la speranza che <strong>il</strong><br />
gruppo nella sua <strong>in</strong>terezza, che consta di più di 500 dipendenti,<br />
potesse avere un futuro <strong>in</strong>dustriale, grazie alle sue risorse umane,<br />
fatte di competenza e di professionalità.<br />
Ora siamo arrivati al dunque: per la prima volta ci si presenta<br />
una soluzione complessiva, su tutti i fronti aperti, quello dei for-<br />
maggior parte della gente compra,<br />
cuoce e mette da parte ha<br />
<strong>anche</strong> un ritorno economico",<br />
aggiunge Mart<strong>in</strong>a Braglia, futura<br />
donna barman (o barwoman<br />
che dir si voglia). Vic<strong>in</strong>o a lei,<br />
Davide Arnone è impegnato al<br />
frullatore per una 'normale' attività<br />
didattica. "Prima di fare la<br />
spesa - s'<strong>in</strong>serisce <strong>il</strong> ragazzo - è<br />
sempre meglio vuotare <strong>il</strong> frigo.<br />
Si risparmiano un sacco di soldi.<br />
Per fortuna, grazie a mia madre,<br />
l'attenzione ad evitare gli<br />
sprechi l'ho imparata a casa prima<br />
che a scuola".<br />
Davide non è qu<strong>in</strong>di digiuno<br />
di economia domestica.<br />
"Ma agli studenti,<br />
<strong>in</strong> generale, non farà male<br />
lavorare ai fornelli con persone<br />
meno giovani che <strong>in</strong> passato<br />
hanno conosciuto qualche ristrettezza<br />
e sanno cosa significhi<br />
non buttare via nulla, senza<br />
contare che, sul piano professionale,<br />
essi imparano a considerare<br />
gli avanzi alimentari non<br />
un rifiuto da smaltire, ma una<br />
Veduta aerea delle “Reggiane”<br />
risorsa da ut<strong>il</strong>izzare <strong>in</strong> maniera<br />
corretta", dice ancora Mori.<br />
D'altronde la "sostenib<strong>il</strong>ità" degli<br />
st<strong>il</strong>i di vita passerà sempre di<br />
più dalla riduzione degli scarti.<br />
"Il ricettario degli avanzi" viene<br />
da questa f<strong>il</strong>osofia, come conferma<br />
Arturo Bertoldi, Relazioni<br />
esterne di Enìa: "Questo libretto<br />
di ricette è nato da una<br />
collaborazione con «Academia<br />
Bar<strong>il</strong>la», che ci ha permesso di<br />
condurre nella sua bibliotecaarchivio<br />
una ricerca nella tradizione<br />
cul<strong>in</strong>aria del nostro Paese<br />
per recuperare le antiche abitud<strong>in</strong>i<br />
di un mondo <strong>in</strong> cui lo spreco<br />
non esisteva. Ad Enìa <strong>in</strong>teressava<br />
far ragionare i cittad<strong>in</strong>i<br />
sulle piccole azioni quotidiane<br />
che hanno un impatto ambientale<br />
<strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di rifiuti organici<br />
e di raccolta differenziata. Abbiamo<br />
pensato ad un approccio<br />
meno tradizionale, che puntasse<br />
sulla curiosità. E cosa c'è di<br />
meglio della cuc<strong>in</strong>a, per provare<br />
a rivedere le nostre abitud<strong>in</strong>i?<br />
Intorno a quest'idea sono<br />
stati costruiti altri percorsi di<br />
nitori, delle b<strong>anche</strong>, delle maestranze e dei clienti f<strong>in</strong>ali.<br />
C<br />
hiaramente per gli <strong>in</strong>teressi che rappresento, cioè tutti i lavoratori,<br />
siano essi operai od impiegati, <strong>il</strong> piano <strong>in</strong>dustriale<br />
<strong>il</strong>lustratoci da Terex presenta delle forti criticità: l'elevato<br />
impatto occupazionale, con 171 lavoratori <strong>in</strong> esubero, e la<br />
chiusura del sito produttivo di via Agosti, con <strong>anche</strong> <strong>il</strong> trasferimento<br />
<strong>in</strong> altra sede, da def<strong>in</strong>ire, della "palazz<strong>in</strong>a impiegati".<br />
Altresì, presenta <strong>anche</strong> dei punti di potenziale r<strong>il</strong>ancio del Grup-<br />
1 2<br />
3 4<br />
educazione al recupero e al riuso,<br />
come quello che oggi ci vede<br />
al fianco della scuola professionale<br />
alberghiera e della Cisl".<br />
Un "<strong>in</strong>contro fortunato",<br />
lo def<strong>in</strong>isce Antonietta<br />
Piacent<strong>in</strong>o, anima del<br />
Coord<strong>in</strong>amento Donne della<br />
Cisl, che non ha esitato a contattare<br />
Enìa e <strong>il</strong> "Motti" appena<br />
l'anno scorso 'vide' <strong>il</strong> prontuario<br />
delle ricette a "Striscia la notizia".<br />
"Intendiamo sottol<strong>in</strong>eare<br />
l'esigenza di vivere con maggiore<br />
sobrietà, cambiando <strong>il</strong> nostro<br />
modo di rapportarci alle<br />
cose e alle persone", afferma<br />
Antonietta. Alle persone? "Sì,<br />
perché le donne, <strong>in</strong> genere, sono<br />
capaci non solo di riciclare,<br />
ma <strong>anche</strong> di riciclarsi nell'arco<br />
della vita. E vogliamo relazionarci<br />
ai giovani, che a volte tendono<br />
a 'snobbare' le persone<br />
anziane, mostrando loro esempi<br />
pratici, ut<strong>il</strong>i per prepararsi al<br />
non fac<strong>il</strong>e avvenire che li aspetta".<br />
Arricchimento reciproco, dun-<br />
Foto 1: una classe<br />
dell'Istituto "Motti"<br />
<strong>in</strong> divisa da lavoro.<br />
Foto 2: Davide Arnone<br />
ai fornelli.<br />
Foto 3: i referenti del<br />
progetto; da s<strong>in</strong>istra<br />
Imelde Grassi e Antonietta<br />
Piacent<strong>in</strong>o (Fnp-Cisl),<br />
Arturo Bertoldi (Enìa)<br />
e Giovanni Mori<br />
(docente del "Motti").<br />
Foto 4: da s<strong>in</strong>istra<br />
Car<strong>in</strong>e Far<strong>in</strong>a, <strong>il</strong> professor<br />
Mori, l'<strong>in</strong>segnante<br />
Crist<strong>in</strong>a Montan<strong>in</strong>o<br />
e Mart<strong>in</strong>a Braglia.<br />
que, <strong>in</strong> materia di economia domestica.<br />
"Oltre a ricette semplici e fantasiose,<br />
desideriamo recuperare<br />
i famosi «consigli della nonna»,<br />
quegli accorgimenti all'apparenza<br />
banali, ad esempio su come<br />
lavare o conservare le cose,<br />
che le nuove generazioni paiono<br />
lasciare nel dimenticatoio",<br />
conclude la responsab<strong>il</strong>e del<br />
Coord<strong>in</strong>amento Donne Fnp-<br />
Cisl, che già pensa ad un futuro<br />
corso di cuc<strong>in</strong>a per i s<strong>in</strong>gle.<br />
Nel frattempo la curiosità,<br />
a scuola, è palpab<strong>il</strong>e.<br />
Gli studenti sanno che<br />
nelle lezioni aperte avranno da<br />
<strong>in</strong>segnare e da imparare. Nell'epoca<br />
del fastfood, poi, starsene<br />
qualche ora <strong>in</strong> cuc<strong>in</strong>a <strong>in</strong>sieme<br />
alle signore della Cisl per preparare<br />
con calma & gusto ortaggi,<br />
legumi e pesce come comanda<br />
una dieta salutare, sarà un'esperienza<br />
da ricordare. Chissà se la<br />
racconteranno ai nipoti...<br />
Edoardo T<strong>in</strong>cani<br />
Dopo sei anni di travagli f<strong>in</strong>anziari, è <strong>il</strong> momento di condurre al meglio la trattativa con l’americana Terex<br />
AIUTATECI A TRATTARE IL FUTURO INDUSTRIALE DELLE «REGGIANE»<br />
po: nessuna dismissione delle tre l<strong>in</strong>ee di prodotto (carrelli, Sts,<br />
Mhc), con una riorganizzazione dei due siti rimanenti: Lentigione<br />
e Monfalcone.<br />
C<br />
ome s<strong>in</strong>dacato, abbiamo proposto alla Terex un terreno di<br />
confronto che partisse dal congelamento delle procedure<br />
di messa <strong>in</strong> mob<strong>il</strong>ità (licenziamento) dei lavoratori dichiarati<br />
<strong>in</strong> esubero, e che l'ut<strong>il</strong>izzo di strumenti straord<strong>in</strong>ari, la<br />
Cigs, potesse traghettare un periodo lungo, almeno tre anni di ammortizzatore<br />
sociale.<br />
Una volta messi <strong>in</strong> sicurezza i lavoratori, come s<strong>in</strong>dacato, ci siamo<br />
dichiarati disponib<strong>il</strong>i a discutere di accompagnamenti alla<br />
pensione <strong>in</strong>centivati, di mob<strong>il</strong>ità volontarie, di ricollocamenti, di<br />
riconversioni professionali.<br />
In pratica, si faccia una trattativa con i lavoratori <strong>in</strong> azienda, gestendo<br />
<strong>in</strong>sieme all'azienda gli esuberi, nella maniera meno traumatica<br />
per i dipendenti.<br />
P<br />
er questo obiettivo avremo bisogno di tutte le forze politiche,<br />
ma <strong>anche</strong> di tutta la cosiddetta società civ<strong>il</strong>e e della<br />
Diocesi, che durante la trattativa facciano sentire <strong>il</strong> loro<br />
"peso", <strong>il</strong> loro aiuto.<br />
Giovanni Caruso<br />
segretario prov<strong>in</strong>ciale Fim-Cisl - Reggio Em<strong>il</strong>ia
14<br />
13 febbraio 2010<br />
L'OPINIONE<br />
Sui «bamboccioni»<br />
H<br />
a figli <strong>il</strong> M<strong>in</strong>istro Brunetta? Non lo so e forse non<br />
è così importante. Da alcuni giorni rifletto sulla<br />
sua provocazione sui “bamboccioni”, sulla sua<br />
proposta di mandarli via di casa a 18 anni, di mettergli <strong>in</strong><br />
mano 500 euro per aiutarli a “fare da sé”.<br />
A dire la verità io tremo a pensare tutti questi diciottenni<br />
“fuori di casa”, allo sbando - bamb<strong>in</strong>i scambiati per adulti<br />
e gettati <strong>in</strong> bocca al lupo che <strong>in</strong>dossa ormai le vesti dello<br />
spacciatore, dello stupratore, dell'imbroglione, del lenone.<br />
I veri bamboccioni, penso, non sono quelli che vivono<br />
con i genitori e danno una mano come possono; ma quelli<br />
che vogliono vivere da soli - liberi - ma poi tornano a casa<br />
per mangiare o per farsi stirare le camicie.<br />
Quello che è <strong>in</strong> discussione, secondo me, è <strong>il</strong> concetto di famiglia<br />
- ed è da lì che bisognerebbe ricom<strong>in</strong>ciare.<br />
Il M<strong>in</strong>istro Brunetta vede la famiglia come un'accozzaglia<br />
di monadi, cioè di persone che provvisoriamente si trovano<br />
a condividere casa e cibo, salute e malattia, gioia e dolore<br />
e così via. Io credo che la famiglia sia un gruppo armonico<br />
con divisione di ruoli e conseguentemente di funzioni.<br />
Un gruppo <strong>in</strong> cui ognuno aiuta gli altri come può -<br />
non solo la madre o <strong>il</strong> padre si occupano dei figli, ma <strong>anche</strong><br />
<strong>il</strong> contrario secondo necessità.<br />
Vivere nella stessa casa significa aiutarsi e farlo senza fastidio<br />
perché aiutarsi è un modo di donarsi e donarsi è l'espressione<br />
fondamentale dell'amore.<br />
E… M<strong>in</strong>istro, che ne dice dei nonni bamboccioni? Anche<br />
loro vanno <strong>in</strong>vitati ad andarsene a vivere da soli? Certo, ci<br />
sono le badanti, ma bastano? Non è la famiglia, ancora<br />
una volta, che accoglie - con un sorriso - <strong>il</strong> suo componente<br />
più debole, giovane o anziano che sia?<br />
Il m<strong>in</strong>istro Brunetta<br />
Antonio Petrucci<br />
Società & Cultura<br />
TEATRO E PASTORALE<br />
Ispirato alla parabola del figliol prodigo. Testi, musiche e balletti <strong>in</strong>editi<br />
"La Scelta", un recital che <strong>in</strong>terpella<br />
Presentato lo spettacolo dell'unità pastorale Giovanni Paolo II<br />
Davvero un bello spettacolo,<br />
quello andato<br />
<strong>in</strong> scena al Teatro comunale<br />
“Gonzaga - Ilva Ligabue”<br />
di Bagnolo sabato 30<br />
gennaio e sabato 6 febbraio.<br />
Un progetto che si preannunciava<br />
già eccezionale nelle<br />
premesse: 80 le persone<br />
impegnate, tra attori, cantanti<br />
e baller<strong>in</strong>e; 3 parrocchie co<strong>in</strong>volte,<br />
quelle dell'unità Pastorale<br />
“Giovanni Paolo II” (S.<br />
Alberto, S. Maurizio e Ospizio),<br />
che <strong>anche</strong> nel realizzare<br />
questo spettacolo hanno saputo<br />
essere “unità”.<br />
Il recital La Scelta narra le vicende<br />
di un famiglia dei nostri<br />
giorni e offre l'occasione<br />
di rivivere le situazioni ma<br />
soprattutto i sentimenti e gli<br />
stati d'animo dei protagonisti<br />
di una storia molto più antica<br />
e conosciuta, una storia<br />
che Gesù ci ha narrato per<br />
farci conoscere la grandezza<br />
della misericordia di Dio: la<br />
storia del “figliol prodigo”.<br />
Ifratelli Cristoforo e Angela,<br />
così come (sullo sfondo)<br />
<strong>il</strong> figlio m<strong>in</strong>ore e <strong>il</strong> figlio<br />
maggiore della parabola<br />
evangelica; i genitori Teodoro<br />
