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21 novembre 2009 - n. 41 - anno 57 - Chiesa Cattolica Italiana

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<strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong> - n. <strong>41</strong> - <strong>anno</strong> <strong>57</strong>° – Poste Italiane s.p.a. - sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB Reggio Emilia – Euro 0,78<br />

Riportiamo alcuni passi del discorso di Benedetto<br />

XVI alla Fao del 16 <strong>novembre</strong>, in<br />

occasione dell’apertura del Vertice mondiale<br />

sulla sicurezza alimentare (Roma).<br />

L<br />

IL PAPA ALLA FAO<br />

Ripensare i meccanismi<br />

della sicurezza alimentare<br />

a Comunità internazionale sta affrontando<br />

in questi anni una grave crisi economico-finanziaria.<br />

Le statistiche testimoniano<br />

la drammatica crescita del numero di<br />

chi soffre la fame e a questo concorrono l'aumento<br />

dei prezzi dei prodotti alimentari, la diminuzione<br />

delle disponibilità economiche delle<br />

popolazioni più povere, il limitato accesso al<br />

mercato e al cibo. Tutto ciò mentre si conferma<br />

il dato che la terra può sufficientemente nutrire<br />

tutti i suoi abitanti. Infatti, sebbene in alcune<br />

regioni permangano bassi livelli di produzione<br />

agricola anche a causa di mutamenti<br />

climatici, globalmente tale produzione è sufficiente<br />

per soddisfare sia la domanda attuale,<br />

sia quella prevedibile in futuro. (...)<br />

Nell'Enciclica Caritas in veritate ho osservato<br />

che “la fame non dipende tanto da scarsità<br />

materiale, quanto piuttosto da scarsità di risorse<br />

sociali, la più importante delle quali è di<br />

natura istituzionale”. (...)<br />

In tale contesto, è necessario contrastare anche<br />

il ricorso a certe forme di sovvenzioni<br />

che perturbano gravemente il settore agricolo,<br />

la persistenza di modelli alimentari orientati<br />

al solo consumo e privi di una prospettiva<br />

di più ampio raggio e soprattutto l'egoismo,<br />

che consente alla speculazione di entrare<br />

persino nei mercati dei cereali, per cui<br />

il cibo viene considerato alla stregua di tutte<br />

le altre merci.<br />

La debolezza degli attuali meccanismi della<br />

sicurezza alimentare e la necessità di un loro<br />

ripensamento sono testimoniati, in un certo<br />

senso, dalla stessa convocazione di questo<br />

Vertice. Infatti, nonostante i Paesi più poveri<br />

siano integrati nell'economia mondiale più<br />

ampiamente che in passato, l'andamento dei<br />

mercati internazionali li rende maggiormente<br />

vulnerabili e li costringe a ricorrere all'aiuto<br />

delle Istituzioni intergovernative, che<br />

senza dubbio prestano un'opera preziosa e<br />

indispensabile. (...)<br />

Vi è il rischio cioè che la fame venga ritenuta<br />

come strutturale, parte integrante delle<br />

realtà socio-politiche dei Paesi più deboli, oggetto<br />

di un senso di rassegnato sconforto se<br />

non addirittura di indifferenza. Non è così e<br />

non deve essere così. (...)<br />

I metodi di produzione alimentare impongono<br />

altresì un'attenta analisi del rapporto tra lo<br />

sviluppo e la tutela ambientale. Il desiderio di<br />

possedere e di usare in maniera eccessiva e<br />

disordinata le risorse del pianeta è la causa<br />

prima di ogni degrado dell'ambiente. (...)<br />

La fame è il segno più crudele e concreto della<br />

povertà. Non è possibile continuare ad accettare<br />

opulenza e spreco, quando il dramma<br />

della fame assume dimensioni sempre maggiori.<br />

(...) La <strong>Chiesa</strong> non pretende di interferire<br />

nelle scelte politiche; essa, rispettosa del<br />

sapere e dei risultati delle scienze, come pure<br />

delle scelte determinate dalla ragione<br />

quando sono responsabilmente illuminate da<br />

valori autenticamente umani, si unisce allo<br />

sforzo per eliminare la fame.<br />

BENEDETTO XVI<br />

“La terra può<br />

sfamare tutti...”<br />

L<br />

a Giornata del Ringraziamento - che avrà<br />

la sua celebrazione diocesana domenica 22<br />

<strong>novembre</strong> nella Basilica di S. Prospero a Reggio<br />

alle 10.30 - si lega idealmente al Vertice mondiale<br />

Fao sulla sicurezza alimentare (Roma, 16 -18<br />

<strong>novembre</strong> <strong>2009</strong>). Il motto della Giornata - «Tu<br />

prepari il frumento per gli uomini» (Sal 65,10) -<br />

è in piena armonia col discorso del Papa alla<br />

Bene comune<br />

Nei rilievi finali del<br />

Vescovo al convegno<br />

diocesano del 14<br />

<strong>novembre</strong> scorso,<br />

le indicazioni per<br />

il ruolo educativo e<br />

culturale della <strong>Chiesa</strong><br />

pag. 3<br />

Cripta<br />

L’apertura dell’altare<br />

dei Santi Crisante<br />

e Daria, nella cripta<br />

della Cattedrale<br />

e l’esame delle<br />

ossa attribuite<br />

ai santi martiri<br />

pag. 10<br />

Fao: è nel disegno di Dio che «la terra possa<br />

nutrire tutti i suoi abitanti». Ma occorre che<br />

si vincano opulenza e sprechi, rassegnazione e<br />

indifferenza e che si ripensino i meccanismi di<br />

produzione e mercato. Che si rispetti l’ambiente,<br />

soprattutto aria e acqua. Solo così la mano<br />

dell’uomo si unisce a quella del Creatore per<br />

il bene dell’umanità di oggi e di domani.<br />

Famiglia priorità?<br />

Manovre finanziarie<br />

avare con le famiglie:<br />

il Governo per ora<br />

concede solo briciole<br />

e l’Emilia-Romagna<br />

sta per parificare<br />

le coppie di fatto...<br />

pag. 13


2<br />

<strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong><br />

<strong>Chiesa</strong> di Reggio Emilia-Guastalla<br />

Studio Teologico Interdiocesano<br />

Carpi, Modena, Parma, Reggio Emilia-Guastalla<br />

Istituto Superiore di Scienze Religiose<br />

Mons. Leone Tondelli di Reggio Emilia-Guastalla<br />

lunedì 30 <strong>novembre</strong><br />

ore <strong>21</strong>-22.30<br />

aula-videoconferenza del Seminario<br />

viale Timavo 93 - Reggio Emilia<br />

Presentazione del libro del<br />

prof. don Francesco Salvarani<br />

EDITH STEIN<br />

La grande figlia d’Israele,<br />

della <strong>Chiesa</strong>, del Carmelo<br />

Interverr<strong>anno</strong><br />

mons. LORENZO GHIZZONI<br />

Vescovo Ausiliare di Reggio Emilia-Guastalla<br />

prof. ADRIANO NICOLUSSI<br />

docente di filosofia presso l’Issr<br />

e insegnante di Religione cattolica<br />

L’incontro sarà trasmesso in videoconferenza<br />

col Santuario B.V. della Porta di Guastalla<br />

Impudenza di Gheddafi a Roma<br />

IL GESÙ CORANICO<br />

NON È QUELLO DEI VANGELI<br />

Gheddafi lunedì 16 <strong>novembre</strong>, trovandosi a Roma<br />

per il vertice della Fao, si è procurato, tramite<br />

agenzia, un incontro con oltre 200 ragazze. Si<br />

aspettavano una festa, con cena di gala, ma si sono ritrovate<br />

ad assistere ad una “catechesi” sul Corano, sulla superiorità<br />

dell'Islam e sul ruolo delle donne nel mondo<br />

arabo.<br />

Il colonnello ha iniziato la 'lezione', mentre il suo staff di<br />

donne distribuiva alle giovani una copia del Corano e<br />

una del suo famoso 'libro verde'. Ha inoltre offerto alle<br />

presenti una modesta somma, eventualmente per un<br />

viaggio alla Mecca. Una battuta in particolare ha suscitato<br />

sconcerto: “Voi credete che Gesù è stato crocifisso,<br />

ma non lo è stato, lo ha<br />

preso Dio in cielo. H<strong>anno</strong><br />

crocefisso uno che<br />

assomigliava a lui”.<br />

Quella della crocifissione<br />

di un sosia non è una<br />

trovata del leader libico,<br />

ma una diffusa convinzione<br />

tra i musulmani.<br />

In verità il Corano circa<br />

la fine di Gesù ha un linguaggio<br />

oscuro; alcuni<br />

versetti dicono effettivamente<br />

che egli è stato<br />

chiamato da Dio e portato<br />

in cielo prima della<br />

sua morte, mentre altrove<br />

si parla di lui morto<br />

(non crocifisso e risorto).<br />

Da un punto di vista storico, negare la croce di Gesù vuol<br />

dire mettersi in totale contrasto con gli scritti delle origini<br />

(Vangeli, lettere apostoliche, Atti degli Apostoli), che<br />

h<strong>anno</strong> preceduto il Corano di oltre 500 anni. Certo Gheddafi<br />

non è personaggio da prendere troppo sul serio.<br />

Si trattasse pure di una sortita ad uso propagandistico viene<br />

da chiedersi: cosa succederebbe se un cristiano alla Mecca,<br />

o altrove in una città importante per l’Islam, proclamasse<br />

a oltre 200 giovani che Gesù è il Crocifisso risorto, davanti<br />

al quale si deve piegare ogni ginocchio in cielo e sulla terra?<br />

È bastato molto meno per infiammare folle fanatiche,<br />

che h<strong>anno</strong> ucciso cristiani e distrutto chiese.<br />

Quanto poi al nostro silenzio di fronte a simili “lezioni”<br />

sorge una domanda: è il petrolio o che altro a zittire i cristiani,<br />

pur feriti dalle catechesi di Gheddafi? Speriamo<br />

non sia la paura o l’indifferenza.<br />

Ci viene comunque offerta l’occasione per ripetere con l’apostolo<br />

Paolo: “Di null’altro ci glorieremo, se non della<br />

croce del Signore nostro Gesù Cristo”. E ci viene pure offerta<br />

l’opportunità per riscoprire che il Gesù del Corano è<br />

profondamente diverso da quello dei Vangeli. Su questo<br />

non c’è possibilità di dialogo islamo-cristiano. Chiaramente<br />

diventare musulmano è rinnegare il Crocifisso, icona<br />

dell’amore che si dona fino a dare la vita.<br />

e. l.<br />

Vita di <strong>Chiesa</strong><br />

Intervento di mons.Ghizzoni sulle offerte«deducibili». Sensibilizzazione il 22 <strong>novembre</strong><br />

SOSTENERE I SACERDOTI CON LE OFFERTE<br />

Un laico per ogni parrocchia si occupi di sostentamento del clero<br />

Chi darà il sostegno ai<br />

nostri sacerdoti nel futuro?<br />

Adesso il compenso,<br />

piuttosto scarso, arriva<br />

soprattutto dall’otto per<br />

mille, attraverso gli istituti<br />

diocesani per il sostentamento<br />

del clero. Però ancora<br />

poco arriva dalle offerte libere<br />

per il clero, nonostante la<br />

pubblicità, la distribuzione di<br />

materiale, i bollettini postali<br />

allegati a tante pubblicazioni.<br />

In vista del futuro proprio su<br />

queste offerte libere si dovrebbe<br />

poter contare, per due<br />

ragioni: perché l’otto per mille<br />

possa essere destinato in<br />

misura maggiore alle finalità<br />

di sostegno al culto, alla pastorale<br />

e soprattutto alla carità,<br />

in Italia e nei paesi più<br />

poveri. Inoltre per la relativa<br />

instabilità di questa quota<br />

che potrebbe anche diminuire,<br />

per tanti fattori: economici,<br />

ideologici, tecnici (ogni<br />

<strong>anno</strong> ci sono mutazioni introdotte<br />

dalla finanziaria…).<br />

Gli italiani, anche i non<br />

praticanti, scelgono a<br />

grande maggioranza<br />

di destinare l’otto per mille<br />

alla <strong>Chiesa</strong> cattolica, con la<br />

loro firma sulla dichiarazio-<br />

COMUNICATI<br />

DELL’UFFICIO LITURGICO<br />

Martedì 24 <strong>novembre</strong><br />

San Prospero Vescovo, Patrono<br />

principale della Città e della Diocesi<br />

• È solennità non solo nella Basilica, ma<br />

in tutte le chiese della Città di Reggio. Nelle<br />

altre parrocchie della Diocesi san Prospero<br />

viene onorato con il grado di festa.<br />

• Il Vescovo presiederà il Pontificale nella<br />

Basilica del Santo Patrono alle ore 11 con<br />

il Discorso alla Città. Tutti i sacerdoti e i<br />

diaconi della Diocesi sono invitati a concelebrare,<br />

portando con sé camice e stola<br />

bianca, preparandosi nelle sagrestie della<br />

Basilica e raggiungendo i posti loro riservati<br />

nel transetto dalla parte del Tabernacolo.<br />

Parteciper<strong>anno</strong> alla processione iniziale<br />

i presbiteri con la casula: vicari episcopali,<br />

vicari foranei (rappresentanti), coordinatori<br />

delle Zone del Vicariato cittadino.<br />

La processione, eccetto il caso di maltempo,<br />

inizierà all’esterno e farà l’ingresso<br />

dal portone centrale.<br />

• Animer<strong>anno</strong> la celebrazione: per i canti,<br />

il Coro diocesano e per il servizio liturgico,<br />

i seminaristi. Sono invitati i ministri<br />

delle altre confessioni cristiane presenti in<br />

Diocesi. Dalla diocesi tedesca di Magonza<br />

non mancherà anche quest’<strong>anno</strong> don<br />

Heinrich Schäfer, canonico onorario della<br />

Basilica, accompagnato da 8 educatori di<br />

pastorale giovanile nella sua comunità.<br />

• Parteciper<strong>anno</strong> le Autorità cittadine e<br />

della Provincia con i gonfaloni, i rappresentati<br />

dell’Università e del mondo economico-associativo<br />

locale, i dirigenti del<br />

Banco San Geminiano San Prospero, come<br />

anche le delegazioni dei Cavalieri del<br />

Sovrano Ordine di Malta e dell’Ordine<br />

equestre del Santo Sepolcro.<br />

• Al termine del Pontificale il Vescovo impartirà,<br />

a nome del Papa, la benedizione<br />

apostolica con indulgenza plenaria. Per<br />

questo, e anche per favorire una partecipazione<br />

piena all’Eucaristia, dalle 9.30 alle<br />

10.50 ci sar<strong>anno</strong> in Basilica alcuni sacerdoti<br />

a disposizione per il sacramento<br />

della Riconciliazione.<br />

• Altri appuntamenti solenni in Basilica:<br />

ore 6, Ufficio, Lodi e Messa, animate dalla<br />

Congregazione Mariana delle Case della<br />

Carità; ore 8.30, S. Messa; ore 17, Vespri<br />

solenni, presieduti dal vicario episcopale,<br />

mons. Francesco Marmiroli; ore 18, Messa<br />

presieduta dal parroco mons. Gianfranco<br />

Gazzotti, e animata dal Coro dell’Arciospedale<br />

Santa Maria Nuova.<br />

Mercoledì 25 <strong>novembre</strong><br />

In tutte le parrocchie della Diocesi: memoria<br />

di Santa Gioconda, ricordata dalla<br />

ne dei redditi. In parallelo a<br />

questo, credo che nelle nostre<br />

parrocchie, anche nelle<br />

più piccole, si dovrebbe insistere<br />

perché ci si abitui a sostenere<br />

il clero anche con le<br />

piccole offerte gratuite e libere<br />

che possono fare tutti (deducibili<br />

fino a 1.032,91 euro).<br />

Quante volte nella storia della<br />

<strong>Chiesa</strong> i sacerdoti sono vissuti<br />

di piccole offerte!<br />

Vengono sostenuti oggi in<br />

BREVI DIOCESANE<br />

Italia circa 38 mila sacerdoti,<br />

oltre a 600 preti diocesani<br />

missionari in ogni parte del<br />

mondo, e circa 3.000 preti<br />

malati, anziani o disabili.<br />

A tutti i nostri fedeli va spiegato<br />

che ci sono forti differenze<br />

tra le parrocchie italiane,<br />

perciò è necessario il sistema<br />

nazionale che distribuisca<br />

secondo un principio<br />

di uguaglianza e di perequazione.<br />

tradizione come discepola di S. Prospero<br />

(cf. il Proprio delle Messe della nostra<br />

<strong>Chiesa</strong>, a pag. 51).<br />

La memoria di Santa Caterina di Alessandria,<br />

vergine e martire, nella nostra Diocesi<br />

si omette, tranne che nelle comunità dove<br />

è ricordata anche con manifestazioni tradizionali<br />

come le fiere.<br />

Giovedì 26 <strong>novembre</strong><br />

In tutte le parrocchie della Diocesi: memoria<br />

obbligatoria dei Santi Andrea Dung-<br />

Lac, sacerdoti, e compagni, martiri del<br />

Vietnam, prevista dal Calendario universale<br />

per il 24 <strong>novembre</strong>.<br />

Direttorio e<br />

Calendario Liturgico <strong>2009</strong>-2010<br />

È arrivato in Curia il Direttorio e Calendario<br />

liturgico per l’<strong>anno</strong> <strong>2009</strong>-2010; ad<br />

esso è allegata la pubblicazione degli Atti<br />

del convegno regionale di Imola del giugno<br />

scorso, su La morte e i suoi riti: per una<br />

celebrazione cristiana dei funerali. Il contributo<br />

richiesto è di 15 euro; sono state<br />

stampate anche delle copie a parte degli<br />

Atti del convegno per diaconi, ministri della<br />

Comunione, operatori della pastorale<br />

degli infermi, Case della Carità (per il singolo<br />

volumetto: 5 euro).<br />

DIECI ANNI DELLA CASA<br />

DELLA CARITÀ CITTADINA<br />

Ricorre quest’<strong>anno</strong> il 10° anniversario dell’apertura<br />

della Casa della Carità "B.V. della<br />

Ghiara" in S. Giuseppe a Reggio: venne<br />

inaugurata domenica <strong>21</strong> <strong>novembre</strong> 1999<br />

dal vescovo Adriano Caprioli. La festa inizierà<br />

di buon mattino alle 6.30 con l’Ufficio<br />

delle Letture e le Lodi, nella cappellina<br />

della Casa di via F.lli Rosselli. Al pomeriggio,<br />

alle 16.30, nella chiesa parrocchiale,<br />

ci sarà la solenne concelebrazione<br />

eucaristica presieduta dal Vescovo.<br />

La Casa della Carità cittadina fu promessa<br />

al Santo Padre Giovanni Paolo II dai parroci<br />

del Vicariato cittadino in occasione<br />

della sua visita alla Diocesi del 5 e 6 giugno<br />

1988. La posa della prima pietra avvenne<br />

il 1° maggio 1997 con il vescovo<br />

Paolo Gibertini, nel corso del quarto centenario<br />

del miracolo della B. V. della Ghiara.<br />

Le parrocchie del Vicariato urbano si<br />

sono prese carico di alternarsi nell’aiuto<br />

alle Suore per il servizio agli ospiti, in due<br />

giornate fisse al mese.<br />

Per tutti questi motivi, è fissato venerdì 20<br />

<strong>novembre</strong>, alle <strong>21</strong>, nella Casa della Carità<br />

di San Giuseppe, un incontro col Ve-<br />

Quello che manca, anche<br />

della nostra diocesi<br />

di Reggio Emilia<br />

- Guastalla, è soprattutto<br />

un responsabile di unità<br />

pastorale o di zona: sarebbe<br />

bene che un laico del Consiglio<br />

parrocchiale degli affari<br />

economici si incaricasse di<br />

questo compito: non è difficile!<br />

La domenica 22 <strong>novembre</strong><br />

non si stratta di raccogliere<br />

offerte, ma di sensibilizzare<br />

le persone che frequentano<br />

la chiesa e gli ambienti<br />

parrocchiali, anche solo<br />

distribuendo il materiale<br />

già spedito al parroco (locandine,<br />

espositore con i bollettini<br />

postali) o dando qualche<br />

spiegazione con la semplicissima<br />

Guida alla Giornata.<br />

Chiedo dunque soprattutto<br />

ai parroci di ricordare questa<br />

giornata e di promuovere<br />

questa sensibilizzazione, facendosi<br />

però aiutare da uno<br />

o più laici. Essi potr<strong>anno</strong> poi<br />

continuare nel resto dell’<strong>anno</strong><br />

a fare da punti di riferimento<br />

per questo importante<br />

servizio ai sacerdoti, affinché<br />

ci sia non solo la “mercede”<br />

cui h<strong>anno</strong> diritto, ma sia<br />

distribuita in modo equo.<br />

Il Vescovo Ausiliare<br />

scovo sul tema “Casa della Carità: quale<br />

strumento pastorale?”. Dopo il saluto di<br />

don Romano Zanni, superiore generale<br />

della Congregazione mariana, interverr<strong>anno</strong><br />

don Giuseppe Dossetti, parroco di<br />

San Pellegrino, Emanuela Marchi, ausiliare<br />

della parrocchia di Sant’Alberto, e Andrea<br />

e Cristina Rinaldi, famiglia. Seguono<br />

il dibattito e i rilievi del Vescovo Adriano.<br />

GIORNATA DIOCESANA<br />

DEL RINGRAZIAMENTO<br />

La Giornata diocesana del Ringraziamento<br />

e per la salvaguardia del creato sarà domenica<br />

22 <strong>novembre</strong>, nella Basilica di San<br />

Prospero a Reggio. La celebrazione eucaristica<br />

della Solennità di Cristo Re e Signore<br />

dell’universo inizierà alle 10.30.<br />

La Messa sarà presieduta da don Giordano<br />

Goccini e concelebrata da don Angelo<br />

Guidetti, consulente ecclesiastico della<br />

Coldiretti; parteciper<strong>anno</strong> anche le altre<br />

due associazioni di ispirazione cristiana, i<br />

Rurali Reggiani e la Cisl, insieme all’Ufficio<br />

di pastorale sociale e del lavoro e alle<br />

parrocchie di Massenzatico e Gavassa.<br />

Alla celebrazione sono invitate tutte le altre<br />

associazioni del settore. I frutti della<br />

terra che sar<strong>anno</strong> portati nella processione<br />

di offerta dei doni verr<strong>anno</strong> alla Mensa del<br />

Vescovo. Al temine, dal sagrato di S. Prospero,<br />

verrà impartita la benedizione dei<br />

trattori e delle macchine agricole.<br />

CRESIME IN CATTEDRALE PER<br />

I CRISTIANI IN ETÀ ADULTA<br />

È confermata per domenica 22 <strong>novembre</strong><br />

alle 18 la celebrazione eucaristica in Cattedrale,<br />

presieduta nella solennità di Cristo<br />

Re dal delegato del Vescovo mons. Francesco<br />

Marmiroli, in cui verrà conferita la<br />

Cresima a giovani e adulti che devono<br />

completare l’Iniziazione cristiana.<br />

Le iscrizioni alla Cresima devono essere<br />

fatte presso il diacono permanente Pierangelo<br />

Roncalli (Curia 0522.432654, oppure<br />

e-mail pierangelo.beatrice@alice.it)<br />

entro il venerdì precedente la celebrazione:<br />

bisogna segnalare subito se i candidati<br />

devono anche celebrare in quella occasione<br />

la Prima Comunione, rammentando<br />

a tutti la preparazione con il sacramento<br />

della Confessione e la puntualità<br />

nell’orario (essere in Duomo non oltre le<br />

17.30).<br />

Infine, si ricorda che il modulo diocesano<br />

per coloro che f<strong>anno</strong> la domanda della<br />

Cresima dai 16 anni in su - conformemente<br />

agli Orientamenti per la Cresima in<br />

età adulta promulgati dal Vescovo nel settembre<br />

2008 e qui pubblicati - può essere<br />

scaricato direttamente dal sito diocesano,<br />

sezione Ufficio catechistico.


BENE COMUNE<br />

I LAVORI DEL QUARTO<br />

CONVEGNO ECCLESIALE<br />

DEL 14 NOVEMBRE<br />

“ A<br />

nche fare il vescovo<br />

è un’impresa”,<br />

dice Romano Fieni,<br />

presidente dell’Unione<br />

Cristiana Imprenditori e Dirigenti<br />

(Ucid) di Reggio Emilia<br />

al termine del convegno<br />

ecclesiale Lavoro-impresa e<br />

responsabilità per il Bene comune<br />

di sabato 14 <strong>novembre</strong>.<br />

DIOCESI E UNIVERSITÀ<br />

Èun modo di ringraziare<br />

ufficialmente monsignor<br />

Adriano Caprioli<br />

per aver voluto e portato a<br />

sintesi quest’incontro, economico<br />

nei contenuti ma antropologico<br />

nelle ricadute generali<br />

(per i rilievi del Vescovo,<br />

si veda a parte). Ma è anche<br />

una sottolineatura del<br />

“fare impresa” inteso come<br />

preoccuparsi insieme – dunque<br />

anche in senso pastorale<br />

– per le vicende delle persone<br />

e per la serenità del loro avvenire.<br />

Come la Diocesi fa<br />

con il fondo di solidarietà<br />

“Famiglie-Lavoro”, che in pochi<br />

mesi ha già accolto oltre<br />

cento domande di famiglie in<br />

difficoltà.<br />

L’uditorio, nell’aula magna<br />

dell’Ateneo reggiano, è quello<br />

delle grandi occasioni, con<br />

svariati rappresentanti del<br />

mondo imprenditoriale e<br />

delle associazioni di categoria<br />

locali. A coordinare i lavori<br />

al tavolo siede il padrone di<br />

casa, il prorettore Luigi Grasselli,<br />

che in apertura ricorda<br />

come l’intero sistema formativo,<br />

e l’Università in maniera<br />

tutta particolare, non possa<br />

chiamarsi fuori dalla grande<br />

sfida per il bene comune.<br />

FERRO DEL MESTIERE<br />

Tutta a braccio, in piedi,<br />

la relazione portante<br />

del convegno, offerta<br />

con chiarezza accademica da<br />

Angelo Ferro, presidente dell’Ucid<br />

nazionale, docente di<br />

Economia industriale a Verona<br />

e imprenditore nel settore<br />

delle tecnologie alimentari.<br />

Che il capitalismo finanziario<br />

fosse decadente e incapace<br />

di mantenere quello che ha<br />

promesso - cita - l’aveva già<br />

affermato John Maynard<br />

Keynes nel 1933, ma “quando<br />

ci domandiamo cosa mettere<br />

al suo posto… restiamo<br />

perplessi”, scriveva ancora il<br />

celebre economista. Ferro<br />

non ha dubbi: in luogo di<br />

questo “capitalismo che non<br />

ci piace” v<strong>anno</strong> messe proprio<br />

le parole chiave dell’assise<br />

diocesana, cioè lavoro e<br />

impresa per il bene comune.<br />

La partecipazione di ciascuno<br />

allo sviluppo sociale è data<br />

dal lavoro e il bene comune<br />

– scandisce – moltiplica<br />

l’impegno di tutti: se qualcuno<br />

è considerato “zero”, il<br />

prodotto è anch’esso pari a<br />

zero. Naturalmente l’aritmetica<br />

non basta a spiegare l’economia,<br />

perché l’uomo è<br />

fatto di corpo e anima e “c’è<br />

un’interiorità che dà senso<br />

alle cose”. Quella “spiritualità”<br />

che sia il capitalismo che<br />

il collettivismo comunista<br />

h<strong>anno</strong> storicamente messo<br />

tra parentesi o addirittura<br />

umiliato.<br />

IMPRESE RESPONSABILI<br />

Per “fare” il bene comune<br />

occorre allora “unire<br />

i diversi fattori”, dal<br />

sindacato agli azionisti ai<br />

manager, sanando così la separazione<br />

venutasi a creare<br />

Primo Piano <strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong> 3<br />

Più «comunità» per superare la crisi<br />

Ferro:il capitalismo speculativo non va,serve un supplemento d’anima<br />

A sinistra: il folto pubblico che ha riempito l'Aula magna dell'Università, a Reggio Emilia, per il convegno di sabato 14 <strong>novembre</strong><br />

su "Lavoro-impresa e responsabilità per il Bene comune". A destra: al tavolo dei relatori, il prof. Luigi Grasselli, prorettore<br />

dell'Università, Claudio Galli, Angelo Ferro (in piedi), presidente dell'Ucid nazionale, e il vescovo Adriano Caprioli.<br />

Una sintesi dei rilievi finali del Vescovo (testo integrale disponibile sul sito www.diocesi.re.it)<br />

