IL “SALTO” DELLA FEDE - Chiesa Cattolica Italiana
IL “SALTO” DELLA FEDE - Chiesa Cattolica Italiana
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15 maggio 2010 - n. 19 - anno 58° – Poste Italiane s.p.a. - sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB Reggio Emilia – Euro 0,78<br />
<strong>IL</strong> PAPA IN PORTOGALLO<br />
Il messaggio di Fatima<br />
commentato dal card. Ratzinger<br />
In volo da Roma a Lisbona martedì 11 maggio,<br />
conversando con i giornalisti, Benedetto XVI ha<br />
parlato degli attacchi alla <strong>Chiesa</strong> e delle persecuzioni<br />
contro i cristiani; al tempo stesso ha ribadito<br />
che “la più grande persecuzione non viene dai<br />
nemici di fuori, ma nasce dal peccato nella <strong>Chiesa</strong>”.<br />
Di qui ha indicato la necessità della penitenza,<br />
cioè di conversione permanente, con un richiamo<br />
al cosiddetto “terzo segreto” di Fatima, reso<br />
pubblico il 13 maggio 2000.<br />
Il messaggio venne presentato dall’allora cardinale<br />
Ratzinger in una conferenza stampa tenuta assieme<br />
al vescovo Tarcisio Bertone, allora segretario<br />
della Congregazione per la Dottrina della fede,<br />
il 26 giugno dello stesso anno. Il testo dell’intervento,<br />
riveduto e ampliato, unitamente al testo integrale<br />
del “segreto” di Fatima, è stato subito pubblicato<br />
dalle Paoline in un volumetto dal titolo “Il<br />
Messaggio di Fatima”.<br />
Di quel commento del card. Ratzinger riprendiamo<br />
soltanto alcuni passi.<br />
L<br />
a parola chiave di questo " segreto " è il triplice<br />
grido: "Penitenza, Penitenza, Penitenza!"…<br />
Mi permetto di inserire qui un ricordo<br />
personale; in un colloquio con me Suor Lucia mi<br />
ha detto che le appariva sempre più chiaramente<br />
come lo scopo di tutte quante le apparizioni sia<br />
stato quello di far crescere sempre più nella fede,<br />
nella speranza e nella carità - tutto il resto intendeva<br />
solo portare a questo. (...)<br />
Il senso della visione non è quindi quello di mostrare<br />
un film sul futuro irrimediabilmente fissato.<br />
Il suo senso è esattamente il contrario, quello di<br />
mobilitare le forze del cambiamento in bene. (...)<br />
Il Papa (nella visione di Fatima) sembra precedere<br />
gli altri, tremando e soffrendo per tutti gli orrori che<br />
lo circondano. Non solo le case della città giacciono<br />
mezze in rovina - il suo cammino passa in<br />
mezzo ai cadaveri dei morti. La via della <strong>Chiesa</strong><br />
viene così descritta come una Via Crucis, come un<br />
cammino in un tempo di violenza, di distruzioni<br />
e di persecuzioni... Nella visione noi possiamo riconoscere<br />
il secolo trascorso come secolo dei<br />
martiri, come secolo delle sofferenze e delle persecuzioni<br />
della <strong>Chiesa</strong>. (...)<br />
La visione della terza parte del “segreto”, così angustiante<br />
al suo inizio, si conclude quindi con una<br />
immagine di speranza: nessuna sofferenza è vana,<br />
e proprio una <strong>Chiesa</strong> sofferente, una <strong>Chiesa</strong> dei<br />
martiri, diviene segno indicatore per la ricerca di<br />
Dio da parte dell'uomo… Dalla sofferenza dei testimoni<br />
deriva una forza di purificazione e di rinnovamento,<br />
perché essa è attualizzazione della<br />
stessa sofferenza di Cristo e trasmette nel presente<br />
la sua efficacia salvifica. (...)<br />
Nella misura in cui singoli eventi vengono rappresentati,<br />
essi ormai appartengono al passato. Chi<br />
aveva atteso eccitanti rivelazioni apocalittiche sulla<br />
fine del mondo o sul futuro corso della storia,<br />
deve rimanere deluso.<br />
Fatima non ci offre tali appagamenti della nostra<br />
curiosità, come del resto in generale la fede cristiana<br />
non vuole e non può essere pastura per la<br />
nostra curiosità. Ciò che rimane l'abbiamo visto<br />
subito all'inizio delle nostre riflessioni sul testo del<br />
“segreto”: l'esortazione alla preghiera come via<br />
per la “salvezza delle anime” e nello stesso senso<br />
il richiamo alla penitenza e alla conversione.<br />
Joseph card. Ratzinger<br />
Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede<br />
Dialoghi in Cattedrale: Cacciari e Monari su “Vangelo, legge e libertà”<br />
<strong>IL</strong> <strong>“SALTO”</strong> <strong>DELLA</strong> <strong>FEDE</strong><br />
U<br />
n successo senza precedenti,quello di<br />
giovedì 6 maggio,in Cattedrale.Davanti<br />
a ben più di mille persone il filosofo<br />
Massimo Cacciari e il vescovo Luciano Monari<br />
hanno appassionatamente “dialogato”per due<br />
ore sull’affascinante questione della libertà dell’uomo<br />
(alle pagine 10,11 e 15 i nostri contributi).<br />
Qui preme sottolineare il ruolo che ha avuto il<br />
Sabato 22 maggio<br />
vigilia di Pentecoste<br />
il Vescovo Adriano<br />
ordinerà sacerdoti<br />
i diaconi seminaristi<br />
Orlandini e Ruozi<br />
Ordinazioni Vescovo Zaffrani<br />
Famiglia<br />
Presentato<br />
l’ultimo libro di don<br />
Giancarlo Bellani su<br />
Giacomo Zaffrani,<br />
11° vescovo<br />
di Guastalla<br />
pag. 3 pag. 4<br />
Vescovo Adriano nel volere fermamente restituire<br />
alla Cattedrale il ruolo centrale nella città,non<br />
solo come chiesa madre della Diocesi,ma come<br />
fulcro della riflessione sulle grandi domande dell’uomo<br />
relativamente al suo vivere e convivere.<br />
Nel suo 74° compleanno (16 maggio) la comunità<br />
cristiana di questa <strong>Chiesa</strong> gli esprime il suo<br />
grande affetto e la profonda riconoscenza.<br />
Per la Giornata<br />
internazionale<br />
della Famiglia, gli<br />
interventi del Forum<br />
reggiano delle<br />
Associazioni familiari<br />
pag. 13<br />
Un’iniziativa de:<br />
pro restauri Cattedrale
2<br />
15 maggio 2010<br />
AGENDA LITURGICO - PASTORALE AGGIORNATA<br />
14 maggio - 3 giugno 2010<br />
Venerdì 14 maggio. Festa di San Mattia apostolo<br />
• S. Messa e ammissione tra i candidati al sacerdozio del seminarista<br />
Alessandro Codeluppi (Correggio, S. Quirino, ore 21).<br />
Sabato 15 maggio<br />
• Ritiro e assemblea annuale dei diaconi permanenti, dei candidati<br />
al diaocnato e loro spose (seminario, ore 9-17)<br />
• Celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo per il 150°<br />
di fondazione e il 50° di presenza a Sassuolo del Monastero<br />
delle Carmelitane scalze (Carmelo, Sassuolo, ore 20.30).<br />
Domenica 16 maggio. Ascensione di N.S. Gesù Cristo<br />
• 44ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali dal tema<br />
“Il sacerdote e la pastorale nel mondo digitale: i nuovi media<br />
al servizio della Parola”.<br />
• Incontro nazionale promosso dalle Aggregazioni laicali e<br />
dai Movimenti ecclesiali per esprimere PREGHIERA, VICI-<br />
NANZA E <strong>FEDE</strong>LTÀ AL PAPA durante il Regina Cæli in piazza<br />
San Pietro. I fedeli laici di Azione <strong>Cattolica</strong> e delle altre associazioni,<br />
che non riescono andare a Roma, sono invitati a proporre<br />
un’intenzione di preghiera in tutte le celebrazioni domenicali<br />
e a promuovere momenti comunitari nelle parrocchie<br />
o negli oratori, sintonizzandosi mediante radio-tv alle ore 12<br />
con il Regina Cæli guidato da Benedetto XVI.<br />
• Consacrazione nell’Ordo Virginum di Fabiana Guerra (Villa<br />
Sesso, ore 10.30).<br />
• Giornata diocesana del Malato: S. Messa e Unzione degli Infermi,<br />
presieduta dall’Ausiliare Lorenzo (Ghiara, ore 15.30).<br />
• Concerto di musica sacra per il 74° compleanno del Vescovo<br />
Adriano (Guastalla – Concattedrale, ore 21).<br />
Giovedì 20 maggio<br />
• Dialoghi in Cattedrale:3°incontro, dialogo tra Giuseppe De<br />
Rita e mons. Giancarlo Bregantini (Cattedrale, ore 21).<br />
Sabato 22 maggio. Vigilia di Pentecoste<br />
• Ordinazione presbiterale di don Luigi Orlandini e don Roberto<br />
Ruozi (Cattedrale, ore 20.30).<br />
Domenica 23 maggio. Solennità di Pentecoste<br />
Il cero pasquale si accende nelle celebrazioni fino ai secondi<br />
Vespri di oggi, con i quali si conclude il tempo forte di Pasqua.<br />
Domenica 30 maggio. Festa della SS.ma Trinità<br />
•Celebrazione eucaristica presieduta da mons. F. Marmiroli e<br />
conferimento delle Cresime ai cristiani adulti (Cattedrale, ore 18).<br />
• Incontro di testimonianze sul Servo di Dio Rolando Rivi, promosso<br />
dalla Comunità di propedeutica e animazione vocazionale<br />
a lui intitolata a Coviolo (parrocchia di Coviolo, ore 21).<br />
Martedì 1° giugno<br />
•Annuale raduno della Congregazione Presbiterale diocesana<br />
di Felina: Messa a suffragio dei Confratelli defunti dal giugno<br />
2009 e relazione sulla spiritualità sacerdotale, di mons. Vittorio<br />
Peri, presidente dell’Unione Apostolica Clero (Felina, ore 9-14).<br />
Giovedì 3 giugno<br />
• Riunione del Consiglio Presbiterale (Reggio Emilia, mattino).<br />
• Celebrazione eucaristica della Solennità del Corpo e Sangue<br />
del Signore e Processione cittadina con benedizione eucaristica<br />
in Piazza San Prospero (Cattedrale, ore 21).<br />
BREVI DIOCESANE<br />
Pastorale Familiare. Incontro di verifica di fine anno<br />
Al termine dell'anno pastorale gli operatori della Pastorale<br />
familiare si incontrano per condividere le esperienze<br />
dell'anno. In particolare, le varie aree di intervento<br />
pastorale saranno lette alla luce della realtà delle coppie<br />
separate o in difficoltà, sempre più numerose anche nelle<br />
comunità ecclesiali. Evidentemente ognuno risponderà<br />
solo alle domande che riguardano il suo campo di<br />
azione; ma l'ascolto anche di quelle degli altri operatori<br />
può illuminare, incoraggiare e sostenere l'azione di ciascuno.<br />
L'incontro sarà presso l'Oratorio Don Bosco di via Adua<br />
domenica 16 maggio, alle 16.30.<br />
Guastalla. Concerto per il compleanno del Vescovo<br />
Domenica 16 maggio, alle 21, nella Concattedrale di S.<br />
Pietro Apostolo, nel ciclo di concerti "Musica intorno al<br />
Fiume", in collaborazione con il Comune di Guastalla,<br />
concerto per il compleanno del Vescovo mons. Adriano<br />
Caprioli. L'Orchestra Ducale "Ferrante Gonzaga" di Guastalla<br />
e la Corale "Pietro Pomponazzo" di Mantova, dirette<br />
da Roberto Fabiano, eseguiranno il «Concerto per<br />
oboe e orchestra in do minore» di Benedetto Marcello e<br />
l'«Introduzione al Gloria per soli, coro e orchestra» di<br />
Antonio Vivaldi. Solisti saranno: Antonella Antonioli, soprano;<br />
Alessandra Perbellini, contralto; Algelo Goffredi,<br />
tenore; Alexander Nuralev, basso; Angela Paletta, oboe.<br />
"Dialoghi in Cattedrale". Presto pronti dvd ed mp3<br />
È possibile prenotare, presso la redazione de "La Libertà"<br />
(laliberta@libero.it), i dvd con video e audio delle tre<br />
serate dei "Dialoghi in Cattedrale", che saranno a di-sposizione<br />
da lunedì 31 maggio al costo di 10 euro ciascuno<br />
(25 euro per la confezione delle 3 serate). Dal sito diocesano<br />
(www.reggioemilia.chiesacattolica.it; www.diocesi.re.it)<br />
saranno presto scaricabili i file audio in formato mp3<br />
delle prime due serate (e, successivamente, anche della<br />
terza, prevista per giovedì 20 maggio).<br />
PORTOGALLO<br />
" R<br />
Vita di <strong>Chiesa</strong><br />
L'omelia di Benedetto XVI a Lisbona, nella Messa con la <strong>Chiesa</strong> portoghese<br />
Annunciare con vigore Cristo risorto<br />
Come isanti che hanno incarnato il Vangelo nella loro vita e in quella del loro Paese<br />
La Messa nel "Terreiro do<br />
Paco", martedì 11 maggio,<br />
è stato il primo incontro<br />
con la popolazione di<br />
Lisbona.Si parla di una folla<br />
di 300mila fedeli, assiepati<br />
nella piazza della celebrazione<br />
e nelle vie e piazze circostanti.<br />
Qui Benedetto XVI ha<br />
additato a tutti l'esempio dei<br />
santi portoghesi, Verissimo,<br />
Massima e Giulia, san Vincenzo,<br />
sant'Antonio, san Giovanni<br />
di Brito e san Nuno di<br />
Santa Maria. Nonostante non<br />
le manchino "figli riottosi e<br />
persino ribelli", ha ricordato<br />
il Pontefice, è nei santi che "la<br />
<strong>Chiesa</strong> riconosce i propri tratti<br />
caratteristici e, proprio in<br />
loro, assapora la sua gioia più<br />
profonda. Li accomuna tutti<br />
la volontà di incarnare il Vangelo<br />
nella propria esistenza".<br />
Questa la seconda parte dell'omelia<br />
di Benedetto XVI.<br />
Sappiamo che non le<br />
mancano (alla <strong>Chiesa</strong>,<br />
ndr) figli riottosi e persino<br />
ribelli, ma è nei Santi<br />
che la <strong>Chiesa</strong> riconosce i propri<br />
tratti caratteristici e, proprio<br />
in loro, assapora la sua<br />
gioia più profonda. Li accomuna<br />
tutti la volontà di incarnare<br />
il Vangelo nella propria<br />
esistenza, sotto la spinta<br />
dell’eterno animatore del Popolo<br />
di Dio che è lo Spirito<br />
Santo. Fissando lo sguardo<br />
sui propri Santi, questa <strong>Chiesa</strong><br />
locale ha giustamente<br />
concluso che oggi la priorità<br />
pastorale è quella di fare di<br />
ogni donna e uomo cristiani<br />
una presenza raggiante della<br />
prospettiva evangelica in<br />
mezzo al mondo, nella famiglia,<br />
nella cultura, nell’economia,<br />
nella politica. Spesso<br />
ci preoccupiamo affannosamente<br />
delle conseguenze sociali,<br />
culturali e politiche della<br />
fede, dando per scontato<br />
che questa fede ci sia, ciò che<br />
purtroppo è sempre meno<br />
realista. Si è messa una fiducia<br />
forse eccessiva nelle strutture<br />
e nei programmi eccle-<br />
Uscirà a novembre “RENDERE GRAZIE. Miscellanea eucarisica per il 70° compleanno”, una raccolta<br />
di testi di mons. Enrico Mazza. È già ora prenotabile con iscrizione nella “Tabula gratulatoria”<br />
ENRICO MAZZA, LITURGISTA “EUCARISTICO”<br />
endere grazie. Miscellanea<br />
eucaristica per il 70° compleanno"<br />
è il titolo scelto<br />
per il volume che raccoglie articoli e<br />
contributi scritti negli ultimi anni da<br />
mons. Enrico Mazza. Le Edizioni Dehoniane<br />
di Bologna si preparano a<br />
pubblicare questo volume, su iniziativa<br />
dello Studio Teologico Interdiocesano<br />
di Reggio Emilia, per onorare il 70°<br />
compleanno dello stesso mons. Mazza:<br />
per un docente universitario, i 70 anni<br />
– compiuti da mons. Mazza nell’aprile<br />
scorso – rappresentano il punto d’arrivo<br />
della carriera accademica, e lo Studio<br />
Teologico ha voluto onorare questa<br />
data patrocinando la pubblicazione<br />
del volume.<br />
Si tratta di un atto di omaggio e di riconoscenza<br />
per un’attività di insegnamento<br />
e ricerca che, partita proprio<br />
dalle aule dello Studio Teologico nel<br />
lontano 1968, ha portato “don Enrico”<br />
all’insegnamento, tra l’altro, all’Università<br />
<strong>Cattolica</strong> e alla Facoltà Teologica<br />
di Milano, al Pontificio Istituto<br />
Liturgico a Roma, all’Institut Catholique<br />
a Parigi,e a diventare uno dei più<br />
noti e apprezzati studiosi di liturgia a<br />
livello internazionale: il tutto senza<br />
mai trascurare l’insegnamento reggiano,<br />
all’Istituto di scienze religiose e, in<br />
particolare, allo Studio Teologico - dove,<br />
peraltro, mons. Mazza continuerà a<br />
insegnare anche per i due prossimi anni<br />
accademici.<br />
siali, nella distribuzione di<br />
poteri e funzioni; ma cosa accadrà<br />
se il sale diventa insipido?<br />
Affinché ciò non accada,<br />
bisogna annunziare di<br />
nuovo con vigore e<br />
gioia l’evento della morte e<br />
risurrezione di Cristo, cuore<br />
del cristianesimo, fulcro e sostegno<br />
della nostra fede, leva<br />
potente delle nostre certezze,<br />
vento impetuoso che spazza<br />
via qualsiasi paura e indecisione,<br />
qualsiasi dubbio e calcolo<br />
umano. La risurrezione<br />
di Cristo ci assicura che nessuna<br />
potenza avversa potrà<br />
mai distruggere la <strong>Chiesa</strong>.<br />
Quindi la nostra fede ha fondamento,<br />
ma c’è bisogno che<br />
questa fede diventi vita in<br />
ognuno di noi. C’è dunque<br />
un vasto sforzo capillare da<br />
compiere affinché ogni cristiano<br />
si trasformi in un testimone<br />
in grado di rendere<br />
conto a tutti e sempre della<br />
speranza che lo anima (cfr<br />
1Pt 3,15): soltanto Cristo può<br />
soddisfare pienamente i profondi<br />
aneliti di ogni cuore<br />
umano e dare risposte ai suoi<br />
interrogativi più inquietanti<br />
circa la sofferenza, l’ingiustizia<br />
e il male, sulla morte e la<br />
vita nell’Aldilà.<br />
Carissimi Fratelli e giovani<br />
amici, Cristo è<br />
sempre con noi e cammina<br />
sempre con la sua<br />
<strong>Chiesa</strong>, la accompagna e la<br />
custodisce, come Egli ci ha<br />
detto: "Io sono con voi tutti i<br />
giorni, fino alla fine del mondo"<br />
(Mt 28,20). Non dubitate<br />
mai della sua presenza! Cercate<br />
sempre il Signore Gesù,<br />
Mons. Enrico Mazza<br />
“Rendere grazie” è, sotto questo aspetto,<br />
un titolo quanto mai indicato: lo ha<br />
scelto l’autore stesso, certo per dar rilievo<br />
al prevalente interesse “eucaristico”<br />
delle sue ricerche, ma offrendo così, al<br />
tempo stesso, la parola giusta ai tanti<br />
che hanno beneficiato e continuano e<br />
beneficiare della sua attività di studio<br />
e di docenza; rendere grazie per l’acume<br />
e l’erudizione delle sue ricerche; rendere<br />
grazie, non da ultimo, per il fascino<br />
delle sue lezioni in aula e per lo humour<br />
che sempre accompagna la sua<br />
parola e la relazione personale con lui.<br />
"Si è messa una<br />
fiducia forse<br />
eccessiva nelle<br />
strutture e nei<br />
programmi<br />
ecclesiali, nella<br />
distribuzione di<br />
poteri e<br />
funzioni; ma<br />
cosa accadrà se<br />
il sale diventa<br />
insipido?<br />
Affinché ciò non<br />
accada, bisogna<br />
annunziare di<br />
nuovo con<br />
vigore e gioia<br />
l’evento della<br />
morte e<br />
risurrezione di<br />
Cristo, cuore del<br />
cristianesimo,<br />
fulcro e<br />
sostegno della<br />
nostra fede,<br />
leva potente<br />
delle nostre<br />
certezze, vento<br />
impetuoso che<br />
spazza via<br />
qualsiasi paura<br />
e indecisione,<br />
qualsiasi dubbio<br />
e calcolo<br />
umano".<br />
crescete nella amicizia con<br />
lui, ricevetelo nella comunione.<br />
Imparate ad ascoltare la<br />
sua parola e anche a riconoscerlo<br />
nei poveri. Vivete la vostra<br />
esistenza con gioia ed<br />
entusiasmo, sicuri della sua<br />
presenza e della sua amicizia<br />
gratuita, generosa, fedele fino<br />
alla morte di croce. Testimoniate<br />
a tutti la gioia per<br />
questa sua presenza forte e<br />
soave, cominciando dai vostri<br />
coetanei. Dite loro che è<br />
bello essere amico di Gesù e<br />
vale la pena seguirlo. Con il<br />
vostro entusiasmo mostrate<br />
che, fra tanti modi di vivere<br />
che il mondo oggi sembra offrirci<br />
– apparentemente tutti<br />
dello stesso livello –, l’unico<br />
in cui si trova il vero senso<br />
della vita e quindi la gioia vera<br />
e duratura è seguendo Gesù.<br />
Proprio perché, riteniamo, molti vorranno<br />
“rendere grazie” a (e con) mons.<br />
Mazza per questo ricco itinerario di<br />
studio e di insegnamento, l’Editore diffonde<br />
in queste settimane una cedola<br />
di prenotazione del volume che, oltre a<br />
offrirlo in sottoscrizione a un prezzo<br />
speciale (39 euro, anziché i 48 del prezzo<br />
di copertina previsto, per un volume<br />
di circa 560 pagine), permette l’inserimento<br />
del proprio nome in una Tabula<br />
gratulatoria, che sarà stampata nel<br />
volume stesso. Ai sottoscrittori, il volume<br />
sarà spedito direttamente, al momento<br />
della pubblicazione (previsto<br />
per novembre 2010), all’indirizzo che<br />
avranno indicato.<br />
Copie della cedola di prenotazione possono<br />
essere ritirate presso la Segreteria<br />
degli Uffici pastorali in Seminario a<br />
Reggio, presso la Curia Vescovile e presso<br />
il Centro Giovanni XXIII; la cedola e<br />
il relativo versamento dovranno essere<br />
inviati direttamente all’Editore entro il<br />
31 luglio 2010.<br />
Al momento della pubblicazione, lo<br />
Studio Teologico organizzerà poi un<br />
“atto accademico” ufficiale di consegna<br />
del volume a mons. Mazza, che sarà<br />
anche un’occasione per un bilancio<br />
(non definitivo!) del suo lavoro di ricercatore<br />
e studioso.<br />
don Daniele Gianotti<br />
direttore dello<br />
Studio Teologico Interdiocesano
ORDINAZIONI PRESBITERALI<br />
Non tre, ma quattro le vittime ad Atene. Occorre riconoscerlo<br />
LA DIGNITÀ DEL FETO: UNA BELLA NOTIZIA<br />
Nei giorni scorsi, come tutti sappiamo, a causa dei disordini<br />
scoppiati ad Atene per le preoccupanti vicende<br />
economiche della Grecia, vi sono stati alcuni<br />
omenica<br />
morti, dipendenti dell’unica banca rimasta aperta nella capitale<br />
greca. Tutti i media nazionali ci hanno detto che le vittime<br />
erano 3 (1 uomo e 2 donne ), ma dal coro unanime si è<br />
dissociata una voce, “Radio 24”, una radio nazionale che il 6<br />
maggio scorso ha riferito, per bocca del suo conduttore, che<br />
le vittime innocenti erano in realtà 4, poiché una delle due<br />
donne era incinta di quattro mesi. Il solo quotidiano Avvenire<br />
ha riportato nei giorni successivi questa notizia.<br />
Può sembrare, di primo acchito, un fatto modesto, di significato<br />
quasi irrilevante, ma credo che invece abbia un'enorme<br />
importanza dal punto di vista ideale e morale.<br />
È stata riconosciuta dignità di persona ad un feto di quattro mesi:<br />
credo che questo debba farci profondamente riflettere. In<br />
questa nostra società pervasa di materialismo e relativismo, dove<br />
la vita troppo spesso vale in funzione di alcuni “valori”<br />
(produttività, potere, bellezza, salute ecc.) e non per una dignità<br />
intrinseca, questa notizia ha un effetto dirompente: è il<br />
classico elefante in un negozio di cristalli.<br />
Di fronte a un ambiente culturale dominante che tende a banalizzare<br />
o a “medicalizzare” l’aborto (quasi che la vita fosse<br />
una patologia!) e a promuovere, con un falso senso di pietà,<br />
l’eutanasia come risposta unica alla grave e cronica sofferenza<br />
inguaribile, trovare chi ha il coraggio di proclamare la vita fin<br />
dal suo concepimento (così come effettivamente è sia dal punto<br />
di vista antropologico che scientifico) è “una bella notizia“<br />
che dobbiamo diffondere, nella speranza che altri personaggi<br />
del mondo mediatico e culturale seguano questo esempio.<br />
È certamente una battaglia lunga e difficile, quella che ci deve<br />
portare a riscoprire la dignità della vita dal suo inizio primordiale<br />
al suo tramonto naturale, ma è altrettanto vero che si tratta<br />
di una battaglia giusta e nobile, corretta sia ideologicamente<br />
che culturalmente; dettata non da valori confessionali (la fede<br />
cattolica), ma da valori tipicamente umani. Sarà un bel giorno<br />
quello in cui la vita umana sarà considerata nella sua vera<br />
luce: pari dignità per ogni essere umano vivente, prescindendo<br />
da ogni parametro o valutazione di capacità e merito.<br />
Mi piace ricordare, a questo proposito, quello che ebbe a dire<br />
Papa Giovanni Paolo II il 10 gennaio 2005 ai rappresentanti<br />
di tutti gli Stati del mondo. Egli disse che erano quattro le grandi<br />
sfide epocali del terzo millennio: 1) quella della vita; 2)<br />
quella del pane; 3) quella della pace; 4) quella della libertà religiosa;<br />
ma concluse dicendo che la prima sfida era quella<br />
della vita. Questo discorso, ultimo ufficiale del Santo Padre, ci<br />
appare sempre più come il suo testamento spirituale, estremo<br />
invito rivolto all’umanità e profezia per il nuovo millennio.<br />
Antonio Rossi<br />
presidente Medici Cattolici di Reggio Emilia<br />
Primo Piano 15 maggio 2010 3<br />
La preghiera per i due ordinandi preti<br />
SARANNO PRETI<br />
DON LUIGI ORLANDINI<br />
E DON ROBERTO RUOZI<br />
Saranno ordinati sacerdoti<br />
dal vescovo Caprioli<br />
in Cattedrale la sera<br />
di sabato 22 maggio, alle<br />
20.30, vigilia di Pentecoste.<br />
Saranno le prime ordinazioni<br />
sacerdotali in Duomo dopo<br />
il lungo restauro. La concelebrazione<br />
sarà trasmessa<br />
in diretta sia dalla Redazione<br />
Reggiana di Radio Pace sia da<br />
ètv-Teletricolore.<br />
I due futuri sacerdoti, don<br />
Luigi Orlandini e don Roberto<br />
Ruozi, celebreranno la Prima<br />
Messa domenica 23 maggio,<br />
Solennità di Pentecoste,<br />
rispettivamente a S. Ilario<br />
(ore 10.30) e a Bagnolo (ore<br />
17.30).<br />
DON LUIGI ORLANDINI<br />
È nato a Reggio Emilia il 22<br />
gennaio 1985, secondo dei<br />
quattro figli di Marco e Annamaria.<br />
Cresciuto nella parrocchia<br />
di Sant’Eulalia a<br />
Sant’Ilario d’Enza, ha vissuto<br />
i primi momenti formativi<br />
in un gruppo legato all’Azione<br />
<strong>Cattolica</strong>. Ha frequentato<br />
le scuole superiori presso il<br />
Liceo della Comunicazione<br />
“San Gregorio Magno” di<br />
Sant’Ilario. A pochi anni dal<br />
diploma ha conosciuto un<br />
gruppo della parrocchia di<br />
Regina Pacis a Reggio: da allora<br />
ha partecipato anche a<br />
diverse iniziative promosse<br />
da quella comunità. Durante<br />
gli anni del liceo ha frequentato<br />
lezioni di pianoforte<br />
presso l’Istituto Diocesano di<br />
Musica e Liturgia in seminario<br />
a Reggio.<br />
Nel settembre del 2004 è en-<br />
Saranno ordinati in Cattedrale sabato 22 maggio alle 20.30<br />
trato nella comunità di formazione<br />
legata al Movimento<br />
“Familiaris Consortio” a<br />
Montorio Veronese e ha frequentato<br />
per tre anni lo Studio<br />
teologico San Zeno di Verona.<br />
Nel settembre 2007 ha<br />
poi proseguito gli studi in<br />
Teologia presso il Seminario<br />
diocesano di Reggio Emilia.<br />
Dal 2006 è attivo come edu-<br />
catore nel “Movimento Giovani”,<br />
gruppo giovanile del<br />
movimento “Familiaris Consortio”,<br />
e dal 2007 collabora<br />
con il gruppo “Giovani e Riconciliazione”.<br />
Dal 2006 al<br />
2009 ha prestato servizio pastorale<br />
presso l’unità pastorale<br />
“Giovanni Paolo II”, in<br />
città (San Francesco da Paola<br />
all’Ospizio, San Maurizio e<br />
In Ghiara, a Reggio, domenica 16 maggio alle 15, appuntamento per malati, familiari, personale sanitario....<br />
Il Vescovo Ausiliare Ghizzoni presiederà la concelebrazione e amministrerà l’Unzione degli infermi<br />
GIORNATA DIOCESANA DELL’AMMALATO<br />
D<br />
16 maggio<br />
2010, alle 14.45, nella<br />
Basilica della B.V. della<br />
Ghiara, avrà inizio la celebrazione<br />
della Giornata diocesana<br />
del Malato con l’accoglienza<br />
dei convenuti dalle parrocchie:<br />
ammalati e loro familiari,<br />
operatori sanitari, sacerdoti,<br />
diaconi, ministri straordinari<br />
della Santa Comunione,<br />
confraternite e associazioni di<br />
volontariato.<br />
Alle15 vi sarà la recita del Santo<br />
Rosario; alle 15.30 la Celebrazione<br />
eucaristica, presieduta<br />
dal Vescovo Ausiliare Lorenzo<br />
Ghizzoni. Dopo l'omelia<br />
sarà amministrata l'Unzione<br />
degli infermi. I canti saranno<br />
animati dal coro "Isicoro"<br />
di Rivalta, diretto dal maestro<br />
Francesco Trapani. Alle 17 è<br />
previsto un buffet nel chiostro<br />
della Basilica, offerto dall’Ufficio<br />
diocesano di Pastorale<br />
della salute.<br />
La diocesi si stringe così<br />
attorno ai suoi figli più<br />
fragili, gli ammalati nel<br />
corpo e nello spirito, per testimoniare<br />
che la <strong>Chiesa</strong> è un<br />
mistero di comunione degli<br />
uomini con Dio Padre e tra loro<br />
in Cristo, per mezzo dello<br />
Spirito Santo.<br />
Giovanni Paolo II così si<br />
esprimeva nella lettera apostolica<br />
"Novo millennio<br />
ineunte": «Fare della <strong>Chiesa</strong> la<br />
casa e la scuola della comunione:<br />
ecco la grande sfida che<br />
ci sta davanti nel millennio<br />
che inizia (...). Che cosa significa<br />
questo in concreto? Prima<br />
di programmare iniziative<br />
concrete occorre promuovere<br />
Sant’Alberto di Gerusalemme).<br />
Nell’anno pastorale<br />
2009-‘10 ha seguito l’attività<br />
del Gruppo “Samuel”, il gruppo<br />
vocazionale diocesano, e<br />
ha accompagnato il Vescovo<br />
nelle visite pastorali.<br />
DON ROBERTORUOZI<br />
Nato a Reggio Emilia il 20 dicembre<br />
1976, è cresciuto nella<br />
parrocchia di San Francesco<br />
da Paola in Bagnolo in<br />
Piano. Conseguita la maturità<br />
scientifica nel 1995 all'Istituto<br />
tecnico statale sperimentale<br />
per Geometri "Blaise<br />
Pascal" (Bus-Tcs) di Reggio,<br />
ha poi proseguito gli studi<br />
conseguendo nel 2000 la<br />
laurea in Scienze e Tecnologie<br />
Alimentari (facoltà di<br />
Agraria) presso l'Università<br />
degli Studi di Parma.<br />
Dopo il servizio civile presso<br />
l'Ausl di Reggio (settore Handicap<br />
adulti) e un paio di anni<br />
di lavoro come impiegato<br />
presso un laboratorio privato<br />
di Modena, è entrato in seminario<br />
nel settembre del<br />
2004. È tuttora ausiliare presso<br />
la Casa della Carità di Fosdondo,<br />
dove ha svolto servizio<br />
in particolare nel triennio<br />
2004-’07 ricevendo il Crocifisso<br />
delle Case della Carità<br />
nell’ottobre 2006; circa nel<br />
medesimo periodo (biennio<br />
2005-’07) ha, inoltre, operato<br />
come educatore nel Gruppo<br />
vocazionale “Samuel”.<br />
Negli ultimi anni ha svolto<br />
servizio pastorale presso le<br />
parrocchie di S. Maria Assunta<br />
a Villa Sesso (2007-’08 e<br />
2008-’09) e di S. Bartolomeo a<br />
Casalgrande (2009-’10).<br />
Quasi un ottavario di preghiera<br />
L’INVOCAZIONE NELLE PARROCCHIE<br />
La settimana che precede<br />
la Pentecoste -<br />
in cui le comunità<br />
cristiane sono invitate a intensificare<br />
la preghiera, sul<br />
modello della prima <strong>Chiesa</strong><br />
in cui Maria e gli Apostoli<br />
nel Cenacolo hanno<br />
atteso il dono dello Spirito<br />
Santo - anche quest’anno,<br />
per la nostra Diocesi, coincide<br />
con i giorni di vigilia<br />
delle ordinazioni presbiterali.<br />
Ringraziando il Signore per<br />
il dono in questo Anno sacerdotale<br />
dei due nuovi<br />
presbiteri, don Luigi Orlandini<br />
e don Roberto<br />
Ruozi, siamo invitati tutti a<br />
prepararci nella preghiera,<br />
a invocare il dono dello<br />
Spirito con abbondanza<br />
per gli ordinandi e per la<br />
nostra Diocesi.<br />
Si può utilizzare come<br />
traccia - a conclusione della<br />
preghiera dei fedeli nella<br />
Messa o come intercessione<br />
nei Vespri o intenzione<br />
nella preghiera del Rosario<br />
- la seguente orazione del Messale:<br />
don Luigi Orlandini<br />
don Roberto Ruozi<br />
O Padre, che provvedi alla tua <strong>Chiesa</strong><br />
gli operai del Vangelo,<br />
effondi in una rinnovata Pentecoste,<br />
lo Spirito di pietà e di fortezza,<br />
e concedi a questi tuoi figli Don Luigi e Don Roberto,<br />
eletti al ministero presbiterale,<br />
di perseverare nel servizio della tua volontà,<br />
perché nella vita e nella missione pastorale<br />
cerchino unicamente la tua gloria.<br />
Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.<br />
una spiritualità della comunione,<br />
facendola emergere come<br />
principio educativo in tutti<br />
i luoghi dove si plasma l'uomo<br />
e il cristiano (...). Spiritualità<br />
della comunione significa<br />
... capacità di sentire il fratello<br />
di fede nell'unità profonda del<br />
Corpo mistico, dunque, come<br />
"uno che mi appartiene", per<br />
saper condividere le sue gioie e<br />
le sue sofferenze, per intuire i<br />
suoi desideri e prendersi cura<br />
dei suoi bisogni, per offrirgli<br />
una vera e profonda amicizia(...).<br />
Spiritualità della comunione<br />
è infine saper "fare<br />
spazio" al fratello, portando "i<br />
pesi gli uni degli altri" (Gal<br />
6,2) e respingendo le tentazioni<br />
egoistiche che continuamente<br />
ci insidiano e generano<br />
competizione, carrierismo, diffidenza,<br />
gelosie. Non ci facciamo<br />
illusione: senza questo<br />
cammino spirituale, a ben poco<br />
servirebbero gli strumenti<br />
esteriori della comunione. Diventerebbero<br />
apparati senz'anima,<br />
maschere di comunione<br />
più che sue vie di espressione e<br />
di crescita»(n. 43).<br />
Il Signore ci aiuti a fare di questa<br />
domenica una esperienza<br />
di comunione utile per la nostra<br />
crescita umana e cristiana.<br />
Ci aiuti a vedere con lo<br />
sguardo di Dio che siamo<br />
amati da lui, che ogni uomo ci<br />
appartiene, è della nostra famiglia<br />
e siamo chiamati con<br />
impegno e sacrificio ad amarlo<br />
sempre, superando ogni<br />
forma di egoismo.<br />
Ivano Argentini<br />
Consulta diocesana<br />
