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HH OO DD 33 22 - Hod benessere

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HOD 32<br />

1


Sorpresa!<br />

Dal prossimo numero<br />

<strong>Hod</strong> compie<br />

il suo ottavo anno<br />

di pubblicazione.<br />

Per festeggiare,<br />

c’è un regalo per tutti.<br />

Insieme alla Viprof, azienda leader<br />

di distribuzione della medicina naturale<br />

e omeopatica, saremo,<br />

oltre che a Milano e provincia,<br />

presso le farmacie di molte altre città:<br />

Piacenza, Modena, Faenza,<br />

Bologna, Sassuolo, Cremona,<br />

Crema, Belluno,<br />

Cortina D’Ampezzo, Brescia,<br />

Ospitaletto, Como, Erba, Bergamo,<br />

Milano, Monza, Seriate, Lecco,<br />

Imbersago, Lodi, Casal Pusterlengo,<br />

Mantova, Suzzara, Padova, Este,<br />

Abano Terme, Pavia, Vigevano,<br />

Voghera, Rovigo, Adria, Sondrio,<br />

Bormio, Treviso, Vittorio Veneto,<br />

Conegliano Veneto, Varese, Gallarate,<br />

Venezia, Mestre, Vicenza, Schio,<br />

Bassano del Grappa, Verona,<br />

Villafranca, ecc. ecc. ecc. ecc.


Salute & malattia - intervista al Dr. Paolo Vintani<br />

a cura di Andrea Bocchi Modrone 4<br />

Il diritto a non soffrire<br />

di Alberto Ambreck e Raffaella Ferrari 5<br />

È una questione di equilibrio<br />

di Edoardo Felisi 10<br />

La Medicina Cinese<br />

di Caterina Martucci 11<br />

La salute nella Medicina Ayurvedica<br />

di Antonio Morandi e Carmen Tosto 14<br />

Dominare una malattia<br />

di Paola Grassi 16<br />

L’uso delle spezie - Lo zenzero<br />

Mini-corso di Cucina con Noi Due 19<br />

A scuola dall’erborista: “La mia formula?<br />

Sale in zucca!” - intervista alla Dott. ssa Cagnola<br />

a cura di Marina Robbiani 20<br />

L’erba racconta...: Questo inverno<br />

facciamo gli indiani<br />

di Sara Termini 24<br />

Bellezza dove sei?<br />

di Maria Teresa Lucheroni<br />

Vetrina<br />

a cura di Stefania Bortolotti<br />

Cosmesi Naturale<br />

a cura di Luca Perin<br />

I capelli d’inverno<br />

di Raffaella Ferrari<br />

Speciale Bellezza<br />

Colazione d’inverno<br />

di Stefano Reina 40<br />

Milano da mangiare<br />

di Fulvio Simoni 42<br />

NaturaSì 47<br />

La libreria di Ecoè 48<br />

Il frutto del Baobab<br />

di Elena Marinoni 50<br />

Equilibrio interiore<br />

di Yogacharya Shivani Lucki 54<br />

Fiere e mercati di Ecoè 57<br />

< DIRETTORE RESPONSABILE: Marina Robbiani<br />

CONSULENTE SCIENTIFICO: Paolo Vintani<br />

CONSULENTE EDITORIALE: Raffaella Ferrari<br />

Grafica: Lorena Manzini, Marco Nava<br />

Pubblicità: Anna Monza<br />

Tel/Fax 02.83.<strong>22</strong>.442 - <strong>33</strong>5.82.41.756<br />

anna_monza@fastwebnet.it<br />

EDIZIONI ALICE<br />

Via Col di Lana, 4 - 20136 Milano<br />

Tel 02.83.61.347 - info@hod.it - www.hod.it<br />

STAMPA: Grafiche P.B.<br />

Via Colombera, 10/A<br />

Casalmaiocco (Lo)<br />

Reg.Trib. Milano n° 305 del <strong>22</strong>.4.1998<br />

A questo numero hanno collaborato: Alberto<br />

Ambreck, Stefania Bortolotti, Clementina Cagnola,<br />

Sergio Dal Barco, Edoardo Felisi, Raffaella Ferrari,<br />

Paola Grassi, Maria Teresa Lucheroni, Yogacharya Shivani<br />

Lucki, Elena Marinoni, Caterina Martucci, Andrea<br />

Bocchi Modrone, Antonio Morandi, Noi Due, Luca<br />

Perin, Stefano Reina, Fulvio Simoni, Paolo Tedaldi,<br />

Sara Termini, Carmen Tosto, Edi Vesco, Paolo Vintani.<br />

In copertina: Georgia O’Keeffe “Two Jimson Weeds”, Sotheby’s, New York.<br />

Vuoi ricevere HOD<br />

a casa?<br />

Abbonati!<br />

Abbonarsi costa 20 euro<br />

per 5 numeri da versare<br />

sul c/c postale<br />

n. 43013200<br />

intestato a:<br />

HOD <strong>benessere</strong><br />

Via Col di Lana, 4<br />

20136 Milano<br />

www.hod.it<br />

info@hod.it<br />

HOD 32<br />

3


4<br />

HOD 32<br />

Da questo numero<br />

<strong>Hod</strong> Benessere ha<br />

un nuovo Direttore<br />

Scientifico, il Dott.<br />

Paolo Vintani.<br />

Classe ’57, origini friulane,<br />

con alle spalle<br />

ben tredici generazioni<br />

di farmacisti, è il titolare<br />

della prestigiosa<br />

e antica “Farmacia<br />

alla Madonna” di Barlassina<br />

(Milano).<br />

Ho avuto il piacere di<br />

conoscerlo nel suo laboratorio<br />

– ma potrei<br />

dire tranquillamente<br />

tempio - tra gli alambicchi<br />

e il profumo acre<br />

e aromatico delle<br />

erbe cinesi gelosamente<br />

conservate in<br />

ordinati cassetti, perché,<br />

mi sono reso<br />

conto, certe professioni<br />

vanno oltre il<br />

mero discorso lavorativo<br />

entrando in una<br />

dinamica di ruoli e sacralità<br />

che lui stesso<br />

mi ha spiegato.<br />

&Intervista<br />

al dott. Paolo Vintani<br />

a cura di Andrea Bocchi Modrone<br />

Salute malattia<br />

Chi è, fondamentalmente, Paolo Vintani?<br />

Un farmacista molto curioso, con la piena consapevolezza e il piacere<br />

della ricerca di un equilibrio tra i vari piani dell’esistenza: psichico<br />

e fisico. La mia filosofia, sia chiaro, è quella del bilancino, ma non nel<br />

senso riduttivo del temine. Credo nella scienza e nella medicina, dando<br />

a quest’ultima un carattere ampio, dal momento che la terapia<br />

abbraccia diversi percorsi nel perseguire la guarigione.<br />

Si riferisce alla medicina olistica?<br />

Parlerei piuttosto di medicina globale. Il<br />

termine olistico, negli ultimi anni, si è<br />

caricato di valenze, interpretazioni e<br />

misinterpretazioni che non riconosco<br />

mie, finendo per abbracciare una serie<br />

di terapie che nulla hanno a che vedere<br />

con la scienza vera e propria.<br />

Cosa intende per medicina<br />

globale?<br />

Il mio concetto di medicina globale si rifà<br />

ad Ippocrate, per il quale la salute è<br />

una situazione antecedente e concomitante:<br />

tutto può intervenire per la salvaguardia<br />

del proprio star bene e del<br />

proprio equilibrio. L’intervento del medico<br />

non è necessariamente terapeutico,<br />

in certe situazioni il suo compito si riassume<br />

nel fare accettare al paziente<br />

uno stato patologico o comunque nel<br />

La medicina, per dirla<br />

in breve, è la scienza<br />

che studia le tendenze<br />

affettive dell'organismo<br />

nel suo<br />

riempirsi e svuotarsi,<br />

e chi sa distinguere<br />

in queste tendenze le<br />

buone dalle cattive,<br />

costui è un gran medico;<br />

chi, poi, queste<br />

tendenze le sappia<br />

anche modificare<br />

…sarà proprio un<br />

maestro eccellente.<br />

(Platone, Simposio,<br />

Discorso di Erissimaco)<br />

farglielo vivere e affrontare nella maniera migliore. Il paziente è fondamentalmente<br />

