21 novembre 2009 - n. 41 - anno 57 - Chiesa Cattolica Italiana
21 novembre 2009 - n. 41 - anno 57 - Chiesa Cattolica Italiana
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<strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong> - n. <strong>41</strong> - <strong>anno</strong> <strong>57</strong>° – Poste Italiane s.p.a. - sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB Reggio Emilia – Euro 0,78<br />
Riportiamo alcuni passi del discorso di Benedetto<br />
XVI alla Fao del 16 <strong>novembre</strong>, in<br />
occasione dell’apertura del Vertice mondiale<br />
sulla sicurezza alimentare (Roma).<br />
L<br />
IL PAPA ALLA FAO<br />
Ripensare i meccanismi<br />
della sicurezza alimentare<br />
a Comunità internazionale sta affrontando<br />
in questi anni una grave crisi economico-finanziaria.<br />
Le statistiche testimoniano<br />
la drammatica crescita del numero di<br />
chi soffre la fame e a questo concorrono l'aumento<br />
dei prezzi dei prodotti alimentari, la diminuzione<br />
delle disponibilità economiche delle<br />
popolazioni più povere, il limitato accesso al<br />
mercato e al cibo. Tutto ciò mentre si conferma<br />
il dato che la terra può sufficientemente nutrire<br />
tutti i suoi abitanti. Infatti, sebbene in alcune<br />
regioni permangano bassi livelli di produzione<br />
agricola anche a causa di mutamenti<br />
climatici, globalmente tale produzione è sufficiente<br />
per soddisfare sia la domanda attuale,<br />
sia quella prevedibile in futuro. (...)<br />
Nell'Enciclica Caritas in veritate ho osservato<br />
che “la fame non dipende tanto da scarsità<br />
materiale, quanto piuttosto da scarsità di risorse<br />
sociali, la più importante delle quali è di<br />
natura istituzionale”. (...)<br />
In tale contesto, è necessario contrastare anche<br />
il ricorso a certe forme di sovvenzioni<br />
che perturbano gravemente il settore agricolo,<br />
la persistenza di modelli alimentari orientati<br />
al solo consumo e privi di una prospettiva<br />
di più ampio raggio e soprattutto l'egoismo,<br />
che consente alla speculazione di entrare<br />
persino nei mercati dei cereali, per cui<br />
il cibo viene considerato alla stregua di tutte<br />
le altre merci.<br />
La debolezza degli attuali meccanismi della<br />
sicurezza alimentare e la necessità di un loro<br />
ripensamento sono testimoniati, in un certo<br />
senso, dalla stessa convocazione di questo<br />
Vertice. Infatti, nonostante i Paesi più poveri<br />
siano integrati nell'economia mondiale più<br />
ampiamente che in passato, l'andamento dei<br />
mercati internazionali li rende maggiormente<br />
vulnerabili e li costringe a ricorrere all'aiuto<br />
delle Istituzioni intergovernative, che<br />
senza dubbio prestano un'opera preziosa e<br />
indispensabile. (...)<br />
Vi è il rischio cioè che la fame venga ritenuta<br />
come strutturale, parte integrante delle<br />
realtà socio-politiche dei Paesi più deboli, oggetto<br />
di un senso di rassegnato sconforto se<br />
non addirittura di indifferenza. Non è così e<br />
non deve essere così. (...)<br />
I metodi di produzione alimentare impongono<br />
altresì un'attenta analisi del rapporto tra lo<br />
sviluppo e la tutela ambientale. Il desiderio di<br />
possedere e di usare in maniera eccessiva e<br />
disordinata le risorse del pianeta è la causa<br />
prima di ogni degrado dell'ambiente. (...)<br />
La fame è il segno più crudele e concreto della<br />
povertà. Non è possibile continuare ad accettare<br />
opulenza e spreco, quando il dramma<br />
della fame assume dimensioni sempre maggiori.<br />
(...) La <strong>Chiesa</strong> non pretende di interferire<br />
nelle scelte politiche; essa, rispettosa del<br />
sapere e dei risultati delle scienze, come pure<br />
delle scelte determinate dalla ragione<br />
quando sono responsabilmente illuminate da<br />
valori autenticamente umani, si unisce allo<br />
sforzo per eliminare la fame.<br />
BENEDETTO XVI<br />
“La terra può<br />
sfamare tutti...”<br />
L<br />
a Giornata del Ringraziamento - che avrà<br />
la sua celebrazione diocesana domenica 22<br />
<strong>novembre</strong> nella Basilica di S. Prospero a Reggio<br />
alle 10.30 - si lega idealmente al Vertice mondiale<br />
Fao sulla sicurezza alimentare (Roma, 16 -18<br />
<strong>novembre</strong> <strong>2009</strong>). Il motto della Giornata - «Tu<br />
prepari il frumento per gli uomini» (Sal 65,10) -<br />
è in piena armonia col discorso del Papa alla<br />
Bene comune<br />
Nei rilievi finali del<br />
Vescovo al convegno<br />
diocesano del 14<br />
<strong>novembre</strong> scorso,<br />
le indicazioni per<br />
il ruolo educativo e<br />
culturale della <strong>Chiesa</strong><br />
pag. 3<br />
Cripta<br />
L’apertura dell’altare<br />
dei Santi Crisante<br />
e Daria, nella cripta<br />
della Cattedrale<br />
e l’esame delle<br />
ossa attribuite<br />
ai santi martiri<br />
pag. 10<br />
Fao: è nel disegno di Dio che «la terra possa<br />
nutrire tutti i suoi abitanti». Ma occorre che<br />
si vincano opulenza e sprechi, rassegnazione e<br />
indifferenza e che si ripensino i meccanismi di<br />
produzione e mercato. Che si rispetti l’ambiente,<br />
soprattutto aria e acqua. Solo così la mano<br />
dell’uomo si unisce a quella del Creatore per<br />
il bene dell’umanità di oggi e di domani.<br />
Famiglia priorità?<br />
Manovre finanziarie<br />
avare con le famiglie:<br />
il Governo per ora<br />
concede solo briciole<br />
e l’Emilia-Romagna<br />
sta per parificare<br />
le coppie di fatto...<br />
pag. 13
2<br />
<strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong><br />
<strong>Chiesa</strong> di Reggio Emilia-Guastalla<br />
Studio Teologico Interdiocesano<br />
Carpi, Modena, Parma, Reggio Emilia-Guastalla<br />
Istituto Superiore di Scienze Religiose<br />
Mons. Leone Tondelli di Reggio Emilia-Guastalla<br />
lunedì 30 <strong>novembre</strong><br />
ore <strong>21</strong>-22.30<br />
aula-videoconferenza del Seminario<br />
viale Timavo 93 - Reggio Emilia<br />
Presentazione del libro del<br />
prof. don Francesco Salvarani<br />
EDITH STEIN<br />
La grande figlia d’Israele,<br />
della <strong>Chiesa</strong>, del Carmelo<br />
Interverr<strong>anno</strong><br />
mons. LORENZO GHIZZONI<br />
Vescovo Ausiliare di Reggio Emilia-Guastalla<br />
prof. ADRIANO NICOLUSSI<br />
docente di filosofia presso l’Issr<br />
e insegnante di Religione cattolica<br />
L’incontro sarà trasmesso in videoconferenza<br />
col Santuario B.V. della Porta di Guastalla<br />
Impudenza di Gheddafi a Roma<br />
IL GESÙ CORANICO<br />
NON È QUELLO DEI VANGELI<br />
Gheddafi lunedì 16 <strong>novembre</strong>, trovandosi a Roma<br />
per il vertice della Fao, si è procurato, tramite<br />
agenzia, un incontro con oltre 200 ragazze. Si<br />
aspettavano una festa, con cena di gala, ma si sono ritrovate<br />
ad assistere ad una “catechesi” sul Corano, sulla superiorità<br />
dell'Islam e sul ruolo delle donne nel mondo<br />
arabo.<br />
Il colonnello ha iniziato la 'lezione', mentre il suo staff di<br />
donne distribuiva alle giovani una copia del Corano e<br />
una del suo famoso 'libro verde'. Ha inoltre offerto alle<br />
presenti una modesta somma, eventualmente per un<br />
viaggio alla Mecca. Una battuta in particolare ha suscitato<br />
sconcerto: “Voi credete che Gesù è stato crocifisso,<br />
ma non lo è stato, lo ha<br />
preso Dio in cielo. H<strong>anno</strong><br />
crocefisso uno che<br />
assomigliava a lui”.<br />
Quella della crocifissione<br />
di un sosia non è una<br />
trovata del leader libico,<br />
ma una diffusa convinzione<br />
tra i musulmani.<br />
In verità il Corano circa<br />
la fine di Gesù ha un linguaggio<br />
oscuro; alcuni<br />
versetti dicono effettivamente<br />
che egli è stato<br />
chiamato da Dio e portato<br />
in cielo prima della<br />
sua morte, mentre altrove<br />
si parla di lui morto<br />
(non crocifisso e risorto).<br />
Da un punto di vista storico, negare la croce di Gesù vuol<br />
dire mettersi in totale contrasto con gli scritti delle origini<br />
(Vangeli, lettere apostoliche, Atti degli Apostoli), che<br />
h<strong>anno</strong> preceduto il Corano di oltre 500 anni. Certo Gheddafi<br />
non è personaggio da prendere troppo sul serio.<br />
Si trattasse pure di una sortita ad uso propagandistico viene<br />
da chiedersi: cosa succederebbe se un cristiano alla Mecca,<br />
o altrove in una città importante per l’Islam, proclamasse<br />
a oltre 200 giovani che Gesù è il Crocifisso risorto, davanti<br />
al quale si deve piegare ogni ginocchio in cielo e sulla terra?<br />
È bastato molto meno per infiammare folle fanatiche,<br />
che h<strong>anno</strong> ucciso cristiani e distrutto chiese.<br />
Quanto poi al nostro silenzio di fronte a simili “lezioni”<br />
sorge una domanda: è il petrolio o che altro a zittire i cristiani,<br />
pur feriti dalle catechesi di Gheddafi? Speriamo<br />
non sia la paura o l’indifferenza.<br />
Ci viene comunque offerta l’occasione per ripetere con l’apostolo<br />
Paolo: “Di null’altro ci glorieremo, se non della<br />
croce del Signore nostro Gesù Cristo”. E ci viene pure offerta<br />
l’opportunità per riscoprire che il Gesù del Corano è<br />
profondamente diverso da quello dei Vangeli. Su questo<br />
non c’è possibilità di dialogo islamo-cristiano. Chiaramente<br />
diventare musulmano è rinnegare il Crocifisso, icona<br />
dell’amore che si dona fino a dare la vita.<br />
e. l.<br />
Vita di <strong>Chiesa</strong><br />
Intervento di mons.Ghizzoni sulle offerte«deducibili». Sensibilizzazione il 22 <strong>novembre</strong><br />
SOSTENERE I SACERDOTI CON LE OFFERTE<br />
Un laico per ogni parrocchia si occupi di sostentamento del clero<br />
Chi darà il sostegno ai<br />
nostri sacerdoti nel futuro?<br />
Adesso il compenso,<br />
piuttosto scarso, arriva<br />
soprattutto dall’otto per<br />
mille, attraverso gli istituti<br />
diocesani per il sostentamento<br />
del clero. Però ancora<br />
poco arriva dalle offerte libere<br />
per il clero, nonostante la<br />
pubblicità, la distribuzione di<br />
materiale, i bollettini postali<br />
allegati a tante pubblicazioni.<br />
In vista del futuro proprio su<br />
queste offerte libere si dovrebbe<br />
poter contare, per due<br />
ragioni: perché l’otto per mille<br />
possa essere destinato in<br />
misura maggiore alle finalità<br />
di sostegno al culto, alla pastorale<br />
e soprattutto alla carità,<br />
in Italia e nei paesi più<br />
poveri. Inoltre per la relativa<br />
instabilità di questa quota<br />
che potrebbe anche diminuire,<br />
per tanti fattori: economici,<br />
ideologici, tecnici (ogni<br />
<strong>anno</strong> ci sono mutazioni introdotte<br />
dalla finanziaria…).<br />
Gli italiani, anche i non<br />
praticanti, scelgono a<br />
grande maggioranza<br />
di destinare l’otto per mille<br />
alla <strong>Chiesa</strong> cattolica, con la<br />
loro firma sulla dichiarazio-<br />
COMUNICATI<br />
DELL’UFFICIO LITURGICO<br />
Martedì 24 <strong>novembre</strong><br />
San Prospero Vescovo, Patrono<br />
principale della Città e della Diocesi<br />
• È solennità non solo nella Basilica, ma<br />
in tutte le chiese della Città di Reggio. Nelle<br />
altre parrocchie della Diocesi san Prospero<br />
viene onorato con il grado di festa.<br />
• Il Vescovo presiederà il Pontificale nella<br />
Basilica del Santo Patrono alle ore 11 con<br />
il Discorso alla Città. Tutti i sacerdoti e i<br />
diaconi della Diocesi sono invitati a concelebrare,<br />
portando con sé camice e stola<br />
bianca, preparandosi nelle sagrestie della<br />
Basilica e raggiungendo i posti loro riservati<br />
nel transetto dalla parte del Tabernacolo.<br />
Parteciper<strong>anno</strong> alla processione iniziale<br />
i presbiteri con la casula: vicari episcopali,<br />
vicari foranei (rappresentanti), coordinatori<br />
delle Zone del Vicariato cittadino.<br />
La processione, eccetto il caso di maltempo,<br />
inizierà all’esterno e farà l’ingresso<br />
dal portone centrale.<br />
• Animer<strong>anno</strong> la celebrazione: per i canti,<br />
il Coro diocesano e per il servizio liturgico,<br />
i seminaristi. Sono invitati i ministri<br />
delle altre confessioni cristiane presenti in<br />
Diocesi. Dalla diocesi tedesca di Magonza<br />
non mancherà anche quest’<strong>anno</strong> don<br />
Heinrich Schäfer, canonico onorario della<br />
Basilica, accompagnato da 8 educatori di<br />
pastorale giovanile nella sua comunità.<br />
• Parteciper<strong>anno</strong> le Autorità cittadine e<br />
della Provincia con i gonfaloni, i rappresentati<br />
dell’Università e del mondo economico-associativo<br />
locale, i dirigenti del<br />
Banco San Geminiano San Prospero, come<br />
anche le delegazioni dei Cavalieri del<br />
Sovrano Ordine di Malta e dell’Ordine<br />
equestre del Santo Sepolcro.<br />
• Al termine del Pontificale il Vescovo impartirà,<br />
a nome del Papa, la benedizione<br />
apostolica con indulgenza plenaria. Per<br />
questo, e anche per favorire una partecipazione<br />
piena all’Eucaristia, dalle 9.30 alle<br />
10.50 ci sar<strong>anno</strong> in Basilica alcuni sacerdoti<br />
a disposizione per il sacramento<br />
della Riconciliazione.<br />
• Altri appuntamenti solenni in Basilica:<br />
ore 6, Ufficio, Lodi e Messa, animate dalla<br />
Congregazione Mariana delle Case della<br />
Carità; ore 8.30, S. Messa; ore 17, Vespri<br />
solenni, presieduti dal vicario episcopale,<br />
mons. Francesco Marmiroli; ore 18, Messa<br />
presieduta dal parroco mons. Gianfranco<br />
Gazzotti, e animata dal Coro dell’Arciospedale<br />
Santa Maria Nuova.<br />
Mercoledì 25 <strong>novembre</strong><br />
In tutte le parrocchie della Diocesi: memoria<br />
di Santa Gioconda, ricordata dalla<br />
ne dei redditi. In parallelo a<br />
questo, credo che nelle nostre<br />
parrocchie, anche nelle<br />
più piccole, si dovrebbe insistere<br />
perché ci si abitui a sostenere<br />
il clero anche con le<br />
piccole offerte gratuite e libere<br />
che possono fare tutti (deducibili<br />
fino a 1.032,91 euro).<br />
Quante volte nella storia della<br />
<strong>Chiesa</strong> i sacerdoti sono vissuti<br />
di piccole offerte!<br />
Vengono sostenuti oggi in<br />
BREVI DIOCESANE<br />
Italia circa 38 mila sacerdoti,<br />
oltre a 600 preti diocesani<br />
missionari in ogni parte del<br />
mondo, e circa 3.000 preti<br />
malati, anziani o disabili.<br />
A tutti i nostri fedeli va spiegato<br />
che ci sono forti differenze<br />
tra le parrocchie italiane,<br />
perciò è necessario il sistema<br />
nazionale che distribuisca<br />
secondo un principio<br />
di uguaglianza e di perequazione.<br />
tradizione come discepola di S. Prospero<br />
(cf. il Proprio delle Messe della nostra<br />
<strong>Chiesa</strong>, a pag. 51).<br />
La memoria di Santa Caterina di Alessandria,<br />
vergine e martire, nella nostra Diocesi<br />
si omette, tranne che nelle comunità dove<br />
è ricordata anche con manifestazioni tradizionali<br />
come le fiere.<br />
Giovedì 26 <strong>novembre</strong><br />
In tutte le parrocchie della Diocesi: memoria<br />
obbligatoria dei Santi Andrea Dung-<br />
Lac, sacerdoti, e compagni, martiri del<br />
Vietnam, prevista dal Calendario universale<br />
per il 24 <strong>novembre</strong>.<br />
Direttorio e<br />
Calendario Liturgico <strong>2009</strong>-2010<br />
È arrivato in Curia il Direttorio e Calendario<br />
liturgico per l’<strong>anno</strong> <strong>2009</strong>-2010; ad<br />
esso è allegata la pubblicazione degli Atti<br />
del convegno regionale di Imola del giugno<br />
scorso, su La morte e i suoi riti: per una<br />
celebrazione cristiana dei funerali. Il contributo<br />
richiesto è di 15 euro; sono state<br />
stampate anche delle copie a parte degli<br />
Atti del convegno per diaconi, ministri della<br />
Comunione, operatori della pastorale<br />
degli infermi, Case della Carità (per il singolo<br />
volumetto: 5 euro).<br />
DIECI ANNI DELLA CASA<br />
DELLA CARITÀ CITTADINA<br />
Ricorre quest’<strong>anno</strong> il 10° anniversario dell’apertura<br />
della Casa della Carità "B.V. della<br />
Ghiara" in S. Giuseppe a Reggio: venne<br />
inaugurata domenica <strong>21</strong> <strong>novembre</strong> 1999<br />
dal vescovo Adriano Caprioli. La festa inizierà<br />
di buon mattino alle 6.30 con l’Ufficio<br />
delle Letture e le Lodi, nella cappellina<br />
della Casa di via F.lli Rosselli. Al pomeriggio,<br />
alle 16.30, nella chiesa parrocchiale,<br />
ci sarà la solenne concelebrazione<br />
eucaristica presieduta dal Vescovo.<br />
La Casa della Carità cittadina fu promessa<br />
al Santo Padre Giovanni Paolo II dai parroci<br />
del Vicariato cittadino in occasione<br />
della sua visita alla Diocesi del 5 e 6 giugno<br />
1988. La posa della prima pietra avvenne<br />
il 1° maggio 1997 con il vescovo<br />
Paolo Gibertini, nel corso del quarto centenario<br />
del miracolo della B. V. della Ghiara.<br />
Le parrocchie del Vicariato urbano si<br />
sono prese carico di alternarsi nell’aiuto<br />
alle Suore per il servizio agli ospiti, in due<br />
giornate fisse al mese.<br />
Per tutti questi motivi, è fissato venerdì 20<br />
<strong>novembre</strong>, alle <strong>21</strong>, nella Casa della Carità<br />
di San Giuseppe, un incontro col Ve-<br />
Quello che manca, anche<br />
della nostra diocesi<br />
di Reggio Emilia<br />
- Guastalla, è soprattutto<br />
un responsabile di unità<br />
pastorale o di zona: sarebbe<br />
bene che un laico del Consiglio<br />
parrocchiale degli affari<br />
economici si incaricasse di<br />
questo compito: non è difficile!<br />
La domenica 22 <strong>novembre</strong><br />
non si stratta di raccogliere<br />
offerte, ma di sensibilizzare<br />
le persone che frequentano<br />
la chiesa e gli ambienti<br />
parrocchiali, anche solo<br />
distribuendo il materiale<br />
già spedito al parroco (locandine,<br />
espositore con i bollettini<br />
postali) o dando qualche<br />
spiegazione con la semplicissima<br />
Guida alla Giornata.<br />
Chiedo dunque soprattutto<br />
ai parroci di ricordare questa<br />
giornata e di promuovere<br />
questa sensibilizzazione, facendosi<br />
però aiutare da uno<br />
o più laici. Essi potr<strong>anno</strong> poi<br />
continuare nel resto dell’<strong>anno</strong><br />
a fare da punti di riferimento<br />
per questo importante<br />
servizio ai sacerdoti, affinché<br />
ci sia non solo la “mercede”<br />
cui h<strong>anno</strong> diritto, ma sia<br />
distribuita in modo equo.<br />
Il Vescovo Ausiliare<br />
scovo sul tema “Casa della Carità: quale<br />
strumento pastorale?”. Dopo il saluto di<br />
don Romano Zanni, superiore generale<br />
della Congregazione mariana, interverr<strong>anno</strong><br />
don Giuseppe Dossetti, parroco di<br />
San Pellegrino, Emanuela Marchi, ausiliare<br />
della parrocchia di Sant’Alberto, e Andrea<br />
e Cristina Rinaldi, famiglia. Seguono<br />
il dibattito e i rilievi del Vescovo Adriano.<br />
GIORNATA DIOCESANA<br />
DEL RINGRAZIAMENTO<br />
La Giornata diocesana del Ringraziamento<br />
e per la salvaguardia del creato sarà domenica<br />
22 <strong>novembre</strong>, nella Basilica di San<br />
Prospero a Reggio. La celebrazione eucaristica<br />
della Solennità di Cristo Re e Signore<br />
dell’universo inizierà alle 10.30.<br />
La Messa sarà presieduta da don Giordano<br />
Goccini e concelebrata da don Angelo<br />
Guidetti, consulente ecclesiastico della<br />
Coldiretti; parteciper<strong>anno</strong> anche le altre<br />
due associazioni di ispirazione cristiana, i<br />
Rurali Reggiani e la Cisl, insieme all’Ufficio<br />
di pastorale sociale e del lavoro e alle<br />
parrocchie di Massenzatico e Gavassa.<br />
Alla celebrazione sono invitate tutte le altre<br />
associazioni del settore. I frutti della<br />
terra che sar<strong>anno</strong> portati nella processione<br />
di offerta dei doni verr<strong>anno</strong> alla Mensa del<br />
Vescovo. Al temine, dal sagrato di S. Prospero,<br />
verrà impartita la benedizione dei<br />
trattori e delle macchine agricole.<br />
CRESIME IN CATTEDRALE PER<br />
I CRISTIANI IN ETÀ ADULTA<br />
È confermata per domenica 22 <strong>novembre</strong><br />
alle 18 la celebrazione eucaristica in Cattedrale,<br />
presieduta nella solennità di Cristo<br />
Re dal delegato del Vescovo mons. Francesco<br />
Marmiroli, in cui verrà conferita la<br />
Cresima a giovani e adulti che devono<br />
completare l’Iniziazione cristiana.<br />
Le iscrizioni alla Cresima devono essere<br />
fatte presso il diacono permanente Pierangelo<br />
Roncalli (Curia 0522.432654, oppure<br />
e-mail pierangelo.beatrice@alice.it)<br />
entro il venerdì precedente la celebrazione:<br />
bisogna segnalare subito se i candidati<br />
devono anche celebrare in quella occasione<br />
la Prima Comunione, rammentando<br />
a tutti la preparazione con il sacramento<br />
della Confessione e la puntualità<br />
nell’orario (essere in Duomo non oltre le<br />
17.30).<br />
Infine, si ricorda che il modulo diocesano<br />
per coloro che f<strong>anno</strong> la domanda della<br />
Cresima dai 16 anni in su - conformemente<br />
agli Orientamenti per la Cresima in<br />
età adulta promulgati dal Vescovo nel settembre<br />
2008 e qui pubblicati - può essere<br />
scaricato direttamente dal sito diocesano,<br />
sezione Ufficio catechistico.
BENE COMUNE<br />
I LAVORI DEL QUARTO<br />
CONVEGNO ECCLESIALE<br />
DEL 14 NOVEMBRE<br />
“ A<br />
nche fare il vescovo<br />
è un’impresa”,<br />
dice Romano Fieni,<br />
presidente dell’Unione<br />
Cristiana Imprenditori e Dirigenti<br />
(Ucid) di Reggio Emilia<br />
al termine del convegno<br />
ecclesiale Lavoro-impresa e<br />
responsabilità per il Bene comune<br />
di sabato 14 <strong>novembre</strong>.<br />
DIOCESI E UNIVERSITÀ<br />
Èun modo di ringraziare<br />
ufficialmente monsignor<br />
Adriano Caprioli<br />
per aver voluto e portato a<br />
sintesi quest’incontro, economico<br />
nei contenuti ma antropologico<br />
nelle ricadute generali<br />
(per i rilievi del Vescovo,<br />
si veda a parte). Ma è anche<br />
una sottolineatura del<br />
“fare impresa” inteso come<br />
preoccuparsi insieme – dunque<br />
anche in senso pastorale<br />
– per le vicende delle persone<br />
e per la serenità del loro avvenire.<br />
Come la Diocesi fa<br />
con il fondo di solidarietà<br />
“Famiglie-Lavoro”, che in pochi<br />
mesi ha già accolto oltre<br />
cento domande di famiglie in<br />
difficoltà.<br />
L’uditorio, nell’aula magna<br />
dell’Ateneo reggiano, è quello<br />
delle grandi occasioni, con<br />
svariati rappresentanti del<br />
mondo imprenditoriale e<br />
delle associazioni di categoria<br />
locali. A coordinare i lavori<br />
al tavolo siede il padrone di<br />
casa, il prorettore Luigi Grasselli,<br />
che in apertura ricorda<br />
come l’intero sistema formativo,<br />
e l’Università in maniera<br />
tutta particolare, non possa<br />
chiamarsi fuori dalla grande<br />
sfida per il bene comune.<br />
FERRO DEL MESTIERE<br />
Tutta a braccio, in piedi,<br />
la relazione portante<br />
del convegno, offerta<br />
con chiarezza accademica da<br />
Angelo Ferro, presidente dell’Ucid<br />
nazionale, docente di<br />
Economia industriale a Verona<br />
e imprenditore nel settore<br />
delle tecnologie alimentari.<br />
Che il capitalismo finanziario<br />
fosse decadente e incapace<br />
di mantenere quello che ha<br />
promesso - cita - l’aveva già<br />
affermato John Maynard<br />
Keynes nel 1933, ma “quando<br />
ci domandiamo cosa mettere<br />
al suo posto… restiamo<br />
perplessi”, scriveva ancora il<br />
celebre economista. Ferro<br />
non ha dubbi: in luogo di<br />
questo “capitalismo che non<br />
ci piace” v<strong>anno</strong> messe proprio<br />
le parole chiave dell’assise<br />
diocesana, cioè lavoro e<br />
impresa per il bene comune.<br />
La partecipazione di ciascuno<br />
allo sviluppo sociale è data<br />
dal lavoro e il bene comune<br />
– scandisce – moltiplica<br />
l’impegno di tutti: se qualcuno<br />
è considerato “zero”, il<br />
prodotto è anch’esso pari a<br />
zero. Naturalmente l’aritmetica<br />
non basta a spiegare l’economia,<br />
perché l’uomo è<br />
fatto di corpo e anima e “c’è<br />
un’interiorità che dà senso<br />
alle cose”. Quella “spiritualità”<br />
che sia il capitalismo che<br />
il collettivismo comunista<br />
h<strong>anno</strong> storicamente messo<br />
tra parentesi o addirittura<br />
umiliato.<br />
IMPRESE RESPONSABILI<br />
Per “fare” il bene comune<br />
occorre allora “unire<br />
i diversi fattori”, dal<br />
sindacato agli azionisti ai<br />
manager, sanando così la separazione<br />
venutasi a creare<br />
Primo Piano <strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong> 3<br />
Più «comunità» per superare la crisi<br />
Ferro:il capitalismo speculativo non va,serve un supplemento d’anima<br />
A sinistra: il folto pubblico che ha riempito l'Aula magna dell'Università, a Reggio Emilia, per il convegno di sabato 14 <strong>novembre</strong><br />
su "Lavoro-impresa e responsabilità per il Bene comune". A destra: al tavolo dei relatori, il prof. Luigi Grasselli, prorettore<br />
dell'Università, Claudio Galli, Angelo Ferro (in piedi), presidente dell'Ucid nazionale, e il vescovo Adriano Caprioli.<br />
Una sintesi dei rilievi finali del Vescovo (testo integrale disponibile sul sito www.diocesi.re.it)<br />
LAVORO IMPRESA E RESPONSABILITÀ PER IL BENE COMUNE<br />
Nei suoi rilievi conclusivi il Vescovo Adriano<br />
ha puntato sugli aspetti etici del tema<br />
trattato, fermandosi su tre passaggi.<br />
La situazione in atto circa il lavoro. Caprioli<br />
non ha soluzioni economiche o politiche<br />
rispetto alla crisi in atto. Il suo è un<br />
profilo etico e realistico: gli st<strong>anno</strong> a cuore<br />
soprattutto «le vicende delle persone e<br />
delle famiglie, la loro serenità e il loro domani»,<br />
«in particolare, la situazione dei<br />
giovani», la possibilità di costruire un futuro.<br />
Per questo «la nostra società ha bisogno<br />
di grande progettualità e di grandi interventi».<br />
Il punto di vista etico. La crisi economica,<br />
che è partita soprattutto come crisi finanziaria,<br />
ha rivelato da una parte «la crescente<br />
responsabilità» del «mondo delle<br />
attività finanziarie», dall'altra «un grave<br />
pregiudizio di quel fattore "fiducia" che rimane<br />
il caposaldo» di tutti i rapporti economici.<br />
Nel condurre l'impresa, è crollato<br />
il mito del profitto ad ogni costo: occorre<br />
il ritorno all'etica, capace di offrire<br />
«criteri, linee guida affinché l'attività d'impresa<br />
possa realizzarsi a "servizio dell'uomo"».<br />
Pertanto, «scopo dell'impresa non è<br />
semplicemente il risultato economico,<br />
bensì l'esistenza stessa dell'impresa come<br />
comunità di uomini».<br />
La responsabilità personale e professionale<br />
di chi opera nelle istituzioni, a partire<br />
dalla <strong>Chiesa</strong>. Rifacendosi alle parole di<br />
Benedetto XVI alla Settimana sociale di Pisa<br />
(2007), che parlava di bene comune come<br />
interdipendenza fra le componenti della<br />
società, il Vescovo si rivolge anzitutto<br />
alla comunità cristiana e, al suo interno, alla<br />
responsabilità dei fedeli laici: «Tocca ai<br />
fedeli laici impegnarsi per la costruzione di<br />
un ordine giusto nella società italiana». È<br />
fra lavoro e ricchezza. E l’impresa,<br />
che ha sempre puntato<br />
sulla libertà di iniziativa<br />
per garantire alle persone la<br />
libertà da povertà e malattie,<br />
oggi è chiamata ad “andare<br />
oltre” scoprendo la libertà<br />
per il bene comune, architrave<br />
dell’autentico progresso<br />
umano, secondo Benedetto<br />
XVI e la sua Caritas in<br />
veritate. Come? Ferro sciorina<br />
anzitutto una serie di “no”:<br />
niente cupidigia di profitti<br />
speculativi (ma una compagine<br />
sana che lavora per il<br />
medio-lungo periodo), al<br />
bando il cinismo (imparando<br />
dalle donne, capaci di gestire<br />
insieme famiglia e lavoro) e<br />
possibilmente anche l’avarizia,<br />
perché l’utile dell’azienda<br />
è fatto anche dal patrimonio<br />
di socialità a cui concorrono<br />
tutti i suoi attori, pensionati<br />
inclusi. E poi, in posi-<br />
un problema di formazione di una «coscienza<br />
personale eticamente motivata»:<br />
su questo terreno, squisitamente culturale,<br />
il vescovo Caprioli offre qualche indicazione<br />
concreta.<br />
1. L'attenzione al «primato della persona»<br />
e quindi la concezione di una economia<br />
a servizio «dell’uomo nella sua dignità di<br />
persona» e «ad una crescita della comunità»<br />
deve portare a profondi cambiamenti<br />
circa i «riflessi che i nuovi modi di lavorare<br />
h<strong>anno</strong> sulla vita di famiglia per quanto<br />
riguarda i tempi di lavoro e di famiglia».<br />
2. Compito della <strong>Chiesa</strong>, quindi, è anche<br />
quello di educare «alla cultura del lavoro,<br />
oltre i suoi aspetti tecnologici più innovativi,<br />
insistendo sugli aspetti di conoscenza<br />
e di relazione, di missione e di spirito di sacrificio»,<br />
di «valorizzazione delle risorse<br />
umane, cioè del "capitale umano"»: «ogni<br />
impresa nasce da un risultato economico,<br />
frutto del passato lavoro, e come tale assolve<br />
al suo debito di solidarietà appre-<br />
tivo, si tratta appunto di “superare”<br />
la crisi, andando “oltre”<br />
i meri canoni economici:<br />
va “oltre”, ad esempio, l’industria<br />
che investe per ridurre<br />
ancora il tasso di infortuni sul<br />
lavoro, o per migliorare le sue<br />
conoscenze con la ricerca. Per<br />
mettersi a posto la coscienza,<br />
sferza il presidente dell’Ucid,<br />
non è sufficiente farsi redigere<br />
un bel bilancio sociale: bisogna<br />
“parlare con i fatti”.<br />
NUOVE INTELLIGENZE<br />
Tra i fatti capaci di parlare,<br />
secondo Ferro, vi<br />
è sicuramente il ritor-<br />
no al rapporto di fiducia come<br />
elemento basilare dell’economia.<br />
Anche in questo caso, si tratta<br />
di andare “oltre” l’eccesso<br />
di contrattualismo a cui siamo<br />
stati abituati, deponendo<br />
gli armamentari di categoria,<br />
La Caritas in veritate ci invita ad eliminare<br />
la dicotomia tra individuo e comunità:<br />
l’obiettivo dell’impresa si spinge così<br />
“oltre”la mietitura del profitto,perché<br />
diventa la creazione di valore per la società<br />
per scoprire che efficacia e<br />
solidarietà non sono in antitesi<br />
e che “senza una dimensione<br />
comune è ben difficile<br />
avere speranza nel futuro”.<br />
La Caritas in veritate ci dà gli<br />
strumenti per eliminare la dicotomia<br />
tra individuo e comunità,<br />
invitandoci ad “un<br />
amore ricco d’intelligenza e a<br />
un’intelligenza piena d’amo-<br />
stando nuovo capitale per nuovo lavoro».<br />
3. Per questo, compito della <strong>Chiesa</strong> è anche<br />
di educare «i giovani a dedicarsi al lavoro<br />
e alla professione, ad una visione positiva<br />
di ogni lavoro, non solo al volontariato<br />
sociale, sostenendo anzitutto la scuola<br />
e la formazione professionale, incoraggiando<br />
i giovani a credere nella possibilità<br />
di diventare protagonisti anche nel<br />
lavoro». «Dovremmo riflettere», prosegue<br />
Caprioli, «sulle difficoltà oggi per un giovane,<br />
di passare da un ambiente sostanzialmente<br />
permissivo ad un ambiente lavorativo<br />
fortemente gerarchico. Sarebbe<br />
importante che l’educazione alla responsabilità<br />
cominciasse molto presto».<br />
4. In questo contesto, la <strong>Chiesa</strong> «cerca di<br />
comprendere gli interessi sostanziali di intere<br />
categorie operanti nella società – agricoltori,<br />
artigiani, operai, industriali, commercianti…-,<br />
dove siano in gioco valori<br />
umani come il lavoro, la famiglia, la solidarietà,<br />
la salvaguardia del creato, promuovendo,<br />
alla luce del principio di sussidiarietà<br />
(articoli 2, 3, 18 della Costituzione),<br />
esperienze rinnovatrici della visione<br />
cristiana dell’uomo».<br />
5. Di qui la necessità, per la <strong>Chiesa</strong>, di «andare<br />
sul territorio, valorizzando e promuovendo<br />
centri culturali come “osservatorio”<br />
della realtà locale», come «ricognizione sui<br />
fatti inerenti alla vita dei nostri paesi», «gli<br />
interessi del territorio, i comportamenti che<br />
toccano i valori di tradizione e di cultura locali<br />
– lavoro e casa, lavoro e festa, lavoro e<br />
cittadinanza, lavoro e viabilità».<br />
Il Vescovo ha poi concluso annunciando<br />
la presentazione, nel pomeriggio di lunedì<br />
14 dicembre, agli amministratori, alle<br />
istituzioni e ai cristiani impegnati, del documento<br />
pastorale "RIDISEGNARE IL<br />
VOLTO DELLA CITTÀ DELL'UOMO,<br />
VERSO QUALE SPERANZA?".<br />
re”. L’obiettivo dell’impresa si<br />
spinge così “oltre” la mietitura<br />
del profitto, perché diventa<br />
la creazione di valore per<br />
la società.<br />
Ciò chiama in causa anche la<br />
responsabilità educativa: sar<strong>anno</strong><br />
ben spesi, conclude<br />
Ferro, tutto il tempo e l’impegno<br />