per la Pastorale della salute
4<br />
15 maggio 2010<br />
GIACOMO ZAFFRANI VESCOVO<br />
PRESENTATO <strong>IL</strong> LIBRO CHE<br />
MONS. BELLANI STAVA<br />
FINENDO DI SCRIVERE<br />
"<br />
Guastalla, 4 aprile<br />
2010, Pasqua di<br />
Risurrezione dell'Anno<br />
Sacerdotale. È questa la<br />
data posta da don Giancarlo in<br />
fondo all'Introduzione a questo<br />
lavoro su un vescovo da lui<br />
tanto amato... Nei giorni precedenti<br />
aveva espresso il timore<br />
di non arrivare in tempo a<br />
consegnarlo alle stampe...".<br />
La sala all'interno del Palazzo<br />
Ducale di Guastalla è gremita,<br />
la sera di mercoledì 5 maggio,<br />
alla vigilia del 50° anniversario<br />
della morte di mons. Giacomo<br />
Zaffrani. Chi sta parlando è la<br />
professoressa Elisa Bertazzoni,<br />
una delle anime storiche<br />
della Biblioteca «Maldotti»,<br />
che con mons. Giancarlo Bellani<br />
ha collaborato per decenni,<br />
fino all'ultimo.<br />
Le sue parole, venate di emozione,<br />
ma sottolineate spesso<br />
da un sorriso commosso,<br />
gioioso e grato - specie quando<br />
riaffiorano i ricordi più belli -<br />
sono chiarissime, molto efficaci<br />
nel loro delineare, attraverso<br />
episodi e aneddoti, una figura<br />
così amata come quella di 'don<br />
Giancarlo'. E sanno interpretare<br />
opportunamente il sentimento<br />
dei presenti, che è anzitutto<br />
un senso di riconoscenza<br />
al Signore.<br />
Molti sono interiormente<br />
coinvolti e<br />
toccati da quel racconto<br />
'vivo', realtà di pochi<br />
giorni addietro, ovvero di quegli<br />
ultimi momenti di vita terrena<br />
in cui Monsignor Bellani,<br />
- già molto provato fisicamente,<br />
e nel continuo spostamento<br />
da un ospedale all'altro - si<br />
preoccupava di non riuscire a<br />
terminare un'opera che gli stava<br />
molto a cuore: il libro Forti-<br />
Vita diocesana<br />
In Zaffrani e Bellani fortezza e amabilità<br />
Nel 50°della morte del Vescovo di Guastalla,un ricordo di don Giancarlo<br />
ter et suaviter. Il Vescovo Giacomo<br />
Zaffrani. Una memoria<br />
dell'XI Vescovo di Guastalla a<br />
50 anni dalla scomparsa.<br />
"Quella mattina, giorno di Pasqua"<br />
- riprende Elisa Bertazzoni<br />
- "quando ormai, per il<br />
peggiorare delle sue condizioni,<br />
era stato nuovamente accompagnato<br />
all'ospedale di<br />
Reggio, mi disse: «40 ore! Ancora<br />
una quarantina di ore e il<br />
lavoro sarà proprio finito»... E<br />
40 ore ha avuto, ma non per<br />
scrivere. Di vita. Don Giancarlo<br />
è morto, infatti, poco più di<br />
un giorno e mezzo più tardi,<br />
qualche minuto dopo la mezzanotte<br />
del Lunedì di Pasqua.<br />
A 71 anni, con una mente giovane<br />
e vivacissima in un corpo<br />
stanco. Nel suo computer portatile,<br />
che lo ha seguito nel<br />
Pronto Soccorso, nella Medicina<br />
d'urgenza, nel Room di<br />
Chirurgia, c'era questo lavoro<br />
sul Vescovo Zaffrani". A completare<br />
le ultime parti, solo ab-<br />
REGGIO: VENERDÌ 21 MAGGIO<br />
VA IN SCENA AL TEATRO ARIOSTO<br />
<strong>IL</strong> MUSICAL «FINO AL TERZO CIELO»<br />
Torna in scena «Fino al Terzo Cielo», il musical che racconta<br />
la straordinaria avventura umana e spirituale di<br />
San Paolo di Tarso.<br />
Scritto e interpretato dalla Compagnia teatrale «Piccola comunità»<br />
di San Giacomo e San Rocco di Guastalla, è stato rappresentato<br />
15 volte, con repliche – tra gennaio e novembre<br />
2009 – anche a Roma, Sassuolo, Belluno, Correggio, Varese.<br />
Fino al Terzo Cielo si è fatto apprezzare per la qualità della resa,<br />
e per la suggestione e l’intensità con cui tratteggia la figura<br />
ed il messaggio dell’Apostolo delle genti e la vita delle prime<br />
comunità cristiane, con una sceneggiatura che non tralascia<br />
peraltro di compiere ‘incursioni’ nell’attualità, puntando<br />
a coinvolgere intimamente lo spettatore e ad interpellarne l’animo.<br />
Prima ancora che uno spettacolo, dunque, il desiderio<br />
di vivere e far vivere un'esperienza spirituale.<br />
Interamente originale nelle musiche, nei testi, nei costumi,<br />
nelle coreografie e scenografie, lo spettacolo sbarca per la<br />
prima volta a Reggio Emilia, per una serata promossa dalla<br />
«Fabbrica del Duomo» in favore dei restauri alla Cattedrale.<br />
Tutti i reggiani sono invitati a partecipare a questo momento<br />
di fede, musica e teatro, sostenendo l’importante iniziativa.<br />
L’appuntamento è per venerdì 21 maggio, alle ore 21, al Teatro<br />
Ariosto. Le prevendite sono già aperte al Box Office de "I<br />
Teatri" (per tutte le info: biglietteria del Valli, tel<br />
0522.458854/458811; biglietteria@iteatri.re.it). La sera dello<br />
spettacolo sarà invece attiva la biglietteria del Teatro Ariosto.<br />
foto Pietro Parmiggiani<br />
SERATA PRO CATTEDRALE: I REGGIANI INVITATI A PARTECIPARE<br />
Foto 1 (di G.M. Codazzi): Elisa Bertazzoni, della Biblioteca «Maldotti», presenta l'opera di don Bellani su Zaffrani. Foto 2: la copertina del<br />
libro «Fortiter et suaviter - Il Vescovo Giacomo Zaffrani». Foto 3 (di Fausto Franzosi): il Vescovo dinanzi all'immagine di mons. Zaffrani.<br />
bozzate o incompiute, ha pensato<br />
la stessa prof. Bertazzoni,<br />
"con umiltà, rispetto e affetto".<br />
Èsorprendente constatare<br />
come le figure di questi<br />
due ministri della ex<br />
Diocesi di Guastalla (uno vescovo,<br />
l'altro suo sacerdote e figlio<br />
spirituale) si incontrino ed<br />
intreccino in una sorta di prov-<br />
videnziale disegno. "I due avverbi,<br />
fortiter e suaviter dello<br />
stemma di Monsignor Zaffrani"<br />
- illustra nella Premessa al<br />
libro la prof. Bertazzoni - ben<br />
si adattano allo stesso don<br />
Giancarlo. Fortiter per il modo<br />
di vivere e manifestare la fede<br />
e per la disponibilità a darsi fi-<br />
li scansafatiche, gli svogliati e<br />
i faciloni se ne stiano pure comodi<br />
a casa: questa è una gara<br />
appassionante ma anche seria e molto<br />
ardua. Per gente tenace, con voglia di fare,<br />
insomma. Superare le prove richiederà<br />
scaltrezza e prontezza, arguzia e intelligenza,<br />
ma soprattutto comporterà un<br />
grosso lavoro di ricerca!".<br />
Mauro Torelli, vent'anni di esperienza<br />
d'animazione in oratorio, nella Bassa, è<br />
l'ideatore della Caccia al tesoro "Le dodici<br />
fatiche dell'Oratorio", organizzata grazie<br />
alla collaborazione con l'oratorio di<br />
Guastalla. Uno che di queste cose se ne<br />
intende. E che da anni si ingegna nel mettere<br />
in piedi competizioni appassionanti,<br />
che creino occasioni di aggregazione e conoscenza,<br />
stimolando nel contempo le<br />
abilità e l'intraprendenza di ciascuno.<br />
Qualcosa che spinga cioè ad 'applicarsi' -<br />
con serietà e rigore - in una sfida. Pur divertente<br />
e appassionante che sia. Durante<br />
l'estate Mauro gira volentieri Cres &<br />
Grest - specie del Vicariato guastallese -<br />
no allo sfinimento. Suaviter<br />
per il suo modo di accogliere,<br />
per la sua delicatezza, per la<br />
sua amabilità".<br />
L'amore per la Santa Vergine -<br />
sfociato in una delle ultime<br />
opere di don Giancarlo («Così<br />
nel Santuario ti ho cercato -<br />
Guida del Santuario della Beata<br />
Vergine della Porta in Guastalla»,<br />
2009) è un altro tratto<br />
"Sì,il «tesoro nascosto nel campo» resta sempre<br />
il Signore Gesù,e il campo è la <strong>Chiesa</strong>.Tocca ora<br />
a noi...dare continuità al servizio di coloro che<br />
ci hanno preceduto" (dall'omelia del Vescovo)<br />
" G<br />
che li accomuna. "Don Giancarlo",<br />
riprende la Bertazzoni,<br />
"deve aver amato davvero<br />
questo vescovo, che viveva e<br />
pregava accanto ai suoi seminaristi,<br />
considerandoli la pupilla<br />
dei suoi occhi; che invocava<br />
la Madonna camminando<br />
lungo i corridoi del semina-<br />
rio, ogni sera, in una luce fioca,<br />
e che si poteva incontrare<br />
mentre pregava il Rosario, corona<br />
alla mano, ogni giorno ,<br />
sotto i portici di corso Garibaldi<br />
a Guastalla".<br />
"<br />
Un libro che ho letto<br />
tutto d'un fiato",<br />
scrive il Vescovo<br />
Adriano nella prefazione.<br />
Come una "corsa tra le pagine"<br />
di un racconto capace -<br />
per lo stile con cui è scritto - di<br />
evocare e suscitare, nello stesso<br />
Mons. Caprioli, "luoghi, figure<br />
ed eventi che mi sono stati<br />
cari nella mia giovinezza".<br />
Esperienze che ricorrono; perché<br />
i luoghi in cui nacque e<br />
operò - per parte della sua vita<br />
- Mons. Zaffrani (nato a Casalzuigno,<br />
Varese, "crocevia tra la<br />
diocesi di Milano e quella di<br />
Como"), sono gli stessi - spiega<br />
il Vescovo - "da me frequentati<br />
come giovane assistente<br />
Scout". Territori, quelli di Mi-<br />
per insegnare a bambini e ragazzi i segreti<br />
di giochi semplici e affascinanti (e anche<br />
un po' dimenticati) come il «Tiro alla cerbottana».<br />
E a quanti si dimostrano davvero<br />
interessati propone la partecipazione<br />
a successivi tornei di piazza, aperti a tutti,<br />
con tanto di agguerriti sfidanti.<br />
Ma torniamo alla Caccia al tesoro.<br />
"È rivolta in modo particolare ai<br />
gruppi parrocchiali e d'oratorio",<br />
spiega Torelli, "ma resta comunque<br />
aperta a tutti. Possono parteciparvi gruppi<br />
da un minimo di 3 fino ad un massimo<br />
di 20 persone". La quota d'iscrizione, per<br />
ogni squadra, è di 50 euro. E più si è, più<br />
si possono abbattere i costi. "Per fare un<br />
esempio" - chiarisce - "in un gruppo di 20<br />
persone (numero massimo per team, si<br />
diceva), ciascun concorrente pagherà una<br />
quota personale di soli 2,50 euro. In questo<br />
modo, un oratorio potrebbe decidere<br />
di gareggiare anche con più squadre".<br />
E il meccanismo dell'iscrizione come funziona?<br />
"Il responsabile per ogni gruppo<br />
lano e Como, non solo confinanti,<br />
ma con stretti rapporti<br />
"sia dal punto di vista sociale<br />
sia sotto il profilo ecclesiale".<br />
« F<br />
ortiter et suaviter -<br />
Il Vescovo Giacomo<br />
Zaffrani» è un<br />
libro vergato da monsignor<br />
Bellani con la consueta e nota<br />
"abilità nello scrivere che lo faceva<br />
passare, come nella vita"<br />
- soggiunge la prof. Bertazzoni<br />
- "dal serio allo scherzoso", insieme<br />
a quella sua capacità "di<br />
sentire il sacro e di esprimerlo".<br />
Un libro agile (di poco più<br />
di 60 pagine), ma anche ricco e<br />
completo quanto basta nella<br />
sua documentazione fotografica<br />
e di immagini. Un libro<br />
elegante a vedersi e a toccarsi,<br />
piacevole da sfogliare, ben curato<br />
da Fausto Franzosi nell'impaginazione<br />
e nell'aspetto<br />
grafico.<br />
Al termine dell'incontro<br />
di presentazione ci si è<br />
poi portati in Concattedrale,<br />
per la celebrazione dell'Eucaristia<br />
di memoria e suffragio.<br />
Il Vescovo - affiancato<br />
dall'Ausiliare - ha aperto la<br />
Messa accendendo un cero<br />
davanti ad un ingrandimento<br />
fotografico del ritratto di Zaffrani,<br />
in presenza delle autorità,<br />
di quattro sacerdoti guastallesi<br />
ordinati da mons. Zaffrani<br />
e di altri che l'hanno conosciuto<br />
quand'erano seminaristi,<br />
del Vicario e di altri<br />
preti, di diaconi, religiose e fedeli,<br />
di rappresentanti del<br />
mondo culturale, del volontariato,<br />
dell'Ospedale. Tutti si sono<br />
uniti ai familiari per omaggiare<br />
il caro 'don Giancarlo'.<br />
Matteo Gelmini<br />
Si chiama “Le dodici fatiche dell’Oratorio”. Competizione difficile e appassionante, avrà luogo tra giugno e settembre<br />
ORATORI: ISCRIZIONI APERTE ALLA CACCIA AL TESORO<br />
A sinistra: i finalisti dell’edizione 1996,<br />
alla quale parteciparono - nei tre mesi di<br />
prove - migliaia di persone. Sopra: il logo<br />
di RC29. “Non occorre essere laureati o<br />
diplomati, giovani o anziani per<br />
partecipare”, spiegano i promotori. “Ma<br />
gran voglia di divertirsi, intuito,<br />
determinazione, perseveranza, quelli sì”.<br />
dovrà contattarci e fornire le informazioni<br />
sulla sua squadra (entro le ore 20 di lunedì<br />
31 maggio) a questi recapiti: Mauro<br />
333.6517874; Emanuele 333.6657599,<br />
gualtio@virgilio.it. Ai singoli referenti<br />
chiederemo di lasciarci un suo recapito ,<br />
così da poterlo convocare in vista della<br />
giornata d'avvio della mega-Caccia al tesoro:<br />
sabato 5 giugno, al Centro giovanile<br />
«don Bosco» di Guastalla (via Pegolotti).<br />
Quel giorno - dalle 15 alle 17 - consegneremo<br />
a tutti le prime 10 «fatiche», prove di<br />
ricerca che ogni gruppo dovrà superare<br />
nei singoli Comuni di provenienza. La finalissima<br />
è poi fissata per domenica 12<br />
settembre, di nuovo al «don Bosco».<br />
Il premio? Udite udite: un «tesoro» da<br />
3.000 euro (nell'edizione 1996 - allora era<br />
qualcosa come 7 milioni di lire - se lo aggiudicò<br />
l'oratorio di Luzzara). Sponsor<br />
della manifestazione è Radio Circuito 29,<br />
emittente radiofonica di Viadana. La<br />
competizione è aperta, dunque. Che si<br />
formino le compagini. E vincano i più valorosi!<br />
(MatG)
SABATO 8 MAGGIO<br />
I GRUPPI CRESIMA<br />
RADUNATI AL<br />
PALAHOCKEY DI REGGIO Mille<br />
Già dalle 14.45 il Palahockey<br />
Fanticini di<br />
Reggio veniva preso<br />
d'assalto dai gruppi dei ragazzi<br />
della Cresima (quelli<br />
che l'hanno ricevuta o la riceveranno<br />
nell'anno pastorale<br />
2009-'10). Erano circa un<br />
migliaio, venuti da ogni parte<br />
della diocesi, accompagnati<br />
dai loro catechisti e muniti<br />
della loro “manona”, il simbolo<br />
che ciascun gruppo aveva<br />
preparato in parrocchia. Il<br />
simbolo della manona è stato<br />
scelto quest'anno per rappresentare<br />
le relazioni fra le<br />
persone, tema al centro dell'anno<br />
pastorale. Lo scopo<br />
dell'incontro era anche quello<br />
di incontrare il Vescovo Ausiliare<br />
Lorenzo Ghizzoni, intervenuto<br />
in rappresentanza<br />
del Vescovo Caprioli.<br />
Il clima di eccitazione e di<br />
festa ha invaso il palazzetto,<br />
le strisce di stoffa consegnate<br />
ai ragazzi (dopo le<br />
debite indicazioni per l'uso:<br />
non si imbavaglia il vicino,<br />
non si legano le mani/piedi<br />
dei catechisti...) hanno dato<br />
colore agli spalti e la grande<br />
"ola" ha reso l'accoglienza<br />
del Vescovo Lorenzo degna<br />
dei migliori stadi da finale di<br />
Champions League!<br />
All'apertura un gruppo di<br />
giovani provenienti da Luzzara<br />
e Novellara ha infuso ulteriore<br />
adrenalina nel cuore<br />
dei ragazzi-Cresima, coinvolgendoli<br />
in alcuni balli scatenati.<br />
Poi, con la presentazione<br />
di tutti i gruppi parrocchiali<br />
(una sessantina, v. l'elenco<br />
a parte) e la consegna<br />
delle "manone", ha avuto inizio<br />
l'incontro vero e proprio.<br />
I brillanti presentatori della<br />
parrocchia di Fogliano hanno<br />
guidato i presenti alla scoperta<br />
dei gruppi iscritti in Facebook,<br />
conosciuti in questi<br />
mesi attraverso le pagine del<br />
gruppo "Amici della Cresima"<br />
(ConfBook: il FaceBook<br />
dei gruppi della Cresima, o<br />
Confermazione).<br />
Un appuntamento importante<br />
da ripensare<br />
Sono una catechista di un Gruppo<br />
Cresima. Sono anche insegnante e<br />
madre di tre figli. Ho partecipato<br />
per la prima volta all'incontro dei<br />
cresimandi con il Vescovo, sabato 8<br />
maggio, con una ventina di ragazzi<br />
del gruppo di prima media a cui<br />
faccio catechismo dalla prima elementare.<br />
L'incontro mi ha lasciato molto<br />
perplessa e vorrei portare alcune riflessioni,<br />
nella speranza che non<br />
vengano assolutamente considerate<br />
come critiche, ma semplicemente<br />
come, appunto, spunti di riflessione<br />
in vista di altri appuntamenti.<br />
Mi ha molto disturbato il clima rumoroso<br />
e per niente rispettoso che si<br />
è creato fin dall'inizio, con ragazzi<br />
e catechisti che si spostavano in<br />
continuazione per andare alle<br />
macchinette a prendere da bere e<br />
da mangiare o forse solo a fare un<br />
giro. In alcuni momenti ho avuto<br />
l'impressione che l'incontro non<br />
fosse gestito da organizzatori adulti<br />
ma fosse in mano ai ragazzi stessi.<br />
Forse i numeri erano eccessivi e<br />
l'acustica dell'ambiente non ideale,<br />
ma credo fosse necessario richiamare<br />
fin dall'inizio al rispetto delle<br />
regole e del grande lavoro degli<br />
organizzatori e chiedere che non ci<br />
si muovesse durante lo spettacolo,<br />
ma solo nei momenti di pausa.<br />
Probabilmente occorre riflettere<br />
L’incontro diocesano dei ragazzi - Cresima 15 maggio 2010 5<br />
volti: "Confbook" non virtuale<br />
L'incontro colVescovo Ausiliare e con la realtà della <strong>Chiesa</strong> diocesana<br />
Aloro volta, i "Granelli<br />
di sabbia", il gruppo<br />
teatrale emergente<br />
delle parrocchie di Sabbione<br />
e dintorni, hanno messo in<br />
scena alcuni spaccati della<br />
vita di adolescenti alle prese<br />
con i propri idoli, la moda (i<br />
truzzi hanno riscosso grande<br />
successo) e soprattutto le re-<br />
lazioni "virtuali", con le loro<br />
opportunità e i loro paradossi:<br />
avere 4.500 amici in Facebook<br />
e provare solitudine;<br />
usare i sentimenti dell'altro<br />
solo per aggiungere una conquista<br />
nei propri contatti<br />
(Stellabella 97); rasentare il<br />
paradosso quando, per iscri-<br />
anche sul ruolo dei catechisti e<br />
preoccuparsi in futuro anche di<br />
una loro formazione-informazione:<br />
vicino a noi un gruppo, con il<br />
loro catechista, si è alzato ed è uscito<br />
nel mezzo del momento di preghiera.<br />
Forse i catechisti potevano essere<br />
maggiormente coinvolti e responsabilizzati<br />
prima dell'incontro,<br />
mandando loro un programma<br />
dettagliato e chiedendo formalmente<br />
un corretto comportamento.<br />
La consapevolezza di ciò a cui si<br />
partecipa dovrebbe evitare gli atteggiamenti<br />
di insofferenza che ho<br />
colto intorno (anche tra i miei ragazzi),<br />
quando è iniziato il momento<br />
di preghiera che qualcuno<br />
temeva fosse una Messa.<br />
I contenuti del pomeriggio erano<br />
vere un amico a Facebook, gli<br />
chiedi i dati, anche se vi conoscete<br />
da una vita e siete<br />
cresciuti insieme... (!).<br />
Infine, la richiesta di amicizia<br />
da parte di un tal Joshua (Gesù)<br />
- che attraverso la rete riesce<br />
a mettersi in contatto<br />
con il cuore dei ragazzi, a raggiungere<br />
la situazione che<br />
stanno vivendo, a provocare<br />
un cambiamento e infine ad<br />
incontrarli e a farli incontrare<br />
- rende interessante il finale,<br />
che porta i ragazzi coinvolti<br />
a sperimentare la bellezza<br />
di una relazione con gli altri<br />
vera, autentica e insostituibile.<br />
Il momento di preghiera<br />
con il Vescovo Ausiliare<br />
Lorenzo ha posto al centro<br />
le relazioni dei ragazzi<br />
con Gesù, relazioni che li rendono<br />
parte della <strong>Chiesa</strong> grazie<br />
allo Spirito Santo, il quale<br />
“ci riunisce perché sappiamo<br />
mettere insieme bontà e autenticità,<br />
così da incontare gli<br />
Rilanciando il tema della giornata,“Nella rete,ma con lo...Spirito!”,il Vescovo<br />
Lorenzo ha sollecitato i ragazzi a farsi promotori di relazioni autentiche sia<br />
nella vita quotidiana (famiglia,scuola,parrocchia) sia in rete,potente mezzo<br />
di conoscenza e comunicazione,non dimenticando che lo Spirito Santo agisce,<br />
con e per mezzo loro,nell'annuncio dell'amicizia con Gesù<br />
INCONTRO RIUSCITO? DUE PARERI A CONFRONTO<br />
L’applauso ai “Granelli di sabbia”,<br />
di Sabbione, al termine del loro spettacolo<br />
altri in armonia con te”. Il Vescovo,<br />
rilanciando il tema<br />
della giornata, “Nella rete, ma<br />
con lo... Spirito!”, ha sollecitato<br />
i cresimandi a farsi promotori<br />
di relazioni autentiche<br />
sia negli ambienti della<br />
vita quotidiana (famiglia,<br />
scuola, parrocchia) sia in re-<br />
molto interessanti e senz'altro vicini<br />
al linguaggio dei ragazzi, ma forse<br />
l'impressione generale ha un po'<br />
svilito, anche agli occhi dei ragazzi<br />
e di alcuni genitori che ci avevano<br />
accompagnato, l'importanza di un<br />
appuntamento diocesano, che ci<br />
era stato proposto come una "tappa"<br />
nel cammino di preparazione<br />
alla Cresima.<br />
In ogni caso ringrazio tutti coloro<br />
che hanno lavorato per questo incontro<br />
e i bravissimi ragazzi che<br />
hanno recitato e mi scuso per le mie<br />
riflessioni, che spero vengano interpretate<br />
semplicemente come il contributo<br />
di una persona che ormai<br />
da 30 anni lavora e fa servizio con<br />
i ragazzi. Grazie per l'attenzione.<br />
F. P.<br />
te, potente mezzo di conoscenza<br />
e comunicazione,<br />
non dimenticando che lo<br />
Spirito Santo agisce, con e<br />
per mezzo loro, nell'annuncio<br />
dell'amicizia con Gesù.<br />
Un grazie grande come la<br />
diocesi va ai gruppi di giovani<br />
di Fogliano, Novellara (che<br />
hanno animato i canti della<br />
liturgia) e Luzzara, per il prezioso<br />
aiuto che hanno dato<br />
nell'allestimento e nell'organizzazione<br />
della giornata, ai<br />
giovani attori (veramente<br />
bravi) dei Granelli di sabbia,<br />
a Morena Guidetti e ai suoi<br />
collaboratori. L'appuntamento<br />
è per il prossimo anno,<br />
certi che il volto della<br />
<strong>Chiesa</strong> si trasformerà quando<br />
apriremo i nostri cuori ai<br />
doni dello Spirito!<br />
L'équipe di coordinamento<br />
dell' Ufficio Catechistico<br />
Una ricca esperienza<br />
di <strong>Chiesa</strong> diocesana<br />
(prezioso l’incontro con<br />
la nuova realtà della “rete”)<br />
Per noi della "bassa", Reggio non è<br />
proprio a portata di mano, ma l’idea<br />
di andare ad incontrare il nostro<br />
Vescovo ha trovato entusiasti<br />
tutti i miei ragazzi del catechismo.<br />
Come catechisti avevamo già partecipato<br />
ad altri di questi raduni<br />
per cresimandi, ma una moltitudine<br />
simile non c’era mai capitata di<br />
vederla.<br />
Abituati ad una realtà piccola come<br />
la nostra, trovarsi tra tanti giovani<br />
come loro è stata bellissima<br />
esperienza di <strong>Chiesa</strong>. Soprattutto, il<br />
LE PARROCCHIE<br />
PRESENTI<br />
ALL’INCONTRO<br />
01. Albinea (San Gaetano)<br />
02. Ancora<br />
03. Arceto<br />
04. Bagnolo in Piano<br />
05. Brescello<br />
06. Ca’ di Roggio<br />
07. Cadè<br />
08. Cadelbosco Sopra<br />
09. Calerno<br />
10. Campegine<br />
11. Canali<br />
12. Castelnuovo Sotto<br />
13. Cavazzoli<br />
14. Cavriago<br />
15. Cerredolo<br />
16. Fatima (Correggio)<br />
17. Fazzano<br />
18. Fosdondo - Canolo<br />
19. Gavassa<br />
20. Gavassa<br />
21. Gavasset<br />
22. Guastalla<br />
23. Immacolata<br />
24. Luzzara<br />
25. B.V. dello Spino - S. Girolamo<br />
26. Mandrio - Mandriolo -<br />
San Martino<br />
27. Massenzatico<br />
28. Montecavolo<br />
29. Montecchio Emilia<br />
30. Novellara<br />
31. Pieve<br />
32. Pieve di Guastalla<br />
33. Pratissolo<br />
34. Regna Pacis<br />
35. Rivalta<br />
36. Roncina<br />
37. Roncocesi<br />
38. Rubiera<br />
39. Ssn Faustino<br />
40. San Giovanni<br />
41. San Giuseppe<br />
42. San Luigi<br />
43. San Michele di Pigneto<br />
44. San Pio X<br />
45. San Prospero Strinati<br />
46. Santa Croce - San Paolo<br />
47. Sassuolo (Rometta)<br />
48. Scandiano (Ch.Grande)<br />
49. Tressano<br />
50. U.P. della B.V. dello Spino<br />
51. Vezzano<br />
52. Villa Aiola<br />
53. Villa Lunga – Ss.mo Salvatore<br />
54. Villa Rotta<br />
55. Villa Sesso<br />
sentirsi parte di una grande famiglia,<br />
la <strong>Chiesa</strong> diocesana, fra tanti<br />
ragazzi della tua età che condividono<br />
la tua stessa esperienza di fede…<br />
Dopo aver tanto spiegato e<br />
parlato a loro di <strong>Chiesa</strong>, questa è<br />
stata la più bella e costruttiva lezione.<br />
Non nascondo che quando suor<br />
Stefania ci propose l’iniziativa di<br />
“Amici in rete” rimasi piuttosto perplessa:<br />
personalmente con il mondo<br />
di Internet mantengo una certa<br />
diffidenza, ma tutto sommato la ritengo<br />
un’iniziativa interessante.<br />
Entrare nel mondo di Facebook a<br />
noi catechiste è costato un certo<br />
adattamento anche di linguaggio<br />
ma ci è piaciuto sentire dai nostri<br />
ragazzi che eravamo scese nel loro<br />
“territorio”. Anche se non ho vinto<br />
tutte le mie resistenze, e tuttora non<br />
so bene cosa significa “taggare”, ho<br />
capito che dobbiamo cercare i ragazzi<br />
nei loro spazi, anche perché<br />
accompagnandoli e vivendo insieme<br />
certe esperienze si può far capire<br />
loro il buono ed il cattivo delle<br />
cose. Quanto alla partecipazione<br />
così massiccia, forse è dovuta al coinvolgimento<br />
durante quasi tutto<br />
l’anno catechistico.<br />
Non è stato una semplice giornata<br />
con il Vescovo, ma un incontro al<br />
termine di un percorso in cui, non<br />
solo virtualmente, il Signore era<br />
con noi.<br />
Cecilia Badari<br />
parrocchia di Villarotta<br />
Unità pastorale della B.V. dello Spino
6<br />
15 maggio 2010<br />
CHIESA DI FELINA<br />
<strong>IL</strong> SUFFRAGIO PER I CONFRATELLI,<br />
SPECIALMENTE PER QUELLI<br />
DEFUNTI DAL GIUGNO 2009 Congregazione<br />
Un giorno infrasettimanale<br />
un po’ inconsueto,<br />
quello della<br />
prossima assemblea annuale<br />
della Congregazione Presbiterale<br />
diocesana di Felina. Il<br />
Consiglio di presidenza ha<br />
infatti la mattina di martedì<br />
1° giugno prossimo, a partire<br />
dalle 9.15. La scelta, afferma<br />
la lettera di convocazione, intende<br />
facilitare al massimo la<br />
partecipazione degli iscritti e<br />
e di quanti altri volessero<br />
unirsi alla giornata di preghiera<br />
e suffragio, di aggiornamento<br />
pastorale e di conviviale<br />
fraternità.<br />
Come di norma, l’assemblea<br />
si terrà presso la chiesa parrocchiale<br />
di Santa Maria Assunta<br />
in Felina, sede sociale<br />
della Congregazione. Si partirà<br />
alle ore 9.15 (accoglienza):<br />
seguiranno il canto di Lodi<br />
e la concelebrazione Eucaristica<br />
in suffragio dei Confratelli<br />
defunti, in particolare<br />
quelli dell’annata, da giugno<br />
2009, ma unito a quello di<br />
tutte le annate precedenti. Il<br />
pezzo forte sarà la conferenza<br />
di aggiornamento e dibattito.<br />
Chiuderà l’assemblea il<br />
pranzo alle ore 12.45 presso i<br />
locali della parrocchia.<br />
I<br />
confratelli defunti dell’annata<br />
sono:<br />
• comm. Camillo Rossi<br />
(+16 giugno 2009),<br />
• mons. Giacomo Rinaldi (+<br />
2 luglio 2009),<br />
• don Mario Predieri (+ 31<br />
agosto 2009),<br />
• don Carlo Cipolli (+ 23 ottobre<br />
2009),<br />
Vita di <strong>Chiesa</strong><br />
di Felina in assemblea<br />
Martedì 1° giugno a Felina si rifletterà sulla spiritualità sacerdotale<br />
Una foto di<br />
repertorio di una<br />
delle più recenti<br />
assemblee<br />
annuali della<br />
Congregazione<br />
Presbiterale,<br />
sempre a Felina.<br />
Quest'anno,<br />
martedì 1°<br />
giugno,<br />
la riflessione sarà<br />
tenuta da mons.<br />
Vittorio Peri, presidente<br />
nazionale<br />
dell'Unione Apostolica<br />
del Clero,<br />
sulla "Spiritualità<br />
diocesana dei<br />
ministri ordinati".<br />
• don Angelo Rabitti (+ 11<br />
marzo 2010).<br />
Sarà fatto anche un particolare<br />
ricordo al Cardinale Sergio<br />
Pignedoli, ricorrendo sia<br />
il centenario della nascita (4<br />
giugno 1910) che il trentennale<br />
della morte (15 giugno<br />
1980) e trovandosi la sua<br />
tomba proprio nella chiesa di<br />
Felina.<br />
La conferenza di aggiornamento<br />
sarà tenuta da<br />
monsignor Vittorio Peri,<br />
presidente nazionale dell’Unione<br />
Apostolica del Clero,<br />
che intratterrà i presenti<br />
sul tema: "Spiritualità diocesana<br />
dei ministri ordinati". Il<br />
tema - del tutto in linea con<br />
l'Anno Sacerdotale - è particolarmente<br />
caro alla Congregazione<br />
che, tra le sue finalità<br />
primarie, in ordine alla carità<br />
e alla comunione tra i<br />
Confratelli, ha innanzitutto:<br />
"a) favorire la fraternità sacerdotale<br />
e pastorale del Presbiterio<br />
diocesano, in comunione<br />
con il Vescovo; b) promuovere<br />
la spiritualità del<br />
ministero ordinato” (art. 2<br />
dello Statuto 1997). Sono perciò<br />
invitati, anche se non<br />
iscritti alla Congregazione,<br />
tutti i ministri “ordinati” e<br />
“istituiti” che, secondo l’articolo<br />
7 dello Statuto, in quanto<br />
"particolarmente impegnati<br />
nell’esercizio del sacerdozio<br />
battesimale", possono<br />
chiedere di essere iscritti a<br />
pieno titolo alla Congregazione.<br />
Nella lettera di indizione,<br />
il Priore della Congregazione<br />
mons.<br />
Guiscardo Mercati invita i<br />
confratelli a considerare impegno<br />
prioritario la parteci-<br />
pazione all’assemblea, in attuazione<br />
concreta della fraternità<br />
sacerdotale e pastorale<br />
e come occasione di conoscenza<br />
reciproca tra clero anziano<br />
e clero giovane. E, nel<br />
segno di tale fraternità, saranno<br />
ospiti graditi anche gli<br />
iscritti alla “Còngrega” di<br />
Brugneto, l’altra storica Congregazione<br />
Presbiterale del<br />
territorio diocesano guastallese.<br />
Nel pomeriggio, infine, per<br />
chi lo desidera e tempo permettendo,<br />
ci sarà la possibilità<br />
di fare una escursione fino<br />
alla croce che, sul monte Fòsola,<br />
ricorda l’uccisione di<br />
don Giuseppe Jemmi, il 19<br />
aprile 1945. Si sale in auto fino<br />
alla località Casa Barucco,<br />
quindi si prosegue a piedi per<br />
una ventina di minuti nel folto<br />
del bosco, con persona<br />
esperta che fa da guida.<br />
UNA <strong>FEDE</strong>LTÀ SECOLARE<br />
La Congregazione Presbiterale diocesana di Felina è stata costituita<br />
con decreto 20 settembre1955 dal vescovo Beniamino<br />
Socche, che ha conglobato in un unico sodalizio le precedenti<br />
Congregazioni Presbiterali di Reggio, Minozzo e Felina,<br />
ultime rimaste di una serie di associazioni di sacerdoti (e<br />
in tanta parte anche di laici) iniziata, per quanto si sa, ai primi<br />
del secolo XIII con il Consorzio Presbiterale di Reggio.<br />
Tutte queste associazioni, particolarmente dal secolo XVII,<br />
hanno avuto il carattere della spontaneità e della libera adesione,<br />
volendo così sottolineare il senso della fraternità, del reciproco<br />
aiuto materiale e spirituale e, infine, del suffragio postmortem<br />
come segno della massima carità.<br />
Tra le ultime è sorta, nel 1713, quella di Felina, la cui floridezza<br />
ha finito via via per assorbire tutte le altre. In essa erano pur<br />
sempre centrali la preghiera e l’aggiornamento pastorale, ma<br />
erano inseparabili dall’incontro libero, spontaneo e amichevole<br />
tra i confratelli, che si verificava nella giornata dell’assemblea<br />
annuale.<br />
In questa storia di oltre otto secoli nessun dubbio sorge circa<br />
la fedeltà all’adempimento degli obblighi statutari e quindi del<br />
suffragio per i confratelli defunti che, se riguarda in particolare<br />
quelli dell’annata sociale, in realtà si estende, per quanto in<br />
evidente sottinteso, a tutti i defunti degli anni e dei secoli precedenti.<br />
Ciò risulta in particolare dai registri della Congregazione<br />
di Felina dai quali si può accertare che mai un solo anno<br />
si è mancato di celebrare l’assemblea annuale caratterizzata<br />
dalla celebrazione della Santa Messa per i defunti, da<br />
momenti di incontro per parlare di temi pastorali (e questo in<br />
particolare in tutto il secolo XX) e da un momento conclusivo<br />
di tipo conviviale, a volte consumando il pranzo, a base di pane<br />
pancetta e vino, sull’erba del sagrato; a volte in una vicina<br />
locanda e, da almeno 50 anni, nei locali della parrocchia.<br />
L’assemblea non mancò neppure nell’anno 1944, allorché –<br />
cadendo sempre a termini di statuto il martedì dopo l’ottava<br />
di San Pietro – venne a coincidere con uno dei più terribili rastrellamenti<br />
tedeschi, che vide la maggior parte del clero montano<br />
catturato e tradotto nel campo di concentramento di Bibbiano<br />
o altrove. Fu il rastrellamento, per ricordare un nome,<br />
che vide l’uccisione del giovane don Giuseppe Donadelli,<br />
parroco di Vallisnera, fucilato dai tedeschi il 2 luglio. I convenuti,<br />
quella volta, si contarono sulle dita di una mano e rischiarono<br />
non poco, ma vollero ugualmente mantenere l’impegno<br />
a nome di tutti gli assenti.<br />
Qualcuno sa di altra istituzione altrettanto “fedele nei secoli”?