una persona, un mondo su cui intervenire in maniera<br />

complessa. La panacea e il rimedio miracoloso non esistono.<br />

E per malattia?<br />

La malattia è la mancanza di un equilibrio. Equilibrio che può venir<br />

meno non solo a livello fisico, ma anche a livello emotivo, dando origine<br />

poi ad una serie di patologie in risposta di questo “mal Essere”.<br />

Come vede <strong>Hod</strong>?<br />

Mi piace pensarlo come un incontro tra amici con cultura, personalità<br />

ed esperienze differenti che hanno, però, la forza e la serenità di<br />

confrontarsi nonché l’orgoglio di credere nelle proprie idee. Mi viene<br />


spontaneo citare il monito di<br />

Ezra Pound “Se un uomo non è<br />

disposto a lottare per le sue<br />

idee, o le sue idee non valgono<br />

nulla, o non vale nulla lui”.<br />

Che apporto intende dare<br />

alla rivista?<br />

Prima di tutto di amicizia. In secondo<br />

luogo vorrei che <strong>Hod</strong> non<br />

fosse una rivista di divulgazione<br />

o di dogmi da insegnare, ma<br />

che sollevasse dubbi e spingesse<br />

al dialogo, origine prima di<br />

ogni qualsivolglia crescita morale,<br />

culturale e di pensiero. ■<br />

Biografia: Dott. Paolo Giovanni Vintani,<br />

farmacista, titolare della Farmacia<br />

alla Madonna di Barlassina<br />

(Mi) e Segretario Nazionale AFAC<br />

(Associazione Farmacoterapia Cinese).<br />

Collabora con la Cattedra di<br />

Legislazione e Tecnica Farmaceutica<br />

tenendo alcuni seminari sulla<br />

tecnica di preparazione dei rimedi<br />

omeopatici. È Vicepresidente del<br />

Consorzio Farmaceutico Adda<br />

(CFA), nonché membro del Comitato<br />

Scientifico della collana “Scienze<br />

e Salute” della Franco Angeli<br />

Editore. Membro del gruppo di ricerca<br />

UNA (Uomo, Natura, Ambiente)<br />

che si occupa dello studio<br />

dell'ambiente (colori, suoni, aromi)<br />

quale parte essenziale nello stato<br />

di salute e <strong>benessere</strong> dell'individuo.<br />

È altresì coordinatore scientifico<br />

del progetto "Controllo e valutazione<br />

qualità prodotti erboristici e<br />

fitoterapici" promosso dall'Associazione<br />

Chimica Farmaceutica Lombarda<br />

fra Titolari di Farmacia e il<br />

Centro Studi e ricerche sulla caratterizzazione<br />

e sulla sicurezza d'uso<br />

dei principi attivi di sostanze naturali<br />

presso il Dipartimento di Scienze<br />

Farmacologiche dell'Università<br />

degli Studi di Milano diretto dal<br />

Prof. G. Galli. Ha partecipato alla<br />

discussione presso la Camera dei<br />

Deputati per la stesura del progetto<br />

della Legge Quadro in merito alle<br />

Medicine non Convenzionali,<br />

commissione promossa dall'Onorevole<br />

È Direttore scientifico di <strong>Hod</strong><br />

<strong>benessere</strong> e della rivista Farmacia<br />

News edita da Tecniche Nuove.<br />

Salute&malattia Il diritto a<br />

non soffrire<br />

Esistono fenomeni di dolore continuo e “profondo” legati<br />

non solo al tumore ma a molte altre patologie. Allora non<br />

bastano i comuni antidolorifici, occorre rivolgersi ai specialisti<br />

chiamati “terapisti del dolore”, medici che esercitano<br />

la loro professione in centri specializzati, a cui ci si rivolge<br />

in seguito al parere del medico di base o della specialista<br />

che ha curato inizialmente la patologia. Tra i problemi<br />

chiave nel trattamento del dolore, la carenza di<br />

strutture assistenziali sul territorio, ovvero la reperibilità<br />

delle preparazioni in grado di controllare il dolore nell’arco<br />

dell’intera giornata.<br />

In medicina si definisce il dolore come “un’esperienza sensoriale<br />

ed emotiva associata ad una malattia o comunque descritta<br />

in relazione ad essa”. È lo strumento che il nostro corpo<br />

Georgia O’Keeffe, “Jimson Weed”<br />

di Alberto Ambreck e Raffaella Ferrari<br />

HOD 32<br />

5


HOD 32 6<br />

HOD 32<br />

6<br />

utilizza per avvertire che qualcosa non va. La<br />

percezione del dolore è caratterizzata da una<br />

forte componente emotiva e psicologica, che<br />

varia da individuo a individuo. In linea generale<br />

possiamo però suddividere il dolore in:<br />

● acuto, quando si evolve in stretto rapporto<br />

con la malattia che lo ha causato ed è di durata<br />

limitata<br />

● cronico, quando si evolve, in modo persistente,<br />

oltre la malattia ed è accompagnato<br />

da importanti segnali psicologici (depressione,<br />

irritabilità, ansia, paura della morte o della<br />

gravità della malattia).<br />

Il dolore del malato di cancro è definito dagli<br />

specialisti un “dolore globale”: inizia come<br />

dolore acuto, ma si trasforma ben presto in<br />

dolore cronico, influenzando gravemente la<br />

qualità della vita dell’ammalato e di chi gli sta<br />

accanto. Il dolore a questo punto non rappresenta<br />

più soltanto il sintomo di una malattia,<br />

ma può diventare esso stesso la malattia.<br />

Non tutti sanno che esistono diverse forme<br />

di dolore cronico: oltre a quello oncologico,<br />

il più tristemente conosciuto, vi sono fenomeni<br />

di dolore continuo e “profondo” legati<br />

ad altre patologie. Ne sono esempi gravi<br />

forme di cefalee e nevralgie, come quella del<br />

trigemino o quella nota come “fuoco di S.<br />

Antonio”, le ulcere ischemiche degli arti inferiori,<br />

le grandi ustioni, le sindromi da arto fantasma<br />

(dopo un’amputazione), e alcune fasi<br />

post-operatorie e post-traumatiche. In tutti<br />

questi casi il trattamento con i comuni antidolorifici<br />

può non essere sufficiente, ed è necessario<br />

rivolgersi a specialisti<br />

chiamati “terapisti<br />

del dolore”, che possono<br />

intervenire con specifici<br />

protocolli terapeutici.<br />

Questi medici esercitano<br />

la loro professione in<br />

centri specializzati, e a<br />

Georgia O’Keeffe, “Foglie”<br />

I farmaci contro il dolore<br />

I farmaci attualmente utilizzati per la cura<br />

del dolore sono i farmaci antinfiammatori<br />

non steroidei (FANS), raccomandati<br />

come prima arma quando l’intensità<br />

del dolore è ancora facilmente controllabile.<br />

Altri farmaci adiuvanti sono gli<br />

anestetici locali e i corticosteroidi. Gli oppioidi<br />

sono invece considerati da anni il<br />

caposaldo della terapia del dolore. Gli<br />

oppioidi (morfina, metadone, ossicodone,<br />

fentanil, codeina, tramadolo ecc)<br />

prendono il nome dall’oppio contenuto<br />

in certe varietà di papavero dove sono<br />

stati trovati per la prima volta. Ma la parentela<br />

chimica non deve trarre in inganno,<br />

l’utilizzo di oppioidi, come la<br />

morfina, a scopo terapeutico non ha nulla<br />

a che vedere con l’utilizzo dei derivati<br />

dell’oppio a scopo<br />

edonistico.<br />

Nessun malato<br />

di tumore<br />

che ricorra<br />

alla<br />

morfina per<br />

combattere il dolore, sarà in seguito<br />

vittima della dipendenza fisica e psicologica<br />

tipica degli stupefacenti. Un<br />

altro tabù da sfatare è che la morfina<br />

possa causare perdita di coscienza,<br />

anzi se ben dosata consente al paziente<br />

di condurre una vita normale.<br />

loro ci si rivolge in seguito al parere del medico<br />

di base o della specialista che ha curato<br />

inizialmente la patologia.<br />

Come si prendono<br />

Tutti i farmaci che curano il dolore, morfina<br />

compresa, possono essere assunti sia in<br />

ospedale che a casa: le vie di somministrazione<br />

sono molteplici e consentono di personalizzare<br />

la terapia del dolore, mettendo a<br />

“Primum non nocere et lenire dolorem”<br />

Ippocrate<br />


punto per ogni paziente la schema posologico<br />

più indicato. Le vie di somministrazione<br />

più comuni sono quella orale (pillole, sciroppi<br />

o fiale orali), l’iniezione sottocutanea o endovenosa,<br />

il cerotto transdermico (che viene<br />

applicato sulla pelle e che rilascia in modo<br />

costante una certa quantità di sostanza). Si<br />

utilizzano anche altre vie di somministrazione,<br />

più complesse, come l’infusione venosa<br />

continua, o la via epidurale. Nel caso sia necessario<br />

ricorrere a queste ultime, l’ammalato<br />

si può rivolgere a un infermiere o a un<br />

centro di assistenza domiciliare.<br />

In Italia le associazioni per l’assistenza domiciliare<br />

sono ormai una realtà molto ben organizzata<br />

e in genere, oltre al personale infermieristico,<br />

mettono a disposizione dell’ammalato<br />

e della sua famiglia anche medici,<br />

psicologi, assistenti sociali e altri volontari.<br />

Purtroppo, nonostante l’interesse, in Italia la<br />

terapia del dolore stenta a decollare: secondo<br />

recenti analisi sul consumo dei farmaci<br />

per il trattamento del dolore severo, il nostro<br />

paese è risultato agli ultimi posti tra gli stati<br />

dell’Unione Europea, anche se il Ministero<br />

della Salute ha adottato nuove iniziative per<br />

promuovere l’utilizzo della terapia del dolore<br />

e l’impiego dei farmaci analgesici oppiacei,<br />

attraverso semplificazioni burocratiche apportate<br />

da una Legge nel 2001 e da successivo<br />

decreto datato 4 aprile 2003.<br />

Le più recenti norme legislative hanno infatti<br />

semplificato le modalità di prescrizione di<br />

questi farmaci, ridimensionando le responsabilità<br />

penali di medico e farmacista (in passato<br />

eccessive!), senza far venir meno le responsabilità<br />

etiche e professionali e i controlli.<br />

È stata rivolta particolare attenzione ai pazienti<br />

in dimissione dopo il ricovero ospedaliero<br />

e ai sistemi di assistenza domiciliare,<br />

al fine di garantire due principi fondamentali<br />

del diritto alla salute: da un lato il diritto<br />

dell’ammalato a non soffrire e a morire a<br />

casa propria, dall’altro il dovere di noi tutti,<br />

Salute&malattia famigliari e operatori sanitari<br />

compresi, di aiutarlo in<br />

questo passaggio, nella logica<br />

del rispetto per la dignità<br />

dell’ ammalato e della<br />

sua sofferenza.<br />

Una nuova<br />

possibilità<br />

per il futuro<br />

Tutti pensiamo che la<br />

cultura della rassegnazione<br />

al dolore sia un segnale di<br />

grande inciviltà e che la<br />

qualità della vita di un paziente, soprattutto<br />

se terminale, sia moralmente ed eticamente<br />

il primo dovere di ogni buon medico e farmacista,<br />

oltre che dei famigliari.<br />

Ma uno dei problemi chiave nel trattamento<br />

del dolore è la carenza di strutture assistenziali<br />

sul territorio, o meglio rimane da risolvere<br />

il problema della reperibilità delle preparazioni<br />

usate nella terapia del dolore in grado di<br />

controllare il dolore nell’arco dell’intera giornata.<br />

La tecnologia ci è venuta in aiuto con<br />

l’introduzione dei nuovi sistemi di infusione<br />

continua detti “pompe elastomeriche” o più<br />

semplicemente “elastomeri”.<br />

L’infusione continua di oppiodi con questa<br />

tecnica rappresenta un modo molto vantaggioso<br />

ed efficace di controllare il dolore senza<br />

la necessità di un ricovero ospedaliero.<br />

L’elastomero è un dispositivo monouso per<br />

l’infusione continua di farmaci, che vengono<br />

somministrati ad una velocità costante preimpostata<br />

e in quantità nota, secondo una<br />

particolare legge fisica che regola il flusso di<br />

un liquido attraverso un vaso. È maneggevole,<br />

leggero e di piccole dimensioni (può essere<br />

tenuto in tasca), non si rompe facilmente,<br />

non provoca allergie, e soprattutto<br />

HOD 32<br />

7


8<br />

HOD 32<br />

Illustrazione di Ilaria Comolo<br />

consente al malato di diventare protagonista<br />

della propria analgesia. In tal modo, senza<br />

dover ricorrere ad altre persone, si rende autonomo<br />

nella somministrazione dei farmaci<br />

in base alla propria sensazione del dolore.<br />

La preparazione degli elastomeri è però un<br />

procedimento che va effettuato da personale<br />

esperto, secondo precise regole che garantiscano<br />

la sterilità del prodotto. Fino ad oggi le<br />

uniche strutture in grado di allestire queste<br />

pompe elastomeriche sono state alcune farmacie<br />

ospedaliere dotate di camera sterile.<br />

Ma questo numero esiguo di farmacie non è<br />

più in grado di sopperire alle numerose richieste<br />

di elastomeri, che arrivano anche da<br />

pazienti de-ospedalizzati che non riescono a<br />

trovare queste preparazioni nella farmacia<br />

sotto casa. Basti pensare che ogni anno<br />

in Lombardia si contano circa 30.000<br />

pazienti in fase terminale che potrebbero<br />

beneficiare di queste cure.<br />

Ecco perché si è pensato che parte di queste<br />

richieste possano affluire ad alcune farmacie<br />

aperte al pubblico dotate di un laboratorio<br />

galenico in linea con i requisiti richiesti dalla<br />

Legge, con camera sterile, che possano operare<br />

con procedure di lavoro adeguate e con<br />

personale istruito e competente. In questo<br />

modo l’utilizzo dell’infusione continua nella<br />

terapia del dolore potrà diventare una pratica<br />

usuale e facilmente accessibile a tutti, dando<br />

valore concreto ad uno degli obiettivi espressi<br />

nel Piano Sanitario Nazionale, secondo cui<br />

“occorre potenziare e rafforzare la tutela dei<br />

soggetti deboli”.<br />

Perché un sistema sanitario civile deve<br />

occuparsi della “qualità della vita” ma<br />

anche della “qualità della morte”. ■<br />

✔ Per informazioni:<br />

Farmacia Dott. A. Ambreck<br />

via Stradivari 1 - Milano<br />

tel 02.29.52.69.66<br />

fax 02.29.40.64.05<br />

e.mail:<br />

ambreck.laboratorio@farmasoft.com<br />

Giocando e imparando dal Magicolibro<br />

Nella parte superiore le orecchie dei folletti della nostra specie, la Biriccus,<br />

assumono una caratteristica forma a matita, con punta vibratile: normalmente<br />

ripiegate nell’ “astuccio” (padiglione auricolare) le “matite” fuoriescono<br />

solo in presenza di onde sonore minime, impercettibili all’orecchio umano.<br />

Se il messaggio sonoro si rivela allarmante, al Biriccus si rizzano anche i folti e<br />

riccioluti capelli, che sono color fucsia nelle femmine e pervinca nei maschi. A<br />

proposito, chissà perché voi umani siete convinti che i capelli dei<br />

folletti sono tutti o verdi o color carota… Davvero, ma chi ve le<br />

dà le informazioni?<br />

Questo brano è tratto da Edi Vesco, Il Magicolibro. Gufologia,<br />

zuccologia e autentica stregoneria. La guida più completa al mondo<br />

di Harry Potter, Sperling & Kupfer Editori.<br />

Il Magicolibro svela tutti i segreti dei romanzi<br />

e dei film sul "maghetto" più famoso del mondo e guida alla scoperta<br />

di mille altri segreti legati alle sue avventure: tutte le ricette<br />

della cucina di Hogwarts, autentiche formule magiche,<br />

trucchi di magia, magi-psicotest...<br />

Il regalo ideale per i fan di Harry Potter di ogni età.


10<br />

HOD 32<br />

Salute&malattia Q u a n d o<br />

Samuel Hahnemann,<br />

il medico<br />

sassone fondatoredell’Omeopatia,elaborò<br />

i fondamentimetodologici<br />

che stanno<br />

alla base di<br />

questa metodica<br />

terapeutica,<br />

in particolare il<br />

fenomeno della similitudine,<br />

l’uso di sostanze a dosi<br />

deboli e infinitesimali, l’approccio<br />

olistico al paziente<br />

era fortemente condizionato<br />

dalla teoria vitalistica che<br />

dominava la cultura e la<br />

scienza alla fine del XVIII secolo.<br />

Per Hahnemann la salute<br />

era il perfetto equilibrio dell’energia<br />

vitale che sottende<br />

a tutte le funzioni dell’organismo;<br />

al contrario, la perdita<br />

di enegia vitale, o la disorganizzazione<br />

del suo stato<br />

di equilibrio, rappresenta<br />

la condizione di malattia. I<br />

medicinali omeopatici con-<br />

È una questione<br />

di equilibrio<br />

di Edoardo Felisi<br />

La salute e la malattia rappresentano due<br />

concetti che da sempre appartengono al bagaglio<br />

culturale dell’uomo, ma che hanno avuto<br />

diverse espressioni legate ai modelli sociopolitici<br />

e alle acquisizioni scientifiche e filosofiche<br />

che ne hanno caratterizzato i differenti<br />

periodi storici. Non hanno dunque valore assoluto<br />

bensì dinamico nel tempo e nello spazio,<br />

e cioé variano in relazione al periodo storico e<br />

al contesto geografico in cui sono considerati.<br />

durrebbero quindi<br />

alla guarigione,<br />

indicando all’organismo<br />

la via da<br />

percorrere per riorganizzarecorrettamentequesta<br />

energia vitale.<br />

Anche oggi, alla<br />

luce delle moderneconoscenze<br />

e acquisizioni<br />

scientifico-tecnologiche,<br />

il medico esperto<br />

in Omeopatia si approccia<br />

al paziente considerandolo<br />

come un’unità funzionale<br />

in cui le funzioni psichiche,<br />

neurologiche, endocrine<br />

e immunologiche<br />

si coordinano e sinergizzano<br />

per ottenere quell’equilibrio<br />

che permette all’uomo<br />

di relazionarsi con<br />

l’ambiente e di affrontare<br />

le evenienze della vita nel<br />

modo più armonico possibile.<br />

La perdita di questo<br />

equilibrio funzionale rappresenta<br />

perciò la causa<br />

che porta alle diverse condizioni<br />

patologiche che


differiscono in ciascun individuo<br />

a seconda del suo<br />

patrimonio genetico, dei<br />

suoi modelli di vita e dalle<br />

esperienze che la vita gli<br />

sottopone. Questo spiega<br />

perché il concetto di malattia<br />

e di salute, inteso come<br />

conservazione-perdita<br />

di questo equilibrio funzionale,<br />

sia fortemente individualizzato<br />

in<br />

Omeopatia e come in<br />

realtà ogni individuo esprima<br />

la “propria malattia”<br />

con la propria reattività<br />

soggettiva. Da ciò ne deriva<br />

che la scelta della terapia<br />

dovrà essere altrettanto<br />

personalizzata, affinché<br />

il medicinale omeopatico<br />

prescelto possa indicare<br />

all’organismo le modalità<br />

più idonee per il recupero<br />

dell’equilibrio psico-somatico<br />

che è peculiare di<br />

“quel” determinato individuo.<br />

✽<br />

Edoardo Felisi<br />

Medico Chirurgo,<br />

Direttore scientifico<br />

del Centro Italiano di Studi<br />

e di Documentazione<br />

in Omeopatia.<br />

La Medicina<br />

La medicina cinese attribuisce la massima importanza all’equilibrio<br />

come chiave per la salute. Ogni rottura prolungata dell’equilibrio tra<br />

le energie dell’organismo o tra queste e le energie ambientali può<br />

divenire causa di malattia. Vi è una costante interazione tra corpo<br />

umano e ambiente, perché l'uomo è considerato un microcosmo<br />

facente parte del macrocosmo. La coordinazione e l’equilibrio dell’organismo,<br />

