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Il Tempo della Rinascita - Hod benessere

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HOOOD 41<br />

AFFRONTARE LA MORTE TUTTI I GIORNI. . . AIUTA LA RINASCITA<br />

Quando la morte<br />

significa cambiamento<br />

Intervista al Dr. Andrea De Zanetti a cura di Marina Robbiani<br />

Imparare ad accettare la morte nella vita quotidiana cominciando a<br />

leggere i segni e a rispondere in modo positivo e non aggressivo al male<br />

che ci viene “offerto”, ci può aiutare ad affrontare l’inevitabile viaggio<br />

finale, quello che per ognuno di noi è il passaggio dalla vita alla morte.<br />

Impariamo a guardare<br />

i “segni” che la vita ci offre.<br />

Cosa le viene in mente alla parola morte?<br />

Un atteggiamento mentale, non necessariamente legato agli atti di nascita<br />

e morte. Possiamo morire in mille altri modi, ad esempio quando dobbiamo<br />

affrontare situazioni che ci portano a lasciare vecchie abitudini, affetti,<br />

modi di essere… in un certo senso attraversiamo allora un percorso di<br />

morte interiore. Ma è proprio in questo momento che bisognerebbe guardare<br />

alla morte come ad un momento di cambiamento, dove la parola<br />

morte può significare la fine di un atteggiamento passivo e di rinuncia, e l’inizio<br />

di una nuova fase di rinascita.<br />

È ottimista…<br />

Credo che da un periodo di morte interiore si possa, volendo, uscirne trasformati, diversi. In<br />

fondo non c’è molta differenza con quello che accade nel passaggio dalla notte all’alba, nell’alternarsi<br />

delle stagioni che si susseguono in natura come nella vita. Fa tutto parte di un percorso<br />

che ci permette di affrontare e accettare la morte nel miglior modo possibile, compatibilmente<br />

al dolore <strong>della</strong> perdita di qualcuno che amiamo. Quando mi è capitato di affrontare<br />

la scomparsa di una persona cara ho cercato di darmi pace, di rassegnarmi dicendo che<br />

ogni cosa è scritta. Ed è così, dal momento in cui si nasce esiste un percorso prestabilito. Non<br />

è fatalismo, basta guardare le coincidenze, i “segni” attorno a noi che ci fanno scoprire cose<br />

a cui non avevamo dato importanza, piccoli misteri che non sempre hanno una risposta.<br />

Questi segnali, che nascono soprattutto in situazioni di sofferenza, ci aiutano ad acuire la sensibilità<br />

e l’intuizione verso quel mistero, la morte, che da sempre tormenta l’uomo ma anche<br />

lo stimola a cercare.<br />

Non è facile avere delle risposte concrete dai segni che ci arrivano...<br />

Infatti la parte più difficile arriva dopo, quando vorremmo dare un senso a questi segni; resta il<br />

fatto che morte e rinascita le possiamo anche vivere quotidianamente. Aldilà di una visione più<br />

o meno religiosa, sono dell’idea che fare del male al prossimo (sia psicologicamente che materialmente)<br />

significhi compiere un gesto di morte. Ma se quando si riceve questo danno, invece<br />

di reagire con la stessa aggressività lo si allontana semplicemente da sé, si ottiene un grande<br />

beneficio. Anzi, si ha l’opportunità di vivere un momento di crescita, talvolta di rinascita.

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