C'erano una volta i re_05.indd - SST
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LAMPIC - MOLINA<br />
Torino 1997<br />
1.e4 c5 2.c3 e6 3.d4<br />
d5 4.ed5 ed5 5.dc5<br />
Ac5 6.Cf3 Cc6 7.Cbd2<br />
Cge7 8.Cb3 Ad6<br />
9.Ae2 Ag4 10.0–0<br />
0–0 11.Cbd4 Tc8<br />
12.Da4 Ah5 13.Ag5<br />
Ab8 14.Tfe1 Dd6<br />
15.g3 Cg6 16.Tad1<br />
Tfe8 17.Cf5 Dd7<br />
18.g4 b5 19.Ab5 Te1<br />
20.Te1 h6 21.gh5 Df5<br />
22.hg6 hg5 23.Ac6<br />
Df3 24.Dd4 Dh3<br />
25.gf7 Rh7 26.Te5<br />
Ae5 27.De5 Dg4<br />
28.Dg3 Df5 29.Ad5<br />
Td8 30.Df3 g6 31.Df5<br />
gf5 32.c4 Rg7 33.b4<br />
Rf6 34.a4 Re7 35.b5<br />
Td6 36.a5 Tf6 37.c5<br />
a6 38.b6 Rd8 39.c6 f4<br />
40.c7 1–0<br />
42<br />
torneo olt<strong>re</strong> a <strong>una</strong> saletta per l’archivio e il deposito di materiali. E’ funzionale e, soprattutto,<br />
è di piena proprietà del circolo, unico caso conosciuto in Italia.<br />
Caccia allo scudetto<br />
Scalata anche quell’ultima e più impegnativa asperità, la Sst potè finalmente torna<strong>re</strong> a<br />
occuparsi a pieno <strong>re</strong>gime di scacchi. I soci, nel corso degli anni, oscillavano fra i 200<br />
e i 300. Tornei e manifestazioni scor<strong>re</strong>vano consolidati, con il loro carico di semp<strong>re</strong><br />
nuove partite, nuovi successi e insuccessi, nuovi e vecchi giocatori. Nel ’92 la Fsi modificò<br />
ancora la struttura del torneo nazionale a squad<strong>re</strong>: dalla Coppa Italia si tornava al<br />
Campionato. Questa <strong>volta</strong>, molto più in grande stile. Venivano istituite le serie A1, A2,<br />
B e C, con promozioni e <strong>re</strong>trocessioni dall’<strong>una</strong> all’altra. Dalla massima serie nazionale<br />
si scende ai gironi inter<strong>re</strong>gionali, <strong>re</strong>gionali, locali. I vari tornei, con formula all’italiana,<br />
coprono buona parte dell’anno, e sfociano nei play off . La Sst vi partecipa con più<br />
squad<strong>re</strong>, distribuite lungo i gradini delle diverse serie.<br />
Dal ’93 al ’96 la prima squadra del circolo gioca in A2. Poi l’attesa promozione. T<strong>re</strong> anni<br />
in A1, con la qualificazione nel ’98 ai play off per lo scudetto. La corsa si interrompe<br />
a Bologna, in maggio, nella semifinale persa contro Montecatini che, forte di Djuric,<br />
Efimov, Mariotti e Arlandi, conquisterà il titolo. L’anno dopo, la malinconica discesa<br />
in A2, dove la Sst fra alti e bassi risiede tuttora. In otto campionati, ha schierato le sue<br />
migliori risorse: Sarno, Molina, Grinza, Lampic, Rivello, Barletta, Racioppo, più i CM<br />
Burlando e Faraoni. Gli “stranieri” sono stati di <strong>volta</strong> in <strong>volta</strong> i G.M. Dizda<strong>re</strong>vic e Lazic,<br />
i M.I. Nurkic e Mrdja, olt<strong>re</strong> a Elena Sedina, che conosce<strong>re</strong>mo più avanti. Selezionato<strong>re</strong><br />
e <strong>re</strong>sponsabile di tutte le squad<strong>re</strong> sociali, il Maestro Roberto Rivello.<br />
L’attività a squad<strong>re</strong> offrì nel ’96 anche l’occasione di <strong>una</strong> trasferta internazionale. La<br />
Sst fu invitata a Charleroi, in Belgio, per un quadrangola<strong>re</strong> con la rocciosa squadra di<br />
Eupen, f<strong>re</strong>sca vincitrice del campionato belga, che schierava in prima scacchiera il G.M.<br />
Michail Gu<strong>re</strong>vich, e con due rapp<strong>re</strong>sentative della Vallonia e dell’Alta Francia. Per i<br />
torinesi fu un ritorno ai vecchi tempi: sulle otto scacchie<strong>re</strong> giocarono Fabbri, Grinza,<br />
Manzardo, Cordara, Rivello, olt<strong>re</strong> ai più <strong>re</strong>centi CM Maccagno, Mordiglia e Fuggetta.<br />
Due sconfitte e <strong>una</strong> sola vittoria contro i modesti francesi.