29.05.2013 Views

Il Tempo della Rinascita - Hod benessere

Il Tempo della Rinascita - Hod benessere

Il Tempo della Rinascita - Hod benessere

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>Hod</strong> Benessere n° 41 - Gennaio 2007 - Anno X - Periodico - Diffusione gratuita<br />

<strong>Il</strong> <strong>Tempo</strong> <strong>Tempo</strong><br />

<strong>della</strong><br />

<strong>Rinascita</strong><br />

IL FRANCHISING DEL BENESSERE<br />

IL BENESSERE PARTE.....DAI PIEDI


IL BENESSERE PARTE . . . . . . . . . . . . . . DAI PIEDI<br />

PLANTARI DINAMICI<br />

SU MISURA<br />

Sistemi di valutazione<br />

per una buona prevenzione posturale<br />

Le problematiche del mal di schiena e <strong>della</strong> postura in genere influenzano<br />

la vita quotidiana di moltissime persone: almeno un italiano su due ne<br />

soffre. I problemi di masticazione, vestibolari, <strong>della</strong> colonna vertebrale,<br />

dell’anca e del ginocchio influiscono in modo determinante e negativo sul<br />

nostro atteggiamento posturale sia in posizione statica che durante il<br />

movimento. Questi scompensi causano fastidi e disagi spesso dolorosi,<br />

che possono sfociare in vere e proprie<br />

patologie. Tutto ciò comporta<br />

una cattiva qualità <strong>della</strong> vita,<br />

degenze ospedaliere, assenze sul<br />

posto di lavoro, ed ingenti spese<br />

nell’acquisto di farmaci antinfiammatori<br />

ed antidolorifici. Ecco<br />

perché è fondamentale intervenire<br />

in maniera preventiva.<br />

Quali sono i vantaggi nell’utilizzare dei plantari?<br />

Dei plantari idonei sono indispensabili per<br />

riportare in armonia la postura e per ridistribuire<br />

in maniera uniforme il peso corporeo.<br />

<strong>Il</strong> plantare Dr. FOOT è unico nel suo<br />

genere in quanto entra in qualsiasi tipo di<br />

calzatura, anche in quelle con il tacco alto,<br />

per cui permette un facile utilizzo da parte<br />

del paziente e rende possibile un’efficace<br />

azione di prevenzione delle problematiche<br />

posturali. Inoltre, cosa fondamentale, è l’unico<br />

plantare che migliora in maniera decisiva<br />

l’assetto posturale attraverso stimolazioni<br />

attive delle catene muscolari.<br />

I plantari Dr. FOOT sono realizzati con<br />

materiali di altissima qualità, anallergici,<br />

antibatterici e lavabili.<br />

Quali sono le peculiarità delle analisi posturali<br />

effettuate presso un centro Dr. FOOT?<br />

Le analisi effettuate nei centri Dr. FOOT<br />

sono computerizzate ed assicurano un vero<br />

e proprio controllo posturale globale. Grazie<br />

all’aiuto di un particolare software collegato<br />

a dei sensori posizionati su un’apposita<br />

pedana, si studia l’appoggio del piede da<br />

fermi e durante il movimento. Tale analisi<br />

computerizzata permette di visualizzare il<br />

baricentro corporeo, la proiezione del bacino,<br />

il punto di massimo carico pressorio dei<br />

piedi, i tempi di contatto al suolo durante la<br />

deambulazione e di individuare tutte le<br />

patologie connesse. Un’ulteriore sofisticato<br />

software individua gli squilibri posturali sull’intera<br />

immagine del paziente.<br />

Per ogni informazione<br />

sui servizi che offre Dr. FOOT<br />

www.doctorfoot.it


Tisana <strong>della</strong> rinascita & Difese indebolite<br />

<strong>della</strong> Dottoressa Cagnola 6<br />

Viaggio al termine <strong>della</strong> vita<br />

intervista a Cesare Romanò<br />

a cura di Giusi Valent 8<br />

I colori del lutto<br />

di Giusi Valent 11<br />

Una piccola riflessione<br />

grazie a un piccolo grande Frate 12<br />

Homo viator:<br />

per una rinascita dell’Arte del ben morire<br />

di Paolo Giovanni Vintani 13<br />

Quando la morte significa cambiamento<br />

intervista ad Andrea De Zanetti<br />

a cura di Marina Robbiani 14<br />

<strong>Il</strong> Piacere dell’Intimo<br />

di Flavio Lissoni 16<br />

San Valentino a tavola<br />

di Sergio Barzetti 18<br />

<strong>Il</strong> tempo <strong>della</strong> rinascita<br />

a cura di Noi 2 21<br />

Depressione e metabolismo:<br />

una nuova chiave di lettura<br />

di Attilio Speciani 22<br />

In copertina e a pagg. 14, 23:<br />

foto di Clive Nichols<br />

(da “Florilège”,<br />

Èditions Hors Collection)<br />

<strong>Il</strong> tempo <strong>della</strong><br />

rinascita<br />

I migliori ingredienti anti-aging<br />

di Des Fernandes 24<br />

<strong>Il</strong> fascino di una pelle rinata<br />

di Sara Termini 26<br />

Belli si diventa<br />

di Davide Catena 28<br />

Per una carnagione luminosa e rigenerata,<br />

una pulizia profonda 28<br />

Fiere e Mercati Bio di Ecoè 36<br />

Alzheimer: non ha età<br />

a cura dell’Istituto di Medicina Biologica 42<br />

41<br />

Direttore Responsabile: Marina Robbiani<br />

Consulente Scientifico: Dott.ssa Cagnola<br />

Consulente Editoriale: Raffaella Ferrari<br />

Grafica: Marco Nava<br />

Pubblicità: info@hod.it<br />

anna_monza@fastwebnet.it<br />

Edizioni Alice<br />

Via Col di Lana, 4 - 20136 Milano<br />

Tel 02.83.61.347<br />

info@hod.it - www.hod.it<br />

Stampa: Sinergie & Soluzioni Grafiche<br />

Via Brianza, 3/5 - Z.I. Sesto Ulteriano<br />

S.Giuliano Milanese<br />

Reg.Trib. Milano n° 305 del 22.4.1998<br />

A questo numero hanno collaborato:<br />

Sergio Barzetti, Clementina Cagnola,<br />

Davide Catena, <strong>Il</strong>aria Comolo, Cristina<br />

Corvaglia, Sergio Dal Barco, Andrea De<br />

Zanetti, Des Fernandes, Istituto di Medicina<br />

Biologica, Flavio Lissoni, Noi Due,Cesare<br />

Romanò, Attilio Speciani, Sara Termini,<br />

Giusi Valent, Paolo Vintani.<br />

Vuoi ricevere HOD<br />

a casa?<br />

Abbonati!<br />

Abbonarsi costa 25 euro<br />

per 5 numeri da versare<br />

su un semplice<br />

Vaglia nazionale<br />

intestato a:<br />

Marina Robbiani<br />

Via Col di Lana, 4<br />

20136 Milano<br />

www.hod.it<br />

info@hod.it<br />

HOD 33222<br />

2


6<br />

Dott.ssa Cagnola<br />

A SCUOLA DALL’ERBORISTA<br />

TISANA DEL MESE<br />

CONSIGLIATA<br />

DALLA DOTTORESSA CAGNOLA<br />

LA TISANA DELLA RINASCITA<br />

Ottima da bere anche come “disintossicante” del dopo Feste<br />

Crisantemo americano sommità g 30<br />

Combretto foglie g 30<br />

Centaurea minore (sommità) g 20<br />

Menta piperita g 10<br />

Melissa d'oro g 10<br />

Si consiglia un infuso dopo i pasti principali<br />

(mezzogiorno e sera) per almeno una decina di giorni.<br />

Ma è talmente buona che si fa bere anche dopo!<br />

La Melissa d’oro (“Monarda”) <strong>della</strong> famiglia delle Labiate, è una pianta di grande interesse.<br />

Per la sua azione simile ma molto più marcata <strong>della</strong> melissa che si usa normalmente,<br />

potremmo considerarla una “supermelissa” dalle proprietà rilassanti e blandamente<br />

calmanti, digestive. Dal sapore gradevolissimo e dalle foglie rosse, è molto usata<br />

in Svizzera dove viene coltivata a Toggenbourg, nella zona dell’Oberland bernese.<br />

; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ;<br />

DIFESE INDEBOLITE<br />

<strong>Il</strong> nostro sistema immunitario, che ha il compito di difenderci dalle aggressioni esterne, risente<br />

di tantissimi fattori: dalla presenza di malattie alla mancanza di sonno, dalle variazioni del clima<br />

al nostro stato dell'umore, dagli squilibri alimentari allo stress, dagli strapazzi di qualunque natura<br />

al progredire dell'età. Di fatto, le sue oscillazioni di efficienza sono spesso imprevedibili. Ecco<br />

allora qualche aiuto naturale per mantenerlo in forma.<br />

Infuso<br />

Berne una tazza al mattino<br />

e una al pasto di mezzogiorno<br />

Echinacea radice g 30<br />

Eleuterococco radice g 30<br />

Fieno greco semi g 20<br />

Santoreggia sommità g 20<br />

Bagno stimolante del mattino<br />

È sufficiente immergersi per venti minuti<br />

Pino gemme g 150<br />

Eucalipto foglie g 100<br />

Rosmarino foglie g 50<br />

Santoreggia sommità g 50<br />

La temperatura dell’acqua <strong>della</strong> vasca<br />

non deve superare i 37°


Eleuterococco radice g 30<br />

China calisaia corteccia g 5<br />

Arancio dolce scorze g 5<br />

Cardamomo semi 2/3 semi<br />

Vino medicinale • A bicchierini prima dei pasti<br />

A questo punto mettete le vostre piante in un vaso a bocca larga,<br />

prendete un litro di vino Passito e aggiungetelo nel vaso,<br />

chiudete e lasciate in infusione per una decina di giorni<br />

in un posto lontano dalla luce.<br />

Quindi filtrate.<br />

Att.! Le piante devono essere sempre tagliate.<br />

Incisione di Louis Icart, anni ‘40 circa.<br />

I disegni di questa pagina sono di Cristina Corvaglia<br />

<strong>Il</strong> disegno in pag. 6 è di <strong>Il</strong>aria Comolo.<br />

Per saperne di più:<br />

www.dottoressacagnola.it<br />

ALIMENTAZIONE<br />

SI<br />

È indispensabile mangiare in modo sufficiente<br />

e equilibrato tutti i giorni. Pesce almeno<br />

tre volte alla settimana, abbondanza di<br />

verdura (cruda e cotta) e frutta (comprese<br />

noci, nocciole e mandorle), cereali (almeno<br />

in parte integrali) associati ai legumi, per<br />

condire soprattutto olio extravergine di oliva,<br />

mais e girasole (questi ultimi solo a crudo).<br />

NO<br />

Evitate il sovrappeso, che può aumentare la<br />

secrezione di ormoni che disorientano le<br />

nostre difese, ma anche le diete dimagranti<br />

squilibrate o l'alimentazione monotona. In<br />

particolare, evitate le carenze di proteine,<br />

che diminuiscono l'efficienza e la produzione<br />

di anticorpi. Attenzione, in particolare, ai<br />

regimi vegetariani che aboliscono tutti i cibi<br />

animali: se è il vostro caso, fatevi consigliare<br />

da un esperto.<br />

HODD 444111<br />

7


8<br />

HOOOD 41<br />

“BISOGNA PENSARE IN MODO AFFETTUOSO ALLA PROPRIA MORTE”<br />

Viaggio<br />

al termine<br />

<strong>della</strong> vita<br />

di Giusi Valent<br />

“Uno solo è l’esercizio<br />

a ben vivere e ben morire.”<br />

(Epicuro)<br />

Secondo Epicuro il problema non è il fatto di morire, ma la<br />

paura <strong>della</strong> morte.<br />

Nei secoli l’uomo ha trovato diversi modi per affrontare<br />

questo momento di passaggio. Ne parliamo con Cesare<br />

Romanò, studioso <strong>della</strong> vita nelle comunità religiose.<br />

Che cos’è la morte?<br />

<strong>Il</strong> grande spartiacque su che cos’è la morte è tra chi crede sia una fine e chi<br />

la vede come un passaggio. Nel primo caso le massime aspirazioni per una<br />

morte “laica” sono quelle di arrivarci avendo chiuso i conti con la propria vita<br />

e senza grandi sofferenze, in maniera serena. Invece per chi crede in un<br />

aldilà si aprono due possibilità: c’è chi, come professato nelle religioni<br />

monoteistiche, ritiene che esista una sola altra vita cui avvicinarsi per avere<br />

un giudizio finale positivo ed essere destinato alla parte “buona”; e chi,<br />

come nelle religioni orientali, questo paradiso lo considera raggiungibile in più stadi attraverso<br />

una purificazione progressiva dello spirito. Anche qui ci sono delle differenze: per esempio<br />

rispetto agli altri buddhisti, i tibetani dedicano una particolare attenzione alla preparazione dello<br />

spirito al momento <strong>della</strong> morte. Morire è comunque sentito come un momento di ripartenza.<br />

Penso che chiunque arrivi alla morte, e creda in “una vita oltre la vita”, abbia come ambizione<br />

uno stato di perfe- Foto di Margherita Lazzati<br />

zione, di serenità o di<br />

purezza, che per cristiani,<br />

ebrei e musulmani è<br />

identificabile con il<br />

paradiso, ovvero l’unione<br />

totale con Dio, mentre<br />

per i buddhisti si<br />

tratta di un ritorno dello<br />

spirito nello spirito, cioè<br />

la liberazione dalla catena<br />

delle rinascite. Non<br />

vedo in questo grandi<br />

differenze sostanziali,<br />

se non dal punto di<br />

vista teologico.