che negli anni della<br />
scuola verr<strong>anno</strong> investiti affinché<br />
le nuove generazioni<br />
si dedichino a coltivare “progetti<br />
di vita”, cioè lavoro e impresa<br />
per il bene comune.<br />
QUALE FORMAZIONE<br />
Più “reggiani” gli interventi<br />
che seguono.<br />
Nel primo, il direttore<br />
delle Risorse umane del<br />
gruppo Lombardini Claudio<br />
Galli si sofferma sui diversi<br />
significati della formazione<br />
nel robusto sistema econo-<br />
mico locale, che prima della<br />
crisi “si avviava a compiere 60<br />
anni di sviluppo praticamente<br />
ininterrotto e 50 anni di<br />
piena occupazione”.<br />
Tra le quasi 500 attività corsali<br />
proposte dalla Provincia,<br />
spiega Galli, una parte significativa<br />
è costituita dalla formazione<br />
manageriale, mentre<br />
è in leggera flessione la<br />
formazione tecnica e, anche a<br />
causa del debole apporto del<br />
sistema scolastico, cresce la<br />
formazione linguistica, oggi<br />
intesa sempre più come formazione<br />
interculturale.<br />
Già, ma come ci si forma alla<br />
responsabilità, cioè a vivere i<br />
progetti aziendali come qualcosa<br />
di proprio?<br />
Quattro le parole d’ordine<br />
prospettate dal dirigente: eccellenza,<br />
“che si consolida solo<br />
nel tempo con una visione<br />
di lungo periodo”; innovazione,<br />
“perché cambiare in meglio<br />
è un dovere”; sostenibilità,<br />
“perché i nostri figli meritano<br />
un mondo forse non più<br />
facile, ma più onesto sì”; etica,<br />
per “tornare al senso del<br />
dovere, al meritarsi ciò che si<br />
ha”.<br />
ANTIDOTI REGGIANI<br />
Articolato anche il secondo<br />
intervento, su<br />
“futuro del lavoro e<br />
dell’economia sul territorio<br />
reggiano”, svolto dal direttore<br />
di Confcooperative Reggio<br />
Emilia Giovanni Teneggi. Per<br />
capire il momento attuale<br />
non aiuta scorrere i dati macro,<br />
perché la crisi è ormai<br />
qualcosa di incommensurabile.<br />
Piuttosto, “dobbiamo abbassare<br />
lo sguardo sulle strade e<br />
nelle case, luoghi che sembrano<br />
perduti nella finanziarizzazione<br />
delle imprese e nel<br />
cablaggio sociale”, sostiene<br />
Teneggi.<br />
Il quadro tracciato è di realistico<br />
pessimismo: se infatti le<br />
sfide globali sono per i sistemi<br />
locali, “i tavoli anticrisi fra<br />
le parti sociali, istituzionali<br />
ed economiche del territorio<br />
non s<strong>anno</strong> più cosa dirsi ed<br />
invece i lavoratori scioperano<br />
contro le proprie aziende<br />
e i sindaci manifestano sotto<br />
le finestre della Prefettura per<br />
il taglio delle risorse statali…”.<br />
Eppure Reggio Emilia, rispetto<br />
ad altri “distretti”, ha accumulato<br />
un surplus di risorse<br />
che ora è il momento di utilizzare<br />
per superare la crisi,<br />
ponendo un freno mutualistico<br />
ai danni sociali e alla caduta<br />
occupazionale che si<br />
st<strong>anno</strong> registrando.<br />
Altri possibili fattori strategici,<br />
nell’analisi di Teneggi, sar<strong>anno</strong><br />
l’investimento nell’area<br />
vasta (“il futuro reggiano<br />
è anche mediopadano”), il<br />
rafforzamento della cooperazione<br />
internazionale e la semplificazione<br />
del sistema di<br />
rappresentanza degli interessi<br />
economici.<br />
Il tempo per il dibattito,<br />
previsto dal programma,<br />
risulta alla fine un po’<br />
compresso.<br />
Per la Diocesi come per la città<br />
di Reggio, tuttavia, non tarder<strong>anno</strong><br />
altri momenti “unificanti”<br />
di pensiero e di azione,<br />
iniziando dall’imminente<br />
festa di San Prospero.<br />
Andare oltre la crisi, ormai è<br />
acclarato, è un fatto di comunità.<br />
Edoardo Tincani
4<br />
contatto_<br />
rubrica a cura del i<br />
<strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong><br />
ovani<br />
"Mi fido di te": educazione al volontariato<br />
Lunedì 23 <strong>novembre</strong>, alle <strong>21</strong>, presso la segreteria del Servizio<br />
di pastorale giovanile, ci sarà un incontro di presentazione<br />
del progetto di educazione al servizio “Mi fido<br />
di te”. Sono invitati in particolar modo gli educatori di<br />
gruppi di giovani e giovanissimi interessati a proporre ai<br />
ragazzi un percorso formativo ed esperienziale di educazione<br />
al servizio a alla solidarietà.<br />
Il progetto “Mi fido di te” nasce per proporre ai giovani e<br />
agli adolescenti un modo nuovo per vivere la relazione<br />
con l’altro, cercando di capire quale fosse lo stile relazionale<br />
di Gesù e di sperimentarlo nella pratica, attraverso il<br />
servizio al prossimo. “Mi fido di te” è un supporto alle<br />
parrocchie, un’opportunità per i giovani per incontrare<br />
altri giovani in cammino e mettersi in gioco in prima persona.<br />
Il percorso, oltre ad avere una valenza formativa,<br />
dà la possibilità ai giovani e adolescenti interessati di sperimentarsi<br />
nella pratica, provando a fare del servizio uno<br />
stile di vita. Inoltre, dove ci siano le condizioni, c’è la possibilità<br />
di sperimentare il servizio nella parrocchia di appartenenza<br />
con progetti sperimentali o usufruendo delle<br />
possibilità che la comunità già offre.<br />
Dopo un primo momento di formazione, strutturato in<br />
tre incontri, viene offerto ai ragazzi un periodo di servizio<br />
da concordare presso i centri di servizio che aderiscono<br />
al progetto. Seguendo il metodo della formazione<br />
permanente, durante la parte esperienziale continuano i<br />
momenti formativi, utili per sostenere i ragazzi ed aiutarli<br />
nell’elaborazione.<br />
Ogni centro di servizio metterà a disposizione una persona<br />
(tutor) che accoglierà e accompagnerà il giovane durante<br />
la permanenza nei centri di servizio.<br />
Le quattro<br />
aree di servizio<br />
disponibili<br />
sono:<br />
• servizio con<br />
bambini: attività<br />
di doposcuola<br />
e ludoteca;<br />
• servizio con<br />
anziani: spesadomiciliare,<br />
attività nei<br />
centri diurni<br />
e residenziali;<br />
• servizio con<br />
disabili: attività<br />
di atelier, animazione nei centri diurni e residenziali;<br />
• servizio con persone in povertà: attività nel commercio<br />
equo e solidale, mercatino dell’usato Caritas. Per informazioni<br />
ed iscrizioni, entro il 30 <strong>novembre</strong>, rivolgersi a:<br />
Progetto “Mi fido di te”, via Adua 79 (tel. 0522.920144; sito<br />
www.mifidodite.eu; e-mail mifidodite_re@yahoo.it).<br />
Il dvd del pellegrinaggio diocesano “Fuori”<br />
Presso la segreteria del Servizio di pastorale giovanile è<br />
disponibile il dvd con il video del pellegrinaggio diocesano<br />
“Fuori”, quarta tappa dell’Agorà dello scorso <strong>anno</strong>. In<br />
ottobre è stato consegnato ai partecipanti.<br />
Chi lo avesse ricevuto difettoso può mandare una mail a<br />
segreteria@pastoralegiovani.re.it, oppure contattare la segreteria<br />
ai recapiti telefonici 0522.920144, 349.3290649.<br />
“Educarsi per educare” e “Uomini in Cristo”<br />
È oramai giunto a metà del cammino il corso di approfondimento<br />
“Educarsi per educare”. Dopo i due moduli<br />
con la dottoressa Chiara Mistrorigo (sul tema del sé) e<br />
don Alessandro Manenti (sul tema della relazione educativa),<br />
domenica 22 <strong>novembre</strong> il programma prevede<br />
l’incontro con il dottor Benedetto Valdesalici sul tema<br />
inerente le criticità e le risorse dell’età dell’adolescenza.<br />
Sede del corso l’Oratorio Don Bosco.<br />
Domenica 15 <strong>novembre</strong> invece si è tenuta la seconda<br />
giornata del percorso annuale “Uomini in Cristo”. A sviluppare<br />
il tema dell’incontro, “Gesù ebreo di Galilea”, da<br />
un punto di vista biblico e pedagogico si sono alternati<br />
don Gabriele Burani e il diacono Carlo Menozzi.<br />
Scuola di Preghiera. Proseguono gli incontri<br />
Il secondo incontro della Scuola di preghiera per i giovani<br />
18-30enni “Incontro con Dio” sarà mercoledì 25 <strong>novembre</strong>,<br />
nella cripta del seminario, alle 20.45. Tema sarà<br />
“Giacobbe (la lotta)”. L’incontro successivo, di mercoledì<br />
16 dicembre (stesse sede e ora) sarà su “Samuele (profeta,<br />
giudice, liberatore)”. Il metodo è quello della lectio divina,<br />
seguita dall’adorazione e dalla condivisione personale<br />
della riflessione.<br />
Sito del servizio di pastorale giovanile<br />
Con l’inizio dell’<strong>anno</strong> pastorale è stato ripreso l’aggiornamento<br />
del sito internet.<br />
Chi avesse notizie da segnalare, appuntamenti vicariali,<br />
spettacoli è pregato di darcene notizia inviando mail e<br />
materiale a segreteria@pastoralegiovani.re.it.<br />
AZIONE CATTOLICA<br />
Nelle domeniche 29 <strong>novembre</strong> e 13 dicembre, con gli educatori<br />
Avvento Acr e giovani Ac: 'siamo in onda'<br />
Universitari e lavoratori:veglia d'Avvento il <strong>21</strong> dicembre<br />
Per il loro ritiro<br />
d'Avvento i ragazzi<br />
Acr si trover<strong>anno</strong><br />
ancora<br />
all'Oratorio Don<br />
Bosco di via<br />
Adua domenica<br />
29 <strong>novembre</strong><br />
(qui in un ritiro<br />
dello scorso <strong>anno</strong>,<br />
col Vescovo<br />
Ausiliare mons.<br />
Ghizzoni).<br />
I giovanissimi<br />
l'avr<strong>anno</strong> invece<br />
domenica 13<br />
dicembre a San<br />
Prospero di<br />
Correggio.<br />
Per i giovani,<br />
veglia il <strong>21</strong> dicembre<br />
a Reggio,<br />
chiesa del<br />
Buon Pastore.<br />
L’<br />
Avvento è ormai alle<br />
porte e i ragazzi dell’Acr<br />
s<strong>anno</strong> che il primo<br />
appuntamento è quello<br />
del ritiro diocesano di Azione<br />
<strong>Cattolica</strong>. L’Acr come consuetudine<br />
avrà il proprio ritiro la<br />
prima domenica di Avvento,<br />
29 <strong>novembre</strong>, mentre per i<br />
giovanissimi il ritiro d'Avvento<br />
sarà domenica 13 dicembre.<br />
Ma andiamo con ordine.<br />
er l’Acr il ritiro si svolgerà<br />
all’Oratorio Don Bosco<br />
di via Adua. È un<br />
ambiente grande e familiare<br />
ed è già pronto ad accogliere<br />
gli acierrini: ne aspettiamo<br />
tanti dalla 5a elementare alla<br />
3a P<br />
media.<br />
Quest’<strong>anno</strong> potremo utilizzare<br />
anche gli spazi del Teatro Re-<br />
Giò, sia per gli incontri di qualche<br />
gruppo<br />
che per la<br />
Santa Messa<br />
insieme.<br />
I primi ad<br />
iscriversi sar<strong>anno</strong><br />
i ragazzi<br />
che<br />
h<strong>anno</strong> fatto<br />
il camposcuola,<br />
poi le<br />
parrocchie<br />
che avr<strong>anno</strong><br />
scelto di condividere<br />
con noi il cammino<br />
diocesano.<br />
Come consuetudine, con<br />
l'assistente diocesano don<br />
Gabriele Valli tante sar<strong>anno</strong><br />
le guide dei ragazzi: sacerdoti,<br />
suore, diaconi.<br />
Vita di <strong>Chiesa</strong><br />
Tutti cercher<strong>anno</strong> di sbriciolare<br />
il tema annuale,<br />
che è quello della novità<br />
della scelta di Cristo nella<br />
propria vita. “Siamo in onda”<br />
è lo slogan di quest’<strong>anno</strong>:<br />
significa che per<br />
incontrare il Signore e per<br />
comunicarlo agli altri è necessario<br />
sintonizzarci sulla<br />
stessa lunghezza d’onda. I<br />
ragazzi ricever<strong>anno</strong> il libretto<br />
di accompagnamento<br />
quotidiano dal titolo “Vi annuncio<br />
una grande gioia”,<br />
che permetterà loro di avere<br />
una preghiera guidata per<br />
ogni giorno: un modo per<br />
cercare davvero di seguire il<br />
Signore in modo personale.<br />
E<br />
I ritiri d’Avvento per<br />
Acr (domenica 29<br />
<strong>novembre</strong>) e giovanissimi<br />
Ac (domenica<br />
13 dicembre).<br />
Per i giovani la veglia<br />
di preghiera<br />
il <strong>21</strong> dicembre,<br />
al Buon Pastore (R.E.)<br />
I dipinti sui Santi spiegati ai piccoli<br />
attraverso i simboli più conosciuti<br />
Il mantello di San Martino, gli occhi di<br />
Santa Lucia, il cagnolino sempre a fianco<br />
di San Rocco. Sono alcuni dei tanti<br />
simboli ricorrenti nei dipinti che raffigurano<br />
i Santi. Spiegare il loro significato<br />
in modo accattivante e coinvolgente<br />
- grazie anche ad un divertente<br />
quaderno con giochi e figure da colorare<br />
- è un ottimo strumento per avvicinare<br />
i bambini all’arte. Ed è questo<br />
uno degli obiettivi del Laboratorio didattico<br />
“Fiori, chiavi, catene…” organizzato<br />
dal Museo dei Cappuccini di<br />
Reggio Emilia, al quale il 12 <strong>novembre</strong><br />
h<strong>anno</strong> partecipato gli scolari di una<br />
terza classe della scuola elementare<br />
San Vincenzo De’ Paoli di Reggio. Sono<br />
già diverse le classi coinvolte, e continuano<br />
ad arrivare altre richieste. “Visitando<br />
il museo, i bambini iniziano a<br />
scoprire e ad amare i simboli che caratterizzano<br />
i Santi, i personaggi dei<br />
quadri ospitati... e pian piano iniziano<br />
ad avvicinarsi anche alla conoscenza<br />
del messaggio di Francesco”, spiega frate<br />
Antonello, che ha condotto il labora-<br />
adesso i Giovanissimi:<br />
per loro la giornata di<br />
spiritualità sarà la domenica<br />
13<br />
dicembre nei<br />
locali della<br />
parrocchia<br />
di San Prospero<br />
di Correggio.<br />
Sarà<br />
soprattutto<br />
una preparazioneimmediata<br />
al Natale.<br />
Sono invitati<br />
tutti i<br />
giovanissimi<br />
che st<strong>anno</strong> frequentando le<br />
superiori: li aspettiamo con<br />
i loro educatori. Anche per<br />
loro, dopo un momento di<br />
preghiera iniziale tutti insieme,<br />
ci si dividerà in gruppi<br />
a seconda dell’età per po-<br />
ter cercare di conoscere meglio<br />
Gesù che sta per venire<br />
tra noi. Oltre all’assistente<br />
diocesano per i giovani, don<br />
Gabriele Valli, ci sar<strong>anno</strong> altri<br />
sacerdoti, anche in base<br />
al numero dei ragazzi che si<br />
iscriver<strong>anno</strong>.<br />
Per gli universitari e i giovani<br />
lavoratori, che magari<br />
h<strong>anno</strong> già fatto come<br />
educatori una delle due<br />
giornate di ritiro proposte per<br />
l'Acr e per i giovanissimi, ci sarà<br />
una veglia di preghiera la<br />
sera di lunedì <strong>21</strong> dicembre,<br />
alle ore <strong>21</strong>, presso la chiesa del<br />
Buon Pastore, a Reggio Emilia,<br />
come incontro personale<br />
e comunitario con il Signore.<br />
Sarà presente il Vescovo Ausiliare<br />
mons. Lorenzo Ghizzoni.<br />
Per una buona organizzazione<br />
delle giornate,<br />
sarà bene che gli educatori<br />
iscrivano i loro gruppi<br />
presso l’ufficio di Azione <strong>Cattolica</strong><br />
(0522.437773) nei giorni<br />
precedenti i ritiri, per permettere<br />
ai responsabili di organizzare<br />
in modo adeguato per<br />
i ragazzi che verr<strong>anno</strong>.<br />
Quindi, buon Avvento con le<br />
proposte formative dell’Azione<br />
<strong>Cattolica</strong>!<br />
Équipe Acr<br />
& Giovani<br />
27 <strong>novembre</strong>: 2° incontro del corso educatori Ac<br />
DON CASTELLUCCI: “LIBERI DI AMARE”<br />
Sarà venerdì 27 <strong>novembre</strong>, alle 20.45, all’Oratorio Don<br />
Bosco di via Adua, la seconda serata del corso educatori<br />
Acr e Giovani. Sarà la<br />
volta di don Erio Castellucci,<br />
vicario episcopale<br />
della diocesi di Forlì-<br />
Bertinoro e preside della<br />
Facoltà Teologica Regionaledell'Emilia-Romagna.<br />
Don Erio è nato a<br />
Forlì nel 1960 ed è diventato<br />
prete in quella diocesi<br />
a 24 anni. Ha svolto<br />
gli studi di specializzazione<br />
presso la Pontificia<br />
Università Gregoriana di<br />
Roma.<br />
Nella sua diocesi è impegnato<br />
nella pastorale<br />
giovanile e familiare.<br />
Spesso è venuto nella nostra<br />
diocesi per arricchir-<br />
torio. Francesca Salsi e Chiara Stringhini,<br />
insegnanti, sono molto soddisfatte<br />
dell’esperienza: “È un’attività<br />
molto interessante per i bambini, perché<br />
li coinvolge davvero molto. L’iniziativa<br />
ha sicuramente un valore religioso,<br />
ma è molto importante anche da<br />
un punto di vista culturale e artistico,<br />
perché vengono toccati vari aspetti, come,<br />
ad esempio, il messaggio trasmesso<br />
da determinati colori e il significato<br />
dei Santi nella storia dell’arte”.<br />
L’attività didattica proseguirà anche in<br />
dicembre; dopo la pausa per le festività<br />
riprenderà in gennaio fino ad aprile.<br />
Per prenotazioni: tel. 0522.433201<br />
(dalle 10 alle 13, dal lunedì al venerdì).<br />
don Erio Castellucci<br />
ci con le sue riflessioni e proposte formative. L'ultima è<br />
stata la Convocazione di inizio di questo <strong>anno</strong> pastorale<br />
<strong>2009</strong>-'10, in seminario, lo scorso venerdì 18 settembre, per<br />
gli operatori pastorali della diocesi.<br />
Nel nostro corso educatori ci farà riflettere sulla spiritualità<br />
dell’educatore di Azione <strong>Cattolica</strong>, a partire dallo slogan<br />
“Liberi di amare”. Aspettiamo i giovani e gli educatori<br />
che già h<strong>anno</strong> iniziato il cammino con il primo incontro<br />
con il vescovo di Tivoli mons. Mauro Parmeggiani.<br />
MUSEO DEI CAPPUCCINI, LABORATORI E INCONTRI<br />
Francesco d’Assisi nell’arte lungo i<br />
secoli: incontro con fra Prospero Rivi<br />
La vita e le opere di San Francesco d’Assisi<br />
h<strong>anno</strong> ispirato attraverso i secoli<br />
migliaia di artisti. La conferma più recente<br />
è arrivata lo scorso settembre<br />
dalle iniziative del Festival Francescano.<br />
Proseguendo idealmente il discorso<br />
avviato dalla manifestazione, il Museo<br />
dei Cappuccini (presso il convento<br />
di via Ferrari Bonini, a Reggio) propone<br />
i “Martedì del Museo”, incontri di<br />
approfondimento. Il prossimo appuntamento<br />
è martedì 24 <strong>novembre</strong> (ore<br />
20.30, ingresso libero) con L’immagine<br />
di Francesco d’Assisi nell’arte lungo i secoli:<br />
fra Prospero Rivi, docente di storia<br />
e spiritualità francescana, offrirà un<br />
saggio della molteplicità di approcci alla<br />
figura del Santo attraverso un’accurata<br />
selezione di immagini. A questo<br />
incontro seguirà l’ultimo, il 22 dicembre,<br />
con frate Antonello Ferretti, sul tema<br />
Il presepio di Francesco.<br />
Prosegue, intanto, fino al 6 gennaio<br />
2010, la mostra Qui Francesco, opere<br />
pittoriche dal ’500 ad oggi (sabato 15-<br />
18, domenica e festivi 10-13/15-18).
ESERCIZI SPIRITUALI DEL CLERO<br />
Vita di <strong>Chiesa</strong> <strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong> 5<br />
Nell'insolita sede di Carpineti, guidati dal gesuita p. Stefano Bittasi<br />
Nel silenzio la ricarica per il ministero<br />
La Lettera ai Romani.La presenza discreta del Vescovo Adriano<br />
“ A<br />
ll’inizio eravamo<br />
molto preoccupati.<br />
È la prima volta<br />
che ospitiamo un’esperienza<br />
del genere. Per fortuna don<br />
Nildo ci ha dato tanti consigli<br />
e aiutati in ogni situazione”:<br />
così commenta Sabrina; “abbiamo<br />
avviato l’albergo nemmeno<br />
da un <strong>anno</strong> ed è molto<br />
strano avere la casa piena, ma<br />
in assoluto silenzio. Quando<br />
oggi vi ho sentiti parlare (il<br />
pranzo del venerdì in cui si<br />
rompe il silenzio, ndr) non mi<br />
sembrava vero”.<br />
Piove a dirotto, lunedì mattina,<br />
quando arriviamo al Residence<br />
Matilde, a Carpineti.<br />
Imbocco la strada della piscina<br />
e mi accorgo che l’albergo<br />
è un po’ più su. Dietro di me<br />
una "Punto" fa la stessa manovra.<br />
È dei nostri, penso. Infatti,<br />
mi segue.<br />
Alla reception c’è don Nildo<br />
Rossi a smistare i preti un po’<br />
spaesati da questa nuova collocazione.<br />
Abituati da decenni<br />
a fare gli esercizi a Marola,<br />
qui ci sentiamo tutti smarriti.<br />
Con questo tempo poi, anche<br />
le montagne tanto desiderate<br />
sembrano divenute ostili.<br />
La trasformazione del<br />
Residence in casa per<br />
esercizi ha richiesto a<br />
don Nildo e ai gestori un notevole<br />
sforzo di sistemazione.<br />
La cappellina viene ricavata<br />
in una parte del salone, la sagrestia<br />
nei bagni, la sala conferenze<br />
nell’altra ala. Fuori<br />
non si può stare, perché piove.<br />
Camere da mille e una<br />
notte, ma ci sentiamo un po’<br />
oppressi.<br />
Padre Stefano è un giovane<br />
gesuita, superiore della casa<br />
di Villapizzone (MI), dove vive<br />
anche Silvano Fausti, la cui<br />
penna è assai famosa. È lui<br />
che guida le nostre riflessioni.<br />
Si presenta con modestia<br />
e con penetrante semplicità<br />
tenta di condurci nel labirinto<br />
della lettera ai Romani.<br />
Cerca in tutti i modi di farci<br />
comprendere che Dio ci ha<br />
Nella sala del Residence Matilde, opportunamente adattata, p. Stefano Bittasi (foto-riquadro) propone<br />
le meditazioni sulla Lettera di San Paolo ai Romani, la lettura biblica di questo <strong>anno</strong> pastorale.<br />
amati “quando eravamo ancora<br />
peccatori” e che continua<br />
a fare così, con noi e con<br />
gli altri. Con tutti gli altri. Che<br />
il nostro ministero non è tra<br />
Dio e gli uomini, quasi si debba<br />
passare per forza dal nostro<br />
ufficio, ma il Padre cerca<br />
una relazione con tutti e noi<br />
dobbiamo aiutare tutti ad<br />
avere una relazione – propria<br />
– con Dio.<br />
Si accalora per farci capire<br />
che è la fede che fa entrare in<br />
una giusta relazione con Dio,<br />
non le nostre regole, tradizioni<br />
e istituzioni da portare<br />
avanti. E la fede è possibile a<br />
tutti. Ladroni giustiziati compresi.<br />
ASabrina e Patrizio, la<br />
giovane coppia che gestisce<br />
il Residence, non<br />
sembra vero di avere tanto silenzio<br />
in casa. Sono abituati a<br />
gruppi più rumorosi. Per accoglierci<br />
h<strong>anno</strong> dovuto rivoluzionare<br />
casa e ritmi, anche<br />
familiari: le loro splendide<br />
bambine Matilde e Laura<br />
questa settimana se le godono<br />
i nonni, perché loro devono<br />
prendersi cura di noi.<br />
Il silenzio, si sa, è un edificio<br />
precario, sempre pronto a<br />
crollare sotto i colpi della<br />
tempesta (di chiacchiere). E a<br />
volte basta poco. È tale e tanta<br />
la voglia di ritrovarsi, di raccontare,<br />
di sentirsi fratelli, che<br />
stare a tavola in silenzio diventa<br />
una penitenza difficile.<br />
Soltanto Bianca, la giovane<br />
ragazza albanese che ci serve<br />
a tavola, lo osserva con naturalezza,<br />
quasi ce l’avesse dentro,<br />
il silenzio profondo e antico<br />
della sua terra.<br />
Forse per rifarsi delle<br />
lunghe ore silenziose,<br />
giunti in cappella, i confratelli<br />
cantano a piena voce<br />
le lodi del Signore. Peccato<br />
che la cappella è piccola, e il<br />
Signore è vicino. Forse non<br />
sarebbe necessaria tanta<br />
energia per giungere al suo<br />
indirizzo, ma Lui avrà ascoltato<br />
sorridendo ugualmente.<br />
Invece il giovane Marcello,<br />
che invano tentava di farci<br />
cantare con decoro, ha sudato<br />
non poche camicie. Se proponendo<br />
melodie un po’ classiche<br />
sentiva il canto sgorgare<br />
con eccessivo furore, pro-<br />
ponendone di più delicate e<br />
moderne se l’è sentite storpiare<br />
in mille modi.<br />
Anche il cielo non se l’è sentita<br />
di lasciarci in tetra malinconia<br />
e mercoledì ci siamo alzati<br />
con una giornata splendida<br />
e promettente. Ai poveri<br />
reclusi non pareva vero di vedere<br />
tante meraviglie intorno,<br />
con i boschi che scoppiano di<br />
colori vivaci, e le cime dell’Appennino<br />
che, imbiancate<br />
dalla neve fresca, si stagliavano<br />
sopra un cielo azzurro intenso.<br />
La presenza silenziosa,<br />
ma significativa, del Vescovo<br />
Adriano, interessato<br />
alle meditazioni, e ancor<br />
più ai suoi preti, ha dato un<br />
senso profondo al nostro essere<br />
lì. Non soltanto per riposare,<br />
per incontrarci e godere<br />
dell’amicizia, per ritrovare la<br />
presenza di Dio, ma anche<br />
per ripensare il nostro ministero<br />
di preti in questa <strong>Chiesa</strong><br />
del nuovo millennio. Perché<br />
“se noi viviamo, viviamo per<br />
il Signore…”.<br />
don Giordano Goccini<br />
Giunto a quota 164, edito da Bizzocchi, sarà disponibile nelle librerie dal 24 <strong>novembre</strong><br />
PRONTO IL «PESCATORE REGGIANO» 2010<br />
P<br />
erché tutti gli anni c’è attesa per<br />
l’uscita del “Pescatore Reggiano”,<br />
sempre puntualissimo all’appuntamento<br />
con i lettori per la festa di San<br />
Prospero? Risposta semplicissima: perché<br />
da ben 164 anni fa parte della nostra reggianità,<br />
della nostra tradizione culturale<br />
ed editoriale; perché è una preziosa antologia<br />
di notizie di storia locale a 360<br />
gradi, che gli appassionati di storia locale<br />
avidamente leggono. Ma da dove deriva<br />
il nome della pubblicazione? Sull’origine<br />
scrive Glauco Bertolini in un contributo<br />
pubblicato sul “Pescatore Reggiano<br />
2010”, edito da Bizzocchi e disponibile<br />
dal prossimo 24 <strong>novembre</strong>. Il Pescatore<br />
ha conquistato anche il merito di aver<br />
costituito nel corso dei decenni come<br />
un’ideale galleria di ritratti di personaggi<br />
reggiani di varie epoche, facendone memoria<br />
e tramandandone il ricordo. Inoltre,<br />
ogni <strong>anno</strong>, i collaboratori aggiungono<br />
preziose notizie storiche ed artistiche sulla<br />
città e il territorio reggiano.<br />
Di Dante Soliani, valente educatore,<br />
musicista e poeta scrive<br />
Laura Margherita Alfieri; Giacomo<br />
Borgatti si occupa degli Aldrovandi di<br />
Viano; Sergio Gabbi guida alla scoperta<br />
dell’antica saggina; Eligio Grasselli ricorda<br />
il 490° anniversario della morte di Lucrezia<br />
d’Este Borgia duchessa di Reggio.<br />
Fabrizio Anceschi scrive di quando Reggio<br />
– fatto non usuale - fu corte di giustizia<br />
dell’imperatrice Richenza, moglie di<br />
Lotario; Luigi Pecchini descrive un’inedita<br />
Italia rappresentata in una carta geografica;<br />
Valledo Bolondi ricorda il bar “Ala<br />
d’oro” dei colombofili; Giovanni Tadolini<br />
rievoca a distanza di 16 lustri la scuola<br />
elementare di San Savino da lui frequentata;<br />
Adriana Toffanetti ricorda il fabbro<br />
Franco Montanari, che aveva bottega in<br />
via del Guazzatoio.<br />
Del martirio del servo di Dio Rolando Ri-<br />
vi si occupa Danilo Morini; della scienziata<br />
reggiana Ileana Iori scrive Learco<br />
Coccolini; delle famiglie Corghi e Seidenari<br />
si occupa Corrado Corghi. Sull’antica<br />
tradizione delle rogazioni scrive Mario<br />
Mazzaperlini; il profilo di Camillo Rossi,<br />
che del Pescatore è stato collaboratore, è<br />
tratteggiato dal figlio Giuseppe Adriano;<br />
dell’ultima duchessa di Modena, così come<br />
ricordata da Francesco Crispolti, si occupa<br />
Riva Clemente di Sanseverino; il<br />
contributo di Sandro Chesi è dedicato alla<br />
zio Elmo Abramo e al “Maggio della<br />
Passione”; su mons. Nerio Artioli poeta –<br />
lato quasi sconosciuto dell’illustre storico<br />
dell’arte – scrive Giuseppe Giovanelli; notizie<br />
sulla scultura di Ferruccio Orlandini,<br />
rappresentante la Fede per l’Istituto San<br />
Lazzaro, sono proposte da Gian Andrea<br />
Ferrari; infine Giuliano Bagnoli si occupa<br />
del cremortartaro, sottoprodotto della vinificazione.<br />
Altra peculiarità del lunario è di ospitare<br />
poesie dovute alla penna di Francesco<br />
Giuseppe Sassi, Giacomo Borgatti, Luciano<br />
Serra, Luigi Pecchini, Edda Infanti,<br />
Gianfranco Romani, Giacomo Aicardi, Lina<br />
Maisto, Paola Bigi Moscatelli, Federica<br />
Tavernelli.<br />
Tra i pregi dell’almanacco c’è anche quello<br />
di contenere utilissime rubriche, tra cui<br />
quelle relative alla diocesi: sacerdoti, religiosi,<br />
chiese, uffici con indirizzi e telefoni.<br />
Giuseppe Adriano Rossi<br />
All’Hospice di Montericco, domenica 29 <strong>novembre</strong><br />
PHOS HILARÓN: GIOACHINO SVELATO<br />
Dopo il concerto inaugurale tenuto in Cattedrale il 18<br />
ottobre scorso, con la presentazione del cd Per te<br />
canterò da parte del Coro dell’Istituto Diocesano di<br />
Musica e Liturgia diretto da Giovanni Mareggini e con la partecipazione<br />
di Ivana Spagna, la stagione <strong>2009</strong>-10 di Phos hilarón<br />
continua la sua programmazione più regolare, con gli<br />
appuntamenti mensili che si tengono alla Casa “Madonna dell’Uliveto”<br />
di Montericco.<br />
Il secondo momento, previsto per domenica 29 <strong>novembre</strong> alle<br />
17.30, offre al pubblico reggiano la possibilità di conoscere<br />
più da vicino un vero e proprio “tesoro” culturale della nostra<br />
città: il manoscritto reggiano del Libro delle figure di Gioachino<br />
da Fiore, di proprietà della Biblioteca del Seminario di<br />
Reggio e attualmente “prestato” al Museo Diocesano. Il manoscritto,<br />
risalente alla prima metà del XIII secolo, si compone<br />
di una ventina di grandi “tavole”, ossia di disegni simbolici,<br />
vivacemente colorati e impreziositi da inserti in oro, che sintetizzano<br />
il pensiero di Gioachino da Fiore (morto nel 1202),<br />
l’abate calabrese - prima cistercense, poi fondatore di un proprio<br />
ordine monastico, i Florenses - il cui pensiero avrebbe influenzato<br />
il nascente francescanesimo, Dante, varie correnti<br />
della mistica cristiana, fino al romanticismo e idealismo del<br />
XIX secolo, suscitando anche vivaci opposizioni.<br />
Il manoscritto reggiano del Liber figurarum fu scoperto dagli<br />
allora seminaristi Giuseppe Mora (poi vicario generale della<br />
diocesi) e Pietro Ferraboschi<br />
(poi docente di Sacra<br />
Scrittura in Seminario) negli<br />
anni ’30, in mezzo a<br />
vecchi libri del Seminario<br />
che si trovavano negli ambienti<br />
della Curia. Identificato<br />
da mons. Leone Tondelli<br />
come esemplare di<br />
un’opera di Gioachino (o<br />
piuttosto ispirata da lui) che<br />
si credeva perduta o forse<br />
mai esistita, fu poi pubblicato<br />
dallo stesso Tondelli in<br />
due edizioni: la seconda<br />
delle quali in collaborazione<br />
con due studiose inglesi<br />
che, negli stessi anni precedenti il secondo conflitto mondiale,<br />
avevano identificato a Oxford un altro manoscritto (probabilmente<br />
“padre” di quello reggiano) della stessa opera. I<br />
manoscritti di Oxford e di Reggio rappresentano le testimonianze<br />
più complete del Liber figurarum (vi si aggiunge un codice<br />
conservato a Dresda, più esempi isolati di altre tavole):<br />
contemplare queste grandi ed enigmatiche figure è, ancora<br />
oggi, un’esperienza emozionante, e un modo singolare di entrare<br />
in contatto con la figura e il pensiero di Gioachino.<br />
Lo si potrà fare, nell’incontro del 29 <strong>novembre</strong>, con la guida<br />
di fr. Marco Rainini: giovane frate domenicano, Rainini ha<br />
pubblicato pochi anni fa (2006), per le edizioni Viella, lo studio<br />
Disegni dei tempi. Il Liber Figurarum e la teologia figurativa<br />
di Gioacchino da Fiore, che è l’opera più recente e completa,<br />
in italiano e non solo, sulle figurae dell’abate calabrese.<br />
La possibilità di proiettare le fotografie del manoscritto renderà<br />
la presentazione ancor più interessante e permetterà di farsi<br />
un’idea di tutto il manoscritto (che ovviamente, quando è<br />
esposto in un Museo, può essere visto solo in una pagina) e,<br />
soprattutto, di inquadrarlo nel pensiero di Gioachino e di coglierne<br />
i molteplici influssi culturali e spirituali.<br />
Come tutti gli appuntamenti di Phos hilarón, anche l’incontro<br />
del 29 <strong>novembre</strong> è a ingresso libero.<br />
Sabato <strong>21</strong> <strong>novembre</strong> in Ghiara<br />
I CARABINIERI CELEBRANO LA “VIRGO FIDELIS”<br />
Foto d'archivio: la celebrazione della "Virgo Fidelis" del <strong>21</strong><br />
<strong>novembre</strong> 2007 (la chiesa è quella cittadina di San Nicolò).<br />
ICarabinieri della provincia di Reggio Emilia alle ore 11<br />
di sabato <strong>21</strong> <strong>novembre</strong> celebrer<strong>anno</strong> la ricorrenza della<br />
loro patrona, la "Virgo Fidelis", coincidente anche con<br />
la giornata dell'orfano e con il 68° anniversario dell'eroica<br />
battaglia di Culqualber, attraverso una solenne celebrazione<br />
religiosa che si svolgerà nella Basilica della Beata Vergine<br />
della Ghiara di Reggio Emilia (corso Garibaldi 44).<br />
La celebrazione sarà accompagnata dal Coro di San Pellegrino,<br />
diretto da Luciano Bonacini.<br />
Alla tradizionale cerimonia sono state invitate tutte le autorità<br />
religiose, civili e militari della provincia di Reggio Emilia,<br />
unitamente ad altre autorità e numerosi carabinieri in<br />
servizio attivo nei vari reparti territoriali, con in testa il comandante<br />
provinciale colonnello Giovanni Fichera.<br />
In Ghiara sarà presente anche una folta rappresentanza di<br />
Carabinieri in congedo residenti nella provincia, accompagnati<br />
dai loro familiari.