A un anno dalla morte di don Sassatelli un suo seminarista è ammesso al cammino sacerdotale<br />
Fogliano, una comunità non più orfana<br />
Da don Ximenes a don Siro e ora a don Natale: la vita di fede continua<br />
Era suo desiderio che il<br />
rito della sua ammissione<br />
al cammino sacerdotale<br />
cadesse nell'esatto<br />
anniversario della morte del<br />
suo parroco, don Siro Sassatelli.<br />
Per questo Giacomo<br />
Menozzi, seminarista di Fogliano,<br />
ha indicato il 7 maggio<br />
come data. Tutti d'accordo,<br />
il Vescovo Adriano, che<br />
avrebbe presieduto la celebrazione,<br />
il parroco don Natale,<br />
cui premeva che il suo<br />
predecessore fosse ricordato<br />
nel modo più solenne, e i<br />
parrocchiani, nei quali la memoria<br />
di don Siro resta vivissima.<br />
Del resto, per la comunità di<br />
Fogliano la data del 7 maggio<br />
rimarrà per sempre legata alla<br />
improvvisa morte dell’amato<br />
parroco, che per 34 anni<br />
ha guidato, con la sua spiccata<br />
personalità e il suo stile<br />
fermo ma aperto alle novità<br />
della pastorale, un paese che<br />
da piccola “villa” di campagna<br />
dell’immediata periferia<br />
della città, si è trasformata in<br />
una frazione variegata, dalle<br />
problematiche tipiche dei<br />
nostri tempi, innestate in una<br />
consolidata e tranquilla tradizione<br />
religiosa.<br />
Ma il ricordo risale ancora<br />
più indietro nel tempo, al<br />
compianto don Ximenes Azzolini,<br />
che con la sua personalità<br />
pacata e paziente ha<br />
seminato germogli di bontà e<br />
di fede profondi in chi lo ha<br />
conosciuto.<br />
Don Siro ne ha raccolto l'eredità,<br />
rinnovandola con le sue<br />
doti propositive ed organizzative,<br />
in una continuità nella<br />
diversità che ha portato ad<br />
una crescita significativa in<br />
qualità e quantità della vita<br />
parrocchiale.<br />
Don Siro, come don Ximenes,<br />
era veramente<br />
caro ai parrocchiani<br />
non solo per il lungo tempo<br />
trascorso insieme, ma per<br />
la crescita reciproca che, come<br />
in una famiglia, attraversa<br />
stagioni, periodi di vita,<br />
progetti, cambiamenti che<br />
lasciano il segno. Il ricordo<br />
delle preghiere e della commozione<br />
di un anno fa, nei<br />
giorni del lutto per la sua<br />
scomparsa, non è che una<br />
parte, quella largamente condivisa<br />
da almeno tre generazioni,<br />
di un insieme di me-<br />
morie personali e di segni<br />
impressi nella vita delle persone.<br />
Non si tratta solo degli anni<br />
del giovane don Siro, pieno di<br />
vigore e di simpatia alla "don<br />
Camillo", quelli delle iniziative<br />
e del fervore pastorale,<br />
ma anche degli anni più faticosi<br />
e difficili, oppressi dal<br />
peso crescente dei problemi<br />
di salute, della gestione di<br />
una comunità sempre più<br />
complessa ed eterogenea,<br />
dalla carenza di energie davanti<br />
alle nuove esigenze.<br />
Don Ximenes e don Siro: due<br />
figure di sacerdoti, che hanno<br />
esercitato in modi diversi<br />
la paternità sacerdotale in<br />
stretta comunione con il Signore<br />
e in amore costante<br />
per la parrocchia che si sono<br />
spesi nel loro servizio con<br />
piena consapevolezza del loro<br />
ministero.<br />
Il segno che don Siro ha lasciato<br />
è visibile anche in<br />
Giacomo che, sempre<br />
Vita di <strong>Chiesa</strong> 15 maggio 2010 7<br />
molto presente parrocchia e<br />
in oratorio, ha avuto in lui,<br />
suo primo direttore spirituale,<br />
un’importante figura di riferimento,<br />
come modello per<br />
le sue decisioni più importanti:<br />
a partire dalla grande<br />
scelta di intraprendere il<br />
cammino sacerdotale. Forse<br />
nemmeno don Siro, pur<br />
avendo probabilmente sperato<br />
in una vocazione nella<br />
sua comunità, si sarebbe<br />
aspettato che tra tutti i suoi<br />
Don Ximenes Azzolini,don Siro Sassatelli,<br />
don Natale Dallari...e ora Giacomo Menozzi:<br />
la storia di questa comunità continua,<br />
i suoi occhi vedranno ancora giorni di fede<br />
giovani proprio il più vulcanico<br />
avrebbe accolto l’invito<br />
del Signore.<br />
Un anno fa, nell’omelia di<br />
commiato, il Vescovo Ausiliare<br />
Ghizzoni parlava di un<br />
“senso” messo dal Signore in<br />
tutte le cose che sono accadute<br />
nella vita di don Siro. A<br />
Giacomo, che ha respirato in<br />
famiglia la fede e che ha avuto<br />
nel suo amato parroco uno<br />
degli attori principali della<br />
sua vocazione va l’incoraggiamento<br />
di tutta la comunità<br />
di Fogliano.<br />
Foto grande:<br />
a Fogliano, la sera<br />
di venerdì 7 maggio<br />
il seminarista<br />
Giacomo Menozzi<br />
è ufficialmente<br />
ammesso dal<br />
Vescovo Adriano<br />
al cammino sacerdotale<br />
(al centro<br />
è riconoscibile<br />
il nuovo parroco<br />
don Natale Dallari).<br />
Foto piccole: sopra,<br />
don Ximenes<br />
Azzolini, l'indimenticato<br />
parroco dei<br />
decenni dopo la<br />
guerra (nato il<br />
23 luglio 1898, è<br />
morto quasi centenario<br />
il 15 maggio<br />
1998); sotto, don<br />
Siro Sassatelli (nato<br />
il 24 luglio 1937,<br />
è improvvisamente<br />
morto il 7 maggio<br />
2009, non ancora<br />
72enne, a seguito<br />
ad una rovinosa<br />
caduta; era<br />
parroco a Fogliano<br />
da 34 anni).<br />
Una particolare gratitudine<br />
i parrocchiani<br />
intendono esprimere,<br />
infine, al Vescovo Adriano,<br />
che proprio pochi mesi prima<br />
della morte di don Siro<br />
aveva compiuto la sua visita<br />
pastorale in parrocchia. È<br />
tornato poi altre volte a trovare<br />
la comunità, provata<br />
dalla perdita del suo pastore,<br />
e ha inviato come nuovo parroco<br />
don Natale Dallari, che<br />
con saggia prudenza ne ha<br />
preso la guida verso nuovi<br />
traguardi: il consolidamento<br />
del percorso di iniziazione<br />
cristiana e del catechismo, il<br />
rinnovamento di alcune pratiche<br />
liturgiche, i nuovi orizzonti<br />
nella pastorale dei giovani,<br />
le esperienze missionarie<br />
e tanto altro ancora, fra<br />
cui l’impegno della ristrutturazione<br />
e del risanamento<br />
della vecchia canonica per<br />
farne locali più adatti alla vita<br />
della comunità.<br />
Don Ximenes, don Siro, don<br />
Natale... e ora Giacomo: la<br />
storia di questa comunità<br />
continua, il suo cuore non si<br />
ferma al ricordo, i suoi occhi<br />
vedranno ancora giorni di fede.<br />
Marina Casoni<br />
È morta suor Maria Cristina Maturi, 91 anni, delle Figlie di Gesù, per 35 in servizio presso la comunità parrocchiale<br />
RUBIERA RICORDA SUOR MARIA CRISTINA, LA “SUORA DI TUTTI”<br />
E<br />
ra la suora di tutti. Certo, qualcuno<br />
le era più vicino, più assiduo,<br />
ma lei non mai escluso<br />
nessuno dalle sue attenzioni materne.<br />
Aveva una parola di conforto per ciascuno,<br />
ma anche una tirata d'orecchie,<br />
se era il caso, o la battuta scherzosa,<br />
che portava l'interlocutore a sorridere<br />
di sé. Era questo lo stile di Sr. Maria<br />
Cristina, delle Figlie di Gesù.<br />
È morta a 91 anni, lasciando a Rubiera<br />
un vuoto di affetti. Di lei si è scritto<br />
tanto anche su questo settimanale, in<br />
occasione delle feste organizzate dalle<br />
"Ragazzine anni '30-'40", delle recite<br />
al cinema Excelsior, dell'avviamento<br />
al lavoro, dell'ago magico, del<br />
ricamo per il corredo nuziale, del dopo-scuola,<br />
dei giochi nel cortile delle<br />
Suore, della misteriosa soffitta nella<br />
quale solo lei poteva salire, per poi portare<br />
stoffe e foulard per giocare alle "regine",<br />
dei bambini tenuti all'asilo oltre all'orario<br />
consentito, per aiutare le mamme che avevano<br />
necessità di lavoro.<br />
Il quadro è stato confermato anche da una<br />
sua consorella alle esequie, giovedì 6 maggio,<br />
all'ultimo saluto della parrocchia che<br />
Suor Maria Cristina (a destra) con suor Silvana, che<br />
a Rubiera l'ha sempre assistita, ma che è stata impossibilitata<br />
a partecipare alle esequie. La foto<br />
le ritrae a Verona, nella Casa Madre, nel 60° di<br />
professione religiosa di suor Maria Cristina.<br />
l'ha vista suora per oltre 35 anni.<br />
La sua missione apostolica era alimentata<br />
da un costante impegno di vita spirituale.<br />
Annotava in una delle sue agende: "La fede,<br />
per me, è tutto. Signore, le mie debolezze<br />
sono molto grandi, ma so che è più<br />
grande la tua misericordia. Questa è la certezza<br />
di cui ho bisogno e ti chiedo l'umil-<br />
don Ximenes Azzolini<br />
don Siro Sassatelli<br />
tà caritatevole, così non giudicherò<br />
nessuno". Già nel suo 75° compleanno,<br />
si preparava all'incontro col Signore,<br />
che le ha concesso ancora 16 anni di vita<br />
da spendere per il bene di tutti.<br />
S<br />
uor Maria Cristina era nata il 24<br />
marzo 1919 a Pinzolo (TN). Fu<br />
in famiglia che coltivò il suo<br />
cammino di fede, prestando servizio<br />
in casa e nei campi. Raccontava spesso<br />
dei km che faceva a piedi per recarsi<br />
in chiesa alla S. Messa.<br />
Nell'omelia delle esequie il parroco,<br />
don Claudio Gonzaga, ha messo in risalto<br />
la sua grande umanità, che riusciva<br />
a coniugare alla fedeltà alla sua<br />
vocazione; per questo l’ha additata a<br />
modello anche per le giovani del nostro<br />
tempo, per realizzare in pienezza<br />
la vita cristiana e ascoltare la chiamata del<br />
Signore.<br />
Fra i sacerdoti concelebranti monsignor<br />
Franco Ruffini, vicario episcopale per le<br />
religiose, ha portato le condoglianze del<br />
Vescovo.<br />
Mary Pagani<br />
ACCADRÀ A REGGIO<br />
Pieve Modolena. Giorgio Campanini sui cattolici oggi<br />
Venerdì 14 maggio, ore 20.45, parrocchia di Pieve Modolena:<br />
per il Circolo "G. Toniolo" (e altre realtà), il prof. Giorgio<br />
Campanini, storico del movimento cattolico in Italia,<br />
parlerà di "I cattolici oggi, fra testimonianza e progetto".<br />
S. Stefano. Incontro della Milizia dell'Immacolata<br />
Sabato 15 maggio, ore 15, chiesa di S. Stefano: incontro<br />
della Milizia dell'Immacolata (Rosario, catechesi mariana).<br />
Cappuccini. In visita al Convento e alla vita dei frati<br />
Sabato 15 maggio il convento dei Cappuccini apre le sue<br />
porte. Alle 17 e alle 18.30, in replica: Ti narro dei Frati (per<br />
tutti), con frate Antonello Ferretti alla scoperta di angoli e<br />
luoghi (atrio, refettorio, orto, coro, chiostri); alle 20.30, gioco-storia<br />
L'alfabeto delle erbe, con l'attrice Mirella Gazzotti.<br />
Coviolo. A Montericco sul perdono nella coppia<br />
Sabato 15 e domenica 16 maggio l'unità pastorale di Coviolo<br />
e S. Giuseppe organizza al Santuario di Montericco<br />
una due-giorni su "Prima che la coppia scoppi. Il perdono<br />
nella coppia", con Daniela dell'Eremo di Caresto. Info:<br />
Alessandro 349.1783396, Roberta 340.8265693.<br />
Coviolo. "Per un passo nel cammino", per 20-30enni<br />
Domenica 16 maggio, ore 8.45-16, parrocchia di Coviolo:<br />
percorso vocazionale "Per un passo nel cammino".<br />
S. Maurizio. Ricordare p. Tiziano e don Luigi Guglielmi<br />
Domenica 16 maggio, dalle 15, parrocchia di San Maurizio:<br />
pomeriggio in ricordo dei fratelli padre Tiziano e don Luigi<br />
Guglielmi, con Santa Messa alle ore 18.<br />
Museo Diocesano. Rinviata la conferenza con Paolucci<br />
A causa di improvvisi impegni familiari del prof. Antonio<br />
Paolucci, la programmata conferenza prevista per domenica<br />
16 maggio nell'ambito delle iniziative collaterali alla<br />
mostra fotografica Stabat Mater (allestita presso il Museo<br />
Diocesano) è stata annullata e rinviata a data da destinarsi.<br />
Ghiara. Musica sacra inedita del '700 napoletano<br />
Giovedì 20 maggio, ore 21, Basilica della Ghiara: per "Soli<br />
Deo Gloria", concerto "In laude Mariae Virginis", "Una musica<br />
grandiosa", musica sacra inedita del Settecento napoletano,<br />
col Coro ed Ensemble strumentale della Facoltà di<br />
Musicologia dell'Università di Pavia-Cremona (musiche di<br />
Durante, Mancini, Sarro e Scarlatti).<br />
Cattedrale. De Rita e Bregantini: fede e autorità civile<br />
Giovedì 20 maggio, ore 21, Duomo: per i Dialoghi in Cattedrale,<br />
il prof. Giuseppe De Rita, presidente del Censis, e<br />
l'arcivescovo mons. Giancarlo Bregantini dialogheranno<br />
su "Di fronte alle autorità costituite: il cristiano e l'autorità<br />
civile (in ascolto di Rm 13,1-14)". Modererà don Giuseppe<br />
Dossetti. Diretta su Radio Pace e ètv-Teletricolore.<br />
Teatro Ariosto. Musical pro restauri alla Cattedrale<br />
Venerdì 21 maggio, alle ore 21, al Teatro Ariosto: musical Fino<br />
al Terzo Cielo, pro restauri della Cattedrale (v. a pagina 4).<br />
Centro Simonazzi. Seminario Rtm: un'economia felice<br />
Sabato 22 maggio, dalle 9, centro Simonazzi (Cisl, via Turri<br />
55): Reggio Terzo Mondo - in collaborazione con Ravinala<br />
e "Cibo per tutti - Kuminda", organizza il seminario "A testa<br />
in giù. Verso un'economia felice".<br />
Hotel Posta. Convegno nel ventennale di Admo<br />
Sabato 22 maggio, dalle 10, all’Hotel Posta (piazza del<br />
Monte 2), convegno nel ventennale di Admo (Associazione<br />
donatori Midollo osseo) nazionale e regionale (v. pag. 16).<br />
Cattedrale. Ordinazioni sacerdotali<br />
Sabato 22 maggio, ore 20.30, Cattedrale: ordinazione sacerdotale<br />
di Luigi Orlandini e Roberto Ruozi (v. a pag. 3).<br />
S. Domenico. Concerto pro Mensa del Vescovo<br />
Domenica 23 maggio, alle 21, presso la chiesa di S. Domenico<br />
(piazzale), per "Soli Deo Gloria" concerto dell'Orchestra<br />
dell'Università di Ratisbona pro Mensa del Vescovo.<br />
Centro Simonazzi. Don Agostini: il socialismo reggiano<br />
Lunedì 24 maggio, ore 20.45, Centro Simonazzi: per "Derivando",<br />
don Eleuterio Agostini parlerà di "La 'perfidia'<br />
del socialismo reggiano. Le prediche di Natale di Prampolini<br />
e i preti de 'La plebe': maestri della <strong>Chiesa</strong> reggiana?".<br />
S. Agostino. Incontro di preghiera del ciclo "Seguimi"<br />
Venerdì 28 maggio, ore 21, chiesa di S. Agostino: per il ciclo<br />
"Seguimi", una monaca clarissa guiderà l'incontro di<br />
preghiera su "Voi dunque pregate così... (Mt 6,9)".<br />
Ac. Festincontro: aperte le iscrizioni al "Cantalavita"<br />
Sono aperte le iscrizioni al Cantalavita (Festincontro 2010):<br />
info: Francesca, tel. 348.5141467, francymosca83@email.it.
8<br />
15 maggio 2010<br />
Pubblichiamo la seconda<br />
parte dell'intervista che il<br />
Vescovo mons. Adriano<br />
Caprioli e don Emanuele<br />
Benatti, direttore del<br />
Centro Missionario Diocesano,<br />
hanno rilasciato a La Libertà e<br />
a Cronaca, il rotocalco settimanale<br />
dei Servizi tv, al ritorno dal viaggio in<br />
Brasile (23 aprile - 1° maggio). Il viaggio<br />
aveva un duplice scopo: partecipare<br />
alle celebrazioni del 50° anniversario<br />
di fondazione della Diocesi di<br />
Ruy Barbosa e visitare i missionari e le<br />
missioni reggiane in terra brasiliana.<br />
Eccellenza, a proposito di comunicazione<br />
della fede, l’impegno che<br />
la nostra <strong>Chiesa</strong> si è assunta è anche<br />
quello di contribuire alla costruzione<br />
di un seminario a Feira de<br />
Santana. Come procede l’impegno<br />
formativo e vocazionale che, negli<br />
ultimi anni, la nostra Diocesi ha assunto<br />
nella missione in Brasile?<br />
Questa era la mia seconda visita, dopo<br />
quella del 2000. Allora non c’era il<br />
seminario, però c’era un sogno che lo<br />
preparava: una specie di pre-seminario<br />
a Utinga, grazie all’impegno di<br />
don Gabriele Carlotti e di don Fernando<br />
Immovilli. Ora questo sogno si<br />
è realizzato con la costruzione di questo<br />
seminario e studio teologico: vuol<br />
dire che la nostra <strong>Chiesa</strong> sorella di<br />
Ruy Barbosa “ha messo su casa”, come<br />
altre diocesi ed altri seminari, che<br />
convergono poi in uno studio teologico<br />
interdiocesano. E noi siamo presenti,<br />
anche dopo la costruzione, con<br />
alcuni docenti: don Paolo Cugini, ad<br />
esempio, è insegnante di filosofia; ci<br />
sono però delle attese anche per altre<br />
figure di cui quel seminario ha bisogno,<br />
a partire da un padre spirituale.<br />
Per quanto riguarda la vita di questo<br />
seminario, abbiamo incontrato una<br />
decina di seminaristi: dopo il primo,<br />
diventato prete lo scorso anno, un altro<br />
sarà ordinato diacono a giugno. La<br />
cosa che più mi ha colpito è il fatto<br />
che ha chiesto al suo Vescovo di poter<br />
essere ordinato diacono presso la nostra<br />
Casa della Carità di Ruy Barbosa,<br />
perché lì è nata la sua vocazione, come<br />
accade anche qui da noi qualche<br />
volta, presso i giovani che frequentano<br />
le Case della Carità.<br />
La vita di questo seminario è certo di<br />
studio e di preghiera, ma ci ha colpito<br />
anche il fatto che ha in programma<br />
un’ora di lavoro al giorno - chi nel<br />
giardino, chi nella fabbrica delle candele...<br />
- per fare anche un’esperienza<br />
di lavoro manuale e per il sostegno<br />
economico dello stesso seminario.<br />
Don Emanuele, parlare di pastorale,<br />
in terra brasiliana, significa anche<br />
ricordare la “Campagna di Fraternità”<br />
vissuta dalla <strong>Chiesa</strong> locale<br />
e il suo impegno per i "sem terra" o<br />
per i bambini di strada...<br />
Ricordo anzitutto che ogni anno, in<br />
quaresima, la Conferenza Episcopale<br />
Brasiliana propone a tutte le Chiese<br />
un tema sociale specifico: ad esempio,<br />
gli anziani, gli indigeni, le minoranze,<br />
il problema dell’acqua o della<br />
terra...; un tema su cui anche la liturgia<br />
quaresimale, con i canti che vengono<br />
composti e facilmente imparati<br />
dalla gente, può ritornare a più riprese<br />
e in diverse maniere. È una campagna<br />
di fraternità che certamente incide sulla<br />
vita del popolo brasiliano.<br />
Al di là di questo, la presenza dei nostri<br />
missionari ha significato un impe-<br />
gno non solo nelle comunità ecclesiali<br />
di base e in una lettura popolare<br />
della Parola di Dio, ma anche nella<br />
lotta sociale per i diritti umani, per la<br />
dignità della persona. È stato un impegno<br />
certamente molto accentuato, dei<br />
primi decenni. Adesso i nostri missionari,<br />
senza accantonare quella sottolineatura,<br />
si concentrano di più sull’animazione<br />
pastorale e sulla formazione<br />
vocazionale; ma rimane comunque<br />
quella sensibilità. Più in particolare, il<br />
nostro don Giancarlo Pacchin, che<br />
opera non nello stato di Bahia ma a<br />
Jandire, nello stato di San Paolo, segue<br />
il movimento dei “sem terra” e gli accampamenti<br />
di famiglie che si insediano<br />
in territori adiacenti ai grandi latifondi.<br />
La realtà è che in Brasile, se<br />
uno non ha la terra e ne ha bisogno, è<br />
obbligato a occuparne un appezzamento<br />
in un grande latifondo, con la<br />
speranza che le cose poi evolveranno<br />
e la legge gli permetterà di diventare<br />
proprietario di quel pezzo di terra. Ma<br />
nel frattempo passano gli anni e rischia<br />
di essere espulso, di essere attaccato<br />
dalla polizia, o anche aggredito<br />
dai pistoleri inviati dal latifondista...<br />
Don Emanuele, qual è la “linea”<br />
della nostra équipe missionaria, di<br />
fronte ai problemi sociali? In cosa<br />
consiste il loro lavoro?<br />
Questa realtà viene condivisa<br />
anche dai nostri missionari. I<br />
nostri sacerdoti hanno rischiato<br />
a volte la vita; non l’hanno detto,<br />
non ne hanno fatto propaganda,<br />
però talora si sono molto<br />
esposti e hanno salvato la vita di<br />
persone che poi ci hanno raccontato<br />
come sono andate le<br />
cose. Quindi, certamente l’impegno<br />
dei nostri missionari a favore<br />
della povera gente, dei lavoratori<br />
(a Bonito, ad esempio, i lavoratori<br />
del caffè), delle minoranze, dei<br />
contadini... è stato permanente.<br />
Due esempi: le cisterne per raccogliere<br />
l’acqua piovana sono state una<br />
creazione di don Paolo Ronzoni, una<br />
decina di anni fa; all’inizio la cosa era<br />
sembrata un sogno, era stata anche<br />
ironicamente criticata, poi è diventata<br />
una delle iniziative che il governo oggi<br />
sostiene e cerca di diffondere in tutto<br />
il Brasile: costruire cisterne in ce-<br />
Il Vescovo in Brasile (II parte)<br />
Seconda parte della nostra intervista al Vescovo e a don Emanuele Benatti dopo la visita alla Diocesi brasiliana di Ruy Barbosa<br />
DUE CHIESE IN STATO DI MISSIONE<br />
mento per raccogliere acqua piovana<br />
da riutilizzare per l’alimentazione, per<br />
l’igiene personale e per l’irrigazione.<br />
Altro esempio, gli oratori di strada per<br />
seguire i giovani e i ragazzi che sono<br />
lasciati a se stessi. Anzitutto il Centro<br />
San Giorgio di Ruy Barbosa, voluto da<br />
Firmino Pessina, un esempio di come<br />
i ragazzi possono essere accolti, guidati,<br />
educati, formati e accompagnati<br />
nella loro crescita; per cui il comune e<br />
la prefettura si sono impegnati a costruire<br />
altri due centri, chiedendo che<br />
gli educatori del nostro Centro San<br />
Giorgio, che è parrocchiale, collaborassero<br />
alla formazione dei loro operatori.<br />
E ancora: l’iniziativa “non so<br />
ma desidero (imparare)”, animata dal<br />
nostro Enzo Bertani a Utinga, che sta<br />
diventando un’esperienza pilota per<br />
l’educazione della gioventù lasciata a<br />
se stessa.<br />
I problemi che il Brasile deve affrontare<br />
sono anche ambientali<br />
(un’enorme marea nera, proprio in<br />
questi giorni, si abbatte sulle coste<br />
del Centro America): don Emanuele,<br />
c’è una “coscienza ecologica”<br />
che dobbiamo imparare dalla gente<br />
del Brasile?<br />
Credo di sì, precisando però che la<br />
coscienza ecologica può essere di natura<br />
ambientale, ed è quella cui corre<br />
abitualmente il nostro pensiero, ma<br />
"In conclusione, vo rei insistere su queste<br />
due Chiese in cammino, la nostra e que la<br />
di Ruy Barbosa: ciascuna con le sue<br />
ricchezze e povertà, ma anche l'una a<br />
fianco de l'altra, non l'una in sostituzione<br />
de l'altra, per essere tu t'e due Chiese in<br />
stato di missione" (Vescovo Adriano)<br />
anche di natura umana, sì, una "ecologia<br />
umana". Per questo aspetto, mi<br />
sembra fondamentale l’impegno della<br />
<strong>Chiesa</strong> brasiliana nelle campagne di<br />
fraternità a favore degli indigeni, oppure<br />
a favore della cultura “negra”<br />
(sono molti i brasiliani di origine africana),<br />
per recuperare questa dimensione<br />
umana dell’ecologia, per far<br />
convivere le diverse realtà del Brasile<br />
(questo Paese è un continente, di realtà<br />
differenti ce ne sono tante...).<br />
DIDASCALIE<br />
Foto sopra: i preti reggiani, missionari<br />
e in visita (da sinistra: don<br />
Daniele Casini, don Paolo Cugini,<br />
don Emanuele Benatti, don Riccardo<br />
Camellini, il Vescovo, don Vittorio<br />
Trevisi al microfono, don Marco<br />
Ferrari, don Fernando Immovilli,<br />
don Luigi Gibellini, don Riccardo<br />
Mioni e don Giancarlo Pacchin).<br />
Foto a sinistra: il Vescovo consegna<br />
la Bibbia ad una donna di una<br />
comunità ecclesiale di base.<br />
Foto a destra: mons. Caprioli con<br />
alcune ragazze che accennano un<br />
passo di danza liturgica.<br />
L’altro aspetto riguarda la cultura ambientale:<br />
credo che l’impegno di alcuni<br />
vescovi a favore dell’acqua - perché<br />
ad esempio il Rio delle Amazzoni non<br />
venga deviato a favore delle multinazionali,<br />
ma conservi il suo corso, che<br />
permette a tante popolazioni povere<br />
dell’Amazzonia di vivere come hanno<br />
sempre vissuto - è una lotta perché la<br />
natura resti com’è e non sia devastata.<br />
Chiaramente, finché la foresta amazzonica<br />
sarà esposta al rischio di essere<br />
dimezzata, possiamo dire che non abbiamo<br />
grandi cose da imparare dal<br />
Brasile. Il Brasile deve dimostrare all’umanità<br />
che la foresta amazzonica,<br />
che è un patrimonio dell’umanità, vede<br />
nel Brasile stesso il suo primo garante<br />
e custode. Purtroppo ormai metà<br />
della foresta amazzonica se ne è andata,<br />
con grossi squilibri ambientali in<br />
Brasile e altrove nel mondo.<br />
Eccellenza, è stato il suo secondo<br />
viaggio in Brasile. Quali aspetti<br />
l’hanno colpita, in quest’occasione,<br />
rispetto alla precedente visita? Ha<br />
ravvisato nuove urgenze pastorali?<br />
L’aspetto che più ci ha colpito, dopo<br />
10 anni, è il fatto che si tratta di una<br />
<strong>Chiesa</strong> in cammino. Questo aspetto è<br />
stato reso visibile dal dono che è stato<br />
fatto a me, e a tutta la nostra <strong>Chiesa</strong>,<br />
di una pietra pregiata sulla quale è<br />
scritto “Diocesi di Ruy Barbosa in<br />
cammino”. In cammino in<br />
che senso?<br />
Indubbiamente è una <strong>Chiesa</strong><br />
che, come è stato detto, sta<br />
lottando per la promozione<br />
di una giustizia sociale, per<br />
la quale essa vuole dare il<br />
suo contributo. Questa immagine<br />
di <strong>Chiesa</strong>, attenta appunto<br />
alle condizioni sociali,<br />
è indubbiamente preziosa,<br />
ma essa ha bisogno di fondare<br />
questa attenzione ai bisogni anche<br />
materiali, qualificandosi soprattutto<br />
come una <strong>Chiesa</strong> che porta il Vangelo.<br />
Il Vangelo è indubbiamente una risorsa<br />
per la promozione di una giustizia<br />
sociale, ma prima ancora per la<br />
promozione e lo sviluppo integrale<br />
dell’uomo. Ed è bello vedere come<br />
questa <strong>Chiesa</strong> abbia, sotto questo profilo,<br />
i problemi delle nostre Chiese in<br />
Europa: Chiese, là come qua, fatte in<br />
gran parte di battezzati, ma non sem-<br />
pre accompagnati nei cammini di fede.<br />
Ecco allora l’importanza di una vita<br />
di comunità, di <strong>Chiesa</strong>, attraverso la<br />
Parola di Dio, i ministeri... insomma<br />
una <strong>Chiesa</strong> testimoniante. Questa è la<br />
cosa che più mi ha colpito: questo maturare<br />
come <strong>Chiesa</strong> evangelizzante.<br />
E poi, le urgenze. Mi riferisco soprattutto<br />
ai nostri missionari. Negli incontri<br />
che abbiamo fatto nel centro pastorale<br />
di Ipirà mi ha colpito la visione<br />
diversa del proprio essere presenti. Alcuni<br />
dicono: “Ma perché non lasciare<br />
a noi la libertà di stare qui in missione<br />
per tutto il tempo che noi pensiamo<br />
utile per poterci incarnare nelle situazioni<br />
culturali, sociali e spirituali?”. Invece<br />
qualcun altro sosteneva che il<br />
prete è mandato per un tempo determinato,<br />
ed è bene che poi ritorni; anzitutto<br />
perché lasciar passare troppo<br />
tempo rende poi più difficile un reinserimento<br />
nella nostra diocesi; ma soprattutto<br />
per poter lasciare il posto ad<br />
altri che partono: se qualcuno non ritorna,<br />
altri non possono partire. Sono<br />
due posizioni che dicono in positivo<br />
l’attenzione che tutto il clero e tutta la<br />
nostra diocesi deve avere nei confronti<br />
di questa <strong>Chiesa</strong> sorella.<br />
Monsignore, se dovesse sintetizzare<br />
l’immagine di <strong>Chiesa</strong> di Ruy Barbosa<br />
che, come vescovo, porta nel<br />
cuore, come la descriverebbe?<br />
Userei proprio l’immagine di <strong>Chiesa</strong><br />
sorella, perché essere <strong>Chiesa</strong> è essere<br />
come una famiglia, una grande famiglia,<br />
una comunità di diverse Chiese<br />
locali: in questo caso, la nostra e quella<br />
di Ruy Barbosa. In una famiglia non<br />
ci sono alcuni ricchi e altri poveri: per<br />
così dire, tutti sono ricchi e poveri.<br />
Noi abbiamo fatto un passo in avanti<br />
rispetto all’idea che si vada in missione<br />
come <strong>Chiesa</strong> ricca – di risorse materiali,<br />
di preti (in passato, soprattutto,<br />
ma anche oggi, rispetto a quella realtà...)<br />
– che si muove in favore di una<br />
<strong>Chiesa</strong> povera. Essere in missione vuol<br />
dire essere due Chiese sorelle che si<br />
scambiano dei doni, perché abbiamo<br />
anche noi da imparare dalla nostra<br />
<strong>Chiesa</strong> sorella: per esempio, una familiarità<br />
“popolare” con la Parola di Dio;<br />
una partecipazione comunitaria alla<br />
vita della <strong>Chiesa</strong>, non solo attraverso il<br />
senso delle feste, ma anche attraverso<br />
le figure ministeriali. Non dimentichiamo<br />
che non tutte le domeniche hanno<br />
il prete per l’Eucaristia; però hanno dei<br />
leader di comunità che animano il<br />
senso della festa, a partire dalle celebrazioni<br />
della Parola.<br />
E poi mi ha colpito anche la crescita<br />
verso una certa autonomia economica.<br />
Là sta crescendo la “pastorale della<br />
decima”: ogni parrocchia, ogni parrocchiano<br />
si tassa (la “decima”) per<br />
poter sostenere i bilanci, che in passato<br />
erano finanziati da risorse provenienti<br />
dall’estero. Ormai le parrocchie<br />
- ma anche le diocesi - sono sostenute<br />
al 50% proprio da questa “pastorale<br />
della decima”. Qualcuno, provocatoriamente,<br />
ha detto che forse bisognerebbe<br />
trasportarla anche qui in Italia...<br />
In conclusione, vorrei insistere su queste<br />
due Chiese in cammino, la nostra<br />
e quella di Ruy Barbosa: ciascuna con<br />
le sue ricchezze e povertà, ma anche<br />
l'una a fianco dell'altra, non l'una in<br />
sostituzione dell'altra, per essere tutt'e<br />
due Chiese in stato di missione.<br />
Edoardo Tincani<br />
(2 - fine)
Vezzano. Torna la luce sulla Madonna del Monte Gesso<br />
Sono anni che<br />
la statua della<br />
Madonna del<br />
Divin Amore,<br />
sulla sommità<br />
del Monte del<br />
Gesso, visibile<br />
da tutta la vallata<br />
del Crostolo,<br />
veglia su Vezzano.<br />
Il brutto inverno<br />
aveva<br />
danneggiato l'impianto di illuminazione della statua, che di notte<br />
non si vedeva più. Così alcuni vezzanesi hanno deciso di sistemare<br />
l'impianto e di fare un po' di manutenzionze: la "B.S.soluzioni<br />
elettriche" di Alberto Beneventi ha riparato l'impianto<br />
elettrico; il sig. Giuseppe Provisi ha curato il disboscamento e<br />
la pulizia della statua, l'ing. Silvio Filiaggi la logistica e Damiano<br />
Fontanesi le spese dell'energia, in quanto l'impianto è allacciato<br />
al suo contatore.<br />
Una storia, quella della statua, che risale a oltre 25 anni fa quando<br />
il parroco don Giancarlo Lasagni sostituì la precedente in cemento,<br />
bucata alle spalle da ignoti con una fucilata, e che gli anni<br />
poi avevano quasi distrutta. Ora la Madonnina è illuminata<br />
di notte da un grosso faro alogeno e la statua per le sue caratteristiche<br />
di materiale riflettente emana un alone di luce che ne<br />
aumenta la visibilità. (Domenico Amidati)<br />
Levizzano. Preghiera di Taizé: la serata con fr. Leandro<br />
Lo scorso fine settimana l'unità pastorale di Cerredolo-San Cassiano-Levizzano<br />
è stata sede di una tappa del Pellegrinaggio di<br />
Fiducia in Emilia Romagna di fr. Leandro da Taizé (le altre sono<br />
state Bologna e Fiorano). Fr. Leandro è un giovane monaco della<br />
comunità di Taizé, in Francia, da molti anni meta di giovani cristiani<br />
da tutta<br />
Europa che vi<br />
passano per<br />
"dissetarsi ad<br />
una fonte di acqua<br />
fresca". L'incontro<br />
di Levizzano<br />
è stato seguito<br />
da un buon<br />
numero di persone<br />
di diversa<br />
provenienza, età<br />
e motivazioni.<br />
Tutte però accomunate da un unico desiderio: pregare Dio nello<br />
stile di Taizé, quindi in un modo molto semplice, con canti<br />
meditativi dalle strofe brevi e ripetute, intervallati dalla lettura del<br />