Che cosa caratterizza gli ordini religiosi occidentali<br />

nel loro approccio alla vita, e quindi alla morte?<br />

Bisogna innanzi tutto fare una distinzione tra monaci e frati. I monaci (benedettini, certosini, cistercensi<br />

ecc.) hanno come scopo la vita contemplativa, quindi pregare, studiare e lavorare, ma in funzione<br />

dell’economia chiusa <strong>della</strong> loro comunità. I frati invece, (domenicani, francescani, servi di Maria<br />

ecc.) vivono nelle città, confessano, celebrano matrimoni e funerali. La loro nascita coincide con il pas-<br />

saggio dall’età feudale<br />

all’epoca comunale.<br />

Per i primi la morte è<br />

un’esperienza vissuta<br />

nell’ambito chiuso, protetto<br />

<strong>della</strong> comunità,<br />

mentre i secondi si trovano<br />

a contatto con tutti gli<br />

aspetti <strong>della</strong> vita sociale.<br />

Durante l’Inquisizione<br />

si apre una grande<br />

contraddizione, perché<br />

i frati accompagnano i<br />

Disegno di <strong>Il</strong>aria Comolo<br />

condannati a morte, ossia verso un giudizio che loro stessi hanno ipotecato. <strong>Il</strong> mondo religioso<br />

quindi sancisce una morte ufficiale, mentre secondo i precetti la decide soltanto Dio. D’altro<br />

canto è interessante notare come nel Cantico delle creature san Francesco parli di Sorella Morte<br />

“corporale” come di una delle componenti ineluttabili <strong>della</strong> natura, con la stessa serenità con cui<br />

si rivolge al fuoco, alla luce, all’acqua. Si tratta di una morte gioiosa.<br />

In genere tutti i grandi mistici vedono nella morte un aspetto quasi sponsale, un’unione mistica<br />

che in alcuni santi è addirittura preannunciata fisicamente dai segni <strong>della</strong> passione. In quest’ottica<br />

il dolore diventa un modo per condividere il cammino di Gesù. Penso all’esperienza di monache<br />

che hanno chiamato su di sé la sofferenza fisica come santa Teresa d’Ávila, Teresa di Lisieux,<br />

o Bernadette, il cui corpo oggi conservato in una cripta pare più bello da morto che da vivo.<br />

Con la Controriforma si ha una sorta di esasperazione dell’aspetto sensuale <strong>della</strong> vita e<br />

<strong>della</strong> morte, contrapposto a quello più intimo, razionale, di parte luterana. La sofferenza<br />

viene esibita, diventa eroica.<br />

Un nuovo capitolo si apre, dall’Ottocento in poi, con gli ordini missionari legati alle colonie, come<br />

i comboniani, i saveriani o i missionari del Pime. Per loro la morte è un’esperienza quotidiana, che<br />

va al di là delle capacità umane di gestirla. Immagino che per andare avanti si debba interiorizzarla,<br />

e allora diventa una lotta per far sopravvivere gli altri. Penso, per esempio, a gente come Madre<br />

Teresa di Calcutta che mette le mani fisicamente nella morte e non la teme affatto. Bacia i lebbrosi,<br />

e così facendo toglie alla morte il suo potere.<br />

Quali indicazione generale si può dare a chi oggi<br />

volesse fare un’esperienza di ritiro spirituale?<br />

A mio parere sarebbe meglio cominciare con un lungo week-end. Tagliare i fili e staccarsi per qualche<br />

ora o qualche giorno da tutto quello che facciamo e che ci sembra indispensabile, e non lo<br />

è (è una specie di morte), ed è bene abituarsi lentamente, non in modo traumatico. <strong>Il</strong> mio consiglio<br />

è che gli uomini vadano in comunità maschili e le donne in comunità femminili, perché possono<br />

trovare maggiori affinità di movimento e di comunicazione.<br />

HODD 444111<br />

9


10<br />

HOOOD 41<br />

Come ci si deve orientare nella scelta per trovare il<br />

tipo di comunità più adatta alle proprie esigenze?<br />

Per capire l’atteggiamento delle comunità nei confronti degli esterni si può controllare se hanno<br />

un sito Internet, e vedere quanto spazio viene riservato alla voce accoglienza e ospitalità. Altrimenti<br />

bisogna basarsi su un passaparola. Una delle comunità più aperte oggi è quella di Bose, in provincia<br />

di Biella, interreligiosa e intersessista, diretta da Enzo Bianchi.<br />

In generale, chi vuole fare un’esperienza di silenzio e raccoglimento può scegliere uno degli ordini<br />

contemplativi. La regola è che non si parla quando si mangia e nemmeno nei chiostri, ma poi<br />

ci sono delle sfumature, a seconda dell’abate che presiede la comunità.<br />

A Camaldoli, per esempio, che è da anni la punta di diamante dell’accoglienza religiosa, i benedettini<br />

camaldolesi hanno una foresteria tipo albergo così grande che ormai ne hanno affidato<br />

ad altri la gestione. Viceversa si incontrano realtà molto piccole come l’Abbazia di Piona, sul lago<br />

di Como, solo maschile, dove ci sono pochi posti, si mangia con loro ecc.<br />

Tra le comunità femminili c’è l’Abbazia di Viboldone, tenuta da monache benedettine, o il<br />

Monastero di San Giulio, in un incantevole angolo del lago d’Orta. Sempre femminile è il<br />

Monastero benedettino in via Bellotti, a Milano.<br />

Per quanto riguarda i conventi, quelli francescani sono più adatti per i ragazzi giovani, con un’atmosfera<br />

tipo scout. A Milano per esempio c’è il Convento dei frati minori di Sant’Angelo, in<br />

Via Moscova, ma per fare quel tipo di esperienza forse è meglio andare in un centro grande,<br />

tipo Narni o Assisi, o al Santuario <strong>della</strong> Verna, che è il top dell’ospitalità francescana in Italia.<br />

Un cenno riguardo alla clausura. Non nasconde chissà quali segreti, ma serve per pro-<br />

teggere uno spazio intimo, privato (in<br />

genere le celle dei monaci). <strong>Il</strong> principio<br />

di base è: io posso uscire ma tu non<br />

puoi entrare, a meno di non essere<br />

autorizzato.<br />

Cesare Romanò, giornalista, ha scritto<br />

Guida ai conventi in Italia, Mondadori 1992,<br />

La via verso la perfezione, Mondadori 1993.<br />

Grazia Toderi,<br />

Rosso Babele, 2006,<br />

proiezione video, loop, DVD,<br />

dimensioni variabili,<br />

colore, suono stereo<br />

(Courtesy Galleria Giò Marconi,<br />

Milano)<br />

La mostra dedicata<br />

a Grazia Toderi<br />

è al PAC<br />

Padiglione d’Arte Contemporanea,<br />

Via Palestro 14 - Milano<br />

fino all’11 febbraio 2007<br />

Nel XII secolo, quando i benedettini si dividono in<br />

cluniacensi neri e cistercensi bianchi, Pietro il<br />

Venerabile, abate di Cluny, scriveva in una lettera<br />

diretta a Bernardo di Chiaravalle che mentre il bianco<br />

simboleggia “gaudium et solemnitas”, il nero è più<br />

adatto a un ordine monastico in quanto “colorem<br />

humiliati et abiectionis”, cioè rinuncia al proprio decoro<br />

per amore e imitazione di Cristo.


di Giusi Valent<br />

I Colori del Lutto<br />

A seconda dei costumi e delle credenze,<br />

il lutto nel mondo veste per tradizione colori diversi<br />

a indicare una differente visione <strong>della</strong> morte<br />

Nella storia del genere umano il significato del colore non è assoluto, ma varia<br />

secondo fattori culturali, temporali e geografici. Come è noto il nero, che in<br />

Occidente indica il lutto, per i cinesi è invece segno di ricchezza e abbondanza,<br />

e del resto in tanti paesi, come Corea, Cina e Giappone, il lutto è rappresentato<br />

dal bianco.<br />

Le prime testimonianze in merito all’uso del nero per il lutto in Occidente<br />

giungono dall’antica Grecia, dove di questo colore è tutto ciò che si riferisce<br />

al mondo dei morti, visto in maniera speculare rispetto a quello dei vivi, e<br />

quindi essenzialmente privo di luce. Già Omero mette in relazione il nero<br />

con la morte, e la legge dettava esplicitamente: “Chi è in lutto deve astenersi<br />

dai banchetti, dagli ornamenti, dalla porpora e dalla veste bianca”. Così i magistrati indossavano<br />

la praetexta nera, le donne rinunciavano agli ornamenti, e ai funerali intervenivano le<br />

prefiche, figuranti pagate perché si disperassero, piangessero e si strappassero i capelli. All’inizio<br />

del XIII secolo papa Innocenzo III formalizzò l’uso del nero e del viola per i servizi funebri secondo<br />

il rito cattolico.<br />

Un altro colore di uso diffuso, soprattutto in passato, è il rosso. Nell'antico Egitto si rivestivano di<br />

rosso i sarcofaghi e rossi erano gli abiti del lutto; in epoca preistorica, gli uomini dipingevano crani<br />

e ossa con terre rosse. L'uso del rosso sarebbe un tentativo di comunicare al defunto un'energia<br />

vitalizzante, una sorta di sostituto del sangue. In questo senso, tale colore veniva utilizzato<br />

anche nella Roma antica. In India il rosso è il colore <strong>della</strong> morte e con esso sono dipinte le divinità<br />

funerarie. Nel particolare rituale <strong>della</strong> cerimonia funebre, la vedova regge una noce di cocco<br />

contenente colore rosso e con essa gira intorno al rogo.<br />

Nei paesi germanici il bianco fu per secoli il colore del lutto per le principesse e talvolta per le donne<br />

nubili. Associato al pallore <strong>della</strong> morte, è anche il colore <strong>della</strong> purezza e dell’immortalità. In Camerun<br />

del sud le vedove si dipingono le gambe di<br />

bianco, mentre nel nord il cadavere viene<br />

avvolto, tranne le mani e i piedi, con strisce<br />

di colore bianco. In Togo le persone in lutto<br />

si disegnano sulla fronte, da una tempia all'altra,<br />

una striscia bianca.<br />

Nella Francia <strong>della</strong> metà dell'Ottocento, il<br />

colore del lutto insieme al nero e al rosso<br />

(limitato ad alcune zone) era il grigio; in<br />

Bretagna si adoperò il blu. <strong>Il</strong> giallo iallo fu il<br />

colore assunto da Anna Bolena alla morte<br />

di Caterina d'Aragona, nel 1536, mentre<br />

per il funerale di Gustavo Adolfo, nel 1643,<br />

le navi furono ornate di rosso.<br />

E nelle regioni italiane?<br />

Ancora nel secolo scorso a Modica, in provincia di<br />

Ragusa, c’era la tradizione di tingere di nero tutte le<br />

porte e i mobili, addobbando dello stesso colore la<br />

camera mortuaria. Nonostante le ingiunzioni del<br />

Viceré, questa usanza durò per tutto l’Ottocento. Nel<br />

lutto stretto le donne rivestivano di seta o filo nero persino<br />

il pettinino e gli orecchini.<br />

In Sardegna, oltre a dipingere i mobili venivano applicate<br />

tende di colore scuro alle finestre e si stendeva una<br />

coperta scura sul letto, a volte tinto anche quello di nero.<br />

In Romagna e nelle Marche si ricordano il tabarro<br />

pesante per gli uomini e il doppio velo per le donne.<br />

Entrambi neri.<br />

HODD 444111<br />

11


12<br />

HOOOD 41<br />

RICEVIAMO E. . . . . . . . . VOLENTIERI PUBBLICHIAMO<br />

Una piccola riflessione<br />

grazie a<br />

un piccolo grande Frate<br />

N<br />

on andare a Messa la domenica, per me era un dato scontato. Per molti anni<br />

<strong>della</strong> mia vita non ho creduto in niente che non fosse “un ideale” (cosa che<br />

peraltro non rinnego assolutamente). Poi un bel giorno, davvero all’improvviso,<br />

a seguito di un dolore dell’anima fino allora a me del tutto<br />

sconosciuto, mi si è presentato davanti Cristo. E io, invece di<br />

ringraziarlo, gliene ho dette di tutti i colori. <strong>Il</strong> succo era:<br />

Non potevi farti vivo un po’ prima? Magari mi risparmiavi<br />

un po’ di casino, e me ne sono andata. Invece Lui no. Non<br />

contento, mi ha ripreso per il bavero in una terra lontana<br />

dove mi è sempre stato più facile ascoltare, forse perché tra<br />

le Ande del Perù è più forte il silenzio <strong>della</strong> vita, e mi ha<br />

detto “Ehi guarda che ce la puoi fare, anche se è tutto molto<br />

diverso da come credevi tu.” Io ho bofonchiato qualcosa ma<br />

gli ho creduto. Ho cominciato a parlarGli però a Messa la<br />

domenica, per favore no (Gli ho detto), non è la mia storia.<br />

E poi a me la chiesa non piace. Che posso farci?<br />

Ma la vita è strana e così, per tutta una serie di circostanze<br />

noiosissime, una domenica mattina vado a Messa. Ma solo per ascoltare un frate che,<br />

mi assicurano, potrebbe aiutarmi in certe mie ricerche… Incuriosita, ci sono andata, ho<br />

ascoltato la predica e, credo per la prima volta nella mia vita, sono rimasta di mia volontà<br />

fino alla fine. <strong>Il</strong> fatto è che quest’uomo, questo piccolo grande frate, al di là delle cose<br />

incredibili che dice, parla in totale apertura verso gli altri, entrando a raffica nel cuore<br />

di chi lo ascolta. Innanzitutto parla a tutti noi, “all’uomo” e non unicamente al cristiano<br />

o al cattolico, e ci racconta ogni volta <strong>della</strong> necessità di incantarsi (non solo davanti<br />

al miracolo). Ma ci pensate che bello, avere sempre la voglia di incantarsi?<br />

Mi ha colpito la sua “sfida di pace” che fuori da ogni retorica inchioda il cristiano di<br />

fronte alle sue responsabilità. Troppo spesso, dice il frate, noi difendiamo la nostra<br />

civiltà senza pensare agli altri. E cosa ne facciamo di tutti quelli che non la pensano<br />

come noi? Semplice (noi abbiamo fatto tutto semplice), gli altri sono nemici, gente da<br />

cui bisogna sempre difendersi e talvolta disprezzare. Infatti chi ci pensa a loro quando<br />

in nome <strong>della</strong> nostra civiltà distruggiamo le loro case, le loro famiglie, le loro città?<br />