6<br />
<strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong><br />
Sostegno economico alla <strong>Chiesa</strong>
I membri della comunità ucraina e la loro realtà di immigrati a Reggio. In maggioranza sono donne<br />
Ucraini greco-cattolici: la scuola per i ragazzi<br />
e la liturgia in ucraino nella chiesa di S. Giorgio<br />
Forse pochi, fra i lettori<br />
de La Libertà conoscono<br />
la comunità dei greco-cattolici<br />
ucraini presenti<br />
da anni nella nostra città. Si<br />
tratta di una realtà molto<br />
consistente, di parecchie<br />
centinaia di persone, per la<br />
maggior parte "badanti".<br />
Fra i problemi che quotidianamente<br />
sono costretti ad affrontare,<br />
la nostra corrispondente<br />
Antonina Bota, ce ne<br />
segnala due: quello delle famiglie<br />
e della cura dei figli e<br />
quello della fedeltà alle tradizioni<br />
religiose. Recentemente,<br />
grazie alla solidarietà del<br />
mondo cattolico reggiano,<br />
sono state trovate alcune soluzioni.<br />
1. La scuola domenicale<br />
in Santo Stefano, a Reggio<br />
Per gli immigrati ucraini,<br />
in gran parte donne,<br />
una delle più pesanti<br />
sofferenze è sempre stata la<br />
lontananza dei familiari, in<br />
particolare dei figli. Nel tempo<br />
tuttavia, grazie anche alla<br />
legge Bossi-Fini, molti cittadini<br />
ucraini sono riusciti a far<br />
giungere in Italia i loro figli. Il<br />
problema, ora, è di riuscire a<br />
non far perdere loro le radici<br />
culturali e religiose della loro<br />
terra. È nata, così, l'idea di<br />
una scuola domenicale per<br />
questi ragazzi, nella quale<br />
continuare a approfondire<br />
con loro la lingua ucraina (l'italiano<br />
lo studiano nelle<br />
scuole pubbliche) e le tradizioni,<br />
la cultura, anche religiosa,<br />
della loro patria.<br />
Dopo vani tentativi presso il<br />
Comune di Reggio Emilia e<br />
presso varie associazioni per<br />
avere un locale adatto, una risposta<br />
positiva è venuta da<br />
don Fabrizio Crotti, parroco<br />
di Santo Stefano. Nell'ottobre<br />
2008 è così partita questa<br />
esperienza, nei locali della<br />
sua parrocchia, in via Emilia<br />
S. Stefano.<br />
"L'attività della piccola scuola<br />
ucraina", scrive Antonina<br />
Bota, "era cominciata con<br />
nove alunni di età compresa<br />
fra sei e tredici anni con diversi<br />
livelli di conoscenza<br />
della lingua ucraina ed italiana".<br />
Per questo furono divisi<br />
in piccoli gruppi secondo le<br />
età e le conoscenze. Come<br />
maestre sono intervenute ex<br />
insegnanti ucraine, impegnate<br />
durante la settimana<br />
soprattutto come "badanti".<br />
Con grande entusiasmo h<strong>anno</strong><br />
trovato il tempo di preparare<br />
le lezioni, che h<strong>anno</strong> tenuto<br />
regolarmente fino a<br />
maggio <strong>2009</strong>, due domeniche<br />
ogni mese. Nel corso dell'<strong>anno</strong>,<br />
intanto, si sono aggiunti<br />
altri quattro ragazzi.<br />
Una particolare attenzione<br />
ha avuto la preparazione delle<br />
feste della tradizione ucraina,<br />
specialmente il Santo Natale<br />
e gli anniversari nazionali<br />
(ad esempio, l'annuale celebrazione<br />
dedicata al poeta<br />
Taras Shevchenko, 1814-<br />
1861), feste che h<strong>anno</strong> avuto<br />
grande risonanza nella comunità<br />
degli immigrati<br />
ucraini.<br />
Domenica 31 maggio la comunità<br />
si è riunita negli spazi<br />
della parrocchia di Santo<br />
Stefano per la Festa della Famiglia,<br />
a conclusione del ciclo<br />
delle lezioni della scuola<br />
domenicale: erano più di cinquanta<br />
fra ragazzi, insegnanti,<br />
genitori e nonni. Insieme<br />
h<strong>anno</strong> pregato, lodando e<br />
ringraziando il Signore, e<br />
Vita di <strong>Chiesa</strong> <strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong> 7<br />
Foto sopra: i ragazzi e le insegnanti che h<strong>anno</strong> fatto il saggio finale della scuola domenicale, lo<br />
scorso 31 maggio, nei locali della parrocchia di Santo Stefano a Reggio. Sotto: chiesa di San<br />
Giorgio, a Reggio, la celebrazione dello scorso 27 settembre (da sinistra: p. Taras Galavay, il<br />
Vescovo ucraino Dionisio, il Vescovo Ausiliare Lorenzo Ghizzoni e padre Mychaylo Khromyanchuk,<br />
il nuovo responsabile della comunità ucraina greco-cattolica di Reggio Emilia e Parma).<br />
h<strong>anno</strong> assistito al saggio preparato<br />
dai ragazzi con le loro<br />
insegnanti. Poi si sono fatti i<br />
progetti per l'<strong>anno</strong> successivo.<br />
La condivisione dei migliori<br />
piatti della cucina<br />
ucraina - ed anche italiana -<br />
ha concluso la festa.<br />
Ora, da ottobre <strong>2009</strong>, la scuola<br />
domenicale ha ripreso le<br />
sue lezioni: in questo periodo<br />
si st<strong>anno</strong> preparando le<br />
feste di San Nicola (Nykolaia),<br />
il 19 dicembre secondo<br />
il calendario greco, e del Natale,<br />
che sarà il 7 gennaio.<br />
"Vorrei che questa realtà", è<br />
ancora Antonina a parlare,<br />
"fosse meglio conosciuta da<br />
tante persone di buona volontà,<br />
per riuscire a mantenere<br />
vivo il nostro obiettivo e<br />
per avviare un dialogo con<br />
tutti, per la crescita reciproca.<br />
Spesso soffriamo dei<br />
complessi di inferiorità per la<br />
situazione del nostro Paese.<br />
Nella routine della quotidianità<br />
è difficilissimo mantenere<br />
vivo l'amore verso la Patria<br />
nelle anime dei nostri figli.<br />
Desideriamo educarli in modo<br />
possibilmente equilibrato.<br />
Essendo ora in Italia, sogniamo<br />
che imparino ad affron-<br />
tare le difficoltà della vita reale<br />
con onestà e dignità".<br />
2. La liturgia nella chiesa<br />
di San Giorgio, a Reggio<br />
La comunità degli ucraini<br />
cattolici di rito greco<br />
ha avuto, fin dal 2002,<br />
una guida spirituale nella<br />
persona di padre Taras Galavay.<br />
Fino al mese di settembre<br />
<strong>2009</strong> la comunità non<br />
aveva una sede fissa per le ce-<br />
"Abbiamo molti problemi nella nostra<br />
comunità ucraina; proveniamo da diverse<br />
regioni ucraine,ciascuno con le proprie<br />
insicurezze.Quando però partecipiamo alla<br />
Liturgia in ucraino sentiamo la possibilità<br />
di diventare persone più rette" (Antonina Bota)<br />
lebrazioni della domenica,<br />
anche se per un certo periodo<br />
ha avuto l'ospitalità nella<br />
chiesa di San Pietro.<br />
Ora, per generosa concessione<br />
della Diocesi, una sede<br />
stabile è arrivata: la chiesa di<br />
San Giorgio, in via Farini.<br />
Nella zona del presbiterio è<br />
stata montata l'«iconòstasi»,<br />
cioè quella specie di parete<br />
divisoria con le icone dei santi,<br />
che separa la navata dal<br />
"santuario", la zona in cui si<br />
celebra l'Eucaristia. L'avvio<br />
delle celebrazioni in San<br />
Giorgio ha coinciso con l'avvicendarsi<br />
della guida spirituale:<br />
a padre Taras, che si è<br />
trasferito in provincia di<br />
Mantova, è subentrato padre<br />
Mychaylo Khromyanchuk.<br />
Nella celebrazione dello scorso<br />
27 settembre c'è stato lo<br />
scambio delle consegne, con<br />
la partecipazione del Vescovo<br />
ucraino Dionisio e del Vescovo<br />
Ausiliare di Reggio<br />
Emilia-Guastalla monsignor<br />
Lorenzo Ghizzoni. Ricevuta<br />
da entrambi la benedizione,<br />
la comunità ha iniziato così<br />
un nuovo cammino.<br />
" A<br />
bbiamo molti<br />
problemi dentro<br />
la nostra comunità",<br />
conclude Antonina Bota,<br />
"in maggior parte dovuti alla<br />
fragilità della situazione. Proveniamo<br />
da diverse regioni<br />
ucraine, ciascuno (o meglio,<br />
ciascuna, essendo le donne le<br />
più numerose) con le proprie<br />
insicurezze e i propri modi<br />
per affrontare la realtà.<br />
Quando però partecipiamo<br />
alla Santa Liturgia celebrata<br />
in ucraino sentiamo la necessità<br />
e la possibilità di diventare<br />
delle persone più rette".<br />
Info: padre Michele (Mychaylo),<br />
tel. 320.8<strong>57</strong>5990. Da circa<br />
due mesi padre Michele, che<br />
segue anche la comunità<br />
ucraina greco-cattolica di<br />
Parma, risiede in seminario a<br />
Reggio. Ogni giorno, alle<br />
14.30, celebra la Messa in rito<br />
greco-cattolico nella chiesa di<br />
San Giorgio, a Reggio. Ogni<br />
domenica la celebra alle 10 e<br />
alle 15. Ogni sabato celebra la<br />
S. Messa a Parma, nella chiesa<br />
di San Rocco, alle 14.30.<br />
ACCADRÀ A REGGIO (1)<br />
Casa della Carità S. Giuseppe. Decimo anniversario<br />
Venerdì 20 <strong>novembre</strong>, ore <strong>21</strong>, Casa della Carità B.V. della<br />
Ghiara, San Giuseppe: nel 10° della CdC, incontro con don<br />
Giuseppe Dossetti , Emanuela Marchi e la famiglia Rinaldi<br />
su "Casa della Carità: quale strumento pastorale?". Domenica<br />
22, ore 16.30, nella vicina chiesa di San Giuseppe,<br />
il Vescovo Adriano presiede la S. Messa di anniversario.<br />
Ristorante Don Papi. Cena a favore del progetto Ester<br />
Venerdì 20 <strong>novembre</strong>, ore 20, ristorante Don Papi (viale<br />
Piave 4f): cena solidale della cooperativa sociale Madre Teresa<br />
a favore del progetto Ester (appartamento per accoglienza<br />
di donne in gravidanza). Info: tel. 0522.27<strong>21</strong>08.<br />
Canali. Incontro Anspi sugli adempimenti fiscali<br />
Sabato <strong>21</strong> <strong>novembre</strong>, ore 9, oratorio di Canali: conferenza<br />
Anspi coi rappresentanti di oratori, circoli, associazioni,<br />
sociertà sportive affiliati all'Anspi sui nuovi adempimenti<br />
fiscali, illustrati dal segretario Matteo Catellani.<br />
Oratorio. Convegno Caritas su sicurezza e solidarietà<br />
Sabato <strong>21</strong> <strong>novembre</strong>, ore 9-17, Oratorio Don Bosco: convegno<br />
delle Caritas parrocchiali su "La sicurezza della solidarietà"<br />
(relatori: don Franco Appi, Ufficio di pastorale<br />
sociale di Forlì-Bertinoro, e Mauro Ambrosini, docente di<br />
Sociologia dei processi migratori all'Università di Milano).<br />
S. Filippo. La mostra dello scultore Giuffredi<br />
Sabato <strong>21</strong> <strong>novembre</strong>, ore 11, chiesa di San Filippo: in occasione<br />
della mostra delle opere dello scultore Armando<br />
Giuffredi (1909-1986), mons. Tiziano Ghirelli, direttore dell'Ufficio<br />
diocesano Beni culturali, e il prof. Massimo Mussini,<br />
storico dell'arte, presentano il volume-catalogo.<br />
S. Agostino. Incontro della Milizia dell'Immacolata<br />
Sabato <strong>21</strong> <strong>novembre</strong>, ore 16.30, chiesa di S. Agostino (cappella<br />
B.V. di Lourdes): incontro della Milizia dell'Immacolata<br />
"pro orantibus", guidato dall'assistente padre Paolo<br />
Barani (rosario, catechesi mariana e condivisione).<br />
S. Prospero. Messa nella Giornata del Ringraziamento<br />
Domenica 22 <strong>novembre</strong>, ore 10.30, Basilica di San Prospero:<br />
nella Giornata diocesana del Ringraziamento, S. Messa<br />
con le aziende e associazioni dei lavoratori dei campi.<br />
S. Agostino. Unitalsi: Concerto a Maria<br />
Domenica 22 <strong>novembre</strong>, ore 16.30, chiesa di Sant'Agostino:<br />
"Concerto a Maria" promosso dall'Unitalsi.<br />
Hotel Posta. Le Toccate di Bach al clavicembalo<br />
Domenica 22 <strong>novembre</strong>, ore <strong>21</strong>, Sala del Capitano del Popolo<br />
(hotel Posta): per "Soli Deo Gloria", concerto di Stefano<br />
Innocenti al clavicembalo (J.S. Bach: esecuzione integrale<br />
delle Toccate BWV 910-916).<br />
Seminario. Issr: seminario sul Vangelo di Luca<br />
Lunedì 23 <strong>novembre</strong>, ore 20.30-22.30, in Seminario: 2° incontro<br />
del seminario dell'Issr sul Vangelo di Luca, guidato<br />
da don Gabriele Burani (altri incontri: 30 <strong>novembre</strong> e 7 dicembre).<br />
Info: segreteria Issr, tel. 0522.406880.<br />
S. Prospero. Solennità del Patrono della Diocesi<br />
Martedì 24 <strong>novembre</strong>, festa di San Prospero, patrono della<br />
Città e Diocesi, Basilica di San Prospero: ore 6, Ufficio di<br />
Lettura, Lodi e Messa con le Case della Carità; ore 11, Solenne<br />
pontificale presieduto dal Vescovo; ore 17, Vespri solenni<br />
presieduti da mons. Francesco Marmiroli.<br />
Cappuccini. Partono i "Martedì del Museo"<br />
Martedì 24 <strong>novembre</strong>, ore 20.30, Museo dei Cappuccini:<br />
per i "Martedì del Museo", fra Prospero Rivi su "L’immagine<br />
di Francesco d’Assisi nell’arte lungo i secoli" (v. a pag. 9).<br />
Seminario. Scuola di preghiera per i giovani<br />
Mercoledì 25 <strong>novembre</strong>, ore 20.45, in seminario: 2° incontro<br />
della Scuola di preghiera "L'incontro con Dio", su "Giacobbe<br />
(la lotta)", promosso da Seminario, Pastorale giovanile,<br />
Suore Francescane del Verbo Incarnato, Istituto Secolare<br />
F.R.A., Servizio Vocazioni, Vicariato urbano.<br />
Hotel Astoria. La donna nei Paesi in via di sviluppo<br />
Giovedì 26 <strong>novembre</strong>, ore 17.30, Hotel Astoria: Tavola rotonda<br />
promossa da Reggio Terzo Mondo su "L'iniziativa<br />
femminile nei Paesi in via di sviluppo: un'opportunità di riflessione<br />
per affrontare le nostre nuove sfide" (v. a pag. 12).<br />
S. Girolamo. Santa Messa missionaria<br />
Giovedì 26 <strong>novembre</strong>, ore <strong>21</strong>, Casa d. Carità S.Girolamo:<br />
Messa missionaria presieduta da don Alessandro Ravazzini.<br />
Oratorio. Azione <strong>Cattolica</strong>: corso per educatori Ac<br />
Venerdì 27 <strong>novembre</strong>, ore 20.45, Oratorio Don Bosco (via<br />
Adua): per il corso educatori Ac <strong>2009</strong>-'10, incontro con don<br />
Erio Castellucci (articolo a pag. 4).<br />
S. Luigi. Spettacolo "Tra sacro e profano" pro Grade<br />
Venerdì 27 <strong>novembre</strong>, ore <strong>21</strong>, chiesa di San Luigi (piazza<br />
Padre Puglisi): i "Cabareggianti" presentano "Tra sacro e<br />
profano", spettacolo-meditazione con letture bibliche e<br />
canzoni di Fabrizio de Andrè (pro Gruppo Amici dell’Ematologia,<br />
per il Day hospital ematologico dell’Ospedale).<br />
Azione <strong>Cattolica</strong>. Esercizi per famiglie e fidanzati<br />
Da venerdì 27 a domenica 29 <strong>novembre</strong>, Villa Elena (Affi,<br />
Verona): l'Azione <strong>Cattolica</strong> diocesana propone gli esercizi<br />
spirituali per famiglie e fidanzati, guidati da don Renzo Bonetti,<br />
del Pontificio Consiglio per la Famiglia, su " Questo<br />
mistero è grande. Eucaristia e Matrimonio".<br />
(segue a pag. 8)
8<br />
<strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong><br />
ACCADRÀ A REGGIO (2)<br />
San Pietro. Movimento Ciechi: ritiro d'Avvento<br />
Sabato 28 <strong>novembre</strong>, ore 9.30, parrocchia di S. Pietro: il<br />
Movimento Apostolico Ciechi promuove il ritiro d'Avvento,<br />
guidato da don Daniele Gianotti.<br />
Centro Giovanni XXIII. Proiezione del film "Lo spretato"<br />
Sabato 28 <strong>novembre</strong>, ore 16, Centro Giovanni XXIII (via<br />
Prevostura): per il ciclo "Cinematografia e spiritualità" il<br />
gruppo di studio Christifideles Laici propone la visione del<br />
film "Lo spretato" (di Léo Jo<strong>anno</strong>n, 1953). La discussione<br />
sarà coordinata da Domenica Forloni.<br />
Oratorio. Ritiro d'Avvento per i ragazzi Acr<br />
Domenica 29 <strong>novembre</strong>, ore 9.15-17, Oratorio Don Bosco<br />
(via Adua): ritiro d'Avvento dell'Acr (quinta elementareterza<br />
media). Articolo a pag. 4.<br />
San Luigi. "Disarmo nucleare e commercio di armi"<br />
Domenica 29 <strong>novembre</strong>, dalle 17 alle 20, parrocchia S. Luigi<br />
Gonzaga (via Torricelli 31): incontro-testimonianza su<br />
Disarmo nucleare e commercio di armi, con don Albino<br />
Bizzotto; segue preghiera e cena solidale. Info: 340.4785231.<br />
Seminario. Il libro di don Salvarani su Edith Stein<br />
Lunedì 30 <strong>novembre</strong>, ore <strong>21</strong>, in seminario: su iniziativa<br />
dello Studio Teologico e dell'Issr, il prof. Adriano Nicolussi,<br />
docente di filosofia, e il Vescovo Ausiliare Lorenzo Ghizzoni<br />
presentano il libro di don Francesco Salvarani "Edith<br />
Stein. La grande figlia d'Israele, della <strong>Chiesa</strong>, del Carmelo".<br />
Regina Pacis. Serata eucaristica<br />
Giovedì 3 dicembre, ore 20.45, chiesa di Regina Pacis: Serata<br />
eucaristica proposta dal gruppo "Maria Madre di misericordia",<br />
guidata da padre Alex Moreschi su "Il sacerdote<br />
e la pastorale dei malati" (canti di lode e S. Messa).<br />
Buon Pastore. Primo venerdì del mese con RnS<br />
Venerdì 4 dicembre, ore 20.30, chiesa di Gesù Buon Pastore:<br />
1° venerdì del mese col Rinnovamento nello Spirito Santo<br />
(RnS), guidato da don Fulvio Bresciani, consigliere spirituale<br />
regionale RnS (Rosario, S. Messa, Adorazione).<br />
Idml. Iscrizioni al corso di cetra (parte il 12 dicembre)<br />
Sono aperte le iscrizioni al Corso di cetra per animatori<br />
musicali della liturgia (1° incontro sabato 12 dicembre, ore<br />
14-18, in seminario; poi: 16 e 30 gennaio, 6 febbraio).<br />
Azione <strong>Cattolica</strong>. Soggiorni invernali a Varazze (SV)<br />
Sono aperte le iscrizioni ai soggiorni invernali a Varazze<br />
(SV), promossi dall'Ac per adulti e anziani autosufficienti:<br />
1° turno <strong>21</strong> gennaio - 4 febbraio 2010; 2° turno 4-18 febbraio<br />
2010. Quote da 590 euro. Iscrizioni: tel. 0522.437773.<br />
ADOZIONI<br />
Vita di <strong>Chiesa</strong><br />
Per iniziativa di un gruppo di genitori reggiani che h<strong>anno</strong> adottato bimbi in Nepal<br />
Un progetto reggiano per i bimbi nepalesi<br />
Un banco a Reggio,nella festa di San Prospero,per raccogliere fondi<br />
Avr<strong>anno</strong> un banco a<br />
Reggio, durante la festa<br />
di San Prospero (angolo<br />
via Farini - piazza Roversi),<br />
per iniziative a sostegno di<br />
un progetto a favore dei bambini<br />
del Nepal. Sono un gruppo<br />
di genitori reggiani che<br />
negli scorsi anni h<strong>anno</strong> adottato<br />
bambini nepalesi tramite<br />
l'associazione International<br />
Adoption di Udine<br />
(www.internationaladoption.it).<br />
Questi bimbi provengono<br />
tutti dall'Echc (Education<br />
Center for Helpless Children)<br />
di Dhapasi (periferia di Katmandu),<br />
un istituto educativo<br />
(una specie di orfanotrofio<br />
abilitato anche per le adozioni)<br />
realizzato su un unico<br />
livello, in condizioni del tutto<br />
inadeguate e con strutture fatiscenti.<br />
La situazione in cui si trovano<br />
i bambini in quell'edificio è<br />
davvero penosa: sono una<br />
trentina, dormono in due o<br />
tre nello stesso letto, con servizi<br />
igienici precari e insufficienti;<br />
spesso sono costretti a<br />
usare il cortile per i pasti e per<br />
l'igiene personale. Molti di<br />
loro presentano problemi<br />
dermatologici e parassitosi.<br />
La loro giornata tipo, in istituto,<br />
comincia molto presto;<br />
dopo la colazione (unico pasto<br />
abbondante), ogni bambino<br />
deve lavare le proprie<br />
cose, poi tutti a scuola, a piedi;<br />
là rimangono fino al pomeriggio.<br />
Per molti di loro<br />
l’Echc è una breve parentesi,<br />
in attesa di trovare una famiglia<br />
adottiva; altri purtroppo<br />
- anche per assurde pratiche<br />
Nepal. Sopra: un gruppo dei bambini ospiti dell'Echc, l'istituto<br />
nepalese autorizzato alle adozioni internazionali, con alcuni educatori.<br />
Sotto: progetto Dhapasi, i lavori iniziati per il nuovo 1° piano.<br />
burocratiche - sono destinati<br />
a rimanere in istituto molto<br />
più a lungo, alcuni fino alla<br />
maggiore età.<br />
Da qui è nato, presso<br />
questi genitori reggiani,<br />
un progetto proprio<br />
per l'Echc, il Progetto<br />
Dhapasi, per rendere più accogliente<br />
la struttura dove<br />
questi bambini sono destinati<br />
a vivere. Da un’idea di un<br />
genitore adottivo è nato un<br />
vero e proprio progetto edilizio,<br />
completo in ogni sua parte,<br />
per la ricostruzione dell'Echc:<br />
l’ampliamento dell’edificio,<br />
la costruzione di un<br />
primo piano (per la zona notte,<br />
con camere divise fra maschi<br />
e femmine, impianti<br />
igienico-sanitari all’altezza,<br />
con acqua calda fornita da<br />
pannelli solari, e di una piccola<br />
infermeria), l'allesti-<br />
mento, a piano terra di cucina,<br />
sala-mensa e la sala studio/gioco,<br />
oltre a un ufficio,<br />
altri servizi igienici e magazzini.<br />
È prevista inoltre l’installazione<br />
di un sistema di<br />
accumulo e di un sistema di<br />
depurazione dell’acqua per<br />
uso domestico, la realizzazione<br />
di un impianto per la produzione<br />
di biogas e l’installazione<br />
di pannelli fotovoltaici<br />
per la produzione di energia<br />
elettrica.<br />
L’intervento, suddiviso in fasi<br />
distinte, è già stato avviato:<br />
i lavori, dopo il lungo iter delle<br />
autorizzazioni, sono iniziati<br />
nella primavera <strong>2009</strong> e procedono<br />
velocemente; è possibile<br />
seguirne in qualsiasi<br />
momento l’avanzamento sul<br />
sito dell’associazione (link<br />
Progetto Dhapasi).<br />
L’<br />
Associazione International<br />
Adoption è<br />
una Onlus con oltre<br />
25 anni di esperienza nel<br />
campo delle adozioni internazionali,<br />
e con il suo supporto<br />
nascono molte iniziative<br />
a sostegno di strutture come<br />
quella che ha ospitato<br />
questi genitori reggiani, prima<br />
dell'adozione.<br />
Il 24 <strong>novembre</strong>, festa di San<br />
Prospero, sar<strong>anno</strong> presenti<br />
con uno stand per offrire non<br />
solo materiale informativo<br />
sul progetto di Dhapasi, ma<br />
anche prodotti tipici dell’artigianato<br />
nepalese, la cui<br />
vendita porterà qualche aiuto<br />
al progetto che essi st<strong>anno</strong><br />
realizzando (info: Leo Iori, email<br />
leo_iori@libero.it).
