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Angeli - Hod benessere

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<strong>Hod</strong> Benessere n° 55 - Novembre 2009 - Anno XII - Periodico - Diffusione gratuita<br />

<strong>Angeli</strong><br />

in famiglia


I Prodotti invernali della Dott.ssa Cagnola<br />

vi protegge dall’inverno<br />

Dott. C.Cagnola s.r.l. Unipersonale Prodotti dalla Natura<br />

Via A. Vannucci, 14 - 20135 Milano<br />

Tel. 02 36524486 - Fax. 02 36525436 • e-mail: info.cagnola@tiscali.it


Prodotti Prodotti<br />

a base di torba nera ner<br />

UN CONCENTRATO DI BENESSERE<br />

Prezioso concentrato di principi naturali<br />

la torba regala <strong>benessere</strong>, vitalità e purezza.<br />

Contiene molte sostanze organiche, acidi<br />

umici, oligoelementi e sostanze minerali<br />

(calcio, ferro, potassio, magnesio, sodio,<br />

zinco, rame, manganese, cromo e molibdeno)<br />

ricavate da 350 piante, radici ed erbe.<br />

SonnenMoor<br />

Il Cuscino delle Coccole<br />

(misura media mm 170 x 500 ca.; misura piccola mm 170 x 200 ca.)<br />

• Quando si ha bisogno di una fonte di calore,<br />

il cuscino con torba alpina Sonnenmoor<br />

trasmette il caldo secco che aiuta ad alleviare i disturbi<br />

tipici del periodo invernale, donando <strong>benessere</strong> all’organismo.<br />

• Si può utilizzare anche freddo,<br />

per dare sollievo in caso di necessità.<br />

• Adatto a tutta la famiglia, è facile da utilizzare in casa.<br />

• Il cuscino con torba alpina Sonnenmoor,<br />

mantiene sia il caldo o il freddo per lungo tempo.<br />

• Per utilizzarlo caldo, avvolgerlo in un panno:<br />

si può riscaldare a bagnomaria o nel forno a<br />

microonde (a 600 Watt per 2 minuti).<br />

• Per utilizzarlo freddo:<br />

mettere il cuscino con torba alpina<br />

nel frigorifero per circa 1-2 ore.<br />

UNA VITA IN SALUTE<br />

I prodotti SonnenMoor<br />

a base di torba nera alpina e di erbe,<br />

naturali e puri al 100%, sono realizzati in Austria<br />

secondo le ricette originali di Franz Fink,<br />

fondatore nel 1972 della ditta SonnenMoor.<br />

I prodotti SonnenMoor affiancano un corretto<br />

stile di vita, una sana alimentazione<br />

e un movimento fisico regolare.<br />

Impariamo a conoscerli.<br />

Per maggiori informazioni sui prodotti a base di torba nera alpina e di erbe SonnenMoor,<br />

rivolgersi a: Dott. C.Cagnola s.r.l. Unipersonale<br />

Prodotti dalla Natura<br />

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Tel. 02 36524486 - Fax. 02 36525436 • e-mail: info.cagnola@tiscali.it


Attenti allo Stress!<br />

a cura della Dott.ssa Cagnola 6<br />

Orto in città. Aspettando il solstizio d’inverno<br />

di Roberta Ferraris 9<br />

Gli angeli ci sono<br />

di Andrea Bocchi Modrone 10<br />

Gli angeli in famiglia<br />

a cura di Noi Due 13<br />

Genitori e figli: nuovi codici d’amore<br />

Intervista a Chiara Sozzi<br />

a cura di Marina Robbiani 14<br />

Ghiottonerie da regalare<br />

di Enza Bettelli 18<br />

Una simpatica guida alla frutta<br />

e alla verdura di stagione<br />

di Giusi Valent 21<br />

Rubrica Chef del tuo <strong>benessere</strong>:<br />

A tavola! La salute è servita<br />

a cura di AMC 22<br />

I capelli secondo Dina<br />

Intervista a Dina Azzolini<br />

a cura di Marina Robbiani 26<br />

Speciale<br />

Staminali:<br />

le cellule della vita<br />

a pag. 46<br />

Una Mostra a Milano 30<br />

Bocconi d’allegria col Bim Bum Brunch 31<br />

Bella Vista Hotel Emma<br />

a San Vigilio di Marebbe 34<br />

La natura dei bioni<br />

di Nader Butto 36<br />

Influenze e infezioni batteriche? No, grazie<br />

a cura di Patrizia Necci 40<br />

Cellule staminali,<br />

un’assicurazione biologica per la vita<br />

di Maurizio Francese 46<br />

55<br />

Direttore Responsabile: Marina Robbiani<br />

Consulente Scientifico: Dott.ssa Cagnola<br />

Consulente Editoriale: Raffaella Ferrari<br />

Grafica: Marco Nava<br />

Pubblicità: info@hod.it•333.1932913<br />

Edizioni Alice<br />

Viale Col di Lana, 4 - 20136 Milano<br />

Tel 02.83.61.347<br />

info@hod.it - www.hod.it<br />

Stampa: LOGOS s.r.l.,<br />

via Liguria 2/4, Peschiera<br />

Distribuzione: Viprof srl<br />

Viale della Tecnica 5 - 36100 Vicenza<br />

Tel. 0444.347311<br />

Reg.Trib. Milano n° 305 del 22.4.1998<br />

A questo numero hanno collaborato:<br />

AMC, Dina Azzolini, Enza Bettelli,<br />

Andrea Bocchi Modrone, Nader Butto,<br />

Clementina Cagnola, Roberta Ferraris,<br />

Maurizio Francese, Patrizia Necci, Noi Due,<br />

Chiara Sozzi, Giusi Valent.<br />

In copertina: illustrazione Belle & Boo,<br />

www.belleandboo.com<br />

Vuoi ricevere HOD<br />

a casa?<br />

Abbonati!<br />

Abbonarsi per tutto<br />

l’anno (5 numeri) costa<br />

25 euro.<br />

Per abbonarsi:<br />

info@hod.it<br />

tel. 02. 8361347<br />

333.1932913<br />

www.hod.it<br />

HOODD 333222<br />

1


6<br />

HOOODDD 55<br />

®<br />

Dott.ssa Cagnola<br />

A SCUOLA DALL’ERBORISTA<br />

Attenti allo Stressssssssss!<br />

La memoria fa cilecca e la cosa ci stressa?<br />

Ci sentiamo insofferenti, facilmente irritabili?<br />

Proviamo a chiedere aiuto alle piante e vediamo cosa succede…<br />

Quando si ha la memoria scarsa<br />

La sensazione di aver meno memoria del solito è molto frequente e spesso<br />

provocata da un momento di disagio dovuto a malesseri fisici, stress, ansia o<br />

depressione.<br />

Se la memoria scarsa si accompagna a debolezza e disturbi del sonno, a volte<br />

può essere indice di una carenza di vitamina B6, problema che spesso diventa<br />

evidente solo in gravidanza, in chi prende la pillola contraccettiva, durante<br />

la terapia sostitutiva in menopausa e nei vegetariani che bevono alcolici.<br />

A mano a mano che passano gli anni, la memoria può effettivamente<br />

diminuire, specie quella che riguarda gli eventi recenti.<br />

Ecco un infuso da fare<br />

se si soffre anche di insufficienza epatica<br />

Crisantemo americano pianta t.t. g 60 Ginkgo-biloba foglie t.t. g 40<br />

Bevetene una tazza al mattino e una alla sera.<br />

Questo infuso invece è adatto per i giovani<br />

Erba medica pianta t.t. g 60 Ginkgo-biloba foglie t.t. g 40<br />

Bevetene una tazza al mattino e una alla sera.<br />

Vino medicinale<br />

Ginkgo-biloba foglie t.t. g 30 China calisaia corteccia t.t. g 10<br />

Arancio amaro scorze t.t. g 10 Vaniglia bourbon frutti g 5<br />

Bevete un bicchierino prima dei pasti principali.<br />

Attenzione: la ginkgo-biloba non deve mai essere presa<br />

se ci si sta curando con dei farmaci anticoagulanti.<br />

Alimentazione<br />

SI Nutritevi in modo molto vario, ma ricco di pesce azzurro, di<br />

verdure cotte e crude (compreso il pomodoro cotto). Pane, pasta<br />

e carne in dosi equilibrate e un po' di vino rosso durante il pasto<br />

(un bicchiere al giorno per gli uomini, mezzo per le donne). Le<br />

migliori fonti di vitamina B6 sono la carne, il fegato e il tuorlo d'uovo,<br />

ma la si trova anche nei lieviti, nei cereali integrali e nei piselli.<br />

NO A tutti gli eccessi, specie a quelli alcolici. E alla monotonia.<br />

º


Cosa fare quando diamo segni di irritabilità, di nervosismo<br />

L’irritabilità, il nervosismo, sono una condizione d'insofferenza, malumore e agitazione dovuti a tensione<br />

nervosa di origine psicologica, ma spesso anche fisica (meteoropatia, sindrome premestruale ecc.).<br />

Classica tisana antiansia, molto utile nelle somatizzazioni<br />

Melissa foglie monde g 30 Arancio amaro fiori t.t. g 20 Menta piperita foglie monde g 20<br />

Valeriana radice t.t. g 10 Luppolo fiori t.t. g 10 Lavanda fiori g 5<br />

Rosmarino foglie t.t. g 5<br />

Bevete 1 tazza alla mattina e alla sera.<br />

Infuso<br />

Passiflora incarnata sommità t.t. g 40<br />

Biancospino fiori mondi g 20<br />

Arancio amaro fiori t.t. g 20<br />

Melissa foglie monde g 20<br />

Il biancospino è utile se c'è tachicardia.<br />

Bevetene una tazza al mattino e una alla sera o di<br />

più, a seconda delle vostre necessità. È calmante,<br />

ma non provoca sonnolenza. E se l'ansia colpisce<br />

lo stomaco, sorseggiate dopo i pasti.<br />

Bagno terapeutico profumato<br />

Arancio amaro fiori t.t. g 150<br />

Tiglio fiori e brattee t.t. g 150<br />

È sufficiente che vi immergiate per venti minuti,<br />

ma la temperatura dell'acqua della vasca non<br />

deve superare i 36°C.<br />

Pianta di Ginkgo-biloba.<br />

Aya Takano,“Noshy and Meg on Earth” (litografia),AngelArt<br />

Gallery, Milano. 7<br />

HOD 55555


8<br />

HOOODD 55<br />

Illustrazioni di questa pagina di Silke Leffler - Graetz Verlag ©<br />

Come si prepara un vino medicinale o “enolito”<br />

Mettete la miscela di piante indicate in un capiente vaso di vetro a bocca larga (uno<br />

di quelli per le conserve, con chiusura ermetica), aggiungete un decilitro di vino,<br />

mescolate e lasciate riposare per qualche ora, fino a quando le piante non si saranno<br />

impregnate di liquido.<br />

A quel punto aggiungete un altro decilitro di vino e procedete come prima.<br />

Versate il vino rimanente, chiudete il vaso, agitate e lasciate macerare per una settimana,<br />

facendo attenzione di mescolare il contenuto ogni giorno.<br />

Filtrate con un colino a maglie fini, assaggiate e se occorre aggiungete il miele, travasate<br />

in una bottiglia di vetro scuro su cui metterete l’etichetta con il nome dell’enolito,<br />

la data di preparazione e il tipo di disturbo per cui è indicato.<br />

Chiudete con un tappo di sughero o a vite e conservate come il vino, in un luogo<br />

fresco, asciutto e buio.<br />

Vino medicinale<br />

Passiflora incarnata sommità t.t. g 35<br />

Vaniglia frutti 1/2 stecca<br />

Arancio dolce scorze t.t. g 15 Vino passito 1 litro<br />

Bevetelo a bicchierini.<br />

Alimentazione<br />

SI Un bicchiere di latte tiepido o caldo, magari con<br />

un po' di miele, può essere molto rilassante. Cinque<br />

porzioni al giorno tra verdura e frutta (variate, crude o<br />

cotte) sono indispensabili per garantirsi vitamine e sali<br />

minerali adeguati.<br />

NO Accantonate tutti i cibi eccitanti: caffè, té, bibite<br />

alla cola, spezie. Alla sera evitate i cibi ricchi di vitamina<br />

C, come gli agrumi e i kiwi, perché possono disturbare<br />

il sonno.<br />

Per saperne di più:<br />

www.dottoressacagnola.it<br />

Infine questa tisana<br />

(sempre utile se siete nervose e irritabili)<br />

è molto leggera, adatta anche in gravidanza:<br />

Tiglio fiori e brattee t.t. g 30<br />

Camomilla romana fiori g. 20<br />

Verbena odorosa foglie t.t g 20<br />

Melissa foglie monde g 15<br />

Menta piperita foglie monde g 15<br />

Bevetene una tazza al mattino e una alla sera.