Procedendo per categorie di buoni e cattivi, quando pensiamo alla Fuga in Egitto ci<br />

indigniamo, proviamo compassione, mentre davanti all’ennesima barca di profughi<br />

ci assale una vampata di… menefreghismo (il nostro frate è gentile). Noi sì e gli altri<br />

no. D’altra parte non lasciamo morire ogni giorno i “cattivi” senza rimpianto? E<br />

quando tocca a noi morire (visto che prima o poi tocca anche ai “buoni” morire),<br />

riusciamo ad accettare il fatto di essere da soli davanti alla morte, o ancora una volta<br />

non capiamo quello che ci sta succedendo?<br />

Disegno di <strong>Il</strong>aria Comolo


Dal Vostro viaggiatore <strong>della</strong> salute<br />

Dr. Paolo Giovanni Vintani<br />

Homo viator:<br />

per una rinascita<br />

dell’.... Arte del ben morire<br />

<strong>Il</strong> tema dell’eutanasia rende assolutamente<br />

necessaria una premessa per chi non mi conoscesse<br />

o per chi non si ricordasse di me:<br />

sono un Farmacista che cerca di osservare la vita<br />

al di là del bancone, cercando di coglierne piccoli<br />

spunti di pensiero. Per citare Erik Satie, il vissuto<br />

dietro il bancone è come la sua arte: “Musica<br />

che si confonde con il rumore dei coltelli e delle<br />

forchette, musica che non si ascolta…. Si sente”.<br />

Non posso e non voglio offrire neanche un’ipotesi<br />

di opinione su un tema che riveste<br />

una così grande importanza, che in<br />

questo momento è di grande attualità e<br />

che diventa spinoso anche per chi<br />

ha più credenziali del sottoscritto<br />

per parlarne. Io la morte, con la<br />

mia professione, la vedo con gli<br />

occhi di chi sta vicino a colui che<br />

percorre il viale del tramonto.<br />

Vedo figli, mogli, mariti e a volte<br />

mamme e papà che con gli occhi<br />

gonfi vengono a rubarmi gocce di<br />

speranza. Vedo speranze crescere per<br />

poi sciogliersi al sole come un pupazzo di neve,<br />

vedo certezze di percorsi intrapresi che si frantumano<br />

contro il muro dell’ineluttabilità, vedo<br />

dubbi e ripensamenti, vedo desideri che tutto finisca<br />

in fretta sussurrati per non apparire cinici, vedo<br />

sacchi di medicinali e medicazioni intonse che<br />

mi vengono offerte “per qualcun altro che ne ha bisogno”<br />

come se le armi usate, se usate ancora, potessero<br />

prolungare il distacco anche del ricordo.<br />

Vedo insomma gente che lotta. In un mondo<br />

che sembra aver perso definitivamente dignità<br />

esistenziale, si può pensare di ridare<br />

dignità all’esistenza terrena proprio con la morte.<br />

Vita e morte: due termini che non esauriscono la<br />

loro carica semantica nel discorso scientifico,<br />

ma che meritano un approfondimento nella misura<br />

in cui riescono ad essere recepiti come<br />

espressione di un’unica ‘armonia’ facente parte<br />

di un DISEGNO… Come affermato anche da C.G.<br />

Jung, noi siamo pronti a riconoscere un senso alla<br />

vita (almeno egoisticamente alla nostra), e perché<br />

non dovrebbe avere un senso anche la fine dell’esistenza?<br />

“La vita dell’uomo è densa di significato,<br />

e perché non dovrebbe esserlo la morte?”<br />

La buona morte, un passaggio doveroso verso<br />

la Vita eterna, evento supremo che chiudeva una<br />

vita operosa con un ultimo esempio di serenità e<br />

grandezza d’animo a beneficio di tutta la famiglia,<br />

che si riuniva per assistere il morente<br />

e da Lui apprendeva.<br />

La buona morte, socraticamente,<br />

comincia da lontano, già<br />

dagli albori <strong>della</strong> vita. Nelle<br />

culture contadine i bambini<br />

crescono nella consapevolezza<br />

che morte, nascita, matrimonio<br />

sono aspetti “normali”<br />

<strong>della</strong> vita. Homo viator quindi.<br />

Solo chi è abituato ad essere, sentirsi<br />

sempre in viaggio non ha paura<br />

dell’estrema partenza.<br />

La morte compagna di strada dell’Homo viator<br />

celebrata da San Francesco: “Laudato si mi<br />

Signore per sora nostra morte corporale da la<br />

quale nullo homo vivente po scappare”. Vi chiedo<br />

allora di vedere e percepire con me la lotta di chi,<br />

come descritto all’inizio, “accompagna”. Perché<br />

la razionalità non sovrasti lo spirito pur rispettando<br />

qualsiasi valutazione.<br />

La rinascita scaturisce dalla dignità <strong>della</strong> morte,<br />

e plaudo a chi, in un mondo di pura apparenza,<br />

combatte con le piaghe e le ulcere sulla schiena<br />

e sulle natiche che insultano la sua carne.<br />

E concludo con una poesia di Tagore:<br />

Giovane viaggiatore, dimentica le stanchezze<br />

del viaggio, procedi con coraggio! Non spegnere<br />

nell’anima la luce del tuo cammino.<br />

HOD 444111<br />

13


14<br />

HOOOD 41<br />

AFFRONTARE LA MORTE TUTTI I GIORNI. . . AIUTA LA RINASCITA<br />

Quando la morte<br />

significa cambiamento<br />

Intervista al Dr. Andrea De Zanetti a cura di Marina Robbiani<br />

Imparare ad accettare la morte nella vita quotidiana cominciando a<br />

leggere i segni e a rispondere in modo positivo e non aggressivo al male<br />

che ci viene “offerto”, ci può aiutare ad affrontare l’inevitabile viaggio<br />

finale, quello che per ognuno di noi è il passaggio dalla vita alla morte.<br />

Impariamo a guardare<br />

i “segni” che la vita ci offre.<br />

Cosa le viene in mente alla parola morte?<br />

Un atteggiamento mentale, non necessariamente legato agli atti di nascita<br />

e morte. Possiamo morire in mille altri modi, ad esempio quando dobbiamo<br />

affrontare situazioni che ci portano a lasciare vecchie abitudini, affetti,<br />

modi di essere… in un certo senso attraversiamo allora un percorso di<br />

morte interiore. Ma è proprio in questo momento che bisognerebbe guardare<br />

alla morte come ad un momento di cambiamento, dove la parola<br />

morte può significare la fine di un atteggiamento passivo e di rinuncia, e l’inizio<br />

di una nuova fase di rinascita.<br />

È ottimista…<br />

Credo che da un periodo di morte interiore si possa, volendo, uscirne trasformati, diversi. In<br />

fondo non c’è molta differenza con quello che accade nel passaggio dalla notte all’alba, nell’alternarsi<br />

delle stagioni che si susseguono in natura come nella vita. Fa tutto parte di un percorso<br />

che ci permette di affrontare e accettare la morte nel miglior modo possibile, compatibilmente<br />

al dolore <strong>della</strong> perdita di qualcuno che amiamo. Quando mi è capitato di affrontare<br />

la scomparsa di una persona cara ho cercato di darmi pace, di rassegnarmi dicendo che<br />

ogni cosa è scritta. Ed è così, dal momento in cui si nasce esiste un percorso prestabilito. Non<br />

è fatalismo, basta guardare le coincidenze, i “segni” attorno a noi che ci fanno scoprire cose<br />

a cui non avevamo dato importanza, piccoli misteri che non sempre hanno una risposta.<br />

Questi segnali, che nascono soprattutto in situazioni di sofferenza, ci aiutano ad acuire la sensibilità<br />

e l’intuizione verso quel mistero, la morte, che da sempre tormenta l’uomo ma anche<br />

lo stimola a cercare.<br />

Non è facile avere delle risposte concrete dai segni che ci arrivano...<br />

Infatti la parte più difficile arriva dopo, quando vorremmo dare un senso a questi segni; resta il<br />

fatto che morte e rinascita le possiamo anche vivere quotidianamente. Aldilà di una visione più<br />

o meno religiosa, sono dell’idea che fare del male al prossimo (sia psicologicamente che materialmente)<br />

significhi compiere un gesto di morte. Ma se quando si riceve questo danno, invece<br />

di reagire con la stessa aggressività lo si allontana semplicemente da sé, si ottiene un grande<br />

beneficio. Anzi, si ha l’opportunità di vivere un momento di crescita, talvolta di rinascita.


Non crede che per trasformare un<br />

atto negativo in uno positivo occorre<br />

essere disposti a soffrire?<br />

Sono d’accordo che non sia facile e che non<br />

sempre lo si possa fare. Occorre senza dubbio<br />

essere preparati a cogliere un momento del<br />

genere, sicuramente doloroso. Ma se penso<br />

alla mia esperienza, posso dire di avere avuto<br />

tantissimo in fatto di crescita e cambiamento<br />

soprattutto dalle persone che mi hanno fatto<br />

più male. Ecco perché<br />

credo che soffermarsi a<br />

riflettere sul concetto di<br />

morte non solo aiuti a<br />

capire, ma ci riporti alla<br />

realtà, a tornare con i<br />

piedi per terra. Se ci disponiamo<br />

a ricevere con<br />

spirito di tolleranza il<br />

messaggio di morte di<br />

chi vuole farci del male,<br />

facciamo un grosso passo<br />

in avanti nel nostro<br />

processo di maturazione.<br />

Se una persona mi fa del<br />

male e io come risposta<br />

non mi blocco, non “muoio”,<br />

ma procedo nel mio<br />

fare, alla fine trasformo un<br />

momento buio <strong>della</strong> vita<br />

in uno luminoso. Più forte<br />

è il male che mi fanno più<br />

io riesco a non reagire in modo violento e disordinato,<br />

più vantaggi ottengo, anche pratici.<br />

Un po’ come nelle arti marziali, per<br />

difendersi da un’aggressione si usa<br />

la forza dell’altro.<br />

Esatto, anche se questo atteggiamento non<br />

appartiene solo alla filosofia orientale ma<br />

anche alla nostra religione cristiana. Di fronte<br />

al male voglio rinascere in un altro modo. Da<br />

un atto negativo, bloccante, di morte, creo un<br />

movimento di crescita. D’altro canto tutte le<br />

religioni vedono la morte come un momento<br />

di passaggio, di rinascita verso qualcosa di<br />

migliore, che è già presente all’interno <strong>della</strong><br />

vita quotidiana. Certo, un conto è dirlo e un<br />

altro è saperlo affrontare, ma di fronte a<br />

dolori anche importanti bisognerebbe essere<br />

consapevoli che questi momenti servono a<br />

farci maturare. È un modo per prepararci alla<br />

morte, ma al contempo ci dà l’opportunità di<br />

stare meglio, sia dal punto di vista spirituale e<br />

morale, che psicologico e pratico.<br />

Sembrerebbe una sorta di strategia…<br />

Per me chi fa del male rappresenta la morte<br />

intesa proprio come elemento<br />

negativo. Ma se impariamo<br />

a entrare in questo<br />

atteggiamento cogliendone<br />

gli aspetti positivi, quelli<br />

che danno adito al cambiamento,<br />

insieme al nostro<br />

carattere si trasforma<br />

anche il concetto di morte.<br />

Perlomeno inizia a far meno<br />

paura. La morte non è<br />

più raffigurata da colui che<br />

muore, ma da colui che dà<br />

la morte.<br />

E quando ti accorgi<br />

che sei tu che dai “la<br />

morte” agli altri?<br />

È una questione di coscienza.<br />

Nella vita di tutti i giorni<br />

ci si incontra e ci si scontra<br />

regolarmente, ma quando<br />

siamo consapevoli di fare del male a qualcuno,<br />

di creargli dei danni morali o materiali, allora le<br />

cose cambiano. <strong>Il</strong> male che si fa si paga sempre,<br />

e alla fine non porta mai a dei grandi risultati<br />

anche quando apparentemente si ha vinto.<br />

Dunque anche la morte ha un costo,<br />

per ognuno diverso<br />

Credo proprio di sì, e penso anche che alla<br />

fine tra i due contendenti stia meglio colui<br />

che usa la morte dell’altro per rinascere.<br />

<br />

Farmacia Legnani<br />

Via Rasori, 2 - Milano<br />

Tel 02.48.01.38.88<br />

info@farmacialegnani.com<br />

HODD 444111<br />

15


16<br />

HHOOOD 41<br />

di Flavio Lissoni<br />

il Piacere<br />

dell’Intimo<br />

In rispetto e armonia con la Natura,<br />

con l’Ambiente, con l’Arredamento e il Design<br />

Parlare di sicurezza, vuol dire<br />

parlare di prevenzione, di sensibilità<br />

verso noi stessi. La<br />

sicurezza è un mondo ove la mente<br />

umana si perde, ove nulla è importante<br />

quanto la persona.<br />

La sicurezza è nel lavoro quotidiano<br />

<strong>della</strong> casalinga, dell’infermiera, del<br />

personale di ufficio, dell’operatore<br />

edile ecc, ma anche del paziente<br />

del medico, dell’alunno dall’asilo<br />

nido all’università, dell’anziano che<br />

gioca a carte o danza, <strong>della</strong> persona<br />

con handicap… un mondo infinito…<br />

già, ma pochi se ne rendono<br />

conto, e ancor meno chi è responsabile<br />

dei rischi e molte volte non<br />

sa come risolvere i problemi che si<br />

presentano.


