La nostra MISSIONE, Le nostre AZIONI. - Avis
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B I L A N C I O S O C I A L E 2 0 0 9<br />
sCoPI e IDentItà DI aVIs tosCana<br />
duo dei dirigenti e dei donatori per il fine, che poi è il bene comune di tutti i cittadini,<br />
da raggiungere. Entusiasmo, dedizione, spirito soli-daristico e fraterno ci hanno seguito<br />
e abbiamo sempre testimoniato, e sono certo di questa affermazione che posso<br />
fare a nome di tutti i soci fondatori anche di quelli che non ci sono più, la <strong>nostra</strong> fede<br />
in quello che facevamo per la continuazione del nostro credo di umana solidarietà.<br />
Serietà di intenti e onestà assoluta sono stati e saranno la testimonianza dell’operare<br />
di tutti noi e la presentazione più efficace perché ogni cittadino si renda davvero conto<br />
di quanto e di come può essere necessario il suo contributo di amore per gli altri.<br />
Tramandiamole in modo da raggiungere così, forse, l’utopia di una società più giusta".<br />
➤ Mario DoMInICI - PresIDente aVIs InterCoMUna<strong>Le</strong> aLta VaL DI CeCIna e<br />
MeMBro ConsIGLIo reGIona<strong>Le</strong> aVIs tosCana<br />
Ieri Oggi<br />
Da sinistra:<br />
Bruno Bertoletti, (Presidente avis toscana)<br />
renzo Innocenti, (Vicepresidente avis toscana)<br />
Mario Dominici, (Presidente avis Volterra)<br />
"Quando nel 1972 fu costituita l’<strong>Avis</strong> Regionale Toscana, mi ricordo benissimo che<br />
assieme a Flavio Borghesi fummo invitati a parteciparvi e nella mente mi passano<br />
ancora i volti dei tanti amici di estrazioni diverse che vollero aggregarsi a nome dei<br />
territori sparsi nella <strong>nostra</strong> Toscana, per fondare questo importante organismo.<br />
I principi furono sociali e di aggregazione delle <strong>Avis</strong> sparse in Toscana, mentre i valori<br />
furono quelli di aiutare il prossimo e di creare un organismo che vigilasse anche per il<br />
buon uso del sangue. 13 Persone si incontrarono nel 1972 e furono operatori di una<br />
attività onesta e disciplinata che ancora oggi prosegue. Non mi è difficile descrivere<br />
la figura di Bertoletti, (il Gran Duca) che conoscevo già per la sua militanza politica<br />
come dirigente nel P.S.I. e incontrato quando era Segretario dell’allora Ministro della<br />
Sanità Mariotti. <strong>La</strong> sua storia come partigiano e come democratico sarebbe da scrivere,<br />
anche perché con il suo carattere sapeva esprimere affetto, amicizia e volontà<br />
di fare sempre meglio, come ha dimostrato in tanti anni di presidenza regionale. Lo<br />
ricordo con affetto e, come dissi in occasione del Convegno tenutosi a Firenze il 24<br />
ottobre 2006 davanti ai suoi familiari e a tante autorità del suo “vecchio partito”, è<br />
<strong>La</strong> <strong>nostra</strong> missione, <strong>Le</strong> <strong>nostre</strong> azioni.<br />
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