ORTO IN CITTÀ<br />

Aspettando<br />

il Solstizio d’Inverno<br />

TESTO E DISEGNI DI ROBERTA FERRARIS<br />

Cosa si può fare, mentre la pioggia bagna il giardino ormai<br />

spoglio di foglie o la neve imbianca le ringhiere della nostra<br />

terrazza? Sognare a occhi aperti il ritorno della primavera,<br />

e pensare a cosa coltivarci, in terrazza, soprattutto se si<br />

è alle prime armi. Il catalogo arriva per posta, è patinato come le<br />

migliori riviste, anche se esce due volte l’anno. Tra i molti esistenti,<br />

il catalogo che consulto per acquistare per tempo le sementi che utilizzerò<br />

nella bella stagione arriva intorno alla fine di ogni anno agrario (metà novembre):<br />

familiare a chi vive a Milano e dintorni, il catalogo della premiata ditta Ingegnoli (fondata nel 1817,<br />

primo stabilimento agrario-botanico in Italia) è un’istituzione cittadina, forse anche nazionale. Il<br />

catalogo Ingegnoli fa sognare, fa venire voglia di zappare, di fare fatica, dalle sue pagine occhieggia<br />

e ci alletta una enorme cornucopia dell’abbondanza. Un rigoglio di frutti, fiori e ortaggi, che<br />

- se siamo principianti - rimarrà spesso solo sogno e illusione. Meglio farsene subito una ragione<br />

e procedere a piccoli passi con le cose più facili, che daranno risultati immediati e quasi certi.<br />

Se non avete altro che un balcone con vasi e cassoni, per quanto grandi, potrete concentrare<br />

i vostri sforzi sulle lattughe da taglio, sulle bietole senza coste, su prezzemolo, origano, borraggine<br />

e basilico, che gradiscono la coltura in vaso. E poi pomodori da mensa, a portamento<br />

indeterminato, per cui dovrete procurarvi canne o bastoni a cui legarli, addossandoli a un<br />

muro ben esposto al sole, per avere frutti ben maturi e dolci. Non esagerate con le quantità e<br />

qualità. Un cartoccio contiene semi sufficienti per un grande orto familiare. Puntate su una qualità<br />

che vi piaccia e sia adatta al clima, potrete poi, all’inizio dell’estate, acquistare in vivaio qualche<br />

piantina di varietà particolare (ad esempio il ciliegino, adatto alla coltura in vaso) per integrare la<br />

vostra produzione. Scordatevi i fagioli rampicanti, ma provate le varietà nane di fagiolino, hanno<br />

radici superficiali e non avranno problemi a fruttificare in cassone. Rimandate invece alla primavera<br />

l’acquisto di piante da vivaio di peperone, peperoncino piccante e sedano, difficili da coltivare<br />

da seme, ma che danno comunque buoni risultati in vaso. Arricchite già da ora il vostro<br />

balcone con piante di rosmarino, salvia, timo, proteggendole bene dal freddo invernale con<br />

tessuto non tessuto o foglie secche ben addossate alla base del vaso. Prevedete di piantare già<br />

a gennaio o febbraio qualche piantina di fragola: ne esistono<br />

anche varietà rampicanti, ideali da balcone.<br />

Una programmazione realistica è la premessa per una piccola<br />

produzione casalinga (e per un bel balcone colorato)<br />

anche se si vive in città: conservate le sementi in una scatola<br />

di latta, il momento della semina non è ancora arrivato.<br />

Attendete il solstizio d’inverno e godetevi la neve dal caldo<br />

delle vostre case. Se ne riparla quando il sole ricomincia la<br />

sua ascesa verso lo zenit nel cielo di inizio primavera.<br />

HODD 55555<br />

9


10<br />

HOOODDD 55<br />

“I grandi non capiscono mai niente da soli<br />

e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta”<br />

Wal (Walter Guidobaldi),<br />

Piccoli Titani.<br />

Gli angeli<br />

ci sono<br />

di Andrea Bocchi Modrone<br />

L'angelo del Signore portò l'annuncio a Maria.<br />

Ed ella concepì per opera dello Spirito Santo.<br />

< l<br />

termine Angelo deriva dal greco antico “anghelos”: messaggero.<br />

Gli angeli, etimologicamente parlando, sarebbero<br />

dunque i messaggeri di Dio. Fu Gabriele, nell’episodio evangelico<br />

dell’Annunciazione, a comunicare a Maria la sua Grazia e fu<br />

sempre un angelo a fermare la mano di Abramo prima di compiere<br />

il sacrificio di suo figlio, Isacco, per dimostrare la sua fiducia in Dio<br />

Onnipotente. Fu un angelo ad annunciare alle pie donne, dinnanzi<br />

al sepolcro di Gesù, la sua risurrezione e ciascuno di noi, dalla<br />

nascita, è accompagnato da un angelo per il resto della sua<br />

esistenza temporale, nella tradizione cristiana.<br />

< In<br />

(A. de Saint-Exupéry,<br />

Il Piccolo Principe)<br />

(Angelus)<br />

tutte le religioni del Libro (termine che designa le 3 religioni<br />

bibliche: il Cristianesimo, l’Ebraismo e l’Islam) gli angeli sono presenti,<br />

ora discreti, ora altisonanti, ora terribili, ora misericordiosi: ci<br />

sono. L’arte e l’iconografia classica li vogliono spesso vestiti, salvo rari casi,<br />

di lunghe tuniche bianche, alati, con lunghi capelli biondi, privi di sesso. Questa immagine, aldilà<br />

delle sue implicazioni retoriche e simboliche, mi ha sempre scosso. Perché biondi? Perché<br />

quelle tuniche? Forse per celarne il non sesso? Ma gli angeli non sono stati sempre così. Prima<br />

il sesso lo avevano eccome se, nel Libro dei Vigilanti, il cui autore sarebbe il biblico Enoc, riuscirono<br />

ad accoppiarsi ed a generare - non poteva essere altrimenti - una stirpe semi divina.<br />

In tempi più recenti si sono vagheggiate altre interpretazioni che alluderebbero agli angeli come<br />

a creature arrivate da altri pianeti: civiltà avanzate provenienti dallo spazio siderale. Qualcuno<br />

arriva a postulare l’umanità come un esperimento di queste creature. Gli esoteristi si sono prodigati,<br />

nel corso dei secoli, in complessi riti di evocazione - con e senza cerchio magico -, mentre la<br />

tradizione popolare li invoca nelle sue “sgarruppate” preghiere battezzandoli con nomi diversi a seconda<br />

dell’abbisogna, impetrando anziché virtù beni temporali di dubbia legittimità. L’occultismo<br />

affibbia ad ogni angelo un colore, un numero, persino un autografo che, non si capisce bene in virtù<br />

di quale diritto, li costringerebbe a compiere la volontà del “magista”.<br />

La New Age ha sfornato una moltitudine di autori che, oltre a testimoniare a gran voce la loro<br />

intimità con queste creature, le descrive in una sorta di classificazione che farebbe invidia ad un<br />

trattato scientifico, ed i movimenti di Rinnovamento le fanno eco proponendo visioni nettamente<br />

contrastanti seppur simili nella struttura. Eppure gli angeli ci sono. Ne sono convinto. Ma<br />

non sono nelle speculazioni filosofiche o teologiche.


Kazno Aoki,“Record Jacket” da “Illustrator in Japan 1980”, Kodansha Ed.<br />

Da sempre ragione e sentimento<br />

sono una dicotomia i cui elementi<br />

entrano fortemente in conflitto, ed è<br />

nel proprio cuore che gli angeli<br />

vanno ricercati. Mi piace immaginarli<br />

come il tocco di Dio, la sua costante<br />

presenza alla luce della Provvidenza.<br />

4 ngelo<br />

è un amico che<br />

riesce a farti sorridere in<br />

una giornata di nebbia, è<br />

la carezza di una madre al suo bambino -<br />

l’unica medicina in grado di curare le paure della notte -, è quella musica<br />

che riascoltata nella vecchiaia ti riportai tuoi vent’anni. Gli angeli sono<br />

ovunque ed in ogni momento. Che importa se hanno sesso o meno? Gli angeli<br />

vivono nelle circostanze, nei pensieri, nei momenti, persino fra le righe di un libro<br />

che riesce a trasmetterci un’emozione o a illuminarci nel trovare una soluzione. Non siamo<br />

mai soli. Non lo siamo mai stati. E di questo ne sono convinto. Qualcuno li ha visti. Qualcuno<br />

dice di parlarci. Tutto è possibile. Natura non facit saltum, amava ripetere Darwin, e tra l’uomo<br />

ed il suo Creatore è più che plausibile che ci sia qualcosa o qualcuno che su di lui veglia,<br />

amorevole, ironico, qualche volta severo, ma sempre presente. Questo è quello che conta.<br />

L’Angelo di Luchino Visconti<br />

Angelo, dal suo angolo, vede il cielo trasmutar di colore<br />

e la stanchezza fisica lo fa soffrire dolcemente di quel trapasso<br />

che gli duole in cuore con l'intensità di sensazione del malato (…)<br />

8 ra<br />

da L. Visconti, “Angelo”, Editori Riuniti, 1993.<br />

lì, quasi dimenticato. Giaceva addormentato tra le carte dell'Archivio Visconti,<br />

presso la Fondazione Gramsci: un inedito, oltre cento cartelle dattiloscritte, i<br />

primi quattro capitoli di un romanzo incompleto. Lo hanno definito carducciano,<br />

dannunziano… non sappiamo come lo avrebbe definito il Maestro, perché mai pubblicò<br />

quelle pagine scritte nei suoi trent’anni. Avrebbe voluto parlare di se stesso, ma mai lo fece<br />

direttamente, per quell’educazione lombarda che sempre lo contraddistinse. I Mudrùn avevano<br />

un nome da difendere, a costo di sacrificare un membro della loro stessa famiglia. E l’Angelo<br />

di Visconti non ha mai preso il volo, si è fermato a sessanta pagine scarse, un grido strozzato<br />

che avrebbe potuto trasformarsi in canto. La critica come scrittore lo stroncò. Feroce. Visconti<br />

fece della sua vita Arte ma non si chiede mai ad un artista chi è. Sono le sue opere a parlare,<br />

a raccontare in una trama a prima vista lineare risvolti personali che nemmeno il più attento dei<br />

biografi saprebbe descrivere. Gli angeli non parlano, e se lo fanno si servono a volte di personaggi<br />

creati ad uopo a plasmare un discorso ampio e difficile da cogliere alla fine dell’ultima<br />

scena: il capitolo finale di un’esistenza, dove la parola fine è solo l’inizio del nuovo viaggio, quello<br />

che nessuno potrà mai raccontare.<br />

: li<br />

L’Angelo del Giudizio<br />

Sator • Arepo • Tenet • Opera • Rotas<br />

hanno affibbiato un numero, il venti, quasi fosse il giocatore di un team sportivo.<br />

Ed in fondo lo è. La sua squadra è composta da ventidue elementi, gli Arcani<br />

Maggiori del Tarocco e, nella tradizione, occupa un ruolo di fondamentale importanza,<br />

quello del risveglio. Possiamo quasi immaginarlo, le gote gonfie nell’atto di soffiare la<br />

tromba del giudizio. Sotto di lui, dalla terra, si risvegliano i morti in un trionfare di braccia alzate. 11<br />

HOD 55555


12<br />

HOOODD 55<br />

È l’Angelo del Giudizio. Ha atteso l’eternità per suonare<br />

quello strumento ed ora vuole godersi fino in fondo lo<br />

spettacolo che gli si presenta innanzi, finalmente è venuto<br />

il suo turno. Metafora della rinascita e coronazione del<br />

lungo peregrinare dell’esistenza, l’Angelo ha finalmente<br />

un pubblico per cui suonare il suo strumento e, fiero,<br />

vuole dimostrare tutto il suo valore. Non ascolta gli<br />

applausi, non cerca ovazioni, tutto quello che gli interessa<br />

è poter dimostrare quanto valga a se stesso. Il gioco è<br />

valsa la candela. Terminata la sua sinfonia riporrà il suo<br />

strumento tra le nuvole, se ancora ce ne saranno, in attesa<br />

del prossimo concerto con data da definire. Ma non<br />

importa, il paradiso può attendere, qui ed ora si gioca la<br />

partita. E l’Angelo del Giudizio sorriderà al nuovo giorno<br />

studiando nuovi spartiti, magari meno tronfi. Sopra di lui<br />

Le Stelle, arcano diciassette, ammiccano sorridenti ed il<br />

Matto si getterà nuovamente nel vuoto per iniziare una<br />

nuova era. “Se tutto va bene gli concederanno di suonare<br />

la sigla per una nuova rinascita” biascicò fra i denti La<br />

Morte. E terminato lo spettacolo Il Diavolo gli batterà la<br />

mano sulla spalla amichevolmente: ”Sei stato straordinario, fratello”. L’Angelo del Giudizio strizzerà<br />

allora, gongolante, l’occhiolino al Mondo, mentre il Diavolo, ammiccando alla Luna chiuderà il<br />

capitolo: ”La Vanità, decisamente il mio peccato preferito”..<br />

L’angelo del focolare<br />

8ra arrivata dalla gloriosa Russia con una valigia di cartone. Direzione Italia, sola<br />

andata. Non importa il suo nome, potrebbe averne tanti. Il suo bagaglio trasbordava<br />

di sogni e di aspettative. Il primo impatto con la sua meta non fu dei<br />

migliori, metà dei sogni li lasciò nel bagno del treno, dove fu costretta a nascondersi perché non<br />

aveva documenti, tre quarti li seminò lungo la statale trentasei, dove, plausibilmente, le avrebbero<br />

promesso che avrebbe fatto strada. Ma non era la strada che intendeva lei, e non portava<br />

al “sol dell’avvenire”. Quello che restava delle sue aspettative lo sparse lacrima dopo lacrima all’affannosa<br />

ricerca di un lavoro. Finché qualcosa cambiò. Una ricca signora danarosa quanto tirchia,<br />

e tirchia quanto disordinata ed incapace nel gestire una casa ed una famiglia, decise di fare di lei<br />

il suo angelo del focolare. Avrebbe cucinato fettuccine per il consorte, stirato le camicie per i figli<br />

(sposati con figli), ordinato la cucina e nettato i sanitari. Nelle pause avrebbe potuto portare fuori<br />

il cane, pulire la lettiera del gatto e cambiare l’acqua al pesce rosso. L’attico si trasformò ben<br />

presto in un brillare di cristalli ed in uno splendere di argenterie. Tra le altre mansioni, visto che<br />

era infermiera, le affidò anche la cura del marito invalido, così lei avrebbe potuto dedicarsi al suo<br />

sport preferito: viaggiare, spendere e sparlare. Sparlare di tutto e di tutti, anche di chi le aveva<br />

trasformato la stamberga in una suite. I giorni passarono ed il nostro angelo del focolare si<br />

accorse che quell’invalido aveva un cuore, un animo generoso e tante cose da raccontare.<br />