e Dorotea e gli altri personaggi.<br />
Sono persone chiamate<br />
a fare delle scelte, poste costantemente<br />
di fronte ad un<br />
bivio, fra restare e andare,<br />
agire o subire, amare o nutrire<br />
rancore... Le loro parole<br />
portano <strong>anche</strong> noi spettatori<br />
a riflettere, a metterci <strong>in</strong> discussione,<br />
a sentirci “padri”<br />
con Teodoro, che afferma<br />
“essere padre significa legare<br />
la tua vita a quella dei tuoi figli<br />
per l'eternità; è scegliere di<br />
diventare dipendente dalla<br />
tua creatura a cui hai lasciato<br />
la libertà”; a sentirci figli<br />
con Angela che dice “mi sono<br />
ricordata dell'amore di mio<br />
papà….quando l'ho fatto<br />
morire. Una vita ad accumulare<br />
piaceri, ad accumulare<br />
meriti…. lascia <strong>il</strong> vuoto”.<br />
Il messaggio che <strong>il</strong> recital<br />
riesce a trasmetterci è<br />
dunque profondo e attuale,<br />
ma diventa ancor più<br />
<strong>in</strong>cisivo se prendiamo <strong>in</strong> considerazione<br />
<strong>il</strong> contesto <strong>in</strong> cui<br />
lo spettacolo è nato ed è stato<br />
costruito.<br />
Mesi di prove, di tempo<br />
strappato ai tanti impegni di<br />
ognuno, difficoltà nell'organizzazione,<br />
fatica nell'imparare<br />
la parte o i testi delle<br />
canzoni, sono certo <strong>il</strong> retroscena<br />
di ogni rappresenta-<br />
zione teatrale. In questo caso<br />
emerge soprattutto <strong>il</strong> piccolo-grande<br />
miracolo di veder<br />
lavorare <strong>in</strong>sieme giovani e<br />
adulti, padri e figli appunto,<br />
di riuscire ad orientare talenti<br />
diversi verso un obiettivo<br />
comune: così don Matteo<br />
Bondavalli ha composto, <strong>in</strong>sieme<br />
a Claudio Morenghi,<br />
testi delle canzoni, musiche<br />
e “istruito” <strong>il</strong> coro; le ragazze<br />
hanno curato le coreografie e<br />
la realizzazione dei balletti; <strong>il</strong><br />
regista Paolo Catellani ha sapientemente<br />
organizzato <strong>il</strong><br />
testo di Matteo De Benedittis<br />
e guidato <strong>il</strong> gruppo degli attori,<br />
anch'esso assai eterogeneo<br />
ma alla f<strong>in</strong>e davvero conv<strong>in</strong>cente<br />
e uno stuolo di<br />
mamme, papà e nonni ha<br />
collaborato a realizzare tutto<br />
ciò che serve per allestire uno<br />
spettacolo, dai costumi alle<br />
scenografie, dalle luci alle foto,<br />
dai suoni alla vendita dei<br />
biglietti.<br />
Una grande “famiglia”<br />
all'opera dunque, sostenuta<br />
prima di tutto<br />
dal suo parroco e dagli altri<br />
sacerdoti, per dimostrare<br />
che condividendo i propri<br />
doni si può fare qualcosa di<br />
bello che contribuisca a edificare<br />
<strong>il</strong> regno di Dio, e che le<br />
fatiche condivise hanno sempre<br />
un risvolto positivo e <strong>anche</strong><br />
“divertente”, e costruiscono<br />
e testimoniano la comunione.<br />
“Questa conclusione - direbbe<br />
Manzoni - c'è parsa così<br />
giusta che abbiam pensato di<br />
metterla qui, come <strong>il</strong> sugo di<br />
tutta la storia. La quale, se<br />
non v'è dispiaciuta affatto,<br />
vogliatene bene a chi l'ha<br />
scritta e <strong>anche</strong> un poch<strong>in</strong>o a<br />
chi l'ha «rappresentata». Ma<br />
se <strong>in</strong>vece fossimo riusciti ad<br />
annoiarvi, credete che non s'è<br />
fatto apposta”.<br />
Mariapia Cimm<strong>in</strong>o
NUOVO CENTRO CULTURALE<br />
Muore a 44 anni contro un autotreno<br />
carico di vitelli. 3 febbraio: <strong>in</strong>torno alle<br />
7 terrib<strong>il</strong>e <strong>in</strong>cidente tra Novellara e Reg- sseetttteeggiioorrnnii muore <strong>in</strong>vestito da un'auto sulla quale<br />
viaggiano tre persone residenti a Reggio.<br />
Dai r<strong>il</strong>ievi risulta che l'uomo era un<br />
giolo. Lauro Pellicciari, meccanico cor-<br />
camionista di orig<strong>in</strong>i polacche, che pereggese,<br />
sposato, padre di un bamb<strong>in</strong>o<br />
rò aveva con sé documenti rubati ap-<br />
di 7 anni, sbanda improvvisamente (forpartenenti<br />
ad un uomo - vivo e vegeto<br />
se per un malore). Dopo lo schianto con<br />
- <strong>in</strong> Germania; accertamenti <strong>in</strong> corso.<br />
un tir che trasporta bestiame (nel quale<br />
Gratta e v<strong>in</strong>ci da 2 m<strong>il</strong>ioni di euro a Pie-<br />
l'uomo muore all'istante), l'auto impatve<br />
Modolena. Il fortunato giocatore (si<br />
ta violentemente contro un guard-ra<strong>il</strong>.<br />
firma "<strong>il</strong> Leader") <strong>in</strong>casserà 200m<strong>il</strong>a eu-<br />
Cent<strong>in</strong>aia di pneumatici scaricati aburo,<br />
poi un vitalizio mens<strong>il</strong>e da 6m<strong>il</strong>a per<br />
sivamente a Gavassa. 4 febbraio: ac-<br />
20 anni ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e un bonus da 100m<strong>il</strong>a.<br />
canto al cavalcavia dell'Autosole, tra-<br />
Lutto nel mondo della gastronomia:<br />
scorsa la notte, compaiono mucchi di gomme (usate) da au- muore <strong>il</strong> 'padre' della "Spongata Benelli". 7 febbraio, Bretomob<strong>il</strong>e,<br />
abbandonate e ammassate lungo la via che collescello: Fausto Artoni, 76 anni, era noto per aver r<strong>il</strong>anciato <strong>il</strong><br />
ga con Massenzatico. Segnalazioni e proteste dei residenti. dolce natalizio tipico della Bassa, di orig<strong>in</strong>i antichissime, do-<br />
Colto da malore mentre è alla guida: f<strong>in</strong>isce contro un mupo averne r<strong>il</strong>evato la proprietà dalla famiglia Benelli.<br />
ro. 5 febbraio, Vetto: a perdere la vita è l'allevatore Sancio Aggredito al "Catòmes tot", 82enne si rompe un femore. 8<br />
Francesco Ruff<strong>in</strong>i, 70 anni, padre dell'assessore comunale ai febbraio, Reggio Em<strong>il</strong>ia: Ner<strong>in</strong>o Medici, scandianese, si tro-<br />
Lavori pubblici Fabio. Probab<strong>il</strong>mente ad ucciderlo è l'imva al circolo sociale di Reggio <strong>in</strong> compagnia di amici, quanprovviso<br />
<strong>in</strong>farto, e non l'impatto subìto con la macch<strong>in</strong>a. do <strong>il</strong> 36enne Maurizio Carbognani - soggetto aggressivo, già<br />
Muore a 22 anni: tornava da una nottata <strong>in</strong> compagnia di conosciuto dagli <strong>in</strong>quirenti, forse <strong>in</strong> cerca di droga - fa irru-<br />
amici. 6 febbraio: sono le 4.30 - <strong>in</strong> via della Pace, a Correggio zione ed <strong>in</strong>izia a m<strong>in</strong>acciare i presenti. Un suo sp<strong>in</strong>tone a<br />
- quando Alberto Sguazz<strong>in</strong>i, 21enne, alla guida di una Fiat Medici è sufficiente per farlo cadere a terra e causargli la frat-<br />
Multipla, perde <strong>il</strong> controllo dell'auto, che si accartoccia contura. Poco dopo Carbognani viene catturato e arrestato.<br />
tro un robusto guard-ra<strong>il</strong>; ad avere la peggio è <strong>il</strong> suo amico Lu- Giallo sulla morte di un 48enne per sospetto ascesso (non<br />
ca Anhquac Nguyen, da anni residente a San Mart<strong>in</strong>o <strong>in</strong> Rio. curato) al gluteo. 9 febbraio, Reggio: i parenti di Maurizio<br />
Travolto e ucciso sulla Cispadana: mistero sull'identità. Epifania, operaio ceramista orig<strong>in</strong>ario di Catanzaro ma re-<br />
Guastalla: nel tardo pomeriggio un uomo viene visto aggisidente a Reggio - sposato, padre di tre figli - sostengono si<br />
rarsi a piedi <strong>in</strong> direzione Gualtieri (sembra sia diretto ad una tratti di un caso di malasanità. La direzione del Santa Maria<br />
vic<strong>in</strong>a stazione di servizio). Poco dopo - pare per un suo bru- Nuova: "Prospettammo al paziente un ricovero immediato,<br />
sco tentativo di attraversamento, peraltro nell'oscurità - ma lui firmò le dimissioni"; scontro aperto con la famiglia.<br />
<strong>Chiesa</strong> & Società 13 febbraio 2010 15<br />
La <strong>parrocchia</strong> di Sant’Eulalia risponde all’appello del Vescovo<br />
S. Ilario, nasce "Inventori di strade"<br />
Grazie alla sollecitud<strong>in</strong>e del parroco.Primo <strong>in</strong>contro <strong>il</strong> 6 marzo<br />
Domenica 7 febbraio,<br />
<strong>in</strong> concomitanza con<br />
la Giornata per la Vita,<br />
è stato presentato ufficialmente<br />
<strong>il</strong> Circolo culturale<br />
“Inventori di strade”, che<br />
porta <strong>il</strong> sottotitolo “Liberi per<br />
Vivere” ed è nato nella <strong>parrocchia</strong><br />
di Sant'Eulalia <strong>in</strong><br />
Sant'Ilario d'Enza, grazie alla<br />
sollecitud<strong>in</strong>e del nuovo<br />
parroco don Romano Vescovi,<br />
suo presidente “ad honorem”.<br />
L'<strong>in</strong>iziativa risponde peraltro<br />
al desiderio più volte espresso<br />
dal nostro Vescovo mons.<br />
Adriano Caprioli, che si sv<strong>il</strong>upp<strong>in</strong>o<br />
<strong>in</strong>iziative di circoli<br />
culturali nelle diverse realtà<br />
vicariali della Diocesi. Il Circolo<br />
è nato grazie all'apporto<br />
di un primo gruppo di laici,<br />
giovani e meno giovani, costituitisi<br />
come soci fondatori,<br />
entusiasti di dare <strong>il</strong> loro<br />
apporto allo sbocciare di<br />
questa nuova proposta.<br />
La denom<strong>in</strong>azione “Inventori<br />
di strade”, riconducib<strong>il</strong>e<br />
ad una<br />
espressione coniata da Ermes<br />
Ronchi, nasce dal desiderio<br />
di realizzare un progetto<br />
che attraverso percorsi<br />
nuovi doni l'opportunità a<br />
tutti quelli che ne condivideranno<br />
<strong>il</strong> camm<strong>in</strong>o di avvic<strong>in</strong>arsi<br />
a ciò che è bello e vero,<br />
affrontando ogni tematica di<br />
<strong>in</strong>teresse culturale e di attualità,<br />
ut<strong>il</strong>izzando gli strumenti<br />
più adatti di confronto e di<br />
approfondimento, senza preclusioni,<br />
<strong>in</strong> spirito di autentica<br />
libertà e di ricerca, apprezzando<br />
e seguendo <strong>il</strong> magistero<br />
della <strong>Chiesa</strong>, come un<br />
faro a cui riferirsi costantemente.<br />
Nella fase prelim<strong>in</strong>are<br />
che ha portato alla presentazione<br />
del Circolo è stato<br />
def<strong>in</strong>ito uno Statuto (scaricab<strong>il</strong>e<br />
dal sito <strong>in</strong>ternet - ancora<br />
<strong>in</strong> fase di costruzione -<br />
www.<strong>in</strong>ventoridistrade.com),<br />
che prevede gli obiettivi, le<br />
modalità di adesione, gli organi<br />
sociali.<br />
Su designazione del parroco<br />
è stato costituito<br />
un Consiglio direttivo<br />
provvisorio, che ha eletto al<br />
suo <strong>in</strong>terno come presidente<br />
Licia Ferrari, come vicepre-<br />
S. Ilario d’Enza: la presentazione del Circolo “Inventori di strade”;<br />
Il primo sulla s<strong>in</strong>istra è <strong>il</strong> parroco don Romano Vescovi.<br />
sidente Marianna Musi, la<br />
più giovane del gruppo, e come<br />
segretario Vittorio Moggi.<br />
Gli altri componenti del<br />
Direttivo sono Monica Manotti,<br />
Giuliana Menozzi, Pietro<br />
Moggi, Giuseppe Montanari,<br />
Lucia Musi, Gabriele<br />
Rossi, Carmela Sant<strong>in</strong>i e Giovanni<br />
Vezzani.<br />
Sarà compito del Consiglio<br />
direttivo elaborare i programmi,<br />
cogliendo e vagliando<br />
con attenzione tutti i suggerimenti<br />
e tutte le proposte,<br />
sottoponendone poi l'approvazione<br />
all'assemblea dei soci,<br />
con una preoccupazione<br />
costante per la comunicazione<br />
e la trasparenza.<br />
Per divenire soci è prevista la<br />
sottoscrizione di un modulo<br />
di adesione, con accettazione<br />
dello Statuto, ed <strong>il</strong> versamento<br />
di una quota associativa<br />
<strong>in</strong>dividuale di 20 euro all'anno.<br />
Le attività del Circolo saranno<br />
aperte a tutti coloro<br />
che vorranno par-<br />
tecipare. A quali attività dar<br />
vita dipenderà dai desideri e<br />
dalla fantasia di chiunque<br />
vorrà presentare proposte,<br />
ma soprattutto dall'impegno<br />
di chi si renderà disponib<strong>il</strong>e<br />
a concretizzarle; potranno<br />
essere conferenze, sem<strong>in</strong>ari,<br />
raccolta e diffusione di documenti,<br />
mostre d'arte, presentazione<br />
di libri, c<strong>in</strong>eforum,<br />