LAVORO IMPRESA E RESPONSABILITÀ PER IL BENE COMUNE<br />

Nei suoi rilievi conclusivi il Vescovo Adriano<br />

ha puntato sugli aspetti etici del tema<br />

trattato, fermandosi su tre passaggi.<br />

La situazione in atto circa il lavoro. Caprioli<br />

non ha soluzioni economiche o politiche<br />

rispetto alla crisi in atto. Il suo è un<br />

profilo etico e realistico: gli st<strong>anno</strong> a cuore<br />

soprattutto «le vicende delle persone e<br />

delle famiglie, la loro serenità e il loro domani»,<br />

«in particolare, la situazione dei<br />

giovani», la possibilità di costruire un futuro.<br />

Per questo «la nostra società ha bisogno<br />

di grande progettualità e di grandi interventi».<br />

Il punto di vista etico. La crisi economica,<br />

che è partita soprattutto come crisi finanziaria,<br />

ha rivelato da una parte «la crescente<br />

responsabilità» del «mondo delle<br />

attività finanziarie», dall'altra «un grave<br />

pregiudizio di quel fattore "fiducia" che rimane<br />

il caposaldo» di tutti i rapporti economici.<br />

Nel condurre l'impresa, è crollato<br />

il mito del profitto ad ogni costo: occorre<br />

il ritorno all'etica, capace di offrire<br />

«criteri, linee guida affinché l'attività d'impresa<br />

possa realizzarsi a "servizio dell'uomo"».<br />

Pertanto, «scopo dell'impresa non è<br />

semplicemente il risultato economico,<br />

bensì l'esistenza stessa dell'impresa come<br />

comunità di uomini».<br />

La responsabilità personale e professionale<br />

di chi opera nelle istituzioni, a partire<br />

dalla <strong>Chiesa</strong>. Rifacendosi alle parole di<br />

Benedetto XVI alla Settimana sociale di Pisa<br />

(2007), che parlava di bene comune come<br />

interdipendenza fra le componenti della<br />

società, il Vescovo si rivolge anzitutto<br />

alla comunità cristiana e, al suo interno, alla<br />

responsabilità dei fedeli laici: «Tocca ai<br />

fedeli laici impegnarsi per la costruzione di<br />

un ordine giusto nella società italiana». È<br />

fra lavoro e ricchezza. E l’impresa,<br />

che ha sempre puntato<br />

sulla libertà di iniziativa<br />

per garantire alle persone la<br />

libertà da povertà e malattie,<br />

oggi è chiamata ad “andare<br />

oltre” scoprendo la libertà<br />

per il bene comune, architrave<br />

dell’autentico progresso<br />

umano, secondo Benedetto<br />

XVI e la sua Caritas in<br />

veritate. Come? Ferro sciorina<br />

anzitutto una serie di “no”:<br />

niente cupidigia di profitti<br />

speculativi (ma una compagine<br />

sana che lavora per il<br />

medio-lungo periodo), al<br />

bando il cinismo (imparando<br />

dalle donne, capaci di gestire<br />

insieme famiglia e lavoro) e<br />

possibilmente anche l’avarizia,<br />

perché l’utile dell’azienda<br />

è fatto anche dal patrimonio<br />

di socialità a cui concorrono<br />

tutti i suoi attori, pensionati<br />

inclusi. E poi, in posi-<br />

un problema di formazione di una «coscienza<br />

personale eticamente motivata»:<br />

su questo terreno, squisitamente culturale,<br />

il vescovo Caprioli offre qualche indicazione<br />

concreta.<br />

1. L'attenzione al «primato della persona»<br />

e quindi la concezione di una economia<br />

a servizio «dell’uomo nella sua dignità di<br />

persona» e «ad una crescita della comunità»<br />

deve portare a profondi cambiamenti<br />

circa i «riflessi che i nuovi modi di lavorare<br />

h<strong>anno</strong> sulla vita di famiglia per quanto<br />

riguarda i tempi di lavoro e di famiglia».<br />

2. Compito della <strong>Chiesa</strong>, quindi, è anche<br />

quello di educare «alla cultura del lavoro,<br />

oltre i suoi aspetti tecnologici più innovativi,<br />

insistendo sugli aspetti di conoscenza<br />

e di relazione, di missione e di spirito di sacrificio»,<br />

di «valorizzazione delle risorse<br />

umane, cioè del "capitale umano"»: «ogni<br />

impresa nasce da un risultato economico,<br />

frutto del passato lavoro, e come tale assolve<br />

al suo debito di solidarietà appre-<br />

tivo, si tratta appunto di “superare”<br />

la crisi, andando “oltre”<br />

i meri canoni economici:<br />

va “oltre”, ad esempio, l’industria<br />

che investe per ridurre<br />

ancora il tasso di infortuni sul<br />

lavoro, o per migliorare le sue<br />

conoscenze con la ricerca. Per<br />

mettersi a posto la coscienza,<br />

sferza il presidente dell’Ucid,<br />

non è sufficiente farsi redigere<br />

un bel bilancio sociale: bisogna<br />

“parlare con i fatti”.<br />

NUOVE INTELLIGENZE<br />

Tra i fatti capaci di parlare,<br />

secondo Ferro, vi<br />

è sicuramente il ritor-<br />

no al rapporto di fiducia come<br />

elemento basilare dell’economia.<br />

Anche in questo caso, si tratta<br />

di andare “oltre” l’eccesso<br />

di contrattualismo a cui siamo<br />

stati abituati, deponendo<br />

gli armamentari di categoria,<br />

La Caritas in veritate ci invita ad eliminare<br />

la dicotomia tra individuo e comunità:<br />

l’obiettivo dell’impresa si spinge così<br />

“oltre”la mietitura del profitto,perché<br />

diventa la creazione di valore per la società<br />

per scoprire che efficacia e<br />

solidarietà non sono in antitesi<br />

e che “senza una dimensione<br />

comune è ben difficile<br />

avere speranza nel futuro”.<br />

La Caritas in veritate ci dà gli<br />

strumenti per eliminare la dicotomia<br />

tra individuo e comunità,<br />

invitandoci ad “un<br />

amore ricco d’intelligenza e a<br />

un’intelligenza piena d’amo-<br />

stando nuovo capitale per nuovo lavoro».<br />

3. Per questo, compito della <strong>Chiesa</strong> è anche<br />

di educare «i giovani a dedicarsi al lavoro<br />

e alla professione, ad una visione positiva<br />

di ogni lavoro, non solo al volontariato<br />

sociale, sostenendo anzitutto la scuola<br />

e la formazione professionale, incoraggiando<br />

i giovani a credere nella possibilità<br />

di diventare protagonisti anche nel<br />

lavoro». «Dovremmo riflettere», prosegue<br />

Caprioli, «sulle difficoltà oggi per un giovane,<br />

di passare da un ambiente sostanzialmente<br />

permissivo ad un ambiente lavorativo<br />

fortemente gerarchico. Sarebbe<br />

importante che l’educazione alla responsabilità<br />

cominciasse molto presto».<br />

4. In questo contesto, la <strong>Chiesa</strong> «cerca di<br />

comprendere gli interessi sostanziali di intere<br />

categorie operanti nella società – agricoltori,<br />

artigiani, operai, industriali, commercianti…-,<br />

dove siano in gioco valori<br />

umani come il lavoro, la famiglia, la solidarietà,<br />

la salvaguardia del creato, promuovendo,<br />

alla luce del principio di sussidiarietà<br />

(articoli 2, 3, 18 della Costituzione),<br />

esperienze rinnovatrici della visione<br />

cristiana dell’uomo».<br />

5. Di qui la necessità, per la <strong>Chiesa</strong>, di «andare<br />

sul territorio, valorizzando e promuovendo<br />

centri culturali come “osservatorio”<br />

della realtà locale», come «ricognizione sui<br />

fatti inerenti alla vita dei nostri paesi», «gli<br />

interessi del territorio, i comportamenti che<br />

toccano i valori di tradizione e di cultura locali<br />

– lavoro e casa, lavoro e festa, lavoro e<br />

cittadinanza, lavoro e viabilità».<br />

Il Vescovo ha poi concluso annunciando<br />

la presentazione, nel pomeriggio di lunedì<br />

14 dicembre, agli amministratori, alle<br />

istituzioni e ai cristiani impegnati, del documento<br />

pastorale "RIDISEGNARE IL<br />

VOLTO DELLA CITTÀ DELL'UOMO,<br />

VERSO QUALE SPERANZA?".<br />

re”. L’obiettivo dell’impresa si<br />

spinge così “oltre” la mietitura<br />

del profitto, perché diventa<br />

la creazione di valore per<br />

la società.<br />

Ciò chiama in causa anche la<br />

responsabilità educativa: sar<strong>anno</strong><br />

ben spesi, conclude<br />

Ferro, tutto il tempo e l’impegno<br />

che negli anni della<br />

scuola verr<strong>anno</strong> investiti affinché<br />

le nuove generazioni<br />

si dedichino a coltivare “progetti<br />

di vita”, cioè lavoro e impresa<br />

per il bene comune.<br />

QUALE FORMAZIONE<br />

Più “reggiani” gli interventi<br />

che seguono.<br />

Nel primo, il direttore<br />

delle Risorse umane del<br />

gruppo Lombardini Claudio<br />

Galli si sofferma sui diversi<br />

significati della formazione<br />

nel robusto sistema econo-<br />

mico locale, che prima della<br />

crisi “si avviava a compiere 60<br />

anni di sviluppo praticamente<br />

ininterrotto e 50 anni di<br />

piena occupazione”.<br />

Tra le quasi 500 attività corsali<br />

proposte dalla Provincia,<br />

spiega Galli, una parte significativa<br />

è costituita dalla formazione<br />

manageriale, mentre<br />

è in leggera flessione la<br />

formazione tecnica e, anche a<br />

causa del debole apporto del<br />

sistema scolastico, cresce la<br />

formazione linguistica, oggi<br />

intesa sempre più come formazione<br />

interculturale.<br />

Già, ma come ci si forma alla<br />

responsabilità, cioè a vivere i<br />

progetti aziendali come qualcosa<br />

di proprio?<br />

Quattro le parole d’ordine<br />

prospettate dal dirigente: eccellenza,<br />

“che si consolida solo<br />

nel tempo con una visione<br />

di lungo periodo”; innovazione,<br />

“perché cambiare in meglio<br />

è un dovere”; sostenibilità,<br />

“perché i nostri figli meritano<br />

un mondo forse non più<br />

facile, ma più onesto sì”; etica,<br />

per “tornare al senso del<br />

dovere, al meritarsi ciò che si<br />

ha”.<br />

ANTIDOTI REGGIANI<br />

Articolato anche il secondo<br />

intervento, su<br />

“futuro del lavoro e<br />

dell’economia sul territorio<br />

reggiano”, svolto dal direttore<br />

di Confcooperative Reggio<br />

Emilia Giovanni Teneggi. Per<br />

capire il momento attuale<br />

non aiuta scorrere i dati macro,<br />

perché la crisi è ormai<br />

qualcosa di incommensurabile.<br />

Piuttosto, “dobbiamo abbassare<br />

lo sguardo sulle strade e<br />

nelle case, luoghi che sembrano<br />

perduti nella finanziarizzazione<br />

delle imprese e nel<br />

cablaggio sociale”, sostiene<br />

Teneggi.<br />

Il quadro tracciato è di realistico<br />

pessimismo: se infatti le<br />

sfide globali sono per i sistemi<br />

locali, “i tavoli anticrisi fra<br />

le parti sociali, istituzionali<br />

ed economiche del territorio<br />

non s<strong>anno</strong> più cosa dirsi ed<br />

invece i lavoratori scioperano<br />

contro le proprie aziende<br />

e i sindaci manifestano sotto<br />

le finestre della Prefettura per<br />

il taglio delle risorse statali…”.<br />

Eppure Reggio Emilia, rispetto<br />

ad altri “distretti”, ha accumulato<br />

un surplus di risorse<br />

che ora è il momento di utilizzare<br />

per superare la crisi,<br />

ponendo un freno mutualistico<br />

ai danni sociali e alla caduta<br />

occupazionale che si<br />

st<strong>anno</strong> registrando.<br />

Altri possibili fattori strategici,<br />

nell’analisi di Teneggi, sar<strong>anno</strong><br />

l’investimento nell’area<br />

vasta (“il futuro reggiano<br />

è anche mediopadano”), il<br />

rafforzamento della cooperazione<br />

internazionale e la semplificazione<br />

del sistema di<br />

rappresentanza degli interessi<br />

economici.<br />

Il tempo per il dibattito,<br />

previsto dal programma,<br />

risulta alla fine un po’<br />

compresso.<br />

Per la Diocesi come per la città<br />

di Reggio, tuttavia, non tarder<strong>anno</strong><br />

altri momenti “unificanti”<br />

di pensiero e di azione,<br />

iniziando dall’imminente<br />

festa di San Prospero.<br />

Andare oltre la crisi, ormai è<br />

acclarato, è un fatto di comunità.<br />

Edoardo Tincani


4<br />

contatto_<br />

rubrica a cura del i<br />

<strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong><br />

ovani<br />

"Mi fido di te": educazione al volontariato<br />

Lunedì 23 <strong>novembre</strong>, alle <strong>21</strong>, presso la segreteria del Servizio<br />

di pastorale giovanile, ci sarà un incontro di presentazione<br />

del progetto di educazione al servizio “Mi fido<br />

di te”. Sono invitati in particolar modo gli educatori di<br />

gruppi di giovani e giovanissimi interessati a proporre ai<br />

ragazzi un percorso formativo ed esperienziale di educazione<br />

al servizio a alla solidarietà.<br />

Il progetto “Mi fido di te” nasce per proporre ai giovani e<br />

agli adolescenti un modo nuovo per vivere la relazione<br />

con l’altro, cercando di capire quale fosse lo stile relazionale<br />

di Gesù e di sperimentarlo nella pratica, attraverso il<br />

servizio al prossimo. “Mi fido di te” è un supporto alle<br />

parrocchie, un’opportunità per i giovani per incontrare<br />

altri giovani in cammino e mettersi in gioco in prima persona.<br />

Il percorso, oltre ad avere una valenza formativa,<br />

dà la possibilità ai giovani e adolescenti interessati di sperimentarsi<br />

nella pratica, provando a fare del servizio uno<br />

stile di vita. Inoltre, dove ci siano le condizioni, c’è la possibilità<br />

di sperimentare il servizio nella parrocchia di appartenenza<br />

con progetti sperimentali o usufruendo delle<br />

possibilità che la comunità già offre.<br />

Dopo un primo momento di formazione, strutturato in<br />

tre incontri, viene offerto ai ragazzi un periodo di servizio<br />

da concordare presso i centri di servizio che aderiscono<br />

al progetto. Seguendo il metodo della formazione<br />

permanente, durante la parte esperienziale continuano i<br />

momenti formativi, utili per sostenere i ragazzi ed aiutarli<br />

nell’elaborazione.<br />

Ogni centro di servizio metterà a disposizione una persona<br />

(tutor) che accoglierà e accompagnerà il giovane durante<br />

la permanenza nei centri di servizio.<br />

Le quattro<br />

aree di servizio<br />

disponibili<br />

sono:<br />

• servizio con<br />

bambini: attività<br />

di doposcuola<br />

e ludoteca;<br />

• servizio con<br />

anziani: spesadomiciliare,<br />

attività nei<br />

centri diurni<br />

e residenziali;<br />

• servizio con<br />

disabili: attività<br />

di atelier, animazione nei centri diurni e residenziali;<br />

• servizio con persone in povertà: attività nel commercio<br />

equo e solidale, mercatino dell’usato Caritas. Per informazioni<br />

ed iscrizioni, entro il 30 <strong>novembre</strong>, rivolgersi a:<br />

Progetto “Mi fido di te”, via Adua 79 (tel. 0522.920144; sito<br />

www.mifidodite.eu; e-mail mifidodite_re@yahoo.it).<br />

Il dvd del pellegrinaggio diocesano “Fuori”<br />

Presso la segreteria del Servizio di pastorale giovanile è<br />

disponibile il dvd con il video del pellegrinaggio diocesano<br />

“Fuori”, quarta tappa dell’Agorà dello scorso <strong>anno</strong>. In<br />

ottobre è stato consegnato ai partecipanti.<br />

Chi lo avesse ricevuto difettoso può mandare una mail a<br />

segreteria@pastoralegiovani.re.it, oppure contattare la segreteria<br />

ai recapiti telefonici 0522.920144, 349.3290649.<br />

“Educarsi per educare” e “Uomini in Cristo”<br />

È oramai giunto a metà del cammino il corso di approfondimento<br />

“Educarsi per educare”. Dopo i due moduli<br />

con la dottoressa Chiara Mistrorigo (sul tema del sé) e<br />

don Alessandro Manenti (sul tema della relazione educativa),<br />

domenica 22 <strong>novembre</strong> il programma prevede<br />

l’incontro con il dottor Benedetto Valdesalici sul tema<br />

inerente le criticità e le risorse dell’età dell’adolescenza.<br />

Sede del corso l’Oratorio Don Bosco.<br />

Domenica 15 <strong>novembre</strong> invece si è tenuta la seconda<br />

giornata del percorso annuale “Uomini in Cristo”. A sviluppare<br />

il tema dell’incontro, “Gesù ebreo di Galilea”, da<br />

un punto di vista biblico e pedagogico si sono alternati<br />

don Gabriele Burani e il diacono Carlo Menozzi.<br />

Scuola di Preghiera. Proseguono gli incontri<br />

Il secondo incontro della Scuola di preghiera per i giovani<br />

18-30enni “Incontro con Dio” sarà mercoledì 25 <strong>novembre</strong>,<br />

nella cripta del seminario, alle 20.45. Tema sarà<br />

“Giacobbe (la lotta)”. L’incontro successivo, di mercoledì<br />

16 dicembre (stesse sede e ora) sarà su “Samuele (profeta,<br />

giudice, liberatore)”. Il metodo è quello della lectio divina,<br />

seguita dall’adorazione e dalla condivisione personale<br />

della riflessione.<br />

Sito del servizio di pastorale giovanile<br />

Con l’inizio dell’<strong>anno</strong> pastorale è stato ripreso l’aggiornamento<br />

del sito internet.<br />

Chi avesse notizie da segnalare, appuntamenti vicariali,<br />

spettacoli è pregato di darcene notizia inviando mail e<br />

materiale a segreteria@pastoralegiovani.re.it.<br />

AZIONE CATTOLICA<br />

Nelle domeniche 29 <strong>novembre</strong> e 13 dicembre, con gli educatori<br />

Avvento Acr e giovani Ac: 'siamo in onda'<br />

Universitari e lavoratori:veglia d'Avvento il <strong>21</strong> dicembre<br />

Per il loro ritiro<br />

d'Avvento i ragazzi<br />

Acr si trover<strong>anno</strong><br />

ancora<br />

all'Oratorio Don<br />

Bosco di via<br />

Adua domenica<br />

29 <strong>novembre</strong><br />

(qui in un ritiro<br />

dello scorso <strong>anno</strong>,<br />

col Vescovo<br />

Ausiliare mons.<br />

Ghizzoni).<br />

I giovanissimi<br />

l'avr<strong>anno</strong> invece<br />

domenica 13<br />

dicembre a San<br />

Prospero di<br />

Correggio.<br />

Per i giovani,<br />

veglia il <strong>21</strong> dicembre<br />

a Reggio,<br />

chiesa del<br />

Buon Pastore.<br />

L’<br />

Avvento è ormai alle<br />

porte e i ragazzi dell’Acr<br />

s<strong>anno</strong> che il primo<br />

appuntamento è quello<br />

del ritiro diocesano di Azione<br />

<strong>Cattolica</strong>. L’Acr come consuetudine<br />

avrà il proprio ritiro la<br />

prima domenica di Avvento,<br />

29 <strong>novembre</strong>, mentre per i<br />

giovanissimi il ritiro d'Avvento<br />

sarà domenica 13 dicembre.<br />

Ma andiamo con ordine.<br />

er l’Acr il ritiro si svolgerà<br />

all’Oratorio Don Bosco<br />

di via Adua. È un<br />

ambiente grande e familiare<br />

ed è già pronto ad accogliere<br />

gli acierrini: ne aspettiamo<br />

tanti dalla 5a elementare alla<br />

3a P<br />

media.<br />

Quest’<strong>anno</strong> potremo utilizzare<br />

anche gli spazi del Teatro Re-<br />

Giò, sia per gli incontri di qualche<br />

gruppo<br />

che per la<br />

Santa Messa<br />

insieme.<br />

I primi ad<br />

iscriversi sar<strong>anno</strong><br />

i ragazzi<br />

che<br />

h<strong>anno</strong> fatto<br />

il camposcuola,<br />

poi le<br />

parrocchie<br />

che avr<strong>anno</strong><br />

scelto di condividere<br />

con noi il cammino<br />

diocesano.<br />

Come consuetudine, con<br />

l'assistente diocesano don<br />

Gabriele Valli tante sar<strong>anno</strong><br />

le guide dei ragazzi: sacerdoti,<br />

suore, diaconi.<br />

Vita di <strong>Chiesa</strong><br />

Tutti cercher<strong>anno</strong> di sbriciolare<br />

il tema annuale,<br />

che è quello della novità<br />

della scelta di Cristo nella<br />

propria vita. “Siamo in onda”<br />

è lo slogan di quest’<strong>anno</strong>:<br />

significa che per<br />

incontrare il Signore e per<br />

comunicarlo agli altri è necessario<br />

sintonizzarci sulla<br />

stessa lunghezza d’onda. I<br />

ragazzi ricever<strong>anno</strong> il libretto<br />

di accompagnamento<br />

quotidiano dal titolo “Vi annuncio<br />

una grande gioia”,<br />

che permetterà loro di avere<br />

una preghiera guidata per<br />

ogni giorno: un modo per<br />

cercare davvero di seguire il<br />

Signore in modo personale.<br />

E<br />

I ritiri d’Avvento per<br />

Acr (domenica 29<br />

<strong>novembre</strong>) e giovanissimi<br />

Ac (domenica<br />

13 dicembre).<br />

Per i giovani la veglia<br />

di preghiera<br />

il <strong>21</strong> dicembre,<br />

al Buon Pastore (R.E.)<br />

I dipinti sui Santi spiegati ai piccoli<br />

attraverso i simboli più conosciuti<br />

Il mantello di San Martino, gli occhi di<br />

Santa Lucia, il cagnolino sempre a fianco<br />

di San Rocco. Sono alcuni dei tanti<br />

simboli ricorrenti nei dipinti che raffigurano<br />

i Santi. Spiegare il loro significato<br />

in modo accattivante e coinvolgente<br />

- grazie anche ad un divertente<br />

quaderno con giochi e figure da colorare<br />

- è un ottimo strumento per avvicinare<br />

i bambini all’arte. Ed è questo<br />

uno degli obiettivi del Laboratorio didattico<br />

“Fiori, chiavi, catene…” organizzato<br />

dal Museo dei Cappuccini di<br />

Reggio Emilia, al quale il 12 <strong>novembre</strong><br />

h<strong>anno</strong> partecipato gli scolari di una<br />

terza classe della scuola elementare<br />

San Vincenzo De’ Paoli di Reggio. Sono<br />

già diverse le classi coinvolte, e continuano<br />

ad arrivare altre richieste. “Visitando<br />

il museo, i bambini iniziano a<br />

scoprire e ad amare i simboli che caratterizzano<br />

i Santi, i personaggi dei<br />

quadri ospitati... e pian piano iniziano<br />

ad avvicinarsi anche alla conoscenza<br />

del messaggio di Francesco”, spiega frate<br />

Antonello, che ha condotto il labora-<br />

adesso i Giovanissimi:<br />

per loro la giornata di<br />

spiritualità sarà la domenica<br />

13<br />

dicembre nei<br />

locali della<br />

parrocchia<br />

di San Prospero<br />

di Correggio.<br />

Sarà<br />

soprattutto<br />

una preparazioneimmediata<br />

al Natale.<br />

Sono invitati<br />

tutti i<br />

giovanissimi<br />

che st<strong>anno</strong> frequentando le<br />

superiori: li aspettiamo con<br />

i loro educatori. Anche per<br />

loro, dopo un momento di<br />

preghiera iniziale tutti insieme,<br />

ci si dividerà in gruppi<br />

a seconda dell’età per po-<br />

ter cercare di conoscere meglio<br />

Gesù che sta per venire<br />

tra noi. Oltre all’assistente<br />

diocesano per i giovani, don<br />

Gabriele Valli, ci sar<strong>anno</strong> altri<br />

sacerdoti, anche in base<br />

al numero dei ragazzi che si<br />

iscriver<strong>anno</strong>.<br />

Per gli universitari e i giovani<br />

lavoratori, che magari<br />

h<strong>anno</strong> già fatto come<br />

educatori una delle due<br />

giornate di ritiro proposte per<br />

l'Acr e per i giovanissimi, ci sarà<br />

una veglia di preghiera la<br />

sera di lunedì <strong>21</strong> dicembre,<br />

alle ore <strong>21</strong>, presso la chiesa del<br />

Buon Pastore, a Reggio Emilia,<br />

come incontro personale<br />

e comunitario con il Signore.<br />

Sarà presente il Vescovo Ausiliare<br />

mons. Lorenzo Ghizzoni.<br />

Per una buona organizzazione<br />

delle giornate,<br />

sarà bene che gli educatori<br />

iscrivano i loro gruppi<br />

presso l’ufficio di Azione <strong>Cattolica</strong><br />

(0522.437773) nei giorni<br />

precedenti i ritiri, per permettere<br />

ai responsabili di organizzare<br />

in modo adeguato per<br />

i ragazzi che verr<strong>anno</strong>.<br />

Quindi, buon Avvento con le<br />

proposte formative dell’Azione<br />

<strong>Cattolica</strong>!<br />

Équipe Acr<br />

& Giovani<br />

27 <strong>novembre</strong>: 2° incontro del corso educatori Ac<br />

DON CASTELLUCCI: “LIBERI DI AMARE”<br />

Sarà venerdì 27 <strong>novembre</strong>, alle 20.45, all’Oratorio Don<br />

Bosco di via Adua, la seconda serata del corso educatori<br />

Acr e Giovani. Sarà la<br />

volta di don Erio Castellucci,<br />

vicario episcopale<br />

della diocesi di Forlì-<br />

Bertinoro e preside della<br />

Facoltà Teologica Regionaledell'Emilia-Romagna.<br />

Don Erio è nato a<br />

Forlì nel 1960 ed è diventato<br />

prete in quella diocesi<br />

a 24 anni. Ha svolto<br />

gli studi di specializzazione<br />

presso la Pontificia<br />

Università Gregoriana di<br />

Roma.<br />

Nella sua diocesi è impegnato<br />

nella pastorale<br />

giovanile e familiare.<br />

Spesso è venuto nella nostra<br />

diocesi per arricchir-<br />

torio. Francesca Salsi e Chiara Stringhini,<br />

insegnanti, sono molto soddisfatte<br />

dell’esperienza: “È un’attività<br />

molto interessante per i bambini, perché<br />

li coinvolge davvero molto. L’iniziativa<br />

ha sicuramente un valore religioso,<br />

ma è molto importante anche da<br />

un punto di vista culturale e artistico,<br />

perché vengono toccati vari aspetti, come,<br />

ad esempio, il messaggio trasmesso<br />

da determinati colori e il significato<br />

dei Santi nella storia dell’arte”.<br />

L’attività didattica proseguirà anche in<br />

dicembre; dopo la pausa per le festività<br />

riprenderà in gennaio fino ad aprile.<br />

Per prenotazioni: tel. 0522.433201<br />

(dalle 10 alle 13, dal lunedì al venerdì).<br />

don Erio Castellucci<br />

ci con le sue riflessioni e proposte formative. L'ultima è<br />

stata la Convocazione di inizio di questo <strong>anno</strong> pastorale<br />

<strong>2009</strong>-'10, in seminario, lo scorso venerdì 18 settembre, per<br />

gli operatori pastorali della diocesi.<br />

Nel nostro corso educatori ci farà riflettere sulla spiritualità<br />

dell’educatore di Azione <strong>Cattolica</strong>, a partire dallo slogan<br />

“Liberi di amare”. Aspettiamo i giovani e gli educatori<br />

che già h<strong>anno</strong> iniziato il cammino con il primo incontro<br />

con il vescovo di Tivoli mons. Mauro Parmeggiani.<br />

MUSEO DEI CAPPUCCINI, LABORATORI E INCONTRI<br />

Francesco d’Assisi nell’arte lungo i<br />

secoli: incontro con fra Prospero Rivi<br />

La vita e le opere di San Francesco d’Assisi<br />

h<strong>anno</strong> ispirato attraverso i secoli<br />

migliaia di artisti. La conferma più recente<br />

è arrivata lo scorso settembre<br />

dalle iniziative del Festival Francescano.<br />

Proseguendo idealmente il discorso<br />

avviato dalla manifestazione, il Museo<br />

dei Cappuccini (presso il convento<br />

di via Ferrari Bonini, a Reggio) propone<br />

i “Martedì del Museo”, incontri di<br />

approfondimento. Il prossimo appuntamento<br />

è martedì 24 <strong>novembre</strong> (ore<br />

20.30, ingresso libero) con L’immagine<br />

di Francesco d’Assisi nell’arte lungo i secoli:<br />

fra Prospero Rivi, docente di storia<br />

e spiritualità francescana, offrirà un<br />

saggio della molteplicità di approcci alla<br />

figura del Santo attraverso un’accurata<br />

selezione di immagini. A questo<br />

incontro seguirà l’ultimo, il 22 dicembre,<br />

con frate Antonello Ferretti, sul tema<br />

Il presepio di Francesco.<br />

Prosegue, intanto, fino al 6 gennaio<br />

2010, la mostra Qui Francesco, opere<br />

pittoriche dal ’500 ad oggi (sabato 15-<br />

18, domenica e festivi 10-13/15-18).


ESERCIZI SPIRITUALI DEL CLERO<br />

Vita di <strong>Chiesa</strong> <strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong> 5<br />

Nell'insolita sede di Carpineti, guidati dal gesuita p. Stefano Bittasi<br />

Nel silenzio la ricarica per il ministero<br />

La Lettera ai Romani.La presenza discreta del Vescovo Adriano<br />

“ A<br />

ll’inizio eravamo<br />

molto preoccupati.<br />

È la prima volta<br />

che ospitiamo un’esperienza<br />

del genere. Per fortuna don<br />

Nildo ci ha dato tanti consigli<br />

e aiutati in ogni situazione”:<br />

così commenta Sabrina; “abbiamo<br />

avviato l’albergo nemmeno<br />

da un <strong>anno</strong> ed è molto<br />

strano avere la casa piena, ma<br />

in assoluto silenzio. Quando<br />

oggi vi ho sentiti parlare (il<br />

pranzo del venerdì in cui si<br />

rompe il silenzio, ndr) non mi<br />

sembrava vero”.<br />

Piove a dirotto, lunedì mattina,<br />

quando arriviamo al Residence<br />

Matilde, a Carpineti.<br />

Imbocco la strada della piscina<br />

e mi accorgo che l’albergo<br />

è un po’ più su. Dietro di me<br />

una "Punto" fa la stessa manovra.<br />

È dei nostri, penso. Infatti,<br />

mi segue.<br />

Alla reception c’è don Nildo<br />

Rossi a smistare i preti un po’<br />

spaesati da questa nuova collocazione.<br />

Abituati da decenni<br />

a fare gli esercizi a Marola,<br />

qui ci sentiamo tutti smarriti.<br />

Con questo tempo poi, anche<br />

le montagne tanto desiderate<br />

sembrano divenute ostili.<br />

La trasformazione del<br />

Residence in casa per<br />

esercizi ha richiesto a<br />

don Nildo e ai gestori un notevole<br />

sforzo di sistemazione.<br />

La cappellina viene ricavata<br />

in una parte del salone, la sagrestia<br />

nei bagni, la sala conferenze<br />

nell’altra ala. Fuori<br />

non si può stare, perché piove.<br />

Camere da mille e una<br />

notte, ma ci sentiamo un po’<br />

oppressi.<br />

Padre Stefano è un giovane<br />

gesuita, superiore della casa<br />

di Villapizzone (MI), dove vive<br />

anche Silvano Fausti, la cui<br />

penna è assai famosa. È lui<br />

che guida le nostre riflessioni.<br />

Si presenta con modestia<br />

e con penetrante semplicità<br />

tenta di condurci nel labirinto<br />

della lettera ai Romani.<br />

Cerca in tutti i modi di farci<br />

comprendere che Dio ci ha<br />

Nella sala del Residence Matilde, opportunamente adattata, p. Stefano Bittasi (foto-riquadro) propone<br />

le meditazioni sulla Lettera di San Paolo ai Romani, la lettura biblica di questo <strong>anno</strong> pastorale.<br />

amati “quando eravamo ancora<br />

peccatori” e che continua<br />

a fare così, con noi e con<br />

gli altri. Con tutti gli altri. Che<br />

il nostro ministero non è tra<br />

Dio e gli uomini, quasi si debba<br />

passare per forza dal nostro<br />

ufficio, ma il Padre cerca<br />

una relazione con tutti e noi<br />

dobbiamo aiutare tutti ad<br />

avere una relazione – propria<br />

– con Dio.<br />

Si accalora per farci capire<br />

che è la fede che fa entrare in<br />

una giusta relazione con Dio,<br />

non le nostre regole, tradizioni<br />

e istituzioni da portare<br />

avanti. E la fede è possibile a<br />

tutti. Ladroni giustiziati compresi.<br />

ASabrina e Patrizio, la<br />

giovane coppia che gestisce<br />

il Residence, non<br />

sembra vero di avere tanto silenzio<br />

in casa. Sono abituati a<br />

gruppi più rumorosi. Per accoglierci<br />

h<strong>anno</strong> dovuto rivoluzionare<br />

casa e ritmi, anche<br />

familiari: le loro splendide<br />

bambine Matilde e Laura<br />

questa settimana se le godono<br />

i nonni, perché loro devono<br />

prendersi cura di noi.<br />

Il silenzio, si sa, è un edificio<br />

precario, sempre pronto a<br />

crollare sotto i colpi della<br />

tempesta (di chiacchiere). E a<br />

volte basta poco. È tale e tanta<br />

la voglia di ritrovarsi, di raccontare,<br />

di sentirsi fratelli, che<br />

stare a tavola in silenzio diventa<br />

una penitenza difficile.<br />

Soltanto Bianca, la giovane<br />

ragazza albanese che ci serve<br />

a tavola, lo osserva con naturalezza,<br />

quasi ce l’avesse dentro,<br />

il silenzio profondo e antico<br />

della sua terra.<br />

Forse per rifarsi delle<br />

lunghe ore silenziose,<br />

giunti in cappella, i confratelli<br />

cantano a piena voce<br />

le lodi del Signore. Peccato<br />

che la cappella è piccola, e il<br />

Signore è vicino. Forse non<br />

sarebbe necessaria tanta<br />

energia per giungere al suo<br />

indirizzo, ma Lui avrà ascoltato<br />

sorridendo ugualmente.<br />

Invece il giovane Marcello,<br />

che invano tentava di farci<br />

cantare con decoro, ha sudato<br />

non poche camicie. Se proponendo<br />

melodie un po’ classiche<br />

sentiva il canto sgorgare<br />

con eccessivo furore, pro-<br />

ponendone di più delicate e<br />

moderne se l’è sentite storpiare<br />

in mille modi.<br />

Anche il cielo non se l’è sentita<br />

di lasciarci in tetra malinconia<br />

e mercoledì ci siamo alzati<br />

con una giornata splendida<br />

e promettente. Ai poveri<br />

reclusi non pareva vero di vedere<br />

tante meraviglie intorno,<br />

con i boschi che scoppiano di<br />

colori vivaci, e le cime dell’Appennino<br />

che, imbiancate<br />

dalla neve fresca, si stagliavano<br />

sopra un cielo azzurro intenso.<br />

La presenza silenziosa,<br />

ma significativa, del Vescovo<br />

Adriano, interessato<br />

alle meditazioni, e ancor<br />

più ai suoi preti, ha dato un<br />

senso profondo al nostro essere<br />

lì. Non soltanto per riposare,<br />

per incontrarci e godere<br />

dell’amicizia, per ritrovare la<br />

presenza di Dio, ma anche<br />

per ripensare il nostro ministero<br />

di preti in questa <strong>Chiesa</strong><br />

del nuovo millennio. Perché<br />

“se noi viviamo, viviamo per<br />

il Signore…”.<br />

don Giordano Goccini<br />

Giunto a quota 164, edito da Bizzocchi, sarà disponibile nelle librerie dal 24 <strong>novembre</strong><br />

PRONTO IL «PESCATORE REGGIANO» 2010<br />

P<br />

erché tutti gli anni c’è attesa per<br />

l’uscita del “Pescatore Reggiano”,<br />

sempre puntualissimo all’appuntamento<br />

con i lettori per la festa di San<br />

Prospero? Risposta semplicissima: perché<br />

da ben 164 anni fa parte della nostra reggianità,<br />

della nostra tradizione culturale<br />

ed editoriale; perché è una preziosa antologia<br />

di notizie di storia locale a 360<br />

gradi, che gli appassionati di storia locale<br />

avidamente leggono. Ma da dove deriva<br />

il nome della pubblicazione? Sull’origine<br />

scrive Glauco Bertolini in un contributo<br />

pubblicato sul “Pescatore Reggiano<br />

2010”, edito da Bizzocchi e disponibile<br />

dal prossimo 24 <strong>novembre</strong>. Il Pescatore<br />

ha conquistato anche il merito di aver<br />

costituito nel corso dei decenni come<br />

un’ideale galleria di ritratti di personaggi<br />

reggiani di varie epoche, facendone memoria<br />

e tramandandone il ricordo. Inoltre,<br />

ogni <strong>anno</strong>, i collaboratori aggiungono<br />

preziose notizie storiche ed artistiche sulla<br />

città e il territorio reggiano.<br />

Di Dante Soliani, valente educatore,<br />

musicista e poeta scrive<br />

Laura Margherita Alfieri; Giacomo<br />

Borgatti si occupa degli Aldrovandi di<br />

Viano; Sergio Gabbi guida alla scoperta<br />

dell’antica saggina; Eligio Grasselli ricorda<br />

il 490° anniversario della morte di Lucrezia<br />

d’Este Borgia duchessa di Reggio.<br />

Fabrizio Anceschi scrive di quando Reggio<br />

– fatto non usuale - fu corte di giustizia<br />

dell’imperatrice Richenza, moglie di<br />

Lotario; Luigi Pecchini descrive un’inedita<br />

Italia rappresentata in una carta geografica;<br />

Valledo Bolondi ricorda il bar “Ala<br />

d’oro” dei colombofili; Giovanni Tadolini<br />

rievoca a distanza di 16 lustri la scuola<br />

elementare di San Savino da lui frequentata;<br />

Adriana Toffanetti ricorda il fabbro<br />

Franco Montanari, che aveva bottega in<br />

via del Guazzatoio.<br />

Del martirio del servo di Dio Rolando Ri-<br />

vi si occupa Danilo Morini; della scienziata<br />

reggiana Ileana Iori scrive Learco<br />

Coccolini; delle famiglie Corghi e Seidenari<br />

si occupa Corrado Corghi. Sull’antica<br />

tradizione delle rogazioni scrive Mario<br />

Mazzaperlini; il profilo di Camillo Rossi,<br />

che del Pescatore è stato collaboratore, è<br />

tratteggiato dal figlio Giuseppe Adriano;<br />

dell’ultima duchessa di Modena, così come<br />

ricordata da Francesco Crispolti, si occupa<br />

Riva Clemente di Sanseverino; il<br />

contributo di Sandro Chesi è dedicato alla<br />

zio Elmo Abramo e al “Maggio della<br />

Passione”; su mons. Nerio Artioli poeta –<br />

lato quasi sconosciuto dell’illustre storico<br />

dell’arte – scrive Giuseppe Giovanelli; notizie<br />

sulla scultura di Ferruccio Orlandini,<br />

rappresentante la Fede per l’Istituto San<br />

Lazzaro, sono proposte da Gian Andrea<br />

Ferrari; infine Giuliano Bagnoli si occupa<br />

del cremortartaro, sottoprodotto della vinificazione.<br />

Altra peculiarità del lunario è di ospitare<br />

poesie dovute alla penna di Francesco<br />

Giuseppe Sassi, Giacomo Borgatti, Luciano<br />

Serra, Luigi Pecchini, Edda Infanti,<br />

Gianfranco Romani, Giacomo Aicardi, Lina<br />

Maisto, Paola Bigi Moscatelli, Federica<br />

Tavernelli.<br />

Tra i pregi dell’almanacco c’è anche quello<br />

di contenere utilissime rubriche, tra cui<br />

quelle relative alla diocesi: sacerdoti, religiosi,<br />

chiese, uffici con indirizzi e telefoni.<br />

Giuseppe Adriano Rossi<br />

All’Hospice di Montericco, domenica 29 <strong>novembre</strong><br />

PHOS HILARÓN: GIOACHINO SVELATO<br />

Dopo il concerto inaugurale tenuto in Cattedrale il 18<br />

ottobre scorso, con la presentazione del cd Per te<br />

canterò da parte del Coro dell’Istituto Diocesano di<br />

Musica e Liturgia diretto da Giovanni Mareggini e con la partecipazione<br />

di Ivana Spagna, la stagione <strong>2009</strong>-10 di Phos hilarón<br />

continua la sua programmazione più regolare, con gli<br />

appuntamenti mensili che si tengono alla Casa “Madonna dell’Uliveto”<br />

di Montericco.<br />

Il secondo momento, previsto per domenica 29 <strong>novembre</strong> alle<br />

17.30, offre al pubblico reggiano la possibilità di conoscere<br />

più da vicino un vero e proprio “tesoro” culturale della nostra<br />

città: il manoscritto reggiano del Libro delle figure di Gioachino<br />

da Fiore, di proprietà della Biblioteca del Seminario di<br />

Reggio e attualmente “prestato” al Museo Diocesano. Il manoscritto,<br />

risalente alla prima metà del XIII secolo, si compone<br />

di una ventina di grandi “tavole”, ossia di disegni simbolici,<br />

vivacemente colorati e impreziositi da inserti in oro, che sintetizzano<br />

il pensiero di Gioachino da Fiore (morto nel 1202),<br />

l’abate calabrese - prima cistercense, poi fondatore di un proprio<br />

ordine monastico, i Florenses - il cui pensiero avrebbe influenzato<br />

il nascente francescanesimo, Dante, varie correnti<br />

della mistica cristiana, fino al romanticismo e idealismo del<br />

XIX secolo, suscitando anche vivaci opposizioni.<br />

Il manoscritto reggiano del Liber figurarum fu scoperto dagli<br />

allora seminaristi Giuseppe Mora (poi vicario generale della<br />

diocesi) e Pietro Ferraboschi<br />

(poi docente di Sacra<br />

Scrittura in Seminario) negli<br />

anni ’30, in mezzo a<br />

vecchi libri del Seminario<br />

che si trovavano negli ambienti<br />

della Curia. Identificato<br />

da mons. Leone Tondelli<br />

come esemplare di<br />

un’opera di Gioachino (o<br />

piuttosto ispirata da lui) che<br />

si credeva perduta o forse<br />

mai esistita, fu poi pubblicato<br />

dallo stesso Tondelli in<br />

due edizioni: la seconda<br />

delle quali in collaborazione<br />

con due studiose inglesi<br />

che, negli stessi anni precedenti il secondo conflitto mondiale,<br />

avevano identificato a Oxford un altro manoscritto (probabilmente<br />

“padre” di quello reggiano) della stessa opera. I<br />

manoscritti di Oxford e di Reggio rappresentano le testimonianze<br />

più complete del Liber figurarum (vi si aggiunge un codice<br />

conservato a Dresda, più esempi isolati di altre tavole):<br />

contemplare queste grandi ed enigmatiche figure è, ancora<br />

oggi, un’esperienza emozionante, e un modo singolare di entrare<br />

in contatto con la figura e il pensiero di Gioachino.<br />

Lo si potrà fare, nell’incontro del 29 <strong>novembre</strong>, con la guida<br />

di fr. Marco Rainini: giovane frate domenicano, Rainini ha<br />

pubblicato pochi anni fa (2006), per le edizioni Viella, lo studio<br />

Disegni dei tempi. Il Liber Figurarum e la teologia figurativa<br />

di Gioacchino da Fiore, che è l’opera più recente e completa,<br />

in italiano e non solo, sulle figurae dell’abate calabrese.<br />

La possibilità di proiettare le fotografie del manoscritto renderà<br />

la presentazione ancor più interessante e permetterà di farsi<br />

un’idea di tutto il manoscritto (che ovviamente, quando è<br />

esposto in un Museo, può essere visto solo in una pagina) e,<br />

soprattutto, di inquadrarlo nel pensiero di Gioachino e di coglierne<br />

i molteplici influssi culturali e spirituali.<br />

Come tutti gli appuntamenti di Phos hilarón, anche l’incontro<br />

del 29 <strong>novembre</strong> è a ingresso libero.<br />

Sabato <strong>21</strong> <strong>novembre</strong> in Ghiara<br />

I CARABINIERI CELEBRANO LA “VIRGO FIDELIS”<br />

Foto d'archivio: la celebrazione della "Virgo Fidelis" del <strong>21</strong><br />

<strong>novembre</strong> 2007 (la chiesa è quella cittadina di San Nicolò).<br />

ICarabinieri della provincia di Reggio Emilia alle ore 11<br />

di sabato <strong>21</strong> <strong>novembre</strong> celebrer<strong>anno</strong> la ricorrenza della<br />

loro patrona, la "Virgo Fidelis", coincidente anche con<br />

la giornata dell'orfano e con il 68° anniversario dell'eroica<br />

battaglia di Culqualber, attraverso una solenne celebrazione<br />

religiosa che si svolgerà nella Basilica della Beata Vergine<br />

della Ghiara di Reggio Emilia (corso Garibaldi 44).<br />

La celebrazione sarà accompagnata dal Coro di San Pellegrino,<br />

diretto da Luciano Bonacini.<br />

Alla tradizionale cerimonia sono state invitate tutte le autorità<br />

religiose, civili e militari della provincia di Reggio Emilia,<br />

unitamente ad altre autorità e numerosi carabinieri in<br />

servizio attivo nei vari reparti territoriali, con in testa il comandante<br />

provinciale colonnello Giovanni Fichera.<br />

In Ghiara sarà presente anche una folta rappresentanza di<br />

Carabinieri in congedo residenti nella provincia, accompagnati<br />

dai loro familiari.


