CONTIENE ATC FLASH - Circolo Dozza ATC
CONTIENE ATC FLASH - Circolo Dozza ATC
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Sped. Abb. Postale D.L. 353/2003 (conv. in legge 27/02/2004 n.46) Art. 1 comma 1 D.C.B. Ufficio Bologna e 0.35<br />
Aprile-Maggio 2009<br />
N. IV MENSILE DEL CIRCOLO G.DOZZA <strong>ATC</strong> - REDAZIONE: VIA S. FELICE 11/E - 40122 BOLOGNA<br />
Dieci Colli: 25 anni ma non li dimostra<br />
La mobilità mobilità a Bologna<br />
Convegno Ancam sul ruolo dei Circoli del TPL TPL<br />
<strong>CONTIENE</strong><br />
<strong>ATC</strong> <strong>FLASH</strong>
2<br />
BREVI<br />
Mobilità e trasporto pubblico locale<br />
di P.M.<br />
Con l’avvicinarsi della scadenza elettorale amministrativa crescono le proposte in materia<br />
di viabilità e trasporto pubblico locale. Il nostro periodico si impegna per essere presente<br />
e nell’ultimo periodo in particolare, siamo entrati nella tematica del trasporto pubblico con<br />
interventi mirati delle rappresentanze sindacali aziendali, con l’opinione del segretario sindacale<br />
della Uil Trasporti, per saperne di più sull’ipotesi del contratto unico nazionale nel settore<br />
autoferrotranvieri e ferrovia. Abbiamo aggiornato i lavoratori che ci leggono sullo stato di<br />
avanzamento della fusione fra <strong>ATC</strong> e ACFT di Ferrara; abbiamo dato continue informazioni<br />
sulle tante inquietudini che accompagnano il percorso del Civis, opera parzialmente avviata.<br />
Nell’ultimo numero del Nuovo Informatore abbiamo dato spazio alla proposta dell’Ascom<br />
che, con il supporto di autorevoli studiosi della mobilità urbana, propongono “un nuovo<br />
modello di mobilità per un nuovo progetto di città” che disegna un nuovo percorso per<br />
il Civis e un sistema integrato di parcheggi. Di questo elaborato ovviamente, risponde<br />
integralmente l’Ascom che ci ha inviato il servizio.<br />
Siamo ad un passaggio importante della nostra vicenda di operatori dell’informazione.<br />
Il fervore che circonda il nostro orizzonte è tutto un progetto: in via di realizzazione il<br />
Civis, con varie ipotesi di percorso nel centro storico, il people mover in avanzata programmazione,<br />
il metrò o metropolitana di superficie che sembra avere superato lo scoglio<br />
dei finanziamenti e il passante Nord che dovrebbe liberare l’attuale passaggio dell’autostrada<br />
nel centro di Bologna, opera sulla cui realizzazione ha investito particolarmente la<br />
Provincia di Bologna e la Regione Emilia Romagna. Ce n’è abbastanza per dare a Bologna<br />
un’intera legislatura di cantieri aperti e tante polemiche come ormai siamo abituati, da<br />
decenni a fare in tema di infrastrutture e mobilità nella nostra democratica Bologna.<br />
Dobbiamo rassegnarci? Il Civis ha una gestazione lunga tre tornate elettorali: figuriamoci<br />
quanto tempo passerà prima di vedere realizzato il passante Nord, nonostante le autorevoli<br />
rassicurazioni di ambito governativo. Abbiamo il sentore che i tempi della politica si<br />
siano allungati, rallentando di conseguenza il naturale sviluppo di un paese moderno e<br />
industrializzato come dovrebbe essere il nostro.<br />
Questa purtroppo è la sensazione prevalente: spetta alla nuova classe dirigente, quella che<br />
esce dalle prossime elezioni, dimostrare che così non è più; che è possibile fare le grandi<br />
infrastrutture per il trasporto pubblico e la mobilità, rigorosamente nei tempi definiti<br />
dagli organi competenti che ne hanno programmato la realizzazione. Così funziona la<br />
democrazia. Così si può tenere testa ai cambiamenti che la società propone a chi ha la<br />
responsabilità di governare.<br />
L’umanitaria premia gli studenti meritevoli<br />
Domenica 19 aprile, nella simpatica cornice del Teatro dei Circoli di Via San Felice 11, si è<br />
tenuta l’assemblea annuale ordinaria dei<br />
soci de “L’Umanitaria” e la premiazione degli<br />
studenti che avevano ottenuto il premio di<br />
incoraggiamento allo studio in base alle elevate<br />
votazioni scolastiche.<br />
Ciò è stato reso possibile grazie al contributo<br />
del Monte dei Paschi di Siena, che ha sponsorizzato<br />
i premi, e di Unipol Assicoop che ha<br />
offerto un buono per ogni studente di 145<br />
euro per l’acquisto di polizze.<br />
Con ben 13.500 soci, l’Umanitaria, fin dal<br />
1931, ha messo a disposizione dei soci il proprio<br />
impegno concreto nello svolgimento di<br />
servizi funerari, soprattutto per chi necessiti di<br />
un appoggio pratico in circostanze infauste.<br />
I 27 studenti premiati, in base a una media scolastica<br />
ottenuta superiore al 7, hanno ricevuto<br />
il plauso e l’auspicio del Presidente Valther<br />
Cardi per una fruttuosa continuazione degli<br />
studi e gratificante successo professionale.<br />
Marta De Zaiacomo, liceo scientifico-linguistico<br />
“N.Copernico” Bologna viene premiata<br />
dal Vice-presidente Vittorio Burgio<br />
coordinatore editoriale<br />
Roberto Bertocchi<br />
direttore responsabile<br />
Primo Mingozzi<br />
comitato di redazione<br />
Luigi Martino Torri<br />
Luciano Battistini<br />
Roberto Bertocchi<br />
Giancarlo Cacciari<br />
Mirko Grimandi<br />
Libero Merighi<br />
Primo Mingozzi<br />
Luca Molinari<br />
Giorgio Tonelli<br />
segretaria di redazione<br />
Maria Esmeralda Ballanti<br />
Chiara Nassisi<br />
ricerca iconografica<br />
Giancarlo Cerè<br />
responsabile pubblicità<br />
Marino Mattei<br />
referente polisportiva<br />
Marco Meggiolaro<br />
editrice<br />
Al.sa.ba Edizioni<br />
stampa<br />
Al.sa.ba Grafiche srl<br />
Loc. Belvedere<br />
Colle di Val d’Elsa - SI<br />
Proprietario<br />
Cooperativa “Giuseppe<br />
<strong>Dozza</strong> A.T.C.” a r.l.<br />
Scritti, foto, disegni e/o<br />
qualsiasi altro materiale<br />
consegnato per uso<br />
redazionale non è restituibile.<br />
Questo numero è stato chiuso<br />
in tipografia il 6/05/2009<br />
ed è stato stampato<br />
in 5800 copie<br />
Registrazione presso<br />
il Tribunale di Bologna<br />
n. 6093 del 31/03/1992<br />
Sped. Abb. Postale<br />
D.L. 353/2003 (conv. in legge<br />
27/02/2004 n.46) Art. 1 comma<br />
1 D.C.B. Ufficio Bologna<br />
Redazione presso il<br />
<strong>Circolo</strong> G. <strong>Dozza</strong> A.T.C.<br />
Via San Felice 11/e<br />
40122 Bologna<br />
tel. 051/231003<br />
fax 051/222165<br />
www.circolodozza.it<br />
e-mail: info@circolodozza.it<br />
informatore@circolodozza.it
sommario<br />
editoriale<br />
- l’informatore, il rapporto istat, le elezioni<br />
di Primo Mingozzi 3<br />
eventi - dieci colli<br />
- la manifestazione sportiva della città<br />
di Primo Mingozzi 4-5<br />
trasporti - mobilità<br />
- un centro storico per tutti i cittadini<br />
e per chi ci opera<br />
di Claudio Claroni, ex direttore <strong>ATC</strong> 6-7<br />
trasporti - zoom su civis<br />
- così il Civis non ha senso... civico 8<br />
trasporti - mobilità<br />
- maggio in strada<br />
a cura di Maurizio Dall’Ara 9<br />
sciopero - ooss<br />
- il diritto di sciopero<br />
a cura della CUB 10<br />
bologna - sotto i portici<br />
- insicurezza e società solidale<br />
di Marco Macciantelli 11<br />
ancam - convegno<br />
- convegno dell’Ancam<br />
di Primo Mingozzi 13<br />
trasporti nel mondo - mobilità<br />
- il v.a.l. di rennes<br />
di Giorgio Tonelli 14<br />
atc flash 15-19<br />
medicina integrativa 21<br />
fermata a richiesta - costumi e societa’<br />
- al sole in piazza Maggiore<br />
di Angelo Caparrini 22<br />
attività sociali - gss<br />
- un san giuseppe particolare a la spezia<br />
a cura di Riccardo Del Ristoro 24<br />
attività sociali - polisportiva - moto<br />
- Renzo ci ha lasciati<br />
di Mirko Grimandi 25<br />
attività sociali - polisportiva - tiro<br />
- Tra piattelli e colesterolo<br />
di Massimo Amadori<br />
- Pugilistica tranvieri: giovani pugili<br />
di Stefano Soverini 26<br />
attività sociali - polisportiva - pesca - nautica<br />
- la sezione pesca saluta<br />
di Gianfranco Sandri<br />
- Il calendario dei bucanieri 27<br />
attività sociali - polisportiva - ciclismo<br />
- Aspettando la primavera per pedalare<br />
di Luciano Battistini 28<br />
attività sociali - galleria il punto<br />
- Marco Galliani alla galleria il punto<br />
dal 24 al 30 aprile 30<br />
italia - politica<br />
- Assassinio di Moro<br />
di Natalino Guerra 31<br />
oroscopo<br />
- aprile-maggio 2009<br />
di Daniela Nipoti 30-31<br />
In copertina: Il vincitore della medio fondo 2009<br />
Michele Maccanti<br />
Foto della Sezione Foto del <strong>Circolo</strong> <strong>Dozza</strong> <strong>ATC</strong><br />
L’informatore, il rapporto ISTAT, le elezioni<br />
di Primo Mingozzi<br />
EDITORIALE<br />
Come il lettore sa, anche la nostra rivista deve fare i conti con la congiuntura sfavorevole;<br />
l’abbiamo scritto informando sulle misure intraprese per economizzare,<br />
mantenendo in essere gli attuali servizi che il <strong>Circolo</strong> <strong>Dozza</strong> gestisce per i propri<br />
associati.<br />
Abbiamo più volte ribadito la necessità che anche il nostro periodico rientri in questa<br />
economia, aumentando il numero dei Soci abbonati fra quanti, ancora oggi, lo<br />
ricevono gratuitamente. Si tratta di un piccolo sacrificio per il lettore, ma una risorsa<br />
decisiva per l’editore che lo finanzia e fa di tutto per farlo uscire regolarmente.<br />
La campagna soci-abbonati, aperta alcuni mesi fa,ha cominciato a dare i suoi<br />
frutti: numerosi pensionati e lettori esterni da anni affezionati lettori del nostro<br />
“Informatore” hanno accolto il nostro invito e regolato la propria posizione di socio<br />
che dà diritto a ricevere in abbonamento la rivista ed a godere dei servizi ( bar ,<br />
polisportiva, libri, punto vendita ecc..) a prezzi scontati. Incisivo, al riguardo, è il<br />
prezzo della colazione del mattino o di mezzogiorno che avvantaggia il socio nella<br />
spesa considerevolmente. Si tratta di risparmi che giustificano abbondantemente il<br />
costo della tessera di socio.<br />
Abbiamo ripreso l’argomento risparmio per sottolineare l’opportunità di associarsi<br />
al <strong>Circolo</strong> per rafforzarne il ruolo di tutela di questa nostra struttura settantennale,<br />
sempre e coerentemente schierata nell’interesse dei lavoratori, i quali, anche<br />
nell’epoca del computer e del digitale, hanno bisogno di una sede sociale per<br />
favorire l’aggregazione e partecipazione in forma organizzata, alla vita culturale,<br />
sportiva e ricreativa, bene primario per combattere lo stress e le forme di solitudine<br />
che hanno origine dalla particolare condizione professionale di chi guida l’autobus<br />
per giorni, mesi e anni, nel caos della circolazione urbana sentendone per inero la<br />
responsabilità.<br />
Dicevamo della crisi economica che si allarga con una serie di aggravanti, ultima<br />
delle quali si chiama Pandemia, che sta per contagiare il mondo, anche se, al<br />
momento in cui scriviamo in Italia registriamo solo casi “sospetti” secondo le autorità<br />
sanitarie. Il quadro che ci riguarda è comunque orientato al brutto. Ecco i dati<br />
del rapporto ISTAT 2007 dove si legge che i poveri in Italia sono 7.500.000, ovvero<br />
il 13% della popolazione; che il 14,6% delle famiglie ha difficoltà ad arrivare alla<br />
fine del mese; che il 66,1% non riesce a fare nessun risparmio; che il 6,2% non può<br />
permettersi un’alimentazione adeguata; che il 10,4% è impossibilitato a riscaldare<br />
la casa; che il 38,7% non ha i soldi per una settimana di vacanza, che il reddito<br />
degli Italiani nell’UE è sceso di ben il 13%; che il 10% della popolazione più ricca<br />
possiede il 42% della ricchezza del paese.<br />
Da quello che si evince dal rapporto ISTAT non c’è proprio da stare allegri. L’Italia,<br />
uno dei cinque o sei paesi più industrializzati del mondo, è in palese sofferenza.<br />
A breve avremo un passaggio elettorale amministrativo ed europeo. Un test importante<br />
per conoscere l’opinione degli elettori italiani, con sicure ripercussioni sul<br />
sistema Italia che, come abbiamo visto, non versa in buone acque.<br />
L’auspicio che si può fare è che finito la sarabanda della campagna elettorale, chi<br />
sarà chiamato a governare nelle amministrazioni locali e nel Parlamento europeo,<br />
sappia farsi carico delle angosce del paese che, sembra proprio averne bisogno.<br />
3
4<br />
EVENTI<br />
La manifestazione sportiva della città<br />
di P.M.<br />
Raccontare una manifestazione dal rilievo della Dieci Colli<br />
è sempre un’impresa poiché la complessità organizzativa<br />
che il <strong>Circolo</strong> <strong>Dozza</strong> ha dovuto affrontare è veramente<br />
notevole. L’hanno spiegato durante un’affollata conferenza<br />
stampa sia il presidente del <strong>Circolo</strong> <strong>Dozza</strong> Luigi Martino Torri,<br />
sia il responsabile marketing della manifestazione Roberto<br />
Bertocchi. Per ambedue “la crisi economica” che ha colpito<br />
anche le aziende sponsor non ha impedito il varo della<br />
grande kermesse ciclistica che ha cavalcato le asprezze di un<br />
Appennino dalle alture da brivido.<br />
In questa breve nota ci limitiamo al doveroso omaggio al vincitore<br />
Alfonso Balzarano che in questa competitissima Dieci<br />
Colli ha trionfato e incide il proprio nome nell’Albo d’oro di<br />
una manifestazione sportiva che ha un valore nazionale ed<br />
internazionale.<br />
In attesa di commentare in modo adeguato l’avvenimento,<br />
riferiamo sulla conferenza stampa che ha preceduto la manifestazione,<br />
dove il successo della Dieci Colli veniva anticipata<br />
dal corale consenso dalle istituzioni e dai protagonisti dello<br />
sport bolognese.<br />
Unanime il consenso e l’apprezzamento “per la sapiente<br />
organizzazione dei tranvieri” lo ribadiscono i rappresentanti<br />
di Comune, Provincia, Regione, Camera di Commercio<br />
e Coni che definiscono il <strong>Circolo</strong> <strong>Dozza</strong> “uno dei pilastri<br />
dello sport bolognese”. Lo testimoniano Rizzoli per il Coni,<br />
Occhionero per l’Assessorato allo sport del Comune di<br />
Bologna, Rabboni per l’Assessorato all’agricoltura della<br />
Regione Emilia Romagna” promotore con il <strong>Circolo</strong> <strong>Dozza</strong><br />
della variante enogastronomia “Pedalare con gusto” che ha<br />
arricchito la Dieci Colli di un valore aggiunto come la promozione<br />
del territorio e incoraggiamenti al <strong>Circolo</strong> anche dal<br />
DIECI COLLI<br />
presidente della Camera di Commercio, Bruno Filetti che ha<br />
voluto essere della compagnia con un importante patrocinio<br />
contributo “affinché la manifestazione possa vivere a lungo,<br />
per il bene dello sport a Bologna”. Espressioni ribadite anche<br />
dal rappresentante dell’Uisp Franco Magli ed altri.<br />
Da sottolineare anche una parentesi dedicata alla solidarietà<br />
“per aiutare la ricerca contro il tumore alla mammella” con<br />
il prof. Vincenzo Eusebi e Carla Rè della Komen.<br />
Concludiamo con un breve accenno alla manifestazione<br />
coronata dalla partecipazione<br />
di 2861<br />
ciclisti con tanti<br />
campioni del pedale<br />
e figure note della<br />
società.<br />
Per garantire il regolare<br />