Cambiare le lenzuola diventò sempre più leggero e la casa prese una nuova luce. Non se ne<br />

accorgeva la signora, troppo impegnata nella sua vita sociale e distratta dai suoi impegni mondani.<br />

Se ne accorse però il marito, invalido ma non ancora interdetto - ahi averci pensato prima<br />

- che decise di conquistarsi una nuova giovinezza. Acquistò pure un biglietto di andata e ritorno<br />

per la Russia, per due. Ed al suo ritorno, disse categorico a sua moglie che avrebbe preferito non<br />

vederla. Lo scrisse anche su un biglietto in bella calligrafia a fianco del telefono, dove la sua consorte<br />

amava intrattenersi per ore, a caratteri chiari e grandi: Dasvidania.<br />

Hieronymus Bosch, Il Carro di fieno, Prado, Madrid


L’ALIMENTAZIONE SANA .............. E NON SOLO<br />

GLI LI ANGELI NGELI<br />

IN FAMIGLIA<br />

AMIGLIA<br />

A CURA DI NOI DUE<br />

Un padre parlando al figlio: come le api, figlio mio, fanno il miele raccogliendo i succhi di alberi molto lontani e<br />

riducono poi il succo in un’unica sostanza; e come questi succhi non si distinguono più, così che essi non potrebbero<br />

dire “io sono il succo di questo albero o di quello”, allo stesso modo tutte queste creature quando si confondono<br />

o si immedesimano nel vero (il che avviene nel sonno profondo o nella morte) non sanno che esse sono fuse<br />

nel vero.Tutto ciò che esiste ha il suo essere in ciò che è quella sottile essenza. Essa è il vero. Essa è l’essere, e tu sei<br />

essa… come gli splendidi esseri di luce, nostri compagno di sempre… gli angeli.<br />

(“The Wisdom of China and India” a cura di Lin Yutang )<br />

Ognuno di noi è abituato a vivere in un mondo materiale ed è facile dimenticare quello spirituale<br />

che ci vive intorno. Non riusciamo a “vedere”, a “sentire” ma Loro esistono. Gli <strong>Angeli</strong><br />

non ci abbandonano mai. Sta a noi attivare i canali di comunicazione, frastornati come siamo<br />

dalla nostra quotidianità pervasa dalla brama e dai desideri inutili. Essi sono i nostri protettori, ci<br />

SEGUONO, ci CUSTODISCONO, ci AIUTANO. Gli angeli non possono forzare la nostra volontà, possono soltanto<br />

suggerirci i comportamenti da seguire, ma come capirlo... La Fede di ognuno di noi, indipendentemente<br />

dalla religione professata, crede fermamente nell'esistenza degli <strong>Angeli</strong> e nella loro precisa funzione,<br />

sta ad ognuno di noi prestare "orecchio" per ascoltare. E capire… quanto ci viene suggerito.<br />

BUON UON DOLCE APPETITO:<br />

APPETIT<br />

Ingredienti:<br />

Datteri farciti con panna e ricotta<br />

& 8 Datteri freschi al naturale & Panna fresca 250 ml<br />

& Ricotta di mucca 50 g & Zucchero 4 cucchiai<br />

Preparazione: Togliete il nocciolo ai datteri senza romperli in due. In una ciotola lavorate la ricotta con un<br />

cucchiaio di legno, unite la panna e montate il tutto per 5 minuti. Aggiungete lo zucchero, amalgamate bene<br />

e farcite i datteri. “FIRMATE” con del cioccolato fondente e decorate con granelli di frutta secca a piacere.<br />

Coppa crema al caramello<br />

Ingredienti: & Panna fresca 100 g & Zucchero 100 g<br />

& Amaretti morbidi & Ribes o cioccolato fuso & Formaggio cremoso 400 g<br />

TRATTORIA LATTERIA<br />

NOI DUE<br />

Viale Col di Lana, 1 • Tel. 02/58.10.15.93<br />

CUCINA VEGETARIANA<br />

NATURALE E BIOLOGICA<br />

Siamo aperti tutte le sere<br />

da Lunedì a Domenica<br />

e Sabato e Domenica anche a pranzo<br />

Non si servono alcolici<br />

Preparazione: Mettete lo zucchero in un tegamino<br />

con un cucchiaio di acqua e scioglietelo a fuoco lento<br />

molto basso. Quando inizia a caramellare toglietelo<br />

dal fuoco. Scaldate la panna, unitela allo zucchero<br />

caramellato, mescolate e fate intiepidire. Mettete in<br />

una terrina il formaggio e la crema al caramello,<br />

mescolate amalgamando bene e lasciate in frigo per<br />

15 minuti ca. Intanto sbriciolate gli amaretti e<br />

disponeteli sul fondo delle coppette, poi ricopriteli<br />

con metà della crema. Formate un altro strato di<br />

amaretti e crema, mettete in frigo e al momento di<br />

servire abbellite con rametti di ribes o cioccolato fuso.<br />

HODD 55555<br />

13


14<br />

HOOODDD 55<br />

Veronica Picelli, Nana 2006.<br />

NOI FIGLI, NOI GENITORI<br />

Genitori e figli:<br />

nuovi codici d’amore<br />

INTERVISTA ALLA DR.SSA CHIARA SOZZI A CURA DI MARINA ROBBIANI<br />

Essere famiglia significa esserci come persona,<br />

disposti a mettersi in gioco riducendo<br />

gradualmente le maschere protettive.<br />

Sembra che da un po’ di tempo in qua bambini<br />

e adolescenti non ne vogliano più<br />

sapere delle nostre certezze. Il punto è<br />

questo. La proiezione dei nostri codici (ad<br />

es. quando diamo per scontato l’esistenza di<br />

gerarchie, o quando ci contrapponiamo a<br />

tutto quello che non ci vede d’accordo) non<br />

funziona più. Le nuove generazioni non ne<br />

vogliono più sapere e rimangono esterrefatte<br />

di fronte a questi tipi di comportamento.<br />

Ma il fatto è che senza meccanismi di adattamento vivono disagi profondi che spesso<br />

causano gravi disturbi, come l’iperattività. Sono sfiduciati perchè non capiamo nulla<br />

delle loro intenzioni eppure, se potessero esprimersi come adulti cresciuti secondo i propri<br />

codici, il loro atteggiamento non sarebbe quello di allontanarsi, bensì si avvicinerebbero<br />

chiedendo cosa succede, per capire. Cercano modalità diverse, e per quanto a noi<br />

possa apparire strano sono codificati sull’unione, sulla vicinanza e sull’amore. È una<br />

sfida che dobbiamo affrontare. E noi ne abbiamo parlato con la Dr.ssa Chiara Sozzi, che<br />