Secur-k, la chiave<br />

<strong>della</strong> sicurezza, è<br />

nata per colmare<br />

questa lacuna, entrando<br />

dalla porta principale<br />

<strong>della</strong> sicurezza e<br />

creando prodotti adeguati<br />

alle specifiche<br />

esigenze.<br />

R-K LA PRIMA SOCIETÁ PER LA SICUREZZA<br />

AD IMPATTO ZERO © Secur-k, con le sue<br />

nuove soluzioni, ha<br />

compreso la necessità<br />

di valorizzare i propri<br />

prodotti in armonia<br />

con la natura.<br />

Aderendo al progetto<br />

Impatto Zero<br />

NEGLI EDIFICI SOCIALI DIDATTICI E PER LA CASA<br />

® di Life-<br />

Gate, cerca di soddisfare<br />

il <strong>benessere</strong> <strong>della</strong><br />

persona, sia tramite la<br />

color-terapia e l’ergonomia<br />

sia rispettandole<br />

norme vigenti.<br />

Secur-k si rivolge<br />

principalmente ad<br />

enti statali, scuole<br />

nido e di ogni grado,<br />

centri sociali,<br />

centri di <strong>benessere</strong>,<br />

centri sportivi, ospedali,<br />

case di riposo.<br />

Per ultimo, ma non meno<br />

importante, pensa<br />

alla sicurezza (nella bellezza<br />

e nell’armonia)<br />

Secur-k è in continuoaggiornamento<br />

con le normative<br />

e la ricerca di nuovi<br />

materiali e tecniche di<br />

realizzazione, mirando<br />

alla sicurezza delle persone<br />

e al rispetto dell’ambiente.<br />

Secur-k ha dunque<br />

consolidato un profilo<br />

aziendale che mira alla<br />

<strong>della</strong> casa privata. realizzazione di progetti<br />

eco-sostenibili.<br />

S EC ECUR-K<br />

Per contatti:<br />

Tel 039 2180036<br />

info@secur-k.it - www.secur-k.it<br />

HOODD 444111<br />

17


18<br />

HOOOD 41<br />

A SCUOLA DI CUCINA CON . . . . . . . . . SERGIO BARZETTI<br />

S. Valentino<br />

a tavola<br />

l’occasione per regalarci un momento<br />

di romantico amore insieme<br />

Sergio Barzetti<br />

vi propone un romantico menù a lume di candela<br />

Delicata insalatina di scampi e alchechengi.<br />

Cuori di pasta rossa e nera con polpa di astice.<br />

Cuori di orata su carciofi croccanti al timo.<br />

Dolcezza al cioccolato con cuore morbido alla pera e arancia.<br />

Iniziamo a preparare una tavola dettata dal sentimento, con:<br />

Una passionale composizione di rose rosse e gialle al centro di una fascia<br />

“vis a vis” in cocco, una spruzzata di acqua di rose per profumare l’ambiente,<br />

gocce di vetro rosse sparse tutte intorno a richiamare la rugiada, qui e là<br />

piccoli porta candele quadrati con cera in gelatina rossa. Sulla tovaglia bianca<br />

disponete qualche foglia verde delle rose, e per finire un nastro di raso<br />

rosso rubino avvolgerà delicatamente posate e tovagliolo.<br />

Insalata di scampi e alchechengi<br />

Può una semplice patata<br />

trasformarsi in rosa?<br />

E una zucchina in un tulipano?<br />

E ancora, una mela<br />

in un simpatico cigno?<br />

Non solo è possibile<br />

ma anche divertente<br />

Ingredienti per 4 persone<br />

24 code di scampo<br />

diverse insalate invernali<br />

2 arance<br />

22 alchechengi<br />

1 finocchio<br />

1 costa di sedano<br />

foglie fresche di sedano<br />

mezza melagrana<br />

1 cucchiaio da tavola di Martini dry<br />

olio extra vergine sale e pepe bianco<br />

Procedimento<br />

Pulite e lavate gli scampi; lavate il finocchio, tagliatelo finemente e conservatelo in acqua e<br />

ghiaccio; sgranate la melagrana; lavate e tagliate a listarelle la costa del sedano; lavate le insalate;<br />

pelate le arance a vivo; rigirate a caramella le foglie di rivestimento degli alchechengi,<br />

lasciandole attaccate. Frullate 6 alchechengi privati delle foglie con il succo di un’arancia, il<br />

Martini dry, 6 cucchiai d'olio extra vergine d'oliva, sale e pepe bianco<br />

(questo tipo di condimento che si chiama “dressing” si ottiene<br />

emulsionando rapidamente con frusta o forchetta un liquido e un<br />

grasso, quali il succo di limone e l’olio).<br />

Sistemate nei piatti le insalatine, gli alchechengi, gli spicchi d'arancia,<br />

il sedano, il finocchio arricciato, i chicchi di melagrana. Fate rosolare<br />

in poco olio gli scampi per circa 50 minuti. Serviteli sul letto di verdura<br />

e frutta, condite con il “dressing”.


Procedimento<br />

Pulite le orate e adagiate il filetto di orata sul tagliere in senso verticale e con la parte <strong>della</strong> testa<br />

verso di voi.<br />

Incidete profondamente per il lungo partendo da una distanza di circa 1cm dalla coda, ottenendo<br />

così due frange uguali fra loro ed unite dal lembo <strong>della</strong> coda.<br />

Create un cuore arrotolando le due frange verso l’interno del filetto e fissatelo con l’aiuto di uno<br />

spiedo di bambú.<br />

Cuori di pasta rossa e nera con polpa d'astice<br />

Per la pasta nera:<br />

150 g di farina tipo “00”<br />

50 g di farina di grano duro<br />

1 uovo intero<br />

1 tuorlo<br />

1 cucchiaino di<br />

nero di seppia confezionato<br />

Cuore di orata su carciofi croccanti al timo<br />

Ingredienti per 4 persone<br />

2 orate da circa 450 g l’una<br />

8 gamberi di grossa pezzatura<br />

4 carciofi<br />

santoreggia<br />

Ingredienti<br />

Per la pasta rossa:<br />

150 g di farina tipo “00”<br />

50 g di farina di grano duro<br />

1 uovo intero<br />

1 cucchiaio da tavola<br />

di concentrato di pomodoro<br />

1 pizzico polvere peperoncino<br />

1 bicchiere di vino bianco<br />

1 limone<br />

1 scalogno<br />

2 cucchiai d’olio d’oliva<br />

sale e pepe<br />

Per la salsa:<br />

2 astici qualità blu<br />

1 porro<br />

40 g di brandy<br />

150 g di pomodori pomini<br />

qualche foglia di prezzemolo<br />

1 foglia d'alloro<br />

sale e pepe<br />

olio extra vergine d'oliva<br />

Procedimento<br />

Confezionate le due paste, tiratele sottilmente e con l'aiuto<br />

di un “coppapasta” (strumento per ritagliare varie forme di<br />

pasta), fate dei cuori <strong>della</strong> larghezza di circa 5 cm, infarinateli<br />

con farina di grano duro e teneteli da parte.<br />

Lessate al vapore gli astici per 15 minuti ca., spolpateli e<br />

tagliuzzate la polpa. In una pa<strong>della</strong> scaldate due cucchiai d'olio<br />

con una foglia d'alloro, appassitevi i porri tagliati a rondelle,<br />

unite la polpa d'astice, sfumate con il brandy, fate evaporare<br />

e spegnete.<br />

Quindi unite i pomodorini tagliati a metà, salate, pepate e<br />

profumate con qualche foglia di prezzemolo.<br />

Lessate i cuori di pasta in abbondante acqua salata con un filo d'olio, scolateli e uniteli al sugo,<br />

insaporite e aggiungete un po’ d’acqua <strong>della</strong> pasta per diluire la salsa.<br />

Servite con un filo d'olio crudo.<br />

L<br />

a<br />

v<br />

o<br />

r<br />

a<br />

z<br />

i<br />

o<br />

n<br />

e<br />

a<br />

C uore<br />

Pesci consigliati<br />

orata, pagello, sarago,<br />

ricciola, pagro<br />

e tutti i pesci<br />

dalla forma<br />

tendenzialmene<br />

arrotondata<br />

HODD 444111<br />

19


20<br />

HOOOD 41<br />

Pulite i carciofi e tagliateli a fette sottili; pulite<br />

i gamberi ed eviscerateli. In una pa<strong>della</strong>, scaldate<br />

2 cucchiai d’olio, imbionditevi lo scalogno,<br />

unite i carciofi, spruzzateli con il limone,<br />

sfumate con il vino e lasciate evaporare il vino<br />

a fuoco moderato.<br />

Insaporite con sale, pepe e foglie di santoreggia,<br />

unite i gamberi e cuocete per circa 2 minuti.<br />

Infornate il pesce per 12 minuti ca. a una temperatura<br />

di 190°C e impiattatelo, adagiando i<br />

cuori su dei letti di carciofo. Decorate con le code<br />

di gambero e ultimate con un filo d’olio a crudo.<br />

Ingredienti per 4 persone<br />

120 g di cioccolato fondente<br />

120 g di burro<br />

60 g di farina<br />

70 g di zucchero semolato<br />

1 pizzico di bicarbonato<br />

3 uova intere<br />

Tortino al cioccolato con cuore alla pera<br />

Sergio Barzetti (nato a Milano il 19 aprile del 1975)<br />

1 cucchiaio<br />

di cacao in polvere<br />

2 pere ruggine<br />

1 arancia<br />

1 cucchiaio di zucchero<br />

Appassionato e attratto dall’arte culinaria ho fatto<br />

una buona gavetta nelle cucine di ristoranti e alberghi<br />

in Italia e all’estero. Durante questi anni mi sono<br />

specializzato nelle sculture vegetali e in tutto quello<br />

che concerne la coreografia di un piatto.<br />

Pur essendo milanese, la mia cucina ha diverse sfumature<br />

caratteristiche delle preparazioni mediterranee<br />

del sud Italia, adoro le verdure e prediligo il pesce.<br />

Nel 1999 ho scritto il mio primo libro Fantasia in<br />

Tavola (Fabbri Editori, oggi alla 6° edizione), tutt’ora<br />

nelle librerie e tradotto in Germania, America,<br />

Per la salsa:<br />

200 g di panna fresca<br />

2 tuorli d'uovo<br />

60 g di zucchero<br />

1 pezzetto di rizoma<br />

di zenzero<br />

Procedimento<br />

Pelate le pere e tagliatele a cubetti. In una pa<strong>della</strong> scaldate lo zucchero con il succo d'arancia,<br />

unite le pere e portate a cottura, frullate e versate la purea in una teglia da muffins foderata con<br />

pellicola, oppure utilizzate la cubettiera per il ghiaccio. Riponete nel freezer.<br />

Sciogliete a bagnomaria il cioccolato con il burro.<br />

Nel frattempo amalgamate le uova, la farina e il resto degli ingredienti.Unite il tutto al cioccolato<br />

e mescolate fino a che il composto non risulti omogeneo. Riempite con il composto i “pirottini”<br />

di alluminio (piccoli contenitori monoporzione, di solito usa e getta), imburrati e infarinati<br />

con farina miscelata a cacao.<br />

Preparate la salsa portando a bollore la panna con il pezzettino di zenzero, unitela ai tuorli montati<br />

con lo zucchero, cuocete a bagnomaria fino a raggiungere una temperatura di 80°C.<br />

Appoggiate i cubetti di purea di pera ghiacciata su ciascun pirottino, fateli affondare nell’impasto<br />

con una leggera pressione del dito, infornate a 200°C per 7 minuti. Sformate e servite con<br />

la salsa allo zenzero.<br />

Francia, Olanda, Russia e Spagna. Grazie a questo<br />

successo editoriale ho partecipato a diverse trasmissioni<br />

televisive e molte presentazioni fieristiche del<br />

food come il Sigep, Italia in tavola, fiera di Basilea,<br />

Gula design di S. Paolo del Brasile e tante altre. Nel<br />

2002 ho scritto Fantasie di Pesce e nel 2005 La<br />

tavola delle feste (entrambi Fabbri Editori).<br />

Attualmente svolgo mansioni di docente presso<br />

diverse scuole, tra cui la scuola <strong>della</strong> Cucina Italiana,<br />

la scuola di Casa Buitoni e la Gastro-ticino di Lugano,<br />

la scuola di cucina Accademia gastronomica a S.<br />

Paolo del Brasile. Sono chef presso la redazione <strong>della</strong><br />

rivista “La Cucina Italiana” e consulente Nestlè.


L’ALIMENTAZIONE SANA. . . . . . . . . E NON SOLO<br />

IL TEMPO EMPO<br />

DELLA RINASCITA INASCIT<br />

a cura di Noi Due<br />

La parola vegetale deriva dal latino che significa “in grado di vivere”, di crescere in modo vigoroso,<br />

vitale, pieno di vita, di energia. La qualità <strong>della</strong> vita è innata, la qualità divina porta alla liberazione<br />

e quella demoniaca alla schiavitù. Con l’assenza <strong>della</strong> paura, la purezza del cuore, il sacrificio, la<br />

solidità, il controllo dei sensi, il perdono, la pace, l’assenza di ira e la compassione verso gli altri<br />

noi possiamo rinascere. Ogni mattina è un’occasione per riprovare a migliorare la nostra qualità di vita.<br />

L’uomo cupido non può essere un uomo libero e quindi un uomo felice, essendo schiavo delle cose<br />

che lo dominano. <strong>Il</strong> processo di risveglio dalle illusioni è la condizione <strong>della</strong> libertà e <strong>della</strong> liberazione<br />

dalla sofferenza necessariamente prodotta dall’avidità. La disillusione è la condizione per condurre una<br />

vita che si avvicina il più possibile al pieno sviluppo dell’uomo, al modello dell’umana natura. Ogni risveglio<br />

è un’occasione per il tempo <strong>della</strong> rinascita, di qualsiasi genere essa sia.<br />

Ingredienti<br />

2 cipolle<br />

alcune foglie di menta fresca<br />

il succo di un limone<br />

un cucchiaino di peperoncino rosso in polvere<br />

un cucchiaino di semi di cumino e di sale<br />

Preparazione<br />

Tritate la cipolla e versate il trito in un mortaio,<br />

aggiungete le foglie di menta e lavorate fino ad<br />

ottenere un composto ben amalgamato, unitevi<br />

il peperoncino, i semi di cumino, il sale e il succo<br />

di limone. Mescolate con molta cura versate il<br />

tutto in un ciotola. Mettete il succo di limone sufficiente<br />

a ottenere una pastella.<br />

TRATTORIA LATTERIA<br />

NOI DUE<br />

Viale Col di Lana, 1<br />

Tel. 02/58.10.15.93<br />

CUCINA VEGETARIANA<br />

NATURALE E BIOLOGICA<br />

Non si servono alcolici<br />

Due Ricette per voi<br />

Salsa di cipolla Ceci allo zafferano<br />

Ingredienti<br />

200 g di ceci secchi<br />

200 g di pomodori pelati<br />

1 cipolla - 2 cucchiai di olio<br />

1 pizzico di timo e 1 pizzico di menta fresca tritata<br />

un pizzico di peperoncino rosso in polvere<br />

un bicchiere scarso di brodo vegetale<br />

un cucchiaino di zafferano in polvere<br />

sale e pepe q.b.<br />

Preparazione<br />

Preparate in ammollo i ceci e, trascorso il tempo<br />

necessario, metteteli in una pentola e copriteli<br />

con acqua rinnovata portando ad ebollizione.<br />

Abbassate la fiamma, mettete il coperchio e, a<br />

cottura ultimata, scolateli e conservate l’acqua di<br />

cottura. Imbiondite la cipolla affettata finemente,<br />

unite i ceci lessati, i pomodori pelati e tritati, il<br />

timo, la menta e il peperoncino. Aggiungete il<br />

brodo vegetale, aggiustate di sale, pepate e mettete<br />

un bicchiere di acqua di cottura dei ceci.<br />

Portate a ebollizione, abbassate la fiamma e<br />

cuocete per circa mezz’ora. Sciogliete infine lo<br />

zafferano in un po’ di acqua di cottura dei ceci<br />

e aggiungetela al resto, mantenendo ancora per<br />

5 minuti sul fuoco. Servite la portata ben calda.<br />

HOODD 4441<br />

21


22<br />

HOOOD 411<br />

CELLFOOD ®<br />

. . . . . LA RICERCA SCIENTIFICA<br />

DEPRESSIONE<br />

E METABOLISMO:<br />

una nuova chiave di lettura<br />

Dr. Attilio Speciani<br />

La definizione di depressione – in realtà – fa riferimento a una entità clinica<br />

rappresentata da una somma di diversi sintomi e segni clinici, ma<br />

nulla dice rispetto alle cause, che possono essere molteplici. La attuale<br />

modalità medica dominante (per ogni sintomo un farmaco) tende a valorizzare<br />

semplicemente la carenza di neuromediatori, che la farmacologia più<br />

recente cerca di riempire in modo più o meno efficace e più o meno discutibile.<br />