l’unità tra il corpo e l’ambiente formano la base dell’esistenza<br />

umana. La comparsa della malattia è la conseguenza<br />

della rottura di questo equilibrio.<br />

Quando parliamo di equilibrio ci riferiamo sempre alle<br />

componenti yin e yang dell’energia.<br />

Il cerchio rappresenta l’insieme di una<br />

parte yin (blu) e una yang (rossa).<br />

I due piccoli cerchi inclusi indicano<br />

che nello yin è contenuto dello yang<br />

e viceversa. La curva dinamica<br />

che li separa mostra che yin e yang<br />

sono continuamente uniti.<br />

Perciò yin e yang si generano<br />

l’un l’altro, si controllano<br />

reciprocamente<br />

e si trasformano l’uno nell’altro.<br />

Cinese<br />

di Caterina Martucci<br />

Secondo la medicina cinese, quando un fattore patogeno attacca<br />

l’uomo, l’equilibrio e l’armonia dello yin e dello yang sono distrutti<br />

e gli squilibri che ne derivano generano la malattia.<br />

Zhengqi è il termine usato per indicare l'energia corretta normalmente<br />

formata e utilizzata per assicurare il <strong>benessere</strong> dell'individuo<br />

e la capacità di opporre resistenza ad ogni tipo di fattore patogeno,<br />

interno o esterno al corpo, indicato con il nome di xie qi.<br />

Quando un fattore patogeno aggredisce l’organismo, la malattia si<br />

manifesta solamente se preesiste una perturbazione interna.<br />

Che cos'è la salute<br />

L'assenza di malattia non equivale a stato di salute. I Cinesi ricorrono<br />

all'espressione Jian Kang per indicare uno stato in cui non vi<br />

è malattia, né dolore, né stanchezza, ma vigore e gioia di vivere. Lo<br />

stato di salute fisica e mentale è la risultante di molteplici fattori, tra<br />