Vangelo, dalla riflessione di fr. Leandro, dalle preghiere comunitarie<br />
e lunghi silenzi. La preghiera, come ogni venerdì a Taizé, è<br />
culminata con l'adorazione della Croce, durante la quale ognuno<br />
si è preso un momento per pregare Gesù appoggiando la testa<br />
sul Legno.<br />
"Siamo soliti ricambiare le visite che i giovani ci fanno a Taizé -<br />
queste le sue parole di commiato. Se volete ricambiare la mia visita<br />
in Emilia, vi aspettiamo volentieri...." . La prossima tappa per<br />
il cammino di Taizè sarà a Sarajevo (1-3 settembre). Per maggiori<br />
informazioni consultare il sito internet di Taizé. (Letizia Walz)<br />
Ragazzi a Loreto con il "Treno della grazia":<br />
iscrizioni aperte fino al 20 maggio<br />
Fino al 20 maggio è possibile iscriversi al XXIV pellegrinaggio<br />
"Treno della grazia" promosso da Unitalsi Emilia Romagna, Azione<br />
<strong>Cattolica</strong> dei Ragazzi (Acr) e Centro Regionale delle Famiglie,<br />
che si svolgerà da giovedì 17 a domenica 20 giugno e porterà i<br />
partecipanti a Loreto, nel Santuario mariano che 'racchiude' e<br />
custodisce la Santa Casa di Nazareth. Per tutte le informazioni il<br />
sito web è www.trenodellagrazia.info.<br />
Brevi di cronaca e appuntamenti<br />
Vita di <strong>Chiesa</strong> 15 maggio 2010 9<br />
Cutro. Il "Premio Puttino" a don Pietro Pattacini<br />
Don Pietro Pattacini ha ricevuto<br />
a Cutro, in occasione del<br />
festa patronale del SS. Crocifisso,<br />
dalle mani del sindaco<br />
Salvatore Migale, il prestigioso<br />
"Premio Puttino", riconoscimento<br />
che la città di Cutro assegna<br />
a chi si è distinto nell'ambito<br />
culturale e sociale ed<br />
ha contribuito a promuovere<br />
l'immagine ed il prestigio della città. Il riconoscimento gli è stato<br />
attribuito per il libro "La comunità di Cutro a Reggio Emilia",<br />
una ricerca sul fenomeno migratorio in Italia ed in particolare<br />
quello dalla città calabrese a Reggio Emilia. Alla premiazione era<br />
presente anche Antonio Olivo, consigliere comunale di Reggio,<br />
in rappresentanza del sindaco Delrio.<br />
Domenica 2 maggio la festa patronale ha visto la presenza del vescovo<br />
di Crotone mons. Domenico Graziani, col quale don Pietro<br />
ha concelebrato in una chiesa stracolma di gente. Nell'omelia<br />
il vescovo ha citato il libro, che nel pomeriggio è stato oggetto<br />
di un convegno organizzato dall'assessore alla cultura Domenico<br />
Sestito e coordinato dall'assessore Santino Caccia sul tema<br />
"Movimenti migratori italiani", durante il quale don Pattacini ha<br />
presentato il suo volume. (Antonio Bergianti)<br />
Pieve Modolena. "I cattolici, oggi: tra testimonianza e<br />
progetto". Le riflessioni del prof. Giorgio Campanini<br />
Qual è il ruolo dei cattolici oggi? Quale testimonianza possono e<br />
devono dare? Quale progetto di società sono in grado di proporre?<br />
A queste domande risponderà il prof. Giorgio Campanini<br />
nell'incontro che si terrà venerdì 14 maggio, alle 20.45, nella parrocchia<br />
di Pieve Modolena (via Ferraroni 3). L'iniziativa è promossa<br />
dal Circolo “Giuseppe Toniolo”, dall’unità pastorale e da<br />
numerose altre associazioni cattoliche.<br />
Giorgio Campanini è un attento studioso del movimento cattolico:<br />
docente emerito di Storia della Dottrine politiche presso<br />
l'Università di Parma, storico e sociologo, è autore di numerosi<br />
testi sul movimento cattolico e sulle figure rappresentative del<br />
suo pensiero politico, sui problemi etici e della famiglia. È curatore,<br />
fra l'altro, di “Caritas in veritate - linee guida per la lettura”<br />
Edb , Bologna, 2009. L'incontro sarà aperto dal saluto del parroco<br />
don Gianni Manfredini; alla relazione seguiranno gli interventi<br />
del pubblico e le conclusioni a cura di Romolo Pietro Bargiacchi,<br />
segretario del Circolo "G. Toniolo". (Luigi Bottazzi)<br />
San Giacomo (R.E.). Incontro degli "Ex-giovani”<br />
Il Gruppo degli "Exgiovani<br />
di San Giacomo"<br />
(Reggio città),<br />
fedele ad una gradita<br />
e consolidata tradizione,<br />
conferma anche<br />
per quest'anno il<br />
momento di preghiera<br />
per gli amici<br />
che hanno trascorso<br />
la loro adolescenza e<br />
giovinezza in parrocchia negli anni del parroccato di monsignor<br />
Antonio Fornaciari. L'incontro, fissato per sabato 15 maggio, alle<br />
19, prevede la celebrazione della Messa festiva nella chiesa dei<br />
Santi Giacomo e Filippo, presieduta da mons. Pietro Iotti e concelebrata<br />
da don Alcide Pecorari e don Giovanni Rossi.<br />
Ancora una volta sarà deposto sull'altare l'elenco dei nomi dei<br />
tanti amici e amiche che hanno fatto ritorno alla Casa del Padre,<br />
a cui si aggiungono quest'anno quelli di Laura Corradini, Luciana<br />
Confetta e del marito Giovanni Bolognesi, di Armando Cantoni,<br />
Alfredo Mietto e Camillo Rossi. Ci saranno anche i nominativi<br />
dei tanti sacerdoti che hanno guidato il cammino di fede<br />
degli ormai ex-giovani. Durante la Messa sarà rivolta una particolare<br />
preghiera per gli amici ammalati. (Lauro Bottazzi)<br />
Un ricco programma nei prossimi due fine settimana (15-16 e 22-23 maggio)<br />
SAN POLO D’ENZA: DUE WEEKEND PER LA PACE<br />
Due weekend per la Pace con la parrocchia<br />
di San Polo d’Enza: è la doppia<br />
proposta che coinvolge non solo la comunità<br />
di San Polo, ma l’intera Val<br />
d’Enza.<br />
1. La Primavera di Pace<br />
sabato 15 e domenica16 maggio<br />
Il momento forte della "Primavera di<br />
Pace" sarà, domenica 16 maggio, alle<br />
11, alla <strong>Chiesa</strong> del Castello, la S. Messa<br />
con la consegna del Premio per la<br />
Pace e la Solidarietà "Alberto Marvelli",<br />
destinato quest'anno (VII edizione)<br />
a Reggio Terzo Mondo. Questi gli<br />
altri appuntamenti:<br />
• sabato 15 maggio, dalle 19, i tornei di<br />
tennis tavolo; alle 21.30 la "Serata dance"<br />
per ragazzi e giovani;<br />
• domenica 16 maggio, alle 11 la Messa<br />
alla <strong>Chiesa</strong> del Castello e la consegna<br />
del premio; alle 16 il musical "Il Re<br />
Leone", Arcobaleno di Pace (flash di<br />
vita dal mondo: Brasile, Indonesia,<br />
Marocco ecc.), "I racconti venuti dal<br />
mondo" con Annamaria Gozzi (racconti<br />
interculturali da India, Albania,<br />
Senegal, Filippine, Tunisia, Russia...).<br />
Il Beato Alberto<br />
Marvelli,<br />
cui è intitolato<br />
il Premio<br />
per la Pace<br />
e la Solidarietà<br />
2. La 25 ore per la Pace<br />
sabato 22 e domenica 23 maggio<br />
Sarà "la tappa", scrive il parroco don<br />
Pellegrino Tognoni, "di uno splendido<br />
giro intorno al mondo a incontrare<br />
culture, popoli, razze diverse e in situazioni<br />
oppote alle nostre. È un andare",<br />
prosegue, "a conoscere, a vedere,<br />
a constatare che sono tanti i modi<br />
per essere ognuno se stesso e notare<br />
che certe nostre scelte di vita sono<br />
troppo complicate, forse solo troppo<br />
tecniche, anche se ricche, a volte vuote,<br />
pur circondati da molti beni".<br />
Il programma? presto detto:<br />
• sabato 22 maggio, alle 14, si partirà<br />
con un ricco programma sportivo (torneo<br />
giovanile di calcio "Coppa 25 ore",<br />
torneo di pallavolo femminile, esibizioni<br />
di mini rugby, di judo e di tennis<br />
tavolo); alle 17.30 la mongolfiera; alle<br />
21.30 il Concerto per la Pace (Music<br />
Live for Peace, happening di band musicali);<br />
• domenica 23 maggio, ancora un ricco<br />
programma sportivo già dalla mattina<br />
(calcio per adulti e tornei giovanili<br />
di calcio); alle 12.30 il pranzo comunitario;<br />
nel pomeriggio, oltre al prosieguo<br />
dei tornei di calcio, ci saranno<br />
la gara regionale di agility dog, il torneo<br />
di run ball, quello di bocce, l'esibizione<br />
del Corpo di Majorettes, la<br />
banda musicale, il concerto-animazione<br />
di Sonny Bono, l'arrivo dei parapendii<br />
col messaggio del Papa, il lancio<br />
dei palloncini della pace e l'estrazione<br />
della lotteria; dopo il "ceniamo<br />
insieme", chiusura della festa (ore 21).<br />
ACCADRÀ IN DIOCESI<br />
Albinea. Musiche mariane fra '600 e '800<br />
Sabato 15 maggio, ore 17, chiesa della Natività della B.V.<br />
(Albinea alta): per "Soli Deo Gloria", "Magnificat anima<br />
mea! Musiche mariane fra '600 e '800", con soprano (Claudia<br />
Bugli) e organo (Davide Zanasi), brani di Monteverdi,<br />
Cavazzoni, Pergolesi, Bach, Pachelbel, Bellini e Provesi.<br />
Sassuolo. Carmelo: chiusura del Giubileo carmelitano<br />
Sabato 15 maggio, ore 20.30, Monastero del Carmelo di<br />
Sassuolo, località Montegibbio: chiusura del Giubileo (150°<br />
di fondazione a Modena e 50° del trasferimento a Sassuolo).<br />
Il vescovo Adriano Caprioli presiederà la solenne concelebrazione,<br />
alla quale parteciperà il Superiore provinciale<br />
del Carmelo padre Attilio Viganò.<br />
Rubiera. Cinmea Excelsior: film "L'uomo che verrà"<br />
Sabato 15 maggio, ore 21, Cinema Excelsior di Rubiera:<br />
per il ciclo "Dio oggi: con lui o senza lui cambia tutto",<br />
proiezione del film "L'uomo che verrà", di G. Diritti, 2010<br />
(sugli eventi che portarono alla strage di Marzabotto).<br />
Albinea. Formazione per "Giovani & Riconciliazione"<br />
Sabato 15 e domenica 16 maggio, Sala Maramotti, Albinea:<br />
corsi di formazione base e avanzato di "Giovani & Riconciliazione".<br />
Info: www.giovaniericonciliazione.it.<br />
S. Martino in Rio. Cappuccini: "In nome della Madre"<br />
Sabato 15 maggio, ore 21, Teatro dei Cappuccini di San<br />
Martino in Rio: la Compagnia "Teatro Minimo" di Ardesio<br />
propone il recital "In nome della Madre".<br />
San Giovanni della Fossa. I "quadri" della Pasqua<br />
Fino a domenica 16 maggio, nella chiesa di San Giovanni<br />
della Fossa (Novellara), è esposto l'allestimento dei "quadri"<br />
della Pasqua di Gesù (dall'Ultima Cena all'Ascensione)<br />
realizzato dal sagrestano Gabriele Fornaciari (cf. "La Libertà"<br />
della scorsa settimana, pag. 7).<br />
Salvarano. Vespri cantati nelle domeniche di maggio<br />
Domenica 16 maggio, ore 18, Eremo di Salvarano: Vespri in<br />
canto e organo (tutte le domeniche di maggio).<br />
Guastalla. Concerto per il compleanno del Vescovo<br />
Domenica 16 maggio, ore 21, Concattedrale di Guastalla:<br />
concerto per il compleanno del Vescovo Adriano (v. a pag. 2).<br />
Pratofontana. Animatori biblici: la Lettera di Giacomo<br />
Martedì 18 maggio, ore 21, chiesa di Pratofontana: per il<br />
percorso formativo"Una <strong>Chiesa</strong> sotto la Parola", la prof.<br />
Giovanna Bondavalli introdurrà la "Lettera di Giacomo".<br />
Lentigione (Brescello). Parte il 3° corso di presepistica<br />
Sabato 22 maggio, ore 15, a Lentigione (presso il locale del<br />
Presepe, in via Imperiale): parte il 3° corso di presepistica<br />
organizzato dagli "Amici del Presepio". Al primo incontro<br />
interverrà V. Fedeli, di Pizzighettone (CR), su "Prospettiva,<br />
proporzioni e colorazione" (altre date: 29 maggio, 5 e 12<br />
giugno; info e iscrizioni: Paolo 0522.680138, 340.9061213).<br />
Guastalla. Pellegrinaggio a Lourdes dal 4 al 7 giugno<br />
L'U.p. di Guastalla organizza un pellegrinaggio a Lourdes<br />
dal 4 al 7 giugno. Quota 625 euro. Info: Oratorio Don Bosco,<br />
tel.-fax 0522.824243, segreteria@oratoriodonbosco.it.<br />
Guastalla. Iscrizione degli oratori alla Caccia al tesoro<br />
Entro lunedì 31 maggio iscrizioni alla Caccia al tesoro per<br />
gli Oratori della diocesi, intitolata "Le dodici fatiche dell'oratorio",<br />
dal 5 giugno al 12 settembre (articolo a pag. 4).<br />
Amici della Ghiara. Pellegrinaggio a Montesenario<br />
Gli Amici della Ghiara organizzano per domenica 13 giugno<br />
un pellegrinaggio a Montesenario (Firenze) per il 700°<br />
della morte di S. Alessio Falconieri, uno dei Sette Santi Fondatori<br />
dei Servi di Maria. Info: 0522.439809, 339.3691812.<br />
LE FAMIGLIE DEL GELSO<br />
IN PELLEGRINAGGIO A FONTANALUCCIA<br />
La Congregazione mariana delle Case della Carità invita<br />
le famiglie del gelso a salire, martedì 2 giugno,a Fontanaluccia,<br />
"in pellegrinaggio - scrive don Filippo Capotorto,<br />
fdc - per ritrovare noi stessi, le nostre famiglie, il nostro<br />
essere <strong>Chiesa</strong>. Andare in<br />
pellegrinaggio è un modo molto<br />
efficace per ritrovare se stessi,<br />
è mettere la nostra vita, le famiglie<br />
del gelso, tra una memoria<br />
grata del nostro passato e la meta<br />
della nostra vita".<br />
"Indossare insieme l'abito del<br />
pellegrino", continua don Filippo,<br />
"significa non assolutizzare<br />
il presente ma chiede di ascol-<br />
tarlo sapendo da dove si viene e<br />
sapendo verso dove siamo chia-<br />
Don Mario Prandi<br />
mati ad andare, cogliendo la ricchezza dell'oggi. Perché<br />
saliamo a Fontanaluccia?", prosegue: "perché le famiglie<br />
del gelso nascono dalle Case della Carità e le Case nascono<br />
a Fontanaluccia con don Mario".<br />
Il programma: ore 7.45 partenza nel parcheggio dell'Ipercoop<br />
Ariosto di Reggio Emilia; ore 9.30 arrivi a Fontanaluccia<br />
e merenda per tutti; ore 10 visita alla tomba di<br />
don Mario e visione del filmato sulla sua vita; ore 11 S.<br />
Messa; ore 13 pranzo; ore 14.30 giochi a sorpresa per tutti;<br />
ore 16 recita del Rosario; ore 17.30 merenda e partenza.
Dialoghi in Cattedrale (2)<br />
10 15 maggio 2010<br />
Dialoghi in Cattedrale (2) 15 maggio 2010 11<br />
CHIESA E CULTURA<br />
La seconda serata dei “Dialoghi in Cattedrale”. Grande folla<br />
La speranza? Una libertà che si affida<br />
Avvincente confronto tra il filosofo Cacciari e il vescovo Monari<br />
Libertà vo’ cercando…<br />
Se quest’ineffabile ricerca,<br />
per definizione,<br />
accompagna tutto l’arco della<br />
vita, certamente la seconda<br />
serata dei “Dialoghi in<br />
Cattedrale” le ha dato più<br />
d’un buon indizio, l’ha innervata<br />
e irrobustita. Su tutti i<br />
piani: intellettuale, culturale,<br />
antropologico e quotidiano.<br />
Il tema del 6 maggio, “Vangelo,<br />
legge e libertà”, è di<br />
quelli “alti”. E alto volano i<br />
due interlocutori chiamati ad<br />
interpretarlo, messi in relazione<br />
dal moderatore don<br />
Daniele Gianotti nel primo<br />
vero confronto, almeno finora,<br />
tra un non credente ed un<br />
successore degli apostoli. Da<br />
una parte del tavolo Massimo<br />
Cacciari da Venezia, docente<br />
universitario, uomo<br />
politico (sindaco per dodici<br />
anni della sua città) e di pensiero,<br />
e dall’altra Luciano<br />
Monari da Sassuolo, vescovo<br />
di Brescia e vicepresidente<br />
della Cei per il Nord Italia.<br />
Di dialogo in senso stretto<br />
non si può parlare: i discorsi<br />
sviluppati dagli ospiti scorrono<br />
paralleli, solo a tratti convergenti,<br />
e d’altronde lo “speculatore”<br />
puro, dirà Cacciari,<br />
si ferma ad analizzarne incompatibilità<br />
(una su tutte: il<br />
filosofo, a differenza del figlio<br />
di Dio, non può supporre alcuna<br />
rivelazione) e comparabilità<br />
(non poche, per il vero).<br />
Nonostante tale limite,<br />
la curiosità del pubblico<br />
per questo esercizio<br />
comunitario di “discernimento”<br />
guidato da maestri<br />
d’eccezione è realmente tangibile:<br />
in Duomo si assiepano<br />
oltre un migliaio di persone,<br />
senza contare quelle sintonizzate<br />
da casa con il televisore<br />
o la radio accesi. Ci sono<br />
volti che da tempo non si<br />
vedevano ad appuntamenti<br />
diocesani, partecipano gruppi<br />
di giovani seduti sui gradini<br />
del presbiterio, dietro l’altare,<br />
nei transetti, dove hanno<br />
trovato posto; presenziano<br />
anche le autorità – il sindaco<br />
Graziano Delrio e la<br />
presidente della Provincia<br />
Sonia Masini – e con loro uomini<br />
politici, direttori di giornali,<br />
rappresentanti del mondo<br />
economico locale. Gente<br />
comune e notabili.<br />
È un’assemblea vasta e variegata,<br />
che in fondo si specchia<br />
nel messaggio-chiave pronunciato<br />
in chiusura dal vescovo<br />
Adriano Caprioli: “Il<br />
Vangelo è per tutti una speranza<br />
affidabile”.<br />
Ad inseguire questa “speranza<br />
affidabile”, ci sono da sempre<br />
tutti gli uomini e c’è tutto<br />
l’uomo. Insieme ai presenti,<br />
evocati o citati dai relatori, si<br />
pongono anche Kant e Kierkegaard,<br />
Dante con Virgilio,<br />
Petrarca, Platone, Ovidio.<br />
Tutti bramosi di “rubare” il<br />
fuoco sacro della conoscenza<br />
e della memoria, alla maniera<br />
di Prometeo. Tutti<br />
idealmente in ascolto, questa<br />
sera, del brano prescelto della<br />
Lettera di San Paolo apostolo<br />
ai Romani (8,1-17), per<br />
tentare di rispondere a quelle<br />
domande antiche inscritte<br />
nel nostro cuore da una Libertà<br />
superiore che “ha lasciato<br />
che fossimo”.<br />
Èquesto il terreno d’incontro,<br />
e Cacciari lo<br />
dissoda da par suo. “La<br />
libertà è la croce del filosofo”,<br />
dice, “ed è una croce che la filosofia<br />
è impotente a sostenere”.<br />
Ciò vale almeno per la<br />
libertà intesa nella sua incondizionatezza<br />
(non già per<br />
quella che le convenzioni sociali<br />
riducono ad “obbligazione<br />
politica”), in cui cioè “io<br />
possa essere legge della mia<br />
libertà”.<br />
Esistono due percorsi per definirla,<br />
avverte il professore,<br />
con sbocchi radicalmente<br />
differenti a seconda del punto<br />
di partenza. Se, con Kant,<br />
si pensa alla libertà come<br />
qualcosa in nostro possesso,<br />
dimostrabile con l’esperienza,<br />
inevitabilmente si finisce<br />
per cozzare contro i condizionamenti<br />
(culturali, linguistici,<br />
storici, effettuali) che<br />
precedono e seguono ogni<br />
comportamento morale. Percorrendo<br />
questa prima strada<br />
la libertà rimane un’aporia,<br />
ossia un problema le cui<br />
possibilità di soluzione sono<br />
contraddette in orgine: ad essere<br />
“incondizionato e fondamentale”<br />
è l’essere attivo<br />
dell’uomo, però “la libertà in<br />
quanto tale non è logicamente<br />
dimostrabile”.<br />
È questa una situazione che<br />
angoscia ogni sincero “cercatore”,<br />
accomunando il “laico”<br />
e il “religioso”; è infatti la stessa<br />
condizione descritta da<br />
Paolo in Romani, quando afferma<br />
di sapere cosa è il bene<br />
ma di non riuscire a farlo.<br />
Cacciari si spinge oltre:<br />
questa distretta è necessaria,<br />
tanto che<br />
l’uomo che non la sperimenta<br />
fallisce la sua ricerca chiudendosi<br />
nell’elucubrazione<br />
intellettuale o, all’opposto,<br />
cadendo in una vana “ciancia”.<br />
La filosofia apre così un<br />
campo di riflessione che s’intreccia<br />
con la teologia. Per<br />
cambiare prospettiva – ecco<br />
la seconda via – si tratta di<br />
considerare la libertà dell’uomo<br />
come dono, riflesso<br />
di una libertà originaria.<br />
Una libertà che si dimostra<br />
solo con il per-dono, cioè donandola<br />
a propria volta a<br />
prezzo di se stessi. Lo schema<br />
ricalca il mito platonico della<br />
caverna, in cui tutti gli uomini<br />
sono incatenati in fondo<br />
alla grotta, abituati a vedere<br />
le ombre delle cose che si<br />
muovono fuori, credendole<br />
la realtà. Finché un uomo a<br />
caso si libera e si rivolge ver-<br />
La libertà in Cristo, annota<br />
il teologo Monari, si presenta come<br />
vita secondo lo Spirito, una novità<br />
(il “salto” di Cacciari?) che è legge<br />
interiore e sorgente di vita<br />
so l’uscita del tunnel; in tal<br />
modo scopre la verità, ma<br />
egli sarà pienamente libero<br />
solo se tornerà indietro per<br />
“liberare” gli altri. Resta il mistero,<br />
conclude il filosofo veneziano,<br />
di quell’inizio, di<br />
quel salto che cambia tutto:<br />
“un’apertura totalmente donativa,<br />
senza perché, grazia<br />
in senso nudo e crudo”.<br />
Non meno vibrante risulta<br />
l’intervento del<br />
vescovo di Brescia. E<br />
opportunamente, dopo la<br />
prima ora d’ascolto, il pathos<br />
sarà stemperato dalle sonate<br />
da chiesa di Johann Joachim<br />
Quantz (1697-1773), eseguite<br />
in modo magistrale, purtroppo<br />
senza amplificazione, da<br />
Joana Carausu alla spinetta<br />
(una sorta di piccolo clavicembalo)<br />
e da Giovanni Borciani<br />
e Pietro Mareggini al<br />
flauto barocco.<br />
Monsignor Monari offre<br />
un’esposizione calda e densa<br />
di contenuti, forse fin troppi<br />
per essere tutti assimilati,<br />
parlando ora da catechista<br />
ora da predicatore appassionato,<br />
ora da esperto esegeta<br />
della Scrittura. Anch’egli, similmente<br />
a Cacciari, prende<br />
le mosse dal “me infelice!”<br />
che Paolo confessa davanti al<br />
“destino di morte” rappresentato<br />
dalla condizione<br />
umana, perché “la legge indica<br />
il bene ma non sa rendere<br />
il cuore dell’uomo capace di<br />
amare il bene”.<br />
La libertà in Cristo, annota il<br />
teologo, si presenta come vita<br />
secondo lo Spirito, una novità<br />
(il “salto” di Cacciari?)<br />
che è legge interiore e sorgente<br />
di vita.<br />
Èquesta consapevolezza<br />
che farà dire a Paolo,<br />
stavolta ai Corinzi, che<br />
“tutto è vostro”, con un ma,<br />
cioè una condizione: “voi siete<br />
di Cristo” (mediazione del<br />
Figlio) e “Cristo è di Dio”.<br />
Quel “tutto” che appartiene<br />
al cristiano, sottolinea Monari,<br />
comprende il presente e il<br />
futuro, la vita e la morte e<br />
perfino il “mondo”, inteso come<br />
potenza schiacciante che<br />
l’uomo da solo non sa assoggettare.<br />
Il cristianesimo rende<br />
liberi di fronte al mondo<br />
non perché cerca di sopprimere<br />
il desiderio (come il<br />
buddismo) o raggiunge il<br />
controllo delle passioni (lo<br />
stoicismo), ma perché lo relativizza<br />
(“il mondo non è<br />
tutto”), affidandosi a un Dio<br />
che chiede di essere amato<br />
con tutto il cuore e con tutte<br />
le forze. La novità del Vangelo,<br />
ammonisce il vescovo Luciano,<br />
non è però una “magia”<br />
del battesimo: al credente<br />
serve una certa ascesi, “un<br />
esercizio costante perché<br />
questa vita nuova (la libertà<br />
dei figli) si organizzi in comportamenti<br />
coerenti”. Per dirla<br />
con Bultmann: “L’uomo di<br />
fede vive liberato dalla preoccupazione<br />
di chi pone in se<br />
stesso la sua fiducia” e “conosce<br />
un’unica preoccupazione:<br />
come piacere al Signore”.<br />
La “giustificazione mediante<br />
la fede”, aggiunge il presule<br />
nell’ultimo intervento, consente<br />
all’uomo di superare la<br />
“ferita” che dalla nascita lo fa<br />
sentire in debito col mondo e<br />
lo spinge a “giustificare” se<br />
stesso a volte con forme eccessive,<br />
fino all’estremo del<br />
suicidio.<br />
Perciò la gratuità di Dio è la<br />
più grande forza liberante<br />
che esista.<br />
Edoardo Tincani<br />
A sinistra, il prof. Massimo Cacciari, filosofo, per 12 anni sindaco di Venezia, docente universitario;<br />
a destra, mons. Luciano Monari, già docente di Sacra Scrittura, ora vescovo di Brescia.<br />
M<br />
assimo Cacciari, filosofo, uomo politico,<br />
sindaco di Venezia per 12 anni<br />
in due tornate. E mons. Luciano Monari,<br />
teologo, studioso e docente di Sacra<br />
Scrittura, già sacerdote della <strong>Chiesa</strong> reggiano-guastallese<br />
e ora vescovo di Brescia.<br />
Due grossi calibri, di quelli da lasciar prevedere<br />
un pienone. Come in effetti è stato.<br />
P<br />
no colto.<br />
Più che un dialogo, la Cattedrale sembra<br />
aver vissuto uno scontro: quello che ogni<br />
uomo soffre dentro. Poi tocca a ciascuno risolverlo.<br />
Per Cacciari, si direbbe, il salto da<br />
fare non è un abisso, è un tratto breve. Anzi,<br />
il salto - pare - l'ha fatto, anche stasera:<br />
ora gli occorre un'identificazione, un nome...<br />
artiamo da Cacciari. Uno sforzo titanico,<br />
il suo. Questa l'impressione che<br />
lascia, nel suo ragionare. La libertà? Si do-<br />
'evento finisce, la Cattedrale si vuota.<br />
L Resta la consapevolezza di aver vissumanda.<br />
È la croce del filosofo, risponde<br />
to un istante di altissimo pensiero, di cul-<br />
con Kierkegaard. Un peso che la filosofia<br />
tura essenziale, decisiva per le sorti del-<br />
non è in grado di portare, perché la libertà,<br />
quella vera, totale, incondizionata, quella<br />
come condizione essenziale del mio es-<br />
Da sinistra: Massimo Cacciari, don Daniele Gianotti<br />
(moderatore dell’incontro) e mons. Luciano Monari.<br />
Il Vescovo mons. Adriano Caprioli<br />
durante il suo intervento<br />
l'uomo e di una città: quella che mette i<br />
gioco le ragioni stesse del vivere e del convivere.sere<br />
(e del mio esserci), sfugge ad ogni possibilità<br />
di dimostrazione. Di qui l'angoscia,<br />
conclude.<br />
meno che. A meno che non rovesci<br />
A la prospettiva, riprende Cacciari: la liglie,<br />
c'è qualcosa di nuovo, qualcosa che ue percorsi opposti, per molti aspetti<br />
va oltre il pensiero razionale. Qui, pare, c'è D "incompatibili", osserva Cacciari nel-<br />
Una libertà che si fa dono e perdono: questa<br />
<strong>Chiesa</strong> e il suo Vescovo hanno offerto<br />
a Reggio e ai suoi cittadini una chiave di<br />
a Cattedrale ascolta in assoluto silen-<br />
L zio. La Cattedrale: un tappeto di volti attenti,<br />
di sguardi tesi, di pensieri che girano<br />
bertà non come condizione del mio essere,<br />
ma come un presupposto, un dato, un<br />
dono che mi precede. Questa l'inattesa,<br />
imprevista inversione a U: la mia libertà<br />
un salto...<br />
oi tocca a Monari. E qui non è più un<br />
P procedere in salita, quasi a tentoni, ma<br />
la ripresa. Quindi incapaci di dialogo, verrebbe<br />
da dire. Il filosofo, aggiunge, non può<br />
presupporre alcuna rivelazione. Resta solo<br />
il salto, direbbe Pascal: quello della fede.<br />
lettura che non potrà facilmente essere accantonata.<br />
Da tempo si aspettava una chiamata così<br />
forte. Non è un caso se in tanti hanno ri-<br />
vorticosi... Quanti sono? Milletre, mille- come dono di una libertà originaria. Che il la piena luce della grazia, che rende tutto Un abisso invalicabile.<br />
sposto. E, fra i tanti, anche volti che da anquattrocento?<br />
Difficile dirlo. Le navate, i suo salire sia giunto alla vetta, alla meta? più chiaro. Il suo è un fiume in piena: quel- Ma la possibilità rimane, attacca subito ni, da decenni questa <strong>Chiesa</strong> non incro-<br />
transetti, il coro sono gremiti, ogni spor- Se la mia libertà è un dono, prosegue, allo della fede che tutto recupera, tutto ri- Monari: accogliere l'amore di Dio e aprirciava.genza ha gente a sedere, gli ingressi degli lora non posso dimostrarla: sarebbe come scatta. L'amore di Dio è la sorgente nuova, si al nuovo inizio, all'esistenza radical- I "Dialoghi": la Cattedrale restaurata torna<br />
altari laterali, la scalinata del presbiterio, i voler dimostrare l'inizio. Dall'inizio io ven- il dono originario. L'amore di Dio è più formente nuova. Fare di sé una risposta di ad essere il cuore pulsante non solo di una<br />
gradini dell'altare maggiore... E tanti ancogo, non posso argomentarlo. Ecco il nuote di ogni legame, di ogni croce, di ogni an- amore. Il dono chiama dono...<br />
<strong>Chiesa</strong>, ma di una comunità civile e cultura<br />
in piedi, dappertutto, lungo la controfacciata,<br />
dietro ai pilastri, anche là dove<br />
non si vedono i relatori, dove si può solo<br />
ascoltare. Tutti con la stessa tensione, lo<br />
vo percorso del suo pensiero: la libertà diventa<br />
a sua volta dono (per-dono), solo in<br />
una relazione di dono/per-dono posso sapere<br />
di essere libero.<br />
goscia: se sono nell'amore di Dio, sono libero<br />
dal mondo e dai suoi condizionamenti.<br />
Questa è la nuova libertà, per cui a<br />
mia volta mi faccio dono d'amore, di nuo-<br />
ui sta il senso della speranza cristia-<br />
Q na, conclude il vescovo Caprioli, l'apertura<br />
di una nuova prospettiva.<br />
rale. E il Vescovo si presenta, anche sul piano<br />
della proposta culturale, come il suo capofila.<br />
stesso peso, la stessa angoscia.<br />
Un brusio attraversa l'uditorio. Qui, si cova libertà per altri.<br />
Che è esattamente ciò che i presenti han-<br />
Agostino Menozzi<br />
Pubblichiamo integralmente l’intervento<br />
che il Vescovo ha pronunciato<br />
solo in parte ai Dialoghi in Cattedrale<br />
su “Vangelo, legge e libertà” ,<br />
giovedì 6 maggio (i grassetti sono<br />
della redazione).<br />
«LIBERTÀ<br />
VO' CERCANDO»<br />
In margine al secondo<br />
dialogo in Cattedrale<br />
1Come già al termine del precedente<br />
Dialogo, non è mio<br />
compito chiudere in alcuni<br />
miei pensieri un presunto bilancio<br />
di quanto abbiamo ascoltato: per la<br />
caratteristica di questi nostri Dialoghi<br />
in Cattedrale di riflettere sulle<br />
“grandi domande” che da sempre<br />
accompagnano la nostra vita, il bilancio,<br />
infatti, va lasciato a ciascuno<br />
di voi.<br />
“Me infelice! Chi mi libererà da questo<br />
corpo di morte?” (Romani 7,24).<br />
Interrogarsi su che cosa è libertà è<br />
quanto mai promettente. La miseria<br />
di una libertà, ridotta alla protesta<br />
della assoluta indipendenza dai<br />
condizionamenti e dagli altri, è riconosciuta<br />
ormai da molti movimenti<br />
e da molte voci della cultura,<br />
che invocano una nuova qualità della<br />
vita sociale, raggiunta non per via<br />
dell’autonomia della libertà individuale,<br />
ma per via della reciprocità e<br />
dell’incontro, della ritrovata comunione<br />
tra gli uomini. Solo così, nella<br />
libertà si può credere e sperare,<br />
per la libertà si deve anche lottare.<br />
Talvolta anche uomini dalla coscienza<br />
lucida se ne lasciano conquistare.<br />
Lo scrittore Franz Kafka, almeno<br />
in qualche momento si è<br />
aperto all’interrogazione, al presentimento<br />
di un grande “forse” e perfino<br />
all’invocazione. “Uno dei primi<br />
segni che cominciamo a capire - ha<br />
confidato un giorno ad un amico - è<br />
che non ci vergogniamo più di dover<br />
morire; si prega di venire trasferiti<br />
dalla vecchia cella, che odiamo,<br />
ad una nuova che dobbiamo anco-<br />
Cacciari-Monari: un dialogo da posizioni lontane, ma con sorprendenti convergenze<br />
L’ANGOSCIA DEL F<strong>IL</strong>OSOFO E LA LUCE DEL TEOLOGO SI INCONTRANO NELLA LIBERTÀ COME DONO<br />
Cacciari: la libertà come condizione dell’uomo non è dimostrabile; solo la “libertà come dono” può essere esperienza che riscatta<br />
Monari: la libertà in Cristo è la vita secondo lo Spirito; solo l’amore di Dio relativizza il mondo e rende possibile la vera libertà<br />
Vangelo, legge e libertà<br />
Caprioli: solo il Vangelo de la libertà è per tu ti una speranza a fidabile<br />
ra imparare ad odiare. C’entra anche<br />
un briciolo di fede, che durante<br />
il trasferimento il Signore passi per<br />
caso nel corridoio, guardi in faccia<br />
al prigioniero e dica: Costui non rinchiudetelo<br />
più. Ora viene con me”<br />
(F. KAFKA, Considerazioni sul peccato,<br />
il dolore, la speranza e la vera<br />
vita, in Confessioni e diari, Mondadori,<br />
Milano 1972, pag. 794).<br />
2Un risultato perciò mi pare<br />
possa accomunare come<br />
spunto saliente questo secondo<br />
dialogo in Cattedrale tra il filosofo<br />
Cacciari e il biblista Monari, e che<br />
vorrei tradurre in un messaggio: “Il<br />
Vangelo è per tutti una speranza af-<br />
fidabile”.<br />
Paolo esprime il volto di questa speranza<br />
affidabile con il simbolo del<br />
“gemito” della creatura che attende,<br />
della madre che dà alla luce il figlio.<br />
“Sappiamo infatti — leggiamo nella<br />
continuazione del testo proclamato<br />
all’inizio — che tutta insieme la<br />
creazione geme e soffre le doglie del<br />
parto fino ad oggi. Non solo, ma anche<br />