svolgimento dei<br />
due percorsi (150<br />
km quello lungo e<br />
98 km quello corto)<br />
l’organizzazione ha<br />
impegnato circa 350<br />
volontari, più cinquanta<br />
motociclisti<br />
e 150 altre persone<br />
appartenenti alle<br />
forze dell’ordine,<br />
che da anni si impe-<br />
gnano nella Dieci<br />
Colli in sinergia con<br />
il <strong>Circolo</strong> <strong>Dozza</strong>.<br />
Bruno Filetti, Presidente<br />
della Camera di Commercio di Bologna<br />
alla conferenza stampa di presentazione<br />
della Dieci Colli Garmin<br />
La Sala Andromeda<br />
di Palazzo degli Affari,<br />
sede della conferenza
DIECI COLLI<br />
La sempre emozionante partenza Uno dei ristori lungo il percorso<br />
Sempre presenti alla partenza gli amici Vittorio Prodi e Marino Bartoletti<br />
EVENTI<br />
Il Club Italia delle 500 ha aperto la manifestazione<br />
5
6<br />
TRASPORTI<br />
mObIlITà<br />
Un centro storico per tutti i cittadini e per chi ci opera<br />
di Claudio Claroni, ex direttore <strong>ATC</strong><br />
articolo riportato dall’INFORMATORE nell’ultimo<br />
L’ numero, sulle proposte progettuali di alcuni tecnici<br />
architetti riguardo alla mobilità del centro storico di<br />
Bologna, sollecita, al di là della tecnicità delle stesse,<br />
un approfondimento indubbiamente utile e necessario,<br />
soprattutto se, a divulgarle, è l’ASCOM, associazione<br />
importante e fortemente rappresentativa di componenti<br />
economiche e sociali fondamentali, per la città, come i<br />
commercianti.<br />
La mia esperienza diretta, circa 7-8 anni fa, con la presidenza<br />
e la direzione dell’ASCOM, fu particolarmente positiva,<br />
quando, per rimuovere un dualismo sbagliato e quasi ideologico,<br />
che talvolta nel passato si era creato fra il “ commercio”<br />
e il “trasporto pubblico”, si erano finalmente attuate<br />
iniziative comuni e di collaborazione con l’<strong>ATC</strong> per incrementare<br />
l’accesso alle attività commerciali del centro storico<br />
attraverso un migliore utilizzo dei mezzi pubblici, mediante<br />
agevolazioni tariffarie o, in certi periodi dell’anno, con l’attuazione<br />
di servizi specifici di collegamento fra parcheggi<br />
e C.S., oppure con l’attuazione di servizi locali di quartiere<br />
dedicati alla migliore fruizione di iniziative commerciali.<br />
Del resto, quelle iniziative che mi auguro possano essere<br />
riprese con la massima collaborazione fra le associazioni dei<br />
commercianti e la nuova amministrazione comunale, avevano<br />
un taglio fortemente sprovincializzante, attingendo dalle<br />
migliori esperienze europee il paradigma “accessibilità<br />
veloce e comoda con i mezzi pubblici = grande attrattivita’<br />
per le attività commerciali nei centri storici.”<br />
Bene, la proposta tecnica presentata è la migliore soluzione<br />
per corrispondere a questo paradigma? migliora<br />
la situazione attuale , oppure la peggiora?<br />
Vediamone alcuni aspetti:<br />
1)ACCESSIBILITA’ AL CENTRO STORICO E ALLE<br />
PERIFERIE<br />
Le linee che accedono al centro storico attraversando la cerchia<br />
dei viali soddisfano circa 140.000 nostri concittadini.<br />
I loro spostamenti non sono solo PERIFERIA – CENTRO e<br />
CENTRO – PERIFERIA ma anche spostamenti da PERIFERIA A<br />
PERIFERIA e SPOSTAMENTI INTERNI AL CENTRO STORICO,<br />
che tali linee già soddisfano. In genere poi le destinazioni<br />
interne al C.S. non sono nella prima fermata entro la cerchia<br />
dei viali, ma sono per lo più nel nucleo più centrale “ piazza<br />
maggiore-due torri” e talora in zona centrale ma “opposta”<br />
alla porta di ingresso.<br />
I tempi di percorrenza medi fra le periferie estreme e il<br />
nucleo centrale sono oggi sull’ordine di 25’/30’ mentre fra<br />
le semiperiferie opposte sono circa 35’ in via diretta e 40’<br />
con trasbordo centrale.<br />
Con la proposta presentata, occorre scendere alle porte sui<br />
viali ( e ci si chiede in quali spazi dal momento che occorrerebbero<br />
in adiacenza di ognuna almeno 150-200m. di<br />
fermata per poter offrire un capolinea adeguato per i bus in<br />
arrivo dalle varie linee e le navette), trasbordare con un’ulteriore<br />
attesa sulla propria navetta oppure andare a piedi alla<br />
propria destinazione, con un tempo totale di viaggio che in<br />
media possiamo ragionevolmente stimare aumentato di c.a.<br />
10 minuti, oltre al fatto che le condizioni climatiche possono<br />
rendere particolarmente disagevole il già poco gradito trasbordo<br />
od il tratto a piedi.<br />
Significa che partendo dalla periferia o semiperiferia<br />
per arrivare in centro si ha un aumento dei tempi di<br />
viaggio in termini percentuali dal 30% al 60%<br />
Per le altre destinazioni PERIFERIA-PERIFERIA la differenza<br />
sarebbe ancora piu’ marcata dovendosi attuare DUE O<br />
ANCHE 3 TRASBORDI. Diversamente, anche se la propria<br />
linea proseguisse per la periferia opposta senza attraversare<br />
il centro effettuando percorso sui viali di circonvallazione<br />
raggiungerebbe la destinazione con tempi ben maggiori dei<br />
35’-40’ attuali, trovando sui viali di circonvallazione (già al<br />
limite della congestione), oltre alle macchine private, altri<br />
300 autobus simultanei che aggirerebbero il centro storico,<br />
tutti imbottigliati nell’unica infrastruttura stradale ad anello<br />
semicentrale giustamente votata in preminenza alle autovetture<br />
(lo stesso discorso vale per v.Irnerio).<br />
E, ritornando alla proposta degli architetti, i numeri, che<br />
sono la maggiore dimenticanza, sarebbero abbastanza<br />
preoccupanti in quanto circa 100.000 cittadini bolognesi<br />
si troverebbero ogni giorno a dovere sopportare trasbordi<br />
con aumenti medi, per ognuno, di almeno 15’-<br />
20’ del loro complessivo tempo di viaggio per andare<br />
a scuola , al lavoro o a fare la spesa.<br />
2)COMODITA’ DI VIAGGIO.<br />
La mattina, nella fascia di punta e nell’arco di un’ora le<br />
linee in accesso al centro portano c.a. 15.000 cittadini che<br />
si recano nel centro storico o lo attraversano per portarsi<br />
nelle proprie destinazioni di lavoro o di studio o altro.<br />
Ne discende che nella sezione dei viali di circonvallazione,<br />
che è quella in cui vi è il massimo numero di passeggeri a<br />
bordo, abbiamo un numero medio di presenti di c.a. 45<br />
unità .<br />
Il che vuol dire che, per ogni corsa, queste persone, nostri<br />
concittadini, (15.000 nell’ora di punta del mattino e<br />
100.000 in un giorno), dovrebbero scendere sui viali, trasbordare<br />
sulla propria navetta in improbabili aree di interscambio<br />
- salire a bordo di piccoli e stipatissimi bus, per<br />
giunta parecchio risentiti verso chi li ha sottoposti a<br />
tale trasbordo e poi pressati all’inverosimile. A meno<br />
che non si preveda di mettere in esercizio un n° di navette<br />
tali da fare trovare condizioni di carico almeno pari, se non<br />
migliori delle attuali e su livelli decisamente europei. Ma<br />
allora qui subentra un ulteriore aspetto: quello della dimenticanza<br />
dei costi<br />
3) PRATICABILITA’ E COSTI DELLA PROPOSTA<br />
In termini di praticabilità, ad un primo esame in molti dei<br />
terminali, posti alle porte e comunque a ridosso dei viali di<br />
circonvallazione, delle linee provenienti/dirette in periferia<br />
e dei corrispondenti terminali delle navette in servizio nella<br />
zona centrale, non sembrano proprio esserci le condizioni<br />
per l’inversione di marcia e la fermata/breve<br />
sosta dei mezzi.<br />
Innanzitutto per lo spazio fisico necessario per le manovre<br />
oltre che per le fermate/soste e in secondo ordine per le
sistemazioni semaforiche che dovrebbero sopportare nuove<br />
fasi semaforiche a disposizione degli autobus.<br />
Si possono citare come esempi di sostanziale impraticabilità<br />
via Dante (terminale della linea 11), Porta S.Stefano (terminale<br />
della linea 13), via A. Costa (terminale della linea 14),<br />
ma anche altre situazioni non appaiono brillanti.<br />
Per i costi: un bus di piccole dimensioni ha una capacità<br />
che pur variabile da modello a modello si attesta attorno<br />
a 20/24 passeggeri, mentre per porre un bus di piccole<br />
dimensioni nelle condizioni di comfort degli attuali 12 e 18<br />
metri dobbiamo considerare un carico sulle navette che non<br />
vada mediamente oltre i 18 passeggeri<br />
Ebbene, per farla breve e senza riportare calcoli analitici<br />
però intuibili, gli attuali 130 bus che impegnano simultaneamente<br />
il C.S. verrebbero sostituiti da circa 250-300<br />
navette con ben maggiore occupazione di spazio e tanto<br />
maggior disagio. La proposta dei tecnici ne prevede solo105<br />
di cui 45 sulla via RIZZOLI che quindi non sarebbe proprio<br />
sgombra come il disegno riportato sull’Informatore farebbe<br />
apparire.<br />
Fra nuovi mezzi in servizio e riserve, il costo di acquisto<br />
aggiuntivo sarebbe di c.a. 30 mil.di euro ,mentre i c.a<br />
9 mil di km.vett. in piu’ costerebbero l’anno sull’ordine<br />
dei 30-35 mil.<br />
E purtroppo, ben poco si potrebbe risparmiare dall’attestamento<br />
delle linee ai viali in quanto il tempo di raggiungimento,<br />
ingresso ed uscita e sosta nelle aree di trasbordo<br />
per ognuna delle due semilinee in cui verrebbero spezzate<br />
le attuali linee potrebbe essere di poco inferiore al tempo di<br />
attraversamento del centro.<br />
Del resto lo stesso Guazzaloca, che nella campagna elettorale<br />
del 1999 impostò una vera e propria requisitoria contro<br />
i cosidetti “bisonti” , pur essendosi impegnato a toglierli,<br />
durante il suo mandato si limitò ad alcuni attestamenti<br />
peraltro centrali (piazza Roosvelt e piazza Minghetti) e le”<br />
navette” aggiuntive istituite allora, costano oggi al Comune<br />
c.a. 1 milione di euro all’anno, pur avendo certo una loro<br />
utilità in quanto sono andate in sinergia con il resto della<br />
rete e furono in parte anche il risultato di una ristrutturazione<br />
ed ampliamento di navette preesistenti.<br />
Penso quindi che per rendere maggiormente valutabile la<br />
proposta dovrebbe essere redatto un piano economicofinanziario<br />
– in particolare relativo ai costi nonché alla redditività<br />
dell’esercizio delle “navette” e degli investimenti sui<br />
parcheggi – del quale però non c’è traccia.<br />
In conclusione, se da decenni , sindaci e assessori diversi<br />
(anche di colore politico), presidenti, consigli di amministrazione<br />
e direttori di <strong>ATC</strong> hanno mantenuto, pur con molti<br />
aggiornamenti e modifiche rilevanti alla rete, una struttura<br />
che comunque è simile in tutte le città del mondo, salvo<br />
dove i bus sono stati sostituiti da metrò o tram comunque<br />
sempre passanti per i nuclei centrali, ciò significa che alle<br />
suggestioni estetiche, alle impostazioni elitarie e un po’<br />
manichee si è sempre risposto con il buon senso pratico e<br />
concreto dell’interesse comune. Mi permetto di aggiungere<br />
anche che, dire di Bologna che dal dopoguerra è stata “vit-<br />
mOBILITà<br />
TRASPORTI<br />
tima dell’inerzia di <strong>ATC</strong>”, “di ciclopici strumenti vettoriali” o<br />
di una “logica iniqua”, appare un pò offensivo anche verso<br />
una cittadinanza che in ogni occasione ha manifestato un<br />
notevole gradimento verso i propri servizi, considerati spesso<br />
fra i migliori a livello nazionale<br />
“Una città più viva significa una città che attrae<br />
più cittadini nel suo centro storico. Per far questo il<br />
mio impegno è quello di realizzare un nuovo Piano<br />
Parcheggi che faciliti l’accesso dei bolognesi al centro<br />
storico e che, allo stesso tempo, liberi le nostre<br />
strade dalle auto, molte di quelle che ora vengono<br />
parcheggiate ai bordi delle strade. Si semplifica così la<br />
vita ai cittadini e si liberano spazi per pedoni e ciclisti,<br />
rendendo più agevole il percorso dei mezzi pubblici e<br />
migliorando il servizio.<br />
Il Comune proporrà un “Progetto Centro Storico”, che<br />
metta in rete quello di Bologna con tutti i centri storici<br />
di qualità dell’area metropolitana per accrescere<br />
la loro tutela e il loro valore di “monumento e di vita<br />
quotidiana”; perché la bellezza urbana e l’attività<br />
umana convivano.”<br />
Io penso che in questo programma ci stiano appieno le<br />
attività commerciali insieme alle attività culturali, artistiche e<br />
associative, come il modo migliore per “riempire” strutturalmente<br />
gli spazi urbani centrali pedonalizzati e da incrementare<br />
ancora. I trasporti pubblici devono via via essere elettrificati<br />
soprattutto nelle linee radiali principali per consentire il<br />
migliore e piu’ ampio accesso a queste attività che altrimenti<br />
non ne avrebbero il necessario e imprescindibile alimento.<br />
E la proposta degli architetti non appare proprio la migliore<br />
a questo fine.<br />
Con la elettrificazione verrebbero così abbattuti, se non<br />
azzerati, la rumorosità, le vibrazioni e ,ovviamente, le<br />
emissioni gassose, creando un sistema virtuoso di rispetto<br />
dell’ambiente e di altissima accessibilità a tutte le attività,<br />
comprese quelle commerciali,.<br />
In questo quadro ASCOM può sicuramente fornire il proprio<br />
migliore contributo, forte ,come tante associazioni della<br />
nostra città, di un retroterra di esperienze e iniziative a favore<br />
della collettività anch’esso fortemente rimarchevole.<br />
Civis in prova<br />
7
8<br />
TRASPORTI<br />
ZOOm SU CIVIS<br />
Così il Civis non ha senso... civico<br />
Abbiamo ricevuto dal Segretario Regionale Uiltrasporti E.R. Autoferrotranvieri Gian Luca Neri alcune considerazioni sul<br />
Civis che pubblichiamo qui di seguito<br />
La Uil Trasporti Emilia Romagna Autoferrotranvieri, in<br />
qualità di rappresentante dei lavoratori del trasporto e<br />
non solo, è a ribadire e integrare quanto già in più sedi e in<br />
diverse modalità esposto riguardo il progetto, ultimamente<br />
denominato, Civis.<br />
Negli anni ‘90 fu la Giunta dell’allora sindaco Vitali che<br />
progettò un Tram su rotaia che sarebbe passato di fianco<br />
alla due torri. Molti bolognesi ricordano ancora la costruzione<br />
del cordolo lungo la via Emilia a Borgo Panigale al<br />
quale sarebbe seguito uno scavo per la realizzazione della<br />
struttura necessaria al Tram. Successivamente la Giunta<br />
Guazzaloca, per rendere meno invasivo il progetto già avviato,<br />
tentando di venire incontro ai disagi della cittadinanza,<br />
decise di modificarlo passando dal Tram su rotaia al Tram<br />
su gomma: Teo.<br />
Al momento dell’insediamento del Sindaco Cofferati il progetto<br />
fu bloccato e fu decisa la riduzione del tracciato escludendo<br />
il ramo di Borgo Panigale che sarebbe stato sostituito<br />
dalla nuova idea della Metro Tramvia. Quest’ultimo progetto,<br />
tutto dell’attuale amministrazione, il candidato Sindaco<br />
al Comune di Bologna, Flavio Delbono, lo ha già, per sua<br />
stessa ammissione, scaricato: sarà, forse, il primo segno<br />
di “discontinuità” con l’attuale governo cittadino dell’ex<br />
Assessore al Bilancio del Comune negli anni novanta, anni<br />