Assisi. Messa con la Corale San Francesco da Paola<br />
Domenica 8 <strong>novembre</strong> la Corale S. Francesco da Paola di Bagnolo<br />
ha animato la Messa ad Assisi, nella Basilica inferiore di S. Francesco:<br />
davvero un'emozione, per i cantori, lodare il Signore col<br />
canto nel luogo in cui è sepolto il Santo. La sublime acustica, contornata<br />
dall'arte pittorica fresca di restauro, ha reso ancor più suggestiva<br />
questa partecipazione. Nella due giorni in Assisi i membri<br />
della Corale e i loro familiari h<strong>anno</strong> visitato i principali luoghi francescani.<br />
Un'occasione importante, dopo aver interpretato nel 2008<br />
L'Infinitamente piccolo di Angelo Branduardi. Questo spettacolo<br />
che verrà replicato al Teatro Asioli di Correggio domenica 20 dicembre<br />
con la partecipazione straordinaria del cantautore. Il ricavato<br />
del concerto, organizzato dall'Associazione Corale S.Francesco<br />
da Paola di Bagnolo col patrocinio del Comune di Correggio,<br />
andrà alla House of Charity di Bombay.<br />
Vaticano. Anche Cosi e Stefanescu dal Papa<br />
La mattina di sabato <strong>21</strong> <strong>novembre</strong> Benedetto XVI incontrerà 260<br />
artisti di tutte le discipline nella Cappella Sistina, per rinnovare l'amicizia<br />
e il dialogo tra la <strong>Chiesa</strong> e gli artisti e suscitare nuove occasioni<br />
di collaborazione. L'evento è promosso dal Pontificio Consiglio<br />
della Cultura, guidato da mons. Gianfranco Ravasi.<br />
Sulla scia di Paolo VI – che ancora nel 1964 incontrò gli artisti e<br />
fece loro un memorabile discorso nella Cappella Sistina – e dopo<br />
la famosa Lettera agli Artisti dell'aprile 1999 di Giovanni Paolo II,<br />
anche Benedetto XVI vuole confrontarsi col mondo dell'arte. Ci sar<strong>anno</strong><br />
anche i reggiani Liliana Cosi e Marinel Stefanescu, scelti<br />
quali rappresentanti del panorama dell’arte internazionale contemporanea<br />
per il mondo della danza; quella di Cosi-Stefanescu<br />
fu peraltro la prima Compagnia di Balletto in assoluto a esibirsi in<br />
Vaticano, nella Sala Nervi (nella foto, 1984: i due sono ritratti con<br />
Papa Giovanni Paolo II e Chiara Lubich, fondatrice dei «Focolari»).<br />
Pratissolo. In preghiera per un piccolo che soffre<br />
Era stracolma, sabato sera 14 <strong>novembre</strong>, la chiesa parrocchiale<br />
di Pratissolo, a conclusione della giornata di Adorazione<br />
e intercessione in favore di un bimbo di pochi anni che<br />
sta lottando contro un male terribile; di lui - per motivi di riservatezza<br />
e delicatezza - non forniamo il nome, diciamo solo<br />
che si chiama come uno dei dodici Apostoli del Signore.<br />
La veglia di preghiera, promossa dalla parrocchia guidata da<br />
don Gigi Milani, era iniziata di primo mattino alle 8.30, per<br />
poi proseguire ininterrottamente fino al tardo pomeriggio e<br />
concludersi con la Messa delle 18. Una "no-stop" di preghiera<br />
che ha visto partecipare l'intera frazione dei primi colli scandianesi,<br />
poco più di duemila anime. La parrocchia ha organizzato<br />
appositi turni per garantire una presenza continua alla<br />
preghiera, ed una vicinanza alla famiglia, così duramente<br />
colpita e provata. La cerimonia, toccante e commovente, ha<br />
visto salire sull'altare tanti bimbi al fianco dei celebranti.<br />
Scandiano. Un libro su don Giovanni Voltolini<br />
Vita di <strong>Chiesa</strong> <strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong> 9<br />
FEDE, ARTE e CULTURA ACCADRÀ IN DIOCESI<br />
Guastalla. Ancora emozioni con il musical su San Paolo<br />
Un Teatro Ruggeri gremito per due serate consecutive ha accolto e<br />
applaudito – venerdì 13 e sabato 14 <strong>novembre</strong>, a Guastalla – il musical<br />
«Fino al Terzo Cielo». Grazie all'impegno e all'interessamento<br />
dell'assessorato alla Cultura della Città di Guastalla, la Compagnia<br />
teatrale «Piccola comunità» ha di nuovo potuto calcare il palcoscenico<br />
che l'aveva vista debuttare, richiamando per l'occasione<br />
spettatori dal reggiano e dalle diocesi di Cremona e Mantova.<br />
Due sere colme di emozioni. Come quando la Compagnia ha fatto<br />
dono al parroco, don Roberto Gialdini – guida spirituale dei dieci<br />
mesi di tournée – di un pregevole book<br />
fotografico contenente alcuni degli scatti<br />
più suggestivi realizzati durante le 15 rappresentazioni<br />
allestite nelle varie località<br />
d'Italia, da gennaio a oggi (foto a fianco,<br />
di Fausto Franzosi); o il bouquet di rose<br />
donato al regista – il diacono Paolo Prati<br />
– a testimonianza di un impegnativo percorso<br />
di comunità e amicizia costruito insieme<br />
giorno dopo giorno (foto sotto, di<br />
Fausto Franzosi).<br />
Uno speciale encomio è andato alle new<br />
entries del Corpo di Ballo, le giovanissime<br />
Sara Montali e Natalia Avanzi, che in meno<br />
di due mesi – con spirito di dedizione<br />
ammirevole – h<strong>anno</strong> imparato i passi di<br />
danza ed affinato la presenza scenica.<br />
"All'inizio pensavo sarebbe stato più 'naturale'<br />
e facile arrivare a chi vive già un'esperienza<br />
di fede", confida dietro le quinte<br />
una giovane attrice, "ma in molti casi,<br />
con nostra grande gioia, ci siamo accorti<br />
di aver trasmesso qualcosa d'importante<br />
anche a persone apparentemente distanti dal nostro mondo e contesto<br />
di vita, che è quello ecclesiale. Spesso, infatti, anche persone<br />
lontane dalla <strong>Chiesa</strong> restano edificate da questa proposta". E c’è<br />
persino chi, dopo aver assistito a «Fino al Terzo Cielo», ha ricominciato<br />
un percorso di fede smarrito o dimenticato. Una sensibilità<br />
all'annuncio di grazia del Vangelo che lo stesso Paolo riconobbe<br />
nei «gentili», intuendone la profonda sete di luce e di verità.<br />
Reggio. Letture bibliche e musica di De Andrè<br />
Brevi di cronaca e appuntamenti<br />
L'ex sindaco Valda Busani ha scritto un libro sulla figura<br />
straordinaria di don Giovanni Voltolini, dal titolo Il DonGio e<br />
Cà dè Caroli, col sostegno del Circolo culturale ricreativo "Le<br />
Ciminiere" ed il Gruppo di solidarietà "Amici del Dongio".<br />
Don Giovanni fu uno degli 11 della prima grande spedizione<br />
missionaria (sacerdoti, suore e laici) che il 23 <strong>novembre</strong> 1967<br />
arrivarono in Madagascar, raggiungendo don Pietro Ganapini<br />
e don Piergiorgio Gualdi. Valda Busani, che conobbe don<br />
Giovanni da bambina, scrive il libro con passione e sapienza,<br />
dedicando spazio a molti racconti collettivi che ricostruiscono<br />
la storia di questo sacerdote che ha lasciato un<br />
segno profondo sia in missione che a Ventoso-Cà de' Caroli<br />
(su www.upmadonnadellaneve.it, cliccando in Ricordo di<br />
don Giovanni Voltolini se ne può leggere tutta la biografia).<br />
ULTIM’ORA, Madagascar: accoltellato Luciano Lanzoni<br />
Nella notte tra il 17 e il 18 <strong>novembre</strong>, intorno alle ore 2, a Manakara,<br />
in Madagascar, è stato accoltellato il missionario laico<br />
Servo della <strong>Chiesa</strong> di origine carpigiana Luciano Lanzoni.<br />
Si è trattato di una aggressione a scopo di rapina. Il missionario<br />
è stato colpito alla spalla sinistra da una coltellata, con<br />
probabile ferita al polmone. Ricoverato in una clinica a Tananarivo,<br />
è stato operato con esito si spera positivo.<br />
Venerdì 27 <strong>novembre</strong>, alle <strong>21</strong>, nella chiesa di San Luigi, in piazza<br />
Padre Puglisi, a Reggio, quartiere Pappagnocca: serata di musica<br />
e letture bibliche col gruppo musicale reggiano «I Cabareggianti»,<br />
che propone lo spettacolo Tra sacro e profano n° 1, con<br />
letture dalla Bibbia e canzoni di Fabrizio De Andrè. A prima vista<br />
il binomio De Andrè-Bibbia può sembrare dissonante. Eppure, a<br />
un orecchio attento si apre un mondo – non nuovo, ma poco<br />
esplorato – di canzoni con legami emotivi alle Scritture. De Andrè,<br />
pur mantenendo le distanze dalla <strong>Chiesa</strong> per continuare a proporsi<br />
come 'spirito libero', approfondì il messaggio evangelico (in<br />
particolare nell'album «La buona novella», dedicando i testi delle<br />
proprie canzoni agli ultimi e alle ipocrisie da smascherare) senza<br />
mai condannare alcuno. Ingresso ad offerta libera. L'incasso andrà<br />
al Gruppo Amici dell’Ematologia (Grade) per creare un Day hospital<br />
ematologico al Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.<br />
Guastalla. "Scuola aperta", il Sant'Orsola si presenta<br />
"Scuola aperta",<br />
sabato <strong>21</strong> e domenica<br />
22 <strong>novembre</strong> -<br />
dalle 9 alle 12 e dalle<br />
15 alle 18 - presso<br />
l'Istituto comprensivo<br />
"S. Orsola" di<br />
Guastalla, per consentire<br />
a cittadini e<br />
genitori di conoscere<br />
l'esperienza<br />
di questo istituto,<br />
nella sua preziosa opera didattica e formativa, che si esplica<br />
in vari ambiti e nelle variegate proposte. Alla base dello stile<br />
educativo sta la pedagogia di S. Angela Merici, riproposta dal<br />
Fondatore, il Beato Zefirino Agostini e concretizzata in linee<br />
formative nel progetto educativo. "La Scuola", spiegano i responsabili,<br />
"valorizza la crescita personale in una visione cristiana<br />
della vita, ponendosi come luogo di relazione, di vita,<br />
di crescita armonica, di arricchimento personale". L'Istituto<br />
ha sede in via Garibaldi 20 a Guastalla. Info: tel. 0522.824293.<br />
Correggio. Cordoglio per la morte di suor Margherita<br />
Cordoglio, a Correggio, per la scomparsa<br />
di suor Margherita Camorali,<br />
che si è spenta a 84 anni in seguito a<br />
una malattia. Nata nel Piacentino - a<br />
Castelnovo Pogliani, nel 1925 - Margherita<br />
entrò in monastero dopo la<br />
morte della madre, gravemente malata.<br />
Dal 1960 viveva nel convento<br />
delle Clarisse Cappuccine in via Cairoli.<br />
Ha emesso i voti perpetui nel<br />
1964 e negli anni ’70 ha insegnato<br />
come maestra elementare, quindi<br />
come direttrice nella scuola annessa e gestita dal monastero.<br />
È stata più volte superiora, poi abbadessa quando, nel<br />
1984, il monastero è diventato di clausura e venne chiusa la<br />
scuola elementare. Nonostante ben due infarti in pochi anni,<br />
conservava il sorriso, parole incoraggianti ed uno spirito<br />
straordinario. I funerali si sono svolti il 18 <strong>novembre</strong> nella<br />
chiesa di Santa Chiara; ora riposa a Valera di Parma. (u. bo.)<br />
Pratofontana. Incontro con mons. Enrico Mazza<br />
Venerdì 20 <strong>novembre</strong>, ore <strong>21</strong>, parrocchia di Pratofontana: per<br />
gli incontri di Diaconia su "Non mi vergogno del Vangelo", monsignor<br />
Enrico Mazza interverrà su "Ho ricevuto dal Signore<br />
quello che a mia volta ho trasmesso" (1Cor 11, 23).<br />
Correggio. L'Aids in Africa e nel mondo<br />
Venerdì 20 <strong>novembre</strong>, ore <strong>21</strong>, Istituto Bellelli-Contarelli, Correggio:<br />
il circolo "Frassati" propone l'incontro con Renzo Puccetti,<br />
presidente "Scienza & Vita" di Pisa, su "Aids in Africa e nel<br />
mondo. Giovani e preservativo". L'incontro sarà proposto agli<br />
studenti la mattina del <strong>21</strong> <strong>novembre</strong>, all'Auditorium S. Chiara.<br />
Guastalla. L'Istituto comprensivo S. Orsola si presenta<br />
Sabato <strong>21</strong> e domenica 22 <strong>novembre</strong>, ore 9-12 e 15-18, Istituto<br />
S. Orsola (via Garibaldi, 20 - Guastalla): "Insieme per scoprire ed<br />
aver cura...", due giorni di presentazione delle scuole dell'Istituto<br />
a genitori ed operatori scolastici.<br />
Novellara. Festa della Casa della Carità<br />
Sabato <strong>21</strong> <strong>novembre</strong>, a Novellara, festa nel 36° anniversario dell’apertura<br />
della Casa della Carità "B.V. della Fossetta" (intitolata<br />
al 4° Mistero gaudioso del Rosario). Presso il Salone "Giovanni<br />
Paolo II": alle 17 sacra rappresentazione "Le tende dell’incontro"<br />
sulla Passione di Gesù realizzata dagli ospiti e dai volontari<br />
della CdC; seguirà festa insieme. Info: 0522.662508.<br />
Castelnovo Sotto. Pranzo di solidarietà pro Madagascar<br />
Domenica 22 <strong>novembre</strong>, ore 12.30, Sala polivalente, Circolo Ricreativo<br />
Castelnovese: pranzo solidale promosso da associazioni<br />
di volontariato e parrocchie del Castelnovese per l'acquisto<br />
di farmaci per l'Ospedale di Ampasimanjeva (Madagascar).<br />
Sassuolo. Oratorio Don Bosco: concerto lirico<br />
Domenica 22 <strong>novembre</strong>, ore 16, Oratorio Don Bosco di Sassuolo:<br />
concerto lirico promosso dalla parrocchia di San Giorgio<br />
a chiusura della settimana della Famiglia, in collaborazione con<br />
il Circolo "Amici della lirica".<br />
Scandiano. Concerto di canto popolare<br />
Domenica 22 <strong>novembre</strong>, ore 17, Rocca dei Boiardo di Scandiano:<br />
nella festa della patrona Santa Caterina, il coro "La Baita" di<br />
Scandiano organizza un concerto per l'Abruzzo con il e a favore<br />
del Coro La Portella di Paganica (AQ).<br />
Campiano. S. Messa nella Festa dei Carabinieri<br />
Domenica 22 <strong>novembre</strong>, Santuario Madonna di Campiano, Castellarano,<br />
ore 18: festa interprovinciale (Reggio-Modena) dei<br />
Carabinieri. Messa animata dalla corale "G. Verdi" di Roteglia.<br />
Guastalla. Scuola di formazione cristiana: la Messa<br />
Martedì 24 <strong>novembre</strong>, ore 20.45, al "Don Bosco" di Guastalla:<br />
4° e ultimo incontro del corso su "La Messa: teologia e celebrazione",<br />
tenuto da don Edoardo Ruina.<br />
Sassuolo. Il corso sui nuovi stili di vita<br />
Giovedì 26 <strong>novembre</strong>, ore 19.30-22, Oratorio Don Bosco di Sassuolo<br />
(via Giovanni XXIII): 4° incontro del corso "L'arte di cambiare<br />
stile", su "L'albero degli zecchini" (il 3 dicembre, 5° incontro<br />
su "Vado al minimo").<br />
Castellarano. Incontro sulla "Caritas in veritate"<br />
Venerdì 27 <strong>novembre</strong>, ore 20.30, oratorio di Castellarano: sull'enciclica<br />
Caritas in veritate interverr<strong>anno</strong> Franco Manfredini,<br />
presidente Confindustria Ceramica; Francesco Falcone, segretario<br />
Cisl Modena; p. Lorenzo Prezzi, direttore de "Il Regno".<br />
Montecavolo. Serata sull'enciclica "Caritas in veritate"<br />
Venerdì 27 <strong>novembre</strong>, ore 20.45, Montecavolo: incontro con la<br />
prof. Vera Negri Zamagni (Università di Bologna) promosso da<br />
"Lergh ai Szoven" e parrocchia di Montecavolo sull’enciclica.<br />
Sassuolo. Carmelo: il vangelo della 1 a d'Avvento<br />
Sabato 28 <strong>novembre</strong>, ore 16, Carmelo di Sassuolo: lectio sul<br />
vangelo della 1 a d'Avvento (a seguire, canto dei Vespri).<br />
Sassuolo. Consolata: Ac, ritiro d'Avvento<br />
Domenica 29 <strong>novembre</strong>, ore 14.45, parrocchia di Pontenuovo:<br />
ritiro d'Avvento per adulti di Ac del Vicariato, aperto a tutti,<br />
guidato da don Giordano Goccini su "La speranza cristiana".<br />
Reggiolo. Incontro sulla "Caritas in veritate"<br />
Giovedì 3 dicembre, ore 20.30, chiesa B.V. di Lourdes, Reggiolo:<br />
3° incontro sulla Caritas in veritate di Benedetto XVI.<br />
Sassuolo. Braida: pratica del primo venerdì del mese<br />
Venerdì 4 dicembre, ore 20, presso la chiesa di Braida a Sassuolo:<br />
Santa Messa: la parrocchia ed il gruppo di preghiera<br />
"Karol Wojtyla" propongono - durante la celebrazione - la pratica<br />
del Primo Venerdì del mese (con possibilità di confessarsi<br />
a partire dalle 19.15).<br />
Sassuolo. Carmelo: incontro sui santi fondatori<br />
Venerdì 4 dicembre, ore 20.45, al Carmelo di Sassuolo: per il ciclo<br />
"Nella fedeltà ai giorni", incontro con padre Carmelo Mezzasalma<br />
e padre Alessandro Andreini, della Comunità S. Leolino<br />
di Lucca, su "Teresa di Gesù e Giovanni della Croce: due<br />
personalità, un carisma".<br />
Albinea. Casa Betania: incontro delle famiglie<br />
Sabato 5 dicembre, ore 18, Casa Betania di Albinea: 2° incontro<br />
delle famiglie, su "L'umanità tutta bisognosa di salvezza: Giudei<br />
e Greci" (Rom 1.18-3, 20).<br />
San Martino in Rio. Rassegna dei presepi: iscrizioni<br />
Sono aperte le iscrizioni per la Rassegna dei presepi che sarà visitabile<br />
nella Rocca Estense di San Martino in Rio dal 19 dicembre<br />
<strong>2009</strong> al 10 gennaio 2010.
Cripta della Cattedrale<br />
10 <strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong><br />
Giornata della Cattedrale <strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong> 11<br />
Cripta della Cattedrale: aperto l’altare dei santi martiri Crisante e Daria<br />
Trovate le ossa di due giovani, un uomo e una donna, ora alle analisi scientifiche<br />
LE RELIQUIE DEI DUE MARTIRI?<br />
Un viaggio al centro<br />
dell'altare della Cripta.<br />
Questa l'avventura<br />
vissuta, in una torrida<br />
giornata del luglio dello<br />
scorso <strong>anno</strong>, da un manipolo<br />
di personaggi, reggiani e<br />
non. Era da poco avviato il<br />
cantiere della cripta, era<br />
quindi necessario smontare<br />
e rimuovere l’altare, seppure<br />
temporanemente, per consentire<br />
i lavori di consolidamento<br />
strutturale delle colonne<br />
e di posa degli impianti.<br />
Era l’occasione, allora,<br />
per procedere, con l’autorizzazione<br />
del Vescovo, all’apertura<br />
dell’altare e alla<br />
verifica del suo interno. Con<br />
due scopi: la ricognizione<br />
canonica dei resti che la tradizione<br />
attribuisce ai santi<br />
martiri Crisante e Daria e l’analisi<br />
dello stato di conservazione,<br />
per ottimizzarne la<br />
conservazione.<br />
Ecco dunque, attorno all’altare,<br />
i personaggi convocati<br />
per la procedura.<br />
Un viaggio nel cuore<br />
della Cattedrale<br />
Li guidano l'Ausiliare<br />
mons. Lorenzo Ghizzoni,<br />
il direttore dell'Ufficio<br />
Beni culturali,<br />
mons. Tiziano Ghirelli, e il<br />
suo primo collaboratore,<br />
Fernando Miele. Con loro ci<br />
sono tutti, almeno quelli che<br />
contano, in un caso come<br />
questo: gli architetti Severi e<br />
Grassi, direttori dei restauri<br />
del Duomo e della cripta;<br />
don Daniele Casini, segretario<br />
del Vescovo Adriano; il<br />
cancelliere di Curia mons.<br />
Carlo Pasotti, per i verbali<br />
canonici; e poi, mons. Giancarlo<br />
Santi, del Comitato<br />
scientifico del Duomo, l'antropologa<br />
Alessandra Cinti e<br />
l'anatomopatologo Fabrizio<br />
Ambrosetti. È presente anche<br />
Claudio Parmeggiani,<br />
l'artista a cui è affidata la<br />
realizzazione dell'altare della<br />
Cattedrale soprastante<br />
("Una grazia stra-ordinaria,<br />
quasi un disegno provvidenziale",<br />
ha commentato,<br />
"quella di trovarmi a partecipare<br />
a questo evento, proprio<br />
mentre sono impegnato<br />
alla realizzazione dell'altare<br />
del Duomo").<br />
Ci raccontano i particolari di<br />
questo suggestivo viaggio al<br />
centro della Cattedrale due<br />
dei protagonisti, mons. Tiziano<br />
Ghirelli e la dottoressa<br />
Alessandra Cinti. Con loro<br />
l'archeologo Ottavio Malfitano.<br />
Un'urna dentro all'altra<br />
L'<br />
emozione, attorno<br />
all'altare, è palpabile:<br />
si tratta di togliere<br />
la lastra di marmo della<br />
mensa e verificare l'interno.<br />
Sotto la mensa, l'interno<br />
dell'altare è visibile a stento,<br />
davanti e dietro, attraverso<br />
due aperture e le rispettive<br />
fitte grate metalliche; s'intravede<br />
un'urna in marmo<br />
rosso di Verona.<br />
Prima operazione: rimuovere<br />
la mensa, pesantissima.<br />
Nel silenzio generale gli operai<br />
della squadra incaricata<br />
dei lavori procedono con un<br />
delicato lavoro di scalpello.<br />
Si odono solo i colpi di mar-<br />
A sinistra: dall'altare della cripta si toglie la lastra marmorea della mensa. A destra: il Vescovo Ausiliare mons. Ghizzoni verifica<br />
i sigilli della cassa in rovere cinquecentesca. Sotto: i busti-reliquiari in oro e argento di Bartolomeo Spani, del '500.<br />
tello e poche frasi, appena<br />
sussurrate ("fate attenzione",<br />
"andate adagio").<br />
L'urna sottostante compare<br />
in tutta la sua bellezza: è un<br />
manufatto del Seicento, dalle<br />
forme arrotondate, in<br />
marmo rosso di Verona, in<br />
uno stile barocco sobrio ed<br />
elegante. Occorre ora alzarne<br />
il coperchio. Ancora un<br />
lavoro di fino, con scalpello e<br />
piccole leve: all'interno<br />
compare una cassa in rovere<br />
grezzo, del Cinquecento, accuratamente<br />
chiusa e sigillata,<br />
sulla quale si trovano un<br />
cilindro di piombo e due lastre,<br />
pure di piombo.<br />
Si tratta della documentazione<br />
delle precedenti aperture:<br />
il cilindro contiene la<br />
pergamena che attesta la ricognizione<br />
effettuale nel<br />
1923, durante gli ultimi lavori<br />
di risistemazione della<br />
Cripta (ne dà ampia testimonianza<br />
lo storico mons.<br />
Giovanni Saccani in una<br />
pubblicazione del 1929, "I<br />
sotterranei del Duomo", consultabile<br />
nella "Miscellanea<br />
storico reggiana" presso la<br />
Biblioteca Panizzi). Le due<br />
lastre di piombo riportano,<br />
La vicenda dei<br />
due santi martiri<br />
Crisante e<br />
Daria, ricordati<br />
dal MartirologioRomano<br />
il 25 ottobre,<br />
è narrata<br />
in modo epico<br />
e fantasioso da<br />
una "passio"<br />
già nota nel<br />
sec. VI.<br />
Crisanto, figlio<br />
di un certo Polemio,<br />
di originealessandrina,<br />
venne a<br />
Roma per studiare<br />
filosofia<br />
al tempo dell’imperatore Numeriano<br />
(283-284). Qui conobbe il cristianesimo<br />
dal presbitero Carpoforo e si fece battezzare.<br />
Il padre, per farlo ricredere, si servì<br />
anche di alcune donne e specialmente<br />
della vestale Daria, giovane, bella e istruita.<br />
Ma Crisanto riuscì a convertire Daria<br />
e di comune accordo, simulando il matrimonio,<br />
poterono essere lasciati liberi di<br />
predicare, convertendo molti altri romani<br />
al Cristianesimo.<br />
La cosa non passò inosservata. Scoperti,<br />
furono accusati al prefetto Celerino, il<br />
quale li affidò al tribuno Claudio, che in<br />
seguito ad alcuni prodigi operati da Cri-<br />
incise, le relazioni delle due<br />
precedenti aperture, quella<br />
del 1522 e quella del 1651.<br />
L'involucro di ossa<br />
All'interno della cassa<br />
di rovere compare<br />
un'altra cassa, più piccola,<br />
in legno di faggio, ovviamente<br />
più antica e consunta<br />
dell'altra, ma opportunamente<br />
decorata. Non è<br />
sigillata, ma parzialmente<br />
aperta. Rimosse le poche assi<br />
di copertura, compare un<br />
involucro in lino grezzo, color<br />
grigio chiaro, ricucito a<br />
mano, lungo circa 60 cm e<br />
largo 25-30 cm.<br />
A questo punto l'emozione è<br />
altissima: si è arrivati al cuore<br />
della ricerca. Con estrema<br />
prudenza e delicatezza si liberano<br />
i lacci e compare il<br />
contenuto: un gruppo di ossa<br />
bianche. Dopo un rapido<br />
esame sono raccolte in un<br />
contenitore predisposto per<br />
la rimozione.<br />
Ci si guarda degli occhi. Pochi<br />
i commenti. Nessuno azzarda<br />
ipotesi. Ma la sensazione<br />
è che ci si trovi davanti<br />
a qualcosa di grande, forse<br />
di vero. Che siano realmente<br />
le ossa dei santi martiri romani<br />
Crisante e Daria, i giovani<br />
sposi, o forse ancora fidanzati,<br />
martiri della fede<br />
Il viaggio fino al ritrovamento delle reliquie<br />
che la tradizione attribuisce ai santi Crisante<br />
e Daria,i due giovani cristiani romani,<br />
fidanzati o forse sposi,che testimoniarono<br />
la fede col martirio più di 17 secoli or sono<br />
nel III secolo, al tempo dell'imperatore<br />
Numeriano<br />
(283-284 d.C.)?<br />
Due giovani,<br />
un uomo e una donna<br />
Che cosa si è saputo, in<br />
seguito, di queste ossa?<br />
Che si tratta delle<br />
ossa di due scheletri distinti,<br />
di un uomo e una donna,<br />
probabilmente di giovane<br />
età. Nell'involucro mancano<br />
LA STORIA DEI SANTI CRISANTE E DARIA<br />
santo, si convertì insieme alla moglie Ilaria,<br />
i due figli Giasone e Mauro, alcuni parenti<br />
ed amici e gli stessi settanta soldati<br />
della guarnigione, che aveva in custodia<br />
gli arrestati. Intervenne allora lo stesso<br />
imperatore, che condannò Claudio ad essere<br />
gettato in mare con una grossa pietra<br />
al collo, mentre i due figli e i settanta<br />
soldati vennero decapitati e poi sepolti<br />
sulla Via Salaria; dopo qualche giorno anche<br />
Ilaria fu uccisa mentre pregava sulla<br />
loro tomba. Anche Crisanto e Daria, dopo<br />
essere stati sottoposti ad estenuanti interrogatori,<br />
furono condotti sulla Via Salaria,<br />
gettati in una fossa e sepolti vivi sotto<br />
un cumulo di terra e sassi.<br />
i due crani: si è potuto constatare<br />
che i crani - uno maschile<br />
e uno femminile - e le<br />
due ossa lunghe contenute<br />
nei due preziosi busti cinquecenteschi,<br />
opera in oro e<br />
argento dello scultore Bartolomeo<br />
Spani, che raffigurano<br />
i due martiri e che sono<br />
conservati nella cappella<br />
delle reliquie della Cattedrale,<br />
combaciano perfettamente<br />
con le mandibole e le<br />
altre ossa trovate nell'involucro<br />
stesso: si tratta, senza<br />
ombra di dubbio, degli stessi<br />
individui.<br />
Alla completezza dei due<br />
scheletri mancano alcuni<br />
frammenti. Diverse città,<br />
sulla base di tradizioni differenti,<br />
rivendicano il possesso<br />
di reliquie dei santi martiri<br />
Crisante e Daria, come<br />
Oria (Brindisi), Colonia, Salisburgo,<br />
Vienna, Pavia e Napoli.<br />
Si vedrà se sarà possibile<br />
fare verifiche anche in<br />
queste direzioni.<br />
Quelle dei Santi martiri?<br />
Ora le ossa ritrovate sono<br />
all'esame di una<br />
commissione scien-<br />
La storia dei<br />
loro resti è varia<br />
e contraddittoria.<br />
Erano<br />
sepolti in una<br />
chiesetta del<br />
cimitero di<br />
Trasone sulla<br />
medesima Via<br />
Salaria, dove,<br />
per la loro festa,<br />
affluivano<br />
molti fedeli; il<br />
papa Pelagio<br />
II nel 590,<br />
consegnò alcune<br />
reliquie<br />
ad un diacono<br />
della Gallia.<br />
Quanto<br />
alle traslazioni dei loro corpi, la tradizione<br />
ne racconta tre: una ad opera di papa<br />
Paolo I (7<strong>57</strong>-767), dalla Via Salaria alla<br />
chiesa di S. Silvestro a Roma; la seconda<br />
da papa Pasquale I (817-824), alla chiesa<br />
di Santa Prassede; e l’ultima da papa Stefano<br />
V (885-891), al Laterano.<br />
Da qui poi nell’884 sarebbero state portate<br />
nel monastero di Münstereiffel in<br />
Germania; ancora nel 947 re Berengario,<br />
che le aveva avute da papa Giovanni X<br />
nel 915, ne fece dono ad Adelardo, vescovo<br />
di Reggio Emilia, che le avrebbe<br />
trasferite alla sua città, dove da allora i<br />
due martiri sono venerati come patroni.<br />
tifica, di cui f<strong>anno</strong> parte la<br />
stessa Cinti, gli altri due antropologi<br />
Rosa Boano e Renato<br />
Grilletto, entrambi dell’Università<br />
di Torino, e l’anatomopatologo<br />
Ezio Fulcheri,<br />
dell’Università di Genova.<br />
Tutti e quattro già<br />
parteciparono, a Reggio,<br />
all'analisi della salma della<br />
Beata Giovanna Scopelli.<br />
Questi gli obiettivi delle ricerche<br />
chimico-biologiche:<br />
accertare scientificamente il<br />
sesso dei due individui, valutarne<br />
l'età al momento<br />
della morte, accertarne<br />
eventuali patologie o malformazioni.<br />
Quanto all'antichità dei reperti,<br />
la valutazione può essere<br />
fatta in diversi modi. I<br />
più sicuri sono anche i meno<br />
convenienti per quelle che<br />
potrebbero essere reliquie<br />
così preziose: si tratta della<br />
datazione radiometrica con<br />
l'isotopo C14 e dell'esame<br />
del dna. In entrambi i casi il<br />
materiale da analizzare risulterebbe<br />
distrutto dalle<br />
analisi stesse. Anche se si<br />
trattasse di quantità ridottissime,<br />
sarebbe comunque<br />
una perdita difficilmente accettabile.<br />
Restano le indagini<br />
indirette, quelle sperimentate<br />
con successo anche<br />
sulla Sacra Sindone: ad<br />
esempio, le analisi polliniche.<br />
Si vedrà cosa sarà possibile<br />
fare.<br />
La conclusione, per ora, appare<br />
essere questa: non sarà<br />
forse possibile arrivare ad<br />
una certezza scientifica circa<br />
l'appartenenza di queste ossa<br />
ai santi martiri. La sensazione<br />
è, però, che i dati della<br />
tradizione possano essere<br />
tutti confermati da questi ritrovamenti<br />
e dalle osservazioni<br />
scientifiche attualmente<br />
in atto.<br />
Confermata la tradizione<br />
Il viaggio è così giunto alla<br />
sua meta. E qui si ferma<br />
il racconto dei nostri<br />
interlocutori. Da un contenitore<br />
all'altro - la Cattedrale,<br />
la cripta, l'altare, l'urna<br />
marmorea, la cassa in rovere,<br />
quella in faggio, l'involucro<br />
di lino - il percorso di ricerca<br />
è arrivato a quelle reliquie,<br />
cui la tradizione attribuisce<br />
l'identità di quei due<br />
giovani cristiani romani che<br />
testimoniarono la fede col<br />
martirio più di 17 secoli fa.<br />
La tradizione circa il trasporto<br />
a Reggio delle loro ossa ha<br />
degli ingombranti buchi storici:<br />
resta il fatto dell'ininterrotta<br />
e documentata presenza,<br />
nella Cattedrale di Reggio<br />
Emilia, da più di mille anni,<br />
di queste reliquie, da quando,<br />
nel 947, giunsero a Reggio<br />
ad opera del vescovo<br />
Adelardo (che le aveva ricevute<br />
in dono da re Berengario,<br />
che a sua volta le aveva<br />
avute da papa Giovanni X<br />
nel 915...).<br />
Da allora, senza sosta, i fedeli<br />
reggiani venerano i due<br />
santi martiri Crisante e Daria<br />
come principali protettori<br />
della loro città. E come tali<br />
cercano di imitarne la coerenza<br />
della fede e ne invocano,<br />
fiduciosi, l’intercessione.<br />
Agostino Menozzi<br />
Tredici futuri diaconi e due futuri preti<br />
LA III GIORNATA DELLA<br />
CATTEDRALE NELLA FESTA<br />
DELLA SUA DEDICAZIONE<br />
Presentati alla comunità: sono pietre vive di un tempio spirituale<br />
1 2<br />
3 4<br />
Foto 1: i 13 candidati diaconi permanenti, con le loro spose, davanti al Vescovo. Foto 2: la consegna<br />
ai due seminaristi dell'icona col volto di Cristo (qui ad Antonio Marini). Foto 3: i reliquiari dei santi<br />
protettori. Foto 4: maxischermi nelle navate laterali. Foto 5: l'architetto Severi illustra i restauri ai<br />
visitatori. Foto 6: la vendita dei ciclamini in piazza. Foto 7: un frammento di mosaico della cripta.<br />
Ègremito, il Duomo, come<br />
raramente avviene.<br />
È il pomeriggio di domenica<br />
15 <strong>novembre</strong>, terza<br />
Giornata della Cattedrale, festa<br />
della sua Dedicazione. La<br />
chiesa, come si sa, è enorme,<br />
la più grande in diocesi. Eppure<br />
non c'è un posto a sedere,<br />
nella navata centrale. Ma<br />
neppure nelle navate laterali,<br />
neppure nei due larghi transetti.<br />
Molti i fedeli in piedi, a<br />
ridosso dei pilastri e delle<br />
cappelle laterali, come pure<br />
nell'ampio spazio presso la<br />
controfacciata.<br />
Certo, c'è anche un motivo<br />
ben preciso: durante la solenne<br />
liturgia sar<strong>anno</strong> presentati<br />
al Vescovo tredici nuovi<br />
candidati al diaconato permanente<br />
e due seminaristi<br />
candidati al diaconato in vista<br />
del sacerdozio. Con loro, i<br />
numerosi familiari e tantissimi<br />
amici delle rispettive comunità<br />
e parrocchie. Ma è<br />
tanta anche la gente che, dalle<br />
parrocchie del centro come<br />
da quelle della periferia o dei<br />
paesi vicini, si unisce per la<br />
festa della Cattedrale. La partecipazione<br />
è favorita, nelle<br />
navate laterali, da quattro<br />
maxischermi che consentono<br />
una visione diretta, con bellissimi<br />
primi piani, dei diversi<br />
momenti liturgici.<br />
La Cattedrale è nel pieno<br />
del suo splendore. Non<br />
sono solo i recentissimi<br />
restauri, per altro splendidi, a<br />
darle luce e calore: è soprattutto<br />
la partecipazione corale<br />
dei fedeli, la presenza di tanti<br />
concelebranti, la convocazione<br />
di tante comunità e carismi,<br />
la comunione di così<br />
diverse realtà ecclesiali e pastorali.<br />
Ne risulta un senso di<br />
<strong>Chiesa</strong> viva, concorde, stretta<br />
attorno al suo Vescovo, all'Ausiliare,<br />
ai sacerdoti... e soprattutto<br />
a questi futuri diaconi,<br />
segni viventi di una<br />
<strong>Chiesa</strong> che vuol essere serva<br />
di Cristo e dell'uomo.<br />
È anche la festa della Dedicazione<br />
della Cattedrale: sull'altare<br />
della cappella Toschi, la<br />
più monumentale delle cappelle<br />
laterali, sono stati disposti<br />
i reliquiari dei santi<br />
protettori: al centro San Prospero,<br />
in un busto d'argento<br />
sbalzato del '600 (conservato<br />
nella sacrestia della Basilica<br />
dello Santo Vescovo e trasferito<br />
per l'occasione), e ai lati i<br />
due santi martiri Crisante e<br />
Daria, anch'essi in busti d'oro<br />
e d'argento, opera dello<br />
scultore Bartolomeo Spani,<br />
del '500 (conservati nella cappella<br />
delle reliquie del Duomo).<br />
Durante la processione d'ingresso<br />
il Vescovo fa due brevi<br />
soste per incensare le spoglie<br />
della Beata Giovanna Scopel-<br />
li, nella cappella Rangone, e i<br />
reliquiari dei Santi patroni,<br />
davanti alla cappella Toschi.<br />
Tre le ragioni del nostro<br />
essere qui in Duomo,<br />
oggi, come dice il Vescovo<br />
nell'omelia. La prima,<br />
perché, non veniamo dalle<br />
diverse comunità, gruppi o<br />
associazioni per un motivo<br />
solamente umano - amicizia,<br />
fraternità... - ma perché<br />
"convocati" insieme attorno<br />
alla Parola e alla mensa. "La<br />
Cattedrale", afferma Caprioli,<br />
"è così il segno della unità<br />
del popolo di Dio".<br />
Ma essa è anche il "luogo della<br />
comunione tra le vocazioni":<br />
ecco la seconda ragione.<br />
Una in particolare è oggi protagonista:<br />
quella del diacono,<br />
e soprattutto del diacono permanente.<br />
Egli è figura che<br />
nella comunità "non sostituisce<br />
il parroco", ma "ne prolunga<br />
la presenza come animatore<br />
responsabile di comunità<br />
o ambiti di pastorale"<br />
e, "segno della maturità di<br />
È disponibile il dvd della celebrazione<br />