Ma le ricerche degli ultimi anni hanno consentito di identificare delle<br />

nuove chiavi di lettura e descritto eventi nuovi che integrati tra loro consentono<br />

di leggere la depressione come una sindrome clinica complessa in cui<br />

sono coinvolti metabolismo, infiammazione, sistema nervoso ed endocrino,<br />

alimentazione, stato ossidativo e sistema immunitario.<br />

La detersione quotidiana del viso Questa chiave di lettura consente di intervenire terapeuticamente per sti-<br />

è il presupposto<br />

molare un recupero globale dell’organismo verso un nuovo <strong>benessere</strong>,<br />

di una carnagione luminosa,<br />

rigenerata in profondità. ma soprattutto di agire in modo preventivo nelle situazioni intermedie,<br />

quelle che evidenziano<br />

sicuramente uno stato di<br />

bisogno, e in cui l’aiuto del terapeuta<br />

può rappresentare una vera avanguardia<br />

scientifica <strong>della</strong> prevenzione.<br />

Si sono di recente evidenziati<br />

i seguenti aspetti:<br />

depressione e infiammazione sono<br />

correlate e interferenti; l’infiammazione<br />

determina rigidità cellulare,<br />

stress ossidativo e questa accentua<br />

l’insulinoresistenza facilitando l’obesità;<br />

allergia e resistenza insulinica<br />

sono profondamente correlate; esiste<br />

una interazione globale tra insulinismo,<br />

metabolismo, stati psichici,<br />

reazione infiammatoria e allergia;<br />

iperinsulinismo, resistenza insulinica<br />

e resistenza serotoninica sono fenomeni<br />

intimamente correlati.


Bassa dose e interazione metabolica:<br />

importanza <strong>della</strong> SAMe<br />

Numerosi lavori evidenziano l’importanza di<br />

utilizzare dosi diffratte per potere accedere<br />

ad una azione di riequilibrio dei sistemi organici.<br />

In particolare si citano i lavori di Accinni<br />

sullo stress ossidativo che ha evidenziato il<br />

fatto che la migliore azione di controllo dello<br />

stress ossidativo sia ottenibile con dosi molto<br />

ridotte a quelle definite dagli standard farmaceutici<br />

classici (ad esempio per l’acido folico),<br />

onde evitare rischi di squlibrio dei diversi<br />

sistemi tampone ed effetti opposti a quelli<br />

cercati. In questo senso altri lavori hanno evidenziato<br />

che piccole dosi di minerali e vitaminiche<br />

erano in grado di aumentare l’effetto<br />

di abbassamento <strong>della</strong> omocisteina indotto<br />

da una dieta ricca di folati, documentando<br />

appunto la vitale importanza di micro dosi<br />

bilanciate di supplementazione. In quest’ottica<br />

la possibilità di integrazione con SAMe<br />

(prodotto da Cellfood ® ) è legata alla sua<br />

documentata azione ed efficacia anche a<br />

dosaggi elevati e alla possibilità di uso parenterale<br />

(sublinguale) con azione immediata<br />

L’importanza del contributo <strong>della</strong> SAMe alla<br />

azione antidepresiva è evidente considerando<br />

la capacità di ottenere effetti nelle situazioni<br />

depressive in cui falliscono gli antidepressivi<br />

maggiori.<br />

Supporto nutrizionale<br />

al trattamento <strong>della</strong> depressione:<br />

attivazione del metabolismo<br />

Attraverso l’integrazione di tecniche di movimento<br />

e delle norme alimentari definite dalla<br />

dietaGIFT, oltre che attivare il metabolismo, si<br />

può intervenire efficacemente sulla resistenza<br />

serotoninica, riducendola e aiutando l’organismo<br />

a riprovare in modo naturale lo stimolo<br />

<strong>della</strong> serotonina personale. La efficacia di<br />

questa azione sta nella calma insulinica inducibile<br />

da alcuni principi nutrizionali, tra cui la<br />

distribuzione dei pasti nella giornata, il corretto<br />

abbinamento di carboidrati e proteine, la<br />

masticazione prolungata, il controllo dei cibi<br />

che determinano picchi insulinici o stimoli<br />

importanti neurologici (classicamente alcol,<br />

zuccheri, cibi grassi e zuccherati, non integrati<br />

in un piano nutrizionale adeguato). La integrazione<br />

tra corretto stimolo metabolico, attivazione<br />

nutrizionale, movimento ed integrazione<br />

antiossidativa è spesso in grado di aiutare<br />

il malato di depressione a migliorare<br />

comunque la propria qualità di vita, spesso a<br />

contenere la necessità farmacologica, ma<br />

soprattutto a trovare in se stesso le capacità<br />

operative per guarire e ritrovare autostima,<br />

autonomia ed efficacia delle proprie azioni.<br />

ATTILIO SPECIANI<br />

Medico Chirurgo, allergo-immunologo<br />

Componente del CTS Regione Lombardia<br />

per le medicine complementari<br />

Direttore scientifico www.eurosalus.com<br />

20145 Milano, via Ariosto 28<br />

Tel +39 02 48008454<br />

Fax +39 02 48195685<br />

E-mail: dottorattiliospeciani@enter.it<br />

HODD 444111<br />

23


24<br />

HOOOD 41<br />

Dott. Des Fernandes<br />

I MIGLIORI IGLIORI INGREDIENTI<br />

I M<br />

ANTI- ANTI AGING<br />

Gli scienziati ci promettono di essere entrati in una nuova epoca in cui si può<br />

parlare di medicina anti-aging, dove alcuni di noi potrebbero vivere facilmente<br />

anche oltre i cent’anni permettendosi uno stile di vita da persone nel pieno dell’attività.<br />

Insomma, chi ha voglia di apparire vecchio per 50, per 70 anni?<br />

Ancora oggi la maggior parte delle persone crede sia impossibile eliminare<br />

i danni del tempo attraverso l’applicazione di una crema o di un gel, un<br />

gesto quotidiano dedicato alla cura <strong>della</strong> nostra pelle. Sappiamo tutti che le<br />

aziende fanno grandi promesse… che non si avverano. D’altra parte esistono<br />

realmente alcuni prodotti in grado di portare dei cambiamenti alla pelle<br />

e perfino di cancellare le rughe, ma questo è tutt’altro che facile e richiede<br />

molta attenzione. Per trattare la pelle in modo da apparire più giovani e sani,<br />

occorre affrontare sia l’invecchiamento causato dalla luce, sia l’invecchiamento<br />

interno. La maggior parte delle persone sa che il foto-invecchiamento<br />

è causato dall’esposizione al sole, ma pensa che questo avvenga solo<br />

dopo una lunga esposizione ai raggi UV. Non si rende conto che è un danno<br />

La cura <strong>della</strong> pelle<br />

che fa la differenza. crescente che peggiora ad ogni esposizione alla luce del sole, camminando<br />

Una pelle meravigliosa per fare shopping esattamente come stando sdraiati al mare. Non ci si<br />

per tutta la vita. accorge delle pesanti conseguenze che tutto ciò comporta né si sa come<br />

contrastare il problema. Inoltre non bisogna dimenticare che nel momento<br />

in cui si comincia a trattare il foto-invecchiamento, bisogna affrontare anche l’invecchiamento<br />

interno che pur essendo diverso, a livello diagnostico può dare segnali simili.<br />

La cura <strong>della</strong> pelle che fa la differenza<br />

L’azienda di prodotti cosmetici Environ Skincare, fondata nel 1990 dal rinomato chirurgo di Cape<br />

Town Dr. Des Fernandes, è nata per contrastare sia i danni ambientali (la distruzione dello strato<br />

di ozono) che quelli dovuti all’invecchiamento interno, che la crescente incidenza di cancro<br />

alla pelle. Fu personalmente il Dr. Des Fernandes a mettersi alla ricerca degli ingredienti più efficaci<br />

per proteggere e mantenere una pelle giovane e<br />

sana, come la vitamina A (introdotta per la prima volta<br />

al mondo in grandi quantità nelle creme cosmetiche),<br />

le vitamine antiossidanti C ed E, il beta-carotene.<br />

Environ, che comprende 7 linee di prodotti, è un’azienda<br />

di prodotti cosmeceutici formulati con ingredienti<br />

scientificamente testati e attivi in dosi abbastanza<br />

elevate da assicurarne l’efficacia.<br />

Confezionati in speciali tubetti d’alluminio che non<br />

lasciano passare l’aria e proteggono le vitamine dalla<br />

luce, i prodotti Environ sono totalmente privi di coloranti<br />

artificiali, conservanti e derivati animali.


Una pelle meravigliosa tutta la vita<br />

LINEA DI PRODOTTI EVENESCENCE<br />

contribuisce a migliorare la struttura <strong>della</strong> pelle<br />

uniformandone le imperfezioni.<br />

Clarifying Lotion<br />

È una lozione non grassa e priva di conservanti che si assorbe<br />

facilmente. Restituisce alla pelle il suo colorito naturale<br />

e schiarisce le macchie cutanee.<br />

Contiene ingredienti solubili in acqua<br />

che controllano la produzione di melanina<br />

mantenendo il naturale manto<br />

acido <strong>della</strong> pelle.<br />

Clarifying Patch<br />

Studiato in modo specifico per il trattamento<br />

delle macchie scure cutanee, è<br />

particolarmente efficace nell’uniforma-<br />

re la grana <strong>della</strong> pelle, restituendole il<br />

suo naturale colorito. È un prodotto unico ed estremamente efficace in quanto contiene<br />

un’elevata quantità di ingredienti attivi. I risultati dimostrano una riduzione<br />

permanente delle imperfezioni e macchie cutanee.<br />

LINEA INTENSIVE<br />

comprende prodotti per il trattamento intensivo <strong>della</strong> pelle.<br />

Colostrum Gel<br />

Per nulla oleoso, contiene colostro bovino e una profumazione<br />

naturale (olio di lavanda) con un effetto calmante per la<br />

pelle. Sostiene la produzione di collagene, elastina e di fattori<br />

di crescita che riducono la presenza di rughe, rendendo la<br />

pelle liscia e tonica. È indicato per pelli mature e danneggiate<br />

dal sole.<br />

I prodotti ENVIRON ®<br />

sono distribuiti nelle migliori farmacie.<br />

Per informazioni: NUAGE s.r.l.<br />

tel. 02 48029138<br />

fax 02 48517122<br />

info@nuageitaly.com<br />

www.environ.co.za.


26<br />

HOOOD 41<br />

STIMOLIAMO LA PRODUZIONE DEL COENZIMA Q10, “L’ENZIMA DELLA BELLEZZA”<br />

IL FASCINO DI<br />

UNA PELLE ELLE<br />

Dott.ssa Sara Termini<br />

La pelle non invecchia ma si ossida<br />

<strong>Il</strong> nostro aspetto dipende<br />

fortemente da ciò che mangiamo<br />

Semplici regole alimentari<br />

possono essere un vero toccasana<br />

per la bellezza<br />

RINATA INA<br />

La pelle non invecchia ma si ossida per molteplici fattori<br />

genetici e ambientali. I fattori ambientali sono principalmente<br />

l’esposizione al sole (raggi UV), il fumo di sigaretta,<br />

l’inquinamento dell'aria, l’ozono e lo stress. Questi fattori<br />

inducono la produzione di radicali liberi, molecole molto reattive<br />

che attaccano le cellule e danneggiano il collagene e l'elastina,<br />

che attraverso il processo dell'ossidazione sono fra i maggiori<br />

responsabili dell'invecchiamento <strong>della</strong> pelle.<br />

Gli antiossidanti sono molecole che contribuiscono a neutralizzare<br />

i radicali liberi e a proteggere la pelle, bloccando le<br />

reazioni che danneggiano le cellule cutanee.<br />

I principali antiossidanti oggi in commercio sono: l’acido<br />

ascorbico (vitamina C), il tocoferolo (vitamina E), l’acido alfalipoico,<br />

e l’ubichinone comunemente chiamato<br />

coenzima Q10.<br />

Cellule più giovani con il Coenzima Q10<br />

Simile per struttura alla vitamina E, il coenzima Q10, o "ubidecarenone",<br />

è indispensabile per la respirazione e rigenerazione cellulare, partecipando<br />

attivamente al ciclo di Krebs di produzione dell’energia. <strong>Il</strong> Coenzima Q10<br />

è una sostanza liposolubile che si trova nei mitocondri delle cellule tessutali<br />

dei mammiferi. Svolge un ruolo centrale nel funzionamento del muscolo cardiaco,<br />

ed è anche un potente antiossidante. Si tratta di una sostanza sintetizzata<br />

dall'organismo, ma la cui produzione diminuisce con l'età. <strong>Il</strong> suo fabbisogno<br />

aumenta invece in presenza di patologie croniche, stress fisico<br />

(per esempio interventi chirurgici) e attività fisica intensa. In tali situazioni<br />

non di rado si verifica una carenza di coenzima Q10.<br />

La dieta anti-radicali liberi: nutrire la pelle con i cibi giusti<br />

significa assicurarle un ottimo grado di <strong>benessere</strong>!<br />

<strong>Il</strong> nostro aspetto dipende fortemente da ciò che mangiamo, e l’applicazione<br />

di semplici regole alimentari può essere un vero toccasana per la bellezza.<br />

<strong>Il</strong> cibo “giusto” mantiene sani e belli, contrasta l'ossidazione dei tessuti,<br />

proteggendo l’organismo dall'attacco dei radicali liberi,<br />

le sostanze che accelerano l’invecchiamento e sono<br />

responsabili di gravi patologie.