in cui il Tram fu pensato.<br />
Gli stop and go che hanno contraddistinto il progetto Civis<br />
ne hanno necessariamente allungato i tempi di realizzazione<br />
di due anni, senza di fatto portare alcun valore aggiunto,<br />
anzi, provocando riserve per diverse decine di milioni di euro<br />
da parte dell’ATI (Associazione Temporanea d’Impresa) che<br />
lo deve realizzare.<br />
Controllo tecnico di uno dei mezzi Civis prima di diventare operativo<br />
Emerge, come sopra sinteticamente esposto, una confusione<br />
progettuale e operativa, nonché politica, che nonostante<br />
tutto non ha disorientato la Uil Trasporti poiché la scrivente<br />
Organizzazione Sindacale ha sempre posto le sue perplessità<br />
sin dall’origine del progetto, focalizzando il problema del<br />
percorso, non con una visone “filosofica” come negli anni<br />
pare si siano dilettati politici, amministratori e meri esecutori<br />
del progetto di nomina esclusivamente politica, ma come<br />
problema pragmatico legato alla domanda di trasporto<br />
dell’utenza, in un’ottica di area metropolitana, e della sicurezza<br />
d’esercizio per passeggeri e conducenti.<br />
Infatti, riteniamo che sia necessario, stante le attuali scelte<br />
politiche circa il Civis, valutare:<br />
• le compatibilità con la mobilità privata che noi<br />
non consideriamo un “nemico” ma un elemento<br />
della mobilità che si deve integrare assicurando<br />
velocità di spostamento a tutti i cittadini;<br />
• il livello di protezione del tracciato per assicurare<br />
regolarità e qualità di esercizio;<br />
• la sicurezza nella guida per i lavoratori di Atc (si<br />
ritiene la visibilità del posto guida insufficiente<br />
per diversi fattori quali per esempio il posto guida<br />
centrale e ribassato rispetto alla strumentazione<br />
laterale) e per i passeggeri in attesa alle fermate<br />
(gli specchi retrovisori esterni sono posti troppo<br />
in basso, ad altezza uomo, e quindi estremamente<br />
pericolosi poiché possono colpire persone, bambini<br />
compresi, alle fermate che non si accorgono<br />
dell’arrivo del mezzo).<br />
Queste ed altre osservazioni sono<br />
già state più volte portate all’attenzione<br />
di Comune, Provincia e Atc<br />
anche attraverso documentazione,<br />
ma ad oggi non abbiamo ancora<br />
ricevuto riscontri circa tali perplessità<br />
che riguardano, e ci teniamo a<br />
ribadirlo, la sicurezza dei cittadini e<br />
dei lavoratori addetti.<br />
Tale silenzio e mancato confronto<br />
dei responsabili del progetto Civis<br />
con le Organizzazioni Sindacali,<br />
consuetudine degli stessi che<br />
riscontriamo anche in altri ambiti,<br />
ci auspichiamo sia foriero di presa<br />
in considerazione delle segnalazioni<br />
e opportune modifiche.<br />
Se tali scelte che riguardano la cittadinanza<br />
tutta non passano attraverso<br />
un percorso il quanto più<br />
condiviso possibile riteniamo che<br />
saranno i cittadini a farlo condividere<br />
a giugno 2009.
Maggio in strada<br />
a cura di Maurizio Dall’Ara<br />
Maggio è ormai alle porte. Questo mese è stato scelto<br />
dalla Regione Emilia-Romagna come momento in cui<br />
concentrare la massima azione di sensibilizzazione indirizzata<br />
a tutti gli utenti della strada (in particolar modo ai giovani<br />
ed alle loro famiglie), come fase conclusiva dei programmi<br />
didattici e formativi dedicati alla educazione per la sicurezza<br />
stradale.<br />
Sulla base degli accordi firmati dalla Regione Emilia-Romagna<br />
e dalle Autorità Scolastiche, nelle scuole della regione il problema<br />
della sicurezza stradale è entrato a pieno titolo nella<br />
programmazione scolastica, collegandolo alle diverse fasce di<br />
età ed alla diversa tipologia di guidatori.<br />
La manifestazione è dedicata alla sensibilizzazione degli utenti<br />
della strada in tema sì di sicurezza stradale, ma anche in un<br />
quadro più generale di obbiettivi di una maggior ”convivenza<br />
civile” sulle strade e di un sistema di mobilità più sicura e<br />
sostenibile.<br />
Il programma, giunto quest’anno alla undicesima edizione,<br />
rappresenta il momento di massima visibilità dei progetti<br />
sviluppati durante l’anno scolastico dalle scuole, dai Comuni,<br />
dalle Province e dai diversi soggetti, pubblici e privati, che si<br />
interessano di educazione e sicurezza stradale.<br />
Dopo la prima edizione, avvenuta nel 1999, la manifestazione<br />
si è consolidata ed arricchita coinvolgendo sempre più<br />
tutto il territorio regionale.<br />
Rappresenta inoltre anche una positiva testimonianza della<br />
trasformazione in atto su tutto il territorio regionale, le cui<br />
istituzioni affrontano il tema della sicurezza stradale con<br />
determinazione, ma anche con obbiettivi e metodologie<br />
condivise, coinvolgendo vari soggetti che lavorano spesso<br />
insieme su questo problema.<br />
Si tratta dunque di un lavoro di approfondimento e di<br />
sperimentazione avanzata, di importante valore culturale e<br />
metodologico, sicuramente innovativo per un tema di così<br />
particolare complessità.<br />
Sul piano culturale, infatti, la manifestazione si pone l’obbiettivo<br />
di alzare il livello dei diversi progetti, allargando il tema<br />
della educazione stradale e della conoscenza delle regole<br />
della strada al tema più complessivo dei comportamenti corretti<br />
e virtuosi.<br />
La bicicletta, il “motorino” e la “prima auto” sono di fatto<br />
entrati a pieno titolo in molti programmi scolastici, così come<br />
l’utilizzo del casco e delle cinture di sicurezza, il problema<br />
della distanza di sicurezza, della velocità eccessiva, dell’uso<br />
di alcol e droghe, delle serate di evasione e divertimento,<br />
dello stress e della guida notturna e/o in particolari condizioni<br />
atmosferiche, della salvaguardia dell’ambiente e l’utilizzo di<br />
mezzi elettrici e del trasporto pubblico; essi sono argomenti<br />
centrali di molti programmi formativi. “Maggio in strada<br />
2009” ancora una volta si fa apprezzare per la fantasia e la<br />
creatività, oltre che per la concretezza dei programmi realizzati<br />
in materia di sicurezza stradale e si fa apprezzare anche<br />
per la capacità di innovazione e di ricerca delle forme di<br />
comunicazione più appropriate per sensibilizzare il maggior<br />
numero di utenti della strada.<br />
Anche quest’anno piazze, cortili, strade, parchi pubblici e<br />
mOBILITà<br />
TRASPORTI<br />
parcheggi saranno<br />
invasi dai ragazzi,<br />
dagli insegnanti,<br />
dai genitori, dalle<br />
Forze dell’Ordine,<br />
da rappresentanti<br />
di varie amministrazioni<br />
e di vari<br />
enti, da esperti e<br />
tecnici impegnati in<br />
un grande “gioco”<br />
collettivo dedicato<br />
alla sicurezza stradale<br />
che coinvolgerà<br />
gran parte del<br />
territorio regionale.<br />
Per le manifestazioni<br />
sono previsti: spettacoli, animazioni, mostre, visione di<br />
filmati e di audiovisivi, dibattiti, realizzazione di plastici e di<br />
segnali stradali o di percorsi, prove di guida simulate, percorsi<br />
e prove pratiche a piedi, in bicicletta, in motorino, premiazioni<br />
e rilascio di “patentini”, simulazioni di traffico, di soccorso<br />
stradale, giochi di “ruolo”, “biciclettate” collettive all’insegna<br />
della festa e dell’allegria.<br />
Il “patentino”<br />
Il “patentino” rappresenta in molte azioni una caratteristica<br />
specifica per la preparazione dei bambini e dei ragazzi ad una<br />
loro mobilità più sicura.<br />
Il “patentino” viene infatti da anni consegnato anche ai<br />
ragazzi impegnati in percorsi in bicicletta; viene attribuito<br />
anche ai bambini delle scuole materne (il patentino del triciclo)<br />
impegnati in percorsi formativi per l’utilizzo del loro<br />
piccolo mezzo di locomozione.<br />
La sperimentazione, ormai consolidata, dei progetti teorico –<br />
pratici in direzione del “Patentino” anche nel 2009 costituirà<br />
una esperienza utile e di particolare attrazione per i minorenni<br />
che si avvicinano così alla guida del ciclomotore.<br />
Anche questo anno scolastico è stato dedicato anche alla<br />
preparazione psico - fisica per una guida più sicura ed alla<br />
conoscenza del sistema della viabilità.<br />
L’istituzione del “patentino” ovviamente rafforza ogni anno<br />
l’esigenza di una adeguata preparazione dei ragazzi, che<br />
anche le scuole della nostra regione considerano fondamentale<br />
seguendo questi punti:<br />
• La conoscenza delle regole della strada<br />
• I comportamenti alla guida<br />
• La conoscenza del territorio e del sistema della viabilità<br />
• Le prove di guida.<br />
Tutti i programmi perseguono l’obiettivo di inserire anche i<br />
temi del rispetto dell’ambiente, (con l’utilizzo possibilmente<br />
di mezzi alternativi e anche “tradizionali” come la bicicletta),<br />
di sperimentare direttamente le maggiori situazioni a rischio e<br />
di rafforzare la sicurezza nei percorsi “casa - scuola”.<br />
Tutte queste attività saranno raccolte in una pubblicazione<br />
che sarà reperibile nel sito:<br />
http://osservatorioeducazionestradale.regione.emilia-romagna.it/<br />
9
10<br />
SCIOPERO<br />
Il diritto di sciopero<br />
a cura della CUB<br />
OOSS<br />
Nel paese europeo, l’Italia, con la normativa più repressiva<br />
in tema di diritto di sciopero (una normativa oltretutto<br />
rispettata nella quasi totalità dei casi!), si punta a restringere<br />
ancora questo diritto fondamentale.<br />
E’ un progetto che ci riporta a tempi che credevamo sepolti<br />
nella storia, a quando al mondo del lavoro non era consentito<br />
di avere né voce né diritti.<br />
In un paese dominato da mafia, clientele, privilegi, il nemico da<br />
colpire sembrano essere invece le lotte dei lavoratori, le proteste<br />
di piazza e le manifestazioni a difesa dei diritti e del lavoro.<br />
E coerentemente, da Roma a Bologna, vengono vietate le<br />
manifestazioni che turbano lo shopping del fine settimana,<br />
e si reprime ogni manifestazione di protesta.<br />
E intanto non una parola né tantomeno una sanzione per chi<br />
non rispetta le leggi, non rinnova i contratti, o non li rispetta<br />
dopo averli sottoscritti.<br />
La CUB non può che essere fermamente contraria a<br />
tutto questo.<br />
E la totalità dei lavoratori dissente da questo progetto, anzi,<br />
nella nostra categoria è fortissima la percezione dell’inutilità<br />
dei nostri scioperi, già oggi e a causa della legge attuale.<br />
E’ emblematico che da noi per bloccare la scandalosa minaccia<br />
di <strong>ATC</strong> e delle proprietà di togliere ai tranvieri il PDR loro<br />
spettante (i famosi 1,5 mln. Di Euro) si sia dovuto, in novembre,<br />
occupare Palazzo D’Accursio!!!<br />
E solo un’ulteriore e forte segnale di lotta potrà sbloccare la vertenza<br />
ormai annosa per il rinnovo del contratto Integrativo…<br />
Sappiamo tutti che senza la mobilitazione dei lavoratori i<br />
sindacati vengono spesso ignorati dalle aziende (ed è purtroppo<br />
così anche in <strong>ATC</strong> SpA, sia chiaro!).<br />
Da parte nostra crediamo che oggi esista un forte problema<br />
di rappresentanza e di partecipazione.<br />
Intanto, se questa è la realtà, ci chiediamo chi rappresentino<br />
le Organizzazioni Sindacali che stanno plaudendo alla buffonesca<br />
trovata dello sciopero virtuale.<br />
O chi sottoscrive accordi per fare, in sostanza, contratti<br />
peggiorativi quando piace alle aziende (cioè sempre). O per<br />
togliere dai contratti la possibilità di recuperare realmente<br />
l’inflazione…<br />
CUB RdB è impegnata a difendere il diritto di manifestare<br />
per i propri diritti, un elemento fondante in una democrazia<br />
degna di questo nome.<br />
Ma è evidente la necessità di ritrovare una nuova partecipazione<br />
dei lavoratori, cui vanno restituiti gli strumenti della<br />
partecipazione e della decisione sul loro futuro.<br />
Oggi quasi mai le decisioni vengono lasciate agli interessati,<br />
a decidere sono le burocrazie sindacali, cui vengono concessi<br />
diritti e agibilità a seconda della loro disponibilità a concertare<br />
con il padrone. Non a caso ancora oggi gran parte delle<br />
OO.SS. sono restie a permettere ai lavoratori di eleggere i<br />
loro delegati nelle RSU.<br />
Perché non si domanda direttamente ai lavoratori cosa pensano,<br />
ad esempio, dello sciopero virtuale?<br />
Perché non chiediamo ai lavoratori chi è, secondo loro,<br />
responsabile della crisi attuale, e chi dovrebbe pagarne le<br />
conseguenze?<br />
Eticamente - Posta<br />
Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera del sig. Barbani e la risposta dell’autrice dell’articolo.<br />
L’idea di costruire orti a Bologna data 1980, motivo? Lotta contro la solitudine “malattia” molto diffusa nei paesi industrializzati.<br />
Negli anni ’50 braccianti e contadini vengono espulsi dalla campagna, anni ’80 sono pensionati quindi il richiami della<br />
campagna li porta ad occupare la maggioranza degli orti disponibili.<br />
Anno 2007 una ricerca mirata segnala che i “campagnoli” sono il 5%, cioè cambiano i mestieri, ma la richiesta dell’orto continua.<br />
A Bologna ci sono 2.866 orti divisi in 21 aree, in ogni area esiste un comitato con presidente eletto ogni 2-3 anni dai soci,<br />
ogni anno si svolge l’assemblea per discutere di tutto.<br />
Il prof. Porcu ha scritto un libro che documenta i “vantaggi” sociali ed economici dell’iniziativa orti cioè meno dottore,<br />
meno medicine.<br />
Il consiglio comunale di Bologna il 3 marzo 2009 ha votato un O.D.G. che impegna la giunta a ricercare terreni da assegnare alle<br />
famiglie bisognose e con l’aria che tira le famiglie bisognose aumenteranno mentre la terra (vedi allegato) è già oggi insufficiente.<br />
Grazie per l’attenzione e tanti saluti<br />
Ringrazio il sig. Barbani per la precisazione sulla storia degli “orti” a Bologna. Si è firmato con il solo cognome, ma credo,<br />
dal materiale allegato, faccia parte di Ancescao, l’associazione che raduna i Centri sociali e che gestisce nel nostro territorio<br />
appunto gli orti per anziani.<br />
Lo ringrazio anche per la puntualizzazione sulla socialità, argomento che nel mio articolo non avevo trattato perché di taglio<br />
diverso, ma che rimane un tema molto importante e non solo per la popolazione meno giovane.<br />
I ritmi di vita dell’oggi, le nuove tecnologie, stanno portando tutti, giovani inclusi, ad un progressivo isolamento, nella convinzione<br />
che basti un messaggio in chat o in facebook o un sms a mantenere le amicizie.<br />
In merito alla popolazione anziana, trovo encomiabile il ruolo svolto dai Centri sociali, che permettono a tanti di passare un<br />
po’ di tempo in compagnia di vere persone e non solo della televisione. Un ruolo che credo nella società di oggi potrebbe<br />
essere ampliato a tutte le fasce d’età, come spesso succede nei paesi, dove talvolta il Centro sociale diviene luogo di<br />
aggregazione e punto di ritrovo per il circondario, svolgendo una funzione di socializzazione di fondamentale importanza<br />
soprattutto nelle zone di nuova urbanizzazione, spesso vissute più come dormitorio che come spazio di vita.