di presentazione dei candidati al diaconato<br />
permanente di domenica 15 <strong>novembre</strong>.<br />
Per richieste contattare lo 0522.45<strong>21</strong>07<br />
una comunità", facilita "il coordinamento<br />
dei vari servizi<br />
di cui anche le piccole comunità<br />
h<strong>anno</strong> bisogno: il servizio<br />
alla Parola, la cura della liturgia<br />
e della preghiera, la Caritas<br />
parrocchiale o zonale,<br />
l’attenzione alla pastorale familiare".<br />
Infine, la Cattedrale è "anche<br />
luogo di missione". "Come<br />
sarebbe bello", osserva il Vescovo<br />
Adriano, "se, ogni volta<br />
che usciamo di chiesa, sentissimo<br />
il bisogno di gridare a<br />
tutti le parole che più ci h<strong>anno</strong><br />
commosso".<br />
Convocazione, comunione,<br />
missione. Vale<br />
per tutti: per i semplici<br />
fedeli come per i sacerdoti. E<br />
vale in particolare per i diaconi:<br />
a partire da questi candidati<br />
al diaconato, chiamati<br />
ciascuno per nome, convocati<br />
davanti al Vescovo, uniti<br />
dallo stesso cammino, in vista<br />
della stessa missione. Anche<br />
con le rispettive spose, i<br />
tredici candidati al diaconato<br />
permanente, invitate a dare il<br />
loro consenso e unite in qualche<br />
misura al loro compito:<br />
"Sì, io acconsento", dichiara<br />
ciascuna ad alta voce, nel<br />
mezzo dell'assemblea, "che il<br />
mio sposo intraprenda questo<br />
cammino nella <strong>Chiesa</strong>".<br />
F<strong>anno</strong> effetto queste voci<br />
femminili, scandite con chiarezza<br />
e convinzione.<br />
Sono tredici uomini fatti, professionisti<br />
nei diversi ambiti<br />
di lavoro e di attività sociale e<br />
già dediti ai diversi servizi ecclesiali,<br />
in parrocchia o in<br />
diocesi. Vengono dalla città<br />
(uno di S. Anselmo, un altro<br />
di S. Pio X), da Arceto (tre),<br />
dall'Unità pastorale di Gualtieri<br />
- Santa Vittoria (tre), da<br />
quella di Pieve - San Martino<br />
di Guastalla (due), da Novellara<br />
(uno) e da Reggiolo<br />
(uno). H<strong>anno</strong> già fatto un<br />
tratto di cammino di preparazione;<br />
ora si apprestano al<br />
percorso conclusivo, quello<br />
più intenso e, per così dire,<br />
ufficiale.<br />
Poi ci sono i due seminaristi,<br />
del IV <strong>anno</strong> di teologia, entrambi<br />
dell'Associazione "Familiaris<br />
consortio": Luca Fornaciari,<br />
della parrocchia della<br />
Consolata (Sassuolo) e Antonio<br />
Marini, della parrocchia<br />
di Villa Ospizio (Reggio<br />
Emilia). A loro il Vescovo offre<br />
in dono un'icona col Volto<br />
di Cristo. Li accompagna una<br />
folta schiera di familiari e<br />
amici delle rispettive comunità.<br />
Proprio di Villa Ospizio<br />
è la Corale San Francesco da<br />
Paola che accompagna la liturgia.<br />
Il clima è di gioia autentica,<br />
di vera festa. Alle pietre<br />
della Cattedrale restaurata<br />
si uniscono, nel pensiero dei<br />
presenti, queste altre pietre<br />
vive: è la <strong>Chiesa</strong> che va avanti,<br />
che si edifica su nuove vocazioni,<br />
nuovi carismi... Questa<br />
è la vera festa della Cattedrale<br />
e della <strong>Chiesa</strong> diocesana,<br />
sempre più bella e vitale.<br />
Proseguono i lavori nella cripta. I mosaici del IV - V secolo d.C.<br />
CRIPTA: 14 METRI QUADRATI DI MOSAICI TARDOROMANI<br />
Fra i numerosi visitatori<br />
della Cattedrale, qualcu-<br />
7<br />
no ha chiesto di poter visitare<br />
anche la cripta. Ciò<br />
non è possibile per ragioni<br />
di sicurezza, essendo i<br />
lavori in corso. Anche per<br />
questo La Libertà continua<br />
a dare le notizie riguardanti<br />
i lavori nella<br />
cripta stessa.<br />
Grande interesse h<strong>anno</strong><br />
suscitato, ad esempio, i mosaici ritrovati in<br />
quantità davvero considerevole. Ce ne parla<br />
l'archeologo Ottavio Malfitano, responsabile<br />
dello scavo archeologico per Aran Progetti<br />
(Genova), sotto la direzione scientifica della<br />
soprintendente ai beni archeologici per l'Emilia-Romagna<br />
Renata Curina (sito internet<br />
www.archeobo.arti.beniculturali.it).<br />
È stato trovato un pavimento musivo di ampie<br />
dimensioni: quello venuto alla luce corrisponde<br />
a 14 mq, con figure umane e animali e de-<br />
a. m.<br />
corazioni floreali di altissimo<br />
pregio, risalente al<br />
IV-V secolo d.C. e in parte<br />
ritoccato in epoca successiva.<br />
Questi reperti appartengono<br />
allo stesso<br />
ambiente di quelli ritrovati<br />
da Giovanni Chierici<br />
negli scavi del 1923-'26<br />
(di cui si poteva ammirare<br />
qualche resto attraverso<br />
una grata collocata sul<br />
pavimento della cripta, che verrà ripristinata al<br />
termine dei lavori). Risulta così che i reperti di<br />
allora e quelli ritrovati ora appartengano allo<br />
stesso ciclo di mosaici, non si sa se di un unico<br />
grande ambiente o di ambienti più piccoli<br />
fra loro separati e di cui non è stato ancora possibile<br />
identificare i muri divisori.<br />
In ogni caso i lavori proseguono, anche se ormai<br />
si ritiene che non si possa andare molto oltre,<br />
per non mettere a rischio la staticità dell'edificio<br />
soprastante.<br />
Le iniziative di sabato 14 e domenica 15 <strong>novembre</strong><br />
UNA FOLLA IN FESTA PER IL DUOMO<br />
Una grande festa per tutti i Reggiani e per il loro Duomo.<br />
La III Giornata diocesana della Cattedrale ha richiamato<br />
tantissima gente, tra sabato 14 e domenica<br />
15 <strong>novembre</strong>, grazie alle diverse iniziative in programma.<br />
Duomo gremito soprattutto per la solenne liturgia presieduta<br />
domenica pomeriggio dal Vescovo Adriano. Poi, grande partecipazione<br />
anche per l’accurata visita guidata al Duomo illuminato,<br />
curata nel tardo pomeriggio di domenica dall’architetto<br />
Mauro Severi, direttore dei restauri, e dall’Ufficio dio-<br />
cesano Beni Culturali:<br />
un’occasione colta da<br />
molti reggiani per ammirare<br />
e scoprire i segreti<br />
della Cattedrale restituita<br />
nel proprio rinnovato<br />
splendore. Sono rimasti in<br />
tanti, fin oltre le venti di<br />
sera, ad ammirare le volte<br />
illuminate, le cappelle<br />
restaurate, i transetti, il<br />
presbiterio, i nuovi sperimentali<br />
poli liturgici...<br />
Molti sono accorsi anche<br />
per ascoltare i suggestivi<br />
canti polifonici eseguiti<br />
dall’interno del Battistero<br />
dalla corale “Il Bosco” di Cadelbosco Sopra - Villa Sesso, diretta<br />
dal maestro Francesco Trapani, amplificati su tutta piazza<br />
Prampolini.<br />
Grande emozione aveva suscitato, sabato sera in Cattedrale,<br />
anche la meditazione-spettacolo “Maria con Noi”, curata dal<br />
gruppo della parrocchia di Villalunga di Casalgrande, nella<br />
quale i sentimenti religiosi si sono fatti teatro e il teatro è diventato<br />
preghiera, con al centro Maria, Madre del Signore, a<br />
cui la nostra Cattedrale è dedicata.<br />
S<br />
uccesso anche per l’iniziativa “Un fiore per il Duomo”,<br />
con numerosi cittadini che h<strong>anno</strong> fatto un’offerta ai volontari<br />
della Fabbrica del Duomo, in cambio di bellissimi<br />
ciclamini (offerti da Gruppo Realco-Sigma e Coop Consumatori<br />
Nordest), per sostenere il finanziamento dei restauri.<br />
Domenica mattina, infine, davanti all’Info-point della Fabbrica<br />
del Duomo sono stati estratti i biglietti vincenti della Lot-<br />
6<br />
5<br />
teria del Duomo, nel clima<br />
cordiale e partecipato<br />
del rinfresco offerto dalla<br />
Mensa del Vescovo. Questi<br />
i biglietti vincenti, con<br />
i relativi premi donati dai<br />
vari sponsor: 1° nuova Fiat<br />
500, 8843; 2° frigorifero,<br />
4746; 3° computer, 1626;<br />
4° televisore, 7538; 5° ferro<br />
da stiro con caldaia,<br />
3760; 6° mezza forma di<br />
Parmigiano-Reggiano,<br />
4493; 7° minimoto, 6831;<br />
8° antifurto per abitazione,<br />
7968; 9° chitarra acustica,<br />
9800; 10° paio di<br />
sci, 4716; 11° idropulitri-<br />
ce, 1293; 12° serra domestica, 1994; 13° bicicletta, 9<strong>21</strong>9; 14°<br />
borsetta, 0727; 15° pompa per giardino, 5555; 16° buono di<br />
5 lezioni scuola guida, 1<strong>21</strong>8; 17° volume storico, 9429; 18°<br />
volume auto storica, 8397; 19° volume storico, 1617; 20° volume<br />
auto storica, 0253. Il premio speciale, un quadro offerto<br />
dal maestro Fontanesi, è stato vinto dal numero 8155. L’elenco<br />
dei biglietti vincenti è pubblicato sul sito internet<br />
«http://www.fabbricaduomo.re.it». (m. i.)<br />
Continua la ricerca storico-culturale sul Duomo di Reggio<br />
LA CATTEDRALE AI RAGGI X<br />
L’Ufficio Beni culturali promuove quattro borse di studio<br />
Il lungo e complesso lavoro di restauro e di recupero architettonico<br />
e artistico del Duomo è stato ed è accompagnato, in<br />
questi anni, da un'intensa opera di studio sulle implicazioni<br />
storiche, culturali ed ecclesiali che f<strong>anno</strong> della Cattedrale il centro<br />
della città e della <strong>Chiesa</strong> reggiana. Per questo l'Ufficio Beni<br />
culturali diretto da mons. Tiziano Ghirelli e il Comitato per i restauri<br />
h<strong>anno</strong> messo in opera, fin dall'inizio, una serie di manifestazioni<br />
culturali che, con il titolo "Ubi Episcopus", approfondiscono<br />
i vari aspetti. St<strong>anno</strong> anche per uscire gli Atti delle prime<br />
giornate di studio.<br />
Perché l'opera di approfondimento continui, sono state anche anche<br />
istituite quattro borse di studio, destinate ad altrettanti ricercatori,<br />
sui seguenti percorsi di ricerca:<br />
• la storia dei Vescovi reggiani fino al XVI secolo;<br />
• le strutture murarie della Cattedrale nei secoli;<br />
• il processo di beatificazione della Beata Giovanna Scopelli;<br />
• i resti umani rinvenuti nel sagrato e nella cripta (comprese le<br />
ossa attribuite ai santi martiri Crisante e Daria).<br />
Le borse di studio sono finanziate con contributi di Ccpl, Coopsette,<br />
Bipop Carire, Case della Carità e professoressa Ave Caraffi,<br />
in memoria del figlio ingegner Giovanni Caraffi.
12<br />
<strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong><br />
REGGIO: VENTI DI PACE<br />
Riprende l'attività della Scuola di Pace<br />
Se vuoi la pace educa alla pace: con questo motto è ripartita il<br />
12 <strong>novembre</strong> l’attività per il <strong>2009</strong> e 2010 della Scuola di Pace<br />
di Reggio. Tra le numerose attività si segnalano i percorsi di<br />
formazione per adulti sui temi trasformazione nonviolenta<br />
dei conflitti, intercultura e ambiente. I percorsi si sviluppano<br />
attraverso laboratori teorico-pratici, di due ore ciascuno, condotti<br />
da formatori della Scuola di Pace. Per quanto concerne<br />
l’area della non-violenza i prossimi incontri sono in programma<br />
mercoledì 25 <strong>novembre</strong> sul tema Diventare costruttori<br />
di pace; giovedì 3 dicembre La trasformazione nonviolenta<br />
dei conflitti armati internazionali; mercoledì 9 dicembre<br />
Teoria e pratica della nonviolenza in un’ottica pedagogica.<br />
Tutti gli incontri si svolger<strong>anno</strong> dalle 15 alle 18 nella sala consiliare<br />
di Villa Cougnet, in via Adua <strong>57</strong> a Reggio Emilia. Il costo<br />
di iscrizione è di 25 euro, gratis per gli studenti universitari. Info<br />
e iscrizioni: tel. 0522.516860 il lunedì e il venerdì dalle ore 9<br />
alle 11, oppure e-mail a segscuoladipace@municipio.re.it.<br />
Guerra in Congo, pace quando?<br />
Giovedì 26 <strong>novembre</strong>, alle<br />
ore <strong>21</strong>, nel Centro d'Incontro<br />
Reggio Est in via Turri 49<br />
a Reggio, interverrà Mathilde<br />
Muhindo (foto), già deputata<br />
della Repubblica Democratica<br />
del Congo e attualmente<br />
direttore del Centro<br />
Olame per la promozione<br />
della donna nella Diocesi<br />
di Bukavu in Congo. Il<br />
tema della serata sarà Guerra<br />
in Congo, pace quando?<br />
Sister Helen e il «no» alla pena di morte<br />
Suor Helen Prejean (foto),<br />
meglio nota come Sister Helen,<br />
testimonial della lotta<br />
contro la pena di morte e autrice<br />
di Dead man walking,<br />
best seller internazionale da<br />
cui è stato tratto l’omonimo<br />
film interpretato da Susan<br />
Sarandon e Sean Penn, sarà a<br />
Reggio sabato 28 <strong>novembre</strong>,<br />
in occasione delle celebrazioni<br />
dell’ottava Giornata<br />
mondiale Città per la vita – Città contro la pena di morte. La<br />
nota attivista americana, che ha sostenuto spiritualmente tanti<br />
condannati fino al braccio della morte, sarà in città per presentare<br />
il suo ultimo libro, La morte degli innocenti (edizioni<br />
San Paolo), in cui racconta da vicino la macchina della pena<br />
di morte e mette in luce i difetti del sistema giudiziario americano.<br />
L’appuntamento è alle 17.30 nella Sala del palazzo del<br />
Capitano del Popolo di piazza del Monte (hotel Posta). Insieme<br />
a Sister Helen ci sarà un altro protagonista internazionale<br />
dell’impegno contro la pena capitale: Mario Marazziti, portavoce<br />
della Comunità di Sant'Egidio, che presenterà il suo Non<br />
c’è giustizia senza vita (edizioni Leonardo International), dedicato<br />
ai diritti di cittadinanza di chi vive spesso ai margini<br />
della società: anziani, bambini, stranieri.<br />
Don Bizzotto e il disarmo nucleare<br />
Domenica 29 <strong>novembre</strong> presso la parrocchia di S. Luigi Gonzaga<br />
di Reggio (in via Torrcelli 31) il Punto Pace di Reggio Emilia<br />
(Pax Christi) e il Centro Don Piergiorgio Gualdi propongono<br />
un pomeriggio di riflessione e preghiera con don Albino<br />
Bizzotto, fondatore dell'associazione "Beati i Costruttori di<br />
Pace", sul tema Disarmo nucleare e commercio di armi. Programma:<br />
alle 17, testimonianza di don Bizzotto, impegnato<br />
da anni sui temi del disarmo e della pace; alle 19, momento di<br />
preghiera in ricordo di don Piergiorgio Gualdi e Alberto Rossi,<br />
fondatori del Punto Pace di Reggio e del Centro Don Gualdi;<br />
alle 20 è prevista la Cena di solidarietà per sostenere le attività<br />
di Pax Christi, Punto Pace Reggio Emilia e libreria Info<br />
Shop Mag6 (prenotazioni da Ester, tel. 0522.984438).<br />
Gli «Orti di pace» coltivati dai bambini<br />
Sono oltre 1.000 i bambini di 9 scuole dell’obbligo reggiane<br />
che quest’<strong>anno</strong> si cimenter<strong>anno</strong> in attività di coltivazione e<br />
cura dell’orto nell’ambito del progetto Orti di pace e piacevolezza<br />
promosso da Comune di Reggio ed Enìa. Con piccole<br />
vanghe e zappe, i bambini, oltre a occuparsi della crescita di<br />
piantine e ortaggi, imparano a conoscere da vicino i tempi e i<br />
processi della natura e realizzano esperienze di compostaggio,<br />
imparando così a ridurre i rifiuti. Nella foto: l’attività di coltivazione<br />
alla scuola primaria S. Giovanni Bosco di Roncocesi.<br />
Società & Cultura<br />
Reggio Terzo Mondo propone una tavola rotonda sulle sfide dell'«iniziativa femminile»<br />
Donne lontane motrici di sviluppo<br />
Se ne parla a Reggio (Astoria) il 26 <strong>novembre</strong> alle 17.30<br />
È<br />
possibile rintracciare<br />
chiavi di lettura nuove<br />
che aiutino la nostra società<br />
ad affrontare le sue sfide<br />
attuali e capire il cambiamento<br />
che la sta attraversando?<br />
La lunga esperienza di Reggio<br />
Terzo Mondo (Rtm) nella cooperazione<br />
in Africa, Sud America<br />
ed Est Europa ha mostrato<br />
come i percorsi di sviluppo di<br />
questi Paesi, pur nascendo in<br />
contesti estremamente diversi<br />
dai nostri, possono rappresentare<br />
degli esempi positivi a cui<br />
fare riferimento.<br />
In questa prospettiva, sono<br />
particolarmente significativi i<br />
processi di riscatto sociale che<br />
vengono intrapresi dalle donne<br />
in Africa e nei Balcani. Si<br />
tratta di contesti sociali molto<br />
complessi, in cui la donna viene<br />
spesso emarginata e privata<br />
dei più elementari diritti. Nonostante<br />
ciò, molte donne riescono<br />
a trovare validi strumenti<br />
di sviluppo nel loro lavoro<br />
e nell'iniziativa personale.<br />
In svariati casi infatti le donne<br />
di questi Paesi si organizzano<br />
in cooperative, attraverso<br />
le quali d<strong>anno</strong> vita a<br />
iniziative di lavoro agricolo e<br />
artigianale. Si tratta di progetti<br />
sufficienti per garantire loro<br />
un'autonomia economica che<br />
fa da volano al riscatto sociale.<br />
Le loro storie rappresentano<br />
un'occasione di riflessione importante.<br />
Esse sono infatti caratterizzate<br />
da grande forza di<br />
volontà, capacità di reagire ai<br />
contesti più sfavorevoli, profonda<br />
motivazione personale e<br />
spinta al fare.<br />
Elementi questi che, se calati<br />
nella nostra realtà, possono essere<br />
uno stimolo positivo, soprattutto<br />
se letti alla luce della<br />
complessa contingenza che attraversa<br />
la nostra società dal<br />
punto di vista economico e sociale.<br />
Per ben tre volte Napoleone dimorò<br />
a Reggio in una avita e nobile dimora<br />
costruita sulla Ghiara: si trattava<br />
del palazzo Panciroli-Trivelli-Monzani,<br />
ora Manenti. Una dimora veramente<br />
splendida, impreziosita di stucchi, affreschi<br />
e statue. Bonaparte vi sostò una<br />
prima volta il 13 ottobre 1796 con il grado<br />
di generale delle truppe francesi; quindi,<br />
assieme alla moglie, il 9 gennaio 1797, all’indomani<br />
dell’istituzione del Tricolore;<br />
infine il 26 giugno 1805 quando era imperatore<br />
dei francesi e re d’Italia: c’è una<br />
camera che ancora è denominata la stanza<br />
di Napoleone. Per l’occasione Domenico<br />
Marchelli ideò una sontuosa mole<br />
architettonica che copriva tutta la facciata<br />
dell’edificio. Una lapide, fatta collocare<br />
nel 1845 da Giuseppe Trivelli, figlio di<br />
Ignazio, padrone del palazzo, ricorda ai<br />
posteri quegli avvenimenti.<br />
Un palazzo, questo, che dietro la austera<br />
e signorile facciata custodisce al suo interno<br />
un preziosissimo patrimonio d’arte;<br />
pur nel succedersi di quattro diverse famiglie<br />
che lo h<strong>anno</strong> posseduto, e nell’evoluzione<br />
urbanistica della città ed architettonica<br />
legata ai tempi e ai gusti dei proprietari,<br />
ha saputo conservare integro il<br />
suo splendore e la sua monumentalità.<br />
Un libro scritto dalla padrona di<br />
casa e da tre specialisti e che sarà<br />
disponibile presso la libreria Bizzocchi<br />
dalla fine di <strong>novembre</strong>, ne fa conoscere<br />
storia, architettura, cortili, scaloni,<br />
pitture, statue.<br />
Il mezzo millennio di vita del palazzo, in<br />
cui si sono succedute ben quattro famiglie:<br />
Panciroli, Trivelli, Monzani e infine<br />
Manenti sono ripercorsi, sulla scorta di<br />
Le vicende umane di queste<br />
donne meritano di<br />
uscire dai confini dei loro<br />
Paesi ed essere diffuse anche da<br />
noi, dove possono rappresentare<br />
dei validi esempi di tenacia e<br />
motivazione personale per tutti<br />
i livelli della nostra società.<br />
Giovedì 26 <strong>novembre</strong> alle ore<br />
17.30, presso l'Hotel Astoria di<br />
Reggio Emilia (in viale L. Nobili<br />
2), una tavola rotonda avvierà<br />
una discussione a più voci sul<br />
tema dell'iniziativa femminile<br />
nei Paesi in via di sviluppo.<br />
L'obiettivo dell'iniziativa è duplice.<br />
Da una parte si cercherà<br />
di sollecitare la diffusione dell'iniziativa<br />
personale di molte<br />
donne che vivono nei Paesi in<br />
via di sviluppo presso la cittadinanza,<br />
le istituzioni e il mondo<br />
imprenditoriale, facendo emergere<br />
la valenza esemplare e lo<br />
stimolo positivo che il fenomeno<br />
può rappresentare nella no-<br />
stra società; dall'altra, nell'ottica<br />
di uno scambio virtuoso, si<br />
parlerà del sostegno necessario<br />
allo sviluppo dell'iniziativa<br />
femminile e di come il nostro<br />
territorio può contribuire attraverso<br />
una mobilitazione di risorse<br />
umane ed economiche.<br />
Alle ore 17.30, dopo i saluti<br />
del Vescovo Ausiliare<br />
monsignor Lorenzo<br />
Ghizzoni e del sindaco di Reggio<br />
Graziano Delrio, sul tema<br />
L'iniziativa femminile nei Paesi<br />
in via di sviluppo interverrà<br />
Goffredo Sacchetti, volontario<br />
di Rtm in Madagascar.<br />
Seguirà la tavola rotonda La necessità<br />
di una riflessione sui valori<br />
fondamentali del fare impresa<br />
per affrontare nuove sfide.<br />
Quale valore aggiunto possiamo<br />
trarre dall'iniziativa femminile<br />
dei Paesi in via di sviluppo?, a<br />
cui interverr<strong>anno</strong> Natalia Ma-<br />
numerosi documenti d’archivio, dall’attuale<br />
proprietaria Maria Pia Manenti, che<br />
ha voluto dedicare il libro alla memoria<br />
del padre: l’avvocato e deputato Giovanni,<br />
figura di spicco del mondo cattolico<br />
reggiano.<br />
Un’attenta lettura dell’edificio sotto il<br />
profilo architettonico e della sua evoluzione<br />
“da casa a schiera a palazzo signorile”<br />
è condotta da Maria Cristina Costa.<br />
Sul cortile d’onore, che presenta particolari<br />
effetti scenografici e in cui ha dipinto<br />
il pittore Vincenzo Carnevali, si diffonde<br />
compiutamente il contributo di Francesco<br />
Lenzini.<br />
Infine Massimo Pirondini accompagna il<br />
lettore in un’approfondita “visita guidata”-<br />
stanza per stanza – alle pitture che<br />
impreziosiscono il palazzo, facendo raf-<br />
L’iniziativa femminile nei Paesi in via<br />
di sviluppo: opportunità di riflessione<br />
per affrontare le nostre nuove sfide<br />
Tavola rotonda<br />
promossa da Reggio Terzo Mondo<br />
Giovedì 26 <strong>novembre</strong>, ore 17.30<br />
Hotel Astoria (viale Nobili 2 - R.E.)<br />
ore 17.30<br />
Saluti di mons. Lorenzo Ghizzoni<br />
e Graziano Delrio<br />
ore 17.50<br />
L’iniziativa femminile nei paesi<br />
in via di sviluppo<br />
Testimonianza di Goffredo Sacchetti<br />
(volontario di Rtm)<br />
ore 18.10<br />
Tavola rotonda con<br />
Natalia Maramotti, Cristina Strozzi<br />
e Tiziana Elgari<br />
ore 19.10<br />
Fondo di sostegno all’iniziativa<br />
femminile nei Paesi in via di sviluppo<br />
Silvia Riva (Presidente di Rtm)<br />
Coordinatore: Edoardo Tincani<br />
ramotti, assessore per le Pari<br />
Opportunità del Comune di<br />
Reggio Emilia, Cristina Strozzi,<br />
vicepresidente dell'associazione<br />
Industriali reggiana, e Tiziana<br />
Elgari, presidente di Cna<br />
Impresa Donna di Reggio Emilia.<br />
Al termine del confronto,<br />
Silvia Riva, presidente di Rtm,<br />
presenterà il "Fondo di sostegno<br />
all'iniziativa femminile nei<br />
Paesi in via di sviluppo", illustrandone<br />
motivazioni ed<br />
obiettivi. Coordinerà i lavori<br />
Edoardo Tincani, direttore del<br />
settimanale La Libertà.<br />
La tavola rotonda si inserisce<br />
nell'ambito della<br />
campagna Donne che<br />
valgono un mondo, che intende<br />
sostenere i progetti di Rtm<br />
volti a promuovere la partecipazione<br />
attiva delle donne alla<br />
vita sociale ed economica delle<br />
loro comunità di appartenenza.<br />
Un libro ripercorre la storia dell’edificio di corso Garibaldi 5 a Reggio, dove Napoleone soggiornò tre volte<br />
PALAZZO MANENTI IN GHIARA, CINQUE SECOLI DI STORIA<br />
fronti stilistici con opere coeve esistenti<br />
in edifici reggiani, come il Teatro Municipale,<br />
e il palazzo Sanvitale della vicina<br />
Parma. Veramente affascinanti sono le<br />
decorazioni, le figure allegoriche e gli<br />
stucchi che si ammirano nel prezioso salone<br />
e negli altri ambienti del signorile<br />
palazzo.<br />
Va inoltre segnalato il cospicuo corredo<br />
iconografico – tante le tavole<br />
a colori a piena pagina -, che rende<br />
accessibile un patrimonio d’arte di notevole<br />
rilevanza e rende ulteriormente<br />
meritoria questa impresa editoriale che<br />
ben figura negli scaffali degli appassionati<br />
di storia e arte reggiana.<br />
Giuseppe Adriano Rossi
POVERA FAMIGLIA<br />
ANZICHÉ AIUTI<br />
ARRIVANO<br />
PENALIZZAZIONI<br />
Bruxelles, 11<br />
<strong>novembre</strong>:<br />
presentazione<br />
del Rapporto<br />
<strong>2009</strong> Ipf sulla<br />
famiglia in<br />
Europa nella<br />
sede del<br />
Parlamento Ue.<br />
Ci sono Paesi in<br />
cui la famiglia<br />
con figli viene<br />
sostenuta e<br />
promossa da<br />
interventi<br />
strutturali: non è<br />
il caso dell'Italia.<br />
Sul piano regionale è in<br />
arrivo un provvedimento<br />
che sminuisce l'identità<br />
specifica della famiglia: la Finanziaria<br />
regionale dell'Emilia-<br />
Romagna, che potrebbe diventare<br />
legge entro dicembre, prevede<br />
(art. 42) che, in nome dell'uguaglianza<br />
universale dei diritti,<br />
l'accesso ai servizi pubblici<br />
e privati sia aperto con le<br />
stesse modalità a qualsiasi nucleo<br />
anagrafico, quindi anche a<br />
qualsiasi forma di convivenza.<br />
Non ci sarà quindi più alcuna<br />
differenza nelle graduatorie per<br />
l'assistenza agli anziani, nell'accesso<br />
ai servizi sociali, alla<br />
sanità, oppure al semplice prestito<br />
d'onore, tra chi è legato da<br />
un vincolo matrimoniale e chi<br />
invece sta insieme per qualunque<br />
altro motivo, comprese le<br />
unioni di fatto, le convivenze<br />
sentimentali, o anche non legate<br />
da vincoli affettivi.<br />
Ci si avvale in questo contesto<br />
della definizione<br />
di "famiglia" anagrafica,<br />
che ha da sempre un valore puramente<br />
statistico e ammini-<br />
Società & Cultura <strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong> 13<br />
Manovre finanziarie anti-familiari<br />
L'Erario delude ancora,l'Emilia Romagna equipara le coppie di fatto<br />
strativo, per equiparare la famiglia<br />
fondata sul matrimonio<br />
alle convivenze. Una scorciatoia<br />
veloce che, in nome di diritti<br />
individuali, da nessuno<br />
messi in discussione, pone sullo<br />
stesso piano nei confronti<br />
dell'amministrazione regionale<br />
chi è sposato e chi non lo è, chi<br />
si è assunto degli impegni con<br />
la società e chi non lo ha fatto,<br />
e addirittura adesso viene premiato<br />
usufruendo di benefici<br />
gratuiti.<br />
Non si può ragionevolmente<br />
pensare ad una<br />
miopia politica. Tutti<br />
sono in grado di capire che una<br />
famiglia fondata sul matrimonio<br />
(art. 29 della Costituzione)<br />
costituisce un soggetto individuabile,<br />
fondato su una scelta<br />
di responsabilità e di definitività,<br />
almeno auspicata, nel tempo.<br />
Inoltre la nostra Costituzione<br />
parla di un sostegno preciso<br />
all'istituto familiare, in termini<br />
di aiuti economici finalizzati allo<br />
svolgimento della propria<br />
missione nella società, appunto<br />
perche basato su un atto di<br />
stabilità e di fedeltà (art. 31). È<br />
inoltre noto a tutti che la famiglia<br />
costituzionale costituisce<br />
un punto di riferimento non<br />
solo per i singoli e per chi vi appartiene,<br />
ma per le istituzioni<br />
sociali, educative, sanitarie. Se<br />
non c'è la famiglia che si fa carico<br />
dell'educazione, della cura,<br />
dell'assistenza, la società<br />
non regge e nessun welfare risolve<br />
i problemi. Ma proprio la<br />
stabilità, il patto pubblicamente<br />
riconosciuto, costituiscono il<br />
valore fondante e irrinunciabile,<br />
innanzitutto per la società.<br />
Quindi, se si vuole promuovere<br />
la responsabilità<br />
e la coesione sociale,<br />
occorre oggi più<br />
che mai attribuire adeguato valore<br />
e riconoscimento pubblico<br />
alla famiglia, vale a dire andare<br />
proprio nella direzione<br />
opposta a quella in cui oggi si<br />
pone, purtroppo, la Giunta regionale<br />
dell'Emilia-Romagna.<br />
Forum provinciale<br />
delle Associazioni familiari<br />
di Reggio Emilia<br />
L’autorevole commento del cardinale Bagnasco durante l’ultima prolusione<br />
RU486, RISERVE PASTORALI E CIVICHE<br />
L'<br />
introduzione della pillola abortiva<br />
Ru486 continua a far discutere. Un<br />
autorevole commento relativo ai<br />
recenti sviluppi è quello del card. Angelo<br />
Bagnasco, fatto alla prolusione per l'assemblea<br />
della Cei del 9 <strong>novembre</strong> scorso, il<br />
quale ribadisce la “radicale riserva sul via<br />
libera concesso dall’Aifa, infine e nonostante<br />
tutto, alla pillola Ru486”, ricordando poco<br />
oltre come, a questo punto, “ciascuno naturalmente<br />
si fa carico delle proprie responsabilità<br />
circa gli effetti concreti sulla salute<br />
delle persone che vi ricorrer<strong>anno</strong> ed il rispetto<br />
delle condizioni minime che sono state a<br />
fatica riconosciute come indispensabili per<br />
la sua assunzione. Nello stesso tempo non si<br />
potrà non riconoscere, come già fa la legge<br />
194, la possibilità dell’obiezione di coscienza<br />
agli operatori sanitari, compresi i farmacisti<br />
e i farmacisti ospedalieri, che non intendono<br />
collaborare direttamente o indirettamente<br />
ad un atto grave”.<br />
Tale prolusione merita di essere commentata<br />
perché densa di elementi<br />
utili alla riflessione, nella sua concisione.<br />
Partiamo dalla “radicale riserva” che<br />
il cardinale nutre - e con lui tutti i vescovi<br />
italiani - sul via libera dell'Aifa alla Ru486: in<br />
quell'inciso - “infine e nonostante tutto” -<br />
sta tutta la sua perplessità riguardo la conclusione<br />
a cui sono giunti i membri del<br />
Consiglio di amministrazione dell'Aifa e sul<br />
fatto che la decisione sia stata presa contro<br />
ogni logica scientifica. E aggiunge: “non<br />
possiamo non dire che l’intera operazione<br />
volta a rendere fruibile la controversa pillola<br />
non ci ha convinto né come cittadini né<br />
come pastori”.Il piano dell'opposizione alla<br />
pillola abortiva è dunque duplice, pastorale<br />
e civico: se il primo può essere dato per<br />
scontato da parte della <strong>Chiesa</strong>, non altrettanto<br />
lo è il secondo. Il cardinale vuole af-<br />
fermare che l'intera operazione che ha portato<br />
alla liberalizzazione della controversa<br />
pillola non convince nemmeno sul lato civico-istituzionale,<br />
facendo intendere senza<br />
reticenze che chi era preposto alla tutela<br />
della salute dei cittadini non ha fatto il proprio<br />
dovere.<br />
La seconda riflessione riguarda le conseguenze<br />
di quest'opinabilissima decisione:<br />
ciascuno dovrà farsi carico<br />
delle proprie responsabilità, ovvero: qualora<br />
- come è già purtroppo successo - il farmaco<br />
risultasse letale anche per la madre,<br />
qualcuno dovrà pur prendersi la responsabilità<br />
di tale decesso, e dal momento che gli<br />
effetti collaterali sono pesanti (come emorragie,<br />
gravi infezioni... - il farmaco blocca<br />
per circa una settimana oltre ai recettori del<br />
progesterone, ormone della gravidanza, anche<br />
i recettori dei glicocorticoidi, delegati<br />
alla difesa contro le infezioni lasciando la<br />
donna inerme contro l’attacco di batteri e<br />
virus), qualcuno dovrà pur prendersi la responsabilità<br />
di queste tragiche eventualità,<br />
offrendo alle donne un minimo di sicurezza,<br />
visto che tali evenienze sono tutt'altro<br />
che remote.<br />
La terza riflessione riguarda “la possibilità<br />
dell’obiezione di coscienza agli<br />
operatori sanitari, compresi i farmacisti<br />
anche ospedalieri”: in un mondo in cui<br />
si st<strong>anno</strong> ribaltando i cardini della medicina,<br />
ormai schiava delle pretese anti-ippocratiche<br />
dei diritti arrogati dei cultori di<br />
morte, dovrà pur esserci spazio per il dissenso<br />
ed il diritto a dire no a questa medicina<br />
senz'anima, ai moderni Erode dei nostri<br />
tempi.<br />
Lorenzo Calabrese<br />
medico chirurgo<br />
SE LA POLITICA, GIÀ IPOCRITA,<br />
«SOTTRAE» ALLA FAMIGLIA<br />
P<br />
are dunque che la manovra finanziaria<br />
di quest'<strong>anno</strong> non conterrà altri aiuti<br />
alla famiglia se non quel beffardo rinvio<br />
del 20% dell'acconto Irpef per il 2010: giusto il<br />
tempo d'illudersi che la tredicesima sarà più pesante,<br />
per poi ritrovarsi a fare i conti con i debiti<br />
di oggi e di ieri all'inizio dell'<strong>anno</strong> nuovo. Che<br />
pena. Non solo non vengono confermate le misure<br />
di sostegno,benché "spot",dell'esercizio precedente,<br />
ma pian piano si fa largo, nei fatti, un'idea<br />
culturalmente rivoltante:<br />
la famiglia non è una priorità,<br />
anzi, è una delle tante<br />
lobby che chiedono soldi, anzi,<br />
a ben pensarci non esiste<br />
più "una" famiglia a cui dover<br />
rispondere. Succede a Roma<br />
e... a Bologna.<br />
Nei prossimi giorni, insieme<br />
al Forum delle associazioni<br />
familiari (si veda l'articolo<br />
qui a fianco), dovremo tenere<br />
gli occhi puntati sui lavori del Consiglio dell'Emilia<br />
Romagna, a cui verrà sottoposto il progetto<br />
di legge della Giunta regionale sulla finanziaria<br />
2010 varato lo scorso 11 <strong>novembre</strong>.<br />
Riguardo agli interventi legati al welfare, se da<br />
un lato la Giunta stanzia 20 milioni in più contro<br />
la povertà, elevando il fondo sociale da 5 a<br />
25 milioni di euro (ben venga), dall'altro prevede<br />
- così è scritto nel progetto di legge - che "i<br />
diritti generati dalla legislazione regionale nell'accesso<br />
ai servizi, alle azioni e agli interventi,<br />
si applicano ai singoli individui, alle famiglie e<br />
alle forme di convivenza" così come stabilito<br />
dal regolamento anagrafico là dove parla di<br />
"famiglia anagrafica" (art. 4 del Dpr 223/89).<br />
A<br />
lla famiglia fondata sul matrimonio<br />
non solo non si dà più, ma ora si inizia<br />
a togliere, perché è evidente che provvedimenti<br />
come quello partorito in Regione,<br />
parificando le coppie di fatto alle famiglie,<br />
schiacciano ed appiattiscono le possibilità di<br />
queste ultime.<br />
Tornando a livello nazionale, amareggia l'incapacità<br />
italiana di attivare interventi struttu-<br />
Usufruendo della possibilità data ai cittadini<br />
dell’Unione Europea di presentare<br />
iniziative presso le istituzioni, anche il<br />
Circolo culturale “Pier Giorgio Frassati” di Correggio<br />
– nella persona della presidente Nanda<br />
Parmiggiani Salsi – intende aderire alla raccolta<br />
di firme, tuttora in corso, per menzionare le Radici<br />