6<br />

<strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong><br />

Sostegno economico alla <strong>Chiesa</strong>


I membri della comunità ucraina e la loro realtà di immigrati a Reggio. In maggioranza sono donne<br />

Ucraini greco-cattolici: la scuola per i ragazzi<br />

e la liturgia in ucraino nella chiesa di S. Giorgio<br />

Forse pochi, fra i lettori<br />

de La Libertà conoscono<br />

la comunità dei greco-cattolici<br />

ucraini presenti<br />

da anni nella nostra città. Si<br />

tratta di una realtà molto<br />

consistente, di parecchie<br />

centinaia di persone, per la<br />

maggior parte "badanti".<br />

Fra i problemi che quotidianamente<br />

sono costretti ad affrontare,<br />

la nostra corrispondente<br />

Antonina Bota, ce ne<br />

segnala due: quello delle famiglie<br />

e della cura dei figli e<br />

quello della fedeltà alle tradizioni<br />

religiose. Recentemente,<br />

grazie alla solidarietà del<br />

mondo cattolico reggiano,<br />

sono state trovate alcune soluzioni.<br />

1. La scuola domenicale<br />

in Santo Stefano, a Reggio<br />

Per gli immigrati ucraini,<br />

in gran parte donne,<br />

una delle più pesanti<br />

sofferenze è sempre stata la<br />

lontananza dei familiari, in<br />

particolare dei figli. Nel tempo<br />

tuttavia, grazie anche alla<br />

legge Bossi-Fini, molti cittadini<br />

ucraini sono riusciti a far<br />

giungere in Italia i loro figli. Il<br />

problema, ora, è di riuscire a<br />

non far perdere loro le radici<br />

culturali e religiose della loro<br />

terra. È nata, così, l'idea di<br />

una scuola domenicale per<br />

questi ragazzi, nella quale<br />

continuare a approfondire<br />

con loro la lingua ucraina (l'italiano<br />

lo studiano nelle<br />

scuole pubbliche) e le tradizioni,<br />

la cultura, anche religiosa,<br />

della loro patria.<br />

Dopo vani tentativi presso il<br />

Comune di Reggio Emilia e<br />

presso varie associazioni per<br />

avere un locale adatto, una risposta<br />

positiva è venuta da<br />

don Fabrizio Crotti, parroco<br />

di Santo Stefano. Nell'ottobre<br />

2008 è così partita questa<br />

esperienza, nei locali della<br />

sua parrocchia, in via Emilia<br />

S. Stefano.<br />

"L'attività della piccola scuola<br />

ucraina", scrive Antonina<br />

Bota, "era cominciata con<br />

nove alunni di età compresa<br />

fra sei e tredici anni con diversi<br />

livelli di conoscenza<br />

della lingua ucraina ed italiana".<br />

Per questo furono divisi<br />

in piccoli gruppi secondo le<br />

età e le conoscenze. Come<br />

maestre sono intervenute ex<br />

insegnanti ucraine, impegnate<br />

durante la settimana<br />

soprattutto come "badanti".<br />

Con grande entusiasmo h<strong>anno</strong><br />

trovato il tempo di preparare<br />

le lezioni, che h<strong>anno</strong> tenuto<br />

regolarmente fino a<br />

maggio <strong>2009</strong>, due domeniche<br />

ogni mese. Nel corso dell'<strong>anno</strong>,<br />

intanto, si sono aggiunti<br />

altri quattro ragazzi.<br />

Una particolare attenzione<br />

ha avuto la preparazione delle<br />

feste della tradizione ucraina,<br />

specialmente il Santo Natale<br />

e gli anniversari nazionali<br />

(ad esempio, l'annuale celebrazione<br />

dedicata al poeta<br />

Taras Shevchenko, 1814-<br />

1861), feste che h<strong>anno</strong> avuto<br />

grande risonanza nella comunità<br />

degli immigrati<br />

ucraini.<br />

Domenica 31 maggio la comunità<br />

si è riunita negli spazi<br />

della parrocchia di Santo<br />

Stefano per la Festa della Famiglia,<br />

a conclusione del ciclo<br />

delle lezioni della scuola<br />

domenicale: erano più di cinquanta<br />

fra ragazzi, insegnanti,<br />

genitori e nonni. Insieme<br />

h<strong>anno</strong> pregato, lodando e<br />

ringraziando il Signore, e<br />

Vita di <strong>Chiesa</strong> <strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong> 7<br />

Foto sopra: i ragazzi e le insegnanti che h<strong>anno</strong> fatto il saggio finale della scuola domenicale, lo<br />

scorso 31 maggio, nei locali della parrocchia di Santo Stefano a Reggio. Sotto: chiesa di San<br />

Giorgio, a Reggio, la celebrazione dello scorso 27 settembre (da sinistra: p. Taras Galavay, il<br />

Vescovo ucraino Dionisio, il Vescovo Ausiliare Lorenzo Ghizzoni e padre Mychaylo Khromyanchuk,<br />

il nuovo responsabile della comunità ucraina greco-cattolica di Reggio Emilia e Parma).<br />

h<strong>anno</strong> assistito al saggio preparato<br />

dai ragazzi con le loro<br />

insegnanti. Poi si sono fatti i<br />

progetti per l'<strong>anno</strong> successivo.<br />

La condivisione dei migliori<br />

piatti della cucina<br />

ucraina - ed anche italiana -<br />

ha concluso la festa.<br />

Ora, da ottobre <strong>2009</strong>, la scuola<br />

domenicale ha ripreso le<br />

sue lezioni: in questo periodo<br />

si st<strong>anno</strong> preparando le<br />

feste di San Nicola (Nykolaia),<br />

il 19 dicembre secondo<br />

il calendario greco, e del Natale,<br />

che sarà il 7 gennaio.<br />

"Vorrei che questa realtà", è<br />

ancora Antonina a parlare,<br />

"fosse meglio conosciuta da<br />

tante persone di buona volontà,<br />

per riuscire a mantenere<br />

vivo il nostro obiettivo e<br />

per avviare un dialogo con<br />

tutti, per la crescita reciproca.<br />

Spesso soffriamo dei<br />

complessi di inferiorità per la<br />

situazione del nostro Paese.<br />

Nella routine della quotidianità<br />

è difficilissimo mantenere<br />

vivo l'amore verso la Patria<br />

nelle anime dei nostri figli.<br />

Desideriamo educarli in modo<br />

possibilmente equilibrato.<br />

Essendo ora in Italia, sogniamo<br />

che imparino ad affron-<br />

tare le difficoltà della vita reale<br />

con onestà e dignità".<br />

2. La liturgia nella chiesa<br />

di San Giorgio, a Reggio<br />

La comunità degli ucraini<br />

cattolici di rito greco<br />

ha avuto, fin dal 2002,<br />

una guida spirituale nella<br />

persona di padre Taras Galavay.<br />

Fino al mese di settembre<br />

<strong>2009</strong> la comunità non<br />

aveva una sede fissa per le ce-<br />

"Abbiamo molti problemi nella nostra<br />

comunità ucraina; proveniamo da diverse<br />

regioni ucraine,ciascuno con le proprie<br />

insicurezze.Quando però partecipiamo alla<br />

Liturgia in ucraino sentiamo la possibilità<br />

di diventare persone più rette" (Antonina Bota)<br />

lebrazioni della domenica,<br />

anche se per un certo periodo<br />

ha avuto l'ospitalità nella<br />

chiesa di San Pietro.<br />

Ora, per generosa concessione<br />

della Diocesi, una sede<br />

stabile è arrivata: la chiesa di<br />

San Giorgio, in via Farini.<br />

Nella zona del presbiterio è<br />

stata montata l'«iconòstasi»,<br />

cioè quella specie di parete<br />

divisoria con le icone dei santi,<br />

che separa la navata dal<br />

"santuario", la zona in cui si<br />

celebra l'Eucaristia. L'avvio<br />

delle celebrazioni in San<br />

Giorgio ha coinciso con l'avvicendarsi<br />

della guida spirituale:<br />

a padre Taras, che si è<br />

trasferito in provincia di<br />

Mantova, è subentrato padre<br />

Mychaylo Khromyanchuk.<br />

Nella celebrazione dello scorso<br />

27 settembre c'è stato lo<br />

scambio delle consegne, con<br />

la partecipazione del Vescovo<br />

ucraino Dionisio e del Vescovo<br />

Ausiliare di Reggio<br />

Emilia-Guastalla monsignor<br />

Lorenzo Ghizzoni. Ricevuta<br />

da entrambi la benedizione,<br />

la comunità ha iniziato così<br />

un nuovo cammino.<br />

" A<br />

bbiamo molti<br />

problemi dentro<br />

la nostra comunità",<br />

conclude Antonina Bota,<br />

"in maggior parte dovuti alla<br />

fragilità della situazione. Proveniamo<br />

da diverse regioni<br />

ucraine, ciascuno (o meglio,<br />

ciascuna, essendo le donne le<br />

più numerose) con le proprie<br />

insicurezze e i propri modi<br />

per affrontare la realtà.<br />

Quando però partecipiamo<br />

alla Santa Liturgia celebrata<br />

in ucraino sentiamo la necessità<br />

e la possibilità di diventare<br />

delle persone più rette".<br />

Info: padre Michele (Mychaylo),<br />

tel. 320.8<strong>57</strong>5990. Da circa<br />

due mesi padre Michele, che<br />

segue anche la comunità<br />

ucraina greco-cattolica di<br />

Parma, risiede in seminario a<br />

Reggio. Ogni giorno, alle<br />

14.30, celebra la Messa in rito<br />

greco-cattolico nella chiesa di<br />

San Giorgio, a Reggio. Ogni<br />

domenica la celebra alle 10 e<br />

alle 15. Ogni sabato celebra la<br />

S. Messa a Parma, nella chiesa<br />

di San Rocco, alle 14.30.<br />

ACCADRÀ A REGGIO (1)<br />

Casa della Carità S. Giuseppe. Decimo anniversario<br />

Venerdì 20 <strong>novembre</strong>, ore <strong>21</strong>, Casa della Carità B.V. della<br />

Ghiara, San Giuseppe: nel 10° della CdC, incontro con don<br />

Giuseppe Dossetti , Emanuela Marchi e la famiglia Rinaldi<br />

su "Casa della Carità: quale strumento pastorale?". Domenica<br />

22, ore 16.30, nella vicina chiesa di San Giuseppe,<br />

il Vescovo Adriano presiede la S. Messa di anniversario.<br />

Ristorante Don Papi. Cena a favore del progetto Ester<br />

Venerdì 20 <strong>novembre</strong>, ore 20, ristorante Don Papi (viale<br />

Piave 4f): cena solidale della cooperativa sociale Madre Teresa<br />

a favore del progetto Ester (appartamento per accoglienza<br />

di donne in gravidanza). Info: tel. 0522.27<strong>21</strong>08.<br />

Canali. Incontro Anspi sugli adempimenti fiscali<br />

Sabato <strong>21</strong> <strong>novembre</strong>, ore 9, oratorio di Canali: conferenza<br />

Anspi coi rappresentanti di oratori, circoli, associazioni,<br />

sociertà sportive affiliati all'Anspi sui nuovi adempimenti<br />

fiscali, illustrati dal segretario Matteo Catellani.<br />

Oratorio. Convegno Caritas su sicurezza e solidarietà<br />

Sabato <strong>21</strong> <strong>novembre</strong>, ore 9-17, Oratorio Don Bosco: convegno<br />

delle Caritas parrocchiali su "La sicurezza della solidarietà"<br />

(relatori: don Franco Appi, Ufficio di pastorale<br />

sociale di Forlì-Bertinoro, e Mauro Ambrosini, docente di<br />

Sociologia dei processi migratori all'Università di Milano).<br />

S. Filippo. La mostra dello scultore Giuffredi<br />

Sabato <strong>21</strong> <strong>novembre</strong>, ore 11, chiesa di San Filippo: in occasione<br />

della mostra delle opere dello scultore Armando<br />

Giuffredi (1909-1986), mons. Tiziano Ghirelli, direttore dell'Ufficio<br />

diocesano Beni culturali, e il prof. Massimo Mussini,<br />

storico dell'arte, presentano il volume-catalogo.<br />

S. Agostino. Incontro della Milizia dell'Immacolata<br />

Sabato <strong>21</strong> <strong>novembre</strong>, ore 16.30, chiesa di S. Agostino (cappella<br />

B.V. di Lourdes): incontro della Milizia dell'Immacolata<br />

"pro orantibus", guidato dall'assistente padre Paolo<br />

Barani (rosario, catechesi mariana e condivisione).<br />

S. Prospero. Messa nella Giornata del Ringraziamento<br />

Domenica 22 <strong>novembre</strong>, ore 10.30, Basilica di San Prospero:<br />

nella Giornata diocesana del Ringraziamento, S. Messa<br />

con le aziende e associazioni dei lavoratori dei campi.<br />

S. Agostino. Unitalsi: Concerto a Maria<br />

Domenica 22 <strong>novembre</strong>, ore 16.30, chiesa di Sant'Agostino:<br />

"Concerto a Maria" promosso dall'Unitalsi.<br />

Hotel Posta. Le Toccate di Bach al clavicembalo<br />

Domenica 22 <strong>novembre</strong>, ore <strong>21</strong>, Sala del Capitano del Popolo<br />

(hotel Posta): per "Soli Deo Gloria", concerto di Stefano<br />

Innocenti al clavicembalo (J.S. Bach: esecuzione integrale<br />

delle Toccate BWV 910-916).<br />

Seminario. Issr: seminario sul Vangelo di Luca<br />

Lunedì 23 <strong>novembre</strong>, ore 20.30-22.30, in Seminario: 2° incontro<br />

del seminario dell'Issr sul Vangelo di Luca, guidato<br />

da don Gabriele Burani (altri incontri: 30 <strong>novembre</strong> e 7 dicembre).<br />

Info: segreteria Issr, tel. 0522.406880.<br />

S. Prospero. Solennità del Patrono della Diocesi<br />

Martedì 24 <strong>novembre</strong>, festa di San Prospero, patrono della<br />

Città e Diocesi, Basilica di San Prospero: ore 6, Ufficio di<br />

Lettura, Lodi e Messa con le Case della Carità; ore 11, Solenne<br />

pontificale presieduto dal Vescovo; ore 17, Vespri solenni<br />

presieduti da mons. Francesco Marmiroli.<br />

Cappuccini. Partono i "Martedì del Museo"<br />

Martedì 24 <strong>novembre</strong>, ore 20.30, Museo dei Cappuccini:<br />

per i "Martedì del Museo", fra Prospero Rivi su "L’immagine<br />

di Francesco d’Assisi nell’arte lungo i secoli" (v. a pag. 9).<br />

Seminario. Scuola di preghiera per i giovani<br />

Mercoledì 25 <strong>novembre</strong>, ore 20.45, in seminario: 2° incontro<br />

della Scuola di preghiera "L'incontro con Dio", su "Giacobbe<br />

(la lotta)", promosso da Seminario, Pastorale giovanile,<br />

Suore Francescane del Verbo Incarnato, Istituto Secolare<br />

F.R.A., Servizio Vocazioni, Vicariato urbano.<br />

Hotel Astoria. La donna nei Paesi in via di sviluppo<br />

Giovedì 26 <strong>novembre</strong>, ore 17.30, Hotel Astoria: Tavola rotonda<br />

promossa da Reggio Terzo Mondo su "L'iniziativa<br />

femminile nei Paesi in via di sviluppo: un'opportunità di riflessione<br />

per affrontare le nostre nuove sfide" (v. a pag. 12).<br />

S. Girolamo. Santa Messa missionaria<br />

Giovedì 26 <strong>novembre</strong>, ore <strong>21</strong>, Casa d. Carità S.Girolamo:<br />

Messa missionaria presieduta da don Alessandro Ravazzini.<br />

Oratorio. Azione <strong>Cattolica</strong>: corso per educatori Ac<br />

Venerdì 27 <strong>novembre</strong>, ore 20.45, Oratorio Don Bosco (via<br />

Adua): per il corso educatori Ac <strong>2009</strong>-'10, incontro con don<br />

Erio Castellucci (articolo a pag. 4).<br />

S. Luigi. Spettacolo "Tra sacro e profano" pro Grade<br />

Venerdì 27 <strong>novembre</strong>, ore <strong>21</strong>, chiesa di San Luigi (piazza<br />

Padre Puglisi): i "Cabareggianti" presentano "Tra sacro e<br />

profano", spettacolo-meditazione con letture bibliche e<br />

canzoni di Fabrizio de Andrè (pro Gruppo Amici dell’Ematologia,<br />

per il Day hospital ematologico dell’Ospedale).<br />

Azione <strong>Cattolica</strong>. Esercizi per famiglie e fidanzati<br />

Da venerdì 27 a domenica 29 <strong>novembre</strong>, Villa Elena (Affi,<br />

Verona): l'Azione <strong>Cattolica</strong> diocesana propone gli esercizi<br />

spirituali per famiglie e fidanzati, guidati da don Renzo Bonetti,<br />

del Pontificio Consiglio per la Famiglia, su " Questo<br />

mistero è grande. Eucaristia e Matrimonio".<br />

(segue a pag. 8)


8<br />

<strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong><br />

ACCADRÀ A REGGIO (2)<br />

San Pietro. Movimento Ciechi: ritiro d'Avvento<br />

Sabato 28 <strong>novembre</strong>, ore 9.30, parrocchia di S. Pietro: il<br />

Movimento Apostolico Ciechi promuove il ritiro d'Avvento,<br />

guidato da don Daniele Gianotti.<br />

Centro Giovanni XXIII. Proiezione del film "Lo spretato"<br />

Sabato 28 <strong>novembre</strong>, ore 16, Centro Giovanni XXIII (via<br />

Prevostura): per il ciclo "Cinematografia e spiritualità" il<br />

gruppo di studio Christifideles Laici propone la visione del<br />

film "Lo spretato" (di Léo Jo<strong>anno</strong>n, 1953). La discussione<br />

sarà coordinata da Domenica Forloni.<br />

Oratorio. Ritiro d'Avvento per i ragazzi Acr<br />

Domenica 29 <strong>novembre</strong>, ore 9.15-17, Oratorio Don Bosco<br />

(via Adua): ritiro d'Avvento dell'Acr (quinta elementareterza<br />

media). Articolo a pag. 4.<br />

San Luigi. "Disarmo nucleare e commercio di armi"<br />

Domenica 29 <strong>novembre</strong>, dalle 17 alle 20, parrocchia S. Luigi<br />

Gonzaga (via Torricelli 31): incontro-testimonianza su<br />

Disarmo nucleare e commercio di armi, con don Albino<br />

Bizzotto; segue preghiera e cena solidale. Info: 340.4785231.<br />

Seminario. Il libro di don Salvarani su Edith Stein<br />

Lunedì 30 <strong>novembre</strong>, ore <strong>21</strong>, in seminario: su iniziativa<br />

dello Studio Teologico e dell'Issr, il prof. Adriano Nicolussi,<br />

docente di filosofia, e il Vescovo Ausiliare Lorenzo Ghizzoni<br />

presentano il libro di don Francesco Salvarani "Edith<br />

Stein. La grande figlia d'Israele, della <strong>Chiesa</strong>, del Carmelo".<br />

Regina Pacis. Serata eucaristica<br />

Giovedì 3 dicembre, ore 20.45, chiesa di Regina Pacis: Serata<br />

eucaristica proposta dal gruppo "Maria Madre di misericordia",<br />

guidata da padre Alex Moreschi su "Il sacerdote<br />

e la pastorale dei malati" (canti di lode e S. Messa).<br />

Buon Pastore. Primo venerdì del mese con RnS<br />

Venerdì 4 dicembre, ore 20.30, chiesa di Gesù Buon Pastore:<br />

1° venerdì del mese col Rinnovamento nello Spirito Santo<br />

(RnS), guidato da don Fulvio Bresciani, consigliere spirituale<br />

regionale RnS (Rosario, S. Messa, Adorazione).<br />

Idml. Iscrizioni al corso di cetra (parte il 12 dicembre)<br />

Sono aperte le iscrizioni al Corso di cetra per animatori<br />

musicali della liturgia (1° incontro sabato 12 dicembre, ore<br />

14-18, in seminario; poi: 16 e 30 gennaio, 6 febbraio).<br />

Azione <strong>Cattolica</strong>. Soggiorni invernali a Varazze (SV)<br />

Sono aperte le iscrizioni ai soggiorni invernali a Varazze<br />

(SV), promossi dall'Ac per adulti e anziani autosufficienti:<br />

1° turno <strong>21</strong> gennaio - 4 febbraio 2010; 2° turno 4-18 febbraio<br />

2010. Quote da 590 euro. Iscrizioni: tel. 0522.437773.<br />

ADOZIONI<br />

Vita di <strong>Chiesa</strong><br />

Per iniziativa di un gruppo di genitori reggiani che h<strong>anno</strong> adottato bimbi in Nepal<br />

Un progetto reggiano per i bimbi nepalesi<br />

Un banco a Reggio,nella festa di San Prospero,per raccogliere fondi<br />

Avr<strong>anno</strong> un banco a<br />

Reggio, durante la festa<br />

di San Prospero (angolo<br />

via Farini - piazza Roversi),<br />

per iniziative a sostegno di<br />

un progetto a favore dei bambini<br />

del Nepal. Sono un gruppo<br />

di genitori reggiani che<br />

negli scorsi anni h<strong>anno</strong> adottato<br />

bambini nepalesi tramite<br />

l'associazione International<br />

Adoption di Udine<br />

(www.internationaladoption.it).<br />

Questi bimbi provengono<br />

tutti dall'Echc (Education<br />

Center for Helpless Children)<br />

di Dhapasi (periferia di Katmandu),<br />

un istituto educativo<br />

(una specie di orfanotrofio<br />

abilitato anche per le adozioni)<br />

realizzato su un unico<br />

livello, in condizioni del tutto<br />

inadeguate e con strutture fatiscenti.<br />

La situazione in cui si trovano<br />

i bambini in quell'edificio è<br />

davvero penosa: sono una<br />

trentina, dormono in due o<br />

tre nello stesso letto, con servizi<br />

igienici precari e insufficienti;<br />

spesso sono costretti a<br />

usare il cortile per i pasti e per<br />

l'igiene personale. Molti di<br />

loro presentano problemi<br />

dermatologici e parassitosi.<br />

La loro giornata tipo, in istituto,<br />

comincia molto presto;<br />

dopo la colazione (unico pasto<br />

abbondante), ogni bambino<br />

deve lavare le proprie<br />

cose, poi tutti a scuola, a piedi;<br />

là rimangono fino al pomeriggio.<br />

Per molti di loro<br />

l’Echc è una breve parentesi,<br />

in attesa di trovare una famiglia<br />

adottiva; altri purtroppo<br />

- anche per assurde pratiche<br />

Nepal. Sopra: un gruppo dei bambini ospiti dell'Echc, l'istituto<br />

nepalese autorizzato alle adozioni internazionali, con alcuni educatori.<br />

Sotto: progetto Dhapasi, i lavori iniziati per il nuovo 1° piano.<br />

burocratiche - sono destinati<br />

a rimanere in istituto molto<br />

più a lungo, alcuni fino alla<br />

maggiore età.<br />

Da qui è nato, presso<br />

questi genitori reggiani,<br />

un progetto proprio<br />

per l'Echc, il Progetto<br />

Dhapasi, per rendere più accogliente<br />

la struttura dove<br />

questi bambini sono destinati<br />

a vivere. Da un’idea di un<br />

genitore adottivo è nato un<br />

vero e proprio progetto edilizio,<br />

completo in ogni sua parte,<br />

per la ricostruzione dell'Echc:<br />

l’ampliamento dell’edificio,<br />

la costruzione di un<br />

primo piano (per la zona notte,<br />

con camere divise fra maschi<br />

e femmine, impianti<br />

igienico-sanitari all’altezza,<br />

con acqua calda fornita da<br />

pannelli solari, e di una piccola<br />

infermeria), l'allesti-<br />

mento, a piano terra di cucina,<br />

sala-mensa e la sala studio/gioco,<br />

oltre a un ufficio,<br />

altri servizi igienici e magazzini.<br />

È prevista inoltre l’installazione<br />

di un sistema di<br />

accumulo e di un sistema di<br />

depurazione dell’acqua per<br />

uso domestico, la realizzazione<br />

di un impianto per la produzione<br />

di biogas e l’installazione<br />

di pannelli fotovoltaici<br />

per la produzione di energia<br />

elettrica.<br />

L’intervento, suddiviso in fasi<br />

distinte, è già stato avviato:<br />

i lavori, dopo il lungo iter delle<br />

autorizzazioni, sono iniziati<br />

nella primavera <strong>2009</strong> e procedono<br />

velocemente; è possibile<br />

seguirne in qualsiasi<br />

momento l’avanzamento sul<br />

sito dell’associazione (link<br />

Progetto Dhapasi).<br />

L’<br />

Associazione International<br />

Adoption è<br />

una Onlus con oltre<br />

25 anni di esperienza nel<br />

campo delle adozioni internazionali,<br />

e con il suo supporto<br />

nascono molte iniziative<br />

a sostegno di strutture come<br />

quella che ha ospitato<br />

questi genitori reggiani, prima<br />

dell'adozione.<br />

Il 24 <strong>novembre</strong>, festa di San<br />

Prospero, sar<strong>anno</strong> presenti<br />

con uno stand per offrire non<br />

solo materiale informativo<br />

sul progetto di Dhapasi, ma<br />

anche prodotti tipici dell’artigianato<br />

nepalese, la cui<br />

vendita porterà qualche aiuto<br />

al progetto che essi st<strong>anno</strong><br />

realizzando (info: Leo Iori, email<br />

leo_iori@libero.it).