da anni compie ricerche anche in questo ambito:<br />

Cosa non funziona nel rapporto con i<br />

grandi, con i genitori?<br />

Di fronte a comportamenti sempre uguali,<br />

che non tengono presente del loro modo<br />

diverso di essere, i nostri figli sballano, vanno<br />

fuori registro. La verità è che tutta la nostra<br />

società è incentrata sul piano fisico. Basti<br />

pensare che, da subito, le mamme vengono<br />

tormentate sul peso del bambino (qual è il<br />

problema se una bambina piena di energia<br />

aumenta 10 grammi in meno?), e che nessuno,<br />

come prima cosa, badi che il neonato<br />

abbia soprattutto la tranquillità di cui ha<br />

bisogno trovandosi di fianco una madre se-<br />

rena, che ha fiducia nel suo corpo e vive quel<br />

clima di pace interiore indispensabile per<br />

focalizzare il rapporto profondo tra sé e il suo<br />

bambino. Quando questo clima di armonia e<br />

vicinanza, amore e comunione è interrotto, e<br />

talvolta sconvolto da atteggiamento invasivi<br />

che creano sfiducia in se stesse, hanno inizio<br />

le coliche e il neonato si agita. Solo quando<br />

la mamma ritrova l’equilibrio, le coliche finiscono<br />

e torna la serenità.<br />

C’è qualcosa che si può fare?<br />

Innanzitutto una donna che partorisce non<br />

dovrebbe essere sola, ma avere attorno una<br />

comunità, un gruppo in grado di supportarne


Salla Tykka, “Lasso”, 2000,<br />

Master Betacam + DVD.<br />

l’estrema fragilità emozionale.<br />

Bisogna portare grande attenzione<br />

su come parte la vita. I bambini<br />

devono nascere in un clima di<br />

fiducia e armonia.<br />

E quando il bambino cresce?<br />

Nel garbuglio della nostra rete<br />

sociale le cose procedono allo<br />

stesso modo, dalla questione del<br />

peso si passa alle prestazioni a<br />

scuola e alle performances<br />

sportive. Non è nemmeno responsabilità<br />

dei genitori. Sono bombardati<br />

dalle cose da fare, le madri lavorano e<br />

spesso non sanno dove mettere il figlio, la<br />

televisione e il computer fanno parte del<br />

quotidiano… Certo, esiste un margine di<br />

scelta, ma è molto basso.<br />

Il messaggio più forte che abbiamo dato ai<br />

genitori al nostro ultimo convegno “Famiglia<br />

oggi: radici e ali” è proprio questo: non<br />

trasformate le responsabilità in colpa. Se un<br />

genitore si sente anche in colpa di come<br />

vanno le cose, finisce a non credere più in se<br />

stesso. È un momento di grande difficoltà.<br />

C’è bisogno di creare un clima diverso, in cui<br />

la costante fondamentale diventi l’attenzione<br />

alle emozioni, ai sentimenti e al sentire reciproco.<br />

Al contrario siamo sempre portati<br />

verso l’esterno. Quando si parla di amore ci<br />

si riferisce a compagni o sposi, amanti o<br />

fidanzati. Ma non è questo l’amore.<br />

Dobbiamo riportarlo alle relazioni. A questo<br />

proposito, alla fine del nostro convegno abbiamo<br />

portato l’attenzione sulle nuove iniziative<br />

di cooperative di genitori che cercano di<br />

creare strutture in cui siano possibili un’educazione<br />

e una scuola diverse. Il rischio oggi è<br />

che i genitori comunichino tra loro solo per<br />

lamentarsi di non farcela più. Unirsi aiuta ad<br />

affrontare la situazione.<br />

Cosa si può fare di fronte ai tanti disagi<br />

che colpiscono i nostri ragazzi?<br />

Di certo la soluzione non potrà mai essere<br />

realizzata dal singolo genitore. È un fatto di<br />

coscienza comune. Solo quando diventeremo<br />

tutti consapevoli riusciremo a portare, forse,<br />

qualche cambiamento. Tra l’altro, più i genitori<br />

non riescono a tenere testa alla situazione, più<br />

vanno fuori centro, più i figli stanno male.<br />

Davanti a tanti casi di disagio anche profondo,<br />

non ci si può limitare ad aspettative<br />

legate alla “normale vita quotidiana”. Mi è<br />

capitato di constatare di persona che questi<br />

ragazzini, anche con problemi psichiatrici<br />

legati all’iperattività molto gravi, in realtà cercano<br />

soltanto il contatto, mostrando un<br />

desiderio di comunicazione (anche senza<br />

parole), una capacità di amore e compassione<br />

fuori dalla norma.<br />

Da dove nasce tutta questa iperattività?<br />

Tutta questa agitazione compulsiva nasce<br />

quando si è perso il contatto con se stessi. Ci<br />

troviamo in presenza di bambini e ragazzi<br />

pieni di ansia e di angoscia perché non<br />

sanno dove mettere i piedi, che spazio<br />

trovare in questo mondo.<br />

Ci faccia un esempio.<br />

Ho conosciuto un ragazzino così sensibile da<br />

essere l’unico all’interno di un gruppo molto<br />

numeroso a comunicare - con la sola forza<br />

dello sguardo - con una bimba di 3 anni che si<br />

era persa e piangeva disperatamente. Eppure<br />

in casa aveva atteggiamenti violenti e picchiava<br />

tutti. Perché? Ho scoperto che quando la<br />

madre non sapeva come gestirlo, lo chiudeva<br />

a chiave in un armadio. Non a caso, oggi ha<br />

l’abitudine di mettersi in una postura “accartocciata”,<br />

di chi si deve fare spazio all’interno di un<br />

armadio. Quell’armadio che è diventato in gran<br />

parte il suo posto nel mondo. I suoi genitori<br />

non sono cattivi, si sono limitati a fare quello<br />

che potevano, ma il ragazzo sente ovviamente<br />

che non comunicano con quello che c’è dentro<br />

di lui, con la sua parte più profonda.<br />

HOD 55555<br />

15


16<br />

HOOODD 55<br />

“Cartman, Kenny, Stan and Kyle” di South Park,<br />

Trey Parker e Matt Stone, Comedy Central<br />

Quanto è importante chiedere aiuto?<br />

Non bisogna mai vergognarsi e farlo sempre<br />

davanti a difficoltà come queste, impossibili<br />

da risolvere da soli. Prima di chiudere un<br />

bambino in un armadio per disperazione,<br />

molto prima, andrebbe chiesto aiuto a<br />

medici e professionisti competenti. Occorre<br />

sensibilizzare le persone rispetto al problema<br />

della relazione, partendo dal mondo<br />

neonatale e dalla necessità che la famiglia<br />

riesca a sintonizzarsi con il bambino. È fondamentale<br />

non dare giudizi, ma far capire ai<br />

genitori, ed in particolare alle donne, l’importanza<br />

di prendere coscienza e di approfondire<br />

il lavoro interiore su di sé prima di<br />

mettere al mondo un figlio. Tra il bambino e<br />

la madre si deve instaurare da subito la fiducia<br />

totale. Entrambi devono sentire di essere<br />

insieme. Non dimentichiamo che i neonati<br />

vivono l’interiorità, le emozioni e l’inconscio<br />

di tutti co-loro che li circondano, captano e<br />

rispondono a qualsiasi aspettativa che si ha<br />

nei loro confronti. È molto importante far<br />

partire le cose bene. Quando le mamme si<br />

rendono conto dei loro smarrimenti e disperazioni,<br />

delle ferite che ricevono, devono<br />

permettersi di chiedere aiuto. A volte le verità<br />

escono solo dopo lunghi colloqui con<br />

una persona di supporto.<br />

Prendiamo le depressioni post-partum…<br />

Non sono fisiologiche. Arrivano quando le<br />

donne non hanno potuto imparare ad<br />

ascoltare se stesse e a dar voce alla loro<br />

“bambina interiore”, a questo nucleo di sensibilità<br />

all’amore, all’accettazione, al riconoscimento…<br />

a una serie di valori indispensabili.<br />

Ascoltare le proprie emozioni profonde, conquistare<br />

la fiducia in noi stesse ed essere in<br />

grado di riconoscere quando qualcuno o<br />

qualcosa tenta di minarla, è il primo passo<br />

indispensabile per riuscire a parlarne scaricandone<br />

pian piano il peso e consapevolizzare<br />

il problema rimuovendo il messaggio<br />

aggressivo. Eliminando quello che è troppo.<br />

A quel punto le donne potranno entrare in<br />

contatto profondo con i bambini che non<br />

sono nient’altro che coscienza, anima. Prima<br />

di ogni altra cosa esiste la relazione delle<br />

donne con se stesse.<br />

© .<br />

È cambiata, e quanto, la posizione del padre?<br />

Ho la sensazione che un po’ di uomini comincino<br />

ad essere adeguati. Soprattutto di fronte ai<br />

bambini - e di fronte a certe situazioni particolari<br />

- si stanno attivando, prendendosi la<br />

responsabilità di essere aperti di mente. Invece<br />

di creare maggiore ansia, supportano.<br />

Ovviamente ci sono anche i padri incentrati su<br />

di sé, che entrano in competizione con il figlio,<br />

chiedono attenzione ed energia diventando<br />

un’ulteriore fonte di disagio. Credo che di<br />

fronte a queste problematiche occorrerebbe<br />

un gruppo energetico di donne esterno alla<br />

coppia, una sorta di cordone sanitario…<br />

Intanto il bambino cresce e il disagio,<br />

come tutto il resto, cresce insieme a lui.<br />

In questi casi, tra gli strumenti più immediati<br />

indicherei degli sportelli d’ascolto gratuiti<br />

online. Indico due possibilità:<br />

chiarasozzi.convegno@ilmelangolo.org<br />

indirizzo attivo come ascolto e finestra sulla<br />

famiglia, legato ai lavori del “Percorso<br />

Formativo Famiglia Oggi radici e ali”, dove<br />

ricevo le mail e rispondo. Se chi scrive ha poi<br />

voglia di partecipare al blog può anche pubblicare<br />

domande e commenti, ma è garantita<br />

la totale privacy e anonimato e non è necessario<br />

che la comunicazione confluisca nel<br />

blog. L'altra possibilità è attraverso il sito<br />

www.unamamma.it. Aldilà di Internet, resta<br />

fondamentale la presenza di una figura esterna<br />

alla famiglia in grado di supportare<br />

emozionalmente i genitori, facendogli sentire<br />

che vanno bene così come sono.<br />

E quando non vanno bene così come sono?<br />

Bisogna distinguere i piani. Quando un genitore<br />

ha un figlio che non è completamente<br />

allineato alle aspettative sociali, comincia a sua<br />

volta a sentirsi inadeguato, una condizione che<br />

crea frustrazione. Da qui parte un’escalation. Si


Un piccolo esercizio “educativo” che può aiutarvi a riflettere<br />

Evidenziate una o più frasi celebri<br />

(del tipo “Questa casa non è un albergo”, “L’erba voglio cresce solo nel giardino del re” ecc.):<br />

• che ricordate della vostra esperienza di bambino/a,<br />

• che voi stessi/e vi ritrovate a dire senza pensare veramente,<br />

• che avete sentito dire da parenti/insegnanti/figure educative.<br />

Nelle quali si evidenzia la presenza della CONVINZIONE NASCOSTA che educatori e bambini<br />

siano SEPARATI E CONTRAPPOSTI e che gli EDUCATORI DEBBANO SEMPRE IMPORRE CON<br />

FERMEZZA LA LORO AUTORITÀ su di loro.<br />

pensa che questi bambini chiedano più degli<br />

altri, mentre in realtà portano il codice dell’attenzione<br />

sul piano relazionale. Non chiedono<br />

per sé, chiedono che ci sia scambio<br />

relazionale, attenzione reciproca, che ci sia vicinanza,<br />

rispetto profondo per le emozioni e i<br />

sentimenti. Se non è così stanno male, e il loro<br />

star male si traduce in agitazione, fino ad<br />

arrivare all’aggressività quando si sentono<br />

stressati, portati al limite della propria sopportabilità.<br />

Spesso tutto questo succede perché<br />

assorbono come spugne il senso di<br />

inadeguatezza e aggressività inconscia dei loro<br />

genitori. Sono estremamente sensibili e, soprattutto,<br />

portano dentro di sé dei principi di cambiamento,<br />

ci offrono la possibilità di una vita<br />

qualitativamente migliore, di un livello superiore.<br />

Al contrario di quanto si è portati a credere,<br />

sono bambini che hanno maggiori risorse degli<br />

altri, “superdotati” sul piano dell’intelligenza<br />

emozionale. Dovrebbero essere attorniati da<br />

gioia. Il fatto è che al posto di essere recepita, la<br />

loro offerta di vivere in un modo migliore viene<br />

vissuta come una richiesta.<br />

Non c’è pericolo che tutto questo disagio,<br />

che non trova un riscontro sociale collettivo,<br />

possa trasformarsi in autodistruzione?<br />

Il pericolo esiste. Sembra addirittura che nei<br />

loro codici non ci sia più la paura della morte,<br />

o della perdita del controllo. Eppure per l’en-<br />

nesima volta, evidenziando cosa non va, in<br />

qualche modo le nuove generazioni ci portano<br />

un aspetto sano. È come se ci dicessero:<br />

“Con i vostri valori avete creduto di conservare<br />

la vita, in realtà avete conservato la sopravvivenza.<br />

Siete vissuti per mangiare, dormire,<br />

lavorare, garantirvi una casa…, ma che ve ne<br />

fate di tutto questo quando non siete capaci<br />

di amarvi, di ascoltarvi, di supportarvi a vicenda?<br />

La vita è ben altro.” In qualche modo stanno<br />

evidenziando l’insulsaggine di questo<br />

approccio alla vita. Purtroppo le generazioni di<br />

prima ondata hanno spesso anche un aspetto<br />

distruttivo. Ma grazie al fatto che la coscienza<br />

collettiva in parte si è spostata, sembra che<br />

nella generazione successiva (gli odierni ventenni)<br />

ci sia un altro cambiamento. Un modo<br />

di proporsi innovativo che ha alla base la<br />

partecipazione. Così nell’ambito lavorativo<br />

fanno emergere nuove risorse e figure professionali,<br />

e in quello sociale si mettono in<br />

gioco e aiutano chi ha bisogno mostrandosi<br />

per quello che sono, entrando in contatto profondo<br />

a livello emozionale ed affettivo.<br />

Lasciandosi andare, e ponendo grande attenzione<br />

al sentire.<br />

Dunque lei ha fiducia nel futuro?<br />

È una fiducia funzionale, non cieca, ma io<br />

credo che solo con la fiducia possiamo<br />

provarci.<br />

Dr.ssa Chiara Sozzi: Pedagogista, Terapeuta delle relazioni familiari, Formatore Umano, Mind Shifting Trainer. Ha<br />

lavorato presso enti pubblici e in numerosi corsi d’aggiornamento per docenti di diversi livelli scolastici.<br />

Opera nello studio professionale 2013gate con sedute individuali, di coppia e stage formativi nella<br />

ricerca sull’evoluzione dei modelli di famiglia, relazione genitori - figli, relazione di coppia.<br />

Svolge ricerche sull’identità femminile - maschile, materna - paterna e sulle caratteristiche evolutive<br />

dei comportamenti infantili e degli adolescenti.<br />

Tel. 02 38000239 • chiarasozzi@2013gate.it • www.2013gate.it<br />

HOODD 5555<br />

17


PICCOLI PIACERI A TAVOLA<br />

18 Ghiottonerie<br />

HOOODDD 55<br />

da regalare<br />

DI ENZA BETTELLI<br />

Ratafià<br />

di arance<br />

al miele<br />

Chutney<br />

di zucca<br />

Ogni anno, con l’avvicinarsi del mese di dicembre, si<br />

riparte con la caccia ai doni di Natale, ma le idee<br />

sono sempre più scarse e si rischia di spendere molto<br />

senza nemmeno acquistare il regalo giusto. Perché quello<br />

veramente gradito non viene valutato per quanto costa, ma<br />

per l’attenzione e la cura con la quale è stato scelto. E allora,<br />

perché non regalare qualcosa che verrà sicuramente apprezzato<br />

perché pensato su misura per chi lo riceverà? Siamo<br />

infatti tutti un po’ golosi e una confettura di stagione, un aromatico<br />

ratafià o un gustoso sott’olio valgono a volte più di un<br />

capo firmato. Allora mettiamoci all’opera, per far felici parenti<br />

e amici regalandoci allo stesso tempo qualche momento di<br />

relax, senza trascurare di preparare qualcosa in più da destinare<br />

alla nostra dispensa delle feste.<br />

Ratafià di arance al miele Ingredienti<br />

500 g circa di arance 1 chiodo di garofano<br />

4 dl di alcool a 95° per liquori 1 bastoncino di cannella<br />

300 g di miele di agrumi fluido 1/2 baccello di vaniglia<br />

Preparazione<br />

Lavate e asciugate le arance, prelevate la parte gialla della scorza di<br />

2 frutti e mettetela in un vaso a chiusura ermetica con l’alcool.<br />

Dopo 15 giorni unite 3 dl di succo fresco ricavato dalle arance, le<br />

spezie e il miele diluito con 1 dl di acqua tiepida e raffreddato. Mescolate,<br />

chiudete di nuovo il vaso e lasciate riposare 2 giorni, scuotendo di tanto in<br />

tanto il vaso. Lasciate poi riposare altri 2 giorni senza più toccare l’infuso<br />

e infine filtrate e imbottigliate.<br />

Golosi e decorativi<br />

Deliziosi da mangiare e per decorare l’albero di Natale. Amalgamate a<br />

fuoco molto basso 3 cucchiai di miele, 20 g di burro e 40 g di zucchero di canna. Lasciate<br />

raffreddare e impastate il composto con 200 g di farina, 1 tuorlo, 1 pizzico di lievito in polvere,<br />

1 cucchiaino di spezie (cannella, zenzero, chiodi di garofano, pimento e cardamomo) e 2-3<br />

cucchiai di latte per ottenere una pasta omogenea. Stendetela allo spessore di 1 cm circa e ritagliatevi<br />

stelline e alberelli. Allineateli sulla placca rivestita con carta forno, praticate in ciascuno un forelli-


no e inseriretevi un rotolino di<br />

carta forno. Cuocete nel forno<br />

caldo a 170°C per 10-12<br />

minuti. Quando saranno freddi<br />

amalgamate 50 g di zucchero<br />

a velo vanigliato con 1<br />

cucchiaino di succo di limone<br />

(o di lampone o di mirtillo o di<br />

menta per colorarla) e spennellate<br />

la glassa sui biscotti.<br />

Fate passare in ciascuno un<br />

cordoncino dorato per poterli appendere.<br />

I consigli di Enza<br />

Non dimenticate di applicare le etichette<br />

con le indicazioni sul contenuto e la scadenza<br />

su vasi e bottiglie; le trovate in cartoleria e<br />

nei grandi magazzini già stampate con vari<br />

soggetti, ma se avete tempo disegnatele voi o<br />

ritagliate figure appropriate da riviste a colori.<br />

Utilizzate vasi, bottiglie, scatole e sacchetti di<br />

tessuto di forme e materiali particolari per rendere<br />

il regalo ancora più personale e prezioso.<br />

Se l’insieme ha preso una forma irregolare<br />

confezionatelo con fogli di cellophane trasparente<br />

e nastri colorati, ma è bene che prima di avvolgerlo<br />

lo appoggiate su una base rigida, come per<br />

esempio una ciotolina o un piatto o anche un<br />

semplice vassoio di cartoncino colorato.<br />

I centrini di carta colorata chiusi con un nastro<br />

in tinta o dorato sono una confezione molto<br />

simpatica per i regali di piccole dimensioni.<br />

Ingredienti<br />

500 g di polpa di zucca già pulita<br />

2 albicocche essiccate snocciolate<br />

2 mele renette<br />

1 cipolla<br />

3 cucchiaini di zenzero fresco grattugiato<br />

2 chiodi di garofano<br />

Chutney di zucca<br />

Per evitare che si rompano, confezionate<br />

biscotti e dolcetti in scatole,<br />

anche di cartoncino, con il fondo rivestito<br />

da un centrino di carta bianca e interponendo<br />

un foglio di carta oleata tra uno<br />

strato e l’altro. Ma preparate il pacchetto<br />

all’ultimo momento per evitare che la<br />

scatola possa sporcarsi.<br />

Regali che valgono<br />

Anche un regalo gastronomico può<br />

avere un piccolo valore per la salute. Il ratafià<br />

di arance è tonico e ricostituente perché a<br />

base di miele e succo di arancia; la presenza<br />

dello zenzero dona al chutney un tocco piccantino<br />

e digestivo allo stesso tempo, mentre<br />

le innegabili virtù delle spezie riescono<br />

comunque a rendere i biscotti più leggeri e<br />

durevoli. La stagione ci offre altri prodotti che<br />

hanno benefiche proprietà, primi fra tutti gli<br />

agrumi e non solo per la vitamina C che contengono<br />

in gran quantità. Non dimentichiamo<br />

le mele, con le quali confezionare ottime<br />

confetture, da sole o mescolate con i cachi<br />

per incrementare la peristalsi.<br />

I carciofi sott’olio, pur se la cottura li priva di<br />

buona parte delle loro proprietà, sono<br />

comunque un valido antipasto.<br />

Con le verdure miste si ottiene invece una<br />

giardiniera invernale che invoglierà perfino i<br />

bambini a mangiare anche i poco graditi<br />

ortaggi della stagione fredda.<br />

1/2 cucchiaino di pimento in polvere<br />

1/2 cucchiaino di cannella in polvere<br />

150 g di zucchero di canna<br />

50 g di uvetta<br />

2 dl di aceto bianco<br />

1/2 cucchiaino di sale<br />

Preparazione<br />

Tagliate la zucca a cubetti, tritate le albicocche, affettate le mele sbucciate e la cipolla mondata.<br />