visite guidate e viaggi di<br />
istruzione..., con una preoccupazione<br />
costante per un<br />
co<strong>in</strong>volgimento, per una<br />
partecipazione attiva.<br />
Si è ipotizzato che particolari<br />
eventi potrebbero prevedere<br />
tre momenti: una fase<br />
preparatoria, con raccolta e<br />
distribuzione di materiale,<br />
documentazione, <strong>in</strong>contri<br />
ad hoc; l'evento vero e proprio;<br />
l'ultima fase di elaborazione<br />
e di confronto, nelle<br />
forme più opportune, nell'ambito<br />
di piccoli circoli di<br />
<strong>in</strong>teresse o <strong>in</strong> assemblea.<br />
Sono stati già def<strong>in</strong>iti alcuni<br />
primi appuntamenti di r<strong>il</strong>ievo,<br />
<strong>in</strong> accordo con un tema -<br />
quello del significato e dei<br />
valori della corporeità - che<br />
dovrebbe fare da f<strong>il</strong>o conduttore<br />
per le prossime <strong>in</strong>iziative:<br />
la prima data <strong>in</strong> agenda è<br />
sabato 6 marzo, alle ore<br />
16.30, con l'<strong>in</strong>tervento di Davide<br />
Rondoni, poeta e scrittore,<br />
op<strong>in</strong>ionista di Avvenire,<br />
cui seguiranno, sabato 20<br />
marzo e sabato 10 apr<strong>il</strong>e,<br />
due <strong>in</strong>contri con Andrea<br />
Porcarelli, docente di Pedagogia<br />
generale e sociale all'Università<br />
di Padova, oltre<br />
che Direttore scientifico del<br />
Portale di Bioetica.<br />
A<br />
giudicare dal numero<br />
di iscrizioni raccolte<br />
nel giorno della presentazione<br />
del nuovo Circolo,<br />
l'<strong>in</strong>iziativa è stata accolta<br />
positivamente e ciò costituisce<br />
un buon <strong>in</strong>izio ed un <strong>in</strong>centivo<br />
per tutti coloro che<br />
ritengono importante <strong>in</strong>vestire<br />
nella cultura e nella relazione<br />
tra le persone.<br />
Pietro Moggi<br />
CORREGGIO. Incontro giovedì 18 febbraio alle 18<br />
LOTTA ALLA ‘NDRANGHETA<br />
L'Associazione "Giorgio La Pira"<br />
di Correggio, con <strong>il</strong> patroc<strong>in</strong>io<br />
del Comune di Correggio ed <strong>in</strong><br />
collaborazione con <strong>il</strong> Consorzio<br />
sociale "Oscar Romero" di Reggio<br />
Em<strong>il</strong>ia, promuove per giovedì<br />
18 febbraio alle ore 18 - nell'ambito<br />
dei "Corsi di cittad<strong>in</strong>anza<br />
e legalità" - un <strong>in</strong>contro<br />
pubblico con Nicola Gratteri,<br />
Antonio Nicaso e Stefania Pellegr<strong>in</strong>i,<br />
presso la Sala Bellelli Nicola Gratteri<br />
Contarelli (<strong>in</strong> corso Mazz<strong>in</strong>i 44)<br />
Il primo è Procuratore aggiunto<br />
Direzione distrettuale antimafia<br />
di Reggio Calabria, <strong>il</strong> secondo è<br />
uno storico, scrittore e giornalista<br />
fra i massimi esperti di<br />
'ndrangheta al mondo. Insieme<br />
parleranno di "Lotta alla 'ndrangheta<br />
- Il ruolo delle istituzioni e<br />
dei cittad<strong>in</strong>i per la legalità". La<br />
Pellegr<strong>in</strong>i è docente di Sociologia<br />
del Diritto all'Università di<br />
Bologna. I tre relatori saranno Antonio Nicaso<br />
<strong>in</strong>tervistati da Edoardo T<strong>in</strong>cani,<br />
direttore del settimanale "La Libertà".<br />
Proprio <strong>il</strong> 2 febbraio è uscito (edito da Mondadori-Strade<br />
Blu) <strong>il</strong> nuovo libro La malapianta - La mia lotta alla<br />
'ndrangheta, nel quale Gratteri si racconta a Nicaso <strong>in</strong><br />
una lunga <strong>in</strong>tervista. Nel 2009, per la stessa collana, i due<br />
avevano già firmato Fratelli di sangue; nel 2008, per Rizzoli,<br />
Il grande <strong>in</strong>ganno (<strong>in</strong>sieme a Michele Borrelli).<br />
GAVASSA. Se ne parla giovedì 18 febbraio alle 20.45<br />
CRISI E SVILUPPO SOLIDALE<br />
Giovedì 18 febbraio, alle 20.45, nel salone <strong>parrocchia</strong>le<br />
di Gavassa (frazione di Reggio Em<strong>il</strong>ia, <strong>in</strong> via Flem<strong>in</strong>g 10),<br />
si terrà una serata promossa dal Circolo culturale "G. Toniolo"<br />
e dalla <strong>parrocchia</strong> San Floriano di Gavassa <strong>in</strong> collaborazione<br />
con varie realtà associative diocesane (Azione<br />
<strong>Cattolica</strong>, Vicariato Urbano, Associazione Cristiana<br />
Lavoratori Italiani, Associazione <strong>Italiana</strong> Maestri Cattolici,<br />
Associazione Genitori, Associazione Partigiani Cristiani,<br />
Centro Italiano femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e, Federazione <strong>Italiana</strong><br />
Scuole Materne, Unione <strong>Cattolica</strong> <strong>Italiana</strong> Insegnanti<br />
Medi).<br />
La crisi che viviamo - L'<strong>in</strong>segnamento dell'enciclica «Caritas<br />
<strong>in</strong> veritate» per ripensare a uno sv<strong>il</strong>uppo solidale è<br />
<strong>il</strong> tema della conferenza. Se ne parlerà - dopo i saluti <strong>in</strong>iziali<br />
di don Angelo Guidetti, parroco dell'unità pastorale<br />
di Gavassa e Massenzatico - con Simona Beretta, docente<br />
all'Università <strong>Cattolica</strong> di M<strong>il</strong>ano e componente<br />
del Comitato Scientifico delle «Settimane Sociali dei Cattolici<br />
Italiani».<br />
L'<strong>in</strong>contro sarà moderato da Emanuele Borghi, giornalista<br />
e redattore del settimanale<br />
"La Libertà";<br />
term<strong>in</strong>ato l'<strong>in</strong>tervento<br />
della professoressa Beretta,<br />
si darà spazio agli<br />
<strong>in</strong>terventi del pubblico.<br />
Punti di partenza per <strong>il</strong><br />
commmento della Beretta<br />
saranno alcuni<br />
passaggi della terza lettera<br />
enciclica di Benedetto<br />
XVI, <strong>in</strong> particolare<br />
Simona Beretta<br />
i numeri 5, 35 e 38.<br />
Visto da E. T.<br />
CAGNARA NE’ MONTI<br />
A scatenare <strong>il</strong> can-can è stato Giovanni Marmiroli, che parlando a<br />
Cas<strong>in</strong>a e Castelnovo Monti del rapporto tra <strong>il</strong> cane e <strong>il</strong> suo miglior<br />
amico a due zampe si è azzardato a mettere <strong>in</strong> discussione la priorità<br />
della costruzione di un nuovo can<strong>il</strong>e montano: ha fatto le pulci<br />
ai b<strong>il</strong>anci pubblici. Apriti cuccia: si sono subito uditi <strong>il</strong> r<strong>in</strong>ghio di rabbia<br />
dell'Enpa e i guaiti doloranti di "AiutAppenn<strong>in</strong>", l'associazione<br />
di volontari retribuiti che, come spiega essa stessa, "recuprandag".<br />
Polemica <strong>anche</strong> sul fatto che la legge non obblighi i veter<strong>in</strong>ari a<br />
"chippare" i cani, e magari, già che ci sono, a "bàuare" i volat<strong>il</strong>i.<br />
I politici, fiutati i f<strong>in</strong>anziamenti regionali, sembrano <strong>in</strong>teressati a<br />
partecipare ad "Abbaia coi lupi", <strong>il</strong> nuovo reality show pensato<br />
per accalappiare consensi vaganti (andrà <strong>in</strong> onda <strong>in</strong> seconda serata,<br />
dopo l'<strong>in</strong>tramontab<strong>il</strong>e western "L'ultimo dei Tuohi cani").<br />
Scartata V<strong>il</strong>la M<strong>in</strong>ozzo, <strong>il</strong> problema è la location. Se nel territorio<br />
della Comunità montana si trattasse di collocare un gatt<strong>il</strong>e, chiunque<br />
<strong>in</strong>dicherebbe Fel<strong>in</strong>a; per <strong>il</strong> can<strong>il</strong>e c'è chi parla di Croce (lo sarebbe<br />
di sicuro, per gli abitanti della frazione castelnovese) e chi<br />
propone un luogo dal nome più giocherellone, tipo Can-ossa.<br />
Intanto domenica sarà Can Valent<strong>in</strong>o, <strong>il</strong> patrono degli ex <strong>in</strong>namorati<br />
dell'uomo abbandonati. Per festeggiarlo sul cr<strong>in</strong>ale, da<br />
Can Remo doveva svalicare <strong>il</strong> giovane Morgan, rivelazione stupefacente,<br />
ma l'appuntamento è andato <strong>in</strong> fumo. Al suo posto si<br />
esibirà <strong>il</strong> vecchio Bobby. Solo.
16<br />
13 febbraio 2010<br />
AREA FORMAZIONE<br />
UNA PRESENTAZIONE DEI<br />
NUOVI PERCORSI PER<br />
OPERATORI E DIRIGENTI<br />
“<br />
Ci vuole l'educazione<br />
e ci vogliono<br />
maestri capaci<br />
di <strong>in</strong>segnare...”, si legge nel libro<br />
La sfida educativa a cura<br />
del Servizio nazionale per <strong>il</strong><br />
Progetto culturale Cei, Ed. Laterza,<br />
2009).<br />
Non è demagogia, è realtà, è<br />
ottimismo, è forte volontà a<br />
progredire. È ciò che <strong>il</strong> C.S.I.<br />
(Centro Sportivo Italiano) ha<br />
voluto proporre attraverso<br />
l'organizzazione di due "momenti<br />
forti" posti all'attenzione<br />
dei dirigenti periferici dell'associazione.<br />
Due le tematiche centrali al<br />
Meet<strong>in</strong>g di Assisi del dicembre<br />
2009 e alla Convention<br />
formativa di Trevi del gennaio<br />
2010: Lo Sport di oggi per l'Italia<br />
di domani - “Il contributo<br />
del C.S.I. alla costruzione<br />
del bene comune” e “La formazione,<br />
strumento per la<br />
qualificazione dei dirigenti e<br />
degli educatori sportivi: le l<strong>in</strong>ee<br />
guida”.<br />
Il tema dell'anno - “Uno<br />
Sport per la vita” - racchiude<br />
<strong>in</strong> sé quei valori<br />
per i quali l'associazione<br />
C.S.I., promuovendo questi<br />
due eventi, ha segnato <strong>il</strong><br />
“punto di non ritorno” nell'impegno<br />
a dialogare con i<br />
giovani. Il messaggio “Uno<br />
Sport per la vita” compendia<br />
le risultanze e le attese delle<br />
due <strong>in</strong>iziative nazionali; “non<br />
ritorno” aff<strong>in</strong>ché i dirigenti<br />
nazionali e territoriali si sen-<br />
Bagnolo & Reggio. Spettacolo e mostra su Foibe e Esodo<br />
Venerdì 12 febbraio, alle ore 21, presso <strong>il</strong> Teatro Gonzaga "Ilva Ligabue"<br />
di Bagnolo <strong>in</strong> Piano, nell'ambito del Giorno del Ricordo,<br />
<strong>in</strong> memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata,<br />
l'Associazione Corale San Francesco da Paola porterà <strong>in</strong><br />
scena la lettura teatrale "...quell'enorme Lapide Bianca", dal testo<br />
di Paolo Logli. La rappresentazione, a cura di Gianluca Paoli e con<br />
<strong>il</strong> commento musicale di Primo Iotti, è ad <strong>in</strong>gresso gratuito.<br />
Celebra <strong>il</strong> Giorno del Ricordo <strong>anche</strong> la mostra Foibe ed Esodo - Il<br />
ricordo di una tragedia delle genti del conf<strong>in</strong>e orientale e degli italiani<br />
tutti allestita ai Chiostri di San Domenico (<strong>in</strong> via Dante Alighieri<br />
a Reggio) e aperta f<strong>in</strong>o al 21 febbraio. Info: tel. 0522.456249.<br />
Rubiera. Si ride con i "Matt'Attori" all'Excelsior<br />
Venerdì 12 febbraio, ore 21, <strong>il</strong> c<strong>in</strong>ema teatro Excelsior di Rubiera<br />
(<strong>in</strong> via Trento 3/d) ospita la Compagnia dialettale "I Matt'Attori"<br />
con lo spettacolo di Antonio Guidetti Premà cal donì. Info: tel.<br />
0522.626888 oppure www.c<strong>in</strong>emateatroexcelsior.it.<br />
Reggio & prov<strong>in</strong>cia. Raccolta del Banco Farmaceutico<br />
Sabato 13 febbraio, <strong>in</strong> tutta Italia, si svolgerà la X Giornata nazionale<br />
di Raccolta del farmaco a favore di associazioni caritative.<br />
In ogni punto vendita alcuni volontari si occuperanno di <strong>il</strong>lustrare<br />
l'<strong>in</strong>iziativa e raccogliere i farmaci da consegnare ai bisognosi.<br />
In prov<strong>in</strong>cia di Reggio hanno aderito 28 farmacie e i farmaci<br />
raccolti verranno distribuiti a 12 enti assistenziali, fra cui<br />
Centro Aiuto alla Vita (Cav), CeIS e Casa della Carità Beata Verg<strong>in</strong>e<br />
della Ghiara. Info: Anton<strong>in</strong>o Borgesano, tel. 338.2719603.<br />
Rivalta. Doppio appuntamento al Teatro Corso<br />
Sabato 13 febbraio gli spettacoli <strong>in</strong> programma al Corso di Rivalta<br />
sono due. Alle 9.30 concerto del gruppo "Nuova Civ<strong>il</strong>tà" al term<strong>in</strong>e<br />
di un percorso formativo svolto con gli studenti dell'istituto<br />
scolastico "Secchi". Nel corso della matt<strong>in</strong>ata <strong>in</strong>terverranno<br />
<strong>anche</strong> <strong>il</strong> cappucc<strong>in</strong>o padre Lodovico ed alcuni rappresentanti<br />