Assisi. Messa con la Corale San Francesco da Paola<br />

Domenica 8 <strong>novembre</strong> la Corale S. Francesco da Paola di Bagnolo<br />

ha animato la Messa ad Assisi, nella Basilica inferiore di S. Francesco:<br />

davvero un'emozione, per i cantori, lodare il Signore col<br />

canto nel luogo in cui è sepolto il Santo. La sublime acustica, contornata<br />

dall'arte pittorica fresca di restauro, ha reso ancor più suggestiva<br />

questa partecipazione. Nella due giorni in Assisi i membri<br />

della Corale e i loro familiari h<strong>anno</strong> visitato i principali luoghi francescani.<br />

Un'occasione importante, dopo aver interpretato nel 2008<br />

L'Infinitamente piccolo di Angelo Branduardi. Questo spettacolo<br />

che verrà replicato al Teatro Asioli di Correggio domenica 20 dicembre<br />

con la partecipazione straordinaria del cantautore. Il ricavato<br />

del concerto, organizzato dall'Associazione Corale S.Francesco<br />

da Paola di Bagnolo col patrocinio del Comune di Correggio,<br />

andrà alla House of Charity di Bombay.<br />

Vaticano. Anche Cosi e Stefanescu dal Papa<br />

La mattina di sabato <strong>21</strong> <strong>novembre</strong> Benedetto XVI incontrerà 260<br />

artisti di tutte le discipline nella Cappella Sistina, per rinnovare l'amicizia<br />

e il dialogo tra la <strong>Chiesa</strong> e gli artisti e suscitare nuove occasioni<br />

di collaborazione. L'evento è promosso dal Pontificio Consiglio<br />

della Cultura, guidato da mons. Gianfranco Ravasi.<br />

Sulla scia di Paolo VI – che ancora nel 1964 incontrò gli artisti e<br />

fece loro un memorabile discorso nella Cappella Sistina – e dopo<br />

la famosa Lettera agli Artisti dell'aprile 1999 di Giovanni Paolo II,<br />

anche Benedetto XVI vuole confrontarsi col mondo dell'arte. Ci sar<strong>anno</strong><br />

anche i reggiani Liliana Cosi e Marinel Stefanescu, scelti<br />

quali rappresentanti del panorama dell’arte internazionale contemporanea<br />

per il mondo della danza; quella di Cosi-Stefanescu<br />

fu peraltro la prima Compagnia di Balletto in assoluto a esibirsi in<br />

Vaticano, nella Sala Nervi (nella foto, 1984: i due sono ritratti con<br />

Papa Giovanni Paolo II e Chiara Lubich, fondatrice dei «Focolari»).<br />

Pratissolo. In preghiera per un piccolo che soffre<br />

Era stracolma, sabato sera 14 <strong>novembre</strong>, la chiesa parrocchiale<br />

di Pratissolo, a conclusione della giornata di Adorazione<br />

e intercessione in favore di un bimbo di pochi anni che<br />

sta lottando contro un male terribile; di lui - per motivi di riservatezza<br />

e delicatezza - non forniamo il nome, diciamo solo<br />

che si chiama come uno dei dodici Apostoli del Signore.<br />

La veglia di preghiera, promossa dalla parrocchia guidata da<br />

don Gigi Milani, era iniziata di primo mattino alle 8.30, per<br />

poi proseguire ininterrottamente fino al tardo pomeriggio e<br />

concludersi con la Messa delle 18. Una "no-stop" di preghiera<br />

che ha visto partecipare l'intera frazione dei primi colli scandianesi,<br />

poco più di duemila anime. La parrocchia ha organizzato<br />

appositi turni per garantire una presenza continua alla<br />

preghiera, ed una vicinanza alla famiglia, così duramente<br />

colpita e provata. La cerimonia, toccante e commovente, ha<br />

visto salire sull'altare tanti bimbi al fianco dei celebranti.<br />

Scandiano. Un libro su don Giovanni Voltolini<br />

Vita di <strong>Chiesa</strong> <strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong> 9<br />

FEDE, ARTE e CULTURA ACCADRÀ IN DIOCESI<br />

Guastalla. Ancora emozioni con il musical su San Paolo<br />

Un Teatro Ruggeri gremito per due serate consecutive ha accolto e<br />

applaudito – venerdì 13 e sabato 14 <strong>novembre</strong>, a Guastalla – il musical<br />

«Fino al Terzo Cielo». Grazie all'impegno e all'interessamento<br />

dell'assessorato alla Cultura della Città di Guastalla, la Compagnia<br />

teatrale «Piccola comunità» ha di nuovo potuto calcare il palcoscenico<br />

che l'aveva vista debuttare, richiamando per l'occasione<br />

spettatori dal reggiano e dalle diocesi di Cremona e Mantova.<br />

Due sere colme di emozioni. Come quando la Compagnia ha fatto<br />

dono al parroco, don Roberto Gialdini – guida spirituale dei dieci<br />

mesi di tournée – di un pregevole book<br />

fotografico contenente alcuni degli scatti<br />

più suggestivi realizzati durante le 15 rappresentazioni<br />

allestite nelle varie località<br />

d'Italia, da gennaio a oggi (foto a fianco,<br />

di Fausto Franzosi); o il bouquet di rose<br />

donato al regista – il diacono Paolo Prati<br />

– a testimonianza di un impegnativo percorso<br />

di comunità e amicizia costruito insieme<br />

giorno dopo giorno (foto sotto, di<br />

Fausto Franzosi).<br />

Uno speciale encomio è andato alle new<br />

entries del Corpo di Ballo, le giovanissime<br />

Sara Montali e Natalia Avanzi, che in meno<br />

di due mesi – con spirito di dedizione<br />

ammirevole – h<strong>anno</strong> imparato i passi di<br />

danza ed affinato la presenza scenica.<br />

"All'inizio pensavo sarebbe stato più 'naturale'<br />

e facile arrivare a chi vive già un'esperienza<br />

di fede", confida dietro le quinte<br />

una giovane attrice, "ma in molti casi,<br />

con nostra grande gioia, ci siamo accorti<br />

di aver trasmesso qualcosa d'importante<br />

anche a persone apparentemente distanti dal nostro mondo e contesto<br />

di vita, che è quello ecclesiale. Spesso, infatti, anche persone<br />

lontane dalla <strong>Chiesa</strong> restano edificate da questa proposta". E c’è<br />

persino chi, dopo aver assistito a «Fino al Terzo Cielo», ha ricominciato<br />

un percorso di fede smarrito o dimenticato. Una sensibilità<br />

all'annuncio di grazia del Vangelo che lo stesso Paolo riconobbe<br />

nei «gentili», intuendone la profonda sete di luce e di verità.<br />

Reggio. Letture bibliche e musica di De Andrè<br />

Brevi di cronaca e appuntamenti<br />

L'ex sindaco Valda Busani ha scritto un libro sulla figura<br />

straordinaria di don Giovanni Voltolini, dal titolo Il DonGio e<br />

Cà dè Caroli, col sostegno del Circolo culturale ricreativo "Le<br />

Ciminiere" ed il Gruppo di solidarietà "Amici del Dongio".<br />

Don Giovanni fu uno degli 11 della prima grande spedizione<br />

missionaria (sacerdoti, suore e laici) che il 23 <strong>novembre</strong> 1967<br />

arrivarono in Madagascar, raggiungendo don Pietro Ganapini<br />

e don Piergiorgio Gualdi. Valda Busani, che conobbe don<br />

Giovanni da bambina, scrive il libro con passione e sapienza,<br />

dedicando spazio a molti racconti collettivi che ricostruiscono<br />

la storia di questo sacerdote che ha lasciato un<br />

segno profondo sia in missione che a Ventoso-Cà de' Caroli<br />

(su www.upmadonnadellaneve.it, cliccando in Ricordo di<br />

don Giovanni Voltolini se ne può leggere tutta la biografia).<br />

ULTIM’ORA, Madagascar: accoltellato Luciano Lanzoni<br />

Nella notte tra il 17 e il 18 <strong>novembre</strong>, intorno alle ore 2, a Manakara,<br />

in Madagascar, è stato accoltellato il missionario laico<br />

Servo della <strong>Chiesa</strong> di origine carpigiana Luciano Lanzoni.<br />

Si è trattato di una aggressione a scopo di rapina. Il missionario<br />

è stato colpito alla spalla sinistra da una coltellata, con<br />

probabile ferita al polmone. Ricoverato in una clinica a Tananarivo,<br />

è stato operato con esito si spera positivo.<br />

Venerdì 27 <strong>novembre</strong>, alle <strong>21</strong>, nella chiesa di San Luigi, in piazza<br />

Padre Puglisi, a Reggio, quartiere Pappagnocca: serata di musica<br />

e letture bibliche col gruppo musicale reggiano «I Cabareggianti»,<br />

che propone lo spettacolo Tra sacro e profano n° 1, con<br />

letture dalla Bibbia e canzoni di Fabrizio De Andrè. A prima vista<br />

il binomio De Andrè-Bibbia può sembrare dissonante. Eppure, a<br />

un orecchio attento si apre un mondo – non nuovo, ma poco<br />

esplorato – di canzoni con legami emotivi alle Scritture. De Andrè,<br />

pur mantenendo le distanze dalla <strong>Chiesa</strong> per continuare a proporsi<br />

come 'spirito libero', approfondì il messaggio evangelico (in<br />

particolare nell'album «La buona novella», dedicando i testi delle<br />

proprie canzoni agli ultimi e alle ipocrisie da smascherare) senza<br />

mai condannare alcuno. Ingresso ad offerta libera. L'incasso andrà<br />

al Gruppo Amici dell’Ematologia (Grade) per creare un Day hospital<br />

ematologico al Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.<br />

Guastalla. "Scuola aperta", il Sant'Orsola si presenta<br />

"Scuola aperta",<br />

sabato <strong>21</strong> e domenica<br />

22 <strong>novembre</strong> -<br />

dalle 9 alle 12 e dalle<br />

15 alle 18 - presso<br />

l'Istituto comprensivo<br />

"S. Orsola" di<br />

Guastalla, per consentire<br />

a cittadini e<br />

genitori di conoscere<br />

l'esperienza<br />

di questo istituto,<br />

nella sua preziosa opera didattica e formativa, che si esplica<br />

in vari ambiti e nelle variegate proposte. Alla base dello stile<br />

educativo sta la pedagogia di S. Angela Merici, riproposta dal<br />

Fondatore, il Beato Zefirino Agostini e concretizzata in linee<br />

formative nel progetto educativo. "La Scuola", spiegano i responsabili,<br />

"valorizza la crescita personale in una visione cristiana<br />

della vita, ponendosi come luogo di relazione, di vita,<br />

di crescita armonica, di arricchimento personale". L'Istituto<br />

ha sede in via Garibaldi 20 a Guastalla. Info: tel. 0522.824293.<br />

Correggio. Cordoglio per la morte di suor Margherita<br />

Cordoglio, a Correggio, per la scomparsa<br />

di suor Margherita Camorali,<br />

che si è spenta a 84 anni in seguito a<br />

una malattia. Nata nel Piacentino - a<br />

Castelnovo Pogliani, nel 1925 - Margherita<br />

entrò in monastero dopo la<br />

morte della madre, gravemente malata.<br />

Dal 1960 viveva nel convento<br />

delle Clarisse Cappuccine in via Cairoli.<br />

Ha emesso i voti perpetui nel<br />

1964 e negli anni ’70 ha insegnato<br />

come maestra elementare, quindi<br />

come direttrice nella scuola annessa e gestita dal monastero.<br />

È stata più volte superiora, poi abbadessa quando, nel<br />

1984, il monastero è diventato di clausura e venne chiusa la<br />

scuola elementare. Nonostante ben due infarti in pochi anni,<br />

conservava il sorriso, parole incoraggianti ed uno spirito<br />

straordinario. I funerali si sono svolti il 18 <strong>novembre</strong> nella<br />

chiesa di Santa Chiara; ora riposa a Valera di Parma. (u. bo.)<br />

Pratofontana. Incontro con mons. Enrico Mazza<br />

Venerdì 20 <strong>novembre</strong>, ore <strong>21</strong>, parrocchia di Pratofontana: per<br />

gli incontri di Diaconia su "Non mi vergogno del Vangelo", monsignor<br />

Enrico Mazza interverrà su "Ho ricevuto dal Signore<br />

quello che a mia volta ho trasmesso" (1Cor 11, 23).<br />

Correggio. L'Aids in Africa e nel mondo<br />

Venerdì 20 <strong>novembre</strong>, ore <strong>21</strong>, Istituto Bellelli-Contarelli, Correggio:<br />

il circolo "Frassati" propone l'incontro con Renzo Puccetti,<br />

presidente "Scienza & Vita" di Pisa, su "Aids in Africa e nel<br />

mondo. Giovani e preservativo". L'incontro sarà proposto agli<br />

studenti la mattina del <strong>21</strong> <strong>novembre</strong>, all'Auditorium S. Chiara.<br />

Guastalla. L'Istituto comprensivo S. Orsola si presenta<br />

Sabato <strong>21</strong> e domenica 22 <strong>novembre</strong>, ore 9-12 e 15-18, Istituto<br />

S. Orsola (via Garibaldi, 20 - Guastalla): "Insieme per scoprire ed<br />

aver cura...", due giorni di presentazione delle scuole dell'Istituto<br />

a genitori ed operatori scolastici.<br />

Novellara. Festa della Casa della Carità<br />

Sabato <strong>21</strong> <strong>novembre</strong>, a Novellara, festa nel 36° anniversario dell’apertura<br />

della Casa della Carità "B.V. della Fossetta" (intitolata<br />

al 4° Mistero gaudioso del Rosario). Presso il Salone "Giovanni<br />

Paolo II": alle 17 sacra rappresentazione "Le tende dell’incontro"<br />

sulla Passione di Gesù realizzata dagli ospiti e dai volontari<br />

della CdC; seguirà festa insieme. Info: 0522.662508.<br />

Castelnovo Sotto. Pranzo di solidarietà pro Madagascar<br />

Domenica 22 <strong>novembre</strong>, ore 12.30, Sala polivalente, Circolo Ricreativo<br />

Castelnovese: pranzo solidale promosso da associazioni<br />

di volontariato e parrocchie del Castelnovese per l'acquisto<br />

di farmaci per l'Ospedale di Ampasimanjeva (Madagascar).<br />

Sassuolo. Oratorio Don Bosco: concerto lirico<br />

Domenica 22 <strong>novembre</strong>, ore 16, Oratorio Don Bosco di Sassuolo:<br />

concerto lirico promosso dalla parrocchia di San Giorgio<br />

a chiusura della settimana della Famiglia, in collaborazione con<br />

il Circolo "Amici della lirica".<br />

Scandiano. Concerto di canto popolare<br />

Domenica 22 <strong>novembre</strong>, ore 17, Rocca dei Boiardo di Scandiano:<br />

nella festa della patrona Santa Caterina, il coro "La Baita" di<br />

Scandiano organizza un concerto per l'Abruzzo con il e a favore<br />

del Coro La Portella di Paganica (AQ).<br />

Campiano. S. Messa nella Festa dei Carabinieri<br />

Domenica 22 <strong>novembre</strong>, Santuario Madonna di Campiano, Castellarano,<br />

ore 18: festa interprovinciale (Reggio-Modena) dei<br />

Carabinieri. Messa animata dalla corale "G. Verdi" di Roteglia.<br />

Guastalla. Scuola di formazione cristiana: la Messa<br />

Martedì 24 <strong>novembre</strong>, ore 20.45, al "Don Bosco" di Guastalla:<br />

4° e ultimo incontro del corso su "La Messa: teologia e celebrazione",<br />

tenuto da don Edoardo Ruina.<br />

Sassuolo. Il corso sui nuovi stili di vita<br />

Giovedì 26 <strong>novembre</strong>, ore 19.30-22, Oratorio Don Bosco di Sassuolo<br />

(via Giovanni XXIII): 4° incontro del corso "L'arte di cambiare<br />

stile", su "L'albero degli zecchini" (il 3 dicembre, 5° incontro<br />

su "Vado al minimo").<br />

Castellarano. Incontro sulla "Caritas in veritate"<br />

Venerdì 27 <strong>novembre</strong>, ore 20.30, oratorio di Castellarano: sull'enciclica<br />

Caritas in veritate interverr<strong>anno</strong> Franco Manfredini,<br />

presidente Confindustria Ceramica; Francesco Falcone, segretario<br />

Cisl Modena; p. Lorenzo Prezzi, direttore de "Il Regno".<br />

Montecavolo. Serata sull'enciclica "Caritas in veritate"<br />

Venerdì 27 <strong>novembre</strong>, ore 20.45, Montecavolo: incontro con la<br />

prof. Vera Negri Zamagni (Università di Bologna) promosso da<br />

"Lergh ai Szoven" e parrocchia di Montecavolo sull’enciclica.<br />

Sassuolo. Carmelo: il vangelo della 1 a d'Avvento<br />

Sabato 28 <strong>novembre</strong>, ore 16, Carmelo di Sassuolo: lectio sul<br />

vangelo della 1 a d'Avvento (a seguire, canto dei Vespri).<br />

Sassuolo. Consolata: Ac, ritiro d'Avvento<br />

Domenica 29 <strong>novembre</strong>, ore 14.45, parrocchia di Pontenuovo:<br />

ritiro d'Avvento per adulti di Ac del Vicariato, aperto a tutti,<br />

guidato da don Giordano Goccini su "La speranza cristiana".<br />

Reggiolo. Incontro sulla "Caritas in veritate"<br />

Giovedì 3 dicembre, ore 20.30, chiesa B.V. di Lourdes, Reggiolo:<br />

3° incontro sulla Caritas in veritate di Benedetto XVI.<br />

Sassuolo. Braida: pratica del primo venerdì del mese<br />

Venerdì 4 dicembre, ore 20, presso la chiesa di Braida a Sassuolo:<br />

Santa Messa: la parrocchia ed il gruppo di preghiera<br />

"Karol Wojtyla" propongono - durante la celebrazione - la pratica<br />

del Primo Venerdì del mese (con possibilità di confessarsi<br />

a partire dalle 19.15).<br />

Sassuolo. Carmelo: incontro sui santi fondatori<br />

Venerdì 4 dicembre, ore 20.45, al Carmelo di Sassuolo: per il ciclo<br />

"Nella fedeltà ai giorni", incontro con padre Carmelo Mezzasalma<br />

e padre Alessandro Andreini, della Comunità S. Leolino<br />

di Lucca, su "Teresa di Gesù e Giovanni della Croce: due<br />

personalità, un carisma".<br />

Albinea. Casa Betania: incontro delle famiglie<br />

Sabato 5 dicembre, ore 18, Casa Betania di Albinea: 2° incontro<br />

delle famiglie, su "L'umanità tutta bisognosa di salvezza: Giudei<br />

e Greci" (Rom 1.18-3, 20).<br />

San Martino in Rio. Rassegna dei presepi: iscrizioni<br />

Sono aperte le iscrizioni per la Rassegna dei presepi che sarà visitabile<br />

nella Rocca Estense di San Martino in Rio dal 19 dicembre<br />

<strong>2009</strong> al 10 gennaio 2010.


Cripta della Cattedrale<br />

10 <strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong><br />

Giornata della Cattedrale <strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong> 11<br />

Cripta della Cattedrale: aperto l’altare dei santi martiri Crisante e Daria<br />

Trovate le ossa di due giovani, un uomo e una donna, ora alle analisi scientifiche<br />

LE RELIQUIE DEI DUE MARTIRI?<br />

Un viaggio al centro<br />

dell'altare della Cripta.<br />

Questa l'avventura<br />

vissuta, in una torrida<br />

giornata del luglio dello<br />

scorso <strong>anno</strong>, da un manipolo<br />

di personaggi, reggiani e<br />

non. Era da poco avviato il<br />

cantiere della cripta, era<br />

quindi necessario smontare<br />

e rimuovere l’altare, seppure<br />

temporanemente, per consentire<br />

i lavori di consolidamento<br />

strutturale delle colonne<br />

e di posa degli impianti.<br />

Era l’occasione, allora,<br />

per procedere, con l’autorizzazione<br />

del Vescovo, all’apertura<br />

dell’altare e alla<br />

verifica del suo interno. Con<br />

due scopi: la ricognizione<br />

canonica dei resti che la tradizione<br />

attribuisce ai santi<br />

martiri Crisante e Daria e l’analisi<br />

dello stato di conservazione,<br />

per ottimizzarne la<br />

conservazione.<br />

Ecco dunque, attorno all’altare,<br />

i personaggi convocati<br />

per la procedura.<br />

Un viaggio nel cuore<br />

della Cattedrale<br />

Li guidano l'Ausiliare<br />

mons. Lorenzo Ghizzoni,<br />

il direttore dell'Ufficio<br />

Beni culturali,<br />

mons. Tiziano Ghirelli, e il<br />

suo primo collaboratore,<br />

Fernando Miele. Con loro ci<br />

sono tutti, almeno quelli che<br />

contano, in un caso come<br />

questo: gli architetti Severi e<br />

Grassi, direttori dei restauri<br />

del Duomo e della cripta;<br />

don Daniele Casini, segretario<br />

del Vescovo Adriano; il<br />

cancelliere di Curia mons.<br />

Carlo Pasotti, per i verbali<br />

canonici; e poi, mons. Giancarlo<br />

Santi, del Comitato<br />

scientifico del Duomo, l'antropologa<br />

Alessandra Cinti e<br />

l'anatomopatologo Fabrizio<br />

Ambrosetti. È presente anche<br />

Claudio Parmeggiani,<br />

l'artista a cui è affidata la<br />

realizzazione dell'altare della<br />

Cattedrale soprastante<br />

("Una grazia stra-ordinaria,<br />

quasi un disegno provvidenziale",<br />

ha commentato,<br />

"quella di trovarmi a partecipare<br />

a questo evento, proprio<br />

mentre sono impegnato<br />

alla realizzazione dell'altare<br />

del Duomo").<br />

Ci raccontano i particolari di<br />

questo suggestivo viaggio al<br />

centro della Cattedrale due<br />

dei protagonisti, mons. Tiziano<br />

Ghirelli e la dottoressa<br />

Alessandra Cinti. Con loro<br />

l'archeologo Ottavio Malfitano.<br />

Un'urna dentro all'altra<br />

L'<br />

emozione, attorno<br />

all'altare, è palpabile:<br />

si tratta di togliere<br />

la lastra di marmo della<br />

mensa e verificare l'interno.<br />

Sotto la mensa, l'interno<br />

dell'altare è visibile a stento,<br />

davanti e dietro, attraverso<br />

due aperture e le rispettive<br />

fitte grate metalliche; s'intravede<br />

un'urna in marmo<br />

rosso di Verona.<br />

Prima operazione: rimuovere<br />

la mensa, pesantissima.<br />

Nel silenzio generale gli operai<br />

della squadra incaricata<br />

dei lavori procedono con un<br />

delicato lavoro di scalpello.<br />

Si odono solo i colpi di mar-<br />

A sinistra: dall'altare della cripta si toglie la lastra marmorea della mensa. A destra: il Vescovo Ausiliare mons. Ghizzoni verifica<br />

i sigilli della cassa in rovere cinquecentesca. Sotto: i busti-reliquiari in oro e argento di Bartolomeo Spani, del '500.<br />

tello e poche frasi, appena<br />

sussurrate ("fate attenzione",<br />

"andate adagio").<br />

L'urna sottostante compare<br />

in tutta la sua bellezza: è un<br />

manufatto del Seicento, dalle<br />

forme arrotondate, in<br />

marmo rosso di Verona, in<br />

uno stile barocco sobrio ed<br />

elegante. Occorre ora alzarne<br />

il coperchio. Ancora un<br />

lavoro di fino, con scalpello e<br />

piccole leve: all'interno<br />

compare una cassa in rovere<br />

grezzo, del Cinquecento, accuratamente<br />

chiusa e sigillata,<br />

sulla quale si trovano un<br />

cilindro di piombo e due lastre,<br />

pure di piombo.<br />

Si tratta della documentazione<br />

delle precedenti aperture:<br />

il cilindro contiene la<br />

pergamena che attesta la ricognizione<br />

effettuale nel<br />

1923, durante gli ultimi lavori<br />

di risistemazione della<br />

Cripta (ne dà ampia testimonianza<br />

lo storico mons.<br />

Giovanni Saccani in una<br />

pubblicazione del 1929, "I<br />

sotterranei del Duomo", consultabile<br />

nella "Miscellanea<br />

storico reggiana" presso la<br />

Biblioteca Panizzi). Le due<br />

lastre di piombo riportano,<br />

La vicenda dei<br />

due santi martiri<br />

Crisante e<br />

Daria, ricordati<br />

dal MartirologioRomano<br />

il 25 ottobre,<br />

è narrata<br />

in modo epico<br />

e fantasioso da<br />

una "passio"<br />

già nota nel<br />

sec. VI.<br />

Crisanto, figlio<br />

di un certo Polemio,<br />

di originealessandrina,<br />

venne a<br />

Roma per studiare<br />

filosofia<br />

al tempo dell’imperatore Numeriano<br />

(283-284). Qui conobbe il cristianesimo<br />

dal presbitero Carpoforo e si fece battezzare.<br />

Il padre, per farlo ricredere, si servì<br />

anche di alcune donne e specialmente<br />

della vestale Daria, giovane, bella e istruita.<br />

Ma Crisanto riuscì a convertire Daria<br />

e di comune accordo, simulando il matrimonio,<br />

poterono essere lasciati liberi di<br />

predicare, convertendo molti altri romani<br />

al Cristianesimo.<br />

La cosa non passò inosservata. Scoperti,<br />

furono accusati al prefetto Celerino, il<br />

quale li affidò al tribuno Claudio, che in<br />

seguito ad alcuni prodigi operati da Cri-<br />

incise, le relazioni delle due<br />

precedenti aperture, quella<br />

del 1522 e quella del 1651.<br />

L'involucro di ossa<br />

All'interno della cassa<br />

di rovere compare<br />

un'altra cassa, più piccola,<br />

in legno di faggio, ovviamente<br />

più antica e consunta<br />

dell'altra, ma opportunamente<br />

decorata. Non è<br />

sigillata, ma parzialmente<br />

aperta. Rimosse le poche assi<br />

di copertura, compare un<br />

involucro in lino grezzo, color<br />

grigio chiaro, ricucito a<br />

mano, lungo circa 60 cm e<br />

largo 25-30 cm.<br />

A questo punto l'emozione è<br />

altissima: si è arrivati al cuore<br />

della ricerca. Con estrema<br />

prudenza e delicatezza si liberano<br />

i lacci e compare il<br />

contenuto: un gruppo di ossa<br />

bianche. Dopo un rapido<br />

esame sono raccolte in un<br />

contenitore predisposto per<br />

la rimozione.<br />

Ci si guarda degli occhi. Pochi<br />

i commenti. Nessuno azzarda<br />

ipotesi. Ma la sensazione<br />

è che ci si trovi davanti<br />

a qualcosa di grande, forse<br />

di vero. Che siano realmente<br />

le ossa dei santi martiri romani<br />

Crisante e Daria, i giovani<br />

sposi, o forse ancora fidanzati,<br />

martiri della fede<br />

Il viaggio fino al ritrovamento delle reliquie<br />

che la tradizione attribuisce ai santi Crisante<br />

e Daria,i due giovani cristiani romani,<br />

fidanzati o forse sposi,che testimoniarono<br />

la fede col martirio più di 17 secoli or sono<br />

nel III secolo, al tempo dell'imperatore<br />

Numeriano<br />

(283-284 d.C.)?<br />

Due giovani,<br />

un uomo e una donna<br />

Che cosa si è saputo, in<br />

seguito, di queste ossa?<br />

Che si tratta delle<br />

ossa di due scheletri distinti,<br />

di un uomo e una donna,<br />

probabilmente di giovane<br />

età. Nell'involucro mancano<br />

LA STORIA DEI SANTI CRISANTE E DARIA<br />

santo, si convertì insieme alla moglie Ilaria,<br />

i due figli Giasone e Mauro, alcuni parenti<br />

ed amici e gli stessi settanta soldati<br />

della guarnigione, che aveva in custodia<br />

gli arrestati. Intervenne allora lo stesso<br />

imperatore, che condannò Claudio ad essere<br />

gettato in mare con una grossa pietra<br />

al collo, mentre i due figli e i settanta<br />

soldati vennero decapitati e poi sepolti<br />

sulla Via Salaria; dopo qualche giorno anche<br />

Ilaria fu uccisa mentre pregava sulla<br />

loro tomba. Anche Crisanto e Daria, dopo<br />

essere stati sottoposti ad estenuanti interrogatori,<br />

furono condotti sulla Via Salaria,<br />

gettati in una fossa e sepolti vivi sotto<br />

un cumulo di terra e sassi.<br />

i due crani: si è potuto constatare<br />

che i crani - uno maschile<br />

e uno femminile - e le<br />

due ossa lunghe contenute<br />

nei due preziosi busti cinquecenteschi,<br />

opera in oro e<br />

argento dello scultore Bartolomeo<br />

Spani, che raffigurano<br />

i due martiri e che sono<br />

conservati nella cappella<br />

delle reliquie della Cattedrale,<br />

combaciano perfettamente<br />

con le mandibole e le<br />

altre ossa trovate nell'involucro<br />

stesso: si tratta, senza<br />

ombra di dubbio, degli stessi<br />

individui.<br />

Alla completezza dei due<br />

scheletri mancano alcuni<br />

frammenti. Diverse città,<br />

sulla base di tradizioni differenti,<br />

rivendicano il possesso<br />

di reliquie dei santi martiri<br />

Crisante e Daria, come<br />

Oria (Brindisi), Colonia, Salisburgo,<br />

Vienna, Pavia e Napoli.<br />

Si vedrà se sarà possibile<br />

fare verifiche anche in<br />

queste direzioni.<br />

Quelle dei Santi martiri?<br />

Ora le ossa ritrovate sono<br />

all'esame di una<br />

commissione scien-<br />

La storia dei<br />

loro resti è varia<br />

e contraddittoria.<br />

Erano<br />

sepolti in una<br />

chiesetta del<br />

cimitero di<br />

Trasone sulla<br />

medesima Via<br />

Salaria, dove,<br />

per la loro festa,<br />

affluivano<br />

molti fedeli; il<br />

papa Pelagio<br />

II nel 590,<br />

consegnò alcune<br />

reliquie<br />

ad un diacono<br />

della Gallia.<br />

Quanto<br />

alle traslazioni dei loro corpi, la tradizione<br />

ne racconta tre: una ad opera di papa<br />

Paolo I (7<strong>57</strong>-767), dalla Via Salaria alla<br />

chiesa di S. Silvestro a Roma; la seconda<br />

da papa Pasquale I (817-824), alla chiesa<br />

di Santa Prassede; e l’ultima da papa Stefano<br />

V (885-891), al Laterano.<br />

Da qui poi nell’884 sarebbero state portate<br />

nel monastero di Münstereiffel in<br />

Germania; ancora nel 947 re Berengario,<br />

che le aveva avute da papa Giovanni X<br />

nel 915, ne fece dono ad Adelardo, vescovo<br />

di Reggio Emilia, che le avrebbe<br />

trasferite alla sua città, dove da allora i<br />

due martiri sono venerati come patroni.<br />

tifica, di cui f<strong>anno</strong> parte la<br />

stessa Cinti, gli altri due antropologi<br />

Rosa Boano e Renato<br />

Grilletto, entrambi dell’Università<br />

di Torino, e l’anatomopatologo<br />

Ezio Fulcheri,<br />

dell’Università di Genova.<br />

Tutti e quattro già<br />

parteciparono, a Reggio,<br />

all'analisi della salma della<br />

Beata Giovanna Scopelli.<br />

Questi gli obiettivi delle ricerche<br />

chimico-biologiche:<br />

accertare scientificamente il<br />

sesso dei due individui, valutarne<br />

l'età al momento<br />

della morte, accertarne<br />

eventuali patologie o malformazioni.<br />

Quanto all'antichità dei reperti,<br />

la valutazione può essere<br />

fatta in diversi modi. I<br />

più sicuri sono anche i meno<br />

convenienti per quelle che<br />

potrebbero essere reliquie<br />

così preziose: si tratta della<br />

datazione radiometrica con<br />

l'isotopo C14 e dell'esame<br />

del dna. In entrambi i casi il<br />

materiale da analizzare risulterebbe<br />

distrutto dalle<br />

analisi stesse. Anche se si<br />

trattasse di quantità ridottissime,<br />

sarebbe comunque<br />

una perdita difficilmente accettabile.<br />

Restano le indagini<br />

indirette, quelle sperimentate<br />

con successo anche<br />

sulla Sacra Sindone: ad<br />

esempio, le analisi polliniche.<br />

Si vedrà cosa sarà possibile<br />

fare.<br />

La conclusione, per ora, appare<br />

essere questa: non sarà<br />

forse possibile arrivare ad<br />

una certezza scientifica circa<br />

l'appartenenza di queste ossa<br />

ai santi martiri. La sensazione<br />

è, però, che i dati della<br />

tradizione possano essere<br />

tutti confermati da questi ritrovamenti<br />

e dalle osservazioni<br />

scientifiche attualmente<br />

in atto.<br />

Confermata la tradizione<br />

Il viaggio è così giunto alla<br />

sua meta. E qui si ferma<br />

il racconto dei nostri<br />

interlocutori. Da un contenitore<br />

all'altro - la Cattedrale,<br />

la cripta, l'altare, l'urna<br />

marmorea, la cassa in rovere,<br />

quella in faggio, l'involucro<br />

di lino - il percorso di ricerca<br />

è arrivato a quelle reliquie,<br />

cui la tradizione attribuisce<br />

l'identità di quei due<br />

giovani cristiani romani che<br />

testimoniarono la fede col<br />

martirio più di 17 secoli fa.<br />

La tradizione circa il trasporto<br />

a Reggio delle loro ossa ha<br />

degli ingombranti buchi storici:<br />

resta il fatto dell'ininterrotta<br />

e documentata presenza,<br />

nella Cattedrale di Reggio<br />

Emilia, da più di mille anni,<br />

di queste reliquie, da quando,<br />

nel 947, giunsero a Reggio<br />

ad opera del vescovo<br />

Adelardo (che le aveva ricevute<br />

in dono da re Berengario,<br />

che a sua volta le aveva<br />

avute da papa Giovanni X<br />

nel 915...).<br />

Da allora, senza sosta, i fedeli<br />

reggiani venerano i due<br />

santi martiri Crisante e Daria<br />

come principali protettori<br />

della loro città. E come tali<br />

cercano di imitarne la coerenza<br />

della fede e ne invocano,<br />

fiduciosi, l’intercessione.<br />

Agostino Menozzi<br />

Tredici futuri diaconi e due futuri preti<br />

LA III GIORNATA DELLA<br />

CATTEDRALE NELLA FESTA<br />

DELLA SUA DEDICAZIONE<br />

Presentati alla comunità: sono pietre vive di un tempio spirituale<br />

1 2<br />

3 4<br />

Foto 1: i 13 candidati diaconi permanenti, con le loro spose, davanti al Vescovo. Foto 2: la consegna<br />

ai due seminaristi dell'icona col volto di Cristo (qui ad Antonio Marini). Foto 3: i reliquiari dei santi<br />

protettori. Foto 4: maxischermi nelle navate laterali. Foto 5: l'architetto Severi illustra i restauri ai<br />

visitatori. Foto 6: la vendita dei ciclamini in piazza. Foto 7: un frammento di mosaico della cripta.<br />