Mettete nella casserola gli ingredienti preparati e quelli rimasti, mescolate e lasciate sobbollire<br />

adagio per circa 40 minuti, mescolando ogni tanto. Se il composto non fosse abbastanza<br />

asciutto alzate la fiamma e lasciate sul fuoco vivace ancora per qualche minuto. Versate il chutney<br />

nei vasetti, chiudete, capovolgeteli e dopo 15 minuti rigirateli di nuovo e lasciate raffreddare.<br />

Il chutney accompagna arrosti e bolliti ed è subito pronto da gustare.<br />

HOD 55555<br />

19


Ill. di Renè Mettler.<br />

LE STAGIONI IN TAVOLA<br />

Una simpatica guida<br />

alla frutta e alla verdura<br />

DI GIUSI VALENT<br />

di stagione<br />

In pinzimonio o con la bagna cauda (Roberta Ferraris l’autrice di Una zucchina non<br />

fa primavera è piemontese), ma anche fritte, al forno o al vapore: l’importante è<br />

fare arrivare a ogni pasto le verdure sulla nostra tavola. La passione di Roberta per<br />

cardi, cipollotti, sedano e radicchio è profonda, e contagiosa. Nelle pagine del libro ne<br />

parla come fossero dei nostri antenati, in radici e foglie invece che in carne e ossa.<br />

Per ogni alimento troviamo una sorta di breve "biografia", con tanto di famiglia di<br />

appartenenza, paese d’origine, caratteristiche e curiosità, seguita da qualche indicazione<br />

per la preparazione di base e alcune ricette. Il tutto presentato secondo<br />

l’ordine delle stagioni: prima gli ortaggi e i frutti primaverili, poi quelli estivi, autunnali<br />

e invernali.<br />

Già, perché questo libro è stato scritto pensando a chi, abituato a trovare tutto l’anno<br />

zucchine e peperoni sui banchi del supermercato, ha ormai perso il contatto con i cicli della natura.<br />

Leggendo si scoprono tante notizie curiose: il finocchio, per esempio, poco calorico ma ricco di vitamine<br />

e sali minerali, è una "verdura al femminile" perché contiene sostanze galattogene che alleviano i disagi<br />

premestruali e della menopausa. Piselli, fave e taccole sono un antico alimento mediterraneo, mentre<br />

con buona pace dei trentini le mele pare siano arrivate dal Caucaso, anche se ci accompagnano da<br />

tempi immemorabili. Il topinambur invece è un tubero dalla strana forma bitorzoluta che non ha avuto fortuna<br />

perché pulirlo richiede molto più tempo delle patate; la scarsa domanda è all’origine del suo prezzo<br />

molto alto, anche se si tratta di una pianta infestante che in natura cresce spontanea lungo i fiumi.<br />

Nel corso dei secoli, la selezione delle specie e le pratiche di<br />

coltura hanno reso non solo commestibili ma molto pregiati<br />

ortaggi spinosi e coriacei come il cardo, parente prossimo del<br />

carciofo. Tra le numerose varietà, quella del cardo "gobbo", coltivato<br />

in Piemonte, si chiama così perché a fine estate la pianta viene<br />

piegata e interrata affinché si imbianchisca.<br />

Il processo di imbianchimento, usato anche per la lattuga romana,<br />

il radicchio o la cicoria belga, rende le verdure più dolci e croccanti,<br />

ma, ricorda l’autrice, questi alimenti sono più poveri di nutrienti.<br />

Quindi è bene alternare verdure pallide a verdure belle verdi, come<br />

carciofi e spinaci, ricchi di vitamine e sali minerali. Infine, un consiglio:<br />

per evitare l’ossidazione della verdura basta spremere un po’<br />

di limone nell’acqua di cottura delle coste per mantenerle bianche,<br />

oppure strofinarlo su cardi o carciofi tagliati per conservarli freschi e<br />

verdi in attesa di cuocerli o di mangiarli crudi. Tra l’altro il limone, a<br />

differenza degli altri agrumi, è realmente disponibile tutto l’anno<br />

perché ha una doppia fioritura: quella in primavera<br />

che dà i limoni invernali (più pregiati)<br />

e quella di settembre che produce<br />

i verdelli, che<br />

maturano in estate.<br />

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22<br />

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R<br />

U<br />

B<br />

R<br />

I<br />

C<br />

A<br />

CHEF DEL TUO BENESSERE<br />

A Tavola!<br />

La Salute è Servita<br />

Come abbiamo sottolineato al nostro<br />

primo appuntamento, ci fa piacere ribadire<br />

anche stavolta che mangiare meglio è<br />

un fattore determinante nella conquista<br />

del <strong>benessere</strong> e nell’abitudine quotidiana<br />

di una vita più sana.<br />

Il nostro organismo, per svolgere tutte le<br />

sue funzioni, ha bisogno di sostanze fondamentali<br />

come carboidrati, grassi, proteine,<br />

vitamine, minerali e acqua.<br />

Un'alimentazione equilibrata deve dunque<br />

garantire nel corso della giornata l'assunzione<br />

di tutti questi elementi necessari alla<br />

corretta nutrizione.<br />

I cibi e le rispettive qualità nutritive, però, devono essere consumati con regolarità differenti<br />

tra loro e lo stesso vale per la frequenza con la quale li assumiamo. Per questo, un consiglio<br />

utile è quello di fare riferimento al principio della cosiddetta “piramide alimentare” nella<br />

quale vediamo che i grassi sono collocati al vertice, proprio perché la loro assunzione<br />

dovrebbe essere molto ristretta, specialmente nelle quantità.<br />

Troppi oli e grassi sono nocivi e, se surriscaldati,<br />

possono essere addirittura pericolosi! Le<br />

calorie contenute nei grassi, inoltre, portano<br />

al sovrappeso e l’eccesso di quelli che definiamo<br />

grassi “cattivi” può influenzare negativamente<br />

la nostra biochimica, alterando significativamente<br />

gli effetti protettivi degli<br />

antiossidanti e vanificando le proprietà<br />

benefiche delle vitamine.<br />

Infatti, troppi grassi nell’organismo rendono<br />

difficile il lavoro del corpo: il<br />

metabolismo dell’insulina è disturbato,<br />

la circolazione è appesantita, la capacità<br />

di difesa contro le infezioni diminuisce.<br />

Ecco perché sono in molti a concordare<br />

che i grassi in eccesso sono una delle principali<br />

cause di malattie cardiovascolari e di<br />

disturbi del metabolismo.<br />

Quelli che abbiamo elencato sarebbero già<br />

motivi più che sufficienti per rinunciare ai<br />

grassi, ma ce n’è uno ancora più importante<br />

per la nostra ricerca del piacere a tavola: i<br />

grassi non aggiungono sapore ai nostri piatti!


AMC che da sempre ha come filosofia fondamentale quella<br />

del “mangiare meglio, vivere meglio”, vuole svelarvi il secondo<br />

ingrediente della ricetta del Benessere: la cottura e<br />

l’arrostitura senza l’aggiunta di oli e grassi.<br />

Generalmente, si tende ad associare l’idea di “sapore” a una<br />

cucina molto condita. Ora abbiamo il piacere di dimostrare<br />

che, grazie alle unità AMC di cottura, è possibile preparare<br />

pietanze contemporaneamente sane e gustose.<br />

Con AMC basta semplicemente cuocere senza aggiungere oli o grassi,<br />

perché con l’esclusivo Metodo AMC di cottura l’alimento cuoce nel proprio<br />

sugo - sfruttando la propria parte umida - , rimane morbido e succoso, ha molte meno calorie<br />

ed è molto più saporito. Per questo è possibile anche diminuire l’aggiunta di sale.<br />

Una conquista favolosa di sani sapori e piatti leggeri!<br />

In questo modo, infatti, carne, pollame, selvaggina e diversi tipi di pesce si potranno gustare<br />

appieno rivelando finalmente il loro vero sapore. Oltre alla scoperta del gusto, la vostra salute<br />

guadagnerà anche tutte quelle vitamine e proteine contenute negli alimenti (che sino ad ora le<br />

cotture troppo ‘grasse’ hanno sempre neutralizzato).<br />

Ogni unità del Super Multisistema AMC di cottura si prende cura degli alimenti e quindi della<br />

salute e del <strong>benessere</strong> di chi vuole unire il gusto al sano mangiare.<br />

Nella prima puntata abbiamo detto che il <strong>benessere</strong> - oltre che fisico - è anche psicologico ed<br />

emozionale. Il Metodo AMC di cottura trasforma il mangiare in una esperienza piena di<br />

emozioni perché mangiare con gusto con la certezza che tutto è anche sano sarà una bella<br />

scoperta e un grande piacere!<br />

E non è finita qui. Ci prepariamo a un nuovo appuntamento suggerendo che - per una sana e<br />

corretta alimentazione - è determinante non solo la cottura dei cibi, ma anche la conservazione<br />

degli alimenti: sia quelli freschi che le pietanze già cotte che si desidera tenere in frigo.<br />

Buon appetito e… buona salute!


26<br />

HOOODDD 55<br />

I CAPELLI<br />

SECONDO DINA<br />

INTERVISTA A DINA AZZOLINI A CURA DI MARINA ROBBIANI<br />

Ho conosciuto Dina e Francesca un anno fa e da allora ho cambiato<br />

il mio modo di spazzolare i capelli, ho imparato a lavarli<br />

usando la crema prima dello shampoo e non dopo, e metto in<br />

mostra il mio ciuffo bianco alla Crudelia De Mon con orgoglio.<br />

Ho anche scoperto che tagliarsi i capelli vuol dire prendersi cura<br />

di sé, divertirsi, rilassarsi. Per questo sono tornata a fare una<br />

“Ciò che ci avvince chiacchierata con loro. Per parlare di capelli, ma non solo.<br />

è semplice eleganza.<br />

Tenga la donna in Come si possono definire dei bei capelli?<br />

ordine i capelli: sono Una bella chioma è lunga fino alla schiena, sana, folta e seducente.<br />

le mani a dare la Ogni tanto si incontra in giro, con la treccia o senza, e quando la vedo<br />

bellezza, sono le mani mi fermo per strada a guardarla. Ma soprattutto i bei capelli sono quel-<br />

a toglierla. In più modi li naturali, non tinti. La ragione è semplice, i capelli naturali sono sem-<br />

si possono adornare: pre giovani, i capelli trattati sono vecchi, perdono di lucentezza, vitalità<br />

tra le fogge, scelga ed energia, la loro qualità principale. La nostra energia infatti si<br />

quella più adatta, e per trasmette anche grazie i capelli: corre verso l’alto - il cielo - e attorno<br />

consiglio si rivolga allo a noi, verso gli altri. La simpatia e l’antipatia di pelle passa anche dai<br />

specchio… Ma come capelli. Se ci tingiamo perdiamo alcune percezioni, una parte di ener-<br />

non potresti enumerare gia se ne va insieme al nostro colore naturale. L’aura che ci circonda<br />

le ghiande d’una non è più perfetta.<br />

quercia, né sull’Ibla Qualche regola d’oro per curare i capelli con l’arrivo dell’inverno?<br />

l’api infinite, o in cima " Innanzitutto amate i propri capelli. È la prima vera cura. Può sem-<br />

ai monti i lupi, così brare strano, ma sono pochi quelli che li amano davvero. Parlare del<br />

nessuno potrà mai 15/20% è dire tanto, la maggior parte li vorrebbe diversi da come sono.<br />

contare le mille Il messaggio che ci arriva in continuazione è che siamo imperfetti, ci<br />

acconciature; ad insegnano a non piacerci e a voler cambiare a tutti i costi (chi ha i capel-<br />

ogni giorno mille li diritti li vuole ricci e viceversa…). In realtà, chi non ama i suoi capelli non<br />

ancora ne può essere in armonia con il suo corpo. In questo senso, chi ha i capelli na-<br />

nascono turali vive in maggior sintonia con se stesso. Se non riusciamo ad apprezzarci<br />

diverse.” per ciò che siamo ci facciamo del male. Non a caso continuano ad aumentare<br />

(Ovidio, le persone che si strappano i capelli, e non solo quelli bianchi, sono tantissime<br />

L’arte di le ragazze che si creano in testa chiazze simili all’alopecia, o si aprono le punte…<br />

amare) In fondo, è dalla smania di trasformare i propri capelli che parte l’ossessione per la<br />

chirurgia estetica e tutto quello che ne consegue.<br />

" Secondo punto la spazzola: rotonda, il più grande possibile e rigorosamente di<br />

materiale naturale, è fondamentale per la salute dei nostri capelli. Per spazzolare bene<br />

occorre muovere i capelli da dietro in avanti e da destra a sinistra e viceversa. Fatelo regolarmente<br />

2 volte al giorno, mattina e sera. Dopo il lavaggio invece, spazzolate quando i<br />

capelli sono asciutti.


