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La nostra MISSIONE, Le nostre AZIONI. - Avis

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QUeste <strong>Le</strong> Loro testIMonIanZe<br />

B I L A N C I O S O C I A L E 2 0 0 9<br />

sCoPI e IDentItà DI aVIs tosCana<br />

➤ Manrico MaZZonI - PresIDente onorarIo aVIs reGIona<strong>Le</strong> tosCana<br />

Ieri Oggi<br />

"<strong>Le</strong> necessità di sangue in passato erano molto inferiori rispetto a quelle odierne, ed<br />

erano soddisfatte in massima parte dai familiari degli ammalati e per il rimanente<br />

fabbisogno ricorrendo a donazioni remunerate, fornite da donatori occasionali.<br />

<strong>La</strong> trasfusione di sangue intero stava diventando una terapia sempre più seguita perché<br />

si dimostrava spesso salvavita e nelle città sedi di ospedali importanti - Firenze,<br />

Pisa, Siena - si andava sempre più diffondendosi. E proprio da queste città partirono<br />

le prime persone che, spesso avendo fatto l’esperienza della prima donazione gratuita<br />

per necessità, sentirono maturare nelle loro coscienze la volontà di fare qualcosa<br />

per gli altri, impegnandosi in una cosa tangibile, concreta, umanamente civile, vincendo<br />

l’indifferenza e la pigrizia. Davvero, con spirito pionieristico, si misero all’opera,<br />

contattando, stimolando e coinvolgendo altri donatori occasionali.<br />

Soltanto in queste città esistevano centri trasfusionali. Nulla in comune con quelli di<br />

oggi: c’erano un medico o due e uno o due infermieri e un tecnico di laboratorio. Fu,<br />

però, attraverso contatti sempre più vicini e sentiti fra donatori e medici che maturò<br />

la necessità di organizzare i futuri donatori.<br />

A Milano era stata costituita, già da diversi anni, un’associazione che voleva appunto<br />

unire i donatori: l’A.V.I.S.<br />

Cominciarono così a nascere le varie sezioni dell’associazione sul territorio nazionale<br />

che raggruppavano i primi donatori disposti ad effettuare le donazioni volontariamente,<br />

gratuitamente e anonimamente. Ogni gruppo era qualcosa a sé stante non<br />

conoscendo l’esistenza di altri, ad esempio in provincia di Pisa esisteva già a Volterra<br />

per merito dell’impegno del chirurgo Prof. Casini e dei donatori Flavio Borghesi e<br />

Mario Dominici.<br />

A Firenze presso il Centro trasfusionale dell’allora ospedale S Giovanni di Dio, per<br />

l’impegno del donatore Bruno Bertoletti.<br />

A Pisa, poiché chi scrive è stato fondatore anche di questa sezione, con l’aiuto del<br />

Prof. Fosella, allora direttore del Centro trasfusionale, furono riuniti vari gruppetti:<br />

postelegrafonici, ferrovieri, vigili urbani, gruppi religiosi, studenti.<br />

E così via, piano piano, lavorando costantemente, con impegno e buona volontà spin-<br />

<strong>La</strong> <strong>nostra</strong> missione, <strong>Le</strong> <strong>nostre</strong> azioni.<br />

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