Insicurezza e società solidale<br />
di Marco Macciantelli<br />
Il sociologo tedesco Ulrich Beck l’ha chiamata “società<br />
del rischio”. Cadono le certezze, prevale la vulnerabilità.<br />
A partire dal lavoro, specie tra i giovani. Il<br />
mondo è scosso da un sommovimento che non sappiamo<br />
quando potrà trovare un definitivo stato di quiete.<br />
L’evoluzione di ciò che un tempo si diceva Terzo Mondo<br />
si salda con gli effetti dell’89. I fenomeni migratori<br />
sud-nord s’intrecciano con la scommessa europea tra<br />
est ed ovest. Nell’arco di pochi anni proprio il fenomeno<br />
migratorio in alcune nostre comunità ha superato il<br />
10%, cosa che in altre realtà europee è accaduto nel<br />
corso di decenni. Siamo un Paese meraviglioso fondato<br />
su alcune peculiarità tra le quali non spicca una spontanea<br />
attitudine alla legalità. Il confronto con la norma<br />
è sempre arricchito da opinioni e fraintendimenti.<br />
Insieme al Giappone siamo la nazione più anziana del<br />
pianeta. E lo siamo particolarmente in questa nostra<br />
amata terra. Prendiamo il contesto bolognese, inteso<br />
nel senso più largo. Un terzo circa della popolazione<br />
è sopra i 65 anni. Un bellissimo risultato di tante cose<br />
che funzionano, a partire dai servizi sanitari. Nello<br />
stesso tempo, un decimo circa di quel trenta per cento<br />
è formato da famiglie unipersonali: non giovani e spensierati<br />
single, ma anziani soli, i quali, peraltro, danno<br />
senso alla loro vita, oltre il tempo di lavoro, facendo un<br />
sacco di opere buone e utili, nel mondo del volontariato<br />
e dell’associazionismo, dagli orti ai circoli Arci, dalle<br />
polisportive alle manifestazioni ciclistiche e podistiche,<br />
dai sindacati (i più numerosi, guarda caso, proprio in<br />
questa fascia di età) ai corsi e alle conferenze delle<br />
università a loro dedicate, sino alle feste di importanti<br />
e popolari tradizioni politiche. Una comunità protesa<br />
all’invecchiamento è un ottimo risultato di uno stato<br />
sociale forte; ma in essa la<br />
percezione dell’insicurezza<br />
non diminuisce, cresce. Poi,<br />
c’è la questione, tutt’altro<br />
che secondaria, dell’acuirsi<br />
di un confronto tra modelli<br />
etici e religiosi. Nonostante<br />
la secolarizzazione, anzi<br />
proprio al culmine di un<br />
certo nichilismo occidentale,<br />
l’incessante ricerca del<br />
sacro comporta una tensione<br />
tra grandi aree, geografiche<br />
e politiche, col pericolo,<br />
sempre incombente, di<br />
quello che è stato paventato<br />
come un possibile scontro<br />
di civiltà. Non senza<br />
conseguenze sul piano di<br />
una contrapposizione di<br />
cui il fondamentalismo è<br />
diventato, nel corso degli<br />
ultimi anni, una maschera,<br />
SOTTO I PORTICI<br />
BOLOgNA<br />
11<br />
tanto inquietante quanto sfuggente. La tensione che<br />
ne deriva non risiede più in un altrove, ma è qui, ora,<br />
in noi. Conficcata dentro il tessuto sociale, nascosta<br />
tra le fibre del nostro ritenerci ancora, per un riflesso<br />
condizionato, comunità aperta e solidale. Affiorano<br />
tendenze xenofobe? In realtà ci sono sempre state,<br />
per quanto isolate, deprecate, sanzionate da un rifiuto<br />
collettivo. Adesso riemergono e diventano, qua e<br />
là, discorso pubblico. Non solo nei bar, ma nel flusso<br />
discorsivo in cui siamo quotidianamente immersi. Se la<br />
civiltà ha un compito, è quello di impostare un dialogo<br />
razionale, e quindi, specie in questo caso, l’atteggiamento<br />
civile deve operare per dare risposte in grado<br />
di governare il fenomeno. Il fatto è che la società in<br />
cui viviamo è strutturalmente fondata sull’insicurezza.<br />
Vi è una domanda sociale di garanzie che duramente<br />
interroga le istituzioni. E’ bene che una risposta ci sia.<br />
Diversamente l’involuzione può aggravarsi. Sia chiaro:<br />
la responsabilità è personale e gli atteggiamenti sbagliati<br />
vanno semplicemente respinti. Ma non devono<br />
trovare alibi in una responsabilità pubblica che pensa<br />
ad altro. In realtà c’è bisogno di una risposta articolata:<br />
più senso civico, ma anche ricostruzione, per quanto<br />
faticosa, di un ordine possibile, non quello della società<br />
che non esiste più, quella dei nostri padri e dei nostri<br />
nonni, ma cercando di capire verso quale tipo di società<br />
siamo incamminati. Se sapremo togliere alla ricerca<br />
i toni vagamente autoritari che in parte ha assunto e<br />
sapremo legarla alla comprensione della nuova società<br />
in trasformazione, ecco, dobbiamo sapere che qui è in<br />
gioco un punto di credibilità molto significativo anche<br />
per un governo locale che si faccia sino in fondo carico<br />
delle attese dei propri cittadini.
DOPOLAVORO<strong>ATC</strong><br />
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CONVEgNO<br />
Convegno dell’Ancam - Ruolo dei Circoli aziendali<br />
di Primo Mingozzi<br />
Mestre in una accogliente sede dell’ACTV, ospiti<br />
A del <strong>Circolo</strong> aziendale e del suo presidente Loris<br />
Nordio, si è svolto un convegno dove i circoli aderenti<br />
all’Ancam si sono interrogati sul ruolo dei cral. Si<br />
guarda al futuro con preoccupazione – ha dichiarato<br />
Roberto Bertocchi, presidente dell’Ancam – perché oltre<br />
alla crisi economica avanzano processi di unificazione e<br />
scomposizione nelle aziende di trasporto pubblico con<br />
ricadute pesanti sull’assetto dei Circoli aziendali. Quindi<br />
è legittimo chiedersi quale futuro si servano le nuove<br />
aziende alle rispettive strutture per il tempo libero.<br />
Interrogativo legittimato anche da Enrico Mingardi, già<br />
presidente dell’ASSTRA (l’associazione delle aziende<br />
italiane) ed oggi assessore al Comune di Venezia, che si<br />
complimenta “per la lodevole iniziativa”. Dice Mingardi:<br />
quando va bene i ricavi delle aziende non superano il<br />
30%, migliorare si può, ma servono investimenti per la<br />
bigliettazione elettronica e l’adattamento degli utenti.<br />
Ma l’ente locale è impreparato ad intervenire sulla<br />
viabilità. Si parla troppo di costi e non di investimenti.<br />
Così le amministrazioni sono spesso catturate dall’impresa<br />
che fa il bello e il cattivo tempo. In questo quadro<br />
di disagio ci sono i lavoratori, che faticano a sentirsi<br />
parte integrante dell’azienda, impoverendo così “le<br />
potenzialità del mondo degli autoferrotranvieri”. L’ex<br />
presidente di ASSTRA si è detto un convinto sostenitore<br />
del ruolo dei Circoli aziendali, che sono una ricchezza<br />
dell’azienda e fattore di aggregazione per coinvolgere<br />
i lavoratori.<br />
Da sottolineare anche la presenza di Franco Gazzotti,<br />
ex dirigente <strong>ATC</strong> ed oggi consulente di diverse aziende<br />
del TPL tra le quali l’ACTV di Venezia, che in qualità di<br />
esperto della materia, ha a più riprese contribuito al<br />
dibattito “Il circolo aziendale deve muoversi – esortava<br />
Gazzotti – deve essere propositivo; deve essere attore<br />
di proposte e iniziative da condividere con l’azienda. “Il<br />
cambiamento è in atto – afferma Gazzotti – e, come<br />
detto da Bertocchi in apertura, i circoli debbono esserci<br />
per fare le loro proposte”.<br />
Sono seguiti numerosi interventi che hanno messo sotto<br />
accusa le aziende perché “scarsamente impegnate nella<br />
valorizzazione dei propri Circoli aziendali”. Più circostanziate<br />
le critiche verso l’ACTV “che manca ancora di<br />
un impianto turistico e tocca ai lavoratori raccogliere le<br />
proteste contro le tante disfunzioni”. L’intervenuto ha<br />
parlato anche del <strong>Circolo</strong> definendolo “fondamentale”<br />
perché aiuta i lavoratori a scaricarsi dallo stress.<br />
Giorgio Vannini, presidente del <strong>Circolo</strong> di Firenze critica<br />
ANCAm<br />
13<br />
il sindacato “oggi in crisi” perché non vuole bene al<br />
Dopolavoro. A Firenze – dice Vannini – è stato dimezzato<br />
il contributo su richiesta proprio del sindacato.<br />
Altri interventi hanno battuto sul tasto delle trasformazioni<br />
aziendali “che non favoriscono l’aggregazione”.<br />
Argomento ripreso anche dal rappresentante del<br />
<strong>Circolo</strong> di Torino.<br />
Mario Moroni di Roma, da buon conoscitore della propria<br />
realtà, ha ironizzato sulla moda del marketing di<br />
cui si vanno dotando le aziende. Per dire: è sugli autisti<br />
che bisogna investire perché è l’autista il miglior marketing<br />
aziendale. La politica imperversa nelle aziende<br />
e i dirigenti non vengono più dall’interno, con la conseguenza<br />
che quelli che vengono dall’esterno “sono<br />
privi di conoscenza e dell’azienda e del personale con<br />
l’aggravante che il circolo aziendale è vissuto come un<br />
peso”.<br />
La critica raggiunge anche il sindacato “la struttura<br />
che potrebbe rafforzarci, ma la Fitel non risolve né<br />
sostituisce il sindacato”. Una latitanza da correggere<br />
anche perché i soci dei cral sono ormai più degli iscritti<br />
al sindacato.<br />
Il convegno si fa interessante per la quantità degli interventi<br />
e per le proposte che si materializzano per dare<br />
voce ai Circoli aziendali troppo assenti dai vari processi<br />
di accorpamento aziendale. I circoli chiariscono i propri<br />
obiettivi che deve comprendere anche una forma organizzata<br />
di contrattazione sia con il sindacato sia con<br />
l’azienda.<br />
Dal dibattito sono usciti nuovi messaggi che mettono<br />
in discussione le tradizionali tutele, un tempo garantite<br />
dai sindacati. Se non basta più la delega che legittimava<br />
un tempo gli iscritti del sindacato, bisogna mettere in<br />
atto forme organizzate di pressione, lavorare su progetti<br />
ed essere propositivi e capaci di dare soluzioni<br />
operative. Questo significa anche un maggiore onere<br />
per i presidenti e per i direttivi dei Circoli aziendali che<br />
avranno da impegnarsi di più, investendo sulla propria<br />
preparazione.<br />
Vista la diffusa consapevolezza dei soci Ancam per un<br />
ruolo nuovo dei Circoli aziendali “che vogliono esserci<br />
e contare”, il moderatore Franco Gazzotti ha proposto<br />
un nuovo appuntamento con i sindacati e le aziende<br />
per affrontare insieme ruoli e obiettivi che delineeranno<br />
il futuro delle aziende del trasporto pubblico. Il tutto,<br />
su proposta di Giorgio Minto, sarà raccolto in un ordine<br />
del giorno e inviato a sindacati e aziende del trasporto<br />
pubblico.