HOD 32<br />

11


12<br />

HOD 32<br />

i quali particolare rilievo hanno:<br />

● la corretta formazione dell' energia;<br />

● l'equilibrio dinamico tra le componenti yin e<br />

yang dell'energia;<br />

● la buona circolazione delle stesse in tutto il<br />

corpo;<br />

● la loro appropriata utilizzazione da parte dei<br />

vari organi e tessuti del corpo.<br />

La prevenzione delle malattie e la conservazione<br />

della salute ha come fondamento il mantenimento<br />

dell'equilibrio yin/yang in qualunque azione<br />

della propria vita. È necessario bilanciare<br />

lavoro e riposo, sonno e veglia, attività fisica e<br />

mentale. L'alimentazione, la vita emozionale e<br />

intellettuale, l'attività sessuale stessa, sono regolamentate<br />

secondo lo yin e lo yang. Questo<br />

equilibrio è relativo a ciascuna persona in relazione<br />

all'età, alla propria costituzione corporea e<br />

individualità, oltre che alla stagione in corso. Ciò<br />

che è troppo per una persona, può non esserlo<br />

per un’altra. L'importanza attribuita alle pratiche<br />

igieniche dalla Medicina Tradizionale Cinese de-<br />

IDROCOLONTERAPIA<br />

Una nuova terapia naturale<br />

Raffaele Valle - Naturopata<br />

Infermiere Professionale<br />

consulenze fito-floriterapiche<br />

auricolo terapia (terapia del dolore)<br />

sedute di kinesiologia<br />

MILANO<br />

via Marco D’Oggiono 7 (c.so Genova)<br />

Tel. <strong>33</strong>8.81.28.465 - 02.83.61.606<br />

riva dall'aver capito<br />

che si può<br />

conservare attivamente<br />

la salute e<br />

curare le malattie<br />

croniche, solo attraverso<br />

un intervento<br />

radicale<br />

sullo stile di vita e<br />

attraverso la comprensionedell'importanza<br />

“di<br />

fare o non fare le<br />

piccole cose quotidiane”.<br />

La tradizione taoista<br />

ha consacrato<br />

il cosidetto "triplice<br />

metodo di rafforzamento<br />

della<br />

salute”, che in ordine<br />

di importanza<br />

crescente concernel'alimentazione,<br />

la ginnastica<br />

daoyin (sinonimo<br />

di qi<br />

gong), e i rimedi<br />

Chi vuole divenire artefice<br />

della propria salute<br />

ha bisogno di:<br />

1. Conoscere l'esistenza<br />

di eventuali "congenite"<br />

debolezze, richiedenti<br />

particolari cure e<br />

protezioni.<br />

2. Attribuire importanza<br />

e rispettare la propria<br />

unicità.<br />

3. Confidare nella capacità<br />

di aiutare se<br />

stessi a divenire più forti<br />

e vivere più a lungo.<br />

A partire dai punti 1. e<br />

2. si deve imparare a<br />

costruire il proprio ottimale<br />

stile di vita, affinché<br />

l'energia vitale sia<br />

sorretta e non danneggiata,<br />

nel rispetto della<br />

necessità di nutrire la<br />

vita (yangshen) della<br />

mente, delle emozioni<br />

e del corpo con la stessa<br />

attenzione.<br />

tonificanti. Si ricorre alle cure mediche, vale a dire<br />

agopuntura, moxibustione, dietetica terapeutica,<br />

farmacoterapia, solo quando i rimedi casalinghi,<br />

intesi come attuazione delle “pratiche di lunga<br />

vita”, non si dimostrano sufficienti a conservare<br />

la salute. ]<br />

caterina.martucci@energiaperlavita.it<br />

www.energiaperlavita.it<br />


Seminari<br />

e incontri<br />

“Preservare la salute<br />

e conservare la vita”<br />

Per comprendere come preservare la salute<br />

e coltivare la vita, in qualità e quantità,<br />

è necessario conoscere cosa fare<br />

per rafforzare e sostenere le energie<br />

che sono il fondamento stesso della vita.<br />

Proponiamo a tal fine, due incontri.<br />

Il primo incontro avrà per tema<br />

'La Costituzione<br />

dell'individuo'.<br />

La costituzione esprime la natura individuale,<br />

sul piano fisico e psichico, ed è alla base<br />

della specifica modalità di risposta di ognuno<br />

di noi ai vari stimoli provenienti dall'ambiente<br />

in cui viviamo.<br />

I partecipanti impareranno ad individuare la<br />

propria costituzione e ad utilizzare tale<br />

conoscenza per alimentarsi correttamente,<br />

per proteggere le proprie fragilità e per prevenire<br />

le malattie.<br />

Il secondo incontro avrà per tema<br />

“Le tecniche di lunga vita'.<br />

Verranno presi in esame alcuni concetti<br />

basilari:<br />

● i tre tesori dell'uomo: energia, essenza,<br />

spirito;<br />

● lo stile di vita appropriato per coltivare l'energia,<br />

l'essenza e lo spirito.<br />

Si farà pratica di : ● automassaggio ● tecniche<br />

di respirazione ● tecniche di rilassamento,<br />

concentrazione e meditazione.<br />

2. Introduzione alla meditazione: alla<br />

ricerca del nostro vero essere.<br />

La meditazione è pratica della consapevolezza,<br />

attraverso il corpo, il respiro, la psiche<br />

(pensieri ed emozioni, feelings).<br />

Il seminario, teorico e pratico, si avvale di<br />

differenti tecniche aventi il medesimo<br />

scopo: sviluppare la capacità di essere presenti<br />

nel ‘qui e ora’, l'unico momento in cui<br />

possiamo sperimentare la nostra energia<br />

vitale in azione, fresca, nuova, autentica –<br />

senza passato e senza futuro.<br />

La vita avviene solo nel presente; se non<br />

siamo in grado vivere nel presente accade<br />

che non sappiamo più chi siamo esistenzialmente<br />

e ci identifichiamo con una immagine<br />

di noi stessi fatta di pensieri e comportamenti<br />

che non ci appartengono veramente,<br />

perché appartenenti al passato, e<br />

perlopiù mutuati dai libri, dagli educatori,<br />

dalla società in cui viviamo. ☯<br />

✔<br />

Per informazioni:<br />

02 / 20 47 778<br />

caterina.martucci@energiaperlavita.it<br />

oppure visitare il sito<br />

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HOD 32<br />

13


14<br />

HOD 32<br />

Kalighat School,“Lakshmi”, XIX sec.<br />

Salute&malattia La Salute nella<br />

testo del<br />

Dr. Antonio Morandi<br />

e Carmen Tosto<br />

Medicina Ayurvedica<br />

Il termine sanscrito Ayurveda indica la medicina tradizionale<br />

indiana, ed è una parola che deriva dall'unione di Ayus e<br />

Veda. La parola Veda indica "conoscenza" mentre Ayus sta<br />

ad indicare "vita" in senso lato, quindi Ayurveda significa conoscenza<br />

della vita intesa come una continua interazione<br />

tra corpo, organi di senso, mente ed anima.<br />

L'Ayurveda si prefigge quattro scopi fondamentali: prevenire<br />

le malattie, curare la salute, mantenere la salute, promuovere<br />

la longevità.<br />

Il termine salute/sano in sanscrito è Svastha che letteralmente<br />

significa "stabilizzarsi nel sé" o "nella condizione propria<br />

a sì stessi". Vediamo quindi come il concetto di salute<br />

sia considerato come condizione naturale dell'uomo, mentre<br />

la malattia è vista come<br />

un'allontanamento da una<br />

condizione di normalità.<br />

Sushruta, celebre medico<br />

ayurvedico (ca V sec. AC,) così<br />

definisce lo stato di salute:<br />

"L'individuo sano<br />

è colui che ha umori,<br />

il fuoco digestivo, i tessuti<br />

e le funzioni escretorie<br />

ognuno in buon equilibrio,<br />

e che ha lo spirito,<br />

i sensi e la mente<br />

sempre compiaciuti".<br />

Questa definizione considera<br />

i tre principali aspetti della<br />

vita della persona: corpo<br />

mente e spirito ed è molto


✔<br />

più completa della definizione<br />

corrente di salute come<br />

semplice "assenza di malattia"<br />

adottata dalla medicina<br />

convenzionale, e infatti<br />

L'O.M.S. (Organizzazione<br />

Mondiale della Sanità) ha<br />

fatto letteralmente proprio<br />

questo concetto definendo<br />

la salute come "uno stato di<br />

pieno <strong>benessere</strong> fisico, psichico<br />

e sociale".<br />

L'Ayurveda vede l'uomo come una miniatura<br />

della natura, e ciò significa che i principi<br />

presenti nella natura sono gli stessi presenti<br />

nell'uomo. In base a ciò è possibile<br />

quindi usare, se lo conosciamo, tutto ciò<br />

che è presente nell'universo al fine di curare<br />

le malattie. Ecco a questo proposito una<br />

storia molto indicativa:<br />

"Nell'India antica esisteva una grande e<br />

famosa Università chiamata Daksasila<br />

frequentata da studenti provenienti da<br />

molti paesi al fine di imparare tutte le<br />

scienze mediche, compresa l'Ayurveda. Il<br />

rettore di questa Università era il grande<br />

e famoso alchimista Nagarjuna. Il giorno<br />

dell'esame finale, egli convocò tutti gli<br />

studenti dicendo loro che la verifica sarebbe<br />

consistita in una sola prova, e a<br />

sentir questo tutti gli studenti furono<br />

molto felici. Quindi disse loro di cercare,<br />

nei pressi del tempio dell'Università<br />

qualsiasi sostanza che ritenevano non<br />

poter essere direttamente o indirettamente<br />

utile per curare l'uomo. Gli studenti<br />

partirono alla ricerca e ritornarono<br />

dopo alcune ore, portando qualcuno<br />

della sabbia, alcuni dei pezzi di legno,<br />

altri delle pietre; ogni studente aveva<br />

qualcosa nelle proprie mani. Soltanto<br />

uno studente ritornò per ultimo a mani<br />

vuote e inutile dirlo, fu l'unico a superare<br />

la prova di esame."<br />

L'insegnamento di questa<br />

storia è che tutto, incluso il<br />

veleno, può essere usato come<br />

"medicamento" se si sa<br />

come usarlo, quando usarlo<br />

e perché usarlo.<br />

Secondo l'Ayurveda l’individuo<br />

è l'espressione unica<br />

della combinazione di tre<br />

energie fondamentali (dosha):<br />

Vata, Pitta e Kapha.<br />

● Vata Dosha indica il principio<br />

del movimento e presiede alle funzioni<br />

del sistema nervoso e di tutto ciò che si<br />

muove.<br />

● Pitta Dosha indica il principio del calore<br />

e della trasformazione e governa i processi<br />

digestivi e metabolici.<br />

● Kapha Dosha indica il principio della coesione<br />

e stabilità, ed è responsabile della<br />

struttura e mantenimento del corpo.<br />

La costituzione individuale (Prakriti) è determinata<br />

dalla composizione e prevalenza<br />

dei dosha, ed individua la nostra salute<br />

ideale ma anche le predisposizioni individuali<br />

verso squilibri e malattie.<br />

Errate abitudini, stile di vita, alimentazione e<br />

stress agiscono sbilanciando l'equilibrio dei<br />

dosha ed alterando il metabolismo e la fisiologia<br />

dei tessuti attraverso la produzione<br />

ed accumulo di tossine (Ama). Queste tossine<br />

bloccano i canali che collegano funzionalmente<br />

tutti i tessuti corporei, ed influenzano<br />

progressivamente l'organismo a tutti i<br />

livelli, energetico, immunitario e metabolico<br />

portando all'espressione della malattia.<br />

Il medico ayurvedico valuta, attraverso metodi<br />

diagnostici particolari in cui l'esame del<br />

polso riveste un ruolo principale, il disequilibrio<br />

fin dagli stadi iniziali, e può pertanto<br />

intervenire preventivamente fornendo indicazioni<br />

specifiche atte a ristabilire l'equilibrio<br />

psicofisico e mantenere lo stato di sa-<br />

15<br />

lute. ✽<br />

“Asceta con devoto, Scuola Moghul del XVI sec.<br />

HOD 32


16<br />

HOD 32<br />

Salute&malattia Dominare una malattia<br />

un concetto che nasce dalla filosofia<br />

Il filosofo tedesco Hans Georg Gadamer afferma,<br />

in una preziosa raccolta di saggi dal<br />

titolo emblematico "Dove si nasconde la salute"<br />

[Raffaello Cortina Editore, 1994], che la<br />

terminologia dell’arte medica si costruisce<br />

contemporaneamente sulle due coordinate<br />

dell’esperienza e del concetto. Questo significa<br />

che è nelle parole che risuonano tutte<br />

le esperienze naturali, ivi comprese quelle<br />

della salute e della malattia.<br />

Il primo e più importante<br />

concetto<br />

per comprendere<br />

la natura della salute<br />

e della malattia<br />

è quello di<br />

equilibrio, un’idea<br />

che assume grande<br />

rilievo già negli<br />

scritti di Ippocrate;<br />

l’idea che nell’universo<br />

viga un ordine,<br />

in base al quale<br />

tutti i processi della natura si determinano:<br />

in tale prospettiva, l’intervento medico è concepito<br />

come un tentativo per ristabilire l’equilibrio<br />

turbato, ed in questo consiste, specificamente,<br />

l’opera dell’arte medica.<br />

Tuttavia, a differenza di altre produzioni, il ripristino,<br />

ovvero il ritrovamento dell’equilibrio<br />

da parte del medico, è un’esperienza del tutto<br />

particolare. Essa è caratterizzata da un alto<br />

grado di instabilità ovvero di indeterminatezza.<br />

L’arte medica, cioé, non coincide con la<br />

creazione di una nuova situazione di stabilità,<br />

ma nell’assestare un equilibrio precario già<br />

esistente. Qualsiasi alterazione di esso, ovvero<br />

ogni malattia, è correlata ad infiniti altri fattori<br />

che quell’equilibrio hanno contribuito a<br />

determinare.<br />

L’intervento medico, pertanto, non deve essere<br />

inteso come una produzione, la determinazione<br />

ex-machina di qualcosa, ma come<br />

il rafforzamento dei fattori che già costituiscono<br />

una condizione di stabilità. Il carattere<br />

particolare dell’arte medica e dell’opera del<br />

medico è che essa “non fabbrica, né produce”,<br />

ma contribuisce a ristabilire la salute del<br />

di Paola Grassi<br />

malato. “Dominare<br />

una malattia” significa<br />

quindi riconoscerne<br />

il decorso e<br />

poterlo regolare,<br />

non essere padroni<br />

della natura al<br />

punto di eliminare<br />

semplicemente il<br />

male.<br />

L’altro importante<br />

concetto cui rivolgersi<br />

è quello di<br />

cura. È molto interessante notare, come suggerisce<br />

Gadamer, che ogni cura (in tedesco<br />

Behandlung) inizia con la mano (die Hand)<br />

che tasta ed esamina la trama. Tuttavia, per<br />

poter ricondurre il paziente all’equilibrio della<br />

salute e della vita, l’intervento del medico<br />

non può essere limitato al momento del suo<br />

intervento, ma deve durare nel tempo. Detto<br />

altrimenti, il medico non può soltanto agire<br />

(handeln), ma deve curare (behadeln). Non<br />

solo la mano è pertanto necessaria, ma anche<br />

l’orecchio, che sa ascoltare la parola giusta:<br />

"nell’ambito della medicina il dialogo<br />

non rappresenta una semplice introduzione<br />

o una preparazione alla cura. È già una forma<br />

di assistenza e prosegue nel trattamento<br />

successivo che deve portare alla guarigione.<br />

Il tutto si esprime anche nel termine tecnico<br />

“terapia” che deriva dal greco Therapeia<br />

(“servizio”). La lingua, secondo Gadamer, è<br />

tale solo quando è dialogo, quando si alternano<br />

domanda e risposta, risposta e domanda.<br />

Queste, nel dialogo, così come la salute<br />

e la malattia nell’equilibrio delle cose, sono<br />

due aspetti inseparabili. ✽


design<br />

Il laboratorio di pratica filosofica per «non filosofi» è uno spazio di riflessione e partecipazione<br />

per tutti quei non addetti alla filosofia come lavoro della ricerca che, tuttavia, condividono<br />

una domanda di senso su alcune questioni topiche del vivere contemporaneo interrogando il cuore<br />

e la testa: che cos’è l’amore? che cos’è la gioia? che cos’è il perdono? che cosa significa stare in<br />

relazione? È possibile condividere una pratica della<br />

ricerca su queste ed altre domande attraverso il<br />

con-filosofare.<br />

Le procedure filosofiche più coinvolgenti, il dialogo<br />

socratico e la comunità di ricerca, si integrano di<br />

volta in volta, a seconda della tematica, con esercizi<br />

posturali e vocali, e quindi il lavoro sul corpo, e la<br />

scrittura autobiografica.<br />

La nostra proposta è quella di costruire insieme un<br />

laboratorio di pratica filosofica che possa dare vita ad<br />

una vera e propria comunità di indagine, ovvero<br />

attivare un percorso di pratica della ricerca filosofica<br />

a partire da una «fenomenologia», ovvero attraverso<br />

il riconoscimento della presenza o assenza di<br />

alcune questioni significative nella vita quotidiana<br />

di tutti e di ciascuno, delle forme che esse assumono,<br />

e in che cosa si trasformano.<br />

Questa osservazione sarà mediata da alcuni stimula<br />

che individueremo nella lettura e nel racconto,<br />

nella visione di frammenti cinematografici, nell’esperienza<br />

del teatro e nelle metamorfosi del corpo.<br />

Questo invito vuole raggiungere l’eterogenea plu-<br />

ralità di individui che qui e oggi avvertono la necessità di comprendere e comprendersi attraverso ragione.<br />

E ciò senza abbandonare la sfera della affettività, bensì accompagnandola. I destinatari di<br />