Ègremito, il Duomo, come<br />

raramente avviene.<br />

È il pomeriggio di domenica<br />

15 <strong>novembre</strong>, terza<br />

Giornata della Cattedrale, festa<br />

della sua Dedicazione. La<br />

chiesa, come si sa, è enorme,<br />

la più grande in diocesi. Eppure<br />

non c'è un posto a sedere,<br />

nella navata centrale. Ma<br />

neppure nelle navate laterali,<br />

neppure nei due larghi transetti.<br />

Molti i fedeli in piedi, a<br />

ridosso dei pilastri e delle<br />

cappelle laterali, come pure<br />

nell'ampio spazio presso la<br />

controfacciata.<br />

Certo, c'è anche un motivo<br />

ben preciso: durante la solenne<br />

liturgia sar<strong>anno</strong> presentati<br />

al Vescovo tredici nuovi<br />

candidati al diaconato permanente<br />

e due seminaristi<br />

candidati al diaconato in vista<br />

del sacerdozio. Con loro, i<br />

numerosi familiari e tantissimi<br />

amici delle rispettive comunità<br />

e parrocchie. Ma è<br />

tanta anche la gente che, dalle<br />

parrocchie del centro come<br />

da quelle della periferia o dei<br />

paesi vicini, si unisce per la<br />

festa della Cattedrale. La partecipazione<br />

è favorita, nelle<br />

navate laterali, da quattro<br />

maxischermi che consentono<br />

una visione diretta, con bellissimi<br />

primi piani, dei diversi<br />

momenti liturgici.<br />

La Cattedrale è nel pieno<br />

del suo splendore. Non<br />

sono solo i recentissimi<br />

restauri, per altro splendidi, a<br />

darle luce e calore: è soprattutto<br />

la partecipazione corale<br />

dei fedeli, la presenza di tanti<br />

concelebranti, la convocazione<br />

di tante comunità e carismi,<br />

la comunione di così<br />

diverse realtà ecclesiali e pastorali.<br />

Ne risulta un senso di<br />

<strong>Chiesa</strong> viva, concorde, stretta<br />

attorno al suo Vescovo, all'Ausiliare,<br />

ai sacerdoti... e soprattutto<br />

a questi futuri diaconi,<br />

segni viventi di una<br />

<strong>Chiesa</strong> che vuol essere serva<br />

di Cristo e dell'uomo.<br />

È anche la festa della Dedicazione<br />

della Cattedrale: sull'altare<br />

della cappella Toschi, la<br />

più monumentale delle cappelle<br />

laterali, sono stati disposti<br />

i reliquiari dei santi<br />

protettori: al centro San Prospero,<br />

in un busto d'argento<br />

sbalzato del '600 (conservato<br />

nella sacrestia della Basilica<br />

dello Santo Vescovo e trasferito<br />

per l'occasione), e ai lati i<br />

due santi martiri Crisante e<br />

Daria, anch'essi in busti d'oro<br />

e d'argento, opera dello<br />

scultore Bartolomeo Spani,<br />

del '500 (conservati nella cappella<br />

delle reliquie del Duomo).<br />

Durante la processione d'ingresso<br />

il Vescovo fa due brevi<br />

soste per incensare le spoglie<br />

della Beata Giovanna Scopel-<br />

li, nella cappella Rangone, e i<br />

reliquiari dei Santi patroni,<br />

davanti alla cappella Toschi.<br />

Tre le ragioni del nostro<br />

essere qui in Duomo,<br />

oggi, come dice il Vescovo<br />

nell'omelia. La prima,<br />

perché, non veniamo dalle<br />

diverse comunità, gruppi o<br />

associazioni per un motivo<br />

solamente umano - amicizia,<br />

fraternità... - ma perché<br />

"convocati" insieme attorno<br />

alla Parola e alla mensa. "La<br />

Cattedrale", afferma Caprioli,<br />

"è così il segno della unità<br />

del popolo di Dio".<br />

Ma essa è anche il "luogo della<br />

comunione tra le vocazioni":<br />

ecco la seconda ragione.<br />

Una in particolare è oggi protagonista:<br />

quella del diacono,<br />

e soprattutto del diacono permanente.<br />

Egli è figura che<br />

nella comunità "non sostituisce<br />

il parroco", ma "ne prolunga<br />

la presenza come animatore<br />

responsabile di comunità<br />

o ambiti di pastorale"<br />

e, "segno della maturità di<br />

È disponibile il dvd della celebrazione<br />

di presentazione dei candidati al diaconato<br />

permanente di domenica 15 <strong>novembre</strong>.<br />

Per richieste contattare lo 0522.45<strong>21</strong>07<br />

una comunità", facilita "il coordinamento<br />

dei vari servizi<br />

di cui anche le piccole comunità<br />

h<strong>anno</strong> bisogno: il servizio<br />

alla Parola, la cura della liturgia<br />

e della preghiera, la Caritas<br />

parrocchiale o zonale,<br />

l’attenzione alla pastorale familiare".<br />

Infine, la Cattedrale è "anche<br />

luogo di missione". "Come<br />

sarebbe bello", osserva il Vescovo<br />

Adriano, "se, ogni volta<br />

che usciamo di chiesa, sentissimo<br />

il bisogno di gridare a<br />

tutti le parole che più ci h<strong>anno</strong><br />

commosso".<br />

Convocazione, comunione,<br />

missione. Vale<br />

per tutti: per i semplici<br />

fedeli come per i sacerdoti. E<br />

vale in particolare per i diaconi:<br />

a partire da questi candidati<br />

al diaconato, chiamati<br />

ciascuno per nome, convocati<br />

davanti al Vescovo, uniti<br />

dallo stesso cammino, in vista<br />

della stessa missione. Anche<br />

con le rispettive spose, i<br />

tredici candidati al diaconato<br />

permanente, invitate a dare il<br />

loro consenso e unite in qualche<br />

misura al loro compito:<br />

"Sì, io acconsento", dichiara<br />

ciascuna ad alta voce, nel<br />

mezzo dell'assemblea, "che il<br />

mio sposo intraprenda questo<br />

cammino nella <strong>Chiesa</strong>".<br />

F<strong>anno</strong> effetto queste voci<br />

femminili, scandite con chiarezza<br />

e convinzione.<br />

Sono tredici uomini fatti, professionisti<br />

nei diversi ambiti<br />

di lavoro e di attività sociale e<br />

già dediti ai diversi servizi ecclesiali,<br />

in parrocchia o in<br />

diocesi. Vengono dalla città<br />

(uno di S. Anselmo, un altro<br />

di S. Pio X), da Arceto (tre),<br />

dall'Unità pastorale di Gualtieri<br />

- Santa Vittoria (tre), da<br />

quella di Pieve - San Martino<br />

di Guastalla (due), da Novellara<br />

(uno) e da Reggiolo<br />

(uno). H<strong>anno</strong> già fatto un<br />

tratto di cammino di preparazione;<br />

ora si apprestano al<br />

percorso conclusivo, quello<br />

più intenso e, per così dire,<br />

ufficiale.<br />

Poi ci sono i due seminaristi,<br />

del IV <strong>anno</strong> di teologia, entrambi<br />

dell'Associazione "Familiaris<br />

consortio": Luca Fornaciari,<br />

della parrocchia della<br />

Consolata (Sassuolo) e Antonio<br />

Marini, della parrocchia<br />

di Villa Ospizio (Reggio<br />

Emilia). A loro il Vescovo offre<br />

in dono un'icona col Volto<br />

di Cristo. Li accompagna una<br />

folta schiera di familiari e<br />

amici delle rispettive comunità.<br />

Proprio di Villa Ospizio<br />

è la Corale San Francesco da<br />

Paola che accompagna la liturgia.<br />

Il clima è di gioia autentica,<br />

di vera festa. Alle pietre<br />

della Cattedrale restaurata<br />

si uniscono, nel pensiero dei<br />

presenti, queste altre pietre<br />

vive: è la <strong>Chiesa</strong> che va avanti,<br />

che si edifica su nuove vocazioni,<br />

nuovi carismi... Questa<br />

è la vera festa della Cattedrale<br />

e della <strong>Chiesa</strong> diocesana,<br />

sempre più bella e vitale.<br />

Proseguono i lavori nella cripta. I mosaici del IV - V secolo d.C.<br />

CRIPTA: 14 METRI QUADRATI DI MOSAICI TARDOROMANI<br />

Fra i numerosi visitatori<br />

della Cattedrale, qualcu-<br />

7<br />

no ha chiesto di poter visitare<br />

anche la cripta. Ciò<br />

non è possibile per ragioni<br />

di sicurezza, essendo i<br />

lavori in corso. Anche per<br />

questo La Libertà continua<br />

a dare le notizie riguardanti<br />

i lavori nella<br />

cripta stessa.<br />

Grande interesse h<strong>anno</strong><br />

suscitato, ad esempio, i mosaici ritrovati in<br />

quantità davvero considerevole. Ce ne parla<br />

l'archeologo Ottavio Malfitano, responsabile<br />

dello scavo archeologico per Aran Progetti<br />

(Genova), sotto la direzione scientifica della<br />

soprintendente ai beni archeologici per l'Emilia-Romagna<br />

Renata Curina (sito internet<br />

www.archeobo.arti.beniculturali.it).<br />

È stato trovato un pavimento musivo di ampie<br />

dimensioni: quello venuto alla luce corrisponde<br />

a 14 mq, con figure umane e animali e de-<br />

a. m.<br />

corazioni floreali di altissimo<br />

pregio, risalente al<br />

IV-V secolo d.C. e in parte<br />

ritoccato in epoca successiva.<br />

Questi reperti appartengono<br />

allo stesso<br />

ambiente di quelli ritrovati<br />

da Giovanni Chierici<br />

negli scavi del 1923-'26<br />

(di cui si poteva ammirare<br />

qualche resto attraverso<br />

una grata collocata sul<br />

pavimento della cripta, che verrà ripristinata al<br />

termine dei lavori). Risulta così che i reperti di<br />

allora e quelli ritrovati ora appartengano allo<br />

stesso ciclo di mosaici, non si sa se di un unico<br />

grande ambiente o di ambienti più piccoli<br />

fra loro separati e di cui non è stato ancora possibile<br />

identificare i muri divisori.<br />

In ogni caso i lavori proseguono, anche se ormai<br />

si ritiene che non si possa andare molto oltre,<br />

per non mettere a rischio la staticità dell'edificio<br />

soprastante.<br />

Le iniziative di sabato 14 e domenica 15 <strong>novembre</strong><br />

UNA FOLLA IN FESTA PER IL DUOMO<br />

Una grande festa per tutti i Reggiani e per il loro Duomo.<br />

La III Giornata diocesana della Cattedrale ha richiamato<br />

tantissima gente, tra sabato 14 e domenica<br />

15 <strong>novembre</strong>, grazie alle diverse iniziative in programma.<br />

Duomo gremito soprattutto per la solenne liturgia presieduta<br />

domenica pomeriggio dal Vescovo Adriano. Poi, grande partecipazione<br />

anche per l’accurata visita guidata al Duomo illuminato,<br />

curata nel tardo pomeriggio di domenica dall’architetto<br />

Mauro Severi, direttore dei restauri, e dall’Ufficio dio-<br />

cesano Beni Culturali:<br />

un’occasione colta da<br />

molti reggiani per ammirare<br />

e scoprire i segreti<br />

della Cattedrale restituita<br />

nel proprio rinnovato<br />

splendore. Sono rimasti in<br />

tanti, fin oltre le venti di<br />

sera, ad ammirare le volte<br />

illuminate, le cappelle<br />

restaurate, i transetti, il<br />

presbiterio, i nuovi sperimentali<br />

poli liturgici...<br />

Molti sono accorsi anche<br />

per ascoltare i suggestivi<br />

canti polifonici eseguiti<br />

dall’interno del Battistero<br />

dalla corale “Il Bosco” di Cadelbosco Sopra - Villa Sesso, diretta<br />

dal maestro Francesco Trapani, amplificati su tutta piazza<br />

Prampolini.<br />

Grande emozione aveva suscitato, sabato sera in Cattedrale,<br />

anche la meditazione-spettacolo “Maria con Noi”, curata dal<br />

gruppo della parrocchia di Villalunga di Casalgrande, nella<br />

quale i sentimenti religiosi si sono fatti teatro e il teatro è diventato<br />

preghiera, con al centro Maria, Madre del Signore, a<br />

cui la nostra Cattedrale è dedicata.<br />

S<br />

uccesso anche per l’iniziativa “Un fiore per il Duomo”,<br />

con numerosi cittadini che h<strong>anno</strong> fatto un’offerta ai volontari<br />

della Fabbrica del Duomo, in cambio di bellissimi<br />

ciclamini (offerti da Gruppo Realco-Sigma e Coop Consumatori<br />

Nordest), per sostenere il finanziamento dei restauri.<br />

Domenica mattina, infine, davanti all’Info-point della Fabbrica<br />

del Duomo sono stati estratti i biglietti vincenti della Lot-<br />

6<br />

5<br />

teria del Duomo, nel clima<br />

cordiale e partecipato<br />

del rinfresco offerto dalla<br />

Mensa del Vescovo. Questi<br />

i biglietti vincenti, con<br />

i relativi premi donati dai<br />

vari sponsor: 1° nuova Fiat<br />

500, 8843; 2° frigorifero,<br />

4746; 3° computer, 1626;<br />

4° televisore, 7538; 5° ferro<br />

da stiro con caldaia,<br />

3760; 6° mezza forma di<br />

Parmigiano-Reggiano,<br />

4493; 7° minimoto, 6831;<br />

8° antifurto per abitazione,<br />

7968; 9° chitarra acustica,<br />

9800; 10° paio di<br />

sci, 4716; 11° idropulitri-<br />

ce, 1293; 12° serra domestica, 1994; 13° bicicletta, 9<strong>21</strong>9; 14°<br />

borsetta, 0727; 15° pompa per giardino, 5555; 16° buono di<br />

5 lezioni scuola guida, 1<strong>21</strong>8; 17° volume storico, 9429; 18°<br />

volume auto storica, 8397; 19° volume storico, 1617; 20° volume<br />

auto storica, 0253. Il premio speciale, un quadro offerto<br />

dal maestro Fontanesi, è stato vinto dal numero 8155. L’elenco<br />

dei biglietti vincenti è pubblicato sul sito internet<br />

«http://www.fabbricaduomo.re.it». (m. i.)<br />

Continua la ricerca storico-culturale sul Duomo di Reggio<br />

LA CATTEDRALE AI RAGGI X<br />

L’Ufficio Beni culturali promuove quattro borse di studio<br />

Il lungo e complesso lavoro di restauro e di recupero architettonico<br />

e artistico del Duomo è stato ed è accompagnato, in<br />

questi anni, da un'intensa opera di studio sulle implicazioni<br />

storiche, culturali ed ecclesiali che f<strong>anno</strong> della Cattedrale il centro<br />

della città e della <strong>Chiesa</strong> reggiana. Per questo l'Ufficio Beni<br />

culturali diretto da mons. Tiziano Ghirelli e il Comitato per i restauri<br />

h<strong>anno</strong> messo in opera, fin dall'inizio, una serie di manifestazioni<br />

culturali che, con il titolo "Ubi Episcopus", approfondiscono<br />

i vari aspetti. St<strong>anno</strong> anche per uscire gli Atti delle prime<br />

giornate di studio.<br />

Perché l'opera di approfondimento continui, sono state anche anche<br />

istituite quattro borse di studio, destinate ad altrettanti ricercatori,<br />

sui seguenti percorsi di ricerca:<br />

• la storia dei Vescovi reggiani fino al XVI secolo;<br />

• le strutture murarie della Cattedrale nei secoli;<br />

• il processo di beatificazione della Beata Giovanna Scopelli;<br />

• i resti umani rinvenuti nel sagrato e nella cripta (comprese le<br />

ossa attribuite ai santi martiri Crisante e Daria).<br />

Le borse di studio sono finanziate con contributi di Ccpl, Coopsette,<br />

Bipop Carire, Case della Carità e professoressa Ave Caraffi,<br />

in memoria del figlio ingegner Giovanni Caraffi.


12<br />

<strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong><br />

REGGIO: VENTI DI PACE<br />

Riprende l'attività della Scuola di Pace<br />

Se vuoi la pace educa alla pace: con questo motto è ripartita il<br />

12 <strong>novembre</strong> l’attività per il <strong>2009</strong> e 2010 della Scuola di Pace<br />

di Reggio. Tra le numerose attività si segnalano i percorsi di<br />

formazione per adulti sui temi trasformazione nonviolenta<br />

dei conflitti, intercultura e ambiente. I percorsi si sviluppano<br />

attraverso laboratori teorico-pratici, di due ore ciascuno, condotti<br />

da formatori della Scuola di Pace. Per quanto concerne<br />

l’area della non-violenza i prossimi incontri sono in programma<br />

mercoledì 25 <strong>novembre</strong> sul tema Diventare costruttori<br />

di pace; giovedì 3 dicembre La trasformazione nonviolenta<br />

dei conflitti armati internazionali; mercoledì 9 dicembre<br />

Teoria e pratica della nonviolenza in un’ottica pedagogica.<br />

Tutti gli incontri si svolger<strong>anno</strong> dalle 15 alle 18 nella sala consiliare<br />

di Villa Cougnet, in via Adua <strong>57</strong> a Reggio Emilia. Il costo<br />

di iscrizione è di 25 euro, gratis per gli studenti universitari. Info<br />

e iscrizioni: tel. 0522.516860 il lunedì e il venerdì dalle ore 9<br />

alle 11, oppure e-mail a segscuoladipace@municipio.re.it.<br />

Guerra in Congo, pace quando?<br />

Giovedì 26 <strong>novembre</strong>, alle<br />

ore <strong>21</strong>, nel Centro d'Incontro<br />

Reggio Est in via Turri 49<br />

a Reggio, interverrà Mathilde<br />

Muhindo (foto), già deputata<br />

della Repubblica Democratica<br />

del Congo e attualmente<br />

direttore del Centro<br />

Olame per la promozione<br />

della donna nella Diocesi<br />

di Bukavu in Congo. Il<br />

tema della serata sarà Guerra<br />

in Congo, pace quando?<br />

Sister Helen e il «no» alla pena di morte<br />

Suor Helen Prejean (foto),<br />

meglio nota come Sister Helen,<br />

testimonial della lotta<br />

contro la pena di morte e autrice<br />

di Dead man walking,<br />

best seller internazionale da<br />

cui è stato tratto l’omonimo<br />

film interpretato da Susan<br />

Sarandon e Sean Penn, sarà a<br />

Reggio sabato 28 <strong>novembre</strong>,<br />

in occasione delle celebrazioni<br />

dell’ottava Giornata<br />

mondiale Città per la vita – Città contro la pena di morte. La<br />

nota attivista americana, che ha sostenuto spiritualmente tanti<br />

condannati fino al braccio della morte, sarà in città per presentare<br />

il suo ultimo libro, La morte degli innocenti (edizioni<br />

San Paolo), in cui racconta da vicino la macchina della pena<br />

di morte e mette in luce i difetti del sistema giudiziario americano.<br />

L’appuntamento è alle 17.30 nella Sala del palazzo del<br />

Capitano del Popolo di piazza del Monte (hotel Posta). Insieme<br />

a Sister Helen ci sarà un altro protagonista internazionale<br />

dell’impegno contro la pena capitale: Mario Marazziti, portavoce<br />

della Comunità di Sant'Egidio, che presenterà il suo Non<br />

c’è giustizia senza vita (edizioni Leonardo International), dedicato<br />

ai diritti di cittadinanza di chi vive spesso ai margini<br />

della società: anziani, bambini, stranieri.<br />

Don Bizzotto e il disarmo nucleare<br />

Domenica 29 <strong>novembre</strong> presso la parrocchia di S. Luigi Gonzaga<br />

di Reggio (in via Torrcelli 31) il Punto Pace di Reggio Emilia<br />

(Pax Christi) e il Centro Don Piergiorgio Gualdi propongono<br />

un pomeriggio di riflessione e preghiera con don Albino<br />

Bizzotto, fondatore dell'associazione "Beati i Costruttori di<br />

Pace", sul tema Disarmo nucleare e commercio di armi. Programma:<br />

alle 17, testimonianza di don Bizzotto, impegnato<br />

da anni sui temi del disarmo e della pace; alle 19, momento di<br />

preghiera in ricordo di don Piergiorgio Gualdi e Alberto Rossi,<br />

fondatori del Punto Pace di Reggio e del Centro Don Gualdi;<br />

alle 20 è prevista la Cena di solidarietà per sostenere le attività<br />

di Pax Christi, Punto Pace Reggio Emilia e libreria Info<br />

Shop Mag6 (prenotazioni da Ester, tel. 0522.984438).<br />

Gli «Orti di pace» coltivati dai bambini<br />

Sono oltre 1.000 i bambini di 9 scuole dell’obbligo reggiane<br />

che quest’<strong>anno</strong> si cimenter<strong>anno</strong> in attività di coltivazione e<br />

cura dell’orto nell’ambito del progetto Orti di pace e piacevolezza<br />

promosso da Comune di Reggio ed Enìa. Con piccole<br />

vanghe e zappe, i bambini, oltre a occuparsi della crescita di<br />

piantine e ortaggi, imparano a conoscere da vicino i tempi e i<br />

processi della natura e realizzano esperienze di compostaggio,<br />

imparando così a ridurre i rifiuti. Nella foto: l’attività di coltivazione<br />

alla scuola primaria S. Giovanni Bosco di Roncocesi.<br />

Società & Cultura<br />

Reggio Terzo Mondo propone una tavola rotonda sulle sfide dell'«iniziativa femminile»<br />

Donne lontane motrici di sviluppo<br />

Se ne parla a Reggio (Astoria) il 26 <strong>novembre</strong> alle 17.30<br />

È<br />

possibile rintracciare<br />

chiavi di lettura nuove<br />

che aiutino la nostra società<br />

ad affrontare le sue sfide<br />

attuali e capire il cambiamento<br />

che la sta attraversando?<br />

La lunga esperienza di Reggio<br />

Terzo Mondo (Rtm) nella cooperazione<br />

in Africa, Sud America<br />

ed Est Europa ha mostrato<br />

come i percorsi di sviluppo di<br />

questi Paesi, pur nascendo in<br />

contesti estremamente diversi<br />

dai nostri, possono rappresentare<br />

degli esempi positivi a cui<br />

fare riferimento.<br />

In questa prospettiva, sono<br />

particolarmente significativi i<br />

processi di riscatto sociale che<br />

vengono intrapresi dalle donne<br />

in Africa e nei Balcani. Si<br />

tratta di contesti sociali molto<br />

complessi, in cui la donna viene<br />

spesso emarginata e privata<br />

dei più elementari diritti. Nonostante<br />

ciò, molte donne riescono<br />

a trovare validi strumenti<br />

di sviluppo nel loro lavoro<br />

e nell'iniziativa personale.<br />

In svariati casi infatti le donne<br />

di questi Paesi si organizzano<br />

in cooperative, attraverso<br />

le quali d<strong>anno</strong> vita a<br />

iniziative di lavoro agricolo e<br />

artigianale. Si tratta di progetti<br />

sufficienti per garantire loro<br />

un'autonomia economica che<br />

fa da volano al riscatto sociale.<br />

Le loro storie rappresentano<br />

un'occasione di riflessione importante.<br />

Esse sono infatti caratterizzate<br />

da grande forza di<br />

volontà, capacità di reagire ai<br />

contesti più sfavorevoli, profonda<br />

motivazione personale e<br />

spinta al fare.<br />

Elementi questi che, se calati<br />

nella nostra realtà, possono essere<br />

uno stimolo positivo, soprattutto<br />

se letti alla luce della<br />

complessa contingenza che attraversa<br />

la nostra società dal<br />

punto di vista economico e sociale.<br />

Per ben tre volte Napoleone dimorò<br />

a Reggio in una avita e nobile dimora<br />

costruita sulla Ghiara: si trattava<br />

del palazzo Panciroli-Trivelli-Monzani,<br />

ora Manenti. Una dimora veramente<br />

splendida, impreziosita di stucchi, affreschi<br />

e statue. Bonaparte vi sostò una<br />

prima volta il 13 ottobre 1796 con il grado<br />

di generale delle truppe francesi; quindi,<br />

assieme alla moglie, il 9 gennaio 1797, all’indomani<br />

dell’istituzione del Tricolore;<br />

infine il 26 giugno 1805 quando era imperatore<br />

dei francesi e re d’Italia: c’è una<br />

camera che ancora è denominata la stanza<br />

di Napoleone. Per l’occasione Domenico<br />

Marchelli ideò una sontuosa mole<br />

architettonica che copriva tutta la facciata<br />

dell’edificio. Una lapide, fatta collocare<br />

nel 1845 da Giuseppe Trivelli, figlio di<br />

Ignazio, padrone del palazzo, ricorda ai<br />

posteri quegli avvenimenti.<br />

Un palazzo, questo, che dietro la austera<br />

e signorile facciata custodisce al suo interno<br />

un preziosissimo patrimonio d’arte;<br />

pur nel succedersi di quattro diverse famiglie<br />

che lo h<strong>anno</strong> posseduto, e nell’evoluzione<br />

urbanistica della città ed architettonica<br />

legata ai tempi e ai gusti dei proprietari,<br />

ha saputo conservare integro il<br />

suo splendore e la sua monumentalità.<br />

Un libro scritto dalla padrona di<br />

casa e da tre specialisti e che sarà<br />

disponibile presso la libreria Bizzocchi<br />

dalla fine di <strong>novembre</strong>, ne fa conoscere<br />

storia, architettura, cortili, scaloni,<br />

pitture, statue.<br />

Il mezzo millennio di vita del palazzo, in<br />

cui si sono succedute ben quattro famiglie:<br />

Panciroli, Trivelli, Monzani e infine<br />

Manenti sono ripercorsi, sulla scorta di<br />

Le vicende umane di queste<br />

donne meritano di<br />

uscire dai confini dei loro<br />

Paesi ed essere diffuse anche da<br />

noi, dove possono rappresentare<br />

dei validi esempi di tenacia e<br />

motivazione personale per tutti<br />

i livelli della nostra società.<br />

Giovedì 26 <strong>novembre</strong> alle ore<br />

17.30, presso l'Hotel Astoria di<br />

Reggio Emilia (in viale L. Nobili<br />

2), una tavola rotonda avvierà<br />

una discussione a più voci sul<br />

tema dell'iniziativa femminile<br />

nei Paesi in via di sviluppo.<br />

L'obiettivo dell'iniziativa è duplice.<br />

Da una parte si cercherà<br />

di sollecitare la diffusione dell'iniziativa<br />

personale di molte<br />

donne che vivono nei Paesi in<br />

via di sviluppo presso la cittadinanza,<br />

le istituzioni e il mondo<br />

imprenditoriale, facendo emergere<br />

la valenza esemplare e lo<br />

stimolo positivo che il fenomeno<br />

può rappresentare nella no-<br />

stra società; dall'altra, nell'ottica<br />

di uno scambio virtuoso, si<br />

parlerà del sostegno necessario<br />

allo sviluppo dell'iniziativa<br />

femminile e di come il nostro<br />

territorio può contribuire attraverso<br />

una mobilitazione di risorse<br />

umane ed economiche.<br />

Alle ore 17.30, dopo i saluti<br />

del Vescovo Ausiliare<br />

monsignor Lorenzo<br />

Ghizzoni e del sindaco di Reggio<br />

Graziano Delrio, sul tema<br />

L'iniziativa femminile nei Paesi<br />

in via di sviluppo interverrà<br />

Goffredo Sacchetti, volontario<br />

di Rtm in Madagascar.<br />

Seguirà la tavola rotonda La necessità<br />

di una riflessione sui valori<br />

fondamentali del fare impresa<br />

per affrontare nuove sfide.<br />

Quale valore aggiunto possiamo<br />

trarre dall'iniziativa femminile<br />

dei Paesi in via di sviluppo?, a<br />

cui interverr<strong>anno</strong> Natalia Ma-<br />

numerosi documenti d’archivio, dall’attuale<br />

proprietaria Maria Pia Manenti, che<br />

ha voluto dedicare il libro alla memoria<br />

del padre: l’avvocato e deputato Giovanni,<br />

figura di spicco del mondo cattolico<br />

reggiano.<br />

Un’attenta lettura dell’edificio sotto il<br />

profilo architettonico e della sua evoluzione<br />

“da casa a schiera a palazzo signorile”<br />

è condotta da Maria Cristina Costa.<br />

Sul cortile d’onore, che presenta particolari<br />

effetti scenografici e in cui ha dipinto<br />

il pittore Vincenzo Carnevali, si diffonde<br />

compiutamente il contributo di Francesco<br />

Lenzini.<br />

Infine Massimo Pirondini accompagna il<br />

lettore in un’approfondita “visita guidata”-<br />

stanza per stanza – alle pitture che<br />

impreziosiscono il palazzo, facendo raf-<br />

L’iniziativa femminile nei Paesi in via<br />

di sviluppo: opportunità di riflessione<br />

per affrontare le nostre nuove sfide<br />

Tavola rotonda<br />

promossa da Reggio Terzo Mondo<br />

Giovedì 26 <strong>novembre</strong>, ore 17.30<br />

Hotel Astoria (viale Nobili 2 - R.E.)<br />

ore 17.30<br />

Saluti di mons. Lorenzo Ghizzoni<br />

e Graziano Delrio<br />

ore 17.50<br />

L’iniziativa femminile nei paesi<br />

in via di sviluppo<br />

Testimonianza di Goffredo Sacchetti<br />

(volontario di Rtm)<br />

ore 18.10<br />

Tavola rotonda con<br />

Natalia Maramotti, Cristina Strozzi<br />

e Tiziana Elgari<br />

ore 19.10<br />

Fondo di sostegno all’iniziativa<br />

femminile nei Paesi in via di sviluppo<br />

Silvia Riva (Presidente di Rtm)<br />

Coordinatore: Edoardo Tincani<br />

ramotti, assessore per le Pari<br />

Opportunità del Comune di<br />

Reggio Emilia, Cristina Strozzi,<br />

vicepresidente dell'associazione<br />

Industriali reggiana, e Tiziana<br />

Elgari, presidente di Cna<br />

Impresa Donna di Reggio Emilia.<br />

Al termine del confronto,<br />

Silvia Riva, presidente di Rtm,<br />

presenterà il "Fondo di sostegno<br />

all'iniziativa femminile nei<br />

Paesi in via di sviluppo", illustrandone<br />

motivazioni ed<br />

obiettivi. Coordinerà i lavori<br />

Edoardo Tincani, direttore del<br />

settimanale La Libertà.<br />

La tavola rotonda si inserisce<br />

nell'ambito della<br />

campagna Donne che<br />

valgono un mondo, che intende<br />

sostenere i progetti di Rtm<br />

volti a promuovere la partecipazione<br />

attiva delle donne alla<br />

vita sociale ed economica delle<br />

loro comunità di appartenenza.<br />

Un libro ripercorre la storia dell’edificio di corso Garibaldi 5 a Reggio, dove Napoleone soggiornò tre volte<br />

PALAZZO MANENTI IN GHIARA, CINQUE SECOLI DI STORIA<br />

fronti stilistici con opere coeve esistenti<br />

in edifici reggiani, come il Teatro Municipale,<br />

e il palazzo Sanvitale della vicina<br />

Parma. Veramente affascinanti sono le<br />

decorazioni, le figure allegoriche e gli<br />

stucchi che si ammirano nel prezioso salone<br />

e negli altri ambienti del signorile<br />

palazzo.<br />

Va inoltre segnalato il cospicuo corredo<br />

iconografico – tante le tavole<br />

a colori a piena pagina -, che rende<br />

accessibile un patrimonio d’arte di notevole<br />

rilevanza e rende ulteriormente<br />

meritoria questa impresa editoriale che<br />

ben figura negli scaffali degli appassionati<br />

di storia e arte reggiana.<br />

Giuseppe Adriano Rossi


POVERA FAMIGLIA<br />

ANZICHÉ AIUTI<br />

ARRIVANO<br />

PENALIZZAZIONI<br />

Bruxelles, 11<br />

<strong>novembre</strong>:<br />

presentazione<br />

del Rapporto<br />

<strong>2009</strong> Ipf sulla<br />

famiglia in<br />

Europa nella<br />

sede del<br />

Parlamento Ue.<br />

Ci sono Paesi in<br />

cui la famiglia<br />

con figli viene<br />

sostenuta e<br />

promossa da<br />

interventi<br />

strutturali: non è<br />

il caso dell'Italia.<br />

Sul piano regionale è in<br />

arrivo un provvedimento<br />

che sminuisce l'identità<br />

specifica della famiglia: la Finanziaria<br />

regionale dell'Emilia-<br />

Romagna, che potrebbe diventare<br />

legge entro dicembre, prevede<br />

(art. 42) che, in nome dell'uguaglianza<br />

universale dei diritti,<br />

l'accesso ai servizi pubblici<br />

e privati sia aperto con le<br />

stesse modalità a qualsiasi nucleo<br />

anagrafico, quindi anche a<br />

qualsiasi forma di convivenza.<br />

Non ci sarà quindi più alcuna<br />

differenza nelle graduatorie per<br />

l'assistenza agli anziani, nell'accesso<br />

ai servizi sociali, alla<br />

sanità, oppure al semplice prestito<br />

d'onore, tra chi è legato da<br />

un vincolo matrimoniale e chi<br />

invece sta insieme per qualunque<br />

altro motivo, comprese le<br />

unioni di fatto, le convivenze<br />

sentimentali, o anche non legate<br />

da vincoli affettivi.<br />

Ci si avvale in questo contesto<br />

della definizione<br />

di "famiglia" anagrafica,<br />

che ha da sempre un valore puramente<br />

statistico e ammini-<br />

Società & Cultura <strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong> 13<br />