14<br />
mOBILITà<br />
Il V.A.L. di RENNES<br />
di Giorgio Tonelli<br />
TRASPORTI NEL mONDO<br />
Si scende una scala mobile per accedere al binario. Una<br />
parete vetrata vi separa dalle rotaie e quando il treno<br />
arriva, le sue porte si allineano con quelle della stazione e<br />
si aprono all’unisono. La gente scende e sale sul convoglio;<br />
un sibilo, e le porte si richiudono. Si parte! Non siamo a<br />
Parigi, né a Londra, ma in una minuscola cittadina francese<br />
più piccola di Modena, appena 220 mila abitanti, 500<br />
mila nell’area provinciale: Rennes, capitale della Bretagna<br />
e prefettura del dipartimento dell’Ille-et-Vilaine è la più<br />
piccola città del mondo ad avere una linea di metropolitana.<br />
A sovvertire l’assioma che le metropolitane possono<br />
funzionare solo nelle grandi città ci ha pensato la Siemens,<br />
con il suo sistema VAL (veicolo automatico leggero): il<br />
vantaggio principale offerto da questa tecnologia consiste<br />
nell’assenza di personale fisso sui treni e in stazione; i veicoli<br />
sono totalmente automatizzati e uno degli aspetti più<br />
divertenti del metrò di Rennes è proprio quello di potersi<br />
sedere in punta e immaginarsi conduttore! Abbattendo i<br />
costi di personale, ridotti ad una manciata di manutentori,<br />
controllori e amministrativi, il VAL si adatta ai bilanci delle<br />
piccole realtà, offre un elevato standard di sicurezza azzerando<br />
la possibilità dell’errore umano, riduce al minimo<br />
la manutenzione e offre un servizio di alto livello, veloce,<br />
frequente e silenzioso (le ruote sono gommate e corrono<br />
su un binario d’acciaio). Qualcuno potrebbe obiettare che<br />
ritrovarsi soli in un convoglio vuoto, con la sola compagnia<br />
di un tipo poco raccomandabile qualche sedile più in là, nel<br />
buio di una galleria, non sia proprio auspicabile. A togliervi<br />
d’impaccio è la video-sorveglianza integrale dei treni e delle<br />
stazioni (a Rennes è estesa anche ai bus). E tutto funziona<br />
così bene che,<br />
malgrado alcuni maligni sostengano che i costi di realizzazione<br />
sono eccessivi rispetto alle prestazioni, la municipalità<br />
ha già pianificato la costruzione di una nuova linea da qui<br />
al 2018! E si può scommettere che il programma sarà<br />
rispettato vista l’efficienza<br />
dimostrata finora da questi<br />
amministratori francesi! La<br />
STAR, gestore dei trasporti<br />
pubblici integrati per conto<br />
della RENNES METROPOLE<br />
(l’autorità metropolitana<br />
locale) ha affidato al colosso<br />
KEOLIS la realizzazione<br />
del servizio: la costruzione<br />
della metro iniziò nel 97 e<br />
i primi treni Matra furono<br />
consegnati nel 2000. Sui 9<br />
km di linea (si percorrono<br />
in 16 minuti) con le sue<br />
15 stazioni (7 in tunnel, 2<br />
in viadotto e 6 in trincea<br />
coperta) fu avviato l’esercizio regolare il 16 marzo 2002,<br />
tra le 5 del mattino e le 00:40. Le stazioni, immerse in un<br />
contesto urbanistico rinnovato e accattivante, sono dotate<br />
di parcheggi scambiatori e in tutta la città è diffuso un<br />
servizio di biciclette a noleggio che integra questa straordinaria<br />
offerta di servizio. Gli autobus hanno perso appeal da<br />
quando c’è la metro, ma rimangono efficienti e ben organizzati,<br />
con linee urbane tradizionali ed express, suburbane,<br />
per studenti e notturne. Si sale da davanti e si scende dal<br />
mezzo o da dietro. L’autista non controlla i biglietti (anche<br />
qui ci pensano i verificatori) ma all’occasione li vende. I<br />
titoli di viaggio sono integrati e valgono su tutti i mezzi: il<br />
biglietto singolo costa 1.10 euro, il 10 viaggi costa 10 euro<br />
e il mensile 34,20 euro.<br />
Il VAL esiste a tutt’oggi, oltre che a Rennes, a Lilla, Tolosa,<br />
Parigi, Taipei e Torino.<br />
Chi volesse contribuire a questa rubrica<br />
può inviare scritti e foto a info@circolodozza.it
Testi redatti da <strong>ATC</strong> Spa<br />
flash<br />
Aprile - Maggio 2009<br />
Atc chiude il 2008 con un utile netto di 1,7 milioni;<br />
aumentano passeggeri, abbonati e chilometri percorsi<br />
ed il parco veicolare e’ sempre piu’ ecologico<br />
Atc chiude il bilancio del 2008 con un sostanzioso utile netto (1,7 Mil/euro), risultato che conferma la capacità di<br />
produrre reddito di un’azienda che nel passato triennio è stata impegnata in una decisa ristrutturazione mirata a<br />
risanare i conti, continuando, al tempo stesso, ad investire significativamente per il miglioramento del servizio.<br />
Dal “rosso” del 2005 ai bilanci in utile dei due anni successivi, fino ai risultati lusinghieri del 2008: è la conferma<br />
di una ritrovata solidità di un’azienda con un margine operativo lordo di 15,3 milioni di euro, superiore ad ammortamenti<br />
e accantonamenti netti.<br />
Il risultato economico dell’esercizio 2008 è tanto più positivo se lo si inquadra in un contesto tutt’altro che favorevole:<br />
è, infatti, ottenuto, sul piano dei ricavi, in assoluta parità di tariffe (quelle del TPL a Bologna sono ferme da<br />
6 anni) e, sul fronte dei costi, in condizioni di sensibili aumenti. Si pensi al costo del personale, aumentato rispetto<br />
al 2007 di 1,48 Mil/euro, ed al costo dei carburanti per autotrazione, il cui prezzo medio nel corso del 2008 ha<br />
risentito dei forti aumenti petroliferi di metà anno (il gasolio +0,14 euro/litro ed il metano +0,07 euro/mc rispetto<br />
all’anno precedente).<br />
In più, tra i minori ricavi, nel 2008 è venuto a mancare, inatteso, il corrispettivo di 1,5 milioni di euro contrattualizzato<br />
con Comune e Provincia; tra i costi si è aggiunto, invece, il pagamento della sanzione di 572.000 euro inflitta<br />
dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato: si trattava di eventi che sono eredità di decisioni e di fatti<br />
risalenti ad altra epoca storica di <strong>ATC</strong> ma che, purtroppo, hanno prodotto effetti nel 2008.<br />
Sul piano della produzione, <strong>ATC</strong> ha percorso con i suoi mezzi 36,9 milioni di chilometri, 540.000 in più dell’anno<br />
precedente, in particolare dovuti a prolungamenti e potenziamenti delle linee urbane 30, 35, 36, 74 e delle navette<br />
A e B e, in ambito extraurbano, per l’estensione di alcuni collegamenti del servizio su prenotazione Prontobus.<br />
In aumento anche i passeggeri (110.848.726 sono i viaggi effettuati nel 2008 con i mezzi <strong>ATC</strong>), che scelgono sempre<br />
di più la convenienza degli abbonamenti annuali, che segnano una crescita del 4,4% rispetto all’anno precedente<br />
(53.730 contro i 51.489 del 2007). E’ un dato che indica la fedeltà dell’utenza e conferma il radicamento crescente<br />
del trasporto pubblico a Bologna, una delle città italiane in cui i mezzi pubblici sono più utilizzati. Se si esclude<br />
Venezia per la sua particolarità territoriale, come numero di viaggi all’anno per abitante, Bologna figura, infatti, al<br />
terzo posto dopo Trieste e Genova tra le grandi città italiane con 255 viaggi, distanziando nettamente importanti<br />
realtà urbane come Firenze, Napoli e Torino, attestate rispettivamente a 183, 178 e 149 viaggi.<br />
Atc è impegnata anche nel rinnovo del parco veicolare, tanto è vero che, negli ultimi anni, la flotta si è “trasformata”,<br />
diventando per il 67,6% composta da mezzi a ridottissimo impatto ambientale: se per i bus extraurbani sono<br />
state intraprese dotazioni di filtri antiparticolato e si sono acquistati nuovi mezzi rispondenti agli standard Euro 5,<br />
in ambito urbano le parole-chiave sempre valide sono “metanizzazione” e “trazione elettrica”: nel corso del 2009<br />
si aggiungeranno ulteriori 36 bus a metano ai 141 in forza oggi; in più saranno acquistati 6 minibus elettrici a<br />
batterie e sarà aggiudicata la gara per l’acquisto di 11 filobus snodati da destinare alla rete filoviaria, un sistema<br />
di trasporto ad elevatissima ecocompatibilità che, con i prolungamenti delle filovie 13 e 14 ed il sistema Civis, a<br />
regime, arriverà a coprire 87,2 km di rete urbana.
Atc Bologna-Ferrara:<br />
una sola azienda di trasporti pubblici per le due province vicine<br />
A seguito delle approvazioni da parte delle assemblee dei soci delle rispettive aziende e dei consigli elettivi<br />
degli Enti Locali bolognesi e ferraresi, succedutesi nel corso degli ultimi mesi, con la stipula dell’atto di<br />
fusione si è compiuta la tappa conclusiva del percorso che ha portato all’incorporazione, all’interno<br />
di <strong>ATC</strong>, di ACFT SpA, l’azienda dei trasporti pubblici ferraresi, e di CERM Srl, società che operava nel<br />
campo della manutenzione dei mezzi, prima totalmente partecipata da ACFT.<br />
<strong>ATC</strong>, che negli ultimi anni si è profondamente ristrutturata e può oggi contare sulla sua capacità di produrre<br />
reddito e su una robusta solidità finanziaria e patrimoniale, è un soggetto industriale in grado di gestire<br />
un servizio di bacino più ampio su cui, per posizione geografica, oltre che per competenza operativa, può<br />
produrre a pieno titolo un’ottimizzazione dei flussi di mobilità. Proprio sulla base degli spostamenti delle<br />
persone per studio, lavoro e servizi tra territori contigui, già alla fine del 2005, <strong>ATC</strong> elaborò un progetto di<br />
ampliamento del territorio servito. Quel progetto, che vide l’interesse e l’adesione di Ferrara, oggi finalmente<br />
prende corpo con una fusione che è la prima in Italia riguardante l’integrazione del TPL di due bacini<br />
provinciali in una sola azienda.<br />
Attraverso la crescita dimensionale di un soggetto gestore del trasporto pubblico su due bacini contigui si<br />
persegue l’importante obiettivo di ottimizzare le risorse per l’erogazione del servizio creando così valore<br />
da reinvestire per il miglioramento dell’offerta.<br />
Le economie di scala, le maggiori efficienze, la riorganizzazione della rete, il miglior assorbimento dei costi<br />
fissi e lo sviluppo di tecnologie a supporto del servizio permetteranno, infatti, la riduzione dei costi migliorando,<br />
in prospettiva, i risultati economici e aumentando, quindi, la capacità di investimento dell’azienda.<br />
Naturalmente, l’integrazione avviene tra due soggetti di ben diversa redditività e nel piano triennale 2009-<br />
2011 è previsto uno sforzo per conseguire i risultati di eccellenza già ottenuti da <strong>ATC</strong> sul solo bacino<br />
bolognese.<br />
Il piano industriale prevede 66,4 milioni di euro di soli investimenti netti autofinanziati nel triennio, 19 dei<br />
quali destinati all’acquisto di 130 nuovi veicoli ecocompatibili ed oltre 4 milioni all’adeguamento tecnologico<br />
per il sistema di telecontrollo dei mezzi e per il sistema di tariffazione regionale integrata.<br />
Il nuovo assetto organizzativo prevede un’unica struttura per le funzioni di staff, ma anche la sopravvivenza<br />
dei marchi locali <strong>ATC</strong> e ACFT ed il mantenimento di competenze territoriali quale riferimento<br />
importante per l’utenza dei diversi bacini e per mantenere un livello immediato d’interlocuzione con<br />
le istituzioni locali.<br />
L’Azienda, così integrata, produrrà oltre 47 milioni di km all’anno, con 1240 veicoli al servizio di un territorio<br />
di 6.334 kmq e di un bacino di oltre 1,3 milioni di soli residenti; il valore della produzione per la sola<br />
attività di trasporto pubblico già dal 2009, sarà di oltre 185 milioni di euro.<br />
A seguito dell’incorporazione, i soci di <strong>ATC</strong> diventano dunque i 4 Enti Locali, Province e Comuni di<br />
Bologna e Ferrara, con il Comune di Bologna che mantiene la maggioranza della Società.<br />
La governance della società<br />
sarà affidata ad un Consiglio<br />
d’Amministrazione composto<br />
da 5 membri, 3 dei<br />
quali nominati dal Comune di<br />
Bologna, tra cui il Presidente,<br />
1 dalla Provincia di Bologna<br />
e 1 dalla Provincia di Ferrara,<br />
che ricoprirà il ruolo di<br />
Vicepresidente.
DATI PRODUTTIVI<br />
<strong>ATC</strong><br />
2008<br />
ACFT<br />
2008<br />
Aggregato<br />
2008<br />
Servizio di TPL: 36.949.815 10.518.926 47.468.741<br />
Urbano 18.363.251 2.672.490 21.035.741<br />
Suburbano 6.815.475 6.815.475<br />
Extraurbano 11.546.858 6.428.048 17.974.906<br />
Taxibus<br />
1.<br />
300.<br />
442<br />
1.<br />
300.<br />
442<br />
Noleggi e riservati 224.231 117.946 342.177<br />
MATERIALE ROTABILE<br />
<strong>ATC</strong><br />
2008 ACFT 2008<br />
Aggregato<br />
2008<br />
Totale mezzi: 976 264 1.240<br />
filobus<br />
50<br />
0<br />
50<br />
elettrici<br />
10<br />
0<br />
10<br />
ibridi<br />
39<br />
16<br />
55<br />
metano<br />
141<br />
28<br />
170<br />
gasolio<br />
736<br />
220<br />
955<br />
ALTRI DATI <strong>ATC</strong> ACFT Aggregato<br />
Territorio servito (kmq) 3.702 2.632 6.334<br />
Popolazione residente nell'area dei servizi 964.065 355.809 1.319.874<br />
IL PERSONALE<br />
Dati dei consuntivi 2008<br />
TOTALE<br />
<strong>ATC</strong> ACFT CERM AGGREGATO<br />
NUMERO DIPENDENTI<br />
(ESCLUSO SOSTA E ATTIVITA'<br />
COMPLEMENTARI) 1761 329 10 2100<br />
DIPENDENTI GESTIONE SOSTA E<br />
ATTIVITA' COMPLEMENTARI 145 0 0 145<br />
TOTALE 1906 329 10 2245
nuova<br />
LINEA 121<br />
dal 4 maggio 2009<br />
Gara per l’acquisto del 49% di Atcm Modena:<br />
Atc ricorre al Tar<br />
Il progetto di integrazione dei servizi di territori provinciali contigui, elaborato da tempo da <strong>ATC</strong>,<br />
prevedeva, in origine, l’unificazione della gestione dei trasporti pubblici delle province di Bologna,<br />
Modena e Ferrara, un bacino complessivo d’utenza potenziale di quasi due milioni di persone residenti.<br />
A Modena - dove fu deciso di non seguire il progetto poi portato a compimento dalle aziende di<br />
Bologna e Ferrara - nel 2008 gli Enti Locali proprietari di <strong>ATC</strong>M bandirono una gara per l’individuazione<br />
di un partner in grado di acquisire, tramite la sottoscrizione di un aumento di capitale, il 49%<br />
di <strong>ATC</strong>M, società che gestisce il servizio di trasporto pubblico locale nel bacino urbano ed extraurbano<br />
modenese con un contratto di servizio fino al 31 dicembre 2011.<br />
Al vincitore della gara veniva attribuita la gestione operativa della Società, riservandogli la nomina<br />
dell’Amministratore Delegato.<br />
<strong>ATC</strong>, su mandato dei propri Soci, aveva formulato un’offerta tecnica ed economica.<br />
Oggi, <strong>ATC</strong>, dopo aver attentamente esaminato i possibili profili di illegittimità presenti nella gara,<br />
nella sua procedura e documentazione, e nelle caratteristiche dei partecipanti, ha proposto ricorso<br />
notificandolo ai principali Soci di <strong>ATC</strong>M (Provincia e Comune di Modena), all’Agenzia per la mobilità<br />
AMO, stazione appaltante, e a tutti i membri della cordata a cui è stata aggiudicata la gara (la Società<br />
pubblica francese RATP, la FER, Azienda controllata dalla Regione Emilia-Romagna, la Compagnia<br />
Toscana Trasporti Srl e la Nuova Mobilita’ Scarl).<br />
L’importanza e il peso dei profili d’impugnazione sono tali da rendere <strong>ATC</strong> certa che essi verranno,<br />
con tempestività, presi in considerazione dalla Magistratura di competenza e che produrranno la<br />
sospensione degli effetti dell’aggiudicazione.<br />
SAN LAZZARO<br />
STAZIONE<br />
CASELLE CA’ RICCHI<br />
CASELLE SPERANZA<br />
CASELLE GRAMSCI<br />
SAN LAZZARO<br />
RIMEMBRANZE<br />
SAN LAZZARO<br />
MUNICIPIO<br />
<strong>ATC</strong> SpA<br />
via Saliceto 3, 40128 Bologna<br />
News in breve<br />
Call Center 051 290 290<br />
www.atc.bo.it<br />
Il 4 Maggio è partita la linea 121 che ha sostituito l’attuale linea 124 (che serve la ZI Cicogna);<br />
la linea circolare, con cadenza oraria, collega la stazione Caselle con il centro di San Lazzaro poi<br />
serve la ZI Cicogna e prosegue per le frazioni di Borgatella, Colunga e Mirandola (attualmente<br />
non servite dal trasporto pubblico di linea). Il servizio sarà attivato con il contributo economico<br />
del Comune di San Lazzaro e verrà effettuato con un minibus.<br />
Via Caselle<br />
SAN LAZZARO<br />
JUSSI<br />
Ferrovia<br />
SAN LAZZARO<br />
POGGI<br />
BORGATELLA<br />
BORGATELLA<br />
STABILIMENTO CDL<br />
TECNICA OVEST TECNICA EST<br />
MORO<br />
Via Russo<br />
Via Moro<br />
Via Zucchi<br />
CASTIGLIA<br />
V. Tecnica<br />
Via Remigia<br />
CICOGNA CASTIGLIA<br />
TECNICA NORD<br />
REMIGIA II<br />
REMIGIA I<br />
Via Emilia Via Emilia<br />
CICOGNA<br />
Via Castiglia<br />
Via Cicogna<br />
SAN LAZZARO<br />
CIMITERO<br />
Via Colunga<br />
COLUNGA SAVIOLI<br />
IDICE<br />
Autostrada A14<br />
COLUNGA FABBRERIA<br />
Via Croce Idice<br />
CROCE IDICE<br />
MONTANARA<br />
V. Montanara<br />
V. Colombara<br />
IDICE TRE PONTI<br />
COLUNGA<br />
MONTANARA<br />
MONTANARA<br />
Via Colunga<br />
COLUNGA<br />
FONDA<br />
Via Croce dell’Idice<br />
Via Mirandola di Sopra<br />
MARESCOTTA<br />
MIRANDOLA (fermata di<br />
prossima attivazione)<br />
MIRANDOLA DI SOPRA<br />
EMILIA
Il programma formativo di aprile e maggio:<br />
si terrà il progetto formativo sul tema della sicurezza indirizzato agli Operatori<br />
Qualificati della Mobilità;<br />
Dal 15 al 21 e dal 23 al 30 aprile, si terranno due corsi sul servizio extraurbano.<br />
Pubblichiamo con piacere una “recensione” apparsa sul Corriere di Bologna in merito alle<br />
operatrici di esercizio <strong>ATC</strong><br />
“Frank Capra si è fermato in città”<br />
C’è quella sciccosa e quell’altra determinatissima. L’una attenta e suadente, l’altra<br />
nervosa, ma sincera. Più affidabili di uno stradario, efficacemente lievi nell’evitare<br />
buche e lastroni in agguato rappresentano la “svisata” dell’identità femminile. On<br />
the bus e by the bus, metà Charlie’s Angels e metà madamine mozartiane facciamo<br />
la conoscenza e la riverenza alle Atc girls che guidano “pollicini”, o, mastodontici<br />
autobus impreziosiscono la sorpresa, al cospetto del sinedrio delle vetustà di categorie<br />
e paradigmi. Secchine le signorine, piene e rigogliose come “pin up” anni ’50<br />
le quarantenni sorpassano, ormai, nell’’immaginario le commesse dei negozi del<br />
centro, decisamente in ribasso alla voce appeal e le troppe, tante, virago palestrate.<br />
All’occhio superficiale sembrerà un fattore dovuto all’assiduità e alla persistenza di<br />
forme e tipologie, ma ad uno sguardo più attento si rivelerà il mix particolare fra<br />
l’antico “fascino per la divisa” e una idea creativa, libera e responsabile della professione.<br />
Orgoglio e vanità profusi con spiccato profumo di sapone di Marsiglia e<br />
grazie al tocco furtivo di un’aggiustatina freeze ai capelli e al trucco nello specchione<br />
retrovisore del bus. Se telefonano lo fanno in maniera regolamentare, e se del caso,<br />
filtrano all’origine la richiesta inutile dall’urgente necessità e, spesso, con un elemento<br />
in più: il sorriso. Sgombriamo il campo dall’equivoco. Non per grondante buonismo,<br />
tantomeno per incapiente sentimentalismo una differenza esiste, d’ethos più<br />
che di genere, di attitudine oltre che di un puro e semplice contatto con la clientela.<br />
Docili e attente nell’affiancarsi, una volta intravista la presenza di signore e signori<br />
attempati e di marmocchi frementi, non intercalano grugniti e arie da sopracciò. Ma<br />
sorrisi, privi di troppa confidenza, che con quel filo di trucco e alto senso di responsabilità<br />
trasformano l’alchimia di una modesta tratta, automatica, trafelata, talvolta,<br />
isterica in un viaggio complementare, se non proprio diverso. Capita che alla fine del<br />
tragitto un grazie, arrivederci, buongiorno flotti fra i passeggeri, felici e contanti di<br />
aver evitato l’”effetto tagadà” e di non essere incappati nelle ire funeste e villane<br />
di rudi conducenti. Nel guardarle la monetina, il biglietto, il citypass e la tessera di<br />
abbonamento vengono inserite, vidimate, estratti ed esibiti con uno stile, per certi<br />
versi, solenni. Grazie mille belle, toste, brave ragazze che al volante, potete donare<br />
una piccola favola, un apologo in tono minore della quotidianità cittadina. Giravoce<br />
che vi sia qualcuno follemente innamorato di una biondina della linea 11b … (strettamente<br />
confidenziale). Da non crederci: Frank Capra è giunto in città e attende alla<br />
fermata del tram.