cristiane d’Europa nel Trattato di Lisbona (ulteriori<br />
informazioni: pgf@davide.it). Infatti, se un<br />
milione di cittadini – provenienti da un numero<br />
significativo di Stati membri<br />
– si uniscono per chiedere<br />
qualcosa, viene data loro la<br />
facoltà di avanzare una proposta<br />
su questioni per le<br />
quali si reputa necessario un<br />
atto giuridico dell'Unione<br />
Europea; iniziativa sulla<br />
quale la Commissione potrà<br />
esprimersi.<br />
“ È<br />
buffo” – commenta<br />
con amara<br />
ironia la Parmiggiani<br />
Salsi – “constatare<br />
che per fare una proposta<br />
su questioni che richiedono<br />
un atto giuridico occorra<br />
la firma di 1 milione di cittadini, mentre<br />
la signora finlandese Soile Lautsi, da sola, ha ottenuto<br />
la sentenza di togliere i crocifissi da tutti<br />
i luoghi pubblici”. “Tuttavia”, prosegue, “penso<br />
che dovremmo tentare – attraverso varie associazioni<br />
italiane ed europee, nonché tramite<br />
i politici cattolici – di contestare Strasburgo e<br />
anche di riproporre la menzione le Radici cristiane<br />
d’Europa nel Trattato di Lisbona”.<br />
”Non dimentichiamo” – riprende la presidente<br />
del Frassati, rivolgendosi a tutti i simpatizzanti<br />
e sostenitori – “che nel Trattato di Lisbona c’è<br />
anche l’articolo 16, il quale, invitando a non<br />
differenziare in base all’orientamento sessuale,<br />
di fatto diventa discriminante contro chi non<br />
rali a sostegno della famiglia e della natalità. In<br />
altri Paesi si può, da noi nisba.<br />
E<br />
le promesse al vento, purtroppo, sono<br />
bi-partisan. Come mini-campionario<br />
di bufale citiamo solo: "Un terzo del tesoretto<br />
verrà destinato sicuramente alle politiche<br />
familiari" (così l'allora presidente del Consiglio<br />
alla Conferenza sulla famiglia del maggio<br />
2007) e "Dai proventi dello scudo fiscale arriver<strong>anno</strong><br />
le risorse per la famiglia"<br />
(governo in carica).<br />
Sommate agli effetti della crisi<br />
economica e occupazionale,<br />
queste ripetute, ipocrite<br />
"dimenticanze" sfibrano ancora<br />
di più il tessuto familiare<br />
e, ciò che è più grave, finiscono<br />
per penalizzare le famiglie<br />
con figli. Altro che "capitale<br />
sociale", siamo all'handicap<br />
di Stato.<br />
Per colmare il gap "in primo luogo - sono<br />
parole di Francesco Belletti, presidente<br />
del Forum nazionale delle associazioni<br />
familiari - occorre un progetto di lungo<br />
periodo sul sistema Italia, che costruisca uno<br />
scenario futuro in cui trovino posto certo l'economia,<br />
lo sviluppo dei territori, la politica ambientale,<br />
ma anche la famiglia, le nostre famiglie:<br />
solo in un pensiero di lungo periodo trova<br />
senso e ragionevolezza - anche economica - una<br />
nuova priorità famiglia".<br />
Nel contempo, però, bisogna iniziare ad agire<br />
subito. Il Forum delle Famiglie aveva chiesto al<br />
sottosegretario Giovanardi che il governo destinasse<br />
ad una prima applicazione strutturale<br />
del quoziente familiare la stessa cifra destinata<br />
nel <strong>2009</strong> al bonus famiglia (2 miliardi e 400<br />
milioni di euro). Ancora niente di concreto. E il<br />
milione e duecentomila firme consegnate al<br />
presidente della Repubblica Napolitano nel<br />
maggio 2008 restano in attesa. "Giacenti", come<br />
molte famiglie italiane oggi.<br />
Edoardo Tincani<br />
Correggio. Dal Circolo “Frassati” parole chiare sul crocifisso ma anche proposte “in positivo”<br />
RADICI CRISTIANE D’EUROPA, UN GRANDE SÌ<br />
La Madonna attorniata dalle dodici<br />
stelle; le stesse che sono anche sulla<br />
bandiera europea.<br />
approva i matrimoni gay o le adozioni per gay”.<br />
Già nelle scorse settimane, in seguito all’ormai<br />
ben nota vicenda del crocifisso,<br />
il Circolo “Frassati” aveva aderito<br />
alla petizione avviata dal periodico LaRiscossaCristiana.com<br />
contro la sentenza della Corte<br />
di Strasburgo. “Com’è possibile che una sola famiglia,<br />
la famiglia Albertin…un bel giorno si<br />
metta a dire che non vuole più il crocifisso in<br />
classe perché disturba i<br />
suoi figli, e che questa assurda<br />
pretesa – già contestata<br />
ampiamente da quasi<br />
tutti gli altri genitori – riceva<br />
anche soltanto una<br />
udienza presso i vari gradi<br />
dei tribunali italiani? ... E<br />
che poi, una volta bocciata,<br />
trovi accesso persino al<br />
Tribunale dei diritti umani<br />
di Strasburgo?”.<br />
L’impegno della professo-<br />
ressa Parmiggiani Salsi e<br />
dei suoi collaboratori, però,<br />
non si limita a una ferma<br />
presa di posizione. La<br />
presidente del “Frassati” di<br />
Correggio accompagna, infatti, al suo gesto di<br />
indignazione e di protesta, parole che dimostrano<br />
come la difesa della verità e della giustizia<br />
non debba mai essere disgiunta dalla carità<br />
cristiana. “Personalmente pregherò per la famiglia<br />
Albertin, in particolare per i figli Dataico<br />
e Sami, ora entrambi studenti universitari”,<br />
conclude, “affinché la loro vita abbia compimento<br />
nella gioia ineguagliabile dell’incontro<br />
personale con Cristo. E propongo incontri di<br />
preghiera per tutti, al fine di cogliere questo<br />
momento particolare come un’opportunità per<br />
dire unanimemente sì al crocifisso”.<br />
MatG
14<br />
<strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong><br />
La festa reggiana dell’Arma di Cavalleria<br />
IN RICORDO DI TUTTI I CADUTI<br />
Alla presenza delle autorità civili e militari domenica<br />
15 <strong>novembre</strong> la Sezione reggiana dell’Associazione<br />
nazionale Arma di Cavalleria ha celebrato la sua festa.<br />
Dopo l’alza bandiera, gli onori ai Caduti di tutte le guerre e la<br />
Messa al campo - celebrata da mons. Pietro Iotti di fronte allo<br />
schieramento dei labari delle associazioni d’arma e combattentistiche,<br />
degli stendardi delle varie sezioni di Cavalleria<br />
- sono stati ricordati due episodi nei quali l’Arma di Cavalleria<br />
è stata protagonista: il 30 ottobre 1917 a Pozzuolo del<br />
Friuli e il 17 ottobre del 1942 a Poloj in Jugoslavia.<br />
Durante la celebrazione (foto) sono stati ricordati i cavalieri<br />
reggiani Paolo Bagni, Remo Giberti e Giovanni<br />
Iotti recentemente scomparsi e tutti quelli - ha precisato<br />
monsignor Iotti - che il Signore ha chiamato a sé e caduti<br />
sul campo di battaglia o spentisi negli ospedali per difendere<br />
la Patria. Molto commovente poi è risultata la motivazione<br />
- letta dal presidente dell’associazione, il capitano<br />
Manganelli - con la quale il presidente della Repubblica aveva<br />
conferito nel 1950 la medaglia d’argento al cavaliere di Belluno<br />
classe 1918 Giuseppe Faccinetto, presente alla cerimonia,<br />
e che ha poi ricevuto una copia del primo Tricolore.<br />
Al termine della manifestazione, nell’adiacente sede di<br />
Cavalleria, è stata riaperta la "Sala storica", dopo due<br />
anni di restauro, nella nuova sede dei locali della ex<br />
Caserma Taddei, in via Emilia San Pietro, che il Comune ha<br />
riaffidato all’associazione.<br />
Reggio. Nuovo premio per il pittore Corrado Tiradini<br />
Si è tenuta a Piacenza,<br />
presso l’Atelier d’Arte<br />
di Roberta Braceschi,<br />
la mostra-concorso<br />
intitolata alla VIII<br />
Biennale internazionale<br />
d’arte moderna<br />
di Roma 2010.<br />
Il noto pittore concittadino<br />
Corrado Tiradini<br />
(foto) ha conseguito<br />
al medesimo<br />
concorso una coppa e il diploma d’onore per l’opera dal titolo Le<br />
fronde (acquerello) ed è stato segnalato all’VIII Biennale di Roma.<br />
Al palmarès dell’artista - di cui ricordiamo le mostre personali al<br />
Parlamento europeo di Strasburgo e in Lussemburgo, nonché le<br />
esposizioni in Italia e all’estero - va così ad aggiungersi questo ulteriore<br />
prestigioso riconoscimento.<br />
Reggio. Assaggi di aceto in libreria<br />
Domenico Amidati<br />
Sabato <strong>21</strong> <strong>novembre</strong>, alle ore 11, la libreria Infoshop Mag6 di Reggio<br />
Emilia (via Sante Vincenzi 13/a) propone un aperitivo con lo<br />
scrittore Gianfranco Riccò, autore di Lady badessa e le cinque botticelle.<br />
L’aceto balsamico tradizionale di Modena e di Reggio Emilia<br />
raccontato ai ragazzi. Il narratore guiderà una degustazione<br />
gratuita di aceti balsamici tradizionali accompagnati da patate<br />
dolci, ricotta e vini tipici. Info: tel e fax 0522.430307.<br />
Castelnovo Monti. Dodici mesi per aiutare i cerebrolesi<br />
Sabato <strong>21</strong> <strong>novembre</strong>, alle <strong>21</strong>, presso il "Caffè del Teatro" in via Roma<br />
a Castelnovo Monti, verrà presentato il calendario Fa.ce. boys<br />
2010, del fotografo Silvano Sala. Quindici giovani della montagna<br />
h<strong>anno</strong> prestato la propria immagine per sostenere l'associazione<br />
Famiglie Cerebrolesi di Castelnovo Monti, alla quale sarà<br />
devoluto il ricavato della vendita dei calendari. Per informazioni<br />
scrivere all’indirizzo email ladrididee@email.it.<br />
Vezzano. Il sipario del Manzoni si alza per "Il Muretto"<br />
Sabato <strong>21</strong> <strong>novembre</strong>, alle ore <strong>21</strong>, al Teatro Manzoni di Vezzano<br />
andrà in scena la compagnia "Il Muretto" di Rivalta con la commedia<br />
Con tutto il bene che ti voglio, tre atti di Luciano Lunghi per<br />
la regia di Paolo Barchi. Info e prenotazioni: tel. 0522 601398.<br />
Società & Cultura<br />
Un convegno a 10 anni dalla morte e 50 dall'intitolazione del Magistrale a Matilde di Canossa<br />
Giuseppe Coppini, uomo di fede, sempre<br />
dalla parte dei più deboli a scuola e nella città<br />
Uomo di scuola e di<br />
impegno sociale e civile.<br />
Una fede a tutto<br />
tondo, di stampo francescano,<br />
come si viveva in famiglia<br />
(lo zio era il cappuccino servo<br />
di Dio padre Daniele da<br />
Torricella, di cui è in corso la<br />
causa di beatificazione). Giuseppe<br />
Coppini (1915-1999),<br />
preside dell'Istituto Magistrale<br />
Canossa dal 1958 al<br />
1980, è stato ricordato sabato<br />
scorso, 14 <strong>novembre</strong>, proprio<br />
presso l'istituto Canossa erede<br />
del Magistrale, per iniziativa<br />
della scuola stessa e dell'associazione<br />
"Amici del Canossa"<br />
(che, costituitasi due<br />
anni fa, riunisce insegnanti e<br />
personale dell'istituto, in attività<br />
o in pensione, alunni ed<br />
ex alunni, genitori e amici vari<br />
del "Canossa").<br />
Lo scopo era quello di richiamare<br />
alla memoria di quanti<br />
l'h<strong>anno</strong> conosciuto, e soprattutto<br />
di far conoscere, la figura<br />
di questo straordinario<br />
personaggio, impegnato a<br />
vario titolo e con totale dedizione<br />
sui diversi versanti della<br />
famiglia, della scuola e delle<br />
istituzioni, dell'attività sociale<br />
e civile (fu anche consigliere<br />
comunale) e della testimonianza<br />
cristiana.<br />
L'<br />
occasione era duplice:<br />
il decimo anniversario<br />
della sua<br />
morte e il 50° dell'intitolazio-<br />
ne dell'Istituto a Matilde di<br />
Canossa (nome quanto mai<br />
opportuno per una scuola a<br />
grandissima maggioranza<br />
femminile), avvenuta proprio<br />
all'inizio della presidenza<br />
Coppini.<br />
Di lui h<strong>anno</strong> parlato il prof.<br />
Antonio Petrucci (il profilo<br />
storico dell'Istituto Magistrale),<br />
il prof. Sandro Chesi<br />
(Coppini insegnante e preside),<br />
don Eleuterio Agostini<br />
(Coppini presidente delle<br />
Acli dal 1955 al 1961) e il prof.<br />
Italo Portioli (Coppini presidente<br />
dell'Arcispedale S. Maria<br />
Nuova dal 1964 al 1969);<br />
mentre gli altri relatori (Lucio<br />
Guasti, Luciano Rondanini,<br />
Luciano Corradini e Vittorio<br />
Cenini) h<strong>anno</strong> percorso la vita<br />
dell'istituto magistrale Canossa<br />
dagli anni del 2° dopoguerra<br />
fino alle trasformazioni<br />
di ordine sperimentale che<br />
l'h<strong>anno</strong> trasformato in un li-<br />
Notizie da Città & Paesi<br />
Rubiera. Pellicole d’autore & teatro all’Excelsior<br />
Sabato <strong>21</strong> <strong>novembre</strong>, alle <strong>21</strong>, il cinema teatro Excelsior di Rubiera<br />
(in via Trento 3/d) propone il film L'isola di Pavel Lunguine. Venerdì<br />
27 <strong>novembre</strong>, alle ore <strong>21</strong>, tornerà il teatro con lo spettacolo<br />
Va là che la vetà l'è dura proposto dalla compagnia "I Teatrant"<br />
del Teatro Nuovo di Scandiano. Info: tel. 0522.626888.<br />
Correggio. Studenti premiati per l’attività con i disabili<br />
Quattro studenti dell’istituto Einaudi di Correggio (nella foto con<br />
alcune docenti e il dirigente scolastico) sono stati premiati al Concorso<br />
nazionale Parole, suoni, colori diversi promosso per il secondo<br />
<strong>anno</strong> da comune di Angari (Arezzo) e altre istituzioni tra<br />
cui l’Unione Europea. L’iniziativa si propone di dare voce al silenzio<br />
dei "diversabili" e mira a valorizzare esperienze significative<br />
di inserimento di disabili nel tessuto scolastico e sociale.<br />
Reggio. Omaggio allo scultore Giovanni Simonini<br />
Sabato <strong>21</strong> <strong>novembre</strong>, alle ore 17, il prof. Massimo Mussini inaugura,<br />
presso la Galleria "Metamorfosi" di piazza Fontanesi a Reggio,<br />
una mostra antologica dedicata allo scultore Giovanni Simonini.<br />
L'apprezzato artista reggiano verrà ricordato con un'esposizione,<br />
aperta fino al 4 dicembre, che ne propone un campionario<br />
significativo di opere sacre e profane. La sua ultima opera,<br />
il portale della <strong>Chiesa</strong> di Sant'Anselmo (parrocchia di Buco del Signore<br />
in via Benedetto Croce a Reggio), verrà inaugurata e benedetta<br />
sabato 28 <strong>novembre</strong> alle ore 19. Info: tel. 0522.1530876.<br />
ceo pedagogico e sociale ad<br />
ampio spettro di specializzazioni.<br />
Sia da insegnante e preside,<br />
sia da presidente<br />
dell'Ospedale e delle<br />
Acli, Coppini ebbe una predilezione<br />
particolare per le persone<br />
che gli erano affidate:<br />
studenti, personale sanitario,<br />
operai di fabbrica (da presidente<br />
delle Acli, racconta<br />
don Agostini, si batté con<br />
ogni forza per evitare, alle<br />
Reggiane, il licenziamento di<br />
400 lavoratori). Lo si vedeva<br />
nei consigli di classe e nei<br />
rapporti con gli studenti durante<br />
gli anni agitati della<br />
contestazione (dal '68 in poi):<br />
gli stavano a cuore le persone<br />
più che le strutture. Dotato di<br />
straordinario equilibrio e forza<br />
morale, sapeva risolvere<br />
anche le situazioni più complesse<br />
andando all'essenza<br />
Rubiera. Torneo europeo di Subbuteo, il calcio da tavolo<br />
Domenica 22 <strong>novembre</strong>, dalle 9 alle 18, sessantaquattro giocatori<br />
provenienti da Italia, Francia e Inghilterra si sfider<strong>anno</strong> in un<br />
appassionante torneo di Subbuteo all'interno della Corte Ospitale<br />
di Rubiera. Il Subbuteo è un gioco da tavolo nel quale viene<br />
riprodotto, in miniatura, il gioco del calcio. Durante le gare chi<br />
non conosce questo passatempo avrà a disposizione un campo<br />
su cui fare pratica. Informazioni chiamando il 335.6871771.<br />
Reggio. Convegno all’Università con Romano Prodi<br />
Lunedì 23 <strong>novembre</strong>, alle ore 16.30, nell'aula magna dell'Università<br />
di Reggio, in via Allegri 9, Car Server (azienda reggiana di<br />
noleggio auto) organizza il convegno aperto a tutti gli interessati<br />
Manager, etica e impresa, le nuove generazioni alla prova dei<br />
fatti. Al pomeriggio di approfondimento parteciperà anche l’ex<br />
presidente del Consiglio Romano Prodi, che interverrà con una<br />
lectio magistralis sul tema Etica e responsabilità sociale nelle attività<br />
economiche per uscire dalla crisi. Info: tel. 051.264744.<br />
Toano. Costruire il Natale al Centro Ceccati<br />
dei problemi e ragionando<br />
sulle conseguenze per chi ne<br />
poteva essere maggiormente<br />
colpito, a partire dai più deboli<br />
(nei consigli di classe, ricorda<br />
Chesi, arrivava conoscendo<br />
con estrema precisione<br />
le situazioni degli studenti<br />
con maggiori difficoltà...).<br />
Agì in ogni campo, scolastico<br />
e amministrativo, con straordinaria<br />
competenza teorica e<br />
concretezza d'azione e con<br />
particolare partecipazione<br />
umana. Chi ha avuto a che<br />
fare con lui, da qualunque<br />
versante, lo sentiva vicino in<br />
un rapporto quasi personale.<br />
Anima di tutto era la fede.<br />
Una fede limpida, solare,<br />
aperta all'uomo, ad ogni uomo.<br />
È stata questa fede che<br />
l'ha guidato e che ne ha fatto,<br />
in ogni campo di impegno,<br />
un apostolo dell'uomo.<br />
Sabato 28 <strong>novembre</strong>, alle 16, è prevista la prima lezione del laboratorio<br />
di creatività promosso dal Comune di Toano nel Centro<br />
studi Ceccati di Corneto. Il tema dei tre incontri – gli altri sono<br />
in programma il 5 e 12 dicembre, alla stessa ora - è Impariamo<br />
a costruirci il Natale. Con l'aiuto di un atelierista i partecipanti<br />
imparer<strong>anno</strong> a costruire angeli, decorazioni e presepi di<br />
corteccia. Il costo per la partecipazione è di 30 euro. Informazioni<br />
e prenotazioni al 348.2260448 o al 339.1930125.<br />
Reggio. Conferenza astronomica targata Uciim<br />
Da destra:<br />
l'assessore<br />
Iuna Sassi,<br />
il prof. Sandro<br />
Chesi, il preside<br />
Giuliano<br />
Fornaciari,<br />
il prof. Walter<br />
Gelosini<br />
(presidente<br />
degli "Amici<br />
del Canossa")<br />
e il prof.<br />
Italo Portioli.<br />
a. m.<br />
Il <strong>2009</strong>, a quattrocento anni dalle<br />
prime osservazioni con il c<strong>anno</strong>cchiale<br />
di Galileo Galilei, è stato proclamato<br />
Anno internazionale dell'Astronomia.<br />
Venerdì 27 <strong>novembre</strong>,<br />
alle ore 16, presso il Centro Giovanni<br />
XXIII di via Prevostura 4 a<br />
Reggio, l'Unione <strong>Cattolica</strong> <strong>Italiana</strong><br />
Insegnanti Medi (Uciim) promuove<br />
un incontro con il reggiano Roberto<br />
Orosei (foto), ricercatore presso la sede di Roma dell'Istituto<br />
di Fisica dello Spazio Interplanetario. Lo studioso interverrà sul<br />
tema L'Italia nello spazio: missioni, tecnologia e scienza.
Panico all'Anagrafe: scambiano il bastone<br />
di un tecnico del Comune per<br />
un'ascia. 11 <strong>novembre</strong>, Reggio. Dagli uf- sseetttteeggiioorrnnii no e mezzo di carcere per Roberto Mendogni,<br />
legale rappresentante della Teknocar:<br />
vendette senza permesso 8 auto<br />
fici di via Toschi parte un allarme: un<br />
della Sarcia di Reggio, cui pagherà 50mi-<br />
50enne brandisce uno strano strumenla<br />
euro per appropriazione indebita.<br />
to artigianale scambiato per un'ascia. Si<br />
Telefona in redazione alla «Gazzetta»<br />
teme sia un aggressore, ma è solo un ad-<br />
minacciando di uccidersi. 14 novemdetto<br />
alla manutenzione che deve oliabre.<br />
Un cronista riceve la chiamata di<br />
re le persiane delle finestre con un lun-<br />
un 37enne che si sfoga disperato: «Nesgo<br />
bastone munito di pennello.<br />
suno fa veramente qualcosa per aiutar-<br />
Un camion prende fuoco, paura a Cami,<br />
solo parole. Sono alla Caserma Zucdelbosco.<br />
Dopo le 23, le fiamme avvolchi,<br />
ora salgo sul pullman e mi butto<br />
gono un autoarticolato di proprietà di<br />
dalla Pietra». 40 minuti di conversazio-<br />
una società di leasing parcheggiato in via Mazzini. Distrutta ne, e alla fine l'uomo, in cura al Servizio di salute mentale,<br />
la motrice e il rimorchio; nessun indizio di rogo doloso. si convince a desistere dal drammatico proposito.<br />
Ridotta in schiavitù dal marito musulmano. 12 <strong>novembre</strong>. Violento schianto, gravissimo 25enne. 15 <strong>novembre</strong>, Reg-<br />
Una donna cattolica - di origine campana ma trasferitasi nel gio, ore 4.35: all'incrocio di viale dei Mille con via Palestro, Fa-<br />
Reggiano col marito islamico - dal 1999 è vittima di minacbio De Vecchi sbatte con l'auto contro il muro di recinzione.<br />
ce e frustate quotidiane per divergenze sull'educazione da Casalgrande: gli islamici chiedono la moschea, il sindaco<br />
dare al figlio; al culmine della disperazione la donna fugge in non ne sa nulla. 16 <strong>novembre</strong>, Sant'Antonino. Un gruppo di<br />
Campania col figlioletto (anche lui oggetto di botte), ma l'uo- musulmani sassolesi fa richiesta al proprietario dell'ex «Pogmo<br />
li insegue. Ora ha l'obbligo di dimora a Reggio.<br />
gio 70», stabile in disuso; questi vuole prima sentire il pare-<br />
Si impicca il contitolare della «Nuova Pneus», <strong>41</strong> anni. Vilre degli abitanti. Il sindaco contrariato: non ne sapevo nulla.<br />
la Bagno: indagini in corso per capire le cause; pare che Pao- Fuga di gas sulle sponde del Po per un tubo colpito duranlo<br />
Vescovi fosse oppresso da problemi di natura economica. te lavori agricoli. 17 <strong>novembre</strong>, Guastalla. Ripristinata la<br />
Reggio: in «piàsa céca» st<strong>anno</strong> sparendo le scritte del pugi- condotta del gas di proprietà del Gruppo «Eon», la cui rottura<br />
le «Girandola». 13 <strong>novembre</strong>: v<strong>anno</strong> cancellandosi, sotto i accidentale causa ore di disagi alla circolazione.<br />
portici di piazza San Prospero, le frasi lasciate dall'ex cam- Reggiani tra i più scafati nel frodare il Fisco. Resi noti i dati<br />
pione di boxe Gino Bondavalli; uno stratagemma per ri- dell'attività congiunta di Agenzia delle entrate e Guardia di<br />
chiamare clienti quando aprì un negozio di elettrodomesti- Finanza: 104 casi di evasione accertata, con imposte non paci<br />
in centro. Dal Comune: ne preserveremo la memoria. gate per oltre due milioni di euro. Come strumento di con-<br />
Condanna per il titolare di un autosalone 'fantasma'. 1 antrollo, rispolverato anche il vecchio «redditometro».<br />
Società & Cultura <strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong> 15<br />
CHIESA E AMBIENTE<br />
A Reggio un deficit di Agri-cultura<br />
VOCI A CONFRONTO<br />
SULLA SITUAZIONE DEL<br />
NOSTRO TERRITORIO<br />
" C<br />
onsumiamo la terra:<br />
sotterriamo il<br />
futuro?" era il provocatorio<br />
titolo del Forum etico<br />
promosso lo scorso 7 <strong>novembre</strong><br />
da Centro Missionario, Pastorale<br />
sociale diocesana e associazione<br />
RuRe. La drammaticità<br />
"globale" di quell'interrogativo,<br />
risuonata con forza nella prima<br />
parte dell'incontro (cf. La Libertà<br />
del 14 <strong>novembre</strong>, pag. 5),<br />
aleggia anche sul secondo tempo<br />
del "Forum", dedicato a presentare<br />
la situazione della provincia<br />
reggiana attraverso gli interventi<br />
di quattro relatori "istituzionali"<br />
e le domande del<br />
giornalista Gianfranco Parmiggiani,<br />
noto anchorman di<br />
ètv-Teletricolore.<br />
Rallentare, ripensare<br />
Enrico Bini, presidente<br />
della Camera di Commercio,<br />
Industria, Artigianato<br />
e Agricoltura di Reggio<br />
Emilia, si dice certo che "come<br />
prima non si torna". Allude alla<br />
nuova, diffusa consapevolezza<br />
etica - per quanto non spontaneamente<br />
virtuosa ma indotta<br />
dalla crisi economica - circa la<br />
limitatezza delle materie prime<br />
e l'insostenibilità di un modello<br />
turboconsumistico che le<br />
brucia in fretta.<br />
Così, venendo al territorio reggiano,<br />
è evidente che "di case<br />
ce ne sono abbastanza", che<br />
bisogna "passare dalla quantità<br />
alla qualità degli interventi"<br />
e che semmai servono più infrastrutture.<br />
Bini sostiene che<br />
il Po e il Parco dell'Appennino<br />
Tosco Emiliano costituiscono<br />
le risorse naturali da valorizzare<br />
sempre meglio, mentre tra i<br />
fattori di degrado non tace le<br />
infiltrazioni malavitose, concentrate<br />
nei settori dell'edilizia<br />
e dei trasporti, cui si aggiungono<br />
quelle della mafia cinese<br />
nelle attività commerciali, con<br />
i loro mortiferi interessi nel<br />
mercato delle droghe. C'è dunque<br />
anche una grande battaglia<br />
per la legalità, da combattere<br />
con protocolli di collaborazione<br />
con le amministrazioni<br />
pubbliche del Sud, nel solco<br />
delle nuove manifestazioni nazionali<br />
che, dopo Locri e Crotone,<br />
fra tre mesi vedr<strong>anno</strong><br />
proprio Reggio Emilia come<br />
città ospite.<br />
L'eccesso d'urbanizzazione e le idee per rilanciare la "ruralità"<br />
Meno protetti<br />
Emilio Bertolini, presidente<br />
dell'Unione regionale<br />
dei Consorzi di bonifica,<br />
snocciola cifre eloquenti:<br />
in trent'anni, dal 1976 al<br />
2006, l'Emilia Romagna ha perso<br />
<strong>21</strong>5.000 ettari di Sau (Superficie<br />
agricola utile): un'estensione<br />
pari alla provincia di Ravenna.<br />
Nel contempo i territori<br />
"artificializzati" (cioè utilizzati<br />
per l'urbanizzazione o la costruzione<br />
di zone industriali o<br />
infrastrutture) sono aumentati<br />
di 110.000 ettari, mentre le aree<br />
rinaturalizzate assommano a<br />
105.000 ettari. Dopo Rimini, la<br />
provincia di Reggio Emilia è la<br />
seconda in regione quanto a<br />
percentuale di suolo urbanizzato,<br />
quota che nel comune capoluogo<br />
è passata dal 9 al 23%.<br />
Mentre l'agricoltura si ritira nelle<br />
aree più fertili e la montagna<br />
si spopola, continua Bertolini,<br />
L'<br />
Emilio Bertolini Ugo Ferrari Roberta Rivi Enrico Bini<br />
autorità britannica<br />
che sovrintende il<br />
campo della fecondazione<br />
extracorporea e della embriologia<br />
(Hfea) aveva concesso, solo un <strong>anno</strong> fa, le licenze<br />
per creare "embrioni ibridi" formati da<br />
materiale genetico umano e animale. Però<br />
nessuna delle agenzie che sostengono la ricerca<br />
in Inghilterra con soldi pubblici ha deciso<br />
di finanziarli. Non solo, ma due delle tre<br />
licenze sono "scadute" lo scorso luglio e non<br />
sono state rinnovate, e due dei tre scienziati,<br />
che con le loro équipe avevano ottenuto la licenza<br />
per questi discutibili esperimenti, h<strong>anno</strong><br />
deciso di lasciare l'Inghilterra.<br />
Si sapeva che questo tipo di ricerca non<br />
avrebbe trovato un forte sostegno economico,<br />
che tali esperimenti non garantiscono<br />
nulla, tanto meno una cura per malattie ter-<br />
si arriva ad un amaro paradosso:<br />
persino un ente come la bonifica,<br />
nato nel Cinquecento<br />
per rendere feconde le nostre<br />
terre, fatica oggi a definire la<br />
ruralità di un territorio.<br />
Due le conseguenze. La prima<br />
è che un territorio siffatto - ove<br />
"un ettaro di terreno urbaniz-<br />
zato assorbe l'acqua 10 volte in<br />
meno rispetto a un ettaro agricolo"<br />
e "le acque arrivano al Po<br />
in 12 ore" - è insicuro dal punto<br />
di vista idraulico ed abitativo.<br />
La seconda è che s'indebolisce<br />
la capacità produttiva caratteristica:<br />
il prato stabile permanente,<br />
tanto necessario per fare<br />
il grana, è in via di estinzione e<br />
ci sono suoli, tra Carpi e Guastalla,<br />
che h<strong>anno</strong> perso fino al<br />
60% di sostanza organica.<br />
Il Piano di Reggio<br />
'<br />
L<br />
assessore alle Risorse<br />
del Comune di Reggio<br />
Emilia Ugo Ferrari<br />
Dietro molti problemi del «cittadino»<br />
di oggi si nasconde la scarsità di quella<br />
cultura ambientale di cui invece<br />
abbondava il «contadino» di ieri...<br />
sottoscrive l'urgenza di uno<br />
stop al modello di sviluppo urbano,<br />
anche se l'amministrazione<br />
pubblica "non ha tutti gli<br />
strumenti per governare un territorio<br />
complesso": basti dire<br />
che in Italia, da 10 anni, manca<br />
una legge sull'edilizia urbana e<br />
sulle politiche abitative. Ma la<br />
"svolta", precisa, è già contenu-<br />
LONDRA SCARICA LE «CHIMERE»<br />
minali, ma la notizia è pur sempre uno smacco<br />
per la lobby che l'<strong>anno</strong> scorso ha lottato<br />
per cambiare la legge e permettere la creazione<br />
di embrioni ibridi. Le cosiddette "chimere".<br />
Passata l'euforia della vittoria in Parlamento,<br />
gli scienziati si sono dunque ritrovati<br />
senza contributi economici e impossibilitati<br />
a realizzare i loro piani sugli embrioni<br />
ibridi. John St Justin, uno degli scienziati coinvolti,<br />
si è dimesso dall'Università di Warwick<br />
e si è trasferito alla Monash University<br />
di Melbourne, attiva nella ricerca sulle cellule<br />
staminali. Gli altri due, che avevano ottenuto<br />
la licenza per realizzare embrioni ibridi,<br />
sono Stephen Minger del King's College<br />
di Londra, che ha scelto un impiego in am-<br />
ta nell'ultimo Psc (Piano strutturale<br />
comunale, l'ex Piano regolatore<br />
generale), sebbene i<br />
suoi effetti si produrr<strong>anno</strong> in un<br />
arco temporale di quindici anni.<br />
S'inseriscono in questa logica<br />
il dimezzamento del numero<br />
degli alloggi, la lotta all'erosione<br />
del territorio rurale da parte di<br />
"villaggi" costruiti in fretta nel<br />
forese e nelle frazioni, il ritorno<br />
a "terreno agricolo" dei troppi<br />
lotti (capanni per attrezzi, fienili)<br />
non utilizzati, la previsione di<br />
sette nuove "aree boscate", il<br />
contrasto al fenomeno delle case<br />
sfitte, stimate attualmente in<br />
circa 6.000 nel comune reggiano.<br />
Le uniche aree che conoscer<strong>anno</strong><br />
una qualche espansione,<br />
seguita Ferrari, sono<br />
quelle di Prato-Gavassa e Mancasale,<br />
scelte perché già dotate<br />
dei servizi socio-educativi indispensabili<br />
agli abitanti. Riprendendo<br />
uno slogan caro al sindaco<br />
Delrio, l'assessore conclu-<br />
bito industriale, e Lyle Armstrong<br />
dell'Università di Newcastle,<br />
che si è trasferito in Spagna.<br />
N<br />
on è facile capire quali siano stati i<br />
motivi di questa retromarcia del governo<br />
inglese, tuttavia, già durante<br />
il dibattito per cambiare la legge, erano molti<br />
gli esponenti del mondo medico e scientifico<br />
a considerare questo tipo di ricerca come<br />
immorale e di là di un limite minimo di rispetto<br />
della vita umana. Sarà anche una questione<br />
di denaro e di risultati non ottenuti in<br />
fretta, ma forse c'è stato un… sussulto morale<br />
alla base di questo stop alla costruzione di<br />
poveri embrioni "uomo – animale". E francamente<br />
non ci sembra una sconfitta.<br />
Gabriele Soliani<br />
VITE DA CANI<br />
Visto da E. T.<br />
de sostenendo la necessità di<br />
"più città pubblica", per favorire<br />
la conoscenza e l'incontro tra<br />
residenti oggi estremamente<br />
più "mobili" rispetto ad un passato<br />
recente.<br />
Un tetto alle città<br />
Di sigla in sigla, ancor<br />
meno potente del Psc è<br />
senz'altro il Ptcp (Piano<br />
territoriale di coordinamento<br />
provinciale), nonostante<br />
l'appassionata difesa che ne fa<br />
l'assessore all'agricoltura della<br />
Provincia di Reggio Emilia Roberta<br />
Rivi. L'agricoltura, afferma,<br />
deve ri-entrare nelle preoccupazioni<br />
pubbliche, anche<br />
perché fino a prova contraria è<br />
pur sempre il settore primario,<br />
in grado di incidere su "cucina"<br />
e "ambiente", due fattori che<br />
motivano la qualità della vita<br />
dei residenti e la soddisfazione<br />
dei turisti. La Provincia di Reggio<br />
Emilia, prosegue, è consapevole<br />
del superamento delle<br />
soglie per l'urbanizzazione,<br />
tant'è vero che l'Ente di Palazzo<br />
Allende è stato tra i primi in Italia<br />
a porvi un tetto (il 3 o il 5% a<br />
seconda delle zone). Poi alcune<br />
ricette: valorizzare l'area cosiddetta<br />
periurbana, che si distende<br />
tra città e campagna, smettendo<br />
di considerarla terra "in<br />
attesa di urbanizzazione"; continuare<br />
a finanziare, nonostante<br />
la penuria di risorse, la conservazione<br />
e miglioria del paesaggio<br />
agricolo.<br />
Infine una stoccata politica: è<br />
difficile mantenere queste linee<br />
di programma se il governo<br />
- tra abolizione dell'Ici e<br />
Piano-casa che favorisce gli<br />
ampliamenti - sembra voler remare<br />
nella direzione opposta.<br />
Per fortuna esistono associazioni<br />
- come i Rurali<br />
Reggiani o i "Comuni<br />
virtuosi" - che non si limitano a<br />
denunciare scempi e costosi<br />
insuccessi, ma offrono consulenze<br />
e buone pratiche gratuite.<br />
Ne parleremo prossimamente.<br />
Intanto si palesa una<br />
verità: all'origine di molti problemi<br />
del "cittadino" moderno<br />
sta la scarsità di quella cultura<br />
ambientale di cui abbondava il<br />
"contadino" di ieri.<br />
Edoardo Tincani<br />
Amministratori e primi cittadini si sentono un po' bastonati. Nell'ultimo<br />
periodo si segnalano: al 3° posto, i sindaci che si sono riuniti<br />
in città di venerdì 13, coperti di tagli dal governo, per ripetere<br />
come un fisco rotto che vedono di malocchio il patto di stabilità.<br />
Al 2° posto il sindaco di Reggio, contestato per l'ordinanza Delfìo<br />
anti-prostituzione, che multa l'abbordatore e gli sequestra, poi<br />
dissequestra, la macchina. Arrabbiati il Popolo della Pubertà (sanzione<br />
spropositata), i sindacati di polizia (superlavoro inutile), gli automobilisti<br />
colti in fallo (siete sicuri?), mentre alcuni che girano in<br />
Carroccio invocano la castrazione chimica del radiatore. Un equivoco<br />
telegramma, intanto, informa che "per riavere auto non serve<br />
raccomandata. Basta squillo". Al 1° posto, il neopresidente delle<br />
Farmacie Colosimo Franco. Franco voleva essere anche il consigliere<br />
Capelli Andrea, del Partito Demo-critico, quando confessò<br />
su Fessbook le sue perplessità sull'antico mestiere della lottizzazione<br />
delle poltrone. Colosimo, sentendosi scambiato per un politico<br />
da banco e tirato per i Capelli, ha risposto con una querela generica,<br />
diretta a stabilire chi sia il vero bugiardino. Poveri politici.<br />
C'è un modo, però, per sentirsi meno cavie e più di compagnia:<br />
reincarnarsi in cuccioli da adottare. Guardate i 278 Snoopy messi<br />
all'asta dalla ditta Morini di San Polo. La loro buona Stella (Borghi)<br />
veglia perché ricevano premure. Non lo sapevi, Fido politico,<br />
che se scodinzoli scatta l'Enpa-tia? Chiedi chi erano i Beagles.