noi, che possediamo le primizie<br />
dello Spirito, gemiamo interiormente<br />
aspettando l’adozione a figli,<br />
la redenzione del nostro corpo. Nella<br />
speranza infatti siamo stati salvati”<br />
(Romani 8,22-24).<br />
Questa pagina paolina piace moltissimo<br />
a coloro che hanno una vi-<br />
sione dinamica della storia, non pessimistica<br />
né ottimistica. Speranza,<br />
senz’ombra di dubbio, è una parola<br />
densa di significati per i cristiani, che<br />
si è di fatto affermata nella tradizione<br />
del pensiero occidentale a seguito<br />
dell’Evangelo di Cristo, e quindi<br />
della missione storica della <strong>Chiesa</strong>.<br />
Già S. Agostino, che amo considerare<br />
il primo dei moderni, in uno dei<br />
suoi Dialoghi, il De vita beata, all’indomani<br />
della sua conversione,<br />
incominciava a prefigurare la speranza<br />
cristiana come “il desiderio di<br />
una vita buona e felice che c’è nel<br />
cuore dell’uomo e di ogni epoca”.<br />
Desiderio di vita buona e felice che<br />
certo ha di mira qualcosa al di là del<br />
mondo presente, ma proprio per<br />
questo ha a che fare con la edificazione<br />
del mondo presente, secondo<br />
il contesto storico e le possibilità da<br />
esso offerte.<br />
Dentro il “pianeta speranza” si intrecciano<br />
questioni importanti per<br />
l’oggi, quali: la trascendenza del<br />
soggetto umano, la sua irriducibilità<br />
al resto della natura, la sua costitutiva<br />
relazione agli altri e al mondo, la<br />
sua libertà e il suo sapere a proposito<br />
del suo destino, in altre parole del<br />
suo futuro e della sua salvezza.<br />
3E, tuttavia, in questo come in<br />
altri casi, è accaduto che la parola<br />
speranza si sia largamen-<br />
te per così dire “naturalizzata”, cioè<br />
ridotta a parola consolatoria poco<br />
credibile. Della speranza come di<br />
una “mediocre passione” già parlava<br />
Cartesio, e parlerà in seguito la<br />
filosofia informata al programma illuminista<br />
della ragione, più preoccupata<br />
di cautelare gli uomini dagli<br />
inganni della speranza cristiana.<br />
Gli orizzonti della vita hanno così<br />
subito una decisa riduzione: da Dio<br />
all’uomo, dalla collettività al proprio<br />
io, dall’eternità all’hic et nunc, dalle<br />
speranze a lungo termine alle speranze<br />
che non vanno oltre la soglia<br />
del domani. Si potrebbe dire che le<br />
speranze quantitative (riguardanti<br />
l’avere) hanno sostituito le speranze<br />
qualitative (riguardanti l’essere).<br />
In un mondo che ha smarrito il senso<br />
della speranza, possiamo essere<br />
significativi e comunicativi se ci facciamo<br />
— come diceva Giorgio La<br />
Pira – “venditori di speranza”. Theilard<br />
de Chardin ha scritto che il<br />
mondo appartiene a chi gli offre la<br />
speranza migliore. I francesi distinguono<br />
“espoir” al plurale da “ésperance”,<br />
al singolare.<br />
In un racconto del Talmud si narra<br />
che un giorno un rabbi, volendo prepararsi<br />
bene al giudizio finale, immaginò<br />
quali domande il Giudice<br />
del mondo avrebbe potuto rivolgere<br />
ad un giudeo: hai osservato i comandamenti?<br />
Ti sei comportato rettamente<br />
negli affari? Hai cercato la<br />
saggezza? Ma, alla fine, pensò che la<br />
domanda decisiva potesse essere<br />
un’altra: hai sperato nel mio Messia?<br />
Questa domanda potrebbe essere la<br />
domanda capace, direbbe S. Agostino,<br />
di inquietare ancora il cuore dell’uomo!<br />
+ Adriano VESCOVO<br />
Cattedrale di Reggio Emilia,<br />
6 maggio 2010<br />
Intervento al Dialogo su<br />
“Vangelo, legge e libertà”<br />
con il prof. Massimo Cacciari<br />
e mons. Luciano Monari<br />
Giovedì 20 maggio, alle 21, ancora «Dialoghi»<br />
con diretta su ètv-Teletricolore e Radio Pace<br />
Di fronte alle «autorità costituite»:<br />
il cristiano e l’autorità civile<br />
I DUE PERSONAGGI IN DIALOGO<br />
MONS. GIANCARLO BREGANTINI (Denno, 28 settembre<br />
1948), già vescovo di Locri<br />
dal 1994 al 2007, è arcivescovo<br />
di Campobasso-Boiano<br />
dal 2007.<br />
Nato a Denno, in provincia<br />
di Trento, ha frequentato<br />
ginnasio, liceo e teologia<br />
(Verona) presso i Padri<br />
Stimmatini; ha poi conseguito<br />
la licenza in Storia della<br />
<strong>Chiesa</strong> presso la Pontificia<br />
Università Gregoriana di<br />
Roma. Nel 1966 ha fatto la<br />
prima professione religiosa<br />
temporanea nella Congregazione<br />
e dopo anni di studio<br />
e di esperienze di lavoro operaio in fabbrica, ha emesso<br />
la professione perpetua (1974). Il 1° luglio 1978 viene<br />
ordinato sacerdote stimmatino nella Cattedrale di Crotone.<br />
Dal 1976 al 1987 è stato docente di Storia della <strong>Chiesa</strong><br />
presso il Pontificio Seminario Teologico Regionale di Catanzaro,<br />
insegnante di religione presso l'Istituto Nautico di<br />
Crotone, delegato diocesano per la pastorale del lavoro,<br />
poi viceparroco presso la parrocchia Santa Chiara di Crotone<br />
e cappellano del carcere nella stessa città. Nella Congregazione<br />
dei Padri Stimmatini, dal 1982 al 1985 è stato<br />
Consigliere provinciale della provincia stimmatina e nel<br />
1987 diviene formatore dei chierici stimmatini. In seguito, a<br />
Bari ha insegnato Storia della <strong>Chiesa</strong> nello studentato teologico<br />
interreligioso della Puglia. Per molti anni è stato parroco<br />
nella parrocchia di San Cataldo a Bari e successivamente<br />
anche cappellano di ospedale nonchè membro del<br />
consiglio dei consultori e insegnante di religione in un istituto<br />
religioso.<br />
Nominato vescovo di Locri-Gerace (1994), ha acquistato<br />
grande notorietà anche civile per la dura ed efficace opposizione<br />
alla 'ndrangheta, arrivando a comminare la scomunica<br />
ai suoi esponenti responsabili di efferati delitti.<br />
L'8 novembre 2007 papa Benedetto XVI lo ha nominato<br />
arcivescovo metropolita di Campobasso-Boiano, di cui ha<br />
preso possesso il 19 gennaio 2008.<br />
* * *<br />
GIUSEPPE DE RITA (Roma, 27 luglio 1932) è un sociologo<br />
italiano tra i più qualificati e<br />
competenti. Nel 1954 si laurea<br />
in Giurisprudenza e dal<br />
1955 al 1963 è funzionario<br />
della Svimez (Associazione<br />
per lo sviluppo del Mezzogiorno),<br />
di cui è responsabile<br />
della sezione sociologica<br />
dal 1958 al 1963.<br />
È tra i fondatori nel 1964<br />
del Censis (Centro studi investimenti<br />
sociali), di cui è consigliere<br />
delegato per dieci<br />
anni e poi segretario generale<br />
dal 1974 ad oggi.<br />
Collaboratore del “Corriere della Sera”, è stato presidente<br />
del Cnel (Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro)<br />
dal 1989 al 2000 e della casa editrice Le Monnier dal<br />
1995. È membro della Fondazione Italia USA. Nel 2003 ha<br />
ottenuto il premio Fregene per “Il regno inerme”.<br />
Tra le sue pubblicazioni si segnalano:<br />
• G. Acquaviva, G. De Rita, “La chiesa galassia e l'ultimo<br />
concordato”, Milano 1986;<br />
• A. Bonomi, G. De Rita, “Manifesto per lo sviluppo locale.<br />
Dall'azione di comunità ai Patti territoriali”, Torino1998;<br />
• G. De Rita, A. Galdo, “Capolinea a Nordest”, Venezia<br />
2001;<br />
• G. De Rita, “Il regno inerme. Società e crisi delle istituzioni”,<br />
Torino 2002;<br />
• A. Bonomi, M. Cacciari, G. De Rita, “Che fine ha fatto la<br />
borghesia? Dialogo sulla nuova classe dirigente in Italia”,<br />
Torino 2004.
12<br />
15 maggio 2010<br />
<strong>Chiesa</strong> & Cultura<br />
Il Gesù della storia e il Gesù della fede<br />
Gerusalemme:a colloquio con padreAlliata (Studium Biblicum Franciscanum)<br />
Sono nel multicolore dedalo<br />
dei vicoli della città<br />
antica di Gerusalemme.<br />
Arrivo alla via Dolorosa, quella<br />
della Via crucis. Il riferimento<br />
per trovare il Convento della<br />
Flagellazione è l'arco dell'Ecce<br />
Homo. Eccolo. Ho appuntamento<br />
con padre Eugenio Alliata,<br />
responsabile del museo<br />
dello Studium Biblicum Franciscanum,<br />
allestito nella struttura<br />
che accoglie un'importante<br />
scuola per l'insegnamento<br />
della Sacra scrittura e dell'archeologia<br />
dei Paesi biblici.<br />
Qui inizia una lunga conversazione<br />
sui temi dell'archeologia,<br />
della storia e della fede, destinata<br />
ad arricchirsi di giorno in<br />
giorno grazie alla permanenza<br />
nella Città Santa per una collaborazione<br />
volontaria con la<br />
struttura museale, che con i<br />
suoi preziosi reperti racconta<br />
l'affascinante passato della Terra<br />
Santa e la vita quotidiana<br />
delle prime comunità giudaico-cristiane.<br />
Stavolta il tema<br />
conduttore è la figura di Gesù<br />
fra fede e storia.<br />
I luoghi della geografia dei<br />
Vangeli e gli oggetti presenti<br />
nel museo portano a uno<br />
dei grandi temi dibattuti da<br />
studiosi, teologi e archeologi:<br />
il Gesù della storia. Ci sono<br />
testi storici che parlano<br />
di Gesù?<br />
Ci sono e parlano di Gesù allo<br />
stesso modo di come ne parlano<br />
i Vangeli: dicono che faceva<br />
miracoli, che molti lo seguivano.<br />
Tuttavia non condividono<br />
il punto di vista della fede. Ma<br />
il loro modo di descrivere Gesù<br />
è simile a quello del Nuovo Testamento.<br />
Ci illustri qualche particolare…<br />
C'è il «Testimonium<br />
Flavianum», dove la sua figura<br />
non è presentata in<br />
maniera equivoca, ma come<br />
persona sicuramente<br />
importante, che fa miracoli,<br />
che insegna, con persone<br />
che lo seguono. E questo av-<br />
viene anche negli autori pagani.<br />
Proviamo a riassumere la cosa<br />
con una riflessione profonda. Il<br />
Cristo della fede e quello storico<br />
sono la stessa cosa. La testimonianza<br />
storica non subisce<br />
danno dalla divisione se si ha<br />
fede o no, perché la persona<br />
che vedevano sia pagani che<br />
cristiani è lo stesso Gesù. Egli<br />
viene descritto con le stesse parole.<br />
Alcuni dicono che la testimonianza<br />
di Flavio è un falso:<br />
ma allora è un falso anche<br />
quella di Tacito?<br />
Non è strano che parli di uomo<br />
sapiente, perché all'epoca di<br />
sapienti ce ne sono tanti, e si<br />
potevano incontrare. Viene<br />
magari presentato in maniera<br />
dubitativa, ma vengono anche<br />
esposti i fatti, che sono riconosciuti<br />
anche dai 'nemici', da<br />
coloro che non credono, ma<br />
devono ammettere che si tratta<br />
di una persona eccezionale.<br />
Certo, magari non credono che<br />
è il figlio di Dio.<br />
Possiamo definirle «testimonianze»?<br />
Sono testimonianze indiscutibili,<br />
che vengono anche da autori<br />
non cristiani. Loro non<br />
parlano di profeti e della resur-<br />
"<br />
Rivolgiamo il cuore al Signore<br />
Gesù". La scritta<br />
che campeggia sulla facciata<br />
della chiesa di Sant'Antonio di<br />
Padova, in via Mutilati del Lavoro, a<br />
Reggio, è un'esortazione, un invito, e<br />
allo stesso tempo una preghiera e un<br />
imperativo. È la summa degli otto mesi<br />
di festa francescana per il 50° anniversario<br />
di fondazione della parrocchia<br />
cardine del quartiere Rosta Nuova,<br />
iniziati domenica 11 aprile con la<br />
solenne celebrazione eucaristica presieduta<br />
dal Vescovo ausiliare mons.<br />
Lorenzo Ghizzoni e proseguiti con l'esposizione<br />
di una reliquia del Santo di<br />
Padova (nella foto di destra) lo scorso 8 maggio.<br />
Mentre all'orizzonte si profilano la settimana<br />
di Sagra in corrispondenza del<br />
13 giugno (giorno dedicato a Sant'Antonio),<br />
i festeggiamenti del 4 ottobre per il patrono<br />
d'Italia e la settimana di «Missione al popolo»<br />
dal 6 al 14 novembre, lo sguardo non può<br />
non essere rivolto anche al passato, ai cinquant'anni<br />
di storia di una parrocchia che, a<br />
partire dal primo parroco, padre Marco Grandi,<br />
fino ad arrivare all'attuale, padre Francesco<br />
Marchesi, è cresciuta di pari passo con il quartiere<br />
in cui è inserita e del quale ha sempre rappresentato<br />
il centro spirituale.<br />
Correva l'anno 1960 quando - il 9 aprile - padre<br />
Marco Grandi e padre Gianbattista Montorsi<br />
arrivarono a Reggio Emilia con il compito di<br />
rendere nuovamente presente la realtà francescana<br />
in città, dopo la cacciata del 1866 in seguito<br />
alla soppressione di tutte le congregazioni<br />
religiose. In piena linea con l'insegnamento<br />
del Santo di Assisi scelsero una zona di campa-<br />
rezione, perché sono pagani.<br />
Scrivono comunque come si<br />
chiama, chi lo ha ucciso e cosa<br />
è derivato da lui: seguono lo<br />
stesso schema. Tacito, Giuseppe<br />
Flavio, gli Atti degli Apostoli:<br />
nessuno mette in dubbio l'aspetto<br />
storico. Tacito è silenzioso<br />
sull'aspetto religioso,<br />
perché è pagano. Ma Giuseppe<br />
Flavio, che è ebreo, non lo tace.<br />
Le cose che dice Giuseppe<br />
Flavio non possono essere allora<br />
state aggiunte dai cristiani,<br />
perché all'epoca era una cosa<br />
comune che ci fosse gente<br />
che faceva miracoli, che si diceva<br />
inviata da Dio o si proclamava<br />
come il messia.<br />
Torniamo al dato storicoarcheologico<br />
suggerito dagli<br />
oggetti del vostro museo<br />
per una riconferma: è possibile<br />
dire, con l'archeolo-<br />
gia, Cristo e il suo tempo?<br />
I reperti archeologici sono nella<br />
situazione di Tacito: non parlano<br />
dell'aspetto religioso, ma<br />
ci parlano dell'aspetto umano,<br />
che comprende un elemento<br />
speciale.<br />
Qual è?<br />
Che Gesù è il Cristo, l'inviato<br />
da Dio.<br />
Fino al 27 maggio,a Reggio,presso la<br />
Galleria "Il Voltone" (via Don Minzoni) è<br />
aperta la mostra "Gente di Gerusalemme.<br />
Momenti di vita quotidiana",con le foto di<br />
Massimo Tassi (lunedì-sabato,ore 10-12.30 e<br />
16-19,chiuso il giovedì pomeriggio e festivi)<br />
gna alle porte della città, molto diversa dall'attuale<br />
quartiere di Rosta Nuova. La prima chiesetta<br />
provvisoria - un prefabbricato di 20 metri<br />
di lunghezza, 8 di larghezza e 4 di altezza - fu<br />
costruito chiedendo in prestito il terreno all'Istituto<br />
Autonomo Case Popolari perché, all'inizio,<br />
l'oggi florida parrocchia di Sant'Antonio<br />
non possedeva nemmeno il terreno. Per non<br />
parlare del convento per i frati, costretti ad andare<br />
a mangiare alla mensa Acli presso il Vescovado<br />
e a cogliere la mano tesa dai parrocchiani<br />
per dormire (mentre padre Marco si adattò a<br />
dormire in un piccolo buco di sei metri quadri<br />
ricavato accanto alla chiesa che fungeva anche<br />
da sacrestia e ufficio parrocchiale).<br />
La prima campana suonò la mattina della<br />
Domenica delle Palme, il 10 aprile 1960,<br />
richiamando a sé quei tanti fedeli che negli<br />
anni non avrebbero più smentito il loro affetto<br />
per la vita francescana proposta dai fratelli<br />
di Francesco. Alla prima chiesa prefabbricata<br />
seguì la costruzione dell'attuale, con porticato a<br />
Il dato archeologico allora<br />
può incontrare la fede: dov'è<br />
che abbiamo tracce di<br />
persone che continuavano<br />
a credere in Gesù dopo la<br />
sua morte, anche alla luce<br />
dei vostri scavi?<br />
Ad esempio a Nazareth, dove si<br />
vede la successione di abitazioni<br />
che diventano luoghi di<br />
memoria e di culto cristiano. Il<br />
luogo è forse del IV secolo dopo<br />
Cristo. A Nazareth, secondo<br />
tradizione della <strong>Chiesa</strong> locale,<br />
sei colonne, ampio piazzale, chiostro e torre<br />
campanaria ottagonale, all'ombra della quale<br />
sorgono il convento (oggetto di un felice restauro<br />
poco meno di tre anni fa), i locali dell'oratorio<br />
e una palestra polivalente, di forma circolare,<br />
poco distante dal campo di calcetto affacciato<br />
su via Manara e dal campo da basket sul<br />
retro della chiesa. In questo funzionale complesso<br />
negli anni si sono succeduti molteplici parroci<br />
e fratelli che, ognuno a suo modo, hanno lasciato<br />
il segno: da padre Faustino Fabbri a padre<br />
Pierdamiano Cantoni, da fra Casimiro Bortolucci<br />
a padre Gianbattista Montorsi, fino ad arrivare<br />
ai due parroci più recenti, padre Giuseppe<br />
Barigazzi e l'attuale padre Francesco Marchesi,<br />
che condivide il convento con padre Celestino<br />
Mucciarini, padre Elvis Johnson e fra Nazareno.<br />
Ma è negli anni Ottanta, grazie all'attività<br />
di padre Francesco Dallari, che la<br />
parrocchia mostra il suo maggior vigore<br />
tramite iniziative canore (come «Il Rostino<br />
d'oro», in collaborazione con l'Antoniano di Bo-<br />
i membri della famiglia di Gesù<br />
avevano mantenuto il ricordo.<br />
Sono quelli che nel Nuovo Testamento<br />
vengono chiamati «i<br />
fratelli» di Gesù. In base alle testimonianze<br />
degli scrittori cristiani<br />
antichi, questi fratelli sono<br />
diventati capi delle Chiese<br />
di Nazareth e Gerusalemme.<br />
A lungo pare che si sia dimenticato<br />
il fatto che Gesù<br />
fosse un giudeo…<br />
Gesù apparteneva alla società<br />
dei Giudei, la sua era una famiglia<br />
ebrea. Era stato educato<br />
come ebreo, viveva come<br />
ebreo, era nell'attesa delle medesime<br />
attese del popolo<br />
ebraico e credeva nella parola<br />
dei profeti.<br />
Quale era, dunque, l'elemento<br />
nuovo rispetto al<br />
giudaismo?<br />
In Gesù era presente la coscienza<br />
di una missione da<br />
parte di Dio a favore di tutti gli<br />
uomini, anche se principalmente<br />
egli si rivolgeva ai Giudei.<br />
Gesù infatti si rivolge ai<br />
Giudei, ma invia i discepoli a<br />
tutti.<br />
Quali sono i luoghi legati al<br />
ricordo e all'esperienza di<br />
Gesù?<br />
Quelli della vita storica di Gesù:<br />
della nascita, della predicazione,<br />
della morte e della risurrezione.<br />
Formano il canovaccio<br />
del messaggio cristiano.<br />
Oltre a Nazareth e Gerusalemme,<br />
abbiamo altre importanti<br />
testimonianze delle<br />
antiche comunità cristiane?<br />
Le principali scoperte sono avvenute<br />
nel sud del Paese, nel<br />
deserto del Negev, dove l'abbandono<br />
per molti secoli del<br />
territorio ha lasciato resti quasi<br />
non toccati. Troviamo numerose<br />
chiese conservate sin quasi<br />
all'altezza dei tetti, con resti<br />
di pittura alle pareti, con tutto<br />
il loro arredo liturgico. Siamo<br />
nel periodo dal IV al VII secolo.<br />
Le località maggiormente studiate,<br />
restaurate e aperte alla<br />
visita sono Avdat, Mamshit,<br />
Shivta. Sono città che presuppongono<br />
comunità monastiche,<br />
abitate da popolazione<br />
oggi scomparsa, quella dei Nabatei,<br />
commercianti divenuti<br />
cristiani intorno al IV secolo.<br />
Fra i tanti luoghi c'è inoltre Cafarnao,<br />
con i suoi resti e le sue<br />
iscrizioni, dove Gesù era ospite<br />
a casa di Pietro. Il Vangelo di<br />
Marco racconta una giornata<br />
di Gesù nella località sul Lago<br />
di Tiberiade, in cui si hanno<br />
tracce di pellegrini cristiani anche<br />
nei secoli successivi agli<br />
avvenimenti delle sacre scritture,<br />
a testimoniarne l'importanza.<br />
Mi incammino verso la<br />
Porta dei Leoni. Vedo<br />
la Valle del Cedron,<br />
uno dei luoghi menzionati dai<br />
Vangeli. Sollevo la sguardo: ecco<br />
il Monte degli Ulivi. Si staglia<br />
a Occidente, già avvolto<br />
nella penombra. I lampioni alle<br />
spalle del Getzemani iniziano<br />
ad accendersi. È la strada<br />
verso la sommità della collina,<br />
in direzione di Betania, il luogo<br />
del miracolo di Lazzaro. La<br />
strada verso la speranza.<br />
Massimo Tassi<br />
REGGIO, QUARTIERE ROSTA NUOVA. La comunità retta dai Frati Francescani è in festa nel 50° della sua fondazione. Un bilancio ed uno sguardo all’avvenire<br />
PARROCCHIA DI SANT’ANTONIO: UNA STORIA CHE È TRAMPOLINO PER <strong>IL</strong> FUTURO<br />
logna) e sportive, con la presenza della<br />
società sportiva Fides, che attirava<br />
a sé centinaia di giovani legandoli al<br />
gioco più popolare, quello del calcio.<br />
"I 50 anni dalla fondazione di Sant'Antonio<br />
sono un traguardo importante<br />
e non scontato, che non è da<br />
tutti", ha commentato mons. Ghizzoni<br />
durante l'omelia di apertura dei festeggiamenti<br />
del Cinquantennale.<br />
"Avete un debito di riconoscenza verso<br />
tutti i fratelli, consacrati e non, che<br />
sono passati da qui, certo, ma se questo<br />
è il passato, ciò che è stato e che<br />
ben conoscete, oggi l'obiettivo è guardare<br />
prima di tutto avanti, riflettere<br />
insieme per individuare nuove prospettive per<br />
questo territorio e per le persone che lo abitano,<br />
soprattutto per i tanti nuovi arrivati (circa il 15%<br />
dei residenti, ndr). È importante cogliere questo<br />
anniversario per rinnovare la vita spirituale di questa<br />
comunità e per diventare davvero una parrocchia<br />
missionaria".<br />
Sulla scia di queste parole, guardando ai<br />
lunghi mesi di festeggiamenti programmati,<br />
padre Marchesi ha commentato:<br />
"Oltre all'idea di parrocchia aperta, viva e accogliente<br />
per tutti, vorremmo - come abbiamo<br />
scritto nel logo studiato apposta per l'occasione<br />
- invitare praticanti e non a rivolgere il cuore<br />
al Signore, ricordare che la nostra vita ha un<br />
fine più grande, una meta trascendente, verso la<br />
quale tutti siamo incamminati perché tutti proveniamo<br />
da Dio e a Lui dobbiamo ritornare per<br />
vivere in eterno in comunione d'amore con Lui<br />
e con tutti gli uomini".<br />
Francesca Manini
SABATO<br />
15 MAGGIO<br />
Società & Cultura 15 maggio 2010 13<br />
Per la Giornata internazionale della famiglia promossa dalle Nazioni Unite<br />
alcune voci del Forum provinciale delle Associazioni familiari di Reggio Emilia<br />
PIÙ FAMIGLIA PER <strong>IL</strong> BENE DI TUTTI<br />
Il matrimonio fra uomo e donna è il vincolo su cui si fonda la società<br />
A<br />
Emilio Ricchetti<br />
La Giornata internazionale della famiglia è stata<br />
proclamata dall’Assemblea generale delle<br />
Nazioni Unite con la risoluzione 47/237 del 20<br />
settembre 1993.<br />
Il 15 maggio 2010 verrà celebrata per la diciassettesima<br />
volta. Già una risoluzione a questo livello internazionale,volta<br />
a sensibilizzare i governi dei vari Paesi<br />
del mondo sulla importanza fondamentale della<br />
famiglia,dovrebbe fare riflettere e,quindi,stimolare le<br />
istituzioni nazionali alla promozione ed alla difesa<br />
di questo istituto che, in quanto insito nella natura<br />
umana,è coevo alla comparsa dell’uomo sulla terra e<br />
lo ha accompagnato nella storia fino ad oggi, dimostrando<br />
una capacità di resistenza e di adattamento<br />
al mutare dei tempi e delle condizioni socio-economiche,<br />
quale nessun’altra istituzione umana.<br />
Qui Associazione Famiglie Numerose<br />
FACCIAMO «POLITICA»<br />
volte siamo così: famiglie<br />
immobili a guardare la tv<br />
sul divano, sorde e mute<br />
mentre incombe su di noi un gigantesco<br />
tsunami: un’onda enorme<br />
di cultura di morte sta per abbattersi<br />
su noi famiglie, illuse di<br />
salvare rapporti e relazioni solo<br />
perché abbiamo vissuto un bel<br />
passato, di poter educare i nostri<br />
figli (magari l’unico) perché cre-<br />
Luigi Picchi<br />
diamo di avere dei valori da dare.<br />
Pensiamo di essere famiglie libere di educare i figli, ma lo siamo<br />
veramente? Crediamo di lavorare per poter vivere ma spesso è il<br />
contrario, vogliamo un futuro migliore ma pretendiamo che ce<br />
lo diano altri. Diciamo di batterci e spenderci per i nostri figli, ma<br />
stiamo combattendo perché i giovani abbiano la libertà di potersi<br />
sposare? La libertà di potersi costruire una casa? La libertà di generare<br />
dei figli? Tutte libertà negate, che tolgono il sorriso dai loro<br />
volti, che negano speranza al loro futuro. Chiedono aiuto, e<br />
implorano “Famiglia sii te stessa!“.<br />
Che aspettiamo? Non possiamo più giustificarci dicendo “..ma<br />
noi, che ci possiamo fare?..”. Non possiamo più delegare ad una<br />
classe politica le nostre richieste ed esigenze; non hanno voluto,<br />
non vogliono e non possono comprendere.<br />
Anche coloro che potrebbero esserci più vicino, come gli amministratori<br />
locali, che confessano il loro non agire nascondendosi<br />
e giustificandosi dietro le non-scelte dei governi; spesso,<br />
senza coraggio, con la bocca piena di promettenti parole ma<br />
bloccati nei fatti da ideologie sorpassate, da schieramenti politici<br />
e da bilanci molto economici e poco etici.<br />
Quasi sempre la famiglia non viene promossa, non viene nemmeno<br />
sostenuta, addirittura viene ignorata, purtroppo è spesso penalizzata,<br />
se non sminuita e derisa.<br />
Occorre, ora, un impegno diretto delle famiglie, esse hanno le<br />
competenze e le capacità per autorappresentarsi, per poter essere<br />
il “soggetto” sociale più importante. Non siamo solo la somma<br />
di singoli individui, siamo molto di più. Siamo la fonte della società,<br />
perché è dalla famiglia che la società è originata. È una priorità,<br />
è necessario esserne convinti per portare, alla decadente società,<br />
una cultura di vita, mai come ora così tanto necessaria.<br />
« U<br />
Luigi Picchi<br />
coordinatore Associazione Nazionale Famiglie Numerose<br />
sezione di Reggio Emilia<br />
sala per tutto» è lo slogan della tessera<br />
Carnet Joven, una «Carta giovane»<br />
promossa in Spagna dall’Istituto<br />
Andaluso della Gioventù, dipendente dal<br />
governo della regione Andalusia guidata, come<br />
l’esecutivo centrale, dal Partito socialista.<br />
Sembra una fidelity card come tante altre in Europa,<br />
sul modello dell’European Youth Card, recentemente<br />
estesa fino ai 30 anni. Ma in Andalusia<br />
c'è molto di più: nell’elenco dei servizi convenzionati<br />
– accanto alle librerie, ai negozi di abbigliamento,<br />
all’autoscuola – ci sono anche le<br />
interruzioni volontarie di gravidanza.<br />
Gli sconti del 20% proposti da una clinica sivigliana<br />
riguardano “visite e servizi diretti all’interruzione<br />
volontaria della gravidanza, ecografia,<br />
servizi di pianificazione familiare, visite ginecologiche,<br />
vasectomia maschile”.<br />
Dalla clinica assicurano che esiste una regolare<br />
convenzione con la previdenza sociale e che è<br />
uno sconto come tanti altri, “come quelli che<br />
trova un ragazzo quando vuole andare al cinema,<br />
al teatro...”. In Spagna, ricordiamo, entrerà<br />
in vigore a giugno la nuova legge che liberalizza<br />
l’aborto fino alla 14esima settimana di gestazio-<br />
M<br />
a veramente la Comunità internazionale è<br />
intenzionata a promuovere il bene della famiglia<br />
in quanto funzionale al bene della civiltà<br />
umana ed alla prosperità degli Stati? O non si è di<br />
fronte all’ennesima manifestazione di retorica fine a se<br />
stessa, senza alcuna reale volontà di operare coerentemente<br />
per raggiungere i fini di promozione e tutela<br />
così enfaticamente proclamati nell’indire questa giornata?<br />
Almeno nel mondo occidentale mai come in questi<br />
ultimi anni la famiglia ha subìto e subisce attacchi<br />
forsennati alla sua stessa concezione costitutiva. Non<br />
più gruppo umano fondato sul patto stabile,basato sull’amore<br />
tra un uomo ed una donna,finalizzato all’allevamento<br />
ed all’educazione dei figli, all’aiuto reciproco,<br />
alla condivisione “per sempre” delle gioie e dei dolori<br />
della vita, ma unione sostanzialmente precaria basata<br />
Qui Azione <strong>Cattolica</strong><br />
NEL FORUM PER SERVIRE<br />
Per l’Azione <strong>Cattolica</strong> aderire al Forum della Associazioni<br />
Familiari significa rispondere alla<br />
propria vocazione laicale, poiché è nel Forum<br />
che l’associazione, attraverso un segno tangibile e<br />
pubblico, difende il ruolo della famiglia nella nostra<br />
società. Partecipare ai lavori della segreteria del Forum<br />
provinciale delle Associazioni familiari, come delegato<br />
dell’Azione <strong>Cattolica</strong> diocesana, è per me l’occasione<br />
di dare un contributo di idee, esperienze, relazioni<br />
che vengono condivise con le altre associazioni<br />
e diventano un importante patrimonio culturale al<br />
sevizio della famiglia.<br />
Quadretto di famiglia per Eleonora Crialesi insieme al<br />
marito Alberto Farinelli e alla figlioletta Matilde.<br />
All’interno del Forum dialogano esperienze diverse e<br />
complementari: associazioni che operano in settori<br />
differenti “si mettono intorno ad un tavolo” e, ciascuna<br />
con la propria specificità, contribuiscono ad una<br />
riflessione permanente sulla famiglia.<br />
Per l’Azione <strong>Cattolica</strong> prendere parte a questo laboratorio<br />
è una scelta importante, che si rinnova mandato<br />
dopo mandato, perché attraverso questa presenza si fa<br />
“azione”, e grazie a questa realtà si porta a ciascun aderente<br />
la consapevolezza che la famiglia non è solo una<br />
“piccola chiesa domestica”, ma anche un primario soggetto<br />
sociale cui tutti devono dare ascolto.<br />
ne, e che permette alle minorenni di 16 e 17 anni<br />
di interrompere la gravidanza senza l’autorizzazione<br />
dei genitori. È la legge abortista più<br />
radicale d’Europa.<br />
C'è anche un 10% di riduzione, applicato sui<br />
medicinali da alcune farmacie, ai proprietari<br />
della Carta giovane. Questo potrebbe riguarda-<br />
Eleonora Crialesi<br />
Azione <strong>Cattolica</strong><br />
ANDALUSIA (Spagna): «Carta giovane» con vantaggi per... interruzioni di gravidanza<br />
ABORTO CON LO SCONTO ANCHE PER MINORENNI<br />
re la “pillola del giorno dopo”, che in Spagna può<br />
essere acquistata liberamente, senza ricetta medica.<br />
Tutto sembra essere drammaticamente coerente.<br />
È una vera e propria urtante assurdità,<br />
che dovrebbe far riflettere sull’incontrollabile<br />
deriva abortista, e su come l'aborto venga sempre<br />
più usato come se fosse un “contraccettivo”.<br />
su un interesse contingente e, pertanto, potenzialmente<br />
solubile a semplice impulso di uno dei “partner”.<br />
C<br />
ome Forum provinciale constatiamo che la<br />
<strong>Chiesa</strong> cattolica, nella sua attività di promozione<br />
umana, è al momento la sola realtà che,<br />
quotidianamente,proclama la bellezza e la grandezza<br />
della famiglia basata sul matrimonio.<br />
Ci auguriamo che la ”società civile” divenga anch’essa<br />
sempre più consapevole della sua importanza fondamentale<br />
e la aiuti e la valorizzi costantemente e non solo<br />
nella Giornata indetta dall’Onu.<br />
Emilio Ricchetti<br />
presidente del Forum provinciale<br />
delle Associazioni Familiari di Reggio Emilia<br />
Qui «Cilla» onlus<br />
FAMIGLIA DONO DI DIO<br />
Se penso alla<br />
mia famiglia<br />
mi viene in<br />
mente che è il luogo<br />
privilegiato che Dio<br />
mi ha donato, dove<br />
io posso sperimentare<br />
in maniera semplice<br />
e diretta cosa<br />
significa essere<br />
amati gratuitamente.<br />
Guardando mio<br />
marito e i miei figli<br />
mi si riempie il cuore<br />
di tenerezza per la<br />
loro “bellezza”, ma<br />
ne vedo anche tutti i<br />
limiti. Alla mia famiglia,<br />
e di conseguenza<br />
alla mia vita, non<br />
sono state risparmiate<br />
nessuna fatica,<br />
malattia o estraneità;<br />
piano piano, Donatella Cappucci<br />
però, ho cominciato<br />
a sperimentare che la mia umanità e quella di chi vive<br />
con me non è un ostacolo ad essere me stessa e alla felicità,<br />
ma l’occasione continua per ricordarmi che l’altro<br />
è diverso da me ed ha un destino che io non posso definire.<br />
La mia famiglia non mi permette la distrazione e<br />
per amore di ciascuno sono costretta a giudicare tutto<br />