Manovre finanziarie anti-familiari<br />

L'Erario delude ancora,l'Emilia Romagna equipara le coppie di fatto<br />

strativo, per equiparare la famiglia<br />

fondata sul matrimonio<br />

alle convivenze. Una scorciatoia<br />

veloce che, in nome di diritti<br />

individuali, da nessuno<br />

messi in discussione, pone sullo<br />

stesso piano nei confronti<br />

dell'amministrazione regionale<br />

chi è sposato e chi non lo è, chi<br />

si è assunto degli impegni con<br />

la società e chi non lo ha fatto,<br />

e addirittura adesso viene premiato<br />

usufruendo di benefici<br />

gratuiti.<br />

Non si può ragionevolmente<br />

pensare ad una<br />

miopia politica. Tutti<br />

sono in grado di capire che una<br />

famiglia fondata sul matrimonio<br />

(art. 29 della Costituzione)<br />

costituisce un soggetto individuabile,<br />

fondato su una scelta<br />

di responsabilità e di definitività,<br />

almeno auspicata, nel tempo.<br />

Inoltre la nostra Costituzione<br />

parla di un sostegno preciso<br />

all'istituto familiare, in termini<br />

di aiuti economici finalizzati allo<br />

svolgimento della propria<br />

missione nella società, appunto<br />

perche basato su un atto di<br />

stabilità e di fedeltà (art. 31). È<br />

inoltre noto a tutti che la famiglia<br />

costituzionale costituisce<br />

un punto di riferimento non<br />

solo per i singoli e per chi vi appartiene,<br />

ma per le istituzioni<br />

sociali, educative, sanitarie. Se<br />

non c'è la famiglia che si fa carico<br />

dell'educazione, della cura,<br />

dell'assistenza, la società<br />

non regge e nessun welfare risolve<br />

i problemi. Ma proprio la<br />

stabilità, il patto pubblicamente<br />

riconosciuto, costituiscono il<br />

valore fondante e irrinunciabile,<br />

innanzitutto per la società.<br />

Quindi, se si vuole promuovere<br />

la responsabilità<br />

e la coesione sociale,<br />

occorre oggi più<br />

che mai attribuire adeguato valore<br />

e riconoscimento pubblico<br />

alla famiglia, vale a dire andare<br />

proprio nella direzione<br />

opposta a quella in cui oggi si<br />

pone, purtroppo, la Giunta regionale<br />

dell'Emilia-Romagna.<br />

Forum provinciale<br />

delle Associazioni familiari<br />

di Reggio Emilia<br />

L’autorevole commento del cardinale Bagnasco durante l’ultima prolusione<br />

RU486, RISERVE PASTORALI E CIVICHE<br />

L'<br />

introduzione della pillola abortiva<br />

Ru486 continua a far discutere. Un<br />

autorevole commento relativo ai<br />

recenti sviluppi è quello del card. Angelo<br />

Bagnasco, fatto alla prolusione per l'assemblea<br />

della Cei del 9 <strong>novembre</strong> scorso, il<br />

quale ribadisce la “radicale riserva sul via<br />

libera concesso dall’Aifa, infine e nonostante<br />

tutto, alla pillola Ru486”, ricordando poco<br />

oltre come, a questo punto, “ciascuno naturalmente<br />

si fa carico delle proprie responsabilità<br />

circa gli effetti concreti sulla salute<br />

delle persone che vi ricorrer<strong>anno</strong> ed il rispetto<br />

delle condizioni minime che sono state a<br />

fatica riconosciute come indispensabili per<br />

la sua assunzione. Nello stesso tempo non si<br />

potrà non riconoscere, come già fa la legge<br />

194, la possibilità dell’obiezione di coscienza<br />

agli operatori sanitari, compresi i farmacisti<br />

e i farmacisti ospedalieri, che non intendono<br />

collaborare direttamente o indirettamente<br />

ad un atto grave”.<br />

Tale prolusione merita di essere commentata<br />

perché densa di elementi<br />

utili alla riflessione, nella sua concisione.<br />

Partiamo dalla “radicale riserva” che<br />

il cardinale nutre - e con lui tutti i vescovi<br />

italiani - sul via libera dell'Aifa alla Ru486: in<br />

quell'inciso - “infine e nonostante tutto” -<br />

sta tutta la sua perplessità riguardo la conclusione<br />

a cui sono giunti i membri del<br />

Consiglio di amministrazione dell'Aifa e sul<br />

fatto che la decisione sia stata presa contro<br />

ogni logica scientifica. E aggiunge: “non<br />

possiamo non dire che l’intera operazione<br />

volta a rendere fruibile la controversa pillola<br />

non ci ha convinto né come cittadini né<br />

come pastori”.Il piano dell'opposizione alla<br />

pillola abortiva è dunque duplice, pastorale<br />

e civico: se il primo può essere dato per<br />

scontato da parte della <strong>Chiesa</strong>, non altrettanto<br />

lo è il secondo. Il cardinale vuole af-<br />

fermare che l'intera operazione che ha portato<br />

alla liberalizzazione della controversa<br />

pillola non convince nemmeno sul lato civico-istituzionale,<br />

facendo intendere senza<br />

reticenze che chi era preposto alla tutela<br />

della salute dei cittadini non ha fatto il proprio<br />

dovere.<br />

La seconda riflessione riguarda le conseguenze<br />

di quest'opinabilissima decisione:<br />

ciascuno dovrà farsi carico<br />

delle proprie responsabilità, ovvero: qualora<br />

- come è già purtroppo successo - il farmaco<br />

risultasse letale anche per la madre,<br />

qualcuno dovrà pur prendersi la responsabilità<br />

di tale decesso, e dal momento che gli<br />

effetti collaterali sono pesanti (come emorragie,<br />

gravi infezioni... - il farmaco blocca<br />

per circa una settimana oltre ai recettori del<br />

progesterone, ormone della gravidanza, anche<br />

i recettori dei glicocorticoidi, delegati<br />

alla difesa contro le infezioni lasciando la<br />

donna inerme contro l’attacco di batteri e<br />

virus), qualcuno dovrà pur prendersi la responsabilità<br />

di queste tragiche eventualità,<br />

offrendo alle donne un minimo di sicurezza,<br />

visto che tali evenienze sono tutt'altro<br />

che remote.<br />

La terza riflessione riguarda “la possibilità<br />

dell’obiezione di coscienza agli<br />

operatori sanitari, compresi i farmacisti<br />

anche ospedalieri”: in un mondo in cui<br />

si st<strong>anno</strong> ribaltando i cardini della medicina,<br />

ormai schiava delle pretese anti-ippocratiche<br />

dei diritti arrogati dei cultori di<br />

morte, dovrà pur esserci spazio per il dissenso<br />

ed il diritto a dire no a questa medicina<br />

senz'anima, ai moderni Erode dei nostri<br />

tempi.<br />

Lorenzo Calabrese<br />

medico chirurgo<br />

SE LA POLITICA, GIÀ IPOCRITA,<br />

«SOTTRAE» ALLA FAMIGLIA<br />

P<br />

are dunque che la manovra finanziaria<br />

di quest'<strong>anno</strong> non conterrà altri aiuti<br />

alla famiglia se non quel beffardo rinvio<br />

del 20% dell'acconto Irpef per il 2010: giusto il<br />

tempo d'illudersi che la tredicesima sarà più pesante,<br />

per poi ritrovarsi a fare i conti con i debiti<br />

di oggi e di ieri all'inizio dell'<strong>anno</strong> nuovo. Che<br />

pena. Non solo non vengono confermate le misure<br />

di sostegno,benché "spot",dell'esercizio precedente,<br />

ma pian piano si fa largo, nei fatti, un'idea<br />

culturalmente rivoltante:<br />

la famiglia non è una priorità,<br />

anzi, è una delle tante<br />

lobby che chiedono soldi, anzi,<br />

a ben pensarci non esiste<br />

più "una" famiglia a cui dover<br />

rispondere. Succede a Roma<br />

e... a Bologna.<br />

Nei prossimi giorni, insieme<br />

al Forum delle associazioni<br />

familiari (si veda l'articolo<br />

qui a fianco), dovremo tenere<br />

gli occhi puntati sui lavori del Consiglio dell'Emilia<br />

Romagna, a cui verrà sottoposto il progetto<br />

di legge della Giunta regionale sulla finanziaria<br />

2010 varato lo scorso 11 <strong>novembre</strong>.<br />

Riguardo agli interventi legati al welfare, se da<br />

un lato la Giunta stanzia 20 milioni in più contro<br />

la povertà, elevando il fondo sociale da 5 a<br />

25 milioni di euro (ben venga), dall'altro prevede<br />

- così è scritto nel progetto di legge - che "i<br />

diritti generati dalla legislazione regionale nell'accesso<br />

ai servizi, alle azioni e agli interventi,<br />

si applicano ai singoli individui, alle famiglie e<br />

alle forme di convivenza" così come stabilito<br />

dal regolamento anagrafico là dove parla di<br />

"famiglia anagrafica" (art. 4 del Dpr 223/89).<br />

A<br />

lla famiglia fondata sul matrimonio<br />

non solo non si dà più, ma ora si inizia<br />

a togliere, perché è evidente che provvedimenti<br />

come quello partorito in Regione,<br />

parificando le coppie di fatto alle famiglie,<br />

schiacciano ed appiattiscono le possibilità di<br />

queste ultime.<br />

Tornando a livello nazionale, amareggia l'incapacità<br />

italiana di attivare interventi struttu-<br />

Usufruendo della possibilità data ai cittadini<br />

dell’Unione Europea di presentare<br />

iniziative presso le istituzioni, anche il<br />

Circolo culturale “Pier Giorgio Frassati” di Correggio<br />

– nella persona della presidente Nanda<br />

Parmiggiani Salsi – intende aderire alla raccolta<br />

di firme, tuttora in corso, per menzionare le Radici<br />

cristiane d’Europa nel Trattato di Lisbona (ulteriori<br />

informazioni: pgf@davide.it). Infatti, se un<br />

milione di cittadini – provenienti da un numero<br />

significativo di Stati membri<br />

– si uniscono per chiedere<br />

qualcosa, viene data loro la<br />

facoltà di avanzare una proposta<br />

su questioni per le<br />

quali si reputa necessario un<br />

atto giuridico dell'Unione<br />

Europea; iniziativa sulla<br />

quale la Commissione potrà<br />

esprimersi.<br />

“ È<br />

buffo” – commenta<br />

con amara<br />

ironia la Parmiggiani<br />

Salsi – “constatare<br />

che per fare una proposta<br />

su questioni che richiedono<br />

un atto giuridico occorra<br />

la firma di 1 milione di cittadini, mentre<br />

la signora finlandese Soile Lautsi, da sola, ha ottenuto<br />

la sentenza di togliere i crocifissi da tutti<br />

i luoghi pubblici”. “Tuttavia”, prosegue, “penso<br />

che dovremmo tentare – attraverso varie associazioni<br />

italiane ed europee, nonché tramite<br />

i politici cattolici – di contestare Strasburgo e<br />

anche di riproporre la menzione le Radici cristiane<br />

d’Europa nel Trattato di Lisbona”.<br />

”Non dimentichiamo” – riprende la presidente<br />

del Frassati, rivolgendosi a tutti i simpatizzanti<br />

e sostenitori – “che nel Trattato di Lisbona c’è<br />

anche l’articolo 16, il quale, invitando a non<br />

differenziare in base all’orientamento sessuale,<br />

di fatto diventa discriminante contro chi non<br />

rali a sostegno della famiglia e della natalità. In<br />

altri Paesi si può, da noi nisba.<br />

E<br />

le promesse al vento, purtroppo, sono<br />

bi-partisan. Come mini-campionario<br />

di bufale citiamo solo: "Un terzo del tesoretto<br />

verrà destinato sicuramente alle politiche<br />

familiari" (così l'allora presidente del Consiglio<br />

alla Conferenza sulla famiglia del maggio<br />

2007) e "Dai proventi dello scudo fiscale arriver<strong>anno</strong><br />

le risorse per la famiglia"<br />

(governo in carica).<br />

Sommate agli effetti della crisi<br />

economica e occupazionale,<br />

queste ripetute, ipocrite<br />

"dimenticanze" sfibrano ancora<br />

di più il tessuto familiare<br />

e, ciò che è più grave, finiscono<br />

per penalizzare le famiglie<br />

con figli. Altro che "capitale<br />

sociale", siamo all'handicap<br />

di Stato.<br />

Per colmare il gap "in primo luogo - sono<br />

parole di Francesco Belletti, presidente<br />

del Forum nazionale delle associazioni<br />

familiari - occorre un progetto di lungo<br />

periodo sul sistema Italia, che costruisca uno<br />

scenario futuro in cui trovino posto certo l'economia,<br />

lo sviluppo dei territori, la politica ambientale,<br />

ma anche la famiglia, le nostre famiglie:<br />

solo in un pensiero di lungo periodo trova<br />

senso e ragionevolezza - anche economica - una<br />

nuova priorità famiglia".<br />

Nel contempo, però, bisogna iniziare ad agire<br />

subito. Il Forum delle Famiglie aveva chiesto al<br />

sottosegretario Giovanardi che il governo destinasse<br />

ad una prima applicazione strutturale<br />

del quoziente familiare la stessa cifra destinata<br />

nel <strong>2009</strong> al bonus famiglia (2 miliardi e 400<br />

milioni di euro). Ancora niente di concreto. E il<br />

milione e duecentomila firme consegnate al<br />

presidente della Repubblica Napolitano nel<br />

maggio 2008 restano in attesa. "Giacenti", come<br />

molte famiglie italiane oggi.<br />

Edoardo Tincani<br />

Correggio. Dal Circolo “Frassati” parole chiare sul crocifisso ma anche proposte “in positivo”<br />

RADICI CRISTIANE D’EUROPA, UN GRANDE SÌ<br />

La Madonna attorniata dalle dodici<br />

stelle; le stesse che sono anche sulla<br />

bandiera europea.<br />

approva i matrimoni gay o le adozioni per gay”.<br />

Già nelle scorse settimane, in seguito all’ormai<br />

ben nota vicenda del crocifisso,<br />

il Circolo “Frassati” aveva aderito<br />

alla petizione avviata dal periodico LaRiscossaCristiana.com<br />

contro la sentenza della Corte<br />

di Strasburgo. “Com’è possibile che una sola famiglia,<br />

la famiglia Albertin…un bel giorno si<br />

metta a dire che non vuole più il crocifisso in<br />

classe perché disturba i<br />

suoi figli, e che questa assurda<br />

pretesa – già contestata<br />

ampiamente da quasi<br />

tutti gli altri genitori – riceva<br />

anche soltanto una<br />

udienza presso i vari gradi<br />

dei tribunali italiani? ... E<br />

che poi, una volta bocciata,<br />

trovi accesso persino al<br />

Tribunale dei diritti umani<br />

di Strasburgo?”.<br />

L’impegno della professo-<br />

ressa Parmiggiani Salsi e<br />

dei suoi collaboratori, però,<br />

non si limita a una ferma<br />

presa di posizione. La<br />

presidente del “Frassati” di<br />

Correggio accompagna, infatti, al suo gesto di<br />

indignazione e di protesta, parole che dimostrano<br />

come la difesa della verità e della giustizia<br />

non debba mai essere disgiunta dalla carità<br />

cristiana. “Personalmente pregherò per la famiglia<br />

Albertin, in particolare per i figli Dataico<br />

e Sami, ora entrambi studenti universitari”,<br />

conclude, “affinché la loro vita abbia compimento<br />

nella gioia ineguagliabile dell’incontro<br />

personale con Cristo. E propongo incontri di<br />

preghiera per tutti, al fine di cogliere questo<br />

momento particolare come un’opportunità per<br />

dire unanimemente sì al crocifisso”.<br />

MatG


14<br />

<strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong><br />

La festa reggiana dell’Arma di Cavalleria<br />

IN RICORDO DI TUTTI I CADUTI<br />

Alla presenza delle autorità civili e militari domenica<br />

15 <strong>novembre</strong> la Sezione reggiana dell’Associazione<br />

nazionale Arma di Cavalleria ha celebrato la sua festa.<br />

Dopo l’alza bandiera, gli onori ai Caduti di tutte le guerre e la<br />

Messa al campo - celebrata da mons. Pietro Iotti di fronte allo<br />

schieramento dei labari delle associazioni d’arma e combattentistiche,<br />

degli stendardi delle varie sezioni di Cavalleria<br />

- sono stati ricordati due episodi nei quali l’Arma di Cavalleria<br />

è stata protagonista: il 30 ottobre 1917 a Pozzuolo del<br />

Friuli e il 17 ottobre del 1942 a Poloj in Jugoslavia.<br />

Durante la celebrazione (foto) sono stati ricordati i cavalieri<br />

reggiani Paolo Bagni, Remo Giberti e Giovanni<br />

Iotti recentemente scomparsi e tutti quelli - ha precisato<br />

monsignor Iotti - che il Signore ha chiamato a sé e caduti<br />

sul campo di battaglia o spentisi negli ospedali per difendere<br />

la Patria. Molto commovente poi è risultata la motivazione<br />

- letta dal presidente dell’associazione, il capitano<br />

Manganelli - con la quale il presidente della Repubblica aveva<br />

conferito nel 1950 la medaglia d’argento al cavaliere di Belluno<br />

classe 1918 Giuseppe Faccinetto, presente alla cerimonia,<br />

e che ha poi ricevuto una copia del primo Tricolore.<br />

Al termine della manifestazione, nell’adiacente sede di<br />

Cavalleria, è stata riaperta la "Sala storica", dopo due<br />

anni di restauro, nella nuova sede dei locali della ex<br />

Caserma Taddei, in via Emilia San Pietro, che il Comune ha<br />

riaffidato all’associazione.<br />

Reggio. Nuovo premio per il pittore Corrado Tiradini<br />

Si è tenuta a Piacenza,<br />

presso l’Atelier d’Arte<br />

di Roberta Braceschi,<br />

la mostra-concorso<br />

intitolata alla VIII<br />

Biennale internazionale<br />

d’arte moderna<br />

di Roma 2010.<br />

Il noto pittore concittadino<br />

Corrado Tiradini<br />

(foto) ha conseguito<br />

al medesimo<br />

concorso una coppa e il diploma d’onore per l’opera dal titolo Le<br />

fronde (acquerello) ed è stato segnalato all’VIII Biennale di Roma.<br />

Al palmarès dell’artista - di cui ricordiamo le mostre personali al<br />

Parlamento europeo di Strasburgo e in Lussemburgo, nonché le<br />

esposizioni in Italia e all’estero - va così ad aggiungersi questo ulteriore<br />

prestigioso riconoscimento.<br />

Reggio. Assaggi di aceto in libreria<br />

Domenico Amidati<br />

Sabato <strong>21</strong> <strong>novembre</strong>, alle ore 11, la libreria Infoshop Mag6 di Reggio<br />

Emilia (via Sante Vincenzi 13/a) propone un aperitivo con lo<br />

scrittore Gianfranco Riccò, autore di Lady badessa e le cinque botticelle.<br />

L’aceto balsamico tradizionale di Modena e di Reggio Emilia<br />

raccontato ai ragazzi. Il narratore guiderà una degustazione<br />

gratuita di aceti balsamici tradizionali accompagnati da patate<br />

dolci, ricotta e vini tipici. Info: tel e fax 0522.430307.<br />

Castelnovo Monti. Dodici mesi per aiutare i cerebrolesi<br />

Sabato <strong>21</strong> <strong>novembre</strong>, alle <strong>21</strong>, presso il "Caffè del Teatro" in via Roma<br />

a Castelnovo Monti, verrà presentato il calendario Fa.ce. boys<br />

2010, del fotografo Silvano Sala. Quindici giovani della montagna<br />

h<strong>anno</strong> prestato la propria immagine per sostenere l'associazione<br />

Famiglie Cerebrolesi di Castelnovo Monti, alla quale sarà<br />

devoluto il ricavato della vendita dei calendari. Per informazioni<br />

scrivere all’indirizzo email ladrididee@email.it.<br />

Vezzano. Il sipario del Manzoni si alza per "Il Muretto"<br />

Sabato <strong>21</strong> <strong>novembre</strong>, alle ore <strong>21</strong>, al Teatro Manzoni di Vezzano<br />

andrà in scena la compagnia "Il Muretto" di Rivalta con la commedia<br />

Con tutto il bene che ti voglio, tre atti di Luciano Lunghi per<br />

la regia di Paolo Barchi. Info e prenotazioni: tel. 0522 601398.<br />

Società & Cultura<br />

Un convegno a 10 anni dalla morte e 50 dall'intitolazione del Magistrale a Matilde di Canossa<br />

Giuseppe Coppini, uomo di fede, sempre<br />

dalla parte dei più deboli a scuola e nella città<br />

Uomo di scuola e di<br />

impegno sociale e civile.<br />

Una fede a tutto<br />

tondo, di stampo francescano,<br />

come si viveva in famiglia<br />

(lo zio era il cappuccino servo<br />

di Dio padre Daniele da<br />

Torricella, di cui è in corso la<br />

causa di beatificazione). Giuseppe<br />

Coppini (1915-1999),<br />

preside dell'Istituto Magistrale<br />

Canossa dal 1958 al<br />

1980, è stato ricordato sabato<br />

scorso, 14 <strong>novembre</strong>, proprio<br />

presso l'istituto Canossa erede<br />

del Magistrale, per iniziativa<br />

della scuola stessa e dell'associazione<br />

"Amici del Canossa"<br />

(che, costituitasi due<br />

anni fa, riunisce insegnanti e<br />

personale dell'istituto, in attività<br />

o in pensione, alunni ed<br />

ex alunni, genitori e amici vari<br />

del "Canossa").<br />

Lo scopo era quello di richiamare<br />

alla memoria di quanti<br />

l'h<strong>anno</strong> conosciuto, e soprattutto<br />

di far conoscere, la figura<br />

di questo straordinario<br />

personaggio, impegnato a<br />

vario titolo e con totale dedizione<br />

sui diversi versanti della<br />

famiglia, della scuola e delle<br />

istituzioni, dell'attività sociale<br />

e civile (fu anche consigliere<br />

comunale) e della testimonianza<br />

cristiana.<br />

L'<br />

occasione era duplice:<br />

il decimo anniversario<br />

della sua<br />

morte e il 50° dell'intitolazio-<br />

ne dell'Istituto a Matilde di<br />

Canossa (nome quanto mai<br />

opportuno per una scuola a<br />

grandissima maggioranza<br />

femminile), avvenuta proprio<br />

all'inizio della presidenza<br />

Coppini.<br />

Di lui h<strong>anno</strong> parlato il prof.<br />

Antonio Petrucci (il profilo<br />

storico dell'Istituto Magistrale),<br />

il prof. Sandro Chesi<br />

(Coppini insegnante e preside),<br />

don Eleuterio Agostini<br />

(Coppini presidente delle<br />

Acli dal 1955 al 1961) e il prof.<br />

Italo Portioli (Coppini presidente<br />

dell'Arcispedale S. Maria<br />

Nuova dal 1964 al 1969);<br />

mentre gli altri relatori (Lucio<br />

Guasti, Luciano Rondanini,<br />

Luciano Corradini e Vittorio<br />

Cenini) h<strong>anno</strong> percorso la vita<br />

dell'istituto magistrale Canossa<br />

dagli anni del 2° dopoguerra<br />

fino alle trasformazioni<br />

di ordine sperimentale che<br />

l'h<strong>anno</strong> trasformato in un li-<br />

Notizie da Città & Paesi<br />

Rubiera. Pellicole d’autore & teatro all’Excelsior<br />

Sabato <strong>21</strong> <strong>novembre</strong>, alle <strong>21</strong>, il cinema teatro Excelsior di Rubiera<br />

(in via Trento 3/d) propone il film L'isola di Pavel Lunguine. Venerdì<br />

27 <strong>novembre</strong>, alle ore <strong>21</strong>, tornerà il teatro con lo spettacolo<br />

Va là che la vetà l'è dura proposto dalla compagnia "I Teatrant"<br />

del Teatro Nuovo di Scandiano. Info: tel. 0522.626888.<br />

Correggio. Studenti premiati per l’attività con i disabili<br />

Quattro studenti dell’istituto Einaudi di Correggio (nella foto con<br />

alcune docenti e il dirigente scolastico) sono stati premiati al Concorso<br />

nazionale Parole, suoni, colori diversi promosso per il secondo<br />

<strong>anno</strong> da comune di Angari (Arezzo) e altre istituzioni tra<br />

cui l’Unione Europea. L’iniziativa si propone di dare voce al silenzio<br />

dei "diversabili" e mira a valorizzare esperienze significative<br />

di inserimento di disabili nel tessuto scolastico e sociale.<br />

Reggio. Omaggio allo scultore Giovanni Simonini<br />

Sabato <strong>21</strong> <strong>novembre</strong>, alle ore 17, il prof. Massimo Mussini inaugura,<br />

presso la Galleria "Metamorfosi" di piazza Fontanesi a Reggio,<br />

una mostra antologica dedicata allo scultore Giovanni Simonini.<br />

L'apprezzato artista reggiano verrà ricordato con un'esposizione,<br />

aperta fino al 4 dicembre, che ne propone un campionario<br />

significativo di opere sacre e profane. La sua ultima opera,<br />

il portale della <strong>Chiesa</strong> di Sant'Anselmo (parrocchia di Buco del Signore<br />

in via Benedetto Croce a Reggio), verrà inaugurata e benedetta<br />

sabato 28 <strong>novembre</strong> alle ore 19. Info: tel. 0522.1530876.<br />

ceo pedagogico e sociale ad<br />

ampio spettro di specializzazioni.<br />

Sia da insegnante e preside,<br />

sia da presidente<br />

dell'Ospedale e delle<br />

Acli, Coppini ebbe una predilezione<br />

particolare per le persone<br />

che gli erano affidate:<br />

studenti, personale sanitario,<br />

operai di fabbrica (da presidente<br />

delle Acli, racconta<br />

don Agostini, si batté con<br />

ogni forza per evitare, alle<br />

Reggiane, il licenziamento di<br />

400 lavoratori). Lo si vedeva<br />

nei consigli di classe e nei<br />

rapporti con gli studenti durante<br />

gli anni agitati della<br />

contestazione (dal '68 in poi):<br />

gli stavano a cuore le persone<br />

più che le strutture. Dotato di<br />

straordinario equilibrio e forza<br />

morale, sapeva risolvere<br />

anche le situazioni più complesse<br />

andando all'essenza<br />

Rubiera. Torneo europeo di Subbuteo, il calcio da tavolo<br />

Domenica 22 <strong>novembre</strong>, dalle 9 alle 18, sessantaquattro giocatori<br />

provenienti da Italia, Francia e Inghilterra si sfider<strong>anno</strong> in un<br />

appassionante torneo di Subbuteo all'interno della Corte Ospitale<br />

di Rubiera. Il Subbuteo è un gioco da tavolo nel quale viene<br />

riprodotto, in miniatura, il gioco del calcio. Durante le gare chi<br />

non conosce questo passatempo avrà a disposizione un campo<br />

su cui fare pratica. Informazioni chiamando il 335.6871771.<br />

Reggio. Convegno all’Università con Romano Prodi<br />

Lunedì 23 <strong>novembre</strong>, alle ore 16.30, nell'aula magna dell'Università<br />

di Reggio, in via Allegri 9, Car Server (azienda reggiana di<br />

noleggio auto) organizza il convegno aperto a tutti gli interessati<br />

Manager, etica e impresa, le nuove generazioni alla prova dei<br />

fatti. Al pomeriggio di approfondimento parteciperà anche l’ex<br />

presidente del Consiglio Romano Prodi, che interverrà con una<br />

lectio magistralis sul tema Etica e responsabilità sociale nelle attività<br />

economiche per uscire dalla crisi. Info: tel. 051.264744.<br />

Toano. Costruire il Natale al Centro Ceccati<br />

dei problemi e ragionando<br />

sulle conseguenze per chi ne<br />

poteva essere maggiormente<br />

colpito, a partire dai più deboli<br />

(nei consigli di classe, ricorda<br />

Chesi, arrivava conoscendo<br />

con estrema precisione<br />

le situazioni degli studenti<br />

con maggiori difficoltà...).<br />

Agì in ogni campo, scolastico<br />

e amministrativo, con straordinaria<br />

competenza teorica e<br />

concretezza d'azione e con<br />

particolare partecipazione<br />

umana. Chi ha avuto a che<br />

fare con lui, da qualunque<br />

versante, lo sentiva vicino in<br />

un rapporto quasi personale.<br />

Anima di tutto era la fede.<br />

Una fede limpida, solare,<br />

aperta all'uomo, ad ogni uomo.<br />

È stata questa fede che<br />

l'ha guidato e che ne ha fatto,<br />

in ogni campo di impegno,<br />

un apostolo dell'uomo.<br />

Sabato 28 <strong>novembre</strong>, alle 16, è prevista la prima lezione del laboratorio<br />

di creatività promosso dal Comune di Toano nel Centro<br />

studi Ceccati di Corneto. Il tema dei tre incontri – gli altri sono<br />

in programma il 5 e 12 dicembre, alla stessa ora - è Impariamo<br />

a costruirci il Natale. Con l'aiuto di un atelierista i partecipanti<br />

imparer<strong>anno</strong> a costruire angeli, decorazioni e presepi di<br />

corteccia. Il costo per la partecipazione è di 30 euro. Informazioni<br />

e prenotazioni al 348.2260448 o al 339.1930125.<br />

Reggio. Conferenza astronomica targata Uciim<br />

Da destra:<br />

l'assessore<br />

Iuna Sassi,<br />

il prof. Sandro<br />

Chesi, il preside<br />

Giuliano<br />

Fornaciari,<br />

il prof. Walter<br />

Gelosini<br />

(presidente<br />

degli "Amici<br />

del Canossa")<br />

e il prof.<br />

Italo Portioli.<br />

a. m.<br />

Il <strong>2009</strong>, a quattrocento anni dalle<br />

prime osservazioni con il c<strong>anno</strong>cchiale<br />

di Galileo Galilei, è stato proclamato<br />

Anno internazionale dell'Astronomia.<br />

Venerdì 27 <strong>novembre</strong>,<br />

alle ore 16, presso il Centro Giovanni<br />

XXIII di via Prevostura 4 a<br />

Reggio, l'Unione <strong>Cattolica</strong> <strong>Italiana</strong><br />

Insegnanti Medi (Uciim) promuove<br />

un incontro con il reggiano Roberto<br />

Orosei (foto), ricercatore presso la sede di Roma dell'Istituto<br />

di Fisica dello Spazio Interplanetario. Lo studioso interverrà sul<br />

tema L'Italia nello spazio: missioni, tecnologia e scienza.


Panico all'Anagrafe: scambiano il bastone<br />

di un tecnico del Comune per<br />

un'ascia. 11 <strong>novembre</strong>, Reggio. Dagli uf- sseetttteeggiioorrnnii no e mezzo di carcere per Roberto Mendogni,<br />

legale rappresentante della Teknocar:<br />

vendette senza permesso 8 auto<br />

fici di via Toschi parte un allarme: un<br />

della Sarcia di Reggio, cui pagherà 50mi-<br />

50enne brandisce uno strano strumenla<br />

euro per appropriazione indebita.<br />

to artigianale scambiato per un'ascia. Si<br />

Telefona in redazione alla «Gazzetta»<br />

teme sia un aggressore, ma è solo un ad-<br />

minacciando di uccidersi. 14 novemdetto<br />

alla manutenzione che deve oliabre.<br />

Un cronista riceve la chiamata di<br />

re le persiane delle finestre con un lun-<br />

un 37enne che si sfoga disperato: «Nesgo<br />

bastone munito di pennello.<br />

suno fa veramente qualcosa per aiutar-<br />

Un camion prende fuoco, paura a Cami,<br />

solo parole. Sono alla Caserma Zucdelbosco.<br />

Dopo le 23, le fiamme avvolchi,<br />

ora salgo sul pullman e mi butto<br />

gono un autoarticolato di proprietà di<br />

dalla Pietra». 40 minuti di conversazio-<br />

una società di leasing parcheggiato in via Mazzini. Distrutta ne, e alla fine l'uomo, in cura al Servizio di salute mentale,<br />

la motrice e il rimorchio; nessun indizio di rogo doloso. si convince a desistere dal drammatico proposito.<br />

Ridotta in schiavitù dal marito musulmano. 12 <strong>novembre</strong>. Violento schianto, gravissimo 25enne. 15 <strong>novembre</strong>, Reg-<br />

Una donna cattolica - di origine campana ma trasferitasi nel gio, ore 4.35: all'incrocio di viale dei Mille con via Palestro, Fa-<br />

Reggiano col marito islamico - dal 1999 è vittima di minacbio De Vecchi sbatte con l'auto contro il muro di recinzione.<br />

ce e frustate quotidiane per divergenze sull'educazione da Casalgrande: gli islamici chiedono la moschea, il sindaco<br />

dare al figlio; al culmine della disperazione la donna fugge in non ne sa nulla. 16 <strong>novembre</strong>, Sant'Antonino. Un gruppo di<br />

Campania col figlioletto (anche lui oggetto di botte), ma l'uo- musulmani sassolesi fa richiesta al proprietario dell'ex «Pogmo<br />

li insegue. Ora ha l'obbligo di dimora a Reggio.<br />

gio 70», stabile in disuso; questi vuole prima sentire il pare-<br />

Si impicca il contitolare della «Nuova Pneus», <strong>41</strong> anni. Vilre degli abitanti. Il sindaco contrariato: non ne sapevo nulla.<br />

la Bagno: indagini in corso per capire le cause; pare che Pao- Fuga di gas sulle sponde del Po per un tubo colpito duranlo<br />

Vescovi fosse oppresso da problemi di natura economica. te lavori agricoli. 17 <strong>novembre</strong>, Guastalla. Ripristinata la<br />

Reggio: in «piàsa céca» st<strong>anno</strong> sparendo le scritte del pugi- condotta del gas di proprietà del Gruppo «Eon», la cui rottura<br />

le «Girandola». 13 <strong>novembre</strong>: v<strong>anno</strong> cancellandosi, sotto i accidentale causa ore di disagi alla circolazione.<br />

portici di piazza San Prospero, le frasi lasciate dall'ex cam- Reggiani tra i più scafati nel frodare il Fisco. Resi noti i dati<br />

pione di boxe Gino Bondavalli; uno stratagemma per ri- dell'attività congiunta di Agenzia delle entrate e Guardia di<br />

chiamare clienti quando aprì un negozio di elettrodomesti- Finanza: 104 casi di evasione accertata, con imposte non paci<br />

in centro. Dal Comune: ne preserveremo la memoria. gate per oltre due milioni di euro. Come strumento di con-<br />

Condanna per il titolare di un autosalone 'fantasma'. 1 antrollo, rispolverato anche il vecchio «redditometro».<br />

Società & Cultura <strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong> 15<br />