16<br />
<strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong><br />
INFORMANZIANI<br />
Rubrica della F.N.P.<br />
Federazione<br />
Nazionale<br />
Pensionati<br />
CISL<br />
a cura di Pietro Ferri<br />
pietro.ferri@cislreggioemilia.it<br />
Lega Fnp di Reggio sull’economia<br />
Il Consiglio direttivo di Lega distrettuale Pensionati Cisl<br />
zona di Reggio si è riunito la scorsa settimana per un esame<br />
della situazione politico-sindacale ai vari livelli e al termine<br />
dei lavori ha votato all’unanimità un ordine del giorno<br />
nel quale ritiene che il sostegno alle imprese e all’occupazione<br />
rappresenti la priorità per i lavoratori e i sindacati<br />
in questa fase di grave crisi economica. Nel contempo<br />
– prosegue l’odg votato da Lega Fnp – si ritiene necessaria<br />
la protezione economica, sociale, sanitaria dei pensionati<br />
a rischio povertà o in condizioni di precarietà.<br />
Dopo aver chiesto a Governo e Parlamento di realizzare la<br />
riduzione della tassazione, non solo per le aziende ma anche<br />
per lavoratori dipendenti e pensionati, il documento<br />
ribadisce la necessità che la “Legge Finanziaria 2010” confermi<br />
gli stanziamenti destinati alla non autosufficienza,<br />
auspicando che il sostegno all’occupazione e alle famiglie<br />
più disagiate venga recuperato con l’abbassamento dei<br />
costi della politica, la lotta all’evasione fiscale e l’eliminazione<br />
degli enti inutili. Nel documento si riafferma la validità<br />
della piattaforma approvata nei recenti congressi di<br />
categoria, per la rivalutazione delle pensioni tramite la definizione<br />
di un “paniere di prodotti e di consumi reali” degli<br />
anziani, l’ampliamento della 14 a mensilità (esentasse)<br />
a pensionati con redditi tra 700 e 1.500 euro mensili.<br />
Il documento impegna infine il proprio gruppo dirigente<br />
e i delegati comunali a intraprendere, in armonia con la<br />
confederazione Cisl, la contrattazione sociale con gli Enti<br />
locali, per garantire la tutela degli anziani in generale e per<br />
salvaguardarli da eventuali aumenti di addizionali, tariffe<br />
e rette delle case protette, auspicando anche la ripresa di<br />
un percorso comune unitario tra le Confederazioni sindacali<br />
per garantire maggior equità ai lavoratori dipendenti,<br />
ai pensionati e alle loro famiglie. In precedenza il Consiglio<br />
direttivo aveva discusso sulla relazione di apertura del segretario<br />
Pino Volpe circa le problematiche organizzative<br />
del sindacato sul territorio e in particolare sul suo rafforzamento,<br />
con maggiori contatti con gli iscritti e tramite l’istituzione<br />
di nuovi recapiti periferici.<br />
Cisl: mobilitazione nazionale<br />
Anche se la moderata ripresa dell’economia fa capolino<br />
tra le pieghe della gravissima situazione del Paese, il Comitato<br />
esecutivo della nostra Confederazione ha indetto<br />
per il venerdì 27 <strong>novembre</strong> una giornata di mobilitazione<br />
generale. Restano infatti intatte le preoccupazioni per la situazione<br />
occupazionale, destinata ad aggravarsi nei prossimi<br />
mesi, e c’è la necessità di una verifica sull’entità degli<br />
stanziamenti assicurati dal Governo, per prolungare e migliorare<br />
gli ammortizzatori sociali, da estendersi anche a<br />
coloro che a tutt’oggi ne risultano privi.<br />
La mobilitazione Cisl si concretizzerà con confronti pubblici<br />
in ogni Provincia col coinvolgimento delle forze politiche<br />
e delle rappresentanze imprenditoriali, per dibattere<br />
sulle priorità che la Confederazione “bianca” ritiene<br />
indispensabili nel quadro delle problematiche esistenti e<br />
per le quali sono stati inviati forti avvisi al Governo. Esistono<br />
problemi riguardanti il miglioramento dei salari e<br />
delle pensioni, la copertura dei contratti pubblici, la riduzione<br />
della pressione fiscale. A tutto ciò deve aggiungersi<br />
il discorso sul Mezzogiorno, l’utilizzo dei fondi europei e<br />
di quelli per le aree sottoutilizzate, oltre a un forte intervento<br />
su consumi e politiche economiche, in particolare<br />
per le piccole e medie imprese. Nel contesto delle rivendicazioni<br />
emergono altresì problematiche inerenti il funzionamento<br />
della pubblica amministrazione e dei grandi<br />
servizi sociali e il sempre più grave squilibrio tra nord e<br />
sud del Paese. La Cisl chiede infine al Governo il sollecito<br />
rinnovo dei contratti pubblici, la riforma dell’università, la<br />
salvaguardia della ricerca, la promozione dei diritti civili e<br />
politici degli immigrati e la rimozione dei tagli finanziari<br />
che mortificano il ruolo delle forze dell’ordine.<br />
Benefit: ex senatori stop<br />
Dal prossimo 1° gennaio una gran parte dei 1.058 ex senatori<br />
non usufruirà più di alcuni (incredibili - ndr) privilegi<br />
quali telepass, biglietti ferroviari e aerei per dieci voli del<br />
costo complessivo di oltre un milione di euro l’<strong>anno</strong> (2 miliardi<br />
delle vecchie lire). Lo ha stabilito il presidente del<br />
Senato con una propria delibera tesa a economizzare i costi<br />
che gravano sull’amministrazione di Palazzo Madama.<br />
Si sono già verificate le prime proteste degli interessati<br />
(non c’è mai limite alla buona creanza) che rifiutano di rinunciare<br />
ai vantaggi finora goduti, argomentando che i<br />
colleghi di Montecitorio in quiescenza (1.600 ex parlamentari)<br />
continuer<strong>anno</strong> a goderne giacché analogo provvedimento<br />
non è ancora stato assunto dal quell’Amministrazione.<br />
“È un’inaccettabile discriminazione” – ha detto<br />
il presidente dell’associazione degli ex parlamentari (!) innescando<br />
così una inusitata “guerra tra ricchi”.<br />
L’auspicio è che il presidente Fini, dopo le vicende sulla<br />
durata dei processi, metta mano a un problema per la cui<br />
durata continuiamo a pagare saporitamente e senza un<br />
plausibile perché.<br />
Società & Cultura<br />
Proseguono le conferenze proposte da parrocchia di San Pellegrino e associazione La Pira<br />
Non abbiamo bisogno di muri ma di ponti<br />
Ennio Remondino al Cinema Olimpia il 26 <strong>novembre</strong> alle <strong>21</strong><br />
Immagine storica: 9 <strong>novembre</strong> 1989, la caduta del Muro di Berlino. Nella foto a destra: il giornalista Rai e scrittore Ennio Remondino.<br />
In occasione dell’anniversario<br />
dell’abbattimento<br />
del Muro di Berlino, abbiamo<br />
cominciato a riflettere<br />
sul senso e sulle conseguenze<br />
di questo evento. Ciò che colpisce<br />
è che, dopo un breve<br />
tempo di ottimismo, la storia<br />
di questi vent’anni è stata segnata<br />
da guerre, fanatismo religioso,<br />
crisi economiche, migrazioni<br />
imponenti di popoli.<br />
Piuttosto che<br />
chiudersi entro<br />
altri muri,<br />
nazionalistici,<br />
sociali o<br />
addirittura<br />
confessionali,<br />
siamo invitati<br />
a prenderci<br />
la responsabilità<br />
del nostro<br />
tempo, riflettendo<br />
sulla<br />
vocazione<br />
della <strong>Chiesa</strong>.<br />
Essa deve essereimmagine<br />
della Gerusalemme celeste,<br />
la città cinta da un grande<br />
e alto muro, simbolo dell’identità,<br />
ma con dodici porte,<br />
tre per ogni punto cardinale,<br />
aperte giorno e notte, simbolo<br />
dell’accoglienza.<br />
Piuttosto che<br />
chiudersi entro altri<br />
muri,nazionalistici,<br />
sociali,confessionali,<br />
siamo invitati<br />
a prenderci la<br />
responsabilità<br />
del nostro tempo,<br />
a riflettere sulla<br />
vocazione della<strong>Chiesa</strong><br />
Il primo incontro del ciclo<br />
è stato con il prof. Romano<br />
Prodi. Egli ci ha descritto<br />
un mondo in rapida<br />
mutazione; ne è immagine la<br />
sua attuale attività, che si divide<br />
tra l’insegnamento negli<br />
Stati Uniti e a Pechino, continuando<br />
anche la sua partecipazione<br />
al gruppo di lavoro<br />
dell’Onu sull’Africa.<br />
L’Europa rischia di divenire<br />
una periferia,<br />
nonostante le<br />
sue enormi<br />
potenzialità:<br />
il rallentamento<br />
del<br />
processo di<br />
integrazione<br />
è causa ed effetto<br />
della caduta<br />
della<br />
tensione morale<br />
che aveva<br />
animato i primi<br />
costruttori<br />
della Ue.<br />
Il secondo incontro<br />
sarà<br />
giovedì 26 <strong>novembre</strong> (ore <strong>21</strong>,<br />
cinema Olimpia) con Ennio<br />
Remondino, giornalista Rai,<br />
attualmente corrispondente<br />
da Istanbul. Ricordiamo le<br />
sue corrispondenze da Belgrado,<br />
durante i bombarda-<br />
Riflessioni e spunti operativi a margine del IV convegno ecclesiale sul Bene comune<br />
GRAZIE AL VESCOVO PER L’INCONTRO IN ATENEO<br />
Dopo aver partecipato al convegno ecclesiale Lavoro-impresa<br />
e responsabilità per il Bene comune (si veda a pagina<br />
3 di questo numero), il rag. Domenico Pecorelli, esperto<br />
consulente in direzione e organizzazione aziendale, giustizia<br />
alternativa (è arbitro e conciliatore) e consulente nei servizi<br />
per la famiglia presso Acli e Lega Consumatori, ha scritto<br />
una lettera per esprimere la sua gratitudine al Vescovo<br />
Adriano, riconoscendone la sensibilità sociale nell’affrontare<br />
tematiche di attualità e pubblico interesse.<br />
“<br />
Desidero ringraziare Sua Eccellenza<br />
e gli autorevoli relatori del<br />
Convegno ecclesiale Lavoro –<br />
Impresa e Responsabilità per il Bene comune”,<br />
scrive Pecorelli, “per gli spunti di riflessione e<br />
l’alto contenuto tecnico dei loro interventi.<br />
Ho constatato con somma soddisfazione la<br />
volontà di 'rimboccarsi le maniche' (condivisa<br />
dalla platea), attraverso azioni congiunte<br />
di tutte le forze sociali, per trovare quella<br />
comunione di intenti al fine di uscire dall’attuale<br />
crisi”. Pecorelli coglie quindi l’occasione<br />
per sottoporre all’attenzione di mons. Caprioli<br />
un contributo tratto da una relazione<br />
che portò “in occasione dei lavori preparatori<br />
per un convegno nel gennaio <strong>2009</strong>”, volto<br />
LEGA<br />
CONSUMATORI<br />
- Acli -<br />
ad affrontare situazioni di difficoltà economica “in un settore<br />
specifico quale quello dei cereali e relativo indotto”.<br />
Ecco un ampio passaggio di quel testo: “La crisi finanziaria<br />
mondiale ha dimostrato che i modelli finora<br />
costruiti non h<strong>anno</strong> dato i risultati attesi; siamo quindi<br />
di fronte alla caduta di «un sistema», come già viene de-<br />
PROGETTO EMIGRATI<br />
EMILIANO ROMAGNOLI<br />
NEL MONDO<br />
menti Nato del 1999: oltre al<br />
coraggio mostrato rimanendo<br />
nella capitale serba sotto<br />
le bombe, egli riuscì a darci<br />
un quadro non propagandistico<br />
della situazione, rifiutando<br />
la comoda identificazione<br />
della Serbia come “stato<br />
canaglia”. L’illusione di governare<br />
il disordine con la<br />
violenza ha accompagnato<br />
l’Occidente in questi vent’anni,<br />
con conse-<br />
guenzedolorose e pieno<br />
insuccesso.<br />
È importante<br />
rileggere questi<br />
eventi e soprattuttocoglierel’armamentario<br />
ideologico<br />
che è stato<br />
utilizzato.<br />
Infatti, la violenza<br />
può<br />
prendere diverse<br />
forme,<br />
dalla “guerra<br />
umanitaria” agli atteggiamenti<br />
molto simili al razzismo verso<br />
lo straniero. Si tratta comunque<br />
di un orientamento<br />
perdente: la violenza, militare<br />
o anche solo verbale, ha come<br />
effetto la crescita dell’ango-<br />
1989:la conclusione<br />
dell’episcopato di<br />
Baroni.Abbiamo<br />
bisogno di ricordare e<br />
rivivere il coraggio e<br />
la visione positiva<br />
di quegli anni,<br />
magari alla luce della<br />
sua ultima lettera<br />
pastorale,La pazienza<br />
scia, del pessimismo e del senso<br />
di impotenza. Ci aspettiamo<br />
che Remondino ci racconti<br />
questi vent’anni e gli chiederemo<br />
se egli vede un’altra via nei<br />
rapporti tra le nazioni.<br />
L’ultimo incontro della serie<br />
sarà con don Daniele Gianotti,<br />
preside del nostro Studio<br />
Teologico Interdiocesano, che<br />
verrà a parlarci martedì 26<br />
gennaio su “A vent’anni dal<br />
congedo di<br />
mons. Gilberto<br />
Baroni, il<br />
Vescovo del<br />
Concilio: attualità<br />
di un<br />
magistero in<br />
una mutata<br />
situazione di<br />
<strong>Chiesa</strong>”. In effetti,<br />
il 1989<br />
segnò la conclusionedell’episcopato<br />
di mons. Baroni.Abbiamo<br />
bisogno<br />
di ricordare e<br />
di rivivere il coraggio e la visione<br />
positiva di quegli anni,<br />
magari alla luce della sua ultima<br />
lettera pastorale, non a caso<br />
intitolata La Pazienza.<br />
don Giuseppe Dossetti<br />
nominata l’attuale congiuntura. Problematiche simili si<br />
possono riscontrare anche nei cosiddetti «Paesi emergenti»<br />
che, avendo anch’essi costituito strutture economiche<br />
sul modello dei Paesi occidentali, st<strong>anno</strong> subendo le medesime<br />
conseguenze di questi ultimi, quali ad esempio, caduta<br />
occupazionale e indebitamento ai massimi livelli. Basti<br />
pensare alla attuale situazione in Cina e non solo.<br />
Premesso quanto sopra, occorre quindi porre in atto misure<br />
correttive atte a contrastare la situazio-<br />
ne critica derivata dalla globalizzazione dei<br />
mercati e dalle misure di controllo e sviluppo<br />
della Finanza mondiale, rivelatesi inadeguate<br />
alle attuali esigenze del cittadino e delle<br />
economie in senso lato.<br />
Occorrono regole semplici, che permettano<br />
al tessuto economico-finanziario di operare<br />
attraverso leggi snelle e stabili, al fine di consentire<br />
un rapporto efficace tra Pubblico e<br />
Privato, tra Impresa e Consumatore”.<br />
Nella parte successiva di quel suo intevento<br />
(qui non riportata per ragioni di<br />
spazio, ndr) Pecorelli sintetizza in alcuni<br />
punti di intervento il piano operativo da<br />
mettere in atto. “Nella speranza che questo<br />
possa apportare un contributo utile alla Città e<br />
alla Provincia di Reggio Emilia”, conclude la sua lettera al Vescovo,<br />
“Le rivolgo i miei più cordiali e rispettosi ossequi”.<br />
Per contatti e approfondimenti:<br />
Domenico Pecorelli<br />
millen56@email.it<br />
340.7277919
AGENDA DEL VESCOVO<br />
AGENDA DELL’AUSILIARE<br />
Venerdì 20 <strong>novembre</strong><br />
Alle <strong>21</strong>, nella Casa della Carità<br />
B V. della Ghiara a Reggio,<br />
il Vescovo presiede l’incontro<br />
cittadino di dibattito sul<br />
tema Casa della Carità: quale<br />
risorsa pastorale?, nell’ambito<br />
della Visita al Vicariato<br />
urbano e in preparazione al<br />
10° anniversario dell’apertura della Casa.<br />
Domenica 22 <strong>novembre</strong><br />
Alle 16.30, nella chiesa parrocchiale di S. Giuseppe<br />
a Reggio, il Vescovo presiede la concelebrazione<br />
nella Solennità di Cristo Re e di ringraziamento<br />
con le comunità parrocchiali della Città per i 10<br />
anni dall’inaugurazione della Casa della Carità B.<br />
V. della Ghiara.<br />
Martedì 24 <strong>novembre</strong><br />
Alle 11, nella Basilica di San Prospero, il Vescovo<br />
Adriano presiede la concelebrazione eucaristica<br />
nella solennità di San Prospero, padre e pastore<br />
della <strong>Chiesa</strong> reggiana, con il Discorso alla Città.<br />
Da mercoledì 25<br />
a domenica 29 <strong>novembre</strong><br />
Il Vescovo inizia la Visita pastorale nella Zona Ovest<br />
incontrando la parrocchia di Cavazzoli e l’Unità<br />
pastorale di Pieve Modolena-San Pio X-Roncocesi.<br />
Sabato <strong>21</strong> <strong>novembre</strong><br />
In mattinata, presso l’Oratorio<br />
Don Bosco a Reggio,<br />
mons. Ghizzoni partecipa<br />
e interviene al Convegno<br />
diocesano Caritas La sicurezza<br />
della solidarietà.<br />
Alle 17, nella chiesa parrocchiale<br />
di Campegine,<br />
l’Ausiliare presiede la celebrazione<br />
eucaristica nel 25° anniversario dell’apertura<br />
della Cooperativa La Lucerna.<br />
Domenica 22 <strong>novembre</strong><br />
Alle 11.15, nella chiesa parrocchiale di Rivalta, l’Ausiliare<br />
presiede la celebrazione eucaristica nella solennità<br />
di Cristo Re e conferisce la Cresima ai ragazzi.<br />
Martedì 24 <strong>novembre</strong><br />
Alle 11, nella Basilica di San Prospero, l’Ausiliare<br />
concelebra al Pontificale nella solennità di San Prospero,<br />
patrono della Città e della Diocesi.<br />
Giovedì 26 <strong>novembre</strong><br />
Alle 17.30, presso la Sala dell’Hotel Astoria, partecipa<br />
e interviene alla Tavola rotonda sull’impegno<br />
di Reggio Terzo Mondo per le donne nei Paesi in via<br />
di sviluppo.<br />
Alle <strong>21</strong>, presso la parrocchia di Cavazzoli, mons.<br />
Ghizzoni modera l’Assemblea parrocchiale in occasione<br />
della Visita pastorale.<br />
Venerdì 27 <strong>novembre</strong><br />
Alle 15, presso la sede Caritas, l’Ausiliare presiede<br />
l’incontro del Comitato di promozione e gestione<br />
del Fondo diocesano di solidarietà Famiglie-Lavoro.<br />
Alle <strong>21</strong>, presso la parrocchia di Pieve Modolena,<br />
mons. Ghizzoni modera l’Assemblea dell’Unità Pastorale<br />
Pieve M. – S. Pio X - Roncocesi in occasione<br />
della Visita pastorale.<br />
Domenica 29 <strong>novembre</strong><br />
Alle 10.30, nella chiesa di Gavasseto, l’Ausiliare presiede<br />
la celebrazione eucaristica per l’inizio solenne<br />
nel ministero di don Roberto Bertoldi, nominato<br />
parroco moderatore nell’Unità pastorale “Madonna<br />
della Neve” di Marmirolo, Roncadella, Gavasseto,<br />
Sabbione, Masone e Castellazzo.<br />
Alle 15.30, a Castellazzo, mons. Ghizzoni guida l’incontro<br />
per le donne in formazione nell’Ordo Virginum<br />
sul tema Educarsi alla conoscenza di sé.<br />
La Settimana <strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong> 17<br />
IL SANTO DELLA SETTIMANA<br />
<strong>21</strong> <strong>novembre</strong><br />
Beata Francesca Siedliska<br />
(Maria di Gesù Buon Pastore)<br />
Fondatrice<br />
Varsavia, 12 <strong>novembre</strong> 1842 – Roma, <strong>21</strong> <strong>novembre</strong> 1902<br />
Francesca Siedliska nacque nel Castello di Roszkowa<br />
Wala - presso Varsavia, in Polonia - il 12 <strong>novembre</strong><br />
1842, primogenita dei coniugi Adolfo Siedliska e Cecilia<br />
di Morawska, discendenti da antica nobiltà polacca;<br />
la zona della Polonia ove abitavano era allora sotto la protezione<br />
dello Zar di Russia e vent’anni dopo, nel 1863, fu incorporata<br />
nell’impero dello zar.<br />
In un ambiente imbevuto di indifferenza religiosa, propria<br />
della filosofia di quel tempo, Francesca cominciò a conoscere<br />
Dio attraverso un’istitutrice molto brava e colta, che<br />
le insegnò anche a pregare; ma la morte improvvisa di questa<br />
istitutrice, la privò del suo sostegno spirituale. Successivamente<br />
una parente materna la preparò alla prima Confessione;<br />
poi la madre si ammalò gravemente e Francesca,<br />
angosciata, ebbe la forza d’implorare la Madonna per la<br />
sua guarigione, che avvenne di lì a poco.<br />
Proprio in questo periodo, mentre Francesca assisteva<br />
la madre - ospitata a Varsavia dal nonno - incontrò<br />
nel <strong>novembre</strong> 1854 il padre cappuccino Leandro<br />
Lendzian, di origine lituana, e fra i due s’instaurò una intesa<br />
spirituale che lei considerò il “momento della mia<br />
conversione; mi recai dal padre come una pagana, vuota<br />
di Dio e del Suo amore, tornai illuminata nell’amore”. Poi,<br />
con le tappe della Prima Comunione, della dura Quaresima<br />
del 1860 vissuta con profondo spirito ascetico, del<br />
drammatico confronto con suo<br />
padre (che voleva farla sposare e<br />
inserirla nell’alta società), Francesca<br />
prese sempre più coscienza<br />
della vocazione religiosa, e con la<br />
guida spirituale di padre Lendzian<br />
coltivò la sua aspirazione a consacrarsi<br />
interamente a Dio.<br />
Il 12 aprile 1873 - lei aveva 31 anni<br />
- padre Leandro le disse chiaramente<br />
che era volontà di Dio che<br />
iniziasse la fondazione di una<br />
nuova famiglia religiosa. Sebbene stupita della richiesta,<br />
non oppose resistenze e cominciò l’opera suggeritale; a lei<br />
si unì in un primo momento anche la madre, “colpita” da<br />
tempo dalla spiritualità della figlia. La nuova comunità doveva<br />
essere dedita all’adorazione del Ss. Sacramento, all’imitazione<br />
della vita di Maria Vergine a Nazareth, all’educazione<br />
catechistica dei fanciulli.<br />
Acausa dell’opposizione del Governo russo, non si<br />
poteva aprire nella Polonia di allora la Casa-madre,<br />
allora Francesca Siedliska partì per Roma a sottoporre<br />
il programma della nuova Congregazione al papa<br />
Pio IX. Il 1° ottobre 1873 fu ricevuta dal Pontefice che approvò<br />
l’idea della fondazione delle “Suore della Sacra Famiglia<br />
di Nazareth”. L’ideale ascetico della fondazione maturò<br />
a Loreto nel 1875: imitare la vita nascosta e tutte le virtù<br />
della Sacra Famiglia di Nazareth. Il 1° maggio 1884 fece<br />
la Professione religiosa con le prime compagne, prendendo<br />
il nome di suor Maria di Gesù Buon Pastore. Ovunque,<br />
negli anni, si moltiplicarono le Case delle congregazione<br />
nel mondo. Il 15 <strong>novembre</strong> fu colpita da peritonite acuta e<br />
il <strong>21</strong> <strong>novembre</strong> 1902 morì santamente. È stata beatificata<br />
a Roma il 23 aprile 1989 da papa Giovanni Paolo II.<br />
Antonio Borrelli<br />
La Libertà<br />
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Chiuso in redazione alle 20.00 di mercoledì 18 <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong><br />
Tiratura del 14 <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong>: 5.040 copie<br />
UNO SGUARDO ALLE LETTURE<br />
22 <strong>novembre</strong> - XXXIV Domenica<br />
SOLENNITÀ DI N.S.G.C. RE DELL’UNIVERSO<br />
1<br />
Questa pagina narra una fase del processo che Gesù<br />
ha subìto davanti a Pilato. La domanda di Pilato vuole<br />
precisare il capo di accusa: è vero che Gesù vuole<br />
essere re? La risposta di Gesù mira a rendere più<br />
chiaro l’interrogativo; è come se egli domandasse: “Per te,<br />
Pilato, la parola «re» ha lo stesso significato che ha per i giudei<br />
che mi h<strong>anno</strong> portato qui?”. Infatti, per Pilato, il titolo è<br />
soltanto politico: chi si fa re mira a sostituire il potere di Roma.<br />
Invece per i giudei affermare di essere re significa pretendere<br />
di essere il Messia, inviato da Dio con una missione<br />
sia politica che religiosa. Pilato risponde, sbrigativo, che<br />
il problema è tra Gesù e le autorità sacerdotali di Israele. Allora<br />
Gesù inizia a spiegare che cosa significa, per lui, essere<br />
re. Da notare che non dice “il mio regno non è in questo<br />
mondo”, ma “non è di questo mondo”: egli non nega che il<br />
suo insegnamento abbia conseguenze in questo mondo,<br />
anzi che voglia capovolgerlo. Piuttosto afferma che la sua regalità<br />
ha un modo totalmente diverso di affermarsi e di esercitarsi<br />
rispetto ai poteri di questo mondo: Gesù rifiuta la violenza<br />
e l’imposizione, e ne è prova la sua rinuncia a chiedere<br />
di essere difeso. La domanda di Pilato indica che non capisce<br />
come si possa regnare senza la forza: “Dunque tu sei<br />
re?” è come dire: “Se le cose st<strong>anno</strong> così, come puoi pensare<br />
di essere re?”. Gesù risponde che la sua regalità si definisce<br />
come testimonianza alla verità, che non può essere imposta<br />
ma chiede di essere ascoltata e liberamente accolta. E<br />
la verità è Gesù stesso, in quanto rivelatore dell’amore del<br />
Padre e della sua volontà di farci suoi figli.<br />
La festa che celebriamo ci ricorda che Gesù è il “Messia”,<br />
cioè il re. Ma, durante la sua vita, non vuole che i suoi<br />
contemporanei lo dicano, per non creare illusioni. Per<br />
i suoi contemporanei (come anche per noi), il potere è sinonimo<br />
di forza e violenza, sopraffazione e sottomissione,<br />
propaganda e menzogna, ricchezza e ingiustizia. Soltanto<br />
contemplandolo inerme durante il processo o mentre pende<br />
dalla croce, possiamo comprendere in quale modo Gesù<br />
intenda essere re: amando, servendo, perdonando, dando<br />
la vita. Poiché Dio è amore e la croce di Gesù è il più grande<br />
atto di amore di tutta la storia, la croce è la più completa<br />
rivelazione del modo che ha Dio di essere re. È sulla croce<br />
che Gesù rende testimonianza alla verità, cioè alla regalità<br />
di Dio, che capovolge il nostro modo di vedere le cose. E<br />
proprio per questa sua apparente debolezza, la regalità di<br />
Gesù ha un punto critico che è la nostra libertà. Nulla ci viene<br />
imposto, ma abbiamo la facoltà di scegliere se vogliamo<br />
servire Cristo o il diavolo. Sta a noi decidere se praticare la<br />
giustizia o l’iniquità, se abbracciare l’amore e il perdono o<br />
la vendetta e l’odio. Da questo dipende la nostra salvezza<br />
personale, ma anche quella del mondo.<br />
Il potere è necessario, ma rischioso: serve per difendere chi<br />
è più debole dalle prepotenze di chi è più forte. Ma è pericoloso,<br />
rischia di ubriacare chi lo detiene. Quando chi ha il<br />
potere non ha il timore di Dio, rischia di perdere la testa, di<br />
pensare di poter fare degli altri ciò che egli vuole. Per questo<br />
contemplare la croce di Cristo è, anche oggi, l’antidoto<br />
più sicuro alla concezione mondana del potere.<br />
a lettura Dn 7,13-14<br />
Il suo potere è un potere eterno.<br />
Dal salmo 92<br />
Venga, Signore, il tuo regno di luce.<br />
2a lettura Ap 1,5-8<br />
Ha fatto di noi un regno<br />
di sacerdoti per il suo Dio.<br />
Vangelo Gv 18,33-37<br />
Tu lo dici, io sono re.<br />
don Edoardo Ruina<br />
LA A LIBERTÀ LIBERTÀ<br />
VIGILATA VIGIL<br />
dalle pagine di 50 anni fa<br />
"Esaminiamo i maestri reggiani": su "La Libertà" del <strong>21</strong> <strong>novembre</strong><br />
1959 don Pignagnoli dedica un servizio alla "lodevole<br />
rassegna degli hobby e delle ingegnosità della classe magistrale",<br />
inaugurata all'isolato San Rocco dallo scrittore fiorentino<br />
Piero Bargellini. Don Eleuterio Agostini, in controcopertina,<br />
affronta il tema politico-ecclesiale dei cosiddetti liberali<br />
cattolici.<br />
Corrispondenza di Gastone Tamagnini dal titolo "Da 400 anni<br />
Correggio è città": domenica 22 le celebrazioni quadricentenarie<br />
si aprir<strong>anno</strong> con un discorso della soprintendente<br />
alle gallerie e opere d'arte Augusta Ghidiglia Quintavalle.<br />
Inaugurata, al Centro Sacro Cuore di Reggio, la Scuola di<br />
Scienze sociali (nella foto, al microfono parla il prof. Siro<br />
Lombardini). Ampio spazio alla giornata "pro orantibus", con<br />
brani d'intervista tratti dal radio-documentario "Clausura".