quello che ci succede, a non arrendermi e ripartire sempre;<br />
in essa ho imparato cosa sono la pazienza, la speranza<br />
e la preghiera e tutto questo mi è di aiuto nella vita<br />
quotidiana.<br />
Mi è sempre più evidente che quello che accade in questo<br />
luogo privilegiato non è merito mio o dell’altro ma è<br />
possibile perché prima di tutto siamo coscienti di essere<br />
amati e abbracciati per quello che siamo, nella nostra<br />
meschinità e povertà umana. Questo mi rende talmente<br />
felice e libera da permettermi di affrontare tutto quello<br />
che mi accade con letizia.<br />
Donatella Cappucci<br />
Associazione Cilla (ospitalità a parenti di ammalati)<br />
D’<br />
altra parte c’è chi tratta l’embrione<br />
umano come un “qualcosa” senza<br />
dignità, togliendogli addirittura la<br />
definizione di “umano”, chiamandolo soltanto<br />
“prodotto del concepimento”. Come se fosse<br />
una “cosa”! Ma basta lasciarlo sviluppare, e nel<br />
giro di 8/10 settimane ha già fattezze che tutti<br />
definiamo “umane”. Quello che un adulto possiede<br />
come “programma genetico” che gli permette<br />
di continuare a vivere era già subito totalmente<br />
presente nel piccolo embrione, il quale<br />
con le tre qualità che gli embriologi gli riconoscono,<br />
cioè la “continuità”, il “coordinamento”<br />
la “gradualità”, freneticamente si sviluppa.<br />
Considerare l’embrione umano solo come un<br />
“prodotto del concepimento”, cioè un “signor<br />
nessuno”, impedisce culturalmente la prevenzione<br />
dell’aborto, che in tanti oggi ritengono<br />
giusta. Altrettanto non deve passare sotto silenzio<br />
la grave responsabilità degli adulti che propongono<br />
e facilitano queste cosiddette “scelte<br />
abortive”, e che inducono i giovani a compiere<br />
gesti che rimarranno per sempre.<br />
Gabriele Soliani
14<br />
15 maggio 2010<br />
NELLE PAROLE DEL PROF. GASPARE STURZO<br />
Attualità del pensiero<br />
di don Luigi Sturzo<br />
<strong>Chiesa</strong> & Società<br />
CATTOLICI E BENE COMUNE<br />
Riflessioni a partire dal «Compendio della Dottrina sociale della <strong>Chiesa</strong>» (2004)<br />
Settimane sociali, esperienza europea<br />
Verso la 46 a edizione italiana,tappa di un lungo cammino<br />
N Venerdì 14 maggio<br />
ella serata del 28 aprile, presso il Centro Giovanni<br />
XXIII, si è tenuto l'incontro dedicato a Luigi Sturzo:<br />
l'intuizione politica e l'attualità del pensiero sociale,<br />
con la relazione magistrale del prof. Gaspare Sturzo - magistrato,<br />
docente di Diritto penale alla Lumsa di Roma, pronipote<br />
del fondatore del Partito Popolare Italiano -, nell'ambito<br />
del ciclo voluto dal Circolo di cultura "G. Toniolo" e intitolato<br />
"Profili paralleli: verso il 150° dell'Unità d'Italia - Una finestra<br />
sul Movimento cattolico". Il relatore, dopo un breve filmato sul<br />
personaggio, ha evidenziato il suo ruolo nella storia italiana,<br />
che può essere meglio colto solo studiandone "l'insegnamento<br />
sociale e le sue evidenti e incancellabili connessioni<br />
con la Dottrina sociale della <strong>Chiesa</strong>". Un approfondimento<br />
utile anche nella prospettiva di comprendere quali spazi e<br />
possibilità restino per "riprendere un cammino di evangelizzazione<br />
della società, compreso l'impegno politico".<br />
Don Sturzo arrivò al<br />
popolarismo, come<br />
partito e dottrina<br />
politica, solo dopo aver<br />
affrontato un lungo cammino<br />
di esperienza sociale. Il<br />
relatore ne ha illustrato la<br />
poliedrica attività, a cavallo<br />
dei due secoli: costituzione<br />
di casse di mutuo soccorso<br />
e di casse rurali, di leghe<br />
sindacali, senza trascurare<br />
l'azione culturale e di divulgazione<br />
del pensiero sociale<br />
cristiano (un suo dramma teatrale sulla mafia fece il giro<br />
della Sicilia). Nei passaggi successivi il docente ha approfondito<br />
l'impegno di don Sturzo nelle istituzioni locali e sul tema<br />
del rinnovamento delle autonomie; la fondazione del Ppi e<br />
l'ingresso dei cattolici nella vita nazionale, la crisi dello Stato liberale<br />
e la concezione dello Stato, il fascismo e l'esilio, eccetera.<br />
Nella seconda parte della serata, dopo una lettura di<br />
brevi ma significativi testi sturziani (voce narrante<br />
Sandro Panizzi), è stata sviluppata la visione sturziana<br />
sui grandi temi politici sia durante l'esilio che nel dopo<br />
guerra (lo sviluppo integrale della persona umana, la partitocrazia,<br />
la libertà in politica ed economia, l'intervento dello<br />
Stato...) anche in chiave di una loro attualizzazione.<br />
In apertura d'incontro Luigi Bottazzi, presidente del Circolo<br />
"G. Toniolo", ha esposto le finalità dell'iniziativa, che fra l'altro<br />
gode del patrocinio ufficiale del Comitato nazionale per le<br />
celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Mons.<br />
Lorenzo Ghizzoni, Vescovo Ausiliare, ha messo in evidenza il<br />
duplice profilo di don Luigi, protagonista della piena apertura<br />
dei cattolici alla vita politica e prete capace di coniugare la<br />
riflessione teologico-spirituale con la vita sociale, economica<br />
e istituzionale; Emanuela Caselli, presidente del Consiglio comunale<br />
di Reggio Emilia, ha invece sottolineato come il ciclo<br />
"Profili paralleli", già validamente avviato anni fa dal "Toniolo"<br />
- possa consentire la riscoperta delle radici più profonde<br />
della storia del Paese ed aiutarci a decodificare la complessità<br />
del presente. Il dibattito finale, molto partecipato, è stato<br />
coordinato dallo storico Alberto Ferraboschi.<br />
Nei prossimi incontri saranno approfondite - con testimoniaze<br />
personali e contributi scientifici di studiosi - alcune figure<br />
fondamentali del cattolicesimo italiano: oltre a Sturzo, anche<br />
De Gasperi, Gorrieri, Scelba, Zaccagnini, Ruffilli.<br />
Un bando del Centro Italiano Femminile di Bologna<br />
CREATIVITÀ “IN ROSA”<br />
Il Centro Italiano Femminile (Cif) di Bologna bandisce<br />
un concorso per valorizzare e sottolineare la creatività<br />
artistica delle giovani donne italiane e immigrate,<br />
sul tema: "Aspetti di vita al femminile".<br />
L'iniziativa - promossa tenendo conto del contesto multiculturale<br />
attuale - è a carico del Cif regionale. Le opere<br />
in gara perverranno a Bologna e qui saranno selezionate.<br />
Le opere (dalla narrativa alla poesia, agli abstract di tesi,<br />
fino alla fotografia, alla pittura, alla grafica, ai manufatti<br />
artigianali) dovranno essere consegnate o spedite<br />
- entro le ore 12 del 30 giugno - alla sede Cif di Bologna<br />
(in via del Monte 5, cap 40126). Sono ammesse a partecipare<br />
alla selezione donne italiane e straniere domiciliate<br />
nella Regione Emilia Romagna che non abbiano superato<br />
i 40 anni di età.<br />
Per richiedere il bando dettagliato e integrale, oltre che<br />
per avere informazioni ulteriori riguardanti il concorso,<br />
ci si può rivolgere al numero telefonico 051.233103 o<br />
scrivere una mail agli indirizzi cif.bologna@gmail.com e<br />
lserantoni@tiscali.it.<br />
Il Compendio della Dottrina<br />
sociale della <strong>Chiesa</strong>,<br />
emanato nel 2004 dalla<br />
Commissione "Giustizia e pace",<br />
riprende in vari punti il<br />
tema della formazione e di un<br />
suo costante aggiornamento<br />
alla luce dei "segni dei tempi",<br />
ricordando che le "istituzioni<br />
educative cattoliche<br />
possono e debbono svolgere<br />
un prezioso servizio formativo,<br />
impegnandosi con speciale<br />
sollecitudine per l'inculturazione<br />
del messaggio cristiano,<br />
ossia l'incontro fecondo<br />
tra il Vangelo e i vari saperi. La<br />
Dottrina sociale è strumento<br />
necessario per un'efficace<br />
educazione cristiana all'amore,<br />
alla giustizia, alla pace,<br />
nonché per maturare consapevolezza<br />
dei doveri morali e<br />
sociali nell'ambito delle diverse<br />
competenze culturali e<br />
professionali".<br />
Significativa la sottolineatura<br />
sulle Settimane<br />
sociali, definite "importante<br />
esempio di istituzione<br />
formativa... che il Magistero<br />
ha sempre incoraggiato. Esse"<br />
- si legge - "costituiscono<br />
un luogo qualificato di<br />
espressione e di crescita dei<br />
fedeli laici, capace di promuovere,<br />
ad un livello alto, il<br />
loro specifico contributo al<br />
rinnovamento dell'ordine<br />
temporale. L'iniziativa, sperimentata<br />
da molti anni in vari<br />
Paesi, è un vero laboratorio<br />
culturale nel quale si comunicano<br />
e si confrontano riflessioni<br />
ed esperienze, si studiano<br />
i problemi emergenti e<br />
si individuano nuovi orientamenti<br />
operativi" (n. 532).<br />
I curatori del Documento<br />
non avevano, dunque, solamente<br />
l'esperienza delle Settimane<br />
sociali italiane di<br />
fronte a sé, ma un panorama<br />
ampio e ricco di tradizioni<br />
scientifiche, luoghi accademici<br />
e momenti associativi,<br />
capaci di dare pregnanza e rigore<br />
al pensiero sociale cristiano,<br />
sia nel dibattito culturale<br />
che nelle "Opere" concrete<br />
(come si diceva nel secolo<br />
scorso per indicare l'a-<br />
Alla scoperta di una Reggio che<br />
non ti aspetti, che non conosci:<br />
questa occasione preziosa propone,<br />
per sabato 15 maggio, dalle 10<br />
alle 13 e dalle 15 alle 19, la Delegazione<br />
reggiana dell'Associazione Dimore<br />
Storiche Italiane (A.D.S.I.) offrendo un<br />
singolare itinerario all'interno dell'esagono.<br />
E poiché si è ormai alla vigilia del<br />
150° anniversario dell'Unità d'Italia, la<br />
visita riguarderà sedi istituzionali, cortili<br />
di dimore storiche e una chiesa di<br />
assai cospicuo valore storico-artistico.<br />
Quali gli edifici in cui si potrà entrare<br />
e sostare? Innanzitutto<br />
l'ex-Palazzo Ducale, prospiciente<br />
corso Garibaldi, ora sede<br />
della Prefettura e della Provincia;<br />
poi, quasi di fronte, il Palazzo delle Bonifiche<br />
o del Portico; e restando in zona<br />
sarà possibile visitare, con accesso<br />
da via Guasco, il Chiostro grande della<br />
Ghiara - sede dell'ostello della Ghiara.<br />
Percorrendo via San Pietro Martire, sarà<br />
possibile entrare nel cortile di Palazzo<br />
Fiordibelli-Corbelli-Morini Mazzoli<br />
e, a pochi passi, visitare la chiesa di San<br />
Giovannino, per arrivare al Palazzo<br />
Municipale e accedere alla Sala e al<br />
Museo del Tricolore.<br />
Dalla piazza del Duomo si potrà raggiungere<br />
il Palazzo del Monte e visitare<br />
la Collezione Manodori; proseguendo<br />
zione sociale, economica e<br />
politica a tutti i livelli).<br />
Vediamo alcune esperienze<br />
interessanti di<br />
Settimane sociali in<br />
Europa, cominciando da<br />
quelle "di Francia", nate nel<br />
1904 - tre anni prima di quelle<br />
italiane - su iniziativa di<br />
due laici, Marius Gonin e<br />
Adéodat Boissard, con lo scopo<br />
di far conoscere il pensiero<br />
della <strong>Chiesa</strong> e contribuire<br />
al dibattito sociale. Sono<br />
strutturate<br />
come associazioni<br />
di<br />
laici, che ne<br />
hanno la pienaresponsabilità<br />
ed autonomiaoperativa,<br />
con la<br />
collaborazione<br />
di alcuni religiosi che svolgono<br />
ruoli di consulenza ecclesiale.<br />
Oggi sono presenti in<br />
numerose città, quelle che loro<br />
chiamano "antenne" regionali,<br />
che si qualificano come<br />
"osservatori permanenti<br />
della vita sociale" o "gruppi di<br />
riflessione e proposte".<br />
Come quelle italiane le Settimane<br />
francesi hanno subìto<br />
alterne vicende, edizioni ridotte<br />
e rallentamenti (a causa<br />
della seconda guerra mon-<br />
"La Dottrina sociale è<br />
strumento necessario<br />
per un'efficace<br />
educazione cristiana<br />
all'amore,alla<br />
giustizia,alla pace"<br />
diale negli anni '40, della crisi<br />
dell'Azione <strong>Cattolica</strong> e del<br />
sindacalismo cristiano negli<br />
anni '60) con un ripresa più<br />
decisa nel 1985, portandosi al<br />
ritmo delle edizioni annuali<br />
dal 1995 ad oggi.<br />
Dal 2004, anno del centenario,<br />
con l'edizione<br />
svoltasi a Lille su<br />
"L'Europa. Una società da inventare",<br />
le Settimane hanno<br />
assunto una dimensione europea<br />
(su 5.000 partecipanti,<br />
1.000 provenivano<br />
da altri<br />
Paesi).<br />
L'ultima -<br />
l'84esima - si<br />
è tenuta a Parigi<br />
nel novembre<br />
2009,<br />
sul tema<br />
"Nuove solidarietà,<br />
nuova società", con<br />
l'obiettivo di "oltrepassare<br />
l'aspetto meramente economico<br />
della solidarietà per valorizzarne<br />
le dimensioni morali<br />
e politiche".<br />
Uno sviluppo interessante di<br />
queste ed altre esperienze nazionali,<br />
ad esempio in Germania,<br />
si è avuto proprio lo<br />
scorso anno con le prime<br />
"Giornate sociali cattoliche<br />
per l'Europa", tenutesi a Danzica,<br />
in Polonia, dall'8 all'11<br />
lungo via Crispi accedere a Palazzo<br />
Scaruffi, prestigiosa sede della Presidenza<br />
della Camera di Commercio e<br />
concludere il percorso in via Campanini<br />
sostando nel cortile di Palazzo Linari-Bellei<br />
(nella foto, uno scorcio).<br />
Momenti musicali, letterari e storicoartistici<br />
faranno da contrappunto alle<br />
visite: alle ore 10 e alle 15 la dottoressa<br />
Elisabetta Farioli in Municipio illustrerà<br />
il significato storico della Sala e del<br />
Museo del Tricolore; alle 12 e alle 18<br />
nella chiesa di San Giovannino sono in<br />
programma concerti degli allievi del<br />
«Peri», mentre studenti del Liceo Classico<br />
«Ariosto-Spallanzani» leggeranno<br />
in alcuni cortili poesie di monsignor<br />
Gianni Gariselli e di altri autori.<br />
L'<br />
alle ore 20.45 nella<br />
sala parrocchiale<br />
di Pieve Modolena,<br />
per il ciclo «Dalla<br />
Caritas in veritate alla<br />
46 a Settimana sociale»,il<br />
prof. Giorgio Campanini<br />
interverrà sul tema<br />
«I cattolici oggi,<br />
tra testimonianza<br />
e progetto».<br />
L’incontro è promosso<br />
da Circolo «G. Toniolo»<br />
e unità pastorale «Beata<br />
Madre Teresa di Calcutta»<br />
ottobre, per iniziativa della<br />
Commissione degli episcopati<br />
della Comunità europea.<br />
Scopo dell'assise: offrire un<br />
contributo "per la promozione<br />
del bene comune in Europa".<br />
Solidarietà - come principio<br />
guida per l'azione economica<br />
- e sussidiarietà sono i<br />
criteri fondamentali individuati<br />
dagli oltre 500 partecipanti.<br />
Anche se molti media<br />
occidentali hanno 'trascurato'<br />
l'evento di<br />
Danzica, si è trattato invece di<br />
una apertura di speranza e di<br />
una spinta a un miglior impegno<br />
culturale, sociale e politico<br />
- pur nelle diverse condizioni<br />
e situazioni nazionali -<br />
dei cattolici. Uno di quei doni<br />
- come ha detto 'a caldo'<br />
monsignor Simoni, vescovo<br />
di Prato, al ritorno da quelle<br />
Giornate - "che fanno sentire<br />
ancora di più la nostra responsabilità<br />
cristiana verso il<br />
mondo d'oggi: un mondo da<br />
conoscere bene, certamente<br />
da ri-evangelizzare e, a seconda<br />
dei casi, da valutare, da<br />
contestare, da incoraggiare e<br />
comunque da amare con la<br />
preghiera e col servizio al suo<br />
bene comune, nell'orizzonte<br />
della «Carità nella verità»".<br />
Luigi Bottazzi<br />
Sabato 15 maggio, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, saranno visitabili sedi istituzionali, cortili ed una chiesa di valore artistico<br />
REGGIO APRE AL PUBBLICO LE SUE DIMORE STORICHE<br />
iniziativa, che si avvale della<br />
collaborazione della guida<br />
delle Dimore Storiche di Reggio<br />
e degli studenti del settore turistico<br />
dell'Istituto «Motti», ormai è diventata<br />
un atteso appuntamento per la<br />
città.<br />
Promossa con il patrocinio del Ministero<br />
dei Beni culturali e ambientali,<br />
gode del contributo di Provincia, Comune,<br />
Fondazione Manodori, Studio<br />
architetto M. C. Costa e della collaborazione<br />
di Prefettura, Camera di Commercio,<br />
Consorzio di Bonifica dell'Emilia<br />
Centrale, Confraternita di S.<br />
Francesco e dell'Immacolata Concezione,<br />
Associazione <strong>Italiana</strong> Alberghi<br />
per la Gioventù; ed è sponsorizzata da<br />
Reale Mutua Assicurazioni, Banco San<br />
Geminiano e San Prospero, Fondazione<br />
Pietro Manodori.<br />
Obiettivo della manifestazione,<br />
che sarà accompagnata dalla<br />
pubblicazione di un'agile guida,<br />
è di far scoprire al grande pubblico<br />
angoli di città difficilmente visitabili,<br />
perché di proprietà privata o perché<br />
sede di Istituzioni, e nel contempo<br />
di illustrare gli avvenimenti salienti<br />
accaduti in questi edifici.<br />
Giuliano Manfredi<br />
delegato A.D.S.I. di Reggio Emilia
In Ghiara si è svolta il 9 maggio la 50 a edizione della consegna dei premi "Gino Bedeschi"<br />
Festa in famiglia per i giornalisti locali<br />
L'assemblea dell'Associazione Provinciale Stampa Reggiana<br />
La Ghiara ha ospitato domenica<br />
9 maggio la cinquantesima<br />
edizione della<br />
consegna dei premi "Gino<br />
Bedeschi" ai figli dei giornalisti<br />
reggiani, in occasione dell'annuale<br />
assemblea dell'Associazione<br />
Provinciale Stampa Reggiana<br />
(Apsr). È infatti dal 1961<br />
che vengono consegnate le borse<br />
di studio volute dalla munificenza<br />
del giornalista cav. Gino<br />
Bedeschi; una tradizione che<br />
dura da mezzo secolo e che ha<br />
visto premiati tante ragazze e<br />
ragazzi, alcuni dei quali hanno<br />
intrapreso la stessa professione<br />
del genitore.<br />
L'<br />
incontro è stato aperto<br />
in Basilica dalla celebrazione<br />
eucaristica<br />
presieduta da mons. Tiziano<br />
Ghirelli, direttore dell'Ufficio<br />
diocesano dei beni culturali;<br />
nell'omelia, ha voluto innanzitutto<br />
rimarcare il proficuo dialogo<br />
tra i beni culturali e gli<br />
strumenti della comunicazione.<br />
Ha quindi espresso compiacimento<br />
per il lavoro prezioso<br />
che l'associazione, con una lunga<br />
e ricca esperienza, sta svolgendo<br />
per promuovere la dignità<br />
dell'uomo e favorire la sua<br />
crescita, la sua maturazione e la<br />
formazione delle coscienze. Per<br />
lo svolgimento di questo compito<br />
ha sottolineato un'espressione<br />
di Gesù tratta dal Vangelo:<br />
"Vi lascio la pace, vi do la mia<br />
pace. Non come la dà il mondo,<br />
io la do a voi". Non si tratta della<br />
pace esterna consistente nell'assenza<br />
di guerre e conflitti tra<br />
persone e nazioni, ma della pace<br />
interiore, quella del cuore,<br />
della persona con se stessa e<br />
con Dio. La parola usata da Gesù<br />
è "Shalom", che indica positivamente<br />
benessere, riposo, sicurezza,<br />
successo, gloria. Ma<br />
come placare l'ansia, l'inquietudine,<br />
il nervosismo che coinvolge<br />
tutti anche oggi? Alcuni<br />
per temperamento e carattere<br />
sono più esposti di altri a questa<br />
fatica: ci sono persone che, di<br />
fronte ai problemi, invece di<br />
contribuire a risolverli sembrano<br />
godere nell'amplificarli. Di<br />
fronte ad un solco, invece di<br />
colmarlo lo approfondiscono e<br />
così aggravano situazioni di divisioni,<br />
di odio, di violenza. Il<br />
Vangelo un rimedio lo indica: la<br />
fiducia in Dio! E Dante ci ricor-<br />
da: "E'n la Sua voluntate è nostra<br />
pace".<br />
Al termine della Santa<br />
Messa il presidente Gino<br />
Badini e Giuseppe Adriano<br />
Rossi hanno diffusamente<br />
ricordato la figura e l'opera di<br />
cinque colleghi scomparsi in<br />
questi ultimi mesi: Ileana Lazzaretti,<br />
Corrado Rabotti, Camillo<br />
Rossi, Sergio Vecchia e mons.<br />
Giancarlo Bellani, sottolineandone<br />
l'impegno prezioso nel<br />
giornalismo, nell'Associazione<br />
Stampa, nella società civile e<br />
nella cultura.<br />
L'<br />
assemblea dell'Associazione<br />
Provinciale<br />
Stampa Reggiana è<br />
stata aperta nella sala riunioni<br />
da Roberto Zalambani, dell'esecutivo<br />
nazionale dell'Ordine,<br />
che ha sottolineato la situazione<br />
di difficoltà in cui la categoria<br />
si trova e ha evidenziato<br />
l'impegno dell'Associazione<br />
per avere a Reggio, per la prima<br />
Maltempo, le forti piogge portano fango<br />
e detriti. 5 maggio, Scandiano. Le<br />
precipitazioni torrenziali provocano<br />
Tania Cagnotto e Giuliano Razzoli saranno<br />
Matilde ed Enrico V. 8 maggio.<br />
La 24enne tuffatrice bolzanese e il neo-<br />
danni a Iano, Mazzalasino e Rondinara;<br />
campione olimpico «Razzo» di Villa Mi-<br />
a causa di un canale ostruito, strade, canozzo<br />
vestiranno i panni del sovrano e<br />
se e automobili vengono invase da ac-<br />
della Grancontessa alla 45<br />
qua e fango. La melma arriva fin dentro<br />
i cortili e le abitazioni, portando disagi<br />
ai residenti, costretti a chiamare i Vigili.<br />
A Pieve Modolena si esulta dopo l'arresto<br />
degli usurai. Sospiro di sollievo nel<br />
quartiere di via Zambonini dopo la cattura,<br />
a opera della Guardia di Finanza,<br />
dei Silipo e di Giulio Vito Floro, calabresi. Tiranneggiavano da<br />
tempo i residenti, pretendendo alti interessi sul pagamento<br />
dei debiti contratti con la concessione di prestiti.<br />
La strada si prende un altro giovane. 6 maggio. Gabriele Valcavi,<br />
operaio 25enne, è al volante di una Suzuki Swift e sta rincasando<br />
quando, dopo la mezzanotte, si schianta contro un<br />
muretto sulla Provinciale 11 verso Pecorile; aveva trascorso la<br />
serata con gli amici, guardando la finale di Coppa Italia.<br />
Il Po invade le golene, ma è sotto controllo. 7 maggio. Dopo<br />
le pioggie, il Po supera i 5,5 metri e allaga le zone di contenimento,<br />
restando però nei livelli di guardia "primaverili".<br />
Misteriosi «cerchi nel grano» a Rubiera. 8 maggio. La notizia<br />
si diffonde in brevissimo tempo: in via Fontana (sulla provinciale<br />
Sassuolo-Campogalliano), in un campo d'orzo compaiono<br />
strani 'disegni' che alcuni interpretano come segnali<br />
di entità extraterrestri. Altri sono scettici. Decine i curiosi<br />
che si fermano per vedere. Aldo Rivi, gestore dell'appezzamento,<br />
assicura di aver visto, nella notte, sul campo, una strana<br />
luce blu, poi dissoltasi. Burla o mistero da approfondire?<br />
a sseetttteeggiioorrnnii<br />
edizione<br />
dello storico Corteo (21-23 maggio).<br />
Reggio ripiomba nella paura: attentato<br />
in puro stile 'ndrangheta. 9 maggio,<br />
Quinzio, via Caliceti: un ordigno artigianale<br />
viene infilato sotto l'auto di un<br />
muratore calabrese residente in città e<br />
fatto scoppiare; divelto il retro. Una<br />
bomba potenzialmente pericolosa, perché contenente bulloni,<br />
'schizzati' all'atto dell'esplosione. Gli inquirenti non<br />
hanno dubbi: attentato a scopo intimidatorio. Intanto aumentano,<br />
in città, incendi misteriosi nei cantieri edili. Delrio:<br />
l'omertà non può albergare qui a Reggio. Chi sa parli.<br />
La «Regia» batte la Ternana e si qualifica ai play off. Al «Giglio»<br />
vittoria sofferta ma meritata. I granata di Dominissini,<br />
pur rimasti in 10, si aggiudicano la gara contro gli umbri. Goal<br />
di Nardin; ora le partite di spareggio, si parte col Pescara.<br />
Guastalla, importante riconoscimento alla Scuola di Musica.<br />
10 maggio: arriva sotto la direzione intraprendente e propositiva<br />
di Enrico Pirondini l'inserimento nell'elenco ufficiale<br />
regionale, per la presenza di requisiti essenziali sul piano<br />
amministrativo, statutario, logistico e didattico. In provincia<br />
7 Scuole hanno questo titolo, di cui 4 ora nella Bassa.<br />
Allarme 'ndrangheta: summit in Prefettura. 11 maggio, Reggio:<br />
la bomba 'dimostrativa'di via Caliceti mobilita anche la<br />
Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna. Si teme che,<br />
nonostante gli arresti, la rete criminale sia più ramificata.<br />
Società & Cultura 15 maggio 2010 15<br />
volta, il seggio elettorale per il<br />
rinnovo delle cariche dell'Ordine.<br />
Il presidente Gino Badini ha<br />
poi relazionato sulla cospicua<br />
attività svolta in questo anno:<br />
dagli incontri presso l'Università<br />
per valorizzare i giornalisti<br />
reggiani che hanno raggiunto<br />
particolari traguardi nella professione,<br />
dal seggio elettorale,<br />
dal periodico "Il Calamaio" ad<br />
un concorso rivolto alle scuole<br />
per celebrare il 150° dell'Unità<br />
d'Italia; quindi Carlo Pellacani<br />
ha illustrato il bilancio dell'Associazione.<br />
Il collega Davide Nitrosi<br />
ha presentato il volume del<br />
collega Glauco Bertolini, segretario<br />
e presidente dell'Apsr<br />
"Reggio fatta a pezzi - colpa della<br />
toponomastica", edita dall'associazione<br />
nella Biblioteca<br />
di Reggio storia, attraverso un<br />
piacevole dialogo con l'autore.<br />
Infine ha avuto luogo la consegna<br />
delle borse di studio<br />
agli studenti delle scuole<br />
elementari, medie e superiori,i<br />
Nella foto sopra,<br />
il tavolo dell'assemblea<br />
del 9 maggio:<br />
da sinistra mons.<br />
Tiziano Ghirelli<br />
(direttore Ufficio<br />
diocesano Beni<br />
culturali), Gino<br />
Badini (presidente<br />
Associazione<br />
Provinciale Stampa<br />
Reggiana), Roberto<br />
Zalambani e padre<br />
Fiorenzo Gobbo,<br />
priore della Ghiara.<br />
Sotto: i figli dei<br />
giornalisti reggiani<br />
premiati.<br />
cui nomi sono stati scanditi da<br />
Mario Guidetti.<br />
Elementari: Francesco Barilli,<br />
Lisa Bergianti, Matteo Simone<br />
Capanni, Alessandro Cocchi,<br />
Andrea Cocchi, Lorenzo Guerra,<br />
Federico Macchi, Riccardo<br />
Patria, Letizia Tincani e Sofia<br />
Tincani.<br />
Medie: Anna Barilli, Marta Bergianti,<br />
Damiano Mammi, Matteo<br />
Moratti, Alice Patria, Irene<br />
Patria.<br />
Superiori: Angela Bergianti, Giulia<br />
Catellani, Tommaso Guerra,<br />
Magnoni Linda, Filippo Notari,<br />
Francesca Patria, Federica Pessina,<br />
Anna Simonini, Stefano<br />
Scullin, Laura Spadoni, Giulia<br />
Testa, Valentina Valeriani.<br />
Diplomati: Elisa Moratti, Alessandro<br />
Paterlini, Luca Rossi,<br />
Matteo Spadoni.<br />
Nel corso dell'incontro è stato<br />
distribuito il distintivo dell'Associazione<br />
donato dalle Edizioni<br />
Consulta; la manifestazione<br />
è stata conclusa dal rinfresco<br />
offerto dalla Cir. (g. a. rossi)<br />
SCISCIÀ<br />
L'INTERVISTA<br />
«Dialoghi» prima della Cattedrale<br />
Cacciari: «Se la <strong>Chiesa</strong> .»<br />
Per far notizia fa notizia: Massimo Cacciari è in procinto<br />
di pubblicare per "Il Mulino" un libro sul primo comandamento<br />
insieme al teologo Piero Coda. In vescovado,<br />
prima della serata dei "Dialoghi in Cattedrale" (servizi<br />
alle pagine 10 e 11), parla dei suoi ricordi reggiani, legati all'amico<br />
Rino Serri e alla vivacità culturale della città ai tempi<br />
di "Musica-realtà", senza dimenticare la bontà dei tortelli alle<br />
erbette fatti in casa. Ma noi lo abbiamo intervistato sul rapporto<br />
tra <strong>Chiesa</strong> e società contemporanea.<br />
Professore, da laico non credente quale lei si dichiara, come<br />
vede la <strong>Chiesa</strong> oggi, in questo orizzonte culturale sempre<br />
più post cristiano per non dire neo-pagano?<br />
Anzitutto credo occorra<br />
non vedere ad ogni angolo<br />
sostanziali novità. La <strong>Chiesa</strong><br />
in duemila anni ha dovuto<br />
confrontarsi sempre<br />
in modo diverso con un<br />
orizzonte secolarizzato,<br />
anzi ci sono stati momenti<br />
in cui la contraddizione<br />
col saeculum era ancora<br />
più violenta. Certo, sono<br />
due secoli e mezzo che le<br />
culture e le ideologie insistono<br />
sulla critica di ogni<br />
idea di trascendenza. Questo<br />
è proprio della razionalità<br />
tecnico-scientifica;<br />
credo, però, che tali tesi<br />
siano anche facilmente<br />
contraddicibili da parte<br />
della predicazione della <strong>Chiesa</strong>. E penso che se essa non cederà<br />
alla tentazione di farsi religio civilis avrà tutte le possibilità<br />
di continuare ad essere segno di contraddizione feconda<br />
rispetto al mondo secolarizzato.<br />
Ernesto Galli Della Loggia, su Il Corriere della Sera di qualche<br />
settimana fa, si è dilungato in un elenco di questioni che<br />
oggi rendono il cristianesimo irriso o marginalizzato di fronte<br />
al mondo. Secondo lei è un segno di vitalità del Vangelo o<br />
solo la conferma di una scristianizzazione irreversibile?<br />
Penso, ma questo non sono io a doverlo dire, che certamente<br />
la <strong>Chiesa</strong> dovrà affrontare il problema di profonde riforme<br />
interne, cosa che in altre epoche ha già fatto. Chiaro che se<br />
non vuole semplicemente né adeguarsi alla modernità né<br />
contrastarla in termini reazionari, dovrà modificare certi suoi<br />
assetti, senza per questo minimamente toccare le questioni<br />
di principio, il verbum su cui non può transigere. Tutto il resto<br />
è tradizione, e le tradizioni possono essere ridiscusse, poiché<br />
non dovrebbero fare parte dei dogmata, e tanto meno<br />
dovrebbero apparire più importanti dei princìpi fondamentali,<br />
come a volte invece secondo me, colpevolmente, la <strong>Chiesa</strong><br />
lascia apparire. L'immagine "trascendente" dell'uomo è<br />
un principio che dovrebbe mostrare la sua fecondità anche ad<br />
un pensiero laico, non credente, però occorre che la <strong>Chiesa</strong><br />
lo predichi in un modo "puro".<br />
Come?<br />
Distinguendo ciò che è proprio del messaggio evangelico da<br />
quanto è tradizione, costume, contesto politico; mantenendosi<br />
nella civitas hominis, senza mai astrarsi o spiritualizzarsi<br />
rispetto alla stessa, ma pure confrontandosi con la pretesa<br />
totalità della razionalità tecnico-scientifica senza esibire<br />
unapretesa altrettanto totalizzante, perché questo la pone<br />
"in guerra" e allora probabilmente finirebbe con l'essere sopraffatta.<br />
(e. t.)<br />
Visto da E. T.<br />
Massimo Cacciari<br />
Nel condominio della politica locale è arrivata un'amministratrice<br />
come si deve: il nuovo vicesindaco di Reggio Filomena De Sciscio<br />
proviene da Acer, ex Iacp, dove fino a ieri si è occupata come mediatrice<br />
sociale di liti di vicinato. Ora, per l'Italia dei valori immobiliari,<br />
dovrà dirimere le beghe tra un pianerottolo e l'altro del Municipio.<br />
Inoltre da alcuni mesi era consigliere d'amministrazione delle<br />
Farmacie comunali e, come nuovo assessore al bilancio, forse potrà<br />
prendere gratis le medicine che servono ai vostri conti.<br />
Giovane e rassicurante, Filomena da Benevento ha solo un difetto:<br />
è povera di voti; alle elezioni 2009 ha raccolto 9 preferenze. Finché<br />
pochi giorni fa si è di colpo ritrovata a sostituire quella Liana<br />
cheTarzan-Errani ha voluto portarsi in Regione e Sugar-Delrio ha<br />
preso a cantare il ritornello di "Senza una donna".<br />
A quel punto il sindaco ha trovato il profilo di Filomena su "I Nomi<br />
della Rosa", libro antico della politica a metà via tra il romanzo di<br />
Umberto Eco e il manuale di Massimiliano Cencelli. Prima di lei, per<br />
precisione e per amor di quote rosa, era stata nominata la giornalista<br />
Sara Di Antonio-Di Pietro, ma l'Italia dei livori l'ha bocciata.<br />
Così la De Sciscio ha sfruttato Bene il vento favorevole, accettando<br />
di farsi sospingere nella rissosa scala di piazza Prampolini, dove altri<br />
politici di nome fanno salotto scambiando poltrone. Senza darsi il<br />
tempo di capire per chi suona la campana, la Lega ha protestato. Ci<br />
penserà Filomena ad abbassare il tono dello scontro: userà un Tonino.