" Lavate e sciacquate i capelli con grande<br />

attenzione. Come prima cosa lavate bene<br />

“solo” con abbondante acqua calda per togliere<br />

ogni vecchio residuo di crema. In un secondo<br />

passaggio diluite lo shampoo e distribuitelo sui<br />

capelli. Lo shampoo deve essere a basso pH<br />

(pH 5), non deve fare tanta schiuma né avere<br />

alcuna intenzione di curare (se esistono dei<br />

problemi vanno affrontati in altro modo), e va<br />

usato in minima quantità a seconda della<br />

lunghezza dei capelli e della frequenza dei<br />

lavaggi. In città il consiglio è di lavarsi i capelli se<br />

non quotidianamente almeno ogni tre giorni,<br />

diluendo in un bicchiere d’acqua calda 2 ml di<br />

shampoo per i capelli corti e 5 ml per quelli<br />

lunghi, e distribuendolo in più punti della testa.<br />

Quindi massaggiate bene il cuoio capelluto che<br />

trattiene odori e polveri, sciacquate con molta<br />

acqua calda e concludete con acqua fredda<br />

(preferendo l’acqua distillata contro il calcare)<br />

per astringere i pori, stimolare la circolazione e<br />

aumentare la lucentezza dei capelli. Non fate<br />

mai due lavaggi consecutivi.<br />

" Sia per lavare sia per<br />

asciugare, è importante<br />

eseguire gesti sempre uguali<br />

e regolari: in entrambi i casi<br />

accompagnate i capelli con<br />

le mani da dietro in avanti e<br />

da una parte all’altra, rivoltando<br />

le radici. A proposito<br />

di asciugare, attenzione al<br />

phon: usatelo sempre con<br />

diffusore e mai a temperature<br />

elevate.<br />

" Il problema principale<br />

dell’inverno sono le doppie<br />

punte. Anzi, per essere più<br />

precisi, i capelli secchi sono<br />

dovuti alle doppie punte.<br />

Proprio per questo noi proponiamo<br />

dei trattamenti di<br />

nutrizione, la cui efficacia è maggiore rispetto a<br />

quanto si può fare in casa con la crema. Si tratta<br />

di nebulizzazioni, frantumazioni di olio che<br />

eliminano residui e polveri che si trovano sul<br />

cuoio capelluto e nutrono la cute e il capello<br />

senza depositare grassi.<br />

Foto Tripoli.<br />

" Un trattamento nutriente alternativo alle<br />

nostre nebulizzazioni, da preparare tranquillamente<br />

a casa, è una maschera di maionese<br />

senza sale, a cui va aggiunto del succo di<br />

limone per togliere un po’ di odore. Lasciatela<br />

riposare in testa fino a quando diventa dura e<br />

risciacquate bene. A questo punto usate lo<br />

shampoo diluito come al solito.<br />

" Non dimenticate poi il taglio. Un buon<br />

taglio di capelli vi permette di stare anche tre<br />

mesi senza andare dal parrucchiere, senza<br />

aver bisogno di messinpiega.<br />

Al “taglio di forma” che interviene sul<br />

volume dei capelli accogliendone il<br />

carattere naturale e adeguando la forma<br />

a ciò che la/il cliente intende esprimere<br />

di sé, Dina affianca il “taglio di salute”<br />

che, fatto almeno ogni 2 mesi, agisce<br />

sulle doppie punte senza toccare<br />

lunghezza e forma, perfetto per mantenere<br />

lucentezza e forza, in particolare<br />

ai capelli lunghi.<br />

Dina, qual è il momento<br />

giusto per cambiare look?<br />

Quando ne sentite realmente<br />

bisogno. Da DINA<br />

non si viene tutte le settimane,<br />

ma anche ogni 3-4<br />

mesi. Attenzione però: non<br />

sono io che decido quanto<br />

tagliare, è la cliente che deve<br />

farlo quando ne sente il<br />

bisogno. Lo so, è una<br />

battaglia continua ma poi i<br />

risultati si vedono. Io non ho<br />

modelli da proporre, ogni<br />

persona ha la sua “testa”. Chi<br />

è indeciso è meglio che<br />

aspetti. Il cambiamento che<br />

riguarda ognuno di noi in<br />

modo diverso va rispettato<br />

nei suoi modi e tempi. Non è detto che ogni<br />

volta che cambia stagione si debba modificare<br />

taglio e forma. Al contrario, se non rispettiamo<br />

la nostra struttura originale rischiamo di rovinarci<br />

i capelli. Ad esempio oggi va di moda l’asciugatura<br />

alla piastra. Ecco, fa veramente male.<br />

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28<br />

HOOODD 55<br />

Da che età sarebbe bene iniziare a<br />

tagliare i capelli ai bambini?<br />

Penso che tagliare i capelli ai bambini fino a 3 anni-3<br />

anni 1/2 sia in qualche modo peccato. In<br />

questi primi anni di vita, come dice Rudolf<br />

Steiner, sviluppiamo la nostra personalità e<br />

tagliare i capelli può significare interromperne<br />

lo sviluppo. È un po’ come rovinare<br />

la fanciullezza, infatti i bambini subiscono uno<br />

shock quando si tagliano i capelli prima di questo<br />

periodo. L’esperienza m’insegna che diventano<br />

molto nervosi, piangono e urlano, si rischia di lasciargli<br />

un brutto segno. Al contrario sarebbe bello coltivare<br />

la fanciullezza anche attraverso i capelli. Con il<br />

primo taglio in qualche modo si diventa adulti.<br />

Come reagiscono i bambini<br />

davanti allo specchio?<br />

Foto di<br />

Mario Giacomelli.<br />

Sono molto interessanti. Lo specchio li imbarazza e si guardano come<br />

se non si conoscessero, tirano fuori la lingua, si fanno smorfie e boccacce,<br />

tengono la testa stortissima... Li osservo da parecchio tempo e<br />

direi che è una cosa che li accomuna tutti fin verso i 4 anni.<br />

A partire da 5/6 anni i bambini sanno già quello che vogliono, bisognerebbe lasciarli fare<br />

un po’ di più quello che desiderano. Non imporre regole fisse che spesso vivono come un’ossessione,<br />

poi finisce che a 14 anni si tingono di rosso, verde, viola… D’altro canto, sono in molti a<br />

portarmi i bambini quando devono tagliare i capelli per la prima volta. In genere li accompagnano<br />

le nonne, ma una volta mi è capitato un papà che è venuto qui proprio perché voleva una<br />

testa “speciale”. Sono queste le cose che mi piacciono. Sono abituata ad avere intere famiglie, è<br />

sempre bellissimo lavorare con persone di tutte le età, dai 4 ai 90 anni.<br />

Come vanno lavati i capelli a un bambino?<br />

Visto che i capelli di un bimbo vivono meno e creano più problemi sul cuoio capelluto - ad esempio<br />

lasciano più grassi - si può usare uno shampoo più forte di quello di un adulto. La dose ideale<br />

per un lavaggio di tutti i giorni è 1/2 cucchiaino da tè di shampoo in un bicchiere d’acqua. Se<br />

invece si lavano i capelli ogni 3 giorni, va bene anche 1 cucchiaino da tè di shampoo.<br />

L’importante è non fare mai 2 passate di shampoo, diluirlo sempre e soprattutto insegnare ai<br />

bambini a lavarsi i capelli nel modo corretto. Una cosa che nessuno fa è sciacquare bene i capelli<br />

prima di mettere lo shampoo con dell’acqua calda, che porta via lo sporco principale. In un secondo<br />

lavaggio si usa lo shampoo, che porta via il grassino che rimane, e si risciacqua tantissimo<br />

finendo con un po’ di acqua fredda.<br />

2 dritte in più:<br />

Ç Quando si va in piscina o al mare, è d’obbligo per tutti i tipi di capelli una crema protettiva,<br />

da mettere prima di lavare: una noce di crema sulla mano ben distribuita su tutte le lunghezze,<br />

da metà capello verso la punta. La crema, oltre che nutrire, aiuta a togliere i residui dello shampoo,<br />

a rendere i capelli più lucidi e trasparenti, a mostrare meglio i riflessi. Esattamente come per<br />

gli adulti.<br />

Ç Specialmente quando i bambini hanno i capelli lunghi, è importantissimo insegnare fin da piccoli<br />

a spazzolarli ogni sera e ogni mattina, una norma che dovrebbe diventare un’abitudine come<br />

quella di lavarsi i denti.


Dina fotografata da Francesca<br />

I Prodotti<br />

La linea di prodotti ad ingredienti naturali DINA per la cura, la bellezza e il mantenimento dei<br />

capelli (che trovate direttamente presso il suo atelier) è realizzata su indicazione di Dina e<br />

Francesca da due aziende: un’azienda che segue i dettami dell’Antroposofia e una ditta<br />

Erboristica di alto livello. È dedicata a donne, uomini, adulti e bambini:<br />

Sapone Liquido per Capelli Ph5<br />

Sapone detergente.<br />

Crema per Capelli alle Vitamine<br />

Crema prelavaggio che protegge da agenti schiumogeni e<br />

inquinanti.<br />

Crema per Capelli all’olio di Cocco<br />

Crema prelavaggio che protegge dagli agenti esterni come<br />

l’acqua salata del mare, i disinfettanti delle piscine e altri<br />

elementi inquinanti.<br />

Frizione Rinforzante<br />

Rinforza la radice del capello, previene e combatte la caduta.<br />

Nutrizione Liquida a Base di Aloe<br />

È un prodotto che si spruzza. Grazie all’aloe, che crea una<br />

sottilissima pellicola, difende dall’inquinamento, nutre e<br />

rende i capelli lucenti. Si può usare in qualsiasi momento della giornata. Al mattino ad esempio<br />

va benissimo, si spruzza sulla radice e si massaggia. Si asciuga in fretta e aiuta a mantenere<br />

a posto i capelli. Protegge dall’inquinamento.<br />

Per tanti anni Dina è stata alla ribalta nel mondo della moda<br />

(Valentino, Lancetti, Albini, Missoni, Mila Schon, Krizia, Palma<br />

Picasso), dello spettacolo e dell’arte (Cascella, Giò Pomodoro,<br />

Bruno Contenotte, Aldo Jacober).<br />

Attiva nei grandi circuiti internazionali, le sue creazioni sono pubblicate<br />

sulle principali riviste (Harper’s Bazar, Vogue, Amica, Elle,<br />

Madamoiselle, Domus, Architektur Wohnen, Time Out).<br />

Dal 1978 il suo lavoro si è fatto più profondo e silenzioso: abolisce<br />

le tinture, i prodotti chimici e i bigodini e mette a punto un metodo<br />

di cura igienica dei capelli, di taglio e di preparazione e utilizzazione<br />

di prodotti naturali preparati in laboratorio.<br />

Dina e Francesca lavorano con donne e uomini, bambini e adolescenti;<br />

alcuni dei clienti più affezionati sono personaggi della cultura che, come Dina, fanno del<br />

loro lavoro l’espressione di uno stare nel mondo con responsabilità e senso della bellezza. Nel<br />

2003 Dina lascia la sede milanese di via della Spiga e trasferisce l’atelier in via Kramer 33, affi-<br />

dando il progetto dello spazio a Tarshito che ne<br />

ha fatto un luogo confortevole per il corpo e<br />

per lo spirito adottando simboli archetipici e<br />

utilizzando materiali naturali quali legno, cera<br />

d’api, acqua, cristalli, terra cruda.<br />

Ha scritto un libro che verrà pubblicato,<br />

dove Dina svelerà tutti i suoi segreti.<br />

DINA<br />

Via Kramer, 33 – Milano<br />

Tel. e Fax 02.29533032<br />

e-mail: dinamyt@libero.it<br />

Illustrazioni di Azra Kamrava<br />

HOODD 5555<br />

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L’ARCHITETTO DEI SOGNI<br />

“Dipingo<br />

da quando<br />

ero ragazzo e<br />

me la sento addosso<br />

come un vestito<br />

cucito sulla mia pelle.<br />

Per quanto riguarda<br />

la coerenza<br />

della mia pittura,<br />

dico che<br />

ci giro intorno<br />

come un innamorato e<br />

anche quando cerco<br />

nuovi temi,<br />

essi finiscono sempre<br />

col diventare<br />

variazioni<br />

di quell’unico tema<br />

che è<br />

il rapporto umano<br />

tra le cose<br />

e le creature.”<br />

Il Portico, 1928<br />

Una Mostra a Milano<br />

Franco Gentilini nel centenario della nascita<br />

Dipinti! collages e opere su carta dal "#$% al "#&#<br />

Museo della Permanente<br />

11 novembre 2009 - 3 gennaio 2010<br />

Curata da M. Teresa Benedetti, questa<br />

grande mostra antologica nasce per il<br />

centenario della nascita di Franco<br />

Gentilini (1909-1981), le cui opere<br />

sono l’affresco di un’Italia che dopo<br />

Il tango, 1973.<br />

essersi frantumata e ricostruita, cerca la<br />

sua nuova dimensione poetica e narrativa. Strada alla Cattedrale di Palermo, 1953.<br />