della squadra giovan<strong>il</strong>e di Car Basket di Reggio. Ingresso 2 euro<br />
(ricavato <strong>in</strong> beneficenza). Info e prenotazioni enrix.bro@libero.it.<br />
Alle 21.15 <strong>il</strong> sipario del "Corso" di Rivalta si alza una seconda volta<br />
per lo spettacolo di Antonio Guidetti e Mauro Incerti Mario,<br />
l'Olga e le rotonde - IL RITORNO. Ingresso: 7 euro (ridotto 4). Info<br />
e prenotazioni tel. 339.7117163.<br />
Società & Cultura<br />
Centro Sportivo: progetti <strong>in</strong> campo<br />
Educare cristianamente attraverso lo sport è l’obiettivo irr<strong>in</strong>unciab<strong>il</strong>e<br />
I partecipanti ad un corso reggiano del 2009.<br />
tano impegnati fortemente a<br />
operare senza <strong>in</strong>dugio per la<br />
“mission” dell'educare cristianamente<br />
attraverso lo sport.<br />
Per dare seguito - <strong>in</strong> prospettiva<br />
futura - ad una<br />
storia prestigiosa e significativa<br />
qual è quella del percorsi<br />
Centro Sportivo Italiano occorre<br />
preparazione, motivazione,<br />
conv<strong>in</strong>zione da parte<br />
dei dirigenti associativi e degli<br />
educatori sportivi (allenatori,<br />
istruttori, arbitri e giudici di<br />
gara). E allora “ci vuole l'educazione<br />
e ci vogliono maestri<br />
capaci di <strong>in</strong>segnare...” (cf. La<br />
sfida educativa); per questo <strong>il</strong><br />
Centro Sportivo di Reggio<br />
Em<strong>il</strong>ia ha programmato, <strong>in</strong><br />
quest'anno associativo, dei<br />
formativi per coloro<br />
che sono impegnati - o <strong>in</strong>tendono<br />
impegnarsi - nei diversi<br />
ruoli. Gli obiettivi? Far <strong>in</strong>contrare<br />
e mettere a frutto “Esperienze<br />
associative diverse”;<br />
<strong>in</strong>staurare <strong>il</strong> senso e la necessità<br />
di una “Formazione permanente”,<br />
pluridiscipl<strong>in</strong>are,<br />
fra gli educatori sportivi e i dirigenti;<br />
crescere nella “Intenzionalità<br />
educativa” (cioè avere<br />
a cuore <strong>il</strong> futuro e la vita dei<br />
ragazzi); appropriarsi del<br />
Notizie da Città & Paesi<br />
Salvaterra. Cena nostrana contro la mafia italiana<br />
Sabato 13 febbraio, alle ore 20.30, nel salone dell'Oratorio "Giovanni<br />
Paolo II" di Salvaterra (<strong>in</strong> via Primo Maggio 127), la <strong>parrocchia</strong><br />
e gli Amici della Locride, <strong>in</strong> collaborazione con l'associazione<br />
Co.lo.re., promuovono una cena per sostenere l'organizzazione<br />
della Manifestazione nazionale antimafia che si svolgerà a<br />
Reggio <strong>il</strong> 1° marzo. Menù della serata: gnocco fritto, tigelle e affettato.<br />
Info e prenotazioni: Andrea, tel. 333.3844954.<br />
Guastalla. Vernacolo mantovano a scopo benefico<br />
Sabato 13 febbraio, alle 20.30, al Teatro comunale di Guastalla<br />
terzo appuntamento con la rassegna I nostar dialett <strong>il</strong> cui ricavato<br />
servirà a sostenere le attività della sezione guastallese di<br />
Aism (Associazione <strong>Italiana</strong> lotta alla Sclerosi Multipla). La Compagnia<br />
"Teatro Aperto" di Moglia (Mn) presenta: Chè da nuatar<br />
l'an taca mia, commedia comico-br<strong>il</strong>lante. Ingresso: 7 euro, ridotto<br />
5. Info: Centro culturale comunale, tel. 0522.839755.<br />
Reggio. I buratt<strong>in</strong>i di Sarzi a Palazzo Magnani<br />
Ciao capellone: la Costituzione<br />
raccontata ai bamb<strong>in</strong>i<br />
- <strong>il</strong> progetto nato nel 1967<br />
frutto della collaborazione<br />
tra <strong>il</strong> buratt<strong>in</strong>aio reggiano<br />
Otello Sarzi e lo scrittore<br />
Gianni Rodari e f<strong>in</strong>ora <strong>in</strong>edito<br />
- diventa mostra e laboratorio<br />
didattico aperto a<br />
tutti i bamb<strong>in</strong>i delle scuole<br />
elementari. Grazie alla collaborazione<br />
tra Prov<strong>in</strong>cia,<br />
Coop Consumatori Nordest e Fondazione Sarzi, l'esposizione di<br />
buratt<strong>in</strong>i sarà aperta f<strong>in</strong>o a domenica 14 febbraio a Palazzo Magnani<br />
<strong>in</strong> città. Contemporaneamente Mauro Sarzi (nella foto con<br />
<strong>il</strong> buratt<strong>in</strong>o Fagiol<strong>in</strong>o), figlio di Otello, terrà un laboratorio didattico<br />
<strong>in</strong>sieme ai suoi collaboratori per <strong>in</strong>segnare ai più piccoli i valori<br />
dell'uguaglianza e del rispetto della diversità ai quali si ispirano<br />
la sceneggiatura scritta da Rodari e i buratt<strong>in</strong>i di Otello. Informazioni<br />
telefonando allo 0522.444402.<br />
Cas<strong>in</strong>a. Si parla di dipendenze con <strong>il</strong> dottor Valdesalici<br />
Il «mister» e i ragazzi <strong>in</strong> una pausa degli allenamenti.<br />
Lavorare senza essere formati è come scendere<br />
<strong>in</strong> campo senza essere allenati.Il «Progetto<br />
educativo C.S.I.» racchiude e decl<strong>in</strong>a due<br />
aspetti di un'unica sfida: passione per lo sport<br />
e per la crescita <strong>in</strong>tegrale della persona<br />
“Progetto educativo C.S.I.”,<br />
che racchiude e decl<strong>in</strong>a due<br />
aspetti di un'unica sfida: passione<br />
per lo sport e passione<br />
per la crescita <strong>in</strong>tegrale della<br />
persona.<br />
Lavorare senza essere<br />
“formati” è come scendere<br />
<strong>in</strong> campo senza essere<br />
allenati. Vediamo ora, più<br />
nel concreto e nel dettaglio,<br />
quali sono i percorsi formativi<br />
proposti dal C.S.I. reggiano.<br />
Lunedì 15 febbraio, alle ore 21, al Centro culturale di via Marconi<br />
7 a Cas<strong>in</strong>a, prosegue <strong>il</strong> ciclo di <strong>in</strong>contri Almeno una parola. Liberiamoci<br />
dal s<strong>il</strong>enzio sulle dipendenze promosso dal Comune<br />
con la collaborazione dell'associazione culturale "Effetto Notte".<br />
Benedetto Valdesalici, psichiatra al Sert di Castelnovo Monti, parlerà<br />
dei nuovi modelli di consumo di stupefacenti. Gli appuntamenti<br />
successivi sono <strong>in</strong> programma l'1 e <strong>il</strong> 22 marzo, sempre alle<br />
ore 21 al Centro culturale di Cas<strong>in</strong>a.<br />
• Pacchetti formativi per le discipl<strong>in</strong>e<br />
del calcio-basket-volley<br />
rivolti a educatori sportivi.<br />
È una formazione realizzata<br />
“a casa” di quelle società<br />
sportive che ne richiederanno<br />
l'attivazione. È un servizio<br />
gratuito fornito dal C.S.I. con<br />
propri formatori.<br />
• Corso di aggiornamento per<br />
dirigenti. “La Gestione fiscale<br />
e amm<strong>in</strong>istrativa di una società<br />
sportiva” (si terrà lunedì<br />
22 febbraio, alle ore 21, presso<br />
la sede C.S.I. di Reggio<br />
Em<strong>il</strong>ia, <strong>in</strong> via Vasco Agosti 6,<br />
tel. 0522.512946; relatore sarà<br />
<strong>il</strong> dottor Andrea Smiraglio di<br />
Confcooperative; iscrizione<br />
gratuita).<br />
• Corso di formazione per dirigenti<br />
e nuovi dirigenti di so-<br />
cietà sportiva, dal titolo “Essere<br />
dirigenti C.S.I.” (stesso luogo,<br />
nelle serate del 13-14-23-<br />
25 marzo; iscrizione gratuita).<br />
• Corso di formazione per allenatori<br />
di calcio giovan<strong>il</strong>e<br />
(medesima sede; <strong>in</strong>izio lunedì<br />
29 marzo, term<strong>in</strong>e lunedì<br />
10 maggio; quota di partecipazione<br />
30 euro; al term<strong>in</strong>e <strong>il</strong><br />
corsista preparerà una tes<strong>in</strong>a<br />
da discutere con uno dei relatori);<br />
• “Giornalismo per Sport”<br />
(corso di giornalismo e addetto<br />
stampa nel settore sportivo):<br />
la f<strong>in</strong>alità è di formare<br />
giovani addetti stampa con<br />
possib<strong>il</strong>ità di aprire una collaborazione<br />
con <strong>il</strong> settimanale<br />
diocesano. Si svolgerà presso<br />
<strong>il</strong> C.S.I. <strong>in</strong> 6 serate; <strong>il</strong> calendario<br />
degli <strong>in</strong>contri è <strong>in</strong> via di<br />
def<strong>in</strong>izione.<br />
• “Imprendisport” (competenze<br />
gestionali, organizzative<br />
e imprenditoriali per dirigenti<br />
di società sportive): attivato<br />
da Irecoop Em<strong>il</strong>ia Romagna<br />
<strong>in</strong> collaborazione con<br />
C.S.I., prevede 50 ore di attività<br />
di cui 40 <strong>in</strong> aula e 10 di<br />
«Project work» <strong>in</strong>dividuale.<br />
Per ulteriori e più dettagliate<br />
<strong>in</strong>formazioni è<br />
possib<strong>il</strong>e collegarsi al<br />
sito www.csire.it, oppure contattare<br />
la segreteria C.S.I. (tel.<br />
0522.512954) o <strong>il</strong> numero telefonico<br />
diretto 338.6612975.<br />
Ettore Spaggiari<br />
Area Formazione Csi Reggio Em<strong>il</strong>ia<br />
Reggio. L'album del maiale, <strong>il</strong> miglior amico dell'uomo<br />
L'Unione <strong>Cattolica</strong> <strong>Italiana</strong> Insegnanti Medi, <strong>il</strong> Club Unesco e l'Istituto<br />
professionale statale alberghiero "A. Motti" di Reggio Em<strong>il</strong>ia<br />
promuovono la presentazione del volume L'Album del Porco.<br />
Vita, Opere e testamento dell'unico animale al mondo che vive (e<br />
muore) solo per la nostra felicità, <strong>il</strong> vero migliore amico dell'uomo.<br />
Il libro, pubblicato dalle Edizioni Cdl nella collana "Lo scrigno<br />
della memoria", con le fotografie di Franca Lov<strong>in</strong>o e i testi di Giuliano<br />
Bagnoli e Sandro Bellei, sarà presentato dal dottor Giuliano<br />
Bagnoli giovedì 25 febbraio, alle ore 18.30, presso l'istituto Alberghiero<br />
"Motti" a Reggio Em<strong>il</strong>ia, <strong>in</strong> via Rosselli 41.<br />
Reggio. Storie di emigrazione <strong>in</strong> mostra al "Melograno"<br />
A seguito della curiosità suscitata nel pubblico, gli organizzatori<br />
hanno deciso di prorogare la mostra La valigia di cartone allestita<br />
presso <strong>il</strong> Centro diurno "Il Melograno" (via Gran Sasso d'Italia<br />
14 a Reggio) f<strong>in</strong>o a domenica 28 febbraio. L'esposizione ripropone<br />
con foto, cartol<strong>in</strong>e e oggetti la storia di emigrazione di alcuni<br />
ospiti che frequentano <strong>il</strong> Centro. Info: tel. 0522.553305.<br />
Reggio. Esposizione di "Ego", pittrice e poetessa<br />
Verrà <strong>in</strong>augurata sabato 13 febbraio alle 17.30 la mostra "Forme<br />
e colori del Surrazionale" retrospettiva della pittrice e poetessa<br />
Egizia Ongar<strong>in</strong>i "Ego" (1957-2007). L'esposizione è allestita, f<strong>in</strong>o<br />
al 26 febbraio, presso la Galleria Artemetamorfosi, <strong>in</strong> piazza Fontanesi<br />
5 a Reggio Em<strong>il</strong>ia. Sabato 20 febbraio, alle 18, Graziella<br />
Ferracù leggerà alcune poesie della Ongar<strong>in</strong>i accompagnata al<br />
pianoforte da Ovidio Bigi. Info: www.artemetamorfosi.it .<br />
Correggio. Istituto "E<strong>in</strong>audi": previdenti e solidali<br />
Gianluca Arcetti (foto), studente<br />
di qu<strong>in</strong>ta dell'Its "E<strong>in</strong>audi"<br />
di Correggio si è classificato<br />
secondo al concorso nazionale<br />
"Mercurio", che ha visto<br />
la partecipazione di ben 51<br />
Istituti italiani. Alle studentesse<br />
e agli studenti, riuniti <strong>in</strong> dicembre<br />
a Macerata, sono state<br />
proposte prove di Economia<br />
aziendale, Matematica e Informatica.<br />
Intanto prosegue la collaborazione dell'Istituto con la Guardia di<br />
F<strong>in</strong>anza sulla prevenzione all'abuso di sostanze stupefacenti. Il<br />
maresciallo ord<strong>in</strong>ario Armando Menga e <strong>il</strong> maresciallo V<strong>in</strong>cenzo<br />
Falso hanno <strong>in</strong>contrato gli studenti delle classi seconde per <strong>il</strong>lustrato<br />
sotto <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o farmacologico, legale e sociale <strong>il</strong> fenomeno<br />
del consumo e dello spaccio degli stupefacenti.<br />
L'istituto correggese si dimostra attivo <strong>anche</strong> sul fronte della solidarietà.<br />
Gli allievi e <strong>il</strong> personale dell'E<strong>in</strong>audi hanno raccolto 825<br />
euro per sostenere progetti di scolarizzazione e a favore dell'<strong>in</strong>fanzia<br />
di Haiti. La somma è stata affidata alla Caritas diocesana.