questa proposta sono, pertanto, e senza distinzio-<br />

Le conduttrici<br />

PAOLA GRASSI è consulente filosofica in<br />

Milano e da cinque anni coordina gruppi<br />

attraverso le procedure della filosofia in ambito<br />

privato e istituzionale, ha lavorato con<br />

alcune aziende milanesi e promuove corsi di<br />

formazione alle pratiche filosofiche su tutto<br />

il territorio nazionale.<br />

EMANUELA FAITELLI è consulente filosofica<br />

in Roma e da dieci anni svolge attività<br />

teatrale a livello professionale.<br />

ne, tutti quegli individui che provano il desiderio<br />

di condividere un percorso dialogico di<br />

conoscenza di sé e del mondo insieme<br />

con l’altro, chiunque esso sia.<br />

1<br />

Le date e il programma<br />

di MILANO<br />

● 18 dicembre, il conflitto<br />

● 29 gennaio, il distacco<br />

● 26 febbraio, la solitudine<br />

● 26 marzo, il desiderio<br />

● 30 aprile, il risentimento<br />

● 28 maggio, la gelosia<br />

● 26 giugno, la gratitudine<br />

Le date e il programma<br />

di ROMA<br />

● 8 dicembre, la fiducia<br />

● 5 febbraio, il conflitto e il distacco<br />

● 12 marzo, il desiderio e la solitudine<br />

● 16 aprile, il risentimento e il perdono<br />

● 14 maggio, l’invidia e la gelosia<br />

● 18 giugno, la gratitudine e l’amore<br />

Per informazioni potete inviare una mail<br />

al seguente indirizzo di posta elettronica:<br />

info@pratichefilosofiche.it<br />

oppure chiamare il numero<br />

348 55 43 553


Malattie Invernali<br />

La Micro-Immunoterapia, aiuta a risolvere il problema<br />

delle malattie invernali, in particolare delle vie respiratorie<br />

e di tutti quei malanni che hanno necessità di un<br />

trattamento specifico di supporto immunitario;<br />

Inoltre, in virtù del suo ampio ventaglio di copertura<br />

delle patologie, la Micro-Immunoterapia, è:<br />

● un vero e proprio arsenale informativo; ● un approccio<br />

originale dell’omeopatia; ● un sostegno immunitario<br />

per prevenire le influenze.<br />

L’inverno vede tornare il solito corteo di pazienti che<br />

tossiscono e si soffiano il naso, I prodotti Labo’Life vi<br />

possono aiutare!<br />

Stefania Osté


L’uso delle spezie<br />

L’arrivo di uno<br />

straniero in un<br />

altro paese è sempre<br />

stato un modo<br />

molto pratico per<br />

avvicinare e conoscere<br />

le sue abitudini<br />

culturali e di vita,<br />

spirituali, tradizionali<br />

ecc. In questa<br />

piccola rubrica abbiamo<br />

pensato di<br />

presentarvi uno degli<br />

aspetti più interessantidell’Oriente:<br />

la Cucina.<br />

Come argomento<br />

abbiamo scelto Le<br />

Spezie, che inseriremo<br />

di volta in volta<br />

nel modo più semplice<br />

possibile, cercando<br />

di darvi una<br />

buona base di cucina.<br />

Alla fine, se seguireteattentamente<br />

il corso, sarete<br />

in grado di usare<br />

abbastanza bene<br />

le spezie più importanti:<br />

cumino, coriandolo,cardamomo,<br />

peperoncino...<br />

Mini-corso di Cucina con Noi Due<br />

Il sopraggiungere del freddo ci dà l’occasione di parlare<br />

di quel famoso zenzero che tutti conoscono con il<br />

nome di ginger. Originario dell’India e più in generale<br />

dell’Asia, lo zenzero viene coltivato in tutte le zone tropicali,<br />

in Giamaica, in Africa, ed ora è conosciuto e usato quasi un po’<br />

dappertutto. I suoi principi attivi, contenuti in parte anche nel rizoma,<br />

ci dicono che bisogna evitare di decorticarlo(e cioè togliere<br />

la “buccia”) in quanto si impoverisce la pianta.<br />

Considerata un’ottima droga da condimento, lo zenzero viene<br />

usato soprattutto per le sue proprietà stimolanti ed eccitanti, digestive<br />

e disinfettanti. Inoltre sviluppa calore ed elimina i gas intestinali.<br />

Per esperienza personale ho trovato che il modo migliore<br />

di utilizzarlo, è facile e semplice e dà buoni risultati:<br />

Lavate la radice, tagliate un pezzetto di circa un centimetro<br />

e tagliuzzatelo il più possibile, unite qualche bacca di<br />

cardamomo leggermente schiacciata, mezzo cucchiaino<br />

di tè “Bancha”, ponete il tutto in un pentolino insieme a 2<br />

tazze d’acqua e fate bollire per qualche minuto. In questo<br />

modo vi assicurate una buona dose di energia e un aiuto<br />

all’equilibrio stomaco/intestino. È molto meglio berlo la<br />

mattina ma, per favore, bevetelo lentamente.<br />

TRATTORIA LATTERIA<br />

NOI DUE<br />

Viale Col di Lana, 1<br />

Tel. 02/58.10.15.93<br />

CUCINA<br />

VEGETARIANA<br />

NATURALE<br />

E BIOLOGICA<br />

Non si servono alcolici<br />

Non si fuma<br />

Illustrazione di Ilaria Comolo<br />

Lo zenzero<br />

E questo non è che un assaggio,<br />

possiamo ancora sbizzarrirci<br />

insieme. Ad esempio, ricordatevi<br />

che lo zenzero è una<br />

delle spezie più incisive nella<br />

preparazione del curry (che,<br />

pensate, originariamente contiene<br />

31 tipi di spezie diverse).<br />

Un altro suggerimento? Potete<br />

unirlo al limone nella preparazione<br />

di buonissime scaloppine<br />

di seitan e tofu. Ma di tutto<br />

ciò proseguiremo a parlare più<br />

avanti, alla prossima puntata.<br />

Buon Tutto! ✽<br />

✔<br />

HOD 32<br />

19


20<br />

HOD 32<br />

a A scuola dall’erborista<br />

Amatissima a Milano,<br />

dove ha distribuito<br />

formule e<br />

consigli su come<br />

curarsi (ma anche<br />

coccolarsi) con erbe,<br />

foglie, fiori e<br />

radici, la Dott. ssa<br />

Cagnola e la sua<br />

erboristeria hanno<br />

rappresentato per<br />

trent’anni un punto<br />

di riferimento<br />

per migliaia di persone<br />

giunte fino a<br />

lei da ogni parte<br />

d’Italia.<br />

“La mia formula?<br />

Sale in zucca!”<br />

Arctostaphylos<br />

uva-ursi Spreng.<br />

Intervista<br />

alla Dott. ssa Cagnola<br />

a cura di<br />

Marina Robbiani<br />

Dott .ssa<br />

Cagnola, da dove arriva la passione per le erbe?<br />

In realtà nasco come farmacista. Ho lavorato, e poi collaborato<br />

per anni nella farmacia di mio padre, a Vigevano e sul<br />

Lago Maggiore, al confine con la Svizzera. Attorno agli anni<br />

settanta però ho capito che il mestiere del farmacista, voluto<br />

fin da ragazzina, cambiava faccia e diventando sempre<br />

più burocratico, rischiava di abbandonare la strada di quei<br />

consigli utili che ho sempre ritenuto la base del mio lavoro.<br />

Così ad un certo punto, dopo lunghe riflessioni, ho deciso<br />

che mi sarebbe piaciuto fare l’erborista.<br />

Perché?<br />

Come farmacista avevo imparato molte cose. Inoltre pensavo<br />

che tutte quelle preparazioni estemporanee che i miei<br />

facevano sul momento potevano perdersi. Credo che il progetto<br />

di aprire un’erboristeria venga proprio da qua, dall’idea<br />

di tener vivo il senso del lavoro di famiglia. A questo va aggiunto<br />

il desiderio di un’attività creativa, della possibilità di<br />

continuare a mettermi in gioco, di mantenermi in stretto<br />

rapporto con le persone.<br />

In che modo l’ha aiutata il fatto di essere farmacista?<br />

È stato molto importante. La laurea in farmacia aiuta sicuramente<br />

dal punto di vista culturale, anche se poi bisogna<br />

avere la passione, la conoscenza scientifica, la serietà e il<br />

giusto equilibrio per addentrarsi all’interno di queste terapie<br />

integrative, che ancora oggi nella mentalità tradizionale fanno<br />

fatica a espandersi. Ma se va detto e ribadito che in caso<br />

di patologia ci vuole il farmaco, quando si tratta di piccoli<br />

disturbi, di quelle che io chiamo “le noie della salute”, si<br />

possono usare anche i prodotti naturali. L’aiuto dell’erborista<br />

può essere molto valido, in particolare quando la sua figura


si integra con quella del farmacista aperto<br />

al naturale, all’idea che l’organismo umano<br />

deve poter reagire da solo senza sovraccaricarsi<br />

di farmaci, difficili poi da smaltire.<br />

Dove si studia per diventare erborista?<br />

Presso le facoltà di farmacia (a Milano,<br />

Pavia, Torino, Padova, Parma, Bologna, Pisa,<br />

Napoli) c’è una scuola di erboristeria a livello<br />

universitario che dura 3 anni. Per contro,<br />

la legge sull’erboristeria è ferma al 1931 e<br />

malgrado se ne continui a parlare, quella<br />

nuova non si vede ancora. Attenzione dunque<br />

all’erboristeria che frequentate, è molto<br />

importante che sia rappresentata da una<br />

persona preparata e responsabile anche dal<br />

punto di vista scientifico.<br />

Quali sono i prodotti naturali che si possono<br />

prendere con più tranquillità?<br />

Le persone devono mettersi in mente che<br />

il fai da te con le piante non risolve tutti i loro<br />

problemi. Innanzitutto bisogna imparare<br />

a conoscersi, sapere qual è il proprio tallone<br />

d’Achille, il lato più debole: lo stomaco,<br />

la circolazione, l’intestino, il sistema nervoso...<br />

In secondo luogo, cerchiamo di usare<br />

sempre le piante conosciute. Per quelle dell’Amazzonia<br />

ad esempio, non abbiamo alcuna<br />

letteratura scientifica di riferimento e,<br />

mancando una vera lista di piante utilizzabili,<br />

non esiste alcun tipo di controllo.<br />

Insomma, visto che le piante note sono<br />

tantissime, perché non farci fare una tisana<br />

con quello che conosciamo? L’uva orsina,<br />

la malva, la gramigna, c’è solo l’imbarazzo<br />

della scelta... non avventuriamoci<br />

in campi sconosciuti, a rischio<br />

di brutte sorprese.<br />

Quali sono le cose più importanti da sapere<br />

andando da un erborista?<br />

Tanto per cominciare, le piante si devono<br />

veder bene. In realtà bisognerebbe imparare<br />

a distinguere il colore delle foglie.<br />

Facciamo il caso di malva, menta e ortica:<br />

le loro foglie hanno 3 verdi diversi. Cosa significa?<br />

Semplicemente che si vedono le<br />

sfumature. Se al contrario dovessero apparire<br />

3 verdi uniformi, vorrebbe dire che non<br />

sono di buona qualità. Abbiamo così scoperto<br />

che oltre a badare a come le piante<br />

sono coltivate, dobbiamo fare attenzione a<br />

come sono conservate. Anche il sacchetto<br />

deve essere rigorosamente di carta. E, una<br />

volta a casa, non bisogna travasare il contenuto<br />

nel vetro perché è importante che le<br />

piante respirino. Nella stessa erboristeria ci<br />

devono essere i contenitori giusti - carta, iuta,<br />

legno - nei posti giusti, né caldi né umidi.<br />

E le piante devono stare all’oscuro, un<br />

altro motivo per scartare il vetro che in genere<br />

è chiaro. Morale: una pianta può essere<br />

di ottima qualità, ma se è conservata<br />

male non serve più. Questi sono tutti problemi<br />

che si trovano a monte di qualsiasi<br />

produzione a base di piante. Perché se per<br />

fare un prodotto naturale uso l’estratto di<br />

una pianta, devo avere la certezza che abbia<br />

determinate caratteristiche.<br />

Per quanto tempo si può assumere una<br />

pianta medicinale?<br />

Anche qua occorre essere prudenti e non<br />

prendere mai medicinali a base di piante<br />

senza consultare l’erborista. Ogni prescrizione<br />

dovrebbe essere fatta ad personam.<br />

Non va bene pensare che in<br />

quanto cose naturali si possono prendere<br />

quando e come si vogliono, sempre.<br />

Certo, in presenza della tosse o di un attacco<br />

di emorroidi, si continuerà a bere una<br />

certa miscela di erbe fino a quando la fase<br />

acuta non è passata. Ma più in generale 21<br />

Illustrazione di Ilaria Comolo<br />

HOD 32


<strong>22</strong><br />

HOD 32<br />

consiglio che le piante vadano prese “a cicli”.<br />

Prima di iniziare una cura, l’ideale sarebbe<br />

fare un periodo di depurazione di circa<br />

una settimana con piante drenanti per il<br />

fegato e il rene (piante che stimolano la<br />

funzionalità biliare e piante diuretiche, quali<br />

il tarassaco e la pilosella), e poi passare a<br />

medicinali più specifici. Allo stesso modo,<br />

per prevenire i malanni e affrontare i cambiamenti<br />

di stagione, o l’inquinamento, non<br />

sarebbe male una depurazione fatta 2, 3<br />

volte l’anno, sicuramente in primavera e<br />

autunno. Non dimentichiamoci che la base<br />

della fitoterapia è proprio quella di pulire,<br />

depurare l’organismo.<br />

E per la scadenza?<br />

Non essendoci alcuna regola, io indicavo<br />

sui miei sacchetti una scadenza di 2 anni,<br />

ma tutto dipende da come le piante sono<br />

Naturale mon amour<br />

Cosa definisce un buon prodotto naturale?<br />

La bellezza e la validità di un prodotto sono<br />

date dalla scelta degli ingredienti, che devono<br />

essere di buona qualità. Occorre subito<br />

guardare la percentuale dei principi attivi:<br />

sono loro che curano. Ma non è detto<br />

che l’intera pianta contenga gli stessi principi<br />

attivi, di fatto essi sono presenti solo in<br />

quella parte della pianta chiamata<br />

“droga”. Ad esempio nella malva<br />

sono i fiori e i frutti, nell’echinacea<br />

è la radice. Dunque per una tisana<br />

di malva uso la foglia e il fiore,<br />