Protagonisti dell’arte di Gentilini, di una<br />

lunga e ricca esperienza che non dimentica<br />

nulla - dalla metafisica alle suggestioni<br />

cubiste - giocolieri e suonatori ambulanti, figure<br />

popolari e quotidiane che si muovono<br />

all’interno di paesaggi “stravolti” dove piazze,<br />

ponti e cattedrali reinventano lo spazio e raccontano<br />

la storia di un grande poeta, di un<br />

“architetto di sogni”<br />

che ci trascina nella<br />

sua avventura umana,<br />

tornando ad illustrarci<br />

il percorso della nostra<br />

memoria.<br />

Il banchetto, 1952.<br />

Società per le Belle Arti<br />

ed Esposizione Permanente<br />

Via Filippo Turati 34, Milano<br />

Informazioni al pubblico: 02 6599803


APERTO A TUTTI<br />

Bocconi d’allegria col<br />

Bim Bum Brunch<br />

A due passi dal Duomo si rinnova ogni domenica l’appuntamento<br />

con il Bim Bum Brunch: un momento di svago per tutta la famiglia<br />

che ha luogo al Ristorante “Il Rosa”, all’interno dello Starhotels Rosa<br />

Grand di Piazza Fontana a Milano. L’originale e fortunata iniziativa,<br />

ideata da Marcello Forti cinque anni fa, è ormai diventata un vero e<br />

proprio rito per grandi e piccini.<br />

I bambini trovano qui uno spazio allestito appositamente per loro,<br />

dove giocare liberamente e divertirsi, pranzare<br />

con cibi sani scelti all’interno di un menu<br />

con i loro piatti preferiti. E mentre i genitori<br />

possono godersi in tutta tranquillità il brunch<br />

della domenica, accolti in un ambiente rilassante<br />

e raffinato, reso ancora più piacevole<br />

da ottima musica dal vivo, clown e animatori<br />

si occupano dei piccoli, ai quali, dopo pranzo,<br />

è dedicato uno speciale spettacolo.<br />

Allegria e<br />

buona cucina a<br />

prezzi<br />

competitivi: 30<br />

euro solo<br />

per gli adulti…<br />

i piccoli,<br />

come sempre<br />

al Rosa,<br />

sono ospiti.<br />

Sabato 19 e domenica 20 dicembre, in occasione del<br />

BIM BUM Brunch, Il Rosa festeggerà con un Brunch un po’ “speciale”<br />

il Natale assieme a tutti i bambini.<br />

Ristorante “Il Rosa”<br />

presso Starhotels Rosa Grand, Piazza Fontana 3, Milano<br />

Tel. 02 89095235 – info@ilrosa.it - www.ilrosa.it<br />

HOODD 5555<br />

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ALTO ADIGE: VACANZA, CIBO & WELLNESS<br />

34 9W^^S M[efS<br />

?afW^


Foto:Archivio Dolomiti Superski.<br />

L ’inverno<br />

è un momento perfetto per alternare la cura del<br />

proprio corpo (e del proprio spirito, non dimentichia-<br />

molo mai) allo sci, uno sport ideale in Alto Adige, con<br />

l’ingresso della stazione sciistica Plan de Corones che parte<br />

direttamente dal Bella Vista Hotel Emma: circa 100 chilometri<br />

di piste e collegamenti al comprensorio sciistico dell’Alta<br />

Badia, con impianti appena rinnovati e con la neve che non<br />

manca mai (www.dolomitisuperski.com). E dopo una giornata<br />

di sci, all’interno<br />

dell’Hotel vi<br />

accoglie il calore di un design nuovo di zecca arredato in stile<br />

alpino (il cui aroma di legno di cirmolo vi avvolge e inebria<br />

dopo un secondo), il centro estetico e la voglia di pensare al<br />

proprio <strong>benessere</strong> e riposo dopo una giornata di sport. Dulcis<br />

Foto:Tourismusverband Alta Badia.<br />

in fundo, vi aspettano raffinate e gustosissime<br />

cene con piatti d’artista firmati<br />

dallo chef. Antico e moderno,<br />

tradizione e novità si fondono nell’ambiente<br />

e nella cucina, nell’atmosfera,<br />

nell’eleganza che ci suggeriscono per<br />

primi quei “monti pallidi” che dominano<br />

la vallata. Le Dolomiti, le montagne<br />

più allegre del mondo.<br />

Affascinante Natale altoatesino in montagna<br />

•<br />

(dal 19 al 26 Dicembre)<br />

7 incantevoli giorni di vacanza con inclusi i seguenti servizi e attività:<br />

la nostra pensione speciale 3/4 con il pacchetto del gourmet**<br />

la visita del mercatino di Natale di Brunico, con il vin brulé, i biscotti, i regali<br />

e l’incredibile atmosfera natalizia<br />

l’incanto delle feste natalizie sotto l’albero con l’arrivo di Babbo Natale<br />

il nostro meraviglioso cenone di Natale<br />

ogni pomeriggio il Bambi Club, lo straordinario programma per i bambini<br />

l’utilizzo quotidiano del paesaggio sauna e della piscina panoramica<br />

con il pacchetto “coccole & piacere”**<br />

speciale Natale “coccole & piacere” nel centro <strong>benessere</strong> Bella Vista<br />

con il bagno “arancia, cannella, chiodi di garofano” nella vasca idromassaggio panoramica**<br />

Bella Vista Hotel Emma<br />

Strada Plan de Corones 39 - San Vigilio di Marebbe (BZ) 35<br />

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HOD 55555


36<br />

HOOODDD 55<br />

REGULAT ® ITALIA<br />

A CURA DEL DR. NADER BUTTO<br />

La natura<br />

dei Bioni<br />

Se esaminiamo il sangue vivente tramite normali microscopi<br />

da laboratorio ad alto ingrandimento, appositamente<br />

progettati per vedere il sangue su campo scuro<br />

o contrasto di fase, possiamo osservare un minuscolo microrganismo<br />

simile a degli elementi. Questi minuscoli elementi (i<br />

Bioni) sono delle vesciche rotonde, con un diametro dai 2 ai<br />

10 mm, circondati da una spessa membrana dentro cui compariva<br />

un liquido bluastro, forse formato da materia vivente o<br />

non vivente che era stata sottoposta al processo di idratazione<br />

e ingrossamento. È stato dimostrato che i Bioni sono presenti<br />

praticamente dappertutto, nell’aria, nell’oceano, nel sangue,<br />

nell’urina, e sono in grado di svilupparsi dalla disintegrazione di sostanze molto cariche che presentano<br />

un intenso colore blu (W. Reich). Questi minuscoli elementi prosperano nelle cellule del<br />

sangue, nel plasma, nei fluidi corporei e nei tessuti, vivendo in armonia con il corpo in una<br />

relazione simbiotica o mutuamente benefica. In circostanze particolari possono svilupparsi in<br />

micro-organismi conosciuti come virus, batteri o funghi: subiscono una metamorfosi per adattarsi<br />

alle loro condizioni. Hanno le proprietà degli organismi viventi ma, a differenza dei batteri e dei<br />

virus, hanno due diversi cicli vitali: un “micro-ciclo” (costituito da 3 forme) che si osserva negli<br />

individui sani, e un più complesso “macrociclo” (costituito da 16 forme) che si osserva solitamente<br />

negli individui con malattie degenerative, compreso il cancro (G. Naessens).<br />

Sulla base di ulteriori osservazioni e come documentato con video al rallentatore, tali elementi<br />

si organizzano in forme di vita elementari come amebe e parameci (Reich). Il batteriologo<br />

tedesco Guenther Enderlein ha osservato minuscoli microrganismi simili a degli elementi che<br />

ha chiamato protiti. Egli affermava che questi minuscoli elementi prosperano nelle cellule del<br />

sangue, nel plasma, nei fluidi corporei e nei tessuti, vivendo in armonia con il corpo in una relazione<br />

simbiotica o mutuamente benefica. Riteneva che i protiti fossero tra le più piccole unità biologiche<br />

organizzate del corpo, presenti in ogni cellula animale o vegetale composta da elementi innocui,<br />

fondamentali e benefici, responsabili dell’attività delle cellule, dei tessuti<br />

e degli organi. La cosa più interessante riguardo a tali microrganismi<br />

è la loro capacità di cambiare e adattarsi all’ambiente.<br />

Èstato osservato che nei casi in cui si verificava un grave<br />

cambiamento o un deterioramento nell’ambiente interno<br />

del corpo in seguito a inquinamento ambientale, tossine,<br />

iperacidità, stress e cibo alterato, tali elementi attraversavano<br />

varie fasi dello sviluppo ciclico, e dall’essere agenti<br />

innocui progredivano fino a diventare batteri o funghi (patologici)<br />

produttori di malattie.


Importanza dei Bioni<br />

IBioni sono forme intermedie “di<br />

transizione” che si trovano “a metà<br />

strada fra la vita e la non vita, considerate<br />

più essenziali per la vita che<br />

le cellule” (Béchamp). Mentre di<br />

recente il dottor Hans Niedermaier è riuscito a<br />

produrre una concentrazione di simbionti creando<br />

un processo di fermentazione a cascata<br />

di frutta e verdura. Questo prodotto della fermentazione<br />

contiene prototipi di bacilli vitali in<br />

forma pura altamente concentrata. Gli esperimenti<br />

in vitro hanno dimostrato che aggiungendo<br />

la concentrazione di simbionti ad una<br />

goccia di sangue degenerato contenente batteri,<br />

questi ultimi sono disintegrati e ritornati alla<br />

loro forma originale e convertiti in simbionti,<br />

che possono essere utilizzati per aumentare la<br />

carica vitale del nostro organismo.<br />

Per concludere<br />

Possiamo dire che i Bioni descritti in vari<br />

studi (tra cui quelli citati in precedenza)<br />

mostrano caratteristiche morfologiche e<br />

cinetiche proprie degli organismi viventi complessi:<br />

sono circondati da una struttura a membrana<br />

spessa che contiene protoplasma, sono<br />

capaci di crescere e dividersi e sono in grado di<br />

muoversi. La formazione dei Bioni è azionata e<br />

guidata dalle leggi della chimica e della fisica. La<br />

Referenze<br />

Albert Einstein, Investigations on the Theory of Brownian<br />

Movement, ed. R. Fürth, translated by A.D. Cowper (1926,<br />

reprinted 1956); Einstein, Collected Papers, vol. 2.<br />

Béchamp, Les microzymas, éd. Centre international d’études<br />

A. Béchamp (1990, reedition of book published in 1883).<br />

Beinert H., Holm R. and Munck E., Iron-sulfur clusters:<br />

nature’s modular, multipurpose structures, Science, V. 277<br />

(August 1997).<br />

Brau Charles A. Modern Problems in Classical<br />

Electrodynamics. Oxford University Press (2004).<br />

Enderlein G., Bakterien-Cyclogenie, Verlag de Gruyter & Co<br />

Berlin (1925).<br />

Griffiths David J., Introduction to Electrodynamics, 3rd ed.,<br />

Prentice Hall (1999).<br />

comparsa di una struttura di Bione<br />

auto-organizzata è regolata dalle leggi<br />

familiari della idrodinamica magnetica.<br />

Il flusso di particelle caricate elettricamente<br />

crea molteplici piccole entità di<br />

plasma magnetico organizzate in<br />

campi magnetici, entità dalla struttura indipendente<br />

che si conservano e si organizzano<br />

autonomamente. Questa à la base dell’autopoiesi<br />

che guida il modello e il processo dell’interazione<br />

fra i vari componenti del Bione e fra<br />

il Bione e l’ambiente. Il fatto che tutte le strutture<br />

osservate si riuniscano e crescano in vitro<br />

quando i procedimenti vengono sottoposti a<br />

condizioni termiche estreme, solitamente letali<br />

per altri organismi viventi, indica che i Bioni<br />

erano delle forme “di transizione” intermedie, a<br />

“metà strada fra la vita e la non vita”.<br />

Gli esperimenti in vitro hanno dimostrato che<br />

aggiungendo la concentrazione di simbionti<br />

(“prototipi di bacilli vitali in forma pura altamente<br />

concentrata”) ad una goccia di sangue<br />

degenerato contenente batteri, questi ultimi<br />

sono disintegrati e ritornati alla loro forma<br />

originale e convertiti in simbionti. Una somministrazione<br />

di simbionti carichi attraverso il<br />

cibo potrebbe aumentare la carica energetica<br />

delle cellule e prevenire la loro degenerazioni<br />

o l'infezioni dai germi.<br />

Hannes Alfvén, Cosmic Plasma See section VI.13.1. Cellular<br />

Structure of Space (1981).<br />

Huber C. and Wachtershauser G., Peptides by activation of<br />

amino acids with CO on (Ni,Fe)S surfaces: implications for<br />

the origin of life, Science, V. 281 (July, 1998).<br />

Maturana Humberto & Varela Francisco Autopoiesis and<br />

Cognition: the Realization of the Living. Robert S. Cohen and<br />

Marx W. Wartofsky (Eds.),<br />

Ignacio Ochoa P., Ultrastructural and light microscopy<br />

analysis of SAPA bions formation and growth in vitro.<br />

Reich Wilhelm, The Bion Experiments, On The Origin Of Life.<br />

Octagon Books, Farrar Straus Giroux, New York (1938).<br />

Reich Wilhelm, The Discovery of the Orgone: II. The Cancer<br />

Biopathy. Orgone Institute Press, New York (1948).<br />

Nader Butto, medico cardiologo è nato a Nazaret (Israele), si è laureato in medicina e chirurgia a Torino e si<br />

è specializzato in cardiologia in Israele, paese nel quale attualmente vive e lavora come cardiologo specialista<br />

in cardiologia invasiva presso il Rabin Medical Centre di Petah Tikva. Membro della FIHS (Israel Heart<br />

Society) dal 1993, ha conseguito nel 2003 il Diploma di Europeo di Cardiologia (ESC Congress Vienna) ed è<br />

membro dal 2004 della European Society of Cardiology, FESC (ESC Congress Munich). Ha pubblicato Il<br />

Settimo senso (Un nuovo e rivoluzionario approccio terapeutico). Ed.Mediterranee, 1998; Medicine and the<br />

Seventh Sense (In lingua Ebraica). Modan Publ., 2002; Medicina Universale e il Settimo Senso. Edi. Mediterranee, 2004.<br />

Tiene corsi sul metodo del Dr. Nader Butto e il Settimo senso in Italia e Svizzera.<br />