Ma quali sono gli alimenti da mettere<br />

nel piatto per dare una mano alla<br />

nostra bellezza?<br />

Tutti quelli ricchi di antiossidanti, ovvero arancia,<br />

cicoria, cipolla, broccolo, aglio, spinaci,<br />

tutti i cavoli, carote, pomodori,<br />

zucche, agrumi, kiwi, avocado,<br />

uva, papaia, lievito di birra.<br />

Per proteggere vene e capillari<br />

scegliamo i mirtilli, freschi o<br />

in succo, e il grano saraceno.<br />

Pistacchi, nocciole, noci, mandorle,<br />

sesamo hanno un<br />

contenuto equilibrato<br />

in grassi<br />

monoinsaturi e<br />

polinsaturi, vitamina<br />

E, nonché un<br />

insieme di sostanze<br />

che stimolano<br />

la produzione del<br />

coenzima Q10,<br />

conosciuto nel mondo<br />

<strong>della</strong> cosmetica proprio come<br />

"l'enzima <strong>della</strong> bellezza".<br />

<strong>Il</strong> coenzima Q10 è presente<br />

in quantità modeste soprattutto<br />

nella soia, nel germe di grano nei cereali,<br />

nelle noci, nei vegetali, negli spinaci, nei frutti<br />

oleosi e nel pesce (sgombro, la sardina).<br />

222222222222<br />

Benefici per la pelle:<br />

<strong>Il</strong> coenzima Q10 é un antiossidante che si<br />

trova in molti tessuti del corpo umano.<br />

Rallenta l'invecchiamento cellulare, assicura<br />

energia a tutto l'organismo, mantiene il buon<br />

funzionamento del sistema cardiocircolatorio.<br />

A livello cutaneo questa sostanza<br />

esplica un’efficace azione antiossidante<br />

e protettiva nei confronti<br />

dei perossidi che danneggiano<br />

il collagene e<br />

l’elastina, e quindi contro<br />

la perdita di elasticità<br />

e la formazione<br />

di rughe.<br />

L’aggiunta di CoQ10<br />

alla dieta può essere<br />

appropriata per tutti gli<br />

individui sopra i 35 anni.<br />

Centinaia di pubblicazioni<br />

scientifiche ne<br />

hanno infatti<br />

dimostrato l’efficacia<br />

e l’innocuità.<br />

Si consiglia comunque<br />

sempre di sentire il proprio<br />

medico curante prima di assumere<br />

integratori a base di Coezima Q10.<br />

I disegni di queste pagine sono di <strong>Il</strong>aria Comolo<br />

e di René Mettler<br />

Cancella lo stress dal tuo viso con il<br />

PHITO Q10 dott. C.Cagnola<br />

Integratore dietetico di coenzima Q10, vitamina E, olio di stella di sera e magnesio.<br />

Phito Q10 è un innovativo integratore dietetico che unisce al coenzima Q10, la<br />

vitamina E, l’olio di stella di sera, ricco di omega-6 e il magnesio.<br />

Phito Q10 è utile come sostegno integrativo<br />

e rigenerativo per la pelle: un complesso e originale<br />

cocktail di antiossidanti, che in sinergia<br />

contribuiscono a mantenere in salute e in<br />

<strong>benessere</strong> il nostro corpo contrastando l’invecchiamento<br />

di tutti i tessuti e <strong>della</strong> pelle.<br />

Phito Q10 è un prodotto dott.C.Cagnola<br />

srl Milano: si trova disponibile in confezioni<br />

da 60 capsule, in farmacia ed in<br />

erboristeria.<br />

HODD 444111<br />

27


28<br />

HOOOD 41<br />

LEZIONI DI TRUCCO....LEZIONI DI TRUCCO...LEZIONI DI TRUCCO<br />

Belli<br />

... si diventa<br />

di Davide Catena<br />

La cura <strong>della</strong> pelle<br />

Per combattere efficacemente l’invecchiamento cutaneo dall’esterno, la cura<br />

<strong>della</strong> pelle è di fondamentale importanza. Per proteggersi dalle polveri leggere<br />

e dalle altre sostanze nocive presenti nell’aria, bisogna usare le creme.<br />

I prodotti strettamente necessari sono almeno quattro: prodotti per la pulizia,<br />

gel o crema per occhi, crema idratante e crema nutriente.<br />

Al mattino<br />

Consiglio di lavarsi il viso con un buon prodotto di pulizia, il più indicato per<br />

voi che detergerà la pelle rispettandola. Poi mettete un gel o una crema per gli occhi, sopra e<br />

sotto le palpebre, che idraterà e nutrirà facendo anche da base per il make up. È molto importante<br />

curare questa zona intorno agli occhi, è la più sottile e delicata del volto. Quindi stendete<br />

su tutto il viso, sul collo e dietro le orecchie, una buona crema idratante che, compattando l’incarnato,<br />

lo proteggerà dagli agenti esterni.<br />

Di sera<br />

Dopo la pulizia, riapplicate il gel o la crema per occhi e stendete la crema da notte sempre su<br />

viso, collo e dietro le orecchie. Durante il sonno lavorerà nutrendo, idratando e detossinando. Se<br />

poi lo desiderate, potrete affiancare altri prodotti utili a rallentare il rilassamento dei tessuti,<br />

come maschere nutrienti o idratanti da utilizzare una volta la settimana, o dei sieri attivi che<br />

potenziano la forza delle creme applicate in un secondo tempo. Un consiglio: prima di ogni<br />

acquisto provate i campioni di sieri e creme per verificarne la tollerabilità e l’efficacia.<br />

Più ci curiamo dentro e fuori, più il cristallino sarà bianco e l’iride colorato, le<br />

occhiaie e le borse attenuate, le palpebre e la<br />

pelle intorno agli occhi levigata e idratata, la<br />

pelle del viso e del collo sarà più distesa,<br />

omogenea, compatta e attaccata all’osso. Di<br />

conseguenza voi sarete più giovani e belli e il<br />

trucco applicato risulterà più naturale, definito<br />

e ancorato al viso per molte ore.<br />

È ovvio che se iniziate a curarvi quando la<br />

situazione è già degenerata non tornerete<br />

ventenni, ma contribuirete a rallentare il processo<br />

d’invecchiamento e potrete recuperare<br />

qualche anno di freschezza.<br />

Fasi di TRUCCO BASE


<strong>Il</strong> trucco <strong>della</strong> <strong>Rinascita</strong><br />

Per enfatizzare la bellezza estetica dovuta ad un regime di vita sano; per mascherare le<br />

imperfezioni estetiche nate da un regime di vita sbagliato.<br />

* <strong>Il</strong> primo passo è il correttore necessario ad<br />

eliminare le ombre nemiche <strong>della</strong> faccia sana.<br />

Si applica in tutte le zone in cui s’intendono<br />

mascherare delle discromie o cancellare zone<br />

d’ombra come le occhiaie. Più il correttore è<br />

fluido più la sua copertura sarà leggera e naturale:<br />

se è cremoso o in stik coprirà di più, ma di<br />

contro rischia di mostrare le piccole e grandi<br />

rughe come le zampe di gallina. Sia i fluidi sia gli<br />

stik cremosi o compatti<br />

possono essere stesi con<br />

una spugnetta (possibilmente<br />

triangolare), con<br />

un piccolo pennello o con<br />

le dita (per un make up<br />

naturale e sfumato).<br />

* <strong>Il</strong> secondo passo è usare i nuovi fluidi<br />

pre trucco da applicare prima del fondotinta,<br />

creati per ogni tipo di pelle. Servono a molti<br />

scopi: accendono il colore dell’incarnato,<br />

mantengono l’opacità o la luminescenza del<br />

trucco, e lo definiscono contribuendo a creare<br />

effetti diversi; la pelle apparirà più liscia e<br />

luminosa e il trucco resisterà di più.<br />

Chi ha una buona pelle può usare le basi<br />

anche da sole. Personalmente preferisco sempre<br />

aggiungere un po’ di cipria o di fondotinta,<br />

con cui ottengo una base sempre naturale ma<br />

più sfumata e resistente durante la giornata<br />

(le persone con pelle grassa o con pori dilatati<br />

devono usare solo i fluidi dalle tonalità<br />

opache e antilucido).<br />

* <strong>Il</strong> terzo passo verso una pelle<br />

omogenea e radiosa è il fondotinta:<br />

per le pelli secche sono più<br />

indicati i fondi cremosi, per le<br />

pelli grasse i fondi in cialda (i<br />

“pan cake”, una specie di<br />

cipria in polvere compatta ma idrosolubile)<br />

o i compatti in polvere polivalenti,<br />

che rimangono particolarmente asciutti<br />

per un effetto omogeneo e opaco. Entrambi<br />

si stendono con una<br />

spugnetta asciutta se si<br />

vuole una base leggera<br />

ma coprente; con una<br />

spugnetta un po’ inumidita<br />

per un effetto più<br />

coprente; con un pennello per un risultato<br />

estremamente leggero e velato che però non<br />

garantisce una copertura importante in caso di<br />

necessità; con un piumino di velluto che dà un<br />

effetto più asciutto ma che necessita di una<br />

buona mano per stendere il prodotto.<br />

* <strong>Il</strong> quarto e ultimo passo consiste nel<br />

rifinire il tutto con una buona cipria che fissa<br />

il trucco e opacizza dove necessario (ce ne<br />

sono di colorate che influenzano ad hoc il<br />

colore <strong>della</strong> base per un risultato d’effetto, o<br />

di trasparenti che tolgono il lucido senza<br />

modificare il colore). Sia le ciprie colorate che<br />

quelle incolore sono disponibili in polvere da<br />

usare a casa al momento del trucco, o compatte<br />

da portarsi dietro per dei ritocchi durante<br />

la giornata. Si possono applicare con un<br />

pennello se si vuole opacizzare stando leggeri<br />

e con un piumino di velluto per un trucco<br />

più opaco. Consiglio di acquistare sia la compatta<br />

sia quella in polvere, l’unione fa la forza.<br />

Risultato<br />

Avete compiuto questi quattro passi correttamente?<br />

Bene, ora il vostro viso dovrebbe<br />

apparire molto compatto, luminoso<br />

e naturale, senza occhiaie,<br />

macchie e venuzze.<br />

Per contattare<br />

Davide Catena:<br />

info@truccoveneziano.eu<br />

Tel. 02 45 48 79 01<br />

346 24 36 988<br />

393 12 34 566<br />

www.truccoveneziano.eu<br />

HODD 444111<br />

29


30<br />

HOOOD 41<br />

La detersione quotidiana del viso<br />

è il presupposto<br />

di una carnagione luminosa,<br />

rigenerata in profondità.<br />

COSMESI . . . . . . . . . . . . . . . . . . DR. HAUSCHKA<br />

PER ER UNA CARNAGIONE<br />

LUMINOSA E RIGENERATA,<br />

RIGENERA<br />

UNA PULIZIA PROFONDA<br />

Quando siamo sovraffaticati<br />

e la pelle reagisce presentando impurità,<br />

oppure quando la pelle è in una fase delicata<br />

e si irrita facilmente,<br />

come accade durante la pubertà,<br />

possiamo aiutarla con una pulizia particolare.<br />

La farina di mandorle ha un’eccezionale<br />

capacità di legare a sé e di assorbire le impurità<br />

<strong>della</strong> pelle del viso e di detergere in profondità.<br />

La Crema detergente per il viso è<br />

una pasta cremosa a base di mandorla intera<br />

macinata, unita all’olio di mandorla, all’olio<br />

di germe di grano e<br />

a piante officinali<br />

benefiche per la<br />

pelle come l’antillide,<br />

la camomilla<br />

e la calendula.<br />

Le sue proprietà aiutano<br />

a rinforzare la<br />

pelle e svolgono<br />

un’azione reintegrante<br />

dei grassi. La<br />

Crema è priva di<br />

tensioattivi e deterge<br />

delicatamente in<br />

profondità.<br />

Per una detersione in profondità<br />

e per la rigenerazione <strong>della</strong> pelle,<br />

ecco una selezione di preziosi ingredienti<br />

per il viso:<br />

Antillide, olio di jojoba, olio di mandorla,<br />

olio di nocciolo di albicocca,<br />

estratti di avena, segale e grano sono gli<br />

ingredienti principali nella composizione del<br />

Latte detergente, anch’esso privo di tensioattivi,<br />

che rimuove il trucco con delicatezza.


La Lozione tonica per il viso si utilizza come trattamento per la notte in<br />

sostituzione all’applicazione <strong>della</strong> crema. Le piante officinali contenute<br />

nel prodotto, privo di grassi, aiutano la pelle in questo processo: antillide<br />

e amamelide sostengono le naturali funzioni <strong>della</strong> pelle nel<br />

momento in cui essa si rigenera. La mattina, dopo la detersione, una sottile<br />

nebulizzazione di prodotto ravviverà il viso.<br />

La Lozione speciale per il viso, con estratti di antillide, calendula,<br />

nasturzio, corteccia di ippocastano, echinacea, amamelide e<br />

pratolina è l’equivalente nel trattamento per le pelli impure che tendono<br />

a infiammarsi.<br />

L’Antillide (Anthyllis vulneraria)<br />

La medicina popolare utilizzava questa pianta<br />

officinale per la cura delle ferite. Grazie al<br />

suo effetto equilibrante sulle funzioni <strong>della</strong><br />

pelle, l’antillide è una delle piante fondamentali<br />

nella Cosmesi Dr.Hauschka, utilizzata<br />

in molti dei preparati per il trattamento del<br />

viso e anche nella Cosmesi Decorativa.<br />

L’Echinacea (Echinacea pallida)<br />

<strong>Il</strong> nome scientifico Echinacea deriva dal<br />

greco “echinos”, che significa riccio e che<br />

descrive in modo appropriato l’ispida corolla<br />

di questa pianta. Dobbiamo la conoscenza<br />

dell’echinacea agli Indiani del Nord America,<br />

che tradizionalmente utilizzavano questa<br />

pianta officinale originaria <strong>della</strong> loro patria.<br />

Nella Lozione speciale per il viso<br />

Dr.Hauschka, l’echinacea completa l’azione<br />

antibatterica e antinfiammatoria <strong>della</strong> sua<br />

composizione a base di piante officinali.<br />

Prodotti Dr. Hauschka<br />

Per saperne di più: www.wala.it<br />

Per informazioni dirette,<br />

sia per i cosmetici<br />

che per i punti vendita<br />

e i trattamenti estetici:<br />

info@drhauschka.it<br />

HODD 444111<br />

31


Centro Medico<br />

Olistico<br />

Dr. G.M. Di Giovanni<br />

Medico Chirurgo<br />

Specialista in Dermatologia<br />

e Venereologia<br />

VISITE E TERAPIE<br />

● Dermoestetica<br />

● Omeopatia<br />

● Omotossicologia<br />

● Agopuntura<br />

● Mesoterapia Antidolorifica<br />

● Laser ✦ Epilazione<br />

✦ Fotoringiovanimento<br />

✦ Vascolare<br />

TRATTAMENTI OLISTICI<br />

● Massaggio ayurvedico<br />

● Shiatsu<br />

● Tecniche antistress<br />

● Fiori di Bach<br />

ENDERMOLOGIE<br />

● Anticellulite<br />

● Adiposità localizzate<br />

● Gambe pesanti<br />

per insufficienza venosa<br />

E ancor di più!!!<br />

Dove ci puoi trovare<br />

Via G.B. Fauchè 25<br />

20154 Milano<br />

Tel. 02312832 - 3398733637<br />

Si riceve su appuntamento


Vivefemme<br />

Dalla natura, un aiuto per ritrovare il piacere<br />

Vivefemme è una linea di prodotti naturali dedicati<br />

esclusivamente a te ed al tuo partner, per poter ritrovare<br />

o aumentare il piacere e la passione <strong>della</strong> vita di coppia.<br />