Vacanze col buono-Bramb<strong>il</strong>la<br />
È stato emesso <strong>il</strong> decreto attuativo con cui<br />
<strong>il</strong> M<strong>in</strong>istero per <strong>il</strong> Turismo dispone lo stanziamento<br />
di 5 m<strong>il</strong>ioni di euro come contributo<br />
per la fruizione di un periodo di vacanze<br />
dest<strong>in</strong>ato ai nuclei fam<strong>il</strong>iari a basso<br />
reddito. L'agevolazione è accordata attraverso<br />
l'emissione di buoni vacanza, acquistab<strong>il</strong>i<br />
unicamente presso l'Istituto bancario<br />
“Intesa - San Paolo”, previa presentazione<br />
di modulo richiesta autocertificazione,<br />
attestante sia la consistenza del nucleo fam<strong>il</strong>iare<br />
che la somma dei redditi lordi percepiti<br />
dallo stesso nel 2008.<br />
Un'apposita tabella def<strong>in</strong>isce l'importo dell'agevolazione<br />
statale, applicata sul reddito<br />
lordo del nucleo, compreso nelle fasce tra 0<br />
e 35.000 euro, calcolata su un importo variante<br />
tra <strong>il</strong> 20 ed <strong>il</strong> 45% della spesa totale<br />
ammissib<strong>il</strong>e. Il “diritto alla vacanza” è riservato<br />
ai cittad<strong>in</strong>i italiani regolarmente residenti,<br />
che potranno fruirne una sola volta<br />
nel corso del 2010.<br />
L'autodichiarazione sulle condizioni anagrafiche<br />
e reddituali del nucleo fam<strong>il</strong>iare,<br />
necessaria per <strong>il</strong> calcolo della percentuale<br />
del contributo pubblico, unitamente alla richiesta<br />
dell'importo dei buoni richiesti, va<br />
<strong>in</strong>oltrata <strong>in</strong> procedura “on-l<strong>in</strong>e” a BVI (Buoni<br />
Vacanze Italia), che r<strong>il</strong>ascerà <strong>in</strong> due esemplari<br />
<strong>il</strong> modulo di richiesta pre-comp<strong>il</strong>ato,<br />
completo di codice di prenotazione. Copia<br />
della predetta domanda dovrà presentarsi<br />
ad uno sportello del suddetto gruppo bancario<br />
“Intesa - San Paolo”, che fornirà i buoni<br />
vacanze (da pagare anticipatamente)<br />
spendib<strong>il</strong>i presso gli operatori turistici convenzionati,<br />
i quali - al momento - non sembrano<br />
essere numerosi.<br />
Per agevolare gli <strong>in</strong>teressati, le strutture dei<br />
nostri servizi Cisl (Caaf, Etsi eccetera) sono<br />
Centro di assistenza fiscale al lavoro<br />
Nel mese di marzo <strong>in</strong>izia la Campagna<br />
fiscale e gli addetti ai lavori già si<br />
stanno preparando. Anche <strong>il</strong> nostro<br />
Centro di assistenza fiscale si sta predisponendo<br />
per poter offrire, ai propri assistiti, i<br />
servizi consueti, <strong>in</strong>sieme ad altri nuovi e<br />
sempre più qualificati. Ricordiamo che presso<br />
la sede Prov<strong>in</strong>ciale Acli - <strong>in</strong> via Montefior<strong>in</strong>o<br />
10/1 a Reggio Em<strong>il</strong>ia - i nostri operatori<br />
potranno dare assistenza nella comp<strong>il</strong>azione<br />
dei dichiarativi: 730; Unico; Ise; Isee;<br />
locazioni; successioni; servizio colf-badanti;<br />
cedol<strong>in</strong>i paghe; colf-badant; calcoli TFR.<br />
Siamo presenti <strong>anche</strong> <strong>in</strong> Prov<strong>in</strong>cia, ai seguenti<br />
<strong>in</strong>dirizzi: a Brescello, <strong>in</strong> via Allende, <strong>il</strong><br />
martedì matt<strong>in</strong>a; a Guastalla, <strong>in</strong> corso Cavour<br />
1, adiacente al Santuario Madonna della<br />
Porta, <strong>il</strong> mercoledì matt<strong>in</strong>a; a Reggiolo, <strong>in</strong><br />
piazza Martiri, presso <strong>il</strong> Circolo Acli (per tutte<br />
e tre queste sedi, <strong>il</strong> numero telefonico unico<br />
di riferimento è 345.7175004).<br />
Le altre sedi: Scandiano, via Vallisneri 10/b<br />
presso <strong>il</strong> Megar; Cavriago, <strong>in</strong> via Rivasi, presso<br />
la Sacra Famiglia (tel. 0522.577948).<br />
a disposizione. Ricordiamo che per la limitata<br />
disponib<strong>il</strong>ità delle risorse si prevede la<br />
formazione di una graduatoria, st<strong>il</strong>ata <strong>in</strong> base<br />
alla data di presentazione della domanda.<br />
Già nel luglio dello scorso anno evidenziammo<br />
<strong>il</strong> grave ritardo nella pubblicazione del decreto<br />
che doveva stab<strong>il</strong>ire l'operatività del programma<br />
buoni-vacanze. Oggi, viste le norme<br />
attuative che lo regolano, non possiamo non<br />
lamentare sia la farrag<strong>in</strong>osità della procedura<br />
impostata, che l'anticipato pagamento, richiesto<br />
per un soggiorno da effettuare a diversi<br />
mesi di distanza. Tra l'altro, i buoni vacanze<br />
spendib<strong>il</strong>i entro <strong>il</strong> 30 giugno 2010 possono<br />
essere rimborsati, se <strong>in</strong>ut<strong>il</strong>izzati, non oltre i 30<br />
giorni dalla data di scadenza dietro pagamento<br />
di un contributo spese del 4% + iva rapportato<br />
al loro valore e comunque non <strong>in</strong>feriore<br />
a 20 euro. Ci siano consentite alcune perplessità<br />
sulla portata dell'operazione, varata<br />
<strong>in</strong> uno dei periodi più neri della nostra economia<br />
e, ironia della sorte, per favorire proprio<br />
quei nuclei fam<strong>il</strong>iari oggi pressati da ben altre<br />
priorità, rappresentate dall'affitto o dalla rata<br />
di mutuo e via dicendo...Forse i 5 m<strong>il</strong>ioni stanziati,<br />
che tali non sono perché una buona parte<br />
è dest<strong>in</strong>ata a supportare i costi generali dell'<strong>in</strong>iziativa,<br />
potevano al momento essere impiegati<br />
più ut<strong>il</strong>mente per sovvenire necessità<br />
ben più gravi piuttosto di un periodo di vacanze<br />
che, <strong>in</strong> fondo, non rappresenta - data la<br />
situazione- un'<strong>in</strong>derogab<strong>il</strong>e necessità.<br />
“Beppe” Pagani<br />
lascia la Segreteria Cisl<br />
Dopo 10 anni di attività <strong>il</strong> segretario generale<br />
della Cisl di Reggio Em<strong>il</strong>ia, Giuseppe<br />
Pagani, ha lasciato l'organizzazione la scor-<br />
Società & Cultura 13 febbraio 2010 17<br />
INFORMANZIANI<br />
Rubrica della F.N.P.<br />
Federazione<br />
Nazionale<br />
Pensionati<br />
CISL<br />
a cura di Pietro Ferri<br />
pietro.ferri@cislreggioem<strong>il</strong>ia.it<br />
Più dai... e meno versi<br />
Nonostante la crisi economica, per<br />
molti devolvere una somma a favore<br />
di chi si trova <strong>in</strong> difficoltà diventa<br />
un impegno davvero ammirevole. Questo<br />
gesto può generare un risparmio fiscale. Il<br />
Sistema tributario italiano prevede numerose<br />
agevolazioni fiscali per i contribuenti<br />
che effettuano erogazioni liberali a favore di<br />
enti appartenenti al settore del no-profit, comunemente<br />
chiamato “terzo settore”.<br />
Il terzo settore rappresenta <strong>il</strong> tentativo della<br />
società civ<strong>il</strong>e di dar risposta a bisogni diffusi<br />
che i servizi pubblici non sono <strong>in</strong> grado di<br />
soddisfare. In Italia sono circa quattro m<strong>il</strong>ioni<br />
le persone impegnate nelle attività del<br />
terzo settore ed occupano uno spazio <strong>in</strong>termedio<br />
tra i compiti istituzionali della Pubblica<br />
amm<strong>in</strong>istrazione e l'offerta del “mercato”;<br />
onlus, o.n.g., enti no-profit, associazioni,<br />
cooperative e imprese sociali, fondazioni,<br />
sono impegnate <strong>in</strong> attività senza scopo<br />
di lucro, nel campo del volontariato, dell'assistenza<br />
sociale e sanitaria, dell'istruzione, della<br />
tutela e valorizzazione dell'ambiente e del<br />
sa settimana. Nel rassegnare le proprie dimissioni,<br />
scrivendo una lettera <strong>in</strong>dirizzata<br />
a tutti gli iscritti, Pagani spiega che candidarsi<br />
alle prossime elezioni regionali “significa<br />
lasciare dopo 20 anni un'esperienza<br />
che non è mai stata solo professionale. La<br />
m<strong>il</strong>itanza nella Cisl è stata <strong>in</strong>fatti un'esperienza<br />
di vita, dove la passione per le ragioni<br />
dei lavoratori ha segnato profondamen-<br />
te <strong>il</strong> mio modo di pensare e di concepire <strong>il</strong><br />
sociale e le sue relazioni. Nel s<strong>in</strong>dacato vissuto,<br />
prima come iscritto e come dirigente<br />
poi, ho appreso la soddisfazione della rappresentanza<br />
e la fatica della responsab<strong>il</strong>ità.<br />
Lasciare, dopo tanti anni, una parte di vita<br />
e di storia personale, non è mai fac<strong>il</strong>e per<br />
nessuno: mi m<strong>anche</strong>ranno le consuetud<strong>in</strong>i<br />
quotidiane di tante relazioni <strong>in</strong>staurate, le<br />
patrimonio culturale, ma <strong>anche</strong> <strong>in</strong> attività<br />
economiche di produzione di beni o di servizi<br />
di ut<strong>il</strong>ità sociale, come nel caso delle imprese<br />
sociali.<br />
Ibenefìci e le agevolazioni, per questo<br />
settore, sono riconosciuti sotto forma di<br />
detrazioni d'imposta o di deduzioni del<br />
reddito imponib<strong>il</strong>e Irpef, ed è possib<strong>il</strong>e farli<br />
valere nella dichiarazione dei redditi.<br />
Diamo <strong>in</strong>formativa delle pr<strong>in</strong>cipali erogazioni<br />
liberali e delle agevolazioni fiscali spettanti:<br />
• Onlus-Aps a) deducib<strong>il</strong>ità nel limite<br />
del 10% del reddito complessivo f<strong>in</strong>o all'importo<br />
massimo di 70.000 euro; b) detrazione<br />
Irpef al 19% dell'erogazione f<strong>in</strong>o a un massimo<br />
di 2065,83euro // • Ong a) deducib<strong>il</strong>ità<br />
nel limite del 10% del reddito complessivo<br />
dichiarato, f<strong>in</strong>o all'importo massimo di<br />
70.000 euro; b) detrazione Irpef del 19% f<strong>in</strong>o<br />
a un massimo di 2065,83 euro; c) deducib<strong>il</strong>ità<br />
nel limite del 2% del reddito complessivo<br />
// • Fondazioni e Associazioni a tutela<br />
della promozione e valorizzazione dei beni<br />
di <strong>in</strong>teresse storico, artistico e paesaggistico:<br />
deducib<strong>il</strong>ità nel limite del 10% del red-<br />
amicizie nate nel costruire soluzioni per dare<br />
concrete speranze. Mi m<strong>anche</strong>ranno<br />
quelle tensioni, quelle attenzioni e quegli<br />
<strong>in</strong>coraggiamenti, piccole e grandi sicurezze<br />
di un mondo conosciuto. Eppure <strong>in</strong> questi<br />
mesi ho sentito prepotentemente crescere <strong>in</strong>torno<br />
a me una domanda per un impegno<br />
politico diretto. Mi sono a lungo <strong>in</strong>terrogato<br />
sull'importanza di una scelta così problematica,<br />
perché la politica <strong>in</strong> questo tempo<br />
non suscita più passioni, anzi ogni giorno<br />
<strong>il</strong> sentimento è quello di uno scetticismo<br />
latente, riflesso crescente di un disagio profondo.<br />
Anche per questo ho dovuto v<strong>in</strong>cere<br />
molte personali perplessità. E timori. Il timore<br />
di essere a mia volta confuso e dunque<br />
equiparato al comune sentire la politica<br />
come una cosa sporca. Ma proprio questi<br />
motivi, <strong>in</strong> fondo, uniti ad una domanda di<br />
speranza nuova che mi ha circondato con<br />
l'affetto e la sollecitud<strong>in</strong>e di tanti amici, mi<br />
hanno sp<strong>in</strong>to ad accettare la sfida di candidarmi<br />
a queste elezioni regionali per cont<strong>in</strong>uare<br />
a sostenere le nostre comuni ragioni.<br />
Sono persuaso che sarà una sfida diffic<strong>il</strong>e,<br />
molto diffic<strong>il</strong>e, <strong>il</strong> tentativo di portare nella<br />
nostra Regione <strong>il</strong> contributo di un pezzo di<br />
società civ<strong>il</strong>e, senza pretese di verità egemoniche,<br />
ma con la determ<strong>in</strong>azione di quei valori<br />
di solidarietà, di <strong>in</strong>clusione, di disponib<strong>il</strong>ità<br />
che <strong>in</strong> questi anni mi sono stati trasmessi<br />
da tante testimonianze cisl<strong>in</strong>e. La<br />
mia candidatura non cambierà <strong>il</strong> mondo,<br />
eppure l'entusiasmo che si muove <strong>in</strong>torno a<br />
me <strong>in</strong> queste settimane, mi fa sperare che<br />
cambiare è possib<strong>il</strong>e ancora. Per questi motivi,<br />