Per informazioni: www.naderbutto.com<br />

HOD 55555<br />

37


Maurice Cereghini Institute<br />

Centri di Pranoterapia e Naturopatia<br />

Maurice Cereghini,<br />

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Esperto in Medicine Olistiche<br />

e Guarigione Spirituale,<br />

Pranoterapeuta e Naturopata.<br />

Fondatore e Direttore, dal 1988, del<br />

Maurice Cereghini Institute,<br />

una delle più importanti strutture elvetiche<br />

nella produzione e distribuzione<br />

di prodotti fitoterapici ed erboristici.<br />

Maurice Cereghini potrà aiutarti<br />

nei suoi studi in Italia e Svizzera<br />

attraverso la sua ventennale esperienza.<br />

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40<br />

HOOODDD 55<br />

IL MUCOZINUM 200K PLUS<br />

Influenze e<br />

Infezioni Batteriche?<br />

No, Grazie<br />

A CURA DI PATRIZIA NECCI<br />

Che cos’è:<br />

Il Mucozinum 200K Plus è una cura immunizzante omeopatica con ceppi bioterapici<br />

diluiti e dinamizzati, indicata per la protezione dalle complicanze dell’influenza<br />

e delle infezioni batteriche delle vie respiratorie superiori, dell’orecchio e della gola.<br />

La diluizione infinitesimale 200K assicura l’efficacia terapeutica ed evita gli effetti collaterali,<br />

grazie alla produzione di anticorpi specifici (Immunità umorale) sullo stampo<br />

degli antigeni introdotti e all’azione immunomodulante dell’influenzinum (memoria<br />

dell’antigene) che stimola l’azione protettiva e di difesa svolta dai linfociti T4h<br />

(Immunità cellulare), ogni qualvolta si assume il bioterapico. L’influenzinum viene<br />

ottenuto a partire dal vaccino preparato per l’omeopatia dall’Istituto Pasteur di Parigi<br />

dai ceppi virali dell’influenza asiatica (Singapore A57) e dell’influenza comune (APR8).<br />

Come agisce:<br />

Il Mucozinum 200K Plus agisce migliorando la reattività del paziente nei confronti delle complicanze<br />

batteriche, ovvero delle infiammazioni inerenti alla sfera O.R.L.: rinofaringite, faringotonsillite, otite, laringiti,<br />

bronchiti, riducendo drasticamente l’uso di farmaci antibiotici e antifiammatori, conseguente all’instaurazione<br />

dell’evento patogeno.<br />

Soprattutto nei bambini, negli anziani e nei soggetti a rischio, in cui il sistema immunitario subisce spesso<br />

danni a causa dell’assunzione non congrua o troppo frequente di tali farmaci, i quali causano un abbassamento<br />

del sistema immunitario che determina una cattiva risposta alle infezioni batteriche e un aumento<br />

della frequenza di recidive.<br />

Quindi l’uso preventivo e continuo del Mucozinum 200K Plus, comporta:<br />

➣ la riduzione degli episodi infettivi batterici: la<br />

reattività dell’organismo migliora e con essa la<br />

resistenza alle infezioni e conseguentemente lo<br />

stato generale di salute.<br />

➣ il dimezzamento del tempo di malattia nella<br />

fase acuta: per la produzione di anticorpi specifici<br />

introdotti con l’assunzione del farmaco, i quali<br />

interagiscono attivamente nei processi di difesa<br />

umorale dell’organismo.<br />

➣ il potenziamento del sistema immunitario agli<br />

episodi virali: attività antinfluenzale.<br />

Da ciò si deduce che il Mucozinum 200K Plus è un prodotto completo in quanto associa all’attività antivirale<br />

specifica dell’Influenzinum, anche quella antibatterica legata alle complicanze a carico dell’apparato<br />

respiratorio, ovvero causate dai batteri Gram negativi e Gram positivi: Streptococcinum e<br />

Staphylococcinum.


¤<br />

Comparazioni:<br />

Alla comparazione con altri prodotti dello<br />

stesso settore occorre sottolineare come<br />

quelli in cui non sono presenti questi ultimi<br />

due nosodi, il Mucozinum 200K Plus risulta più<br />

vantaggioso, in quanto tali Gram positivi rappresentano<br />

l’agente etiologico di importanti complicanze<br />

come i seguenti esempi:<br />

➣ la faringite da Streptococchi (Streptococc. beta<br />

emolitico o da Streptococc. pyogens)<br />

➣ l’otite media acuta (OMA) da streptococchi, in<br />

cui da studi epidemiologici risulta che in bambini<br />

di 3 anni di età oltre i 2/3 ha manifestato uno o<br />

più episodi di OMA, mentre 1/3 ne ha presentati<br />

3 o più ( più rara nei soggetti adulti)<br />

➣ la sinusite batterica acuta da Streptococchi<br />

(Streptococc. Pneumoniae) e da Staphylococchi<br />

(Staphylococc. Aureus)<br />

➣ la bronchite cronica riacutizzata, in cui studi<br />

microbici hanno dimostrato che il 50-70% delle<br />

acutizzazioni infettive è originata da Gram-positivi.<br />

Alla luce di queste informazioni scientifiche, anche<br />

la comparazione dei costi di cura giornaliera o ciclica<br />

è rilevante, a favore del Mucozinum 200K Plus.<br />

Comparando invece il Mucozinum 200K Plus<br />

con i prodotti a base di Anas barbariae<br />

(autolisato di cuore e fegato di anatra), si<br />

denota come essi, pur avendo un’attività antivirale<br />

specifica, hanno una valenza prevalentemente<br />

curativa della fase influenzale acuta, taluni dei<br />

quali associati a rame gluconato ed echinacea,<br />

per potenziarne l’azione sintomatica.<br />

Mentre per la prevenzione, necessitano di essere<br />

associati ad un trattamento immunizzante con<br />

ceppi omeopatizzati di virus influenzali.<br />

Quindi, per questi prodotti, si ricorre all’uso di due<br />

medicamenti per una duplice azione svolta unicamente<br />

dal Mucozinum 200K Plus, dove alla significativa<br />

differenza farmacologica del medicinale stesso<br />

si aggiunge ancora una volta anche quella economica,<br />

calcolata in termini di costi giornalieri di cura<br />

più vantaggiosi rispetto agli altri, in cui il risultato più<br />

importante è il mantenimento dello stato di salute.<br />

In commercio ci sono anche specialità omeopatiche<br />

rivolte a pazienti che presentano particolari problematiche<br />

respiratorie, per cui necessitano di specifici<br />

accorgimenti terapeutici. Tali referenze hanno<br />

una composizione base simile al Mucozinum 200K<br />

Plus e la differenza rispetto a quest’ultimo è determinata<br />

dalla presenza di nosodi causa di specifiche<br />

complicanze bronco-polmonari, come:<br />

Y Aviaire 9CH (Mycobacterium tuberculosis),<br />

Y Serum de Yersin 9CH (ricavato dal siero antitossinico<br />

messo a punto da Alexandre Yersin, che<br />

nel 1894 isolò il bacillo della peste ad Hong-Kong).<br />

Come è facile osservare, la particolarità di un tale<br />

farmaco, giustifica solo in parte l’elevato costo terapeutico<br />

(quasi il doppio rispetto al Mucozinum<br />

200K Plus), tenuto conto anche del tempo consigliato<br />

per garantire l’adeguata copertura immunologica,<br />

ovvero durante il periodo invernale (da<br />

Ottobre a Marzo). Anche sotto questo aspetto, si rileva<br />

che il Mucozinum 200K Plus è un medicinale<br />

completo, a ben più ampio spettro d’azione, sia<br />

rispetto ai ceppi influenzali, che a quelli batterici<br />

delle complicanze da Gram negativi e da Gram positivi<br />

(molto importanti). Quindi, pur confermando la<br />

validità del prodotto sopra descritto, se ne deduce<br />

come questo medicamento sia piuttosto una specialità<br />

di nicchia, rivolta ad una utenza limitata e a un<br />

costo rilevante, piuttosto che un farmaco a validità<br />

superiore come il Mucozinum 200K Plus, rivolto a<br />

tutti grazie al suo ampio spettro d’azione.<br />

In conclusione, il Mucozinum 200K Plus, rappresenta una concreta alternativa farmaceutica alle<br />

attuali proposte mediche per le patologie invernali. In cui alla indiscussa attività farmacologica<br />

dei suoi componenti, si aggiunge la mancanza di effetti collaterali, l’ampio spettro d’azione dello<br />

stesso nei confronti delle patologie virali e batteriche riguardanti la sfera O.R.L..<br />

Sicuramente un minore uso di farmaci antibiotici e antinfiammatori (migliore stato di salute), ad un costo<br />

di mercato inferiore, per la sua offerta, rispetto agli altri prodotti concorrenti del settore omeopatico.<br />

Mucozinum 200K Plus • Confezione da 12 capsule.<br />

Immunizzante omeopatico con ceppi bioterapici diluiti e dinamizzati:<br />

6 Branhamella catarrhalis 6 Klebsiella pneumoniae<br />

6Micrococcus tetragenes 6 Griep nosode<br />

6Streptococcinum 6 Staphylococcinum<br />

Patrizia Necci: responsabile tecnico Omeofarma srl (concessionario esclusivo per l’Italia)<br />

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42<br />

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in Viale Toscana 28 - Tel. 02 58310493<br />

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Con l’arrivo della stagione fredda aumentano i rischi<br />

di contrarre influenza, raffreddore e mal di gola. Si<br />

tratta di disturbi spesso lievi ma che possono mettere<br />

a rischio il <strong>benessere</strong> dell’apparato respiratorio e più<br />

in generale dell’intero organismo.<br />

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ed antibatterica.<br />

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di radicali liberi, che si sviluppano in particolar modo nel corso di infiammazioni ed infezioni.<br />

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46<br />

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Cellule staminali,<br />

un’assicurazione biologica per la vita<br />

Le cellule staminali sono una preziosa fonte di vita.<br />

Conservare le cellule staminali da cordone ombelicale<br />

alla nascita di un bambino significa pensare alla sua futura salute.<br />

Quali malattie curano: La ricerca sulle cellule staminali è indubbiamente una delle aree più interessanti della<br />

biologia nonché la frontiera della medicina moderna. Fin dalla loro scoperta, nel 1978, le staminali hanno<br />

aperto le porte a una nuova branca della medicina detta medicina rigenerativa.<br />

Grazie agli studi condotti in questo ambito si stanno svelando i meccanismi fondamentali che regolano lo<br />

sviluppo di un organismo, e i processi di rinnovamento delle cellule nei tessuti adulti. Scopo della medicina<br />

rigenerativa è trattare alcune gravi patologie con terapie basate sulle cellule staminali. Attualmente le cellule staminali<br />

consentono di intervenire efficacemente nella cura di gravi malattie ematologiche, immunologiche,<br />

genetiche, metaboliche, e oncologiche. Sono già settanta le patologie per cui le cellule staminali rappresentano<br />

la terapia standard, ma la scienza corre e, oltre a queste, ci sono tante altre malattie degenerative per cui sono<br />

in sperimentazione terapie basate su questo vero e proprio patrimonio biologico. Tra queste l’Alzheimer, il<br />

morbo di Parkinson, l’ictus, il diabete di tipo 1, la distrofia muscolare, le patologie cardiovascolari, le sordità neurosensoriali,<br />

le lesioni midollari e molte altre patologie per cui non esistono oggi cure alternative.<br />

Come si possono conservare le cellule staminali: Se una famiglia vuole conservare le cellule staminali da cordone<br />

ombelicale esistono due possibilità: la conservazione eterologa (donazione), l’unica sostenuta dal<br />

Servizio Sanitario Nazionale, e la conservazione autologa (privata, per il bambino e la famiglia). La conservazione<br />

eterologa presenta ancora molte inefficienze in quanto a fronte della richiesta della famiglia di<br />

donare, spesso la raccolta non avviene e il cordone viene gettato tra i rifiuti biologici. La soluzione che al<br />

momento resta quella più sicura è la conservazione autologa. Tutte le Società che offrono sul territorio italiano<br />

la conservazione autologa effettuano le analisi di laboratorio e la conservazione ventennale presso<br />

strutture estere, poiché la normativa italiana non consente la conservazione privata in Italia. La scelta tra un<br />

tipo di conservazione e l’altro dovrebbe essere lasciata interamente alla famiglia senza ingerenze da parte<br />

del sistema pubblico: nessuno vieta a un genitore di stipulare un’assicurazione a favore dei propri figli, non<br />

si spiega come mai lo stesso principio non valga per tutelare i propri figli dal rischio di possibili malattie. Ciò<br />

è particolarmente vero alla luce del crescente numero di trapianti con cellule staminali che avvengono nel<br />

mondo. Negli Stati Uniti, nel 2006, i trapianti di staminali cordonali erano 8.000 e nel 2007 sono saltati a<br />

ben 10.000, registrando una percentuale di successo del 63% per uso familiare e del 27% per uso eterologo<br />

(fonte: “The 6th Annual International Umbilical Cord Blood Transplantation Symposium”).<br />

Tra le numerose società che oggi in Italia offrono questo servizio una delle più qualificate è sicuramente Sorgente<br />

(www.sorgente-salute.it), società di diritto italiano. La migliore e più concreta garanzia di qualità per una<br />

banca di conservazione staminali è sicuramente il numero di trapianti effettuati con le cellule staminali conservate,<br />

i laboratori di Sorgente vantano il primato europeo per numero di trapianti di staminali, effettuati in<br />

12 anni di storia. A oggi il 100% delle richieste di trapianto è andato a buon fine. La maggior parte delle altre<br />

banche operanti in Italia non ha all’attivo neanche un trapianto e quindi la possibilità per le famiglie di riutilizzare<br />

le cellule in caso di bisogno rischia di restare un’incognita.<br />

Sorgente offre ai propri clienti anche aggiornamento ai massimi livelli sullo sviluppo degli<br />

impieghi terapeutici delle cellule staminali, avendo avviato un consorzio di ricerca con<br />

l’Harvard Medical School di Boston e l’Istituto Scientifico San Raffaele di Milano.<br />

Dr. Maurizio Francese, Dipartimento di Biochimica Clinica e Genetica Medica,<br />

Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Torino.

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