CHIESA E AMBIENTE<br />

A Reggio un deficit di Agri-cultura<br />

VOCI A CONFRONTO<br />

SULLA SITUAZIONE DEL<br />

NOSTRO TERRITORIO<br />

" C<br />

onsumiamo la terra:<br />

sotterriamo il<br />

futuro?" era il provocatorio<br />

titolo del Forum etico<br />

promosso lo scorso 7 <strong>novembre</strong><br />

da Centro Missionario, Pastorale<br />

sociale diocesana e associazione<br />

RuRe. La drammaticità<br />

"globale" di quell'interrogativo,<br />

risuonata con forza nella prima<br />

parte dell'incontro (cf. La Libertà<br />

del 14 <strong>novembre</strong>, pag. 5),<br />

aleggia anche sul secondo tempo<br />

del "Forum", dedicato a presentare<br />

la situazione della provincia<br />

reggiana attraverso gli interventi<br />

di quattro relatori "istituzionali"<br />

e le domande del<br />

giornalista Gianfranco Parmiggiani,<br />

noto anchorman di<br />

ètv-Teletricolore.<br />

Rallentare, ripensare<br />

Enrico Bini, presidente<br />

della Camera di Commercio,<br />

Industria, Artigianato<br />

e Agricoltura di Reggio<br />

Emilia, si dice certo che "come<br />

prima non si torna". Allude alla<br />

nuova, diffusa consapevolezza<br />

etica - per quanto non spontaneamente<br />

virtuosa ma indotta<br />

dalla crisi economica - circa la<br />

limitatezza delle materie prime<br />

e l'insostenibilità di un modello<br />

turboconsumistico che le<br />

brucia in fretta.<br />

Così, venendo al territorio reggiano,<br />

è evidente che "di case<br />

ce ne sono abbastanza", che<br />

bisogna "passare dalla quantità<br />

alla qualità degli interventi"<br />

e che semmai servono più infrastrutture.<br />

Bini sostiene che<br />

il Po e il Parco dell'Appennino<br />

Tosco Emiliano costituiscono<br />

le risorse naturali da valorizzare<br />

sempre meglio, mentre tra i<br />

fattori di degrado non tace le<br />

infiltrazioni malavitose, concentrate<br />

nei settori dell'edilizia<br />

e dei trasporti, cui si aggiungono<br />

quelle della mafia cinese<br />

nelle attività commerciali, con<br />

i loro mortiferi interessi nel<br />

mercato delle droghe. C'è dunque<br />

anche una grande battaglia<br />

per la legalità, da combattere<br />

con protocolli di collaborazione<br />

con le amministrazioni<br />

pubbliche del Sud, nel solco<br />

delle nuove manifestazioni nazionali<br />

che, dopo Locri e Crotone,<br />

fra tre mesi vedr<strong>anno</strong><br />

proprio Reggio Emilia come<br />

città ospite.<br />

L'eccesso d'urbanizzazione e le idee per rilanciare la "ruralità"<br />

Meno protetti<br />

Emilio Bertolini, presidente<br />

dell'Unione regionale<br />

dei Consorzi di bonifica,<br />

snocciola cifre eloquenti:<br />

in trent'anni, dal 1976 al<br />

2006, l'Emilia Romagna ha perso<br />

<strong>21</strong>5.000 ettari di Sau (Superficie<br />

agricola utile): un'estensione<br />

pari alla provincia di Ravenna.<br />

Nel contempo i territori<br />

"artificializzati" (cioè utilizzati<br />

per l'urbanizzazione o la costruzione<br />

di zone industriali o<br />

infrastrutture) sono aumentati<br />

di 110.000 ettari, mentre le aree<br />

rinaturalizzate assommano a<br />

105.000 ettari. Dopo Rimini, la<br />

provincia di Reggio Emilia è la<br />

seconda in regione quanto a<br />

percentuale di suolo urbanizzato,<br />

quota che nel comune capoluogo<br />

è passata dal 9 al 23%.<br />

Mentre l'agricoltura si ritira nelle<br />

aree più fertili e la montagna<br />

si spopola, continua Bertolini,<br />

L'<br />

Emilio Bertolini Ugo Ferrari Roberta Rivi Enrico Bini<br />

autorità britannica<br />

che sovrintende il<br />

campo della fecondazione<br />

extracorporea e della embriologia<br />

(Hfea) aveva concesso, solo un <strong>anno</strong> fa, le licenze<br />

per creare "embrioni ibridi" formati da<br />

materiale genetico umano e animale. Però<br />

nessuna delle agenzie che sostengono la ricerca<br />

in Inghilterra con soldi pubblici ha deciso<br />

di finanziarli. Non solo, ma due delle tre<br />

licenze sono "scadute" lo scorso luglio e non<br />

sono state rinnovate, e due dei tre scienziati,<br />

che con le loro équipe avevano ottenuto la licenza<br />

per questi discutibili esperimenti, h<strong>anno</strong><br />

deciso di lasciare l'Inghilterra.<br />

Si sapeva che questo tipo di ricerca non<br />

avrebbe trovato un forte sostegno economico,<br />

che tali esperimenti non garantiscono<br />

nulla, tanto meno una cura per malattie ter-<br />

si arriva ad un amaro paradosso:<br />

persino un ente come la bonifica,<br />

nato nel Cinquecento<br />

per rendere feconde le nostre<br />

terre, fatica oggi a definire la<br />

ruralità di un territorio.<br />

Due le conseguenze. La prima<br />

è che un territorio siffatto - ove<br />

"un ettaro di terreno urbaniz-<br />

zato assorbe l'acqua 10 volte in<br />

meno rispetto a un ettaro agricolo"<br />

e "le acque arrivano al Po<br />

in 12 ore" - è insicuro dal punto<br />

di vista idraulico ed abitativo.<br />

La seconda è che s'indebolisce<br />

la capacità produttiva caratteristica:<br />

il prato stabile permanente,<br />

tanto necessario per fare<br />

il grana, è in via di estinzione e<br />

ci sono suoli, tra Carpi e Guastalla,<br />

che h<strong>anno</strong> perso fino al<br />

60% di sostanza organica.<br />

Il Piano di Reggio<br />

'<br />

L<br />

assessore alle Risorse<br />

del Comune di Reggio<br />

Emilia Ugo Ferrari<br />

Dietro molti problemi del «cittadino»<br />

di oggi si nasconde la scarsità di quella<br />

cultura ambientale di cui invece<br />

abbondava il «contadino» di ieri...<br />

sottoscrive l'urgenza di uno<br />

stop al modello di sviluppo urbano,<br />

anche se l'amministrazione<br />

pubblica "non ha tutti gli<br />

strumenti per governare un territorio<br />

complesso": basti dire<br />

che in Italia, da 10 anni, manca<br />

una legge sull'edilizia urbana e<br />

sulle politiche abitative. Ma la<br />

"svolta", precisa, è già contenu-<br />

LONDRA SCARICA LE «CHIMERE»<br />

minali, ma la notizia è pur sempre uno smacco<br />

per la lobby che l'<strong>anno</strong> scorso ha lottato<br />

per cambiare la legge e permettere la creazione<br />

di embrioni ibridi. Le cosiddette "chimere".<br />

Passata l'euforia della vittoria in Parlamento,<br />

gli scienziati si sono dunque ritrovati<br />

senza contributi economici e impossibilitati<br />

a realizzare i loro piani sugli embrioni<br />

ibridi. John St Justin, uno degli scienziati coinvolti,<br />

si è dimesso dall'Università di Warwick<br />

e si è trasferito alla Monash University<br />

di Melbourne, attiva nella ricerca sulle cellule<br />

staminali. Gli altri due, che avevano ottenuto<br />

la licenza per realizzare embrioni ibridi,<br />

sono Stephen Minger del King's College<br />

di Londra, che ha scelto un impiego in am-<br />

ta nell'ultimo Psc (Piano strutturale<br />

comunale, l'ex Piano regolatore<br />

generale), sebbene i<br />

suoi effetti si produrr<strong>anno</strong> in un<br />

arco temporale di quindici anni.<br />

S'inseriscono in questa logica<br />

il dimezzamento del numero<br />

degli alloggi, la lotta all'erosione<br />

del territorio rurale da parte di<br />

"villaggi" costruiti in fretta nel<br />

forese e nelle frazioni, il ritorno<br />

a "terreno agricolo" dei troppi<br />

lotti (capanni per attrezzi, fienili)<br />

non utilizzati, la previsione di<br />

sette nuove "aree boscate", il<br />

contrasto al fenomeno delle case<br />

sfitte, stimate attualmente in<br />

circa 6.000 nel comune reggiano.<br />

Le uniche aree che conoscer<strong>anno</strong><br />

una qualche espansione,<br />

seguita Ferrari, sono<br />

quelle di Prato-Gavassa e Mancasale,<br />

scelte perché già dotate<br />

dei servizi socio-educativi indispensabili<br />

agli abitanti. Riprendendo<br />

uno slogan caro al sindaco<br />

Delrio, l'assessore conclu-<br />

bito industriale, e Lyle Armstrong<br />

dell'Università di Newcastle,<br />

che si è trasferito in Spagna.<br />

N<br />

on è facile capire quali siano stati i<br />

motivi di questa retromarcia del governo<br />

inglese, tuttavia, già durante<br />

il dibattito per cambiare la legge, erano molti<br />

gli esponenti del mondo medico e scientifico<br />

a considerare questo tipo di ricerca come<br />

immorale e di là di un limite minimo di rispetto<br />

della vita umana. Sarà anche una questione<br />

di denaro e di risultati non ottenuti in<br />

fretta, ma forse c'è stato un… sussulto morale<br />

alla base di questo stop alla costruzione di<br />

poveri embrioni "uomo – animale". E francamente<br />

non ci sembra una sconfitta.<br />

Gabriele Soliani<br />

VITE DA CANI<br />

Visto da E. T.<br />

de sostenendo la necessità di<br />

"più città pubblica", per favorire<br />

la conoscenza e l'incontro tra<br />

residenti oggi estremamente<br />

più "mobili" rispetto ad un passato<br />

recente.<br />

Un tetto alle città<br />

Di sigla in sigla, ancor<br />

meno potente del Psc è<br />

senz'altro il Ptcp (Piano<br />

territoriale di coordinamento<br />

provinciale), nonostante<br />

l'appassionata difesa che ne fa<br />

l'assessore all'agricoltura della<br />

Provincia di Reggio Emilia Roberta<br />

Rivi. L'agricoltura, afferma,<br />

deve ri-entrare nelle preoccupazioni<br />

pubbliche, anche<br />

perché fino a prova contraria è<br />

pur sempre il settore primario,<br />

in grado di incidere su "cucina"<br />

e "ambiente", due fattori che<br />

motivano la qualità della vita<br />

dei residenti e la soddisfazione<br />

dei turisti. La Provincia di Reggio<br />

Emilia, prosegue, è consapevole<br />

del superamento delle<br />

soglie per l'urbanizzazione,<br />

tant'è vero che l'Ente di Palazzo<br />

Allende è stato tra i primi in Italia<br />

a porvi un tetto (il 3 o il 5% a<br />

seconda delle zone). Poi alcune<br />

ricette: valorizzare l'area cosiddetta<br />

periurbana, che si distende<br />

tra città e campagna, smettendo<br />

di considerarla terra "in<br />

attesa di urbanizzazione"; continuare<br />

a finanziare, nonostante<br />

la penuria di risorse, la conservazione<br />

e miglioria del paesaggio<br />

agricolo.<br />

Infine una stoccata politica: è<br />

difficile mantenere queste linee<br />

di programma se il governo<br />

- tra abolizione dell'Ici e<br />

Piano-casa che favorisce gli<br />

ampliamenti - sembra voler remare<br />

nella direzione opposta.<br />

Per fortuna esistono associazioni<br />

- come i Rurali<br />

Reggiani o i "Comuni<br />

virtuosi" - che non si limitano a<br />

denunciare scempi e costosi<br />

insuccessi, ma offrono consulenze<br />

e buone pratiche gratuite.<br />

Ne parleremo prossimamente.<br />

Intanto si palesa una<br />

verità: all'origine di molti problemi<br />

del "cittadino" moderno<br />

sta la scarsità di quella cultura<br />

ambientale di cui abbondava il<br />

"contadino" di ieri.<br />

Edoardo Tincani<br />

Amministratori e primi cittadini si sentono un po' bastonati. Nell'ultimo<br />

periodo si segnalano: al 3° posto, i sindaci che si sono riuniti<br />

in città di venerdì 13, coperti di tagli dal governo, per ripetere<br />

come un fisco rotto che vedono di malocchio il patto di stabilità.<br />

Al 2° posto il sindaco di Reggio, contestato per l'ordinanza Delfìo<br />

anti-prostituzione, che multa l'abbordatore e gli sequestra, poi<br />

dissequestra, la macchina. Arrabbiati il Popolo della Pubertà (sanzione<br />

spropositata), i sindacati di polizia (superlavoro inutile), gli automobilisti<br />

colti in fallo (siete sicuri?), mentre alcuni che girano in<br />

Carroccio invocano la castrazione chimica del radiatore. Un equivoco<br />

telegramma, intanto, informa che "per riavere auto non serve<br />

raccomandata. Basta squillo". Al 1° posto, il neopresidente delle<br />

Farmacie Colosimo Franco. Franco voleva essere anche il consigliere<br />

Capelli Andrea, del Partito Demo-critico, quando confessò<br />

su Fessbook le sue perplessità sull'antico mestiere della lottizzazione<br />

delle poltrone. Colosimo, sentendosi scambiato per un politico<br />

da banco e tirato per i Capelli, ha risposto con una querela generica,<br />

diretta a stabilire chi sia il vero bugiardino. Poveri politici.<br />

C'è un modo, però, per sentirsi meno cavie e più di compagnia:<br />

reincarnarsi in cuccioli da adottare. Guardate i 278 Snoopy messi<br />

all'asta dalla ditta Morini di San Polo. La loro buona Stella (Borghi)<br />

veglia perché ricevano premure. Non lo sapevi, Fido politico,<br />

che se scodinzoli scatta l'Enpa-tia? Chiedi chi erano i Beagles.


16<br />

<strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong><br />

INFORMANZIANI<br />

Rubrica della F.N.P.<br />

Federazione<br />

Nazionale<br />

Pensionati<br />

CISL<br />

a cura di Pietro Ferri<br />

pietro.ferri@cislreggioemilia.it<br />

Lega Fnp di Reggio sull’economia<br />

Il Consiglio direttivo di Lega distrettuale Pensionati Cisl<br />

zona di Reggio si è riunito la scorsa settimana per un esame<br />

della situazione politico-sindacale ai vari livelli e al termine<br />

dei lavori ha votato all’unanimità un ordine del giorno<br />

nel quale ritiene che il sostegno alle imprese e all’occupazione<br />

rappresenti la priorità per i lavoratori e i sindacati<br />

in questa fase di grave crisi economica. Nel contempo<br />

– prosegue l’odg votato da Lega Fnp – si ritiene necessaria<br />

la protezione economica, sociale, sanitaria dei pensionati<br />

a rischio povertà o in condizioni di precarietà.<br />

Dopo aver chiesto a Governo e Parlamento di realizzare la<br />

riduzione della tassazione, non solo per le aziende ma anche<br />

per lavoratori dipendenti e pensionati, il documento<br />

ribadisce la necessità che la “Legge Finanziaria 2010” confermi<br />

gli stanziamenti destinati alla non autosufficienza,<br />

auspicando che il sostegno all’occupazione e alle famiglie<br />

più disagiate venga recuperato con l’abbassamento dei<br />

costi della politica, la lotta all’evasione fiscale e l’eliminazione<br />

degli enti inutili. Nel documento si riafferma la validità<br />

della piattaforma approvata nei recenti congressi di<br />

categoria, per la rivalutazione delle pensioni tramite la definizione<br />

di un “paniere di prodotti e di consumi reali” degli<br />

anziani, l’ampliamento della 14 a mensilità (esentasse)<br />

a pensionati con redditi tra 700 e 1.500 euro mensili.<br />

Il documento impegna infine il proprio gruppo dirigente<br />

e i delegati comunali a intraprendere, in armonia con la<br />

confederazione Cisl, la contrattazione sociale con gli Enti<br />

locali, per garantire la tutela degli anziani in generale e per<br />

salvaguardarli da eventuali aumenti di addizionali, tariffe<br />

e rette delle case protette, auspicando anche la ripresa di<br />

un percorso comune unitario tra le Confederazioni sindacali<br />

per garantire maggior equità ai lavoratori dipendenti,<br />

ai pensionati e alle loro famiglie. In precedenza il Consiglio<br />

direttivo aveva discusso sulla relazione di apertura del segretario<br />

Pino Volpe circa le problematiche organizzative<br />

del sindacato sul territorio e in particolare sul suo rafforzamento,<br />

con maggiori contatti con gli iscritti e tramite l’istituzione<br />

di nuovi recapiti periferici.<br />

Cisl: mobilitazione nazionale<br />

Anche se la moderata ripresa dell’economia fa capolino<br />

tra le pieghe della gravissima situazione del Paese, il Comitato<br />

esecutivo della nostra Confederazione ha indetto<br />

per il venerdì 27 <strong>novembre</strong> una giornata di mobilitazione<br />

generale. Restano infatti intatte le preoccupazioni per la situazione<br />

occupazionale, destinata ad aggravarsi nei prossimi<br />

mesi, e c’è la necessità di una verifica sull’entità degli<br />

stanziamenti assicurati dal Governo, per prolungare e migliorare<br />

gli ammortizzatori sociali, da estendersi anche a<br />

coloro che a tutt’oggi ne risultano privi.<br />

La mobilitazione Cisl si concretizzerà con confronti pubblici<br />

in ogni Provincia col coinvolgimento delle forze politiche<br />

e delle rappresentanze imprenditoriali, per dibattere<br />

sulle priorità che la Confederazione “bianca” ritiene<br />

indispensabili nel quadro delle problematiche esistenti e<br />

per le quali sono stati inviati forti avvisi al Governo. Esistono<br />

problemi riguardanti il miglioramento dei salari e<br />

delle pensioni, la copertura dei contratti pubblici, la riduzione<br />

della pressione fiscale. A tutto ciò deve aggiungersi<br />

il discorso sul Mezzogiorno, l’utilizzo dei fondi europei e<br />

di quelli per le aree sottoutilizzate, oltre a un forte intervento<br />

su consumi e politiche economiche, in particolare<br />

per le piccole e medie imprese. Nel contesto delle rivendicazioni<br />

emergono altresì problematiche inerenti il funzionamento<br />

della pubblica amministrazione e dei grandi<br />

servizi sociali e il sempre più grave squilibrio tra nord e<br />

sud del Paese. La Cisl chiede infine al Governo il sollecito<br />

rinnovo dei contratti pubblici, la riforma dell’università, la<br />

salvaguardia della ricerca, la promozione dei diritti civili e<br />

politici degli immigrati e la rimozione dei tagli finanziari<br />

che mortificano il ruolo delle forze dell’ordine.<br />

Benefit: ex senatori stop<br />

Dal prossimo 1° gennaio una gran parte dei 1.058 ex senatori<br />

non usufruirà più di alcuni (incredibili - ndr) privilegi<br />

quali telepass, biglietti ferroviari e aerei per dieci voli del<br />

costo complessivo di oltre un milione di euro l’<strong>anno</strong> (2 miliardi<br />

delle vecchie lire). Lo ha stabilito il presidente del<br />

Senato con una propria delibera tesa a economizzare i costi<br />

che gravano sull’amministrazione di Palazzo Madama.<br />

Si sono già verificate le prime proteste degli interessati<br />

(non c’è mai limite alla buona creanza) che rifiutano di rinunciare<br />

ai vantaggi finora goduti, argomentando che i<br />

colleghi di Montecitorio in quiescenza (1.600 ex parlamentari)<br />

continuer<strong>anno</strong> a goderne giacché analogo provvedimento<br />

non è ancora stato assunto dal quell’Amministrazione.<br />

“È un’inaccettabile discriminazione” – ha detto<br />

il presidente dell’associazione degli ex parlamentari (!) innescando<br />

così una inusitata “guerra tra ricchi”.<br />

L’auspicio è che il presidente Fini, dopo le vicende sulla<br />

durata dei processi, metta mano a un problema per la cui<br />

durata continuiamo a pagare saporitamente e senza un<br />

plausibile perché.<br />

Società & Cultura<br />

Proseguono le conferenze proposte da parrocchia di San Pellegrino e associazione La Pira<br />

Non abbiamo bisogno di muri ma di ponti<br />

Ennio Remondino al Cinema Olimpia il 26 <strong>novembre</strong> alle <strong>21</strong><br />

Immagine storica: 9 <strong>novembre</strong> 1989, la caduta del Muro di Berlino. Nella foto a destra: il giornalista Rai e scrittore Ennio Remondino.<br />

In occasione dell’anniversario<br />

dell’abbattimento<br />

del Muro di Berlino, abbiamo<br />

cominciato a riflettere<br />

sul senso e sulle conseguenze<br />

di questo evento. Ciò che colpisce<br />

è che, dopo un breve<br />

tempo di ottimismo, la storia<br />

di questi vent’anni è stata segnata<br />

da guerre, fanatismo religioso,<br />

crisi economiche, migrazioni<br />

imponenti di popoli.<br />

Piuttosto che<br />

chiudersi entro<br />

altri muri,<br />

nazionalistici,<br />

sociali o<br />

addirittura<br />

confessionali,<br />

siamo invitati<br />

a prenderci<br />

la responsabilità<br />

del nostro<br />

tempo, riflettendo<br />

sulla<br />

vocazione<br />

della <strong>Chiesa</strong>.<br />

Essa deve essereimmagine<br />

della Gerusalemme celeste,<br />

la città cinta da un grande<br />

e alto muro, simbolo dell’identità,<br />

ma con dodici porte,<br />

tre per ogni punto cardinale,<br />

aperte giorno e notte, simbolo<br />

dell’accoglienza.<br />

Piuttosto che<br />

chiudersi entro altri<br />

muri,nazionalistici,<br />

sociali,confessionali,<br />

siamo invitati<br />

a prenderci la<br />

responsabilità<br />

del nostro tempo,<br />

a riflettere sulla<br />

vocazione della<strong>Chiesa</strong><br />

Il primo incontro del ciclo<br />

è stato con il prof. Romano<br />

Prodi. Egli ci ha descritto<br />

un mondo in rapida<br />

mutazione; ne è immagine la<br />

sua attuale attività, che si divide<br />

tra l’insegnamento negli<br />

Stati Uniti e a Pechino, continuando<br />

anche la sua partecipazione<br />

al gruppo di lavoro<br />

dell’Onu sull’Africa.<br />

L’Europa rischia di divenire<br />

una periferia,<br />

nonostante le<br />

sue enormi<br />

potenzialità:<br />

il rallentamento<br />

del<br />

processo di<br />

integrazione<br />

è causa ed effetto<br />

della caduta<br />

della<br />

tensione morale<br />

che aveva<br />

animato i primi<br />

costruttori<br />

della Ue.<br />

Il secondo incontro<br />

sarà<br />

giovedì 26 <strong>novembre</strong> (ore <strong>21</strong>,<br />

cinema Olimpia) con Ennio<br />

Remondino, giornalista Rai,<br />

attualmente corrispondente<br />

da Istanbul. Ricordiamo le<br />

sue corrispondenze da Belgrado,<br />

durante i bombarda-<br />

Riflessioni e spunti operativi a margine del IV convegno ecclesiale sul Bene comune<br />

GRAZIE AL VESCOVO PER L’INCONTRO IN ATENEO<br />

Dopo aver partecipato al convegno ecclesiale Lavoro-impresa<br />

e responsabilità per il Bene comune (si veda a pagina<br />

3 di questo numero), il rag. Domenico Pecorelli, esperto<br />

consulente in direzione e organizzazione aziendale, giustizia<br />

alternativa (è arbitro e conciliatore) e consulente nei servizi<br />

per la famiglia presso Acli e Lega Consumatori, ha scritto<br />

una lettera per esprimere la sua gratitudine al Vescovo<br />

Adriano, riconoscendone la sensibilità sociale nell’affrontare<br />

tematiche di attualità e pubblico interesse.<br />

“<br />

Desidero ringraziare Sua Eccellenza<br />

e gli autorevoli relatori del<br />

Convegno ecclesiale Lavoro –<br />

Impresa e Responsabilità per il Bene comune”,<br />

scrive Pecorelli, “per gli spunti di riflessione e<br />

l’alto contenuto tecnico dei loro interventi.<br />

Ho constatato con somma soddisfazione la<br />

volontà di 'rimboccarsi le maniche' (condivisa<br />

dalla platea), attraverso azioni congiunte<br />

di tutte le forze sociali, per trovare quella<br />

comunione di intenti al fine di uscire dall’attuale<br />

crisi”. Pecorelli coglie quindi l’occasione<br />

per sottoporre all’attenzione di mons. Caprioli<br />

un contributo tratto da una relazione<br />

che portò “in occasione dei lavori preparatori<br />

per un convegno nel gennaio <strong>2009</strong>”, volto<br />

LEGA<br />

CONSUMATORI<br />

- Acli -<br />

ad affrontare situazioni di difficoltà economica “in un settore<br />

specifico quale quello dei cereali e relativo indotto”.<br />

Ecco un ampio passaggio di quel testo: “La crisi finanziaria<br />

mondiale ha dimostrato che i modelli finora<br />

costruiti non h<strong>anno</strong> dato i risultati attesi; siamo quindi<br />

di fronte alla caduta di «un sistema», come già viene de-<br />

PROGETTO EMIGRATI<br />

EMILIANO ROMAGNOLI<br />

NEL MONDO<br />

menti Nato del 1999: oltre al<br />

coraggio mostrato rimanendo<br />

nella capitale serba sotto<br />

le bombe, egli riuscì a darci<br />

un quadro non propagandistico<br />

della situazione, rifiutando<br />

la comoda identificazione<br />

della Serbia come “stato<br />

canaglia”. L’illusione di governare<br />

il disordine con la<br />

violenza ha accompagnato<br />

l’Occidente in questi vent’anni,<br />

con conse-<br />

guenzedolorose e pieno<br />

insuccesso.<br />

È importante<br />

rileggere questi<br />

eventi e soprattuttocoglierel’armamentario<br />

ideologico<br />

che è stato<br />

utilizzato.<br />

Infatti, la violenza<br />

può<br />

prendere diverse<br />

forme,<br />

dalla “guerra<br />

umanitaria” agli atteggiamenti<br />

molto simili al razzismo verso<br />

lo straniero. Si tratta comunque<br />

di un orientamento<br />

perdente: la violenza, militare<br />

o anche solo verbale, ha come<br />

effetto la crescita dell’ango-<br />

1989:la conclusione<br />

dell’episcopato di<br />

Baroni.Abbiamo<br />

bisogno di ricordare e<br />

rivivere il coraggio e<br />

la visione positiva<br />

di quegli anni,<br />

magari alla luce della<br />

sua ultima lettera<br />

pastorale,La pazienza<br />

scia, del pessimismo e del senso<br />

di impotenza. Ci aspettiamo<br />

che Remondino ci racconti<br />

questi vent’anni e gli chiederemo<br />

se egli vede un’altra via nei<br />

rapporti tra le nazioni.<br />

L’ultimo incontro della serie<br />

sarà con don Daniele Gianotti,<br />

preside del nostro Studio<br />

Teologico Interdiocesano, che<br />

verrà a parlarci martedì 26<br />

gennaio su “A vent’anni dal<br />

congedo di<br />

mons. Gilberto<br />

Baroni, il<br />

Vescovo del<br />

Concilio: attualità<br />

di un<br />

magistero in<br />

una mutata<br />

situazione di<br />

<strong>Chiesa</strong>”. In effetti,<br />

il 1989<br />

segnò la conclusionedell’episcopato<br />

di mons. Baroni.Abbiamo<br />

bisogno<br />

di ricordare e<br />

di rivivere il coraggio e la visione<br />

positiva di quegli anni,<br />

magari alla luce della sua ultima<br />

lettera pastorale, non a caso<br />

intitolata La Pazienza.<br />

don Giuseppe Dossetti<br />

nominata l’attuale congiuntura. Problematiche simili si<br />

possono riscontrare anche nei cosiddetti «Paesi emergenti»<br />

che, avendo anch’essi costituito strutture economiche<br />

sul modello dei Paesi occidentali, st<strong>anno</strong> subendo le medesime<br />

conseguenze di questi ultimi, quali ad esempio, caduta<br />

occupazionale e indebitamento ai massimi livelli. Basti<br />

pensare alla attuale situazione in Cina e non solo.<br />

Premesso quanto sopra, occorre quindi porre in atto misure<br />

correttive atte a contrastare la situazio-<br />

ne critica derivata dalla globalizzazione dei<br />

mercati e dalle misure di controllo e sviluppo<br />

della Finanza mondiale, rivelatesi inadeguate<br />

alle attuali esigenze del cittadino e delle<br />

economie in senso lato.<br />

Occorrono regole semplici, che permettano<br />

al tessuto economico-finanziario di operare<br />

attraverso leggi snelle e stabili, al fine di consentire<br />

un rapporto efficace tra Pubblico e<br />

Privato, tra Impresa e Consumatore”.<br />

Nella parte successiva di quel suo intevento<br />

(qui non riportata per ragioni di<br />

spazio, ndr) Pecorelli sintetizza in alcuni<br />

punti di intervento il piano operativo da<br />

mettere in atto. “Nella speranza che questo<br />

possa apportare un contributo utile alla Città e<br />

alla Provincia di Reggio Emilia”, conclude la sua lettera al Vescovo,<br />

“Le rivolgo i miei più cordiali e rispettosi ossequi”.<br />

Per contatti e approfondimenti:<br />

Domenico Pecorelli<br />

millen56@email.it<br />

340.7277919


AGENDA DEL VESCOVO<br />

AGENDA DELL’AUSILIARE<br />

Venerdì 20 <strong>novembre</strong><br />

Alle <strong>21</strong>, nella Casa della Carità<br />

B V. della Ghiara a Reggio,<br />

il Vescovo presiede l’incontro<br />

cittadino di dibattito sul<br />

tema Casa della Carità: quale<br />

risorsa pastorale?, nell’ambito<br />

della Visita al Vicariato<br />

urbano e in preparazione al<br />

10° anniversario dell’apertura della Casa.<br />

Domenica 22 <strong>novembre</strong><br />

Alle 16.30, nella chiesa parrocchiale di S. Giuseppe<br />

a Reggio, il Vescovo presiede la concelebrazione<br />

nella Solennità di Cristo Re e di ringraziamento<br />

con le comunità parrocchiali della Città per i 10<br />

anni dall’inaugurazione della Casa della Carità B.<br />

V. della Ghiara.<br />

Martedì 24 <strong>novembre</strong><br />

Alle 11, nella Basilica di San Prospero, il Vescovo<br />

Adriano presiede la concelebrazione eucaristica<br />

nella solennità di San Prospero, padre e pastore<br />

della <strong>Chiesa</strong> reggiana, con il Discorso alla Città.<br />

Da mercoledì 25<br />

a domenica 29 <strong>novembre</strong><br />

Il Vescovo inizia la Visita pastorale nella Zona Ovest<br />

incontrando la parrocchia di Cavazzoli e l’Unità<br />

pastorale di Pieve Modolena-San Pio X-Roncocesi.<br />

Sabato <strong>21</strong> <strong>novembre</strong><br />

In mattinata, presso l’Oratorio<br />

Don Bosco a Reggio,<br />

mons. Ghizzoni partecipa<br />

e interviene al Convegno<br />

diocesano Caritas La sicurezza<br />

della solidarietà.<br />

Alle 17, nella chiesa parrocchiale<br />

di Campegine,<br />

l’Ausiliare presiede la celebrazione<br />

eucaristica nel 25° anniversario dell’apertura<br />

della Cooperativa La Lucerna.<br />

Domenica 22 <strong>novembre</strong><br />

Alle 11.15, nella chiesa parrocchiale di Rivalta, l’Ausiliare<br />

presiede la celebrazione eucaristica nella solennità<br />

di Cristo Re e conferisce la Cresima ai ragazzi.<br />

Martedì 24 <strong>novembre</strong><br />

Alle 11, nella Basilica di San Prospero, l’Ausiliare<br />

concelebra al Pontificale nella solennità di San Prospero,<br />

patrono della Città e della Diocesi.<br />

Giovedì 26 <strong>novembre</strong><br />

Alle 17.30, presso la Sala dell’Hotel Astoria, partecipa<br />

e interviene alla Tavola rotonda sull’impegno<br />

di Reggio Terzo Mondo per le donne nei Paesi in via<br />

di sviluppo.<br />

Alle <strong>21</strong>, presso la parrocchia di Cavazzoli, mons.<br />

Ghizzoni modera l’Assemblea parrocchiale in occasione<br />

della Visita pastorale.<br />

Venerdì 27 <strong>novembre</strong><br />

Alle 15, presso la sede Caritas, l’Ausiliare presiede<br />

l’incontro del Comitato di promozione e gestione<br />

del Fondo diocesano di solidarietà Famiglie-Lavoro.<br />

Alle <strong>21</strong>, presso la parrocchia di Pieve Modolena,<br />

mons. Ghizzoni modera l’Assemblea dell’Unità Pastorale<br />

Pieve M. – S. Pio X - Roncocesi in occasione<br />

della Visita pastorale.<br />

Domenica 29 <strong>novembre</strong><br />

Alle 10.30, nella chiesa di Gavasseto, l’Ausiliare presiede<br />

la celebrazione eucaristica per l’inizio solenne<br />

nel ministero di don Roberto Bertoldi, nominato<br />

parroco moderatore nell’Unità pastorale “Madonna<br />

della Neve” di Marmirolo, Roncadella, Gavasseto,<br />

Sabbione, Masone e Castellazzo.<br />

Alle 15.30, a Castellazzo, mons. Ghizzoni guida l’incontro<br />

per le donne in formazione nell’Ordo Virginum<br />

sul tema Educarsi alla conoscenza di sé.<br />

La Settimana <strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong> 17<br />

IL SANTO DELLA SETTIMANA<br />

<strong>21</strong> <strong>novembre</strong><br />

Beata Francesca Siedliska<br />

(Maria di Gesù Buon Pastore)<br />

Fondatrice<br />

Varsavia, 12 <strong>novembre</strong> 1842 – Roma, <strong>21</strong> <strong>novembre</strong> 1902<br />

Francesca Siedliska nacque nel Castello di Roszkowa<br />

Wala - presso Varsavia, in Polonia - il 12 <strong>novembre</strong><br />

1842, primogenita dei coniugi Adolfo Siedliska e Cecilia<br />

di Morawska, discendenti da antica nobiltà polacca;<br />

la zona della Polonia ove abitavano era allora sotto la protezione<br />

dello Zar di Russia e vent’anni dopo, nel 1863, fu incorporata<br />

nell’impero dello zar.<br />

In un ambiente imbevuto di indifferenza religiosa, propria<br />

della filosofia di quel tempo, Francesca cominciò a conoscere<br />

Dio attraverso un’istitutrice molto brava e colta, che<br />

le insegnò anche a pregare; ma la morte improvvisa di questa<br />

istitutrice, la privò del suo sostegno spirituale. Successivamente<br />

una parente materna la preparò alla prima Confessione;<br />

poi la madre si ammalò gravemente e Francesca,<br />

angosciata, ebbe la forza d’implorare la Madonna per la<br />

sua guarigione, che avvenne di lì a poco.<br />

Proprio in questo periodo, mentre Francesca assisteva<br />

la madre - ospitata a Varsavia dal nonno - incontrò<br />

nel <strong>novembre</strong> 1854 il padre cappuccino Leandro<br />

Lendzian, di origine lituana, e fra i due s’instaurò una intesa<br />

spirituale che lei considerò il “momento della mia<br />

conversione; mi recai dal padre come una pagana, vuota<br />

di Dio e del Suo amore, tornai illuminata nell’amore”. Poi,<br />

con le tappe della Prima Comunione, della dura Quaresima<br />

del 1860 vissuta con profondo spirito ascetico, del<br />

drammatico confronto con suo<br />

padre (che voleva farla sposare e<br />

inserirla nell’alta società), Francesca<br />

prese sempre più coscienza<br />

della vocazione religiosa, e con la<br />

guida spirituale di padre Lendzian<br />

coltivò la sua aspirazione a consacrarsi<br />

interamente a Dio.<br />

Il 12 aprile 1873 - lei aveva 31 anni<br />

- padre Leandro le disse chiaramente<br />

che era volontà di Dio che<br />

iniziasse la fondazione di una<br />

nuova famiglia religiosa. Sebbene stupita della richiesta,<br />

non oppose resistenze e cominciò l’opera suggeritale; a lei<br />

si unì in un primo momento anche la madre, “colpita” da<br />

tempo dalla spiritualità della figlia. La nuova comunità doveva<br />

essere dedita all’adorazione del Ss. Sacramento, all’imitazione<br />

della vita di Maria Vergine a Nazareth, all’educazione<br />

catechistica dei fanciulli.<br />

Acausa dell’opposizione del Governo russo, non si<br />

poteva aprire nella Polonia di allora la Casa-madre,<br />

allora Francesca Siedliska partì per Roma a sottoporre<br />

il programma della nuova Congregazione al papa<br />

Pio IX. Il 1° ottobre 1873 fu ricevuta dal Pontefice che approvò<br />

l’idea della fondazione delle “Suore della Sacra Famiglia<br />

di Nazareth”. L’ideale ascetico della fondazione maturò<br />

a Loreto nel 1875: imitare la vita nascosta e tutte le virtù<br />

della Sacra Famiglia di Nazareth. Il 1° maggio 1884 fece<br />

la Professione religiosa con le prime compagne, prendendo<br />

il nome di suor Maria di Gesù Buon Pastore. Ovunque,<br />

negli anni, si moltiplicarono le Case delle congregazione<br />

nel mondo. Il 15 <strong>novembre</strong> fu colpita da peritonite acuta e<br />

il <strong>21</strong> <strong>novembre</strong> 1902 morì santamente. È stata beatificata<br />

a Roma il 23 aprile 1989 da papa Giovanni Paolo II.<br />

Antonio Borrelli<br />

La Libertà<br />

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Chiuso in redazione alle 20.00 di mercoledì 18 <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong><br />

Tiratura del 14 <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong>: 5.040 copie<br />

UNO SGUARDO ALLE LETTURE<br />

22 <strong>novembre</strong> - XXXIV Domenica<br />

SOLENNITÀ DI N.S.G.C. RE DELL’UNIVERSO<br />

1<br />

Questa pagina narra una fase del processo che Gesù<br />

ha subìto davanti a Pilato. La domanda di Pilato vuole<br />

precisare il capo di accusa: è vero che Gesù vuole<br />

essere re? La risposta di Gesù mira a rendere più<br />

chiaro l’interrogativo; è come se egli domandasse: “Per te,<br />

Pilato, la parola «re» ha lo stesso significato che ha per i giudei<br />

che mi h<strong>anno</strong> portato qui?”. Infatti, per Pilato, il titolo è<br />

soltanto politico: chi si fa re mira a sostituire il potere di Roma.<br />

Invece per i giudei affermare di essere re significa pretendere<br />

di essere il Messia, inviato da Dio con una missione<br />

sia politica che religiosa. Pilato risponde, sbrigativo, che<br />

il problema è tra Gesù e le autorità sacerdotali di Israele. Allora<br />

Gesù inizia a spiegare che cosa significa, per lui, essere<br />

re. Da notare che non dice “il mio regno non è in questo<br />

mondo”, ma “non è di questo mondo”: egli non nega che il<br />

suo insegnamento abbia conseguenze in questo mondo,<br />

anzi che voglia capovolgerlo. Piuttosto afferma che la sua regalità<br />

ha un modo totalmente diverso di affermarsi e di esercitarsi<br />

rispetto ai poteri di questo mondo: Gesù rifiuta la violenza<br />

e l’imposizione, e ne è prova la sua rinuncia a chiedere<br />

di essere difeso. La domanda di Pilato indica che non capisce<br />

come si possa regnare senza la forza: “Dunque tu sei<br />

re?” è come dire: “Se le cose st<strong>anno</strong> così, come puoi pensare<br />

di essere re?”. Gesù risponde che la sua regalità si definisce<br />

come testimonianza alla verità, che non può essere imposta<br />

ma chiede di essere ascoltata e liberamente accolta. E<br />

la verità è Gesù stesso, in quanto rivelatore dell’amore del<br />

Padre e della sua volontà di farci suoi figli.<br />

La festa che celebriamo ci ricorda che Gesù è il “Messia”,<br />

cioè il re. Ma, durante la sua vita, non vuole che i suoi<br />

contemporanei lo dicano, per non creare illusioni. Per<br />

i suoi contemporanei (come anche per noi), il potere è sinonimo<br />

di forza e violenza, sopraffazione e sottomissione,<br />

propaganda e menzogna, ricchezza e ingiustizia. Soltanto<br />

contemplandolo inerme durante il processo o mentre pende<br />

dalla croce, possiamo comprendere in quale modo Gesù<br />

intenda essere re: amando, servendo, perdonando, dando<br />

la vita. Poiché Dio è amore e la croce di Gesù è il più grande<br />

atto di amore di tutta la storia, la croce è la più completa<br />

rivelazione del modo che ha Dio di essere re. È sulla croce<br />

che Gesù rende testimonianza alla verità, cioè alla regalità<br />

di Dio, che capovolge il nostro modo di vedere le cose. E<br />

proprio per questa sua apparente debolezza, la regalità di<br />

Gesù ha un punto critico che è la nostra libertà. Nulla ci viene<br />

imposto, ma abbiamo la facoltà di scegliere se vogliamo<br />

servire Cristo o il diavolo. Sta a noi decidere se praticare la<br />

giustizia o l’iniquità, se abbracciare l’amore e il perdono o<br />

la vendetta e l’odio. Da questo dipende la nostra salvezza<br />

personale, ma anche quella del mondo.<br />

Il potere è necessario, ma rischioso: serve per difendere chi<br />

è più debole dalle prepotenze di chi è più forte. Ma è pericoloso,<br />

rischia di ubriacare chi lo detiene. Quando chi ha il<br />

potere non ha il timore di Dio, rischia di perdere la testa, di<br />

pensare di poter fare degli altri ciò che egli vuole. Per questo<br />

contemplare la croce di Cristo è, anche oggi, l’antidoto<br />

più sicuro alla concezione mondana del potere.<br />

a lettura Dn 7,13-14<br />

Il suo potere è un potere eterno.<br />

Dal salmo 92<br />

Venga, Signore, il tuo regno di luce.<br />

2a lettura Ap 1,5-8<br />

Ha fatto di noi un regno<br />

di sacerdoti per il suo Dio.<br />

Vangelo Gv 18,33-37<br />

Tu lo dici, io sono re.<br />

don Edoardo Ruina<br />

LA A LIBERTÀ LIBERTÀ<br />

VIGILATA VIGIL<br />

dalle pagine di 50 anni fa<br />

"Esaminiamo i maestri reggiani": su "La Libertà" del <strong>21</strong> <strong>novembre</strong><br />

1959 don Pignagnoli dedica un servizio alla "lodevole<br />

rassegna degli hobby e delle ingegnosità della classe magistrale",<br />

inaugurata all'isolato San Rocco dallo scrittore fiorentino<br />

Piero Bargellini. Don Eleuterio Agostini, in controcopertina,<br />

affronta il tema politico-ecclesiale dei cosiddetti liberali<br />

cattolici.<br />

Corrispondenza di Gastone Tamagnini dal titolo "Da 400 anni<br />

Correggio è città": domenica 22 le celebrazioni quadricentenarie<br />

si aprir<strong>anno</strong> con un discorso della soprintendente<br />

alle gallerie e opere d'arte Augusta Ghidiglia Quintavalle.<br />

Inaugurata, al Centro Sacro Cuore di Reggio, la Scuola di<br />

Scienze sociali (nella foto, al microfono parla il prof. Siro<br />

Lombardini). Ampio spazio alla giornata "pro orantibus", con<br />

brani d'intervista tratti dal radio-documentario "Clausura".