mentre per una di echinacea la radice.<br />

Per fare una<br />

capsula invece<br />

mi serve l’estrat-<br />

conservate. A volte vanno buttate prima,<br />

soprattutto quando non sono trattate chimicamente.<br />

Oppure, quando il clima è<br />

troppo umido, le radici possono fare il tarlo,<br />

e in questo caso vanno eliminate prima<br />

che si trasmetta alle altre piante.<br />

Altri pericoli?<br />

Purtroppo, mentre all’inizio della mia attività<br />

la gente era spaesata, adesso pensa di<br />

sapere tutto. Troppo. Ed è vero che si sa di<br />

più… ma male. I giornali, i libri, le varie enciclopedie<br />

danno l’impressione di avere<br />

delle nozioni scientifiche. Peccato che ci<br />

mancano le basi per capire, al punto di credere<br />

di poterci curare il cancro con le piante.<br />

È proprio in questi casi che l’erborista ha<br />

la responsabilità di intervenire e riportare le<br />

persone sulla via del buon senso. ✽<br />

dall’erboristeria alla Ditta Cagnola<br />

Malva Silvestris L.<br />

to che, a sua volta, deve partire da una<br />

pianta di buona qualità. È quindi indispensabile<br />

che i dosaggi non siano mai altissimi<br />

e che gli eccipienti (quelle sostanze che insieme<br />

ai principi attivi costituiscono l’insieme<br />

del prodotto) siano naturali. Anche l’involucro,<br />

e cioè la capsula, dovrebbe essere<br />

vegetale. Ma la cosa più importante è il sinergismo<br />

d’azione…<br />

Cosa intende per sinergismo?<br />

È un concetto di tecnica farmaceutica. Facciamo<br />

un esempio. Abbiamo l’echinacea, la<br />

propoli e la rosa canina: non è vero che<br />

usandoli in grandi quantità otteniamo il risultato<br />

migliore. Occorre solo saperli dosare<br />

bene. La giusta unione di 3 sostanze, anche<br />

con bassi dosaggi, dà un risultato si-


✔<br />

nergico, e cioè potenziato.<br />

L’unica cosa che realmente conta per fare<br />

un prodotto valido, è una bella formula di<br />

prodotti di erboristeria, di piante, a cui si<br />

possono aggiungere le vitamine.<br />

Chi acquista i prodotti naturali?<br />

In proporzione le donne sono sempre in<br />

maggioranza, ma oggi sono molto interessati<br />

anche gli uomini. Tanti i giovani, che oltre<br />

a prendere prodotti naturali per sé si<br />

preoccupano per i genitori, i nonni. A proposito<br />

degli anziani, credo che siano le persone<br />

che hanno più bisogno delle piante.<br />

Invece sono tra i più maltrattati. Sono subissati<br />

di farmaci quando al contrario, proprio<br />

perché dotati di un metabolismo più lento,<br />

dovrebbero avere dosi quasi pediatriche.<br />

Non pensa che sia importante una buona<br />

sinergia tra erborista e medico?<br />

È fondamentale. Se si potesse arrivare a<br />

una collaborazione tra medico e tecnico erborista,<br />

riusciremmo davvero a risolvere<br />

moltissimi problemi e ad avere degli ottimi<br />

risultati.<br />

Procedendo sul cammino delle sinergie,<br />

esiste anche una ditta Cagnola…<br />

Esatto. Avevo da poco aperto l’erboristeria<br />

quando un giorno una mia cliente mi chiese<br />

di accompagnarla in Germania per consigliarla<br />

su alcuni prodotti da importare in<br />

Italia, dove ancora non esisteva quasi nulla<br />

del genere “naturale”. Siamo andate, e dopo<br />

aver selezionato alcuni prodotti di cui mi<br />

avevano attratto le formule, ho scelto quel-<br />

Da questo numero di <strong>Hod</strong> la Dott. ssa<br />

Cagnola sarà con noi, per darci qualcuna<br />

delle sue “pillole” di saggezza,<br />

buon senso e grande esperienza.<br />

Chi volesse scriverle, può farlo:<br />

info.cagnola@tiscali.it<br />

li che mi parevano più adatti per il pubblico<br />

italiano. Tra questi il famoso Sciroppo di lumache,<br />

allora perfettamente sconosciuto.<br />

Fu così che, un passo dopo l’altro, ho creato<br />

l’Azienda Cagnola, dapprima importando<br />

i prodotti Alsitan, poi aggiungendo poco per<br />

volta i miei prodotti.<br />

Che genere di prodotti?<br />

Ho iniziato con la fitocosmesi, e da lì sono<br />

partita per gli altri prodotti naturali. In principio<br />

erano 4 o 5 e tra loro c’era già l’Echinaci<br />

(che allora si chiamava Echinacea<br />

Propoli Rosa canina), ma sono sempre rimasta<br />

fedele alla mia filosofia. Tutte le piante<br />

dei miei prodotti sono note, conosciamo<br />

i loro usi, effetti, proprietà. Quella più nuova<br />

era proprio l’echinacea, considerata afrodisiaca<br />

dalla tradizione popolare. Ma viste le<br />

sue proprietà elasticizzanti, ho cominciato a<br />

usarla per un gel contorno occhi e uno stick<br />

per labbra, che esiste tuttora. Quindi, focalizzando<br />

l’attenzione sulle sue proprietà immunostimolanti,<br />

sono passata alle capsule,<br />

con un involucro prima realizzato in gelatina<br />

molle (un tipo di capsula adatta alla<br />

conservazione) e ora completamente vegetale,<br />

derivato dalla patata. È vero che di<br />

recente ho fatto qualche prodotto con la<br />

Ginkgo biloba (contro lo stress, perdita di<br />

memoria, senescenza e insufficienza venosa<br />

periferica), ma solo quando ho ne avuto<br />

in mano la “letteratura”.<br />

Esiste uno stretto legame tra la sua idea di<br />

erborista e la produzione della sua ditta…<br />

C’è un filo diretto, che può benissimo essere<br />

riassunto dalla frase di un professore<br />

tedesco molto noto in Germania, il Prof.<br />

Kollath. Dice: “Lasciamo le cose naturali il<br />

più naturale possibile”.<br />

In altre parole, le materie prime non devono<br />

essere maltrattate con procedimenti<br />

non naturali. Chiaro, no? ✽ 23<br />

HOD 32


24<br />

HOD 32<br />

da “Erbe per l’anima” di M.Narcisi, Edizioni Il Punto d’Incontro.<br />

✔<br />

salute e bellezza<br />

L’erba racconta...<br />

Questo inverno<br />

facciamo gli indiani<br />

di Sara Termini<br />

Echinacea<br />

purpurea Nutt<br />

L’Echinacea è una<br />

pianta preziosa anche<br />

in cosmetica: serve<br />

come elasticizzate<br />

e rigenerante dei tessuti;<br />

contro le smagliature<br />

e come antirughe.<br />

Maschera antirughe<br />

Echinacea radice<br />

polvere g 40<br />

Eleuterococco radice<br />

polvere g 40<br />

Psillio semi<br />

polvere g 20<br />

Ed ecco arrivato l’inverno! Per fortuna, a proteggerci, esistono<br />

in Natura rimedi che aiutano a rinforzare le difese<br />

immunitarie. Ad esempio l’Echinacea, la Propoli e la<br />

Vitamina C contenuta nella frutta e nelle verdure. Ognuno<br />

di essi possiede una propria storia e un’accertata attività terapeutica,<br />

come tutti gli studiosi della materia sono concordi<br />

nell’affermare. Se poi vengono utilizzati insieme, si può<br />

sfruttare una sinergia d’azione, attuando una strategia preventiva<br />

contro l’influenza e il raffreddore. Il fattore tempo è<br />

determinante: prima si interviene ad erigere una barriera difensiva,<br />

meno possibilità si avranno di cedere alle insidie dei<br />

malanni stagionali. Generalmente ci si attiva quando già si<br />

sta male. Il nostro organismo invece si troverebbe rinforzato<br />

solo se gli si offrissero per tempo dei validi coadiuvanti.<br />

Vin brulè antiraffreddore<br />

Fate bollire un cucchiaio di miscela di piante in un bicchiere<br />

di vino rosso corposo con l’aggiunta di un cucchiaio<br />

di zucchero di canna. Appena il liquido bolle, togliete<br />

la pentola dal fuoco e incendiate con un fiammifero<br />

i vapori alcolici sprigionati dal vino. A piccoli sorsi, bevete<br />

ancora caldo una tazza di Vin Brùlé prima di coricarvi:<br />

tra un sorso e l’altro inalate i vapori aromatici che<br />

aiutano a decongestionare le mucose nasali. L’azione<br />

delle spezie e del vino caldo provoca una discreta sudorazione<br />

e una gradevole sensazione di calore, che coadiuvano<br />

in modo naturale le cure specifiche.<br />

Garofano chiodi g 35<br />

Cannella di Ceylon corteccia g 25<br />

Noce moscata frutti t.t g 20<br />

Cardamomo semi t.t g 10<br />

Zenzero radice t.t g 10<br />

per l’inverno


Dagli indiani d’America<br />

un fiore a riccio<br />

L’Echinacea deve il suo nome alla brattea<br />

rigida e acuminata, denominata con il termine<br />

greco echinos per via del “riccio” che<br />

protegge gli splendidi fiori rosa. Originaria<br />

del Messico, è una pianta erbacea perenne<br />

appartenente alla famiglia delle Composite.<br />

Ne esistono tre varietà: la angustifolia DC,<br />

la purpurea Moench e la purpurea Nutt.<br />

Pur non contenendo identici principi attivi,<br />

si prestano alle stesse applicazioni terapeutiche.<br />

In realtà, l’uso dell’Echinacea è stato<br />

importato in Europa dai Sioux d’America,<br />

che la utilizzavano per curare i morsi di serpente,<br />

le ustioni e le punture degli insetti.<br />

Inoltre ne masticavano la radice per attenuare<br />

i crampi allo stomaco, il mal di testa<br />

e il mal di denti.<br />

Una Rosa per amica<br />

Un’altra pianta generosa di<br />

elementi benefici per la salute<br />

è la Rosa canina, nota per<br />

le sue bacche rosse ricche di<br />

Vitamina C. È proprio grazie alla<br />

presenza della Vitamina C naturale,<br />

che i bioflavonoidi ad essa<br />

associati la rendono più assimilabile e più<br />

attiva della Vitamina C sintetica.<br />

Un grande aiuto<br />

dall’alveare<br />

Nell’alveare le api bloccano eventuali insetti<br />

estranei con la propoli, una sostanza costituita<br />

da resine raccolte dalle api operaie<br />

su gemme ed apici di piante resinose<br />

(Pioppi, Betulle, Abeti). Il nome, dal greco<br />

Propolis, significa “a favore della collettività.<br />

Il suo principio attivo non è unico né ben<br />

definito, essendo la propoli un insieme di<br />

più componenti, che ne fa un rimedio naturale<br />

preventivo contro le infezioni del ca-<br />

✔<br />

Difendiamo anche i più piccini<br />

TOP-GOLA è uno sciroppo contenente<br />

estratto di Propolis ed estratti secchi di<br />

Echinacea, Ribes nero e Acrimonia, succo<br />

di Kiwi e Malto d’orzo.<br />

Le piante e le sostanze contenute in questo<br />

preparato sono particolarmente indicate<br />

per le affezioni della gola e dei<br />

bronchi. Inoltr, il Malto d’orzo, per le sue<br />

proprietà rinfrescanti e altamente emollienti,<br />

aiuta nei casi di bruciore e infiammazione<br />

del cavo orofaringeo. Il succo di<br />

Kiwi, grazie all’elevato contenuto di vitamina<br />

C, favorisce le difese naturali dell’organismo.<br />

TOP-GOLA è uno sciroppo ideale per<br />

bambini e adulti ed è privo di saccarosio.<br />

L’aroma alla fragola rende il prodotto<br />

molto gradevole di gusto, assai gradito<br />

ai bambini anche ai più piccini.<br />

Lo sciroppo TOP GOLA è un prodotto<br />

Dott. C.Cagnola srl - MI<br />

per la gola<br />

infiammatoria, analgesica e rigenerante si<br />

deve alla presenza di vari elementi nutritivi,<br />

quali oli essenziali, cera, polline e vitamine.<br />

Da quanto esposto si deduce che questi tre<br />

rimedi naturali si integrano tra loro: la praticità<br />

di somministrazione è assumerli insieme,<br />

ma non trascuriamo mai di valutare<br />

prima di tutto la qualità del prodotto.<br />

ECHINACI’ - ad esempio - è un<br />

integratore naturale di 40 capsule<br />

che soddisfa in pieno i<br />

requisiti di qualità e d’efficacia:<br />

ogni capsula contiene 40<br />

mg Vitamina C naturale e inoltre<br />

le capsule sono 100% di origine<br />

vegetale, un particolare non trascurabile.<br />

ECHINACI’ è un prodotto della Dott. ssa C.<br />

Cagnola srl - Milano distribuito in tutte le<br />

farmacie ed erboristerie. ✽<br />

La medicina naturale può essere di grande<br />

aiuto per alleviare i sintomi ma qualora le<br />

cose si complicano bisogna sempre rivol-<br />

25<br />

vo faringeo. La sua azione terapeutica anti- gersi al medico!<br />

HOD 32


HOD 32 40<br />

Chi viene oggi a prendere il té da noi?<br />

di Stefano Reina<br />

In questa stagione,<br />

in cui la luce va<br />

giorno dopo giorno<br />

diminuendo, alzarsi<br />

non è così semplice!<br />

È soprattutto<br />

adesso che richiediamo<br />

un po’ più di<br />

attenzione e dolcezza.<br />

Cerchiamo<br />

di assecondare i<br />

nostri ritmi, e affrontiamo<br />

il mattino<br />

con qualche stiracchiamento<br />

nel<br />

letto, come fanno i<br />

gatti, copriamoci<br />

con tessuti morbidi<br />

e di fibre naturali...<br />

e invece della solita,<br />

frettolosa colazione<br />

al bar, concediamoci<br />

qualche attimo<br />

in più a casa,<br />

seduti al tavolo a<br />

gustare ciò che noi<br />

stessi abbiamo<br />

preparato.<br />

Colazione<br />

d’Inverno<br />

Basta così poco per stare meglio. Ad esempio, cerchiamo di movimentare<br />

il nostro inizio di giornata variando ogni tanto la prima colazione.<br />

✔ Prima proposta<br />

Spremuta d’arancia<br />

Fatela da voi al momento, con 2 arance bionde di Sicilia<br />

e con lo spremiagrumi manuale. Oltre a compiere una piccola ginnastica<br />

mattutina, godrete dello stupendo e stimolante profumo<br />

sprigionato dalla scorza dei frutti. L’olio d’arancio è infatti molto conosciuto<br />