Dalle creme stimolanti a quelle rilassanti, una serie<br />

di ingredienti naturali sapientemente miscelati che ti faranno<br />

sentire sempre fresca e rilassata. Proprio come un fiore.<br />

CREMA GEL STIMOLANTE • 100% naturale - per Donna<br />

INDICAZIONI Uno dei problemi più frequenti che può affliggere una donna è la diminuzione <strong>della</strong> libido, apatia sessuale, anorgasmia<br />

e frigidità, sindromi spesso di origine psicologica ed emotiva, che non presentano alcun dato patologico oggettivo.<br />

Generalmente, dietro a tali disagi interiori sessuali si nascondono profondi conflitti sulla propria femminilità, sul rapporto con il<br />

proprio corpo e con il partner. <strong>Il</strong> vissuto sessuale è un argomento complesso e molto profondo, che nella donna può manifestarsi<br />

con l'incapacità di abbandonarsi. In tal senso, l'aiuto che la natura ci offre può risultare utile a risolvere tali problematiche.<br />

COMPOSIZIONE E CARATTERISTICHE CHIMICO-FISICHE Unica fase acquosa contenente sostanze gelificanti, un fitocomplesso<br />

costituito dall'estratto di Ginseng, Guaranà, The Verde, Menta Piperita, Iperico, Timo, Mirra, Lupino, una miscela di olii<br />

essenziali (Menta Piperita, Cannella, Patchouli, Ylang Ylang) e Arginina.<br />

DETERGENTE INTIMO STIMOLANTE • 100% naturale - pH 4,5<br />

INDICAZIONI <strong>Il</strong> DETERGENTE INTIMO STIMOLANTE è un sistema detergente delicato, specifico per una corretta igiene intima<br />

quotidiana <strong>della</strong> donna. <strong>Il</strong> prodotto è stato studiato per svolgere una funzione detergente, ma anche, e soprattutto, stimolante il<br />

piacere sessuale femminile. Questa è dovuta alla sinergia d'azione del complesso vegetale delle 8 erbe officinali, <strong>della</strong> miscela<br />

dei 4 olii essenziali, nonchè dell'Arginina contenuti nel prodotto.<br />

COMPOSIZIONE E CARATTERISTICHE CHIMICO-FISICHE È una soluzione saponosa, a pH isodermico; unica fase acquosa<br />

contenente tensioattivi anionici, estratto glicolico di Ginseng, Guaranà, The verde, Menta Piperita, Iperico, Timo, Mirra, Lupino,<br />

olii essenziali di Menta Piperita, Cannella, Patchouli, Ylang Ylang, e Arginina.<br />

IGIENE INTIMA RILASSANTE • 100% naturale - pH 4,5<br />

INDICAZIONI Nell'ambiente vaginale convivono in perfetto equilibrio biologico batteri e funghi che garantiscono salute e buon funzionamento.<br />

Quando questo microscopico ecosistema viene alterato si dà il via al moltiplicarsi di microrganismi che causano irritazioni<br />

locali. I ritmi di vita e di lavoro non sempre consentono alla donna una regolare e corretta igiene intima e possono dare origine ad una<br />

frequente condizione infiammatoria <strong>della</strong> mucosa vaginale; inoltre, l'uso di contraccettivi, eventualmente lesivi, possono dare origine<br />

ad una serie di disturbi, quali arrossamento, prurito, bruciori, spesso frequenti anche durante o dopo un rapporto sessuale.<br />

Da tutto ciò nasce la necessità di una quotidiana ed accurata detersione delle parti intime femminili e in tal senso è stato formulato<br />

un detergente intimo in grado di svolgere una delicata funzione decongestionante, preventivo nei confronti dei disturbi sopramenzionati,<br />

rispettando la sensibilità delle mucose vaginali e svolgendo, allo stesso tempo, un’azione deodorante e rinfrescante.<br />

<strong>Il</strong> prodotto è composto da sostanze che non alterano il pH naturale dell’epidermide, non contiene coloranti né profumazioni: la sua<br />

gradevole e fresca fragranza è del tutto naturale.<br />

COMPOSIZIONE E CARATTERISTICHE CHIMICO-FISICHE Si tratta di una soluzione saponosa, a pH isodermico; unica fase<br />

acquosa contenente tensioattivi anionici, estratto glicolico di Malva e Camomilla e olio essenziale di Timo.<br />

VIVEFEMME STIMULGEL 50 ML.<br />

NUOVA FORMULA ARRICCHITA CON ALOE<br />

CON ESCLUSIVO DOSATORE • 100% naturale - per Donna<br />

VIVEFEMME STIMULGEL è stata formulata per svolgere un'azione stimolante il<br />

piacere e il vigore sessuale femminile grazie alle preziose proprietà contenute nelle<br />

erbe officinali e negli oli essenziali che la compongono.<br />

Per maggiori informazioni:<br />

cell 334.6845335<br />

www.vivefemme.com<br />

www.bioskygroup.com<br />

NOVITÀ<br />

Distribuito da: Biosky s.r.l. - Via Centrale Umbra 9/c - 06038 Spello (PG) Italy<br />

E-mail:info@bioskygroup.com


36<br />

HOOOD 41<br />

FIERE E MERCATI BIO DI ECOÉ E ASSOCIAZIONE BIOESSERE<br />

DOVE TROVERETE ANCHE HOD<br />

● Domenica 14 Gennaio e domenica 11 Febbraio, come ogni 2 a Domenica del mese,<br />

MERCATO BIO a Appiano Gentile, p. zza <strong>della</strong> Chiesa;<br />

● Domenica 21 Gennaio, come ogni 3 a Domenica del mese,<br />

MERCATO BIO a Sesto San Giovanni, Rondò fermata MM;<br />

● Domenica 28 Gennaio e domenica 25 Febbraio, come ogni ultima Domenica del mese<br />

MERCATO BIO a Saronno, p. zza <strong>della</strong> Riconoscenza;<br />

TRATTAMENTI SHIATSU<br />

ESPERIENZA VENTENNALE<br />

TRATTAMENTI TUINA<br />

MASSAGGIO CINESE<br />

LINFODRENAGGIO<br />

PULIZIA<br />

DEI CORPI SOTTILI<br />

Roberto Malesani<br />

348.3704473<br />

02.6194139 • 339.7159997<br />

Ricevo presso i miei studi<br />

o al proprio domicilio<br />

● Domenica 4 Febbraio, come ogni 1 a Domenica del mese,<br />

MERCATO BIO a Pavia, p. zza Duomo;<br />

Ecoè, via Monte Oliveto, 14 - Paderno Dugnano (Mi)<br />

Tel. 02.99.04.17.24<br />

info@ecoe.it - www.ecoe.it<br />

Centro Terapia<br />

Fisica Dimagrante<br />

ISTITUTO<br />

LINEA<br />

Via G. Ceradini, 24 • 20129 Milano<br />

Tel 02.715890 • cell 335.8437370<br />

Istituto Linea...<br />

e riscopri l’armonia del tuo corpo.<br />

Disponiamo<br />

di tecnologie personalizzate,<br />

che dopo una visita diagnostica,<br />

stabiliscono la terapia adeguata<br />

con il programma dietetico<br />

in base al metabolismo personale,<br />

per una cura definitiva e<br />

per vivere felicemente in armonia<br />

con il proprio corpo.


PER CAPIRE<br />

LE PERSONE<br />

A PRIMA VISTA<br />

CI VUOLE UN METODO<br />

ENNEAGRAMMA<br />

di Herskovits<br />

Tre giornate d’aula<br />

per apprendere<br />

l’esclusivo metodo di conoscenza<br />

di se stessi e degli altri<br />

elaborato e spiegato da<br />

Edmondo A. Herskovits<br />

2-3-4 marzo 2007<br />

presso<br />

HKE Point Milano<br />

via Oxilia, 23 – MILANO<br />

Per informazioni:<br />

tel. 02.454.710.11<br />

mail milano@hkegroup.it<br />

www.hke.it<br />

CORSO GLOBALE<br />

IN SPA MANAGEMENT<br />

Per diventare Spa Manager e cogliere le<br />

opportunità oggi offerte dal settore.<br />

Durata: 450 ore inizio febbraio 2007.<br />

CORSO<br />

DI BUSINESS ENGLISH<br />

La lingua inglese è oggi indispensabile per<br />

operare in strutture di prestigio.<br />

Formula week-end a partire da gennaio 2007.<br />

SEMINARI TECNICI<br />

ANGELS HOT STONE MASSAGE,<br />

MASSAGGIO CALIFORNIANO,RITUALE INDONESIANO,<br />

LINFODRENAGGIO MANUALE,MASSAGGIO SPORTIVO,<br />

MASSAGGIO CONNETTIVALE,<br />

MASSAGGIO AROMATERAPICO.<br />

STUDIO DELL’IMMAGINE E TRUCCO CORRETTIVO.<br />

Formula week end a partire da febbraio 2007.<br />

Richiedete le informazioni sui contenuti, prezzi<br />

e date presso la segreteria organizzativa di:<br />

Angels Group<br />

Divisione Academy<br />

Via Perasto 5 • 20159 Milano<br />

Tel: 02.36512207<br />

www.angelsgroup.it<br />

academy@angelsgroup.it<br />

In collaborazione con:


DOLORI MUSCOLARI<br />

REUMATISMI E ARTROSI<br />

TENSIONI NERVOSE<br />

STANCHEZZA E STRESS<br />

AZIONE TONICA GENERALE<br />

DISTENSIONE DELLA MUSCOLATURA<br />

RIATTIVAZIONE CIRCOLATORIA<br />

GLOBAL STRESS MASSAGE<br />

MASSAGGIO PRANOTERAPICO<br />

MASSAGGIO CONNETTIVALE PROFONDO<br />

E YOGA PASSIVO<br />

YOGA<br />

INDIVIDUALE E DI GRUPPO<br />

Giuseppina Gurrera<br />

(Ma Anurag Kolil)<br />

Per appuntamento anche al vostro domicilio<br />

Tel. 02 29401855 ● Cell. 338 4974181<br />

gurreragiuseppina@tiscali.it<br />

<strong>Il</strong> Pranic Healing è una pratica semplice ed efficace che<br />

utilizza il PRANA (Energia Vitale) per l’autoguarigione e<br />

la guarigione.<br />

Chiunque può apprendere il Pranic Healing molto facilmente.<br />

<strong>Il</strong> Livello Base è aperto a tutti e si svolge in due giornate<br />

dalle ore 9,30 alle ore 18,30 all’interno delle quali<br />

sono trattati i seguenti argomenti:<br />

- Natura <strong>della</strong> guarigione pranica, Corpo bioplasmico<br />

(Aura, Chakra, Meridiani o Nadi);<br />

- Sensibilizzazione e percezione del Sistema Eterico<br />

(utilizzando alcuni semplici esercizi mirati alla sensibilizzazione<br />

delle mani ed allo sviluppo <strong>della</strong> chiaroveggenza);<br />

- Le 7 Tecniche fondamentali del Pranic Healing, l’autoguarigione,<br />

le guarigioni a distanza, guarigioni per mezzo <strong>della</strong> preghiera,<br />

teoria sulla Legge del Karma;<br />

- Meditazione sui Cuori Gemelli.<br />

<strong>Il</strong> corso base di Pranic Healing è uno dei corsi triennali che<br />