18<br />

<strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong><br />

ITALIA A CORTO DI STRATEGIE<br />

Gestione del nucleare:<br />

opacità di ieri e di oggi<br />

Il direttore de "La Libertà" prova, molto gentilmente, a soddisfare<br />

la mia speranza d'aver torto, espressa nel finale della<br />

lettera pubblicata sul numero 39 (7 <strong>novembre</strong> scorso),<br />

puntualizzando, giustamente, che la nave identificata al largo<br />

di Cetraro è stata affondata nel 1917 da un U-boat austroungarico,<br />

quindi non può aver apportato il Cesio 137 di cui si<br />

stigmatizza la presenza. Purtroppo sembra che io abbia ancora<br />

ragione (fino ad auspicata prova contraria) dato che:<br />

1) nessuno ha mai ufficialmente smentito la notizia della presenza<br />

di Cesio 137;<br />

2) si va ora dicendo che esso non viene dal mare, ma da una discarica<br />

(abusiva, ma toh!) fatta nel greto di un torrente lì vicino;<br />

3) si debbono ancora identificare due relitti (ignoti, ma veh!)<br />

che si trovano, inaspettatamente, da quelle parti.<br />

Speriamo che si dimostri, definitivamente, che il punto 1) è, infondatamente,<br />

prodotto da puro malanimo, dopodiché mi rasserenerò.<br />

Però le ultime notizie inducono a credere che il cattivo<br />

comportamento del nostro 'gobierno' tenda a continuare,<br />

fatto inevitabile, con le premesse stabilite.<br />

Facciamo un passo indietro: nel 2005 mi trovai ad un'udienza<br />

del Pontefice, in Vaticano,<br />

concessa ai membri<br />

dell'Ucid (Unione Cristiana<br />

Imprenditori e<br />

Dirigenti). Fra i presenti<br />

c'era anche il vescovo<br />

emerito di Scanzano di<br />

Puglia, che era stato poco<br />

prima teatro di una<br />

patetica ritirata governativa<br />

dopo la tentata<br />

imposizione, non discussa,<br />

non compensata,<br />

non pattuita, della<br />

discarica nucleare nazionale.<br />

La marcia indietro<br />

avvenne quando<br />

(ma chi l'avrebbe mai<br />

Un reattore nucleare<br />

detto?) ci si rese conto<br />

che questo modo di<br />

procedere faceva per-<br />

dere voti. Provai allora a sondare un distinto signore che accompagnava<br />

il vescovo circa i postumi di questo maldestro<br />

tentativo. Ciò che ne riporto qui era l'indignazione di fronte al<br />

fatto che il massimo Livello aveva, con fare gioioso, negata la<br />

Sardegna, il posto più adatto per un tal gravoso compito, dato<br />

che ci va lui in vacanza (osservazione esatta: consultare la<br />

stampa nazionale del 7 luglio 2003).<br />

Ora che i Francesi e gli Inglesi insistono per farci riportare<br />

in casa i prodotti di fissione dei nostri vecchi reattori,<br />

da loro opportunamente condizionati, e che lasciamo<br />

in casa loro transitoriamente, pagando un affitto salato,<br />

il problema si ripone, ma un'astuta soluzione italiana è già<br />

pronta: prendiamo un'area militarizzata e mettiamoli lì, nessuno<br />

può impedirlo. Ma che accadrà dei voti? Comunque un<br />

vecchio precedente c'è: nella latebre del Monte Conero, la così<br />

detta Gibilterra italiana, sono stoccati, fin dal 1919, gli aggressivi<br />

chimici (Fosgene, Iprite, Arsina, Schneiderite, Lewisite,<br />

non il Cloro che l'industria chimica ha riciclato) del Regio<br />

Esercito, di quello Imperiale Regio, e dei visitatori (Anglo-Franco-Americani)<br />

presenti sul nostro fronte nella prima guerra<br />

mondiale. Parte dell'Iprite e dell'Arsina è stata impiegata contro<br />

gli Etiopici nel 1935-36, ma quando, nel 1946, il tutto fu sigillato<br />

(ma come?), un pesante silenzio calò su quel caro deposito<br />

e sulle quantità contenute. Quando, nel 1956, ero ufficiale<br />

di complemento nel Servizio Tecnico d'Artiglieria all'Arsenale<br />

Esercito di Piacenza, se ne parlava leggermente preoccupati,<br />

che dirne 63 anni dopo? Il Colonnello comandante mi<br />

stuzzicava "Si raffermi, Ferrari, passi in servizio permanente,<br />

forse toccherà a lei bonificare il Conero rimuovendo il tutto".<br />

Fortuna che non ho seguito quel consiglio: nessuno ha ordinato<br />

di procedere e io avrei perso il mio tempo. Peccato, però.<br />

Giorgio Ferrari<br />

Don Carlo Cipolli è stato<br />

una «sentinella della fede»<br />

Caro Direttore,<br />

don Carlo Cipolli è stato una sentinella della fede che<br />

ha illuminato, come un faro, l'esistenza di coloro che<br />

h<strong>anno</strong> avuto il privilegio di conoscerlo, di apprendere i suoi<br />

insegnamenti e di accostarsi alla lettura dei suoi scritti.<br />

Negli incontri vicariali, prima che il male lo aggredisse, si<br />

erano create le opportunità di dialogo sui temi proposti e<br />

con esso il suo costante, gioioso impegno nella testimonianza<br />

del Vangelo. Aveva portato avanti per molto tempo la<br />

stesura di un dattiloscritto ponderoso sulla storia del nostro<br />

glorioso Seminario, con la speranza di vederne la pubblicazione.<br />

Per la fiducia accordatami ne ricavai una fotocopia, che conservo<br />

in evidenza tra i libri a me più cari. Echeggiano le parole<br />

di Gesù nel cuore, mentre don Carlo si ricongiunge a<br />

Dio insieme ad una moltitudine di persone sante: "Venite<br />

benedetti dal Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato<br />

per voi fin dalla creazione del mondo (Mt 25, 34)".<br />

Pietro Melioli<br />

La pagina dei Lettori<br />

Tutti vincolati dalla legge naturale universale<br />

Caro Direttore,<br />

la lettera di Alfredo Spaggiari "Libertà<br />

di coscienza (anche) per i<br />

politici cattolici" (cf. La Libertà del 7 <strong>novembre</strong>,<br />

pag. 19, ndr) dice il vero: guai se<br />

il mandato del parlamentare cattolico<br />

fosse vincolato all'obbedienza a qualche<br />

entità esterna o fosse vincolato a una disciplina<br />

di partito. Ma, detto questo, occorre<br />

segnalare anche un'omissione: guai<br />

se il mandato del parlamentare cattolico<br />

fosse vincolato all'obbedienza, esclusa la<br />

necessaria obbedienza alla legge naturale<br />

universale.<br />

"La legge naturale, iscritta dal Creatore nel<br />

cuore di ogni uomo, consiste in una partecipazione<br />

alla sapienza e alla bontà di<br />

Dio ed esprime il senso morale originario,<br />

che permette all'uomo di discernere, per<br />

mezzo della ragione, il bene e il male. Essa<br />

è universale e immutabile e pone la base<br />

dei doveri e dei diritti fondamentali della<br />

persona, nonché della comunità umana<br />

e della stessa legge civile". Non è quindi<br />

la "legge naturale universale cattolica"<br />

ma è la "legge naturale universale di tutti".<br />

A essa devono obbedienza (in ordine<br />

alfabetico) Berlusconi, Bersani, Bossi, Casini,<br />

Di Pietro, e tutti i parlamentari che si<br />

riconoscono nei loro partiti.<br />

Esiste questa legge naturale universale?<br />

Esiste certamente: nessuno avrebbe potu-<br />

Fame: il problema<br />

non sono le riserve<br />

Caro direttore,<br />

pochi giorni orsono leggevo<br />

su un quotidiano l'intervento<br />

di un lettore che si chiedeva<br />

quando saremo dieci miliardi<br />

di persone come faremo a sfamarle<br />

tutte.<br />

Oggigiorno secondo precise<br />

stime della Fao, esistono produzioni<br />

e riserve alimentari<br />

planetarie in grado di nutrire<br />

12 miliardi di abitanti, solo<br />

che torna sempre attuale la<br />

frase che c'è "troppo per pochi<br />

e poco (troppo) per molti".<br />

Sono convinto che con l'inevitabile<br />

progresso delle tecniche<br />

colturali e genetiche (ricorso<br />

agli Ogm), il problema<br />

della produttività risulterà secondario,<br />

in confronto alla<br />

bassissima solidarietà che i cosiddetti<br />

Paesi ricchi riservano<br />

per i più poveri; l'Italia, con lo<br />

to condannare i gerarchi nazisti a Norimberga<br />

senza ricorrere alla legge naturale<br />

universale. I gerarchi infatti replicavano,<br />

da positivisti giuridici, con parole che suonavano<br />

così: "Noi abbiamo fatto le nostre<br />

scelte senza obbedire a nessuno e senza<br />

vincoli di mandato: di che v'impicciate?".<br />

"No. Noi vi condanniamo. Perché ogni uo-<br />

mo agisce in politica col vincolo di mandato<br />

della legge naturale universale".<br />

Chi vìola la legge naturale universale<br />

innesca una deriva totalitaria.<br />

Anche se siamo in democrazia? Sì,<br />

anche se siamo in democrazia. Infatti<br />

"una democrazia senza valori si converte<br />

facilmente in un totalitarismo aperto<br />

oppure subdolo, come dimostra la storia"<br />

(Giovanni Paolo II, Veritatis Splendor).<br />

0,16% del Pil, occupa purtroppo<br />

uno degli ultimi posti in<br />

ambito europeo.<br />

Paolo Pagliani<br />

Ancora sulla questione<br />

della <strong>Chiesa</strong> Anglicana<br />

Stimatissimo Signor Direttore,<br />

mi permetto di controbattere<br />

al carissimo signor Succi<br />

(cf. La Libertà del 7 <strong>novembre</strong>,<br />

pag. 18, ndr), non per polemica,<br />

ma per chiarire alcuni<br />

punti.<br />

a) La successione apostolica<br />

nella <strong>Chiesa</strong> Anglicana è stata<br />

interrotta non nel 1896 ma<br />

bensì nel XVI secolo quando,<br />

con Edoardo VI, la <strong>Chiesa</strong> d'Inghilterra<br />

adottò riti e teologie<br />

calviniste.<br />

Per Leone XIII i riformatori<br />

inglesi h<strong>anno</strong> voluto modificare<br />

il rituale romano con la<br />

precisa intenzione di negare la<br />

dimensione sacrificale della<br />

" S<br />

u di lui sapevo di<br />

potere sempre<br />

contare e spesso,<br />

quando avevo bisogno di<br />

un aiuto, lo cercavo". Con<br />

queste parole don Amedeo<br />

Cantarelli, parroco di Puianello,<br />

ha ricordato l’amico<br />

e collaboratore Aurelio<br />

Valentini, scomparso sabato<br />

14 <strong>novembre</strong> all’età di 84<br />

anni. "Quando arrivai a<br />

Puianello nove anni fa", ha<br />

proseguito il sacerdote,<br />

"Aurelio è stata una delle<br />

prime persone che ho incontrato.<br />

Ricordo che in<br />

quell’occasione mi appoggiò la testa su una spalla in segno di<br />

rispetto e disponibilità".<br />

Aurelio era caratterizzato da una fede profonda.<br />

"Quando veniva a servire la Messa - ha ricordato don<br />

Amedeo - a volte vedevo che dalla manica della tunica<br />

usciva la corona del Rosario, segno evidente della sua frequente<br />

preghiera e della sua profonda devozione a Maria. La<br />

fede fu per lui un valido aiuto due anni fa dopo la scomparsa<br />

della moglie e ancor di più alcuni anni fa dopo la morte del figlio<br />

Paolo". Lunedì 16 <strong>novembre</strong>, il giorno delle esequie, attorno<br />

alla figlia Daniela, al genero Lorenzo Morani e alle nipoti<br />

si sono stretti parenti, amici e molti parrocchiani che h<strong>anno</strong><br />

gremito la chiesa di Puianello.<br />

Aurelio in parrocchia era stimato per il suo lavoro di falegname<br />

e restauratore di mobili. Per il suo funerale aveva voluto<br />

che la croce fosse sorretta dalla base di legno che lui stesso<br />

aveva intagliato. Ha presieduto il rito funebre il parroco di<br />

Puianello don Amedeo Cantarelli e h<strong>anno</strong> concelebrato<br />

mons. Tiziano Ghirelli, nipote del defunto, mons. Emilio Landini<br />

e don Emanuele Benatti. Anche direzione e redazione de<br />

La Libertà esprimono sentite condoglianze alle famiglie Valentini<br />

e Morani.<br />

Messa e del Sacerdozio e questo<br />

è sufficiente per affermare<br />

che gli Ordini anglicani siano<br />

nulli e invalidi.<br />

Nel discorso rivolto in occasione<br />

del Concistoro straordinario<br />

in preparazione al Grande<br />

Giubileo (22 giugno 1994),<br />

il Servo di Dio Giovanni Paolo<br />

II rileggeva il pronunciamento<br />

della Bolla Apostolicae curae<br />

alla luce della decisione presa<br />

dalla Comunione anglicana<br />

di procedere all'ordinazione<br />

sacerdotale di donne, confermando<br />

così l'invalidità degli<br />

Ordini anglicani. A questo<br />

punto non è più possibile un<br />

riesame della Bolla di Leone<br />

XIII, ma sono gli sviluppi recenti<br />

in seno all'anglicanesimo<br />

e il giudizio definitivo di<br />

Giovanni Paolo II sull'impossibilità<br />

delle donne di accedere<br />

al sacerdozio a motivare<br />

una diversa valutazione sulla<br />

validità delle Ordinazioni.<br />

LUTTO A PUIANELLO <br />

L’ultimo saluto ad Aurelio<br />

Aurelio Valentini<br />

Sterminare gli ebrei è illecito per tutti gli<br />

Stati, non solo per i parlamentari cattolici.<br />

Ma anche approvare leggi sull'aborto<br />

è illecito per tutti gli Stati, non solo per i<br />

parlamentari cattolici. Gli Stati che le approvano<br />

innescano una "deriva totalitaria".<br />

E sulla famiglia? "Dobbiamo proclamare<br />

solennemente che la vita umana va trasmessa<br />

attraverso la famiglia, fondata sul<br />

matrimonio uno e indissolubile, elevato,<br />

per i cristiani, alla dignità di sacramento.<br />

La trasmissione della vita umana è affidata<br />

dalla natura a un atto personale e cosciente<br />

e, come tale, soggetto alle sapientissime<br />

leggi di Dio: leggi inviolabili e immutabili<br />

che v<strong>anno</strong> riconosciute e osservate".<br />

Anche sul matrimonio non si scappa:<br />

il matrimonio è indissolubile per tutti,<br />

non solo per i parlamentari cattolici<br />

(per i cattolici è "elevato alla dignità di sacramento").<br />

La "patente" per trasmettere<br />

la vita è riservata agli sposi indissolubili.<br />

Un po' dura questa frase del Papa? Beh,<br />

per una volta non potrà essere "imputata"<br />

a Benedetto XVI; è di Giovanni XXIII nella<br />

Mater et Magistra. Ed è una frase normale<br />

per chiunque riconosca e ami la legge<br />

naturale universale.<br />

Un caro saluto.<br />

Giovanni Lazzaretti<br />

In merito è utile leggere l’articolo<br />

di Paolo Gamberini S.J.<br />

su La Civiltà cattolica 1997 II<br />

16-29.<br />

b) In merito al fatto che<br />

qualche vescovo anglicano si<br />

fosse fatto ri-ordinare da un<br />

vescovo della <strong>Chiesa</strong> Sira Indipendente<br />

del Malabar (la cui<br />

successione apostolica è in<br />

dubbio), non è sicuro se si tratti<br />

di verità o leggenda. Certo è<br />

che – se ciò fosse vero - non tutti<br />

i vescovi furono ri-ordinati,<br />

ma solo molto pochi (alcuni<br />

che erano in India), pertanto<br />

in ogni caso la maggior parte<br />

dei vescovi e sacerdoti anglicani<br />

non è ordinata validamente.<br />

Ringrazio il signor Succi di<br />

avere aperto un piccolo dibattito<br />

che ha permesso anche a<br />

me di approfondire un argomento<br />

che pare banale ma rivela<br />

grandi complessità.<br />

Luca Stefanini<br />

1° ANNIVERSARIO<br />

VINCENZA FERRETTI<br />

insegnante, anni 55<br />

“Signore,<br />

non ti chiedo<br />

perché me l’hai tolta,<br />

ma ti ringrazio<br />

per il tempo<br />

che l’hai lasciata<br />

accanto a me”<br />

da S. Agostino<br />

Carissima Vincenza,<br />

grazie di cuore<br />

per tutto il bene ricevuto e<br />

per aver fatto comprendere<br />

come l’unica vera eredità<br />

che possiamo lasciare<br />

è la quantità di amore<br />

che avremo saputo<br />

gratuitamente donare.<br />

Ti siamo debitori<br />

nelle preghiere.<br />

Un immenso abbraccio<br />

nel Signore.<br />

Gianni e Gianluca<br />

Una Messa sarà celebrata giovedì 26 <strong>novembre</strong>, alle ore <strong>21</strong>, nella<br />

chiesa di Marzaglia (Modena).


La pagina dei Lettori <strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong> 19<br />

In queste pagine ospitiamo opinioni e contributi dei lettori. La pubblicazione non significa condivisione da parte della redazione, ma invito al confronto. Scritti eccedenti le 1.500 battute potrebbero non<br />

trovare spazio o essere tagliati. NON VERRANNO PUBBLICATE LETTERE NON FIRMATE. Recapiti per scriverci: viale Timavo 93, 4<strong>21</strong>00 Reggio Emilia; fax 0522.434058; e-mail laliberta@libero.it<br />

CAMPAGNA ABBONAMENTI A «LA LIBERTÀ»:<br />

IL POSTINO TARDA? CHIEDI ANCHE L’E-MAIL!<br />

«Omofobia», vocabolo a sfondo ideologico<br />

Non so chi abbia inventato la parola<br />

"omofobia", ma si tratta certo<br />

di un abile manipolatore del<br />

linguaggio. La prassi di stravolgere le parole<br />

per farne slogan capaci di instillare<br />

nella mente delle persone una determinata<br />

ideologia è comune a tutti i totalitarismi;<br />

ci troviamo ora di fronte all'avanzata<br />

del totalitarismo più inquietante, il nichilismo.<br />

Piergiorgio Liverani, editorialista di Avvenire,<br />

da anni si occupa del fenomeno<br />

dell'«antilingua», il lessico utilizzato appunto<br />

per "manipolare le coscienze, per<br />

creare i presupposti pseudoscientifici, artificiali,<br />

di comodo ed "etici" allo scopo di<br />

ottenere cambiamenti radicali del costume,<br />

per smontare i sistemi etici e culturali<br />

su cui si basano la società, la famiglia, la<br />

sessualità, la procreazione, la vita; per<br />

creare nuovi tipi di costume e di convivenza<br />

che consentano, per motivazioni di comodo<br />

e di egoismo e per motivi letteralmente<br />

ideologici (far perdere la cognizione<br />

del bene e del male), la violazione legalizzata<br />

e la negazione dei diritti e della dignità<br />

della persona".<br />

Pensiamo, ad esempio, ad espressioni come<br />

"interruzione volontaria di gravidanza",<br />

anzi "Ivg", usata per sostituire la parola<br />

"aborto", oppure a "prodotto del con-<br />

Rinnova subito l'abbonamento a<br />

La Libertà: anche per il 2010 la<br />

quota ordinaria rimane invariata<br />

a 35 euro. E i nuovi abbonati, per il<br />

primo <strong>anno</strong>, pagano solo 25 euro.<br />

Inoltre è attiva la promozione "Chi abbona<br />

un amico trova lo sconto": a chi,<br />

rinnovando il proprio abbonamento,<br />

presenta a "La Libertà" un nuovo abbonato<br />

pagante (primo <strong>anno</strong>: 25 euro),<br />

viene riconosciuto uno sconto di 5 euro<br />

(cioè il vecchio abbonato rinnova a<br />

30 euro).<br />

Per il versamento si può utilizzare<br />

una delle seguenti modalità:<br />

* conto corrente postale n.<br />

108154<strong>21</strong> intestato alla società editrice<br />

“P. Tito Brandsma s.r.l.”, corso Garibaldi<br />

31 – 42016 Guastalla; un bollettino<br />

prestampato si trova nel cellophane di<br />

questo numero, va solo completato<br />

con l'importo (il bollettino, per motivi<br />

tecnici, viene spedito a tutti: chi avesse<br />

già rinnovato non lo consideri).<br />

cepimento" usata al posto "embrione" o,<br />

anche, al termine "farmaco" riferito alla<br />

"pillola del giorno dopo". Qualsiasi dizionario<br />

definisce la parola "farmaco" come<br />

"sostanza dotata di virtù terapeutiche",<br />

cioè qualcosa che ti fa guarire da una malattia.<br />

Miscelando queste espressioni, si<br />

può facilmente stravolgere il modo di pensare<br />

della gente, suggerendo l'idea che la<br />

gravidanza sia una malattia caratterizzata<br />

dalla presenza di un prodotto estraneo,<br />

il cui sviluppo può fortunatamente essere<br />

interrotto dai farmaci che la scienza ci<br />

mette a disposizione.<br />

Nel caso di "omofobia" il significato<br />

letterale del termine dovrebbe<br />

essere "paura dell'uguale", da<br />

"omos" (uguale) - "fobos" (paura), cosa che<br />

risulta paradossale, dal momento che, in<br />

genere, si ha paura del "diverso".<br />

Va da sé che il termine è studiato per produrre<br />

una particolare suggestione.<br />

Il prefisso "omo" è preso da "omosessualità",<br />

mentre "fobia" mantiene il significato<br />

ordinario. Dunque, secondo l'antilingua,<br />

l'omofobo è uno che ha paura degli omosessuali.<br />

Qualcuno ha paura degli omosessuali?<br />

Forse si voleva parlare di "avversione" contro<br />

l'omosessualità; perché, dunque, si è<br />

* conto corrente bancario Iban IT92<br />

U070 5866 3500 0674 1399 911 di Banca<br />

Reggiana, intestato come sopra;<br />

* versamento in contanti presso il seminario<br />

diocesano di viale Timavo 93<br />

a Reggio Emilia (negli orari di portineria)<br />

o la libreria Duomo di Guastalla.<br />

Onde evitare disguidi è importante, al<br />

momento del rinnovo, specificare il codice<br />

abbonato(il numero riportato sulle<br />

etichette).<br />

Tra le novità di quest'<strong>anno</strong>, merita<br />

di essere conosciuto - da chi<br />

riceve La Libertà in ritardo a<br />

causa di inefficienze delle Poste - il<br />

SERVIZIO PDF VIA E-MAIL. Il servizio<br />

è gratuito e riservato agli abbonati con<br />

connessione internet: consiste nell'inoltro<br />

dell'edizione settimanale in formato<br />

pdf per posta elettronica nella<br />

giornata del venerdì.<br />

Per attivarlo, basta inviare una richiesta<br />

a laliberta@libero.it (per saperne di<br />

più, cliccare su www.laliberta.info).<br />

Disprezzando il creato si ipoteca la Terra<br />

Amio giudizio (e torno su un argomento<br />

già trattato in precedenti<br />

<strong>anno</strong>tazioni) il peccato più<br />

grave che un uomo possa commettere<br />

è la distruzione dell'ambiente.<br />

La rovina è sotto gli occhi di tutti. Acqua,<br />

aria, terra, st<strong>anno</strong> andando verso<br />

la totale invivibilità.<br />

In questo periodo, troppe sciagure si<br />

abbattono sul nostro pianeta. Catastrofi<br />

causate dalla natura o non piuttosto<br />

dalla cattiva gestione del<br />

territorio? Effetto serra, desertificazione,<br />

penuria di acqua<br />

potabile, montagne di rifiuti e<br />

di residui nucleari. Due fattori<br />

caratterizzano la nostra epoca.<br />

Il primo: siamo l'unica generazione<br />

che non trasmetterà più<br />

ai figli il patrimonio in dono<br />

dal passato. Il secondo: noi viviamo<br />

sullo sfruttamento degli<br />

altri e del futuro.<br />

Èarrivato il momento di<br />

farci domande che possono<br />

far sorridere i benpensanti,<br />

i condottieri della scienza e della politica.<br />

Possiamo continuare a rovinare la<br />

terra con valanghe di cemento che distrugge<br />

il verde e le bellezze del creato?<br />

Possiamo seguitare l'uso a scroscio<br />

dell'acqua della doccia due volte al<br />

giorno, lavare le macchine, innaffiare i<br />

giardini, mentre in Africa manca l'acqua<br />

per bere? Possiamo continuare a<br />

violentare i nevai con le turbe di finti<br />

sciatori che ammucchiano plastica in<br />

ogni dove, scarabocchiando la coltre<br />

nevosa con i ghirigori delle piste?<br />

Sfrecciare sul pelo dell'acqua per praticare<br />

sport nautici che distruggono<br />

pesci e coralli? Già negli anni '70 il cardinale<br />

Villot dichiarò: "Ogni colpo in-<br />

ferto alla creazione, è un affronto al<br />

Creatore". L'uomo non è un padrone<br />

assoluto. Deve essere solo un amministratore,<br />

un accorto amministratore,<br />

un oculato giardiniere. Frate Francesco,<br />

che ha cantato l'acqua pura e la<br />

terra madre, dia a noi tutti la gioia di ri-<br />

trovare l'autodisciplina necessaria a<br />

non bistrattare questa nostra povera<br />

terra che rischia davvero il collasso.<br />

Marco Fornaciari Chittoni<br />

Il suo contributo, caro professore, è<br />

arrivato in redazione alla vigilia<br />

del viaggio in Cina di Obama. Sul<br />

clima, purtroppo, Pechino ha ottenuto<br />

che nel comunicato finale Apec (la rete<br />

dei <strong>21</strong> Paesi asiatici e del Pacifico<br />

che dal 1989 sta intessendo<br />

una rete sempre più fitta per<br />

migliorare le relazioni commerciali<br />

e politiche nella regione)<br />

non fossero esplicitati nuovi impegni<br />

"mondiali".Resta, anche<br />

se è poco, il piano "interno" di<br />

riduzione delle emissioni.<br />

Da un lato è evidente che gli affari<br />

prevalgono ancor oggi sul<br />

rispetto dell'ambiente naturale.<br />

Dall'altro è innegabile in<br />

questi anni,a livello globale,un<br />

"risveglio delle coscienze" per la<br />

salvaguardia del creato, cui la <strong>Chiesa</strong><br />

partecipa in maniera sempre più attiva<br />

(si pensi soltanto, in diocesi, al recente<br />

Forum etico o alla prossima marcia<br />

della Pace). Cerchiamo allora di<br />

non rassegnarci al catastrofismo.<br />

La saluto cordialmente. (e. t.)<br />

usato il termine "fobia"? Il fatto è che questo<br />

termine è ampiamente usato in psichiatria;<br />

si pensi a "idrofobia" o "claustrofobia"<br />

o "aracnofobia". Uno che ha una<br />

"fobia" è sicuramente un po' sbarellato e<br />

l'omofobo rientra in questa categoria. Tant'è<br />

vero che, lanciando la recente campagna<br />

contro la discriminazione degli omosessuali,<br />

il ministro per le pari opportunità<br />

Mara Carfagna ha auspicato la diffusione<br />

del messaggio che "l'omofobia è una<br />

malattia dalla quale si può guarire".<br />

La parità dei diritti per tutte le persone,<br />

nel nostro Paese, è sancita dalla Costituzione.<br />

Altro, però, è far passare per malati<br />

coloro che respingono come innaturale<br />

la pratica omosessuale, assegnando all'omosessualità<br />

la patente di "orientamento"<br />

o, addirittura di "opzione" sessuale.<br />

Almeno noi cristiani, vogliamo dire le cose<br />

come st<strong>anno</strong>? Le persone omosessuali<br />

meritano tutto il rispetto che si deve avere<br />

per una persona in quanto tale. Ma la pratica<br />

omosessuale è una pratica contro natura.<br />

La vera malattia che sta sgretolando<br />

dall'interno la nostra civiltà, demolendone<br />

identità e valori è la Cristo - fobia. Ma<br />

nessuno ha mai pensato di indire una<br />

campagna per contrastarla.<br />

Giuliano Romoli<br />

L’INCONTRO CON ALTRE CULTURE<br />

I migranti sono risorse,<br />

ma devono integrarsi<br />

Il Vaticano torna ad occuparsi d'immigrazione. "Molti<br />

migranti - ricorda il Pontefice - abbandonano il loro<br />

Paese per sfuggire a condizioni di vita umanamente<br />

inaccettabili senza però trovare altrove l'accoglienza che<br />

speravano". L'esortazione che il Papa rivolge ai cristiani - ai<br />

politici ma non solo - è quella di "aprire il cuore ai migranti<br />

e alle loro famiglie, sapendo che essi non sono solo un<br />

«problema», ma costituiscono una «risorsa» da saper valorizzare<br />

opportunamente per il cammino dell'umanità e per<br />

il suo autentico sviluppo".<br />

È possibile quindi considerare l'attuale fenomeno migratorio<br />

come condizione favorevole per la comprensione tra i<br />

popoli e per la costruzione della pace e di uno sviluppo che<br />

interessi ogni Nazione. Lo stesso processo di globalizzazio-<br />

ne può costituire un'occasione propizia per promuovere lo<br />

sviluppo integrale, soltanto però se le differenze culturali<br />

vengono accolte come occasione di incontro e di dialogo, e<br />

se la ripartizione disuguale delle risorse mondiali provoca<br />

una nuova coscienza della necessaria solidarietà che deve<br />

unire la famiglia umana.<br />

All'origine di tale fenomeno ci sono motivi di carattere<br />

materiale, oltre a motivi di carattere politico e religioso.<br />

La migrazione tuttavia intrapresa sotto la<br />

pressione di necessità economiche e sociali, influisce sulla<br />

trasformazione delle dinamiche sociali e culturali. In tal<br />

senso il fenomeno migratorio sfida obiettivamente la nostra<br />

cultura occidentale. Sono tuttavia molti gli esempi di integrazione<br />

riuscita anche nel nostro territorio. In particolare,<br />

diverse comunità di origine cristiana (prevalentemente dell'Europa<br />

orientale) testimoniano spirito di servizio, senso<br />

comunitario, attaccamento al territorio di destinazione e<br />

alle famiglie che spesso le ospitano (si veda il fenomeno<br />

delle badanti). L'incontro con queste comunità testimonia<br />

che il problema migratorio non è solo un problema di sicurezza,<br />

e che l'integrazione è un percorso possibile.<br />

Occorre pertanto una considerazione in tema di cittadinanza.<br />

Risulta infatti inadeguata la legislazione vigente, la<br />

quale si dimostra incapace di sviluppare un percorso idoneo<br />

all'integrazione e alla regolamentazione di quel processo<br />

di condivisione dei valori fondanti la nostra Costituzione.<br />

In altri termini l'ottenimento della cittadinanza non<br />

può essere subordinato unicamente al fattore tempo (attuali<br />

10 anni), ma deve essere frutto di un giudizio sull'integrazione<br />

culturale.<br />

Cristian Immovilli<br />

L’OTTIMO MUSICAL GUASTALLESE<br />

«Fino al Terzo Cielo»<br />

merita altre esibizioni<br />

Il musical "Fino al Terzo Cielo" è uno dei più profondi spettacoli<br />

amatoriali che abbia mai visto. Il modo in cui è trattato<br />

un argomento complicato e significativo (la vita di<br />

San Paolo, ndr) rende lo spettacolo un momento speciale di fede<br />

e cultura. Quasi tutti quelli che partecipano alla realizzazione<br />

sono miei amici, educatori e conoscenti. Sono convinta<br />

che h<strong>anno</strong> dimostrato un grande impegno in tutte le 15 esibizioni.<br />

Sono riusciti a trasmettere le particolari emozioni alla<br />

maggioranza degli spettatori che li h<strong>anno</strong> seguiti. Sono molto<br />

fiera di appartenere alla loro stessa comunità. Alla fine della riuscita<br />

presentazione di sabato 14 <strong>novembre</strong> scorso nel teatro<br />

comunale di Guastalla mi h<strong>anno</strong> preoccupato i dubbi espressi<br />

sul fatto che potrebbe essere l'ultima volta.<br />

Mi dispiacerebbe tantissimo se ad un certo punto dovesse finire<br />

il "cammino" di questo capolavoro, essere depositato nel<br />

cassetto dei ricordi. Molte persone, tra esse anche gente a me<br />

cara, non sono riuscite a vederlo. Con la speranza di essere<br />

sentita segnalo i miei sentimenti a voi per farli conoscere anche<br />

a coloro che potrebbero organizzare l'esibizione nei teatri<br />

della città di Reggio Emilia e dei comuni. Così più persone<br />

potrebbero condividere i frutti di un progetto faticoso e svolto<br />

con ispirazione.<br />

Diana Bota<br />

III media, Guastalla

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