16<br />
15 maggio 2010<br />
Il 2010 è una data importante<br />
per Admo (Associazione<br />
Donatori Midollo<br />
Osseo), poiché compie i suoi<br />
primi 20 anni di attività. Un<br />
cammino che gli ha permesso<br />
di incontrare persone, creare<br />
legami con volontari, pazienti,<br />
istituzioni, gente comune<br />
che si è messa in gioco per gli<br />
altri, e così dare vita ad una<br />
organizzazione che ha raggiunto<br />
i confini nazionali e<br />
che lavora senza sosta per trovare<br />
nuove persone disponibili<br />
a donare Midollo osseo.<br />
Già, perché è possibile donare<br />
il proprio midollo osseo<br />
(che non è midollo spinale!), e<br />
tante persone (ad oggi 29 sono<br />
i donatori effettivi reggiani)<br />
possono testimoniare che<br />
questo puro atto d'amore gratuito,<br />
volontario ed anonimo<br />
non è un muro invalicabile,<br />
bensì una esperienza forte<br />
che insegna a dare il giusto<br />
valore alla Vita.<br />
L'<br />
impegno di Admo è<br />
quello di sensibilizzare<br />
e di informare il<br />
cittadino sulla possibilità di<br />
donare il Midollo osseo per<br />
poter dare una speranza di vita<br />
a coloro che sono stati colpiti<br />
da malattie di tipo oncoematologico<br />
come leucemia,<br />
mieloma, ed anche alcuni tumori<br />
solidi e malattie autoimmuni.<br />
In questi casi è proprio<br />
il Trapianto di midollo,<br />
ovvero la donazione di nuove<br />
e sane cellule staminali emopoietiche,<br />
l'alternativa più efficace<br />
per affrontare la malattia.<br />
Admo Emilia-Romagna<br />
condivide con Admo Federazione<br />
<strong>Italiana</strong> (coordinamento<br />
delle sedi regionali) le principali<br />
attività, lavorando su<br />
più fronti per far fronte alle<br />
esigenze interne ed esterne<br />
all'Associazione. Eccole:<br />
• sensibilizzazione dei giovani<br />
attraverso una corretta informazione<br />
sulla donazione di<br />
midollo osseo, cellule stami-<br />
Reggio. Concerto nel bicentenario di Chopin<br />
Venerdì 14 maggio, alle ore 21, al Teatro Municipale “R. Valli” di<br />
Reggio Emila, a duecento anni dalla nascita di Fryderyk Chopin,<br />
concerto di Andrea Dembech che al pianoforte eseguirà musiche<br />
del compositore polacco. Informazioni e prevendite presso la biglietteria<br />
de “I Teatri”, in piazza Martiri del 7 Luglio a Reggio.<br />
Bagnolo in Piano. Al Maki Pub si parla di Sahrawi<br />
Il Maki Pub di Bagnolo in Piano (in<br />
via Boiardo 4/4) - locale con prodotti<br />
equosolidali e di filiera corta -<br />
propone per venerdì 14 maggio, alle<br />
ore 21, l'incontro con Abdeslam<br />
Lehsen, presidente di Afapredesa<br />
(Associazione dei Prigionieri e dei<br />
Desaparecidos Sahrawi), e con<br />
Omar Mih, rappresentante del<br />
Fronte Polisario in Italia. Tra gli altri<br />
appuntamenti di maggio sempre al Maki Pub si segnalano anche<br />
sabato 15 maggio, alle 21, concerto dei “Nuova Civiltà”, e<br />
mercoledì 19, ancora ore 21, incontro con Rasolonantenaina Clovis,<br />
direttore di “Ravinala Madagascar”. Info: tel. 0522.957134.<br />
Cavriago. La presenza femminile nella società<br />
Sabato 15 maggio, dalle ore 9.45, nella Sala del Consiglio comunale<br />
di Cavriago, si svolgerà il 3° incontro di condivisione Donne<br />
nel mondo politico, istituzionale, sociale e del volontariato. Interverranno<br />
tra gli altri Simona Monari, responsabile del settore politiche<br />
sociale del Comune di Cavriago dal 1985, e Fiammetta Zoboli<br />
del gruppo di volontariato vincenziano di Cavriago.<br />
Reggio. Tra Limes bizantino e Templari reggiani<br />
Sabato 15 maggio, alle ore 15.45, al Centro Giovanni XXIII in via<br />
Prevostura 4, a Reggio, la Deputazione di Storia Patria terrà una<br />
seduta di studio. Interverranno fra gli altri don Paolo Gherri (Sulle<br />
tracce del Limes bizantino dell’Emilia Occidentale attraverso il<br />
"santorale parrocchiale appenninico") e Mauro Giorgio Ferretti (I<br />
Templari reggiani e il culto della Santa Sindone).<br />
Reggio. L’autobiografia di un partigiano montanaro<br />
Sabato 15 maggio, alle ore 16, nel giardino dell’abitazione della<br />
famiglia Pelosi Bonini (via L. Ariosto 30 – Porta Castello, Reggio<br />
Emilia) Antonio Zambonelli, direttore del Notiziario Anpi, Carlo<br />
Pellacani, vicepresidente di Istoreco, e Marina Coli, voce recitante,<br />
presenteranno il libro di Giacomo Notari Hai un cuore forte,<br />
puoi correre. Autobiografia di un partigiano montanaro (Edizioni<br />
Consulta, 2010). Info: Marina Notari, tel. 348.3590374.<br />
Società & Cultura<br />
ADMO FESTEGGIA 20 ANNI<br />
A Reggio,il 22 maggio,con un convegno regionale<br />
nali e loro trapianto;<br />
• raccolta delle adesioni dei<br />
potenziali donatori, compresa<br />
una prima selezione, e gestione<br />
delle prenotazioni per<br />
la tipizzazione presso i Centri<br />
Donatori, necessaria al loro<br />
inserimento nel Registro Regionale<br />
e Nazionale Donatori<br />
di Midollo Osseo;<br />
• sostegno alle strutture che si<br />
occupano del trapianto di Midollo<br />
osseo, tramite donazioni<br />
finalizzate all'impiego di<br />
personale altamente specializzato<br />
ed acquisto di attrezzature;<br />
• sostegno alla ricerca;<br />
• reperimento fondi per l'autofinanziamento<br />
tramite varie<br />
iniziative con donazioni di<br />
cittadini ed aziende.<br />
L'avere operato in stretto contatto<br />
con il Comitato Tecnico<br />
Scientifico regionale (formato<br />
dagli ematologi, trapiantologi<br />
e trasfusionisti dell'Emilia<br />
Romagna) ha permesso di ottimizzare<br />
l'azione di sensibilizzazione,<br />
nonché di abbinare<br />
ogni raccolta fondi ad un<br />
preciso progetto legato alle<br />
esigenze del territorio.<br />
Grazie al lavoro svolto<br />
dai nostri volontari,<br />
Admo Emilia-Romagna<br />
occupa il 3° posto fra le<br />
regioni italiane per rapporto<br />
tra abitanti e numero di iscritti<br />
al Registro Nazionale dei<br />
donatori di midollo osseo. Ad<br />
oggi, solo nella nostra regione,<br />
sono stati eseguiti 203 trapianti<br />
di Midollo osseo, di cui<br />
117 a favore di pazienti italiani<br />
e 86 a pazienti esteri. In Italia<br />
i potenziali donatori sono<br />
22 maggio 2010, ore 10<br />
<strong>IL</strong> CONVEGNO<br />
Interverranno fra gli altri:<br />
Francesco Merli, Roberto Baricchi<br />
Angela Mazzi, mons. Adriano Caprioli<br />
Graziano Delrio, Emilio Bonicelli<br />
330.484 e le unità di sangue<br />
cordonale disponibili per la<br />
ricerca 20.356, mentre nel<br />
mondo sono rispettivamente<br />
13.830.303 e 419.609. I nuovi<br />
iscritti in Italia, dal 1° gennaio<br />
2010, sono 2.480.<br />
Purtroppo però negli ultimi<br />
anni è emerso un dato che<br />
non può non preoccupare sia<br />
i medici che Admo: si è riscontrato<br />
un sensibile calo di<br />
iscritti in Emilia-Romagna,<br />
così come a livello nazionale.<br />
Questo è dovuto sia alla difficoltà<br />
di reperire nuovi tipizzati,<br />
sia alla fuoriuscita dal Registro<br />
Donatori di coloro che<br />
hanno raggiunto il 55° anno<br />
d'età. Per questo motivo il limite<br />
anagrafico è stato spo-<br />
Notizie da Città & Paesi<br />
Reggio. Filomena De Scicio è il nuovo vicesindaco<br />
Da lunedì 10 maggio, il Comune<br />
di Reggio Emilia ha un nuovo<br />
vicesindaco: è Filomena De<br />
Sciscio, cui il sindaco Graziano<br />
Delrio ha affidato anche la delega<br />
a Bilancio, Tributi, Servizi<br />
demografici e Stato civile. Nata<br />
a Benevento, residente a<br />
Reggio Emilia, Filomena De<br />
Sciscio, 32 anni, è laureata in<br />
Scienze dei servizi sociali ed<br />
esperta in mediazione sociale.<br />
È stata consigliere di amministrazione<br />
a Fcr.<br />
Luzzara. Le foto di Galileo Rocca in mostra<br />
stato in avanti ed oggi si può<br />
decidere di diventare potenziali<br />
donatori fino a 40 anni.<br />
A tale proposito Admo lavora<br />
per migliorare la strategia di<br />
sensibilizzazione e per supportare<br />
il Registro Regionale<br />
nella realizzazione di un progetto<br />
di tipizzazione dei fenotipi<br />
rari.<br />
La storia di Admo in territorio<br />
reggiano ha inizio<br />
nel 1992, grazie all'impegno<br />
di alcuni volontari che,<br />
accomunati dallo stesso desiderio<br />
di sostenere l'operato<br />
dei medici nella cura della<br />
leucemia, hanno dato vita ad<br />
una sezione Admo anche a<br />
Reggio Emilia. Ad oggi conta<br />
Sabato 15 maggio, alle ore 18.30, in occasione di Fotografia Europea,<br />
verrà inaugurata, presso il locale “La Cantoniera S.S. N62”<br />
di Luzzara, la mostra Trasformazioni, fotografie di Galileo Rocca.<br />
L’esposizione è visitabile ogni sabato, domenica e festivi dalle 10<br />
alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19 (da martedì a venerdì su appuntamento)<br />
presso l’ex convento degli Agostiniani a Luzzara, fino al<br />
13 giugno. Info: Centro Culturale Zavattini, tel. 0522.977612.<br />
Felina. Doppio appuntamento di festa in centro<br />
Fine settimana di festa a Felina. Sabato 15 maggio, dalle 14.30, nel<br />
centro del paese è in programma la “Fiera dei Bambini” con giochi,<br />
stand e la possibilità per i piccoli di diventare “Pompieri per<br />
un giorno” grazie al percorso allestito dai Vigili del Fuoco. Domenica<br />
16 maggio, lungo le strade e le piazze del centro di Felina,<br />
si svolgerà la “Fiera di Maggio” con vendita di prodotti agroalimentari<br />
da agricoltura biologica e a “km zero”, mercatino, Luna<br />
park e serata danzante al Parco Tegge alle ore 21.30.<br />
Reggio. Al via la Gran Fondo matildica in bicicletta<br />
Domenica 16 maggio, alle ore 9, partirà da viale Allegri a Reggio<br />
Emilia la 38 a Gran Fondo La due passi Matildica, organizzata dalla<br />
Asd Cooperatori, storica società ciclistica di Reggio. Sono attesi<br />
oltre 2.500 ciclisti da tutta Italia per misurarsi sui tre percorsi.<br />
Quelli da 110 e 140 chilometri porteranno gli atleti dalla città fino<br />
a Carpineti e al castello di Canossa, mentre il circuito da 65 km<br />
salirà fino a Montericco di Albinea. Per tutti, all’arrivo in viale Allegri,<br />
un “pasta party” con prodotti tipici reggiani. Informazioni<br />
e iscrizioni (fino a sabato 15 maggio alle 19): tel. 339.6638530.<br />
più di 6.800 iscritti e 29 sono i<br />
donatori che effettivamente<br />
hanno donato il Midollo osseo.<br />
Una lieta coincidenza è il fatto<br />
che proprio la 29 a donazione<br />
avverrà qualche giorno<br />
prima della celebrazione del<br />
ventennale, il 13 maggio.<br />
La sezione di Reggio, oltre a<br />
condividere e portare avanti<br />
tutte le attività previste a livello<br />
regionale e nazionale,<br />
segue i seguenti progetti:<br />
- manifestazioni e fiere, con<br />
banchetti informativi (esempio:<br />
la «Giarèda», banchetti<br />
natalizi e pasquali e altro...);<br />
- "Mamma 2 volte", progetto<br />
sostenuto dalla regione Emilia-Romagna,<br />
con la finalità di<br />
sensibilizzare alla donazione<br />
del sangue cordonale ombelicale<br />
in particolare le giovani<br />
madri, ginecologi e ostetriche;<br />
- "I colori del dono", progetto<br />
condiviso con Avis, Aido e<br />
Centro Interculturale Mondinsieme,<br />
e coordinato dal<br />
Centro Servizi per il volontariato<br />
Dar Voce. La finalità è<br />
quella di coinvolgere i nuovi<br />
cittadini reggiani, di origine<br />
straniera, nelle attività delle<br />
associazioni promotrici, affinché<br />
possano contribuire a<br />
diffondere la "cultura del dono"<br />
e mediare eventuali differenze<br />
culturali;<br />
- Riqualificazione del Registro<br />
regionale (aggiornando e rendendo<br />
maggiormente fruibili<br />
ed utilizzabili i dati già inseriti<br />
nella banca dati dai laboratori<br />
accreditati della regione);<br />
- Campagna di sensibilizzazione<br />
presso gli Istituti scola-<br />
stici Superiori del Comune di<br />
Reggio Emilia: grazie alla preziosa<br />
collaborazione con Avis,<br />
anche Admo incontra i ragazzi<br />
delle quinte superiori, coinvolgendo<br />
i giovani nella<br />
promozione di una reale cultura<br />
del dono.<br />
La sezione Admo di Reggio<br />
Emilia ha deciso di<br />
festeggiare questi primi<br />
20 anni di attività premiando<br />
i 29 donatori effettivi reggiani.<br />
L'evento si terrà sabato 22<br />
maggio, alle ore 10, all'Hotel<br />
Posta di Reggio Emilia (in<br />
piazza del Monte 2). Alla premiazione<br />
sarà presente il sindaco<br />
Graziano Delrio e interverrà<br />
anche il Vescovo mons.<br />
Adriano Caprioli, sul significato<br />
etico e spirituale della<br />
donazione.<br />
All'appuntamento - reso possibile<br />
dal sostegno del Rotary<br />
Club di Reggio Emilia - parteciperanno<br />
anche medici delle<br />
strutture di Ematologia e Medicina<br />
Trasfusionale dell'Arcispedale<br />
"Santa Maria Nuova",<br />
per illustrare gli ultimi dati e<br />
le nuove prospettive del trapianto<br />
di midollo da donatore<br />
non consanguineo. Inoltre,<br />
il giornalista reggiano Emilio<br />
Bonicelli racconterà la propria<br />
esperienza personale,<br />
raccolta nel libro autobiografico<br />
Ritorno alla vita - Storia<br />
di un uomo che lotta per sconfiggere<br />
la leucemia.<br />
Per ulteriori informazioni<br />
sull'evento o in generalesull'Associazione<br />
Donatori Midollo Osseo:<br />
segreteria Admo Reggio Emilia,<br />
via della Racchetta 3, cap<br />
42121, Reggio Emilia (telefono e<br />
fax 0522.454646, indirizzo mail<br />
reggio@admoemiliaromagna.it).<br />
Giuseppina Bursi<br />
responsabile di sezione Admo<br />
di Reggio Emilia<br />
Elisabetta Bertocchi<br />
per la segreteria Admo<br />
Reggio. Cineforum sulla legalità animati dai giovani<br />
Prosegue la rassegna di film e dibattiti Poche storie contro le mafie<br />
ideata dal gruppo “Giovani a Reggio Emilia contro le mafie”. Il<br />
ciclo di proiezioni ed incontri è in programma alle ore 20.30 presso<br />
i locali della parrocchia di San Luigi, in via Torricelli 31 a Reggio.<br />
Martedì 18 maggio verrà proposto il fim Io ricordo di Ruggero<br />
Gabbai. Martedì 25 maggio la rassegna si conclude con un dibattito<br />
sulla diffusione delle mafie nella cultura e nell’economia<br />
reggiana. Interverranno Marco Imperato, pm della Procura di Reggio<br />
Emilia, ed Enrico Bini, presidente della Camera di Commercio<br />
di Reggio Emilia. Info: giovanicontrolemafie.re@gmail.com.<br />
Reggio. Cos’è e come si tiene il bilancio familiare<br />
D’intesa con Cir-Food, Adiconsum (associazione dei consumatori<br />
promossa dalla Cisl) propone per giovedì 20 maggio, alle ore<br />
18, presso la Sala Corghi (self service Midì in via Casorati 17), in<br />
città a Reggio, un seminario informativo sul bilancio familiare:<br />
entrate-uscite, compilazione e tenuta di un bilancio familiare,<br />
forme di risparmio e di investimento, educazione dei giovani all’uso<br />
del denaro. Al termine Cir offrirà un sobrio rinfresco.<br />
Reggio. La letteratura inglese nell’età vittoriana<br />
L’epoca vittoriana in Inghilterra (dal 1837 al 1901) è il periodo del<br />
positivismo e del realismo, ma nascondeva in sé una sotterranea<br />
corrente di irrazionalismo e un amore per il fantastico. Di letteratura<br />
vittoriana e di questa corrente fantastica si parlerà venerdì<br />
21 maggio, alle ore 18.30, presso la sede della Biblioteca delle<br />
Arti di Reggio (piazza della Vittoria 5, Musei civici) con Luca Manini,<br />
docente di Lingua e Letteratura inglese presso il Liceo Linguistico<br />
“Canossa” di Reggio, e con Miraviglia editore, casa editrice<br />
reggiana specializzata in opere del periodo vittoriano.<br />
Reggio. Musica da Ratisbona per la Mensa del Vescovo<br />
Domenica 23 maggio alle ore 21 dal piazzale della chiesa di San<br />
Domenico in città a Reggio Emilia si diffonderanno le note dell’Orchestra<br />
dell’Università di Ratisbona diretta da Graham Buckland<br />
per il tradizionale concerto a sostegno della Mensa del Vescovo<br />
per il povero ed in ricordo di Maria Visconti Spallanzani “Joio”.<br />
Durante la serata saranno eseguite musiche di F. J. Haydn e R.<br />
Schuman. Ingresso ad offerta libera. Info: tel. 0522.456249.
L’incanto di Reggio<br />
Prosegue fino al 13 giugno «Fotografia Europea»<br />
È già un successo<br />
'<br />
L<br />
avvio della quinta<br />
edizione di Fotografia<br />
Europea, nonostante<br />
le incerte condizioni climatiche,<br />
è stato caratterizzato da<br />
un afflusso di visitatori che<br />
premia le attese degli organizzatori.<br />
Nelle tre giornate<br />
inaugurali, dal 7 al 9 maggio,<br />
la città di Reggio Emilia ha registrato<br />
un'autentica invasione.<br />
Qualcuno ha paragonato<br />
la kermesse fotografica all'adunata<br />
degli alpini del 1997;<br />
con la differenza che per Fotografia<br />
Europea la presenza<br />
delle migliaia di visitatori pare<br />
essere caratterizzata da<br />
una particolare compostezza<br />
e da un'attenzione privilegiata<br />
per le evidenze architettoniche<br />
e ambientali della città<br />
e dei luoghi prescelti per le<br />
mostre e per gli incontri d'arte.<br />
Tale disponibilità, emblematicamente<br />
sintetizzata da due<br />
grandi teleri posti in via Farini<br />
e in piazza Prampolini,<br />
esprime la sete di conoscenza<br />
della realtà che è propria<br />
del fotografo, e predispone la<br />
scoperta dell'incanto di un'identità<br />
culturale scarsamente<br />
esplorata e di una dotazione<br />
artistica che ha pochi<br />
uguali.<br />
Come ha opportunamente<br />
sottolineato il<br />
sindaco Graziano Delrio,<br />
Fotografia Europea rappresenta<br />
un patrimonio ormai<br />
consolidato, sia per la<br />
qualità della proposta culturale,<br />
sia per l'indotto economico<br />
che l'evento può riservare<br />
al settore commerciale e<br />
turistico-alberghiero locale.<br />
È un bene da preservare e da<br />
valorizzare negli anni, facendone<br />
un punto d'eccellenza<br />
della collettività.<br />
L'affermazione può sembrare<br />
scontata, ma si contrappone<br />
a comportamenti di un<br />
passato non troppo lontano,<br />
relativi ad iniziative culturali<br />
e artistiche cittadine che, pur<br />
innovative e propositive (basti<br />
citare Musica-realtà nel<br />
settore musicale, o l'attività<br />
del Gruppo 63, nel settore letterario),<br />
sono poi state ab-<br />
bandonate.<br />
In questi giorni Fotografia<br />
Europea continua un percorso<br />
denso e avvincente, coinvolgendo<br />
i fotografi prescelti<br />
ed una pletora di iniziative<br />
indipendenti dislocate nei<br />
luoghi più disparati della città<br />
e della provincia.<br />
Cinque edizioni hanno<br />
permesso di consolidare<br />
la struttura e di<br />
imporre l'evento all'attenzione<br />
degli operatori del settore,<br />
della cittadinanza e delle istituzioni.<br />
L'apprezzamento del presidente<br />
della Repubblica e l'esaltante<br />
performance d'avvio<br />
della manifestazione hanno<br />
azzerato le controverse valutazioni<br />
delle forze politiche<br />
(comprese quelle di settori<br />
della stessa maggioranza<br />
consiliare).<br />
Matura invece la consapevolezza<br />
di un possibile ritorno<br />
economico, pari a 7-10 volte<br />
la spesa sostenuta, per le attività<br />
del settore terziario della<br />
città.<br />
E non è difficile constatare<br />
come la qualificazione delle<br />
iniziative realizzate in via di-<br />
A Cavriago il 17 maggio la Compagnia Cosi-Stefanescu<br />
«BALLETTO D’EUROPA»<br />
La politica di decentramento della cultura che fin dai suoi<br />
inizi ha informato tutto l'operato di Liliana Cosi e Marinel<br />
Stefanescu - artisti che oltre trent'anni fa hanno eletto<br />
Reggio Emilia come loro sede di lavoro - continua ancora<br />
oggi. In quest'ottica va letta la promozione dello<br />
spettacolo che si terrà alla Multisala Novecento di Cavriago<br />
lunedì 17 maggio, con inizio alle 21. A Cavriago il<br />
pubblico potrà ammirare la Compagnia Balletto Classico<br />
al completo nel programma intitolato Balletto d'Europa.<br />
Un tema che vuol ricordare le radici europee del balletto<br />
che nel XVI secolo ha avuto il suo inizio alla corte francese,<br />
per poi diffondersi in tutta Europa col vitale contributo<br />
dei maestri italiani. Lo spettacolo presenterà una panoramica<br />
molto vasta e vivace di coreografie di Marinel<br />
Stefanescu, che metteranno in luce la caratteristica bellezza<br />
di musiche e danze che hanno fatto la storia della<br />
cultura di tutto il nostro continente.<br />
Prezzo unico: 15 euro (10 euro per ragazzi fino a 14 anni).<br />
Info e prevendite: biglietteria Multisala (tel. 0522.372015)<br />
oppure Compagnia Balletto Classico (tel. 0522.517234).<br />
Società & Cultura 15 maggio 2010 17<br />
Michael Kenna, Felina<br />
retta o in forma 'indipendente'<br />
stia evidenziando difficoltà,<br />
per la stampa locale, a seguire<br />
con la dovuta tempestività<br />
e specializzazione gli<br />
eventi.<br />
La gente non avverte questa<br />
carenza e con caparbia convinzione<br />
si accosta agli sportelli<br />
predisposti dall'organizzazione,<br />
si accoda con diligente<br />
pazienza, visita ogni<br />
esposizione e commenta divertita<br />
e partecipe l'evento di<br />
cui è protagonista.<br />
Non c'è dubbio, Fotografia<br />
Europea coinvolge<br />
e scuote la città.<br />
Ciò avviene con i concertispettacolo<br />
nella piazza San<br />
Prospero o al Teatro Valli, con<br />
la presentazione del volume<br />
su Luigi Ghirri, con il pubblico<br />
assiepato fino all'esterno<br />
di un cinema cittadino, o con<br />
l'offerta di una variegata produzione<br />
artistica che esprime<br />
sensibilità e tecniche diverse.<br />
La quinta edizione di Fotografia<br />
Europea è tutto questo,<br />
fino al 13 giugno.<br />
Il suo lascito culturale costituisce<br />
già un motivo d'orgoglio<br />
per Reggio.<br />
Le foto, i programmi<br />
'<br />
L<br />
evento di spicco della<br />
quinta edizione di<br />
Fotografia Europea è<br />
l'omaggio al grande fotografo<br />
Man Ray (Filadelfia 1890 - Parigi<br />
1976). Poi sono di rilievo<br />
le mostre personali dedicate<br />
a Mark Borthwick, Ange Leccia,<br />
Alessandra Spranzi e Richard<br />
Wentworth.<br />
Fotografia Europea propone<br />
inoltre produzioni originali<br />
di Francesco Jodice, Alain<br />
Willaume, Kevin Cummins e<br />
progetti dei fotografi reggiani<br />
Alessandro Rizzi, Sonia<br />
Panciroli ed Elisa Pellacani.<br />
Oltre alle opere di Maurizio<br />
Agostinetto, Alessia Bernardini<br />
e Machiel Botman, la<br />
rassegna dispone della collettiva<br />
Al di là delle apparenze<br />
opache, a cura di Gigliola<br />
Foschi, del progetto europeo<br />
SETSE (Seeing European Culture<br />
Through Stranger's<br />
Eyes); di una selezione del<br />
concorso internazionale di<br />
fotografia industriale promosso<br />
da GD4PhotoArt, e di<br />
una collezione di fotografie,<br />
grafica e libri d'artista di Luigi<br />
Veronesi.<br />
Inoltre, fanno parte della rassegna<br />
il progetto sul quartiere<br />
Santa Croce di Reggio Emilia,<br />
interpretato da Fabrizio<br />
Cicconi, Lorenza Franzoni,<br />
Mirella Gazzotti, Pietro Iori,<br />
Manuela Pecorari e Alessandro<br />
Scillitani; l'esposizione<br />
Disincanto africano, con foto<br />
di Gino Cigarini realizzata da<br />
Istoreco; l'esposizione delle<br />
foto di Carlo Vannini sulla<br />
Pietà della chiesa di San Giovannino<br />
al Museo Diocesano<br />
e le video-esposizioni sull'Africa<br />
ospitate al Teatro Valli<br />
con il patrocinio dell'Onu.<br />
Aqueste iniziative ufficiali<br />
sono da aggiungere<br />
oltre 200 esposizioni<br />
in città e in provincia del circuito<br />
off, che evidenziano<br />
l'interesse e la partecipazione<br />
ad un evento culturale così<br />
importante per la collettività<br />
e che attrarrà più di 100<br />
mila visitatori dal 7 maggio al<br />
13 giugno.<br />
Carlo Pellacani<br />
Al Salone Internazionale del Libro<br />
LIBRI REGGIANI A TORINO<br />
Due libri "reggiani" al Lingotto di Torino, negli stand del<br />
Salone Internazionale del Libro edizione 2010.<br />
Uno di questi è di Normanna Albertini, scrittrice di Felina;<br />
sarà presente da giovedì 13 e fino a lunedì 18 maggio<br />
nel "Padiglione 1". Normanna Albertini porterà il suo romanzo<br />
storico, Pietro dei colori, edito da Prospettiva; il libro,<br />
che è ambientato tra la Garfagnana e il versante emiliano<br />
del Crinale, verrà presentato ufficialmente venerdì<br />
14 maggio alle ore 14 presso la sala "Piazza Italia", attraverso<br />
un incontro-intervista con Andrea Giannasi dal titolo<br />
La scrittura in prospettiva: incipit d'autore.<br />
Anche un altro libro reggiano sarà presente a Torino: è<br />
quello di Anna Magnani, poetessa reggiana scomparsa<br />
prematuramente nel febbraio 2009. Il suo libro, Sognando<br />
Girasoli (editrice Uni-Service), verrà presentato sabato<br />
15 maggio, dalle 10 alle 12, presso lo stand H 141,<br />
da Bruna Magnani e Francesca Scarapellini.<br />
INFORMANZIANI<br />
Rubrica della F.N.P.<br />
Federazione<br />
Nazionale<br />
Pensionati<br />
CISL<br />
a cura di Pietro Ferri<br />
pietro.ferri@cislreggioemilia.it<br />
Tv: è stagione di decoder<br />
Attenzione: da martedì 18 maggio, come è noto, lo<br />
switch-over - che porterà Rai2 e Rete 4 a trasmettere col<br />
segnale del digitale terrestre - interesserà anche quattro<br />
comuni della nostra provincia, precisamente Bagnolo,<br />
Cadelbosco Sopra, Rio Saliceto, San Martino in Rio.<br />
I residenti in queste zone dovranno quindi dotarsi della<br />
strumentazione necessaria per poter continuare a ricevere<br />
i due canali (ripetiamo Rai2 e Rete 4) che anticipano<br />
rispetto agli altri i tempi di passaggio al digitale terrestre.<br />
Anche se la scadenza per i rimanenti comuni del Reggiano<br />
non è così impellente - come per la vicina Parma -<br />
è bene iniziare il discorso concernente la possibilità di<br />
continuare ad assistere alle programmazioni televisive,<br />
allorché nel prossimo autunno il territorio della nostra<br />
provincia sarà investito dalle nuove disposizioni. Sarà necessario<br />
quindi munirsi di decoder digitale o di nuova apparecchiatura<br />
televisiva con decoder incorporato, se non<br />
vogliamo restare “oscurati”.<br />
Ricordiamo che, di massima, non occorre cambiare l’antenna<br />
dell’impianto. Se questa risulta molto vecchia e mai<br />
revisionata può essere necessario l’intervento tecnico per<br />
migliorarne il posizionamento. Se l’antenna è condominiale<br />
(cioè centralizzata) è consigliabile interessare l’amministratore<br />
per gli eventuali controlli.<br />
Per agevolare la fase di passaggio alla nuova tecnologia è<br />
prevista l’erogazione di un contributo statale di 50 euro a<br />
favore degli abbonati Rai ultra sessantacinquenni, - purché<br />
non ne abbiano usufruito in passato - per acquisto o<br />
noleggio del decoder digitale, ed abbiano dichiarato nel<br />
2009 redditi conseguiti nel 2008 inferiori a 10.000 euro.<br />
Il contributo consiste nella riduzione del prezzo complessivo<br />
del decoder al netto degli sconti commerciali che<br />
sarà direttamente riconosciuto dallo Stato al venditore.<br />
Gli interessati all’agevolazione dovranno presentarsi in<br />
un negozio convenzionato portando: copia del documento<br />
d’identità, copia del codice fiscale e ricevuta di<br />
pagamento abbonamento Rai per il 2010.<br />
Incontriamo i nuovi iscritti<br />
La Segreteria Territoriale di Fnp-Cisl, unitamente al Coordinamento<br />
donne, ha indetto per giovedì 20 maggio<br />
un incontro riservato ai neo iscritti al sindacato pensionati,<br />
con lo scopo di illustrare programmi e iniziative.<br />
Un gesto di saluto e di accoglienza nei confronti di amici<br />
e di amiche che, lasciato il lavoro attivo, hanno manifestato,<br />
attraverso la loro iscrizione, l’opportunità di proseguire<br />
il proprio impegno sociale, affiancando il sindacato<br />
nel perseguimento dei suoi programmi, tesi a migliorare<br />
le condizioni dei pensionati, della terza età e del<br />
mondo della non autosufficienza.<br />
L’incontro, organizzato per le ore 16.30 presso l’auditorium<br />
«Simonazzi» di via Turri 55/a, in città, prevede il saluto<br />
agli intervenuti da parte del segretario provinciale<br />
Loris Cavalletti, che illustrerà l’impegno del sindacato<br />
pensionati nella continua ed incessante azione rivendicativa<br />
- verso il Governo nazionale e le sue strutture periferiche<br />
(Regione e comuni) - per ottenere il riconoscimento<br />
della propria piattaforma di richieste. Si tratta di:<br />
rivalutazione delle pensioni, riduzione del carico fiscale,<br />
sostegni alla famiglia col nuovo assegno familiare e lotta<br />
all’evasione fiscale, senza dimenticare il complesso delle<br />
attività di carattere informativo sui problemi locali, esplicate<br />
attraverso l’organizzazione di incontri e conferenze,<br />
per facilitarne l’approfondimento e la conoscenza.<br />
Dal canto suo, il Coordinamento donne riferirà sull’insieme<br />
delle attività svolte nel corso della prima parte di<br />
quest’anno, caratterizzate da incontri organizzati nel<br />
contesto dell’iniziativa «Primavera Donna» e culminate<br />
con i corsi realizzati - unitamente all’Istituto Motti e ad<br />
Enìa - sugli sprechi alimentari nel contesto di una sana,<br />
sobria e parsimoniosa cucina.<br />
Al termine è previsto un momento di aggregazione con<br />
rinfresco e piano-bar, per salutare sia l’ingresso dei nuovi<br />
amici nella compagine del sindacato dei pensionati<br />
Cisl che le donne del Coordinamento.<br />
Alla scoperta del Frignano<br />
Una giornata nel Frignano, sull’Appennino modenese, al<br />
di là del Secchia, fra arte e storia.<br />
Èla proposta che Etsi-Cisl offre ad iscritti e amici del sindacato<br />
per mercoledì 2 giugno, festa della Repubblica.<br />
L’iniziativa si svolgerà nelle vicinanze di Pavullo nel Frignano,<br />
ricca di storia e di reperti meritevoli del massimo<br />
interessamento.<br />
La giornata prevede, in mattinata, la visita del Castello di<br />
Montecuccolo e dell’antico ponte di Olina.<br />
Dopo la sosta per il pranzo, nel pomeriggio, nella ristrutturata<br />
chiesa seicentesca di Olina, sarà offerto agli ospiti<br />
- dopo la visita guidata - un interessante concerto d’organo<br />
eseguito su strumento originale del 1733, opera del<br />
celebre organaro Domenico Traeri.<br />
Le prenotazioni sono aperte presso Etsi-Cisl di Reggio<br />
Emilia (in via Turri 71, telefono 0522.357520).