<strong>in</strong> rispetto alle norme dello statuto, rassegno<br />
le dimissioni da segretario territoriale<br />
della Cisl di Reggio Em<strong>il</strong>ia. Un fraterno<br />
saluto a tutte e tutti con affetto, Beppe Pagani”.<br />
Le dimissioni di Giuseppe Pagani verranno<br />
ratificate giovedì 18 febbraio. Alle ore 9,<br />
<strong>in</strong>fatti, è convocato presso l'aula magna<br />
dell'Università di Modena e Reggio (viale<br />
Allegri 9, <strong>in</strong> città) <strong>il</strong> Consiglio generale della<br />
Cisl reggiana, allargato ai direttivi di categoria<br />
e a tutti i delegati, che alla presenza<br />
del segretario generale dell'Organizzazione<br />
Raffaele Bonanni e del segretario<br />
nazionale Cisl Piero Ragazz<strong>in</strong>i prenderà<br />
atto della situazione creatasi, procedendo<br />
all'elezione del nuovo segretario e dell'ufficio<br />
di segreteria.<br />
È entrato <strong>in</strong> vigore l’accordo siglato fra Abi e le associazioni di consumatori. Anche Adiconsum raccoglie le domande<br />
MUTUO “IN PAUSA” UN ANNO PER LA CRISI ECONOMICA<br />
Il 1° febbraio è entrato <strong>in</strong> vigore l'accordo tra Abi (Associazione<br />
Bancaria <strong>Italiana</strong>) e i rappresentanti di tredici associazioni di<br />
consumatori (Acu, Adiconsum, Adoc, Assoutenti, Casa del Consumatore,<br />
Cittad<strong>in</strong>anzattiva, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori,<br />
Lega Consumatori, Movimento consumatori, Movimento<br />
difesa del Cittad<strong>in</strong>o, Unione Nazionale Consumatori) per la sospensione<br />
dei mutui di famiglie <strong>in</strong> difficoltà a seguito della crisi.<br />
Per almeno dodici mesi le famiglie f<strong>in</strong>anziariamente più frag<strong>il</strong>i, che<br />
hanno subito o subiscono nel biennio 2009-2010 eventi particolarmente<br />
negativi (morte, perdita dell’occupazione, <strong>in</strong>sorgenza di<br />
condizioni di non autosufficienza, <strong>in</strong>gresso <strong>in</strong> cassa <strong>in</strong>tegrazione)<br />
avranno una duplice possib<strong>il</strong>ità: sospendere per almeno 12 mesi<br />
l'<strong>in</strong>tera rata del mutuo (capitale e <strong>in</strong>teressi) oppure la sola quota <strong>in</strong>teressi.<br />
La sospensione è possib<strong>il</strong>e per i mutui di importo f<strong>in</strong>o a<br />
150m<strong>il</strong>a euro accesi per l’acquisto, costruzione o ristrutturazione<br />
dell’abitazione pr<strong>in</strong>cipale e solo se i sottoscrittori del mutuo hanno<br />
ACLI-LEGA CONSUMATORI. Progetto «Emigrati italiani nel mondo»<br />
un reddito imponib<strong>il</strong>e f<strong>in</strong>o a 40m<strong>il</strong>a euro annui. L’<strong>in</strong>iziativa costituisce<br />
la misura m<strong>in</strong>ima alla quale le b<strong>anche</strong> associate sono <strong>in</strong>vitate<br />
ad aderire, ferma restando la piena libertà di ciascuna banca di<br />
offrire al cliente <strong>in</strong> sede di adesione al Piano condizioni migliori rispetto<br />
a quanto previsto dall’accordo.<br />
La lista delle b<strong>anche</strong> aderenti verrà pubblicata nel sito <strong>in</strong>ternet dell’ABI<br />
(www.abi.it), dove sarà <strong>anche</strong> possib<strong>il</strong>e “scaricare” <strong>il</strong> facsim<strong>il</strong>e<br />
del modulo di richiesta di sospensione da parte del cliente.<br />
Le domande possono essere presentate <strong>anche</strong> attraverso le associazioni<br />
di tutela dei consumatori.<br />
A Reggio i consulenti di Adiconsum (<strong>in</strong> via Turri 71, presso la<br />
sede della Cisl) ricevono su appuntamento al lunedì, mercoledì e<br />
giovedì pomeriggio (dalle 15 alle 18) e al sabato dalle 9.30 alle 12.<br />
Per prenotare un appuntamento telefonare allo 0522.357485 oppure<br />
scrivere a adiconsum@cislreggioem<strong>il</strong>ia.it.<br />
A MARZO PARTE LA CAMPAGNA FISCALE. LE INFORMAZIONI UTILI<br />
dito complessivo, f<strong>in</strong>o ad un importo massimo<br />
di 70.000 euro // • Istituzioni religiose:<br />
deducib<strong>il</strong>ità dall'imponib<strong>il</strong>e Irpef f<strong>in</strong>o a<br />
1032,91 euro // • Società di Mutuo soccorso:<br />
detrazione dall'Irpef del 19% dei contributi<br />
versati // • Partiti politici: detrazione dall'Irpef<br />
del 19% dell'erogazione // • Associazioni<br />
di stampo sportivo-d<strong>il</strong>ettantistico: detrazione<br />
del 19% f<strong>in</strong>o a un massimo di 2065,<br />
83 euro // • Fondazioni operanti nel settore<br />
musicale: detrazione del 19% calcolata<br />
sul massimo del 2% del reddito complessivo<br />
// • Enti di ricerca (Università, Fondazioni,<br />
Enti-Parco): deducib<strong>il</strong>ità senza alcun<br />
limite // • Istituti scolastici di ogni ord<strong>in</strong>e e<br />
grado: detrazione del 19%.<br />
Salvo qualche caso particolare, i versamenti<br />
vanno effettuati tramite versamento<br />
postale o bancario, o con carte<br />
di credito, carte prepagate, assegni bancari<br />
e circolari. L'Ufficio fiscale Acli è a disposizione<br />
per chiarimenti. Contattaceci allo<br />
0522.283160, oppure via fax al 0522.283126.<br />
Ivana B<strong>in</strong>i
18<br />
AGENDA DEL VESCOVO<br />
AGENDA DELL’AUSILIARE<br />
13 febbraio 2010<br />
Venerdì 12 febbraio<br />
Alle 21, nella chiesa di Sant'Anselmo città, <strong>il</strong> Vescovo<br />
partecipa e <strong>in</strong>terviene alla Veglia con i fidanzati,<br />
promossa dall'Ufficio di Pastorale fam<strong>il</strong>iare<br />
e dell'Azione <strong>Cattolica</strong>, nella vig<strong>il</strong>ia della festa<br />
di San Valent<strong>in</strong>o.<br />
Domenica 14 febbraio<br />
Alle 18, <strong>in</strong> Cattedrale, <strong>il</strong> Vescovo presiede la celebrazione<br />
eucaristica domenicale.<br />
Lunedì 15 febbraio<br />
Alle 21, <strong>in</strong> Vescovado, mons. Caprioli <strong>in</strong>contra <strong>il</strong><br />
Consiglio diocesano dell'Azione <strong>Cattolica</strong>.<br />
Mercoledì 17 febbraio<br />
Alle 18.30, <strong>in</strong> Cattedrale, <strong>il</strong> Vescovo presiede per alcune<br />
parrocchie del Centro storico la celebrazione<br />
eucaristica con l'imposizione delle Ceneri, per l'<strong>in</strong>gresso<br />
nel tempo di Quaresima.<br />
Giovedì 18 febbraio<br />
Al matt<strong>in</strong>o, presso l'Oratorio Don Bosco a Reggio,<br />
<strong>il</strong> Vescovo presiede la riunione congiunta del Consiglio<br />
Presbiterale diocesano e dei Vicari foranei<br />
sull'impostazione del tema “Il presbiterio diocesano<br />
al servizio della <strong>Chiesa</strong> locale”, da affrontare nei<br />
prossimi mesi nei Vicariati.<br />
Alle 18.30, <strong>in</strong> Vescovado, mons. Caprioli e mons.<br />
Ghizzoni <strong>in</strong>contrano la Commissione diocesana<br />
per l'Iniziazione Cristiana.<br />
Venerdì 19 febbraio<br />
Alle 16, <strong>in</strong> Vescovado, mons. Caprioli e mons. Ghizzoni<br />
<strong>in</strong>contrano la Commissione diocesana per gli<br />
Ord<strong>in</strong>i e i m<strong>in</strong>isteri.<br />
Domenica 21 febbraio<br />
Nel pomeriggio, a Reggio, <strong>il</strong> Vescovo guida l'<strong>in</strong>contro<br />
di formazione all'Ordo Virg<strong>in</strong>um sulle promesse<br />
del Battesimo.<br />
Mercoledì 17 febbraio<br />
Alle 18.30, <strong>in</strong> Cattedrale, l'Aus<strong>il</strong>iare concelebra alla<br />
Messa delle Ceneri.<br />
Giovedì 18 febbraio<br />
Al matt<strong>in</strong>o, presso l'Oratorio Don Bosco a Reggio,<br />
mons. Ghizzoni partecipa alla riunione congiunta<br />
del Consiglio Presbiterale diocesano e dei Vicari foranei.<br />
Venerdì 19 febbraio<br />
Nel pomeriggio, presso la Curia, l'Aus<strong>il</strong>iare partecipa<br />
alla riunione della Commissione Diocesana<br />
per l'Architettura e le Arti per la Liturgia e i Beni<br />
Culturali.<br />
RADIO PACE REDAZIONE REGGIANA<br />
Appuntamenti speciali quotidiani<br />
06.50 Diretta mattut<strong>in</strong>a con canto di Lodi<br />
07.30 Messa dalla Cappella della Radio Vaticana<br />
17.00 Notiziario Vaticano<br />
17.10 Canto dei Vespri // 17.30 Trasmissioni locali<br />
Appuntamenti speciali settimanali<br />
Notiziario Domenica 12.20 - 17.20 - 20.30<br />
Lunedì 17.30 - 20.30<br />
Voci dal Sud Martedì 17.30<br />
Cronaca Venerdì 17.30<br />
Frequenze - MF 90,50 - MF 91,90 - MF 97,40 - MF 89,70<br />
La Settimana<br />
IL SANTO DELLA SETTIMANA<br />
14 febbraio<br />
San Giovanni B. de la Concezione<br />
Sacerdote Tr<strong>in</strong>itario<br />
Spagna (Ciuciad Real, 10 luglio 1561 - Cordova, 14 febbraio 1613)<br />
Ospitare un santo a volte cambia la vita. È successo nella<br />
famiglia spagnola di Marco Garcia, che un giorno del<br />
1576 ha la ventura di ospitare <strong>in</strong> casa sua Santa Teresa<br />
d’Av<strong>il</strong>a. In questa occasione la santa predice a Marco che Giovanni,<br />
<strong>il</strong> figlio qu<strong>in</strong>dicenne, avrà un futuro di santità e di grande<br />
attivismo per la riforma di una Famiglia religiosa. Sono parole<br />
che lasciano <strong>il</strong> segno, ma non sconvolgono due genitori profondamente<br />
cristiani, dalla devozione viva e dalla carità operosa,<br />
che saranno lieti di donare non uno solo, ma ben tre dei loro otto<br />
figli al Signore. Giovanni è <strong>in</strong>telligente, studioso, portato per<br />
la vita religiosa, e i genitori non sono per<br />
niente contrari che entri nei Carmelitani.<br />
Così cresce e si forma presso di<br />
loro; ma si sente come impedito<br />
dall’<strong>in</strong>dossarne l’abito, come se<br />
una forza <strong>in</strong>teriore lo trattenesse.<br />
Entra <strong>in</strong>vece, a 19 anni, nei<br />
Tr<strong>in</strong>itari fondati da San<br />
Giovanni di Matha, e la sua<br />
vasta cultura, le due doti oratorie,<br />
la sua coerenza di vita lo rendono<br />
da subito un predicatore ricercato,<br />
ascoltato, più che conv<strong>in</strong>cente, al punto<br />
- dicono i testimoni - che basta una delle<br />
sue prediche <strong>in</strong>fuocate per creare davanti ai confessionali lunghe<br />
f<strong>il</strong>e di persone decise alla conversione; questo a padre Giovanni<br />
piace, forse lo <strong>in</strong>orgoglisce <strong>anche</strong> un po’, e si conv<strong>in</strong>ce di<br />
essere un predicatore nato e che proprio questo sia ciò che <strong>il</strong> Signore<br />
vuole da lui. La sua vita scorre tranqu<strong>il</strong>la, tra consensi,<br />
applausi e successi, e non sente <strong>il</strong> bisogno di guardare ai “recolletti”,<br />
quello sparuto numero di confratelli che vogliono vivere<br />
secondo la più rigida Regola dettata dal fondatore; <strong>anche</strong> perché<br />
lui ha un alibi di ferro: è un po’ malaticcio, ed è conv<strong>in</strong>to che<br />
questo lo dispensi dall’essere più esigente con se stesso.<br />
Il Signore, però, com<strong>in</strong>cia a lavorare <strong>in</strong> lui, staccandolo un po’<br />
per volta da quella vita troppo comoda. Nel 1596 entra nel convento<br />
dei recolletti di Valdepreñas, e da quel preciso istante <strong>in</strong>izia<br />
una radicale <strong>in</strong>versione di marcia, un’autentica conversione<br />
che lo porta a staccarsi di colpo da amicizie <strong>in</strong>fluenti, onori, priv<strong>il</strong>egi;<br />
r<strong>in</strong>uncia al “Dio molto zuccherato” <strong>in</strong> cui aveva f<strong>in</strong> lì creduto,<br />
per abbracciare <strong>il</strong> Dio nudo nello strazio della croce.<br />
Si accorge subito che <strong>anche</strong> tra i “recolletti” non c’è autenticità:<br />
poveri e austeri di nome ma non di fatto, si limitano<br />
a un’osservanza formale, senza arrivare alla radicalità che<br />
<strong>il</strong> vangelo e la Regola richiedono. Dopo ne<strong>anche</strong> due mesi è nom<strong>in</strong>ato<br />
m<strong>in</strong>istro del convento, segno che <strong>il</strong> suo nuovo st<strong>il</strong>e di vita<br />
ha già contagiato qualcuno, e allora si accorge che <strong>il</strong> Signore<br />
non si accontenta della sua riforma personale, ma gli sta chiedendo<br />
molto di più. Inizia così a re<strong>in</strong>trodurre <strong>in</strong> convento la Regola<br />
orig<strong>in</strong>aria, che prevede fra le altre cose - ad esempio - <strong>il</strong><br />
non mangiare carne e pregare 6 ore al giorno. Si assiste così ad<br />
