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Il Tempo della Rinascita - Hod benessere

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12<br />

HOOOD 41<br />

RICEVIAMO E. . . . . . . . . VOLENTIERI PUBBLICHIAMO<br />

Una piccola riflessione<br />

grazie a<br />

un piccolo grande Frate<br />

N<br />

on andare a Messa la domenica, per me era un dato scontato. Per molti anni<br />

<strong>della</strong> mia vita non ho creduto in niente che non fosse “un ideale” (cosa che<br />

peraltro non rinnego assolutamente). Poi un bel giorno, davvero all’improvviso,<br />

a seguito di un dolore dell’anima fino allora a me del tutto<br />

sconosciuto, mi si è presentato davanti Cristo. E io, invece di<br />

ringraziarlo, gliene ho dette di tutti i colori. <strong>Il</strong> succo era:<br />

Non potevi farti vivo un po’ prima? Magari mi risparmiavi<br />

un po’ di casino, e me ne sono andata. Invece Lui no. Non<br />

contento, mi ha ripreso per il bavero in una terra lontana<br />

dove mi è sempre stato più facile ascoltare, forse perché tra<br />

le Ande del Perù è più forte il silenzio <strong>della</strong> vita, e mi ha<br />

detto “Ehi guarda che ce la puoi fare, anche se è tutto molto<br />

diverso da come credevi tu.” Io ho bofonchiato qualcosa ma<br />

gli ho creduto. Ho cominciato a parlarGli però a Messa la<br />

domenica, per favore no (Gli ho detto), non è la mia storia.<br />

E poi a me la chiesa non piace. Che posso farci?<br />

Ma la vita è strana e così, per tutta una serie di circostanze<br />

noiosissime, una domenica mattina vado a Messa. Ma solo per ascoltare un frate che,<br />

mi assicurano, potrebbe aiutarmi in certe mie ricerche… Incuriosita, ci sono andata, ho<br />

ascoltato la predica e, credo per la prima volta nella mia vita, sono rimasta di mia volontà<br />

fino alla fine. <strong>Il</strong> fatto è che quest’uomo, questo piccolo grande frate, al di là delle cose<br />

incredibili che dice, parla in totale apertura verso gli altri, entrando a raffica nel cuore<br />

di chi lo ascolta. Innanzitutto parla a tutti noi, “all’uomo” e non unicamente al cristiano<br />

o al cattolico, e ci racconta ogni volta <strong>della</strong> necessità di incantarsi (non solo davanti<br />

al miracolo). Ma ci pensate che bello, avere sempre la voglia di incantarsi?<br />

Mi ha colpito la sua “sfida di pace” che fuori da ogni retorica inchioda il cristiano di<br />

fronte alle sue responsabilità. Troppo spesso, dice il frate, noi difendiamo la nostra<br />

civiltà senza pensare agli altri. E cosa ne facciamo di tutti quelli che non la pensano<br />

come noi? Semplice (noi abbiamo fatto tutto semplice), gli altri sono nemici, gente da<br />

cui bisogna sempre difendersi e talvolta disprezzare. Infatti chi ci pensa a loro quando<br />

in nome <strong>della</strong> nostra civiltà distruggiamo le loro case, le loro famiglie, le loro città?<br />

Procedendo per categorie di buoni e cattivi, quando pensiamo alla Fuga in Egitto ci<br />

indigniamo, proviamo compassione, mentre davanti all’ennesima barca di profughi<br />

ci assale una vampata di… menefreghismo (il nostro frate è gentile). Noi sì e gli altri<br />

no. D’altra parte non lasciamo morire ogni giorno i “cattivi” senza rimpianto? E<br />

quando tocca a noi morire (visto che prima o poi tocca anche ai “buoni” morire),<br />

riusciamo ad accettare il fatto di essere da soli davanti alla morte, o ancora una volta<br />

non capiamo quello che ci sta succedendo?<br />

Disegno di <strong>Il</strong>aria Comolo

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