Il Tempo della Rinascita - Hod benessere
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HOOOD 41<br />
“BISOGNA PENSARE IN MODO AFFETTUOSO ALLA PROPRIA MORTE”<br />
Viaggio<br />
al termine<br />
<strong>della</strong> vita<br />
di Giusi Valent<br />
“Uno solo è l’esercizio<br />
a ben vivere e ben morire.”<br />
(Epicuro)<br />
Secondo Epicuro il problema non è il fatto di morire, ma la<br />
paura <strong>della</strong> morte.<br />
Nei secoli l’uomo ha trovato diversi modi per affrontare<br />
questo momento di passaggio. Ne parliamo con Cesare<br />
Romanò, studioso <strong>della</strong> vita nelle comunità religiose.<br />
Che cos’è la morte?<br />
<strong>Il</strong> grande spartiacque su che cos’è la morte è tra chi crede sia una fine e chi<br />
la vede come un passaggio. Nel primo caso le massime aspirazioni per una<br />
morte “laica” sono quelle di arrivarci avendo chiuso i conti con la propria vita<br />
e senza grandi sofferenze, in maniera serena. Invece per chi crede in un<br />
aldilà si aprono due possibilità: c’è chi, come professato nelle religioni<br />
monoteistiche, ritiene che esista una sola altra vita cui avvicinarsi per avere<br />
un giudizio finale positivo ed essere destinato alla parte “buona”; e chi,<br />
come nelle religioni orientali, questo paradiso lo considera raggiungibile in più stadi attraverso<br />
una purificazione progressiva dello spirito. Anche qui ci sono delle differenze: per esempio<br />
rispetto agli altri buddhisti, i tibetani dedicano una particolare attenzione alla preparazione dello<br />
spirito al momento <strong>della</strong> morte. Morire è comunque sentito come un momento di ripartenza.<br />
Penso che chiunque arrivi alla morte, e creda in “una vita oltre la vita”, abbia come ambizione<br />
uno stato di perfe- Foto di Margherita Lazzati<br />
zione, di serenità o di<br />
purezza, che per cristiani,<br />
ebrei e musulmani è<br />
identificabile con il<br />
paradiso, ovvero l’unione<br />
totale con Dio, mentre<br />
per i buddhisti si<br />
tratta di un ritorno dello<br />
spirito nello spirito, cioè<br />
la liberazione dalla catena<br />
delle rinascite. Non<br />
vedo in questo grandi<br />
differenze sostanziali,<br />
se non dal punto di<br />
vista teologico.