per il suo aroma e per gli effetti positivi sull’umore. Si tratta<br />

di un’essenza vera e propria che si ottiene mediante la semplice<br />

pressione della buccia. Il colore arancio evita sentimenti negativi<br />

ed è un buon rimedio contro il pessimismo e la paura.<br />

Ottimo in questa stagione anche il suo apporto di vitamina C.<br />

L’arancia contiene inoltre polifenoli (pigmenti coloranti naturali)<br />

che, rappresentando dei nemici per i radicali liberi, esplicano una<br />

funzione antinvecchiamento.<br />

Un consiglio: gustate la spremuta senza zucchero e a stomaco<br />

vuoto, eviterete il prodursi di acidità.<br />

Latte di soia e cacao amaro<br />

Riscaldate il latte di soia, aggiungete 2 cucchiai di cacao amaro e<br />

zuccherate a piacere con miele di eucalipto. Gustoso alimento ricco<br />

di proteine, il latte di soia è un’ottima alternativa al latte.<br />

Contemporaneamente il cacao vi darà l'energia per affrontare i rigori<br />

del freddo; non solo contiene vitamina A, PP, B1 e B2 ma ferro,<br />

fosforo, rame e magnesio, un importante ricostituente del sistema<br />

nervoso che agisce da antidepressivo. Infine, le proprietà<br />

balsamiche del miele d'eucalipto proteggeranno la vostra gola.<br />

Soffiato di kamut<br />

Se poi lo desiderate, potete aggiungere qualche cucchiaio di kamut<br />

soffiato al vostro latte di soia. Questo antico cereale è una fonte<br />

preziosa di minerali e contiene più aminoacidi di altri tipi di grano.<br />

Illustrazione<br />

di Ilaria Comolo


✔<br />

Fornisce anche una buona dose di selenio. utile<br />

per le sue proprietà antinvecchiamento.<br />

Seconda proposta<br />

Succo di mirtilli<br />

II mirtillo, oltre ad essere gustoso, è un ottimo alimento<br />

per il nostro <strong>benessere</strong>, visto il suo alto contenuto<br />

di antocianine, e cioè di sostanze antiossidanti<br />

che migliorano sia la circolazione sanguigna<br />

che la vista. Buona anche la presenza di vitamina<br />

C e polifenoli, tipici della frutta colorata.<br />

Yogurt, noci e miele<br />

Conosciamo bene lo yogurt e le sue proprietà<br />

nutritive e benefiche sull’intestino. Utilizzate dunque<br />

lo yogurt non zuccherato e bianco, aggiungete<br />

un po' di miele d'acacia e cospargete il tutto<br />

con noci tritate con il mixer. Solo le noci vi forniranno<br />

energia per la giornata e minerali come<br />

fosforo, potassio, magnesio e vitamina E.<br />

Tè, gallette di riso<br />

e confettura di lamponi<br />

Conosciuto e consumato da secoli, il tè è una bevanda<br />

stimolante, ottima per "ingranare la marcia".<br />

È difficile credere che ogni volta che beviamo un<br />

po’ di tè assumiamo sostanze in grado di aiutare il<br />

sistema immunitario, capaci addirittura di combattere<br />

i malanni cardiaci e antitumorali, ma è proprio<br />

così. Queste sostanze vegetali sono i flavonoidi<br />

(circa 200 mg per tazza), che ci danno anche una<br />

mano per mantenerci giovani.<br />

Scegliete il tipo di tè che più preferite (suggeriamo<br />

l'Earl Grey, anche se per molti è un tè da<br />

"pomeriggio"), ma lasciatelo in infusione non<br />

meno di un minuto, altrimenti non verranno rilasciate<br />

le sostanze più utili. Aggiungete pure un<br />

po' di latte condensato zuccherato.<br />

Le gallette di riso soffiato (scegliete quelle con<br />

aggiunta di semi di sesamo, che contengono selenio)<br />

sono leggere, prive di grassi e lieviti, e decisamente<br />

ottime se accompagnate con della<br />

confettura di lamponi. A proposito dei lamponi:<br />

oltre a contenere vitamina C, hanno proprietà<br />

astringenti e sono eccellenti soprattuttoper<br />

chi ha problemi alle gengive. ✽<br />

Tra i Greci<br />

Ad Atene la giornata iniziava di buon<br />

mattino, alle prime luci dell’alba, con<br />

una non ricca colazione (acrafemos),<br />

costituita da un po' di pane d’ orzo e di<br />

grano bagnato nel vino. Per affrontare<br />

una dura giornata, si potevano aggiungere<br />

olive o fichi che fornivano<br />

energia.<br />

Tra i Romani<br />

La mattinata iniziava con la colazione<br />

detta jentaculum, composta da latte,<br />

qualche biscotto, formaggio e talvolta<br />

delle uova. Il cibo veniva consumato<br />

spesso in piedi, all’incirca tra le 7 e le 8.<br />

In Italia ai primi ‘900.<br />

Nelle campagne del nord in genere si<br />

consumava la polenta con il latte. Solo<br />

poche famiglie potevano permettersi il<br />

caffè e latte, mentre un’altra usanza<br />

era quella di bollire nell’acqua patate,<br />

castagne e frutta (pere di solito) da<br />

consumare salate o dolci all’alba, prima<br />

dell’inizio dei lavori. Nel centro<br />

Italia, in inverno, si faceva spesso colazione<br />

con la pappa al pomodoro.<br />

Breve storia del cappuccino<br />

Sembra sia nato nel 1685. In quel tempo<br />

Vienna era assediata dai turchi e,<br />

quando questi abbandonarono la città,<br />

lasciarono come ricordo il caffè. Un<br />

certo Kolschitsky aprì una caffetteria e<br />

cominciò a servire caffè amaro, poi<br />

dolcificato con del miele e infine con<br />

l’aggiunta di latte. L'idea funzionò in<br />

tutta l'Austria. Ma Kolschitsky, non contento,<br />

pensò a qualcosa da consumare<br />

con la nuova bevanda.<br />

Ed ecco un'altra creazione: il krapfen,<br />

in seguito modificato in croissant in<br />

Francia e in cornetto in Italia.<br />

✔<br />

colazione nella storia<br />

HOD 32<br />

41


Origine<br />

La pratica di raffinare lo zucchero si diffuse in<br />

Occidente solo dopo le crociate, ma lo zucchero<br />

integrale, scuro e polveroso, era noto già<br />

nel 325 a.C. Un altro prodotto da sempre usato<br />

per dolcificare è il miele, anche se oggi si<br />

moltiplicano i dolcificanti alternativi come lo<br />

sciroppo d’acero, il malto d’orzo o di riso.<br />

Indicazioni<br />

Zucchero di canna, malto, sciroppo d’acero<br />

e miele sono utilizzati nella nostra dieta alimentare<br />

per dare all’organismo calorie subito<br />

disponibili, con leggerezza e digeribilità, ideali<br />

per chi pratica attività sportive.<br />

Modalità di consumo<br />

Idolcificanti si sciolgono subito e sono immediatamente<br />

assimilabili. Per soddisfare il<br />

gusto del dolce si possono preparare deliziosi<br />

piatti, magari a base di frutta biologica, aggiungendo<br />

miele o malto. Il succo d’acero è<br />

ottimo per dolcificare yogurt, macedonie, ti-<br />

I Dolcificanti<br />

Pancakes con<br />

sciroppo d’acero<br />

INGREDIENTI ● 125 g di farina ● 1/8 litro di<br />

latte ● un uovo ● 15 g di burro ● 1/2 cucchiaino<br />

di lievito in polvere ● sciroppo d’acero.<br />

PREPARAZIONE In una terrina sbattete l’uovo<br />

con un pizzico di sale. Sciogliete il burro<br />

e unitelo all’uovo insieme al lievito e alla<br />

farina. Mescolate bene e aggiungete il<br />

latte fino a ottenere un composto omogeneo.<br />

Scaldate una piccola padella e versate<br />

la pastella un mestolo alla volta.<br />

Lasciate cuocere per 2 minuti circa, poi<br />

voltate i pancakes e fateli cuocere anche<br />

dall’altro lato. Serviteli caldi con lo sciroppo<br />

d’acero. ■<br />

sane, spremute, muesli. Aggiunto al limone, è<br />

una vera e propria bibita alimento. ■<br />

Crema all’arancia<br />

INGREDIENTI ● 3 arance ● 3 cucchiai di malto di riso o d’orzo ● 2 uova ● 3 cucchiai rasi di<br />

farina per dolci ● 1 cucchiaino di succo di limone ● un pizzico di sale.<br />

PREPARAZIONE Fate dorare la farina fino a quando assume un leggero profumo tostato, raffreddatela<br />

e mescolatela al malto. Grattugiate la buccia d’arancia, spremete il succo e aggiungete<br />

al resto. Cuocete a bagnomaria per 20 minuti, mescolando. Sbattete l’uovo, aggiungete<br />

il limone e il sale; uniteli agli altri ingredienti e cuocete altri 5 minuti, mescolando sempre.<br />

Una volta tolta dal fuoco, versatela nelle coppette e lasciatela raffreddare un po’ prima di<br />

metterla nel frigorifero. ■<br />

NaturaSì a Milano si trova in Via Fara, 35 - Via Millelire, 14 - Viale Cassala, 61<br />

Via Melzo con Via Lambro, 7 - Via Petiti, 6 - E-mail: naturasi@naturasi.com<br />

HOD 32<br />

47


la libreria di<br />

Vi propone per questo numero l’acquisto di:<br />

Via Magenta, 1/a - 20053 Muggiò (Milano)<br />

Tel./Fax 039/21.44.401 - E-mail: info@ecoe.it - www.ecoe.it<br />

IL LINGUAGGIO DEGLI ORGANI<br />

di Anna Zanardi, Ed.Tecniche Nuove,<br />

pagg. 176, € 14,90<br />

Le malattie sono segnali che ci avvisano che<br />

qualcosa in noi non va, quindi occasioni per<br />

crescere: forse varrebbe la pena mettere in discussione<br />

i timori e comprendere la causa profonda<br />

del nostro personale malessere.Potrebbe<br />

salvarci la vita! Se abbiamo mal di testa, perché<br />

estinguere il segnale con un antidolorifico? Se<br />

imparassimo ad associare il sintomo con il suo<br />

significato profondo e con l’organo colpito,<br />

avremmo maggiori possibilità di arrivare alla<br />

“causa prima” del nostro malessere.<br />

TRATTATO DI MEDICINA<br />

AYURVEDICA<br />

del Dott. S. Ranade, Ed. Il Punto D'incontro,<br />

pagg. 253, € 12,90<br />

Uno dei maggiori esperti di Ayurveda affronta<br />

l'antica scienza medica dell'India alla luce delle<br />

moderne conoscenze: ● Ringiovanimento e<br />

longevità ●Vajikarana, la scienza degli afrodisiaci<br />

● Diete, alimentazione, obesità ● Come ottimizzare<br />

il sistema immunitario ● Sonno, insonnia<br />

● Il regime ayurvedico per la salute ottimale<br />

● Le dieci prove della forza del paziente<br />

● Il segreto dei punti vitali nel corpo umano ●<br />

Chirurgia ayurvedica ● Medicina preventiva e<br />

psicosimatica<br />

MANUALE PRATICO DI<br />

OMEOPATIA<br />

di Piero Bressan, Roberto Chiej Gamacchioi,<br />

Ed. Giunti/Demetra,<br />

pagg. 125, € 5,90<br />

L’omeopata concepisce il malato come un tutto<br />

unico: non esiste l’organo ammalato. Esiste<br />

l’organismo con un organo ammalato. In questo<br />

organismo chiamato uomo, fisico e mente<br />

si intrecciano e si scambiano informazioni, interagendo<br />

col cosmo in cui viviamo.<br />

COME ORDINARE<br />

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Palazzo Mÿsanus si affaccia sulla piazzetta centrale di Samedan,<br />

uno dei paesi più antichi e autentici dell’Alta Engadina.<br />

Costruito nel ‘600 dalla famiglia Mÿsanus, interamente<br />

ristrutturato, offre in un’atmosfera d’altri tempi e con<br />

il comfort di oggi 20 camere tra singole, doppie e mini suite.<br />

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È possibile prenotare trattamenti<br />

fisioterapici o estetici in camera.Una Fisioterapista, Diplomata<br />

in Massaggi, riconosciuta anche da alcune Polizze Assicurative<br />

Sanitarie Italiane, si prenderà cura di voi con massaggi specifici<br />

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da fine novembre ai primi di maggio, con<br />

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rosso.<br />

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Milano, Monaco e Zurigo.<br />

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Informazioni utili<br />

La Direzione di Palazzo Mÿsanus offre la possibilità<br />

di un VAUCHER a chi, in occasione di<br />

una festa (Natale, compleanno, Laurea, anniversario<br />

ecc.), intendesse regalare a parenti e<br />

amici il soggiorno di un weekend, una settimana<br />

bianca, o una settimana verde in una<br />

delle camere o delle suites dell'albergo.<br />

Palazzo Mÿsanus<br />

Crappun, 26- CH<br />

7503 Samedan<br />

Tel. +41 (0)81 852 10 80<br />

Fax +41 (0)81 852 10 79<br />

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50<br />

HOD 32<br />

di Elena Marinoni<br />

Il frutto del<br />

Baobab<br />

✔<br />

Leggenda<br />

Rispetto agli altri grandi alberi presenti al mondo, il<br />

Baobab è sempre stato avvolto da un alone di mistero<br />

e superstizione. Una leggenda araba dice che<br />

“il diavolo lo sradicò e conficcò i suoi rami nella terra<br />

lasciando le sue radici in aria.” Un’altra leggenda<br />

descrive cosa succede a chi non è mai soddisfatto di<br />

ciò che già possiede; “Il Baobab fu tra i primi alberi<br />

ad apparire sulla Terra. Poi venne la sottile e graziosa<br />

palma. Quando il Baobab la vide protestò,<br />

pretendendo di essere più alto. Quindi apparve il<br />

bel flamboyant con i suoi fiori rossi, e il Baobab ne<br />

fu invidioso. Poi il Baobab vide il meraviglioso albero<br />

di fico e pregò per avere simili frutti, ma gli dei si<br />

arrabbiarono con lui, lo sradicarono e lo ripiantarono<br />

sottosopra per farlo stare tranquillo.”<br />

…e superstizione<br />

In alcuni luoghi, il Baobab è venerato come simbolo<br />

di fecondità, in altri si crede che nei suoi fiori<br />

dimorino gli spiriti e che chiunque ne colga uno sarà<br />

mangiato da un leone. Inoltre si crede che l’acqua<br />

in cui sono stati immersi i semi di Baobab protegga<br />

dai coccodrilli; al contrario, mangiare questi<br />

semi li attira. E ancora: l’uomo che beve un infuso<br />

di corteccia di Baobab diventa più forte, tant’è che<br />

in alcune aree i bimbi vi vengono immersi proprio<br />

per diventare più robusti.<br />

Nuovo ma antichissimo<br />

antiossidante<br />

Per contrastare gli effetti negativi sull’organismo legati allo stress ossidativo,<br />