20 mEDICINA INTEgRATIVA<br />
ASSOCIAZIONE PER L’ASSISTENZA SANITARIA INTEGRATIVA AI<br />
LAVORATORI DELL’A.T.C. BOLOGNA<br />
A tutti i SOCI<br />
Il consiglio riunitosi il 04/03/2009 per l’approvazione del Bilancio 2008 ha<br />
deliberato di convocare l’assemblea ordinaria dei soci in prima<br />
convocazione il 26/04/2009 alle ore 12,00 ed occorrendo, in seconda<br />
convocazione, a norma art. 10 Statuto per,<br />
lunedì 18 maggio 2009 - alle ore 20,30<br />
presso la sala MENSA del deposito ZUCCA<br />
per discutere e deliberare sul seguente :<br />
ORDINE DEL GIORNO<br />
1 Approvazione bilancio chiuso al 31/12/2008 e relazione<br />
accompagnatoria.<br />
2 Ratifica modifica regolamento e nuove proposte.<br />
3 Rinnovo consiglio per il triennio 2009-2011.<br />
4 Varie ed eventuali.<br />
Vi aspettiamo numerosi<br />
Bologna, 31/03/2009<br />
Via di Saliceto, 3 40128 Bologna tel. 051 350536<br />
Codice fiscale 91243800371<br />
Il presidente<br />
Giuseppe Iovino
Proposta riservata a<br />
ISCRITTI CIRCOLO DOZZA<br />
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Codice fiscale<br />
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tutte le informazioni sulla flessibilità, i termini e le condizioni per esercitare<br />
le modifiche del piano di rimborso.<br />
Ricordiamo che l’accettazione della richiesta è subordinata all’approvazione da parte di<br />
Agos e che DUTTILIO può essere richiesto soltanto dai clienti che rimborsano tramite RID.<br />
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e il sab dalle 8.30 alle 17.30
22<br />
COSTUmI E SOCIETA’<br />
Al sole in piazza Maggiore<br />
di Angelo Caparrini<br />
Oggi abbiamo richiesto di fermarci nel cuore della città ;<br />
in verità da qualche mese è meno cuore di prima, e in<br />
questo caso “prima” vuol dire “da molti secoli”. La nostra è<br />
soltanto una constatazione, e non si ripromette di discutere<br />
se l’aver spogliato piazza Maggiore del suo palazzo di città<br />
abbia recato un beneficio alla vitalità del Centro Storico,<br />
oppure no.<br />
S’intende che non facciamo riferimento al palazzo-monumento:<br />
è naturale che palazzo d’Accursio resti lì, e pare che<br />
sia destinato a conservare l’ospitalità al Sindaco, a taluni<br />
Assessori, alla sede del Consiglio Comunale e, ovviamente,<br />
ai servizi dei Gruppi Consiliari; tutto il resto avrà funzioni<br />
mussali. Chi vivrà vedrà.<br />
V’è di certo che questo ulteriore cambiamento rimuove delle<br />
consuetudini, perfino affettive, che durano, o duravano, da<br />
quando il quadrato della nostra piazza divenne il centro di<br />
tutto ciò che serve ad una comunità, e la graduale e inarrestabile<br />
sottrazione della presenza umana ne farà una bella<br />
vetrina di un corpo asettico, sterilizzato, per la microgioia<br />
dei turisti di passaggio, quando siano accompagnati da chi<br />
può dire loro da dove fotografare le più belle prospettive.<br />
Meno male che sono state tolte le barriere davanti alla basilica<br />
per proteggere San Petronio dal “terrorismo”: davano<br />
addirittura la sensazione di una piazza trasformata in un<br />
campo profughi. Quante perdite di “colore ambientale” so<br />
sono già avute! Dove sono andati a finire i “capannelli”,<br />
i ruglétt, che si riunivano spontaneamente per discutere<br />
animatamente di politica, laddove, prima di loro, si incontravano<br />
mercanti e agricoltori per trattare di affari. Di cose<br />
varie, anche di provenienza discutibile, si trafficava sotto il<br />
Voltone del Podestà.<br />
In piazza Maggiore non si fanno quasi più grandi riunioni di<br />
popolo chiamato a comizio, se non nei momenti di punta<br />
Bersani Giacomo, Piazza Maggiore verso piazza Nettuno. Manifestazione<br />
ciclistica in occasione del 50mo Anniversario dell’assedio di Bologna,<br />
maggio 1899, [esec. 1899], Raccolta Belluzzi n. 117.<br />
Museo civico del Risorgimento di Bologna<br />
fERmATA A RIChIESTA<br />
elettorali o quando i lavoratori ne hanno proprio piene le<br />
scatole.<br />
Rari i bambini sul crescendone che rincorrono i piccioni.<br />
Le Logge del Pavaglione non riservano quasi più il passeggio<br />
serotino alla bella gente della città, contribuendo a dare un<br />
tocco di eleganza al via vai un po’ sfaccendato, e un po’ a<br />
scopo espositivo.<br />
A tutti questi vuoti non può certamente sopperire una stagione<br />
estiva di spettacoli cinematografici che, per quanto<br />
apprezzabile, sposta gente solo per quella circostanza.<br />
Fortunatamente, ora c’è la Biblioteca di Sala Borsa – che<br />
sembra finalmente in pace – con la varietà delle sue prestazioni<br />
richiama un bel po’ di gioventù pronta agli interessi<br />
della cultura, alle occasioni di incontro, di scambio, ad iniettare<br />
tutt’intorno un’atmosfera di vita, di voglia d’essere, di<br />
giocondità, d’amori. E’ bello vederli, nei giorni belli della<br />
primavera, crogiolarsi al sole stesi sulla scala d’ingresso della<br />
biblioteca o nel bel mezzo della piazza.<br />
Nessuno ci muoverà rimprovero se strappiamo alcuni versi al<br />
Grande Carducci, proprio qui<br />
“Nella piazza di San Petronio”:<br />
…………………………………………………<br />
“Su gli alti fastigi s’indugia il sole guardando<br />
con un sorriso languido di vïola,<br />
che nella bigia pietra nel fósco vermiglio mattone<br />
par che risvegli l’anima de i secoli,<br />
e un desio mesto pe ‘l rigido aëre sveglia<br />
di rossi maggi, di calde aulenti sere,<br />
quando le donne gentili danzavano in piazza<br />
e co’ i re vinti i consoli tornavano”.<br />
…………………………………………………<br />
Lasciateci amarla ancora, questa piazza!
Polizza Multirischi dell’Abitazione<br />
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Tel. 051 264599
24<br />
gSS<br />
ATTIVITà SOCIALI<br />
Un San Giuseppe particolare a La Spezia<br />
a cura di Riccardo Del Ristoro<br />
In occasione della festa del Patrono San Giuseppe, durante<br />
le giornate dal 19 al 22 Marzo 2009, La Spezia ha ospitato<br />
un particolare evento organizzato dall’Associazione<br />
AssoFitram, associazione di recente nascita il cui obiettivo è<br />
quello di preservare e restaurare autobus storici della locale<br />
città e non solo. La manifestazione spezzina si è sviluppata<br />
con diverse iniziative: esposizione di veicoli storici statici,<br />
sfilate di mezzi storici lungo le coste del Golfo dei Poeti,<br />
una mostra fotografica, effettuazione di alcune “corse rievocative”<br />
con mezzi storici di proprietà AssoFitram.<br />
Domenica 22 Marzo alcuni componenti del Gruppo Studio<br />
Trasporti del <strong>Circolo</strong> Giuseppe <strong>Dozza</strong> dell’<strong>ATC</strong> di Bologna<br />
hanno deciso di recarsi a La Spezia per partecipare alla<br />
“corsa rievocativa” con il Fiat 308 Cameri restaurato e<br />
storicizzato dall’associazione stessa AssoFitram attraverso<br />
la Val di Vara, con visita al deposito di Borghetto Val di<br />
Vara.<br />
All’arrivo nella città ligure, abbiamo potuto ammirare da<br />
subito l’esposizione di mezzi storici in Piazza Chiodo (di<br />
fronte all’arsenale della Marina Militare purtroppo non<br />
visitabile); questa esposizione continuava poi per alcune<br />
vie cittadine dov’erano esposti, in collaborazione con il<br />
Museo Nazionale dei Trasporti, sottoforma di monumento,<br />
vecchi autobus e filobus che avevano prestato servizio a La<br />
Spezia ed in altre città, tra cui un Fiat 668F Viberti del 1951<br />
ricostruito Mauri (matr. 203 di <strong>ATC</strong> SP), un Alfa Romeo<br />
Mille SEAC Casro del 1963 (matr. 238 di <strong>ATC</strong> SP), un OM<br />
Leoncino Menarini del 1951 adattato a veicolo di servizio<br />
(matr. 251 di <strong>ATC</strong> SP), un Fiat 668F Cansa del 1953 (matr.<br />
2227 di AMT GE), due Fiat 418 Portesi del 1974 (matr. 411<br />
e 423 di TPM Monza).<br />
Verso le 11 a bordo del vecchio Fiat 308 extraurbano con<br />
carrozzeria Cameri del 1973 proveniente dal comune di<br />
Bagnone (MS), ci siamo diretti a Borghetto Val di Vara dove,<br />
presso il deposito dell’azienda locale è custodita, buona<br />
parte della collezione storica di veicoli che hanno garantito<br />
il servizio di trasporto pubblico del passato. Purtroppo molti<br />
dei mezzi esposti non sono in buone condizioni anche perchè<br />
una parte di essi è lasciata all’aperto.<br />
In particolare abbiamo potuto rivedere il “nostro” FIAT<br />
410/A matricola 3125 in livrea giallo/rossa che ha circolato<br />
a Bologna fino agli anni ‘90. Abbiamo ritrovato inoltre<br />
una vecchia conoscenza del parco autobus petroniano:<br />
il FIAT 409/A matricola 2820 meglio conosciuto come<br />
“Giocabus”. Per questo veicolo è previsto un recupero di<br />
carrozzeria e degli interni e si spera che in futuro lo si possa<br />
ammirare nella sua versione originaria bolognese!<br />
Nel pomeriggio siamo tornati a La Spezia a bordo di un bus<br />
di linea ed abbiamo “visitato”, seppure solo dall’esterno, il<br />
vecchio deposito filoviario del Canaletto dove sono ricoverati<br />
i filobus Bredabus 4001 che svolgono tutt’ora servizio<br />
sulle linee 1 e 3 (servizio purtroppo sospeso nei giorni festivi).<br />
In questo impianto, da sempre adibito al ricovero ed alla<br />
manutenzione dei filobus, abbiamo potuto vedere l’altra<br />
parte della collezione storica tra i quali il bipiano Aerfer ed<br />
un vecchio filobus Alfa Romeo 140/AF che per un certo<br />
periodo di tempo è stato ricoverato presso la Collezione<br />
Storica di <strong>ATC</strong>.<br />
E’ stata davvero una piacevole giornata anche per via del<br />
bel sole che splendeva sulla città. Congratulazioni da parte<br />
nostra a tutti i soci dell’Associazione spezzina per quanto<br />
stanno facendo per salvaguardare il patrimonio storico.<br />
Speriamo che in futuro una manifestazione simile si possa<br />
organizzare anche a Bologna!<br />
Foto di gruppo a Borghetto<br />
Fiat 308 a La Foce<br />
Mezzi storici in Piazza Chiodo
Renzo ci ha lasciati<br />
di Mirko Grimandi<br />
Eravamo in tanti il 7 Aprile a portare l’ultimo saluto a<br />
Renzo, tanti amici, colleghi, pensionati, tanti in moto<br />
per accompagnarlo nell’ultimo viaggio, un lungo corteo di<br />
moto, forse 40, 50, verso Ferrara ; non le ho contate, ma<br />
ho immaginato il suo mezzo sorriso e gli occhi ammiccanti,<br />
quello sguardo birichino che faceva quando era contento.<br />
Si lo abbiamo salutato così, come gli sarebbe piaciuto, con<br />
la tristezza nel cuore ma la soddisfazione di essere ancora<br />
una volta assieme.<br />
A me compete ora, e quante volte, troppe, ho scritto di amici<br />
che ci hanno lasciato, a me, dicevo, tocca ricordare l’uomo,<br />
l’amico, il presidente. L’uomo, lo hanno conosciuto tutti,<br />
bonario, chiacchierone, allegro<br />
e con una battuta per tutti;<br />
generoso fino all’estremo, sempre<br />
disposto a dare una mano.<br />
La bontà d’animo traspariva al<br />
primo incontro, non si poteva<br />
negargli amicizia, e più amico eri<br />
più prendevi amichevoli “copponi”,<br />
aveva le mani pese Renzo!.<br />
L’amico, la nostra amicizia è<br />
nata per caso, ci conoscevamo<br />
superficialmente, frequentavamo<br />
entrambi il circolo<br />
in settori diversi e proprio<br />
lui iniziò, scherzando, a lanciarmi<br />
mezzo slogan pubblicitario<br />
di un famoso yogurt<br />
che io dovevo completare<br />
“ma con tutto lo yogurt<br />
che c’è….” ed io stavo alla<br />
battuta. Quello fu il nostro<br />
modo di salutarci per molto tempo e visto che mi riusciva<br />
bene fare opuscoli al computer, Renzo mi chiese di aiutarlo<br />
nella preparazione dei suoi volantini. Da lì al ritorno della<br />
passione per la moto il passo fu breve e l’amicizia si rinsal-<br />
Il ricordo di te<br />
POLISPORTIVA - mOTO<br />
ATTIVITà SOCIALI<br />
25<br />
dò ancora di più e siccome<br />
Renzo metteva un soprannome<br />
a tutti, io, da allora,<br />
sono rimasto “computer”. Il<br />
Presidente, è quello che ha<br />
rimesso in piedi il motoclub,<br />
che si era sgonfiato, senza<br />
idee. Lui ha iniziato a poco a<br />
poco, coinvolgendo i motociclisti<br />
con qualche gita , prima<br />
in tre, poi in cinque, fino<br />
ad arrivare alle ultime gite<br />
formate da 24 moto ed oltre<br />