18<br />
AGENDA DEL VESCOVO<br />
AGENDA DELL’AUS<strong>IL</strong>IARE<br />
15 maggio 2010<br />
Sabato 15 maggio<br />
Alle 20.30, aMontegibbio, il Vescovo<br />
presiede la Messa solenne<br />
a conclusione delle iniziative<br />
giubilari per i 150 anni di<br />
fondazione del monastero delle<br />
Carmelitane Scalze e i 50 anni<br />
della loro presenza a Sassuolo;<br />
sarà festeggiato inoltre il 25° di professione monastica<br />
di suor Annamaria dello Spirito Santo.<br />
Domenica 16 maggio<br />
Alle 10.30, a Villa Sesso, il Vescovo presiede la Messa<br />
della solennità dell'Ascensione e per la consacrazione<br />
nell'Ordo Virginum di Fabiana Guerra.<br />
Alle 16.30, in San Pellegrino, presiede la Messa dell'Ascensione<br />
e conferisce la Cresima ai ragazzi.<br />
Alle 21, a Guastalla, con l'Ausiliare partecipa al tradizionale<br />
concerto in Concattedrale per la memoria della<br />
Beata Vergine del Castello.<br />
Mercoledì 19 maggio<br />
In mattinata, in Seminario a Reggio, presiede la riunione<br />
della Commissione Liturgica Regionale.<br />
Alle 18, in Vescovado, con l'Ausiliare incontra la Commissione<br />
diocesana per l'impegno politico e sociale.<br />
Giovedì 20 maggio<br />
Alle 21, in Cattedrale, mons. Caprioli partecipa e interviene<br />
al terzo incontro dei «Dialoghi in Cattedrale».<br />
Venerdì 21 maggio<br />
Alle 21, nel cortile del Vescovado, con mons. Ghizzoni<br />
partecipa al Rosario itinerante dell'unità pastorale<br />
Duomo-S. Prospero, animato quella sera dai Volontari<br />
della Mensa del Povero e con la preghiera per gli ordinandi<br />
presbiteri.<br />
Sabato 22 maggio<br />
Alle 10, all'Hotel Posta (Sala conferenze), partecipa e<br />
interviene al convegno per il Ventennale di ADMO.<br />
Alle 20.30, in Cattedrale, presiede la Messa solenne<br />
nella nella Vigilia di Pentecoste con l'ordinazione presbiterale<br />
di don Luigi Orlandini e don Roberto Ruozi.<br />
Domenica 23 maggio<br />
Presiede la Messa nella solennità di Pentecoste e conferisce<br />
la Cresima: alle 9.30 a Brugneto anche per le<br />
parrocchie di Villarotta e S. Girolamo di Guastalla e alle<br />
11.15 nella Collegiata di Santo Stefano a Novellara.<br />
Venerdì 14 maggio<br />
Alle 21, a San Quirino di Correggio,<br />
l'Ausiliare presiede la<br />
Messa nella festa di San Mattia<br />
apostolo ed ammette tra i candidati<br />
al sacerdozio il giovane<br />
della parrocchia, Alessandro<br />
Codeluppi, seminarista.<br />
Sabato 15 maggio<br />
Alle 10.30, presso la Questura di Reggio, mons. Ghizzoni<br />
partecipa alla festa per il 158° della Fondazione<br />
della Polizia.<br />
Alle 16, nella chiesa di San Francesco a Reggio, l'Ausiliare<br />
presiede la celebrazione eucaristica e conferisce<br />
la Cresima ai ragazzi dell'Unità Pastorale “Giovanni<br />
Paolo II” (Ospizio-San Maurizio-Sant'Alberto).<br />
Domenica 16 maggio<br />
Alle 10.30, nella pieve di Gualtieri, l'Ausiliare presiede<br />
la celebrazione eucaristica della solennità dell'Ascensione<br />
e conferisce la Cresima ai ragazzi dell'Unità pastorale<br />
«Ss. Luigi, Andrea e Vittoria» (Gualtieri, Pieve<br />
Saliceto e Santa Vittoria).<br />
Alle 15.30, nella Basilica Beata Vergine della Ghiara,<br />
l'Ausiliare presiede la Giornata diocesana dell'ammalato,<br />
con la preghiera del Rosario, la celebrazione<br />
eucaristica della solennità dell'Ascensione e il<br />
conferimento dell'Unzione degli infermi ad alcuni ammalati.<br />
Giovedì 20 maggio<br />
Alle 21, in Cattedrale, mons. Ghizzoni partecipa al terzo<br />
incontro dei «Dialoghi in Cattedrale».<br />
Sabato 22 maggio<br />
Alle 20.30, in Cattedrale, l'Ausiliare concelebra alla liturgia<br />
di Ordinazione presbiterale.<br />
Domenica 23 maggio<br />
L'Ausiliare presiede la celebrazione eucaristica nella<br />
solennità di Pentecoste: alle 11 a Toano anche per le<br />
parrocchie di Massa e Manno; alle 17 a San Biagio di<br />
Correggio anche per la parrocchia della Madonna di<br />
Fatima.<br />
La Settimana<br />
<strong>IL</strong> SANTO <strong>DELLA</strong> SETTIMANA<br />
14 maggio<br />
San Michel Garicoïts<br />
Fondatore dei Sacerdoti Missionari del Sacro Cuore di Gesù<br />
Francia (Ibarre, 15 aprile 1797 - Bétharram, 14 maggio 1863)<br />
Michel Garicoïts vede la luce in Francia nel 1797, in uno<br />
dei periodi più burrascosi per la <strong>Chiesa</strong> cattolica francese,<br />
agitata dai venti della Rivoluzione francese e dilaniata<br />
dai dissidi interni che contrappongono i preti «costituzionali»<br />
(che prestano giuramento alla nuova Costituzione imposta<br />
dallo Stato) ai preti «refrattari», cioè fedeli al Papa.<br />
Ci troviamo a Ibarre, un piccolo villaggio nel versante francese<br />
dei Paesi Baschi, a poche decine di chilometri dal confine spagnolo.<br />
I suoi genitori, prima per unirsi in matrimonio e poi per<br />
far battezzare i loro figli, emigrano in Spagna e questo già la dice<br />
lunga sul loro attaccamento alla fede autentica, in un periodo<br />
in cui l’autorità del Papa ed il legame con la <strong>Chiesa</strong> cattolica<br />
sono in Francia messi fortemente in crisi. Per tradizione di famiglia<br />
saprà da che parte schierarsi:<br />
la nonna materna durante<br />
il «Terrore» aveva continuato a<br />
soccorrere il prete di un paese<br />
vicino e suo papà, a rischio della<br />
vita, aveva accolto e nascosto<br />
in casa sua i preti fuggiaschi. Michel<br />
inizia a fare il pecoraio<br />
presso un ricco possidente, ma<br />
tutti lo chiamano 'il dottorino',<br />
per il modo con cui sa parlare,<br />
anche di cose più grandi di lui.<br />
Ilprete, aiutato da sua nonna,<br />
si sdebita dandogli lezioni<br />
private e poi lo piazza<br />
come domestico presso il vescovo<br />
di Baiona, ma si vede subito che la sua strada non è quella.<br />
Nel 1819 entra infatti in seminario, nel 1823 è ordinato sacerdote<br />
e due anni dopo diventa professore di Filosofia nel seminario<br />
maggiore di Bétharram, a pochi chilometri da Lourdes.<br />
Quando il vescovo decide di trasferire i seminaristi a Bayonne,<br />
più vicino alla sede episcopale, don Michel - ormai solo e "superiore<br />
di quattro mura di un vasto edificio" - comincia a meditare<br />
e a pregare sulla triste situazione del clero francese, impreparato<br />
e disorientato. Nel 1833 gli nasce in cuore l’idea di riunire<br />
un gruppo di preti che formino un’équipe 'volante' di<br />
missionari con il preciso scopo di rimarginare le ferite che la Rivoluzione<br />
aveva inferto alla <strong>Chiesa</strong>: scristianizzazione delle<br />
campagne, attacchi alla <strong>Chiesa</strong>, insubordinazione dei preti.<br />
Nasce così, nel 1835, la Congregazione dei Preti del Sacro<br />
Cuore di Gesù, meglio conosciuti come i Preti di<br />
Bétharram. Due le principali urgenze che don Michel<br />
indica loro: la missione popolare per la rievangelizzazione degli<br />
ambienti rurali e l’educazione della gioventù. Mentre i suoi<br />
figli si spargono per il mondo e soprattutto nel Continente sudamericano,<br />
attorno al fondatore si va formando un alone di<br />
santità e di universale stima. Ne sono prova i due incontri che<br />
don Michel ha con la veggente Bernadette Soubiros, su esplicita<br />
richiesta del vescovo di Tarbes, che vuole verificare l’attendibilità<br />
dei fatti verificatisi nella vicina Lourdes. Il sacerdote<br />
ne esce rafforzato nella sua personale convinzione che davvero<br />
la Vergine Maria è apparsa sui Pirenei.<br />
Per don Michel arriva poi il tempo delle prove fisiche, che per 9<br />
anni lo confinano in un letto di dolore e da cui la morte lo libera<br />
il 14 maggio 1863. La sua tomba, a Bétharram, diventa meta<br />
di pellegrinaggi, mentre cresce la sua fama di santità, che la<br />
<strong>Chiesa</strong> conferma ufficialmente per bocca di Pio XII nel 1947.<br />
Associata FISC: Federazione <strong>Italiana</strong> Settimanali Cattolici<br />
USPI: Unione Stampa Periodica <strong>Italiana</strong><br />
Gianpiero Pettiti<br />
La Libertà<br />
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Chiuso in redazione alle 20.30 di mercoledì 12 maggio 2010<br />
Tiratura dell’8 maggio: 5.050 copie<br />
UNO SGUARDO ALLE LETTURE<br />
L’<br />
Domenica 16 maggio<br />
Ascensione del Signore<br />
1 a lettura: At 1,1-11<br />
Fu elevato in alto<br />
sotto i loro occhi.<br />
Dal salmo 46<br />
Ascende il Signore<br />
tra canti di gioia.<br />
2 a lettura: Eb 9,24-<br />
28;10,19-23<br />
Cristo è entrato<br />
nel cielo stesso.<br />
Vangelo: Lc 24,46-53<br />
Mentre li benediceva<br />
veniva portato<br />
verso il cielo.<br />
episodio dell’Ascensione è narrato due volte nell’opera<br />
lucana, alla fine di Luca (Vangelo) e all’inizio<br />
di Atti (1 a lettura), facendo così da raccordo<br />
tra la narrazione degli eventi di Gesù e i primi passi della<br />
<strong>Chiesa</strong>. L’intenzione lucana è chiara: sottolineare che c’è<br />
una stretta continuità tra la missione di Gesù e quella della<br />
sua <strong>Chiesa</strong>. Ma questo ci chiede di pensare l’Ascensione<br />
di Gesù non come un andarsene da noi – quasi che ora<br />
Lui non sia più in mezzo a noi, come prima che si incarnasse<br />
–, bensì come un diverso modo di rendersi presente:<br />
per un certo periodo dopo la Pasqua il Risorto è apparso<br />
direttamente ai suoi, mentre ora si rende presente<br />
mediante la potenza del suo Spirito. Infatti, “dove sono<br />
due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro”<br />
(Mt 18,20).<br />
Il dono dello Spirito è poi il motivo per cui Gesù invita<br />
i suoi ad “attendere la promessa del Padre” (At 1,4): solo<br />
la forza dello Spirito può renderci testimoni. Ma<br />
questo vuole dire anche che siamo chiamati a rispettare i<br />
tempi di Dio, che non sono i nostri, dal momento che “non<br />
spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato<br />
al suo potere” (At 1,7). Commenta Ireneo: “non sei<br />
tu che fai Dio, ma è Dio che fa te; se dunque sei opera di<br />
Dio, attendi la mano dell’Artefice, che fa ogni cosa al tempo<br />
opportuno”.<br />
Luca narra poi le ultime disposizioni che il Risorto dà ai<br />
suoi. Anzitutto illumina le Scritture, che da quel momento<br />
saranno l’attestazione e la pietra di paragone della fede:<br />
d’ora in poi il discepolo dovrà tornare sempre alle<br />
Scritture rilette da Gesù per comprendere il piano di Dio<br />
per gli uomini. Poi conferisce un mandato per la evangelizzazione,<br />
per cui d’ora in poi il discepolo non parlerà più<br />
da sé, ma a nome di Gesù. Infine specifica il centro della<br />
testimonianza da dare, che è la Pasqua di Gesù (“il Cristo<br />
patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno”).<br />
Ma se questo è vero, non possiamo non farci delle<br />
domande sulla nostra evangelizzazione. Pone al<br />
centro la Pasqua di Cristo e la Scrittura, letta nello<br />
Spirito? È parola di un Altro, che non ci appartiene?<br />
Da notare il finale: i discepoli, che hanno adorato Gesù<br />
che ascende al Padre, lodano Dio nel Tempio e hanno una<br />
“grande gioia”. La contemplazione del Cristo educa perciò<br />
alla gratitudine e fa sorgere una serenità interiore che è più<br />
dono divino che non tratto istintivo del carattere. “La regola<br />
della speranza sta nell’esempio della risurrezione del<br />
Signore” (Tertulliano).<br />
don Daniele Moretto<br />
LA A LIBERTÀ LIBERTÀ<br />
VIG<strong>IL</strong>ATA VIG<strong>IL</strong><br />
dalle pagine di 50 anni fa<br />
Atterrando in elicottero sul campo sportivo di Cavola,<br />
domenica scorsa il ministro Medici ha visitato l'alto Appennino<br />
reggiano sconvolto dalle frane: è questo, su "La<br />
Libertà" del 14 maggio 1960, l'articolo che apre le pagine<br />
locali. Segue il resoconto delle celebrazioni del 50° anniversario<br />
di fondazione dell'Unione Donne di Azione<br />
<strong>Cattolica</strong>, con il corteo che dalla Ghiara ha sfilato fino al<br />
Seminario urbano.<br />
In fondo al giornale, una pagina d'immagini racconta invece<br />
la solenne inaugurazione, dopo i restauri, della chiesa<br />
parrocchiale di Pieve Rossa di Bagnolo, mentre per<br />
"L'angolo dell'agricoltore" Pierluigi Magnaschi spiega "la<br />
praticoltura artificiale nell'Appennino".<br />
Nella foto: i funerali di mons. Giacomo Zaffrani, celebrati<br />
il 9 maggio al suo paese natale, Casalzuigno, nel Varesotto.
La pagina dei Lettori 15 maggio 2010 19<br />
In questa pagina ospitiamo opinioni e contributi dei lettori. La pubblicazione non significa condivisione da parte della redazione, ma invito al confronto. Scritti eccedenti le 1.500 battute potrebbero non<br />
trovare spazio o essere tagliati. NON VERRANNO PUBBLICATE LETTERE NON FIRMATE. Recapiti per scriverci: viale Timavo 93, 42100 Reggio Emilia; fax 0522.434058; e-mail laliberta@libero.it<br />
UN GIOVANE IN BRAS<strong>IL</strong>E<br />
La mia «chiamata»?<br />
Su strade mai viste...<br />
Da piccolo in parrocchia ho spesso sentito affermare<br />
che tutti riceviamo una o più chiamate nella vita.<br />
Mi sono sempre chiesto come si sentisse questa chiamata...<br />
Dio mi parlerà nel sonno? Vedrò un cespuglio ardere<br />
senza consumarsi? Oppure scenderà un arcangelo a parlarmi?<br />
Eppure ricordo che la mia catechista mi disse: "Tu non preoccuparti,<br />
quando il Signore lo riterrà opportuno ti chiamerà e<br />
tu te ne accorgerai".<br />
Ecco, il 31 gennaio qualcosa di simile è accaduto. Era la sera<br />
della funzione in ricordo di don Paolo Ronzoni a Massenzatico,<br />
e come uomo che ha vissuto, lottato e sofferto per la Missione,<br />
si è meritato un altare affollato di preti che alla missione<br />
si sono abbandonati. Giunti al momento dei saluti, don<br />
Emanuele Benatti prende la parola e afferma che il Vescovo<br />
Adriano sarebbe andato in Brasile ad aprile, insieme ad una<br />
delegazione, per la celebrazione del 50° anniversario della Diocesi<br />
sorella di Ruy Barbosa. Poi - ricordo come fosse ora - girò<br />
il collo verso una porzione di chiesa maggiormente popolata di<br />
giovani e, con sufficienza, suggerì: "Se qualche giovane vuole<br />
aggregarsi...". Lo so, don Emanuele, con tutto il bene che gli voglio,<br />
non è un arcangelo, ma vi assicuro che pur non conoscendomi<br />
si è girato verso di me, è rimasto come unico soggetto<br />
a fuoco del mio campo visivo e mi ha chiamato. Non è certo stata<br />
una chiamata di vita, non meriterebbe nemmeno una citazione<br />
nel più sconosciuto dei libri biblici, ma è stato uno dei<br />
paragrafi più importanti nel libro della mia vita. Soprattutto<br />
perché mi ha dato la possibilità di fare un'esperienza che non<br />
è paragonabile a nessun altro vissuto dei miei 25 anni.<br />
È capitata nel periodo che intercorre tra il completamento del<br />
percorso di studi e la futura vita lavorativa, quindi esattamente<br />
al momento delle scelte e dell'apertura degli orizzonti.<br />
Davide Ronzoni, autore di questa testimonianza, faceva parte della<br />
delegazione che ha accompagnato il Vescovo Adriano nella recente<br />
visita alle missioni diocesane in Brasile. Foto: Davide nella cucina<br />
della casa parrocchiale di don Fernando Immovilli, a Bonito.<br />
Già, gli orizzonti... Come quelli infiniti del Brasile che il<br />
turismo non ha contaminato, che lo stesso Vescovo ha<br />
dichiarato essere più grandi che in qualsiasi altro posto:<br />
"Qua il cielo è più grande...". E in questo paradiso naturale<br />
ti accorgi che non esistono solo le università, il lavoro e i soldi.<br />
Anzi quelli dovrebbero essere gli strumenti per vivere, non<br />
il fine stesso della vita. La vita è già di per sé un fine. E quella di<br />
altri Paesi, di altre comunità aspetta solo il nostro aiuto cristiano.<br />
Gli occhi mi si sono aperti su possibilità infinite di sostegni<br />
e collaborazioni che la nostra Diocesi dà e deve dare alle Chiese<br />
più bisognose. E il naufragar m'è dolce in questo mare...<br />
Penso che ci vorrebbe un po' più di coraggio da parte di noi<br />
giovani. Un campo di lavoro o un periodo di missione non farebbe<br />
che bene alle nostre coscienze e alle nostre vite future.<br />
Dormendo sotto cieli di stelle che non si sono mai viste in precedenza,<br />
cambiano di riflesso tutte le prospettive.<br />
Come diceva don Paolo: "Il mondo non finisce al cavalcavia di<br />
Gavassa".<br />
Anche le strade del Brasile rurale devi affrontarle con coraggio.<br />
Sono rattoppate, piene di buche e come se non bastasse lungo<br />
i bordi è piantata un tipo di erba alta come le persone che<br />
rende il percorso cieco ad ogni curva. I proprietari delle fazende<br />
la coltivano perché serve agli animali, non per cattiveria<br />
verso le nostre vetture frutto del consumismo. Ma non si<br />
può percorrere queste strade a velocità ridotta, perché si deve<br />
continuamente macinare centinaia di chilometri per spostarsi<br />
da un paese all'altro. Allora le prendi con coraggio, come deve<br />
essere affrontata la vita: ai 100 all'ora pronto a superare ogni<br />
difficoltà: "Buca!", la schivo. "Tratto con asfalto rattoppato!",<br />
lo evito. "Pedone!", suono il clacson. "Dosso!", inchiodo. "Asino<br />
in mezzo alla strada!", inchiodo e lo schivo. "Tratto con buche<br />
in entrambe le corsie!", beh queste non posso evitarle, le<br />
prendo ai 100 all'ora...<br />
Nella vita le difficoltà sono infinite e imprevedibili, ma<br />
dobbiamo vivere con coraggio, sapendo che il Signore<br />
ci ha dato tutti gli strumenti per affrontarle. E se<br />
prendiamo qualche buca non ci dobbiamo scoraggiare, ma affidarci<br />
a Lui e dare ancora più gas. A fine percorso saremo costretti<br />
a fare un controllo della pressione delle gomme, magari<br />
qualche difficoltà ci ha causato dei guai, ma quante buche<br />
avremo superato...<br />
Davide Ronzoni<br />
Massenzatico<br />
Una religiosa nel CdA di una banca...<br />
Ecco una notizia singolare ed interessante!<br />
La religiosa si chiama suor Giuliana<br />
Galli ed è stata nominata nel CdA<br />
(Consiglio di Amministrazione) della<br />
importante Compagnia di San Paolo<br />
su proposta del sindaco di Torino.<br />
Per tutto il periodo difficile della<br />
Banca la religiosa è stata in ritiro<br />
spirituale in una delle valli chiuse<br />
delle Alpi con vista sul Moncenisio<br />
all'orizzonte.<br />
È molto difficile pensare ad un atteggiamento<br />
così lontano dai problemi<br />
urgenti di una banca, eppure<br />
questo è stato il suo modo di<br />
reagire in un luogo di preghiera e<br />
meditazione, pur tenendo contatti<br />
tefonici con i potenti.<br />
Suor Giuliana ha passato una<br />
vita tra Scuola e ricerca lavorando<br />
in una associazione,<br />
"Escola Irma", nata nel 1994 per<br />
dare l'istruzione ai ragazzi di una<br />
favela di Fortaleza. Negli anni in cui<br />
presiedeva il Cottolengo, così scrive il<br />
giornalista S. Tropea sulle pagine del<br />
giornale "Affari e Finanza", c'era chi la<br />
ammirava per la sua forza d'animo e<br />
carità cristiana.<br />
Laureata in sociologia, con un master<br />
conseguito negli Usa, la sua storia sta<br />
tra l'attivismo religioso e quello industriale<br />
con l'aggiunta di una cultura<br />
A Roma per il Papa<br />
Il Forum delle associazioni<br />
familiari aderisce all'invito<br />
della Consulta nazionale delle<br />
aggregazioni laicali (Cnal) a<br />
partecipare alla preghiera del<br />
Regina Coeli con il Santo Padre<br />
Benedetto XVI a Roma, in<br />
piazza San Pietro, domenica<br />
16 maggio 2010.<br />
Le reiterate aggressioni mediatiche,<br />
che hanno colpito o<br />
tentato di colpire la persona<br />
del Papa, e con lui tutta la<br />
<strong>Chiesa</strong>, sono non solo frutto di<br />
una generalizzazione di singoli,<br />
isolati casi, ma sembrano<br />
parte di una strategia più ampia<br />
per aggredire chi difende la<br />
dignità e la verità dell'umano:<br />
la vita sempre, la famiglia fondata<br />
sul matrimonio tra un<br />
uomo e una donna, il dovere<br />
educativo inalienabile dei genitori,<br />
il dovere della solidarietà<br />
tra i popoli e il diritto al lavoro<br />
e a non essere sfruttati.<br />
Non possiamo assistere a<br />
questi attacchi passivamente.<br />
Il Forum invita quindi le associazioni<br />
aderenti ed i singoli<br />
amici a farsi parte attiva nel<br />
promuovere, segnalare, aderire<br />
a questa convocazione, per<br />
esprimere a Benedetto XVI -<br />
con una presenza viva e numerosa<br />
- il sostegno nel suo<br />
impegnativo ministero ed<br />
esprimergli un filiale affetto e<br />
la gratitudine per la sua passione<br />
per Cristo e per l'umanità<br />
intera.<br />
Per ogni riferimento e ogni<br />
aggiornamento è possibile visitare<br />
il sito della Cnal oltre<br />
quello del Forum nazionale.<br />
Forum provinciale<br />
delle associazioni familiari<br />
di Reggio Emilia<br />
La Madonna di Bismantova<br />
«Se le notti danno un fulmine,<br />
le tue rupi urlano al<br />
vento, piove sangue dal tuo<br />
culmine, chiede venia il tuo<br />
convento».<br />
La scritta è sulla cartolina<br />
edita da Eugenio Casoli viaggiata<br />
nel 1939 , raffigurante<br />
l'Eremo della Pietra di Bismantova.<br />
La Storia, da "Guida e cultura<br />
di Reggio Emilia e provincia<br />
di Coppe, Cammellini, Barbolini",<br />
dice che "Sopra la rupe di<br />
Bismantova i romani costrui-<br />
rono un Castrum per tenere<br />
controllati e frenati i movimenti<br />
di truppe o di popolazioni<br />
nel territorio sottostante<br />
verso il 176 avanti Cristo. Nel<br />
628 d.C. un Abate, di nome<br />
Bertulfo, fu soccorso, per un<br />
suo malore, vicino alla zona di<br />
Bismantova".<br />
Attorno al 700 d.C. l'Eremo fu<br />
abitato da un eremita, poi per<br />
secoli e secoli dai Frati francescani;<br />
dal 1920 arrivano i Padri<br />
Benedettini del Convento di<br />
Parma, che riaddattarono gli<br />
ambienti, lo ampliarono e ne<br />
restaurarono il Santuario.<br />
Già in epoca matildica, questo<br />
luogo mariano era visitato<br />
da pellegrini ed esisteva allora<br />
una Foresteria per ospitare il<br />
viandante che dalla Via Francigena<br />
deviava per visitare<br />
questo luogo di preghiera.<br />
Il centro del culto è rappresentato<br />
dall'affresco della Madonna<br />
col Bambino Gesù, che<br />
sembra sia stato realizzato da<br />
un anonimo pittore emiliano<br />
del Quattrocento. Prima di<br />
questo dipinto è probabile che<br />
esistesse nel Santuario un'altra<br />
icona mariana, anch'essa<br />
oggetto di straordinaria devozione<br />
popolare.<br />
Oggi più che mai questo<br />
Santuario della "Madonna di<br />
Bismantova" è meta di pellegrini,<br />
ma anche di villeggianti<br />
domenicali, che transitano su<br />
questo spazio, sacro ed antico,<br />
che da secoli accoglie chiunque<br />
abbia bisogno di pace o di<br />
un momento di intima preghiera.<br />
Bernardetta Iori<br />
"Processo" Livatino<br />
moderna che a 74 anni la fa ancora essere<br />
un personaggio.<br />
Vicina al volontariato, ha girato il mondo<br />
per attendere a persone bisognose<br />
di aiuto, una realtà che dura da mezzo<br />
secolo.<br />
Dal 2001 si occupa attraverso una On-<br />
lus fondata con l'aiuto di F.V. Gancia di<br />
chi non ha un lavoro, di chi lo ha perso,<br />
dei precari, dei cassintegrati.<br />
L'<br />
Istituto bancario San Paolo<br />
proviene dalla trasformazione<br />
della "Compagnia <strong>Cattolica</strong><br />
Fede" fondata nel 1563, nata per raccogliere<br />
elemosine sotto l'invocazione<br />
di San Paolo, da distribuire ai bisogno-<br />
Egregio Direttore,<br />
è con grande compiacimento<br />
che ho appreso che la Conferenza<br />
Episcopale Siciliana ha<br />
dato il via libera al processo di<br />
beatificazione del "giudice ragazzino"<br />
di Canicattì (Agrigento),<br />
Rosario Angelo Livatino,<br />
massacrato dalla mafia il<br />
21 settembre 1990, mentre si<br />
recava con la sua auto (senza<br />
scorta, nonostante le diverse<br />
minacce ricevute) al Tribunale<br />
di Agrigento, dove prestava<br />
servizio.<br />
L'attesa ed auspicata notizia<br />
ha potuto essere comunicata<br />
al padre del giudice,Vincenzo,<br />
agonizzante, che si è così potu-<br />
to spegnere serenamente, a 93<br />
anni, il quale diceva che "Prima<br />
di chiudere gli occhi, vorrei<br />
vedere riconosciute le straordinarie<br />
virtù di Rosario".<br />
Siamo in tanti, ed io fra questi,<br />
estimatore del "piccolo giudice",<br />
a sperare che presto sia<br />
proclamato beato, per le sue<br />
opere e soprattutto per la sua<br />
fede cristiana. Rosario Livatino<br />
fu tutore del Diritto, ma anche<br />
assertore della Fede. Preghiamo<br />
Dio perché non lasci<br />
disperdere la forza rigeneratrice<br />
di questo eroico martire che,<br />
dagli altari, potrà meglio illuminare<br />
le coscienze di chi amministra<br />
la giustizia.<br />
E ad aggiungere la probabilità<br />
che il giudice Livatino possa<br />
salire agli altari sta anche il<br />
fatto che - in occasione del V<br />
anniversario del suo omicidio<br />
- una signora di Pavia, Elena<br />
Valdetera Canale, affetta da<br />
leucemia, sostenga di essere<br />
guarita, dopo che in sogno le è<br />
apparso il volto di Rosario, che<br />
- afferma - di non avere mai<br />
visto prima del presunto mira-<br />
si in forma anonima, quindi divenuto<br />
poi Monte di Pietà.<br />
"L'elemosina come restituzione", non<br />
come filantropia: ecco l'idea che ha determinato<br />
la nomina di suor Giuliana<br />
da parte del sindaco di Torino nel 2008<br />
nel Consiglio d'Amministrazione della<br />
Banca. Un sindaco di sinistra che<br />
nomina una religiosa proveniente<br />
dal volontariato a rappresentare i<br />
laici. Suor Giuliana è stata battezzata<br />
col nome di "Sorella Banca".<br />
Chi la conosce afferma che sarebbe<br />
stata un'ottima manager, in realtà<br />
lo è stata per ciò che ha fatto e per<br />
come lo ha fatto.<br />
Fa molto piacere affermare<br />
che per una volta non è stata<br />
la politica a definire una nomina<br />
in un posto di responsabilità,<br />
ma la competenza e serietà di una<br />
persona, senza considerare che si<br />
tratta di una donna, di una religiosa<br />
e non più giovane.<br />
Banca Intesa si trova a Torino in piazza<br />
San Carlo che ha al centro la statua<br />
equestre di Emanuele Filiberto di Savoia<br />
(1528-1580), "L Caval 'D Brons".<br />
Commissionata da Carlo Alberto ed<br />
esposta per mesi al Louvre, fu poi portata<br />
a Torino nel 1838 (si veda la foto,<br />
ndr).<br />
Linda Magnani<br />
colo. Ed auspichiamo il verificarsi<br />
di altri miracoli e grazie.<br />
E quando il Papa dichiarerà<br />
"Beato" Rosario Angelo Livatino,<br />
qualcuno dovrà dire che è<br />
stato preceduto da Sua Santità<br />
Giovanni Paolo II (che il 9<br />
maggio 1993, nella sua visita<br />
ad Agrigento, dove ha ricevuto<br />
i gentori del Martire, Rosalia e<br />
Vincenzo, definì Rosario "uno<br />
dei martiri della giustizia e indirettamente<br />
della Fede). Ed è<br />
molto probabile che ad ottobre,<br />
nel corso della visita programmata<br />
in Sicilia, anche il<br />
Papa Benedetto XVI indicherà<br />
Livatino come un modello per<br />
i giovani.<br />
Di Rosario Angelo Livatino si<br />
parla ampiamente, per chi fosse<br />
interessato, nei siti internet<br />
www.livatino.it (dell'associazione<br />
"Amici del Giudice Rosario<br />
Angelo Livatino", fondata<br />
da un'ex professoressa del magistrato<br />
al Liceo classico "U.<br />
Foscolo" di Canicattì, I da Abete)<br />
e www.giustiziacarita.it.<br />
Cordiali saluti.<br />
Angelo Simonazzi<br />
<br />
LUIGI MESSORI E MARIA LUIGIA MARGINI<br />
Dn 3,52<br />
“Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri...<br />
... Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso”<br />
Le figlie, i generi e i nipoti li ricorderanno nella Santa Messa di<br />
lunedì 17 maggio, alle ore 20.30, nella chiesa di Arceto.