18<br />
<strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong><br />
ITALIA A CORTO DI STRATEGIE<br />
Gestione del nucleare:<br />
opacità di ieri e di oggi<br />
Il direttore de "La Libertà" prova, molto gentilmente, a soddisfare<br />
la mia speranza d'aver torto, espressa nel finale della<br />
lettera pubblicata sul numero 39 (7 <strong>novembre</strong> scorso),<br />
puntualizzando, giustamente, che la nave identificata al largo<br />
di Cetraro è stata affondata nel 1917 da un U-boat austroungarico,<br />
quindi non può aver apportato il Cesio 137 di cui si<br />
stigmatizza la presenza. Purtroppo sembra che io abbia ancora<br />
ragione (fino ad auspicata prova contraria) dato che:<br />
1) nessuno ha mai ufficialmente smentito la notizia della presenza<br />
di Cesio 137;<br />
2) si va ora dicendo che esso non viene dal mare, ma da una discarica<br />
(abusiva, ma toh!) fatta nel greto di un torrente lì vicino;<br />
3) si debbono ancora identificare due relitti (ignoti, ma veh!)<br />
che si trovano, inaspettatamente, da quelle parti.<br />
Speriamo che si dimostri, definitivamente, che il punto 1) è, infondatamente,<br />
prodotto da puro malanimo, dopodiché mi rasserenerò.<br />
Però le ultime notizie inducono a credere che il cattivo<br />
comportamento del nostro 'gobierno' tenda a continuare,<br />
fatto inevitabile, con le premesse stabilite.<br />
Facciamo un passo indietro: nel 2005 mi trovai ad un'udienza<br />
del Pontefice, in Vaticano,<br />
concessa ai membri<br />
dell'Ucid (Unione Cristiana<br />
Imprenditori e<br />
Dirigenti). Fra i presenti<br />
c'era anche il vescovo<br />
emerito di Scanzano di<br />
Puglia, che era stato poco<br />
prima teatro di una<br />
patetica ritirata governativa<br />
dopo la tentata<br />
imposizione, non discussa,<br />
non compensata,<br />
non pattuita, della<br />
discarica nucleare nazionale.<br />
La marcia indietro<br />
avvenne quando<br />
(ma chi l'avrebbe mai<br />
Un reattore nucleare<br />
detto?) ci si rese conto<br />
che questo modo di<br />
procedere faceva per-<br />
dere voti. Provai allora a sondare un distinto signore che accompagnava<br />
il vescovo circa i postumi di questo maldestro<br />
tentativo. Ciò che ne riporto qui era l'indignazione di fronte al<br />
fatto che il massimo Livello aveva, con fare gioioso, negata la<br />
Sardegna, il posto più adatto per un tal gravoso compito, dato<br />
che ci va lui in vacanza (osservazione esatta: consultare la<br />
stampa nazionale del 7 luglio 2003).<br />
Ora che i Francesi e gli Inglesi insistono per farci riportare<br />
in casa i prodotti di fissione dei nostri vecchi reattori,<br />
da loro opportunamente condizionati, e che lasciamo<br />
in casa loro transitoriamente, pagando un affitto salato,<br />
il problema si ripone, ma un'astuta soluzione italiana è già<br />
pronta: prendiamo un'area militarizzata e mettiamoli lì, nessuno<br />
può impedirlo. Ma che accadrà dei voti? Comunque un<br />
vecchio precedente c'è: nella latebre del Monte Conero, la così<br />
detta Gibilterra italiana, sono stoccati, fin dal 1919, gli aggressivi<br />
chimici (Fosgene, Iprite, Arsina, Schneiderite, Lewisite,<br />
non il Cloro che l'industria chimica ha riciclato) del Regio<br />
Esercito, di quello Imperiale Regio, e dei visitatori (Anglo-Franco-Americani)<br />
presenti sul nostro fronte nella prima guerra<br />
mondiale. Parte dell'Iprite e dell'Arsina è stata impiegata contro<br />
gli Etiopici nel 1935-36, ma quando, nel 1946, il tutto fu sigillato<br />
(ma come?), un pesante silenzio calò su quel caro deposito<br />
e sulle quantità contenute. Quando, nel 1956, ero ufficiale<br />
di complemento nel Servizio Tecnico d'Artiglieria all'Arsenale<br />
Esercito di Piacenza, se ne parlava leggermente preoccupati,<br />
che dirne 63 anni dopo? Il Colonnello comandante mi<br />
stuzzicava "Si raffermi, Ferrari, passi in servizio permanente,<br />
forse toccherà a lei bonificare il Conero rimuovendo il tutto".<br />
Fortuna che non ho seguito quel consiglio: nessuno ha ordinato<br />
di procedere e io avrei perso il mio tempo. Peccato, però.<br />
Giorgio Ferrari<br />
Don Carlo Cipolli è stato<br />
una «sentinella della fede»<br />
Caro Direttore,<br />
don Carlo Cipolli è stato una sentinella della fede che<br />
ha illuminato, come un faro, l'esistenza di coloro che<br />
h<strong>anno</strong> avuto il privilegio di conoscerlo, di apprendere i suoi<br />
insegnamenti e di accostarsi alla lettura dei suoi scritti.<br />
Negli incontri vicariali, prima che il male lo aggredisse, si<br />
erano create le opportunità di dialogo sui temi proposti e<br />
con esso il suo costante, gioioso impegno nella testimonianza<br />
del Vangelo. Aveva portato avanti per molto tempo la<br />
stesura di un dattiloscritto ponderoso sulla storia del nostro<br />
glorioso Seminario, con la speranza di vederne la pubblicazione.<br />
Per la fiducia accordatami ne ricavai una fotocopia, che conservo<br />
in evidenza tra i libri a me più cari. Echeggiano le parole<br />
di Gesù nel cuore, mentre don Carlo si ricongiunge a<br />
Dio insieme ad una moltitudine di persone sante: "Venite<br />
benedetti dal Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato<br />
per voi fin dalla creazione del mondo (Mt 25, 34)".<br />
Pietro Melioli<br />
La pagina dei Lettori<br />
Tutti vincolati dalla legge naturale universale<br />
Caro Direttore,<br />
la lettera di Alfredo Spaggiari "Libertà<br />
di coscienza (anche) per i<br />
politici cattolici" (cf. La Libertà del 7 <strong>novembre</strong>,<br />
pag. 19, ndr) dice il vero: guai se<br />
il mandato del parlamentare cattolico<br />
fosse vincolato all'obbedienza a qualche<br />
entità esterna o fosse vincolato a una disciplina<br />
di partito. Ma, detto questo, occorre<br />
segnalare anche un'omissione: guai<br />
se il mandato del parlamentare cattolico<br />
fosse vincolato all'obbedienza, esclusa la<br />
necessaria obbedienza alla legge naturale<br />
universale.<br />
"La legge naturale, iscritta dal Creatore nel<br />
cuore di ogni uomo, consiste in una partecipazione<br />
alla sapienza e alla bontà di<br />
Dio ed esprime il senso morale originario,<br />
che permette all'uomo di discernere, per<br />
mezzo della ragione, il bene e il male. Essa<br />
è universale e immutabile e pone la base<br />
dei doveri e dei diritti fondamentali della<br />
persona, nonché della comunità umana<br />
e della stessa legge civile". Non è quindi<br />
la "legge naturale universale cattolica"<br />
ma è la "legge naturale universale di tutti".<br />
A essa devono obbedienza (in ordine<br />
alfabetico) Berlusconi, Bersani, Bossi, Casini,<br />
Di Pietro, e tutti i parlamentari che si<br />
riconoscono nei loro partiti.<br />
Esiste questa legge naturale universale?<br />
Esiste certamente: nessuno avrebbe potu-<br />
Fame: il problema<br />
non sono le riserve<br />
Caro direttore,<br />
pochi giorni orsono leggevo<br />
su un quotidiano l'intervento<br />
di un lettore che si chiedeva<br />
quando saremo dieci miliardi<br />
di persone come faremo a sfamarle<br />
tutte.<br />
Oggigiorno secondo precise<br />
stime della Fao, esistono produzioni<br />
e riserve alimentari<br />
planetarie in grado di nutrire<br />
12 miliardi di abitanti, solo<br />
che torna sempre attuale la<br />
frase che c'è "troppo per pochi<br />
e poco (troppo) per molti".<br />
Sono convinto che con l'inevitabile<br />
progresso delle tecniche<br />
colturali e genetiche (ricorso<br />
agli Ogm), il problema<br />
della produttività risulterà secondario,<br />
in confronto alla<br />
bassissima solidarietà che i cosiddetti<br />
Paesi ricchi riservano<br />
per i più poveri; l'Italia, con lo<br />
to condannare i gerarchi nazisti a Norimberga<br />
senza ricorrere alla legge naturale<br />
universale. I gerarchi infatti replicavano,<br />
da positivisti giuridici, con parole che suonavano<br />
così: "Noi abbiamo fatto le nostre<br />
scelte senza obbedire a nessuno e senza<br />
vincoli di mandato: di che v'impicciate?".<br />
"No. Noi vi condanniamo. Perché ogni uo-<br />
mo agisce in politica col vincolo di mandato<br />
della legge naturale universale".<br />
Chi vìola la legge naturale universale<br />
innesca una deriva totalitaria.<br />
Anche se siamo in democrazia? Sì,<br />
anche se siamo in democrazia. Infatti<br />
"una democrazia senza valori si converte<br />
facilmente in un totalitarismo aperto<br />
oppure subdolo, come dimostra la storia"<br />
(Giovanni Paolo II, Veritatis Splendor).<br />
0,16% del Pil, occupa purtroppo<br />
uno degli ultimi posti in<br />
ambito europeo.<br />
Paolo Pagliani<br />
Ancora sulla questione<br />
della <strong>Chiesa</strong> Anglicana<br />
Stimatissimo Signor Direttore,<br />
mi permetto di controbattere<br />
al carissimo signor Succi<br />
(cf. La Libertà del 7 <strong>novembre</strong>,<br />
pag. 18, ndr), non per polemica,<br />
ma per chiarire alcuni<br />
punti.<br />
a) La successione apostolica<br />
nella <strong>Chiesa</strong> Anglicana è stata<br />
interrotta non nel 1896 ma<br />
bensì nel XVI secolo quando,<br />
con Edoardo VI, la <strong>Chiesa</strong> d'Inghilterra<br />
adottò riti e teologie<br />
calviniste.<br />
Per Leone XIII i riformatori<br />
inglesi h<strong>anno</strong> voluto modificare<br />
il rituale romano con la<br />
precisa intenzione di negare la<br />
dimensione sacrificale della<br />
" S<br />
u di lui sapevo di<br />
potere sempre<br />
contare e spesso,<br />
quando avevo bisogno di<br />
un aiuto, lo cercavo". Con<br />
queste parole don Amedeo<br />
Cantarelli, parroco di Puianello,<br />
ha ricordato l’amico<br />
e collaboratore Aurelio<br />
Valentini, scomparso sabato<br />
14 <strong>novembre</strong> all’età di 84<br />
anni. "Quando arrivai a<br />
Puianello nove anni fa", ha<br />
proseguito il sacerdote,<br />
"Aurelio è stata una delle<br />
prime persone che ho incontrato.<br />
Ricordo che in<br />
quell’occasione mi appoggiò la testa su una spalla in segno di<br />
rispetto e disponibilità".<br />
Aurelio era caratterizzato da una fede profonda.<br />
"Quando veniva a servire la Messa - ha ricordato don<br />
Amedeo - a volte vedevo che dalla manica della tunica<br />
usciva la corona del Rosario, segno evidente della sua frequente<br />
preghiera e della sua profonda devozione a Maria. La<br />
fede fu per lui un valido aiuto due anni fa dopo la scomparsa<br />
della moglie e ancor di più alcuni anni fa dopo la morte del figlio<br />
Paolo". Lunedì 16 <strong>novembre</strong>, il giorno delle esequie, attorno<br />
alla figlia Daniela, al genero Lorenzo Morani e alle nipoti<br />
si sono stretti parenti, amici e molti parrocchiani che h<strong>anno</strong><br />
gremito la chiesa di Puianello.<br />
Aurelio in parrocchia era stimato per il suo lavoro di falegname<br />
e restauratore di mobili. Per il suo funerale aveva voluto<br />
che la croce fosse sorretta dalla base di legno che lui stesso<br />
aveva intagliato. Ha presieduto il rito funebre il parroco di<br />
Puianello don Amedeo Cantarelli e h<strong>anno</strong> concelebrato<br />
mons. Tiziano Ghirelli, nipote del defunto, mons. Emilio Landini<br />
e don Emanuele Benatti. Anche direzione e redazione de<br />
La Libertà esprimono sentite condoglianze alle famiglie Valentini<br />
e Morani.<br />
Messa e del Sacerdozio e questo<br />
è sufficiente per affermare<br />
che gli Ordini anglicani siano<br />
nulli e invalidi.<br />
Nel discorso rivolto in occasione<br />
del Concistoro straordinario<br />
in preparazione al Grande<br />
Giubileo (22 giugno 1994),<br />
il Servo di Dio Giovanni Paolo<br />
II rileggeva il pronunciamento<br />
della Bolla Apostolicae curae<br />
alla luce della decisione presa<br />
dalla Comunione anglicana<br />
di procedere all'ordinazione<br />
sacerdotale di donne, confermando<br />
così l'invalidità degli<br />
Ordini anglicani. A questo<br />
punto non è più possibile un<br />
riesame della Bolla di Leone<br />
XIII, ma sono gli sviluppi recenti<br />
in seno all'anglicanesimo<br />
e il giudizio definitivo di<br />
Giovanni Paolo II sull'impossibilità<br />
delle donne di accedere<br />
al sacerdozio a motivare<br />
una diversa valutazione sulla<br />
validità delle Ordinazioni.<br />
LUTTO A PUIANELLO <br />
L’ultimo saluto ad Aurelio<br />
Aurelio Valentini<br />
Sterminare gli ebrei è illecito per tutti gli<br />
Stati, non solo per i parlamentari cattolici.<br />
Ma anche approvare leggi sull'aborto<br />
è illecito per tutti gli Stati, non solo per i<br />
parlamentari cattolici. Gli Stati che le approvano<br />
innescano una "deriva totalitaria".<br />
E sulla famiglia? "Dobbiamo proclamare<br />
solennemente che la vita umana va trasmessa<br />
attraverso la famiglia, fondata sul<br />
matrimonio uno e indissolubile, elevato,<br />
per i cristiani, alla dignità di sacramento.<br />
La trasmissione della vita umana è affidata<br />
dalla natura a un atto personale e cosciente<br />
e, come tale, soggetto alle sapientissime<br />
leggi di Dio: leggi inviolabili e immutabili<br />
che v<strong>anno</strong> riconosciute e osservate".<br />
Anche sul matrimonio non si scappa:<br />
il matrimonio è indissolubile per tutti,<br />
non solo per i parlamentari cattolici<br />
(per i cattolici è "elevato alla dignità di sacramento").<br />
La "patente" per trasmettere<br />
la vita è riservata agli sposi indissolubili.<br />
Un po' dura questa frase del Papa? Beh,<br />
per una volta non potrà essere "imputata"<br />
a Benedetto XVI; è di Giovanni XXIII nella<br />
Mater et Magistra. Ed è una frase normale<br />
per chiunque riconosca e ami la legge<br />
naturale universale.<br />
Un caro saluto.<br />
Giovanni Lazzaretti<br />
In merito è utile leggere l’articolo<br />
di Paolo Gamberini S.J.<br />
su La Civiltà cattolica 1997 II<br />
16-29.<br />
b) In merito al fatto che<br />
qualche vescovo anglicano si<br />
fosse fatto ri-ordinare da un<br />
vescovo della <strong>Chiesa</strong> Sira Indipendente<br />
del Malabar (la cui<br />
successione apostolica è in<br />
dubbio), non è sicuro se si tratti<br />
di verità o leggenda. Certo è<br />
che – se ciò fosse vero - non tutti<br />
i vescovi furono ri-ordinati,<br />
ma solo molto pochi (alcuni<br />
che erano in India), pertanto<br />
in ogni caso la maggior parte<br />
dei vescovi e sacerdoti anglicani<br />
non è ordinata validamente.<br />
Ringrazio il signor Succi di<br />
avere aperto un piccolo dibattito<br />
che ha permesso anche a<br />
me di approfondire un argomento<br />
che pare banale ma rivela<br />
grandi complessità.<br />
Luca Stefanini<br />
1° ANNIVERSARIO<br />
VINCENZA FERRETTI<br />
insegnante, anni 55<br />
“Signore,<br />
non ti chiedo<br />
perché me l’hai tolta,<br />
ma ti ringrazio<br />
per il tempo<br />
che l’hai lasciata<br />
accanto a me”<br />
da S. Agostino<br />
Carissima Vincenza,<br />
grazie di cuore<br />
per tutto il bene ricevuto e<br />
per aver fatto comprendere<br />
come l’unica vera eredità<br />
che possiamo lasciare<br />
è la quantità di amore<br />
che avremo saputo<br />
gratuitamente donare.<br />
Ti siamo debitori<br />
nelle preghiere.<br />
Un immenso abbraccio<br />
nel Signore.<br />
Gianni e Gianluca<br />
Una Messa sarà celebrata giovedì 26 <strong>novembre</strong>, alle ore <strong>21</strong>, nella<br />
chiesa di Marzaglia (Modena).
La pagina dei Lettori <strong>21</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2009</strong> 19<br />
In queste pagine ospitiamo opinioni e contributi dei lettori. La pubblicazione non significa condivisione da parte della redazione, ma invito al confronto. Scritti eccedenti le 1.500 battute potrebbero non<br />
trovare spazio o essere tagliati. NON VERRANNO PUBBLICATE LETTERE NON FIRMATE. Recapiti per scriverci: viale Timavo 93, 4<strong>21</strong>00 Reggio Emilia; fax 0522.434058; e-mail laliberta@libero.it<br />
CAMPAGNA ABBONAMENTI A «LA LIBERTÀ»:<br />
IL POSTINO TARDA? CHIEDI ANCHE L’E-MAIL!<br />
«Omofobia», vocabolo a sfondo ideologico<br />
Non so chi abbia inventato la parola<br />
"omofobia", ma si tratta certo<br />
di un abile manipolatore del<br />
linguaggio. La prassi di stravolgere le parole<br />
per farne slogan capaci di instillare<br />
nella mente delle persone una determinata<br />
ideologia è comune a tutti i totalitarismi;<br />
ci troviamo ora di fronte all'avanzata<br />
del totalitarismo più inquietante, il nichilismo.<br />
Piergiorgio Liverani, editorialista di Avvenire,<br />
da anni si occupa del fenomeno<br />
dell'«antilingua», il lessico utilizzato appunto<br />
per "manipolare le coscienze, per<br />
creare i presupposti pseudoscientifici, artificiali,<br />
di comodo ed "etici" allo scopo di<br />
ottenere cambiamenti radicali del costume,<br />
per smontare i sistemi etici e culturali<br />
su cui si basano la società, la famiglia, la<br />
sessualità, la procreazione, la vita; per<br />
creare nuovi tipi di costume e di convivenza<br />
che consentano, per motivazioni di comodo<br />
e di egoismo e per motivi letteralmente<br />
ideologici (far perdere la cognizione<br />
del bene e del male), la violazione legalizzata<br />
e la negazione dei diritti e della dignità<br />
della persona".<br />
Pensiamo, ad esempio, ad espressioni come<br />
"interruzione volontaria di gravidanza",<br />
anzi "Ivg", usata per sostituire la parola<br />
"aborto", oppure a "prodotto del con-<br />
Rinnova subito l'abbonamento a<br />
La Libertà: anche per il 2010 la<br />
quota ordinaria rimane invariata<br />
a 35 euro. E i nuovi abbonati, per il<br />
primo <strong>anno</strong>, pagano solo 25 euro.<br />
Inoltre è attiva la promozione "Chi abbona<br />
un amico trova lo sconto": a chi,<br />
rinnovando il proprio abbonamento,<br />
presenta a "La Libertà" un nuovo abbonato<br />
pagante (primo <strong>anno</strong>: 25 euro),<br />
viene riconosciuto uno sconto di 5 euro<br />
(cioè il vecchio abbonato rinnova a<br />
30 euro).<br />
Per il versamento si può utilizzare<br />
una delle seguenti modalità:<br />
* conto corrente postale n.<br />
108154<strong>21</strong> intestato alla società editrice<br />
“P. Tito Brandsma s.r.l.”, corso Garibaldi<br />
31 – 42016 Guastalla; un bollettino<br />
prestampato si trova nel cellophane di<br />
questo numero, va solo completato<br />
con l'importo (il bollettino, per motivi<br />
tecnici, viene spedito a tutti: chi avesse<br />
già rinnovato non lo consideri).<br />
cepimento" usata al posto "embrione" o,<br />
anche, al termine "farmaco" riferito alla<br />
"pillola del giorno dopo". Qualsiasi dizionario<br />
definisce la parola "farmaco" come<br />
"sostanza dotata di virtù terapeutiche",<br />
cioè qualcosa che ti fa guarire da una malattia.<br />
Miscelando queste espressioni, si<br />
può facilmente stravolgere il modo di pensare<br />
della gente, suggerendo l'idea che la<br />
gravidanza sia una malattia caratterizzata<br />
dalla presenza di un prodotto estraneo,<br />
il cui sviluppo può fortunatamente essere<br />
interrotto dai farmaci che la scienza ci<br />
mette a disposizione.<br />
Nel caso di "omofobia" il significato<br />
letterale del termine dovrebbe<br />
essere "paura dell'uguale", da<br />
"omos" (uguale) - "fobos" (paura), cosa che<br />
risulta paradossale, dal momento che, in<br />
genere, si ha paura del "diverso".<br />
Va da sé che il termine è studiato per produrre<br />
una particolare suggestione.<br />
Il prefisso "omo" è preso da "omosessualità",<br />
mentre "fobia" mantiene il significato<br />
ordinario. Dunque, secondo l'antilingua,<br />
l'omofobo è uno che ha paura degli omosessuali.<br />
Qualcuno ha paura degli omosessuali?<br />
Forse si voleva parlare di "avversione" contro<br />
l'omosessualità; perché, dunque, si è<br />
* conto corrente bancario Iban IT92<br />
U070 5866 3500 0674 1399 911 di Banca<br />
Reggiana, intestato come sopra;<br />
* versamento in contanti presso il seminario<br />
diocesano di viale Timavo 93<br />
a Reggio Emilia (negli orari di portineria)<br />
o la libreria Duomo di Guastalla.<br />
Onde evitare disguidi è importante, al<br />
momento del rinnovo, specificare il codice<br />
abbonato(il numero riportato sulle<br />
etichette).<br />
Tra le novità di quest'<strong>anno</strong>, merita<br />
di essere conosciuto - da chi<br />
riceve La Libertà in ritardo a<br />
causa di inefficienze delle Poste - il<br />
SERVIZIO PDF VIA E-MAIL. Il servizio<br />
è gratuito e riservato agli abbonati con<br />
connessione internet: consiste nell'inoltro<br />
dell'edizione settimanale in formato<br />
pdf per posta elettronica nella<br />
giornata del venerdì.<br />
Per attivarlo, basta inviare una richiesta<br />
a laliberta@libero.it (per saperne di<br />
più, cliccare su www.laliberta.info).<br />
Disprezzando il creato si ipoteca la Terra<br />
Amio giudizio (e torno su un argomento<br />
già trattato in precedenti<br />
<strong>anno</strong>tazioni) il peccato più<br />
grave che un uomo possa commettere<br />
è la distruzione dell'ambiente.<br />
La rovina è sotto gli occhi di tutti. Acqua,<br />
aria, terra, st<strong>anno</strong> andando verso<br />
la totale invivibilità.<br />
In questo periodo, troppe sciagure si<br />
abbattono sul nostro pianeta. Catastrofi<br />
causate dalla natura o non piuttosto<br />
dalla cattiva gestione del<br />
territorio? Effetto serra, desertificazione,<br />
penuria di acqua<br />
potabile, montagne di rifiuti e<br />
di residui nucleari. Due fattori<br />
caratterizzano la nostra epoca.<br />
Il primo: siamo l'unica generazione<br />
che non trasmetterà più<br />
ai figli il patrimonio in dono<br />
dal passato. Il secondo: noi viviamo<br />
sullo sfruttamento degli<br />
altri e del futuro.<br />
Èarrivato il momento di<br />
farci domande che possono<br />
far sorridere i benpensanti,<br />
i condottieri della scienza e della politica.<br />
Possiamo continuare a rovinare la<br />
terra con valanghe di cemento che distrugge<br />
il verde e le bellezze del creato?<br />
Possiamo seguitare l'uso a scroscio<br />
dell'acqua della doccia due volte al<br />
giorno, lavare le macchine, innaffiare i<br />
giardini, mentre in Africa manca l'acqua<br />
per bere? Possiamo continuare a<br />
violentare i nevai con le turbe di finti<br />
sciatori che ammucchiano plastica in<br />
ogni dove, scarabocchiando la coltre<br />
nevosa con i ghirigori delle piste?<br />
Sfrecciare sul pelo dell'acqua per praticare<br />
sport nautici che distruggono<br />
pesci e coralli? Già negli anni '70 il cardinale<br />
Villot dichiarò: "Ogni colpo in-<br />
ferto alla creazione, è un affronto al<br />
Creatore". L'uomo non è un padrone<br />
assoluto. Deve essere solo un amministratore,<br />
un accorto amministratore,<br />
un oculato giardiniere. Frate Francesco,<br />
che ha cantato l'acqua pura e la<br />
terra madre, dia a noi tutti la gioia di ri-<br />
trovare l'autodisciplina necessaria a<br />
non bistrattare questa nostra povera<br />
terra che rischia davvero il collasso.<br />
Marco Fornaciari Chittoni<br />
Il suo contributo, caro professore, è<br />
arrivato in redazione alla vigilia<br />
del viaggio in Cina di Obama. Sul<br />
clima, purtroppo, Pechino ha ottenuto<br />
che nel comunicato finale Apec (la rete<br />
dei <strong>21</strong> Paesi asiatici e del Pacifico<br />
che dal 1989 sta intessendo<br />
una rete sempre più fitta per<br />
migliorare le relazioni commerciali<br />
e politiche nella regione)<br />
non fossero esplicitati nuovi impegni<br />
"mondiali".Resta, anche<br />
se è poco, il piano "interno" di<br />
riduzione delle emissioni.<br />
Da un lato è evidente che gli affari<br />
prevalgono ancor oggi sul<br />
rispetto dell'ambiente naturale.<br />
Dall'altro è innegabile in<br />
questi anni,a livello globale,un<br />
"risveglio delle coscienze" per la<br />
salvaguardia del creato, cui la <strong>Chiesa</strong><br />
partecipa in maniera sempre più attiva<br />
(si pensi soltanto, in diocesi, al recente<br />
Forum etico o alla prossima marcia<br />
della Pace). Cerchiamo allora di<br />
non rassegnarci al catastrofismo.<br />
La saluto cordialmente. (e. t.)<br />
usato il termine "fobia"? Il fatto è che questo<br />
termine è ampiamente usato in psichiatria;<br />
si pensi a "idrofobia" o "claustrofobia"<br />
o "aracnofobia". Uno che ha una<br />
"fobia" è sicuramente un po' sbarellato e<br />
l'omofobo rientra in questa categoria. Tant'è<br />
vero che, lanciando la recente campagna<br />
contro la discriminazione degli omosessuali,<br />
il ministro per le pari opportunità<br />
Mara Carfagna ha auspicato la diffusione<br />
del messaggio che "l'omofobia è una<br />
malattia dalla quale si può guarire".<br />
La parità dei diritti per tutte le persone,<br />
nel nostro Paese, è sancita dalla Costituzione.<br />
Altro, però, è far passare per malati<br />
coloro che respingono come innaturale<br />
la pratica omosessuale, assegnando all'omosessualità<br />
la patente di "orientamento"<br />
o, addirittura di "opzione" sessuale.<br />
Almeno noi cristiani, vogliamo dire le cose<br />
come st<strong>anno</strong>? Le persone omosessuali<br />
meritano tutto il rispetto che si deve avere<br />
per una persona in quanto tale. Ma la pratica<br />
omosessuale è una pratica contro natura.<br />
La vera malattia che sta sgretolando<br />
dall'interno la nostra civiltà, demolendone<br />
identità e valori è la Cristo - fobia. Ma<br />
nessuno ha mai pensato di indire una<br />
campagna per contrastarla.<br />
Giuliano Romoli<br />
L’INCONTRO CON ALTRE CULTURE<br />
I migranti sono risorse,<br />
ma devono integrarsi<br />
Il Vaticano torna ad occuparsi d'immigrazione. "Molti<br />
migranti - ricorda il Pontefice - abbandonano il loro<br />
Paese per sfuggire a condizioni di vita umanamente<br />
inaccettabili senza però trovare altrove l'accoglienza che<br />
speravano". L'esortazione che il Papa rivolge ai cristiani - ai<br />
politici ma non solo - è quella di "aprire il cuore ai migranti<br />
e alle loro famiglie, sapendo che essi non sono solo un<br />
«problema», ma costituiscono una «risorsa» da saper valorizzare<br />
opportunamente per il cammino dell'umanità e per<br />
il suo autentico sviluppo".<br />
È possibile quindi considerare l'attuale fenomeno migratorio<br />
come condizione favorevole per la comprensione tra i<br />
popoli e per la costruzione della pace e di uno sviluppo che<br />
interessi ogni Nazione. Lo stesso processo di globalizzazio-<br />
ne può costituire un'occasione propizia per promuovere lo<br />
sviluppo integrale, soltanto però se le differenze culturali<br />
vengono accolte come occasione di incontro e di dialogo, e<br />
se la ripartizione disuguale delle risorse mondiali provoca<br />
una nuova coscienza della necessaria solidarietà che deve<br />
unire la famiglia umana.<br />
All'origine di tale fenomeno ci sono motivi di carattere<br />
materiale, oltre a motivi di carattere politico e religioso.<br />
La migrazione tuttavia intrapresa sotto la<br />
pressione di necessità economiche e sociali, influisce sulla<br />
trasformazione delle dinamiche sociali e culturali. In tal<br />
senso il fenomeno migratorio sfida obiettivamente la nostra<br />
cultura occidentale. Sono tuttavia molti gli esempi di integrazione<br />
riuscita anche nel nostro territorio. In particolare,<br />
diverse comunità di origine cristiana (prevalentemente dell'Europa<br />
orientale) testimoniano spirito di servizio, senso<br />
comunitario, attaccamento al territorio di destinazione e<br />
alle famiglie che spesso le ospitano (si veda il fenomeno<br />
delle badanti). L'incontro con queste comunità testimonia<br />
che il problema migratorio non è solo un problema di sicurezza,<br />
e che l'integrazione è un percorso possibile.<br />
Occorre pertanto una considerazione in tema di cittadinanza.<br />
Risulta infatti inadeguata la legislazione vigente, la<br />
quale si dimostra incapace di sviluppare un percorso idoneo<br />
all'integrazione e alla regolamentazione di quel processo<br />
di condivisione dei valori fondanti la nostra Costituzione.<br />
In altri termini l'ottenimento della cittadinanza non<br />
può essere subordinato unicamente al fattore tempo (attuali<br />
10 anni), ma deve essere frutto di un giudizio sull'integrazione<br />
culturale.<br />
Cristian Immovilli<br />
L’OTTIMO MUSICAL GUASTALLESE<br />
«Fino al Terzo Cielo»<br />
merita altre esibizioni<br />
Il musical "Fino al Terzo Cielo" è uno dei più profondi spettacoli<br />
amatoriali che abbia mai visto. Il modo in cui è trattato<br />
un argomento complicato e significativo (la vita di<br />
San Paolo, ndr) rende lo spettacolo un momento speciale di fede<br />
e cultura. Quasi tutti quelli che partecipano alla realizzazione<br />
sono miei amici, educatori e conoscenti. Sono convinta<br />
che h<strong>anno</strong> dimostrato un grande impegno in tutte le 15 esibizioni.<br />
Sono riusciti a trasmettere le particolari emozioni alla<br />
maggioranza degli spettatori che li h<strong>anno</strong> seguiti. Sono molto<br />
fiera di appartenere alla loro stessa comunità. Alla fine della riuscita<br />
presentazione di sabato 14 <strong>novembre</strong> scorso nel teatro<br />
comunale di Guastalla mi h<strong>anno</strong> preoccupato i dubbi espressi<br />
sul fatto che potrebbe essere l'ultima volta.<br />
Mi dispiacerebbe tantissimo se ad un certo punto dovesse finire<br />
il "cammino" di questo capolavoro, essere depositato nel<br />
cassetto dei ricordi. Molte persone, tra esse anche gente a me<br />
cara, non sono riuscite a vederlo. Con la speranza di essere<br />
sentita segnalo i miei sentimenti a voi per farli conoscere anche<br />
a coloro che potrebbero organizzare l'esibizione nei teatri<br />
della città di Reggio Emilia e dei comuni. Così più persone<br />
potrebbero condividere i frutti di un progetto faticoso e svolto<br />
con ispirazione.<br />
Diana Bota<br />
III media, Guastalla