trenta persone, ai week-end,<br />
al progetto di una settimana<br />
di vacanza, alle cene ed<br />
Renzo Cappi<br />
alla grigliata di fine stagione,<br />
sempre con idee nuove<br />
che noi assecondavamo e<br />
che hanno fatto crescere<br />
la sezione ed il numero di<br />
soci. Poi la malattia che è<br />
stata lunga e sicuramente<br />
dolorosa ma Renzo ha sopportato<br />
stoicamente e fino<br />
all’ultimo ci è stato vicino<br />
organizzando, dando pareri<br />
e consigli. Adesso resta un<br />
grande vuoto che proveremo<br />
a colmare proseguendo<br />
l’opera che lui ha iniziato,<br />
per non abbandonare la pianticella che lui aveva piantato e<br />
che noi dovremo fare crescere. In questo momento ci stringiamo<br />
affettuosamente attorno a Milvia , alla sua famiglia,<br />
incamminandoci verso il futuro certi che quel sorriso, quello<br />
sguardo biricchino resterà sempre con noi.<br />
Ciao Renzo<br />
Ricordo le mangiate fatte assieme<br />
Ricordo le gite fatte insieme<br />
Ricordo le volate sulle nostre moto come pazzi<br />
Ricordo il tuo modo di fare a volte burbero ma sempre buono<br />
Ricordo le risate fatte insieme a tutti gli amici motociclisti<br />
Ricordo le discussioni per motivi futili<br />
Ricordo la gioia che avevi con tua moglie quando cavalcavi la tua moto<br />
Ricordo la gioia che avevi quando ordinasti la tua moto nuova<br />
Ricordo quando a casa tua ti ho visto giocare col tuo cane come un bambino<br />
Ricordo quando mi hai telefonato per chiedermi come stava mia moglie in un momento per molto difficile<br />
Ricordo il soprannome che ti avevo dato (di mamma chioccia) quando ti ho visto circondato da tutti i tuoi motociclisti in una delle<br />
tante gite<br />
Ricordo mille e più cose di te, che non potrò mai più riviverle con te e urlo al cielo chiedendo perché ci viene dato questo dolore,<br />
forse è solo la vita che viviamo che ci riserva queste brutte sorprese, però la vita mi ha dato la fortuna di conoscerti e questo<br />
RICORDO rimarrà sempre nel mio cuore.<br />
CIAO RENZO Claudio Zanella
26<br />
ATTIVITà SOCIALI<br />
Tra piattelli e colesterolo<br />
di Massimo Amadori<br />
Come una bella donna si è fatta attendere, capricciosa<br />
come sempre, ma finalmente è primavera.<br />
Ormai cominciavo a preoccuparmi per le “mie” rondini,<br />
sarebbe bastato anche solo qualche giorno di pioggia e<br />
quella parte di popolo del cielo sarebbe stato decimato<br />
dalla fame, stremate come erano dopo il loro lungo<br />
viaggio.<br />
Queste prime giornate di sole sorprendono invece il<br />
popolo dei tiravolisti alle prese con qualcosa che dormiva<br />
da troppo tempo. Fenomeno tutto italiano quello del<br />
tiro al piattello, ai circa 24.000 tesserati F.I.T.A.V. vanno<br />
aggiunti gli sporadici e i cacciatori che stagionalmente si<br />
improvvisano tiratori. Uno sport ancora sano, che chiede<br />
tanto ma riesce a dare tanto, dove vince ancora il migliore,<br />
e che se ne ricorda l’esistenza solo in occasione dei<br />
giochi olimpici. Poi, spenti i riflettori, altri quattro anni<br />
di oblio. Domenica 5 Aprile ci trova alla Borgatella di S.<br />
Lazzaro, dove i taxisti di CO.TA.BO. hanno organizzato<br />
la consueta gara con premiazione in uova pasquali. Più<br />
importante della classifica, è il costante aumento del<br />
numero dei partecipanti, ben 1300 i piattelli lanciati e<br />
tanti gli scatoloni di uova di cioccolato svuotati a gara<br />
finita. Notevoli i punteggi a dispetto di qualche inconveniente<br />
tecnico che non riusciva comunque a smorzare<br />
l’atmosfera della giornata.<br />
Precedentemente ci eravamo incontati Domenica 22<br />
Marzo per il nostro pranzo sociale, giocavo in casa,<br />
Pugilistica tranvieri: giovani pugili<br />
di Stefano Soverini<br />
Sono giovani gli ultimi talenti formati nella officina<br />
pugilistica di via Saliceto, Manuel Venturi, 17 anni,<br />
bolognese, abita a Labaro e viene in palestra il pomeriggio<br />
utilizzando il treno, Saad Ramy, 16 anni, genitori<br />
originari del Marocco nato in Italia.<br />
Entrambi sono entrati in palestra quasi bambini, forse un<br />
po’ spaesati, l’inizio è impegnativo, molto lavoro fisico:<br />
ginnastica, corda, sacco; molta tecnica: figure e vuoto,<br />
mesi e mesi di preparazione poi le prime esperienze di<br />
boxe in palestra con i pugili più esperti.<br />
Il debutto sul ring avviene in conseguenza al’’impegno<br />
dimostrato in palestra, lusinghieri sono i primi incontri<br />
disputati, vittorie nette per entrambi, grintoso e potente<br />
Manuel preferisce la boxe di attacco, agile ed armonioso<br />
molto alto Saad, ama boxare di rimessa.<br />
Vanno ad Assisi accompagnati dal maestro Sergio<br />
Rosa per un periodo di allenamento al “Centro<br />
Federale di Pugilato” fanno esperienza e crescono<br />
pugilisticamente.<br />
Arrivano anche le gare impegnative, Manuel disputa il<br />
POLISPORTIVA - TIRO<br />
infatti eravamo a Corticella, presso il centro di Villa<br />
Torchi. E’ raro vederci disarmati e tirati a lucido, c’è da<br />
rimanere disorientati, quasi non riconosco gli addetti ai<br />
lavori. Il pranzo fa purtroppo passare in secondo ordine<br />
la premiazione della squadra che ci ha rappresentato lo<br />
scorso anno al Campionato A.N.C.A.M a Casalecchio.<br />
Io che volevo una foto con Raoul M. e Aldo G. dimentico<br />
la macchina fotografica e per avere una foto<br />
con loro mi toccherà di partecipare al Campionato<br />
anche quest’anno, ad Ancona. Giuro, lo faccio solo<br />
per la foto! Cominciano bene la loro attività anche<br />
Bombonato A. & Soci al Torneo di calcetto, come ci<br />
hanno ormai abituato, la squadra della sez. caccia va<br />
alla grande con fiato da vendere. Grazie ragazzi, così<br />
fino in fondo.<br />
Di nuovo ci ritroviamo a tavola, stavolta per la cena di<br />
primavera, serata fortemente voluta da Lisetta B. che<br />
riunisce un mix di tranvieri e non, cacciatori ma non<br />
solo, pomeridianisti indecisi e pensionati nostalgici.<br />
Ospiti dell’Osteria del tempo perso di Cadriano, ci sveniamo<br />
a forza di chiacchiere e risate. Impossibile avere<br />
colleghi migliori! Anche questo per me è caccia, e per<br />
quanto mi sia difficile descriverne colori e sfumature<br />
è il mio mondo. Sensazioni, emozioni, odori, freddo<br />
e sudore. E ancora: lo stare insieme, grandi armi che<br />
non avrò mai, cani eccezionali, scarponi e piattelli.<br />
Frick molla il gatto o ci sfrattano!<br />
campionato italiano cadetti 2008 e va in finale ma è<br />
sfortunato: l’influenza e la febbre non gli consentono<br />
di combattere nella condizione fisica migliore, nell’incontro<br />
di finale perde ai punti, peccato ma anche le<br />
delusioni servono per crescere.<br />
Saad ha disputato recentemente il “Trofeo Azzurrini”,<br />
si è classificato al secondo posto, ha vinto bene tutti gli<br />
incontri eliminatori, ha perso la finale ai punti di misura<br />
comunque il ragazzo ha fatto un’ottima gara.<br />
Intanto i ragazzi proseguono il lavoro in palestra, sera<br />
dopo sera tanta concentrazione e impegno, il pugilato<br />
è sport che non ammette distrazioni, nuove sfide<br />
aspettano a breve i nostri giovani pugili ormai atleti di<br />
livello nazionale, sarà emozionante vederli combattere,<br />
se sapranno mantenere la costanza nell’allenamento,<br />
entrambi possono aspirare a traguardi importanti, principalmente<br />
i rispettivi campionati italiani di categoria.<br />
Manuele e Saad bravi ma anche esempio di come l’educazione<br />
sportiva possa contribuire alla corretta formazione<br />
ed alla socialità dei giovani.
La sezione pesca saluta<br />
di Gianfranco Sandri<br />
POLISPORTIVA - PESCA - NAUTICA<br />
Nella tradizionale cornice della Sala Mimosa di Crespellano,<br />
domenica primo marzo si è svolto il pranzo della Sezione<br />
Pesca della Polisportiva Acacis <strong>Circolo</strong> <strong>Dozza</strong>. È l’occasione<br />
in cui gli amici, pescatori e non, si ritrovano per stare un po’<br />
insieme e divertirsi. È anche il momento apicale della nostra<br />
stagione di pesca, il giorno delle premiazioni delle attività<br />
dell’anno concluso, dei saluti, e degli auguri.<br />
Abbiamo incontrato gli amici, colleghi qualche volta avversari<br />
sui campi gara, di Reggio Emilia e Firenze e colto l’occasione<br />
per scambiare con loro impressioni e suggerimenti<br />
in merito all’organizzazione del campionato nazionale autoferrotranvieri<br />
che quest’anno abbiamo l’onere e l’onore di<br />
organizzare in quel di Ostellato.<br />
Ma non si può parlare del pranzo senza sottolineare i risultati<br />
sportivi<br />
Il mattatore indiscusso delle nostre manifestazioni è stato<br />
Paolo Vecchi che ha avuto la capacità di imporsi in tutti i<br />
campionati e cioè sociale prima serie, campionato di pesca<br />
in lago e campionato invernale, seppur in coppia con Fausto<br />
Roda, fatto, questo, che lo ha sicuramente penalizzato. Il<br />
campionato sociale di seconda serie ha avuto come trionfatore<br />
Vincenzo Benotti che, lo so, è strano aver ritrovato in<br />
seconda serie. Ma da qualche tempo le sorprese sono molto<br />
frequenti. Anche quest’anno, infatti, colonne storiche della<br />
Il calendario dei bucanieri<br />
ATTIVITà SOCIALI<br />
27<br />
pesca sportiva non solo della sezione Atc <strong>Dozza</strong>, ma della<br />
provincia bolognese hanno subito l’onta della retrocessione<br />
in seconda serie.<br />
Chissà forse gelosi delle loro tecniche di pesca hanno preferito<br />
nascondersi che rendere partecipi dei loro segreti noi<br />
comuni mortali (ma pescatori di prima serie)<br />
Ma non ce la faranno, li andremo a spiare e, quando meno<br />
se lo aspettano, ci scorgeranno, nascosti magari dietro ad<br />
un cespuglio, a prendere appunti su come costruire una<br />
lenza insuperabile, o quale esca usare o come preparare un<br />
pastone da numero uno!<br />
Ci è piaciuto molto vedere la partecipazione di bambine e<br />
bambini felici di contribuire con la loro vivacità a dare una<br />
prospettiva al nostro sport. Molti di loro sono infatti gli stessi<br />
che,durante la gara tra familiari, si combattono senza sconti<br />
a suon di pesci, anzi pescioni a volte più grandi di loro<br />
Un ringraziamento agli sponsor principali che ci pemettono<br />
di svolgere questa attività. Venturi Autospurghi, AVIS, Sgargi<br />
Impianti elettrici, lo sponsor tecnico Trabucco, il negozio a<br />
cui ci appoggiamo, 2B di via Marzabotto e il circolo <strong>Dozza</strong>.<br />
La lista completa degli sponsor si trova sull’opuscolo che<br />
tutti gli anni la nostra sezione mette in stampa e in distribuzione<br />
nella sede del circolo in cui vengono anche rese note<br />
le date e i campi gara delle manifestazioni<br />
Il Consiglio Direttivo della Sezione Nautica I Bucanieri ha deliberato il calendario delle escursioni nautiche per l’anno 2009.<br />
Riportiamo le prossime uscite:<br />
DAL 30 MAGGIO AL 2 GIUGNO LAGO MAGGIORE<br />
La base nautica sarà nel paese di Solcio, visita ai paesi posti lungo le sponde del lago ed alle bellissime isole, navigazione<br />
fino alla vicina Svizzera.<br />
LUGLIO E AGOSTO GITE DOMENICALI DA CONCORDARE IN SEDE<br />
Gite domenicali con possibili grigliate nelle spiagge libere del delta del Po.<br />
12-13 SETTEMBRE PONTELAGOSCURO CHIOGGIA – NAVIGANDO IL DELTA<br />
Navigazione sul Po ed attraverso i canali navigabili del delta, fino a Chioggia e la sua laguna<br />
(N.B. per navigare in laguna occorre premunirsi della targa L.V.)<br />
3 OTTOBRE SALONE NAUTICO DI GENOVA<br />
Appuntamento irrinunciabile per tutti i gommonauti, viaggio in pulman G.T.<br />
18 OTTOBRE VILLANOVA MARCHESANA – GRIGLIATA SUL PO<br />
Ultima uscita con il gommone con navigazione fino al parco fluviale Gli Amici del Po e mega grigliata conviviale.<br />
15 NOVEMBRE PRANZO SOCIALE<br />
Ritrovo conviviale di tutti I Bucanieri e le rispettive famiglie.<br />
DICEMBRE AUGURI DI NATALE IN SEDE<br />
Rivolto a tutti i soci ed amici gommonauti<br />
Si ricorda ai soci gommonauti che le adesioni alle varie iniziative vanno date durante le riunioni della Sezione Nautica che<br />
si svolgono il primo ed il terzo giovedì di ogni mese, presso la sede delle Caserme Rosse in Via di Corticella.