è sempre più convincente la strategia di integrare alla dieta<br />

con antiossidanti di derivazione naturale privi di effetti collaterali<br />

e tossicità. È il caso della polpa del frutto del Baobab o<br />

Adansonia Digitata, maestosa pianta originaria dell’Africa<br />

Tropicale, presente anche in Madagascar e Australia. Per millenni le<br />

sue incredibili virtù hanno aiutato gli uomini a sopravvivere nelle<br />

impervie e inospitali aree desertiche e roc-<br />

ciose dell’Africa (Senegal, Mali, Mozambico).<br />

Il nome deriva dall’arabo Bu-hibab<br />

(“frutto dai molti semi”) ma per le sue antiche<br />

proprietà terapeutiche viene chiamato<br />

anche “albero farmacista” o “albero magico”.<br />

Alcune popolazioni lo conoscono come<br />

“albero bottiglia” poiché, quando il frutto è<br />

maturo, la pianta lo disidrata recuperando il<br />

succo nel proprio tronco.<br />

Ma com’è fatto il Baobab?<br />

Il suo tronco è unico nel regno vegetale.<br />

Può crescere fino a 25 metri di altezza e vivere<br />

per diverse migliaia di anni. L’albero<br />

adulto porta foglie alla sommità solo nella<br />

stagione delle piogge (da maggio a novembre).<br />

I fiori sono grossi, bianchi, e contano<br />

fino a 1500 stami. Fiori di una notte, si<br />

aprono al crepuscolo e sfioriscono all’alba<br />

(da ottobre a dicembre) sprigionando un<br />

odore poco gradevole. I frutti hanno forma<br />

varabile a seconda della specie: sferica,<br />

ovoidale, allungata. Il rivestimento, ricoperto<br />

di peli, è duro, legnoso, ripieno di una polpa<br />

bianca o rosata, secca e pulverulenta,


Adansonia<br />

Digitata<br />

con numerosi semi neri grandi come fagioli, duri<br />

e reniformi.<br />

A cosa serve?<br />

Utilizzato da secoli, è in grado di fornire cibo, acqua,<br />

rifugio (nel tronco cavo) e aiuto per le malattie.<br />

La bianca polvere contenuta nel frutto, ricca<br />

di Vit. C, sciolta in acqua è un’ottima bevanda<br />

rinfrescante simile alla limonata, usata nella medicina<br />

tradizionale come antipiretico (per la febbre),<br />

analgesico, antinfiammatorio, antidiarroico<br />

e nel trattamento del vaiolo e del morbillo. Le foglie,<br />

ricche di vitamina C, zuccheri, potassio e calcio,<br />

vengono cucinate fresche come verdura, o<br />

essiccate e frantumate per durare nel tempo. I<br />

germogli delle piante più giovani si mangiano<br />

come asparagi. Anche le giovani radici e i semi<br />

(tostati e bevuti come sostitutivi del caffè) sono<br />

reputati commestibili. Perfino i bruchi che si cibano<br />

delle foglie, vengono mangiati dalle popolazioni<br />

africane come importante fonte di proteine.<br />

Infine il legno, masticato, fornisce un umore<br />

essenziale per alleviare la sete di uomini e animali<br />

nei periodi di siccità. Dalla corteccia fibrosa<br />

si proproducono invece stuoie, reti da pesca, funi,<br />

lenze, sacchi e, ovviamente, vestiti.<br />

La polpa del Baobab<br />

È oggi disponibile in tavolette, bustine,<br />

olio (per lenire bruciature e ferite) e linee<br />

fitocosmetiche. La polpa pulverulenta,<br />

ricchissima di Vit. C (7 volte più di<br />

un’arancia), è nota per la spiccata attività<br />

antiossidante che ritarda la produzione<br />

e facilita lo smaltimento dei dannosi<br />

radicali liberi. Contiene Vit. B2, B3 o PP e<br />

Betacarotene, numerosi minerali quali il<br />

calcio (3 volte di più rispetto al latte) e<br />

ferro (3 volte in più rispetto all’uovo),<br />

acidi grassi e carboidrati con il loro no-<br />

tevole apporto energetico. Fornisce an-<br />

che un discreto quantitativo di fibre alimentari<br />

il cui adeguato consumo, oltre a<br />

prevenire e curare stitichezza e sovrappeso,<br />

riduce il rischio di insorgenza di<br />

neoplasie dell’apparato<br />

digerente.<br />

Studi scientifici<br />

hanno evidenziato<br />

ottimi effetti antinfiammatori<br />

e antidiarroici.<br />

La polpa<br />

del frutto del Baobab<br />

ha dunque proprietà eccellenti che<br />

ne fanno un formidabile alleato non solo<br />

di atleti e sportivi, ma di chiunque risenta<br />

dello stress di una vita iperattiva, e<br />

desideri fornire energia naturale al proprio<br />

organismo.<br />

rare velocemente le forze, toglie tensione, diminuisce<br />

la produzione di acido lattico, regola la<br />

flora intestinale e la circolazione sanguigna e<br />

contrasta la formazione di “anioni superossido”<br />

(radicali liberi) in determinate condizioni di<br />

stress (post-infarto, colesterolo alto e bruciature<br />

solari). Le quantità giornaliere consigliate variano<br />

da 5 a 30 g. utilizzando la polvere sciolta in acqua,<br />

succhi di frutta, latte, tè o yogurt o le pratiche<br />

tavolette. ✽<br />

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Farmacia Marinoni<br />

Corso Buenos Aires, 55 - Milano<br />

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Per concludere<br />

51<br />

Il Baobab stimola la lucidità mentale, fa recupe-<br />

✔<br />

per lo stress<br />

HOD 32


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Associata A.N.P.S.I.<br />

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HOD 32<br />

53


54<br />

HOD 32<br />

Durante il Rinascimento artistico<br />

europeo furono riscoperte molte<br />

antiche tecniche e concetti. In<br />

ambito filosofico, la bellezza e l’unicità<br />

dell’essere umano, evidenti<br />

nell’arte e nella filosofia greca, tornarono<br />

in primo piano. In ambito<br />

tecnico, fu reintrodotto il principio<br />

della prospettiva, che diede all’arte<br />

rinascimentale la sua caratteristica<br />

profondità. Nell’utilizzare<br />

questa tecnica, l’artista - sia esso<br />

pittore, scultore, architetto, musicista<br />

o scrittore - sceglie un unico<br />

punto a cui si riferiscono tutti gli<br />

elementi della costruzione artistica.<br />

Questa si definisce prospettiva<br />

o punto di vista.<br />

di Yogacharya<br />

Shivani Lucki,<br />

Centro Ananda<br />

Equilibrio interiore<br />

Non tutti siamo artisti nel senso classico del termine,<br />

ma se consideriamo la vita come un’opera<br />

d’arte, un arazzo che intessiamo giorno dopo<br />

giorno, potremmo anche noi utilizzare la tecnica<br />

della prospettiva con grandi risultati. Qual è nella<br />

vita quel singolo punto che dà proporzione e bellezza?<br />

Per lo scopo di questo articolo propongo che sia<br />

“l’equilibrio”. Quando siamo in grado di creare armonia<br />

fra i tre aspetti della nostra natura - fisico,<br />

mentale/emozionale e spirituale - raggiungiamo<br />

l’equilibrio interiore, e come un ballerino o un atleta<br />

professionisti siamo in grado di fluire naturalmente<br />

con le mutevoli circostanze della nostra vita.<br />

Definiamo questo equilibrio e la vitalità che ci<br />

dona col nome di “salute”. Al contrario, quando<br />

l’equilibrio manca, sperimentiamo il mal-essere, o<br />

dis-equilibrio, che chiamiamo “malattia”. È come<br />

il disco di un computer, che produce dei piccoli<br />

click quando gira fuori equilibrio, comunicandoci<br />

che c’è qualcosa che non va. La persona saggia<br />

ascolta questi piccoli click nella sua vita e immediatamente<br />

prende i provvedimenti adeguati. Se il disco non producesse<br />

questi click, potremmo forse danneggiarlo forzandolo a fare<br />

qualcosa che non può fare.<br />

Il primo passo verso una maggiore salute consiste dunque nell’acquisire<br />

consapevolezza dei click, accettandoli come opportunità<br />

e messaggi importanti per riassestare il nostro<br />

equilibrio interiore, quel “punto di riferimento”<br />

che aiuta a mettere a fuoco in modo corretto ogni altra<br />

cosa. Ma dove possiamo iniziare a fare questi aggiustamenti?.<br />

Di seguito troverete alcuni suggerimenti che vi aiuteranno<br />

a nutrire, energizzare ed equilibrare voi stessi:<br />

✽ Un corpo sedentario non è incline all’equilibrio. L’esercizio<br />

fisico vigoroso due o tre volte la settimana vi manterrà vitale<br />

e aumenterà la vostra resistenza alle influenze negative.


✽ Per superare il torpore o la confusione<br />

mentali, usate la forza di volontà. Per quanto<br />

piccolo possa essere l’obiettivo, vi aiuterà ad<br />

ottenere qualcosa, la forza di volontà è la chiave<br />

della vitalità mentale, fisica e spirituale.<br />

✽ E per nutrire la tua anima, trascorrete da<br />

soli del tempo “di qualità”: osservate in silenzio<br />

i vostri pensieri, sogni e speranze; attraverso<br />

la meditazione contattate il vostro Sé<br />

superiore; ascoltate la voce dell’intuizione del<br />

cuore mentre vi parla attraverso le diverse circostanze<br />

della vita.<br />

Quando siamo perfettamente in equilibrio nel<br />

nostro centro interiore, la nostra vita diventa<br />

un opera d’arte armoniosa, ispirante e meravigliosa.<br />

Affermazione<br />

per la buona salute<br />

La buona salute è qualcosa di più del non essere<br />

ammalati! È un radioso stato di <strong>benessere</strong><br />

interiore. Le malattie fisiche possono esse-<br />

re curate dalle<br />

medicine; ma<br />

nessuna medicina<br />

può generare<br />

quello stato<br />

di illimitata<br />

energia che si<br />

manifesta<br />

quando ogni<br />

cellula del corpo<br />

coopera con<br />

la mente, con<br />

buona volontà<br />

✔<br />

Preghiera: “O Fonte potente<br />

di tutto ciò che è<br />

giusto e buono, aiutami<br />

a vedere la mia forza<br />

come un’espressione<br />

del Tuo potere infinito.<br />

Allontana da me l’oscurità<br />

della malattia: essa<br />

è per sempre estranea<br />

alla Tua luce!<br />

(da “Affermazioni<br />

per l’autoguarigione”<br />

di Swami Kriyananda,<br />

Ananda Edizioni<br />

www.anandaedizioni.it<br />

tel . 075-9.14.83.75)<br />

e gioia, in tutto ciò che cerca di fare.<br />

Un tale radioso <strong>benessere</strong> giunge soltanto<br />

quando la mente è stata liberata da ogni ombra<br />

di svogliatezza, paura e dubbio; quando si<br />

è imparato a dire sì alla vita; e quando si è imparato<br />

ad amare. ✽<br />

Corsi sull’autoguarigione ad Ananda:<br />

www.ananda.it<br />

tel. 0742-81.36.20<br />

HOD 32<br />

55


58<br />

HOD 32<br />

58<br />

Come nasce CreativPower ® ?<br />

È una tecnica brevettata dal dott. Franz<br />

Minister, una modalità “non convenzionale” in<br />

grado di consentire la riarmonizzazione dei<br />

processi mentali. Il suo intento è stato quello<br />

di rendere più proficua la ricerca di nuove<br />

idee e soluzioni nell’ambito del lavoro, della<br />

vita privata e del sociale, allo scopo di incrementare<br />

il <strong>benessere</strong> e la salute dell’uomo.<br />

Egli intuì che il<br />

modo di agire<br />

scientifico-razionale<br />

ed analitico<br />

era<br />

troppo confinato<br />

e limitante<br />

per produrre<br />

veri risultati innovativi<br />

e originali<br />

… e cercò,<br />

a partire dal<br />

Collegare<br />

emisferi<br />

CreativPower ® propone<br />

un metodo rivoluzionario<br />

che<br />

consente di sincronizzare<br />

gli emisferi<br />

cerebrali per espandere<br />

in modo<br />

esponenziale creatività<br />

ed intuizione.<br />

1989, un metodo che permettesse di superare<br />

i vincoli spazio-temporali, per realizzare<br />

ciò che oggi viene definito “Il salto quantico<br />

della coscienza”.<br />

Cos’è realmente CreativPower®?<br />

Nonostante la complessità di fattori che concorrono<br />

alla realizzazione di questa tecnica,<br />

CreativPower ® è sostanzialmente una forma<br />

individuale di “Brainstorming”, che presenta<br />

soluzioni innovative a problematiche concrete,<br />

assieme alla possibilità di prevederne gli<br />

sviluppi futuri. Attraverso questo metodo, le<br />

informazioni provenienti dall’inconscio diventano<br />

immediatamente accessibili ad ogni individuo,<br />

determinando così una forte espansione<br />

della coscienza.<br />


i due<br />

cerebrali<br />

significa riunire la parte razionale<br />

analitica con quella immaginifico<br />

intuitiva, l’intelletto<br />

con il sentimento, la capacità<br />

di decidere con la sensibilità,<br />

lo Ying con lo Yang…<br />

È il libero accesso all’inconscio,<br />

dunque, la chiave<br />

per l’intuizione creativa?<br />

Certamente sì, ma perché l’interazione con<br />

l’inconscio risulti proficua è importante che<br />

avvenga consciamente e in stato di assoluta<br />

veglia, dal momento che solo in questo modo<br />

sono possibili l’analisi e la valutazione razionale<br />

di qualsiasi informazione da parte del<br />

nostro emisfero cerebrale destro.<br />

Con CreativPower ® si assiste ad un’accelerazione<br />

dei processi mentali che, attraverso<br />

il lavoro sincronizzato di entrambi gli<br />

emisferi cerebrali, acquisiscono notevole<br />

coerenza. Le capacità mnemoniche e di<br />

concentrazione subiscono una forte impennata<br />

e si libera un enorme potenziale<br />

creativo, che contribuisce allo sviluppo di<br />

un pensiero dinamico qualitativamente<br />

superiore. Nella pratica corrente l’uso di<br />

CreativPower ® si rivela di grande efficacia<br />

nell’abbattimento dello stress, delle paure,<br />

dei blocchi emozionali e nel successo personale<br />

ed economico di chi lo utilizza. ✽<br />

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I Seminari Creativpower ®<br />

sono condotti dal<br />

dott. Paul Kircher<br />

Tel. 0472 80<strong>22</strong>28<br />

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INFORMATICA<br />

SCIENZE POLITICHE<br />

INGEGNERIA AMBIENTALE<br />

ed alcuni altri corsi, fra i quali:<br />

tecniche comportamentali,<br />

neurolinguistiche<br />

e psicoterapie ontologiche,<br />

non convenzionali.<br />

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CORSI UNIVERSITARI PER LAUREE<br />

E.I.T. - Ateneo di studi universitari e dipartimento università estere<br />

La certezza di una scelta valida: noi promuoviamo corsi<br />

universitari volti al conseguimento di lauree dottorali di università<br />

estere statali o private legalmente autorizzate a rilasciare<br />

lauree con vidimazione governativa e accettate in Europa per<br />

le specializzazioni post-laurea medicali. Per la Kinesiterapia è<br />

possibile ottenere la equivalente laurea statale europea di Paesi<br />

in lista per il prossimo ingresso nella Unione Europea.<br />

Niente “attestati” o generici “diplomi” ma autentiche lauree legali<br />

ma non equipollenti a quelle italiane perché mancano, attualmente<br />

n Italia, tali lauree nelle medicine alternative.<br />

Il riconoscimento di titoli delle università europee è però agevolato<br />

dalla Convenzione di Lisbona, ratificata dall’Italia<br />

l’11-7-2002.<br />

Fruizione del titolo accademico in Italia: legge 385 del 18-6-1949.<br />

European Institute of Technology - Via Bustamonte, 3<br />

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62<br />

HOD 32<br />

PROGETTO INDACO<br />

Crescere Insieme<br />

♥ Corso di accompagnamento al parto<br />

♥ Meditazione in gravidanza ♥ Floriterapia<br />

♥ Shiatsu e moxa in gravidanza<br />

♥ DanzaMovimentoTerapia per adulti e bambini<br />

♥ Consulenza psicologica individuale e di coppia<br />

♥ Ginnastica in gravidanza e dopo il parto<br />

♥ Assistenza ostetrica domiciliare post-partum<br />

♥ Sostegno allattamento al seno<br />

♥ Massaggio infantile ♥ Tuina pediatrico<br />

VIOLARANCIO<br />

via del Gonfalone, 2 - 20123 Milano<br />

Tel. 348-812 1559 / <strong>33</strong>9-152 1076<br />

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Un medico americano, presidente di un<br />

istituto di ricerca immunologica, nel suo<br />

libro racconta come sia riuscito a sconfiggere<br />

la propria grave artrite. Con una<br />

sostanza naturale utile anche per malattie<br />

autoimmuni. Efficace anche su animali.<br />

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non è solo un’agenda,<br />

ma anche un libro di 384 pagine,<br />

con i calendari e le lune, 400 disegni,<br />

ricette di cosmesi, fitoterapia, cucina,<br />

qualche “cara vecchia sana magia”<br />

di campagna e la possibilità di fare<br />

il bilancio mensile.<br />

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Diceva Sherazade,<br />

l’indimenticabile<br />

protagonista<br />

delle Mille e una notte:<br />

“una città<br />

non è completa<br />

se non ha<br />

un suo bagno turco”<br />

ora anche Milano<br />

ha i suoi autentici hammam.<br />

Sono disponibili carnet<br />

di più ingressi, buoni regalo<br />

e le confezioni regalo<br />

dei nostri esclusivi<br />

prodotti cosmetici orientali.<br />

Il primo autentico bagno turco tradizionale<br />

di Milano originariamente riservato alle donne<br />

ha inaugurato il nuovo hammam maschile<br />

Come nei più antichi hammam mediorientali<br />

e magrebini, uomini e donne avranno<br />

la possibilità di recarsi al hammam<br />

per vivere, grazie alle due strutture<br />

ad ingressi separati ma adiacenti, separatamente<br />

ma contemporaneamente, il rito<br />

del bagno turco tradizionale e così ritrovare<br />

la gioia di dedicarsi del tempo.<br />

Presso Hammam della Rosa<br />

si potrà trovare inoltre,<br />

grazie alla recente apertura<br />

del cafè, uno spazio dove<br />

i soci potranno ritrovarsi<br />

dopo l’hammam,<br />

anche insieme uomini<br />

e donne, a degustare<br />

i prodotti tipici arabi.<br />

Hammam della Rosa<br />

viale Abruzzi, 15 - Milano - tel. (+39) 02 29 41 16 53<br />

http\\www.hammamdellarosa.com

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