un fuggi fuggi generale dei religiosi dal convento, spaventati dal<br />
suo rigorismo e dalla sua austerità, ma lui cont<strong>in</strong>ua imperterrito,<br />
conv<strong>in</strong>to che “questa religione non è mia, ma di Dio ed egli<br />
chiamerà e attirerà altri”. Le vocazioni <strong>in</strong>fatti arrivano, raccolte<br />
soprattutto tra i giovani universitari, ma <strong>in</strong>sieme arrivano <strong>anche</strong><br />
<strong>in</strong>comprensioni, ostacoli e addirittura vere e proprie persecuzioni<br />
da parte dei confratelli e dei superiori. Una tempesta che<br />
supererà solo grazie a una fede salda. Muore ucciso dalla nefrite,<br />
dalle penitenze e dai dispiaceri <strong>il</strong> 14 febbraio 1613, ad appena<br />
52 anni. Paolo VI lo ha proclamato Santo <strong>il</strong> 27 apr<strong>il</strong>e 1975.<br />
Gianpiero Pettiti<br />
La Libertà<br />
Settimanale d’<strong>in</strong>formazione della Diocesi di Reggio Em<strong>il</strong>ia-Guastalla<br />
Redazione: Reggio Em<strong>il</strong>ia - Viale Timavo, 93<br />
tel. 0522.452107, fax 0522.434058<br />
e-ma<strong>il</strong>: laliberta@libero.it www.laliberta.<strong>in</strong>fo<br />
Direttore responsab<strong>il</strong>e: Edoardo T<strong>in</strong>cani<br />
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Amm<strong>in</strong>istrazione: Guastalla - Corso Garibaldi, 31 - tel/fax 0522.825757<br />
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Brandsma s. r. l.”, verranno ut<strong>il</strong>izzati dalla stessa “P. Tito Brandsma s. r. l.”, editrice del<br />
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e la riservatezza. Tali dati saranno ut<strong>il</strong>izzati, salvo espresso divieto scritto degli <strong>in</strong>teressati,<br />
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nonché per conformarsi ad obblighi normativi e di legge.<br />
La testata percepisce contributi statali diretti ex L. 7/8/1990, n. 250.<br />
Chiuso <strong>in</strong> redazione alle 20.50 di mercoledì 10 febbraio 2010<br />
Tiratura del 6 febbraio 2010: 5.150 copie<br />
UNO SGUARDO ALLE LETTURE<br />
14 febbraio 2010<br />
VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO<br />
1 a lettura: Ger 17,5-8<br />
Maledetto chi confida<br />
nell’uomo; benedetto<br />
chi confida nel Signore.<br />
Dal salmo 1<br />
Beato l’uomo<br />
che confida nel Signore.<br />
2 a lettura: 1Cor 15,12.16-20<br />
Se Cristo non è risorto,<br />
vana è la vostra fede.<br />
Vangelo: Lc 6,17.20-26<br />
Beati i poveri. Guai a voi, ricchi.<br />
“<br />
Le tue mani mi hanno fatto e plasmato: fammi capire<br />
e imparerò…” (Sal 118,73).<br />
Questo versetto salmico <strong>in</strong>vita a metterci <strong>in</strong> un<br />
atteggiamento di confidenza, di fiduciosa attesa, di riconoscimento<br />
di quelle mani di Padre che ci hanno formato e ci<br />
educano, imparando l'ottica dell'um<strong>il</strong>tà, per comprendere<br />
la sua Parola e viverla come discepoli alla sequela del Maestro<br />
Gesù di Nazaret.<br />
Nel brano evangelico di oggi, Luca ci presenta le beatitud<strong>in</strong>i.<br />
Luca è l'evangelista che ama sottol<strong>in</strong>eare la misericordia del<br />
Maestro e <strong>in</strong>siste sulla tenerezza di Gesù verso gli um<strong>il</strong>i e i poveri,<br />
mentre gli orgogliosi e i ricchi sono trattati severamente.<br />
Gesù ha appena scelto i dodici apostoli e attorno a lui c'è<br />
una grande folla di discepoli, di giudei e pagani venuti per<br />
ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; <strong>anche</strong> coloro<br />
che erano tormentati da spiriti impuri venivano liberati: tutta<br />
la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza<br />
che sanava tutti. Se Gesù ha <strong>in</strong> sé questa potenza che guarisce<br />
tutti, così è della sua parola: è importante ascoltarla, capirla,<br />
crederla profondamente.<br />
Chi va a lui, senza provocarlo, o metterlo alla prova, come i<br />
farisei, lo fa appunto perché si sente bisognoso, malato, oppresso:<br />
“Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi”<br />
(Mt 11,28). La povertà, la sofferenza, la fame, esprimono ricerca<br />
di pienezza e di senso nelle necessità della vita. Sono<br />
realtà costitutive della natura umana, fanno parte della peregr<strong>in</strong>azione<br />
terrena e mettono <strong>in</strong> evidenza la dipendenza da<br />
altro/i.<br />
Èproprio <strong>in</strong> questa condizione che si matura e si riscopre<br />
<strong>il</strong> messaggio che sta dietro a quel: Beati voi. Chi nell'esperienza<br />
della propria povertà, necessità, dolore, si<br />
àncora a Cristo e cont<strong>in</strong>uamente r<strong>in</strong>nova <strong>il</strong> suo sì a Lui nonostante<br />
i dubbi, le tentazioni di cedere, gli scoraggiamenti,<br />
sperimenta la ricchezza della Fede come superamento del “limite”<br />
e come possesso del Regno, della sazietà, della gioia.<br />
Una particolare attenzione merita l'ultima beatitud<strong>in</strong>e. Ricordiamo<br />
che Gesù sta parlando ai discepoli mentre la folla<br />
ascolta. Se da una parte sono necessari <strong>il</strong> riconoscimento della<br />
propria <strong>in</strong>compiutezza e l'impegno di un cont<strong>in</strong>uo rivolgersi<br />
a Cristo, facendo convergere la propria vita a Lui, Gesù<br />
compie però un passo ulteriore, prospettando <strong>il</strong> futuro della<br />
sequela: la consegna della propria vita al progetto del Padre,<br />
l'essere conformi a Cristo (Rm 8,29) odiato, messo al<br />
bando, <strong>in</strong>sultato e disprezzato. Cristo patisce l'emarg<strong>in</strong>azione<br />
del profeta, così sarà per coloro che hanno sperimentato<br />
<strong>il</strong> rifiuto per la fedeltà a Lui e al suo messaggio.<br />
Inf<strong>in</strong>e: Rallegratevi! È lo stesso annuncio di festa rivolto dall'arcangelo<br />
Gabriele a Maria: “Rallegrati piena di grazia! Il Signore<br />
è con te”, mentre Elisabetta le dirà: “Beata colei che ha<br />
creduto nell'adempimento di ciò che <strong>il</strong> Signore le ha detto” (Lc<br />
1,45). Crediamo <strong>anche</strong> noi nell'adempimento di ciò che Gesù<br />
ci ha detto <strong>in</strong> questo brano evangelico delle beatitud<strong>in</strong>i?<br />
Le sorelle del Carmelo di Sassuolo<br />
LA A LIBERTÀ LIBERTÀ<br />
VIGILATA VIGIL<br />
dalle pag<strong>in</strong>e di 50 anni fa<br />
"Dacci oggi <strong>il</strong> nostro pane quotidiano". È <strong>il</strong> titolo di un'<strong>in</strong>chiesta<br />
del direttore don Pignagnoli sull'adulterazione del<br />
prodotto messo <strong>in</strong> vendita da diversi panifici reggiani denunciati<br />
per <strong>in</strong>frazioni alle leggi sanitarie (nella foto, da destra,<br />
<strong>il</strong> medico prov<strong>in</strong>ciale Giorgio Ragazzi, <strong>il</strong> collaboratore<br />
V<strong>in</strong>cenzo Roberti e <strong>il</strong> capo vig<strong>il</strong>e sanitario Vallery).<br />
Non manca una nota politica, non firmata, sulla situazione <strong>in</strong><br />
prov<strong>in</strong>cia di Reggio. Su "La Libertà" del 13 febbraio 1960 si<br />
possono leggere, <strong>in</strong>oltre, un servizio di Armando Zamboni<br />
sul 20° anniversario di morte di V<strong>in</strong>cenzo Gianferrari (musicista<br />
reggiano, fu <strong>il</strong> maestro di Riccardo Zandonai) ed un articolo<br />
di Franco Mantovi sugli ottant'anni del locale Istituto<br />
professionale agricolo: "Con <strong>il</strong> presente anno scolastico - si<br />
legge - sono stati riprist<strong>in</strong>ati i corsi secondo gli <strong>in</strong>tendimenti<br />
del fondatore, <strong>il</strong> professor Antonio Zanelli".
DIALOGO METAFORICO<br />
Caro Direttore,<br />
ieri ho <strong>in</strong>contrato l'alieno e mi ha raccontato una storia.<br />
Anche al suo paese, per guidare l'auto, ci vuole la<br />
patente... "...e <strong>il</strong> percorso per ottenere la patente è sempre stato<br />
lungo, diffic<strong>il</strong>e e dispendioso. Ma eravamo abituati, e nessuno<br />
si lamentava. A un certo punto qualcuno com<strong>in</strong>ciò a dire<br />
che era un percorso troppo lungo, troppo diffic<strong>il</strong>e, troppo<br />
dispendioso."<br />
"Beh, lamentarsi è lecito".<br />
"Già. Ma poi qualcuno passò dai lamenti ai fatti, e <strong>in</strong>iziò a guidare<br />
senza patente".<br />
"Avranno preso delle belle multe, immag<strong>in</strong>o".<br />
"All'<strong>in</strong>izio sì. Ma i mass media avevano com<strong>in</strong>ciato a formare<br />
una mentalità. Com<strong>in</strong>ciarono a dire che <strong>in</strong> fondo gli <strong>in</strong>cidenti<br />
capitavano <strong>anche</strong> a chi aveva la patente...".<br />
"Certo! Ma ci sarà pur stata una qualche statistica..."<br />
"A me lo vieni a dire?!? La statistica è <strong>il</strong> mio pane! Gli <strong>in</strong>cidenti<br />
capitavano molto più di frequente a chi era senza patente,<br />
ma la mentalità comune com<strong>in</strong>ciò a non tenerne conto. 'Capita<br />
agli uni e agli altri', questa era la frase a sentimento che circolava.<br />
Gli agenti di polizia com<strong>in</strong>ciarono a f<strong>in</strong>gere di non vedere<br />
e i senza patente com<strong>in</strong>ciarono a proliferare".<br />
"Immag<strong>in</strong>o che nessuno avrà più preso la patente".<br />
"Al contrario. La stragrande maggioranza delle persone cont<strong>in</strong>uò<br />
a sottoporsi al percorso lungo, diffic<strong>il</strong>e e dispendioso. Credevano<br />
nel valore della patente. A un certo punto <strong>in</strong>tervennero<br />
i politici...".<br />
"Meno male!".<br />
"Aspetta a dirlo. Intervennero e com<strong>in</strong>ciarono a dire che bisognava<br />
tener conto del fenomeno dei 'senza patente', e bisognava<br />
istituire i registri delle 'patenti di fatto'. Chi si iscriveva<br />
ai registri veniva<br />
trattato come i<br />
patentati".<br />
"Questa è buffa.<br />
Immag<strong>in</strong>o che i<br />
registri si saranno<br />
riempiti subito".<br />
"Al contrario, rimasero<br />
vuoti.<br />
Iscriversi era comunque<br />
una piccola<br />
seccatura, e<br />
bisognava poi ricordarsi<br />
di tenere <strong>in</strong> tasca l'attestato d'iscrizione. Perché iscriversi,<br />
se <strong>il</strong> non iscriversi non comportava sanzioni?".<br />
"I registri sono rimasti vuoti...".<br />
"Proprio vuoti, no. Si iscrissero gli ideologi del movimento,<br />
tanto per dire a tutti «Abbiamo v<strong>in</strong>to»".<br />
(L'alieno ha un attimo di sosta e mi dà <strong>il</strong> tempo per pensare.)<br />
"Si saranno iscritti <strong>anche</strong> quelli strutturalmente impossib<strong>il</strong>itati<br />
a prendere la vera patente!".<br />
"Bravo! Vedo che ragioni a f<strong>il</strong>o. Bella espressione: 'strutturalmente<br />
impossib<strong>il</strong>itati a prendere la vera patente': ti sarà fac<strong>il</strong>e<br />
immag<strong>in</strong>are di che persone si tratta".<br />
"E così voi avete: 1) le persone che si assumono per dovere morale<br />
l'onere del percorso di vera patente, pur capendo che non<br />
c'è più l'obbligo 2) un registro di 'patenti di fatto' composto da<br />
persone ideologizzate o strutturalmente impossib<strong>il</strong>itate 3) e<br />
quelli che non vogliono v<strong>in</strong>coli e guidano come gli pare".<br />
"È così!".<br />
"Ma non avete pensato che <strong>il</strong> tutto si poteva risolvere con piccoli<br />
aiuti? Se le persone erano <strong>in</strong> grande maggioranza <strong>in</strong>dotte a<br />
prendere comunque la normale patente, bastava aiutarli defiscalizzando<br />
i costi, o concedendo permessi sul lavoro a chi doveva<br />
seguire i corsi".<br />
"Banale, eh? Ma i nostri politici non ci arrivano."<br />
"I vostri politici sono dei veri...".<br />
Stavo per dire una parolaccia. Mi sono fermato <strong>in</strong> tempo.<br />
Mi è venuto <strong>in</strong> mente che i nostri politici pensano e<br />
agiscono così su un tema ben più grave e importante<br />
della patente. Pensano e agiscono così sul matrimonio<br />
e sulla famiglia. Nessun aiuto a chi vuole costruire la famiglia,<br />
società naturale fondata sul matrimonio; strade spianate<br />
a chi vuole vivere senza regole.<br />
È vero che i «Dico» della B<strong>in</strong>di rimasero fermi a proposta di legge.<br />
È vero che i «Didore» di Brunetta e Rotondi sono solo una<br />