Loretta Zanuccoli GMCKS Pranic Healing System propone<br />

per chiunque desideri diventare un Pranic Healer Professionista<br />

Tel 348.7611564 • e-mail: milano@pranic-healing.it


ÈFFLORA “il confetto buono”<br />

Integratore alimentare<br />

con alta concentrazione di fermenti vivi,<br />

calcio e vitamine C – D – E<br />

I buoni confetti di Èfflora, racchiusi in buon cioccolato, sono graditi<br />

sia ai bambini che agli adulti.<br />

Contengono:<br />

LA VITAMINA VITAMINA<br />

D3, D3<br />

indispensabile per la mineralizzazione<br />

delle ossa e per<br />

l’assorbimento del Calcio<br />

nel tratto intestinale.<br />

<strong>Il</strong> Calcio è elemento<br />

fondamentale per<br />

lo sviluppo scheletrico<br />

durante la crescita infantile,<br />

il mantenimento in allattamento ed in menopausa.<br />

LA VITAMINA VITAMINA<br />

C, C è attiva nella produzione di anticorpi e rafforza<br />

la funzione immunitaria, aumentando la resistenza dell’organismo.<br />

LA VITAMINA VITAMINA<br />

E, E fondamentale nella lotta ai radicali liberi<br />

responsabili dell’invecchiamento cellulare, salvaguardando l’integrità<br />

dell’epidermide e delle mucose.<br />

Con due miliardi di FERMENTI LATTICI LATTICI,<br />

può prevenire e<br />

risolvere le disbiosi dovute ad un’alimentazione non corretta o<br />

all’impiego di sostanze che danneggiano la microflora intestinale.<br />

ÈFFLORA può essere d’aiuto in caso di disturbi conseguenti<br />

all’alterazione <strong>della</strong> flora intestinale quali stipsi, diarrea del viaggiatore,<br />

diarrea acuta. Inoltre, essendo priva di lattosio, è indicata<br />

anche per chi è intollerante al latte e suoi derivati.<br />

Per Informazioni: NEW EW NATURAL TURAL COSMETOLOGY<br />

OSMETOLOGY<br />

Via G. Silva 39 – Milano - Tel. 02 4985144<br />

efflora@cosmetology.it • www.cosmetology.it


I.<br />

B.<br />

A. SCUOLA DI<br />

SPECIALIZZAZIONE<br />

TRIENNALE<br />

PER COUNSELING<br />

OLISTICO<br />

Vuoi lavorare<br />

nella Relazione d’Aiuto?<br />

diventa<br />

Counselor Olistico<br />

La nostra scuola trasformerà la<br />

tua vocazione ad ascoltare gli<br />

altri in una professione.<br />

29 docenti qualificati, didattica<br />

e materie di studio innovative,<br />

tutor personali, ti offriranno<br />

una formazione di altissima<br />

qualità a prezzi accessibili. La<br />

nostra esperienza e la passione<br />

per l'impegno formativo potranno<br />

avviarti alla pratica di<br />

una professione affascinante.<br />

È possibile partecipare<br />

ad una lezione gratis con<br />

possibilità di alloggio gratuito<br />

presso il nostro Centro in<br />

Via D.M. Manni 56/r<br />

Firenze<br />

www.piuchepuoi.it/iba<br />

tel 055 291199<br />

valerio.sgalambro@alice.it<br />

<strong>Il</strong> Counselor Olistico<br />

è quel professionista<br />

agile al cambiamento,<br />

aperto alla<br />

metafisica traspersonale<br />

che intuisce la cura<br />

come amore e impegno<br />

per la vita<br />

e la guarigione, un<br />

apprendimento continuo,<br />

non un luogo<br />

da raggiungere su cui sostare:<br />

un alchimista capace<br />

di trasmutare la coscienza<br />

con il coraggio di muoversi<br />

anzi commuoversi<br />

assieme all’altro,<br />

scendere nelle zone più intime<br />

dell’essere e risalire le vette più<br />

elevate dello spirito rimanendo<br />

in ascolto di sé con un cuore<br />

aperto al misterioso<br />

e la mente libera<br />

dal pregiudizio.<br />

L’idea di far nascere<br />

una scuola fondata sul<br />

paradigma quantistico in cui<br />

tutto è vivo e fluttuante,<br />

sostituisce il vecchio modello<br />

meccanicistico<br />

che vedeva l’uomo come<br />

un apparato inanimato,<br />

una macchina da assemblare e<br />

riparare con distacco clinico e<br />

freddamente impersonale.<br />

<strong>Il</strong> nostro intento è quello di<br />

dare uno spazio formativo in<br />

cui è possibile sperimentarsi<br />

e confrontarsi con gli altri<br />

in maniera globale per far<br />

nascere nel professionista<br />

quella sensibilità d’ascolto e<br />

voglia di cambiamento che<br />

induce un senso di vastità in<br />

cui gli opposti convivono<br />

Armoniosamente.


42<br />

HOOOD 41<br />

Alzheimer:<br />

non ha età<br />

Un esercito di 27,7 milioni di persone nel mondo è afflitto da demenza.<br />

Prevenire l’evoluzione <strong>della</strong> malattia è l’obiettivo <strong>della</strong> ricerca che ha<br />

condotto all’identificazione di un test genetico specifico per la malattia<br />

di Alzheimer.<br />

I risultati di un importante studio genetico sulla malattia di Alzheimer sono<br />

stati presentati alla comunità scientifica e alla stampa lo scorso 17 ottobre a<br />

Milano. Autore <strong>della</strong> ricerca è il Prof. Federico Licastro, Responsabile del<br />

Laboratorio di Immunologia e Immunogenetica del Dipartimento di<br />

Patologia Sperimentale dell’Università di Bologna il quale, in collaborazione<br />

con l’Istituto di Medicina Genetica Preventiva e Personalizzata (IMGeP), ha<br />

studiato un test made in Italy in grado di rilevare la suscettibilità individuale<br />

L’Alzheimer segna l’inizio <strong>della</strong> di sviluppare la malattia di Alzheimer.<br />

compromissione inesorabile di La demenza senile di tipo Alzheimer è la forma più frequente di demenza.<br />

memoria e funzioni cognitive<br />

Ne esistono infatti varie forme di cui due predominanti: una si manifesta<br />

prima dei 65 anni ed è di tipo familiare poco frequente (1%); l’altra, più frequente, può colpire<br />

dopo i 65 anni e costituisce circa il 95% dei casi. La sua incidenza aumenta con l’età, passando<br />

dall’1 al 50% dopo i 90 anni: per questa ragione viene considerata una malattia <strong>della</strong> vecchiaia<br />

destinata ad aumentare la sua diffusione in correlazione all’aumentata aspettativa di vita. <strong>Il</strong><br />

soggetto colpito perde progressivamente la propria autonomia fino a richiedere un’assistenza<br />

continua che comporta costi sociali, sanitari e personali soprattutto a carico delle famiglie. “A tutt’oggi<br />

- spiega il professore - non esistono terapie efficaci in grado di far tornare i malati alla normale<br />

vita sociale ed affettiva. Per questo è importante giocare d’anticipo. Si stima infatti che la<br />

malattia abbia una lunga fase silente, di circa 10-15 anni.” Continua Licastro: “<strong>Il</strong> cervello è in<br />

grado di compensare, anche per un lungo periodo, le alterazioni che si accumulano dentro e fra<br />

le cellule nervose, responsabili <strong>della</strong> malattia di Alzheimer. Questo è possibile fino ad un punto<br />

in cui la soglia di compensazione del cervello è saturata dai processi neurodegenerativi e si ha la<br />

comparsa <strong>della</strong> sintomatologia cognitiva. È proprio in questo periodo che è importante agire per<br />

ottenere un possibile successo terapeutico individuando i portatori dei segni premonitori <strong>della</strong><br />

malattia e iniziare i percorsi preventivi o diagnostici. L’Alzheimer, quando si manifesta, segna ormai<br />

l’inizio <strong>della</strong> compromissione inesorabile di memoria e funzioni cognitive”.<br />

Per arrivare alla realizzazione del test sono stati condotti test genetici su 350 malati e su 300<br />

controlli di 72-73 anni, in collaborazione con la Fondazione Don Gnocchi e il S.Raffaele di<br />

Milano, proprio per individuare varianti genetiche associate alla malattia, e potenzialmente in<br />

grado di predire il rischio di Alzheimer. “Abbiamo messo a punto un test genetico che indica in<br />

bassa, media o alta la suscettibilità individuale a sviluppare la malattia dopo i 65 anni”, spiega


Licastro. “Non equivale a una diagnosi, ma a<br />

un campanello d’allarme che deve spingere<br />

alla prevenzione per cercare di ritardare il più<br />

possibile, e in taluni casi bloccare, il manifestarsi<br />

dell’Alzheimer.”. Sfruttando una combinazione<br />

di indagini genetiche, neurocognitive e<br />

radiologiche e osservando i dati dei pazienti e<br />

di persone sane, è stato possibile individuare<br />

una combinazione di sette polimorfismi sui<br />

geni (sei in tutto) di varie molecole infiammatorie<br />

e di altre coinvolte nel metabolismo cerebrale,<br />

che aumentano il rischio <strong>della</strong> malattia.<br />

“Un’informazione - assicura il ricercatore - che<br />

ci permette di inserire una persona con rischio<br />

elevato di manifestare la malattia di Alzheimer<br />

in un percorso di approfondimento diagnostico<br />

e preventivo mirato, grazie all’utilizzo di farmaci<br />

appropriati, cambiamenti dello stile di<br />

vita e di abitudini alimentari.” <strong>Il</strong> prelievo del<br />

DNA è semplice e si può fare anche da soli,<br />

con un kit apposito. Grazie a una spatolina si<br />

raccolgono le cellule di sfaldamento del cavo<br />

orale (la mucosa nella bocca), poi il materiale<br />

si invia o si consegna al laboratorio<br />

NGBGenetics, che si occupa dell’analisi. La<br />

refertazione viene inviata all’equipe di Licastro<br />

che valuta i risultati e indica il rischio di<br />

Alzheimer. <strong>Il</strong> prelievo è indolore e non richiede<br />

la presenza di uno specialista ma è necessario<br />

seguire con scrupolo le indicazioni descritte<br />

nel kit, compilare i moduli con i propri dati, leggere<br />

e firmare il consenso informato.<br />

L’interpretazione del referto, pur nella semplicità<br />

<strong>della</strong> lettura, richiede la presenza di un<br />

medico (non necessariamente un genetista)<br />

che dovrà essere in grado di sostenere, indirizzare<br />

e seguire la persona durante ogni fase<br />

del suo percorso preventivo, diagnostico o<br />

terapeutico. “Per questo<br />

motivo IMGeP sta organizzando<br />

in diverse città italiane<br />

corsi di formazione per quei<br />

medici che vogliano dare la<br />

possibilità ai loro pazienti di<br />

prevenire questa terribile<br />

malattia”, afferma Paola<br />

Carassai, responsabile di<br />

IMGeP.<br />

A chi è indicato il test?<br />

“A persone sane dai 40 ai 65 anni - precisa<br />

Licastro - che magari abbiano familiari colpiti<br />

dal morbo. Con l’obiettivo di guadagnare,<br />

grazie a una prevenzione mirata, 5-10 anni in<br />

salute nel caso di un’elevata predisposizione<br />

genetica alla malattia.” Studi sulla valutazione<br />

dell’impatto psicologico hanno dimostrato<br />

come la scoperta di una predisposizione allo<br />

sviluppo di una determinata patologia (in<br />

particolare tumore del seno, dell’ovaio e del<br />

peritoneo) provochi da una parte un disagio<br />

emotivo in chi si è sottoposto al test con ricadute<br />

anche sul sistema familiare; dall’altra<br />

però favorisce una maggior consapevolezza a<br />

stimolare l’adozione di comportamenti “sani”<br />

per la promozione del proprio <strong>benessere</strong>.<br />

“Se adottati concretamente – afferma<br />

Licastro – i comportamenti ‘sani’ possono<br />

incidere favorevolmente sulla salute dell’individuo,<br />

<strong>della</strong> famiglia e anche sulla spesa sanitaria,<br />

contribuendo a ridurre l’esercito di<br />

malati colpiti da decadimento cognitivo.”<br />

Scegliere di sottoporsi ad un test genetico<br />

può quindi rappresentare un’opportunità per<br />

prendersi cura del proprio futuro e di quello<br />

dei propri famigliari che, in genere, hanno un<br />

ruolo di partecipazione attiva così importante<br />

che tutti collaborano per favorire lo svilupparsi<br />

di una cultura di promozione <strong>della</strong> salute.<br />

“Chi decide di eseguire un test genetico per<br />

la valutazione del proprio rischio di sviluppare<br />

la malattia di Alzheimer – conclude il professore<br />

– sta compiendo un passo in direzione<br />

<strong>della</strong> prevenzione. Vivere a lungo è un’opportunità<br />

vuota di senso se alla quantità di<br />

anni non si associa la possibilità di vivere una<br />

vita di qualità, in autonomia fisica e psichica.”.<br />

Per informazioni sui test rivolgersi a: IMGeP<br />

Istituto di Medicina Genetica Preventiva e Personalizzata<br />

tel 02 58316330<br />

Istituto di Medicina Biologica<br />

Via Molino delle Armi, 3 – 20123 Milano<br />

Tel. 02 58300445<br />

Fax 02 58300670<br />

info@imbio.it – www.imbio.it<br />

info@windsorcommunication.it<br />

HOD 44111<br />

43


“Chiacchiere consapevoli” di cultura, scienza, alimentazione e <strong>benessere</strong><br />

“Soluzioni naturali per le ossa e le articolazioni”<br />

Venerdì 26 Gennaio, ore 14,30/18,30<br />

Unione CTSP - Corso Venezia 49, Milano<br />

Interverranno: Giuseppe Di Fede Professore in Medicina, Biotecnologie,<br />

Immunoterapia e Ipertermia oncologica presso l’Università di Milano. Direttore Sanitario<br />

IMBIO (Istituto Medicina Biologica Milano). Vittorio Ghezzi Medico chirurgo,<br />

Ipertermista presso IMBIO. Attilio Speciani Medico, specialista in allergologia,<br />

immunologia clinica. Agopuntore. Profondo conoscitore <strong>della</strong> medicina naturale e <strong>della</strong><br />

nutrizione applicata. Membro del Comitato Tecnico Scientifico di Medicina<br />

Complementare <strong>della</strong> Regione Lombardia. Sergio Maria Francardo Medico<br />

antroposofo, membro del Comitato tecnico scientifico di medicina complementare <strong>della</strong><br />

Regione Lombardi. Docente di fisiologia e antropologia medica. Antonio Remonato<br />

Osteopata, terapista <strong>della</strong> riabilitazione, naturopata, posturologo.<br />

“Medicina naturale e preventiva a difesa dell’uomo”<br />

Venerdì 23 Febbraio, ore 14,30/18,30<br />

Unione CTSP - Corso Venezia 49, Milano<br />

Interverranno: Giuseppe Di Fede Professore in Medicina, Biotecnologie,<br />

Immunoterapia e Ipertermia oncologica presso l’Università di Milano. Direttore Sanitario<br />

IMBIO. Roberto Colombo Membro dell’Associazione Microbiologi Clinici Italiani.<br />

Direttore del Laboratorio del Centro Diagnostico Italiano. Federico Licastro Professore<br />

Associato di Immunologia presso il Dipartimento di Patologia Sperimentale <strong>della</strong> Facoltà<br />

di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bologna. Damiano Galimberti Presidente<br />

dell’A.M.I.A. Membro dell’American Academy of Anti-Aging Medicine. Docente in<br />

Medicina Anti-Aging Federico Ronchi Odontoiatra, consulente scientifico del reparto<br />

di Odontoiatria Biologica dell’Istituto Stomatologico Italiano. Franca Geja odontoiatra,<br />

esperta in omotoxicologia e discipline integrate, posturologia e gnatologia clinica. Socia<br />

SIDO. Luciano Pecchiai Primario Patologo Emerito dell’Ospedale Buzzi di Milano.<br />

Direttore del Centro di Eubiotica Umana di Milano.<br />

La partecipazione è gratuita. La prenotazione è obbligatoria<br />

Erredieffe - Comunicazione e Eventi - Tel : 02. 66114397<br />

info@saporedelsapere.it - www.saporedelsapere.it<br />

HOD 44111<br />

45

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!