28<br />
ATTIVITà SOCIALI<br />
Con la primavera riparte l’attività ciclistica dopo un inverno<br />
freddo e lungo, un “vero inverno” che non si vedeva<br />
da anni. I soci della Sezione Ciclismo del <strong>Circolo</strong> <strong>Dozza</strong>,<br />
dopo l’assemblea di Febbraio, hanno manifestato una<br />
scarsa partecipazione il giovedì sera, momento di aggregazione,<br />
programmazione e dialogo per definire i percorsi, le<br />
attività e l’allenamento atto a farci raggiungere la migliore<br />
condizione fisica ai fini di partecipare ai ciclo raduni, Gran<br />
Fondo e gite.<br />
RIUNIONE, REGOLAMENTO E SPAZIO AL<br />
RINNOVAMENTO<br />
Durante la riunione è emerso che il ritrovo di via S.Felice è<br />
inadeguato per ragioni di spazio e attrezzature, cioè è sotto<br />
strutturato: non c’è il bar aperto, impossibilità di vedere<br />
immagini sul nostro sport, la sede polisportiva è ristretta e<br />
soprattutto da anni l’accesso alle auto nel centro storico è<br />
scomodo.<br />
A tal proposito era stato individuato e proposto solamente<br />
per il giovedì sera la sede delle Caserme Rosse —punto<br />
strategico e comodo a tutti. Certo non è questo il problema<br />
principale della scarsa adesione di partecipanti: non c’è rinnovamento,<br />
ecco perché è venuta meno la spinta.<br />
UN SALUTO SENTIMENTALE A UN SOCIO DA<br />
RICORDARE<br />
Segnaliamo tra i presenti Stelio Piccinini, ex Presidente negli<br />
anni 80/90, che ringrazio per aver portato il suo contributo<br />
e cogliamo pure l’occasione per annunciare la perdita di suo<br />
padre, ex ciclista e socio, uomo laborioso e onesto come i<br />
valori del figlio Stelio al quale vanno le condoglianze di tutti<br />
i soci che hanno pedalato tanto insieme. Ecco perché non<br />
bisogna ignorare la realtà, ma serve<br />
un’alternativa e la proposta lanciata<br />
non è stata accolta dai dirigenti della<br />
sezione che hanno così dimostrato<br />
di non contribuire al rinnovamento.<br />
Ma allora perché fingono di<br />
non accorgersi che il <strong>Circolo</strong> <strong>Dozza</strong><br />
necessita di rinnovamento invece di<br />
arrampicarsi sugli specchi?<br />
I NUOVI PARTNER E I NUOVI<br />
COLORI SOCIALI<br />
Ecco che rivolgo un invito ai soci<br />
veterani a portare nuovi appassionati.<br />
Visto che rinnoviamo le divise<br />
della sezione ciclismo e a tutti<br />
gli iscritti verrà fatto omaggio di<br />
un capo del nuovo abbigliamento,<br />
approfitto per rivolgere un ringraziamento<br />
a tutti i partner tecnici che<br />
hanno contribuito. Confermando le<br />
precedenti collaborazioni e i nuovi<br />
arrivati, cercheremo di onorarli partecipando<br />
a tutte le manifestazioni<br />
in calendario.<br />
POLISPORTIVA - CICLISmO<br />
Aspettando la primavera per pedalare<br />
di Luciano Battistini<br />
UNA GITA SOCIALE AL MESE<br />
Si effettuerà una gita al mese e la prima partirà da Borgo<br />
Panigale e giungerà a Monteveglio.<br />
A Borgo Panigale potete trovare un’accoglienza e un’ospitalità<br />
unica passando per il bar “Pitstop”, dove il socio Busi<br />
William e il sottoscritto hanno fatto nascere la manifestazione<br />
de “I Dieci Colli Bolognesi” e dove troverete il prestigioso<br />
trofeo M.Venturi vinto nel 1986 alla Nove Colli di Cesenatico<br />
con i Magnifici Sette iscritti al circolo <strong>Dozza</strong> Atc.<br />
UN COMPLEANNO STRAORDINARIO E UN CICLISTA<br />
CURIOSO<br />
Qui si potrà anche ricordare il 25° Anniversario della nascita<br />
della nostra Dieci Colli Bolognesi Gran Fondo prestigiosa<br />
di cui tutti i nostri soci vanno fieri. Ad attenderci anche i<br />
nostri amici della Panigalese con i quali pedaliamo spesso e<br />
per l’occasione vogliamo ricordare il nostro amico comune<br />
che da alcuni anni ha smesso di scalare le nostre colline in<br />
bici senza mani sul manubrio: il suo nome è Liliano Cutina<br />
di anni 75, ciclista per passione, che ha iniziato a pedalare<br />
senza un motivo preciso o scommessa, ma per un suo pallino<br />
e per un sfida con se stesso.<br />
Vi elenco alcune salite sui nostri colli da lui percorse dall’inizio<br />
alla fine senza mani: San Lorenzo, Zappolino, Mongardino,<br />
Ca’Bortolani, Tolè, Mongiorgio, Tiola, Cereglio, Vedegheto,<br />
Monzuno, Monte Ombraro, Guiglia e altre. Incontrava ciclisti<br />
che su queste salite erano attaccati alla famosa curva<br />
(manubrio) con tutto se stessi e ad alta voce dicevano: “va<br />
là che fra un po’ agli met al man in tal mannobri!”<br />
Oppure amici di ciclisti che viaggiavano in vespa al seguito:<br />
“Vi fate passare da un ciclista senza mani!”<br />
Luciano Battistini con il gruppo ciclistico del <strong>Circolo</strong>
30<br />
ATTIVITà SOCIALI<br />
gALLERIA IL PUNTO<br />
Marco Galliani alla galleria IL PUNTO dal 24 al 30 aprile<br />
Nei vari momenti della sua attività Marco Galliani è stato<br />
definito guttusiano per provenienza , colorista felice, figurativo<br />
moderno, popartista, realista, qualche volta anche<br />
surrealista. Nasce con la mano felice di chi sa disegnare “per<br />
dono di natura”, per istinto e capacità di lettura delle forme.<br />
Poi un bravo macchiaiolo, anziano amico livornese, gli mette<br />
i pennelli in mano e lui diventa macchiaiolo per simpatia:<br />
due anni in tutto per imparare a usare i colori. Tutto questo<br />
accade mentre la pop-art avanza potentemente in<br />
ogni ambito: e lui, ragazzo della beat-generation, si butta<br />
a vivere quel tempo cercando di esprimere la propria creatività<br />
attraverso l’uso di ogni tecnica e ogni materiale che<br />
possa stimolarne curiosità e fantasia. Si impegna in pittura,<br />
scenografia, fotografia, nell’uso del videotape (siamo agli<br />
albori nel 1971) e certi “tagli fotografici” anche nei suoi<br />
lavori più recenti sono evidenti. Poi l’influsso della musica di<br />
quegli anni sarà presente e fondamentale da quel momento<br />
in avanti nel suo processo creativo. Il lavoro che si scelse<br />
nel 1975 lo ha portato sino ad oggi vicino al mondo della<br />
pubblicità e ai linguaggi dell’immagine. Da quel momento<br />
la pittura diventa una compagna di viaggio discreta e<br />
intima, parallela alla propria attività primaria, coltivata a<br />
strappi, con periodi intensi e anche lunghi vuoti : moltissime<br />
le opere eseguite fra il 1987 ed oggi, pur con una pausa<br />
centrale di alcuni anni. Le mostre più recenti gli hanno dato<br />
riscontri favorevoli. I suoi soggetti preferiti sono da sempre<br />
di Daniela Nipoti<br />
OROSCOPO<br />
le figure, prevalentemente<br />
femminili,<br />
le nature morte e i<br />
ritratti. La mostra che<br />
si terrà al Punto di<br />
Via San Felice dal 24<br />
al 30 Aprile raccoglie<br />
una scelta di nature<br />
morte, alcune delle<br />
quali molto recenti.<br />
Il critico e giornalista<br />
Pietro Quartani pochi<br />
mesi fa ha scritto,<br />
fra l’altro :”…mano<br />
felice ed ispirazione<br />
eclettica, grande<br />
maestria nel condurre<br />
il pennello con naturalezza<br />
e spontaneità sulla tela, una perizia tecnica sorprendente.<br />
…l’archivio interiore delle immagini di Galliani spazia<br />
attraverso tutta la<br />
gamma dei realismi,<br />
ove si possono trovare<br />
parentele ascendenti<br />
nella Pop art<br />
e in Guttuso…scorrendo<br />
le tele, natura<br />
di nature, lasciandoci<br />
condurre dalla<br />
seduzione e dalle<br />
sinapsi che sanno<br />
attivare, ognuno<br />
saprà riconoscere a<br />
tratti oggetti fratelli<br />
del proprio vissuto<br />
e sarà facile sorridere<br />
appagati da quel<br />
percorso…”<br />
MAGGIO 2009<br />
ARIETE: maggio sarà per voi vivace e ricco di novità in ogni settore. L’amore sarà favorito in modo<br />
straordinario. Novità e viaggi simpatici grazie a Mercurio fino al 13, ma non dovrete essere troppo<br />
irritabili e riottosi.<br />
TORO: vi attende un mese piacevole e dinamico, soprattutto nella seconda parte, quando i pianeti<br />
faranno a gara per regalarvi i loro favori. Viaggi e incontri interessanti saranno all’ordine del giorno dal<br />
13. Grinta e intraprendenza in aumento.<br />
GEMELLI: maggio vi regalerà ore indimenticabili in amore, e potrà capitarvi facilmente un incontro tra<br />
una fermata e l’altra del bus. L’energia fisica sarà notevole e voi sarete in forma smagliante dal 20.<br />
CANCRO: sarà per voi un mese abbastanza faticoso e complesso. Tensioni in amore, imprevisti e<br />
noie per distrazione nel settore professionale fino a metà mese. Marte vi renderà irritabili e nervosi:<br />
controllatevi di più.
9 maggio 1978 - Assassinio di Moro<br />
di Natalino Guerra<br />
Il 9 maggio 1978, dopo 54 giorni di prigionia e di segregazione,<br />
viene consumato tragicamente il dramma della<br />
vita dell’On. Aldo Moro, una delle menti più intelligenti e più<br />
aperte della Democrazia Cristiana. Il terrorismo, frutto di barbare<br />
farneticazioni di un cosiddetto “estremismo di sinistra” in<br />
cerca di avventure, è insensibile agli appelli sia delle coscienze<br />
civili e religiose sia di tutto il mondo democratico, e si pone<br />
sprezzatamene e cinicamente al di là di ogni nozione del bene<br />
e del male. Da tutti i cuori salgono orrore e sdegno, dolore e<br />
pietà, smarrimento e commozione. Hanno “il cuore straziato”<br />
non solo la DC di Zaccagnini, ma tutti i partiti e tutte le<br />
istituzioni, mentre le forze sociali ed il mondo civile si sentono<br />
barbaramente colpiti.<br />
Dopo l’incredibile tragedia non trionfano gli assassini, che<br />
ancora una volta, secondo le immortali parole di Matteotti,<br />
“possono uccidere i corpi, ma non potranno mai uccidere le<br />
idee”. Moro, che nella vita più di qualunque altro ha penetrato<br />
e compreso lo spessore della crisi italiana, ancora oggi, dopo<br />
31 anni e dopo tanti mutamenti politici, ripete a tutti che “questo<br />
paese si salverà …. se in Italia nascerà un nuovo senso del<br />
dovere”. Uniscono gli uomini in Italia e nel mondo né il denaro<br />
né il potere né l’ostentazione, ma unicamente l’amore nella<br />
solidarietà e nella fratellanza. Solo così, come egli sussurrava,<br />
si dimostra di “credere fermamente nella speranza”. E’ la speranza<br />
in un mondo rigenerato, che tante intelligenze umane<br />
hanno preconizzato e che Moro traeva sia dalle lezioni della<br />
storia sia dall’ “Umanesimo integrale” di Maritain. Ancora oggi<br />
noi sognamo quel mondo nella solitudine delle nostre coscienze<br />
e nel travaglio di una crisi economica, che sta abbattendo<br />
uomini e popoli. E’ infine un mondo che non viene concesso<br />
dall’alto, ma che si può conquistare ogni giorno senza fideismi<br />
integralisti, in un nuovo rapporto tra partiti e Stato, contro ogni<br />
confusione tra interessi privati ed Istituzioni pubbliche.<br />
Ancora oggi “è in pericolo lo Stato democratico”. Risorge una<br />
pericolosità drammatica in uno Stato oggi fondato sul denaro:<br />
nel vuoto determinato dalle ombre dell’apparenza e della mancanza<br />
di idee politiche si diffonde sempre più “un’intolleranza<br />
che contraddice la ragione d’essere dello Stato”. Si irride al dis-<br />
LEONE: grazie a Venere e Marte positivi, avrete di fronte<br />
un mese eccellente, nel corso del quale potrete condurre<br />
in porto i vostri progetti con successo. Venere vi renderà affascinanti<br />
come non mai: approfittatene.<br />
VERGINE: con Plutone positivo sarete pronti a conquistare<br />
il mondo e a metterlo ai vostri piedi, e Saturno nel<br />
segno contribuirà a rendere stabili e durevoli nel tempo i risultati<br />
ottenuti. L’energia fisica sarà abbondante fino al 20.<br />
BILANCIA: qualche momento di stanchezza non ostacolerà<br />
la vostra intraprendenza e otterrete risultati significativi<br />
nelle vostre imprese. Muovetevi con cautela nella sfera affettiva:<br />
rischio di contrasti o delusioni.<br />
SCORPIONE: le vostre giornate saranno vivacizzate<br />
dall’ottimo influsso delle stelle che vi renderà intraprendenti<br />
e attivi in ogni settore, sia in campo sentimentale che in<br />
quello lavorativo. Momenti di stanchezza e distrazione.<br />
POLITICA<br />
ITALIA<br />
31<br />
senso, si mortifica ciò che differenzia, si vuole eliminare ciò che<br />
è “diverso”. Dall’antidemocratica intolleranza nasce così “il<br />
male oscuro della violenza”. Non c’è più una totale certezza di<br />
pluralismo e di libertà, non c’è più un Governo, chiaro punto di<br />
saldatura fra le molteplici forze sociali, non c’è più una comune<br />
visione personalistica di valori umani, a cui il nostro Paese<br />
sembra volere o dovere rinunciare. Come Moro ieri, anche noi<br />
oggi dobbiamo reagire con tutte le nostre forze. Proviamo, di<br />
nuovo, “un’angoscia senza confini”: non possiamo inginocchiarci<br />
davanti agli idoli dell’apparenza e dell’intolleranza.<br />
del popolo”. Oggi, come ieri, la società è pronta o costretta<br />
ad ubbidire, in quanto, sempre secondo Tacito, gli uomini si<br />
acquietano nella servitù” e “lo spirito non ha pace finché non<br />
trova un padrone”.<br />
SAGITTARIO: Venere sarà con voi per rendervi seducenti<br />
come non mai e potrete prendervi una serie di rivincite in<br />
amore o tentare nuove conquiste. Saturno consiglia prudenza<br />
e riflessione nelle scelte fondamentali.<br />
CAPRICORNO: imprevisti e nervosismo vi accompagneranno<br />
fino al 13, ma non dovrete preoccuparvi più di<br />
tanto poiché si tratterà di questioni di poco conto. Prendetevi<br />
una bella rivincita nella seconda parte del mese.<br />
ACQUARIO: vi districherete con facilità da una serie di<br />
imprevisti che potranno affliggervi dopo il 13 del mese, pur<br />
godendovi uno splendido periodo nella sfera sentimentale. Evitate<br />
di correre rischi e non siate distratti.<br />
PESCI: vi sosterrà una bella energia fisica promossa dl<br />
Sole in Toro, che vi renderà combattivi come non mai e<br />
allontanerà la pigrizia. Novità in arrivo dopo il 13: magari organizzate<br />
un breve viaggio o una vacanza.