proposta. Ma <strong>in</strong> Em<strong>il</strong>ia Romagna Vasco Errani ha creato i "Dico<br />
alla bolognese" e noi siamo stati zitti: non c'è stato un «Fam<strong>il</strong>y<br />
Day» em<strong>il</strong>iano per fermarlo. "È una norma antidiscrim<strong>in</strong>atoria",<br />
dicono. Strane idee: dare diritti uguali a chi non vuole<br />
assumersi i doveri sarebbe "antidiscrim<strong>in</strong>atorio"? È discrim<strong>in</strong>atorio<br />
per noi, che i doveri ce li siamo assunti tutti.<br />
Giovanni Lazzaretti<br />
La pag<strong>in</strong>a dei Lettori 13 febbraio 2010 19<br />
In questa pag<strong>in</strong>a ospitiamo op<strong>in</strong>ioni e contributi dei lettori. La pubblicazione non significa condivisione da parte della redazione, ma <strong>in</strong>vito al confronto. Scritti eccedenti le 1.500 battute potrebbero non<br />
trovare spazio o essere tagliati. NON VERRANNO PUBBLICATE LETTERE NON FIRMATE. Recapiti per scriverci: viale Timavo 93, 42100 Reggio Em<strong>il</strong>ia; fax 0522.434058; e-ma<strong>il</strong> laliberta@libero.it<br />
Dalle patenti «aliene»<br />
ai «Dico» regionali...<br />
Dal Comune di Scandiano la proposta di una rete d’<strong>in</strong>tervento<br />
194, OBIETTIVO «INTEGRAZIONE»<br />
Credo che <strong>il</strong> dibattito avviatosi da<br />
qualche settimana su questo giornale<br />
<strong>in</strong> seguito alla proposta del<br />
Consigliere prov<strong>in</strong>ciale Stecco abbia <strong>il</strong> merito<br />
di porre le basi per un confronto sereno<br />
e costruttivo <strong>in</strong> merito alle motivazioni<br />
che troppo spesso, come evidenziano le<br />
statistiche, sono all'orig<strong>in</strong>e del ricorso all'Ivg.<br />
In particolare, <strong>in</strong> un momento di crisi<br />
come quello attuale, è fac<strong>il</strong>e ipotizzare<br />
che a farne le spese siano per prime le componenti<br />
più frag<strong>il</strong>i della nostra società,<br />
quelle che vivono o meglio "sopravvivono"<br />
ai marg<strong>in</strong>i della comunità, per le quali<br />
una gravidanza passa rapidamente dall'essere<br />
una risorsa al rappresentare una<br />
ulteriore complicazione ad un'esistenza<br />
già di per sé complicata.<br />
Apoco più di trent'anni dall'approvazione<br />
della legge 194, è <strong>in</strong>discusso<br />
che sul campo della prevenzione<br />
ci sono dei grossi marg<strong>in</strong>i di miglioramento<br />
su cui ogni livello politico deve<br />
spendersi. Tuttavia, se da un lato è irrimandab<strong>il</strong>e<br />
la necessità di dest<strong>in</strong>are risorse<br />
a progetti di sostegno, credo che <strong>il</strong> valore<br />
aggiunto della politica locale oggi possa<br />
essere quello di costruire, di promuove-<br />
Sulle tracce dell'aramaico<br />
Trascrivo alcune parti, da un<br />
articolo di E. Pacucci su L'Osservatore<br />
Romano del 31 gennaio<br />
scorso, di questa storia molto <strong>in</strong>teressante.<br />
In una regione montagnosa<br />
del sud della Turchia a Tur Abd<strong>in</strong>,<br />
una comunità di cristiani<br />
siro-ordossi pregano <strong>in</strong> aramaico,<br />
la l<strong>in</strong>gua di Gesù. La l<strong>in</strong>gua<br />
parlata è l'arabo ma durante la<br />
liturgia eucaristica i monaci,<br />
unici al mondo, celebrano la<br />
consacrazione del pane e del v<strong>in</strong>o<br />
pronunciando le stesse parole<br />
dette da Gesù.<br />
Tur Abd<strong>in</strong>, <strong>il</strong> luogo dove <strong>il</strong> cristianesimo<br />
sopravvive, deriva<br />
dal siriaco e significa "montagna<br />
dei servi di Dio", un tempo<br />
popolato di chiese, oggi solo di<br />
m<strong>in</strong>areti. Tuttavia tra Turchia,<br />
Iran, Iraq e Siria si possono ancora<br />
notare campan<strong>il</strong>i cristiani.<br />
Secondo la tradizione, qui predicò<br />
<strong>il</strong> discepolo Taddeo, qui <strong>in</strong>segnò<br />
sant'Efrem e qui allievi di<br />
un'antica università trascrissero<br />
la Bibbia <strong>in</strong> aramaico, parlato<br />
ancora oggi nei v<strong>il</strong>laggi dell'alta<br />
Mesopotamia. L'aramaico<br />
non è stato più usato dal popolo<br />
a partire dall'ottavo secolo,<br />
ma è rimasto per altri c<strong>in</strong>que secoli<br />
nel ceto colto e si usa ancora<br />
come l<strong>in</strong>gua liturgica presso<br />
alcuni v<strong>il</strong>laggi cristiani.<br />
Dopo la prima guerra mondiale<br />
furono massacrati per la<br />
fede molti cristiani siriaci perché<br />
non tutelati come i greci, armeni<br />
ed ebrei, malgrado una loro<br />
identità l<strong>in</strong>guistica, sociale e<br />
religiosa, orgogliosi di esprimersi<br />
nell'antica l<strong>in</strong>gua di Gesù.<br />
A Mard<strong>in</strong>, città che sorge <strong>in</strong> un<br />
territorio sull'altopiano anatolico,<br />
<strong>in</strong> una chiesa detta dei quaranta<br />
martiri c'è oggi un sacerdote<br />
ortodosso che <strong>in</strong>segna l'aramaico<br />
ad alcuni giovani e ai<br />
suoi figli. Egli conserva una Bibbia<br />
famosa del 1200 preziosa per<br />
le sue m<strong>in</strong>iature. A 120 ch<strong>il</strong>ometri<br />
da Mard<strong>in</strong> sorge <strong>il</strong> monaste-<br />
re o semplicemente risvegliare attorno a<br />
questo problema una corresponsab<strong>il</strong>ità<br />
collettiva capace di mettere al centro i protagonisti<br />
di questa vicenda. Infatti la mia<br />
sensazione è che di per sé non sia più sufficiente<br />
creare percorsi ad hoc di sostegno<br />
economico, quanto pensare di costruire<br />
una rete di <strong>in</strong>tervento capace di <strong>in</strong>tegrare<br />
la madre, così come <strong>in</strong> certi casi tutto <strong>il</strong> nu-<br />
ro più importante di Mar Gabriel,<br />
protetto da alte mura che<br />
come una fortezza ha resistito<br />
all'assalto di turchi, arabi, mongoli,<br />
persiani, bizant<strong>in</strong>i. Qui vive<br />
un metropolita con tre monaci,<br />
alcune suore e giovani che<br />
studiano l'aramaico antico.<br />
L'aramaico appartiene al ramo<br />
occidentale delle l<strong>in</strong>gue semitiche,<br />
si è frazionato <strong>in</strong> un<br />
gran numero di dialetti tra i<br />
quali quelli della Palest<strong>in</strong>a, della<br />
Siria, della Mesopotamia.<br />
Avendo avuto gli Aramei stretti<br />
contatti con molte altre nazioni,<br />
<strong>il</strong> lessico della loro l<strong>in</strong>gua è molto<br />
ricco di vocaboli stranieri. (...)<br />
L'espansione degli Arabi dopo<br />
la morte di Maometto pose f<strong>in</strong>e<br />
al predom<strong>in</strong>io dell'aramaico<br />
che fu dappertutto sostituito<br />
dall'arabo. Piccoli nuclei di popolazione<br />
che parlano l'aramaico<br />
si servono di altre l<strong>in</strong>gue per<br />
comunicare con gli stranieri.<br />
Per salvare <strong>il</strong> patrimonio culturale<br />
di queste piccole m<strong>in</strong>oranze<br />
si è costituita a M<strong>il</strong>ano e a<br />
L<strong>in</strong>z un'associazione per la loro<br />
tutela.<br />
L<strong>in</strong>da Magnani<br />
La natura e i suoi f<strong>in</strong>alismi<br />
Dopo aver letto su La Libertà<br />
del 6 febbraio 2010 due <strong>in</strong>teressanti<br />
scritti che riguardano i<br />
grandi problemi <strong>in</strong>erenti "la sfida<br />
del male al pensiero dell'uomo"<br />
di Manlio Bottazzi e "<strong>in</strong>terrogarsi<br />
sulla sofferenza" di Antonio<br />
Petrucci, vorrei aggiungere<br />
qualche puntualizzazione:<br />
quando accadono sciagure naturali<br />
con conseguenti disagi e<br />
grandi sofferenze mettono <strong>in</strong><br />
crisi la fede <strong>in</strong> un Dio di amore e<br />
misericordia. Occorre a questo<br />
punto tener presente <strong>il</strong> problema<br />
dei f<strong>in</strong>alismi poiché per un "teista"<br />
tutta la realtà naturale è f<strong>in</strong>alisticamente<br />
orientata:"omnes<br />
agens agit propter f<strong>in</strong>em".<br />
Qu<strong>in</strong>di la f<strong>in</strong>alità non è un'aggiunta<br />
dello spirito umano alla<br />
realtà, ma appartiene alla costi-<br />
BUON COMPLEANNO<br />
A NONNA PAOLA<br />
Domenica 7 febbraio nonna Paol<strong>in</strong>a Romani ha voluto festeggiare <strong>il</strong><br />
suo 90° compleanno con i quattro figli, i nipoti, i pronipoti e i fam<strong>il</strong>iari<br />
<strong>in</strong>vitandoli alla Santa Messa celebrata nella chiesa di S. Giovanni Battista<br />
a Bagno. I parenti desiderano ora r<strong>in</strong>novare, attraverso le pag<strong>in</strong>e<br />
del settimanale diocesano, i più calorosi auguri di buon compleanno alla<br />
nonna, affezionata lettrice de La Libertà.<br />
tuzione <strong>in</strong>tr<strong>in</strong>seca degli enti.<br />
Ora <strong>il</strong> cosmo è anteriore all'uomo<br />
e dunque viaggia lungo una<br />
direttrice che non è perfettamente<br />
concordata con quella<br />
dell'uomo.<br />
Gesù ha detto una parola<br />
chiave su questo problema: "Dio<br />
fa piovere e sorgere <strong>il</strong> sole sui<br />
buoni e sui cattivi...". I f<strong>in</strong>alismi<br />
della natura hanno un loro ritmo<br />
implacab<strong>il</strong>e e non guardano<br />
<strong>in</strong> faccia a nessuno, ma l'uomo<br />
può guardare <strong>in</strong> faccia le vie della<br />
natura mediante la ricerca e<br />
lo studio per cui direi che vi sono<br />
due tipi di preghiera: quella<br />
cleo fam<strong>il</strong>iare, nel resto della società.<br />
Troppo spesso, come riportano le statistiche,<br />
alla base del ricorso all'Ivg è presente<br />
una precedente difficoltà ad <strong>in</strong>tegrarsi nel<br />
tessuto sociale <strong>in</strong> cui le donne vivono (basti<br />
pensare ad esempio all'alta percentuale<br />
fra le donne straniere). Troppo spesso si<br />
dimentica la funzione sociale che la maternità<br />
ha <strong>in</strong> sé e qu<strong>in</strong>di quanto sia importante<br />
per la società salvaguardare una<br />
sua componente così essenziale.<br />
I<br />
n questo senso l'esperienza dell'Amm<strong>in</strong>istrazione<br />
comunale di Correggio,<br />
riportata su questo giornale due<br />
settimane fa, mi ha fatto riflettere su quanto<br />
possa essere produttivo istituire un tavolo<br />
di confronto a livello prov<strong>in</strong>ciale fra i<br />
diversi Comuni, nel quale condividere le<br />
metodologie adottate da ogni distretto, le<br />
cosiddette "best practice", capaci di creare<br />
"mix" virtuosi fra settore pubblico e privato<br />
che, nel rispetto delle scelte <strong>in</strong>dividuali,<br />
riescono a rimuovere le motivazioni richiamate<br />
<strong>in</strong> precedenza.<br />
Alberto Pigh<strong>in</strong>i<br />
assessore Servizi alla persona<br />
Comune di Scandiano<br />
orale (soprattutto <strong>il</strong> Padre nostro)<br />
e la ricerca scientifica che<br />
ci fa conoscere <strong>il</strong> pensiero di Dio<br />
<strong>in</strong>carnato nel cosmo e ci mette<br />
<strong>in</strong> grado di porre rimedio alle<br />
carenze della natura.<br />
Infatti Dio si è fatto uomo e ha<br />
operato miracoli non tanto per<br />
debellare <strong>il</strong> male fisico, quanto<br />
per allarmare la nostra ignoranza<br />
e la nostra pigrizia. Si potrebbe<br />
ovviare a molti mali se i<br />
rapporti umani fossero come voleva<br />
Gesù fondati sulla congiunzione<br />
della gnosi e dell'agape.<br />
Eugenio Rossi<br />
<br />
4° ANNIVERSARIO<br />
MARIA TASSONI<br />
Il 10 febbraio ricorre <strong>il</strong> quarto<br />
anniversario del ritorno alla casa<br />
del Padre di Maria Tassoni.<br />
Cristiana dotata di profonda<br />
fede, testimoniata nella preghiera<br />
e nella carità, viene ricordata<br />
con immutato affetto dal fratello<br />
Padre Remo e dai nipoti.<br />
Una S. Messa verrà celebrata<br />
sabato 13 febbraio alle ore 19<br />
nella chiesa <strong>parrocchia</strong>le di<br />
Borzano d'Alb<strong>in</strong>ea.<br />
<br />
1976 - 12 FEBBRAIO - 2010<br />
MARCELLA BORGHI<br />
Nel 34° anniversario della scomparsa,<br />
Umberto e Bruna Borghi<br />
ricordano la loro Marcella<br />
Giovanna con l'immag<strong>in</strong>e dip<strong>in</strong>ta<br />
per amore dalla signora Maria<br />
Righi di Verona. Venerdì 12 febbraio,<br />
alle ore 8.30, nella chiesa<br />
di S. Chiara a Correggio viene<br />
celebrata una S. Messa.